COMUNE DI CASTELPOTO Provincia di Benevento
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- Mariangela Cocco
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1 COMUNE DI CASTELPOTO Provincia di Benevento Piazza Garibaldi Castelpoto (BN) - Tel Fax utc@comunedicastelpoto.it Settore Tecnico Servizio Lavori Pubblici PSR CAMPANIA MISURA 322 Invito a presentare proposte progettuali, da sottoporre ad una valutazione preliminare, per finanziamenti a valere sulla misura 322 del PSR Campania Rinnovamento dei villaggi rurali (Rif. Articolo 52 lettera b. ii- del Regolamento (CE) 1698/2005 Allegato II, paragrafo , del Regolamento (CE) 1974/2006 Codice di classificazione UE: 322. Decreto n. 22 del 2 aprile 2012 rettifiche di cui al DRD BANDO PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
2 PREMMESSO Regolamento (CE) n del Consiglio del 21 giugno 2005 e s.m.i.; Regolamento (CE) n del Consiglio del 20 settembre 2005 e s.m.i.; Regolamento (CE) n della Commissione del 15 dicembre 2006 e s.m.i.; Protocollo di legalità di cui alla DGR n del 7 settembre 2007; Decreto del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali n del 20 marzo 2008 e s.m.i.; Regolamento (CE) 73/2009 del 19 gennaio 2009 che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, e che modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003 e successive modifiche; Decisione della Commissione Europea C(2010) 1261 del 2 marzo 2010 che approva la revisione del PSR Campania e modifica la Decisione della Commissione C(2007) 5712 del 20 novembre 2007 recante approvazione del Programma di Sviluppo Rurale recepita con Delibera di Giunta Regionale n. 283 del 19 Marzo 2010; Legge 4 giugno 2010, n. 96 Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'italia alle Comunità europee Legge comunitaria 2009 ; D. L gs n. 163 del 12 aprile 2006 e s.m.i. e relativo regolamento di attuazione vigente; L.R. n. 3 del 27 febbraio 2007 Disciplina dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture in Campania e relativo regolamento di attuazione approvato con Delibera di Giunta Regionale n del 22 novembre 2009; Disposizioni generali per l attuazione dei bandi di misura del PSR Campania , vigenti alla data di emanazione del presente Bando; Linee guida sull'ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e ad interventi analoghi, redatte dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, vigenti alla data di emanazione del presente Bando; Regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione, del 27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l'attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale, abroga e sostituisce il Regolamento (CE) 1975/2006 con effetto dal 1 gennaio 2011; Regolamento (UE) n. 679/2011 della Commissione del 14 luglio 2011 che modifica il Regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del Regolamento
3 (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). CONSIDERATO Che con Decreto n. 22 del 2 aprile 2012 e DRD la Regione Campania ha attivato il Bando per la Misura 322 del PSR 2007/13; Che codesto comune ha partecipato al bando della misura presentando il proprio progetto; Che il Comune di Castelpoto, al fine di partecipare al bando, ha indetto in data 12/03/2010 una manifestazione d interesse per la partecipazione dei privati al progetto della Misura 322 PSR Campania 2007/13; Che sono state selezionate le manifestazioni di interesse dei privati valevoli per la presentazione del progetto; Che con la riunione del tavolo tecnico tra le Province ed il competente Settore Territorio della Regione Campania, tenutasi in Napoli il 19/01/2009, sono stati stabiliti i criteri di ammissibilità, le categorie di opere e di spese ammissibili, il regime di incentivazione ed i criteri di selezione. In base a quanto stabilito dalla normativa di cui sopra, la misura si attua con una prima fase da espletarsi a cura delle singole Province nella quale avviene la selezione dei Borghi, ed una successiva fase in cui i soli progetti preliminari selezionati potranno, in un secondo momento, partecipare al Bando per l ammissione al finanziamento. Che la Provincia di Benevento, incaricata dell istruttoria ha selezionato e positivamente istruito il progetto presentato da questa amministrazione; Che in data 18/05/2012 codesta amministrazione ha convocato coloro i quali avevano già manifestato l interesse di partecipare al bando in oggetto, e che, tramite consultazione pubblica, in data 23/05/2012, il Comune ha confermato la volontà di partecipare al bando della misura e quindi ha contestualmente chiesto ai soggetti che avevano già presentato la manifestazione di interesse, di rinnovare nuovamente la volontà di partecipazione; Che in questo momento il comune vuole allargare a tutta la cittadinanza del borgo rurale la possibilità di partecipare al bando della misura di attuazione della 322; VISTO Che il Comune di Castelpoto vuole, attraverso finanziamenti a valere sulla misura del PSR 322 CAMPANIA Rinnovamento dei villaggi rurali (Rif. Articolo 52 lettera b.
