SCHEDA PROGETTO QdF 2015/

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1 SCHEDA PROGETTO QdF 2015/ PROMOTORE cognome, nome denominazione (ente / associazione) posta elettronica sito web Breve presentazione (mission, identità, attività, ambiti e paesi di intervento..) Associazione Movimento per l Autosviluppo, l Interscambio e la Solidarietà info@mais.to.it M.A.I.S. Movimento per l Autosviluppo, l Interscambio e la Solidarietà è una Organizzazione non governativa (Ong) fondata a Torino nel 1990, laica, popolare, indipendente e senza fini di lucro, con riconoscimento dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e dall'unione Europea. M.A.I.S. promuove la cooperazione tra i popoli e si batte per la costruzione di un mondo più giusto e solidale, promuovendo progetti di autosviluppo, difesa dei diritti umani e contro ogni forma di sfruttamento e di esclusione sociale. M.A.I.S. crede che si possano superare le condizioni di dipendenza e subordinazione dei più deboli, poveri ed emarginati attraverso campagne di informazione, sensibilizzazione, denuncia e di interscambio. Dialoga con le istituzioni pubbliche, la società civile, le organizzazioni nazionali e internazionali e le comunità locali per promuovere la democrazia economica e sociale nel mondo, favorendo lo sviluppo sostenibile e partecipativo delle popolazioni locali. M.A.I.S. promuove la partecipazione e il protagonismo dei settori sociali più vulnerabili, come i piccoli produttori, le donne, i minori e tutti i soggetti discriminati, sfruttati ed esclusi ai quali non vengono riconosciuti libertà e diritti. M.A.I.S. promuove differenti forme di interscambio di esperienze, sia all interno dei diversi paesi del Sud del mondo in cui opera, che tra il Nord e il Sud, con lo scopo di favorire l informazione e la riflessione sulle cause dell ingiustizia, dello sfruttamento e della disuguaglianza sociale ed economica. M.A.I.S. realizza progetti in Bolivia, Nicaragua, Guatemala, Egitto, Senegal cooperando con enti e organismi locali e internazionali. Gli obiettivi di M.A.I.S.: operare per lo sviluppo sostenibile e partecipativo delle popolazioni nel Sud del mondo, in particolare i piccoli produttori, i minori e le donne, favorendo l'emergere delle potenzialità locali promuovere l'interscambio di esperienze sia all'interno dei paesi in cui opera che tra Nord e Sud del mondo I progetti di M.A.I.S. nel Sud del mondo sono finalizzati a: contrastare lo sfruttamento sessuale e lavorativo dei minori e appoggiare la loro educazione e formazione contrastare lo sfruttamento sessuale delle donne e sostenere la loro formazione contrastare le discriminazioni sostenere la produzione e la commercializzazione agricola dei piccoli produttori e rivendicare l'importanza dell'agricoltura familiare sviluppare l'organizzazione comunitaria e dei servizi primari (acqua, scuole, medicina naturale)

2 QdF 2015/ sostenere piccole attività produttive e commerciali in ambito urbano promuovere e sostenere rivendicazioni sindacali nei paesi del Sud del mondo promuovere sostegni a distanza e favorire gemellaggi tra scuole italiane e straniere In Italia M.A.I.S. lavora per far conoscere la realtà del Sud del mondo attraverso: i corsi di formazione e i laboratori nelle scuole la partecipazione e la diffusione di campagne di sensibilizzazione nazionali ed europee i convegni e i seminari le mostre, le pubblicazioni e le comunicazioni attraverso newsletter e web sui progetti di cooperazione internazionale gli interscambi tra educatori italiani e stranieri la videoteca e la biblioteca consultabili gratuitamente presso la sede il sostegno a distanza di ragazze e ragazzi i gemellaggi tra scuole italiane e straniere Responsabile in loco Referente in Italia PROGETTO Titolo Luogo di intervento Cognome/Nome: Kummer Susanne susanne.kummer@gmail.com Cognome/Nome: Di Campli Stefania stefania.dicampli@mais.to.it Una puerta hacia el futuro para mujeres sobrevivientes de violencia Ciudad de Guatemala - Quetzaltenango Obiettivo generale Obiettivo generale: Appoggiare le donne vittime di violenza nella loro ricostruzione di vita attraverso una strategia di educazione formale e formazione professionale, processi di empowerment ed appoggio psicologico. Obiettivo specifico 1: Giovani donne vittime di violenza rafforzeranno l autonomia economica mediante l educazione formale e la formazione professionale che favorisca l imprenditorialità e l occupazione nell uguaglianza. Obiettivo specifico Obiettivo specifico 2: Giovani donne vittime di violenza, insieme alle promotrici universitarie, avranno acquistato capacità per creare gruppi di autoaiuto e promozione dei diritti delle donne. Tempi Progetto Durata Progetto: 3 anni Data inizio attività: 2 maggio 2015 Pag n. 2 di 8

