LA TEORIA DELL ATTACCAMENTO. Dott.ssa Federica Papalini

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1 LA TEORIA DELL ATTACCAMENTO Dott.ssa Federica Papalini

2 Perché trattare la Teoria dell Attaccamento? Perché descrive i comportamenti, le reazioni emotive ed i modelli mentali che guidano la vita psichica dell individuo durante l intero ciclo di vita POSSIBILITÀ PREDITTIVE INTERVENTI MIRATI

3 John Bowlby (Londra, ) La sua teoria è una sintesi critica dei risultati della ricerca psicologica e biologica sullo sviluppo relazionale e sul legame madre-bambino. Il legame affettivo è funzionale all adattamento della specie: Comportamenti geneticamente predeterminati del piccolo desiderio dell adulto di proteggerlo e prendersi cura di lui

4 il legame di attaccamento Il bambino ha un bisogno innato di ricerca di protezione, funzionale alla sopravvivenza L.A. è un legame affettivo emotivamente significativo con una persona specifica, la cui presenza rassicura nei momenti di tensione emotiva e procura benessere, piacere e gioia Tale legame si forma e si stabilizza nel corso della prima infanzia, manifestandosi sotto forma di ricerca (sorrisi, pianto, richiami), di vicinanza (avvicinamento, seguire) e di contatto (stringersi, aggrapparsi, suzione con fini non alimentari) con il caregiver È il prototipo di tutte le successive relazioni sociali che il bambino stabilirà (determina il modo in cui B processa le informazioni)

5 il legame di attaccamento Bowlby (1969) critica l ipotesi psicoanalitica di amore interessato secondo la quale la formazione del legame madrefiglio è la conseguenza di un processo di apprendimento legato alla soddisfazione di bisogni fisiologici (fame, sete, difesa dal freddo e dal dolore) Bowlby elabora una nuova teoria sulla formazione del legame madre-figlio che si caratterizza per essere istintiva. Il piacere non avviene attraverso una scarica pulsionale, ma attraverso affetto, amore, protezione, prossimità

6 L imprinting E stato dimostrato che in alcune specie di volatili il comportamento di attaccamento può svilupparsi senza che il giovane animale abbia ricevuto cibo o altre ricompense. Immediatamente dopo la schiusa dell uovo i piccoli tendono a seguire qualsiasi oggetto in movimento, sia esso la madre, una scatola di cartone o un essere umano.

7 Ricerche sul legame di attaccamento A conclusioni simili giungono alcuni esperimenti condotti da Harlow (1965) che dimostrano che non il cibo, ma il piacere del contatto, provocava comportamenti di attaccamento

8 Ricerche sul legame di attaccamento Bowlby rifacendosi al concetto etologico di imprinting e agli esperimenti di Harlow sulle scimmie, critica la posizione psicoanalitica e comportamentista del legame alla madre come interessato o come motivazione secondaria.

9 Bowlby teorizza l attaccamento come: una predisposizione biologica del piccolo verso chi si prende cura di lui una motivazione intrinseca e primaria basata sulla ricerca di contatto e conforto che si attiva nelle situazioni di pericolo un sistema di controllo che ha lo scopo di mantenere un equilibrio omeostatico tra vicinanza ed esplorazione un comportamento orientato ad uno scopo comune: la sopravvivenza e il successo riproduttivo

10 Funzione biologia Protezione Funzione psicologica Sicurezza Funzioni del legame di attaccamento Per Bowlby il legame che unisce la madre ed il bambino non è sulla base del soddisfacimento del bisogno, ma piuttosto sulla base di predisposizioni innate. Il bisogno di attaccamento è un bisogno primario I comportamenti di attaccamento (piangere, attaccarsi ) sono innati.

11 Circolo virtuoso Comportamento di attaccamento Vicinanza e cura della madre Sopravvivenza Successo riproduttivo Sistema di attaccamento materno complementare Garanzia di protezione e sicurezza

12 Gli effetti dell adattamento Bambini che hanno avuto genitori affettuosi, responsivi e sensibili svilupperanno una rappresentazione del genitore (e degli altri) come affettuosi, pronti a sostenerli e a aiutarli e contemporaneamente costruiranno una rappresentazione di sé stessi come persone piacevoli e amabili Bambini che hanno stabilito una relazione inconsistente con il genitore, o che si sono sentiti rifiutati, svilupperanno una rappresentazione del genitore (e degli altri) come insensibile, poco disponibile e rifiutante e contemporaneamente costruiranno una rappresentazione di sé stessi come persone poco amabili

13 Strutturazione del legame di attaccamento Nel primo anno di vita del bambino (B) si struttura il legame di attaccamento caratterizzato da: Madre (M o caregiver) = base sicura B ricerca la vicinanza di M B protesta alla separazione da M LEGAME DI ATTACCAMENTO

14 Caratteristiche del legame di attaccamento È selettivo Fornisce una base sicura dalla quale il bambino può allontanarsi per esplorare il mondo e farvi ritorno. Implica la ricerca di vicinanza fisica e, se interrotto, l angoscia da separazione

15 Quando si manifesta il comportamento di attaccamento? Quando M si allontana o durante esperienze paurose RIMEDIO: la vista, la voce o il contatto fisico con la madre Crescendo il bambino diventa capace: - di tollerare livelli di separazione progressivamente più lunghi; - di tener presente le intenzioni degli altri - di formare legami più equilibrati e flessibili.

