3. Come utilizzare gli strumenti a disposizione. Una proposta per la messa a regime del sistema di osservazione

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1 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO 3. Come utilizzare gli strumenti a disposizione. Una proposta per la messa a regime del sistema di osservazione Il lavoro svolto finora ci ha permesso di verificare la fattibilità di un sistema di osservazione e ci ha dato modo di riflettere sulle modalità attraverso le quali potrebbe essere messo a regime. In base agli elementi raccolti e all interesse verso queste attività da parte della Provincia e dei consorzi è possibile formulare alcuni suggerimenti utili per la prosecuzione del lavoro. La prima parte del lavoro è consistita in una raccolta e in una prima lettura di tutte fonti utili per osservare il mercato del lavoro delle professioni sociali in provincia di Torino e per prevedere l andamento dei fabbisogni di personale da parte degli enti gestori. Come si è visto, l ostacolo più rilevante alla costruzione di un sistema di osservazione è quello del ritardo con cui alcuni dati vengono resi disponibili 23. La seconda parte del lavoro è consistita nella messa a punto di schede di descrizione dei profili professionali utili per disporre di uno strumento di analisi delle competenze degli operatori. Lo strumento è stato costruito in stretta interazione con dirigenti e professionisti del settore adottando una metodologia condivisa a livello nazionale e internazionale. Esso è stato poi tradotto in un questionario che è stato sottoposto per una prima verifica a una trentina di testimoni privilegiati per valutare: il grado di coerenza dei profili descritti con la rappresentazione che ne hanno gli operatori del settore; il peso attribuito alle diverse competenze (conoscenze, abilità, caratteristiche personali) che gli operatori attualmente esercitano; Il gap percepito tra le competenze possedute/esercitate e quelle che dovrebbero essere sviluppate per migliorare il funzionamento dei servizi. Il risultato di questo lavoro è rappresentato dalle schede-profilo presentate nella prima parte del rapporto e da una prima pesatura delle competenze ritenute più rilevanti o più critiche. Già da questa prima analisi sono emerse anche le differenze che all interno dello stesso profilo sono rilevabili a seconda del luogo e del contesto organizzativo in cui vengono esercitate e le differenti linee evolutive lungo le quali queste professioni possono svilupparsi. Il questionario è pronto ora per essere somministrato su scala più ampia con tre possibili finalità: mettere in evidenza all interno dei singoli consorzi e presidi i punti di eccellenza e i punti di crisi nell esercizio delle professioni allo scopo di migliorarne l organizzazione e la gestione; dotare i dirigenti dei consorzi e dei presidi di uno strumento di gestione del personale per competenze; realizzare un analisi approfondita dei fabbisogni di formazione del personale. Nel caso si decidesse di somministrare il questionario a tutti gli operatori del territorio provinciale, le informazioni raccolte potrebbero rivelarsi utili anche all amministrazione provinciale che potrebbe trarne una conoscenza approfondita dei differenti modi in cui i 23 In attesa che vengano prese misure adeguate per ridurre questi tempi è possibile aggirare l ostacolo proponendo ai direttori dei consorzi di compilare annualmente una semplice scheda con le seguenti informazioni: 1. l aggiornamento dei dati sull organico (come segnalati in Regione); 2. una previsione aggregata di variazione percentuale di spesa complessiva per personale e servizi per l anno prossimo (come da bilancio previsionale); 3. il numero di figure aggiuntive previste in relazione all avvio di eventuali nuovi progetti o iniziative, che inizieranno nell anno (come da attuazione piano di zona). Tale rilevazione permetterebbe - senza un aggravio significativo di lavoro - di avere dati aggiornati che consentirebbero di fornire tempestivamente a tutti i livelli di direzione e di coordinamento un quadro aggiornato delle dinamiche evolutive della domanda e dell offerta di professioni sociali nella provincia. In alternativa, si potrebbero duplicare le schede che vengono compilate per la Regione utilizzando i dati, non ancora verificati, in modalità provvisoria. 82

2 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO professionisti operano in realtà differenti per dimensione territoriale, tipologia di utenza, organizzazione dei servizi. Questo permetterebbe una lettura completa e articolata del territorio e la possibilità di disporre di informazioni utili nelle fasi di programmazione e coordinamento degli enti gestori. 83

3 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO Nota metodologica Il lavoro di analisi svolto ha preso in esame le principali figure professionali che operano nell ambito delle politiche sociali (educatore professionale, assistente sociale, operatore socio sanitario e animatore professionale socio educativo), con lo scopo mettere a punto una metodologia utile per: rilevare la domanda di competenze espresse dai datori di lavoro e dagli operatori sociali e predisporre un adeguata offerta formativa; stimare l offerta e la domanda di figure professionali utilizzando fonti statistiche e dati amministrativi. Il lavoro si è svolto in quattro fasi: FASE 1 La fase 1 è consistita nella costruzione dettagliata del progetto di trattamento delle banche dati istituzionali e del sistema di indicatori ad opera di un gruppo di lavoro composto da: - esperti del Laboratorio Frame (Corep); - responsabili della Provincia di Torino (Ufficio Programmazione Territoriale - formazione degli operatori sociali e Ufficio Sistema Informativo); - responsabili del Comune di Torino-SFEP; - alcuni rappresentanti degli Enti gestori dei servizi sociali (referenti della formazione e/o funzionari con mandato decisionale/operativo). Il gruppo di lavoro ha messo a fuoco in modo analitico i bisogni informativi, ha scandagliato le potenzialità informative fornite dalle banche dati istituzionali ed ha progettato l architettura della banca dati sintetica per figure professionali ed il sistema di indicatori di base. FASE 2 Nella fase 2 si è proceduto alla costruzione dettagliata del progetto di rilevazione e trattamento delle fonti qualitative, del menù di competenze per figura e del metodo di stima della spesa 24. Per la realizzazione delle prime due attività, il punto di partenza è stato l analisi della letteratura nazionale e internazionale con l obiettivo di individuare e valutare, in ciascuna classificazione, gli elementi di contenuto e di metodo rilevanti per la nostra analisi. La lettura, il confronto e la riflessione su tale materiale 25 hanno condotto alla scelta di utilizzare per l analisi il metodo messo a punto dalla Commissione Europea e dal Cedefop per comparare competenze e qualificazioni tra differenti paesi europei (J. Winterton, F. Delamare - Le Deist, E. Stringfellow, 25). Quest ultimo prevede la descrizione delle figure professionali attraverso l individuazione di knowledge, skill e competence. Con knowledge, esso fa riferimento al campo cognitivo ed intellettuale, al sapere necessario per potere esercitare le attività che costituiscono il nucleo dell occupazione. Con skill, intende l applicazione funzionale delle conoscenze, le tecniche operative specifiche di una attività professionale. Con competence, si riferisce ad un mix di elementi, alcuni dei quali hanno a che fare con la natura del lavoro e si possono individuare analizzando compiti ed attività svolte; altri con le caratteristiche personali del soggetto-lavoratore e si possono individuare analizzando il comportamento lavorativo del soggetto. Nel modello, le caratteristiche personali sono state aggregate in quanto elementi trasversali a tutti i processi e attività. Per la loro declinazione è stata utilizzata la 24 Il metodo di stima della spesa è stato messo a punto all interno delle attività relative al trattamento delle banche dati istituzionali (vedi fase 4). 25 Vedi bibliografia. 84

