Legge Regionale 27 dicembre 2006, n. 18 art. 5

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1 DIREZIONE REGIONALE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO SERVIZIO TURISMO RAPPORTO ANNUALE 2008 Legge Regionale 27 dicembre 2006, n. 18 art. 5

2 OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO 2

3 Hanno collaborato alla redazione del Rapporto Annuale: Laila Bauleo Cst Assisi Anna Boccioli - Cst Assisi Francesca Buttu - Isnart Flavia Maria Coccia - Isnart Elena Di Raco - Isnart Chiara Dall Aglio - Sviluppumbria Maria Del Duca - Cst Assisi Oderisi Nello Fiorucci Cst Assisi Daniela Liguori - Isnart Andrea Massarelli Unioncamere Umbria Maria Stella Minuti - Cst Assisi Serenella Petini Servizio Turismo Regione Umbria Antonella Tiranti Servizio Turismo Regione Umbria L edizione 2008 del Rapporto Annuale sul Turismo della regione Umbria è stata realizzata dal gruppo di lavoro espressione dell Osservatorio Regionale sul Turismo: Regione Umbria - Servizio Turismo, Sviluppumbria, CST - Centro Studi superiori sul Turismo, Unioncamere e ISNART. L elaborato è suddiviso in due parti: la prima, che dà conto dei principali indicatori sull andamento quantitativo dei flussi del turismo in Umbria, del sistema delle imprese turistiche, dell evoluzione della normativa del settore e delle attività promozionali realizzate dall Agenzia di Promozione Turistica; la seconda, che presenta, per la prima volta, una rilettura delle informazioni raccolte dall Osservatorio per linee di prodotto. Si ringrazia l APT per il contributo fornito curando la stesura del capitolo 6 dedicato alla valutazione dell efficacia delle azioni promozionali. 3

4 Indice Prefazione pag 9 A cura di Maria Rita Lorenzetti, Presidente Regione Umbria Introduzione A cura di Ciro Becchetti, Direttore regionale allo Sviluppo economico, attività produttive, formazione, istruzione e lavoro della Regione Umbria» 11 Parte I IL TURISMO IN UMBRIA 1. La domanda turistica in Umbria nel 2007» Il quadro generale» La domanda degli italiani» La domanda degli stranieri» Le scelte ricettive: il movimento dei clienti negli esercizi» 16 alberghieri e complementari 1.5 La permanenza media» La stagionalità dei flussi» L offerta ricettiva in Umbria nel 2007» L offerta ricettiva domanda turistica in Umbria nel 2007» La ricettività alberghiera» La ricettività extralberghiera» L utilizzo delle strutture ricettive» La domanda e l offerta turistica nelle diverse aree territoriali» 26 della Regione 4. Il sistema imprenditoriale del settore turistico in Umbria:» 42 caratteri ed evoluzione 4.1 Premessa metodologica» Fotografia del comparto turistico allargato al 31 marzo 2008» Evoluzione del settore: andamento del comparto turistico allargato» 53 negli anni Focus sui comprensori turistici regionali al 31 marzo 2008» 54 4

5 5. Lo stato di attuazione della legge regionale n. 18 del 2006» Introduzione» Lo stato di attuazione» Agenzia di promozione turistica dell Umbria: la valutazione di efficacia» 67 delle attività promozionali 6.1 Le attività dell Agenzia di Promozione Turistica dell Umbria» Progetti-mercato» Progetti tematici e progetti per tribù turistiche» Progetti-prodotto» Valutazione dell efficacia delle azioni promozionali» Esempi di valutazione di efficacia di azioni promozionali svolte» 74 nel periodo ottobre 2007-aprile Il futuro» 75 Parte II LINEE DI OFFERTA DELLA REGIONE UMBRIA 7. Il turismo culturale» Introduzione» L andamento dell occupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 2007» Il turismo italiano» Il turismo straniero» Una stima dell impatto economico del turismo» I turismi culturali» Il turismo archeologico» Il turismo archeologico in Italia» La domanda di siti e musei archeologici in Umbria» Le imprese del turismo archeologico e le caratteristiche» 103 del sistema ospitale Il turismo italiano» Il turismo straniero» Prospettive per il turismo archeologico in Umbria» Il turismo religioso» Introduzione» Lo scenario di offerta» Il turismo italiano» Il turismo straniero» Il turismo enogastronomico» Introduzione» Lo scenario di offerta» Il turismo italiano» 159 5

6 Il turismo straniero» Il turismo degli eventi» Introduzione» Lo scenario di offerta» Il turismo italiano» Il turismo straniero» Il turismo lacuale» Introduzione» Lo scenario di offerta» L andamento dell occupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 2007» Il turismo italiano» Il turismo straniero» Una stima dell impatto economico del turismo» Il turismo del benessere» Introduzione» Lo scenario di offerta» Il turismo italiano» Il turismo straniero» Il turismo nel verde» Introduzione» L andamento dell occupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 2007» Il turismo italiano» Il turismo straniero» Una stima dell impatto economico del turismo» Il turismo sportivo all aria aperta» Introduzione» Lo scenario dell offerta» Il turismo italiano» Il turismo straniero» Il turismo congressuale» Introduzione» Lo scenario di offerta» La regione Umbria come destinazione congressuale» Gli eventi aggregativi come strumenti di promozione turistica» Le imprese professionali di congressi» L offerta delle sedi congressuali in Umbria» L offerta di servizi» Considerazioni conclusive» Il turismo italiano» Il turismo straniero» 285 6

7 ALLEGATI: Allegati parte I: tabelle statistiche relative alla parte Prima (capitoli da 1 a 6): Allegati parte II: tabelle relative alla parte Seconda (capitoli da 7 a 11): 7

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9 Prefazione A cura di Maria Rita Lorenzetti Presidente Regione Umbria Incontro perfetto tra natura, arte, spiritualità, vivere bene, l Umbria continua ad attrarre visitatori desiderosi di scoprire luoghi di pace, tra paesaggi e sapori ancora autentici e gente sempre ospitale. Il 2007, infatti, si è chiuso con un incremento degli arrivi pari all 1,8 e delle presenze pari al 2,1, queste ultime arricchite da un 5 in più di stranieri. Rispetto al resto del Paese, in sofferenza ormai da qualche anno a causa di una debolezza complessiva di attrattività, l Umbria sembra rappresentare, nell immaginario dei turisti, la terra della qualità del vivere e, dunque, del fare turismo. Questa straordinaria capacità attrattiva, testimoniata in maniera rigorosa dalle numerosi indagini svolte in questi ultimi due anni dall Osservatorio Turistico Regionale, si deve a una serie di fattori che aggiungono valore alle bellezze naturali e culturali dell Umbria, e che sono stati in grado di rendere il sistema di offerta turistica regionale competitivo rispetto al resto del Paese, e reggere di fronte alle attuali congiunture sfavorevoli. Tali fattori possono essere ricondotti al sistema compatto e sinergico di tra imprese e istituzioni, tra valori e servizi, ad un mix virtuoso fra emozioni e prestazioni, che ha consentito al sistema Umbria di mantenere alta la sua capacità competitiva, e di continuare a crescere nonostante lo sviluppo impetuoso di nuove destinazioni turistiche in tutto il mondo. Nel corso degli ultimi mesi, poco più di un anno, la Regione Umbria ha sostenuto questo sforzo collettivo tramite la messa in campo di strumenti importanti e innovativi: la Legge 18/2006 sul Turismo, in primo luogo, e quindi l Osservatorio Turistico, la Commissione per la Promozione della Qualità nelle Strutture Ricettive e Attività Turistiche, le Unioni di Prodotto; e inoltre, la partecipazione attiva ai progetti interregionali previsti dalla Legge 135/01, con la produzione già realizzata di itinerari e materiali relativa a prodotti turistici quali, ad esempio, il cicloturismo. Sono sforzi che testimoniano della consapevolezza che non si può abbassare la guardia e che occorre anzi proseguire nella strada della qualificazione del sistema turistico regionale, perché questo non si limiti a rispondere, ma sia anzi messo in grado di anticipare le continue e sempre più impegnative sfide del mercato. Il Rapporto Annuale sul Turismo, giunto alla sua seconda edizione, si presenta come strumento a supporto proprio di questa azione sistemica, sia dei soggetti pubblici che privati. Questo lavoro rac- 9

10 coglie tutti i principali dati sul turismo in Umbria e li mette a disposizione della comunità regionale in una forma che innova la struttura adottata nel 2007: essi, infatti, raccolti nel corso dell anno passato dall Osservatorio Turistico Regionale e dal Servizio Turismo della Regione Umbria, sono stati riletti e presentati per dar conto degli aspetti che caratterizzano il settore e che vengono proposti come veri e propri prodotti turistici. In questo modo la lettura e la comparabilità dei dati sarà ancor più immediata nel corso degli anni, e consentirà un confronto e una analisi proficui degli andamenti, delle evoluzioni e delle potenzialità del turismo nella nostra regione, così come delle politiche che lo sostengono, delle azioni promozionali regionali e delle ricadute economiche sul territorio. Il Rapporto è inoltre il segno tangibile della continuità che è stata impressa alla politica regionale di sostengo al turismo in Umbria in tutti i suoi aspetti. Esso è fonte di documentazione, spunto di approfondimento e segnalatore di tendenze e dei più importanti mutamenti: elementi cruciali per lo sviluppo equilibrato del settore, la cui comprensione profonda va attentamente monitorata nel tempo. Perché si possa innovare, infatti, è necessario restare costantemente in ascolto delle nuove sollecitazioni e dei fenomeni locali, nazionali e globali che attraversano il mercato turistico. Anche grazie al Rapporto Annuale, quindi, saremo in grado di non sottovalutare la velocità con cui la domanda si evolve e di rispondere con tempestività alle mutate esigenze del mercato 10

11 Introduzione A cura di Ciro Becchetti Direttore regionale allo Sviluppo economico, attività produttive, formazione, istruzione e lavoro della Regione Umbria Il secondo rapporto annuale sul Turismo in Umbria rappresenta un passaggio ulteriore nel percorso verso la costruzione di una verifica permanente sullo stato di avanzamento del settore e sulle prospettive di medio - lungo periodo. Il primo rapporto era caratterizzato dalla volontà di ricostruire un profilo di crescita di lungo periodo segnato dal passaggio progressivo da un ordine di grandezza di quattro milioni di presenze, a fine anni 80, a nel Nel turismo c è bisogno di cogliere le caratteristiche profonde del settore, le modalità con cui l immagine di questo territorio si è sedimentata nei principali mercati turistici. Il rapporto annuale pur non essendo il compendio delle ricerche congiunturali e tematiche dell Osservatorio sul Turismo trae linfa, argomenti, dati e conclusioni da una ricca messe di ricerche che nel suo ambito vengono svolti ogni anno. Nei due anni di attività dell Osservatorio sono state effettuate 8 indagini congiunturali, 7 indagini monografiche che hanno riguardato aspetti generali e profili particolari del turismo in Umbria. La strategia perseguita dall Osservatorio è stata quella di produrre le conoscenze necessarie a rinnovare il posizionamento turistico dell Umbria in generale e, allo stesso tempo, secondo gli orientamenti assunti nel Documento Triennale di Indirizzo approvato dal Consiglio regionale, di indagare e accompagnare la fattibilità di progetti tematici che arricchiscano l offerta Umbra con tutta la qualità e la specializzazione richiesta da un mercato che riversa sull Umbria un notevole livello di aspettative. Su questo piano il presente rapporto annuale produce un primo tentativo di approfondire in maniera sistematica le potenzialità dei diversi turismi. Per quanto attiene gli aspetti generali l anno trascorso porta in dote le conclusioni di una verifica sul campo (i tre principali mercati europei: inglese, tedesco paesi bassi; i due principali mercati italiani: Lombardia e Lazio), secondo una metodologia propria di un qualunque prodotto industriale. La prima ricerca i cui risultati furono presentati al seminario annuale del 2007 aveva messo in luce: - la relativa buona conoscenza raggiunta dall Umbria su questi mercati; - una valutazione lusinghiera sull Umbria soprattutto da parte dei turisti che l hanno già visitata in Umbria; - una potenzialità di crescita rilevante in relazione ai concetti di autenticità, molteplicità sorprendente, ricchezza delle esperienze, sensazioni e occasioni offerte dall Umbria; - una raggiunta maturità del CLAIM Umbria Cuore Verde d Italia; 11

12 - l opportunità dunque di riposizionare sugli elementi emersi dai focus group del 2007 la strategia e la comunicazione turistica dell Umbria. Il lavoro successivamente svolto nell ambito dell Osservatorio è consistito nel selezionare un gruppo di proposte di nuovo brand system regionale da sottoporre scientificamente a un secondo giro di focus group nei principali mercati europei ed italiani, non tanto per selezionare una di quelle proposte, ma per mettere a punto definitivamente strategia, criteri e contenuti sia del marchio che del claim corrispondenti al nuovo posizionamento. Il lavoro, in corso di ultimazione al momento in cui va in stampa il presente rapporto, ha definitivamente chiarito la centralità del concetto di scoperta nell immaginario di tali mercati. Ha altresì ridotto i margini di variabilità su come articolare tanto il marchio quanto il claim che richiederanno, ovviamente, una specifica attività di finalizzazione nelle prossime settimane. La correttezza scientifica del percorso logico svolto fino ad oggi consentono di immaginare nella seconda parte del 2008 la definizione del posizionamento e del conseguente brand system regionale. A questo punto tutti gli sforzi, debbono essere concentrati per raggiungere una coerenza stretta tra strategia e offerta regionale a partire dalla comunicazione pubblica. Data la natura collettiva dell offerta turistica che nasce da un complesso di risorse e attività molteplici private e pubbliche, la coerenza presuppone, in un mondo fortunatamente non gerarchico, una profonda consapevolezza, condivisione e coordinamento degli sforzi di tutti i soggetti. Tale coerenza non riguarda semplicemente la strategia e le azioni di comunicazione e di promozione. Il primo stadio di tale coerenza è quello relativo alla corrispondenza dello stile di vita e della qualità ambientale dell Umbria al nuovo brand caratterizzato da autenticità e spontanea disponibilità capacità di accoglienza. In conclusione, si tratta di coniugare una strategia e un insieme di attività pubbliche e private caratterizzate da grande professionalità non per produrre offerte turistiche orientate a masse indifferenziate bensì aventi caratteristiche artigiane di qualità ispirata ai concetti di autenticità e di sorprendente molteplicità di esperienze e sensazioni percorribili in Umbria. In questo contesto il Rapporto annuale aiuta Regione, operatori privati e sistema delle Autonomie locali a migliorare sempre di più la consapevolezza dei limiti a tutt oggi presenti e delle grandi opportunità strutturali offerta all Umbria nel turismo. 12

13 Parte I Il turismo in Umbria 13

14 Capitolo 1 La domanda turistica in Umbria nel Il quadro generale Nel corso dell anno 2007 le strutture ricettive che operano in Umbria hanno dichiarato flussi turistici per un totale di: arrivi, con un incremento del +1,8 rispetto al 2006; presenze, con un incremento del +2,1 rispetto al Arrivi e presenze confermano, dunque, il trend positivo ripreso nel Pur confermandosi il turismo in Umbria un fenomeno prevalentemente nazionale, con una percentuale di presenze di turisti italiani pari al 65,5 e di turisti stranieri del 34,5 del totale, nel 2007 si registra una diversa composizione di circa un punto percentuale rispetto al 2006, dovuta ad un aumento più sostanzioso dei turisti stranieri (vedi, in allegato, Movimento turistico comprensoriale). 1.2 La domanda degli italiani Gli italiani che hanno scelto l Umbria quale meta del proprio soggiorno hanno determinato un totale di: arrivi, con un incremento rispetto al 2006 del +1,1; presenze, con un incremento rispetto al 2006 del +0,7. Anche nel 2007 le correnti che generano il maggior numero di presenze, con esclusione di quella interna, sono Lazio, Campania, Lombardia, Puglia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, tutte con presenze superiori a (vedi, in allegato, Provenienza dei turisti italiani). Rispetto al 2006, Lazio ed Emilia Romagna subiscono però un lieve calo nelle presenze, rispettivamente del -0,9 e -1,4, mentre gli arrivi sono in aumento, rispettivamente del +1,2 e del + 1,4. Per la Campania la diminuzione riguarda gli arrivi ed è pari al -0,7, mentre le presenze registrano un aumento pari al +0,5. Gli incrementi più consistenti li hanno fatti registrare Lombardia (+3,9 arrivi e +7,4 presenze) e Puglia (+5,5 arrivi e +5,2 presenze), ma sono positive anche le percentuali di variazione delle altre principali correnti italiane che, per quanto riguarda gli arrivi, sono comprese fra il +1,2 della Toscana e il +2,7 dell Umbria, mentre, per quanto riguarda le presenze, sono comprese fra il +1,6 dell Umbria e il +1,8 del Veneto. 14

15 Tab. 1 Principali correnti italiane Italiani 2007 P.M P.M. VARIAZIONI PER- CENTUALI Arrivi Presenze gg. Arrivi Presenze gg. Arrivi Presenze gg. Lazio , ,6 1,2-0,9-2,1 Campania , ,5-0,7 0,5 1,2 Lombardia , ,3 3,9 7,4 3,3 Umbria , ,9 2,7 1,6-1,1 Puglia , ,5 5,5 5,2-0,3 Veneto , ,3 1,6 1,8 0,2 Toscana , ,5 1,2 1,7 0,6 Emilia Romagna , ,2 1,4-1,4-2,8 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria P.M. Con riferimento ai turisti italiani, il settore alberghiero è quello dove si registrano maggiori percentuali negative rispetto al 2006, mentre una situazione maggiormente positiva si riscontra nel settore extralberghiero. Infatti, le variazioni percentuali rispetto al 2006, nel settore alberghiero, evidenziano un aumento impercettibile negli arrivi e una flessione nelle presenze del -0,8; nel settore extralberghiero, invece, si evidenzia un incremento del +3,8 negli arrivi e del +2,9 nelle presenze. Per quanto riguarda la permanenza media nelle strutture ricettive, si registra per gli italiani una flessione del -0,4, a fronte di una variazione percentuale complessiva positiva del +0,3 rispetto al I flussi delle principali sette correnti che generano oltre presenze, con esclusione di quella interna, hanno complessivamente un incidenza del 72,3 negli arrivi e del 51,3 nelle presenze del turismo nazionale, e del 66,7 negli arrivi e del 43,7 nelle presenze del totale dei flussi regionali (vedi tabella, in allegato, Incidenza delle correnti italiane). 1.3 La domanda degli stranieri I turisti stranieri che hanno soggiornato in Umbria nel corso del 2007 hanno fatto registrare: arrivi, con un incremento del +3,7 rispetto al 2006; presenze, con un incremento del +5.0 rispetto al Quali correnti generatrici dei maggiori flussi si confermano Paesi Bassi, Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Belgio e Francia, con presenze superiori a , seguite da Svizzera, Austria e Romania (vedi tabella, in allegato, Provenienza dei turisti stranieri). 15

16 Tab. 2 - Principali correnti straniere Stranieri 2007 P.M P.M. VARIAZIONI PERCENTUALI Arrivi Presenze gg. Arrivi Presenze gg. Arrivi Presenze gg. Paesi Bassi , ,6 12,1 11,4-0,6 Germania , ,8-8,9-5,1 4,2 Stati Uniti d'america , ,1 1,3 2,0 0,7 Regno Unito , ,0 3,0 3,2 0,3 Belgio , ,1 2,9 5,3 2,3 Francia , ,7 1,1 3,9 2,8 Svizzera e Liechtenstein , ,1 7,6 5,7-1,8 Austria , ,1-7,7-12,5-5,2 Romania , ,1 70,4 114,3 25,8 P.M. Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria I Paesi Bassi si mantengono saldamente al primo posto con un notevole incremento negli arrivi del +12,1 e nelle presenze del +11,4, ma registrano una leggera flessione nella permanenza media pari al -0,6. La Germania, dopo un 2006 di incremento rispetto al 2005, registra un calo sia negli arrivi (- 8,9) sia nelle presenze (-5,1), ma recupera nella permanenza media (+4,2). Positivo l andamento degli USA, Regno Unito, Belgio, Francia e Svizzera con percentuali di incremento che, negli arrivi, sono comprese fra il +1,1 della Francia e il +7,6 della Svizzera, mentre, nelle presenze, sono comprese fra il +2,0 del Belgio e il +5,7 della Svizzera. L Austria fa registrare un calo del -7,7 negli arrivi, del -12,5 nelle presenze e del -5,2 nella permanenza media. Decisamente in aumento sono i flussi dalla Romania, molto probabilmente favoriti dall entrata nella Comunità Europea, che registrano +70,4 negli arrivi e +114,3 nelle presenze. In aumento anche le variazioni percentuali della permanenza media, che oscillano fra +0,3 del Regno Unito e +2,8 della Francia, mentre la Svizzera evidenzia un calo del -1,8. In generale, nella permanenza media degli stranieri si registra un incremento pari al +1,3 (vedi tabella, in allegato, Incidenza delle correnti straniere). 1.4 Le scelte ricettive: il movimento dei clienti negli esercizi alberghieri e complementari Le strutture alberghiere nel corso del 2007 hanno ospitato turisti che hanno generato presenze, corrispondenti al 53,8 dei flussi totali, con un incremento rispetto al 2006 del +0,7 negli arrivi e del +0,8 nelle presenze. Il 58,1 è costituito da turisti italiani, mentre il 45,8 da turisti stranieri (vedi tabella, in allegato, Principali indicatori dei flussi turistici). 16

17 Tab. 3 Movimento clienti italiani nelle strutture alberghiere 2007 DISTRIBUZIONE MEDIA PER CA- FLUSSI TURISTICI 2007 TURISTI ITALIANI TEGORIA ARRIVI PRESENZE ITAL. STRAN. TOT. 5 Stelle - 5 Stelle L ,3 0,8 0,5 4 Stelle ,3 14,8 13,2 3 Stelle ,1 20,3 27,4 2 Stelle ,6 7,5 10,2 1 Stella ,3 1,2 1,9 Residenze d'epoca ,6 1,1 0,7 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Totale Es. Alberghieri ,1 45,8 53,8 I turisti italiani che hanno preferito soggiornare in strutture alberghiere sono stati e hanno sviluppato presenze, con una variazione percentuale rispetto al 2006, pressoché invariata negli arrivi e del -0,8 nelle presenze. Soltanto negli alberghi a 4 stelle, scelti dal 12,3 dei turisti italiani, si registrano variazioni positive sia negli arrivi (+4,7) che nelle presenze (+7,2). Percentuali positive riguardano gli arrivi negli alberghi a 3 stelle (+0,5) e nelle residenze d epoca (+4,9) dove, però, si registrano diminuzioni nelle presenze pari, rispettivamente, al -2,8 e al -3,5. La percentuale di turisti italiani che ha scelto il 3 stelle è pari al 31,1, mentre lo 0,6 ha preferito la residenze d epoca. La situazione è piuttosto negativa negli alberghi delle categorie più basse e, in particolare, negli alberghi a 1 stella, preferiti dal 2,3 di turisti italiani, dove si registra una diminuzione del -12,7 negli arrivi e -6,4 nelle presenze; in quelli a 2 stelle, scelti dall 11,6 dei turisti italiani, il calo è un po più contenuto e corrisponde a -4,5 negli arrivi e -2,1 nelle presenze. L andamento negativo ha riguardato anche gli alberghi a 5 stelle e 5 stelle lusso, scelti dallo 0,3 dei turisti italiani, dove, rispetto al 2006, si è registrato un calo del -5,3 negli arrivi e del -0,6 nelle presenze. Tab. 4 Movimento clienti stranieri nelle strutture alberghiere DISTRIBUZIONE MEDIA PER FLUSSI TURISTICI 2007 TURISTI STRANIERI CATEGORIA ARRIVI PRESENZE ITAL. STRAN. TOT. 5 Stelle - 5 Stelle L ,3 0,8 0,5 4 Stelle ,3 14,8 13,2 3 Stelle ,1 20,3 27,4 2 Stelle ,6 7,5 10,2 1 Stella ,3 1,2 1,9 Residenze d'epoca ,6 1,1 0,7 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Totale Es. Alberghieri ,1 45,8 53,8 I turisti stranieri che hanno soggiornato in strutture alberghiere sono stati e hanno sviluppato presenze, con un incremento, rispetto al 2006, pari al +2,3 negli arrivi e al +4,9 nelle presenze. Anche in questo caso, si registrano variazioni positive rispetto al 2006, sia negli arrivi 17

18 (+6,5) che nelle presenze (+18,4), solo negli alberghi a 4 stelle, scelti dal 14,8 dei turisti stranieri. Negli alberghi a 5 stelle e 5 stelle lusso, scelti dallo 0,8 dei turisti stranieri, si registra un calo negli arrivi del -0,6 e un aumento nelle presenze del +8,7. Negli alberghi a 3 stelle, scelti dal 12,8 dei turisti stranieri, si registra un aumento negli arrivi del +0,9 e un calo nelle presenze del - 2,6. Negli alberghi a 2 stelle, scelti dal 7,5 degli stranieri, le variazioni corrispondendo al -2,4 negli arrivi e al +2,5 nelle presenze. Negli alberghi a 1 stella, scelti dall 1,2 di straneri, si registra un calo negli arrivi del -5,1 e un aumento nelle presenze del 4,8. Nelle residenze d epoca, scelte dall 1,1 dei turisti stranieri, gli arrivi sono diminuiti del -7,1 mentre le presenze sono aumentate del +0,2. Le strutture complementari nel corso del 2007 hanno ospitato turisti che hanno generato presenze, corrispondenti al 46,2 dei flussi totali, con un incremento rispetto al 2006 pari al +4,8 negli arrivi e al +3,7 nelle presenze. Il 41,9 è costituito da turisti italiani, mentre il 54,2 da turisti stranieri. Tab. 5 Movimento clienti italiani nelle strutture complementari TURISTI ITALIANI FLUSSI TURISTICI 2007 DISTRIBUZIONE MEDIA PER CATEGORIA ARRIVI PRESENZE Case-App. per Vacanza ,8 Affittacamere ,4 Campeggi-Villaggi turistici ,0 Aziende Agrituristiche ,4 Ostelli per la gioventù ,4 Rifugi escursionistici ,1 Case per ferie ,2 Case religiose d'ospitalità ,3 Country house ,1 Centri soggiorno studi ,1 Kinderheim ,1 Bed & Breakfast ,9 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Totale Es. Extralberghieri ,9 I turisti italiani che hanno soggiornato in strutture complementari sono stati e hanno sviluppato presenze, con un incremento rispetto al 2006 pari al +3,8 negli arrivi e al +2,9 nelle presenze. L 11,4 di turisti italiani ha scelto l Agriturismo e ha fatto registrare un incremento del +6,7 negli arrivi e del +7,8 nelle presenze. Il 3,1 ha preferito la Country house dove si sono registrate variazioni positive del +3,8 negli arrivi e del +11,1 nelle presenze. L 8,0 degli stranieri ha scelto la vacanza all aria aperta nei Campeggi-Villaggi turistici, generando, rispetto al 2006, un aumento del +7,9 negli arrivi e del +3,3 nelle presenze. Il 5,8 degli stranieri ha preferito la Casa e appartamenti per vacanza dove, a fronte di un calo negli arrivi del -2,6, si è registrato un aumento nelle presenze del L Affittacamere, scelto dal 3,4 degli stranieri, ha evidenziato un calo sia negli arrivi (-2,8) sia nelle presenze (-6,6). Lo 18

19 0,9 dei turisti stranieri ha optato per il Bed & breakfast, dove si è registrato un aumento del +18,0 negli arrivi e del +27,9 nelle presenze. Negli Ostelli per la gioventù, scelti dal 2,4 degli stranieri, si è registrato un aumento del +5,8 negli arrivi e una diminuzione del -3,8 nelle presenze. Tab. 6 Movimento clienti stranieri nelle strutture complementari TURISTI STRANIERI FLUSSI TURISTICI 2007 DISTRIBUZIONE MEDIA PER CATEGORIA ARRIVI PRESENZE Case-App. per Vacanza ,8 Affittacamere ,0 Campeggi-Villaggi turistici ,9 Aziende Agrituristiche ,7 Ostelli per la gioventù ,1 Rifugi escursionistici ,1 Case per ferie ,1 Case religiose d'ospitalità ,1 Country house ,6 Centri soggiorno studi ,2 Kinderheim 0 0 0,0 Bed & Breakfast ,8 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Totale Es. Extralberghieri ,2 I turisti stranieri che hanno scelto di soggiornare negli esercizi complementari sono stati e hanno sviluppato presenze, con un incremento rispetto al 2006 del +7,2 negli arrivi e del +5,0 nelle presenze. Il 16,9 dei turisti stranieri ha scelto la vacanza all aria aperta nei Campeggi-Villaggi turistici, dove si è registrato un incremento del +5,1 sia negli arrivi che nelle presenze. Il 13,7 ha preferito l Agriturismo, dove l incremento è stato del +10,4 negli arrivi e del +10,1 nelle presenze. Anche nelle Country house, selezionate dal 3,1 dei turisti stranieri, si è registrato un aumento del +3,7 negli arrivi e del +10,7 nelle presenze. Il Bed & breakfast è stato scelto dallo 0,9 dei turisti stranieri e ha fatto registrare un aumento del +10,5 negli arrivi e del +4,1 nelle presenze. L 8,8 di stranieri ha optato per Casa e appartamenti per vacanza, determinando un aumento del +2,5 negli arrivi e un calo del -0,8 nelle presenze. L Affittacamere è stato scelto dal 3,4 dei turisti stranieri e ha fatto registrare un aumento del +1,2 negli arrivi e un calo del -4,9 nelle presenze. Gli Ostelli per la gioventù sono stati preferiti dal 2,4 dei turisti stranieri e hanno registrato un aumento del +9,8 negli arrivi e una diminuzione del -5,1 nelle presenze. 1.5 La permanenza media La permanenza dei turisti nelle strutture ricettive umbre corrisponde in media a 2.9 giorni e, in particolare, a 2.1 giorni nelle strutture alberghiere, con una minima differenza fra i turisti italiani e i turisti stranieri, e a 4.5 giorni in quelle extralberghiere, dove invece è più marcata la differenza del sog- 19

20 giorno; infatti gli italiani in media pernottano 3,9 giorni, mentre gli stranieri si fermano per un periodo un po più lungo di 6,3 giorni (vedi, in allegato, tabella Principali indicatori dei flussi turistici). Tab. 7 Permanenza media nelle strutture ricettive PERMANENZA MEDIA 2007 (giorni) Variazioni percentuali ITAL. STRAN. TOT. ITAL. STRAN. TOT. 5 Stelle - 5 Stelle L. 2,1 2,5 2,3 4,94 9,41 7,78 4 Stelle 2,0 2,3 2,1 2,40 11,23 5,68 3 Stelle 2,1 2,0 2,1-3,26-4,08-3,49 2 Stelle 2,2 2,5 2,3 2,48 5,01 3,15 1 Stella 3,1 3,4 3,1 7,24 10,40 8,03 Residenze d'epoca 1,9 3,0 2,4-7,94 7,81-1,51 Totale Es. Alberghieri 2,1 2,2 2,1-0,85 2,57 0,13 Case-App. per Vacanza 5,4 9,0 6,6 7,09-3,25 3,01 Affittacamere 4,4 9,7 5,8-3,92-6,02-4,17 Campeggi-Villaggi turistici 7,1 6,1 6,5-4,27-0,08-1,98 Aziende Agrituristiche 3,2 6,7 4,0 1,01-0,21 1,07 Ostelli per la gioventù 2,5 3,0 2,6-9,08-13,58-10,35 Rifugi escursionistici 2,7 4,4 2,9-9,78 11,96-6,17 Case per ferie 5,7 6,9 5,9-4,22 0,61-2,66 Case religiose d'ospitalità 3,1 4,3 3,3-1,05-1,86-0,76 Country house 3,5 4,9 3,8 6,98 6,72 6,90 Centri soggiorno studi 3,2 7,7 4,0 5,11 14,37 24,38 Kinderheim 4,9 0,0 4,9-45,31 0,00-45,31 Bed & Breakfast 2,4 4,8 2,9 8,41-5,78 2,34 Totale Es. Extralberghieri 3,9 6,3 4,6-0,95-2,04-1,05 TOTALE GENERALE 2,6 3,4 2,9-0,37 1,26 0,31 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Da un analisi della permanenza dei turisti nelle strutture alberghiere emerge che gli italiani si fermano più a lungo negli alberghi a 1 stella (3.1 giorni), una media di 2.1 giorni nelle altre categorie alberghiere e solo 1.9 giorni nelle Residenze d epoca. Gli stranieri si fermano un po più a lungo e, in particolare, 3.4 giorni negli alberghi a 1 stella, 2.5 giorni nelle strutture a 5 stelle e 5 stelle lusso e nelle 2 stelle, 2.3 giorni nelle 4 stelle, solo 2 giorni nelle 3 stelle e 3 giorni nelle Residenze d epoca. Rispetto al 2006, si sono registrate variazioni negative della permanenza media negli alberghi a 3 stelle e nelle Residenze d epoca, ma in queste ultime, l aumento della permanenza degli stranieri ha notevolmente contenuto il calo fatto registrare dagli italiani. In tutte le altre categorie alberghiere si sono registrati incrementi della permanenza determinati, soprattutto, dai turisti stranieri. Nelle strutture complementari la permanenza media dei turisti è di 4.6 giorni, determinata da una media di 3.9 giorni degli italiani e di 6.3 giorni degli stranieri. La permanenza media più elevata si registra nelle Case e appartamenti per vacanza (6.6 giorni), dove gli italiani si fermano per 5.4 giorni e gli stranieri per 9.0 giorni. A seguire Campeggi e Villaggi turistici (6.5 giorni), che nel 2007 hanno visto permanere più a lungo gli italiani, con una media di 7.1 giorni, rispetto agli stranieri con 6.1 giorni. Nelle Case per ferie la permanenza media è di 5.9 giorni, con 5.7 giorni degli italiani e 6.9 giorni degli stranieri; negli Affittacamere è di 5.8 giorni, dato determinato da una permanenza media degli italiani di 4.4 giorni e ben 9.7 giorni degli stranieri. 20

21 1.6 La stagionalità dei flussi La stagionalità dei flussi turistici registrati nel 2007 confermano la tendenza degli anni precedenti, con un primo picco nel mese in cui cade la Pasqua e successivamente ad agosto (vedi, in allegato, tabella Stagionalità del movimento turistico). Tab. 8 Stagionalità del movimento turistico Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Arrivi Presenze Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Rispetto al 2006, si sono registrate variazioni percentuali positive in quasi tutti i mesi del 2007, ad eccezione del mese di giugno, limitatamente alle presenze (-2,7), del mese di ottobre (-4,3 arrivi e -4,7 presenze) e del mese di dicembre (-13,5 arrivi e -7,9 presenze). Significative variazioni in aumento sono state registrate a marzo, con +14,8 arrivi e +12,8 presenze, e a novembre, con +18,4 arrivi e +21,1 presenze. 21

22 Capitolo 2 L offerta ricettiva in Umbria nel L offerta ricettiva domanda turistica in Umbria nel 2007 L offerta ricettiva umbra del 2007 è composta da strutture ricettive per complessivi posti letto, con un incremento, rispetto al 2006, del +5,5 del numero di strutture e del +3,4 dei posti letto. La crescita segue la tendenza degli anni passati anche se leggermente inferiore (vedi, in allegato, tabella Offerta turistica regionale). Trend dell'offerta Turistica dell'umbria dal 1996 Es. Alberghieri Es. Extralberghieri Posti letto Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria 2.2 La ricettività alberghiera L offerta turistica alberghiera regionale è composta da 565 strutture per complessivi posti letto, con un incremento molto contenuto rispetto al 2006 pari al +0,4 nel numero delle strutture e al +1,6 nel numero dei posti letto. Nel dettaglio, l offerta alberghiera è composta da 540 alberghi per un totale di posti letto e da 24 residenze d epoca per un totale di 563 posti letto. 22

23 Tab. 1 Offerta turistica degli esercizi alberghieri VARIAZIONI PERCEN- OFFERTA TURISTICA ESERCIZI TUALI ALBERGHIERI N. ES. LETTI N. ES. LETTI N. ES. LETTI 5 Stelle - 5 Stelle L ,0 83,2 4 Stelle ,6 13,1 3 Stelle ,4-3,1 2 Stelle ,0 0,6 1 Stella ,2-7,4 Residenze d'epoca ,0 14,2 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Totale Es. Alberghieri ,4 1,6 Nel 2007 si è registrato un incremento considerevole nel numero dei posti letti negli alberghi a 5 stelle-5 stelle lusso, sono aumentati gli alberghi a 4 stelle del +6,6 nel numero di strutture e del +13,1 nei posti letto; mentre sono diminuiti i posti letto negli alberghi a 3 stelle del -3,1. Sono considerevolmente diminuiti gli alberghi a 1 stella del -9,2 nel numero delle strutture e del -7,4 nel numero dei posti letto. Un incremento sostenuto si è avuto nelle Residenze d epoca, offerta particolare della regione Umbria, con un aumento del +20,0 nel numero di strutture e del +14,2 nel numero dei posti letto. 2.3 La ricettività extralberghiera L offerta turistica regionale relativa alle strutture complementari, molto articolata, è composta da strutture per complessivi posti letto, con una variazione percentuale rispetto al 2006 del +6,6 nel numero di esercizi e del +4,4 nei posti letto. Tab. 2 Offerta turistica degli esercizi extralberghieri VARIAZIONI PERCEN- OFFERTA TURISTICA ESERCIZI TUALI EXTRALBERGHIERI N. ES. LETTI N. ES. LETTI N. ES. LETTI Case-App. per Vacanza ,1 6,0 Affittacamere ,7-2,2 Campeggi-Villaggi turistici ,0-1,0 Aziende Agrituristiche ,0 8,9 Ostelli per la gioventù ,0-2,1 Rifugi escursionistici ,3-6,9 Case per ferie ,2 9,2 Case religiose d'ospitalità ,0 0,4 Country house ,4 11,3 Centri soggiorno studi ,3 13,6 Kinderheim ,0 0,0 Bed & Breakfast ,3 16,9 Totale Es. Extralberghieri ,6 4,4 Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L Agriturismo è la tipologia numericamente più elevata, con esercizi per complessivi 23

24 posti letto e un incremento rispetto al 2006 del +8,0 nel numero di strutture e del +8,9 nei posti letto. La Country house, con 109 strutture e posti letto, ha registrato un sostenuto incremento rispetto al 2006, pari al +12,4 nel numero di strutture e del +11,3 nei posti letto. Una disponibilità elevata è offerta dai Campeggi-Villaggi turistici, prevalentemente localizzati nel comprensorio Trasimeno, con 42 strutture per complessivi posti letto. Questa tipologia ha registrato una situazione sostanzialmente stabile rispetto al I Bed & breakfast sono costituiti da 48 strutture per complessivi posti letti, evidenziando un notevole incremento rispetto al 2006 pari al +16,3 nel numero di strutture e al +16,9 nei posti letto. 2.4 L utilizzo delle strutture ricettive L Indice di utilizzo medio complessivo delle strutture ricettive umbre (IUM) registra nel 2007 una variazione negativa rispetto al 2006 pari al -2,2. Nel settore alberghiero è pari al -0,9, mentre nel settore complementare raggiunge il -2,3 (vedi, in allegato, tabella Principali indicatori dei flussi turistici). Tab. 3 Indice di utilizzo medio (IUM) degli esercizi alberghieri INDICE DI UTILIZZO MEDIO (IUM) ESERCIZI ALBERGHIERI VARIAZIONI PERCENTUALI Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria 5 Stelle - 5 Stelle L. 44,1 47,5-7,1 4 Stelle 36,0 35,5 1,3 3 Stelle 34,7 35,9-3,5 2 Stelle 33,4 32,8 1,8 1 Stella 25,2 23,4 7,8 Residenze d'epoca 26,4 31,1-15,1 Totale Es. Alberghieri 34,2 34,5-0,9 Nel settore alberghiero, rispetto al 2006, si è registrato un aumento dell Indice di utilizzo medio negli alberghi a 4 stelle (+1,3), a 2 stelle (+1,8) e a 1 stella (+7,8), mentre è diminuito negli alberghi a 5 stelle-5 stelle lusso (-7,1) e a 3 stelle (-3,5). Nelle Residenze d epoca l indice medio di utilizzo ha evidenziato una variazione negativa pari al -15,1. 24

25 Tab. 4 Indice di utilizzo medio (IUM) degli esercizi extralberghieri INDICE DI UTILIZZO MEDIO (IUM) ESERCIZI EXTRALBERGHIERI VARIAZIONI PERCENTUALI Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Case-App. per Vacanza 15,9 16,2-1,7 Affittacamere 17,5 18,7-6,6 Campeggi-Villaggi turistici 26,2 25,8 1,8 Aziende Agrituristiche 14,1 14,2-0,2 Ostelli per la gioventù 18,4 22,4-18,0 Rifugi escursionistici 7,6 5,1 51,0 Case per ferie 26,8 24,8 8,1 Case religiose d'ospitalità 24,2 24,0 0,9 Country house 19,7 21,0-6,3 Centri soggiorno studi 10,5 10,0 4,8 Kinderheim 16,6 24,9-33,5 Bed & Breakfast 7,3 7,2 1,1 Totale Es. Extralberghieri 17,8 18,2-2,3 Fra le varie tipologie del settore extralberghiero, rispetto al 2006, si è registrato un incremento dell Indice di utilizzo medio nei Campeggi-Villaggi turistici (+1,8) e nei Bed & breakfast (+1,1). Variazioni negative hanno riguardato particolarmente gli Ostelli per la gioventù (-18,0), gli Affittacamere (-6,6), le Country houses (-6,3) e le Case e appartamenti per vacanza (-1,7), mentre può definirsi invariato l indice medio di utilizzo degli Agriturismi. 25

26 Capitolo 3 La domanda e l offerta turistica nelle diverse aree territoriali della Regione Nei dodici Comprensori turistici in cui è suddiviso il territorio regionale, emerge che anche nel 2007 l affluenza dei turisti non è stata omogenea in tutti i territori (vedi, in allegato, tabella Movimento turistico comprensoriale). Graf. 1 Ripartizione percentuale presenze per comprensori Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria I Comprensori Perugino, Assisano e Trasimeno hanno tutti superato la quota di presenze e, se considerati complessivamente, hanno raccolto il 55,9 dei flussi turistici regionali. 26

27 La Provincia di Perugia Nella Provincia di Perugia insistono nove Comprensori: Alta Valle Tevere, Assisano, Eugubino- Alto Chiascio, Folignate-Nocera Umbra, Perugino, Spoletino, Trasimeno, Tuderte, Valnerina-Cascia. Nel corso del 2007 ha raccolto l 85,0 degli arrivi e l 86,9 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,9 giorni. Flussi turistici 2007 nella Provincia di Perugia Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L offerta ricettiva della Provincia di Perugia è costituita da un totale di strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del 5,5 nel numero di strutture e del +3,2 nei posti letto. Nella Provincia di Perugia insistono gli unici alberghi a 5 stelle-5 stelle lusso. Il settore alberghiero comprende 460 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 24,7, con una diminuzione rispetto al 2006 del -1,6. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente arrivi, con un incremento sul 2006 del +1,9; presenze, con un incremento sul 2006 del +2,1. Nel settore alberghiero si è registrato un aumento sia negli arrivi che nelle presenze del +0.7, determinato soprattutto da un incremento dei turisti stranieri (+3,2 arrivi e +5,6 presenze), mentre gli italiani hanno fatto registrare un calo sia negli arrivi (-0,3) che nelle presenze (-1,3). Positivo anche l andamento nel settore extralberghiero (+5,0 arrivi e +3,8 presenze), anche qui determinato in misura maggiore dai turisti stranieri (+6,9 arrivi e +5,1 presenze) rispetto agli italiani (+4,2 arrivi e +2,9 presenze). Le principali correnti straniere nella provincia di Perugia sono: Francia, con presenze superiori a , Paesi Bassi, con presenze superiori a , Germania e Regno Uniti, entrambe con presenze superiori a , Irlanda, con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Abruzzo, con presenze superiori a , Basilicata e Provincia autonoma di Bolzano, 27

28 con presenze superiori a , Calabria, Campania ed Emilia Romagna, con presenze superiori a Il Comprensorio Perugino Il Comprensorio Perugino raggruppa quattro Comuni: Corciano, Deruta, Perugia e Torgiano. Nel corso del 2007 ha raccolto il 18,4 degli arrivi e il 19,1 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 3,0 giorni. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Perugino Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 389 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del 5,7 nel numero di strutture e del +5,2 nei posti letto. Nel Perugino insistono gli unici alberghi a 5 stelle-5 stelle lusso. Il settore alberghiero comprende 84 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 300 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 32,1, con un incremento rispetto al 2006 del +5,5. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente arrivi, con un incremento sul 2006 del +3,9; presenze, con un incremento sul 2006 del +8,1. Nel settore alberghiero si è registrato un aumento sia negli arrivi (-3,3) che nelle presenze (+10,5), determinato soprattutto da un notevole incremento dei turisti stranieri (+18,5 arrivi e +24,4 presenze), mentre gli italiani hanno fatto registrare un calo negli arrivi (-1,2) e un aumento nelle presenze (+5,5). Positivo anche l andamento nel settore extralberghiero (+7,7 arrivi e +4,0 presenze), anche qui determinato prevalentemente dai turisti stranieri (+9,2 arrivi e +9,4 presenze), mentre gli italiani hanno fatto registrare un aumento più consistente negli arrivi rispetto alle presenze (+7,2 arrivi e +1,8 presenze). 28

29 Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Uniti, tutti con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio e Campania, con presenze superiori a , e Lombardia e Puglia, con presenze superiori a Il Comprensorio Alta Valle del Tevere Il Comprensorio Alta Valle del Tevere raggruppa otto Comuni: Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide. Nel corso del 2007 ha raccolto il 4,0 degli arrivi e il 5,4 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 3,9 giorni. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Alta Valle Tevere Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 310 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +7,6 nel numero di strutture e del +7,4 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 27 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 283 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 19,4, con un incremento rispetto al 2006 del +4,6. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con un incremento sul 2006 del +9,3; presenze, con un incremento sul 2006 del +9,1. L aumento dei turisti nel settore alberghiero è stato del +11,2 negli arrivi e del +12,8 nelle presenze ed è stato determinato in misura maggiore dagli stranieri (+16,4 arrivi e +48,8 presenze), mentre l aumento degli italiani è stato del +10,4 negli arrivi e del +7,1 nelle presenze. Anche nel settore extralberghiero si registra nel complesso un aumento sia negli arrivi che nelle presenze del +5,8. Positivo, in particolare, l andamento dei flussi nei Campeggi e Villaggi turistici (+30,8 arrivi e +45,6 presenze) e negli Agriturismi (+11,7 arrivi e +22,0 presenze). 29

