LE CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI DOMESTICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI DOMESTICI"

Transcript

1 Le caratteristiche dei lavoratori domestici LE CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI DOMESTICI Per lavoratori domestici si intendono coloro che prestano la loro opera esclusivamente per le necessità della vita familiare del datore di lavoro. Rientrano in questa categoria non solo il personale addetto alle normali incombenze familiari come, ad esempio, le colf, i camerieri, i cuochi, le bambinaie, le governanti, ecc.; ma anche i lavoratori addetti a servizi diversi indirizzati al nucleo familiare o ai singoli componenti come, ad esempio, i giardinieri, gli autisti, i segretari privati, ecc... Alcune delle attività sopraelencate rientrano anche nella classificazione delle attività di lavoro subordinato non domestico; come individuare, quindi, quando è necessario assicurare il lavoratore come domestico e quando come lavoratore subordinato? L elemento da valutare in via principale è a chi sono indirizzate le prestazioni lavorative. A ciò soccorre l articolo 26 del DPR n del 31 dicembre 1971, il quale stabilisce che le persone addette a servizi di riassetto e pulizia dei locali che prestano la loro opera per finalità diverse dal funzionamento della vita familiare, sono soggette alle regole previdenziali previste per i lavoratori dipendenti comuni. Infatti, si considerano lavoratori dipendenti non domestici, gli addetti ai servizi di riassetto e pulizia dei locali che prestano l attività alle dipendenze di: ditte appaltatrici; studi professionali o amministrazioni di stabili condominiali; circoli o associazioni che perseguono fini di svago o si prefiggono scopi di ordine culturale, religioso, politico o sportivo, nonché di comunità e convivenze in genere; amministrazioni dello Stato, comprese quelle ad ordinamento autonomo, regioni, province, comuni, istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza ed altri enti in genere. LAVORATORI DOMESTICI Addetti alle normali incombenze della vita familiare del datore di lavoro Addetti a servizi diversi indirizzati al nucleo familiare del datore di lavoro o ai singoli componenti Colf, bambinaie, assistenti anziani, cuochi... Autisti, giardinieri Colf e badanti

2 L assunzione del lavoratore domestico L ASSUNZIONE DEL LAVORATORE DOMESTICO ASPETTI GENERALI Il contratto di lavoro nasce dall accordo fra le parti: rappresenta quindi una dichiarazione di volontà del datore di lavoro e del prestatore di lavoro. Come tutti i contratti di natura privatistica, anche il contratto di lavoro domestico è caratterizzato da determinati elementi che non possono mancare. Sono elementi essenziali del rapporto di lavoro in generale e quindi anche del rapporto di lavoro domestico: CAUSA: intesa come lo scambio tra capacità professionale e tempo di lavoro con retribuzione; FORMA: è libera; la manifestazione delle due volontà di norma è senza vincoli legali di forma. Viene richiesta la forma scritta solo quando clausole particolari o aggiuntive lo richiedono; CONDIZIONI: le condizioni pattuite non possono essere inferiori, cioè sfavorevoli per il dipendente, a quanto previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Quindi le regole dettate per la generalità dei dipendenti non possono essere derogate in pejus da accordi presi a livello individuale all atto dell assunzione o successivamente. Il D.Lgs n. 152 del 26 maggio 1997 ha previsto che al lavoratore assunto debbano essere fornite determinate informazioni attinenti il rapporto di lavoro. In particolare, all atto dell assunzione, il datore di lavoro deve comunicare al lavoratore: il luogo di lavoro, la sede o il domicilio del datore di lavoro; la data di inizio del rapporto di lavoro; la durata del rapporto di lavoro, specificando se si tratta di rapporto a tempo determinato o indeterminato; la durata dell eventuale periodo di prova; l inquadramento, il livello e la qualifica oppure la descrizione sommaria del lavoro; l importo iniziale della retribuzione (con l indicazione degli elementi costitutivi) e il periodo di corresponsione; la durata delle ferie retribuite e le modalità di fruizione delle stesse; l orario di lavoro; i termini di preavviso in caso di recesso; DURATA: la legge presume che il contratto di lavoro sia sempre a tempo indeterminato. Tuttavia, sono previsti casi specifici in cui è possibile per le parti stipulare contratti di lavoro a tempo determinato, cioè con una scadenza finale prefissata. LA LETTERA DI ASSUNZIONE L assunzione del lavoratore domestico avviene in modo diretto, cioè il datore di lavoro, una volta individuato il soggetto da assumere, provvede in autonomia a definirne le specificità contrattuali, senza peraltro coinvolgere in questa fase gli organismi pubblici posti a tutela del lavoro dipendente. Colf e badanti 17

3 L assunzione del lavoratore domestico Il contratto collettivo, recependo l orientamento legislativo sopra citato, prevede all articolo 6 che le parti debbano stipulare un contratto di lavoro attraverso la definizione di una lettera di assunzione nella quale è necessario siano individuati almeno questi elementi: la data di inizio del rapporto di lavoro; il livello di appartenenza e l anzianità nella qualifica; la durata del periodo di prova; l esistenza o meno della convivenza, totale o parziale; la durata dell orario di lavoro e la sua distribuzione; l eventuale tenuta di lavoro, che dovrà comunque essere fornita dal datore di lavoro; la mezza giornata di riposo settimanale in aggiunta alla domenica o ad altra giornata, nel caso in cui il lavoratore professi una fede religiosa che preveda la celebrazione in giorno diverso dalla domenica; la retribuzione pattuita; la previsione di eventuali temporanei spostamenti per villeggiatura o per altri motivi familiari; il periodo concordato di godimento delle ferie annuali; l indicazione dell adeguato spazio dove il lavoratore possa riporre e custodire i propri effetti personali. Tale obbligo non trova applicazione nei rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a un mese e il cui orario non superi le 8 ore settimanali nonché nel caso di rapporto di lavoro tra coniugi e tra parenti o affini (non oltre il terzo grado) conviventi. LETTERA DI ASSUNZIONE Data di inizio dell attività e livello di inquadramento Forma scritta Durata del periodo di prova Contenuto del contratto Esistenza o meno della convivenza La lettera di assunzione deve essere firmata dal datore di lavoro e dal lavoratore Orario di lavoro e relativa distribuzione settimanale/giornaliera Trattamento economico Anche nella costituzione del rapporto di lavoro domestico, la lettera di assunzione va firmata da entrambe le parti, ed è opportuno che sia portata a conoscenza del lavoratore prima che egli inizi l attività lavorativa. Sebbene il rapporto di lavoro domestico sia un rapporto particolare e quindi diverso, per sua natura, da un normale rapporto di lavoro subordinato instaurato con un datore di lavoro pubblico ovvero privato, si precisa che la lettera di assunzione rappresenta anche in questo caso una garanzia, non solo per il lavoratore ma anche e soprattutto per il datore di lavoro. Di seguito si propone un esempio di lettera di assunzione di un lavoratore domestico convivente, e di un lavoratore domestico a ore. 18 Colf e badanti