4 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO classificazione proposta da L. Spencer e M. Spencer nel Dizionario delle competenze (1995). Si è così proceduto all individuazione di un menù base di conoscenze, abilità e caratteristiche personali per ciascuna figura professionale. Esso include quelle consolidate e previste dai curricula tradizionali di preparazione e quelle presumibilmente in tensione, richieste dai cambiamenti in corso. Tali menù sono stati proposti e validati, attraverso un lavoro costante, con il gruppo di lavoro, al fine di integrare le informazioni ricavate dall analisi della letteratura nazionale ed internazionale con le osservazioni provenienti da operatori che conoscono direttamente queste professioni. Per la creazione del suddetto menù, il punto di partenza è consistito nell individuazione dei processi di lavoro in cui le diverse figure professionali sono coinvolte. Essi sono stati distinti in primari (processi ed attività che sono rivolti direttamente ai destinatari) e di servizio (processi ed attività necessari all organizzazione per svolgere i primi). Ciascun processo è stato scomposto in attività (esse fungono da descrittori del processo al quale fanno riferimento). Per ciascun processo (e quindi per le attività relative) sono state individuate conoscenze, abilità e caratteristiche personali. Infine, i quattro menù risultanti dall elaborazione sono stati tradotti nei rispettivi questionari, che sono stati somministrati ad alcuni testimoni privilegiati individuati all interno dei Consorzi, delle Comunità Montane e del Comune di Torino 26 (per le figure dell educatore, assistente sociale e operatore socio-sanitario) e aventi esperienze nel campo dell animazione 27 (per la figura dell animatore). L obiettivo è stato quello di testare la validità dello strumento, vale a dire valutare la completezza e l esaustività delle declinazioni di processi, attività, conoscenze, abilità e caratteristiche personali. In base ai risultati emersi sono state apportate alcune modifiche che hanno arricchito le descrizioni iniziali. Il risultato dell elaborazione dei dati emersi dai questionari è parziale in quanto il campione numerico non può ritenersi rappresentativo della Provincia di Torino. I commenti riportati in appendice (vedi allegato n 2 Elaborazione dei dati raccolti ), rappresentano spunti di riflessione utili per capire le percezioni degli intervistati a proposito delle competenze-chiave e di quelle critiche e, di conseguenza, delle aree ritenute da potenziare attraverso investimenti formativi. FASE 3 Nella fase 3 l attenzione è stata focalizzata sul trattamento delle banche dati istituzionali incluse nel sistema di osservazione. Essa si è sviluppata attraverso l acquisizione delle banche dati, la costruzione degli indicatori e delle operazioni di stima. Per ricostruire il quadro sono state utilizzate diverse fonti: sia gli strumenti di rilevazione impiegati usualmente dalla Direzione regionale Politiche Sociali, vale a dire la relazione annuale sull attività, il rendiconto finanziario degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali e la scheda Istat Regione sui presidi socio-assistenziali; sia i dati dei Centri per l Impiego 26 Questionari ricevuti: Ente gestore Educatore Assistente sociale OSS Comune di Torino CISA Rivoli CISSA Pianezza (non completo) CSSAC Chieri CISSA Moncalieri C.M. Val Chisone C. M. Val Pellice 1 1 In. Re. Te. Ivrea Totale (completi) 27 Solo tre Consorzi al 23 hanno dichiarato di avere animatori all interno del proprio organico. E stato quindi necessario individuare persone con questo profilo professionale con l aiuto del Job Placement della Facoltà di Scienze della Formazione dell Università di Torino. I dati disponibili riguardano queste ultime ed un animatore del Consorzio IN. RE. TE di Ivrea. 85