16 Modelli operativi interni (MOI) COSA SONO? Sono rappresentazioni mentali che permettono al bambino di riprodurre mentalmente l immagine di Sé, della figura di attaccamento (mondo esterno) e delle modalità di relazione La percezione ed interpretazione degli eventi (esperienza) viene conservata nel tempo ed utilizzate per guidare i comportamenti futuri (previsioni e aspettative) Una volta formati sono al di fuori della coscienza Tendono ad essere stabili dopo il primo anno di vita sebbene possano ancora essere influenzati da esperienze successive ( modificabili)

17 Modelli operativi interni (MOI) 2 COME SI STRUTTURANO? Il loro sviluppo è modellato dalle esperienze di ricerca di vicinanza del bambino e dalla risposta dell adulto di riferimento a tale bisogno I modelli degli individui i cui tentativi di ricerca di vicinanza sono stati frequentemente accettati differiscono da quelli dei soggetti rifiutati, bloccati o accettati solo talvolta:

18 Modelli operativi interni (MOI) 3 PERTANTO: Un bambino che è cresciuto con un caregiver sensibile e disponibile: Sa esprimere i propri bisogni in modo adeguato Sviluppa autostima Ha fiducia negli altri Costruisce aspettative positive nei confronti delle relazioni interpersonali Un bambino che ha sperimentato figure di attaccamento spaventate, incerte, incostanti o inadeguate sviluppa: Un autostima limitata o discontinua Sfiducia negli altri Aspettative negative nei confronti delle relazioni interpersonali.

19 Modelli operativi interni (MOI) 4 QUAL E LA LORO FUNZIONE? Fornire regole che guidino il comportamento ed i sentimenti dell individuo in relazione a persone significative Prevedere ed interpretare il comportamento degli altri e dunque pianificare il proprio comportamento Capire come ottenere la vicinanza e il sostegno degli altri come muoversi nel mondo Sono percorsi evolutivi e non traiettorie

20 Conclusione di Bowlby Bowlby dimostra che, se un bambino vive privazione e carenza totale di cure materne, la sua crescita fisica, cognitiva ed emotiva, rimane segnata anche nell età adulta: uno sviluppo appropriato dell Io si verifica solo se i legami relazionali si caratterizzano con soddisfacimento, stabilità e durevolezza, poiché lo sviluppo dell'io è funzionalmente legato alla natura delle prime relazioni significative del bambino.

21 Mary Ainsworth e la strange situation Introduce la nozione di differenze individuali nello stile di attaccamento e afferma che per cogliere il legame di attaccamento è particolarmente utile osservare le reazioni del bambino alla separazione dalla madre ed al ricongiungimento. Mary Ainsworth (1978) ha predisposto la Strange Situation, una procedura sperimentale per valutare l attaccamento del bambino. Attaccamento sicuro Attaccamento insicuro evitante Attaccamento insicuro ambivalente Attaccamento insicuro disorganizzato

22 I tipi di attaccamento TIPO DI ATTACCAMENTO SICURO INSICURO EVITANTE INSICURO AMBIVALENTE B A C CARATTERISTICHE DEL BAMBINO Ricerca la madre ma non in maniera urgente. È turbato alla separazione ma contento al ricongiungimento; si lascia consolare. Mostra poca ricerca della madre, indifferenza alla separazione ed evita il contatto al ricongiungimento. Molto turbato alla separazione e difficilmente consolabile al ricongiungimento. Contemporaneamente cerca e rifiuta il contatto. INSICURO DISORGANIZZATO U Grave disorganizzazione del comportamento

23 Bambini con attaccamento sicuro - B Alla separazione manifestano dispiacere con comportamenti di protesta e pianto ma alla riunione cercano il contatto fisico, si consolano velocemente e tornano ad esplorare l ambiente Mostrano un equilibrio ottimale tra la capacità di risposta al genitore e le attività intraprese autonomamente Rispondono spesso ai tentativi di interazione del genitore ma senza alcun senso di urgenza o necessità Mostrano piacere e desiderio nel prestare attenzione ai commenti, suggerimenti, domande e dimostrazioni del genitore ma talvolta, se impegnati in esplorazioni autonome, possono non rispondere Appaiono felici e sereni.