30 Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Regno Unito, Paesi Bassi, Stati Uniti d America e Germania, tutti con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, Lombardia e Campania con presenze superiori a , ed Emilia Romagna, Veneto e Toscana, con presenze superiori a Il Comprensorio Assisano Il Comprensorio Assisano raggruppa quattro Comuni: Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Cannara. Nel corso del 2007 ha raccolto il 25,1 degli arrivi e il 18,4 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,1 giorni. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Assisano Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 396 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +5,3 nel numero di strutture e una diminuzione del -0,3 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 96 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 300 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 28,5, con una diminuzione rispetto al 2006 del -3,8. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con una diminuzione sul 2006 del -1,1; presenze, con un incremento sul 2006 del +0,1. Nel settore alberghiero si è avuto un calo dei turisti del -3,1 negli arrivi e del -1,9 nelle presenze, determinato in misura maggiore dagli italiani (-3,2 arrivi e -3,7 presenze), mentre per gli stranieri sono diminuiti gli arrivi (-3,0), ma sono aumentate le presenze (+0,8). Nel settore extralberghiero si registra un aumento sia negli arrivi che nelle presenze, rispetti- 30

31 vamente del +4,5 e del +3,6. Positivo, in particolare, l andamento dei flussi nei Campeggi e Villaggi turistici (+7,3 arrivi e +5,1 presenze), negli Ostelli per la gioventù (+18,7 arrivi e +24,5 presenze), negli Agriturismi (+4,7 arrivi e +0,7 presenze) e nei Bed & Breakfast (+40,7 arrivi e +45,2 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Stati Uniti d America, con oltre presenze, Germania, con presenze superiori a , Francia, Regno Unito e Paesi Bassi, con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lombardia e Campania, con presenze superiori a , Veneto, Lazio e Puglia, con presenze superiori a Il Comprensorio Eugubino Alto Chiascio Il Comprensorio Eugubino Alto Chiascio raggruppa sette comuni: Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Valfabbrica. Nel corso del 2007 ha raccolto il 5,3 degli arrivi e il 5,2 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,8 giorni. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Eugubino-Alto Chiascio Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 267 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +6,0 nel numero di strutture e del +2,1 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 33 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 234 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 19,4, con una diminuzione rispetto al 2006 del -1,1. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con un incremento sul 2006 del +1,7; presenze, con un incremento sul 2006 del +4,4. L aumento dei turisti nel settore alberghiero è stato del +0,9 negli arrivi e del +2,2 nelle pre- 31

32 senze; l aumento degli italiani è stato del +0,8 negli arrivi e del +2,8 nelle presenze, mentre gli stranieri hanno fatto registrare un aumento negli arrivi (+1,5) e una calo nelle presenze (-1,4) Nel settore extralberghiero si registra un aumento sia negli arrivi (+3,6) che nelle presenze (+7,1). Positivo, in particolare, l andamento dei flussi nelle Country house (+9,1 arrivi e +11,9 presenze), negli Agriturismi (+6,1 arrivi e +9,7 presenze) e negli Ostelli per la gioventù (+18,1 arrivi e +26,9 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Paesi Bassi, con oltre presenze, Germania, con presenze superiori a , Belgio, Stati Uniti d America e Regno Unito, con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, con oltre presenze, Lombardia, con oltre presenze, Campania, con presenze superiori a , Veneto Umbria e Puglia, con presenze superiori a Il Comprensorio Folignate Nocera Umbra Il Comprensorio Folignate Nocera Umbra raggruppa nove comuni: Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi, Valtopina. Nel corso del 2007 ha raccolto l 8,3 degli arrivi e il 7,8 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,7 giorni. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Folignate-Nocera U Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 354 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +2,9 nel numero di strutture e del +4,8 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 63 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 291 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 21,4, con una diminuzione rispetto al 2006 del -6,3. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: 32

33 arrivi, con un calo sul 2006 del -1,0; presenze, con un calo sul 2006 del -1,5. La diminuzione nel settore alberghiero è stata del -1,2 negli arrivi e del -7,7 nelle presenze ed è stata determinata in particolare dai turisti italiani, che hanno fatto registrare un calo del -3,4 negli arrivi e del -9,8 nelle presenze, mentre sono positivi i flussi generati dagli stranieri, pari a +10,5 arrivi e +2,1 presenze. Nel settore extralberghiero si registra un calo negli arrivi del -0,3 e un incremento nelle presenze del +9,1. Positivo l andamento dei flussi dei turisti stranieri (+12,3 arrivi e +16,0 presenze), mentre i turisti italiani hanno fatto registrare un calo negli arrivi del -3,1 e un aumento nelle presenze del +6,0. Positivo, in particolare, l andamento dei flussi nei Campeggi e Villaggi turistici (+8,3 arrivi e +11,1 presenze), negli Agriturismi (+11,5 arrivi e +18,8 presenze), nelle Country house (+7,7 arrivi e +9,9 presenze) e nei Bed & Breakfast (+1,3 arrivi e +23,8 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Paesi Bassi, con oltre presenze, Stati Uniti d America, Germania e Belgio, tutti con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, con oltre presenze, Campania e Lombardia, con presenze superiori a , Umbria, Puglia e Veneto, con presenze superiori a Il Comprensorio Spoletino Il Comprensorio Spoletino raggruppa quattro Comuni: Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell'umbria e Spoleto. Nel corso del 2007 ha raccolto il 4,1 degli arrivi e il 3,8 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,6 giorni. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Spoletino Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 150 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +5,6 nel numero di strutture e del +1,6 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 40 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 110 strutture per un totale di posti letto. 33

34 L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 19,8, con una diminuzione rispetto al 2006 del -4,3. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con una diminuzione sul 2006 del -3,2; presenze, con una diminuzione sul 2006 del -6,8. Il calo nel settore alberghiero è stato del -3,6 negli arrivi e del -4,1 nelle presenze ed è stato determinato in misura maggiore dagli stranieri -6,0 arrivi e -15,1 presenze), mentre la diminuzione degli italiani ha riguardato solo gli arrivi (-2,9), perché nelle presenze hanno registrato un lieve incremento del +0,3. Anche nel settore extralberghiero si registra complessivamente una diminuzione sia negli arrivi che nelle presenze, rispettivamente del -1,9 e del -11,4, causata in particolare gli italiani (-5,1 arrivi e -13,7 presenze), mentre gli stranieri hanno registrato un aumento negli arrivi del +11,3 e un calo nelle presenze del -6,0. Positivo, in particolare, l andamento dei flussi negli Agriturismi (+7,2 arrivi e +3,7 presenze), negli ostelli per la gioventù (+0,5 arrivi e +6,3 presenze) e nelle Case religiose di ospitalità (+6,7 arrivi e +1,0 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Stati Uniti d America, con oltre presenze, Regno Unito, con oltre presenze, Germania e Paesi Bassi, entrambi con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, con oltre presenze, Campania Lombardia e Puglia, con presenze superiori a Il Comprensorio Trasimeno Il Comprensorio Trasimeno raggruppa otto Comuni: Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro, Tuoro sul Trasimeno. Nel corso del 2007 ha raccolto il 9,4 degli arrivi e il 18,4 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 5,6 giorni. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Trasimeno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria 34

35 L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 563 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +3,5 nel numero di strutture e del +2,3 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 59 strutture con posti letto, mentre il settore e- xtralberghiero è composto da 504 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 24,6, con una diminuzione rispetto al 2006 del -1,2. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con un incremento sul 2006 del +4,7; presenze, con un incremento sul 2006 del +2,3. Nel settore alberghiero l incremento ha riguardato solo gli arrivi ed è stato del +0,9, mentre nelle presenze si è registrato un calo del -0,7. Gli italiani hanno fatto registrare un aumento negli arrivi del +2,2 e un calo nelle presenze del -3,3, mentre gli stranieri hanno fatto registrare una situazione inversa, con un calo negli arrivi del -2,3 e un aumento nelle presenze del +3,0. Nel settore extralberghiero si registra complessivamente un aumento sia negli arrivi che nelle presenze, rispettivamente del +7,9 e del +3,4, con percentuali superiori negli arrivi degli italiani (+10,8) rispetto agli stranieri (+5,2). Positivo, in particolare, l andamento dei flussi negli Ostelli per la gioventù (+15,0 arrivi e +7,7 presenze), nelle Country House (+17,1 arrivi e +21,4 presenze), nei Campeggi e Villaggi turistici (+6,5 arrivi e +3,3 presenze) e negli Agriturismi (+11,2 arrivi e +7,0 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Paesi Bassi, con oltre presenze, Germania, con oltre presenze, Belgio e Regno Unito, entrambe con presenze superiori a Le principali correnti italiane, con esclusione dell Umbria, sono: Lazio, con oltre presenze, Toscana, Campania e Lombardia, tutte con presenze superiori a , Emilia Romagna e Veneto, con presenze superiori a Il Comprensorio Tuderte Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Tuderte Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria 35

36 Il Comprensorio Tuderte raggruppa sei Comuni: Collazzone, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e Todi. Nel corso del 2007 ha raccolto il 3,5 degli arrivi e il 3,6 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,9 giorni. L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 212 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +10,4 nel numero di strutture e del +6,4 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 24 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 188 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 16,7, con una diminuzione rispetto al 2006 del -6,0. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con un incremento sul 2006 del +5,9; presenze, con un incremento sul 2006 del +6,4. Nel settore alberghiero l aumento ha riguardato solo gli arrivi (+7,8), mentre nelle presenze è stato registrato un calo (-4,6); in particolare, gli italiani hanno evidenziato un aumento sia negli arrivi che nelle presenze (+6,7 e +0,9), mentre gli stranieri hanno registrato un incremento negli arrivi (+11,1) e un calo nelle presenze (-13,2). Nel settore extralberghiero si registra complessivamente una situazione positiva, con un aumento sia negli arrivi che nelle presenze, rispettivamente del +3,6 e del +6,3, determinata in misura maggiore dagli stranieri (+8,0 arrivi e +7,5 presenze). Positivo, in particolare, l andamento dei flussi nelle Case e Appartamenti per vacanza (+5,6 arrivi e +17,0 presenze), nelle Country House (+15,4 arrivi e +21,4 presenze) e negli Agriturismi (+8,6 arrivi e +4,9 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Stati Uniti d America, Belgio, Paesi Bassi, e Germania, tutti con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, con oltre presenze, Lombardia e Campania, con presenze superiori a , Veneto, con presenze superiori a Il Comprensorio Valnerina - Cascia Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Valnerina-Cascia Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria 36

37 Il Comprensorio Valnerina - Cascia raggruppa nove Comuni: Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera. Nel corso del 2007 ha raccolto il 6,7 degli arrivi e il 5,2 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,2 giorni. L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 116 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +8,4 nel numero di strutture e del +3,1 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 34 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 82 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 24,5, con una diminuzione rispetto al 2006 del -11,4. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con un incremento sul 2006 del +5,4; presenze, con un calo sul 2006 del -6,7. L aumento dei turisti nel settore alberghiero ha riguardato solo gli arrivi ed è stato complessivamente del +4,8, mentre nelle presenze si è registrato un calo complessivo del -10,0, determinato in misura maggiore dagli stranieri (-12,9), Nel settore extralberghiero si registra nel complesso un aumento sia negli arrivi che nelle presenze, rispettivamente del +7,4 e del +0,5. Positivi i flussi degli stranieri (+4,0 arrivi e +5,0 presenze) che riescono a recuperare il dato negativo nelle presenze degli italiani (+8,1 arrivi e - 1,4 presenze). Positivo, in particolare, l andamento dei flussi negli Agriturismi (+18,8 arrivi e +12,3 presenze), nelle Case religiose di ospitalità (+3,8 arrivi e +11,2 presenze) e nei Bed & Breakfast (+0,6 arrivi e +33,5 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Paesi Bassi, con oltre presenze, Regno Unito, Germania e Belgio, tutti con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, con oltre presenze, Puglia e Campania, con oltre presenze, Sicilia e Lombardia, con presenze superiori a , Toscana Veneto e Umbria, con presenze superiori a La Provincia di Terni Nella Provincia di Terni insistono tre Comprensori: Ternano, Amerino e Orvietano. Nel corso del 2007 la Provincia ha raccolto il 15,0 degli arrivi e il 13,1 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,5 giorni. L offerta ricettiva della Provincia di Terni è costituita da un totale di 599 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del 5,6 nel numero di strutture e del +4,7 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 105 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 494 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 20,2, con una diminuzione rispetto al 2006 del -5,4. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con un incremento sul 2006 del +1,3; presenze, con un incremento sul 2006 del +2,1. Nel settore alberghiero si è registrato un aumento sia negli arrivi che nelle presenze, rispettivamente del +0.5 e del +1,3, determinato soprattutto da un incremento dei turisti italiani (+1,7 arrivi e +1,6 presenze), mentre gli stranieri hanno fatto registrare un calo negli arrivi (-2,1) e un lie- 37

38 ve aumento nelle presenze (+0,4). Positivo l andamento nel settore extralberghiero (+3,6 arrivi e +3,3 presenze), determinato in misura maggiore dai turisti stranieri (+9,8 arrivi e +4,5 presenze) rispetto agli italiani (+1,6 arrivi e +2,6 presenze). Flussi turistici 2007 nella Provincia di Terni Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Le principali correnti straniere nella provincia di Terni sono: Francia, con presenze superiori a , Paesi Bassi, con presenze superiori a , Germania, Regno Unito e Irlanda, tutte con presenze superiori a , Danimarca e Grecia, entrambe con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Abruzzo, con presenze superiori a , Basilicata e Provincia autonoma di Bolzano, con presenze superiori a , Calabria, Campania ed Emilia Romagna, con presenze superiori a , Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria e Lombardia, tutte con presenze superiori a Il Comprensorio Ternano Il Comprensorio Ternano raggruppa undici Comuni: Acquasparta, Arrone, Calvi dell'umbria, Ferentillo, Montefranco, Narni, Otricoli, Polino, San Gemini, Terni e Stroncone. Nel corso del 2007 ha raccolto il 6,4 degli arrivi e il 6,4 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,8 giorni. L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 196 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +7,1 nel numero di strutture e del +3,7 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 51 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 145 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 22,9, con una diminuzione rispetto al 2006 del -1,4. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con un incremento sul 2006 del +5,3; presenze, con un incremento sul 2006 del +5,2. 38

39 Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Ternano Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L aumento dei turisti nel settore alberghiero è stato del +6,5 negli arrivi e del +7,6 nelle presenze ed è stato determinato in larga misura dagli italiani (+7,9 arrivi e +7,8 presenze), mentre gli stranieri hanno registrato un calo negli arrivi del -1,1 e un aumento delle presenze del +6,6. Nel settore extralberghiero si registra un lieve aumento negli arrivi (+0.9) e una sostanziale stabilità nelle presenze (+0,1). Positivo, in particolare, l andamento dei flussi nei Campeggi e Villaggi turistici (+8,4 arrivi e +18,5 presenze), negli Agriturismi (+8,3 arrivi e +5,1 presenze) e nei Bed & Breakfast (+44,5 arrivi e +64,5 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Germania, con presenze superiori a , Paesi Bassi e Romania, con presenze superiori a 5.000, Regno Unito e Francia, con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, Campania, Umbria e Lombardia con presenze superiori a , Puglia, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, tutte con presenze superiori a ; Sicilia, Veneto, Marche e Abruzzo, tutte con presenze superiori a Il Comprensorio Amerino Il Comprensorio Amerino raggruppa nove Comuni: Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli e Penna in Teverina. Nel corso del 2007 ha raccolto il 4,0 degli arrivi e il 5,4 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,4 giorni. L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 95 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +9,2 nel numero di strutture e del +13,9 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 15 strutture con 613 posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 80 strutture per un totale di posti letto. L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 13,1, con una diminuzione rispetto al 2006 del -17,5. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con una diminuzione sul 2006 del -3,4; 39

40 presenze, con una diminuzione sul 2006 del -5,7. Il calo dei turisti nel settore alberghiero è stato del -1,3 negli arrivi e del -6,8 nelle presenze ed è stato determinato in misura maggiore dagli italiani (-4,3 arrivi e -9,0 presenze), mentre gli stranieri hanno fatto registrare un aumento negli arrivi del +5,2 e un calo nelle presenze del -1,0. Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Amerino Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria Anche nel settore extralberghiero si registra complessivamente una diminuzione sia negli arrivi che nelle presenze, rispettivamente del -9,0 e del -4,0, determinata esclusivamente dall andamento negativo dei flussi turistici degli italiani (-12,4 arrivi e -13,3 presenze), recuperata solo in parte dall andamento positivo degli stranieri (+3,7 arrivi e +11,2 presenze). Positivo, in particolare, l andamento dei flussi negli Affittacamere (+145,6 arrivi e +138,3 presenze. Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Paesi Bassi, Belgio e Cina, tutti con presenze superiori a 3.200; Regno Unito, con oltre presenze; Germania, Francia e Romania, tutto con oltre presenze. Le principali correnti italiane sono: Lazio, con oltre presenze, Campania e Lombardia, con presenze superiori a 5.600; Umbria, Emilia Romagna, Sicilia, Piemonte, Toscana e Veneto, tutte con presenze superiori a Il Comprensorio Orvietano Il Comprensorio Orvietano raggruppa tredici Comuni: Allerona, Baschi, Castelgiorgio, Castel Viscardo, Fabro. Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone di Orvieto, Orvieto, Parrano, Porano e San Venanzo. Nel corso del 2007 ha raccolto il 7,2 degli arrivi e il 5,6 delle presenze turistiche regionali, con una permanenza media generale pari a 2,2 giorni. L offerta ricettiva comprensoriale è costituita da un totale di 308 strutture per complessivi posti letto, con un incremento rispetto al 2006 del +3,7 nel numero di strutture e del +3,2 nei posti letto. Il settore alberghiero comprende 39 strutture con posti letto, mentre il settore extralberghiero è composto da 269 strutture per un totale di posti letto. 40

41 Flussi turistici 2007 nel Comprensorio Orvietano Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Arrivi Fonte: Servizio Turismo Regione Umbria L indice di utilizzo medio (IUM) delle strutture ricettive è risultato essere nel complesso pari al 19,9, con una diminuzione rispetto al 2006 del -6,3. Nel 2007 le strutture ricettive del comprensorio hanno dichiarato complessivamente: arrivi, con una diminuzione sul 2006 del -1,2; presenze, con un incremento sul 2006 del +0,4. Il calo dei flussi nel settore alberghiero è stato del -4,6 negli arrivi e del -5,5 nelle presenze ed è stato determinato in misura maggiore dagli italiani (-5,6 arrivi e -7,9 presenze), rispetto agli stranieri (-3,4 arrivi e -2,3 presenze). Nel settore extralberghiero si registra, al contrario, un andamento positivo sia negli arrivi che nelle presenze, rispettivamente del +7,7 e del +7,0, determinato in particolare dall aumento dei flussi degli stranieri (+16,0 arrivi e +11,4 presenze) rispetto i flussi degli italiani (+4,2 arrivi e +3,6 presenze). Positivo, in particolare, l andamento dei flussi nelle Case e Appartamenti per vacanza (+18,5 arrivi e +10,4 presenze),nei Campeggi e Villaggi turistici (+2,2 arrivi e +6,9 presenze), nelle Country House (+81,5 arrivi e +62,9 presenze), nei Bed & Breakfast (+11,9 arrivi e +21,5 presenze) e negli Agriturismi (+2,9 arrivi e +9,4 presenze). Le principali correnti straniere nel Comprensorio sono: Stati Uniti d America, con oltre presenze, Paesi Bassi, con oltre presenze, Francia, Regno Unito, Germania e Cina, tutte con presenze superiori a Le principali correnti italiane sono: Lazio, con oltre presenze, Campania e Lombardia, entrambe con presenze superiori a , Emilia Romagna, Toscana e Veneto, tutte con presenze superiori a

42 Capitolo 4 Il sistema imprenditoriale del settore turistico in Umbria: caratteri ed evoluzione 4.1 Premessa L analisi del sistema imprenditoriale turistico umbro e della sua evoluzione si avvale dei dati e delle informazioni del Registro delle Imprese, tenuto dalle Camere di Commercio, ed elaborati da U- nioncamere. La natura prettamente amministrativa e burocratica di tali archivi comporta precisi limiti rappresentativi ai fini del monitoraggio della dinamica delle imprese ma, allo stesso tempo, la sistematicità e l omogeneità con cui questo enorme database (oltre 5 milioni di imprese registrate in Italia) viene aggiornato, lo fanno ritenere la più importante e ricca fonte informativa relativamente al fenomeno della imprenditorialità. Occorre aggiungere che le attività delle imprese, sia quelle svolte in forma primaria che secondaria, vengono codificate mediante l attribuzione dei codici Istat-Eurostat (ATECO), che rappresentano il riferimento alla base delle nostre rilevazioni statistiche. Proprio grazie alla codificazione delle attività dichiarate dalle imprese iscritte alle Camere di commercio è stato possibile individuare ed e- strapolare le informazioni relative alle unità imprenditoriali operanti nel comparto turistico inteso in senso lato. Tuttavia, il software Infocamere per l elaborazione dei dati statistici rende disponibili e fruibili solo i dati relativi alle imprese che esercitano in forma principale una attività economica nel comparto oggetto di indagine. La procedura di iscrizione nel Registro delle Imprese consente infatti ad ogni impresa di specificare l attività economica esercitata registrandola con riferimento ad uno o più codici ATECO, fra i quali è necessario indicare quello rappresentativo della attività principale, che costituirà il riferimento anagrafico di ciascuna impresa registrata. Va pertanto fatto presente che, per i motivi sopra richiamati, sfuggono all analisi riportata in questo capitolo: le attività turistiche non organizzate in forma di impresa, non rilevate dal Registro delle Imprese; le aziende turistiche registrate come attività secondaria da imprese non facenti parte del comparto turistico allargato perché censite sotto codifiche estranee al comparto turistico allargato (es. attività agrituristica esercitata da aziende agricole). Queste caratteristiche alla base dei dati prodotti dalla presente ricognizione statistica comportano inevitabilmente una disomogeneità con valori apparentemente analoghi, prodotti da altri soggetti sulla base di presupposti di rilevamento diversi da quelli da noi adottati. Tuttavia, questa apparente incongruenza deve essere piuttosto interpretata come strumento per l analisi del fenomeno turistico in Umbria da differenti prospettive, dalle quali dati eminentemente quantitativi acquisiscono una capacità informativa anche sotto il profilo qualitativo. Le rilevazioni effettuate da Unioncamere Umbria attengono due tipologie di fenomeni: - le imprese, attraverso le analisi sulle SEDI DI IMPRESA; - gli insediamenti produttivi, attraverso le indagini sulle LOCALIZZAZIONI 1. 1 Le localizzazioni sono date dalla somma delle sedi di impresa e delle unità locali (intese come ogni insediamento produttivo ulteriore alla sede, utilizzato dall impresa nella sua attività economica). 42

43 Nell esposizione dei dati verrà utilizzata la seguente aggregazione che tiene conto delle esigenze di completezza, sinteticità e fruibilità dei dati statistici raccolti. Alberghi 55 nd 55.1 Alberghi, hotel, pensioni e simili Altre strutture 55.2 nd Ostelli della gioventù e rifugi di montagna Campeggi ed aree attrezzate per roulotte Parchi divertimento, luna park, e simili Musei e gestione del patrimonio culturale Orti botanici, giardini zoologici, parchi naturali e gestione del patrimonio naturale Stabilimenti balneari Centri per il benessere fisico Altri alloggi per brevi soggiorni MACROAGGREGATI Ristoranti Bar 55.3 Ristorazione 55.4 Bar e caffetterie, birrerie, pub, enoteche ed altri esercizi simili senza cucina Servizi al turista 60.1 Trasporti ferroviari Trasporti con taxi Altri trasporti terrestri non regolari di passeggeri 61.2 Trasporti per vie d'acqua interne, compresi i trasporti lagunari 62.1 Trasporti aerei di linea 62.2 Trasporti aerei non di linea, Charter 71.1 Noleggio senza autista di autovetture 71.2 Noleggio senza operatore di altri mezzi di trasporto Noleggio senza autista di altri mezzi di trasporto terrestri Noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto marittimi e fluviali Noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto aerei 63.3 Agenzie di viaggio ed altri intermediari del turismo; operatori turistici; assistenza tecnica; guide ed accompagnatori turistici 43

44 4.2 Fotografia del comparto turistico allargato (dati al 31 marzo 2008) Tab. 1- Sedi di Imprese - valori assoluti e incidenze dettaglio per classe ATECO Tabella per codici ATECO PERUGIA TERNI UMBRIA alberghi e ristoranti alberghi, hotel e pensioni ostelli rifugi campeggi ostelli e rifugi Campeggi altri alloggi (case vacanze affittacamere, b&b) Ristoranti Bar Totale settore H Trasporti ferroviari trasporti con taxi Altri trasporti terrestri non regolari di passeggeri trasporti per vie d'acqua interne, trasporti lagunari Trasporti aerei di linea Trasporti aerei non di linea, voli charter Agenzie di viaggio ed altri intermediari del turismo Totale settore I noleggio senza autista di autovetture noleggio senza operatore altri mezzi di trasporto noleggio senza autista di altri mezzi di trasporto terrestri noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto fluviali noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto aerei Totale settore K Parchi di divertimento, luna park e simili musei e gestione del patrimonio culturale orti botanici giardini zoologici parchi naturali stabilimenti balneari Centri benessere fisico Totale settore O TOTALE IMPRESE UMBRIA COMPARTO TURISTICO ALLARGATO Nella presente rilevazione Unioncamere Umbria ha analizzato il comparto turistico allargato, definito in base alle attività riportate nella tabella precedente. Come evidenziato dai dati, le attività turistiche in senso stretto (settore H, ovvero attività ricettive e ristorative) rappresentano l 87 del totale del comparto, mentre il restante 13 delle imprese opera in attività di supporto organizzativo e logistico e in attività ricreative e culturali. Dal confronto dei dati relativi al primo trimestre 2008 con lo stesso periodo dell anno precedente si registra un incremento del numero di imprese attive del comparto turistico allargato dell Umbria. Tuttavia, al dato positivo registrato dalla provincia di Perugia, con un incremento in valore assoluto di 48 nuove imprese, si contrappone il dato negativo registrato per la provincia di Terni che subisce un ridimensionamento rispetto allo scorso anno pari a 17 imprese. 44

45 Le variazioni positive più consistenti per la provincia di Perugia riguardano il settore dei Bar (+ 31 imprese) e quello dei ristoranti (+16 imprese). Il grafico 1 rappresenta la consistenza relativa del comparto turistico allargato nel primo trimestre 2007 e 2008 sul complesso delle attività d impresa condotte nella regione. Il dato è messo a confronto con quello analogo delle altre regioni italiane e con i dati medi relativi all Italia e al Centro Italia 2. Graf. 1 Incidenza imprese del comparto turistico allargato sul totale delle imprese della regione Regione VALLE D'AOSTA TRENTINO ALTO ADIGE LIGURIA LAZIO FRIULI VENEZIA GIULIA TOTALE CENTRO TOSCANA SARDEGNA ABRUZZO TOTALE ITALIA EMILIA ROMAGNA LOMBARDIA CALABRIA VENETO CAMPANIA PIEMONTE UMBRIA MOLISE MARCHE BASILICATA PUGLIA SICILIA 7,71 7,54 7,54 7,53 6,74 6,62 6,70 6,58 6,52 6,40 6,20 6,01 6,11 6,01 6,07 6,04 6,06 6,00 5,78 5,67 5,76 5,69 5,75 5,67 5,64 5,50 5,58 5,60 5,30 5,22 5,11 5,05 4,59 4,43 4,58 4,42 4,20 4,09 9,94 9, ,64 11,56 13,20 13,10 0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 su tot imprese regione Il dato delle sedi di impresa può essere interpretato come un indice della vocazione imprenditoriale del territorio regionale verso il settore turistico: una vocazione non particolarmente marcata nella regione, poiché in Umbria solo 56 imprenditori (individuali od associati) su scelgono di esercitare un attività turistica, a fronte di un dato nazionale di 60 e di un dato relativo al Centro Italia di 67. L Umbria si conferma regione nella quale l esercizio di attività turistiche come attività imprenditoriale prevalente non è particolarmente diffuso (15 regione su 20). Inoltre, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, l Umbria ha perso una posizione nella graduatoria a favore del Piemonte. 2 Il confronto fra i valori umbri e quelli delle altre regioni è realizzato sulla base di dati omogenei. È pertanto necessario premettere una possibile sopravvalutazione del valore relativo alle regioni con aree metropolitane (in particolare Lazio e Lombarda) nelle quali alcune delle attività rilevate (ad e- sempio, Trasporto con taxi ) non hanno una prevalente funzione di supporto alle attività turistiche. 45

46 Tab. 2 - Localizzazioni - valori assoluti e incidenze dettaglio per classi ATECO Tabella per codici ATECO PERUGIA TERNI UMBRIA alberghi e ristoranti alberghi, hotel e pensioni ostelli rifugi campeggi ostelli e rifugi Campeggi altri alloggi (case vacanze affittacamere, b&b) Ristoranti Bar Totale settore H Trasporti ferroviari trasporti con taxi Altri trasporti terrestri non regolari di passeggeri trasporti per vie d'acqua interne, trasporti lagunari Trasporti aerei di linea Trasporti aerei non di linea, voli charter Agenzie di viaggio ed altri intermediari del turismo Totale settore I noleggio senza autista di autovetture noleggio senza operatore altri mezzi di trasporto noleggio senza autista di altri mezzi di trasporto terrestri noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto fluviali noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto aerei Totale settore K Parchi di divertimento, luna park e simili musei e gestione del patrimonio culturale orti botanici giardini zoologici parchi naturali stabilimenti balneari Centri benessere fisico Totale settore O TOTALE IMPRESE UMBRIA COMPARTO TURISTICO ALLARGATO Per quanto riguarda le localizzazioni, è possibile effettuare considerazioni sostanzialmente analoghe a quelle già presentate per le sedi di impresa. E comunque opportuno soffermarsi sul dato delle localizzazioni delle attività rilevate nella classe (ricettività extralberghiera), quasi doppio del dato delle sedi di impresa e nettamente superiore al differenziale mediamente riscontrabile nelle altre attività. 46

47 Graf. 2 Incidenza localizzazioni del comparto turistico sul totale delle localizzazioni della regione Regione VALLE D'AOSTA TRENTINO ALTO ADIGE LIGURIA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO SARDEGNA TOSCANA TOTALE CENTRO ABRUZZO TOTALE ITALIA EMILIA ROMAGNA VENETO UMBRIA LOMBARDIA CALABRIA CAMPANIA PIEMONTE MOLISE MARCHE BASILICATA PUGLIA SICILIA 7,86 7,68 7,65 7,48 7,29 7,15 7,16 7,01 6,72 6,51 6,49 6,38 6,41 6,36 6,30 6,22 6,29 6,26 6,15 6,08 6,13 6,00 6,04 5,94 5,92 5,79 5,81 5,67 5,60 5,51 5,03 4,86 4,99 4,79 4,57 4,45 7,83 7,82 10,01 9, ,24 12,20 13,98 0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 su tot localizzazioni Il cambiamento del punto di osservazione, ovvero dalle attività d impresa alle attività economiche in senso generale (localizzazioni), determina un diverso posizionamento del comparto turistico umbro in rapporto al fenomeno su scala nazionale. In questo caso il dato regionale è sostanzialmente coincidente con quello medio e mediano a livello nazionale attestandosi all undicesimo posto in graduatoria. Il dato più positivo sulle localizzazioni permette di evidenziare che esiste un reale interesse imprenditoriale ed un discreto grado di attrattività dell Umbria per l esercizio di attività turistiche; ciò può dipendere dall affermarsi di imprese plurilocalizzate sul territorio o dall apertura di unità locali da parte d imprese con sede fuori regione. Gli incrementi più rilevanti per il territorio regionale sono quelli relativi agli altri alloggi (case vacanza, affittacamere, B&B) e alle Agenzie di viaggio ed altri intermediari del turismo. Ulteriori elementi positivi che emergono dall analisi dei dati sulle localizzazioni sono rappresentati dall incremento di 11 nuove unità locali nel settore degli Alberghi, hotel e pensioni nella provincia di Perugia e dal dato positivo registrato complessivamente per la provincia di Terni che bilancia quello negativo relativo alle sedi. 47

48 Tab. 3 - Sedi di Imprese - valori assoluti per macro aggregati Sedi Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista sul totale delle imprese su imprese territorio su imprese territorio su imprese territorio su imprese territorio TOTALE SEDI IMPRESA COM- PARTO TURISTICO ALLARGATO su imprese territorio Sedi Sedi 2007 Sedi Sedi Sedi PERUGIA 357 0,60 0, ,74 0, ,60 1, ,08 2, ,67 0, ,63 5,66 TERNI 75 0,40 0, ,49 0, ,82 1, ,17 2, ,63 0, ,51 5,32 UMBRIA 432 0,53 0, ,68 0, ,63 1, ,10 2, ,66 0, ,60 5,58 CENTRO ITA- LIA ,53 0, ,59 0, ,91 1, ,45 2, ,13 1, ,62 6,74 ITALIA ,54 0, ,39 0, ,71 1, ,52 2, ,85 0, ,01 6,11 Osservando la distribuzione delle imprese turistiche umbre fra i macroaggregati di attività, emerge una minore propensione rispetto al dato nazionale e di macroarea verso le attività ristorative e di servizio al turista. Il dato dell impresa alberghiera è in linea con i valori di riferimento di macroarea e nazionale, mentre l eccezione è rappresentata dalla relativa maggiore vocazione all esercizio di attività turistiche complementari, fra le quali rilevante è il dato della ricettività extralberghiera (triplo rispetto a quello nazionale e quasi doppio di quello del Centro Italia). L analisi dei macroaggregati evidenzia la minore incidenza del settore degli Alberghi e delle Altre strutture rispetto al totale del territorio di riferimento, mentre nel primo caso il dato umbro si posiziona sullo stesso livello di quello del Centro Italia, nel secondo è superiore anche al valore dell Italia nel suo complesso. Si può notare, inoltre, che il dato sulle Altre strutture del ternano è sensibilmente più contenuto rispetto a quello perugino; viceversa il settore dei Ristoranti risulta avere un peso maggiore nella Provincia di Terni. Tab. 4 - Localizzazioni - valori assoluti per macro aggregati Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI COMPAR- TO TURISTICO AL- LARGATO Localizzazioni sul totale delle imprese Localizzazioni su imprese territorio Localizzazioni su imprese territorio Localizzazioni su imprese territorio Localizzazioni su imprese territorio Localizzazioni su imprese territorio PERUGIA 484 0,65 0, ,01 1, ,68 1, ,14 2, ,76 0, ,23 6,30 TERNI 116 0,52 0, ,73 0, ,94 1, ,36 2, ,80 0, ,35 6,27 UMBRIA 600 0,62 0, ,95 0, ,74 1, ,19 2, ,77 0, ,26 6,29 CENTRO ITALIA ,59 0, ,76 0, ,97 2, ,45 2, ,22 1, ,01 7,16 ITALIA ,59 0, ,50 0, ,77 1, ,55 2, ,95 0, ,38 6,49 Anche nel caso delle localizzazioni si confermano le tendenze già evidenziate dall analisi dei dati relativi alle sedi di imprese. Tuttavia, emerge un leggero incremento nella provincia di Perugia per le 48

49 Altre strutture e per i Bar, mentre nella provincia di Terni l unico macroaggregato che registra un valore positivo risulta essere quello dei servizi al turista. Tab. 5 - Sedi di Imprese rapporti di composizione del comparto turistico allargato Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista PERUGIA 10,08 9,92 13,07 12,86 28,02 28,09 37,00 37,37 11,83 11,75 TERNI 7,29 7,32 8,93 8,78 33,01 33,76 39,35 37,85 11,42 12,29 UMBRIA 9,45 9,34 12,13 11,96 29,15 29,35 37,54 37,48 11,74 11,87 CENTRO ITALIA 7,96 7,77 8,97 8,97 28,93 29,15 37,02 36,14 17,12 17,97 ITALIA 9,05 8,90 6,52 6,64 28,38 28,70 41,84 41,41 14,21 14,34 L Umbria, ed in particolare la provincia di Perugia, si caratterizzano per una propensione all imprenditorialità in ambito ricettivo (alberghiero ed extra alberghiero) più marcata rispetto al dato nazionale e a quello delle regioni del Centro. Da segnalare, comunque, la relativa minore diffusione in Umbria di imprese nel comparto dei servizi accessori al turista (quasi 6 punti meno del dato del Centro Italia e 2,5 punti meno di quello nazionale). Tab. 6 - Localizzazioni - rapporti di composizione del comparto turistico allargato Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista PERUGIA 10,38 10,38 16,22 16,38 26,88 26,62 34,39 34,60 12,13 12,03 TERNI 8,14 8,02 11,54 11,54 30,53 30,68 37,13 36,28 12,66 13,48 UMBRIA 9,84 9,82 15,10 15,23 27,76 27,59 35,05 35,00 12,25 12,37 CENTRO ITALIA 8,47 8,31 10,89 11,10 28,17 28,41 35,02 34,19 17,44 17,99 ITALIA 9,33 9,18 7,87 8,09 27,82 28,09 40,07 39,61 14,92 15,03 Considerazioni sostanzialmente analoghe a quelle riservate alle imprese sono sollecitate dai dati relativi agli insediamenti produttivi. Tab. 7 - Sedi di Imprese per natura giuridica e per macro aggregati (dati al 31 marzo 2008) valori assoluti e rapporti di composizione SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE IMPRESE INDIVIDUALI ALTRE FORME TOTALE Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Totale comparto turistico allargato UMBRIA ,8 13, ,2 42, ,2 42,4 82 1,8 1, CENTRO ITALIA ,1 16, ,6 31, ,0 50, ,4 1, ITALIA ,5 12, ,9 35, ,3 50, ,3 1, dettaglio per macroaggregato 49

50 valori assoluti e rapporti di composizione SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE IMPRESE INDIVIDUALI ALTRE FORME TOTALE Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Totale comparto turistico allargato Alberghi Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass UMBRIA ,2 35, ,1 41, ,4 21,8 7 2,3 1, CENTRO ITALIA ,0 37, ,8 35, ,4 26,2 44 0,7 0, ITALIA ,2 27, ,9 41, ,8 29, ,1 1, Altre strutture Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass UMBRIA 71 11,7 12, ,2 26, ,1 56,1 27 5,0 4, CENTRO ITALIA ,8 18, ,6 28, ,0 48, ,7 4, ITALIA ,4 17, ,5 32, ,1 45, ,0 4, Ristoranti Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass UMBRIA ,7 13, ,6 48, ,8 36,6 15 0,9 1, CENTRO ITALIA ,6 19, ,2 38, ,4 41, ,8 0, ITALIA ,4 14, ,8 40, ,5 44, ,7 0, Bar Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass UMBRIA 107 5,6 6, ,6 49, ,6 43,0 18 1,2 1, CENTRO ITALIA ,8 8, ,8 37, ,6 52, ,9 0, ITALIA ,4 6, ,0 38, ,6 54, ,8 0, Servizi al turista Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass Valori ass UMBRIA ,1 18, ,8 22, ,6 57,0 15 2,4 2, CENTRO ITALIA ,3 16, ,6 8, ,1 73, ,0 1, ITALIA ,4 16, ,3 12, ,0 69, ,4 2, Continua ad affermarsi un processo di consolidamento del settore turistico in Umbria e nel resto d Italia con l incremento delle società di capitale, fenomeno più evidente nel settore degli Alberghi. Si confermano i valori registrati nello scorso anno relativamente ad una marcata propensione nella regione all esercizio dell impresa in forma associata (in particolare come società di persone), piuttosto che nella forma individuale maggiormente ricorrente nel Centro Italia e a livello nazionale. La tendenza sopra evidenziata trova una rilevante eccezione nelle attività ricreative e ricettive rientranti nel macroaggregato Altre Strutture, per le quali il dato delle imprese individuali non solo è 50

51 in controtendenza con quelli degli altri macroaggregati su base regionale, ma è anche largamente superiore ai valori di riferimento su base interregionale e nazionale. Tab. 8 - Età delle persone con cariche sociali: rapporti di composizione con confronto interterritoriale Per territorio e confronto con totale economia Valori percentuali TURISMO 2007 Perugia Terni UMBRIA CENTRO ITALIA ITALIA TURISMO TOT ECO- TURISMO 2008 NOMIA 2007 TURISMO TURISMO TURISMO TURISMO 2008 TOT ECONOMIA TOT ECONOMIA 2007 TURISMO TOT ECONO- TURISMO 2008 MIA 2007 TURISMO 2008 TOT ECONO- MIA Fino a 29 anni 9,1 8,7 6,5 10,5 9,1 5,9 9,4 8,8 6,3 8,5 8,2 5,6 9,2 8,9 5,7 Da 30 a 49 anni 52,6 52,4 48,0 53,2 52,5 49,7 52,7 52,4 48,4 52,7 52,2 50,4 54,0 53,5 49,9 Da 50 a 69 anni 32,0 32,3 35,3 30,9 33,2 35,1 31,7 32,5 35,3 32,5 32,8 36,2 31,3 31,8 35,9 70 anni e oltre 6,3 6,6 10,2 5,4 5,2 9,3 6,1 6,3 10,0 6,4 6,8 7,8 5,5 5,8 8,5 In un panorama di sostanziale uniformità dei dati regionali, interregionali e nazionali, le attività turistiche in Umbria si confermano relativamente attrattive per l imprenditoria giovanile, in particolare nella provincia di Terni. Tuttavia, i dati del primo trimestre 2008 evidenziano una diversa tendenza dell Umbria e dell intero territorio nazionale rispetto all anno precedente con un accentuazione della incidenza degli imprenditori meno giovani. Tab. 9 - Genere delle persone con cariche sociali, rapporti di composizione con confronto interterritoriale Per territorio e confronto con totale economia Perugia Terni UMBRIA CENTRO ITALIA ITALIA Valori percentuali TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO NOMIA NOMIA NOMIA NOMIA NOMIA FEMMINILE 43,4 43,3 29,0 44,2 44,1 30,41 43,6 43,5 29,3 40,5 40,4 27,5 40,0 39,9 26,6 MASCHILE 56,6 56,7 71,0 55,8 55,9 69,59 56,4 56,5 70,7 59,5 59,6 72,5 60,0 60,1 73,4 L impresa turistica umbra si dimostra molto attrattiva per l imprenditoria femminile, in misura ancor più marcata rispetto ai già rilevanti valori riscontrabili su base interregionale e nazionale. Tab Nazionalità delle persone con cariche sociali: rapporti di composizione con confronto interterritoriale Per territorio e confronto con totale economia Perugia Terni UMBRIA CENTRO ITALIA ITALIA Valori percentuali TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO- TURISMO TURISMO TOT ECO NOMIA NOMIA NOMIA NOMIA NOMIA ITALIANA 92,7 92,7 92,7 94,3 93,7 94,2 93,1 92,9 93, ,7 92,3 93,2 92,9 93,2 COMUNITARIA 2,6 2,1 2,6 1,5 1,9 1,1 2,4 2,1 2,3 2 2,0 2,0 1,8 1,9 1,6 EXTRACOMUNITARIA 3,9 3,9 4,0 3,4 2,9 3,7 3,8 3,7 3,9 4,3 4,5 5,0 4,2 4,5 4,2 ALTRO 0,7 1,3 0,7 0,9 1,4 1,0 0,8 1,4 0,7 0,7 0,7 0,6 0,7 0,8 0,9 51

52 Anche il dato sulla nazionalità degli imprenditori non presenta significativi scostamenti rispetto ai dati interregionali e nazionali. Si può segnalare in Umbria una minore presenza di imprenditori turistici extracomunitari. Tab Addetti dipendenti ed indipendenti delle imprese attive al 31/03/2008 Tabella per codici ATECO PERUGIA TERNI UMBRIA Indip. Dip. Totale addetti Indip. Dip. Totale addetti Indip. Dip. Totale addetti 55 alberghi e ristoranti alberghi, hotel e pensioni ostelli rifugi campeggi ostelli e rifugi Campeggi altri alloggi (case vacanze affittacamere, 5523 b&b) Ristoranti Bar Totale settore H Trasporti ferroviari trasporti con taxi Altri trasporti terrestri non regolari di 6023 passeggeri trasporti per vie d'acqua interne, trasporti lagunari Trasporti aerei di linea Trasporti aerei non di linea, voli charter Agenzie di viaggio ed altri intermediari 633 del turismo Totale settore I noleggio senza autista di autovetture noleggio senza operatore altri mezzi di 712 trasporto noleggio senza autista di altri mezzi di trasporto terrestri noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto fluviali noleggio senza equipaggio di mezzi di trasporto aerei Totale settore K Parchi di divertimento, luna park e simili musei e gestione del patrimonio culturale orti botanici giardini zoologici parchi naturali stabilimenti balneari Centri benessere fisico Totale settore O TOTALE IMPRESE UMBRIA COMPARTO TURISTICO ALLARGATO Il dato sugli addetti al 31 dicembre 2007 si attesta sui valori rilevati nell anno precedente confermando il forte apporto delle attività ristorative e ricettive in termini di occupazione. Gli addetti del comparto turistico allargato rappresentano il 5,8 del totale degli occupati nelle imprese operanti in Umbria (6,1 nella provincia di Perugia e 5,3 nella provincia di Terni). 52

53 Tab Valore aggiunto prodotto dalle attività ricettive e ristorative (Settore H codifica ATECO): anni (dati ISTAT) Valore aggiunto Milioni di UMBRIA 657,1 695,2 624,9 593,3 679,2 729,9 CENTRO ITALIA 9.618, , , , , ,8 ITALIA , , , , , ,2 Valore aggiunto per addetto Migliaia di UMBRIA 31,6 32,2 29,3 27,2 29,2 31,7 CENTRO ITALIA 33,3 34,6 33,2 31,2 32,3 34,1 ITALIA 32,2 33,3 32,0 31,3 32,1 33,5 Dopo le flessioni registrate nel 2002 e nel 2003, torna a crescere in modo sensibile il valore aggiunto prodotto dalle attività ricettive e ristorative e quello per addetto. Tuttavia, dalla tabella emerge per l Umbria un dato della produttività del lavoro inferiore alle medie di riferimento. 4.3 Evoluzione del settore: andamento del comparto turistico allargato negli anni Tab Sedi di Imprese valori assoluti, confronto anni 2000 e 2007 per macroaggregati ALBERGHI ALTRE STRUTTURE RISTORANTI BAR SERVIZI AL TURISTA TOTALE PERUGIA TERNI UMBRIA CENTRO TOTALE Come premessa all analisi dell evoluzione del comparto turistico allargato in Umbria, sono riportati per ogni macroaggregato i valori assoluti del primo e dell ultimo anno delle serie storiche di riferimento. Questo dato consente pertanto di leggere gli andamenti dei singoli macroaggregati alla luce del loro peso relativo nei fenomeni dell imprenditorialità turistica umbra. 53