5 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO relativi agli avviamenti e ai disponibili al lavoro, le previsioni occupazionali Excelsior, i dati dell Università per iscritti e laureati ad alcuni corsi di laurea e i dati sulla formazione erogata a livello provinciale. Di seguito riportiamo per ogni fonte le informazioni prese in esame nel modello di osservazione: 1) Relazione annuale sull attività degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali. Tale documento viene compilato obbligatoriamente da ogni ente gestore sulla base del modello predisposto dalla Regione 28. Per il nostro lavoro sono state prese in considerazione le informazioni della sezione Risorse Umane, al cui interno vengono rilevati i dati attinenti al personale impiegato nei servizi territoriali dall ente gestore: numero di operatori per professione prevalente, qualifica professionale, titolo di studio, tipologia di rapporto lavorativo e orario di lavoro settimanale; 2) Rendiconto finanziario degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali. Si è tenuto conto delle spese imputabili alle risorse umane (personale e prestazione di servizi per le singole attività) 29 ; 3) Scheda Istat Regione sui presidi socio-assistenziali 3, si tratta di un questionario somministrato annualmente per fini statistici e compilato in media dall 8% dei presidi presenti sul territorio provinciale. Anche in questo caso sono stati elaborati i dati relativi alla sezione sul personale predisposta dall Istat (numero di operatori per professione esercitata, genere degli operatori) e dalla sezione aggiuntiva della Regione Piemonte (limitata ad: educatore professionale o specializzato, assistente domiciliare e dei servizi tutelari e animatore professionale: numero di operatori, qualifica e contratto di lavoro); 4) Dati degli avviamenti al lavoro (Centri per l Impiego), per ogni qualifica professionale: numero di avviamenti, genere, età, nazionalità, qualifica, grado, titolo di studio, contratto, durata del contratto. Riguardano coloro che sono stati assunti all interno del territorio provinciale; 5) Dati dei disponibili al lavoro (Centri per l Impiego), per alcune qualifiche professionali. Si tratta delle persone iscritte alle liste dei Centri per l Impiego che si dichiarano interessati a lavorare con uno specifico profilo professionale; 6) Dati di previsione dei fabbisogni occupazionali (Excelsior), si tratta di un indagine annuale realizzata da Unioncamere, che si basa sulle interviste ad un campione di imprese in cui si richiede il numero di persone che verranno assunte nell anno successivo. Per quanto riguarda il nostro campo di interesse, i numeri forniscono un indicazione generica del volume del settore sociale, senza specificare il dettaglio per figure professionali; 7) Dati relativi ad iscritti all ultimo anno e laureati per il corso di laurea in Educatore Professionale presso la sede di Torino dell Università degli Studi e dati relativi ad iscritti e laureati per il corso di laurea in Servizio Sociale presso l Università degli Studi di Torino; 8) Dati relativi ai corsi di qualifica e riqualifica per educatori professionali e OSS, realizzati con il finanziamento della Provincia di Torino (numero di corsi realizzati). 28 Vedi Allegato n Vedi Allegato n Vedi Allegato n

6 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO Periodo per cui si è in possesso dei dati: Fonte Anni a disposizione Relazione annuale sull attività degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali Rendiconto finanziario degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali Scheda Istat Regione sui presidi socio-assistenziali Dati degli avviamenti al lavoro (Centri per l Impiego) Dati dei disponibili al lavoro (Centri per l Impiego) Dati di previsione dei fabbisogni occupazionali (Excelsior) Dati degli iscritti e dei laureati al corso Educatore Professionale (Università a.a degli Studi di Torino sede di Torino) a.a Dati degli iscritti e dei laureati al corso Servizio Sociale (Università degli a.a Studi di Torino tutte le sedi) anno 24 Dati relativi al numero di corsi di qualifica per OSS e di riqualifica per educatori professionali e OSS Difficoltà incontrate e soluzioni adottate per procedere all elaborazione dei dati Le elaborazioni statistiche sono state costruite in modo tale da poter proporre un quadro complessivo della realtà territoriale, cercando di integrare ove possibile le informazioni provenenti da fonti diverse. Stima del numero di operatori 1. Differenze tra la classificazione delle figure professionali utilizzata nella relazione annuale sull attività degli enti gestori e quella della scheda di rilevazione per i presidi (sezione ISTAT) Tenendo conto di questa lieve discrepanza si è deciso di procedere in maniera differente a seconda della figura professionale presa in considerazione: - Assistente sociale: la figura corrisponde in entrambi i casi e non vi sono informazioni aggiuntive richieste dalla Regione nella scheda dei presidi, si è tenuto conto di quanto contenuto nella sezione ISTAT; - Educatore: la figura non corrisponde pienamente se si prende in considerazione la sezione ISTAT dei presidi che richiede il numero di educatori e pedagogisti, dal momento che vi sono informazioni aggiuntive richieste dalla Regione concernenti l educatore professionale, si è tenuto conto di quanto contenuto nella sezione aggiuntiva; - ADEST, OTA e OSS: le figure corrispondono in entrambi i casi, l unica differenza sta nel fatto che per i presidi le informazioni attinenti alle diverse figure non sono distinte ma sono raggruppate sotto l unica dicitura assistente domiciliare e dei servizi tutelati, vi sono informazioni aggiuntive richieste dalla Regione nella scheda dei presidi, si è tenuto conto di quanto contenuto in questa sezione; - Animatore: la figura corrisponde pienamente se si prende in considerazione la rilevazione dei presidi, dal momento che vi sono informazioni aggiuntive richieste dalla Regione, si è tenuto conto di quanto contenuto nella sezione aggiuntiva. 2. Alto tasso di risposte mancanti per la rilevazione dei presidi socio-assistenziali I presidi socio-assistenziali rispondenti non sono la totalità dei presidi effettivamente esistenti sul territorio (si misurano i seguenti tassi di risposta: nel 21 72%, nel 22 87% e nel 23 84%). Per individuare il numero di operatori effettivamente impiegati è stata fatta una stima per le strutture non rispondenti. 87