3 In caso di Progetto Pluriennale (max 3 anni). Specificare le fasi I anno II anno III anno Beneficiari bambini giovani donne famiglie comunità Ambito di Intervento Pastorale Formazione ed Educazione scolastica professionale umana, sociale leadership Sviluppo Agricolo Socio/Sanitario (preventivo, curativo) Alimentare Abitativo Giustizia e Pace Salvaguardia creato Altro Giovani donne vittime di violenza, con assenza o scarso reddito La commissione borse di studio identifica le donne che vorranno essere coinvolte nel progetto. Le borsiste riceveranno un appoggio monetario per la frequenza degli studi di base e/o la formazione professionale. L appoggio monetario sarà integrato con un processo di formazione diretta all empowerment delle stesse e con la definizione di un progetto di vita sostenibile. I monitoraggi saranno realizzati dalle borsiste universitarie che svolgeranno il loro processo di restituzione sociale. Tutte le borsiste universitarie hanno percorso lo stesso camino, provengono da famiglie povere e sono indigene. La coordinatrice del progetto seguirà il processo di studio e di sviluppo personale delle borsiste e sarà responsabile dell organizzazione dei laboratori di empowerment. Le borsiste riceveranno un appoggio economico per il trasporto e la colazione. Le donne vittime di violenza riceveranno appoggio nella scelta della loro carriera scolastica, si preferiranno istituzioni pubbliche, di qualità, che siano compatibili con gli orari delle studentesse; nel caso non fosse possibili si finanzieranno anche scorsi in scuole private. Per i corsi di formazione professionale si darà priorità ai corsi non tradizionali informatica, riparazione di elettrodomestici, così come a gastronomia, panetteria, estetica e sartoria in coordinamento con l Istituto Nazionale di Formazione Tecnica (INTECAP) e l Università Popolare. I temi centrali del processo di formazione ed empowerment sono genere, identità culturale ed Intercultura. Le donne borsiste affronteranno anche i temi di autostima, autoprotezione, autonomia, diritti delle donne e strumenti di difesa, cosmovisione maya, prevenzione della violenza e pedagogia dell amore. Con l aiuto di una psicologa si pretende promuovere la salute psicologica delle donne vittime di violenza: Si offriranno terapie individuali e di gruppo affrontando i traumi causati dalla violenza (sessuale, familiare, economica, etc.) ma anche le relazioni interpersonali e l identità della donna. I lavori di gruppo si baseranno sulla metodologia della guarigione di gruppo delle Mujeres Mayas Kaqla, che unisce la cosmovisione e spiritualità con la terapia psicologica per il rafforzamento dell identità culturale. Pag n. 3 di 8