54 Tab Unità Locali valori assoluti, confronto anni 2000 e 2007 per macroaggregati ALBERGHI ALTRE STRUTTURE RISTORANTI BAR SERVIZI AL TURISTA TOTALE PERUGIA TERNI UMBRIA CENTRO TOTALE Anche per le localizzazioni valgono le considerazioni espresse nel paragrafo precedente e si ritiene di sottolineare il forte incremento registrato negli anni di riferimento per le localizzazioni relative alle Altre strutture, fenomeno comune a tutto il territorio nazionale. 4.4 Focus sui comprensori turistici regionali al 31 marzo 2008 Tab Sedi di Imprese e Localizzazioni - valori assoluti per comprensori e per macro aggregati COMPRENSORIO 1: PERUGINO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI PERUGIA CORCIANO DERUTA TORGIANO TOTALE COMPRENSORIO 2: TERNANO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI TERNI ACQUASPARTA ARRONE CALVI DELL'UMBRIA FERENTILLO MONTEFRANCO NARNI OTRICOLI POLINO SAN GEMINI STRONCONE TOTALE

55 COMPRENSORIO 3: ALTO TEVERE SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI CITTA' DI CASTELLO CITERNA LISCIANO NICCONE MONTE S.M. TIBERINA MONTONE PIETRALUNGA SAN GIUSTINO UMBERTIDE TOTALE COMPRENSORIO 4: AMERINO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI AMELIA ALVIANO ATTIGLIANO AVIGLIANO UMBRO GIOVE GUARDEA LUGNANO IN TEVERINA MONTECASTRILLI PENNA IN TEVERINA TOTALE COMPRENSORIO 5: ASSISANO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI ASSISI BASTIA UMBRA BETTONA CANNARA TOTALE COMPRENSORIO 6: FOLIGNATE SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI FOLIGNO BEVAGNA GUALDO CATTANEO MONTEFALCO NOCERA UMBRA SELLANO SPELLO TREVI VALTOPINA TOTALE

56 COMPRENSORIO 7: EUGUBINO ALTO CHIASCIO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI GUBBIO COSTACCIARO FOSSATO DI VICO GUALDO TADINO SCHEGGIA E PASCELUPO SIGILLO VALFABBRICA TOTALE COMPRENSORIO 8: ORVIETANO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI ORVIETO ALLERONA BASCHI CASTEL VISCARDO CASTEL GIORGIO FABRO FICULLE MONTECCHIO MONTEGABBIONE MONTELEONE D'ORVIETO PARRANO PORANO SAN VENANZO TOTALE COMPRENSORIO 9: SPOLETINO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI SPOLETO CAMPELLO SUL CLITUNNO CASTEL RITALDI GIANO DELL'UMBRIA TOTALE

57 COMPRENSORIO 10: TRASIMENO SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI CASTIGLIONE DEL LAGO CITTA' DELLA PIEVE MAGIONE PACIANO PANICALE PASSIGNANO S.T PIEGARO TUORO SUL TRASIMENO TOTALE COMPRENSORIO 11: TUDERTE SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI TODI COLLAZZONE FRATTA TODINA MARSCIANO MASSA MARTANA MONTECASTELLO DI VIBIO TOTALE COMPRENSORIO 12: VALNERINA SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI CASCIA CERRETO DI SPOLETO MONTELEONE DI SPOLETO NORCIA POGGIODOMO PRECI SANT' ANATOLIA DI NARCO SCHEGGINO VALLO DI NERA TTOTALE TOTALE REGIONE UMBRIA SEDI DI IMPRESA LOCALIZZAZIONI Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE SEDI IM- PRESA Comuni Alberghi Altre strutture Ristoranti Bar Servizi al turista TOTALE LOCALIZ- ZAZIONI TOTALE

58 Tab Imprese e Unità Locali rapporti di composizione per macro aggregati e per comprensori Totale Comparto valori assoluti Rapporti di composizione Turistico Allargato Sedi Impresa Localizzazioni Sedi Impresa Localizzazioni Perugino ,1 19,3 Ternano ,9 14,4 Assisano ,7 Folignate ,5 Alta Valle del Tevere ,2 8,8 Trasimeno ,4 8,6 Alto Chiascio ,6 6,2 Orvietano ,2 7,1 Spoletino ,8 5,4 Tuderte ,6 4,7 Valnerina ,1 3,1 Amerino ,2 totale Alberghi valori assoluti Rapporti di composizione Sedi Impresa Localizzazioni Sedi Impresa Localizzazioni Perugino ,7 Ternano ,7 10,2 Assisano ,2 Folignate ,2 10,8 Alta Valle del Tevere ,6 4,8 Trasimeno ,4 9,2 Alto Chiascio ,3 6,7 Orvietano ,3 7,7 Spoletino ,9 7 Tuderte ,7 4,7 Valnerina ,5 5,7 Amerino 6 9 1,4 1,5 totale Altre strutture valori assoluti Rapporti di composizione Sedi Impresa Localizzazioni Sedi Impresa Localizzazioni Perugino ,8 11,3 Ternano ,9 Assisano ,3 13,9 Folignate ,9 10,8 Alta Valle del Tevere ,5 8,4 Trasimeno ,2 18 Alto Chiascio ,3 5,7 Orvietano ,5 7,7 Spoletino ,7 Tuderte ,5 6,7 Valnerina ,3 3,7 Amerino ,8 2,3 totale

59 Ristoranti valori assoluti Rapporti di composizione Sedi Impresa Localizzazioni Sedi Impresa Localizzazioni Perugino ,8 Ternano ,5 15,6 Assisano ,8 7,8 Folignate ,9 10 Alta Valle del Tevere ,6 9,3 Trasimeno ,5 7,3 Alto Chiascio ,4 5,4 Orvietano ,6 Spoletino ,9 6,6 Tuderte ,5 3,9 Valnerina ,9 2,7 Amerino ,9 2,1 totale Bar valori assoluti Rapporti di composizione Sedi Impresa Localizzazioni Sedi Impresa Localizzazioni Perugino ,2 20,1 Ternano ,8 16 Assisano ,8 7,1 Folignate ,4 10,8 Alta Valle del Tevere ,7 10 Trasimeno ,2 6,8 Alto Chiascio ,9 8,2 Orvietano ,9 Spoletino ,5 5,1 Tuderte ,1 4,7 Valnerina ,7 2,7 Amerino ,7 2,6 totale Servizi al turista valori assoluti Rapporti di composizione Sedi Impresa Localizzazioni Sedi Impresa Localizzazioni Perugino ,1 27,1 Ternano ,6 18,1 Assisano ,2 Folignate ,5 10,1 Alta Valle del Tevere ,8 8,3 Trasimeno ,4 Alto Chiascio ,1 2,9 Orvietano ,3 6,1 Spoletino ,4 4,6 Tuderte ,7 4,5 Valnerina ,4 2,1 Amerino ,1 1,6 totale

60 Tab Localizzazioni valori assoluti, incidenze e indici su base 2000 ( per macro aggregati e per comprensori serie storica ) VALORI ASSOLUTI Totale comparto comprensorio COMPRENSORIO 1: PERUGINO COMPRENSORIO 2: TERNANO COMPRENSORIO 3: ALTO TEVERE COMPRENSORIO 4: AMERINO COMPRENSORIO 5: ASSISANO COMPRENSORIO 6: FOLIGNATE COMPRENSORIO 7: EUGUBINO COMPRENSORIO 8: ORVIETANO COMPRENSORIO 9: SPOLETINO COMPRENSORIO 10: TRASIMENO COMPRENSORIO 11: TUDERTE COMPRENSORIO 12: VALNERINA UMBRIA INCIDENZE su totale anno Totale comparto comprensorio COMPRENSORIO 1: PERUGINO 20,9 20,1 20,0 20,2 19,8 19,6 19,6 19,3 COMPRENSORIO 2: TERNANO 14,0 14,4 14,8 14,4 14,5 14,2 14,4 14,4 COMPRENSORIO 3: ALTO TEVERE 8,2 8,3 8,3 8,5 8,7 8,6 8,7 8,8 COMPRENSORIO 4: AMERINO 2,4 2,5 2,4 2,3 2,3 2,4 2,3 2,2 COMPRENSORIO 5: ASSISANO 10,0 9,8 9,9 9,6 9,7 9,8 9,8 9,7 COMPRENSORIO 6: FOLIGNATE 10,1 10,1 10,1 10,1 10,2 10,3 10,3 10,5 COMPRENSORIO 7: EUGUBINO 7,0 6,8 6,7 6,8 6,8 6,7 6,4 6,2 COMPRENSORIO 8: ORVIETANO 6,6 6,6 6,7 6,9 7,0 7,1 7,2 7,1 COMPRENSORIO 9: SPOLETINO 5,7 5,7 5,5 5,5 5,4 5,5 5,4 5,4 COMPRENSORIO 10: TRASIMENO 8,5 8,8 8,8 8,7 8,6 8,6 8,7 8,6 COMPRENSORIO 11: TUDERTE 3,9 4,1 4,1 4,2 4,2 4,3 4,4 4,7 COMPRENSORIO 12: VALNERINA 2,9 2,8 2,8 2,8 2,8 2,9 2,9 3,1 UMBRIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 60

61 NUMERI INDICI numeri indici (base 100=2000) Totale comparto comprensorio COMPRENSORIO 11: TUDERTE 100,0 111,1 113,8 121,7 125,9 133,3 138,6 153,4 COMPRENSORIO 8: ORVIETANO 100,0 104,3 109,3 117,4 122,0 129,8 133,5 135,4 COMPRENSORIO 3: ALTO TEVERE 100,0 105,3 110,0 117,0 122,3 126,8 129,8 135,0 COMPRENSORIO 12: VALNERINA 100,0 102,1 104,9 108,5 112,7 119,7 121,8 132,4 COMPRENSORIO 6: FOLIGNATE 100,0 104,5 108,3 112,0 116,4 122,1 125,4 130,2 COMPRENSORIO 2: TERNANO 100,0 107,2 114,0 115,5 119,0 121,6 125,7 128,2 COMPRENSORIO 10: TRASIMENO 100,0 107,2 111,8 114,7 117,1 121,2 124,8 126,2 UMBRIA 100,0 104,1 108,2 112,2 115,2 119,9 122,5 124,9 COMPRENSORIO 5: ASSISANO 100,0 101,8 107,0 107,8 111,7 117,2 120,2 120,9 COMPRENSORIO 9: SPOLETINO 100,0 105,4 105,4 108,3 109,7 116,6 117,3 119,5 COMPRENSORIO 1: PERUGINO 100,0 100,2 103,2 108,6 109,0 112,2 114,8 115,1 COMPRENSORIO 4: AMERINO 100,0 107,8 110,3 108,6 111,2 121,6 119,8 114,7 COMPRENSORIO 7: EUGUBINO 100,0 101,8 104,7 109,7 113,5 115,9 112,6 112,1 E evidente come nel periodo osservato ci sia stata una differente velocità nella crescita del comparto turistico tra i diversi comprensori della regione, con una maggiore dinamicità per il Tuderte, l Orvietano, l Alto Tevere, la Valnerina, il Folignate, il Ternano ed il Trasimeno che registrano incrementi superiori alla media regionale. VARIAZIONI annuali - Totale comparto comprensorio 2001/ / / / / / / 2006 COMPRENSORIO 11: TUDERTE 11,11 2,38 6,98 3,48 5,88 3,97 10,69 COMPRENSORIO 8: ORVIETANO 4,35 4,76 7,39 3,97 6,36 2,87 1,40 COMPRENSORIO 3: ALTO TEVERE 5,25 4,51 6,36 4,49 3,68 2,37 4,05 COMPRENSORIO 12: VALNERINA 2,11 2,76 3,36 3,90 6,25 1,76 8,67 COMPRENSORIO 6: FOLIGNATE 4,46 3,69 3,37 3,99 4,88 2,66 3,88 COMPRENSORIO 2: TERNANO 7,15 6,40 1,28 3,03 2,21 3,36 1,97 COMPRENSORIO 10: TRASIMENO 7,21 4,26 2,58 2,10 3,49 2,98 1,16 UMBRIA 4,11 3,89 3,70 2,72 4,06 2,15 2,02 COMPRENSORIO 5: ASSISANO 1,84 5,02 0,76 3,61 4,95 2,62 0,51 COMPRENSORIO 9: SPOLETINO 5,42 0,00 2,74 1,33 6,25 0,62 1,85 COMPRENSORIO 1: PERUGINO 0,20 3,02 5,21 0,36 2,96 2,26 0,26 COMPRENSORIO 4: AMERINO 7,76 2,40-1,56 2,38 9,30-1,42-4,32 Degni di nota sono i valori registrati per il Tuderte e la Valnerina che confermano la forte attrattività e vocazione turistica di questi comprensori. Tuttavia dall esame dei numeri indici ed in particolare da quanto emerge dal grafico successivo, si osserva una crescita costante comune a tutto il territorio regionale con le sole eccezioni dei comprensori dell Egubino ed in particolare dell Amerino che negli ultimi due anni hanno registrato una flessione in termini di unità locali attive. 61

62 Graf. 3 - Incidenze comprensori 160,0 150,0 140,0 NUMERI INDICI COMPRENSORI COMPRENSORIO 11: TUDERTE COMPRENSORIO 8: ORVIETANO COMPRENSORIO 3: ALTO TEVERE COMPRENSORIO 12: VALNERINA COMPRENSORIO 6: FOLIGNATE INDICE 130,0 120,0 110,0 COMPRENSORIO 2: TERNANO COMPRENSORIO 10: TRASIMENO UMBRIA COMPRENSORIO 5: ASSISANO COMPRENSORIO 9: SPOLETINO 100,0 90, ANNO COMPRENSORIO 1: PERUGINO COMPRENSORIO 4: AMERINO COMPRENSORIO 7: EUGUBINO 62

63 Capitolo 5 Lo stato di attuazione della legge regionale n. 18 del Introduzione La legge regionale 27 dicembre 2006, n. 18 ha modificato in maniera sostanziale l assetto del turismo umbro, sia dal punto di vista dell allocazione delle funzioni amministrative, che, in armonia con il rinnovato Titolo V della Costituzione, sono state conferite al sistema degli enti locali secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, sia dal punto di vista della disciplina tecnica. La piena attuazione della l.r. 18/2006, che si configura come una legge organica, necessita tuttavia di numerosi interventi successivi, riferiti non solo agli aspetti squisitamente normativi (regolamenti, atti di indirizzo), ma anche a quelli connessi con la costruzione del prodotto, con la revisione del posizionamento e l attività di animazione. Per quanto riguarda l effettivo trasferimento delle funzioni al sistema degli Enti locali, si è recentemente avviato il tavolo tecnico con le Province di Perugia e Terni, a cui la l.r. 18/2006 dispone che vengano trasferite le funzioni amministrative in materia di agenzie di viaggio e turismo, professioni turistiche, associazioni senza scopo di lucro, ivi comprese le pro loco, imprese professionali di congressi, e tenuta e aggiornamento dei relativi elenchi provinciali. Rispetto alle funzioni amministrative conferite ai Comuni, la legge regionale n. 23/2007, che ha disposto l istituzione degli ATI (Ambiti territoriali integrati), ha inserito tra le materie di competenza di tali organismi anche il turismo. Resta da definire, pertanto, se debba intendersi, con ciò, il solo trasferimento delle funzioni di informazione e accoglienza turistica di cui alla l.r. n. 3/1999 o anche l allocazione in capo ad essi di ulteriori funzioni amministrative quali, ad esempio, la classificazione delle strutture ricettive dal momento che la l.r. n. 18/2006, nell attribuire tali funzioni ai Comuni, stabilisce che essi possano esercitarle anche in forma associata. Nelle more dei trasferimenti delle funzioni è stato approvato dalla Giunta regionale e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione, oltre che notificato a tutti i Comuni e alle associazioni di categoria, un atto di indirizzo volto ad uniformare, in tale fase di transizione, l esercizio delle funzioni amministrative in materia di strutture ricettive. 5.2 Lo stato di attuazione Dal punto di vista squisitamente normativo, comunque, a circa un anno e mezzo dalla sua entrata in vigore, lo stato di attuazione della l.r. 18/2006, può essere schematizzato nel modo seguente. a. strumenti operativi La Giunta regionale ha dato attuazione a tutti gli strumenti operativi previsti dalla legge. Con deliberazione del Consiglio regionale n. 224 del 4 marzo 2008 è stato approvato il primo Documento triennale di indirizzo strategico, di cui all art. 5 della l.r. n. 18/2006, che detta le linee di azione della Regione sia per quanto riguarda gli aspetti di promozione che di qualificazione 63

64 dell offerta e di costruzione del prodotto turistico. Con regolamento regionale 9 agosto 2007, n. 11 è stata disciplinata la Commissione per la promozione della qualità, di cui all art. 6, che è stata successivamente costituita con deliberazione della Giunta regionale ed è composta oltre che dal Direttore regionale competente, da quattro membri di cui due designati dalla Regione e due dalle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative. Alla Commissione, composta di esperti di rilievo nazionale, è stato affiancato un nucleo di supporto tecnico composto da rappresentanti delle Associazioni regionale di categoria maggiormente rappresentative del turismo e dell agriturismo. La Commissione si è insediata il 3 giugno scorso ed ha definito le principali problematiche su cui concentrare la propria attività nell anno 2008 (problematiche connesse alla classificazione delle strutture ricettive, progettazione degli strumenti per la costruzione di club e di unioni di prodotto). Con regolamento regionale 9 agosto 2007, n. 10, inoltre, è stato disciplinato l Osservatorio regionale sul turismo, rispetto al quale sono state confermate ed anzi meglio definite le precedenti modalità organizzative che vedono il coinvolgimento stabile di Sviluppumbria, che svolge funzioni di coordinamento del Centro di Studi Superiori sul Turismo e sulla Promozione Turistica di Assisi. Alle attività dell Osservatorio, al fine di garantire la conformità dei dati e delle elaborazioni regionali agli standard nazionali, partecipa l Istituto nazionale ricerche turistiche - ISNART, previa intesa della Giunta regionale con Unioncamere Umbria. b. agenzia di promozione turistica: Tutti gli adempimenti necessari per garantire il pieno funzionamento dell APT stati completati. In particolare, sono stati nominati tutti gli organi previsti (Amministratore unico, Comitato di concertazione, Revisori dei conti) e la Giunta regionale ha approvato il regolamento di organizzazione interno e il connesso regolamento di contabilità, oltre che la dotazione organica dell Agenzia. A seguito dell approvazione del Documento triennale di indirizzo strategico, l APT ha presentato il Piano annuale delle attività che è stato approvato dalla Giunta regionale con DGR 692/2008. c. regolamenti e atti di indirizzo Oltre ai Regolamenti riferiti alla Commissione per la promozione della qualità e all Osservatorio regionale sul turismo, con Regolamento regionale 9 agosto 2007, n. 12, è stata anche disciplinata l attività dell impresa professionale di congressi, nella logica della qualità. Ferma restando la libertà di iniziativa imprenditoriale nel settore congressuale, infatti, il regolamento ha inteso definire degli standard minimi qualitativi di natura volontaria rivolti agli operatori del settore che definiscano l attività come impresa professionale, sulla base di un insieme di servizi qualificati e organizzati in maniera professionale garantiti al committente. Il Regolamento troverà la sua piena attuazione dopo l effettivo trasferimento alle Province delle funzioni amministrative in materia. Per quanto riguarda gli altri strumenti di attuazione, la l.r. n. 18/2006 prevede l adozione di numerosi atti di indirizzo con particolare riferito a specifici aspetti delle cosiddette norme tecniche. Allo stato attuale sono stati approvati dalla Giunta regionale e pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione i seguenti atti: Atto di indirizzo sui criteri per l iscrizione all elenco provinciale delle associazioni nazionali senza scopo di lucro che svolgono attività di organizzazione e vendita di viaggi e soggiorni per i propri associati. Atto di indirizzo per l organizzazione di campeggi fissi da parte di enti o associazioni senza scopo di lucro. 64

65 Atto di indirizzo per l accertamento dei requisiti di conoscenze e attitudini professionali per l esercizio dell attività di direttore tecnico di agenzia di viaggio e turismo. È stato, inoltre, preadottato dalla Giunta regionale l Atto di indirizzo su criteri, modalità e termini per la raccolta e trasmissione dei dati statistici sul movimento turistico che dovrà essere approvato d intesa con i Comuni. Vista la complessità della materia, che impatta fortemente anche con la normativa nazionale in materia, nell elaborazione dell Atto è stato coinvolto anche il Servizio regionale di Statistica. Rispetto a tale atto, su cui già si sono positivamente espresse le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, sono in fase di programmazione una serie di incontri con i Servizi Turistici Associati e i Comuni stessi prima di richiedere l intesa formale all organo competente. È inoltre in corso di elaborazione l Atto di indirizzo per la definizione degli standard di qualità dei servizi di informazione e accoglienza turistica e dei soggetti che possono collaborare allo svolgimento di tali attività. Le funzioni in materia sono di competenza dei Comuni che le svolgono in forma singola o associata mediante i Servizi Turistici Associati di cui alla l.r. n. 3/1999. Per comprendere pienamente il livello sia quantitativo che qualitativo dell offerta resa sul territorio regionale è stata realizzata un indagine conoscitiva propedeutica alla stesura dell atto di indirizzo, finalizzata a verificare le attuali condizioni sia giuridiche che strutturali, di servizio e di personale. L indagine, effettuata mediante la compilazione di un apposita scheda-questionario da parte dei Servizi Turistici Associati, ha riguardato sia gli uffici IAT gestiti da questi ultimi, sia quelli gestiti dai Comuni in forma singola, sia i punti di informazione non istituzionali, cioè gestiti, anche in forma volontaristica, da soggetti quali le pro loco o i consorzi di operatori. I dati e le informazioni raccolte sono in fase di avanzata elaborazione. Gli aspetti riguardanti l abilitazione e l esercizio delle professioni turistiche sono quelli modificati in maniera più radicale dalla l.r. n. 18/2006. Si passa, infatti, da un sistema basato sull effettuazione di sessioni di esami abilitanti ad un sistema che lega l abilitazione stessa alla formazione professionale, materia peraltro già di competenza delle Province. La legge ha pertanto disposto che la Regione, oltre a determinare annualmente i fabbisogni, determini, mediante appositi atti di indirizzo, gli standard professionali, formativi, di percorso e procedurali per la realizzazione degli interventi formativi, in armonia con l offerta formativa regionale. Su questo versante si è già provveduto ad elaborare, in collaborazione con il Servizio Istruzione e sulla base dei criteri fissati a livello di repertorio nazionale, i profili professionali delle professioni turistiche individuate dalla legge. Su tali profili è stata svolta specifica concertazione con le associazioni di categoria coinvolte provvedendo ad acquisirne e, ove possibile, ad accoglierne, le osservazioni. A seguito di ciò, si sta attualmente lavorando alla determinazione degli standard formativi, di percorso e procedurali, ai fini della elaborazione dell Atto. Parallelamente a ciò, in attuazione dell articolo 10, comma 4, del decreto legge 27 gennaio 2007, n. 7 (Decreto Bersani), convertito con modificazioni con legge 2 aprile 2007, n. 40, è stato approvato dalla Giunta regionale e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione un Atto di indirizzo per l esercizio delle attività di guida turistica e accompagnatore turistico, secondo modalità semplificate e riservato a laureati in discipline specifiche quali storia dell arte, archeologia e materie turistiche. Altri aspetti sui quali si sta cominciando ad intervenire sono l Atto di indirizzo per la definizione dei requisiti per l esercizio dell attività turistica da parte delle Associazioni Pro loco, finalizzato anche all accesso ai contributi, e la determinazione dello schema tipo di polizza assicurativa di responsabilità civile per le agenzie di viaggio e turismo e per la professione di guida ambientale escursionistica. Una breve nota merita la disciplina dell albergo diffuso. Allo stato attuale non si è provveduto ad 65

66 elaborare l Atto di indirizzo previsto dall art. 23, comma 7, della l.r. n. 18/2006, in quanto sta emergendo la necessità di intervenire prima sul disposto legislativo per consentire una sua più compiuta applicazione anche in relazione a realtà presenti sul territorio umbro che non possono identificarsi, come prescrive, quali centri storici, ma che si connotano in altre tipologie, come i borghi rurali, che sono comunque assolutamente idonee alla realizzazione di alberghi diffusi, in quanto tipiche della tradizione e della cultura umbre. Rispetto a ciò, oltre ad un attenta disamina delle più recenti normative regionali, appare quanto mai opportuno un momento di confronto pubblico, volto ad individuare norme, caratteri e modalità applicative che valorizzino pienamente anche in termini di marketing tale interessante e innovativa tipologia. 66

67 Capitolo 6 Agenzia di promozione turistica dell Umbria: la valutazione di efficacia delle attività promozionali 6.1. Le attività dell Agenzia di Promozione Turistica dell Umbria Per la propria attività di promozione l Agenzia opera sulla base di un piano annuale, inquadrato nel sistema della Programmazione triennale regionale di cui alla lr. n. 18/2006. Per il piano in vigore, non potendo limitarsi alla individuazione di attività capaci di espletare i propri effetti nell arco di un solo anno, si è fatto riferimento ad azioni che potranno raggiungere obiettivi e risultati in un arco temporale di medio periodo. Le dinamiche del turismo globale, sia dal punto di vista della domanda che dell offerta, non consentono infatti di raggiungere risultati significativi con a- zioni di breve periodo, necessariamente discontinue e saltuarie. Il Piano è stato redatto anche sulla base delle indicazioni della Giunta Regionale e dopo consultazioni con le associazioni di categoria, consorzi ed altri portatori di interessi in campo economico, turistico e culturale. Il Piano di attività ha tenuto conto dello scenario di mercato individuato dai suddetti documenti e ha ampliato le attività tradizionali dell APT con progettualità di tipo strategico. Sia pur sinteticamente, è opportuno ribadire in questa sede l asse ispiratore delle attività che l APT ha svolto per accrescere l attrattività delle risorse turistiche regionali: è infatti principio basilare concentrare tutte le diverse attività di promozione - sia nei confronti della domanda (in ottica di marketing) sia in rapporto al potenziamento dell offerta - seguendo un filo conduttore coerente ed unitario, capace di rafforzare la vision che il mercato globale ha di questo territorio. Pertanto, l attività dell APT è stata quella di cogliere sul territorio tutte le reali potenzialità presenti ed emergenti, analizzarle e, partendo da queste, costruire un progetto di offerta integrata su scala regionale, da connettere con i mercati obiettivo e, più in generale, da spendere sul mercato globale, superando ogni forma di localismo. Il lavoro svolto ha teso a cogliere l evoluzione dei flussi turistici sempre più organizzati in tribù che in quanto tali, sovvertono la gerarchia tradizionale dei paesi obbiettivo ed allargano la platea interessata. Nella maggior parte dei casi la difficoltà risiede proprio nel mettere in relazione più soggetti sul territorio e nella reale capacità di vendita del prodotto turistico. Ciò è possibile metterlo in pratica a partire dalle modalità di partecipazione alle varie fiere e borse del turismo, nelle quali occorre tendere a circoscrivere la partecipazione all offerta di club di prodotto appartenenti ai progetti tematici intorno alle quali ruota tutto il sistema turistico umbro. In sintesi la metodologia di lavoro si è sviluppata attorno a questi assi fondamentali: a. Progetti-mercato b. Progetti tematici /Tribù turistiche c. Progetti-prodotto d. Fiere, workshop (Italia ed estero) e. La Borsa del turismo Umbro (BTU) f. Press tour e assistenza per giornalisti g. Web marketing h. Immagini (media e audiovisivi) 67

68 Progetti-mercato Sulla varie tipologie di mercato si è teso ad agire soprattutto attraverso progetti tematici o relativi a prodotti e target specifici, mentre sui mercati nuovi o sperimentali si sono realizzate azioni a carattere trasversale/istituzionale, a forte impatto e capaci di superare la soglia di visibilità. Si è scelto di concentrare le risorse prioritariamente su pochi mercati e poi sulle tribù indipendentemente dalla loro collocazione e secondo canali già esistenti, così da rendere maggiormente efficace l azione promo-commerciale, nonché a stabilire sinergie con altre regioni-aree limitrofe (ad e- sempio, province di Arezzo e Siena, Romagna e Tuscia, ecc.), così da evitare cannibalismo su mercati-obiettivo comuni e accrescere l efficacia delle attività e strumenti promo-commerciali. Le attività previste sono state articolare in base a due macro-mercati: italiano ed estero. In base alle analisi dell Osservatorio regionale ed agli obiettivi del Piano Triennale regionale, per il mercato italiano si sono considerate prioritarie le seguenti aree obiettivo (ordinate in maniera decrescente in funzione degli arrivi 2007 che rappresentano il 59,7 del mercato italiano complessivo): Incidenza Lazio (in particolare la città di Roma) 18,8 Campania 13,4 Lombardia 12,8 Puglia 7,8 Veneto 6,9 Per quanto riguarda invece i mercati esteri si sono considerati prioritari (qui ordinati in maniera decrescente in funzione degli arrivi 2007 che rappresentano complessivamente l 80,7 del mercato estero): Incidenza Nord America (USA e Canada) 25,1 Benelux e Scandinavia 19,0 Germania, Austria, Svizzera 18,9 Gran Bretagna e Irlanda 8,3 Francia 7,2 Giappone 2,2 Oltre a tali progetti relativi ai principali mercati obiettivo, sono state realizzate anche azioni mirate in altri Paesi esteri e aree d interesse per l incoming turistico umbro, previsti dal Documento strategico regionale e relativi aggiornamenti annuali Progetti tematici e progetti per tribù turistiche In base all attuale contesto di mercato turistico e alla luce della documentazione a disposizione (in particolare, del Documento di indirizzo strategico regionale e successive integrazioni), si è considerato che nel breve-medio periodo potesse essere adottata la seguente segmentazione per l offerta di prodotti turistici tematici umbri: 68

69 - Acque terme, benessere, acque minerali; - Verde outdoor, natura, parchi, cicloturismo (nelle varie accezioni: mountain bike, slowbike, road bike); - Terre enogastronomia, strade del vino e dell olio, borghi e territori lenti ; - Affari meeting, incentive, convegni, congressi; - Associato e scolastico associato, sociale e religioso, per famiglie e per ragazzi. Si precisa che il segmento turismo culturale (il paesaggio culturale in senso lato) non fa parte di tale segmentazione in quanto prodotto core e trasversale a tutto il territorio e a tutte le filiere turistiche regionali; pertanto, lo si è considerato all interno dell attività istituzionale dell APT. Altrettanto hanno esulato da una progettazione tematica e perciò sono stati considerati in un ottica di progetto-prodotto a carattere istituzionale - i principali grandi eventi a cadenza annuale che fungono da traino dell immagine e delle motivazioni turistica, che il mercato internazionale identifica con l offerta turistica regionale nel suo complesso, quali principalmente: Umbria Jazz (Perugia e Orvieto), Festival dei due Mondi (Spoleto), Marcia della pace (Assisi). I prodotti turistici tematici (o di filiera) nella fase attuale del turismo umbro sono da considerare come dei prodotti turistici semilavorati : prodotti, cioè, già esistenti, strutturati in se stessi al punto da poter essere presentati sul mercato, ma non sufficientemente articolati e integrati a livello territoriale complessivo. Si tratta, quindi, di prodotti a forte potenziale di sviluppo se adeguatamente strutturati e dimensionati e si è operato affinché potessero costituirsi in reti articolate e su base territoriale non locale. Tali progettualità sono state simili a quelle assunte in altre esperienze a livello regionale e internazionale secondo la forma di Unioni di prodotto e hanno avuto anche il compito di definire e collaudare una metodologia adatta al territorio umbro, pur avendo ben presente le migliori esperienze italiane ed estere che già da alcuni anni hanno definito adeguati standard di riferimento non più eludibili. Nell ambito dei progetti tematici, il turismo religioso ha meritato un approfondimento, per i suoi grandi numeri e la forte componente motivazionale, che esula dagli schemi dei tradizionali flussi turistici. L APT ha già avviato una collaborazione con l Opera Romana Pellegrinaggi per la realizzazione di azioni mirate, quali la possibilità di utilizzare l aeroporto di Sant Egidio per i loro voli charter e per la realizzazione dei tratti umbri dell itinerario della Via Francigena orientale. Sono stati invece considerati progetti per tribù quei prodotti turistici locali e di eccellenza, in forma ancora embrionale e/o con peculiarità tali da poter assumere una forte attrattività anche internazionale nei confronti di nicchie di mercato specifiche. Tra queste tribù, in base ad una prima ricognizione sul territorio umbro, possono ad esempio essere considerate: archeologia, speleologia, sport estremi (torrentismo, deltaplano e parapendio), ecc. Un importante ruolo è stato attribuito alle reti di città quali Città Slow, Borghi più belli d Italia, Città del vino e dell olio, Città della ceramica, ecc. oltre che alle città gemellate in Italia e all estero. Queste realtà messe a sistema possono costituire un vero e proprio prodotto e un sistema promocommerciale da sviluppare e potenziare. In funzione della segmentazione della domanda, tenendo conto delle risorse a disposizione e della necessità di concentrarsi su poche aree-mercato al fine di aumentare l efficacia delle azioni previste ed evitare le azioni una tantum, sono stati previsti i seguenti progetti-mercato: - Italia; - Regno Unito e Londra; - Germania; - Nord America; - Paesi Bassi; - Francia; - mercati emergenti. 69

70 Ogni progetto è stato integrato con i progetti tematici, al fine di evitare sovrapposizioni tra un approccio geografico e uno tematico della promo-commercializzazione turistica regionale. L implementazione di ogni progetto-mercato ha adottato la seguente metodologia: a. redazione di una scheda mercato, un data base degli interlocutori principali per quel mercato (sull area-mercato e in Umbria), fiere e manifestazioni di settore, analisi quali-quantitativa della domanda; b. conferenza di servizi con le rappresentanze italiane presenti nell area-mercato (rappresentanza diplomatica, Istituto italiano di cultura, Enit, Camere di commercio, ICE, presenze imprenditoriali consolidate); c. costituzione del Gruppo di lavoro (responsabile APT, referente presso la Regione Umbria, referente mercato/paese, associazioni categoria e altri soggetti nel territorio umbro) con relativo project manager; d. definizione del programma pluriennale e relativo business plan (comprendente anche location, testimonial, ecc.); e. campagna informativa e di coinvolgimento degli operatori umbri; f. realizzazione delle attività di promo-commercializzazione (anche grazie al supporto di un soggetto/agenzia indigena ben radicata sull area-mercato) Progetti-prodotto Si tratta di progetti che si svolgono in un arco di tempo limitato (annuale o biennale) e che hanno come presupposto l esistenza di un prodotto turistico specifico (per area d offerta, mercato di riferimento, periodo, ecc.), riscontrabile grazie all esistenza di operatori pubblico-privati che siano partner dell ideazione e attuazione del progetto. Sono stati considerati oggetto di particolare interesse per lo sviluppo turistico dell Umbria i seguenti progetti-prodotto: - Bus operators e voli low cost; - Grandi mostre ed eventi ; - Week-end, ponti e Festività ; - Artigianato, sagre e mercatini tipici; - Territory placement; - Territori lenti; - Acque dell Umbria; - Personaggi umbri, ambasciatori e marketing del ricordo. 70

71 L attività della Agenzia di Promozione turistica si è concretizzata in: a) Fiere, workshop (Italia ed estero) La presenza della Regione Umbria a fiere e borse turistiche in Italia ed all Estero rappresenta tradizionalmente lo strumento principale per lo sviluppo di rapporti promo-commerciali. Un analisi costi-benefici ha portato, tuttavia, ad introdurre alcuni elementi di innovazione nella partecipazione dell APT a tali iniziative. Il criterio di base è stato quello di subordinare la partecipazione a programmi che sottostanno al criterio prima-durante-dopo, che abbiano, quindi, un iter temporale ampio e non si riducano alla partecipazione spot (dove ci si dedica quasi esclusivamente all allestimento di uno stand, più o meno imponente dal punto di vista coreografico). L impegno maggiore è stato dedicato ad eventi di animazione (incontri, workshops, educational, ecc.). Sulla base della disponibilità del budget, le iniziative sono state: - incontri con gruppi o singoli giornalisti; - incontri con operatori della domanda; - conferenze stampa di tipo generale o specifiche su eventi/iniziative/territori; - cene od altre iniziative conviviali, di promozione dei prodotti e territori. Questi incontri hanno fatto da prologo ad inviti per educational tour e per workshop in Umbria e hanno permesso di costruire ed aggiornare il data-base di giornalisti e di operatori della domanda. b) La Borsa del turismo Umbro (BTU) La BTU tradizionale è stata suddivisa in incontri tematici, di pari importanza e ad immagine coordinata (stesso marchio con più varianti), ad ognuno delle quali sono stati invitati a partecipare operatori specializzati nei rispettivi comparti turistici. Altri appuntamenti operativi possono essere organizzati per tribù turistiche precise. Le singole BTU sono state così impostate: 1. BTU Congressi e Meeting in Umbria Luogo: Perugia Eductours: a) incentive b) meeting, convegni, congressi Progetti tematici: Affari 2. BTU Natura e benessere (in concomitanza con la manifestazione Vitae) Luogo: Bastia Umbra, presso il centro fieristico Eductours: a) terme e benessere b) sport e natura Progetti tematici: Acque + Verde 3. BTU Terre ed enogastronomia (per gruppi organizzati e cultori della materia) Luogo: Narni, presso la rocca Eductours: a) enogastronomia b) borghi e territori lenti Progetti tematici: Terre 4. BTU Sport e ambiente Luogo, Valnerina, Norcia 71

72 5. BTU Turismo per ragazzi Luogo: Trasimeno c) Press tour e assistenze Sono già stati realizzati molti press tour, che si aggiungono a quelli già previsti all interno dei progetti-mercato e tematici, ed in particolare: a. Educational Tour Operator Opodo. In occasione della manifestazione Umbria atelier d art e nature che si è tenuta a Parigi lo scorso novembre presso la sede Enit, l Agenzia ha incontrato i titolari del sito internet Opodo.Fr, gruppo di primaria importanza in Francia per la vendita di vacanze su web. È stato raggiunto un accordo che prevedeva la presenza sul sito dell APT e della Regione dell Umbria per la durata di tre mesi con una campagna di comunicazione per un valore di oltre 45 mila euro a fronte di un costo pari a euro. In cambio di tale opportunità è stato ospitato nella nostra regione lo staff commerciale dell operatore Opodo che ha incontrato operatori, strutture e ha visitato i più significativi siti turistici della nostra regione. b. Educational Tour per giornalisti francesi. Sempre in occasione della manifestazione Umbria atelier d art e nature, si è svolta presso il prestigioso palazzo del Senato una conferenza stampa di presentazione della Mostra sul Pintoricchio con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e della Regione Umbria. In tale occasione sono stati ospitati in Umbria alcuni giornalisti di prestigiose testate francesi tramite la Società Observatoire che aveva organizzato l iniziativa a Parigi. c. Educational Tour per giornalisti inglesi. A seguito dell incontro operativo svoltosi a Londra il 14 maggio per la presentazione Umbria dei Grandi Eventi Estate 2008, si è svolto un educational tour di 6 giornalisti di testate specialistiche e di settore, compreso il prestigioso Times e l Inipendent on Sunday che dedicherà una pagina all Umbria su come può trascorrere una vacanza nella nostra regione una famiglia inglese. Inoltre sarà pubblicata una guida specifica in lingua inglese sull Umbria (footprint s guide book) che verrà venduta oltre che nel Regno Unito anche in America, Nuova Zelanda ed in Asia. Inoltre, sono stati realizzati altri 25 press tour, in occasione di: - principali eventi che vedono l APT come soggetto collaboratore per la loro attività promozionale; - lancio di nuovi progetti tematici o prodotti turistici; - richieste di assistenza e collaborazione che vengano da soggetti pubblici o privati organizzati Infine, sono stati garantiti i servizi di assistenza a giornalisti singoli in occasione di: - iniziative in collaborazione con soggetti e testate in ambito nazionale o internazionale; - presenza occasionale di giornalisti sul territorio regionale (in particolar modo stranieri); - redazione di nuove edizioni di guide turistiche (quali, ad esempio, Lonely Planet, Rough Guide, Michelin, ecc.). L interesse maggiore è stato dimostrato soprattutto dalla stampa e dagli operatori stranieri: Stati Uniti, Australia, Francia,Regno Unito, Austria per citarne alcuni. 72

73 d) Web marketing La promozione e soprattutto la commercializzazione turistica grazie al web sta cambiando il sistema di relazioni tra domanda e offerta del settore. La disintermediazione, se da una parte rappresenta un problema per la tradizionale rete di vendita, è anche una opportunità che va colta fino in fondo. Al portale nato come Umbria 2000 si vanno aggiungendo molteplici iniziative in campo privato che animano la rete e attraggono domanda ed attenzione in tutto il mondo. e) Tv satellitari In collaborazione con le emittenti televisive regionali è in fase di realizzazione un progetto di promozione dell Umbria che sappia utilizzare le opportunità offerte dalle TV che trasmettono via satellite. f) Immagini Per il turista globale che ogni giorno è destinatario di migliaia di immagini pubblicitarie, anche le sensazioni, le tradizioni, lo spirito dei luoghi occorre siano immaginabili (ma non per forza visibili), attraverso le espressioni delle persone ritratte nei materiali promo-commerciali o un atmosfera delle immagini iperrealista e riconoscibile. La veicolazione valoriale di un territorio e dei suoi asset attraverso messaggi espliciti o sublimali contenuti in media audiovisivi (quali cinema, TV, Internet) rappresenta per concorde convincimento degli esperti di marketing la forma di promozione a più alto rapporto risultato/costo. Diversissime possono essere le formule in cui realizzare questo tipo di comunicazione, su alcune delle quali l APT sta già lavorando, anche in collaborazione con Umbria Film Commission. L obiettivo che si pone il progetto APT è, quindi, di far diventare il territorio umbro, le sue storie ed i suoi prodotti oggetto della storia, legando quindi indissolubilmente ed esplicitamente il piacere della fruizione con il prodotto turistico. Esempi di progetti siffatti possono essere: uno o più film centrati su personaggi umbri (i Capitani di ventura); storie di prodotti (il vino, alla maniera di Sideways, il cioccolato, Lezioni di cioccolato, il tartufo, ecc.); storie di territori (vicende medioevali, la storia della riconquista papale attraverso l opera di Albornoz, una vicenda di un musicista che partecipa, ad esempio, al Festival dei due Mondi, etc.) Valutazione dell efficacia delle azioni promozionali Per i soggetti responsabili della promozione turistica di una destinazione/territorio, diventa essenziale monitorare e misurare gli effetti delle varie azioni promozionali che dovranno sostenere la commercializzazione dei prodotti turistici territoriali. Infatti, il processo di implementazione di una strategia di marketing turistico territoriale deve essere oggetto di una sistematica attività di monitoraggio e valutazione dei risultati e, cioè, dell efficacia (relazione fra risultati e obiettivi) e dell efficienza (relazione fra risultati e risorse) al fine di rilevare scostamenti, imperfezioni e riallineare il processo. Da questa consapevolezza, è derivato il sistematico utilizzo, da parte di APT, di una serie di strumenti di verifica delle proprie diverse attività ed in particolare: a) Borse e fiere. Per queste azioni, la nostra attuale metodologia di valutazione si basa sul monitoraggio dei seguenti fattori: 73

74 1. numero di adesioni degli operatori umbri, nel caso sia prevista la loro presenza; 2. numero di contatti con tour operator e con visitatori; 3. quantità di depliant o materiale pubblicitario distribuito e tipo di depliant maggiormente richiesti dal pubblico; 4. riscontri di stampa; 5. soddisfazione degli operatori partecipanti. b) Educational Tour per giornalisti. In questo caso, i fattori oggetto di analisi sono: 1. quantità e qualità delle testate che chiedono di essere presenti; 2. soddisfazione dei giornalisti sia rispetto alle strutture ricettive che al complesso delle attività svolte; 3. numero di articoli o servizi che ne scaturiscono. c) Conferenze stampa. Il monitoraggio tiene conto di: 1. numero di presenze registrate; 2. numero di articoli di giornali o servizi tv; 3. qualità e diffusione degli articoli. d) Sito Internet La valutazione degli accessi internet alla pagina dell APT dal sito della Regione rappresenta un altro elemento di analisi dell efficacia del nostro lavoro. Si riportano alcuni dati: Tab. 1 Indici di variazione dati internet mesi gennaio maggio 2007/ visitatori diversi anno più visitato Differenza gennaio febbraio marzo aprile maggio numero di visite anno più visitato Differenza gennaio febbraio marzo aprile maggio pagine anno delle pagine più visitate Differenza gennaio febbraio marzo aprile maggio In tutti i mesi presi in considerazione c è stata maggiore affluenza nei mesi del

75 6.2.1 Esempi di valutazione di efficacia di azioni promozionali svolte nel periodo ottobre aprile 2008 Conferenza stampa di presentazione della Mostra del Pintoricchio 14 novembre 2007 Parigi, presso il Senato francese Giornalisti presenti: 50 per giornali specializzati nel settore dell arte, del turismo, giornali a larga diffusione come le Monde, le Figaro, Liberation Articoli pubblicati: 45 Conferenza stampa di presentazione degli eventi Estate 2008 in Umbria Londra 14 Maggio 2008 Testimonial: Umbria Jazz e Spoleto Festival Giornalisti e operatori presenti: 120 Ne sono seguiti educational e presenze di giornalisti agli eventi Borsa Internazionale del Turismo Milano febbraio Milano Articoli pubblicati: 20 articoli Operatori umbri presenti: 120 Contatti con visitatori: Contatti con tour operator italiani e stranieri: oltre 120 Incontro tour operator - estero LONDRA 18 MARZO 2008 Workshop con i primi 3 operatori del Regno Unito Incontro con altri 15 operatori di piccole e medie dimensioni Incontro con le istituzioni italiane a Londra(Enit, Ambasciata,Istituto di cultura) A questo incontro sono seguite collaborazioni,visite in Umbria,inserzioni nei cataloghi,press tour. Borsa del Turismo Congressuale - Meeting in Umbria (prima borsa del turismo congressuale umbro) 5-8 giugno Perugia Operatori della domanda: 62 Imprese turistiche dell offerta: 36 Contatti realizzati: circa 1.000, con un costo contatto di circa 85 Valutazione operatori : positiva Il futuro Il controllo diventa lo sbocco naturale e necessario di una programmazione delle strategie promozionali e di marketing di un impresa turistica e, tanto più, di una destinazione. Gli strumenti di valutazione fino ad oggi utilizzati riescono solo parzialmente, tuttavia, ad assicurare il livello di valutazione dei risultati delle azioni promozionali necessario per incidere positivamente sulla ottimizzazione degli effetti delle stesse a favore del sistema di offerta turistico dell Umbria. 75