7 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO 3. Stima del numero complessivo di operatori presso enti gestori 31 e presidi Per fornire un quadro complessivo degli operatori per figura professionale si è deciso di addizionare i numeri forniti dalle due fonti in modo da poter avere un idea di massima del totale per figura. Prima di effettuare tale operazione sono state fatte le seguenti verifiche per evitare sovrapposizioni tra quanto indicato da enti gestori e presidi: - calcolo di quanti operatori segnalati presso gli enti gestori hanno un contratto con una cooperativa sociale - richiesta ai referenti degli enti gestori facenti parte del gruppo di lavoro del progetto di quali sono le cooperative con cui è in atto una convenzione - incrocio tra i nominativi delle cooperative forniti dagli enti gestori e i nominativi dei presidi che hanno risposto alla rilevazione Istat risultati ottenuti: per quanto riguarda gli enti gestori contattati non vi sono cooperative convenzionate che hanno compilato la scheda Istat, quindi nello specifico non si rilevano sovrapposizioni. Stima delle unità lavoro degli operatori Tale informazione è presente solo per gli enti gestori, all interno della scheda si rilevano tutti gli operatori transitati in un anno. Per stimare le unità lavoro stabili si è proceduto nel seguente modo: - calcolo delle unità lavoro in base all orario settimanale (1 unità lavoro equivale a 36 ore di lavoro settimanale); - per tali unità di lavoro è stato calcolato il loro peso in base al numero di mesi lavorati. Caratteristiche degli operatori Le rilevazioni per enti gestori e presidi richiedono informazioni analoghe (titolo di studio, qualifica, tipologia di rapporto lavorativo/ contratto) ma con modalità di risposta differenti e non immediatamente comparabili. Inoltre, per i presidi vi è un ulteriore difficoltà nel trarre informazioni corrette: in alcune schede il totale indicato non corrisponde al totale calcolato in base alle risposte fornite per titolo di studio e tipo di contratto e i dati non sembrano affidabili. Nelle elaborazioni sono stati presentati alcuni grafici con stime per dare un idea del quadro complessivo (vedi elaborazioni nella presentazione per titoli di studio e contratto di lavoro delle seguenti figure: educatore professionale; Adest, Oss e Ota; per animatore professionale socio-educativo). 31 Per l anno 23 mancano i dati relativi a due Consorzi. È stata calcolata una stima in base a quanto dichiarato per l anno precedente. Per quanto riguarda il numero di operatori del Comune di Torino nella rilevazione del 23 non sono stati segnalati coloro che non erano dipendenti diretti, per le elaborazioni è stata fatta una stima in base ai dati del

8 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO Informazioni richieste per titolo di studio e qualifica Figura professionale Educatore Enti gestori titolo di studio Enti gestori - Presidi qualifica Licenza elementare Con qualifica Prescritta qualifica professionale Scuola media inferiore Senza qualifica e 2 anni di servizio Iscrizione ai corsi di riqualificazione Scuola media superiore Senza qualifica In possesso dei requisiti per accedere ai corsi di riqualifica Qualifica Professionale Adest Senza i requisiti per accedere ai corsi di riqualifica Laurea/Diploma di assistente sociale Laurea in Scienze dell Educazione (indirizzo educatore professionale) Laurea Altro Qualifica Professionale OSS Qualifica Professionale OTA Laurea in Scienze dell'educazione Laurea specialistica (3+2) Altro Non rilevato Figura professionale ADEST OTA - OSS Enti gestori titolo di studio Enti gestori - Presidi qualifica Licenza elementare Con qualifica Prescritta qualifica professionale - ADEST Scuola media inferiore Senza qualifica e 2 anni di servizio Iscrizione ai corsi di riqualificazione Scuola media superiore Senza qualifica In possesso dei requisiti per accedere ai corsi di riqualifica Qualifica Professionale Adest Senza i requisiti per accedere ai corsi di riqualifica Laurea/Diploma di assistente OTA sociale Laurea OSS Qualifica Professionale OSS Altro Qualifica Professionale OTA Laurea in Scienze dell'educazione Laurea specialistica (3+2) Altro Non rilevato 89

9 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO Figura professionale Animatore Enti gestori titolo di studio Enti gestori - Presidi qualifica Licenza elementare Con qualifica Prescritta qualifica professionale Scuola media inferiore Senza qualifica e 2 anni di servizio Senza i requisiti per accedere ai corsi di riqualifica Scuola media superiore Senza qualifica Laurea in Scienze dell Educazione Qualifica Professionale Adest Altro Laurea/Diploma di assistente sociale Laurea Qualifica Professionale OSS Qualifica Professionale OTA Laurea in Scienze dell'educazione Laurea specialistica (3+2) Altro Non rilevato Figura Enti gestori titolo di studio Enti gestori - Presidi professionale qualifica Assistente Licenza elementare Con qualifica Dato non richiesto sociale Scuola media inferiore Senza qualifica e 2 anni di servizio Scuola media superiore Senza qualifica Qualifica Professionale Adest Laurea/Diploma di assistente sociale Laurea Qualifica Professionale OSS Qualifica Professionale OTA Laurea in Scienze dell'educazione Nota: per i titoli di studio richiesti per i presidi Educatore Si precisa che per la qualifica di E.P. si intende la qualifica acquisita ai sensi delle Deliberazioni del C.R. n del e n del Per l Educatore Professionale diploma di scuola media superiore, maggiore età, due anni di servizio nella mansione con funzione di educatore per almeno 2 ore settimanali. ADEST, OTA e OSS Si precisa che per la qualifica di ADEST si intende la qualifica acquisita ai sensi delle Deliberazioni del C.R. n del e n del Per l ADEST scuola dell obbligo (o licenza elementare se conseguita entro il 1962), maggiore età, due anni di servizio a tempo pieno nella mansione negli ultimi 6 anni (si precisa che i corsi di riqualifica rilasceranno l attestato di Operatore Socio-Sanitario ai sensi della D.G.R. n del ). Si intende la qualifica conseguita ai sensi del D.M. n. 295 del Si intende la qualifica conseguita ai sensi delle DD.GG.RR. n del e n del Animatore Si precisa che per la qualifica di Animatore Professionale si intende la qualifica acquisita ai sensi della Deliberazione del C.R. n del Informazioni richieste per rapporto lavorativo e contratto di lavoro Enti gestori rapporto lavorativo Presidi contratto di lavoro Contratto Ente Locale Contratto Enti locali Contratto Sanità Contratto sanità Convenzione Coop.Sociale iscritta albo regionale Contratto nazionale cooperative Convenzione con O.N.L.U.S. Contratto privato (compreso libero professionista) Convenzione con altro ente non-profit Convenzione con ente privato Libero professionista (incarico prof., consulenza) Messo a disposizione da altri Enti Pubblici CO.CO.CO. Co.Co.Co 9

10 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO Conv.servizi amministrativi, di lavanderia ecc. affidata a ditte esterne Altro Altro FASE 4 La fase 4 ha permesso di elaborare un semplice metodo di previsione della domanda di figure professionali da parte delle politiche sociali sulla base dell ipotesi di una connessione tra spesa e unità di lavoro impiegate stimata nell ordine di un incremento di,8 unità di lavoro per ogni punto percentuale di incremento della spesa per il periodo 22/2. Per confermare tale ipotesi analoghe verifiche dovranno essere condotte anche sui dati del 24 e del 25, non appena disponibili. Le elaborazioni sono state proposte ai referenti della Provincia di Torino e al gruppo di lavoro nel corso di specifiche riunioni. 91