4 L assunzione del lavoratore domestico LA MODULISTICA SEMPLIFICATA Il Ministero del Lavoro, con Nota circolare n del 16 febbraio 2009, ha fornito alcuni chiarimenti in merito agli adempimenti connessi alla comunicazione di instaurazione, proroga, trasformazione e cessazione del rapporto di lavoro domestico, alla luce delle semplificazioni introdotte dal DL n. 185/2008 (art. 16-bis, commi 11 e 12), convertito in Legge n. 2/2009. A seguito delle precisazioni ministeriali, l INPS, con Circolare n. 20 del 17 febbraio 2009, ha adottato la nuova modulistica semplificata. Dalla lettura della Nota n. 1044/2009, rispetto al Comunicato stampa dell INPS del 5 febbraio 2009, emergeva che, ai fini dell assunzione di lavoratori domestici, non era da ritenersi sufficiente la semplice telefonata all Istituto previdenziale, e si rimandava ad apposita circolare INPS il compito di illustrare i termini della procedura semplificata. A tal riguardo la Circolare INPS n. 20/2009 chiarisce le modalità operative concernenti le comunicazioni del lavoro domestico e fornisce i nuovi modelli. MODALITÀ E TERMINI DI COMUNICAZIONE L INPS nel confermare la semplificazione introdotta dal DL n. 185/2008 (convertito in Legge n. 2/2009), ribadisce che dal 29 gennaio 2009 la comunicazione inviata all INPS e le eventuali altre informazioni saranno efficaci anche nei confronti dei Servizi competenti del Ministero del Lavoro, dell INAIL, nonché della Prefettura Ufficio territoriale del Governo. Preme evidenziare che la tempistica dell obbligo di comunicazione rimane inalterata e sono pienamente validi i termini fissati normativamente (Legge n. 296/2006), ossia: almeno il giorno prima (anche se festivo), in caso di instaurazione del rapporto di lavoro, entro 5 giorni dall evento, in caso di proroga trasformazione, e cessazione dello stesso. A tale scopo dovranno essere utilizzati i nuovi moduli (allegati alla circolare INPS), osservando per la loro compilazione le relative istruzioni. Alla luce delle nuove disposizioni, ai fini dell iscrizione e delle eventuali variazioni, il datore di lavoro domestico potrà: avvalersi del Contact Center (numero ), fornendo telefonicamente i dati necessari; utilizzare la procedura Internet di comunicazione ed invio on-line disponibile sul sito dell Istituto ( oppure utilizzare il modulo cartaceo per la presentazione o l invio alle sedi. Come data certa di comunicazione l Istituto assumerà quella risultante dalla procedura di validazione temporale attestante il luogo e l ora in cui essa è stata ricevuta, in osservanza del decreto ministeriale 30 ottobre 2007 (art. 1, comma 1, lett. k). Se la comunicazione di assunzione è inviata a mezzo del servizio postale farà fede la data di spedizione della raccomandata. LAVORO ACCESSORIO In caso di ricorso al lavoro accessorio (artt del D.Lgs. n. 276/2003, come modificato dal DL n. 112/2008) per le esigenze solo temporanee di lavoro domestico, il datore non è soggetto ad alcun obbligo di comunicazione, visto che per la regolarizzazione di questa particolare tipologia contrattuale è previsto il sistema di consegna di carnet di buoni (voucher), quale corrispettivo della retribuzione. Si ricorda che l INPS ha emanato apposite disposizioni concernenti le modalità operative del lavoro occasionale di tipo accessorio. 38 Colf e badanti

5 Lo svolgimento del rapporto di lavoro domestico LO SVOLGIMENTO DEL RAPPORTO DI LAVORO DOMESTICO L INQUADRAMENTO Il rinnovo contrattuale del 16 febbraio 2007 ha previsto - tra altre novità - una completa ristrutturazione dei livelli di inquadramento dei lavoratori domestici. Ai sensi dell articolo 10 del contratto collettivo nazionale di lavoro domestico, gli addetti ai servizi familiari sono riclassificati, a seconda delle mansioni che svolgono ed in base al titolo di studio o alla professionalità posseduta, nei seguenti livelli. Livello A: appartengono a questo livello i collaboratori familiari generici, non addetti all'assistenza di persone, sprovvisti di esperienza professionale o con esperienza professionale (maturata anche presso datori di lavoro diversi) non superiore a 12 mesi, nonché i lavoratori che, in possesso della necessaria esperienza, svolgono con competenza le proprie mansioni, relative ai profili lavorativi indicati, a livello esecutivo e sotto il diretto controllo del datore di lavoro. Livello A super: Addetto alla compagnia. Svolgimento di esclusive mansioni di mera compagnia a persone autosufficienti, senza effettuare alcuna prestazione di lavoro; Baby sitter. Svolgimento di mansioni occasionali e/o saltuarie di vigilanza di bambini in occasione di assenze dei familiari, con esclusione di qualsiasi prestazione di cura. Livello B: Appartengono a questo livello i collaboratori familiari che, in possesso della necessaria esperienza, svolgono con specifica competenza le proprie mansioni, ancorché a livello esecutivo. Livello B super: Assistente a persone autosufficienti. Svolgimento di mansioni di assistenza a persone (anziani o bambini) autosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti. Livello C: appartengono a questo livello i collaboratori familiari che, in possesso di specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche, relative allo svolgimento dei compiti assegnati, operano con totale autonomia e responsabilità. Livello C super: assistente a persone non autosufficienti (non formato). Svolgimento di mansioni di assistenza a persone non autosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti. Livello D: appartengono a questo livello i collaboratori familiari che, in possesso dei necessari requisiti professionali, ricoprono specifiche posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità, autonomia decisionale e/o coordinamento. Livello D super: Assistente a persone non autosufficienti (formato). Svolgimento di mansioni di assistenza a persone non autosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti; Direttore di casa. Svolgimento di mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse all'andamento della casa. Colf e badanti 47