76 Occorre quindi adottare alcuni sistemi di valutazione a medio o lungo periodo più strutturati rispetto agli attuali: Panel permanenti di operatori Uno strumento di valutazione di facile gestione ed attivazione è costituito dalla creazione di marketing panel, cioè di uno o più gruppi di persone che si prestano ad essere intervistate relativamente ad una certo tema, nel nostro caso, l efficacia delle azioni promozionali dell Agenzia. Si tratta di valutazioni che non hanno una valenza statistica, ma la stabilità del panel può garantire affidabilità sui risultati. Un panel può essere costituito da 30/35 operatori umbri del settore a cui somministrare ogni quadrimestre una serie di domande specifiche adatte a verificare l impatto della varie azioni promozionali sul mercato e, comunque, il loro giudizio. Un altro tipo di panel può essere formato da 5/10 soggetti esterni alla Regione (tour operator di altre regioni o esteri, opinion leader, giornalisti, ecc.) a cui somministrare domande per capire meglio la percezione che si ha dall esterno della nostra attività. Marketing audit Un altro strumento che può essere utile attivare è rappresentato dal marketing audit. Il marketing audit è una forma di controllo strategico delle attività di marketing e delle attività aziendali che, forse, più si adatta alle esigenze di un soggetto responsabile per la promozione turistica di un territorio. Il suo oggetto è l'analisi continua del mercato, della situazione interna ed esterna, dell adeguatezza degli obiettivi, della strategia e delle azioni implementate, dei problemi organizzativi, con lo scopo di individuare limiti e opportunità e proporre in tempo modifiche delle proprie strategie. L'efficacia del marketing audit dipende essenzialmente da una serie di fattori: costanza nel tempo delle verifiche; qualità delle informazioni; globalità dei fattori individuati; tipo di analisi e di azioni correttive. Anche l'incidenza delle azioni svolte (promozione e pubblicità) sugli atteggiamenti del consumatore può essere analizzata e in particolare: il ricordo e l'immagine della località; la capacità di comprensione e di assorbimento dei messaggi (secondo le culture di provenienza) forniti dal sistema informativo e dal materiale prodotto; la distanza tra immagine reale e immagine pubblicitaria; il grado di soddisfazione; l'efficacia della comunicazione; l'efficacia dei singoli strumenti promozionali. Provenienza turismo estero In questo settore abbiamo a disposizione dei dati statistici divisi per stato o aggregati di stati. Ai fini di una valutazione più stringente sui flussi e, quindi, per meglio misurare l efficacia delle azioni promozionali, sarebbero utili rilevazioni che indicassero anche le regioni o grandi città o aree più omogenee di provenienza del turista. Ad esempio, per la Francia sarebbe utile saper se i flussi provengono dall area di Parigi o di Lione o di Bordeaux, ecc ; per gli Stati Uniti capire se le aree di maggiore generazione di flussi turistici sono quelle di New York o di Chicago o Los Angeles, ecc. 76

77 Anche in questo caso si tratta di introdurre sistemi diversi nella registrazione del turista, magari solo su base campionaria. Naturalmente, l implementazione di strumenti più sofisticati richiede investimenti rilevanti sia in termini di risorse finanziarie che di risorse professionali con necessità di avviare un percorso che potrà assicurare una graduale crescita della capacità di valutare i risultati delle singoli azioni e della strategia nel suo complesso, assicurando anche una adeguata informazione a Regione, enti territoriali e operatori economici del settore turismo. 77

78 Parte II Linee di offerta della regione Umbria 77

79 Capitolo 7 Il turismo culturale 7.1 Introduzione Dal punto di vista delle motivazioni, quella culturale caratterizza la quota principale di flussi di visitatori in Umbria. Pienamente consapevole dell importanza della spinta a visitare l Umbria per motivazioni che comprendono le città d arte, i circuiti museali, i siti archeologici e le innumerevoli testimonianze del passato, le attività e gli eventi culturali, la Regione Umbria ha da sempre messo in atto misure di sostegno e valorizzazione di questo comparto turistico. Tali misure non sono solo specifiche del settore, ma fanno spesso riferimento alle infrastrutture, alla cultura, al restauro, ecc, in una logica di filiera allargata e trasversale, atta anche a coinvolgere, oltre che i turisti, i residenti. Data la complessità e la ricchezza di questo settore, l analisi effettuata, dopo aver preso in esami i parametri che si riferiscono al turismo culturale tout court e che sono desumibili dai dati quantitativi e qualitativi ufficiali a disposizione dell Osservatorio, si è passati all esame specifico di linee di offerta special interest. In questo modo, è stato possibile comporre parzialmente il puzzle del turismo culturale, cercando di approfondirne, in questa edizione, alcune delle principali caratteristiche. 7.2 L andamento dell occupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 2007 Il sistema di ospitalità del turismo culturale conta più di 1500 esercizi ricettivi, per un totale di oltre posti letto (45 della capacità ricettiva regionale). Le strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere) ubicate nei comuni turistico-culturali della regione, hanno occupato nell anno 2007 da un minimo di circa 3 camere su 10 disponibili nel mese di gennaio (26,7) ad un massimo di 6 su 10 in agosto (58,8). Il confronto con la Toscana ed il Lazio, competitor d eccezione che comprendono due poli culturali quali Firenze e Roma, mostra un andamento stagionale dell occupazione camere nelle strutture in linea con quello umbro e una buona performance per le destinazioni culturali della regione. In particolare, il differenziale con le due regioni best pratice per il turismo culturale si riduce nei mesi di alta stagionalità per la domanda del prodotto cultura, quale aprile (41,8 Umbria, 51,4 Toscana, 53,8 Lazio) e settembre (50,3 Umbria, 62 Toscana, 64,4 Lazio). 78

80 Turismo culturale - Occupazione camere confronto Umbria-Toscana-Lazio 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Umbria 26,7 27,3 30,5 41,8 39,9 43,9 50,4 58,8 50,3 45,9 29,9 27,9 Toscana 39,2 43,0 43,1 51,4 53,6 59,8 77,3 83,7 62,0 60,9 36,1 41,7 Lazio 39,1 39,2 38,6 53,8 58,0 54,4 70,6 70,6 64,4 50,9 38,3 63,3 Per le strutture ricettive umbre, il I trimestre del 2007 è caratterizzato da: - livelli di occupazione delle camere più contenuti rispetto a quelli rinvenibili nel resto dell anno; - una domanda italiana ed estera percepita dagli operatori come sostanzialmente stabile rispetto all andamento dello stesso periodo del Al contrario, i mesi primaverili ed estivi: - vantano i livelli di occupazione più elevati dell anno; - ma sono, altresì, interessati da andamenti più instabili nel confronto 2007/2006 della domanda italiana ed estera. In particolare, la primavera si distingue per una leggera flessione della clientela rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sia per quanto concerne i turisti italiani (secondo quanto dichiarato dal 16,9 degli operatori) che quelli internazionali (calo percepito dal 14,7 degli operatori). Turismo culturale Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno Italiani Stranieri aumento stabilità diminuzione aumento stabilità diminuzione I trimestre 6,5 83,1 10,4 5,0 87,7 7,3 II trimestre 11,3 71,8 16,9 13,8 71,5 14,7 III trimestre 13,2 73,2 13,6 15,9 69,8 14,3 IV trimestre 15,6 65,0 19,4 13,8 68,5 17,7 Il turismo culturale umbro è prevalentemente fai da te (i turisti organizzati sono circa il della clientela degli operatori) ed in molti si affidano al canale Web: la clientela che prenota tramite Internet va da un minimo del 37 dei primi sei mesi dell anno ad un massimo del 50 del trimestre ottobre-dicembre. Discreto, infine, il livello di fidelizzazione: la quota di clientela abituale è intorno al dei turisti che pernottano nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere della regione. 79

81 Turismo culturale Modalità di organizzazione/prenotazione della vacanza turisti organizzati clientela abituale turisti Internet I trimestre 10,2 24,3 37,3 II trimestre 14,4 26,4 37,2 III trimestre 12,5 25,5 40,6 IV trimestre 11,4 32,0 50,2 7.3 Il turismo italiano Il turismo culturale umbro conta il 55 circa delle presenze turistiche della regione, di questi il 67 sono italiani. Le caratteristiche socio-anagrafiche prevalenti della domanda domestica sono le seguenti: - residenza nel Lazio (15,5), in Toscana (14,5), in Campania (12,1) o in Lombardia (10,2); - età adulta ed in particolare over 30 (31-40 anni 24, anni 27,7, anni 22,1); - impiegati (19,6), professionisti (16,5) oppure operai (10,2); - sposati (75,8) e single (21,2). Turismo culturale TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 49,9 Femmina 50,1 Età fino a 20 anni 1,2 da 21 anni a 30 anni 17,3 da 31 a 40 anni 24,0 da 41 a 50 anni 27,7 da 51 a 60 anni 22,1 oltre 60 anni 7,7 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 65,0 Laurea 20,3 Scuola media inferiore 14,6 Licenza elementare 0,1 Professione Impiegato 19,6 Professionista 16,5 80

82 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Operaio 10,2 Pensionato 9,1 Casalinga 8,9 Imprenditore 8,0 Studente 6,6 Tecnico 6,0 Commerciante 4,6 Dirigente/funzionario 3,9 Consulente aziendale 2,9 Insegnate 0,6 Altro 3,0 Stato sociale Sposato/a con figli 52,1 Sposato/a senza figli 23,7 Single 21,2 Vedovo/a 2,9 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Lazio 15,5 Toscana 14,5 Campania 12,1 Lombardia 10,2 Emilia Romagna 9,0 Abruzzo 8,5 Puglia 4,7 Liguria 4,3 Piemonte 4,1 Veneto 4,0 Sicilia 2,7 Marche 2,6 Molise 2,4 Friuli Venezia Giulia 1,6 Basilicata 1,3 Sardegna 1,3 Calabria 0,6 Trentino A.A. 0,6 81

83 In un territorio, come quello umbro, ricco di risorse culturali ma anche naturalistico-ambientali di elevata notorietà nazionale ed internazionale, la domanda di cultura si sposa con quella di matrice naturalistica. Il turista culturale italiano che decide di trascorrere una vacanza in Umbria è, dunque, spinto da molteplici fattori motivazionali: - sia quelli connessi alla ricchezza dell offerta culturale, quali la presenza di un vasto patrimonio artistico-monumentale (17,4), la possibilità di partecipare ad eventi culturali (12,3), le motivazioni di ordine religioso (8,4), gli interessi enogastronomici (5,6) e il desiderio di conoscere usi e costumi locali (4); - che da altri fattori di influenza, quali la presenza di risorse naturalistiche di pregio (35,4), la curiosità per un luogo sconosciuto (34,2), la tranquillità della destinazione (22,1), la vicinanza alla località di residenza (11,4) o la possibilità di usufruire dell ospitalità di parenti ed amici (10,7). Turismo culturale TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Bellezze naturali 35,4 Il desiderio di vedere un posto mai visto 34,2 Posto ideale per riposarsi 22,1 Ricchezza patrimonio artistico 17,4 Assistere eventi culturali 12,3 Per la vicinanza 11,4 Ha i parenti/amici che lo ospitano 10,7 Posto ideale per praticare un particolare sport 8,9 Per motivi religiosi 8,4 Siamo clienti abituali 7,1 Decisione altrui 6,7 Interessi enogastronomici 5,6 Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 4,1 Prezzi convenienti 3,2 Shopping 2,8 Per i divertimenti che offre 2,4 Per motivi lavoro 1,8 Partecipare ad eventi fokloristici e della cultura locale 1,6 Abbiamo la casa in questa località 1,6 Adatto per bambini piccoli 1,1 Destinazione esclusiva 1,0 Per il gusto dell'avventura 0,5 Assistere eventi sportivi 0,5 Studio 0,5 Per quanto concerne i principali canali di influenza della scelta della destinazione, quasi un italiano su due dichiara di aver deciso sulla base del passaparola di amici e parenti (43,4); seguono 82

84 l esperienza personale (24,1) e Internet, consultato sia per reperire informazioni (14,1) che per usufruire di offerte promozionali (7,8). Infatti, in linea con quanto emerso dall indagine sulla clientela delle strutture ricettive, si conferma la tendenza ad organizzare la vacanza culturale in Umbria senza l ausilio di intermediari: appena il 16,3 degli italiani si è servito di un tour operator o di un agenzia di viaggi per organizzare il viaggio e/o il soggiorno. Di questi, l 82,8 ha acquistato un pacchetto tutto compreso, scegliendo prevalentemente la formula viaggio+alloggio (32,9) oppure quella che comprende anche i servizi aggiuntivi (37,1). Turismo culturale TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 43,4 C'era già stato/esperienza personale 24,1 Informazioni su Internet 14,1 Offerte su Internet 7,8 Guide turistiche 7,4 Attrazioni, eventi culturali 7,0 Eventi religiosi 5,2 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 4,0 Mostre, convegni, fiere 3,9 Visita al portale 3,9 Consiglio di enti/uffici turistici presso cui si è recato 3,2 Non ha scelto, hanno deciso altri 3,1 Consiglio dell'agenzia di viaggi 2,1 Film/documentari 1,1 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 1,0 Pubblicità alla radio 0,9 Pubblicità su affissioni 0,6 Pubblicità in TV 0,6 Lavoro 0,5 Libri, testi (non di turismo) 0,4 Pubblicità sulla stampa 0,3 Attrazioni, eventi musicali 0,2 Richiesto dai figli fino a 14 anni 0,1 83

85 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/ agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 16,3 No 83,7 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 82,8 Solo l'alloggio 13,4 Solo viaggio 3,8 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio+alloggio 32,9 Viaggio+alloggio+altri servizi 37,1 Viaggio + altri servizi 18,8 Alloggio + altri servizi 11,2 Il turista culturale italiano: - viaggia in coppia (marito/moglie, fidanzato/a, compagna/o 33,5), in famiglia (30,4 di cui il 17,6 con bambini ed il 12,8 senza bambini) ma anche con amici (15,4) o da solo (11,2); - arriva prevalentemente in auto (61,7); - pernotta in albergo (43,1) di media categoria (3 stelle 66,6) oppure in agriturismo (24,4) e B&B (10,8); - si trattiene mediamente 4 notti, ma spesso sceglie l Umbria per un weekend all insegna dell arte (rimane 2-3 notti nel 50,3 dei casi). 84

86 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 11,2 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 33,5 Con più componenti della famiglia (con bambini) 17,6 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 12,8 Con amici 15,4 Con colleghi di lavoro 2,2 Con un gruppo organizzato 5,9 Altro 1,5 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 61,7 Auto propria / della famiglia 79,2 Auto aziendale 0,8 Auto amici/ parenti 20,0 Aereo 2,2 Aereo con volo speciale / low cost 8,1 Aereo con volo di linea 91,9 Treno 12,8 Pullman tour organizzato 9,4 Camper 7,9 Moto 4,2 Autobus\pullman di linea 2,6 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 43,1 hotel 1 stella 4,8 hotel 2 stelle 12,3 hotel 3 stelle 66,6 hotel 4 stelle 16,2 hotel 5 stelle 0,1 Agriturismo 24,4 B&B 10,8 85

87 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Campeggio 7,2 Villaggio turistico 3,3 Camper 0,6 Residenze di amici e parenti 8,6 Seconda casa 3,8 Casa privata in affitto 0,9 Altro 1,4 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 1 notte 3,8 2-3 notti 50,3 4-6 notti 34, notti 10, notti 0,9 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 3,9 Tra le attività svolte dagli italiani nel corso della vacanza culturale in Umbria, sono prevalenti le visite a monumenti e siti di interesse archeologico (41,8) quelle a musei e mostre temporanee (35,1) e le escursioni (26,7). Ciononostante, il turista culturale italiano si dimostra interessato anche ad attività più propriamente ludiche quali la pratica di sport (25,1), lo shopping (13,3) e la degustazione di prodotti tipici locali (13,2). Turismo culturale TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 41,8 Visita di musei e/o mostre 35,1 Escursioni 26,7 Ho praticato attività sportive 25,1 Ho fatto shopping 13,3 Ho degustato i prodotti tipici locali 13,2 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 6,9 Partecipazione a eventi enogastronomici 1,9 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 1,4 86

88 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Ho assistito a spettacoli teatrali o cinematografici 1,4 Partecipazione a eventi folkloristici 0,7 Ho assistito a spettacoli musicali 0,5 Sono andato in centri benessere 0,4 Ho svolto attività agricole 0,1 Il turista che visita l Umbria chiede un sistema turistico ospitale in ogni elemento: dall organizzazione alla fruibilità del territorio, dall offerta dell industria ricettiva locale a quella culturale e di intrattenimento, dalla cultura dell accoglienza alla presenza di informazioni turistiche e servizi dedicati al turista. Il giudizio dei vacanzieri culturali è nel complesso positivo: in una scala da 1 a 10 si esprimono per un livello di soddisfazione pari a 8,1. Gli elementi vincenti del sistema Umbria sono la qualità della ristorazione (8,3), la pulizia dell alloggio (8,3) e la cortesia e ospitalità delle persone (8,2). Al contrario, i turisti culturali italiani sono critici nei confronti dell offerta di intrattenimento (7,4), dell organizzazione del territorio (7,4) e dei costi troppo elevati di ristorazione e trasporti (7,5 entrambi). Turismo culturale TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,3 La pulizia dell alloggio 8,3 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,2 La pulizia del luogo 8,1 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,0 L offerta culturale 8,0 Informazioni turistiche 7,9 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,8 Il costo dell alloggio 7,6 Il traffico 7,5 Il costo della ristorazione 7,5 Il costo dei trasporti locali 7,5 L offerta di intrattenimento 7,4 L organizzazione del territorio 7,4 Offerta turistica nel complesso 8,1 I turisti individuali spendono mediamente 47 euro per il viaggio e 50 euro al giorno per l alloggio. Le spese per gli acquisti extra viaggio e alloggio sono mediamente pari a 36 euro al giorno ed il paniere di spesa è formato prevalentemente dai pasti consumati in strutture ristorative, dall acquisto di prodotti tipici, dalle spese per attività culturali e dai trasporti. Nel dettaglio: 87

89 - il 22,9 dei turisti acquista prodotti enogastronomici tipici, per una spesa media di poco meno di 14 euro al giorno; - il 19,1 acquista souvenir spendendo circa 10,5 euro al giorno; - il 15,5 spende circa 10 euro al giorno per visitare musei, monumenti e mostre ed il 7,9 spende circa 12 euro al giorno per visite guidate; - il 14,9 spende circa 6,5 euro al giorno per i trasporti pubblici ed i taxi ed il 15,6 3 euro per i parcheggi. Turismo culturale TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Alloggio (media giornaliera) 50,20 Viaggio A/R 47,10 Turismo culturale TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 56,3 da 31 a 60 22,3 da 61 a 90 15,8 da 91 a 120 2,2 da 121 a 150 2,4 oltre 150 0,9 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 36,11 Turismo culturale - TURISTI ITALIANI Spesa media giornaliera a persona (Euro) Quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () euro Pubblici esercizi Ristoranti, pizzerie 17,96 34,9 Bar, caffè, pasticcerie 3,75 52,0 Agroalimentari Cibi e bevande acquistati in supermercati e negozi 15,90 6,1 Acquisti di prodotti enogastronomici tipici 13,75 22,9 Abbigliamento Acquisti di abbigliamento per la pratica di sport 70,00 0,1 Acquisti di calzature, accessori per la pratica sportiva 21,22 0,5 88

90 Turismo culturale - TURISTI ITALIANI Spesa media giornaliera a persona (Euro) Quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () Acquisti di abbigliamento 65,40 9,8 Acquisti di calzature, accessori 53,81 1,8 Attività ricreative Attività sportive (impianti es. piscine, campi tennis, ecc.) 19,17 3,1 Visite guidate 11,73 7,9 Attività sportive noleggio attrezzature 7,16 0,4 Attività sportive (lezioni scuole, guide alpine, altro) 34,37 0,6 Servizi benessere (sauna, bagno turco, massaggi) 9,84 0,7 Attività culturali (entrata a musei, monumenti e mostre) 9,92 15,5 Attività ricreative (cinema, discoteca) 7,12 2,0 Spettacoli teatrali, concerti, eventi folkloristici 3,90 0,3 Trasporti pubblici Trasporti pubblici/taxi 6,48 14,9 Parcheggi 3,03 15,6 Tabacchi editoria Editoria Tabacchi 3,74 18,7 Altre industrie manifatturiere Acquisti di prodotti artigianali tipici 29,46 9,7 Altro shopping 13,32 16,7 Souvenir 10,55 19,1 Igiene personale e salute 3,73 0,9 Acquisti di gioielleria, bigiotteria, orologeria e simili 10,71 2,1 Altre spese 17,09 6,9 7.4 Il turismo straniero Dei turisti culturali dell Umbria, tra gli stranieri (33 delle presenze totali) prevalgono americani (19,3), tedeschi (18,4), britannici (13,9) e francesi (13,7). Le principali caratteristiche identificative sono: - età adulta, con una prevalenza di 31-40enni (27,2) e 41-50enni (28,4); - impiegati (18,3), professionisti (14,1), tecnici (12,8) ed operai (12,3); - sposati con figli (44,3), single (28,2) e coppie sposate senza figli (25,2). Turismo culturale TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Usa 19,3 Germania 18,4 89

91 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Regno Unito 13,9 Francia 13,7 Svizzera 5,0 Irlanda 4,9 Spagna 4,4 Grecia 3,1 Polonia 2,7 Romania 2,3 Norvegia 2,2 Giappone 2,1 Olanda 1,4 Austria 1,2 Altri paesi 5,3 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Femmina 51,6 Maschio 48,4 Età fino a 20 anni 2,3 da 21 anni a 30 anni 15,8 da 31 a 40 anni 27,2 da 41 a 50 anni 28,4 da 51 a 60 anni 11,7 oltre 60 anni 14,6 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 74,1 Laurea 20,1 Scuola media inferiore 5,9 Professione Impiegato 18,3 Pensionato 16,9 Professionista 14,1 Tecnico 12,8 Operaio 12,3 Studente 7,1 90

92 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Consulente aziendale 5,0 Casalinga 4,5 Dirigente/funzionario 4,3 Commerciante 3,3 Imprenditore 0,8 Insegnate 0,3 Altro 0,3 Stato sociale Sposato/a con figli 44,3 Single 28,2 Sposato/a senza figli 25,2 Vedovo/a 2,3 Al pari di quanto osservato in riferimento al mercato domestico, le motivazioni principali di scelta dei turisti internazionali sono legate alla presenza di un ricco patrimonio artistico-culturale (22,3) ma anche ad altri fattori quali: - il desiderio di vedere un posto mai visto (46,9); - la presenza di bellezze naturali (29,9); - gli interessi enogastronomici (22,5); - il desiderio di trascorrere una vacanza in un luogo ideale per riposarsi (14,1). Turismo culturale TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Il desiderio di vedere un posto mai visto 46,9 Bellezze naturali 29,9 Interessi enogastronomici 22,5 Ricchezza patrimonio artistico 22,3 Posto ideale per riposarsi 14,1 Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 8,5 Per motivi religiosi 8,2 Per il gusto dell'avventura 7,3 Decisione altrui 6,7 Ha i parenti/amici che lo ospitano 6,6 Prezzi convenienti 5,8 Per i divertimenti che offre 5,0 Per praticare un particolare sport 3,8 Studio 3,7 Destinazione esclusiva 3,2 91

93 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Shopping 2,9 Abbiamo la casa in questa località 2,2 Adatto per bambini piccoli 1,5 Assistere eventi culturali 1,4 Per la vicinanza 1,1 Per motivi di lavoro 0,8 Cure/benessere 0,6 Partecipare ad eventi fokloristici e della cultura locale 0,3 Assistere eventi sportivi 0,3 La scelta della località in cui soggiornare è legata sia al tradizionale passaparola (34,9), che alle nuove tecnologie: il web è canale privilegiato per la scelta della vacanza dei turisti internazionali dell Umbria che lo utilizzano in misura maggiore dei vacanzieri culturali italiani e vi ricorrono sia per reperire informazioni (29,8) che per usufruire di offerte e promozioni (13,6). Turismo culturale TURISTI STRANIERI: canali d'influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 34,9 Informazioni su Internet 29,8 C'era già stato/esperienza personale 15,1 Offerte su Internet 13,6 Consiglio dell'agenzia di viaggi 10,1 Consiglio di enti/uffici turistici presso cui si è recato 6,6 Guide turistiche 5,6 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 4,3 Eventi religiosi 3,8 Film/documentari 3,3 Non ha scelto, hanno deciso altri 2,8 Libri, testi (non di turismo) 2,3 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 2,1 Pubblicità in TV 1,7 Mostre, convegni, fiere 0,8 Attrazioni, eventi culturali 0,8 Pubblicità sulla stampa 0,3 Elevata la quota di turismo organizzato (53,6), che sceglie in prevalenza la formula del tutto compreso (82,6) con viaggio e alloggio (42,8) oppure la più completa viaggio+alloggio+altri servizi (38,8). 92

94 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 53,6 No 46,4 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 82,6 Solo l'alloggio 11,1 Solo viaggio 6,2 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio+alloggio 42,8 Viaggio+alloggio+altri servizi 38,8 Viaggio + altri servizi 15,8 Alloggio + altri servizi 2,5 L organizzazione della vacanza per i turisti stranieri prevede: - partenze in coppia (37,5), in famiglia (23,2) e con gli amici (20,2); - arrivo in aereo (45,4, di cui nel 79,3 dei casi con volo di linea), automobile (44,9) e con pullman dei tour organizzati (20,2); - pernottamento in albergo (45,3), B&B (21,1) e agriturismi (19,5), - permanenza media di 4-5 notti (il 52 dei turisti stranieri si trattiene il tempo di un weekend, magari lungo, mentre il 31,7 fino ad una settimana). Turismo culturale TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 5,0 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 37,5 Con più componenti della famiglia (con bambini) 12,3 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 10,9 Con amici 20,2 Con colleghi di lavoro 0,8 Con un gruppo organizzato 13,3 93

95 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 44,9 Auto propria / della famiglia 47,5 Auto a noleggio 40,9 Auto amici/ parenti 11,6 Aereo 45,4 Aereo con volo speciale / low cost 11,2 Aereo con volo di linea 79,3 Aereo con volo charter 9,5 Pullman tour organizzato 20,2 Treno 11,4 Camper 5,5 Moto 0,8 Autobus\pullman di linea 1,7 Turismo culturale TURISTI STRANIERI:tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 45,3 hotel 2 stelle 18,7 hotel 3 stelle 47,0 hotel 4 stelle 32,4 hotel 5 stelle 1,8 Agriturismo 19,5 B&B 21,1 Campeggio 5,4 Villaggio turistico 4,1 Camper 1,2 Residenze di amici e parenti 5,7 Seconda casa 2,2 Casa privata in affitto 2,6 94

96 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 1 notte 0,8 2-3 notti 52,0 4-6 notti 31, notti 13, notti 1,9 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 4,3 L interesse primario per la cultura umbra si conferma anche nelle attività svolte nel corso della vacanza: gli stranieri visitano monumenti e siti di interesse archeologico (51,5), musei e mostre temporanee (41,6). Inoltre, al pari di quanto rilevato in merito alle motivazioni, le vacanze dei turisti internazionali sono ricche di attività legate alla scoperta del territorio, all intrattenimento e alle degustazioni. Infatti, il 33,7 degli stranieri fa escursioni, il 26,2 pratica attività sportive, il 18,4 partecipa a degustazioni di prodotti tipici locali ed il 15,2 si dedica allo shopping. Turismo culturale TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 51,5 Visita di musei e/o mostre 41,6 Escursioni 33,7 Ho praticato attività sportive 26,2 Ho degustato i prodotti tipici locali 18,4 Ho fatto shopping 15,2 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 3,4 Sono andato in centri benessere 2,1 Ho svolto attività agricole 2,1 Partecipazione a eventi folkloristici 1,8 Partecipazione a eventi enogastronomici 1,4 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 1,1 Ho assistito a spettacoli teatrali o cinematografici 0,6 Ho assistito a spettacoli musicali 0,6 Il voto dei turisti stranieri sulla vacanza svolta è particolarmente elevato (in una scala da 1 a 10 si esprimono mediamente per un 8,3) e gli elementi di maggiore soddisfazione sono analoghi a quelli emersi per i vacanzieri italiani, ovvero la qualità della ristorazione (8,3), la cortesia e ospitalità della gente (8,0) e l accoglienza nelle strutture di alloggio (7,9). 95

97 Analogo discorso per quanto concerne le criticità: i fattori del sistema ospitale umbro sui quali lavorare si confermano l organizzazione del territorio (7,1), il costo dei trasporti (7,3) e della ristorazione (7,3) e l offerta di intrattenimento (7,3). Turismo culturale TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,3 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,0 L accoglienza nelle strutture di alloggio 7,9 La pulizia del luogo 7,8 La pulizia dell alloggio 7,8 L offerta culturale 7,7 Informazioni turistiche 7,7 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,6 Il traffico 7,4 Il costo dell alloggio 7,4 L offerta di intrattenimento 7,3 Il costo dei trasporti locali 7,3 Il costo della ristorazione 7,3 L organizzazione del territorio 7,1 Offerta turistica nel complesso 8,3 Il turista culturale straniero spende mediamente 153 euro circa per il viaggio di andata e ritorno e 65 euro al giorno per l alloggio, mentre le spese medie giornaliere extra viaggio e alloggio sono intorno ai 38 euro pro-capite. In particolare lo straniero spende ogni giorno per visitare musei, monumenti e mostre mediamente quasi 8 euro e circa 6 euro per le visite guidate. Tra gli altri acquisti di beni e servizi, spiccano i souvenir (34,2 dei turisti per una spesa media giornaliera di circa 18 euro al giorno) ed i prodotti enogastronomici tipici (25,4 dei turisti, per una spesa media di circa 19 euro al giorno). Turismo culturale TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Viaggio A/R 152,80 Alloggio (media giornaliera) 65,00 96

98 Turismo culturale TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 52,7 da 31 a 60 30,4 da 61 a 90 7,3 da 91 a 120 4,8 da 121 a 150 4,4 oltre 150 0,3 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 38,11 Turismo culturale - TURISTI STRANIERI Spesa media giornaliera a persona (Euro) Quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () euro Pubblici esercizi Ristoranti, pizzerie 15,35 38,4 Bar, caffé, pasticcerie 4,87 29,8 Agroalimentari Cibi e bevande acquistati in supermercati e negozi 20,58 4,5 Acquisti di prodotti enogastronomici tipici 19,27 25,4 Abbigliamento Acquisti di abbigliamento per la pratica di sport 2,50 2,1 Acquisti di calzature, accessori per la pratica sportiva 12,50 2,1 Acquisti di abbigliamento 14,42 7,2 Acquisti di calzature, accessori 90,00 2,1 Attività ricreative Attività sportive (impianti es. piscine, campi tennis, ecc.) 1,37 1,5 Visite guidate 5,74 6,5 Attività sportive noleggio attrezzature 0,44 1,2 Attività sportive (lezioni scuole, guide alpine, altro) 0,44 1,2 Servizi benessere (sauna, bagno turco, massaggi) 11,75 0,9 Attività culturali (entrata a musei, monumenti e mostre) 7,85 23,8 Attività ricreative (cinema, discoteca) 6,84 4,2 Spettacoli teatrali, concerti, eventi folkloristici 2,37 1,8 Trasporti pubblici Trasporti pubblici/taxi 7,65 9,2 97

99 Turismo culturale - TURISTI STRANIERI Spesa media giornaliera a persona (Euro) Quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () Parcheggi 6,23 8,4 Tabacchi editoria Editoria Tabacchi 4,86 10,1 Altre industrie manifatturiere Acquisti di prodotti artigianali tipici 39,12 9,1 Altro shopping 30,44 16,5 Souvenir 17,84 34,2 Igiene personale e salute 1,20 2,4 Acquisti di gioielleria, bigiotteria, orologeria e simili 50,00 2,1 Altre spese 45,00 1,2 7.5 Una stima dell impatto economico del turismo In questo paragrafo viene sintetizzata la spesa complessiva dei turisti nella regione Umbria, evidenziando quella realizzata dagli italiani, dagli stranieri e da coloro che scelgono di soggiornare nelle seconde case, rispetto a chi si avvale del sistema ricettivo imprenditoriale. Le presenze stimate dei turisti italiani e stranieri del prodotto cultura che hanno svolto una vacanza nelle seconde case nell anno 2007 sono circa 426,2 mila, pari all 11 delle presenze turistiche totali (strutture ricettive+seconde case). Si tratta in prevalenza di turisti italiani ( presenze) con seconde case nei comuni turistico-culturali della regione. Turismo culturale Presenze anno 2007 italiani stranieri Totale Presenze nelle strutture ricettive Stima delle presenze nelle seconde case Totale Le spese dei turisti culturali italiani sono complessivamente pari ad oltre 218 milioni di euro, dei quali: - il 62,2 per acquisti di beni e servizi offerti da imprese ricettive e ristorative (ramo H alberghi e ristoranti), pari a 135,7 milioni di euro, - ed il restante 37,8 speso per prodotti manifatturieri (11,8 pari a 25,8 milioni di euro) quali souvenir e prodotti artigianlai tipici, ma anche per prodotti agroalimentari (5,6, pari a circa 12,3 milioni di euro), trasporti (4,8 pari a circa 10,4 milioni di euro) e attività ricreative e di intrattenimento (5, pari a 10,8 milioni di euro). 98

100 Nel dettaglio, i turisti italiani che hanno pernottato nelle strutture ricettive hanno speso quasi 198,6 milioni di euro e quelli nelle seconde case più di 19,5 milioni di euro. I turisti culturali stranieri, invece, hanno speso nell anno 2007 complessivamente 143,6 milioni di euro, dei quali: - il 66,4 (pari a circa 95,4 milioni di euro) nelle imprese dell ospitalità e della ristorazione locale; - ed il restante 33,6 per acquisti di beni e servizi degli altri settori, quali il comparto manifatturiero (17,2, pari a 24,8 milioni di euro), agroalimentare (6 per un totale di 8,7 milioni di euro), ecc. Per gli stranieri, in particolare, le spese riconducibili a coloro che hanno pernottato in strutture ricettive ammontano a circa 140,7 milioni di euro, mentre i turisti dellr seconde case hanno speso poco più di 2,8 milioni di euro. Turismo culturale Impatto economico della spesa turistica sugli altri settori (totale) italiani stranieri Totale Strutture ricettive Ristoranti, pizzerie Bar, caffé, pasticcerie Totale Ramo H Altre industrie manifatturiere Abbigliamento e calzature Agroalimentare Trasporti Attività ricreative, culturali, intrattenimento Giornali, guide editoria TOTALE Turismo culturale Impatto economico della spesa turistica sugli altri settori (totale) italiani stranieri Totale Strutture ricettive 50,7 59,2 54,1 Ristoranti, pizzerie 8,8 5,8 7,6 Bar, caffé, pasticcerie 2,7 1,4 2,2 Totale Ramo H 62,2 66,4 63,9 Altre industrie manifatturiere 11,8 17,2 14,0 Abbigliamento e calzature 9,6 3,4 7,2 Agroalimentare 5,6 6,1 5,8 Trasporti 4,8 3,6 4,3 Attività ricreative, culturali, intrattenimento 5,0 2,7 4,1 Giornali, guide editoria 1,0 0,5 0,8 TOTALE 100,0 100,0 100,0 99

101 7.6 I turismi culturali Il macro prodotto turismo culturale, per evitare un analisi eccessivamente generica poco idonea a fornire indicazioni operative ai responsabile della programmazione territoriale e agli operatori, necessita di essere declinato per linee di offerta special interest in relazione alle diverse motivazioni che connotano le nicchie di mercato accumunate dall attenzione agli aspetti culturali. Vanno, dunque, analizzati i diversi turismi culturali che l Umbria riesce già oggi ad attirare e soddisfare, individuando anche le nuove tendenze e il mix di attrattive e servizi che possono riuscire a soddisfarle, assicurando la necessaria compettitività del sistema di offerta regionale. In questa edizione del Rapporto Annuale sul turismo dell Umbria, si è voluto focalizzare l analisi su alcuni di questi turismi che appaiono di particolare potenzialità anche in previsione dello sviluppo di club di prodotto o di altre forme di organizzazione, promozione e commercializzazione di prodotti specializzati Il turismo archeologico Il turismo archeologico in Italia Se il turismo culturale coinvolge un quarto dei vacanzieri italiani del 2007 (25), il turismo archeologico si definisce come un turismo di nicchia, scelto da una piccola quota della popolazione turistica italiana: basti pensare che meno dell 1 degli italiani ha affermato di aver svolto nell anno 2007 (nel 2006 era intorno all 1,5) una vacanza all insegna dell archeologia, ovvero una vacanza la cui motivazione principale è la visita di musei e/o siti archeologici 1. Difficilmente, dunque, si decide di visitare una località per la sola presenza di un sito archeologico, mentre è frequente l associazione del turismo archeologico con il turismo culturale che costituisce un prodotto di elevata attrattività e di grande notorietà sul mercato turistico nazionale ed internazionale e che spesso comprende la visita alle risorse archeologiche di una località ma che non vi si esaurisce. Tra coloro i quali hanno dichiarato di preferire destinazioni archeologiche nel corso dell anno 2007, più del doppio si è recato all estero (57 dei vacanzieri del I semestre del 2007 e 70 di quelli del II semestre), in controtendenza con le abitudini dei vacanzieri italiani, solitamente portati a trascorrere le proprie ferie entro i confini nazionali. Il semestre preferito dai turisti outgoing è quello di luglio-dicembre: nel II semestre del 2007, contro gli appena del I semestre dello stesso anno e un andamento analogo negli anni precedenti. 1 Osservatorio sul turismo italiano Isnart-Unioncamere anni vari. Si definisce come motivazione principale il desiderio/bisogno e lo scopo/necessità che spinge una persona a partire per recarsi in una località turistica. Accanto ad essa vi possono essere, o meno, una o più motivazioni secondarie, non decisive per la scelta della località in cui soggiornare ma, comunque, determinanti. 100

102 Destinazione della vacanza principale "prodotto archeologia" confronto In Italia All'Estero Totale 2003 I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre Gli andamenti altalenanti del prodotto, che vedono una contrazione nel 2007, sono legati al più generale andamento nazionale delle partenze dei vacanzieri italiani e non risultano attribuibili a rallentamenti del trend di prodotto. Le regioni di destinazione preferite per la vacanza archeologica sono la Sicilia ( partenze nell anno 2006 e nel 2007), la Campania ( nel 2006 e nel 2007), l Umbria ( nel 2006), la Lombardia ( nel 2006 e nel 2007), il Lazio ( nell anno 2006 e nel 2007), la Sardegna ( nell anno 2006 e nel 2007) e il Trentino (7.000 nel 2006 e nel 2007). Seguono le Marche (7.000 nel 2006 e nel 2007), la Toscana (7.000 nel 2006 e nel 2007), il Piemonte (7.000 nell anno 2006 e 1706 visitatori nell anno successivo), la Calabria ( nel corso del 2007), il Veneto (9.436 nel 2007), la Puglia (6.888 nell anno 2007) e la Basilicata ( nel 2007) La domanda di siti e musei archeologici in Umbria Buona la raggiungibilità dei siti e musei archeologici dell Umbria: l 88,6 dei turisti archeologici italiani e il 90,4 di quelli stranieri afferma di averli raggiunti con facilità. Tra chi lamenta difficoltà nella raggiungibilità, le motivazioni principali sono rinvenibili nella scarsa segnaletica (65,5 italiani, 100 stranieri) e nella difficoltà di individuare i punti informativi sul territorio (31 italiani, 63,6 stranieri). Ha raggiunto facilmente il sito/museo Italiani Stranieri Totale Si 88,6 90,4 89,2 No 11,4 9,6 10,8 100,0 100,0 101

103 Se no perché possibili più risposte; calcolata sul totale risposte negative Italiani Stranieri Totale la segnaletica non è sufficiente 65,5 100,0 77,5 non è presente su guide/materiale informativo 10,3 18,2 12,5 non si trovano punti informativi sul territorio 31,0 63,6 40,0 non è collegato a nessun altro centro dai trasporti locali 6,9 0,0 5,0 gli orari di visita non sono pensati per chi è in vacanza 13,8 0,0 10,0 altro 0,0 9,1 2,5 I siti archeologici più visitati nella regione sono la Necropoli del Crocifisso del Tufo di Orvieto (73 italiani, 59 stranieri) e due siti di Perugia, l Ipogeo dei Volumni (16,7 italiani, 21,9 stranieri) e il Pozzo Etrusco (10,4 italiani, 12,5 stranieri). Luoghi visitati: siti archeologici Italiani Stranieri Totale Necropoli del Crocifisso del Tufo 72,9 59,4 67,5 Ipogeo dei Volumni 16,7 21,9 18,8 Pozzo Etrusco 10,4 12,5 11,3 Teatro Romano 2,1 3,1 2,5 Area archeologica Piazza Cavallotti 0,0 3,1 1,3 Gipsoteca greca etrusca romana 0,0 3,1 1,3 Mosaico romano 0,0 3,1 1,3 100,0 100,0 I due musei archeologici più citati dai turisti si trovano a Orvieto e Perugia: sono il Museo Claudio Faina, recentemente rinnovato nell allestimento della collezione donata dai conti Faina (72 italiani, 68 stranieri) e il Museo Archeologico Nazionale dell Umbria (50 italiani, 70 stranieri). Luoghi visitati: musei archeologici Italiani Stranieri Totale Museo Faina 72,0 68,2 70,6 Museo Archeologico Nazionale dell'umbria 50,0 70,5 57,1 Museo Archeologico "Artigli dell'uomo" 2,4 0,0 1,6 Palazzo dei Consoli 1,2 2,3 1,6 Museo Archeologico Nazionale Orvieto 1,2 0,0 0,8 100,0 100,0 Infine, l indagine sulla soddisfazione dei visitatori dei siti e musei archeologici rileva un discreto livello di soddisfazione per: - l offerta archeologica del sito (molto soddisfatto il 29,8 e abbastanza soddisfatto il 63); - le guide turistiche (molto soddisfatto il 22 e abbastanza soddisfatto il 58,3); 102

104 - lo stato di manutenzione (molto soddisfatto il 32 e abbastanza soddisfatto il 49,8); - la pulizia dei locali (molto soddisfatto il 32,5 e abbastanza soddisfatto il 45,6). Soddisfazione per i siti/musei archeologici Poco Molto Abbastanza Sufficientemente soddi- Per nulla soddisfatto Soddisfatto soddisfatto sfatto soddisfatto Totale Offerta archeologica del sito/museo 29,8 63,1 6,8 0,3 0,0 100,0 Personale (guide) 22,0 58,3 16,9 1,7 1,0 100,0 Materiale informativo 16,4 51,5 28,5 3,3 0,3 100,0 Stato di manutenzione del sito/museo 32,0 49,8 15,9 2,3 0,0 100,0 Pulizia del sito/museo 32,5 45,6 20,0 2,0 0,0 100,0 Orario di visita 24,3 47,2 24,9 3,7 0,0 100,0 Prezzo del biglietto 25,6 44,5 25,2 4,7 0,0 100,0 Varietà dell'offerta souvenir nel bookshop 17,3 36,0 41,0 5,3 0,4 100, Le imprese del turismo archeologico e le caratteristiche del sistema ospitale Le aree territoriali vocate al turismo archeologico L Umbria si caratterizza per la diffusa e capillare presenza di un elevato numero di musei e antiquarium, di raccolte e sezioni dedicate all archeologia all interno di musei generalisti, di aree archeologiche, spesso con scavi ancora attivi e di grande potenzialità, nonché di monumenti creati dalle civiltà che si sono susseguite in Umbria (etrusca, umbra-sannitica, romana). L Umbria possiede, dunque, un attrattività di base nei confronti di turismi che vedono nella presenza di un ricco patrimonio archeologico la motivazione principale di soggiorno o, comunque, un fattore di rafforzamento di una diversa e meno specifica richiesta di fruizione turistica. Per poter ragionare su un prodotto umbro per il turismo archeologico, diventa fondamentale individuare le aree particolarmente vocate, caratterizzate dalla rilevanza quantitativa e qualitativa dei fattori di attrazione legati al patrimonio archeologico, ma anche se sono disponibili quei servizi che ne rendono possibile una fruizione special interest. Queste aree devono essere attrezzate per fornire risposta alle esigenze di conoscenza di pubblici particolarmente interessati alle tracce delle civiltà che hanno segnato la storia antica del territorio umbro (turismo scolastico, appassionati di archeologia, ecc.), nonché a quanti chiedono di vivere il bene archeologico all interno di una esperienza attiva (laboratori, percorsi e itinerari didattici, eventi, spettacoli, riscoperta di cibi e tradizioni delle antiche civiltà, ecc.). I fattori determinanti la vocazione archeologica di un sistema di offerta territoriale sono stati individuati in: - presenza di musei archeologici, antiquarium, centri di documentazione; - presenza di raccolte archeologiche all interno di musei generalisti ; - presenza di aree archeologiche e monumenti visitabili; - offerta di servizi di animazione e spettacolarizzazione della visita di musei, aree archeologiche e monumenti; - presenza di eventi per la valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale locale. 103

105 Sulla base della localizzazione di tali fattori e della loro concentrazione quantitativa e/o qualitativa, sono state individuate alcune macro aree territoriali, delimitate per omogeneità e rilevanza degli attrattori archeologici. Da questa classificazione, che prescinde dalla tradizionale suddivisione per comprensori turistici, rimangono escluse alcune aree che pur possedendo beni archeologici di notevole importanza, rimangono sostanzialmente isolate ed autonome, come Todi, Città di Castello, Massa Martana, Giano dell Umbria. Tab. 1 Macro aree territoriali a spiccata vocazione per il turismo archeologico Macro area Comuni ricompresi Tematismi prevalente (in ordine di importanza) Livello attuale di attrattività per il turismo archeologico Perugino Perugia, Corciano, Torgiano Civiltà etrusca Civiltà romana elevato Orvietano Orvieto, Porano, Baschi, Montecchio Civiltà etrusca Civiltà romana elevato Ternano Terni, Otricoli, Narni, Amelia, Lugnano in Teverina Civiltà romana medio-alto Assisano Assisi, Spello, Cannara, Bettona Civiltà romana Civiltà etrusca medio Eugubino Gubbio, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Scheggia Civiltà degli Umbri Civiltà romana medio Folignate Foligno, Bevagna, Montefalco Civiltà romana Civiltà degli Umbri medio Spoletino e Val Nerina Spoleto e Campello sul Clitunno, Norcia Civiltà romana Civiltà umbro-sannitica medio Questi sistemi di offerta rispondono ad un modello comune, con un area che funge da attrattore primario dove si concentrano una pluralità di elementi di attrazione turistica di varia natura, fra cui anche beni culturali archeologici di particolare importanza. Questa area risulta, già ben conosciuta dal turismo (indipendente ed organizzato) ed i beni di interesse archeologico sono oggetto di visita da parte di elevati flussi turistici, non necessariamente special interest, grazie anche alla presenza di infrastrutture e servizi che ne consentono una ottimale fruizione. Intorno ad essa gravitano territori turisticamente secondari in cui è presente un patrimonio archeologico, spesso di grande importanza scientifica, ma poco noti ai flussi turistici, rispetto a cui, in primo luogo, deve essere assicurata la visitabilità (apertura al pubblico, sorveglianza, segnaletica, ecc.) e organizzati i servizi necessari per una fruizione moderna, interattiva, spettacolarizzata del bene archeologico. Il tutto, naturalmente, in una visione di sistema territoriale ampio (circuiti museali locali, accordi di collaborazione fra Soprintendenza ai beni culturali e archeologici e amministrazioni locali con il coinvolgimento del mondo dell associazionismo non profit). In allegato sono censiti i principali beni archeologici che caratterizzano le diverse macroaree. I servizi per il turismo archeologico Il censimento delle imprese operanti in Umbria nella gestione di musei e aree archeologiche e, comunque, attive nei servizi per la fruizione del bene culturale archeologico ha costatato che i soggetti responsabili della loro gestione, soprattutto di quelle di maggiore rilievo, offrono già oggi al mercato una notevole varietà di servizi che consentono una fruizione non banale dei beni archeologici con particolare focus sulle esigenze del turismo scolastico e del turismo special interest archeologi- 104