24 Bambini con attaccamento insicuro - A (evitante) Non protestano alla separazione (non segnalano i bisogni) convogliando tutta l attenzione sull ambiente e al ritorno della madre si mostrano disinteressati. Indifferenza verso il genitore inadeguata rispetto all età (evita vicinanza e contatto fisico; in braccio non si attacca e non oppone resistenza). Mostrano sfiducia verso l esterno VS Sé affidabile Emozione predominante: tristezza Non ricercano aiuto o stimolazione dai genitori e non condividono spontaneamente le attività di loro interesse DA ADULTI: difficoltà a comunicare i sentimenti e scarsa tolleranza alla vicinanza emotiva (freddi!). Sono orientati al compito e cercano di fare tutto da soli; evitano conflitti

25 Bambini con attaccamento insicuro C (ambivalente o ansioso-resistente) Piangono angosciati alla separazione e ricercano il contatto alla riunione, ma la loro angoscia è mescolata a rabbia, per cui la ricerca del contatto è accompagnata dal rifiuto della consolazione (sono difficili da calmare e impiegano molto tempo per riprendere l esplorazione) Mostrano una forte dipendenza da M e inibizione nell esplorazione autonoma Presentano ansia da abbandono + sentimento di colpa + rabbia Tendono a idealizzare e sopravvalutare gli altri e a sminuire se stessi M viene percepita come imprevedibile nelle risposte ai bisogni di B DA ADULTI: ansia nelle relazioni intime, paura di essere abbandonati; forti spinte al controllo e alla gelosia oppure atteggiamenti di dipendenza e compiacenza con comportamenti di accudimento compulsivo.

26 Bambini con attaccamento insicuro D (disorganizzato) Comportamento della paura senza soluzione Main, Kaplan e Cassidy (1985) BAMBINO Mancanza di una strategia coerente per portare a termine i compiti Stereotipie e comportamenti repentini (posture strane ed azioni brusche) Viso impaurito e postura rigida Mancanza di interazione Assenza di visione coerente e fiduciosa aspettativa di sé e dell altro Ambivalenti (idealizzazione e svalutazione) e contradditori Carenze nello sviluppo emotivo cognitivo e comportamentale Prova rabbia e vergogna MADRE Minacciante e paurosa Non empatica, responsiva e interessata positivamente al piccolo

27 Le madri TIPO DI ATTACCAMENTO Sicuro Insicuro evitante B A CARATTERISTICHE DELLA MADRE Madre libera/autonoma: è disponibile e affettuosa. Recepisce i segnali del bambino e risponde prontamente. Madre distanziante: mostra poca disponibilità ad interagire o addirittura trascura il bambino. Non coglie i suoi segnali. Insicuro resistente/ambivalente C Madre preoccupante/invischiante: è incostante, a volte risponde positivamente ed altre volte ignora il bambino.

28 La madre sensibile Riconosce i segnali emotivi del bambino (noia, frustrazione, rabbia, sorpresa ecc) e vi risponde in modo pronto, empatico ed adeguato Ha un atteggiamento incoraggiante nei confronti delle azioni esplorative e dei tentativi di autonomia del bambino Esprime un affetto prevalentemente positivo (o comunque adeguato alla situazione) in termini sia di espressione facciale che vocale (SGUARDO) Coglie il ritmo delle attività del bambino e si sintonizza con esso, adeguando anche la stimolazione in base al feedback del bambino Apre molti spazi di interazione con il bambino e sa essere creativa È flessibilmente attenta al bambino anche quando si occupa di qualcos altro (quindi pronta a rispondere ai suoi comportamenti di attaccamento) Sa strutturare l ambiente in modo da renderlo fruibile al bambino, sempre seguendo i suoi interessi e la sua curiosità VIDEO

29 Le madri Per Bowlby le esperienze interattive madre-bambino, in particolare le risposte di M alla ricerca di vicinanza di B, determinano il modello operativo interno del bambino e quindi la qualità del suo legame di attaccamento Per la Ainsworth, le modalità interattive della madre, in termini di sensibilità, determina le differenze nel grado di sicurezza/insicurezza.

30 Il legame di attaccamento con la madre è di natura diadica e bidirezionale Reciprocità dell attaccamento I comportamenti che il bambino emette, attivano specifiche risposte da parte della madre, quindi non è possibile predire con totale certezza il tipo di attaccamento del bambino solo in base alla sensibilità materna.