11 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO 92

12 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO ALLEGATI 93

13 OSSERVATORIO SUGLI OPERATORI SOCIALI IN PROVINCIA DI TORINO 94

14 1. Questionari QUESTIONARIO sull ASSISTENTE SOCIALE GUIDA ALLA COMPILAZI ONE Il questionario è composto da 4 sezioni: 1. PROCESSI ED ATTIVITA PRIMARI e DI SERVIZIO 2. CONOSCENZE 3. ABILITA 4. CARATTERISTICHE PERSONALI o COMPETENZE In relazione a ciascuna sezione, esso si propone di rilevare se e in che misura ogni attività/conoscenza/abilità/ caratteristica personale indicata è concretamente svolta/utilizzata nel suo servizio (riga bianca A = attuale) e se e in che misura la stessa attività/ conoscenza/ abilità/ caratteristica personale dovrebbe essere sviluppata nel suo servizio per migliorare l esercizio delle diverse professioni (riga grigia P = potenziale). La rilevazione prevede l utilizzo di una scala compresa tra (per nulla) e 5 (moltissimo). Per quanto concerne la prima sezione (PROCESSI ed ATTIVITA PRIMARI e DI SERVIZIO), le attività (righe scritte in carattere normale) devono essere concretamente identificate riferendosi al processo nel quale sono inserite (riga scritta in grassetto). Con processi ed attività primari intendiamo processi ed attività che sono rivolti direttamente ai destinatari mentre con processi ed attività di servizio intendiamo processi ed attività necessari all organizzazione per svolgere i primi. Per la compilazione del questionario, è consigliabile leggere prima tutta la scheda e identificare bene i processi e le attività. PER LA BUONA RIUSCITA DELLA RICERCA, LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO È STRETTAMENTE PERSONALE 95

15 1) PROCESSI ed ATTIVITA Indichi se e in che misura ogni attività indicata viene utilizzata nel suo servizio (riga bianca relativa alla A = attuale) e se e in che misura la stessa attività dovrebbe essere sviluppata per migliorare l esercizio della sua professione (riga relativa alla P = potenziale). PRIMARI ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO Per niente moltissimo promuovere e coordinare ricerche qualitative e quantitative sul sistema del welfare locale rilevare le fonti informative istituzionali presenti sul territorio (CPI, dati statistici, anagrafe, piani di zona ) rilevare informazioni, giudizi, suggerimenti e valutazioni presso gli stake holders (utenti, cittadini, colleghi ) rilevare le iniziative presenti sul territorio (Osservatori, ricerche, progetti, attività ) evidenziare, a partire dall analisi delle fonti e dall elaborazione dei dati, i bisogni espressi e potenziali del territorio fare una mappatura delle risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi, associazioni ) PROGETTAZIONE DI POLITICHE, INTERVENTI E AZIONI progettare servizi ed attività in risposta a situazioni di bisogno e di disagio (a favore di utenti, famiglie, gruppi, comunità ) anche in ottica preventiva partecipare alla realizzazione dei processi e dei prodotti di programmazione locale (Piani di zona) partecipare alla definizione di protocolli d intesa e convenzioni per la gestione dei progetti (tra servizi, enti pubblici, enti privati ) predisporre strumenti di analisi quantitativi e qualitativi (per rilevazione fabbisogni, per analisi storia personale ) promuovere e sperimentare delle soluzioni e dei modelli innovativi di servizi e strumenti di lavoro INIZIALE PRESA IN CARICO DELL UTENTE segretariato sociale (ascoltare la domanda, fornire informazioni e/o accogliere la domanda) condurre l indagine socio economico - familiare e l anamnesi attuale e remota orientare ai servizi di secondo livello predisporre il contratto assistenziale e l inizio dell intervento attivare l équipe socio sanitaria 96

16 MICROPROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUGLI UTENTI definire il progetto d intervento per il singolo utente e/o la famiglia GESTIONE E MONITORAGGIO DELL INTERVENTO gestire il progetto di intervento sociale in tutte le sue fasi per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e disagio autonomamente e/o in collaborazione con altre specificità professionali progettare il monitoraggio dell intervento condurre interventi di mediazione nelle dinamiche interpersonali (famiglia, coppia ) gestire interventi di mediazione familiare (in fase di separazione e di divorzio) gestire gruppi di auto-mutuo aiuto collaborare con l autorità giudiziaria (Tribunale Civile, Penale e Minorenni, Giudice Tutelare) per segnalazione e gestione caso gestire/partecipare a incontri di équipe EROGAZIONE MISURE ASSISTENZIALI attivare interventi di assistenza economica (integrazione rette, assegni di cura, buoni alimentari, borse lavoro ) predisporre relazioni sociali per ottenere altre misure assistenziali partecipare a commissioni istituzionali per il riconoscimento diritti sociosanitari 97

17 DI SERVIZIO COORDINAMENTO ED ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Per niente moltissimo coordinare i servizi sociali coordinare l assistenza domiciliare e l educativa territoriale partecipare e coordinare incontri con altre strutture/servizi che si occupano delle stesse problematiche coordinare gruppi di lavoro partecipare alla riunione periodica di staff o d equipé collaborare alla selezione e formazione delle risorse umane collaborare alla progettazione/organizzazione dei corsi di formazione GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE CONOSCENZE predisporre, aggiornare, archiviare le cartelle degli utenti e il PAI progettare ed aggiornare il sistema informativo del Servizio e i suoi strumenti predisporre materiale illustrativo sulle iniziative o sui servizi erogati predisporre atti amministrativi rilevare ed elaborare dati su tipologia d utenza, trattamenti, strutture svolgere attività didattico-formative INTEGRAZIONE/COLLABORAZIONE CON LE RISORSE TERRITORIALI progettare e coordinare delle reti integrate di servizi sul territorio attivare la rete territoriale per l integrazione dei singoli, delle famiglie, dei gruppi e delle comuinità collaborare con i servizi specialistici del territorio (Salute Mentale, Psichiatria, Consultori, Asl ) promuovere e coordinare gruppi di volontariato e associazionismo promuovere momenti di confronto con gli organismi politici sui servizi realizzati/da realizzare 98