106 co. L azione imprenditoriale è poi affiancata e integrata dalla presenza attiva di centri studi, associazioni archeologiche e associazioni operanti nello studio, conservazione e valorizzazione turistica dei beni archeologici dell Umbria. Le attività e le iniziative che questi soggetti, operando con metodi propri del mondo del non profit, assicurano specie nei territori secondari, contribuiscono a rafforzare le potenzialità di sviluppare politiche di offerta qualificate per il turismo archeologico, garantendo in molti casi l effettiva fruizione di beni culturali minori che, in assenza, risulterebbero esclusi dalla possibilità di essere visitati da parte dei turisti. Dunque, l insieme delle iniziative offerte al visitatore da parte del sistema delle imprese culturali e del mondo del non profit, consente all Umbria di poter contare su una vasta gamma di servizi che vanno dai laboratori didattici, alle visite guidate, alle attività di archeologia sperimentale, all organizzazione di mostre ed eventi (vedi, in allegato, tabella Esempi di laboratori didattici e di archeologia sperimentale), indispensabili per costruire, partendo dalla presenza di beni culturali archeologici, un offerta di qualità diretta al turismo culturale, scolastico e degli appassionati di archeologia. Diventa essenziale dare continuità alle iniziative e porle all interno di prodotti complessi che, in una logica di rete integrata di collaborazioni, assicurino nuovi e più efficaci modelli di promozione e commercializzazione. L importanza degli eventi sul territorio Un ulteriore elemento di assoluta importanza per individuare la potenzialità di un area di attrarre turismo archeologico è la presenza di un calendario di eventi per la valorizzazione del patrimonio archeologico. Per avere un idea della situazione attuale si è fotografato il 2007, censendo i principali eventi di interesse archeologico (mostre, convegni, conferenze, visite guidate, rappresentazioni teatrali, degustazioni di cibi antichi, ecc.) organizzati in Umbria. Dall analisi risulta che in Umbria sono numerosi gli eventi di interesse archeologico organizzati nelle varie località, ma anche che essi si caratterizzano per una forte concentrazione temporale in occasione di alcuni grandi eventi culturali di portata nazionale ed europea (Settimana della cultura e Giornate europee del Patrimonio) e, naturalmente, nei periodi di alta stagione turistica. Da segnalare la presenza di iniziative che seguono l approccio dell archeologia sperimentale, particolarmente idoneo a sviluppare modelli innovativi di fruizione turistica di beni archeologici, di tipo esperienziale, specie per il target dei ragazzi fra gli 8-14 anni e delle scuole. Esempio tipico è l organizzazione da parte del Comune di Giano dell Umbria, nell ambito della Settimana della cultura 2007, della manifestazione Archeogiano che ha proposto l esibizione della "Legio I Italica e attività varie in collaborazione con "Paleoworking", associazione leader nell archeologia sperimentale. Di particolare interesse, le sezioni Archeojunior (allestimento di uno spazio per ragazzi che propone attività per avvicinarsi al mondo dell archeologia) e Archeosapori (degustazione di ricette romane e bevande antiche come il vinum mulsum e l idromele). Gli itinerari archeologici in Umbria e l integrazione territoriale Per la costruzione di un prodotto turistico incentrato sull archeologia può essere opportuno superare una visione meramente territoriale a favore di una lettura per tematismi del territorio regionale: Collegando fra loro le diverse aree e/o, al loro interno, i diversi luoghi di interesse archeologico, è possibile infatti, strutturare itinerari archeologici che comprendono più parti del territorio regionale e che possono arricchirsi grazie alla connessione con territori limitrofi all Umbria: basti pensare al Viterbese rispetto all area Orvietana e alla civiltà etrusca. 105

107 Questi itinerari si prestano ad essere progettati per tematismo prevalente: civiltà preistorica, civiltà etrusca, civiltà preromane (umbra, sannitica, ecc.), civiltà romana, ecc.. In alternativa, possono essere configurati come proposta generalista comprendente la visita di aree archeologiche, musei, monumenti appartenenti a diverse civiltà. In quest ultima ipotesi al visitatore si vuole dare una idea dell evoluzione complessiva della storia antica dell Umbria attraverso la presentazione dei musei e dei beni archeologici di maggiore impatto mediatico. Infatti, in molti casi il turista, indipendente o organizzato, visita l Umbria secondo itinerari in cui le attrattive archeologiche risultano essere solo uno degli elementi di attrattività combinati in un package tour. Partendo dagli itinerari proposti nel sito della Soprintendenza beni archeologici dell'umbria ( di prevalente approccio scientifico, si arriva a quelli pensati per potenziali turisti, come nel caso di quelli presentati dal portale turistico della Regione Umbria ( o a quelli individuati dal progetto finanziato dai Gal dell Umbria Circuiti d eccellenza, finalizzato alla valorizzazione dei siti minori e dei territori periferici. In alcuni casi l itinerario assume un contenuto di prodotto organizzato per target precisi di clientela: Zainetto Verde, tour operator leader a livello nazionale nel settore del turismo scolastico e per giovani, nel proprio catalogo presenta un itinerario archeologico per il turismo giovanile in Umbria; mentre dalla collaborazione fra UmbriAntica (associazione creata da un gruppo di guide ambientali escursionistiche umbre) e Algiz Viaggi (agenzia di viaggi di Terni) è nato un sito che propone una serie di itinerari di interesse archeologico studiati per il turismo scolastico (la tabella Itinerari archeologici in Umbria in allegato, riporta alcuni esempi di itinerari archeologici rintracciabili su Internet). L accessibilità e la fruibilità dell offerta Per fotografare il livello di fruibilità turistica del patrimonio archeologico sono state utilizzate due modalità di indagine: - un analisi desk su tutto il patrimonio archeologico regionale diretta a verificare se musei, antiquarium, aree archeologiche, singoli monumenti di interesse archeologico siano effettivamente aperti al pubblico, se solo su richiesta e prenotazione o, invece, in giorni e orari prefissati, se sia previsto un biglietto di ingresso, quali servizi culturali e didattici siano disponibili e l esistenza di un sito web che descriva il bene archeologico e fornisca informazioni; - indagine diretta sul campo che ha investito i principali siti e musei archeologici presenti sul territorio, al fine di valutare gli effettivi punti di forza e di debolezza dell offerta archeologica della regione dal punto di vista del turista (2). Il quadro che è derivato dall analisi desk appare sostanzialmente positivo: la quasi totalità di musei e aree archeologiche risultano effettivamente fruibili secondo orari prefissati, anche se in alcuni casi i periodi stagionali di apertura, come anche i giorni settimanali e gli orari risultano influenzati dall ambientazione (le aree archeologiche tendono ad avere una più accentuata stagionalità) e dall importanza turistica del bene archeologico; è frequente l affidamento della gestione dei servizi al pubblico da parte della proprietà a soggetti professionali capaci di assicurare anche attività di fruizione del bene che non si fermano alla mera possibilità di accedere al bene, di poter prenotare una visita guidata, di fruire di un bookshop. In molti casi si va oltre, i gestori del bene archeologico/culturale propongono un pacchetto ampio di servizi (percorsi tematici, laboratori e attività didattiche per bam- 2 L indagine qualitativa ha investito alcuni tra i principali siti e musei archeologici presenti sul territorio della regione Umbria. La scheda di valutazione utilizzata mirava ad identificare diversi aspetti legati sia all offerta e alla ricchezza del sito/museo, che alla manutenzione e alla pulizia dello stesso fino alla possibilità di fruizione da parte del turista (segnaletica, offerta materiale informativo, orari di apertura ecc.). L indagine si è svolta nel mese di gennaio

108 bini, scolaresche e adulti, conferenze, spettacoli archeomusicali; attività ludiche a tema archeologico, visite teatralizzate, ecc.) che risultano essenziali per attirare il turismo scolastico e quello special interest, ma anche per consentire a visitatori non particolarmente interessati all approfondimento scientifico delle tematiche connesse ai beni archeologici di vivere in forma spettacolarizzata l esperienza di visita. Dall analisi sul campo (tabella Accessibilità e fruibilità dei siti umbri in allegato) sono, invece, emerse alcune criticità che aprono la strada ad ampi spazi di miglioramento legati alla fruibilità dei siti e dei musei con particolare riferimento alla comunicazione e alla promozione. PRINCIPALI LUCI ED OMBRE DEI SITI E MUSEI Luci Personale preparato e qualificato. Molta cura relativa alla manutenzione e alla pulizia dei siti/musei. Ombre Alcuni siti non sono presenti sulle guide cartacee. Non è semplice reperire informazioni on line, prenotare visite guidate in anticipo, organizzare un itinerario personalizzato. La segnaletica è presente solo in prossimità dei punti di interesse rendendo di difficile fruizione il sito/museo stesso. Queste ultime criticità si riferiscono in particolare ai siti situati fuori dal centro della città. Ampi spazi di miglioramento riguardano, inoltre, anche il materiale informativo e i bookshop, non è sempre facile poter usufruire, infatti, di materiale informativo sia in italiano che in lingua, di audio-guide e/o di guide cartacee. Troppo spesso è assente materiale legato al territorio (ad esempio, mostre, eventi, ecc) e ad altri punti di interesse presenti nella regione legati al circuito archeologico. La segnaletica all interno dei siti, e i pannelli informativi, spesso è solo in lingua italiana, e, inoltre, potrebbe fornire maggiori dettagli storici e/o informazioni. La visione per comprensori del livello di attrattività per il turismo archeologico Volendo riportare a livello non più di macro aree territoriali, ma di comprensori turistici i risultati sulla vocazione dei diversi territori ad attrarre turismo archeologico, si ottiene un quadro d insieme più completo. Pur nella diffusa presenza di beni archeologici è chiara la loro concentrazione in alcuni comprensori che hanno costruito nel tempo intorno al patrimonio archeologico presente nell area una filiera completa: musei, aree archeologiche attrezzate, servizi alla fruizione, ecc.. Queste aree risultano naturalmente avvantaggiate rispetto alla predisposizione di linee di offerta special interest secondo logiche di club di prodotto, ma devono sviluppare reti tematiche con altri territori per poter meglio proporsi ai mercati. 107

109 Fig. 1 - Livello di vocazione al turismo archeologico dei comprensori turistici umbri 108

110 Il turismo italiano Il turismo archeologico interessa il 30,6 dei vacanzieri che soggiornano nella regione, di questi il 67,2 sono italiani e sono in prevalenza: - residenti in Campania (21), nel Lazio (11,5), in Toscana (11,4), in Abruzzo (9,1) o Emilia Romagna (8,6); - adulti, tra i 31 ed i 50 anni (65,9); - impiegati (22,3), professionisti (20,8) ma anche tecnici (10,1) o imprenditori (9,8); - sposati con figli (51,2) e senza figli (23,2) oppure single (23,3). La scelta di fare una vacanza in Umbria è motivata sia dalla presenza sul territorio di un ricco patrimonio culturale (28,6), risorse archeologiche in testa, sia da altri fattori quali le bellezze naturalistiche (29,4), il desiderio di vedere un luogo sconosciuto (27,5) o, ancora, perché considerata un posto ideale in cui riposare (26,8). Un turista italiano su due è influenzato nella scelta della vacanza dal passaparola di amici e parenti, mentre uno su quattro sceglie l Umbria perché soddisfatto da precedenti esperienze di viaggio nella regione. Meno influenti i canali tradizionali di intermediazione ma anche Internet, che gli italiani consultano in misura decisamente inferiore rispetto ai turisti stranieri. Inoltre non mancano i nostri connazionali interessati al turismo archeologico che colgono l occasione di visitare l Umbria, spinti dal desideri di partecipare ad un particolare evento culturale. Infatti, tra gli altri canali di influenza vi sono: - la presenza di eventi culturali programmati sul territorio (12); - le informazioni reperite su Internet (10,1), in particolare, quelle del portale umbria2000 (6,2), - le guide turistiche (9,2); - le offerte e promozioni di cataloghi e depliant delle agenzie di viaggio (9,1). Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Campania 21,0 Lazio 11,5 Toscana 11,4 Abruzzo 9,1 Emilia Romagna 8,6 Lombardia 6,0 Puglia 5,8 Veneto 5,5 Piemonte 5,0 Liguria 4,3 Sicilia 2,7 Friuli Venezia Giulia 2,2 Basilicata 1,9 Sardegna 1,3 Marche 1,3 Molise 1,2 Calabria 0,7 Trentino A.A. 0,5 109

111 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 60,4 Femmina 39,6 Età fino a 20 anni 1,6 da 21 anni a 30 anni 11,6 da 31 a 40 anni 32,7 da 41 a 50 anni 33,2 da 51 a 60 anni 15,3 oltre 60 anni 5,6 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 63,7 Laurea 24,0 Scuola media inferiore 12,2 Licenza elementare 0,1 Professione Impiegato 22,3 Professionista 20,8 Tecnico 10,1 Imprenditore 9,8 Operaio 7,4 Studente 7,1 Casalinga 6,0 Pensionato 5,2 Commerciante 3,2 Dirigente/funzionario 2,7 Consulente aziendale 2,2 Altro 2,4 Stato sociale Sposato/a con figli 51,2 Single 23,3 Sposato/a senza figli 23,2 Vedovo/a 2,3 110

112 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Bellezze naturali 29,4 Ricchezza patrimonio artistico monumentale 28,6 Il desiderio di vedere un posto mai visto 27,5 Posto ideale per riposarsi 26,8 Praticare particolare sport 13,3 Per assistere eventi culturali 13,1 Ha i parenti/amici che lo ospitano 11,8 Decisione altrui 10,9 Per la vicinanza 7,8 Per motivi religiosi 7,6 Siamo clienti abituali 6,9 Motivi di lavoro 4,4 Partecipare ad eventi folkloristici e della cultura locale 3,9 Interessi enogastronomici 3,2 Prezzi convenienti 1,9 Per i divertimenti 1,7 Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 1,6 Destinazione esclusiva 1,5 Adatto per bambini piccoli 1,2 Abbiamo la casa in questa località 1,0 Per il gusto dell'avventura 0,7 Studio 0,5 Shopping 0,3 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio/ racconti amici/parenti 50,8 C ero già stato esperienza personale 24,1 Attrazioni eventi culturali 12,0 Informazioni su Internet 10,1 Guide turistiche 9,2 Cataloghi/depliant agenzie di viaggio 9,1 Visita al portale 6,2 Offerte su Internet 5,8 Non ho scelto io hanno deciso altri 4,8 Eventi religiosi 1,9 Articoli su periodici/quotidiani 1,8 111

113 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Motivi di lavoro 1,2 Pubblicità in TV 1,1 Mostre convegni/fiere 0,8 Film documentari 0,7 Consiglio agenzia di viaggi 0,5 Pubblicità alla radio 0,5 Libri/testi (non di turismo) 0,3 Richiesto dai figli fino a 14 anni 0,1 Per quanto concerne le modalità di viaggio e l organizzazione della soggiorno umbro degli italiani che frequentano i siti ed i musei archeologici della regione: - l organizzazione della vacanza in Umbria avviene generalmente senza ricorrere all aiuto di intermediari commerciali (88,3), mentre i pochi turisti organizzati si rivolgono ai TO/agenzie di viaggio per acquistare un pacchetto tutto compreso (67,6) oppure per trovare il solo alloggio (24); - il 36,5 viaggia in famiglia ed il 32,2 in compagnia di moglie/marito, fidanzato/a o compagno/a; - il 71,2 arriva in automobile (generalmente di proprietà9, mentre l 11,7 utilizza il treno; - il 39,5 pernotta in albergo (soprattutto 3 stelle) ed il 32,9 in agriturismo; - la permanenza media è di 3,5 notti; - nel corso della vacanza, oltre ai siti e monumenti di interesse archeologico, si visitano musei e/o mostre temporanee (31,3), si fa dello sport (24,5) e qualche escursione (21,9), si partecipa a degustazioni di prodotti tipici (13,4) e ci si dedica anche allo shopping (10,4). Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 11,7 No 88,3 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 67,6 Solo l'alloggio 24,0 Solo viaggio 8,4 112

114 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 12,3 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 32,2 Con più componenti della famiglia (con bambini) 18,6 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 17,9 Con amici 11,9 Con colleghi di lavoro 1,9 Con un gruppo organizzato 2,1 Altro 3,0 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 1,2 Aereo con volo di linea 82,5 Aereo con volo speciale / low cost 17,5 Auto 71,2 Auto propria / della famiglia 81,1 Auto amici/ parenti 17,5 Auto aziendale 1,4 Treno 11,7 Pullman tour organizzato 6,9 Camper 5,4 Moto 2,7 Autobus\pullman di linea 1,3 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 1 notte 3,0 2-3 notti 63,2 4-6 notti 24, notti 9, notti 0,0 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 3,5 113

115 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 39,5 hotel 1 stella 8,0 hotel 2 stelle 11,6 hotel 3 stelle 69,0 hotel 4 stelle 11,1 hotel 5 stelle 0,3 Agriturismo 32,9 Residenze amici e parenti 12,1 B&B 9,0 Campeggio 4,7 Villaggio turistico 1,6 Seconda casa 1,3 Camper 0,4 Altro 0,7 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 100,0 Visita di musei e/o mostre 31,3 Ho praticato attività sportive 24,5 Escursioni 21,9 Ho degustato prodotti tipici locali 13,4 Ho fatto shopping 10,4 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 6,6 Partecipazione ad eventi enogastronomici 2,5 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 2,3 Ho assistito a spettacoli teatrali o cinematografici 1,8 Partecipazione ad eventi folkloristici 1,5 Ho assistito a spettacoli musicali 0,6 Sono andato in centri benessere 0,4 In una scala da 1 a 10, il giudizio sull offerta turistica nel suo complesso espresso dai turisti italiani del prodotto archeologico è mediamente pari a 8,0. In particolare: - gli elementi di maggiore soddisfazione riguardano la pulizia dell alloggio (8,5), la qualità del mangiare e del bere (8,3) e la pulizia del luogo (8,2); - mentre il costo dei trasporti locali (7,2) e quello della ristorazione (7,2) sono gli aspetti per i quali si esprime minore soddisfazione. 114

116 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La pulizia dell alloggio 8,5 La qualità del mangiare e bere 8,3 La pulizia del luogo 8,2 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,1 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,1 L offerta culturale 8,0 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,9 Informazioni turistiche 7,8 Il traffico 7,6 Il costo dell alloggio 7,6 L offerta di intrattenimento 7,5 L organizzazione del territorio 7,4 Il costo dei trasporti locali 7,2 Il costo della ristorazione 7,2 Offerta turistica nel complesso 8,0 I turisti individuali spendono mediamente 55,5 euro a persona per il viaggio e 44 euro al giorno per l alloggio. La spesa media dei vacanzieri italiani del turismo archeologico per gli acquisti di beni e servizi extra viaggio e alloggio è di circa 37 euro al giorno, sebbene il 55,8 riesca a contenere la spesa al di sotto dei 30 euro al giorno. Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 55,59 Alloggio (media giornaliera) 44,32 115

117 Turismo archeologico TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 55,8 da 31 a 60 20,8 da 61 a 90 19,9 da 91 a 120 1,9 da 121 a 150 0,5 oltre 150 1,1 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 37, Il turismo straniero Gli stranieri sono il 32,8 dei turisti che scelgono l Umbria per trascorrere una vacanza all insegna dell archeologia, le loro caratteristiche prevalenti sono: - residenza in USA (26,2), Francia (21,1), ma anche nel Regno Unito (15,3) ed in Germania (12,5); - età compresa tra i 31 ed i 40 anni nel 29,5 dei casi, tra i 41 ed i 50 anni nel 23,6. Gli over 60 sono il 18,4; - impiegati (21,6), pensionati (21,7) ma anche professionisti (12,7) e tecnici (12,4); - sposati (67,4), single (28,7). Molti di loro non conoscono l Umbria ma esprimono curiosità per le sue numerose risorse attrattive, infatti, il desiderio di vedere un luogo sconosciuto motiva la scelta del 42,6 dei vacanzieri stranieri e la ricchezza del patrimonio artistico monumentale il 36,5, ma sono importanti anche gli interessi enogastronomici (28) e le bellezze naturalistiche del territorio umbro (24,6). È ancora il passaparola ad influenzare la gran parte dei turisti (31,7), ma, a differenza di quanto osservato per i turisti italiani del prodotto culturale, è determinante anche il canale Web: le informazioni reperite su Internet influenzano il 25,8 degli stranieri, mentre il 7,6 prende una decisione sulla base delle offerte promozionali. Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Usa 26,2 Francia 21,1 Regno Unito 15,3 Germania 12,5 Svizzera 4,6 Spagna 3,5 116

118 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Norvegia 3,2 Olanda 2,8 Austria 2,3 Grecia 1,7 Cina 1,6 Romania 1,1 Altri Paesi 3,9 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 63,1 Femmina 36,9 Età fino a 20 anni 2,8 da 21 anni a 30 anni 11,7 da 31 a 40 anni 29,5 da 41 a 50 anni 23,6 da 51 a 60 anni 14,0 oltre 60 anni 18,4 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 66,5 Laurea 26,7 Scuola media inferiore 6,8 Professione Pensionato 21,7 Impiegato 21,6 Professionista 12,7 Tecnico 12,4 Studente 9,4 Dirigente/funzionario 7,3 Operaio 4,6 Consulente aziendale 4,6 Casalinga 3,8 Imprenditore 0,9 Commerciante 0,5 Stato sociale 117

119 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Single 28,7 Sposato/a con figli 45,0 Sposato/a senza figli 22,4 Vedovo/a 3,9 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Il desiderio di vedere un posto mai visto 42,6 Ricchezza patrimonio artistico monumentale 36,5 Interessi enogastronomici 28,0 Bellezze naturali 24,6 Posto ideale per riposarsi 10,6 Per motivi religiosi 9,7 Per i divertimenti che offre 9,6 Prezzi convenienti 9,2 Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 8,5 Destinazione esclusiva 6,2 Decisione altrui 5,7 Ha i parenti/amici che lo ospitano 5,6 Studio 3,3 Adatto per bambini piccoli 2,9 Praticare particolare sport 2,9 Assistere eventi culturali 2,7 Per il desiderio dell'avventura 2,4 Shopping 1,6 Motivi di lavoro 1,6 Cure/benessere 1,1 Per la vicinanza 0,6 Partecipare ad eventi folkloristici e della cultura locale 0,6 Assistere eventi sportivi 0,6 Abbiamo la casa in questa località 0,5 118

120 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio/racconti di amici/parenti 31,7 Informazioni su Internet 25,8 C'ero già stato esperienza personale 16,5 Consiglio di enti/uffici turistici 11,2 Consiglio agenzia di viaggi 10,3 Guide turistiche 8,7 Offerte su Internet 7,6 Film/documentari 4,3 Articoli su periodici/quotidiani 4,0 Cataloghi/Depliant agenzie di viaggio 3,3 Pubblicità in TV 3,2 Non ho scelto io hanno deciso altri 2,2 Mostre/Convegni/Fiere 1,6 Attrazioni/eventi culturali 1,6 Eventi religiosi 1,1 Libri/Testi (non di turismo) 0,6 Pubblicità sulla stampa 0,5 Più di un turista su due organizza la vacanza con l aiuto di un TO o di un agenzia di viaggi e acquista nell 81,8 dei casi un pacchetto tutto compreso. Il gruppo di vacanza è composto principalmente da coppie (41,4), seguiti dalle famiglie (26,3) e dai gruppi di amici (14,3), generalmente: - arrivano in aereo (45,2 di cui il 79,2 con volo di linea), automobile (46,1) o, più raramente, con pullman dei tour organizzati (16) ed in treno (13,2); - si trattengono mediamente 4-5 notti, sebbene quasi il 50 trascorra in Umbria solo un weekend, magari lungo; - pernottano in albergo (47,3) oppure in agriturismo (19,2) o B&B (16,7); - oltre ai monumenti e siti di interesse archeologico, visitano musei e mostre (47,1), fanno e- scursioni (32,2) e attività sportive (30,4), degustano prodotti tipici locali (23,5) e fanno shopping (14); - spendono mediamente 164 euro circa per il viaggio, 37 euro al giorno per l alloggio e 37,5 euro al giorno per le altre spese. Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 53,7 No 46,3 119

121 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 81,8 Solo l'alloggio 12,2 Solo viaggio 6,0 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio + alloggio + altri servizi 43,3 Viaggio + alloggio 32,2 Viaggio + altri servizi 19,7 Alloggio + altri servizi 4,9 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 6,6 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 41,4 Con più componenti della famiglia (con bambini) 17,6 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 8,7 Con amici 14,3 Con colleghi di lavoro 1,6 Con un gruppo organizzato 9,9 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 45,2 Aereo con volo di linea 79,2 Aereo con volo speciale / low cost 18,3 Aereo con volo charter 2,5 Auto 46,1 Auto propria / della famiglia 48,7 Auto a noleggio 41,5 Auto amici/ parenti 9,8 120

122 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Pullman tour organizzato 16,0 Treno 13,2 Camper 7,9 Autobus\pullman di linea 1,6 Moto 1,6 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 2-3 notti 49,9 4-6 notti 34, notti 12, notti 3,1 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 4,3 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri totale alberghi 47,3 hotel 2 stelle 27,7 hotel 3 stelle 35,7 hotel 4 stelle 33,2 hotel 5 stelle 3,4 Residenze amici e parenti 5,6 Casa privata in affitto 2,3 Seconda casa 0,5 Agriturismo 19,2 B&B 16,7 Campeggio 4,8 Villaggio turistico 4,0 Camper 1,1 121

123 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 100,0 Visita di musei e/o mostre 47,1 Escursioni 32,2 Ho praticato attività sportive 30,4 Ho degustato i prodotti tipici locali 23,5 Ho fatto shopping 14,0 Ho acquistato i prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 4,5 Centri/benessere 4,0 Partecipazione ad eventi folkloristici 3,6 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 2,2 Ho assistito a spettacoli musicali 1,2 Ho assistito a spettacoli teatrali o cinematografici 1,2 Partecipazione a eventi enogastronomici 1,1 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 163,63 Alloggio (media giornaliera) 37,31 Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 53,5 da 31 a 60 35,5 da 61 a 90 3,5 da 91 a 120 3,8 da 121 a 150 3,2 oltre 150 0,5 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 37,58 In merito alla soddisfazione del turista straniero che visita le risorse archeologiche umbre, emerge un giudizio in merito all offerta turistica nel complesso pari a 8,3 su un massimo di 10. Si conferma 122

124 l elevata soddisfazione in merito alla qualità del mangiare e del bere (8,2), all accoglienza nelle strutture di alloggio (8,0) e alla cortesia e ospitalità della gente (8,0) e la necessità di lavorare sull offerta di intrattenimento (7,0) e sull organizzazione del territorio (7,0). Turismo archeologico TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,2 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,0 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,0 La pulizia del luogo 7,9 La pulizia dell alloggio 7,9 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,8 L offerta culturale 7,7 Informazioni turistiche 7,6 Il traffico 7,4 Il costo dei trasporti locali 7,3 Il costo dell alloggio 7,2 Il costo della ristorazione 7,1 L offerta di intrattenimento 7,0 L organizzazione del territorio 7,0 Offerta turistica nel complesso 8, Prospettive per il turismo archeologico in Umbria Il turismo archeologico può rappresentare per l Umbria una importante risorsa sia per incrementare i flussi di turismo special interest, come quello scolastico, sia per cercare di arricchire il soggiorno di turisti interessati a proposte di tipo culturale, incidendo in questo positivamente sull allungamento delle permanenze medie e di delocalizzazione dei flussi, con la riscoperta di aree minori. Dovendo trasformare le potenzialità in prodotti realmente disponibili, l Umbria parte da una situazione segnata da qualche area di debolezza, ma ricca di elementi positivi: - ampio patrimonio archeologico, diffuso su buona parte del territorio regionale, basato sulle tracce della civiltà etrusca, di quella degli Umbri e delle altre popolazioni pre-romane e sulla civiltà romana; - presenza di ben tre musei archeologici nazionali e di importanti aree archeologiche, nonché di beni archeologici di assoluta importanza scientifica e/o artistica (basti pensare alle Tavole eugubine e alla loro importanza per la comprensione della lingua degli Umbri e della loro vita religiosa e sociale); - consolidata tradizione di collaborazione istituzionale nella gestione e valorizzazione turistica di beni culturali e archeologici grazie alla previsione di meccanismi di cooperazione quali, in primo luogo, il Sistema Museale Umbro. Questa innovativa esperienza, nata nel 1990, ha fortemente contribuito allo sviluppo di una politica culturale finalizzata alla conservazione del patrimonio 123

125 culturale nei luoghi in cui ha avuto origine mediante la valorizzazione delle relazioni tra i beni culturali di un territorio in una prospettiva di integrazione e di valorizzazione reciproca. Su questa linea si collocano anche i circuiti museali cittadini e l innovativa esperienza del Parco ambientale e archeologico dell Orvietano (PAAO). che ha come obiettivi di promuovere, valorizzare e coordinare l'enorme patrimonio storico-archeologico e paesaggistico-ambientale che caratterizza l'area vasta; - presenza di imprese di servizi culturali e museali che hanno sviluppato nel tempo una esperienza professionale di qualità; - coerenza del turismo archeologico con l immagine turistica di fondo dell Umbria. Naturalmente, come già indicato, sono individuabili anche degli elementi di debolezza su cui intervenire: non sempre risulta facile trovare informazioni garantite nella veridicità e nell effettivo aggiornamento rispetto ai beni archeologici, alla loro visitabilità e ai servizi al pubblico disponibili; si devono deconcentrare gli eventi, coordinando meglio le iniziative dei vari territori; assicurare la disponibilità di materiale informativo on line, ma anche cartaceo, pensato specificamente per il turismo archeologico; evitare sovrapposizioni e localismi inutili. Per cogliere le potenzialità di sviluppo dell offerta di turismo archeologico, l Umbria nel suo complesso e le diverse macro aree sono chiamate a: - sviluppare le competenze professionali e le iniziative per spettacolarizzare la fruizione del bene culturale archeologico e dei musei, intervenendo sia sulle componenti hard (interventi su musei, allestimenti, aree archeologiche, ecc.) che soft (servizi al pubblico, laboratori didattici, percorsi didattici, ecc.); - valorizzare le professionalità presenti in regione grazie alla presenza dell università, delle sue attività di ricerca e di analisi scientifica del patrimonio archeologico regionale, nonché di trasmissione dei saperi relativi all archeologia. Questa azione di base, è integrata dai percorsi formativi finanziati da Regione e Province e dall esperienza maturata dalle imprese di servizi museali e culturali; - rafforzare la funzionalità dei sistemi museali locali e delle diverse forme di collaborazione fra soggetti pubblici e fra questi e organismi privati, sia del mondo del non profit sia di quello imprenditoriale, in una logica di integrazione fra filiere: turismo, ambiente e cultura in primo luogo, senza sottovalutare le potenzialità connesse alla valorizzazione delle produzioni agricole di qualità (vino, olio, ecc.) e all artigianato artistico; - focus sugli eventi (coordinamento, migliore distribuzione temporale, continuità, comunicazione, ecc.). Potrebbe essere importante pensare ad un evento di rilevo nazionale e internazionale legato all archeologia da tenere annualmente in Umbria, non solo di natura scientifico-culturale ma capace di proporre modelli innovativi di spettacolarizzazione della fruizione dei beni archeologici; - sviluppare linee di offerta specializzate rivolte ai target maggiormente sensibili ai beni archeologici (turismo scolastico, turismo culturale, turismo eno-gastronomico, ecc.); - sviluppare una maggiore apertura verso una visione di prodotto sovra-regionale, ricercando a livello istituzionale e operativo forme di cooperazione con territori di altre regioni interessate dal tematismo etrusco (Toscana, Lazio, ecc.) e, più in genere, dalla presenza di beni archeologici in- 124

126 tegrabili fra loro; - esplorare le potenzialità che possono derivare dal passaggio da una logica promozionale territoriale ad una per club di prodotto. Questo secondo approccio potrebbe favorire negli operatori turistici e culturali e nei responsabili della governance dei territori interessati, lo sviluppo di una maggiore consapevolezza rispetto alla necessità di superare una visione frammentata dell arena competitiva del turismo archeologico e di incentrare gli sforzi nella messa a punto di prodotti mirati e nella individuazione delle azioni di promozione e commercializzazione più efficaci; - valorizzare l offerta archeologica del territorio vestendola di concept più evocativi e che possono coinvolgere una domanda più ampia di quella strettamente interessata alla visitazione archeologica (anche e soprattutto internazionale) puntando sulla leva della curiosità, del mistero, della magia del non conosciuto che ben si può proporre sia sui circuiti dell intermediazione organizzata che sul web; - costruire un meccanismo di osservazione delle tendenze di tale segmento di mercato, capace di orientare le politiche di prodotto e promozionali, possibilmente collegato strutturalmente alle attività dell Osservatorio regionale del Turismo della Regione Umbria Il turismo religioso Introduzione Uno dei principali problemi che si pone l analisi del turismo religioso è la formalizzazione della sua definizione. La pluralità di motivazioni che spingono alla visita di luoghi caratterizzati dalla spiritualità e dalla sacralità, la loro diversa intensità e le personali modalità con cui si vanno a combinare spiegano le difficoltà nel tracciare linee di confine precise (ad esempio, con il turismo culturale). La definizione più restrittiva è quella secondo cui il turista religioso si identifica con il pellegrino che è mosso dal desiderio di compiere un atto di culto e che, dal punto di vista turistico, ha un comportamento di consumo a bassa capacità di spesa; questa identificazione stretta fra turismo religioso e esperienza di fede esclude però molte forme più complesse ed evolute di visita ai luoghi sacri, in cui l esperienza religiosa si innesta sulle finalità tipiche del turista tout-court, vale a dire, lo svago, il relax, la scoperta di luoghi nuovi. La distinzione non è puramente accademica, perché le modalità di fruizione del territorio da parte di queste due tipologie di ospiti è assai diversa: limitato e motivato dalla spinta alla visita ai luoghi sacri, il primo, interessato a strutture di significato religioso, ma anche storico e artistico, attratto dai paesaggi in cui si situano i beni religiosi, coinvolto da eventi e manifestazioni, curioso di cibi e produzioni locali, il secondo. Questo turista religioso moderno attesta come le nuove tendenze in questo segmento di domanda siano sempre più orientate alla personalizzazione della vacanza/esperienza spirituale (piuttosto che al pellegrinaggio di massa organizzato), alla autonomia nel selezionare il proprio percorso e itinerario, alla ricerca di autenticità. Questa trasformazione impone, inoltre, ai territori e agli itinerari di modificare il sistema di offerta, che dovrà armonizzare non solo i valori e i contenuti di cui è portatore, ma anche le diverse opportunità, identificando i caratteri specifici e distintivi, le risorse d area (religiose, spirituali, culturali e ambientali) e i servizi in un ottica di forte identità. In Umbria, dove la tradizione del pellegrinaggio religioso si coniuga da sempre con forme di turi- 125

127 smo orientate al benessere spirituale, alla curiosità per il patrimonio culturale (e quindi anche religioso), alla ricerca di valori laici legati alla pace, lo sforzo di progettazione per valorizzare questo prodotto in chiave innovativa è stato particolarmente importante. La Regione Umbria si è infatti adoperata per la produzione e promozione di itinerari a carattere religioso con diverse tipologie di intervento, il cui apice si è avuto con il Giubileo del 2000, quando sono stati realizzati materiali informativi su una serie di percorsi denominati Itinerari della Santità nell Umbria del Giubileo, frutto della collaborazione con la Conferenza Episcopale Umbra. In anni più recenti, e a seguito della crescente consapevolezza sulle mutate caratteristiche del profilo del turista religioso-spirituale, la progettazione in questo ambito è stata orientata alla valorizzazione di itinerari minori e/o di percorsi in cui potesse essere evidenziata una motivazione prevalente di tipo culturale-ambientale, e non solo quindi legata alla pratica della fede. Si collocano in questo filone i progetti di iniziativa comunitaria Interreg III Est I luoghi dell anima e Mo-No-Pi (Monument Nomination and Pilot Implementation as an Alternative Form of Architecture and Religious Tourism), in cui l Umbria, insieme ad importanti partner europei (quali la Bucovina romena, la Tessaglia in Grecia, la città di Cracovia), ha voluto valorizzare monasteri e abbazie e territori ad alta valenza spirituale non solo come elementi e luoghi di riunificazione religiosa, ma anche come attrattore turistici rivolti ad una clientela qualificata, e inseriti in veri e propri prodotti d area chiaramente identificati. È inoltre in corso la partecipazione dell Umbria al progetto interregionale (finanziato dalla legge n. 135/2001) Itinerari della Fede-Cammini di Fede che, nell arco di 3 anni, si propone di valorizzare quei luoghi di culto dove sono tuttora visibili le tracce del messaggio spirituale e culturale di San Francesco e San Benedetto, nonché dei loro successori. Per il territorio regionale si tratterà di realizzare un vero e proprio prodotto che, a partire dal percorso legato alla figura di Francesco, sia in grado di posizionarsi sul mercato come tracciato umbro della via Francigena orientale, e attrarre quindi quei flussi di viaggiatore che, a piedi, in bicicletta o a cavallo, desiderano ripercorrere le tracce del Santo. In questo senso è da segnalare la collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi, che ha verificato l interesse di importanti segmenti di mercato per l Umbria in chiave di spiritualità e che ha proposto di farsi promotrice dell itinerario francescano attraverso i propri canali. Per l Umbria, la partecipazione al progetto interregionale (a cui collaborano anche la Regione Lazio, la Regione Campania, la Regione Molise e la Regione Veneto) è una occasione di sistematizzare un offerta, quella di percorsi spirituali e religiosi, che è assai ricca, ma anche molto frammentata e la cui promozione è suddivisa fra i diversi enti organizzatori. Una delle prime azioni che è stata messa in campo è stata quindi la ricognizione completa delle esperienze portate avanti sul territorio dai vari soggetti, pubblici e privati, che operano nel campo della spiritualità e della promozione turistica e territoriale: la ricerca, svolta negli ultimi mesi del 2007, ha evidenziato la chiara identità regionale come luogo dell anima e luogo della fede (Umbria terra di Santi), e le innumerevoli possibilità offerte al turista che voglia scoprire questo originalissimo patrimonio di arte, architettura, cultura e usanze che si lega indissolubilmente alla matrice spirituale dell Umbria. Sarà quindi possibile realizzare un prodotto turistico complessivo improntato, da una parte, alla religiosità in chiave culturale e, dall altro, nella percorribilità del territorio in forma slow (realizzando quindi i sentieri, tracciando i percorsi e segnalando la via tramite cartelli identificati con marchio ad hoc). 126

128 Lo scenario di offerta Il valore dei servizi al turismo religioso La fruizione dei luoghi dello spirito da parte del pellegrino come anche del turismo religioso richiede la disponibilità non solo dei classici servizi per il turista (alloggio, ristorazione, trasporti, informazione, assistenza, ecc.), ma anche di servizi religiosi che, in presenza di una motivazione spirituale e di culto, il visitatore del luogo sacro richiede: messe, confessioni, matrimoni, altre liturgie, assistenza alla visita, animazione spirituale, disponibilità di testimonianze, uffici di informazioni religiose, ecc. Il servizio maggiormente richiesto è la possibilità di accedere al sacramento della confessione cui segue la possibilità di presenziare a messe individualmente o come gruppi, con officiante esterno o interno. Specie con riferimento ai beni culturali ecclesiali di maggiore pregio storico-artistico, diventa centrale la presenza di guide turistiche religiose, capaci cioè di trasmettere una corretta interpretazione dei simboli, delle tradizioni e delle forme di spiritualità che caratterizzano il luogo e/o l ordine religioso che lo gestisce. Si parla anche di animatori pastorali del turismo e dei pellegrinaggi e di guide bibliche, specializzate di norma su Terra Santa ed i luoghi dell Esodo. Il pellegrino e il turista religioso tendono, inoltre, a ricercare forme di ospitalità maggiormente coerenti con la propria personale motivazione rispetto a quelle classiche: non solo alberghi, ma sempre più case per ferie, case religiose di ospitalità, case di accoglienza, case vacanza auto-gestite, arrivando a chiedere la possibilità di soggiornare in monasteri o conventi a stretto contatto con i religiosi che vi operano. Queste strutture (o, in alternativa, i luoghi sacri) sono chiamate sempre più spesso ad assicurare la disponibilità di sale per incontri e corsi, strutture convegnistiche, aree attrezzate per lo sport e la ricreazione di giovani e bambini, ecc., nonché un ambientazione della struttura e della località coerente con l atmosfera richiamata da un luogo dello spirito. Molti territori, specie in Umbria, possiedono le potenzialità per attrarre turismo religioso, ma qualsiasi politica di prodotto deve partire da un analisi dei potenziali sistemi di offerta, delle loro interconnessioni secondo percorsi/itinerari e della loro diversa attrattività rispetto a questi particolari flussi di visitatori. La presente analisi ha preso in considerazione una serie di elementi: - itinerari religiosi - attrattori religiosi; - presenza di strutture e servizi per il turismo religioso. Gli itinerari religiosi In Umbria sono attivi una molteplicità di soggetti che concorrono alla produzione di questa tipologia di offerta. I soggetti promotori di queste iniziative sono, infatti, sia di matrice pubblica che privata, con un impegno particolare della Regione. Da notare, l intervento di soggetti non ubicati territorialmente in Umbria, soprattutto per quel che concerne gli itinerari più recenti, che stanno contribuendo, con la loro attività, non solo ad arricchire l offerta quanto a qualificarla con servizi innovativi. Infatti, una criticità diffusa, fra gli itinerari consultati, è la forte destrutturazione, vale a dire gli itinerari così come presentati non comunicano elementi determinanti quali la lunghezza del percorso, le sue tappe, le modalità di percorrenza (a piedi, in macchina, ecc.) e la durata. Gli itinerari esaminati, inoltre, sono principalmente concentrati su alcuni grandi filoni corrispondenti, di fatto, alla vita e alle opere di due Santi: San Francesco e San Benedetto. Sono presenti an- 127

129 che itinerari incentrati sulle testimonianze lasciate da altri Santi, quali Santa Chiara, Santa Rita, San Romualdo, ecc. Altri itinerari, invece, sono rivolti alla conoscenza di luoghi sacri, non tanto in quanto testimonianza di alcune fasi del cristianesimo, quanto come attrattori aventi una valenza storicoartistico-culturale. In merito agli attrattori, dunque, va precisato che possono farsi due grandi distinzioni; da un lato, alcuni itinerari valorizzano quelle testimonianze di fede legate ad uno specifico personaggio (Santo) e, pertanto, i luoghi del suo passaggio e, più in generale, quei luoghi collegati a determinate fasi della sua esistenza che, in quanto tali, sono ritenuti degni di visita (ad esempio, i luoghi dove San Francesco si ritirava in preghiera, dove fu destinatario delle rivelazioni divine, dove subì un operazione chirurgica agli occhi, ecc.). Dall altro lato, sono molteplici le situazioni in cui l itinerario si configura come religioso pur senza valorizzare in alcun modo uno o più luoghi della fede, ma per il semplice motivo di segnalare all attenzione del turista/visitatore strutture appartenenti all edilizia religiosa in genere, collegate tra di loro dall epoca storica di realizzazione (ad esempio, il romanico) o da fattori di prossimità geografica. Si ingenera, pertanto, confusione sul significato da attribuire al concetto di itinerario religioso, visto che a volte esso consiste nel percorso che mette a valore e in rete luoghi rappresentativi di testimonianze di fede, mentre altre volte consiste in percorsi che circuitano semplicemente esempi di architettura religiosa svincolati da specifiche testimonianze di fede. In quest ultimo caso, gli itinerari promossi arrivano a valorizzare anche esclusivamente alcuni esempi di architettura religiosa che, pertanto, diventano tematismo essi stessi (ad esempio, itinerari dei conventi e monasteri di clausura, delle abbazie, ecc.). Altre volte, ancora, il modello architettonico valorizzato viene collegato alla figura di un Santo in quanto fondatore di un ordine (ad esempio, itinerari di visita delle abbazie benedettine ). Gli ultimi due casi appena citati si caratterizzano, rispetto agli itinerari religiosi intesi in senso tradizionale, in quanto all esperienza tipica del pellegrino si associa anche quella legata al desiderio di apprendere elementi di natura artistico-culturale. Da notare, infine, alcune molto limitate proposte di itinerario dove tra le attrattive sono presenti, oltre a quelle religiose e a quelle culturali, anche quelle ambientali rappresentate, più che altro, dal contesto di inserimento del percorso di visita che, per l appunto, inserito in un contesto paesaggistico di pregio. Questi casi, per solito, contengono suggerimenti in merito alla modalità di visita, con la specifica indicazione del mezzo da utilizzare per la percorrenza, allo scopo di riuscire a godere pienamente proprio degli aspetti naturalistici (dunque, a piedi, in bici, a cavallo, ecc.). Quanto alle modalità di presentazione, molti degli itinerari promossi non utilizzano format particolarmente accattivanti e, soprattutto, si rilevano grosse differenze quanto alla impostazione delle modalità di comunicazione degli itinerari stessi. Infatti, alcuni itinerari risultano molto descrittivi e pertanto di lunghezza anche eccessiva, soprattutto se si considera che mancano assolutamente di contenuti relativi ai tempi e alle modalità di percorrenza, mentre si soffermano su elementi storici eventualmente utilizzabili una volta in loco piuttosto che nella fase di individuazione/scelta del percorso da intraprendere. Questo approccio, tipicamente associato alla guidistica tradizionale (ma anche a brochure, depliant e opuscoli acquisibili presso gli uffici di informazione e accoglienza territoriale), appare maggiormente discutibile per quegli itinerari che sono presenti su internet e che, dunque, sono consultati da casa piuttosto che al momento della fruizione vera e propria. Risulta positiva, anche se non sempre realizzata, la pratica di associare alla presentazione scritta dell itinerario una cartina esemplificativa dei luoghi toccati dall itinerario stesso, che consente, in qualche modo, di sopperire alla carenza 128