4 ii- del Regolamento (CE) 1698/2005 Allegato II, paragrafo , del Regolamento (CE) 1974/2006 Codice di classificazione UE: 322), rilanciare il proprio territorio e implementare attività turistiche e produttive che valorizzino il territorio e rilancino l economia dello stesso. Che in relazione a questo obiettivo principale il Comune è interessato a ricevere MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DA PARTE DEI PRIVATI, che non abbiano già presentato la manifestazione nel bando specificato nel considerato, per candidarsi al finanziamento della Misura di cui sopra. L IDEA STRATEGICA La misura 322 del PSR punta alla riqualificazione del patrimonio culturale rurale e in particolare al recupero dei borghi rurali attraverso interventi volti al loro miglioramento nonché alla valorizzazione del patrimonio architettonico rurale presente. Secondo quanto previsto nel bando per borgo rurale si intende l'intero Comune o una parte ben delimitata, che abbia conservato l'impianto originario, le caratteristiche architettoniche ed urbanistiche originarie e la propria identità culturale. In questa prospettiva i borghi oggetto di intervento dovranno essere inseriti in aree a potenziale vocazione turistica o interessate da itinerari culturali, religiosi o enogastronomici. Il borgo deve essere caratterizzato dalla presenza di un impianto urbanistico in cui i fabbricati non siano esteticamente e strutturalmente riferibili ad epoca recente e nel quale siano presenti elementi caratteristici dell identità dei luoghi. Ci si riferisce soprattutto ai materiali delle facciate e dei tetti, alle aperture (porte, finestre, ecc.) agli elementi di ornamento e di decoro, ecc., va inoltre evidenziata la presenza di emergenze di rilievo (storico, culturali o naturali). Il Comune, all interno del cui territorio è situato il borgo come sopra identificato, dovrà presentare un Programma unitario degli interventi (che costituirà un approfondimento del Programma di massima oggetto della Manifestazione di interesse selezionata e positivamente istruita dalle Province), che interessi in modo organico il borgo nel suo complesso, comprendendo in maniera funzionalmente integrata tra loro sia interventi pubblici che interventi privati. Il Programma unitario degli interventi dovrà prevederne un riutilizzo per l implementazione del turismo rurale, per la promozione dell artigianato tradizionale del luogo, in modo da rendere i luoghi veicolo di salvaguardia delle identità e delle tradizioni locali, per la realizzazione di spazi museali, aule polifunzionali, etc.. Gli interventi pubblici riguarderanno il recupero: di spazi aperti; di viabilità rurale storica; di fabbricati tipici dell'architettura rurale del luogo ad uso sociale;
5 di edifici della cultura tipica rurale ad uso sociale; di facciate, anche di edifici privati. Gli interventi pubblici potranno inoltre riguardare anche il recupero e la riqualificazione di strutture pubbliche da adibirsi ad attività produttive. In tal caso la destinazione d uso di tali strutture, come risultante dalla categoria catastale attribuita, deve essere compatibile con l attività produttiva che il soggetto pubblico intende implementare. Gli interventi privati saranno rivolti esclusivamente alla ristrutturazione del patrimonio edilizio rurale da destinare ad attività produttive. Considerato ciò l amministrazione vuole attivare una serie di interventi sul proprio comune al fine di : favorire l uso compatibile ai fini turistici del territorio rurale; incentivare la realizzazione di aziende agrituristiche connesse al restauro del Centro Storico, e delle Aree naturalistiche; promuovere il turismo naturalistico legato a quello storico-culturale ed al turismo enogastronomico. In tale ottica si prevede la rivitalizzazione del borgo dell antica cittadina di Castelpoto attraverso azioni di Valorizzazione