4 Breve descrizione del luogo nel quale si intende realizzare l attività (aspetti Contesto di intervento sociali, economici, chiesa locale..) I cinque paesi al mondo che soffrono il più alto tasso di omicidi di donne sono, in ordine decrescente: El Salvador (con un tasso del 12 femminicidi per ), Giamaica (10,8), Guatemala (9.7), Sud Africa (9.6) e la Federazione russa (9.2). Queste uccisioni avvengono in un ambiente di violenza domestica e sono caratterizzati da un disprezzo particolare per le donne e una furia e violenza estrema. In Guatemala sono state assassinate nel corso dell'anno donne, nel donne, nel donne, nel donne e nel donne. Anche la violenza domestica è una piaga nazionale e durante il periodo donne sono state colpite da tale violenza tra cui ragazze. Il numero delle vittime evidenzia la disuguaglianza che le donne continuano a soffrire in Guatemala. Secondo uno studio comparativo della Pan American Health Organization nel 2012, in Guatemala il 24,5% ha riferito di aver subito violenza fisica dal partner di cui il 17,7% ha riferito di atti violenza grave. Solo il dipartimento di Guatemala ha segnalato denunce di violenza domestica nel 2010, che costituiscono il 33,6% di tutte le denunce a livello nazionale. La violenza che colpisce le donne di solito avviene in famiglia, violenza fisica, sessuale, psicologica, o contro il patrimonio. Nelle aree rurali, indigene e marginali le donne sono particolarmente vulnerabili a causa della loro povertà, dell'esclusione sociale ed etnica. Non sono solo preoccupanti per gli elevati livelli di violenza, ma anche l'impunità che ne segue in un sistema giudiziario inefficiente caratterizzato dalla mancanza di fondi e da alti livelli di corruzione. Il Coordinamento 25 novembre nel 2011 ha riferito che sono stati segnalati casi di violenza fisica, sessuale, psicologica, economica e femminicidio, tuttavia solo 592, che rappresentano il 2,9%, hanno ricevuto una condanna. Sotto la guida del procuratore generale Claudia Paz y Paz, l'accusa è riuscita ad aumentare le condanne e creato nuovi tribunali specializzati in femminicidio e violenza contro le donne, ma c è da fare ancora una lunga strada per assicurare una vita senza violenza a tutte le donne guatemalteche. Partecipazione locale Breve descrizione coinvolgimento popolazione locale, ruolo della Chiesa locale e eventuale collaborazione con altri enti ed associazioni operanti nella zona di intervento. Miriam, la donna che diede origine al nome dell organizzazione partner di MAIS da 20 anni, fu una líder, insieme a Mosè, del popolo d Israele quando uscì dalla schiavitù in Egitto per raggiungere la terra promessa e la libertà. Aveva qualità di donna forte ed impegnata. Miriam significa, per l organizzazione e per le donne che la compongono, uscire dalla schiavitù del silenzio, dell apatia, dell ignoranza verso un nuovo futuro, un futuro cosciente, di capacità e forza, di impegno e responsabilità per il raggiungimento della libertà. 1 L'associazione "Progetto MIRIAM per la promozione intellettuale della donna" ha una storia di 24 anni di lavoro per e con le donne del Nicaragua e del Guatemala; è riconosciuta legalmente in Guatemala, Nicaragua, Austria e Svizzera. MIRIAM Guatemala è stata fondata nel 1996 per facilitare l'accesso alla scuola delle donne guatemalteche, in particolare delle donne indigene e in tutti questi anni è riuscita a emergere come specialista nel campo della sviluppo delle donne indigene, sulle questioni concernenti l organizzazione, all istruzione, alla formazione tecnica, sui diritti delle donne, sulla parità di genere e contro la violenza domestica. 1 Doris Huber, fondatrice di MIRIAM Pag n. 4 di 8

5 Dal 2000, Progetto MIRIAM ha personalità giuridica ed è presente a Città del Guatemala e a Quetzaltenango. Progetto MIRIAM è un'associazione interculturale, con un adesione di oltre l 85% di donne indigene. Un obiettivo importante è la promozione dei diritti specifici dei Popoli Indigeni, prospettiva della lotta per l'uguaglianza di genere, il coinvolgimento generazionale e di advocacy. L'intero progetto sarà sviluppato in collaborazione, condivisione delle informazioni, metodologie, risultati, problemi ed esperienze internazionali tra MAIS E Miriam. La responsabilità amministrativa e finanziaria sarà a carico di MAIS. L'educazione formale, la formazione professionale e la consulenza in attività imprenditoriali saranno gestite insieme ad altre Organizzazioni e Istituzioni di assistenza alle vittime di violenza, tra cui Fundación Sobrevivientes, Clínica 21 contra la Violencia Sexual, diritti umani Ufficio dei diritti umani dell Arcivescovo di Città del Guatemala. Sintesi Progetto con breve descrizione attività Attività Appoggiare 20 donne vittime di violenza con scarse risorse economiche nella frequenza della scuola primaria, secondaria e formazione professionale Realizzare appoggio scolare da parte delle borsiste universitarie Realizzare due laboratori per i genitori con il fine di rafforzare l appoggio che dovrà dare alle figlie per lo studio, la formazione e l attenzione psicologica Accompagnamento delle donne borsiste nella ricerca di lavoro e nella creazione d impresa Realizzare un programma di formazione mensile personale che promuova l imprenditorialità delle donne e la definizione di un progetto di vita Realizzare una giornata di scambio d esperienza tra tutte le borsiste Dare consulenza professionale per la pianificazione e l inizio di attività imprenditoriali Dare attenzione psicologica individuale alle donne vittime di violenza Realizzare due laboratori di cura dei traumi attraverso la metodologia che si basa sulla cosmovisione maya Realizzare 4 riunioni dei gruppi di auto aiuto condotti dalle vittime di violenza e dalle promotrici universitarie Realizzare riunioni di coordinamento inter istituzionale con la Fundación Sobrevivientes, il Ministero di Salute Pubblica, l Ufficio dei diritti Umani dell arcidiocesi del Guatemala, l Alianza contra la Violencia Sexual, la Coordinadora 8 de Marzo, la Coordinadora 25 de Noviembre ed altre organizzazioni che lavorano il tema della prevenzione e dell attenzione ai casi di violenza contro le donne. Pag n. 5 di 8