130 di altre informazioni necessarie (ad esempio, tempi di percorrenza o, ancora, sviluppo concreto dell itinerario, vale a dire indicazione dell ordine delle località da visitare). In alcuni casi la descrizione dell itinerario è assolutamente minimale e ridotta al semplice elenco dei punti di visita, senza alcuna specifica descrittiva dei tematismi o quantomeno delle singole tappe del percorso. In altri casi ancora, non esiste di fatto una proposta fattiva di itinerario, ma esclusivamente la storia del Santo e/o della testimonianza di fede che precede e giustifica la scelta dei luoghi che, tuttavia, si dà per scontata e, dunque, non viene esplicitata, ma si rimanda semplicemente al percorso ritenuto noto. I luoghi privilegiati dagli itinerari religiosi sono naturalmente connessi a quei territori che più sono stati culla di testimonianze di fede da parte dei personaggi già evocati. Primo fra tutti il territorio di Assisi, che appare come centrale rispetto alla gran parte degli itinerari analizzati. Proprio quanto ad Assisi, si nota che: gli itinerari si dipartono (o arrivano) da Nord (direzione La Verna), da Nord Ovest (direzione Cortona), da Nord Est (direzione Gubbio) e da Sud (Terni). Assisi è presente non solo negli itinerari incentrati sul francescanesimo, ma anche in quelli benedettini, sia che privilegino la fascia meridionale (Narni Ferentillo Norcia Massa Martana Assisi) che nella versione più ampia (da Norcia a Narni passando per Terni). La stessa città di Assisi viene inserita anche quando sono oggetto di valorizzazione le sue architetture religiose e le opere d arte che la rendono per l Unesco patrimonio culturale dell umanità: basti pensare al citato itinerario religioso Assisi Gubbio Todi, di cui al Portale del Turismo Italiano, dove il filo conduttore non è legato alle testimonianze di fede, bensì alle architetture della sacralità, quali la Basilica di San Francesco e la Rocca Maggiore di Assisi, il complesso conventuale di San Francesco a Gubbio o il Palazzo del Podestà di Todi. Assisi risulta centrale anche nell itinerario Umbria, terra di santi e di guerrieri proposto da Discovery Italia (il portale turistico dell Istituto Geografico De Agostini) che si basa sull abbinamento tra le figure di alcuni Santi e quelle di spregiudicati capitani di ventura del Rinascimento cui questa terra ha dato i natali. Da notare che il dettaglio di questo itinerario non si riferisce, in realtà, né ai Santi, se non allorquando si limita ad una breve citazione di Assisi come città di San Francesco e Santa Chiara, né, tantomeno ai capitani di ventura dell epoca rinascimentale. In termini di connessioni con altre tipologia di offerta, esse sono presenti, in maniera esplicita, solo in alcune proposte di itinerario, in particolare in quella del CAI dove turismo e natura si fondono lungo un sentiero che, ripercorrendo per lunghi tratti il viaggio compiuto da San Francesco morente, da Nocera Umbra ad Assisi, attraversa luoghi di rilevante interesse naturalistico. Infine, gli itinerari esaminati presentano, in diversi casi, una estensione che va oltre i confini regionali, verso regioni contigue quali Toscana e Lazio. Gli attrattori religiosi Sono stati censiti, in particolare: musei di interesse religioso, santuari, monasteri e siti benedettini, luoghi di interesse religioso, eventi religiosi. a) Musei di interesse religioso I musei individuati 3, complessivamente trenta, sono ubicati sull intero territorio regionale, con una particolare concentrazione nei comprensori dell Assisano e del Trasimeno. Si tratta di musei reputati, 3 Le fonti utilizzate per acquisire informazioni sono state:

131 per i contenuti, attrattivi per il turismo religioso. Gli aspetti analizzati, oltre alla ubicazione, sono i seguenti: - Gestione. Ben dodici dei trenta musei censiti sono gestiti dall Associazione Rete Museale Ecclesiastica Umbra costituita per iniziativa della Conferenza Episcopale Umbra, che si propone di contribuire in primo luogo alla conservazione e alla valorizzazione dei musei e delle raccolte che hanno carattere di ecclesiasticità o sono di interesse religioso esistenti in Umbria, proponendoli quali strumenti di animazione culturale delle comunità cristiane e della società. Altri sette musei sono gestiti dalla società Sistema Museo, uno dalla cooperativa Lagodarte mentre. - Orari di apertura. Le situazioni sono tra di loro estremamente differenti: orari di apertura quotidiana uguali per tutti i mesi dell anno, apertura anche serale, orari di apertura legati alla stagionalità, chiusure nei giorni festivi o nelle festività tradizionali (Pasqua e Natale) o, al contrario, a- perture garantite anche in questi periodi; ingressi possibili anche al di fuori degli orari previsti purché previa prenotazione telefonica. - Servizi. Anche in questo caso, le situazioni contemplate oscillano pesantemente da realtà con servizi accessori di varia natura a realtà in cui è assente qualsiasi tipo di servizio integrativo. In linea di massima, la gran parte dei musei censiti offre il servizio di visite guidate e, nel caso dei musei gestiti dalla Sistema Museo, è possibile fruire anche del servizio visite guidate rivolte alle scolaresche e ai gruppi. Emblematici alcuni casi: ad esempio, la Galleria d Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana che possiede biblioteca, auditorium, sale conferenze, ristorante, camere, bar, libreria, cappella con liturgia cattolica quotidiana, ascensore, scivolo e bagno a norma per i disabili. Ancora, sempre in tema di offerta plurima di servizi, il Museo Diocesano e Cripta di San Rufino, con museum-shop; mini-guide in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo; visite guidate al Museo ed alla Cattedrale su prenotazione; attività didattica per le scuole e le parrocchie; laboratorio di restauro; mostre temporanee; conferenze; concerti; visita alla mostra permanente d arte sacra contemporanea Maria di G. Dettoni (sala S. Maria delle Rose). Alcune realtà museali, per il particolare contesto nel quale sono ubicate, sono in grado di offrire la possibilità di visionare laboratori di restauro e produzione di paramenti liturgici (Museo dell Abbazia di Sant Eutizio), nonché la possibilità di acquistare liquori monastici e di erboristeria. b) Santuari Per santuario 4, nell ambito di tale ricerca, è stato inteso qualsiasi luogo segnato da apparizioni e miracoli, oggetto per questo di devozione e di pellegrinaggio spontaneo, anche se nato al di fuori delle istituzioni ecclesiastiche. Complessivamente, sul territorio regionale risultano esistenti 235 Santuari, con una concentrazione massima nei comprensori Assisano e Folignate. c) Monasteri e siti benedettini I monasteri e siti benedettini, così come rilevati nell ambito del PUT della Regione Umbria (tavola 26) 5, costituiscono prima di tutto emergenze di interesse religioso, oltre che risorse aventi valore storico artistico. Essi sono in numero complessivo di 102, con una forte concentrazione nei territori dei Comprensori Folignate Nocera Umbra e Eugubino - Alto Chiascio. 4 Il reperimento dati sui Santuari presenti in Umbria si è valso, in primo luogo, dei risultati del programma di ricerche coordinato dal prof. André Vauchez (Direttore dell Ecole Française de Rome) sul tema L Uomo, lo spazio e il sacro nei paesi del Mediterraneo, da cui è derivato il Censimento dei santuari cristiani in Italia dall antichità ai nostri giorni. I dati ottenuti sono stati integrati con altre fonti: la Guida ai Santuari e i siti internet e 5 Dati messi gentilmente a disposizione dalla Dott.ssa Orietta Niciarelli, Responsabile della Sezione Data Base Territoriali - Regione UMBRIA- Servizio Informativo Territoriale. 130

132 d) Luoghi di interesse religioso In questo caso, si è fatto uso delle segnalazioni, riportate su cartografia, di cui alla produzioni Itinerari della santità relativi al Giubileo del 2000: trattasi di 25 siti classificati come Luoghi di interesse religioso. La ricettività religiosa Sono state individuate più di 150 strutture, complessivamente presenti sul territorio regionale, che si caratterizzano per i servizi offerti proprio al turismo religioso 6. Tali strutture sono fortemente concentrate nell Assisano, mentre il comprensorio del Trasimeno sembra il meno vocato rispetto a questa tipologia di offerta. In alcuni casi, la natura delle strutture è immediatamente rilevabile dalla classificazione ufficiale fatta al momento dell iscrizione al Registro delle Imprese: così avviene per le case religiose d ospitalità, poco meno di sessanta. Altrimenti, trattasi di strutture alberghiere (poco più di dieci) i cui servizi si caratterizzano proprio per essere immediatamente rivolti ad un turista religioso e che spesso sono di proprietà ecclesiastica (ad esempio, ordini religiosi), troviamo anche un ostello, quattro case per ferie. Infine, nella gran parte dei casi, si tratta di edifici adibiti ad usi prettamente religiosi (abbazie, conventi, ecc.), che abitualmente od occasionalmente accolgono pellegrini e quanti altri vogliano fare esperienze di vita diverse da quelle dell uomo moderno. In particolare, si è cercato di censire specifici aspetti di queste strutture: - attività svolte/servizi offerti. Principalmente, trattasi di: esercizi e ritiri spirituali, incontri di preghiera, ricerca vocazionale, organizzazione convegni, corsi di studio, campi scuola, corsi di preparazione al matrimonio. Sono presenti anche situazioni di monasteri che, più che rivolgersi al turista religioso inteso in senso tradizionale, accolgono persone che avvertono esigenze più profonde di verifica vocazionale da effettuare anche attraverso un vero e proprio ritiro spirituale. Ancora, si va diffondendo un offerta di accoglienza, anche questa proposta principalmente da eremi e abbazie, per consentire, a chi richiede il soggiorno, di vivere esperienze di silenzio, di preghiera e di lavoro; in sintesi, di condivisione di tutti gli aspetti della vita monastica. Altri servizi offerti, per lo più dai conventi, sono la possibilità di prendere parte alle messe e ai vespri, in determinati momenti della giornata. I servizi appena visti possono essere fruiti facendone espressa richiesta e/o, in alcuni casi, in autogestione, vale a dire provvedendo autonomamente all organizzazione delle attività pur fruendo della struttura di accoglienza. L ipotesi si verifica, di solito, quando a chiedere accoglienza è un gruppo (ad esempio, esercizi spirituali gestiti dalla guida spirituale che accompagna il gruppo). - Apertura. Le strutture censite sono, nella gran parte dei casi, aperte tutto l anno, ma sono presenti anche alcuni casi di stagionalità (con aperture concentrate nei mesi da aprile - o Pasqua - ad ottobre). Le chiusure brevi sono limitate ai mesi di gennaio e febbraio. - Clienti/Ospiti. L accoglienza all interno delle strutture censite, ove rilevabile, è rivolta a target di mercato spesso differenti. Una prima distinzione è quella tra chi accoglie anche i gruppi e chi invece riserva l accoglienza solo ad individuali: questa ultima ipotesi, rara in verità, è comunque esclusiva di strutture dove prevale il rigore monastico. Collegata alla tipologia di clienti in gruppo è la formula dell autogestione, che diverse strutture dichiarano di consentire al proprio interno: si tratta solitamente di una ricettività con una buona capacità in termini di numero di posti let- 6 Il censimento della ricettività si è valso di fonti regionali, nonché di ricerche secondarie e di ricerche effettuate su internet. Le informazioni sono state tratte dal sito regionale dal sito dal sito e dai singoli siti, ove esistenti, delle strutture censite. 131

133 to, che si rivolge a gruppi organizzati con un proprio padre spirituale o, comunque, una propria organizzazione, e che sceglie la struttura unicamente come punto di accoglienza. Il prezzo diventa l elemento discriminante, a fronte del quale la struttura non garantisce alcuni tipi di servizio (ad esempio, la pulizia delle stanze). - Limiti all accoglienza. Altra differenza, riscontrata con riguardo a queste strutture, risiede nell accoglienza indistinta di uomini e donne o solo di clienti appartenenti a uno dei due sessi; anche quest ultimo caso è limitato a monasteri, conventi, ecc. dove vengono accolti, appunto, solo ospiti dello stesso sesso dei religiosi che occupano stabilmente la struttura. Si segnalano, inoltre, alcuni casi in cui l accoglienza viene riservata solo ai parenti di coloro i quali risiedono nella struttura o esclusivamente ad altri religiosi. Infine, va sottolineata la frequenza con la quale si fa riferimento ora alle famiglie ora ai giovani, quali target privilegiati di queste tipologie di strutture di accoglienza. - Capacità ricettiva. Le situazioni che si presentano sono estremamente diversificate: il 18 circa delle strutture non possiede più di dieci posti letto, il 50 possiede da 11 a 50 posti letto, il 20 tra 50 e 100 posti letto e ben il 12 oltre 100 posti letto. Assisi ospita la maggior parte delle strutture di grandi dimensioni (oltre i 100 posti letto). - Servizi offerti. Sono stati individuati sia i servizi tradizionali offerti dalle strutture censite che i servizi per così dire tipici. Tra i primi: sale convegni (adibite soprattutto ad attività coerenti con lo spirito di questa ricettività), ristorazione (o anche cucine attrezzate per l autogestione), parcheggi (fondamentali per quanti vogliano dare accoglienza ai gruppi), sala ritrovo, campi calcetto (per il target giovanile soprattutto), biblioteca, giardino ma anche animazione e assistenza sanitaria di emergenza. I servizi e le strutture tipici prevalentemente offerti sono: cappelle (per la preghiera ma anche per messe, celebrazioni, ecc.), assistenza religiosa, messa quotidiana. Molte delle strutture censite risultano essere accessibili ai portatori di handicap. I servizi I servizi richiesti, da questa tipologia di ospite, sono classificabili all interno di due categorie strettamente dipendenti dal luogo di erogazione 7 : - internamente alla struttura ricettiva. Sale per incontri; sale con proiezione di filmati dedicati, ad esempio, alla vita dei Santi: questo tipo di servizi sono richiesti da quei turisti che si muovono in gruppo e che hanno con sé una propria guida spirituale. Gli individuali così come i gruppi chiedono, inoltre, alcuni servizi di messa a disposizione di informazioni quali gli orari di accesso alle basiliche / chiese, delle messe, ecc. Gli individuali chiedono, inoltre, di poter fruire di servizi spirituali anche personalizzati (esercizi spirituali, formazione e aggiornamento, ecc.); - esternamente alla struttura ricettiva. Gli individuali come i gruppi esprimono l esigenza di poter prendere parte a messe, vespri e celebrazioni similari. Tra i servizi più richiesti vi è la confessione. In Cascia, a questo scopo, esiste la Penitenzieria nella quale viene celebrato il sacramento del perdono e, per questo, sono sempre a disposizione sacerdoti confessori provenienti da tutto il mondo 8. Molto richiesti, infine, anche gli incontri di preghiera, fuori o dentro della struttura ricettiva di accoglienza, così come le visite a luoghi di interesse religioso (monasteri, abbazie, ecc.). I riferimenti quantitativi ottenuti sono stati utilizzati per misurare la vocazione delle diverse aree 7 Così come emerso dalle interviste effettuate a responsabili di ordini religiosi e gestori di strutture di accoglienza. 8 La Penitenzieria è ritenuta un gioiello ed è indicata dagli esperti di teologia e di pastorale come un modello ben riuscito di rinnovamento del sacramento della riconciliazione (tratto dal sito internet 132

134 regionali rispetto al prodotto turismo religioso. Pertanto, sia pure limitando tale valutazione ad a- spetti di natura puramente quantitativa, è risultato che i comprensori maggiormente vocati, rispetto a tale fenomeno, per servizi di accoglienza e di intrattenimento offerti, sono l Assisano e il Folignate, mentre l area che, nel confronto con il resto del territorio, si presenta maggiormente debole quanto agli aspetti censiti, è quella dell Amerino (vd. cartina). Le principali criticità riscontrate Quanto alle criticità 9 che il sistema presenta, si evidenzia come problematica principale quella relativa alle risorse umane, in quanto fattore determinante per l erogazione dei servizi religiosi (ma non solo) forniti ai turisti. Alcuni ordini avvertono profondamente la crisi delle vocazioni ed il conseguente invecchiamento dei religiosi presenti nei luoghi sacri. Questo fenomeno determina, già da oggi, difficoltà nell erogazione di servizi ritenuti essenziali dal turista sia generalista (accoglienza, informazioni, apertura al pubblico, mantenimento dell atmosfera, ecc.) che in quanto mosso più specificamente da motivazioni di ordine religioso (messe, confessioni, assistenza spirituale, ecc.). Ciò determina situazioni nelle quali non si è in grado di far fronte alle richieste di informazione/contatto di una domanda potenzialmente interessata, causa la mancanza delle energie umane per rispondere ai potenziali visitatori. Altro elemento di criticità consiste nell insufficiente livello di collegamento tra i luoghi sacri umbri e tra questi e quelli extra-regione. In particolare, si è potuto constare una certa difficoltà, da parte degli ordini religiosi che gestiscono luoghi sacri anche fuori dall Umbria, nel far rete, cioè nel connettere fra loro l insieme di questi luoghi (ad esempio, la mancanza di collegamenti strutturati tra l offerta collegata al Santuario di Cascia e quella collegata a S. Chiara a Montefalco, ambedue gestiti dall Ordine Agostiniano, e fra questi e gli altri santuari dell ordine, quale il Santuario di Tolentino e quello di Pavia). Si constatano, dunque, situazioni in cui la circuitazione delle risorse non viene realizzata neanche tra strutture appartenenti allo stesso ordine religioso: ove questa si realizza, spesso avviene in maniera del tutto spontanea, per iniziativa dello stesso turista, così come capita per il binomio Tolentino Cascia. Sempre per rimanere in questo ambito, sembra mancare anche una vera e propria consapevolezza della esistenza di itinerari religiosi, da fornire se non altro come informazioni ai visitatori di un luogo sacro. Tuttavia, su questo versante, si registra il consolidarsi di un interesse, da parte soprattutto delle conferenze episcopali regionali e degli ordini religiosi (e non tanto delle strutture ricettive di accoglienza), a rendere fruibili percorsi di fede connessi con le figure e la filosofia della spiritualità di appartenenza; ne è esempio il Percorso del sale (da Genova a Pavia, ripercorrendo il tragitto che fece il corpo del Santo nell VIII secolo), messo a punto nel 2006 in occasione delle celebrazioni per il Giubileo Agostiniano (750 anni dalla Grande Unione dell Ordine Agostiniano), e che l Ordine Agostiniano si propone di valorizzare in modo permanente. Ulteriori problematiche si collegano alla formula dell autogestione, all interno delle strutture ricettive di accoglienza, spesso privilegiata dall utenza in oggetto. Questa formula di accoglienza solleva diversi aspetti di criticità per i gestori delle strutture stesse: la necessità di ottemperare alle diverse normative in tema di sicurezza, igiene, responsabilità civile, ecc.; gli effetti negativi sulla qualità del soggiorno nelle strutture ricettive, dovuti al taglio nell erogazione di alcuni servizi (per rendere comunque economica la gestione del gruppo a fronte della riduzione di prezzo convenuta), taglio che, 9 Sono la risultante dell analisi desk e degli incontri con alcuni opinion leader territoriali. 133

135 tuttavia, non sempre risulta essere compatibile con il corretto funzionamento dell intero processo di erogazione dei servizi. In termini propositivi, sono emersi spunti sui quali potrebbero convergere iniziative ed interventi allo scopo di potenziare e qualificare i flussi turistici connessi al fenomeno religioso; ad esempio, potrebbero essere attivare iniziative rivolte a: - focalizzare l attenzione, per potenziare i flussi, sull organizzazione di eventi religiosi in considerazione del loro ruolo di attrattori di nuovi flussi in arrivo. La capacità che l evento ha di far arrivare nella destinazione nuovi turisti religiosi (individuali e/o gruppi organizzati da associazioni, movimenti, diocesi, parrocchie, ecc.) si trasforma in occasione di acquisizione di parte di questi flussi in ragione dell elevata propensione alla fidelizzazione che questo turismo ha rispetto a territori e strutture di accoglienza; - utilizzare sistematicamente gli strumenti di comunicazione della chiesa locale, degli ordini religiosi, dei santuari e delle associazioni per veicolare le linee di offerta ed i pacchetti per il turismo religioso; - concentrare l attenzione sulle forme di comunicazione dirette a parrocchie, diocesi e associazioni cattoliche, presidiando quelle sedi di incontro fra domanda e offerta che già oggi sono operative e quelle che stanno per essere attivate. Naturalmente, dovrà essere valutata l efficacia dei diversi eventi per evitare un inutile spreco di risorse umane e finanziarie; - bilanciare, con molta attenzione, la combinazione fra aspetti turistico - culturali e religiosi nei pacchetti di offerta, per non banalizzare le motivazioni spirituali e assicurare un esperienza autentica in luoghi caratterizzati da una atmosfera coerente; - necessità di qualificare l offerta per il turismo religioso partendo dalla valorizzazione pastorale dei beni culturali ecclesiastici, la cui presentazione viene oggi delegata normalmente alle guide turistiche ufficiali (regionali) o all intervento dei responsabili religiosi dei luoghi sacri; - sensibilizzare il sistema delle imprese turistico-ricettive umbre, almeno quelle più direttamente interessate ai flussi di turismo religioso, alle esigenze e ai bisogni di questo tipo di turismo; - investire per lo sviluppo di club di prodotto capaci di mettere a sistema le politiche di prodotto, promozionali e di commercializzazione delle offerte per il turismo religioso, superando l attuale forte frammentazione; - raccogliere e razionalizzare la grande produzione di itinerari e sentieri, in maniera da migliorare la qualità complessiva dei materiali informativi e promozionali e da assicurare la continua disponibilità di tali materiali concentrando le risorse e sviluppando economie di scala; - garantire la manutenzione dei sentieri dal punto di vista della segnaletica e della cartellonistica illustrativa in loco del percorso e della effettiva transitabilità (pulizia dalla vegetazione, interventi di ripristino in caso di frane o altre cause che determinano difficoltà di fruizione dei sentieri). 134

136 135

137 Il turismo italiano Il turismo religioso muove il 5,7 dei flussi turistici della regione ed è composto in prevalenza da italiani (72,1): - residenti in Campania (20,1), Piemonte (15,2) e Lombardia (14); - di età compresa tra i 51 ed i 60 anni (42) ma anche adulti tra i 41 ed i 50 anni (21,6) e ultra 60enni (20,8); - pensionati (29,4), operai (20,2), impiegati (12,2), professionisti (11) e casalinghe (10); - sposati con figli (62,2) e coppie senza figli (18,6). Oltre alla motivazione di ordine religioso, i turisti italiani che arrivano in Umbria per trascorrere una vacanza spirituale sono motivati dalla curiosità di vedere un luogo sconosciuto (65,5) e dal patrimonio naturalistico (50,9). Più di un pellegrino su due arriva in Umbria per partecipare ad un e- vento religioso (sono il 62,2 dei turisti religiosi), mentre il tradizionale passaparola pesa per il 60,4. In pochi si affidano alle informazioni reperite su Internet (20,5 degli italiani) e qualcuno ha scelto di tornare in Umbria sulla base di positive esperienze di viaggio (19,6). Il turismo religioso è tradizionalmente formato da una consistente quota di pellegrini che viaggiano in gruppo, nell ambito di viaggi organizzati da un circuito di intermediazione formato in primis dalle singole diocesi e organizzazioni religiose, oltre che da tour operator e tour organizer specializzati. Per la domanda italiana, più di tre turisti su dieci viaggiano nell ambito di gruppi organizzati, mentre il 28,2 viaggia in coppia ed il 24,3 con i figli e: - si trattengono mediamente tra le 4 e le 5 notti; - arrivano soprattutto in auto (43,9) ad eccezione dei gruppi organizzati che scelgono il pullman (34,6); - pernottano per lo più in strutture alberghiere (73,1) di categoria 3 stelle (73,6 del totale alberghi) e qualcuno sceglie agriturismi (19,1) e campeggi (13); - nel corso della vacanza fanno escursioni (45,1), visitano monumenti e siti di interesse archeologico (38), musei e mostre (31,9) e degustano prodotti tipici locali (28,3). I turisti individuali spendono poco più di 50 euro per il viaggio e circa 48 euro al giorno per l alloggio, mentre per le spese extra-viaggio e alloggio si spendono mediamente poco più di 30 euro al giorno. Il giudizio sulla vacanza svolta è positivo (l offerta turistica nel suo complesso è valutata con un punteggio pari a 8,7) ma emergono ancora una volta le carenze del sistema ospitale, specie per quanto concerne l offerta di intrattenimento. 136

138 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Campania 20,1 Piemonte 15,2 Lombardia 14,0 Sicilia 9,3 Puglia 6,4 Lazio 6,2 Basilicata 5,1 Veneto 5,1 Friuli Venezia Giulia 4,0 Toscana 3,8 Molise 2,8 Calabria 2,7 Sardegna 1,9 Emilia Romagna 1,9 Liguria 1,4 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 16,6 Femmina 83,4 Età fino a 20 anni 1,4 da 21 anni a 30 anni 2,8 da 31 a 40 anni 11,3 da 41 a 50 anni 21,6 da 51 a 60 anni 42,0 oltre 60 anni 20,8 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 57,1 Scuola media inferiore 36,0 Laurea 6,9 Professione Pensionato 29,4 Operaio 20,2 137

139 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Impiegato 12,2 Professionista 11,0 Casalinga 10,0 Commerciante 9,3 Dirigente/funzionario 3,7 Studente 2,8 Imprenditore 1,3 Stato sociale Sposato/a con figli 62,2 Sposato/a senza figli 18,6 Vedovo/a 11,3 Single 7,9 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Per motivi religiosi 100,0 Il desiderio di vedere un posto mai visto 65,5 Bellezze naturali 50,9 Ricchezza patrimonio artistico 16,1 Posto ideale per riposarsi 10,7 Per assistere eventi culturali 7,1 Decisione altrui 6,7 Interessi enogastronomici 3,9 Prezzi convenienti 2,6 Shopping 1,0 Abbiamo la casa 1,0 Eventi folkloristici e della cultura locale 0,6 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Eventi religiosi 62,2 Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 60,4 Informazioni su Internet 20,5 C'era già stato/esperienza personale 19,6 Attrazioni, eventi culturali 7,1 138

140 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 6,0 Consiglio dell'agenzia di viaggi 4,1 Consiglio di enti/uffici turistici presso cui si è recato 1,4 Guide turistiche 1,3 Pubblicità su affissioni 1,0 Film/documentari 1,0 Pubblicità in TV 0,6 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Italiani Si 31,0 No 69,0 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 71,5 Solo viaggio 15,9 Solo l'alloggio 12,6 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio + alloggio 50,8 Alloggio + altri servizi 26,6 Viaggio + altri servizi 19,8 Viaggio + alloggio + altri servizi 2,7 139

141 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 28,2 Con più componenti della famiglia (con bambini) 24,3 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 0,6 Con amici 8,7 Con colleghi di lavoro 3,7 Con un gruppo organizzato 34,4 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 43,9 Auto propria / della famiglia 90,1 Auto amici/ parenti 9,9 Pullman tour organizzato 34,6 Camper 13,0 Aereo 2,1 Autobus \ pullman di linea 2,8 Moto 2,5 Treno 1,0 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 2-3 notti 36,6 4-6 notti 37, notti 26,4 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 4,8 140

142 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 73,1 hotel 1 stella 3,4 hotel 2 stelle 23,0 hotel 3 stelle 73,6 Agriturismo 19,1 Campeggio 13,0 B&B 3,3 Residenze di amici e parenti 2,5 Seconda casa 1,0 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Escursioni 45,1 Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 38,0 Visita di musei e/o mostre 31,9 Ho degustato i prodotti tipici locali 28,3 Ho praticato attività sportive 17,6 Ho fatto shopping 8,5 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 6,4 Partecipato a eventi enogastronomici 2,0 Partecipato a eventi folkloristici 0,6 Ho assistito a spettacoli teatrali o cinematografici 0,6 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,6 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,4 Informazioni turistiche 8,4 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 8,3 L offerta culturale 8,3 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,2 La pulizia del luogo 8,2 La pulizia dell alloggio 8,2 Il costo dell alloggio 8,0 141

143 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Il traffico 8,0 L organizzazione del territorio 7,9 Il costo della ristorazione 7,9 Il costo dei trasporti locali 7,9 L offerta di intrattenimento 7,8 Offerta turistica nel complesso 8,7 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 50,84 Alloggio (media giornaliera) 48,33 Turismo religioso TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 60,0 da 31 a 60 21,2 da 61 a 90 12,0 da 91 a 120 4,0 da 121 a 150 2,7 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 31, Il turismo straniero La domanda internazionale dei pellegrinaggi in Umbria, che costituisce il 27,9 dei flussi riconducibili al turismo religioso, si distingue dal turismo internazionale imputabile agli altri prodotti turistici della regione per l elevata incidenza del turismo organizzato (l 82,8): viaggiano in gruppo, con tappe prestabilite dall organizzazione, associando la visita ai luoghi di culto a quelle delle altre risorse storico-culturali del territorio e spesso sono legati alla programmazione di eventi religiosi. In particolare, il pellegrino straniero è prevalentemente: - di nazionalità francese (38,4), polacca (29,2), tedesca (10,1) e spagnola (7,5); - di età compresa tra i 41 ed i 50 anni (28,4) e over 60 (36); - pensionato (32,4), tecnico (14,6), operaio (14,6), impiegato (13,8) e commerciante (10,1); - sposato con figli (71,6); 142

144 - arriva in pullman (quelli dei tour organizzati 44,1), oppure in camper (28,7); - rimane mediamente tra le 3 e le 4 notti; - pernotta in albergo (38,8) o agriturismo (57,5); - visita monumenti e siti di interesse archeologico (60,7) e/o musei e mostre (49,6) e degusta prodotti tipici locali (45,8). Il desiderio di vedere un luogo sconosciuto spinge il 57,9 dei turisti religiosi di nazionalità estera, mentre tra le altre motivazioni spiccano: - il bisogno di soggiornare in un posto ideale per riposarsi (32); - gli interessi enogastronomici (28,3); - la curiosità di conoscere usi e costumi della popolazione locale (28,3). La presenza di eventi religiosi programmati sul territorio influenza le scelte di vacanza del 46,3 degli stranieri, mentre le informazioni su Internet sono decisive per il 39,2 ed il passaparola per il 25,8. I soggiorni religiosi nella regione sembrano incontrare il favore dei turisti stranieri: il giudizio in merito all offerta turistica nel suo complesso è il più elevato tra i vari prodotti (pari a 9,3 su un massimo di 10). Esprimono particolare soddisfazione in merito alle informazioni turistiche (8,6) e alla qualità della ristorazione (8,6), mentre sono critici riguardo all organizzazione del territorio (7,1). Le spese medie sostenute dai turisti stranieri individuali sono: euro per il viaggio; - 40 euro al giorno per l alloggio; - 63 euro circa per le spese giornaliere extra viaggio e alloggio. Turismo religioso TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Francia 38,4 Polonia 29,2 Germania 10,1 Spagna 7,5 Usa 3,7 Repubblica Ceca 3,7 Grecia 3,7 Croazia 3,7 143

145 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 39,5 Femmina 60,5 Età da 21 anni a 30 anni 10,1 da 31 a 40 anni 14,6 da 41 a 50 anni 28,4 da 51 a 60 anni 10,8 oltre 60 anni 36,1 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 92,5 Scuola media inferiore 7,5 Professione Pensionato 32,4 Tecnico 14,6 Operaio 14,6 Impiegato 13,8 Commerciante 10,1 Casalinga 7,5 Consulente aziendale 3,7 Professionista 3,4 Stato sociale Sposato/a con figli 71,6 Sposato/a senza figli 14,6 Single 10,1 Vedovo/a 3,7 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Per motivi religiosi 100,0 Il desiderio di vedere un posto mai visto 57,9 Posto ideale per riposarsi 32,0 Interessi enogastronomici 28,3 144

146 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 28,3 Ricchezza patrimonio artistico 14,9 Per il gusto dell'avventura 14,6 Bellezze naturali 10,8 Prezzi convenienti 3,7 Per la vicinanza 3,7 Partecipare ad eventi folcloristici e della cultura locale 3,7 Destinazione esclusiva 3,7 Shopping 3,4 Posto ideale per praticare un particolare sport 3,4 Cure/benessere 3,4 Per assistere eventi culturali 3,4 Adatto per bambini piccoli 3,4 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Eventi religiosi 46,3 Informazioni su Internet 39,2 Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 25,8 Consiglio dell'agenzia di viaggi 11,2 Offerte su Internet 10,1 Film/documentari 10,1 Guide turistiche 7,1 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 3,7 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 82,8 No 17,2 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 87,8 Solo viaggio 12,2 145

147 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio + alloggio 89,8 Alloggio + altri servizi 5,1 Viaggio + alloggio + altri servizi 5,1 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 14,5 Con più componenti della famiglia (con bambini) 3,7 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 13,8 Con amici 13,8 Con un gruppo organizzato 54,1 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 17,2 Pullman tour organizzato 44,1 Camper 28,7 Aereo 13,8 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 2-3 notti 74,3 4-6 notti 14, notti 10,8 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 3,5 146

148 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Alberghi 38,8 Agriturismo 57,5 B&B 14,6 Camper 3,7 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 60,7 Visita di musei e/o mostre 49,6 Ho degustato prodotti tipici locali 45,8 Ho praticato attività sportive 10,8 Escursioni 10,8 Ho fatto shopping 7,1 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 7,1 Partecipato a eventi folkloristici 3,7 Ho assistito a spettacoli musicali 3,7 Convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 3,7 Partecipato a eventi enogastronomici 3,4 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Informazioni turistiche 8,6 La qualità del mangiare e bere 8,6 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,5 L offerta culturale 8,5 La pulizia del luogo 8,4 La pulizia dell alloggio 8,2 La cortesia/l'ospitalità della gente 7,9 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,9 Il costo dell alloggio 7,7 Il costo della ristorazione 7,6 Il costo dei trasporti locali 7,4 L offerta di intrattenimento 7,4 Il traffico 7,3 L organizzazione del territorio 7,1 Offerta turistica nel complesso 9,3 147

149 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 105,00 Alloggio (media giornaliera) 40,18 Turismo religioso TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 17,5 da 31 a 60 39,8 da 61 a 90 14,6 da 91 a ,9 da 121 a ,1 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 62, Il turismo enogastronomico Introduzione Il turismo enogastronomico, come evidenziato dall indagine svolta dall Osservatorio Turistico Regionale nel 2007, si configura come un vero e proprio prodotto di nicchia (è la motivazione principale di vacanza per il 4 circa del campione intervistato, mentre le indagini più recenti lo quantificano in un 7,1) 10, ma presenta delle interessanti prospettive di sviluppo per la qualificazione complessiva del turismo nella nostra regione. Soprattutto alla luce del (pur) modesto incremento percentuale registrato nel corso degli ultimi mesi, l enogastronomia può diventare infatti un elemento di promozione aggiuntiva del territorio in grado di accompagnare i turisti nel loro viaggio alla scoperta dell Umbria, rendere il soggiorno più piacevole e memorabile, contribuire alla fidelizzazione dei visitatori e a diffondere l immagine autentica e genuina di questo territorio tramite il passaparola. L enogastronomia si configura in Umbria come aspetto di scoperta una volta in vacanza e come potenziamento dei fattori identificativi del territorio. È associata, infatti, non già alla marca complessiva della regione, ma alla bontà e genuinità dei prodotti. Per questi motivi, piuttosto che puntare ad una promozione aggressiva attraverso canali e piazze specifiche del settore enogastronomico, l azione di potenziamento e valorizzazione dei sapori e dei gusti dell Umbria dovrebbe passare attraverso l integrazione con altri aspetti di lifestyle, affinché ven- 10 L indagine è stata svolta in tutti i comprensori dell Umbria tramite somministrazione diretta di questionari ad un campione di 401 turisti in Umbria, di cui 307 italiani e 94 stranieri. 148

150 ga veicolata l immagine di una regione in cui l alta qualità della vita e il piacere della vacanza sono dati dalla combinazione virtuosa e unica di paesaggio, cultura, sport, profumi e colori, insieme a ristoranti, botteghe e sapori tradizionali e di eccellenza. Le strategie promozionali da attuare dovranno quindi puntare sul valore dell enogastronomia come arricchimento dell immagine dell Umbria e realizzarsi tramite eventi mirati, sia sui mercati nazionali ed esteri di riferimento, sia tramite l animazione del territorio: quest ultimo aspetto, apprezzato da un nucleo consistente di visitatori (che, una volta in vacanza, rimangono favorevolmente colpiti da itinerari, eventi dedicati a vini, olio, cibi, corner per la vendita di prodotti), potrebbe fornire spunti di riflessione interessanti per la creazione di club di prodotto, così come indicato dall art 9 della Legge Regionale sul Turismo, che sia in grado di valorizzare anche gli elementi di fidelizzazione dei turisti ( gli amici dell enogastronomia umbra, la circolarizzazione delle informazioni tramite newsletter e strumenti informatici, ecc.) Lo scenario di offerta Regione collinosa, molto boscosa, con terreni prevalentemente argilloso-calcarei e zone montane con presenza di pascoli; dolci paesaggi, città d arte e centri di elevata spiritualità: questo è il quadro generale della Regione Umbria. I suoi prodotti tipici sono semplici, i sapori forti. In questa regione, come si cercherà di evidenziare, la valorizzazione dei prodotti alimentari tipici attiva sinergie promozionali con le altre risorse presenti nel territorio, quali cultura, turismo, spettacolo, artigianato ed altro ancora in un circolo virtuoso particolarmente apprezzato da turisti e residenti. Un prodotto si definisce tipico quando presenta caratteristiche costanti e distintive di una determinata categoria di beni o fenomeni; dal greco typos (che significa impronta), il termine applicato alle produzioni agricole assume il significato di prodotto con caratteri distintivi, associati a particolari elementi sensoriali (forma, gusto, colore, odore, consistenza). Per i prodotti agricoli e gastronomici la dizione tipico risulta essere ricorrente dal momento che risultano strettamente legati alle caratteristiche geomorfologiche ambientali ed alle tradizioni culturali di un determinato territorio. L importanza attuale e potenziale dei prodotti agroalimentari tipici è elevata; infondono sicurezza e fiducia nella popolazione agricola e contribuiscono in modo significativo ad accrescere il valore aggiunto in tutte le aree rurali soprattutto quelle di montagna più depresse; con la loro conoscenza si stabilisce un nesso tra il prodotto, la sua area di origine e alcune prassi in campo ambientale e colturale. Proteggere i prodotti tipici permette di salvaguardare quel patrimonio culinario che contribuisce all identità di specifiche aree, ricche di tradizioni. Promuovere e diffondere le produzioni agroalimentari tipiche e di qualità è un obiettivo strategico perseguito con attenzione dalla regione Umbria anche al fine di accrescere le capacità concorrenziali del sistema agroalimentare regionale. Come si può agevolmente osservare nella figura 1, la situazione generale è piuttosto soddisfacente e il paniere dei prodotti agroalimentari è presente in modo adeguato in tutti i comprensori. Sono stati presi in esame sia i prodotti alimentari non trasformati (per es. ortaggi, specie ittiche, ecc.) che quelli lavorati come paste, prodotti da forno, ecc. I fattori che definiscono l identità e la peculiarità di tali prodotti sono riconducibili a diversi ambiti: memoria storica; localizzazione geografica; qualità della materia prima; tecniche di preparazione utilizzate. 149

151 Figura 1 - Composizione del paniere di prodotti tipici agroalimentari ed enologici. Addensamenti per comprensori. regione Umbria. 150

152 Graf. 1. Paniere di prodotti tipici umbri agroalimentari ed enologici ripartiti per comprensori. Tuderte 7 Ternano 14 Spoletino 12 Perugino 22 Orvietano 11 Eugubino Alto Chiascio 6 Folignate Nocera Umbra Alta Valle del Tevere 8 21 Trasimeno 13 Valnerina - Cascia 10 Assisano 11 Amerino Aspetti di organizzazione dell offerta di turismo enogastronomico in Umbria In linea generale si può osservare che se fino a pochi anni fa anche nella regione Umbria si riscontrava una carenza di offerte strutturate per il segmento del turismo enogastronomico, allo stato attuale la situazione è molto diversa; anzi si potrebbe dire che è tumultuosamente cresciuta e ciò può svolgere un ruolo importante nella competitività del prodotto turistico umbro. Al fine di verificare l esistenza di una rete di offerta di proposte ristorative caratterizzate dalla tipicità, si è ritenuto opportuno procedere ad una analisi delle segnalazioni riguardanti i pubblici esercizi ristorativi presenti in alcune delle guide enogastronomiche maggiormente utilizzate. È importante sottolineare che le attività turistiche e i pubblici esercizi vivono in una situazione di parallelismo nell utilizzo dei beni e nell adeguamento all evoluzione del mercato e, inoltre, che: 1) la ristorazione diventa un fenomeno di carattere turistico quando il cliente è indotto a giungere nel posto dal richiamo del piacere che la zona è in grado di comunicare e poi realmente soddisfare; 2) come esistono diversi turismi così sono mutate anche le proposte e le diversificazioni ristorative; 3) nella gran parte dei casi la clientela richiede una ristorazione buona, qualitativamente sana, dal rapporto qualità/prezzo equilibrato. La ristorazione basata su prodotti alimentari validi, ben supportata da attività di marketing, di promozione e di commercializzazione qualifica il prodotto turistico della zona, nella consapevolezza che ormai il turismo enogastronomico italiano si sviluppa sempre più lungo tre direttrici: espansione dimensionale: si moltiplicano i soggetti di domanda (turisti ma anche residenti) e quelli di offerta (cantine, enoteche, wine bar, ecc.); estensione territoriale: nuovi fronti di visita si aprono accanto a territori pionieri; evoluzione qualitativa: le aspettative della domanda si fanno più sofisticate e si qualificano progressivamente anche le strutture di offerta. 151

153 Passiamo ora ad esaminare il quadro complessivo degli addensamenti di strutture ristorative classificati per tipologia di cucina praticata presenti nelle guide ( 11 ). Non è semplice provare effettuare una suddivisione per classi degli esercizi ristorativi; infatti, anche tra gli addetti si oscilla tra enfatizzazione e banalizzazione di concetti e termini ormai molto utilizzati. Vediamoli in dettaglio: cucina del territorio: aspetto della cucina regionale caratterizzato soprattutto dall utilizzo di materie prime fresche prodotte in loco e offerte dal mercato stagionale; cucina tradizionale tipica: basata sia sulle tradizioni locali, di solito orali, sia da quanto, partendo da tali basi, il cuoco ha saputo rielaborare la cucina locale: è contraddistinta da ricette e tradizioni di una zona geografica spesso molto limitata e a volte sconosciute anche all interno di altre zone limitrofe; cucina casalinga: è la pratica culinaria familiare, realizzata con domestica semplicità, con menù molto ristretti, attualmente quasi introvabile; cucina creativa: cerca di mixare tra tradizione e innovazione proponendo una interpretazione secondo la personalità dello chef che diventa sempre più un personaggio corteggiato e reso celebre anche dai massmedia (si pensi al notevole impatto esercitato da trasmissioni televisive, rubriche di giornali, canali satellitari, siti internet, ecc.). Graf. 2 Consistenza strutture ristorative classificate per tipologia di cucina presenti in alcune guide e- nogastronomiche Tuderte Ternano Spoletino Perugino Orvietano Eugubino Alto Chiascio Folignate Nocera Umbra Alta Valle del Tevere Trasimeno Valnerina - Cascia Assisano Amerino Cargiani S., D Arienzo F., L Umbria nel Piatto, ed.la Pecora Nera, Roma, 2008; Cambi C., Il Gambero Rozzo Guida alle osterie e trattorie d Italia, Newton Compton editori, 2008; Michelin, Guida Italia 2008 Alberghi e Ristoranti Michelin et Cie, Propriètaires Editeurs, 2008; Slow Food, Osterie D Italia Sussidiario del mangiarbere all italiana, Slow Food Editore, 2008; L Espresso, I Ristoranti d Italia 2008, Le Guide Dell Espresso. 152

154 Fig. 2 - Addensamenti delle strutture ristorative classificate per tipologia di cucina presenti in alcune guide enogastronomiche. Ripartizione per comprensori. Regione Umbria A questo proposito può essere interessante osservare alcune iniziative intraprese in Umbria volte a conferire un marchio di tipicità per i ristoranti ed in parte a contribuire a rassicurare i consumatori e superare gli scetticismi nei confronti della reale possibilità di trovare ancora ristoranti tipici. Esattamente un anno fa (2007) nasceva a Perugia il marchio Ristorante Tipico: diciassette ristoranti pilota hanno aderito al progetto e sottoscritto un disciplinare basato sulla valorizzazione dei prodotti tipici locali attraverso un offerta di piatti e ricette proprie della tradizione del territorio, dopo un anno di lavoro volto ad individuare l'eccellenza della proposta di piatti tipici e tradizionali di Perugia e dell Umbria, piatti che siano stabilmente acquisiti nella tradizione culinaria del territorio e che affondino le radici nella tradizione scritta e orale dell Umbria. L obiettivo è quello che la ristorazione possa riappropriarsi della cultura alimentare e dei sapori antichi, diventandone un volano di gusto e di conoscenza; il marchio Ristorante Tipico intende, dunque, identificare un circuito ristorativo d eccellenza che promuova il territorio e la tradizione gastronomica locale, fissando i parametri della tipicità di un territorio e mettendo a sistema la filiera turismo-ambiente-cultura. 153

155 I vini offerti al pubblico nei ristorati certificati devono comprendere almeno una etichetta, tra bianchi, rossi, rosati e da dessert, del vino DOC 12 esistente nel territorio ove è ubicato l esercizio di ristorazione e almeno altre 5 etichette tra le altre tipologie di vini DOC e DOCG 13. Il vino sfuso (o della casa) può essere somministrato in sostituzione di una o al massimo due etichette (bianco e rosso) e sulla carta dei vini ne vanno indicate origine e caratteristiche. Il ristorante dovrà avere a disposizione per il servizio al tavolo il carrello degli oli nel quale dovrà essere garantita la presenza di olio DOP Umbria preveniente da almeno 3 delle cinque sottozone 14 in cui la DOP è suddivisa. Il ristorante certificato è visto anche come punto di promozione dei prodotti tipici tradizionali: deve essere realizzato in ogni ristorante uno spazio per esporre: - prodotti tipici della regione Umbria a marchio DOP, IGP ed STG e i prodotti tradizionali pubblicati sul supplemento alla G.U. n. 194 del 21 agosto 2000 e successivi aggiornamenti; - vini DOCG, DOC e IGT della regione Umbria; - olio d oliva della regione Umbria La quantità e l assortimento dei prodotti esposti sono di esclusiva competenza del ristorante. Tab. 1 - Disciplinare della Ristorazione Tipica Certificata Regione Umbria: definizioni Ristoratore Ristorante Piatti Tipici Regionali Prodotti Tipici Prodotti Tradizionali Proprietario del ristorante oggetto delle verifiche di conformità a questo disciplinare. Esercizio di preparazione e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande come definito dalla lett. a dell art. 5, comma 1, l. 25 agosto 1991, n 287. Piatti che abbiano le seguenti caratteristiche: hanno origine nella Regione Umbria o siano stabilmente acquisiti alla tradizione culinaria della Regione; nascono almeno 25 anni prima della data di pubblicazione del disciplinare. Prodotti soggetti a certificazione regolamentata: DOP, IGP, STG, DOC DOCG Elenco dei prodotti tradizionali della Regione dell Umbria,come pubblicati sul supplemento alla G.U. n. 194 del e successive integrazioni. E importante ricordare che nel caso delle Denominazioni d Origine Protetta tutte le fasi della produzione debbono avvenire nella zona delimitata, mentre per le Indicazioni Geografiche Protette basta una sola fase (generalmente l ultima). Nel caso di una IGP, pertanto, va ben delimitato il luogo dove deve essere effettuata quella particolare fase della produzione che conferisce al prodotto le qualità e le caratteristiche che ne giustificano il riconoscimento comunitario. Ad esempio, per un prosciutto, anche se la materia prima (la coscia di maiale) è spesso procurata in regioni anche molto distanti dal luogo di produzione, è il luogo in cui avviene la stagionatura che conferisce al prodotto le sue peculiarità (caso del Prosciutto di Norcia IGP). La dizione specialità tradizionale garantita (STG) è un ulteriore riconoscimento che un prodotto possiede una sua specialità che lo distingue nettamente da altri prodotti simili, dovuta a caratteristiche peculiari, che prescindono dall area geografica di appartenenza, quali materie prime utilizzate e condizioni di fabbricazione e produzione. Altra interessante e recentissima iniziativa che sta diffondendosi anche in Umbria è quella dei ristoranti che propongono menu a KM zero ( 15 ) nei quali le materie prime utilizzate provengono dall hinterland regionale, senza utilizzo di primizie di serra; in tal modo si alleggerisce il carico dei trasporti, l inquinamento atmosferico, contribuendo alla riduzione dell emissione di gas serra. Va anche segnalato come stiano diffondendosi anche in Umbria iniziative di promozione dei pro- 12 In ambito Regionale esistono 11 denominazioni di origine controllata (DOC), di cui, in provincia di Perugia: Assisi; Colli Altotiberini; Colli del Trasimeno; Colli Martani; Colli Perugini; Montefalco e Torgiano; in Provincia di Terni, Colli Amerini; Lago di Corbara; Rosso Orvietano e Orvieto. 13 Le denominazioni di origine controllate (DOCG) sono 2: Torgiano Rosso Riserva e Montefalco Sagrantino. 14 Le sottozone presenti nel territorio regionale sono cinque: Colli Assisi-Spoleto; Colli Martani; Colli Orvietani; Colli Amerini; Colli del Trasimeno. 15 Iniziative in tal senso si sperimentano per esempio a Trevi. 154

