DoC.ssa Maria Giuseppina Bartolo

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1 Psicologia dello Sviluppo Corso aggiun+vo per le a0vità forma+ve per gli alunni in situazione di handicap nella scuola dell infanzia e nella scuola primaria. A.A. 2013/2014 DoC.ssa Maria Giuseppina Bartolo

2 Fattori di protezione della nascita pretermine Care e interven4 in UTIN - servono a favorire il contaco con la madre (marsupio terapia, massaggio infan+le, programmi personalizza+ integra+). Follow- up e interven4 post dimissioni servono a facilitare lo sviluppo psicologico del bambino e lo sviluppo relazionale con la famiglia. PermeCe di individuare precocemente eventuali ritardi problema+che evolu+ve.

3 Kangaroo mother care All' inizio avevo paura a tenere in braccio Chris5an, era così gracile. Temevo di fargli male e così preferivo delegare alla macchina il compito di scaldarlo, accudirlo. E, man mano che i giorni passavano, questo senso di inadeguatezza mi paralizzava sempre più, guastando i miei rari contaa col suo corpicino. Poi, la svolta: tenerlo avvolto sul mio ventre, solo con quella tes5na che spuntava, mi ha aiutato a diventare più disinvolta, sicura, e i nostri corpi sono riusci5 finalmente a comunicare

4 Supporto psicologico per i genitori Obie0vi: - Aiutare i genitori ad operare una ristrucurazione nelle rappresentazioni mentali rela+ve al bambino - Aiutare i genitori ad adacarsi in maniera realis+ca - Aiutare i genitori a proiecare il bambino in una dimensione futura

5 Relazione diadica bambini pretermine/bambini a termine Nell interazione con la madre i bambini pretermine rispeco quelli a termine sono: - più irritabili e difficili da consolare - manifestazioni un maggior numero di emozioni nega+ve - nell interazione face- to- face guardano di meno la madre - sono meno sensibili e responsivi ai segnali della madre

6 Disabilità nei bambini pretermine Ritardo motorio, ipotonia del tronco, asimmetria nel movimento, disturbi del linguaggio, ritardi intelle0vi, ipera0vità (ADHD),. fallimento scolas+co, disturbi del comportamento, e della socializzazione. Esistono interven+ riabilita+vi e abilita+vi che se effecua+ precocemente possono migliorare la qualità della vita di ques+ bambini.

7 Disabilità motorie maggiori PCI spesso associata a deficit sensoriali (cecità, sordità). I deficit più severi si individuano già nei primi 2 anni, quelli più lievi si rilevano in età prescolare e scolare. Disabilità motorie minori nei primi 2 anni distonia transitoria, instabilità posturale, asimmetrie. Da 3 a 5 anni goffaggi, disordini nella coordinazione.

8 Depressione post-partum (PND) Realtà trauma+ca della prematurità + Rappresentazione danneggiata del sé genitoriale = Implosione della funzione parentale

9 Post-partum in madri di pretermine ANSIA DI STATO Sen+mento di insicurezza e impotenza di fronte alla percezione di un possibile danno, fuga, evitamento. ANSIA DI TRATTO tendenza costante a percepire situazioni stressan+ come pericolose e minacciose e a rispondere alle differen+ situazioni con differen+ intensità. FATTORI PROTETTIVI= stabilità della coppia, sostegno sociale

10 Le Emozioni Componen+ fondamentali del sen4re e del percepire se stessi, gli altri, l ambiente.

11 Emozione = allontanamento dal normale stato di quiete dell organismo accompagnato da un impulso all azione e da reazioni fisiologiche interne che si esprimono con diverse configurazioni (gioia, tristezza, rabbia, paura ecc..)

12 L emozione è un punto di incontro tra corpo e mente. Un emozione non è mai neutra ma può essere piacevole o spiacevole.

13 Livello fisiologico delle emozioni Il sistema nervoso è responsabile di specifiche reazioni corporee connesse con la manifestazione dell emozione. Inoltre, la dimensione cogni+va consente di valutare l emozione come piacevole, dolorosa, nuova ; acribuisce significato alle reazioni che vengono messe in aco e guida l individuo a far fronte all evento che ha scatenato l emozione.

14 Livello motivazionale delle emozioni Si orienta l azione modificando il comportamento in funzione dei desideri e degli scopi (si eliminano gli even+ spiacevoli si cercano quelli piacevoli).

15 Livello espressivo comunicativo delle emozioni E difficile inibire o mascherare un emozione. Espressività facciale, movimen+ del corpo, postura, tono della voce arricchiscono il significato delle reazioni individuali.

16 Dimensione sociale delle emozioni Le emozioni non si presentano mai senza una ragione. Esse sono la risultante di facori sociali (even+ o azioni delle persone).

17 Teoria delle differenziazione emotiva Da un eccitazione indifferenziata si ar+colano, nel corso dello sviluppo, specifiche e diverse emozioni (gioia, paura, rabbia ). Piacere- gioia Circospezione- paura Rabbia- collera

18 Teoria differenziale delle emozioni Il neonato fin dalla nascita possiede emozioni (fondamentali). Successivamente emozioni complesse.

19 Approccio funzionalista delle emozioni TuCe le emozioni sono presen+ fin dalla nascita ed il loro sviluppo non è subordinato allo sviluppo cogni+vo. Le emozioni sono caracerizzate da 4 aspe0: - regolano i processi psicologici interni - regolano i comportamen+ sociali e interpersonali - si dis+nguono da altre forme is+ntuali - u+lizzano un processo comunica+vo non codificato culturalmente

20 Anolli Primo periodo reazioni emo+ve presen+ alla nascita, regolate da processi biologici fondamentali per la sopravvivenza. Secondo periodo grazie all interazione sociale il bambino inizia a manifestare le intenzioni e comunicare le proprie emozioni. Terzo periodo appaiono le emozioni complesse. A differenza di quelle fondamentali sono apprese e richiedono forme di autoriflessione, ed autoconsapevolezza che consenta di valutare il proprio sé e le proprie azioni in relazione agli altri ed alle norme sociali.

21 Espressione delle emozioni Riconoscimento delle emozioni Comprensione delle emozioni

22 Espressione delle emozioni Le emozioni si esprimono tramite pacern universali e specifici; Le prime reazioni emo+ve (disgusto, piacere...) si configurano come risposte espressive comuni a più situazioni; Le reazioni fisiologiche del neonato acquisiscono significato grazie al caregiver, che vi acribuisce un intenzione comunica+va.

23 Riconoscimento delle emozioni L acenzione precoce per il volto favorisce il processo di differenziazione e di comprensione delle espressioni emo+ve; Il neonato risponde in modo congruo alle espressioni di gioia, tristezza e collera e mostra disagio se esse sono sfasate o non adeguate al ritmo dell interazione; Il riconoscimento delle emozioni precede l effe0va comprensione del loro significato; Nell interazione diadica si creano aspeca+ve di espressioni emo+ve, che aiutano il bambino a regolare il proprio comportamento.

24 Fenomeni importanti per la comprensione delle emozioni Riferimento sociale: Capacità di avvalersi delle emozioni altrui per orientare il proprio comportamento. Il riferimento sociale ha caracere sele0vo, nel senso che sopracuco le espressioni di persone di riferimento (es. la madre) diventano risorse per interpretare e valutare la situazione. Comportamen4 empa4ci: Processi di risonanza emo+va, per cui si comprende ciò che gli altri sentono e percepiscono. Passaggio da contagio emo+vo (sen+re e riflecere l emozione altrui) a comportamen+ di vera e propria empa+a (aiuto, consolazione).

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