che contemplano particolarmente interventi di restauro su numerose opere di interesse storico-culturale e interventi di recupero paesaggistico su strade e piazze storiche dello stesso borgo antico e siti di interesse naturalistico. Nella stessa ottica di valorizzazione di sistema, si prevede la progettazione di azioni di sviluppo e marketing territoriale che recuperino le tradizioni della cittadina, le sue vocazioni di sviluppo, le sue immense risorse naturali e trasformi tutto ciò in opportunità di sviluppo socio economico dell area. Art. 1.Destinatari: cittadini/enti privati, cittadini/imprese nel Comune di Castelpoto, che possiedano un immobile di proprietà e che intendono restaurare la propria facciata o che intendano impiantare/sviluppare/implementare un attività produttiva che si identifichi con l idea strategica elaborata dal Comune di Castelpoto. Art. 2. La misura PSR 322 si propone di perseguire gli obiettivi di sviluppo e di miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali secondo i riferimenti normativi di cui all Articolo 52 lettera b. ii del Regolamento (CE) 1698/2005 e all Allegato II, paragrafo , del Regolamento (CE) 1974/2006, mediante il Rinnovamento dei villaggi rurali. Art. 3. In relazione a quanto al punto 2 questa amministrazione ha deciso di candidarsi per ottenere un finanziamento a valere sulla misura 322, secondo le modalità precisate al punto 2. Pertanto invita
6 i destinatari a proporre proposte preliminari per la presentazione di un elaborato progettuale secondo le modalità specificate al punto 6 del presente bando. Art. 4.Criteri di ammissibilità Per borgo si intende o l intero territorio del Comune o una zona del suo territorio ben delimitata che abbia conservato l impianto urbanistico e architettonico originario. Detto territorio deve rientrare in un contesto storico culturale religioso naturale di una certa rilevanza e quindi suscettibile di poter rientrare in un progetto di sviluppo locale in stretta connessione con le risorse del tessuto economico a cui appartiene. Il borgo deve essere caratterizzato dalla presenza di un impianto urbanistico ben delimitato in cui i fabbricati siano in massima parte antecedenti all anno 1900 e nel quale siano presenti elementi caratteristici dell identità del borgo. In particolare devono essere presente fattori caratterizzanti per quanto riguarda elementi architettonici quali le facciate, i tetti, le porte e finestre, balconi, porticati ecc., sia per quanto riguarda la struttura, sia per i materiali, le decorazioni e gli ornamenti. La presenza di elementi incoerenti al contesto suddetto (ristrutturazioni e nuove costruzioni) non dovrà superare il 20% in volume dell intero impianto urbanistico preso in considerazione. Vanno inoltre messe in risalto la presenza di emergenze di rilievo storico, culturale, paesaggistico o di tipo ambientale naturale, o inerenti alla vocazione turistica, all artigianato tipico, ad itinerari culturali, religiosi o percorsi enologici gastronomici in zone di produzione con prodotti ad indicazione geografica protetta o garantita o DOP. Deve anche essere considerato e proposto, nella manifestazione di interesse tutto quanto può essere suscettibile di una attrazione ed oggetto di promozione ai fini turistici. Per la perimetrazione del BORGO si fa riferimento alla parte del centro storico a NORD- EST del di Piazza Garibaldi come indicato nella planimetria allegata; Ogni fabbricato esterno a questa area non è considerato ammissibile al finanziamento. Saranno prese in considerazione solo le proposte preliminari di cittadini/enti privati, che possiedono un immobile di proprietà e che intendono restaurare la propria facciata o impiantare/sviluppare/implementare un attività produttiva che si identifichi con l idea strategica elaborata dal Comune di Castelpoto. La manifestazione di interesse dovrà riguardare: a. un immobile/facciata del Comune di Castelpoto, rientrante nel Borgo della cittadina e ricadente nell area perimetrata così come specificato sopra. b. O La progettazione per la ristrutturazione della facciata a vista (secondo i criteri dell art. 6 del presente bando) c. O la progettazione per ristrutturazione dell intero fabbricato(secondo i criteri dell art. 6 del presente bando) e l utilizzo funzionale dell immobile, la sua descrizione della destinazione ad