6 Lo svolgimento del rapporto di lavoro domestico LE ASSENZE ED I PERMESSI DAL LAVORO PERMESSI PER MOTIVI FAMILIARI L articolo 4, comma 1 della Legge n. 53/2000 prevede che le lavoratrici ed i lavoratori possano beneficiare di un permesso retribuito di 3 giorni lavorativi l anno qualora si verifichi il decesso o la documentata grave infermità: del coniuge (anche legalmente separato); di un parente entro il secondo grado; di un soggetto componente la famiglia anagrafica del lavoratore medesimo. La legge dispone, inoltre, che: il permesso debba essere utilizzato entro 7 giorni dal decesso o dall accertamento dell insorgenza della grave infermità; il lavoratore debba comunicare preventivamente al datore di lavoro l evento per cui richiede il permesso e le giornate nelle quali intende utilizzarlo, nonché presenti al datore di lavoro la relativa documentazione. Sulla base di quanto previsto dalla legge, l articolo 20 comma 3 del contratto collettivo per i domestici stabilisce che il lavoratore colpito da comprovata disgrazia a familiari conviventi o parenti entro il secondo grado ha diritto ad un permesso retribuito pari a 3 giorni lavorativi. PERMESSI PER VISITE MEDICHE I lavoratori domestici hanno diritto a permessi individuali retribuiti per l effettuazione di visite mediche documentate, purché coincidenti anche parzialmente con l orario di lavoro. In particolare: i lavoratori conviventi hanno diritto a 16 ore annue di permesso retribuito; i lavoratori non conviventi con orario non inferiore alle 30 ore settimanali hanno diritto a 12 ore annue di permesso retribuito; per i lavoratori non conviventi con orario settimanale inferiore a 30 ore, le 12 ore annue di permesso saranno riproporzionate in base all orario di lavoro effettivamente prestato dal lavoratore. I lavoratori, inoltre, possono beneficiare allo stesso titolo di permessi non retribuiti. PERMESSI PER LA NASCITA DI UN FIGLIO Al lavoratore padre spettano 2 giorni di permesso retribuito in caso di nascita di un figlio, anche per gli adempimenti degli obblighi di legge. PERMESSI NON RETRIBUITI Al lavoratore che ne faccia richiesta potranno essere concessi, per giustificati motivi, permessi di breve durata non retribuiti. In tal caso, poiché il permesso non è retribuito, non è dovuta l indennità sostitutiva del vitto e dell alloggio. ASSENZE INGIUSTIFICATE Le assenze non giustificate entro il quinto giorno, salvo casi di forza maggiore, possono portare alla risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa, purché l infrazione siano contestata per iscritto. Colf e badanti 59

7 La retribuzione LE FERIE Come già anticipato, indipendentemente dalla durata dell orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore domestico ha diritto a un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi (escluse le domeniche e le festività infrasettimanali), da fruire preferibilmente nel periodo giugno-settembre e durante le festività natalizie, tenendo conto delle esigenze della famiglia presso cui il lavoratore presta servizio. Durante il periodo di ferie al lavoratore spetta, per ogni giornata, un ventiseiesimo della retribuzione mensile, comprensiva della eventuale indennità sostitutiva per il vitto e per l alloggio. In caso di retribuzione oraria occorre prendere a riferimento il numero di ore effettuate nel mese precedente e dividerle per 26, ottenendo così il numero di ore equivalente ad un giorno di ferie. Esempio Si consideri il caso di un lavoratore che effettua un orario di 12 ore settimanali, e che nel mese immediatamente precedente alle ferie ha lavorato in totale 52 ore (considerando un mese composto da quattro settimane e due giorni). Dividendo il numero delle ore per 26 si ottiene il numero di ore equivalente per ogni giorno di ferie, cioè 2. Considerando una retribuzione oraria di 9,48 (vedi esempio precedente), possiamo calcolare che ogni giorno di ferie deve essere retribuito con 9,48 x 2 = 18,96. Il datore di lavoro è tenuto al versamento dei contributi anche durante le ferie, con le solite modalità. Al lavoratore che non ha raggiunto un anno di servizio spettano tanti dodicesimi del periodo di ferie quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato. Ciò a condizione che abbia superato il periodo di prova. Le ferie non possono essere concesse durante il periodo di preavviso di licenziamento né durante il periodo di malattia o infortunio. Per calcolare le ferie, le frazioni di anno si calcolano in dodicesimi. Il lavoratore domestico con cittadinanza diversa da quella italiana ha la possibilità, in caso di necessità, di usufruire di un periodo più lungo, cumulando le ferie di due anni. CALCOLO DEL TFR Per quanto concerne il trattamento di fine rapporto trovano applicazione le disposizioni contenute nella Legge n. 297 del 29 maggio 1982: in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un trattamento di fine rapporto calcolato sull ammontare delle retribuzioni percepite nell'anno, comprensive del valore convenzionale di vitto e alloggio. Il totale è diviso per 13,5. Le quote annue accantonate sono incrementate dell'1,5% annuo, mensilmente riproporzionato, e del 75% dell'aumento del costo della vita, accertato dall'istat, con esclusione della quota maturata nell'anno in corso. PARTICOLARITÀ Ai fini del calcolo del TFR è necessario considerare le seguenti particolarità previste dalla contrattazione collettiva. L ammontare del TFR. maturato annualmente dal 29 maggio 1982 al 31 dicembre 1989 va riproporzionato in ragione di 20/26 per i lavoratori allora inquadrati nella 2ª e 3ª categoria. Per i periodi di servizio antecedenti il 29 maggio 1982 l'indennità di anzianità è determinata nelle seguenti misure: Colf e badanti 85

8 Sezione terza - Aspetti previdenziali I contributi: determinazione e versamento I CONTRIBUTI: DETERMINAZIONE E VERSAMENTO Sulla base della domanda e dei documenti presentati, l INPS provvede ad aprire una posizione assicurativa in favore del lavoratore domestico. Inoltre invia al datore di lavoro un blocchetto di bollettini di conto corrente postale per il versamento dei contributi dovuti. Il contributo è commisurato alla paga effettiva oraria erogata al lavoratore domestico. DETERMINAZIONE DELLA RETRIBUZIONE EFFETTIVA Come abbiamo visto, gli elementi che compongono la paga oraria sono i seguenti: la retribuzione oraria di fatto concordata tra le parti; la tredicesima mensilità (gratifica natalizia) ripartita in misura oraria; il valore convenzionale del vitto e dell alloggio, ripartito in misura oraria. L importo della paga oraria, come sopra individuata, rappresenta la retribuzione convenzionale oraria imponibile, cioè quella in base alla quale vengono calcolati e versati i contributi. Per la determinazione della retribuzione effettiva corrisposta al lavoratore deve tenersi presente che in tale concetto devono rientrare non soltanto le somme monetarie mensili, quindicinali, settimanali, giornaliere ed orarie ma anche ogni altra forma di compenso comunque spettante al lavoratore. Nel calcolo della retribuzione effettiva debbono quindi essere compresi: la quota della tredicesima mensilità, il valore del vitto e dell alloggio nella misura stabilita per ciascuna provincia, nonché ogni altra forma di retribuzione, in denaro od in natura, corrisposta al lavoratore. Poiché il versamento dei contributi si effettua sempre facendo riferimento alla retribuzione oraria, se il datore di lavoro retribuisce il proprio dipendente a settimana, a quindicina, a mese, ecc. deve ricondurre all ora la retribuzione corrisposta. Pertanto, ad esempio, nel caso di domestica retribuita a mese, basterà dividere il compenso mensile per il numero delle ore di lavoro svolte in quel mese. RETRIBUZIONE ORARIA IMPONIBILE Retribuzione oraria pattuita tra le parti più Tredicesima mensilità ripartita in misura oraria più Eventuale valore orario convenzionale di vitto e alloggio 96 Colf e badanti