18 fornire consulenza alle famiglie, insegnanti, gruppi di volontariato, amministratori, operatori dei servizi, forze dell ordine sulla normativa, sul reperimento delle risorse e sulla politica sociale VALUTAZIONE E VERIFICA progettare il monitoraggio e la valutazione dell intervento e del servizio partecipare alla definizione di procedure di lavoro e di standard di qualità dei risultati monitorare gli interventi (attraverso riunioni periodiche con l équipe di lavoro, applicazione di strumenti specifici ) valutare l efficacia e l efficienza degli interventi attivati e del servizio valutare l efficacia e l efficienza dei servizi esternalizzati gestire momenti di supervisione partecipare a commissioni per gli standard di strutture, istituti, comunità GESTIONE DELLA RELAZIONE CON I TIROCINANTI facilitare l inserimento e fornire supervisione ai tirocinanti 99

19 2) CONOSCENZE Indichi se e in che misura ogni conoscenza indicata è utilizzata dagli operatori del servizio (riga bianca relativa alla A = attuale) e se e in che misura la stessa conoscenza dovrebbe essere sviluppata dagli operatori per migliorare l esercizio della loro professione (riga grigia relativa alla P = potenziale). pedagogic he Per niente psicologiche sociologiche moltissimo giuridiche - normative pedagogia generale e sociale pedagogia sperimentale (tecniche e strumenti per la verifica colloqui, griglie di osservazione-) psicologia generale psicologia dello sviluppo psicologia dell organizzazione psicologia del lavoro psicologia di comunità psicologia sociale e dinamiche di gruppo sociologia generale (aspetti socio-demografici, culturali, politici ed economici del territorio) sociologia della devianza sociologia della famiglia sociologia del lavoro sociologia dell organizzazione diritto privato diritto di famiglia diritto penale diritto del lavoro (con approfondimenti sulle relative norme di settore) diritto costituzionale 1

20 giuridiche - normative metodologie e tecniche di progettazione metodologie e tecniche per la gestione delle relazioni metodologie e tecniche per la gestione delle informazioni metodologie e tecniche di valutazione diritto amministrativo diritto pubblico fonti normative di riferimento (leggi, circolari, regolamenti ) politica sociale, legislazione socio-sanitaria ed organizzazione dei servizi sociali principi e fondamenti del servizio sociale norme che disciplinano l inserimento dei tirocinanti metodologia della ricerca sociale (tecniche di osservazione, di analisi territoriale, di lettura dei dati e di progettazione educativa) tecniche di progettazione statistica sociale metodi e tecniche del servizio sociale teoria e tecniche di comunicazione interpersonale verbale e non verbale (ruoli, dimensioni e fattori coinvolti) tecniche di conduzione di gruppi il lavoro di rete codice deontologico, ambito di lavoro (struttura organizzativa, funzioni e ruoli) e altre figure professionali archiviazione (tecniche per la costruzione e la gestione di documenti e banche dati) procedure amministrative (iter procedurali delle più comuni pratiche burocratiche sociali e sanitarie, segreto professionale) informatica sistema di qualità del servizio teorie e tecniche della valutazione degli interventi formativi 11

21 gestionali teorie e tecniche di supervisione e monitoraggio dei servizi erogati economia politica tecniche di budgeting 12

22 3) ABILITA Indichi se e in che misura ogni abilità indicata è utilizzata dagli operatori del servizio (riga bianca relativa alla A = attuale) e se e in che misura la stessa abilità dovrebbe essere sviluppata dagli operatori per migliorare l esercizio della loro professione (riga grigia relativa alla P = potenziale). di progettazione Per niente rapporto con il territorio moltissimo rapporto con l utente utilizzare tecniche di costruzione di strumenti per l analisi e la lettura dei dati scegliere ed adattare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni in funzione dell obiettivo da raggiungere (colloqui individuali e di gruppo, interviste, questionari ) utilizzare tecniche di Project Management per pianificare e programmare interventi di politica sociale e azioni di monitoraggio e valutazione utilizzare tecniche e metodi di progettazione per pianificare e programmare interventi sul singolo utente e/o famiglia analizzare il bisogno (interpretazione dei dati raccolti) utilizzare tecniche e software di elaborazione dei dati (access, excel ) raccogliere informazioni da fonti diverse (biblioteche, Comuni, Province, regione, Asl, Istituti scolastici, altri operatori, utenti ) individuare i servizi specialistici del territorio necessari per risolvere le problematiche emerse (Salute Mentale, consultori, Asl ) facilitare e favorire i contatti tra le persone e gli Enti coinvolti in un progetto educativo (creazione mailing list, organizzazione incontri, seminari ) evidenziare punti di forza e debolezza del progetto nell ottica dei soggetti da coinvolgere utilizzare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni (colloqui individuali e di gruppo, interviste, analisi di documenti ) per individuare i soggetti beneficiari utilizzare tecniche di comunicazione verbale e non verbale e di gestione delle dinamiche di gruppo utilizzare tecniche di negoziazione proporre e negoziare con l utente il servizio più idoneo rispetto al bisogno emerso utilizzare tecniche di intervento sociale sul comportamento problematico segnalare ed inviare gli utenti ai servizi specialistici attraverso apposite procedure codificate evidenziare le problematiche dei fruitori nel corso delle attività didattico - formative 13