7 attività produttive coerenti con le indicazioni del bando e consegnate nelle modalità dell art. 6 del presente bando. Sarà costituita un apposita commissione che selezionerà le proposte pervenute entro e non oltre i termini stabiliti nel presente bando e corredate della documentazione richiesta nel presente bando. Tale commissione selezionerà le proposte garantendo le norme di trasparenza e imparzialità. Verrà formulata apposita graduatoria delle manifestazioni ammesse e selezionate. Tale graduatoria sarà consultabile c/o l albo pretorio del Comune oppure sul sito del Comune. La commissione si riserva di richiedere ulteriori specifiche progettuali o documentazione ai soggetti proponenti le manifestazioni di interesse. Art. 5. Categorie di opere e spese ammissibili. Le categorie di opere ammissibili, sempre nel rispetto dei principi della Carta del Restauro del 1972 e della Carta Europea del Patrimonio architettonico del 1975, nonché di quanto espresso dalla Convenzione Europea del Paesaggio, sottoscritta a Firenze il 20 Ottobre 2000 relativamente alla Salvaguardia dei Paesaggi Per la realizzazione degli interventi è previsto un contributo pubblico in conto capitale la cui entità è pari al: 65% della spesa ritenuta ammissibile per gli interventi strutturali riferibili ai privati, con obbligo d'implementazione di un'attività economica ed attestazione di partecipazione, o impegno a partecipare, ad un corso di aggiornamento inerente l'attività da implementare; 65% della spesa ritenuta ammissibile per gli interventi strutturali riferibili al recupero degli edifici di culto, inseriti nel borgo oggetto del programma Unitario degli interventi, con obbligo di fruizione pubblica; 100% della spesa ritenuta ammissibile in sede di istruttoria tecnica per gli interventi pubblici. Nel caso di interventi volti al recupero e alla riqualificazione di strutture pubbliche da adibirsi ad attività produttive il contributo pubblico sarà ridotto al 65% del costo totale ammissibile. Il rifacimento delle sole facciate (senza obbligo d'implementazione di attività economiche), rientrante nel novero degli interventi pubblici, ove siano funzionali al Programma di rinnovamento del borgo, sarà finanziabile al 100% fino alla somma di ,00 e al 65% per la spesa eccedente i ,00 euro. In tale ultimo caso la spesa eccedente sarà sostenuta dal privato proprietario dell immobile. Lo stesso criterio si applicherà al recupero delle facciate degli edifici di culto. Per ciascun intervento strutturale di un soggetto privato, il contributo pubblico massimo è fissato in ,00. Gli interventi ammissibili saranno: restauro e ripristino delle pavimentazioni ed arredi urbani originali;
8 interventi di restauro delle facciate degli edifici tesi al recupero dei caratteri originari ed al ripristino funzionale, comprensivi di intonaci, rivestimenti in pietra, frontalini, canali di gronda, pluviali, parapetti e balconi, infissi; interventi di adeguamento, miglioramento sismico, riparazione o interventi locali, come disciplinati dal D.M. 14/01/2008 (Decreto Ministeriale Infrastrutture cap.8 paragr.4), con sostituzione delle parti non recuperabili, senza alterare la posizione delle mura portanti, solai a volte, scale, tetto con ripristino del manto di copertura originale, nella misura massima del 25% della spesa ammissibile del singolo intervento; eliminazione delle