9 Sezione terza - Aspetti previdenziali I contributi: determinazione e versamento DETERMINAZIONE DELLE ORE Il versamento dei contributi è trimestrale e deve comprendere tutte le ore lavorate o retribuite nel trimestre solare cui si riferisce il versamento. Pertanto, ai fini della determinazione del numero complessivo delle ore di lavoro effettuate nel trimestre si deve tener conto anche delle ore convenzionalmente attribuibili al lavoratore in corrispondenza delle giornate di ferie retribuite di cui abbia usufruito nel corso del trimestre stesso. Per ciascun giorno di ferie deve essere attribuito al lavoratore un numero di ore pari a quello che si ottiene dividendo per ventiquattro il numero delle ore di lavoro effettuate nelle quattro settimane lavorative precedenti l inizio del periodo feriale. Così, ad esempio, se nelle quattro settimane in questione il lavoratore ha effettuato complessivamente 120 ore, per ciascuna giornata di ferie gli saranno attribuite 5 ore (infatti, 120 : 24 = 5 ore). Qualora il quoziente sia un numero decimale e la somma delle ore da attribuire convenzionalmente per giorni di ferie fruiti dal lavoratore nel trimestre sia un numero non intero, il numero stesso deve essere arrotondato all unità, per eccesso se la frazione decimale è superiore alla mezz ora, per difetto in caso contrario. Esempio Un lavoratore avente diritto a 14 giorni di ferie retribuite, ha effettuato nelle quattro settimane precedenti l inizio del periodo feriale 160 ore di lavoro; dividendo 160 per 24 si ha 6,6; moltiplicando 6,6 per 14, quanti cioè sono i giorni di ferie, si ha 92,4 arrotondato per difetto a 92. (160 : 24) = 6,6 6,6 x 14 = 92,4 (arrotondato a 92) Questo sarà il numero delle ore attribuibili al lavoratore in corrispondenza del periodo feriale, numero di ore che deve essere aggiunto a quello delle ore effettivamente svolte nel trimestre ai fini della determinazione del contributo complessivo da versare per il trimestre interessato. IL VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI È TRIMESTRALE Comprende tutte le ore lavorate o retribuite nel trimestre solare cui si riferisce il versamento è necessario considerare anche le ore convenzionalmente attribuibili al lavoratore per le giornate di ferie godute nel trimestre LE FASCE ORARIE Il versamento dei contributi deve essere commisurato alla retribuzione convenzionale spettante al lavoratore. Le retribuzioni convenzionali sono raggruppate in fasce, in corrispondenza delle quali viene determinato un importo orario per il versamento dei contributi. Se l orario di lavoro non supera le 24 ore a settimana, il contributo orario è commisurato a tre diverse fasce di retribuzione; se l orario di lavoro supera le 24 ore settimanali, il contributo orario è fisso per tutte le ore retribuite. Colf e badanti 97

10 Sezione terza - Aspetti previdenziali Come si versano i contributi: la compilazione del bollettino ESEMPI DI COMPILAZIONE DEL BOLLETTINO LAVORATORE CHE SVOLGE ATTIVITÀ PER MENO DI 24 ORE SETTIMANALI Si ipotizzi il caso di un lavoratore che percepisce una retribuzione oraria effettiva di 8,80 e che abbia svolto attività per 15 ore settimanali nel 4 trimestre 2009 (ottobre-dicembre). Nel trimestre sono presenti 13 sabati. Il numero delle ore per le quali versare i contributi è pari a 195 (15 ore settimanali moltiplicato 13 settimane). L importo dei contributi da versare è di 356,85, ottenuto moltiplicando le ore lavorate (195) con l importo orario del contributo ( 1,83). L importo ottenuto applicando il calcolo del precedente esempio non è il solo dato da indicare sul bollettino: perché questo sia veramente completo in tutte le sue parti, occorre indicare i dati retributivi e lavorativi richiesti su ogni singola casella del bollettino. Nell indicazione dell importo in lettere si devono riportare i centesimi in numero dopo avere apposto una sbarra dopo le unità di euro. Nell esempio, si deve trascrivere trecentocinquantasei/85. Il versamento dei contributi deve essere effettuato entro il 10 gennaio PRIMA PARTE DEL BOLLETTINO Trecentocinquantasei/85 Trecentocinquantasei/ Colf e badanti

La giusta soluzione in tempi brevi. Chiamaci subito allo: 328 2964969

La giusta soluzione in tempi brevi. Chiamaci subito allo: 328 2964969 In questo documento, abbiamo riportato alcuni passaggi del CCNL(contratto nazionale) del lavoro domestico, in particolare ciò che riguarda le figure di badante e colf/baby-sitter, in modo da fornire una

Dettagli

TUTELE PER I LAVORATORI DOMESTICI

TUTELE PER I LAVORATORI DOMESTICI TUTELE PER I LAVORATORI DOMESTICI Sono quei lavoratori che prestano la loro attività esclusivamente per le necessità familiari del datore di lavoro e del suo nucleo familiare. Rientrano in questa categoria:

Dettagli

Direzione Centrale Entrate. Direzione Centrale Organizzazione. Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici

Direzione Centrale Entrate. Direzione Centrale Organizzazione. Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 17 Febbraio 2009 Circolare n. 20 Allegati 4 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai

Dettagli

Fonti normative...pag. 10 Il contratto collettivo di categoria...» 10 Sfera di applicazione...» 10 Decorrenza e durata...» 11

Fonti normative...pag. 10 Il contratto collettivo di categoria...» 10 Sfera di applicazione...» 10 Decorrenza e durata...» 11 INDICE Sezione Prima - ASPETTI CONTRATTUALI Fonti normative...pag. 10 Il contratto collettivo di categoria...» 10 Sfera di applicazione...» 10 Decorrenza e durata...» 11 Le caratteristiche dei lavoratori

Dettagli

QUANTO MI COSTA LA COLF

QUANTO MI COSTA LA COLF Quanto mi costa la colf? NEWS QUANTO MI COSTA LA COLF Chi decide di assumere una colf (o una badante) deve sostenere una serie di costi, che vanno dal corrispettivo della prestazione (con eventuali indennità