156 dotti del territorio mediante forme di vendita cd. a filiera corta (rapporto diretto tra produttoreconsumatore). Tutto ciò rafforza il rapporto tra produzioni agricole e consumi e garantisce prodotti più freschi per i clienti consumatori. I mercatini del contadino ( 16 ), conosciuti anche all estero come farmer s market, costituiscono anche occasioni di incontro con i prodotti tipici locali apprezzate non solo dai residenti ma anche dai turisti. L offerta di eventi enogastronomici Una delle caratteristiche più consistenti e anche apprezzate da turisti e residenti in Umbria è il ricco patrimonio di eventi enogastronomici che hanno perseguito e in molti casi raggiunto obiettivi importanti quali: a) preservare e divulgare all esterno ed all interno dei territori coinvolti, la cultura che sta alla base delle produzioni tipiche; b) attivare sinergie di immagine del territorio e dei suoi prodotti tipici; c) valorizzare la qualità dei propri prodotti tramite l esperienza diretta della qualità dell ambiente di produzione; d) aumentare il moltiplicatore delle ricadute economiche intersettoriali; e) completare l offerta turistica complessiva del territorio interessato con nuove motivazioni di scelta. Sfogliando il calendario delle manifestazioni ad impronta enogastronomica che animano le città dell Umbria nel corso di tutto l anno, si evidenzia la varietà e la molteplicità delle iniziative tradizionali alle quali si affiancano le più diverse espressioni della creatività contemporanea. I prodotti tipici locali sono protagonisti di feste e sagre che si riallacciano alla grande tradizione culinaria partendo dal paniere di ben 152 prodotti della Regione Umbria. Si propone una visione sinottica di alcuni eventi nei quali si può maggiormente osservare proprio l aspetto della integrazione delle filiere. Evento Luogo Periodo Descrizione Mostra Mercato del tartufo nero pregiato di Norcia e dei prodotti tipici della Valnerina Tipico e Dop Art Norcia Todi Febbraio, 29 Febbraio 2 Marzo 30 Maggio 2 Giugno) Le Stelle Europee del gusto Spoleto Settembre È una rassegna agro-alimentare che dagli anni 50 valorizza la produzione gastronomica della Valnerina: il tartufo nero pregiato di Norcia, i prodotti della norcineria, i formaggi, le lenticchie di Castelluccio, il farro, i frutti del bosco e sottobosco.la parte espositiva dedica alcuni spazi all artigianato, alle attrezzature agricole e ai prodotti tipici nazionali e dal 1993 è stata ampliata anche a espositori provenienti da diversi paesi europei ed extraeuropei. Intrattenimenti folcloristici, convegni d interesse nazionale, mostre, gare sportive ne fanno una kermesse sul tema del tartufo. La manifestazione presenta le eccellenze enogastronomiche dell Umbria, attraverso i prodotti a marchio DOP, DOC e DOCG La manifestazione è rivolta ai prodotti agro-alimentari italiani ed europei che hanno ottenuto la certificazione DOP, IGP e STG dell Unione Europea. Le numerose iniziative previste si svolgono a Villa Redenta, sede dell International Accademy, polo nazionale ed europeo 16 Per saperne di più: 155

157 Evento Luogo Periodo Descrizione I Primi d Italia Foligno Settembre Mostra Mercato del Sedano Nero Trevi terza e quarta domenica di Ottobre di formazione e ricerca enogastronomia,ed includono banchi di assaggio dei prodotti italiani ed esteri, degustazioni gratuite curate dai più rinomati chef italiani, tavole rotonde dedicate all enogastronomia europea. Festival Nazionale per la valorizzazione dei primi piatti di qualità: pasta, riso, zuppe e polenta. Il Festival è composto da varie sezioni come la degustazione dei primi piatti presso le taverne del centro storico, degustazioni guidate dei Grandi Chef, scuola di cucina dei Grandi Maestri. Il Festival si chiude con la premiazione dei personaggi Primi d Italia che si sono contraddistinti nel proprio settore. La mostra, dedicata alla tipica specialità esclusiva del comune di Trevi, è allietata dalla ricostruzione di scene di vita medioevale. Orvieto con Gusto Orvieto 4 12 Ottobre Eurochocolate Perugia Ottobre Agriturismi a porte aperte Mostra Mercato del tartufo bianco Todi Gubbio Ottobre, 1-2 Novembre 30 Ottobre 2 Novembre Il prestigioso appuntamento enogastronomico si pone l obbiettivo di riscoprire e salvaguardare il gusto e i prodotti della tradizione che rischiano di perdersi a causa della crescente omologazione. A spasso con gusto è un itinerario slow per conoscere sapori e profumi passeggiando tra vie, piazze e palazzi storici. Il programma, che presenta varianti ogni anno, prevede convegni, incontri di studio e iniziative delle Città Slow, le città del buon vivere, associate in rete internazionale. Una grande kermesse dedicata agli amanti del Cibo degli Dei, che trasforma ogni anno la città di Perugia in una animata cioccolateria all aperto. Stage amatoriali e semi-professionali, degustazioni, esposizioni e altri appuntamenti si susseguono nel centro storico della città. Un festival unico e vario che vede come protagoniste le più prestigiose realtà dolciarie italiane ed estere. Manifestazione annuale dedicata all enogastronomia della Media Valle del Tevere ed in particolare all olio e al vino. I migliori produttori del territorio presentano i loro prodotti per far trascorrere un fine settimana all insegna del buon mangiare e del buon bere. Escursioni sul territorio conducono i visitatori lungo un viaggio affascinante tra natura, arte e gastronomia. La Mostra Mercato del tartufo bianco e dei prodotti a- groalimentari è un appuntamento di assoluto rilievo tra le rassegne autunnali, sia per la straordinaria qualità del tartufo bianco locale (Tuber Magnatum Pico) e delle altre prelibatezze presenti negli spazi espositivi (formaggi di pascolo, norcinerie, carni selezionate, olio extra vergine di oliva, miele, dolci tradizionali, ecc.), sia per la prestigiosa collocazione nel cuore del centro storico di Gubbio. Per l occasione viene allestita anche una vetrina di pezzi dell artigianato artistico del comprensorio 156

158 Evento Luogo Periodo Descrizione Mostra del tartufo e dei prodotti del Bosco Mostra Mercato dello Zafferano Purissimo di Cascia Città di Castello Cascia 7 9 Novembre 31 Ottobre 2 Novembre Frantoi Aperti Umbria 3-4 novembre (ceramica, bucchero, ferro battuto, ricami, legno, cuoio, stucchi) La manifestazione si svolge nel centro storico e tende a valorizzare il tartufo bianco, o trifola (Tuber Magnatum Pico), una delle specie più pregiate presente in buona quantità nelle campagne dell Alta Valle del Tevere. Il fascino del tartufo bianco ha molte componenti: il profumo acuto, inconfondibile e assoluto, la grandezza e la forma, che deve essere la più regolare e arrotondata possibile, il sapore ineguagliabile, che si esprime al meglio servito crudo senza bisogno di salse e condimenti. Nei numerosi stand presenti vengono esposti oltre al tartufo altri prodotti del bosco come funghi, castagne, miele, marmellate con frutti di bosco, olio, vino, formaggi. La Mostra si svolge nel periodo immediatamente successivo alla fioritura della pianta; la raccolta è realizzata rigorosamente a mano nelle prime ore del giorno, quando i fiori sono ancora chiusi, per mantenere intatte e pulite le parti pregiate. Nell ambito della manifestazione, numerosi sono gli appuntamenti previsti per permettere al pubblico di conoscere le molteplici utilizzazioni della spezia: dagli stand espositivi alla sezione documentaria di tesi e manoscritti, dalla degustazione di antiche ricette a quelle di nuova interpretazione, fino alle escursioni guidate per visitare le aziende produttrici e le coltivazioni di zafferano. Frantoi Aperti è un evento che nasce per promuovere la cultura dell Olio Extravergine d oliva a Denominazione di Origine Protetta Umbria in abbinamento con le produzioni agroalimentari tradizionali e in stretto legame con il territorio, rappresentando un appuntamento per tutti gli appassionati della buona tavola. La manifestazione si presenta come un itinerario lungo i sentieri dell olivicultura ed i suoi protagonisti in Umbria, rappresentati dalla Strada dell Olio DOP Umbria che opera per regalare al turista un esperienza di qualità. Frantoi Aperti è un percorso che unisce gusto, arte e cultura, nella natura del Cuore Verde d Italia. Con la collaborazione del Sistema Museale regionale, con visite guidate nei musei aperti appositamente per l evento, delle Associazioni di categoria della ristorazione e degli agriturismo, con i sommelier dell olio e i menù appositamente caratterizzati, per offrire un esperienza emozionale unica. Parlando di eventi, non si può non tenere conto del ruolo, spesso discusso, che svolgono le sagre sul territorio umbro e che attualmente rappresentano una consistente e parallela offerta di ristorazione open air. Di seguito si riporta un elenco ragionato di sagre 2008 caratterizzate da una tematicità forte, realmente tipica espressione del territorio di svolgimento. 157

159 Tab. 2 - Calendario tematico delle sagre in Umbria 2008 Evento Località Mese Sagra della Ciliegia San Valentino della Collina (Pg) Maggio Sagra del Prosciutto Casareccio Pianello (Pg) Maggio Sagra della Ciliegia Capodacqua d'assisi (Pg) Giugno Sagra della Pappardella Finocchietto di Stroncone (Tr) Giugno Sagra del Pesce Loc. Calzolaro, Umbertide (Pg) Giugno Sagra degli Gnocchi Monteleone di Orvieto (Tr) Giugno Sagra del Grano S. Angelo di Celle (Pg) Giugno Festa della Torta al Testo e dei Vini Doc dei Colli Perugini Pila (Pg) Giugno Sagra degli Gnocchi Casenuove (Pg) Giugno Sagra del Pesce Borghetto Tuoro (Pg) Giugno Sagra della Lumaca Lacugnano (Pg) Giugno Sagra dei Fagioli Piegaro (Pg) Luglio Sagra dello Spaghetto dei Carbonai Fratticiola Selvatica (Pg) Luglio Sagra dello Strangozzo Montefalco (Pg) Luglio Sagra della Porchetta Monte S. Maria Tiberina (Pg) Luglio Sagra del Primo Piatto Castel Giorgio (Tr) Luglio Sagra del Berlingozzo San Giustino (Pg) Luglio Sagra della Granocchia Capanne (Pg) Luglio Sagra del Crostone - Corsa del Gallo Strozzacapponi (Pg) Luglio Sagra del Tartufo Ripa (Pg) Luglio Sagra della Ranocchia Selci (Pg) Luglio Sagra del Cinghiale e dell'arvoltolo Migliano (Pg) Luglio Sagra dell'oca arrosto Bettona (Pg) Agosto Sagra della Torta al Testo Sant'Egidio (Pg) Agosto Sagra della Patata Rossa Colfiorito (Pg) Agosto Sagra della Cresciola Amelia (Tr) Agosto Sagra della Porchetta di Costano Costano (Pg) Agosto Sagra del Cinghiale e dei Prodotti tipici locali Montecchio (Tr) Agosto Sagra del Fungo Pianello (Pg) Agosto Sagra della Lenticchia Annifo (Pg) Agosto Sagra della Rucola Sant'Andrea d'agliano (Pg) Agosto Sagra dell'arvortolo Olmeto Marsciano (Pg) Agosto Sagra della Lumaca Cantalupo (Pg) Agosto Sagra del Cinghiale Sigillo (Pg) Agosto Umbricelli e Sport Capanne (Pg) Agosto Festa dell'uva Panicale (Pg) Settembre Sagra della Cipolla Cannara (Pg) Settembre Sagra della Castagna Piegaro (Pg) Ottobre Sagra della Castagna Preggio (Pg) Ottobre Sagra del Tartufo e dei Prodotti di Bosco Montone (Pg) Ottobre La Bisaccia del Tartufaio Citerna (Pg) Ottobre Festa della Canaiola Pretola (Pg) Ottobre Sagra del Sedano nero e della Salsiccia Trevi (Pg) Ottobre Sagra dello Zafferano Cascia (Pg) Ottobre Sagra delle Castagne Morre (Tr) Ottobre Sagra del Tartufo Bianco o Trifola Città di Castello (Pg) Novembre Settimana della Castagna e del Tartufo Nero Orvieto (Tr) Novembre Festa della Castagna e del Vino Novello Narni (Tr) Novembre Le strade dei vini e dell olio Le "Strade del vino" sono percorsi, appositamente segnalati, caratterizzati da vigneti, cantine di aziende agricole singole o associate aperte al pubblico e da attrattive naturalistiche culturali e storiche ed hanno lo scopo di valorizzare i territori ad alta vocazione vitivinicola, con particolare riferimento ai luoghi delle produzioni qualitative a denominazione di origine, nonché le produzioni e le attività 158

160 ivi esistenti. Costituiscono, dunque, delle infrastrutture che dovrebbero aiutare un territorio a creare un prodotto per il turismo enogastronomico, in una logica di rete e di trasversalità fra filiere, promuoverlo e sostenerne la commercializzazione. In Umbria sono state realizzate quattro Strade: - La Strada del Cantico - La Strada dei Vini Etrusco-Romana - La Strada del Sagrantino - La Strada dei Colli del Trasimeno Oltre alle quattro strade del Vino l'umbria vanta una delle poche strade dell'olio Extravergine di Oliva presenti in Italia. La strada tutela e promuove la Denominazione regionale, ovvero l'unica Denominazione di Origine Protetta italiana che copre l'intera produzione oleicola regionale. Circa le piante distribuite sulla superficie regionale, gli ettari interessati dalle colture specializzate, le aziende legate al settore. Rispetto a questi numeri, la Dop Umbria prevede ben cinque distinte sottozone di produzione, condizionate dalle diverse varietà di olive: Moraiolo, la cultivar più tipica dell'umbria; Frantoio, presente in quantà prevalente nei "Colli Martani", nei "Colli Amerini" e nei "Colli del Trasimeno"; Leccino, che caratterizza i "Colli Orvietani"; San Felice, che incide per la sottozona dei "Colli Martani"; Pendolino, la cui funzione prevalente è quella di agente impollinatore delle varietà Moraiolo e Frantoio; e Agogia, tipica del Lago Trasimeno. Molti sono, in Umbria, anche i comuni che partecipano ad associazioni che promuovono marchi di qualità in base alle produzioni agricole e altre produzioni tipiche che caratterizzano specificamente quelle aree, sulla base di disciplinari che dettano le regole di adesione, quali: Città del Vino, Città dell Olio, Città del Tartufo, Città della Chianina, Città dei Sapori, Città del Bio, Città della Lenticchia, Città del Pane, Città del Miele Il turismo italiano Il 7,1 della domanda turistica della regione è riconducibile al turismo enogastronomico. La quota di vacanzieri italiani è il 38,6 del totale ed hanno le seguenti caratteristiche prevalenti: - residenza nel Lazio (40,5), in Lombardia (11,5), Toscana (9,3), Campania (8,3) ed Emilia Romagna (8,2); - adulti tra i anni (60) e di età compresa tra i 41 ed i 60 anni (37,5); - commercianti (18,6), dirigenti/funzionari (17), impiegati (15,8), consulenti aziendali (12,4) e tecnici (9,4); - sposati con figli (38,2), senza figli (28,9) e single (30,7); - scelgono l Umbria per la sua tradizione enogastronomica ma anche per le bellezze naturali del territorio (46,3), per la ricchezza del patrimonio artistico-monumentale (28,3) e perché considerata luogo ideale in cui riposarsi (22,4); - sono in larga maggioranza turisti individuali (92,9), che spendono mediamente poco più di 40 euro per il viaggio, circa 50 euro al giorno per l alloggio e una media di 68 euro al giorno per le spese extra viaggio e alloggio; - i pochi che organizzano la vacanza con l aiuto di tour operator/agenzie di viaggio (7,1) vi ricorrono per trovare il solo alloggio (56,4) o per acquistare un pacchetto tutto compreso (43,6); - viaggiano in coppia (45,9), meno in famiglia con bambini al seguito (22,1); - arrivano in auto (82,3); - si trattengono mediamente 3-4 notti; 159

161 - soggiornano in albergo (41) di categoria 3 stelle (87,2), agriturismo (35) oppure B&B (11); - sono influenzati nella scelta della destinazione dal passaparola (42), oltre che dall esperienza personale (23,3). Utilizzano Internet e scelgono la località in cui soggiornare sulla base delle informazioni (19,3) e delle offerte promozionali del Web (20,5). In particolare, circa il 16 sceglie la vacanza navigando sul portale Il turista enogastronomico trascorre una vacanza multiprodotto, in cui gli interessi per i prodotti tipici si sposano con quelli naturalistici, culturali e sportivi. E un viaggio di scoperta del territorio, delle sue risorse, delle sue tradizioni, durante il quale i turisti italiani: - acquistano prodotti tipici e dell artigianato locale (38,1), degustano prodotti tipici locali (29,7) e partecipano ad eventi enogastronomici (13,3); - visitano musei e mostre (45,2), monumenti e siti di interesse archeologico (24,2); - praticano attività sportive (23,4) e fanno escursioni (19,3). Soddisfatti dell offerta turistica nel suo complesso (8,1) ma ancora di più della qualità della ristorazione (8,8), sebbene ne lamentino i costi elevati. Apprezzata anche l offerta culturale (8,3) ma non altrettanto l organizzazione del territorio (7,6). Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 63,5 Femmina 36,5 Età da 21 anni a 30 anni 24,0 da 31 a 40 anni 36,0 da 41 a 50 anni 16,1 da 51 a 60 anni 21,4 oltre 60 anni 2,5 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 59,9 Laurea 40,1 Professione Commerciante 18,6 Dirigente/funzionario 17,0 Impiegato 15,8 Consulente aziendale 12,4 Tecnico 9,4 Pensionato 4,7 160

162 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Casalinga 4,3 Professionista 4,1 Operaio 3,8 Imprenditore 3,2 Studente 1,6 Insegnate 1,6 Altro 3,5 Stato sociale Sposato/a con figli 38,2 Single 30,7 Sposato/a senza figli 28,9 Vedovo/a 2,2 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Lazio 40,5 Lombardia 11,5 Toscana 9,3 Campania 8,3 Emilia Romagna 8,2 Marche 6,7 Puglia 5,3 Liguria 4,6 Piemonte 4,0 Veneto 1,6 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Interessi enogastronomici 100,0 Bellezze naturali 46,3 Ricchezza patrimonio artistico/monumentale 28,3 Posto ideale per riposarsi 22,4 Per la vicinanza 15,2 Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 13,7 Assistere eventi culturali 13,1 161

163 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Siamo clienti abituali di una particola struttura ricettiva 12,1 Il desiderio di vedere posti mai visti 11,9 Decisione altrui 9,9 Per motivi religiosi 5,8 Ho i parenti/amici che mi ospitano 5,0 Abbiamo la casa in questa località 3,1 Shopping 2,5 Posto ideale per praticare un particolare sport 2,5 Partecipazione a eventi fokloristici e della cultura locale 1,6 Studio 0,9 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 42,0 C'era già stato/esperienza personale 23,3 Offerte su Internet 20,5 Informazioni su Internet 19,3 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 16,7 Visita al portale 16,2 Film/documentari 6,2 Eventi religiosi 5,8 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 5,6 Guide turistiche 5,3 Pubblicità sulla stampa 4,7 Non ha scelto, hanno deciso altri 3,1 Consiglio di enti/uffici turistici presso cui si è recato 2,1 Pubblicità su affissioni 1,6 Mostre, convegni, fiere 1,6 Libri, testi (non di turismo) 0,9 Consiglio dell'agenzia di viaggi 0,9 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 7,1 No 92,9 162

164 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Solo l'alloggio 56,4 Un pacchetto tutto compreso 43,6 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 45,9 Con più componenti della famiglia ( con bambini) 22,1 Con colleghi di lavoro 11,2 Con amici 9,9 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 6,2 Da solo/a 4,6 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 82,3 Auto propria / della famiglia 81,4 Auto amici/ parenti 18,6 Treno 4,7 Moto 3,7 Camper 3,1 Pullman per tour organizzato 3,1 Autobus/ Pullman di linea 3,1 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 1 notte 14,3 2-3 notti 52,5 4-6 notti 22, notti 10, notti 0,0 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 3,4 163

165 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 41,0 hotel 1 stella 3,8 hotel 3 stelle 87,2 hotel 4 stelle 9,0 Seconda casa 6,6 Residenze di amici e parenti 1,6 Agriturismo 35,1 B&B 11,1 Camper 3,1 Villaggio turistico 3,1 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di musei e/o mostre 45,2 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 38,1 Ho degustato i prodotti tipici locali 29,7 Ho fatto shopping 25,2 Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 24,2 Ho praticato attività sportive 23,4 Escursioni 19,3 Partecipazione a eventi enogastronomici 13,3 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 3,4 Sono andato in centri benessere 3,1 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,8 L offerta culturale 8,3 La pulizia dell alloggio 8,2 La pulizia del luogo 8,1 Informazioni turistiche 8,0 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,9 Il costo dei trasporti locali 7,9 La cortesia/l'ospitalità della gente 7,9 164

166 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Il traffico 7,8 L accoglienza nelle strutture di alloggio 7,8 L offerta di intrattenimento 7,7 Il costo dell alloggio 7,6 L organizzazione del territorio 7,6 Il costo della ristorazione 7,4 Offerta turistica nel complesso 8,1 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Alloggio (media giornaliera) 50,87 Viaggio A/R 40,85 Turismo enogastronomico TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 22,7 da 31 a 60 37,3 da 61 a 90 20,2 da 91 a 120 7,7 da 121 a 150 3,1 oltre 150 9,0 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 68, Il turismo straniero Gli stranieri che trascorrono una vacanza all insegna delle tradizioni enogastronomiche umbre sono il 61,4 dei turisti del prodotto e, al pari dei turisti italiani, sono molti interessati alle risorse artistico-culturali del territorio ma si differenziano per alcuni elementi dell organizzazione della vacanza come, ad esempio, il più frequente ricorso ad Internet per reperire informazioni sulle destinazioni turistiche della regione. I turisti internazionali del prodotto enogastronomico sono in prevalenza: - tedeschi (25,9), francesi (25,6) e americani (21,9), ma anche giapponesi (9,1); - adulti di età compresa tra i 41 e di 50 anni (39,3) e tra i 31 ed i 40 anni (24,8); - impiegati (19,5), pensionati (15,3), operai (14,4) e casalinghe (10,3); - sposati (71,9) e single (28,1); 165

167 - oltre che dagli interessi enogastronomici, sono motivati da molteplici fattori quali la presenza di bellezze naturalistiche (34,4), la curiosità di conoscere usi e costumi della popolazione locale (28,6), il desiderio di relax (26,8) e quello di visitare un luogo sconosciuto (24,2), le ricchezze del patrimonio artistico-monumentale (22,8) e i divertimenti che offre il territorio (20,7); - nella scelta della località in cui soggiornare sono influenzati in prevalenza da Internet (28,9 dalle informazioni ed il 13,1 dalle offerte promozionali del web). Tra gli altri canali di influenza vi sono i consigli dell agenzia di viaggi (18) e il passaparola di amici e parenti (17,3), mentre il 16,9 ha una conoscenza personale del territorio umbro; - viaggiano in compagnia del coniuge/fidanzato/compagno (33,5), ma anche con i figli (18,9), con il proprio gruppo organizzato (18,2) e con gli amici (15,4); - arrivano in auto (49,1), in aereo (42,1, utilizzando sia voli di linea che low cost), oppure in treno (24,4); - si trattengono 3-4 notti in media; - pernottano in albergo (37,2), agriturismo (33,8) e B&B (20,8). Più di un turista su due si affida ad un tour operator o ad un agenzia di viaggi per organizzare la vacanza e di questi, il 79,6 acquista pacchetti tutto compreso. I turisti individuali (43,2) sostengono una spesa media pari a 152,5 euro per il viaggio e 39 euro circa al giorno per l alloggio. Le spese extra viaggio e alloggio sono mediamente pari a circa 44 euro al giorno. La vacanza enogastronomica è accompagnata da visite di mostre temporanee e musei (61,8), monumenti e siti di interesse archeologico (64,2), ma anche da escursioni (29,4) ed attività sportive (21,2). La soddisfazione dei turisti stranieri che fanno soggiorni enogastronomici è molto buona e proprio gli elementi più strettamente connessi con gli interessi di questo target di consumatori sono anche quelli per i quali esprimono un maggiore livello di soddisfazione: la qualità dell offerta ristorativa (8,8) e quella dell offerta culturale (8,3). Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 65,7 Femmina 34,3 Età fino a 20 anni 7,5 da 21 anni a 30 anni 10,5 da 31 a 40 anni 24,8 da 41 a 50 anni 39,3 da 51 a 60 anni 5,0 oltre 60 anni 13,0 Titolo di studio 166

168 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Diploma scuola media superiore 84,8 Laurea 15,2 Professione Impiegato 19,5 Pensionato 15,3 Operaio 14,4 Casalinga 10,3 Studente 9,8 Dirigente/funzionario 9,1 Consulente aziendale 9,1 Professionista 7,1 Tecnico 5,3 Stato sociale Single 28,1 Sposato/a con figli 51,2 Sposato/a senza figli 20,7 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Germania 25,9 Francia 25,6 Usa 21,9 Giappone 9,1 Irlanda 5,3 Regno Unito 4,9 Norvegia 4,5 Belgio 1,4 Svizzera 1,4 167

169 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Interessi enogastronomici 100,0 Bellezze naturali 34,4 Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 28,6 Posto ideale per riposarsi 26,8 Il desiderio di vedere posti mai visti 24,2 Ricchezza patrimonio artistico/monumentale 22,8 Per i divertimenti che offre 20,7 Shopping 12,8 Per motivi religiosi 10,3 Prezzi convenienti 10,3 Adatto per bambini piccoli 6,6 Ho i parenti/amici che mi ospitano 3,7 Assistere eventi culturali 2,5 Posto ideale per praticare un particolare sport 1,2 Cure/benessere 1,2 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Informazioni su Internet 28,9 Consiglio dell'agenzia di viaggi 18,0 Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 17,3 C'era già stato/esperienza personale 16,9 Offerte su Internet 13,1 Consiglio di enti/uffici turistici presso cui si è recato 11,7 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 9,1 Non ha scelto, hanno deciso altri 3,7 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 2,5 Pubblicità sulla stampa 1,2 Guide turistiche 1,2 Film/documentari 1,2 Eventi religiosi 1,2 168

170 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 56,8 No 43,2 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 79,6 Solo l'alloggio 20,4 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 33,5 Con più componenti della famiglia (con bambini) 18,9 Con un gruppo organizzato 18,2 Con amici 15,4 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 10,2 Con colleghi di lavoro 3,7 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 42,1 Aereo con volo speciale / low cost 39,2 Aereo con volo di linea 60,8 Auto 49,1 Auto a noleggio 48,0 Auto propria / della famiglia 41,2 Auto amici/ parenti 10,9 Treno 24,4 Pullman per tour organizzato 11,3 Camper 9,1 Autobus/ Pullman di linea 3,7 169

171 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 2-3 notti 67,3 4-6 notti 15, notti 16, notti 1,2 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 3,8 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 37,2 hotel 2 stelle 9,9 hotel 3 stelle 37,7 hotel 4 stelle 52,3 Agriturismo 33,8 B&B 20,8 Campeggio 3,7 Residenze di amici e parenti 3,7 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di musei e/o mostre 61,8 Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 64,2 Escursioni 29,4 Ho praticato attività sportive 21,2 Ho degustato i prodotti tipici locali 16,8 Ho fatto shopping 15,3 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 6,3 Sono andato in centri benessere 9,1 Partecipazione a eventi enogastronomici 2,6 Ho svolto attività agricole 9,1 170

172 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,8 L offerta culturale 8,3 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,2 La pulizia dell alloggio 8,0 La pulizia del luogo 8,0 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,0 Informazioni turistiche 7,6 Il costo dell alloggio 7,5 Il costo della ristorazione 7,4 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,4 L offerta di intrattenimento 7,4 Il traffico 7,3 L organizzazione del territorio 7,1 Il costo dei trasporti locali 6,9 Offerta turistica nel complesso 8,0 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 152,55 Alloggio (media giornaliera) 38,67 Turismo enogastronomico TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 34,1 da 31 a 60 43,9 da 61 a 90 18,3 da 91 a 120 2,5 da 121 a 150 1,2 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 43,68 171

173 Il turismo degli eventi Introduzione L evento è un modo per far parlare di sé, un mezzo per creare e diffondere un immagine e, soprattutto, un fattore determinante di scelta turistica. Sono molte le valenze di questo strumento, che sempre più riesce a far presa sul pubblico e, proprio perché percepito come occasione unica, irripetibile, costituisce di per sé un motivo per programmare la vacanza. In Italia vengono organizzate oltre manifestazioni culturali all anno e mostre d arte, che muovono 9 milioni di spettatori. Pur essendo ancora molto scarse le informazioni sul reale impatto economico degli eventi sul territorio, le ricognizioni effettuate sull argomento evidenziano come l investimento in eventi di qualità porta ricadute sorprendenti, non solamente dal punto di vista del turismo. In Umbria, l offerta di eventi, culturali e mostre d arte in primis, tradizionalmente uno dei punti di forza della regione, si è andata arricchendo nel tempo: basti pensare alle grandi mostre sul Perugino (2005) e sul Pintoricchio (2008). Il profilo del turista degli eventi Tuttavia, dal punto di vista strettamente turistico, è necessario comprendere il legame fra motivazione di vacanza ed eventi, ed indagare sulla percezione e la soddisfazione dei visitatori e spettatori perché si possa avere la conferma della valenza turistica degli eventi culturali e, soprattutto, trasformare l evento in prodotto turistico. A questo scopo, è stata effettuata una indagine in occasione di Umbria Jazz allo scopo di tracciare un profilo del visitatore e comprenderne gusti, comportamenti e motivazioni di viaggio. In primo luogo, emerge come, in occasione di questa evento ultratrentennale, si tratta di visitatori altamente fidelizzati rispetto all Umbria come destinazione turistica visto che ben il 66,5 dei rispondenti dichiara di averla già scelta come meta di precedenti vacanze e, in queste ipotesi, la motivazione prevalente al viaggio è consistita nella partecipazione a fiere ed eventi. Si tratta, pertanto, di una fidelizzazione verso il territorio, ma più ancora verso il prodotto eventi che attrae annualmente flussi importanti di repeaters. A conferma di quanto detto, gli intervistati dichiarano di avere già programmato e fruito, in passato, di vacanze collegate proprio alla partecipazione ad un evento (61 del campione); a ciò si aggiunga che l interesse per gli eventi è tale da spingere il 40 dei rispondenti all acquisto di prodotti e gadget connessi all evento stesso. La scelta della tipologia di alloggio (che per l 80 dei casi è ovviamente concentrata nel capoluogo regionale, sede di gran parte dei concerti relativi a Umbria Jazz) ricade in più di un terzo dei casi su strutture alberghiere, ma si registra anche un forte grado di utilizzo di abitazioni proprie (seconde case) o di amici e parenti. La ricettività cosiddetta non ufficiale incide per una quota scarsamente rilevante (3,1), mentre si registra un buon ricorso (10) ad una ricettività rivolta ad un pubblico giovane (ostelli). Infatti, la metà del campione si concentra nella fascia d età da 18 a 34 anni, mentre un ulteriore 20 non raggiunge i 45 anni di età. Gli stranieri, inoltre, preferiscono proporzionalmente più le soluzioni campeggio e ostello ; gli italiani, invece, dimostrano, rispetto al turismo straniero, una maggiore propensione verso le case in affitto. Quanto alla permanenza media, le frequenze si concentrano, per la gran parte, in corrisponden- 17 Le interviste sono state realizzate a Perugia da 3 rilevatori appositamente formati nel periodo 6-15 luglio Sono state realizzate 300 interviste complessivamente, di cui 210 a turisti italiani e 90 a stranieri; le interviste sono state realizzate mediante somministrazione diretta di questionario. 172

174 za della fascia 2 3 giornate (40,6 del campione), conformemente, anche in questo caso, a quello che emerge dalle statistiche ufficiali. Tuttavia, deve notarsi che risulta elevata anche la concentrazione di frequenze registrate in corrispondenza della modalità da 4 a 7 giorni (pari a 34,3), nonché la percentuale, del 13,4, che si trattiene per oltre 7 giorni; si delinea pertanto il profilo di un turismo dell evento Umbria Jazz fortemente interessato alla manifestazione tanto da essere disposto a permanere nella località per un lasso temporale superiore a quanto solitamente si trattiene mediamente un turista nella nostra regione. La durata da 4 a 7 giorni, infatti, sembra indicare una coincidenza con gran parte dei concerti programmati per Umbria Jazz. Chi non pernotta subordina la possibilità di alloggiare in Umbria, in occasione di Umbria Jazz, essenzialmente alla possibilità di fruire di un organizzazione della propria permanenza a tutto tondo, intesa come possibilità di acquistare, sin dall inizio, un pacchetto composito costituito sia dal pernottamento e servizi connessi che, soprattutto, dai biglietti di ingresso alle manifestazioni previste durante l evento. L appeal sarebbe ancora maggiore se e qualora a questa pacchettizzazione dell offerta si accompagnassero sconti e offerte vantaggiose sulla combinazione dei servizi/prodotti. La diffusione dell informazione dell evento è solo in parte da attribuire ai mezzi che tradizionalmente rivestono carattere pubblicitario; infatti, ben il 47 del campione dichiara che la propria conoscenza di Umbria Jazz è legata al fatto di avere preso parte alle precedenti edizioni, mentre, fatta eccezione per Internet, gli altri strumenti di comunicazione non arrivano a totalizzare il 10 ciascuno. L opzione Altro raggruppa in sé diverse soluzioni di risposta, tra cui prevale il passaparola soprattutto ad opera di amici e parenti, quegli stessi che, con ogni probabilità, ospitano il 26 dei pernottanti in Umbria in occasione di Umbria Jazz. Distinguendo i canali attraverso cui si è venuti a conoscenza dell evento per italiani e stranieri, si nota come per i secondi sia proporzionalmente più incisiva l azione di Internet nonché il suggerimento/consiglio di amici e conoscenti. Gli stranieri non citano mai la stampa non di settore (quotidiani e riviste) come mezzo di promozione della conoscenza dell evento, contrariamente a quello che avviene per gli italiani; mentre le riviste specializzate contribuiscono alla diffusione dell evento anche all estero (1,8 delle risposte). Infine, il giudizio sulla vacanza collegata alla fruizione di Umbria Jazz è mediamente molto elevato: in un range da 1 (valore minimo) a 5 (valore massimo) il 76 circa dei rispondenti attribuisce giudizi pari a 4 e 5 alla vacanza nel suo complesso. Tra gli elementi rispetto ai quali è stato chiesto di esprimere una valutazione, registra la soddisfazione più elevata il programma dell evento con il 30 delle frequenze concentrate sulla modalità 4, mentre la disponibilità di informazioni sul programma prima dell evento presenta un 15 di frequenze concentrate complessivamente sulle modalità più basse di giudizio (valori 1 e 2 ). Così come per la vacanza nel suo complesso e per tutti quegli che elementi di contesto ( bellezza dei luoghi ) o che ne agevolano l acquisto nonché la fruizione ( disponibilità di informazioni. ), è stato chiesto agli intervistati di esprimere una valutazione specifica anche in merito ad alcuni servizi turistici. Rispetto a tale questione, i ristoranti risultano il servizio che raccoglie maggiori consensi mentre infrastrutture e collegamenti viari e guide ed accompagnatori rappresentano gli anelli deboli della catena: giudizi in linea con quelli espressi dai panel intervistati anche in occasione di altre rilevazioni effettuate dall Osservatorio Turistico regionale. 173

175 Lo scenario di offerta Il territorio umbro offre, sia nelle cittadine più grandi che nei piccoli centri storici, numerose testimonianze della sua antica storia, delle sue tradizioni, della sua arte e cultura: molteplici sono gli e- venti che si svolgono nella regione e che spaziano dalle rievocazioni storiche alle feste religiose, dalle rassegne musicali ai festival, dalle mostre agli incontri enogastronomici. Data la varietà e la molteplicità degli appuntamenti grandi e piccoli che si susseguono nel corso di tutto l anno, è praticamente impossibile giungere all individuazione del numero esatto di manifestazioni che si svolgono in Umbria con cadenza annuale. L analisi condotta su alcuni dei principali siti internet 18 che forniscono informazioni su eventi e manifestazioni della regione ha portato all individuazione di circa 600 iniziative, ma il dato è comunque da ritenersi sottostimato, come è facilmente verificabile visitando i siti web dei singoli comuni umbri in cui è spesso elencato un numero ben più ampio di eventi rispetto a quello riferito dalle fonti sopra citate. D altra parte, va sottolineato che, in alcuni casi, la reale attrattività turistica degli appuntamenti segnalati è da considerarsi modesta, limitata ad un ambito territoriale sub-regionale: è il caso, ad e- sempio, di molte feste religiose patronali e di molte sagre gastronomiche che esercitano un ruolo di richiamo quasi unicamente per la comunità locale e per quelle immediatamente limitrofe e che, al massimo, possono contribuire ad animare il soggiorno di turisti presenti già nel territorio. Considerazioni simili possono valere anche per molte delle manifestazioni ricreative che, specialmente nel periodo estivo, si susseguono in tutto il territorio regionale e che rappresentano, più che un fattore di reale richiamo di flussi turistici, occasioni di svago e divertimento per i turisti che già soggiornano nei diversi centri dell Umbria. Esse contribuiscono comunque ad arricchire l offerta turistica di queste località, rendendovi più piacevole il soggiorno ed, in questo senso, concorrono alla definizione di un immagine positiva della regione e alla soddisfazione di chi vi soggiorna. I risultati dell indagine sul posizionamento dell Umbria, realizzata nel 2007, confermano questo aspetto: dall indagine è emerso, infatti, che mentre la partecipazione a grandi eventi (Umbria Jazz, Festival di Spoleto, Eurochocolate, ecc.) rappresenta una delle motivazioni principali ad una visita in Umbria, le feste locali si rivelano una piacevole scoperta, soprattutto per gli stranieri che ne apprezzano l autenticità e il coinvolgimento della popolazione locale. Tornando dunque ai siti internet analizzati, dalle informazioni in essi contenute, seppure incomplete e con i limiti evidenziati, emerge un quadro, che si ritiene comunque realistico, di un offerta distribuita in maniera abbastanza omogenea all interno del territorio regionale. Nel panorama generale prevalgono nettamente le manifestazioni legate alle ricorrenze religiose, le rievocazioni storiche e gli eventi enogastronomici che insieme, spesso nel vero senso della parola visto che molto frequentemente i tre aspetti sono presenti in un unico evento, pesano per oltre il 60. L impossibilità di quantificare esattamente l offerta e, soprattutto, la difficoltà di valutare in molti casi la reale valenza turistica degli eventi segnalati ha portato a focalizzare l attenzione sulle manifestazioni principali, considerando tali quelle che l Agenzia di Promozione Turistica dell Umbria segnala come le più importanti della regione per il richiamo che esercitano a livello nazionale e internazionale, il significato storico e la spettacolarità. Si tratta di grandi eventi che possono essere considerati dei veri e propri attrattori turistici richiamando, ogni anno, migliaia di visitatori nelle diverse località in cui si svolgono

176 Gli eventi principali Le tipologie I grandi eventi dell Umbria segnalati dall APT sono un numero considerevole: 66 manifestazioni cui si aggiungono gli innumerevoli appuntamenti organizzati durante il periodo pasquale e natalizio in diverse località della regione e, per l anno in corso, la grande mostra sul Pintoricchio 19. Quest ultima rappresenta un evento non equiparabile agli altri in quanto unico e non ricorrente di anno in anno e perciò non verrà preso in considerazione nel prosieguo dell analisi. È comunque evidente che si tratta di una manifestazione artistica con una grande forza attrattiva soprattutto nei confronti dei flussi del turismo culturale: è, infatti, la prima mostra monografica dedicata all arte di Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio, in cui sono esposte opere provenienti dai maggiori musei del mondo. Sebbene sia ancora in corso (è stata prorogata al 31 agosto) e non siano dunque ancora disponibili i dati definitivi sul numero di visitatori, si preannuncia un successo equiparabile a quello ottenuto dalla mostra sul Perugino. La mostra si svolge in due sedi: a Perugia, presso la Galleria Nazionale dell Umbria, e a Spello nella Chiesa di S. Maria Maggiore ma ampia risonanza è stata data anche all opportunità, per i visitatori, di riscoprire testimonianze pittoriche del Pintoricchio in altre località dell Umbria, attraverso il suggerimento di itinerari tematici sul territorio regionale. La mostra è stata inoltre l occasione per l organizzazione, nelle località interessate, di percorsi di visita tematici e di iniziative collaterali che, avviate nel mese di marzo, si susseguiranno fino alla fine dell anno. Per quanto riguarda i grandi eventi organizzati con cadenza annuale nella regione, la tabella 1 ne analizza la composizione per tipologia, mettendo in evidenza la varietà delle iniziative. Dalla sua lettura emerge la netta prevalenza di rievocazioni storiche e manifestazioni folcloristiche: se ne contano ben 26, che rappresentano quasi il 40 del totale. Si tratta di eventi accomunati da un preciso orientamento al recupero di un passato di storia e tradizioni popolari e da un forte coinvolgimento delle comunità locali, pur nella varietà delle loro origini e motivazioni: il succedersi delle stagioni, il richiamo allo spirito e alle tradizioni cavalleresche del Medioevo e del Rinascimento, il festeggiamento di Santi patroni o di particolari ricorrenze religiose. La connotazione religiosa è in effetti un elemento ricorrente in molte manifestazioni e il ripetersi di antiche tradizioni e forme devozionali, in qualche caso mutuate da riti di origine pagana, rende particolarmente spettacolari e partecipati i festeggiamenti. Da qui la scelta di inserire molte delle manifestazioni che si svolgono in occasione di festività religiose all interno di quelle storiche e/o folcloristiche. Una classificazione a parte meritano invece tre importanti manifestazioni che, per la forte pregnanza devozionale e il grande richiamo che esercitano sui fedeli, non solo italiani, di religione cattolica, sono a pieno titolo definibili come feste religiose: le Celebrazioni Ritiane di Cascia, quelle Benedettine di Norcia e quelle di Assisi in onore di San Francesco. 19 La stagione invernale di musica Jazz di Terni (Terni in Jazz Season), pur citata dall APT tra i grandi eventi, è stata esclusa dall analisi perché è organizzata in una serie di appuntamenti che si svolgono da Ottobre ad Aprile, così come avviene per altre stagioni musicali di vario genere e di teatro di altre città dell Umbria. E inserita invece nell analisi la sessione estiva della stagione denominata, negli anni passati, Terni in Jazz Fest e nel 2008 Gran Tour Jazz Fest 175

177 Tab. 1 Grandi eventi dell Umbria per tipologia Rassegne di musica jazz, blues, soul e contemporanea 5 Rassegne di musica classica, musica da camera e musica sacra 4 Manifestazioni di arte, cultura e spettacolo 8 Rassegne d arte e mostre mercato 5 Eventi sportivi e all aria aperta 5 Rievocazioni storiche e manifestazioni folkloristiche 26 Feste religiose 3 Eventi enogastronomici 10 Totale 66 Fonte: APT Regionale Come già evidenziato a livello generale e come emerge dall analisi della tabella 1, un peso rilevante all interno del panorama delle manifestazioni umbre è rappresentato dagli appuntamenti enogastronomici 20 : sono 10 quelli citati tra i grandi eventi e vanno dalle mostre mercato di prodotti tipici alle grandi kermesse che coniugano l aspetto alimentare con appuntamenti di altro e vario genere (spettacoli, intrattenimenti folcloristici, convegni, stage, ecc.). Mai, però, come in questo caso l elenco pubblicato nel sito appare riduttivo a fronte di un offerta regionale molto più ampia, anche di eventi di un certo rilievo e di sicuro richiamo turistico come, per citare un solo esempio, le manifestazioni legate a due produzioni di eccellenza della regione: vino e olio (Cantine aperte, Frantoi aperti, ecc.). Ma l Umbria non è solo un territorio di radicate tradizioni popolari ed enogastronomiche, è anche una regione in cui ampio spazio hanno sempre avuto gli appuntamenti culturali. Fin dal , anno in cui fu istituita a Spoleto una delle manifestazioni artistiche di maggior prestigio a livello internazionale, il Festival dei Due Mondi, la regione è teatro, soprattutto nel periodo estivo, di numerose rassegne dedicate alla musica, al teatro, alla danza, alle arti visive. L elenco dei grandi eventi ne individua 17, articolati in 9 appuntamenti musicali (di cui 5 di musica jazz, blues e contemporanea e 4 di musica classica) e 8 manifestazioni di arte, cultura e spettacolo (di cui 4 e- spressamente dedicate al teatro di vario genere, da quello classico a quello di strada, una al balletto e 3 sono festival in cui si alternano le diverse espressioni artistiche). Una decina sono infine gli eventi, di maggiore rilievo turistico, che non rientrano nelle categorie già analizzate e che vanno dagli eventi sportivi e all aria aperta (5) alle rassegne d arte e mostre antiquarie (5). L organizzazione e il finanziamento L organizzazione dei più importanti eventi artistici e culturali dell Umbria è curata in alcuni casi da associazioni costituitesi con il precipuo scopo di organizzarne lo svolgimento (Associazione Umbria Jazz, Associazione Festival delle Nazioni, ecc. ). Queste associazioni, in generale, svolgono al proprio interno anche le attività di ufficio stampa e relazioni pubbliche. In altri casi l organizzazione delle manifestazioni fa capo a soggetti diversi, in genere associazioni culturali, anch esse investite del compito, tranne rarissimi casi, di gestire in proprio le relazioni pubbliche. Per quanto riguarda, invece, le principali rievocazioni storiche e manifestazioni folcloristiche, net- 20 Un analisi dettagliata degli eventi enogastronomici è realizzata nell ambito del capitolo dedicato al turismo enogastronomico 21 In realtà la manifestazione più antica della regione è la Sagra Musicale Umbra istituita già nel 1937 con la finalità di promuovere la conoscenza della musica sacra antica, moderna e contemporanea. 176

