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1 Soluzioni Progettuali Scheda: SP27 Rev: 14/02/ Pagina 1/6 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURE A FALDA E A PADIGLIONE A QUOTE DIVERSE Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile L immobile si compone di due volumi principali di pianta rettangolare su due distinti livelli. La copertura posta ad un livello più basso risulta caratterizzata da una unica falda con un unica pendenza. La copertura del volume principale, risulta ad un livello più alto ed è caratterizzata da una tipologia a padiglione su pianta rettangolare. Il dislivello minimo tra le due coperture risulta essere circa 2.35 m. Entrambe le coperture sono realizzate con manto in laterizio e orditura in legno interamente calpestabili, prive di elementi sfondabili Per procedere a una corretta progettazione del sistema anticaduta dovremo tener conto della Distanza minima di caduta Distanza minima di caduta : Sud Ovest Nord Est N.B. 1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m di altezza non sono considerati lavori in quota 2. Le distanze sono espresse in metri

2 ANALISI Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti copertura PORTANTE copertura PARZIALMENTE PORTANTE copertura NON PORTANTE P 50% FORTEMENTE INCLINATE 15%<P< 50% INCLINATE 0%<P< 15% ORIZZONTALI sub orizzontali- Manti sdrucciolevoli Dislivelli non protetti tra falde Dotazioni: PRESENTE NON PRESENTE Impianti meccanici Elementi fissi Manutenzioni ascensore Camini montacarichi Sfiati impianto termico Antenne impianto di condizionamento Pannelli solari impianto di climatizzazione Pannelli fotovoltaici impianto di ventilazione altro impianto di depurazione impianto di sollevamento acque PRESENTE OCCASIONALE OPERATIVA impianto di refrigerazione impianto di spegnimento altro NON PRESENTE FREQUENTE: ISPETTIVA Contesto: ISOLATO CONTIGUO ALTO CONTIGUO BASSO INTERNO 2/6

3 Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: - L intera copertura presenta una capacità portante idonea al transito. - Il manto di copertura in laterizio tegole marsigliesi è caratterizzato da buona resistenza allo scivolamento e sufficiente ancoraggio al solaio. - La morfologia delle falde presenta inclinazione media (compresa tra 15% e 50%). La pendenza determina rischi di scivolamento dell operatore e di rotolamento in caso di inciampo. - La distanza minima di caduta deve essere valutata considerando non solo l altezza delle coperture dal suolo ma anche i dislivelli tra le coperture stesse. Questa varia non solo nei confronti del suolo ma anche nei confronti delle due coperture - Sono previste dotazioni impiantistiche relative alla ricezione del segnale video ed due camini. Esigenze manutentive prevedibili: - Le tipologie di manutenzione ipotizzate ( occasionale e ispettiva ), sono indirizzate al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edilizie impiegate, alla verifica dello stato di ostruzione dei condotti di scarico dei fumi da combustione e al controllo dei sistemi di ricezione video. - Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo occasionale e ispettive, derivanti da possibili esigenze di risanamento del manto, di pulizia della canna fumaria e delle gronde, e di ripristino o sostituzione delle componenti impiantistiche dei sistemi di ricezione video. Contesto: - La copertura in oggetto è del tipo isolato. - Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. - Le attività manutentive in copertura non attivano rischi all intorno. 3/6

4 LEGENDA Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare Area non Praticabile AREE SOLUZIONE PROGETTUALE 1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti ad una distanza inferiore ai 2.00 metri l uno dall altro (1.50 m preferibile) 2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura ( gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilità) Vedi criteri progettuali, scheda CR004. Criticità per i dispositivi di ancoraggio negli angoli La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dell ancoraggio è 2,6 m dall angolo, misurato sulla falda; le altre misure sono conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda. Il disegno è puramente indicativo. Vedi criteri progettuali, scheda CR004. Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda Uso di cordino Lmax m Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda BORDI Bordo Protetto(parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta Bordo raggiungibile dal basso Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso) 4,50 DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C Linea orizzontale UNI 795 classe D Av dim. 0,80 x 1,20 Linea verticale/inclinata UNI Rigida Linea verticale/inclinata UNI Flessibile Ancoraggio UNI 517 Tipo A Ancoraggio UNI 795 classe A1 Tipo B classe A2 Palo UNI 795 classe A1 PUNTO DI ACCESSO Ae esterno Av interno con apertuta verticale Ai interno con apertura orizzontale o inclinata Percorso di Accesso est. Scalini di transito Ancoraggi con funzione di percorso 4/6