Dettagli

PREVIDENZA Di seguito sono riportati gli argomenti previdenziali di utilità generale (cliccare sul titolo per avere i dettagli)

PREVIDENZA Di seguito sono riportati gli argomenti previdenziali di utilità generale (cliccare sul titolo per avere i dettagli) PREVIDENZA Di seguito sono riportati gli argomenti previdenziali di utilità generale (cliccare sul titolo per avere i dettagli) Adempimenti per l assunzione di una colf... 2 Gli scalini per l accesso alla

Dettagli

Periodico informativo n. 135/2014. Domestici. Terza rata in scadenza

Periodico informativo n. 135/2014. Domestici. Terza rata in scadenza Periodico informativo n. 135/2014 Domestici. Terza rata in scadenza Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che, il 10 ottobre 2014 scade l ultimo

Dettagli

Ufficio Legislativo. Direzione Centrale Entrate. Direzione Centrale Organizzazione. Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici

Ufficio Legislativo. Direzione Centrale Entrate. Direzione Centrale Organizzazione. Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Ufficio Legislativo Entrate Organizzazione Sistemi Informativi e Tecnologici Bilanci e Servizi fiscali Roma, 24 Marzo 2009 Circolare n. 44 Allegati 3 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle

Dettagli

Il lavoro subordinato

Il lavoro subordinato Il lavoro subordinato Aggiornato a luglio 2012 1 CHE COS È? Il contratto di lavoro subordinato è un contratto con il quale un lavoratore si impegna a svolgere una determinata attività lavorativa alle dipendenze

Dettagli

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità

Dettagli

CCNL LAVORATORI DOMESTICI CON DECORRENZA DAL 1 LUGLIO 2013 AL 31 DICEMBRE

CCNL LAVORATORI DOMESTICI CON DECORRENZA DAL 1 LUGLIO 2013 AL 31 DICEMBRE Indice IL CONTRATTO DI LAVORO - LE CATEGORIE - I CONTRIBUTI INPS - IL PERIODO DI PROVA - LA TREDICESIMA MENSILITÀ I GIORNI FESTIVI - GLI SCATTI DI ANZIANITÀ - LE FERIE - VITTO E ALLOGGIO - L ORARIO DI

Dettagli

La retribuzione globale annua di cui al presente articolo viene erogata in 14 (quattordici) mensilità

La retribuzione globale annua di cui al presente articolo viene erogata in 14 (quattordici) mensilità TITOLO XXX Trattamento economico Articolo 7 NORMALE RETRIBUZIONE La normale retribuzione del lavoratore è costituita dalle voci sotto indicate alle lettere a), b), c) e d), nonché da tutti gli altri elementi

Dettagli

SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO. A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012

SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO. A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012 SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012 1 MANOVRA CORRETTIVA 2011 (ARTICOLO 26 D.L. N. 98/2011 CONVERTITO IN L. N. 111/2011) Per l

Dettagli

M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE. Le Prestazioni

M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE. Le Prestazioni F M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE Le Prestazioni R e g o l a m e n t o operante dal 01 gennaio 2014 INDICE: AVENTI DIRITTO Pag. 4 INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI E MISURA DELLE INDENNITA

Dettagli

SE VUOI ASSUMERE UNA ASSISTENTE FAMILIARE PER TE O PER UN FAMILIARE.

SE VUOI ASSUMERE UNA ASSISTENTE FAMILIARE PER TE O PER UN FAMILIARE. IMPEGNATIVA DEL NUOVO DATORE DI LAVORO SE VUOI ASSUMERE UNA ASSISTENTE FAMILIARE PER TE O PER UN FAMILIARE. per mancato perfezionamento procedura di regolarizzazione Il Commissariato del governo per la

Dettagli

INQUADRAMENTO DEI LAVORATORI ADDETTI ALL'ASSISTENZA FAMILIARE

INQUADRAMENTO DEI LAVORATORI ADDETTI ALL'ASSISTENZA FAMILIARE INQUADRAMENTO DEI LAVORATORI ADDETTI ALL'ASSISTENZA FAMILIARE 1. I prestatori di lavoro sono inquadrati in quattro livelli, a ciascuno dei quali corrispondono due parametri retributivi, il superiore dei

Dettagli

REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI

REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI Approvato con deliberazione n. 61 del 23.10.2006 ART. l Orario di servizio Per orario di servizio si intende il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare

Dettagli

Guide operative. Le collaborazioni occasionali

Guide operative. Le collaborazioni occasionali Guide operative Schede di sintesi A cura di Stefano Liali - Consulente del lavoro Le collaborazioni occasionali Requisiti principali Differenze con le mini co.co.co. Caratteristiche lavoro autonomo occasionale

Dettagli

FAQ PARTITE IVA. Cos è la Partita Iva?

FAQ PARTITE IVA. Cos è la Partita Iva? FAQ PARTITE IVA Cos è la Partita Iva? La Partita Iva è un particolare strumento fiscale riservato, oltre che alle imprese, ai lavoratori autonomi, ovvero a quei lavoratori che, ai sensi dell art. 2222

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in

Dettagli

Direzione Centrale delle Prestazioni. Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Direzione Centrale delle Entrate Contributive

Direzione Centrale delle Prestazioni. Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Direzione Centrale delle Entrate Contributive Direzione Centrale delle Prestazioni Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale delle Entrate Contributive Roma, 15 Gennaio 2007 Circolare n. 14 Allegati 2 Ai Dirigenti centrali

Dettagli

PREVIDENZA Di seguito sono riportati gli argomenti previdenziali di utilità generale (cliccare sul titolo per avere i dettagli)

PREVIDENZA Di seguito sono riportati gli argomenti previdenziali di utilità generale (cliccare sul titolo per avere i dettagli) PREVIDENZA Di seguito sono riportati gli argomenti previdenziali di utilità generale (cliccare sul titolo per avere i dettagli) I requisiti per l accesso alla pensione per le donne... 2 Adempimenti per

Dettagli

a cura del Rag. Vassilli TIENGO

a cura del Rag. Vassilli TIENGO Carlin Laurenti & associati STUDIO COMMERCIALISTI e REVISORI 45014 PORTO VIRO (RO) Via Mantovana n. 86 tel 0426.321062 fax 0426.323497 per informazioni su questa circolare: evacarlin@studiocla.it Circolare

Dettagli

IL RAPPORTO DI LAVORO DOMESTICO

IL RAPPORTO DI LAVORO DOMESTICO IL RAPPORTO DI LAVORO DOMESTICO Introduzione al mondo del lavoro di cura L inquadramento (Minimi contrattuali in vigore PER L ANNO 2011) LIVELLO TABELLA A CONVIVENTI TABELLA B CONVIVENTI PART-TIME TABELLA

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

Parere n. 26/2010 - Trattamento economico del personale nella giornata festiva

Parere n. 26/2010 - Trattamento economico del personale nella giornata festiva Parere n. 26/2010 - Trattamento economico del personale nella giornata festiva Il Comune (omissis) rivolge quesito per sapere quale sia il trattamento economico spettante al dipendente comunale che occasionalmente

Dettagli

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5 D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R E T T O R E N. 3 8 D E L 2 1 A G O S T O 2 0 1 5 OGGETTO: INCARICO A TEMPO DETERMINATO ALLA SIG.RA DURANTE ALESSANDRA PER SVOLGERE LE MANSIONI DI OPERATORE SOCIO

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

Premessa. Direzione centrale delle Entrate contributive

Premessa. Direzione centrale delle Entrate contributive Direzione centrale delle Entrate contributive Roma, 30 Aprile 2008 Circolare n. 55 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami

Dettagli

PROVINCIA DI LIVORNO. Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO.