parti incongrue rispetto all impianto originario di un fabbricato, nella misura massima del 10% della spesa ammissibile dell intervento riferibile allo specifico fabbricato; lavori di rifacimento degli impianti relativi ai sottoservizi (ove necessari, la cui spesa non potrà essere superiore al 20% dell'importo totale del progetto pubblico); lavori dedicati a utilizzo di fonti di energia rinnovabile e/o risparmio idrico e/o risparmio energetico, utilizzo di sistemi di ventilazione naturale ed ibrida, nella misura massima del 10% dell importo totale del Programma unitario; opere di impianti tecnologici, igienici e sanitari essenziali. Specifiche: tutti gli interventi di restauro dovranno essere effettuati con l'impiego di materiali appartenenti alla tradizione locale; le strutture orizzontali (i solai, le volte e le coperture) dovranno essere mantenute nelle loro caratteristiche costruttive; Art. 6.Modalità di formulazione e di presentazione della manifestazione di interesse, scadenza e documentazione richiesta. Le manifestazioni di interesse dei Privati dovranno pervenire con libertà di mezzi ad esclusivo rischio del proponente al seguente indirizzo : COMUNE DI CASTELPOTO Settore Tecnico Piazza Garibaldi - entro le ore 13,00 del giorno 16 luglio 2012, pena l esclusione dalla valutazione e dalla selezione per il finanziamento. La manifestazione di interesse dovrà contenere: a) L individuazione dell immobile rispondenti alle caratteristiche di cui al punto 3 e 4 del presente bando); b) La precisazione dell intervento: ristrutturazione della facciata a vista o recupero dell intero edificio.
9 c) Nel caso in cui la ristrutturazione riguardi l intero immobile la manifestazione di interesse dovrà contenere la descrizione del progetto generale, individuando il tema principale e le finalità del progetto in relazione all interesse di tipo storico culturale religioso, architettonico e turistico ed all obiettivo di diversificazione dell economia rurale. d) La progettazione preliminare dell immobile e) Il formulario (scheda per la manifestazione di interesse allegato A) f) Un piano finanziario comprensivo di tutte le voci necessarie g) Un valido documento di identità Art. 7. Regime di incentivazione. Il finanziamento massimo concedibile per il totale degli interventi privati è di ,00, ed in ogni caso il sostegno è del 65%. Per gli interventi che riguardano il solo restauro delle facciate, il finanziamento, fino a , è al 100%, ed inserito nell intervento pubblico. Nel caso il restauro della facciata superi la somma sopra indicata, la restante parte della spesa verrà finanziata al 65%. Art. 8.Criteri di valutazione e di selezione dei progetti a. Coerenza con le priorità di sviluppo territoriale prevista dai documenti di programmazione Provinciale; b. Destinazione dell immobile nella prospettiva di futuro rilancio ed obiettivi raggiungibili; c. Qualità dell immobile, valutabile attraverso l individuazione di peculiarità architettoniche e storico culturali e attraverso il peso della struttura individuata sul borgo attribuibile in funzione della quantità e qualità di dette caratteristiche; d. Utilizzo di tecniche finalizzate al risparmio energetico ed al miglioramento antisismico dei fabbricati; e. Localizzazione della struttura lungo itinerari culturali, religiosi, o della strada del vino ; f. Presenza di attività e/o iniziative finalizzate al miglioramento della qualità del proprio territorio ed al mantenimento della propria identità culturale e delle tradizioni (dimostrabili con adeguati riferimenti storici documentabili); g. Complementarità del progetto rispetto ad altre iniziative attuati o da attuarsi nello stesso territorio; h. Progetto comprensivo di utilizzo di risorse aggiuntive a quelle da richiedere a valere sul PSR IL DIRIGENTE DEL SETTORE.
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