23 rapporto con altri operatori e tirocinanti di valutazione di gestione delle informazioni utilizzare tecniche di osservazione e di rilevazione dei bisogni del gruppo di lavoro facilitare e favorire lo scambio d informazioni e le collaborazioni tra le figure professionali coinvolte nel progetto utilizzare tecniche di colloquio e di comunicazione verbale e non verbale per condurre incontri finalizzati all inserimento e alla supervisione dei tirocinanti individuare difficoltà e problematiche sperimentate dai tirocinanti facilitare la rielaborazione delle situazioni emotivamente difficili vissute dai tirocinanti scegliere (se già esistenti), adattare o definire strumenti specifici di monitoraggio e valutazione utilizzare procedure e modulistiche previste dal sistema qualità del servizio evidenziare scostamenti rispetto agli obiettivi prefissati individuare proposte per migliorare il servizio predisporre e compilare protocolli d intesa e convenzioni per la gestione dei progetti predisporre e compilare correttamente il contratto di presa in carico, le cartelle degli utenti, le schede, i registri ed il PAI rilevare le esigenze informative degli utenti ed individuare il tipo di problema tradurre l informazione in contenuti informativi, sia verbali che scritti, adeguati e comprensibili per l utente realizzare, pubblicare e diffondere materiale illustrativo chiaro sulle iniziative e sui servizi erogati aggiornare le informazioni organizzare la documentazione (integrare fonti ed informazioni diverse) rispettare la confidenzialità del dossier utilizzare la rete 14

24 organizzative e gestionali verificare la disponibilità e l idoneità di posti vacanti in comunità/struttura in relazione ai bisogni e alle caratteristiche dell utente in carico rispettare e mettere in atto le procedure necessarie per l attivazione degli interventi di assistenza economica utilizzare correttamente le procedure di servizio e la metodologia professionale dell intervento (modelli professionali in letteratura) individuare le priorità da trattare nelle riunioni 15

25 4) CARATTERISTICHE PERSONALI O COMPETENZE 1 Indichi se e in che misura ogni caratteristica personale indicata è utilizzata dagli operatori del servizio (riga bianca relativa alla A = attuale) e se e in che misura la stessa caratteristica personale dovrebbe essere sviluppata dagli operatori per migliorare l esercizio della loro professione (riga grigia relativa alla P = potenziale). di realizzazione e operative Per niente moltissimo di assistenza e di servizio d influenza manageriali cognitive orientamento al risultato (interesse a lavorare bene o a misurarsi con standard d eccellenza) attenzione all ordine, alla qualità e all accuratezza (bisogno di ridurre l incertezza della realtà circostante) spirito di iniziativa (predisposizione ad agire) ricerca delle informazioni (desiderio di saperne di più su fatti, persone o questioni) sensibilità interpersonale (capacità di ascoltare, capire e rispondere ai desideri, ai sentimenti e alle preoccupazioni degli altri anche se non A P manifestati o parzialmente espressi) orientamento al cliente (desiderio di aiutare o servire il cliente, di soddisfare i suoi bisogni) persuasività e influenza (desiderio d avere un influenza o un effetto specifico sugli altri, P in modo da convincerli o indurli ad obbedire) consapevolezza organizzativa (capacità di comprendere ed utilizzare le diverse culture aziendali, oltre la propria) costruzione di relazioni (capacità di instaurare e mantenere rapporti cordiali con le P persone che sono o possono essere utili per raggiungere gli obiettivi di lavoro) sviluppo degli altri (intenzione di favorire l apprendimento o lo sviluppo di una o più persone) attitudine al comando: assertività e uso del potere formale (capacità di farsi obbedire e rispettare senza prevaricare) lavoro di gruppo e cooperazione (desiderio di lavorare in collaborazione con gli altri e di essere parte d un gruppo piuttosto che lavorare da soli o in competizione) leadership del gruppo (desiderio di assumere il ruolo di leader d un gruppo) pensiero analitico (capacità di comprendere le situazioni scomponendole nei loro elementi costitutivi e di valutare le conseguenze in una catena A P di cause ed effetti) pensiero concettuale (capacità di riconoscere modelli astratti o rapporti fra le situazioni più complesse e i loro elementi principali o sottostanti) capacità tecniche/professionali/manageriali 16

26 di efficacia personale (capacità di utilizzare queste conoscenze e di trasferire quelle più appropriate alle diverse situazioni di lavoro) autocontrollo (capacità di conservare il controllo delle proprie emozioni e di evitare comportamenti negativi di fronte all opposizione o all ostilità degli altri o in situazioni di lavoro emotive o stressanti) fiducia in sé (convinzione di poter assolvere un compito, di assumere decisioni o di convincere gli altri in qualunque situazione, anche critica, o di reagire costruttivamente agli insuccessi) flessibilità (capacità e volontà di adattarsi e di lavorare efficacemente in un ampia gamma di situazioni o con persone o gruppi diversi) impegno verso l organizzazione (capacità e volontà di allineare i propri comportamenti alle necessità, alle priorità ed agli obiettivi della propria organizzazione) 1 La declinazione di competenze che riportiamo di seguito si riferisce al dizionario delle competenze elaborato da L. Spencer e M.Spencer in Competenza nel lavoro, Franco Angeli, Milano,

27 QUESTIONARIO sull EDUCATORE PROFESSIONALE GUIDA ALLA COMPILAZI ONE Il questionario è composto da 4 sezioni: 1. PROCESSI ED ATTIVITA PRIMARI e DI SERVIZIO 2. CONOSCENZE 3. ABILITA 4. CARATTERISTICHE PERSONALI o COMPETENZE In relazione a ciascuna sezione, esso si propone di rilevare se e in che misura ogni attività/conoscenza/abilità/ caratteristica personale indicata è concretamente svolta/utilizzata nel suo servizio (riga bianca A = attuale) e se e in che misura la stessa attività/ conoscenza/ abilità/ caratteristica personale dovrebbe essere sviluppata nel suo servizio per migliorare l esercizio delle diverse professioni (riga grigia P = potenziale). La rilevazione prevede l utilizzo di una scala compresa tra (per nulla) e 5 (moltissimo). Per quanto concerne la prima sezione (PROCESSI ed ATTIVITA PRIMARI e DI SERVIZIO), le attività (righe scritte in carattere normale) devono essere concretamente identificate riferendosi al processo nel quale sono inserite (riga scritta in grassetto). Con processi ed attività primari intendiamo processi ed attività che sono rivolti direttamente ai destinatari mentre con processi ed attività di servizio intendiamo processi ed attività necessari all organizzazione per svolgere i primi. Per la compilazione del questionario, è consigliabile leggere prima tutta la scheda e identificare bene i processi e le attività. PER LA BUONA RIUSCITA DELLA RICERCA, LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO È STRETTAMENTE PERSONALE 18