PROVINCIA DI LIVORNO. Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO. PROVINCIA DI LIVORNO CIRCOLARE N. 1/2014 Ai Dirigenti Ai dipendenti Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO. Alla luce delle modifiche intercorse a seguito

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE

REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE Art. 1 (Segretario Generale) Il Segretario Generale è il capo del personale. Egli, oltre ad assolvere le mansioni stabilite dallo Statuto dell Unioncamere

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto l articolo 3 della legge 29 maggio 1982, n. 297; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252; Visto l articolo 1, comma 755, della legge 27 dicembre

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

UN LAVORO PATRONATO ACLI. di cura in regola... Una guida in pillole al CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO DOMESTICO

UN LAVORO PATRONATO ACLI. di cura in regola... Una guida in pillole al CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO DOMESTICO UN LAVORO di cura in regola... I diritti e i doveri dei collaboratori familiari e dei datori di lavoro Una guida in pillole al CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO DOMESTICO CHI BEN COMINCIA......lettera,

Dettagli

IMPLEMENTAZIONI. STCOLF: Stampe Colf Il comando STCOLF racchiude le seguenti opzioni: 1. Stampa brogliaccio bollettini; 2. Stampa bollettini.

IMPLEMENTAZIONI. STCOLF: Stampe Colf Il comando STCOLF racchiude le seguenti opzioni: 1. Stampa brogliaccio bollettini; 2. Stampa bollettini. TB1502: Tabella contributi Colf La Tabella contributi Colf viene creata dal comando di conversione (successivamente verrà aggiornata con l aggiornamento delle tabelle fisse) e contiene gli elementi da

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

Circolare N.57 del 16 Aprile 2014

Circolare N.57 del 16 Aprile 2014 Circolare N.57 del 16 Aprile 2014 Contratti a termine e assunzioni agevolate per sostituzione maternità. Rimane la causale. Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con il DL n. 34 del

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione

Dettagli

Le spettanze di una collaboratrice familiare a ore

Le spettanze di una collaboratrice familiare a ore Le spettanze di una collaboratrice familiare a ore Minimi contrattuali in vigore dal 1/1/2015 al 31/12/2015 Livello Profilo Tabella A C Non Conviventi Paga Oraria A Colf senza esperienza 4,51 A Super Baby

Dettagli

Indice. 1 Definizione di cedolino paga ------------------------------------------------------------------------- 3

Indice. 1 Definizione di cedolino paga ------------------------------------------------------------------------- 3 LEZIONE ANALISI DELLA RETRIBUZIONE DOTT. GIUSEPPE IULIANO Indice 1 Definizione di cedolino paga ------------------------------------------------------------------------- 3 1 Definizione di cedolino paga

Dettagli

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età

Dettagli

BOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013. Regole generali relative all orario di lavoro. ottobre 2014

BOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013. Regole generali relative all orario di lavoro. ottobre 2014 BOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013 Regole generali relative all orario di lavoro ottobre 2014 1 INDICE 1. ORARIO DI LAVORO pag. 3 2. ORARIO DI LAVORO PERSONALE APPARTENENTE AI LIVELLI IV-VIII pag. 3 2.1 Flessibilità

Dettagli

Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e commercianti

Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e commercianti Via Repubblica 56-13900 Biella Tel: 015 351121- Fax: 015 351426 Internet: www.biella.cna.it email: mailbox@biella.cna.it Certificato n IT07/0030 Contributi I.V.S. dovuti per l anno 2011 da artigiani e

Dettagli

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti?

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013 Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che le

Dettagli

CASSA EDILE DELLA COOPERAZIONE

CASSA EDILE DELLA COOPERAZIONE CASSA EDILE DELLA COOPERAZIONE Via O. Zanchini n. 7 FORLI REGOLAMENTO approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16 luglio 2003 Pagina 1 di 7 TITOLO I ISCRIZIONE ALLA CASSA E ANAGRAFE DELLE AZIENDE

Dettagli

IL CONGEDO OBBLIGATORIO E FACOLTATIVO DEL PADRE LAVORATORE DIPENDENTE

IL CONGEDO OBBLIGATORIO E FACOLTATIVO DEL PADRE LAVORATORE DIPENDENTE IL CONGEDO OBBLIGATORIO E FACOLTATIVO DEL PADRE LAVORATORE DIPENDENTE Circolare dell INPS L'INPS, con la circolare n. 40 dello scorso 14 marzo (vedi in allegato il testo integrale), fornisce chiarimenti

Dettagli

Le spettanze di una collaboratrice familiare a ore (inferiori a 25 h settimanali)

Le spettanze di una collaboratrice familiare a ore (inferiori a 25 h settimanali) Le spettanze di una collaboratrice familiare a ore (inferiori a 25 h settimanali) Minimi contrattuali in vigore dal 1/1/2016 al 31/12/2016 Livello Profilo Tabella A C Non Conviventi Paga Oraria A Colf

Dettagli

TITOLO X Tempo parziale (Part Time) Premessa

TITOLO X Tempo parziale (Part Time) Premessa TITOLO X Tempo parziale (Part Time) Premessa Le parti, nel ritenere che il rapporto di lavoro a tempo parziale possa essere mezzo idoneo ad agevolare l incontro fra domanda e offerta di lavoro, ne confermano

Dettagli

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Grado Provincia di Gorizia Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra

Dettagli

SPAZIO AZIENDE GIUGNO 2013

SPAZIO AZIENDE GIUGNO 2013 Con la collaborazione del Centro Studi SEAC siamo lieti di inviarle il n. 06 di SPAZIO AZIENDE GIUGNO 2013 LE ULTIME NOVITÀ Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi FAQ Ministero del Lavoro

Dettagli

Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007

Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 Comunicazioni obbligatorie telematiche dovute dai datori di lavoro pubblici e privati ai servizi competenti Pubbicato nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 27 Dicembre