6 Risultati attesi Risultati per l obiettivo specifico 1: Risultato 1.1: Le donne vittime di violenza hanno partecipato ai corsi di formazione scolastica e professionale ed hanno ottenuto il diploma alla fine dell anno scolastico. Risultato 1.2: Le donne vittime di violenza hanno definito il loro progetto di vita in un contesto psicologico, economico e sociale. Risultato 1.3: Le donne vittime di violenza sono riuscite a migliorare le loro entrate economiche mediante un lavoro o un attività imprenditoriale. Risultati per l obiettivo specifico 2: Risultato 2.1: Donne vittime di violenza hanno migliorato il loro stato psicologico. Risultato 2.2: Le promotrici universitarie di prevenzione della violenza contro le donne, insieme alle vittime di violenza hanno organizzato laboratori di prevenzione. Risultato 2.3: MIRIAM Guatemala e MAIS promuovono il diritto delle donne ad una vita senza violenza in spazi di coordinamento con altre organizzazioni della società civile e dello Stato. Indicatori per l obiettivo specifico 1: I Almeno l 80% delle partecipanti avrà frequentato i corsi in modo regolare e avrà ottenuto il diploma alla fine dell anno scolastico. I Almeno l 80% delle partecipanti avrà formulato il proprio progetto di vita. I Almeno il 50% delle partecipanti avrà un entrata economica mediante un lavoro o un attività in proprio alla fine del progetto. Indicatori per l obiettivo specifico 2: I Almeno il 70% delle partecipanti ha migliorato la propria stabilità psicologica alla fine del progetto. I laboratori di prevenzione realizzati dalle promotrici universitarie e dalle vittime di violenza. I Almeno 2 azioni realizzate insieme alle altre organizzazioni a favore della non violenza contro le donne. Sostenibilità del progetto Breve descrizione di come sono assicurate continuità ed autosufficienza al termine del progetto. Punti di forza e debolezze. Opportunità per la collettività. Il progetto descritto appartiene ad un tipo di sostegno sociale. La sostenibilità sociale è quella capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente distribuite per classi e per genere. Se inseriamo la definizione all interno di un sistema territoriale, per sostenibilità sociale si intende la capacità dei soggetti di intervenire insieme, efficacemente, in base ad una stessa concezione del progetto, incoraggiata da una concertazione fra i vari livelli istituzionali. La sostenibilità sociale, insomma, include l equità, l empowerment, l accessibilità, la partecipazione e l identità culturale. In quest ottica, ci sono tutti gli ingredienti per la sostenibilità del progetto completata anche dal tipo di accordo che tutte le borsiste firmano con l Associazione Miriam: restituzione del valore della borsa di studio ricevuta con lezioni di accompagnamento, tutoraggio o animazione ludica di altre borsiste. Pag n. 6 di 8

7 Preventivo finanziario Costo globale USD , ,46 Voci di costo (descrizione) USD Formazione ed attenzione psicologica , ,76 Coordinamento ed accompagnamento 5.280, ,88 Costi di gestione 456,00 360,82 Eventuali cofinanziamenti previsti pubblico ong organismi ecclesiali altro Contributo richiesto a QdF 2015 (specificare) USD 3.446,00 USD , , ,76 Allegati: Lettera di presentazione e approvazione del Vescovo locale Scheda riassuntiva progetto Documentazione fotografica Budget LUOGO E DATA FIRMA RESPONSABILE PROGETTO Torino, 13 ottobre 2014 Pag n. 7 di 8

8 ARCIDIOCESI DI TORINO Ufficio Missionario Via Val della Torre, TORINO Tel Fax animiss@diocesi.torino.it Sito Web: Pag n. 8 di 8

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