31 Le riparazioni R. SOLLECITA: riassestamento della comunicazione. B impara che può tollerare la frustrazione R. DISPENDIOSA: clima teso e cadute attentive R. PEGGIORATIVA: comportamenti di evitamento R. ASSURDA: emerge rabbia VIDEO STILL FACE

32 Circoli positivi e negativi Diversi studi hanno messo in luce l associazione tra l attaccamento della madre e la qualità dell attaccamento del figlio L 80% dei bambini sicuri ha madri sicure. Il 70% dei bambini insicuri ha madri insicure. Non c è perfetta corrispondenza ma una associazione molto forte.

33 Uno o più attaccamenti? Una delle critiche più importanti alla teoria classica dell attaccamento riguarda il monotropismo. I bambini sviluppano legami di attaccamento nei confronti di più persone significative. All inizio A 18 mesi, il 95% è attaccato alla madre, il 30% al padre l 11% ai nonni 75% è attaccato al padre 45% ai nonni Ci sono differenze cross-culturali.

34 L attaccamento nel ciclo di vita L importanza del legame di attaccamento si esaurisce nei primi anni di vita? NO Attraverso i MOI i pattern di attaccamento dell infanzia vengono trasposti nella vita adulta e trasmessi alle generazioni future.

35 L attaccamento nell adolescenza L adolescente, pur presentando un notevole slancio verso l autonomia, continua a considerare il rapporto con il genitore come un porto sicuro nei momenti difficili. Le crisi adolescenziali sono in parte riconducibili alla difficoltà a separarsi dalle figure di attaccamento. Gli intensi legami con i pari costituiscono una fase di transizione dell attaccamento.

36 L attaccamento nella vita adulta Per Bowlby il rapporto di coppia stabile tra adulti costituisce un vero e proprio legame di attaccamento e ne ricalca la funzione e le principali caratteristiche: fornisce sicurezza e costituisce la base sicura per l esplorazione. In età adulta un legame di attaccamento è evidente anche nella capacità di elaborare in chiave positiva gli eventi esterni, utilizzando una base sicura interiorizzata.

37 L Adult Attachment Interview E un intervista semistrutturata che, attraverso la narrazione biografica giunge a delineare le caratteristiche dei modelli operativi interni. In particolare è importante l equilibrio tra svalutazione ed idealizzazione e la capacità di ricordare sia aspetti positivi che quelli negativi (metabolizzati e superati).

38 Qualità dell attaccamento nella vita adulta Autonomi: Parlano delle loro esperienze in modo aperto e coerente riconoscendo sia le esperienze positive che negative Rifiutanti: si dissociano dalle categorie emotive dell infanzia e non ammettono le esperienze negative ( infanzia perfetta ) Preoccupati: coinvolgimento nei ricordi dai quali sono sopraffatti, incoerenti nella narrazione Irrisolti: evidente disorganizzazione della narrazione, possibile riferimento a traumi

39 I disturbi dell attaccamento Diagnosticabili entro i primi cinque anni di vita del bambino, consistono in disturbi intraindividuali che possono emergere con la figura di attaccamento: Disturbo da assenza di attaccamento Disturbo da attaccamento indiscriminato Disturbo da attaccamento inibito Disturbo dell attaccamento aggressivo Disturbo da inversione di ruolo

40 Disturbo da assenza di attaccamento Non dimostrano interesse, né attrazione per le figure di attaccamento Non protestano alla separazione o lo fanno in maniera indiscriminata Cercano consolazione da chiunque; Sono distaccati da tutti ed è difficile coinvolgerli nell interazione Bambini istituzionalizzati o che hanno subito molteplici cambiamenti nelle figure di attaccamento.

41 Disturbo da attaccamento indiscriminato Non fanno riferimento alla figura di attaccamento, si aggregano e danno la mano a chiunque anche in circostanze minaccianti e paurose. Fanno uso promiscuo e indiscriminato dell altro, cercando conforto e protezione anche da persone estranee.

42 Disturbo da attaccamento inibito Difficilmente si allontanano dal caregiver per esplorare l ambiente Evitano attivamente le relazioni con persone estranee Sono riluttanti a giocare in ambienti non familiari Attuano un controllo ipervigile sull ambiente Due sottotipi: Bambini con dipendenza eccessiva; Bambini caratterizzati da acquiescenza compulsiva.

43 Disturbo da attaccamento aggressivo Caratterizzato dalla presenza di una figura di attaccamento preferenziale, con cui la relazione è costantemente aggressiva e piena di rabbia espressa sia contro l altro che verso se stessi. Es. situazioni di violenza subita o assistita.

44 Disturbo da inversione di ruolo Modalità relativamente frequente di attaccamento in presenza di genitori molto disturbati come tossicodipendenti, psicotici, gravi depressi, o trascuranti: il bambino per sopravvivere è costretto ad assumere egli stesso le funzioni genitoriali, attivando così un comportamento adultomorfo che gli impedirà di trovare cure e protezione anche al di fuori della famiglia.

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