Dettagli

Disabili e loro familiari Artt.3,4 e 33 L.104/92

Disabili e loro familiari Artt.3,4 e 33 L.104/92 Disabili e loro familiari Artt.3,4 e 33 L.104/92 La legge riconosce ai lavoratori disabili e ai loro familiari il diritto di fruire, in presenza di determinate condizioni, di permessi retribuiti o di congedi

Dettagli

PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile

PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile Tra L Università di, Dipartimento di con sede in alla Via, codice fiscale, in persona del rappresentante legale sig., di seguito denominata

Dettagli

n. tel. cellulare n PRESENTA DOMANDA

n. tel. cellulare n PRESENTA DOMANDA Spazio riservato Al Comune di Flaibano P.zza Monumento, 39 33030 FLAIBANO UD all Ufficio PROTOCOLLO scadenza 06-05-2016 DOMANDA DI CONTRIBUTO ECONOMICO PER LE SPESE SOSTENUTE PER IL PAGAMENTO DI CANONI

Dettagli

IMPONIBILE PREVIDENZIALE E FISCALE ESEMPI

IMPONIBILE PREVIDENZIALE E FISCALE ESEMPI IMPONIBILE PREVIDENZIALE E FISCALE ESEMPI A cura di Alessandra Gerbaldi 1 LA BUSTA PAGA NEL CASO DI LAVORO STRAORDINARIO Di seguito si ipotizza il caso di un lavoratore, dipendente di azienda che applica

Dettagli

Il giorno 24 luglio 2008, in Roma. tra. Premesso che

Il giorno 24 luglio 2008, in Roma. tra. Premesso che ACCORDO PER IL PASSAGGIO DEI QUADRI DIRETTIVI E DEL PERSONALE DELLE AREE PROFESSIONALI DELLA CASSA DEPOSIT I E PRESTITI SOCIETÀ PER AZIONI AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I QUADRI DIRETTIVI

Dettagli

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR COSA È Il trattamento di fine rapporto (Tfr) è una somma che viene corrisposta al lavoratore dipendente al termine del rapporto

Dettagli

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO PER I TRATTAMENTI ASSISTENZIALI E DI TUTELA SANITARIA INTEGRATIVA per l'attuazione delle

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DA TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE.

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DA TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE. COMUNE DI USMATE VELATE Provincia di Monza e della Brianza. Corso Italia n. 22 20040 USMATE VELATE Cod.Fisc.01482570155 REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO Risoluzione n. 17/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 gennaio 2003 Oggetto: Istanza di interpello Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Disciplina applicabile, ai fini dell Irpef,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

- a titolo di regolazione, entro il termine di scadenza fissato di volta in volta dall Inail (indicato nella richiesta di pagamento).

- a titolo di regolazione, entro il termine di scadenza fissato di volta in volta dall Inail (indicato nella richiesta di pagamento). 27 settembre 2013, n. 5867 Polizze speciali. Vetturini, barrocciai e ippotrasportatori riuniti in cooperative ed organismi associativi di fatto. Nuovi servizi telematici e adeguamenti GRA Web. Si illustrano

Dettagli

CONTRATTI DI LAVORO TIPOLOGIE E DIFFERENZE

CONTRATTI DI LAVORO TIPOLOGIE E DIFFERENZE CONTRATTI DI LAVORO TIPOLOGIE E DIFFERENZE COS È? Il contratto individuale di lavoro è un accordo tra un datore di lavoro (impresa individuale, società, associazione, studio professionale, etc.) ed un

Dettagli

Fuoribusta, lavoro in nero ed orari di lavoro: le sanzioni applicabili

Fuoribusta, lavoro in nero ed orari di lavoro: le sanzioni applicabili CIRCOLARE A.F. N. 28 del 25 Febbraio 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Fuoribusta, lavoro in nero ed orari di lavoro: le sanzioni applicabili Premessa Recentemente il legislatore sta modificando la disciplina

Dettagli

o Busta paga; o Fattura per collaboratori o prestatori esterni soggetti ad IVA. c) Documento che attesta l avvenuto pagamento della prestazione;

o Busta paga; o Fattura per collaboratori o prestatori esterni soggetti ad IVA. c) Documento che attesta l avvenuto pagamento della prestazione; REGIONE CALABRIA Dipartimento Lavoro, Formazione professionale, Politiche Sociali, Cooperazione e Volontariato Via Lucrezia della Valle 88100 Catanzaro MODALITÀ OPERATIVE DI RENDICONTAZIONE DEI VOUCHER

Dettagli

Periodico informativo n. 70/2016 Donne vittime di violenze di genere: richiesta congedo

Periodico informativo n. 70/2016 Donne vittime di violenze di genere: richiesta congedo Periodico informativo n. 70/2016 Donne vittime di violenze di genere: richiesta congedo Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo fornirle il Mod. Ind_cong:viol_gen

Dettagli

SINTESI DEL CONTRATTO DI LAVORO DOMESTICO. C.C.N.L. con validità dal 01/07/2013 al 31/12/2016

SINTESI DEL CONTRATTO DI LAVORO DOMESTICO. C.C.N.L. con validità dal 01/07/2013 al 31/12/2016 SINTESI DEL CONTRATTO DI LAVORO DOMESTICO C.C.N.L. con validità dal 01/07/2013 al 31/12/2016 MINIMI RETRIBUTIVI FISSATI DALLA COMMISSIONE NAZIONALE DECORRENZA 1 GENNAIO 2014 CONVIVENTI DI CUI ART. 15-2

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia

Dettagli

Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015

Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015 Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015 Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l Impiego (NASpI) Argomento CAMPO DI APPLICAZIONE

Dettagli

Roma, 03/03/2010. e, per conoscenza, Circolare n. 30

Roma, 03/03/2010. e, per conoscenza, Circolare n. 30 Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici

Dettagli

LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA

LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA APPLICABILE ANCHE AL 2010 L articolo 2, co.156 e 157 della Finanziaria 2010 rende operative anche per il 2010 alcune misure finalizzate al sostegno della famiglia,

Dettagli

Circolare Informativa n 20/2014. Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio

Circolare Informativa n 20/2014. Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio Circolare Informativa n 20/2014 Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio Pagina 1 di 5 INDICE 1) Premessa pag. 3 2) La disciplina del beneficio pag. 3 3) Durata

Dettagli

Determinazioni e indicazioni concernenti la disciplina del rapporto di lavoro nei Tribunali ecclesiastici regionali italiani

Determinazioni e indicazioni concernenti la disciplina del rapporto di lavoro nei Tribunali ecclesiastici regionali italiani Determinazioni e indicazioni concernenti la disciplina del rapporto di lavoro nei Tribunali ecclesiastici regionali italiani Il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione del 28-30 marzo 2011, ha