5 Scelte progettuali di protezione e motivazioni: MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE -DPI Accesso. Il punto di accesso alla copertura bassa è costituito da una finestra al primo piano a cui si accede percorrendo un corridoio. La copertura superiore è raggiungibile dalla copertura inferiore utilizzando una scala di transito in dotazione all edificio che si trova addossata alla parete e che presenta il numero sufficiente di gradini e un sistema di aggancio alla copertura in coincidenza degli ancoraggi 1 e 2 di transito che consentono di arrivare sul colmo della copertura. Sistema di protezione. Trattandosi di due coperture poste ad altezza diversa di dimensioni maggiori di 17 metri è stato possibile collocare due sistemi principali anticaduta costituiti da due linee UNI 795 classe C. in modo da consentire il miglior spostamento dell operatore. La copertura inferiore è dotata di una linea UNI 795 classe C raggiungibile direttamente dal punto di accesso ed è collocata a parete a distanza di 2.30 m dalle estremità in modo da consentirne il raggiungimento solo con l ausilio del doppio cordino in dotazione in aggiunta al dispositivo anticaduta di tipo guidato. Agli angoli della copertura inferiore, a distanza di 2.60 m, sono stati posizionati due ancoraggi sottotegola UNI 795 CLASSE A2 per consentire il raggiungimento dell intera copertura in condizioni di trattenuta con l ausilio del doppio cordino in aggiunta al dispositivo anticaduta principale costituito dal sistema guidato UNI Il sistema di protezione principale della copertura superiore è costituita da una linea orizzontale flessibile UNI 795 classe C che corre lungo il colmo tesa su due pali UNI 795 classe A1. Il sistema di protezione ausiliario sulla copertura superiore è costituito, oltre che da ancoraggi sottotegola agli angoli, da ulteriori ancoraggi UNI 795 CLASSE A2 in grado di operare in trattenuta lungo la falda rivolta verso la copertura sottostante utilizzando un cordino di 2,00 m. Il transito dalla copertura inferiore a quella superiore è garantito, oltre che dalla scala di transito, dai due ancoraggi sottotegola indicati in planimetria con i numeri 1 e 2. Per consentire il corretto transito con il doppio cordino di 2,00 fino al raggiungimento della linea orizzontale flessibile orizzontale i due ancoraggi sottotegola UNI 795 CLASSE A2 sono stati posti ad un distanza di circa 1.50 tra loro e a meno di 50 cm. dal bordo della copertura in coincidenza della scala di transito. Aree particolari. Le aree campite in grigio sono quelle in cui oltre all uso del dispositivo guidato UNI deve essere utilizzato anche il cordino di 2,00 m. In tali aree, l uso combinato di cordino fissato al punto di ancoraggio ausiliario e del dispositivo guidato collegato al sistema principale consente di operare in trattenuta ed evitare la caduta. Le aree a rischi particolare evidenziate, oltre a quelle agli angoli delle due coperture, sono quelle lungo il bordo della copertura superiore prospicienti la copertura inferiore. La scarsa altezza di 2,35 m tra le due falde non consente infatti di arrestare una caduta. Solo individuando una soluzione che consente di operare in trattenuta si può consentire un accettabile livello di sicurezza per le manutenzioni sulla copertura superiore Piano di evacuazione. Il sistema di protezione prevede, da alcune parti dei bordi, l arresto caduta. Per tale motivo è stata verificata la raggiungibilità dell operatore sospeso da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti). L operatore prima di accedere alla copertura dovrà assicurarsi che l intervento per il recupero possa essere tempestivamente attivato. Materiale Informativo tratto da: 5/6

6 DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Dotazioni di arresto caduta Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2) Parapetto provvisorio Reti di sicurezza Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1) Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B) Cordini L max. m. (UNI EN 354) Doppio Cordino L max m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Doppio cordino riducibile L. max. 2,00 (UNI EN 354) Procedure - prescrizioni 1. L operatore prima di accedere alla copertura dovrà indossare l imbracatura, dotarsi di doppio cordino di lunghezza massima pari a 2,00m. e dispositivo anticaduta flessibile di tipo guidato UNI Dal punto di accesso individuato nella finestra al piano primo, si accede alla copertura inferiore. Il superamento della soglia della finestra posta ad un metro dal piano di calpestio avviene mediante un piccola scala a gradini. 3. Prima salire sulla copertura inferiore l operatore dovrà provvedere a fissarsi alla linea flessibile orizzontale posta sotto la finestra di accesso 4. Nelle aree a rischio specifico, evidenziate dalla campitura grigia, l operatore rimanendo assicurato al sistema di protezione principale mediante il dispositivo guidato, dovrà provvedere all ancoraggio supplementare del cordino (con lunghezza max 2,00 m) ai punti di trattenuta previsti in prossimità del bordo di copertura rimanendo comunque collegato anche al dispositivo anticaduta principale. 5. Alla copertura più elevata si accede mediante una leggera scala in dotazione all edificio, posizionata sulla parete all altezza dei ganci sottotegola 1 e 2 che deve essere agganciata all apposito fissaggio predisposto sotto la gronda della copertura superiore. 6. Nelle manovre di sgancio e aggancio della scala alla posizione di salita l operatore deve rimanere agganciato con il dispositivo guidato alla linea flessibile orizzontale e solo dopo aver collocato la scala, utilizzando il cordino di 2,00 m ancorato alla scala può staccarsi e procedere alla salita. 7. Raggiunta la copertura superiore l operatore mediante manovre di aggancio sgancio con il cordino di 2,00 m fissato agli ancoraggi 1 e 2 deve collegarsi con il sistema guidato alla linea orizzontale flessibile UNI 795 classe C. 8. Nelle aree evidenziate dalla campitura grigia vedere il punto 4 9. Non è previsto l uso del sistema anticaduta in condizioni meteorologiche avverse. 10. Durante le operazioni di manutenzione in copertura, considerata la possibilità di caduta dall alto di oggetti è necessario delimitare e segnalare l area sottostante durante tutta la durata delle lavorazioni. 6/6

Soluzioni Progettuali Scheda: SP25 Rev: 14/07/ Pagina 1/6 STATO DI FATTO

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