28 1) PROCESSI ed ATTIVITA Indichi se e in che misura ogni attività indicata viene utilizzata nel suo servizio (riga bianca relativa alla A = attuale) e se e in che misura la stessa attività dovrebbe essere sviluppata per migliorare l esercizio della sua professione (riga grigia relativa alla P = potenziale). PRIMARI ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO Per niente moltissimo rilevare le fonti informative istituzionali presenti sul territorio (CPI, dati statistici, anagrafe, piani di zona ) rilevare informazioni, giudizi, suggerimenti e valutazioni presso gli stake holders (utenti, cittadini, colleghi ) rilevare le iniziative presenti sul territorio (Osservatori, ricerche, progetti, attività ) evidenziare, a partire dall analisi delle fonti e dall elaborazione dei dati, i bisogni espressi e potenziali del territorio fare una mappatura delle risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi, associazioni ) PROGETTAZIONE DI POLITICHE, INTERVENTI E AZIONI progettare e realizzare il piano di ricerca (per investigare un fenomeno, per dare risposta ad un bisogno ) predisporre strumenti di analisi quantitativi e qualitativi (per rilevazione fabbisogni, per analisi storia personale ) definire il progetto socio educativo promuovere e sperimentare soluzioni e modelli innovativi di servizi e strumenti di lavoro partecipare a commissioni istituzionali per il riconoscimento dei diritti socio-sanitari INIZIALE PRESA IN CARICO DELL UTENTE accogliere e ascoltare l utente e/o famiglia condurre l indagine socio economico - familiare e l anamnesi attuale e remota decodificare/analizzare la domanda espressa orientare ai servizi di secondo livello negoziare il progetto educativo con l utente e l inizio dell intervento confrontarsi con l équipe socio sanitaria 19

29 MICROPROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUGLI UTENTI definire il progetto di intervento per il singolo utente e/o la famiglia, di tipo educativo e riabilitativo mirato al recupero e allo sviluppo delle potenzialità delle persone EDUCAZIONE, RIABILITAZIONE, CURA realizzare e coordinare interventi domiciliari e di educativa territoriale per disabili, minori, adulti in difficoltà, anziani realizzare assistenza individuale nei percorsi di crescita e di emancipazione dei soggetti deboli assistere direttamente la persona nelle attività della vita quotidiana condurre interventi di mediazione nelle relazioni interpersonali (famiglia, coppia ) gestire gruppi di auto aiuto condurre colloqui di orientamento e di sostegno educativo (rivolti a giovani in difficoltà di apprendimento) condurre incontri di formazione/informazione su problematiche sociali, politiche e culturali PREVENZIONE E ANIMAZIONE erogare, promuovere e coordinare interventi formativi/informativi di prevenzione rivolti al territorio (scuole, consultori ) per genitori, insegnanti, volontari, minori, disabili attivare e gestire percorsi di prevenzione con soggetti a rischio attivare e gestire dei servizi di aggregazione per giovani ed anziani realizzare in équipe e coordinare interventi di animazione e socializzazione all interno di strutture residenziali e sul territorio (attività per il tempo libero, teatro, coro, pittura, centri estivi e soggiorni ) INSERIMENTO LAVORATIVO analizzare le risorse territoriali per l inserimento lavorativo delle diverse tipologie di utenti e per la loro formazione realizzare iniziative e laboratori di addestramento al lavoro a allo sviluppo di abilità di base realizzare attivi tà di orientamento professionale (suscitare motivazione, analizzare prerequisiti e potenzialità individuali, favorire l attivazione personale ) favorire il processo di incontro tra domanda e offerta di lavoro coordinare ed affiancare i soggetti nei percorsi di inserimento lavorativo 11

30 GESTIONE ORGANIZZATIVA DI STRUTTURE EDUCATIVE coordinare gli operatori che lavorano nella struttura definire il progetto della struttura programmare le attività della struttura coinvolgere ed attivare la famiglia dell utente nel progetto educativo attivare la rete territoriale composta dagli altri servizi educativi provvedere alla manutenzione e alla logistica della struttura gestire le risorse finanziarie della struttura DI SERVIZIO COORDINAMENTO ED ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO coordinare i servizi educativi coordinare l assistenza domiciliare e l educativa territoriale partecipare e coordinare incontri con altre strutture/servizi che si occupano delle stesse problematiche coordinare gruppi di lavoro partecipare alla riunione periodica di staff o d equipé collaborare alla selezione e formazione delle risorse umane collaborare alla progettazione/organizzazione dei corsi di formazione GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE CONOSCENZE predisporre, aggiornare, archiviare le cartelle degli utenti e il PEI progettare ed aggiornare il sistema informativo del Servizio e i suoi strumenti 111

31 predisporre materiale illustrativo sulle iniziative o sui servizi erogati predisporre atti amministrativi rilevare ed elaborare dati su tipologia d utenza, trattamenti, strutture svolgere attività didattico-formative INTEGRAZIONE/COLLABORAZIONE CON LE RISORSE TERRITORIALI partecipare alla progettazione e coordinamento delle reti integrate di servizi sul territorio attivare la rete territoriale per l integrazione del singolo (coinvolgimento delle famiglie, del contesto e dei servizi dislocati nel territorio nei progetti educativi attraverso azioni di sensibilizzazione) coinvolgere ed attivare le persone in attività di animazione culturale sul territorio collaborare al funzionamento degli enti locali VALUTAZIONE E VERIFICA progettare il monitoraggio e la valutazione dell intervento e del servizio realizzare attività di monitoraggio e valutazione degli interventi educativi collaborare al monitoraggio e alla valutazione dell efficacia e dell efficienza del servizio GESTIONE DELLE RELAZIONI CON I TIROCINANTI facilitare l inserimento e fornire supervisione ai tirocinanti 112

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