Dettagli

ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI

ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI Integrazione malattia Durante l assenza del lavoratore l impresa, entro i limiti della conservazione del posto di cui all art. 27 del C.C.N.L in

Dettagli

Come leggere la Busta Paga. G.I. G.I. Formazione

Come leggere la Busta Paga. G.I. G.I. Formazione Come leggere la Busta Paga G.I. G.I. Formazione Formazione La Busta Paga Cos è A Cosa Serve Come è Composta COS E La Busta Paga è il prospetto che indica la retribuzione che il lavoratore percepisce per

Dettagli

o LA PRESTAZIONE PUÒ ESSERE RESA A FAVORE DI UNA PERSONA, DI UN GRUPPO FAMILIARE O DI UNA COMUNITÀ STABILE SENZA FINE DI LUCRO.

o LA PRESTAZIONE PUÒ ESSERE RESA A FAVORE DI UNA PERSONA, DI UN GRUPPO FAMILIARE O DI UNA COMUNITÀ STABILE SENZA FINE DI LUCRO. 13 01 2010 o E UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO; o LA PRESTAZIONE DEL LAVORATORE È FINALIZZATA AL FUNZIONAMENTO DELLA VITA FAMILIARE; o LA PRESTAZIONE PUÒ ESSERE RESA A FAVORE DI UNA PERSONA, DI UN GRUPPO

Dettagli

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo.

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. 1) Generalità I professori universitari, in quanto dipendenti civili dello Stato, sono iscritti alla Cassa per

Dettagli

decorrenze Scadenze 1/10/84 30/09/87 1/04/88 31/03/91 15/07/92 15/07/95 16/07/96 15/07/2000 8/03/2001 7/3/2005 1/03/2007 28/02/2011

decorrenze Scadenze 1/10/84 30/09/87 1/04/88 31/03/91 15/07/92 15/07/95 16/07/96 15/07/2000 8/03/2001 7/3/2005 1/03/2007 28/02/2011 SINTESI CCNL LAVORO DOMESTICO decorrenze Scadenze 1/10/84 30/09/87 1/04/88 31/03/91 15/07/92 15/07/95 16/07/96 15/07/2000 8/03/2001 7/3/2005 1/03/2007 28/02/2011 Indice della Sintesi Contrattuale Artt.

Dettagli

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Accordi di prepensionamento. L istituto ed i benefici Gentile cliente, con la presente desideriamo fornirle alcuni chiarimenti circa l istituto del prepensionamento

Dettagli

2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.

2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005. LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle

Dettagli

2. Sezione SOGGETTO RICHIEDENTE

2. Sezione SOGGETTO RICHIEDENTE 2. Sezione SOGGETTO RICHIEDENTE - Caratteristiche dell Agenzia Formativa - L inserimento nell elenco regionale dei soggetti abilitati a proporre e realizzare attività di formazione è riconosciuto alle

Dettagli

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA (LAVORO A PROGETTO) Tra le sotto indicate Parti: La Società.. srl, costituita ai sensi della Legge italiana con sede a Milano in via., C.F. e P. IVA.,

Dettagli

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006.

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. Art. 1 Oggetto. I percorsi di stabilizzazione del personale

Dettagli

C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE

C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 10 marzo 2011

Dettagli

Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli

Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 64/2015 Maggio/4/2015 (*) Napoli 8 Maggio 2015 Con la Circolare n. 82 del 23 aprile 2015, l'inps fornisce le istruzioni operative per

Dettagli

CASSA EDILE DI MUTUALITA E DI ASSISTENZA DI NOVARA FASCICOLO TABELLE

CASSA EDILE DI MUTUALITA E DI ASSISTENZA DI NOVARA FASCICOLO TABELLE CASSA EDILE DI MUTUALITA E DI ASSISTENZA DI NOVARA FASCICOLO TABELLE Percentuali contributive - Percentuali accantonamento Coefficienti malattia e infortunio IN VIGORE DAL MESE DI DICEMBRE 2012 2 TABELLE

Dettagli

Circolare N. 126 del 17 Settembre 2015

Circolare N. 126 del 17 Settembre 2015 Circolare N. 126 del 17 Settembre 2015 Maternità, lavoro notturno e telelavoro: le novità del 2015 (D.Lgs. n. 80 del 15.06.2015) Gentile cliente, il legislatore con il D.Lgs. n. 80 del 15.06.2015 ha introdotto

Dettagli

DIPARTIMENTO WELFARE Politiche Previdenziali

DIPARTIMENTO WELFARE Politiche Previdenziali DIPARTIMENTO WELFARE Politiche Previdenziali SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DI CONCERTO CON IL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE

Dettagli

Novità in materia di Rimborsi IVA

Novità in materia di Rimborsi IVA Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00

Dettagli

LE COLLABORAZIONI A PROGETTO

LE COLLABORAZIONI A PROGETTO LE COLLABORAZIONI A PROGETTO Un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa esiste in quanto sussistano i requisiti di: continuità della prestazione; inserimento funzionale; personalità della

Dettagli

Decreto Part-time. Decreto legislativo varato il 28-1-2000 dal Consiglio dei ministri in base alla direttiva 97/81/Ce sul lavoro part-time

Decreto Part-time. Decreto legislativo varato il 28-1-2000 dal Consiglio dei ministri in base alla direttiva 97/81/Ce sul lavoro part-time Decreto Part-time Decreto legislativo varato il 28-1-2000 dal Consiglio dei ministri in base alla direttiva 97/81/Ce sul lavoro part-time ARTICOLO 1 Definizioni 1.Nel rapporto di lavoro subordinato l assunzione

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIRZION GNRAL PR IL MRCATO DL LAVORO Prot. n. 16/SGR/1044 del 16.02.2009 A Tutti gli indirizzi in allegato LORO SDI OGGTTO: Nota di chiarimento sugli adempimenti connessi alla comunicazione riguardante

Dettagli

Regolamento Sanimpresa

Regolamento Sanimpresa Regolamento Sanimpresa Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina il funzionamento della Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa (SANIMPRESA) costituita in favore dei dipendenti

Dettagli

Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso

Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso Art. 1 Finalità e risorse La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura

Dettagli

C.C.N.L. LAVORO DOMESTICO

C.C.N.L. LAVORO DOMESTICO Finanze & Lavoro Gruppo Editoriale Esselibri-Simone Appendice di aggiornamento al volume FL 18 C.C.N.L. LAVORO DOMESTICO Edizione Aprile 2003 Questa appendice è scaricabile gratuitamente dal sito internet:

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE

REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE Articolo 1 (Orario ordinario di lavoro e di servizio. Definizioni) Articolo 2 (Articolazione dell orario)

Dettagli