178 tamente preponderante è il numero di quelle organizzate e gestite da Enti costituitisi ad hoc (si va dall Ente Calendimaggio di Assisi all Ente autonomo Giostra della Quintana di Foligno, dall Ente Cantamaggio di Terni all Ente Palio dei Terzieri di Città della Pieve, e così via) in alcuni casi affiancati da Pro Loco e Amministrazioni Comunali. Pro Loco e Amministrazioni comunali che, in altri casi, si assumono invece in maniera esclusiva il compito organizzativo. Con riferimento ai finanziamenti, si è rilevato che tutte le manifestazioni citate dall APT godono di un contributo pubblico al quale si associano generalmente delle sponsorizzazioni da parte di soggetti privati (banche, camere di commercio, imprese, ecc.). L unica differenza sostanziale tra i diversi e- venti riguarda il livello istituzionale degli enti pubblici da cui emana il finanziamento: alcune manifestazioni di maggiore prestigio e richiamo ricevono, tra gli altri, anche un finanziamento da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Secondo i dati 2006 dell Osservatorio del Ministero, fondi statali di diversa entità vengono stanziati per Festival di Spoleto, Festival delle Nazioni, Sagra Musicale Umbra, stagione del Teatro Lirico Sperimentale A. Belli e Festival delle Figure animate Figuratevi. Un contributo dal Ministero perviene anche al TodiArte Festival. La Regione Umbria sostiene poi la quasi totalità delle rassegne musicali, degli eventi di teatro, danza e figure animate e dei festival e interviene in molte manifestazioni di altro genere, così come le Province e i Comuni. La distribuzione territoriale La cartina riportata nella figura 1 mostra la distribuzione territoriale delle principali manifestazioni prese in considerazione e consente di evidenziare la vocazione dei diversi comprensori turistici della regione a soddisfare la domanda di turisti alla ricerca di occasioni di incontro con la storia e la tradizione locale e/o interessati alla fruizione di momenti di intrattenimento artistico e culturale 22. Il comprensorio Folignate è quello in cui si svolgono il maggior numero dei grandi eventi analizzati, dieci in tutto, di cui ben otto di carattere storico e folcloristico a cui si affiancano il Festival Segni barocchi e la rassegna enogastronomica I primi d Italia, entrambi organizzati a Foligno. Seguono a breve distanza il Ternano e l Eugubino: in questi due comprensori le rievocazioni storiche e le manifestazioni folcloristiche, pur maggioritarie, si accompagnano a rassegne musicali e teatrali (Gran Tour Jazz Fest e Black Festival nel Ternano, Gubbio Festival e Spettacoli di teatro classico nell Eugubino), eventi artistici (Biennale di Gubbio) e sportivi (Regata internazionale di canottaggio Memorial Paolo D Aloja a Piediluco). Più differenziata è invece l offerta presente nei due comprensori che, con sei appuntamenti, seguono nella graduatoria: il Perugino, dove si concentrano alcuni degli eventi regionali di maggiore richiamo turistico (Umbria Jazz, Sagra Musicale Umbra ed Eurochocolate) e l Alta Valle del Tevere, dove il Festival delle Nazioni, la Mostra del Libro antico e la Mostra nazionale del Cavallo di Città di Castello contribuiscono a diversificare l elenco degli appuntamenti. Le posizioni successive della graduatoria sono occupate da due gruppi di tre comprensori: Trasimeno, Orvietano e Tuderte, ognuno con cinque manifestazioni e un offerta abbastanza diversificata, e Assisano, Spoletino e Valnerina, con quattro grandi eventi ciascuno. Quelli realizzati nel comprensorio di Assisi sono di genere diverso, mentre in Valnerina si svolgono due appuntamenti enogastronomici di rilievo e due delle feste religiose più significative della regione. Dei quattro eventi dello Spoletino tre sono rassegne artistiche e culturali, di cui il Festival dei Due Mondi è il più illustre rap- 22 L elenco completo degli eventi e la loro collocazione territoriale è riportata in appendice 177

179 presentante. All ultimo posto si posiziona l Amerino, di cui viene menzionata unicamente la Rievocazione degli Statuti Amerini con il Palio dei Colombi che si svolge annualmente ad Amelia nel mese di Agosto. Va comunque ricordato che alcune delle manifestazioni analizzate non vengono organizzate in un'unica sede ma si svolgono in più località, spesso appartenenti a comprensori diversi: questo è il caso, ad esempio, della Sagra Musicale Umbra (le cui sedi sono disseminate in vari comuni della regione: da Bettona a Città della Pieve, da Montefalco a Sangemini, ecc.) e del Gran Tour Jazz Fest (che vede coinvolte, oltre a diverse località del ternano, le città di Amelia e Montefalco). In questi casi l attribuzione della manifestazione ad un comprensorio, piuttosto che ad un altro, è avvenuta in base alla prevalenza del numero di appuntamenti all interno dello stesso rispetto a quelli organizzati in altre realtà territoriali. La distribuzione temporale La distribuzione nel corso dell anno delle principali manifestazioni umbre è caratterizzata da una spiccata stagionalità: il calendario degli appuntamenti evidenzia una forte concentrazione nei mesi che vanno da maggio a settembre. A questo arco temporale molto denso di eventi si affiancano, poi, il periodo delle festività natalizie e quello pasquale (oscillante tra marzo e aprile) durante i quali, come ricordavamo precedentemente, numerosissimi sono gli appuntamenti disseminati nei centri della regione. La forte concentrazione durante i mesi della bella stagione genera un forte rischio di sovrapposizione dell offerta con un conseguente problema di cannibalizzazione tra gli eventi, causato dalla concorrenza che manifestazioni simili per genere e pubblico interessato rischiano di farsi tra di loro. Per quanto riguarda i festival e le principali rassegne musicali dell estate, questo problema si è manifestato frequentemente negli anni passati: per molto tempo, ad esempio, c è stata una sovrapposizione di date tra Umbria Jazz e il Festival di Spoleto o tra il Todi Festival e il Festiva delle Nazioni. Ultimamente, tuttavia, si è notato un maggiore impegno da parte degli organizzatori nel porre rimedio a questa situazione, lo sforzo di coordinamento è stato maggiore e con risultati soddisfacenti. Il buon esito di questo maggiore coordinamento è valutabile dall analisi della tabella seguente che riporta il calendario 2008 dei principali festival e rassegne musicali dell Umbria. Nella tabella 2 le date evidenziate in giallo sono quelle in cui si svolge una sola manifestazione, quelle in arancione vedono il sovrapporsi di due eventi, mentre quelle in rosso di tre eventi. Il quadro che ne emerge è tutto sommato abbastanza coordinato: un attenzione maggiore sembra sia stata spesa nel conciliare le date dei festival più importanti (il termine indica in questo caso la risonanza nazionale e internazionale e il richiamo turistico dell evento e non implica alcun giudizio di merito). Festival di Spoleto e Umbria Jazz si contendono un solo fine settimana, così come Sagra Musicale Umbra e TodiArte Festival, posticipato quest anno dalla nuova direzione proprio per evitare la sovrapposizione con il Festival delle Nazioni. Delle sovrapposizioni permangono ancora con e tra le altre manifestazioni, ma è pur vero che quasi generalmente riguardano eventi di genere diverso, rivolti ad un pubblico differente (come, ad esempio, Festival delle Nazioni e Narni Black Festival). Gli Spettacoli di teatro classico al Teatro romano di Gubbio e la Stagione del Teatro lirico sperimentale di Spoleto non sono indicati all interno del calendario ma separatamente, per la maggiore durata che li caratterizza e per il fatto che, nell arco del loro svolgimento, gli appuntamenti si susseguono non quotidianamente. 178

180 179

181 Tab. 2 Calendario dei principali Festival e Rassegne musicali dell Umbria giugno luglio agosto settembre dicembre / gennaio 1 1 Festival dei due Mondi 1 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 1 Festival delle Nazioni / Segni Barocchi Festival dei due Mondi 2 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 2 Festival delle Nazioni / Segni Barocchi Festival dei due Mondi 3 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 3 Festival delle Nazioni / Segni Barocchi Festival dei due Mondi 4 Gubbio Festival 4 Festival delle Nazioni / Segni Barocchi Festival dei due Mondi 5 Gubbio Festival 5 Festival delle Nazioni / Segni Barocchi Festival dei due Mondi 6 6 Segni Barocchi Festival dei due Mondi 7 7 TodiArte festival / Segni Barocchi Festival dei due Mondi 8 8 TodiArte festival / Segni Barocchi Festival dei due Mondi 9 9 TodiArte festival / Segni Barocchi Festival dei due Mondi TodiArte festival / Segni Barocchi Festival dei due Mondi / Umbria Jazz TodiArte festival / Segni Barocchi Festival dei due Mondi / Umbria Jazz TodiArte festival / Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Festival dei due Mondi / Umbria Jazz TodiArte festival / Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Umbria Jazz TodiArte festival / Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Umbria Jazz / Gubbio festival Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Umbria Jazz / Gubbio festival Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Umbria Jazz / Gubbio festival Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Umbria Jazz / Gubbio festival Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Umbria Jazz / Gubbio festival Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Umbria Jazz / Gubbio festival Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Gubbio festival 21 Festival delle Nazioni 21 Sagra Musicale Umbra / Segni Barocchi Gubbio Festival 22 Festival delle Nazioni 22 Sagra Musicale Umbra Gran Tour Jazz Fest 23 Gubbio Festival 23 Festival delle Nazioni 23 Sagra Musicale Umbra Gran Tour Jazz Fest 24 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 24 Festival delle Nazioni 24 Sagra Musicale Umbra Gran Tour Jazz Fest 25 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 25 Festival delle Nazioni 25 Sagra Musicale Umbra Gran Tour Jazz Fest 26 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 26 Festival delle Nazioni 26 Sagra Musicale Umbra Gran Tour Jazz Fest / Festival dei due Mondi 27 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 27 Festival delle Nazioni Gran Tour Jazz Fest / Festival dei due Mondi 28 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 28 Festival delle Nazioni / Narni Black Festival Gran Tour Jazz Fest / Festival dei due Mondi 29 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 29 Festival delle Nazioni / Narni Black Festival Gran Tour Jazz Fest / Festival dei due Mondi 30 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 30 Festival delle Nazioni / Segni Barocchi / Narni Black Festival Umbria Jazz Winter 31 Trasimeno Blues / Gubbio Festival 31 Festival delle Nazioni / Segni Barocchi / Narni Black Festival 31 Umbria Jazz Winter Fonte: APT regionale e siti internet delle manifestazioni Spettacoli classici al Teatro Romano Stagione del Teatro Lirico Sperimentale Gubbio 15 luglio - 13 agosto Spoleto fine agosto - settembre - ottobre 1 Umbria Jazz Winter 2 Umbria Jazz Winter 3 Umbria Jazz Winter 4 Umbria Jazz Winter 180

182 La successione di rievocazioni storiche e manifestazioni folcloristiche, visualizzata nella tabella 3 appare invece maggiormente spalmata nel corso dell anno, ma con maggiori sovrapposizioni in alcuni periodi, soprattutto nel mese di agosto (anche in questo caso la colorazione delle date evidenzia la concentrazione: tanto maggiore è quest ultima tanto più scuro è il colore delle celle). Ciò è dovuto al numero molto consistente di tali eventi e alle occasioni che intendono celebrare che ne obbligano lo svolgimento in determinate date. In questo caso, dunque, la presenza di sovrapposizioni non è imputabile ad uno scarso coordinamento tra gli enti organizzatori: la scelta del periodo è molto spesso, infatti, legata a determinate ricorrenze religiose (oltre, ovviamente, alle festività natalizie e pasquali, Pentecoste, Corpus Domini, Assunzione, Feste patronali, ecc.) o ad eventi che celebrano l ingresso delle stagioni. È dunque, in molti casi, inevitabile. Nel calendario delle manifestazioni legate a tradizioni storiche e popolari non sono evidenziate quelle che si svolgono durante il periodo natalizio e pasquale a causa dell impossibilità di visualizzare nello schema tutti gli innumerevoli appuntamenti che si celebrano in questi periodi in moltissime località della regione Il turismo italiano Il turismo degli eventi culturali copre una discreta quota della domanda turistica della regione (la quota di clientela presente nelle strutture ricettive interessata a Umbria Jazz nel 2007 è stata pari al 6,8 e quella ad Eurochocolate il 27,3) con una netta prevalenza di vacanzieri italiani (94,6) che scelgono l Umbria sia per assistere ad eventi culturali e/o folkloristici, che per visitare le bellezze naturalistiche (36,4) e artistico-culturali (20,8) della regione. Sono influenzati nelle scelte di vacanza dalla programmazione di eventi culturali (37,7), mostre, convegni e fiere (26,3). Si tratta in prevalenza di: - abruzzesi (31,2), laziali (19) e toscani (12,3); - adulti di età compresa tra i 31 ed i 40 anni (48,7) e anni (22,3); - professionisti (24,5), tecnici (22,1) e operai (15,7); - sposati (83,2) e single (16,8). Per quanto concerne le modalità di organizzazione, i turisti italiani trascorrono generalmente un weekend lungo nella regione e: - viaggiano in coppia (51,7), con amici (13,1) e da soli (12,3), - arrivano in automobile (63), treno (19) o pullman dei tour organizzati (13,8); - pernottano in albergo (66,4) e agriturismo (25,3). Le spese sostenute sono: - per i viaggiatori individuali (74,9), una media di 57 euro per il viaggio e 40,5 euro la giorno per l alloggio; - per gli organizzati (25,1 di cui l 83,9 acquista pacchetti tutto compreso), il pacchetto costa mediamente 114 euro al giorno; - per le spese extra viaggio e alloggio, mediamente 36 euro circa al giorno. Il turismo degli eventi culturali è strettamente connesso con il macro-prodotto culturale: chi arriva in Umbria per assistere ad eventi culturali spesso si trattiene per visitare musei o mostre (67), monumenti e siti di interesse archeologico (47). 181

183 Tab. 3 Calendario delle principali rievocazioni storiche e manifestazioni folcloristiche dell Umbria aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre 1 1 Corsa all'anello / Cantamaggio 1 1 Festa delle Acque 1 Rievocazione degli Statuti Amerini 1 1 Giostra dell'arme 2 2 Corsa all'anello / Cantamaggio 2 2 Festa delle Acque 2 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno - Trevi Corsa all'anello / Cantamaggio 3 3 Festa delle Acque 3 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 3 3 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio 4 4 Corsa all'anello / Cantamaggio 4 4 Festa delle Acque 4 dei Quartieri - Nocera Umbra 4 4 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno (Corteo Storico) Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei 5 5 Corsa all'anello / Cantamaggio 5 5 Festa delle Acque 5 Quartieri 5 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno (Palio dei Terzieri) 5 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei 6 6 Corsa all'anello / Cantamaggio 6 6 Festa delle Acque 6 Quartieri 6 Cavalcata di Satriano - Nocera Umbra Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 6 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei 7 7 Corsa all'anello / Cantamaggio Quartieri 7 Cavalcata di Satriano Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 7 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei 8 8 Corsa all'anello / Cantamaggio / Calendimaggio - Assisi Quartieri 8 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno Corsa all'anello / Cantamaggio / Calendimaggio / Statuti Medievali - Fossato di Vico Corsa all'anello / Cantamaggio / Calendimaggio / Statuti Medievali Corsa all'anello / Cantamaggio / Statuti Medievali / Festa della Palombella Orvieto Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei 9 Quartieri 9 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 9 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei 10 Quartieri / Donazione della Santa Spina - Montone Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Donazione della Santa 11 Spina 11 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 11 Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Donazione della Santa Cantamaggio Spina 12 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno Cantamaggio 13 Giostra della Quintana - Foligno 13 Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Donazione della Santa 13 Spina / Palio dei Terzieri - Città della Pieve 13 Giostra della Quintana - Foligno 13 Appuntamenti d'autunno Agosto Montefalchese / Corciano Festival (Processione del lume) / Cantamaggio 14 Giostra della Quintana Donazione della Santa Spina / Palio dei Terzieri 14 Giostra della Quintana Appuntamenti d'autunno 14 Cantamaggio / Festa dei Ceri - Gubbio Agosto Montefalchese / Corciano Festival (Corteo del Gonfalone) / Donazione della Santa Spina / Palio dei Terzieri Appuntamenti d'autunno Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Donazione della Santa Cantamaggio Spina / Palio dei Terzieri 16 Appuntamenti d'autunno Cantamaggio / Palio dell'oca - Orvieto Agosto Montefalchese (Fuga del Bove) / Corciano Festival / Donazione della Santa Spina / Palio dei Terzieri 17 Appuntamenti d'autunno Cantamaggio Palio dei Terzieri Appuntamenti d'autunno 18 Rievocazione storica della Fratta - Umbertide Palio dei Terzieri 19 Rievocazione storica della Fratta dell' Appuntamenti d'autunno Mercato delle Gaite - Bevagna 20 Palio delle Barche - Passignano 20 Palio dei Terzieri Appuntamenti d'autunno 20 Rievocazione storica della Fratta dell' Mercato delle Gaite 21 Palio delle Barche 21 Palio dei Terzieri 21 Rievocazione storica della Fratta dell' Appuntamenti d'autunno Mercato delle Gaite 22 Palio delle Barche 22 Palio dei Terzieri Appuntamenti d'autunno 23 Corsa all'anello - Narni Mercato delle Gaite 23 Palio delle Barche 23 Palio dei Terzieri Appuntamenti d'autunno 24 Corsa all'anello 24 Infiorate del Corpus Domini - Spello 24 Mercato delle Gaite 24 Palio delle Barche 24 Palio dei Terzieri Appuntamenti d'autunno Infiorate del Corpus Domini / Corpus Domini - Orvieto / Palio della Balestra - 25 Corsa all'anello 25 Gubbio 25 Mercato delle Gaite 25 Palio delle Barche Appuntamenti d'autunno Corsa all'anello 26 Mercato delle Gaite Palio delle Barche 26 Appuntamenti d'autunno (Scene di Vita Medievale) Giochi delle Porte - Gualdo Tadino Corsa all'anello Mercato delle Gaite 27 Palio delle Barche Giochi delle Porte / Giostra dell'arme -Sangemini 27 Corsa all'anello 28 Mercato delle Gaite / Festa delle Acque - Piediluco Rievocazione degli Statuti Amerini - Amelia Giochi delle Porte / Giostra dell'arme -Sangemini 28 Mercato delle Gaite / Festa delle 29 Corsa all'anello Acque 29 Rievocazione degli Statuti Amerini Giostra dell'arme Corsa all'anello / Cantamaggio - Terni Festa delle Acque 30 Rievocazione degli Statuti Amerini Giostra dell'arme 30 Fonte: A.P.T. e siti internet delle manifestazioni Rievocazione degli Statuti Amerini Pasqua in Umbria Natale in Umbria marzo 8 dicembre - 6 gennaio 182

184 Tab. 3 segue agosto settembre ottobre 1 Statuti Amerini 1 1 Giostra dell'arme 2 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival 2 2 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno - Trevi 3 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival 3 3 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 4 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Quartieri - Nocera Umbra 4 4 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno (Corteo Storico) 5 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Quartieri 5 5 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno (Palio dei Terzieri) 6 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Quartieri 6 Cavalcata di Satriano - Nocera Umbra 6 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 7 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Quartieri 7 Cavalcata di Satriano 7 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 8 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Quartieri 8 8 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 9 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Quartieri 9 9 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 10 Statuti Amerini / Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Quartieri Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 11 Agosto Montefalchese / Corciano Festival 11 Rievocazione storica della Fratta dell'800- Umbertide 11 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 12 Agosto Montefalchese / Corciano Festival 12 Fratta dell' Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 13 Agosto Montefalchese / Corciano Festival 13 Fratta dell'800 / Giostra della Quintana - Foligno 13 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno 14 Agosto Montefalchese / Corciano Festival (Processione del lume) 14 Fratta del'800 / Giostra della Quintana 14 Giostra dell'arme / Appuntamenti d'autunno Agosto Montefalchese / Corciano Festival (Corteo del Gonfalone) / Palio dei Terzieri - Ciità della 15 Pieve Appuntamenti d'autunno 16 Agosto Montefalchese / Corciano Festival / Palio dei Terzieri Appuntamenti d'autunno Agosto Montefalchese (Fuga del Bove) / Corciano Festival / Palio dei Terzieri / Donazione della 17 Santa Spina - Montone Appuntamenti d'autunno 18 Palio dei Terzieri / Donazione della Santa Spina Appuntamenti d'autunno 19 Palio dei Terzieri / Donazione della Santa Spina Appuntamenti d'autunno 20 Palio dei Terzieri / Donazione della Santa Spina Appuntamenti d'autunno 21 Palio dei Terzieri / Donazione della Santa Spina Appuntamenti d'autunno 22 Palio dei Terzieri / Donazione della Santa Spina Appuntamenti d'autunno 23 Palio dei Terzieri / Donazione della Santa Spina Appuntamenti d'autunno 24 Palio dei Terzieri / Donazione della Santa Spina Appuntamenti d'autunno Appuntamenti d'autunno Giochi delle Porte - Gualdo Tadino 26 Appuntamenti d'autunno (Scene di Vita Medievale) Giochi delle Porte / Giostra dell'arme -Sangemini Giochi delle Porte / Giostra dell'arme -Sangemini Giostra dell'arme Giostra dell'arme

185 La soddisfazione rispetto all offerta culturale del territorio è il fattore per il quale i turisti italiani degli eventi sono particolarmente soddisfatti: su una scala da 1 a 10 esprimono un giudizio pari a 8,4. Per contro, sono critici nei confronti delle condizioni del traffico (6,9) e verso l organizzazione del territorio (7,1). Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Abruzzo 31,2 Lazio 19,0 Toscana 12,3 Emilia Romagna 7,3 Lombardia 6,4 Piemonte 6,2 Liguria 3,7 Molise 3,7 Campania 3,7 Veneto 2,2 Puglia 2,1 Trentino 1,3 Friuli Venezia Giulia 0,6 Basilicata 0,4 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 95,3 Femmina 4,7 Età fino a 20 anni 1,5 da 21 anni a 30 anni 0,6 da 31 a 40 anni 48,7 da 41 a 50 anni 22,3 da 51 a 60 anni 15,8 oltre 60 anni 11,0 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 69,3 Scuola media inferiore 16,5 Laurea 14,2 184

186 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Professione Professionista 24,5 Tecnico 22,1 Operaio 15,7 Pensionato 11,0 Dirigente/funzionario 4,3 Impiegato 4,3 Imprenditore 4,0 Commerciante 4,0 Insegnate 3,7 Consulente aziendale 3,7 Studente 2,1 Casalinga 0,6 Stato sociale Sposato/a senza figli 47,6 Sposato/a con figli 35,6 Single 16,8 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Assistere eventi culturali 89,0 Bellezze naturali 36,4 Ricchezza patrimonio artistico monumentale 20,8 Partecipare a eventi fokloristici e della cultura locale 11,7 Conoscere usi e costumi della popolazione locale 8,0 Il desiderio di vedere un posto mai visto 7,8 Interessi enogastronomici 5,9 Posto ideale per riposarsi 4,7 Per motivi religiosi 4,7 Per la vicinanza 4,4 Per i divertimenti che offre 3,7 Assistere eventi sportivi 3,7 Ha i parenti/amici che lo ospitano 1,3 Decisione altrui 1,3 Shopping 0,6 Abbiamo la casa in questa località 0,6 Prezzi convenienti 0,4 185

187 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Attrazioni, eventi culturali 37,7 Mostre, convegni, fiere 26,3 Consigli, racconti di amici, parenti, familiari 17,9 C'era già stato/esperienza personale 13,9 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 7,7 Informazioni su Internet 5,9 Guide turistiche 5,2 Offerte su Internet 4,7 Pubblicità su affissioni 4,3 Visita al portale 4,0 Pubblicità alla radio 3,7 Consiglio di enti/uffici turistici presso cui si è recato 3,7 Attrazioni, eventi musicali 1,5 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 1,3 Libri, testi (non di turismo) 0,6 Film/documentari 0,6 Eventi religiosi 0,6 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 25,1 No 74,9 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 83,9 Solo l'alloggio 16,1 186

188 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio + alloggio + altri servizi 59,2 Viaggio + altri servizi 34,8 Viaggio + alloggio 6,0 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 12,3 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 51,7 Con più componenti della famiglia (con bambini) 8,3 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 7,3 Con amici 13,1 Con colleghi di lavoro 3,7 Con un gruppo organizzato 3,7 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 63,0 Auto propria / della famiglia 77,8 Auto amici/ parenti 22,2 Treno 19,0 Pullman tour organizzato 13,8 Moto 3,7 Camper 0,6 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 1 notte 1,3 2-3 notti 79,4 4-6 notti 16, notti 2,5 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 2,9 187

189 Turismo degli eventi TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri totale alberghi 66,4 hotel 1 stella 2,3 hotel 2 stelle 13,3 hotel 3 stelle 66,4 hotel 4 stelle 18,1 Agriturismo 25,3 Villaggio turistico 3,7 B&B 2,0 Residenze di amici e parenti 1,3 Seconda casa 0,6 Altro 0,6 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di musei e/o mostre 67,0 Visitato monumenti e siti di interesse archeologico 47,0 Ho praticato attività sportive 7,7 Ho degustato prodotti tipici locali 5,4 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 5,0 Ho fatto shopping 4,3 Escursioni 2,3 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 2,0 Ho assistito a spettacoli musicali 1,5 Partecipazione a eventi enogastronomici 1,0 Partecipazione a eventi folkloristici 0,7 Partecipazione a spettacoli teatrali o cinematografici 0,4 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) L offerta culturale 8,4 La pulizia dell alloggio 8,1 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,1 La qualità del mangiare e bere 8,0 La pulizia del luogo 8,0 188

190 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Informazioni turistiche 7,9 L accoglienza nelle strutture di alloggio 7,6 L offerta di intrattenimento 7,5 Il costo della ristorazione 7,5 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,4 Il costo dei trasporti locali 7,3 Il costo dell alloggio 7,2 L organizzazione del territorio 7,1 Il traffico 6,9 Offerta turistica nel complesso 7,7 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 57,21 Alloggio (media giornaliera) 40,57 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il pacchetto tutto compreso Spesa media giornaliera a persona in euro pacchetto tutto compreso 113,73 Turismo degli eventi culturali TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 55,7 da 31 a 60 23,1 da 61 a 90 15,9 da 91 a 120 0,4 da 121 a 150 4,9 oltre 150 0,0 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 35,86 189

191 Il turismo straniero Gli stranieri che vengono in Umbria per assistere ad eventi culturali sono una minoranza (5,4 dei flussi turistici motivati da eventi). Influenzati dalle informazioni reperite su Internet (70,8), scelgono l Umbria anche per la ricchezza del patrimonio artistico-monumentale (72,3) e per la curiosità di visitare un luogo sconosciuto (56,9). Della vacanza umbra apprezzano soprattutto l offerta culturale e ricettiva e sono principalmente: - residenti in Francia (27,7), Spagna (15,3), Regno Unito (15,3); - di età adulta, tra i 41 ed i 60 anni (86); - dirigenti e funzionari (41,6), consulenti aziendali e pensionati; - sposati con figli (86) e single (13,9). Viaggiano con gruppi organizzati (41,6) oppure in famiglia (30,6), arrivano in aereo (70,8) e pernottano in albergo (56,9). Si trattengono mediamente 4,3 notti, fanno una vacanza all insegna della cultura, con visite a monumenti e siti di interesse archeologico, musei e mostre, ma non solo. I turisti organizzati stranieri (56,9) spendono circa 217 euro per i pacchetti tutto compreso, mentre gli individuali in media 137,5 euro per il viaggio e 50 euro al giorno per l alloggio. Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Francia 27,7 Spagna 15,3 Regno Unito 15,3 Altri Paesi 41,6 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 44,5 Femmina 55,5 Età da 21 anni a 30 anni 13,9 da 41 a 50 anni 56,9 da 51 a 60 anni 29,2 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 58,4 Laurea 41,6 Professione Dirigente/funzionario 41,6 Pensionato 15,3 190

192 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Consulente aziendale 15,3 Studente 13,9 Professionista 13,9 Stato sociale Sposato/a con figli 86,1 Single 13,9 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Ricchezza patrimonio artistico monumentale 72,3 Assistere eventi culturali 69,3 Il desiderio di vedere un posto mai visto 56,9 Studio 41,6 Per motivi di lavoro 41,6 Destinazione esclusiva 41,6 Praticare particolare sport 29,2 Per motivi religiosi 29,2 Bellezze naturali 29,2 Shopping 27,7 Posto ideale per riposarsi 27,7 Interessi enogastronomici 27,7 Per i divertimenti che offre 15,3 Partecipare a eventi fokloristici e della cultura locale 15,3 Assistere eventi sportivi 15,3 Ha i parenti/amici che lo ospitano 13,9 Cure/benessere 13,9 Conoscere usi e costumi della popolazione locale 13,9 Adatto per bambini piccoli 13,9 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Informazioni su Internet 70,8 Mostre, convegni, fiere 41,6 Film/documentari 41,6 Attrazioni, eventi culturali 41,6 191

193 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 15,3 Consiglio dell'agenzia di viaggi 15,3 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 15,3 Guide turistiche 13,9 Eventi religiosi 13,9 C'era già stato/esperienza personale 13,9 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 56,9 No 43,1 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 100,0 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio + alloggio + altri servizi 100,0 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 13,9 Con più componenti della famiglia (con bambini) 15,3 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 15,3 Con amici 13,9 Con un gruppo organizzato 41,6 192

194 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 70,8 Aereo con volo speciale / low cost 19,6 Aereo con volo di linea 80,4 Auto 13,9 Auto propria / della famiglia 100,0 Pullman tour organizzato 15,3 Camper 15,3 Autobus \ pullman di linea 13,9 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 2-3 notti 15,3 4-6 notti 70, notti 13,9 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 4,3 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 56,9 hotel 3 stelle 26,9 hotel 5 stelle 73,1 Agriturismo 13,9 Camper 15,3 Residenze di amici e parenti 13,9 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visitato monumenti e siti di interesse archeologico 100,0 Visita di musei e/o mostre 84,7 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 56,9 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 55,5 193

195 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Ho praticato attività sportive 43,1 Ho assistito a spettacoli musicali 15,3 Partecipazione a eventi enogastronomici 13,9 Ho fatto shopping 13,9 Ho degustato prodotti tipici locali 13,9 Escursioni 13,9 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) L offerta culturale 9,1 La pulizia dell alloggio 9,0 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,3 La qualità del mangiare e bere 8,6 La pulizia del luogo 8,4 Informazioni turistiche 8,8 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,1 L offerta di intrattenimento 8,0 Il costo della ristorazione 7,6 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,6 Il costo dei trasporti locali 7,6 Il costo dell alloggio 8,2 L organizzazione del territorio 7,2 Il traffico 7,4 Offerta turistica nel complesso 9,0 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 31 a 60 30,7 da 91 a ,7 da 121 a ,6 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 110,00 194

196 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 137,53 Alloggio (media giornaliera) 50,00 Turismo degli eventi culturali TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il pacchetto tutto compreso Spesa media a persona in euro pacchetto tutto compreso 217,00 195

197 Parte II Linee di offerta della regione Umbria

198 Capitolo 8 Il turismo lacuale 8.1 Introduzione Il turismo lacuale è uno dei prodotti forti dell offerta regionale, almeno dal punto di vista della capacità di trattenere il visitatore sul territorio: la permanenza media del turista del lago, infatti, tocca al Trasimeno le 6 notti, e si attesta fra le 4 e le 5 in generale, una cifra doppia rispetto alla permanenza media regionale. Nelle motivazioni che spingono il turista a visitare i laghi umbri si intrecciano elementi legati agli aspetti naturali, al benessere (di cui l acqua è parte fondamentale) e alla pratica di sport; elevato anche il livello di soddisfazione per l esperienza di vacanza, testimoniato dal 95 dei turisti che consiglierebbero un soggiorno ai laghi umbri a parenti e amici. La necessità di potenziare questo importante segmento turistico ha spinto la Regione Umbria a farsi capofila di un progetto interregionale chiamato Vivere i Laghi che, in collaborazione con Lazio e Molise, è stato finanziato dalla Legge 135/01 e che, avviato nel 2005, è tuttora in corso di realizzazione. Il progetto intende valorizzare i laghi e i territori di riferimento, attraverso un percorso di strutturazione di un Prodotto d Area basato sulla creazione di percorsi (che si collegheranno a livello interregionale) in grado di mettere i rete le risorse locali, le strutture ricettive e i servizi. Particolare attenzione è stata rivolta alla identificazione delle destinazioni lacuali tramite un marchio utile per veicolare le attività promozionali; queste ultime sono state organizzate sia tramite la comunicazione editoriale che la partecipazione a eventi che, soprattutto, la partecipazione a educational tour per gli operatori della domanda. La creazione di un Prodotto d Area integrato risponde inoltre alle indicazioni dei turisti in Umbria che, sia per quel che riguarda questo segmento che per la regione in generale, segnalano proprio la mancanza di pacchetti completi di offerta e di integrazione fra servizi diversi come punti di debolezza del sistema di offerta umbro. 8.2 Lo scenario di offerta L analisi del sistema di offerta regionale per il turismo lacuale si è focalizzato sull area che rappresenta di fatto l attrattore dominante di questo tipo di turismo e che, per dimensione territoriale, tradizione e organicità dell offerta, risulta essere quella che, tuttora, consente una analisi maggiormente significativa. Pur se circoscritta al Lago Trasimeno, quindi, l analisi offre conclusioni e spunti di riflessioni validi anche per la più vasta offerta lacuale che l Umbria è in grado di proporre al turista (Piediluco, Corbara, Montedoglio, ecc.). Il Lago Trasimeno si presenta come un offerta incentrata su di un elemento di carattere geomorfologico e paesaggistico verso il quale convergono diverse tipologie di domanda, oltre a quella più specificamente legata alla balneazione: naturalistica, culturale, sportiva, ecc. 196

199 L analisi che segue prende proprio in considerazione, sia pure in forma estremamente sintetica,i diversi aspetti dell offerta turistica territoriale presenti nell area lacustre del Trasimeno, andando nello specifico ad analizzare: - l offerta culturale rappresentata da musei e circuiti museali - l offerta di tipo naturalistico - l offerta legata all acqua nella sua accezione più ampia - l offerta sportiva L offerta museale Per quanto riguarda l offerta museale, essa si caratterizza per una buona distribuzione territoriale e un ottimo livello di integrazione attraverso i diversi circuiti museali attivi nell area; la gran parte dei musei risulta infatti già inserito in una rete, basata su una convenzione che ne affida la gestione a soggetti terzi. La distribuzione delle istituzioni museali per proprietà evidenzia una chiara predominanza della proprietà comunale, cui segue la proprietà ecclesiastica. Per quanto riguarda la gestione di tali istituzioni culturali si rileva che gran parte dei musei dell area sono gestiti in forma indiretta, da società specializzate, sulla base di accordi contrattuali esistenti tra Comuni ed altri enti proprietari e società di gestione. Nello specifico, i servizi di biglietteria, custodia e accoglienza sono affidati alla Cooperativa Sistema Museo, che opera nelle Regioni Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna e alla Società Cooperativa Lagodarte. Tab. 1 Musei e Circuiti museali dei Comuni del Lago Trasimeno Museo Località Soggetto gestore Tipologia Circuito museale aperto - Palazzo della Corgna e Rocca del Leone Castiglione del Lago Lagodarte Storico/Artistico Circuito museale aperto Palazzo della Corgna, Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, Chiesa Città della Pieve Lagodarte Storico/Artistico di San Pietro, Chiesa di S. Maria dei Servi Raccolta d arte sacra Città della Pieve Curia Vescovile Storico/Artistico Museo della Pesca Magione Sistema Museo Tematico Torre dei Lambardi Magione Sistema Museo Storico/Architettonico Raccolta d arte San Giuseppe 1 Paciano Storico/Artistico Museo del Tulle "Anita Belleschi Grifoni" Panicale Lagodarte Specializzato Museo della Madonna della Sbarra Panicale Lagodarte Storico/Artistico Centro di documentazione Imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane Passignano sul Trasimeno Pro Loco Specializzato Raccolta paleontologica Piegaro Scientifico Centro di documentazione permanente su Annibale e la battaglia del Trasimeno Circuito museale aperto di Isola Maggiore Museo del Merletto, Chiesa di S. Michele Arcangelo, Centro di Documentazione sull Isola Maggiore (Chiesa di San Salvatore 2 ) Museo all aperto Campo del Sole Tuoro sul Trasimeno Tuoro sul Trasimeno Tuoro sul Trasimeno Pro Loco Lagodarte Comune di Tuoro sul Trasimeno Centro documentazione territorio e/o città Storico/Artistico e Archeologico Arte contemporanea Fonte: Portale turistico della Regione Umbria; Ministero dei Beni e delle Attività Culturali; Banca dati Touring Club 1 Non citato nel portale turistico della Regione Umbria, ma censito all interno del sito internet del Ministero per i Beni Culturali, 2 Visibile solo su prenotazione 197

200 I servizi caratteristici offerti dai musei e dalle strutture espositive, oggetto della presente indagine, sono essenzialmente rappresentati da biblioteche, sale studio, archivi storici e fotografici e audioguide. La diffusione di questi servizi è ovviamente limitata causa la ridotta dimensione delle attività museali. Quanto ai servizi aggiuntivi si fa presente che sono disponibili la vendita oggettistica e le librerie, in circa la metà dei musei/circuiti. Assolutamente meno diffusi i servizi di caffetteria e i parcheggi dedicati. L offerta di tipo naturalistico Come già evidenziato, il Lago Trasimeno si presenta anche come offerta rivolta ad una domanda di turismo naturalistico nonché scolastico. Infatti, il Parco Regionale del Lago Trasimeno è il più grande dei parchi regionali umbri. Istituito con la legge regionale n. 9 del 1995, si estende per complessivi ettari e, oltre ad estendersi lungo il perimetro dello stesso Lago, comprende le tre Isole: l Isola Polvese, la più estesa, di proprietà della Provincia di Perugia, l Isola Maggiore, seconda in ordine di grandezza, e l Isola Minore. La tutela e la conservazione/salvaguardia delle acque del Lago, così come previsto nella legge istitutiva del Parco Regionale, ne consente oggi la balneabilità, garantendone, dunque, l appetibilità verso un turismo orientato prevalentemente o quasi ad attività di balneazione. La fruibilità dell area è oggi possibile, al turista, anche in bicicletta: una pista ciclabile si snoda per circa 25 km da Castiglione del Lago, tra i campi coltivati e i confini del Parco, fino a Torricella. Realizzata dalla Comunità Montana "Associazione dei Comuni Trasimeno Medio Tevere", la pista è alla portata di tutti ed è completamente segnalata allo scopo di incentivare l interesse e la conoscenza dell ecosistema del grande lago umbro. Può essere percorsa sia da ciclisti che da pedoni. All interno del Parco è presente l Oasi Naturalistica La Valle, ubicata nel Comune di Magione e gestita da Legambiente. È la parte naturalisticamente più interessante di tutto il Parco e una delle zone umide più importanti d Europa per la presenza di numerose specie di uccelli di passo, nidificanti e svernanti. L Oasi è aperta tutto l anno per consentire l effettuazione di visite scolastiche e turistiche, autonome o guidate, e dispone di un Centro visite con aula didattica, laboratori attrezzati e il Centro di Documentazione del Trasimeno, che mette a disposizione testi naturalistici e scientifici. Sempre internamente al Parco, è presente un ulteriore offerta di prodotto rivolta al turismo naturalistico e a quello scolastico (ma non solo), rappresentato dal Parco Scientifico Didattico di Isola Polvese, di proprietà della Provincia di Perugia, gestito da società terze. La vocazione fortemente naturalistica dell area si riflette nella mole di attività e progettazioni intraprese e realizzate, negli ultimi anni, tese alla tutela e alla salvaguardia dell ambiente e che non possono non avere contribuito anche al miglioramento della qualità offerta turistica territoriale. Per citarne alcune, si ricordano i Progetti Life e Agenda 21 Locale : nell ambito di quest ultimo, è stato realizzato anche il Manifesto Ambientale e della qualità del servizio turistico, un marchio di garanzia e tutela per i turisti e i residenti, che viene assegnato alle attività turistiche che garantiscono sistemi di gestione e servizi di qualità rispettosi dell ambiente. Tra le progettazioni in questioni si rileva anche la realizzazione, nell area, dei Progetti Integrati, a valere sulla Filiera Turismo Ambiente Cultura (TAC), Nelle terre del Trasimeno e Nelle terre del Perugino, dove le componenti ambientali si fondono, creando sinergia, con quelle storiche, enogastronomiche e dell artigianato tipico. Coordinati entrambi dalla Comunità Montana Associazione dei Comuni Trasimeno Medio Tevere, la finalità perseguita è stata quella di valorizzare a fini turistici proprio le differenti componenti e attrattive dell area del Trasimeno, attraverso la creazione di tre 198

201 prodotti d area : - "Percorrere le terre del Trasimeno a piedi, in bicicletta e a cavallo" - "Storie del Trasimeno" - "Sapori e Mestieri del Trasimeno" L offerta legata all acqua Quanto alle componenti di servizio all offerta turistica rivolta al segmento balneare e/o comunque legato all acqua presenti nell area, si segnalano principalmente: - gli stabilimenti balneari, complessivamente sette, tre dei quali ubicati a Castiglione del Lago, uno a Magione, uno a Passignano e due a Tuoro sul Trasimeno (di cui uno a Isola Maggiore); - i circoli velici: due complessivamente, uno il Club Velico Trasimeno a Passignano sul Trasimeno, con un offerta di servizi che va dalla scuola di vela e windsurf all organizzazione di gare ed eventi velici in genere; il secondo, Club Velico Castiglionese, a Castiglione del Lago, che si propone come scuola di vela per bambini ed adulti nonché per l organizzazione di regate ed altri eventi sportivi connessi all acqua; - un associazione Canoa Club di Perugia, che si propone l organizzazione di attività ludiche di formazione sportiva e ricreativa dello sport della canoa, ivi compresa un offerta formativa per principianti; - attività/organizzazioni varie che prestano servizi collegati alla motonautica: rimessaggio, assistenza tecnica, alaggio, varo e noleggio imbarcazioni Si ricorda che, sempre in tema di sport acquatici, il lago offre l opportunità di praticare la pesca sportiva (praticata con esche naturali ed artificiali) di lucci, tinche, anguille, carpe, persico reale, anche attraverso l organizzazione di campi gara di pesca agonistica. L offerta di sport all aria aperta È presente anche la possibilità di praticare attività sportive non direttamente connesse con l acqua: - equitazione; sono presenti: un circolo ippico ( circolo ippico di Valvasone ) a Magione, che organizza tutto l'anno corsi di base per principianti e minicorsi, tipologia di offerta, quest ultima, particolarmente calzata per il turismo; il Doc Ranch Club di S. Ricci a Tuoro sul Trasimeno, club ippico con un offerta di servizi rivolta ai corsi di equitazione; nove maneggi, alcuni indipendenti, altri inseriti in aziende agrituristiche o, comunque, all interno di una offerta ricettiva ma aperti anche all esterno; - paracadutismo, tiro a segno, tennis, bici e mountain bike, golf e altro: sono praticabili nell area grazie alla presenza di società, associazioni e altre organizzazioni rivolte a proporre soluzioni sportive, anche attraverso corsi di formazione di diversa natura nonché a fornire il noleggio attrezzature. Da sottolineare come l area del Trasimeno possegga anche spiccate produzioni di natura agroalimentare ed enogastronomica. Si segnala, nello specifico, la Strada del Vino Colli del Trasimeno, la cui peculiarità risiede, tra l altro, nel fatto di snodarsi per quattro itinerari. I Colli che circondano l area del Trasimeno fanno parte, inoltre, della Strada dell Olio Extravergine d Oliva DOP Umbria, alla cui Associazione, ovviamente, aderiscono diversi Comuni dell area. Da quanto sia pur brevemente analizzato si evince, come peraltro già introdotto, che il prodotto Lago Trasimeno, pur connotandosi fortemente come offerta legata alla balneazione, presenta a- 199

202 spetti poliedrici: - da un lato, comunque connessi all acqua e alle sue diverse modalità di fruizione (sport, pesca, ecc.); - dall altro lato, connessi alle risorse sia tipo culturale che ambientale caratteristiche dell area. L offerta di servizi che rendono possibile l effettiva fruizione delle risorse presenti sul territorio da parte dei turisti è ampiamente diffusa. Allo stesso modo, spiccano le capacità di progettazione, coordinamento ed erogazione dei servizi da parte di alcuni enti/stakeholders territoriali. 8.3 L andamento dell occupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 2007 Gli esercizi alberghieri ed extralberghieri delle località lacuali della regione sono circa 560 (17 degli esercizi ricettivi regionali), per un totale di posti letto (20 del totale regionale). La percentuale di occupazione delle camere nelle strutture ricettive del turismo lacuale umbro è caratterizzata da un andamento altalenante nel corso dell anno, che va da un minimo del di camere occupate in inverno, a picchi di eccellenza nei periodi di alta stagionalità del prodotto ed in particolare: - nella stagione estiva, nei mesi di agosto (78) e luglio (63,4); - in primavera, ad aprile (32) ed in giugno (47,1). Il confronto con l occupazione delle camere nelle strutture ricettive delle principali regioni competitors del turismo lacuale, la Lombardia ed il Veneto, mostra un vantaggio di destagionalizzazione delle destinazioni umbre e la possibilità di mix di prodotto: - sia nella stagione di punta del prodotto lago ed in particolare in agosto, mese di massima occupazione delle camere per tutte e tre le regioni (Umbria 78, Lombardia 71,8, Veneto 75,9), - che in bassa stagione, dicembre in testa (Umbria 35,6, Lombardia 26,3, Veneto 36,4). Per quanto concerne l andamento della clientela italiana e straniera nelle strutture ricettive umbre rispetto allo scorso anno, la percezione degli operatori è orientata verso: - una stabilità della domanda nei mesi invernali, sia per il mercato domestico che per quello internazionale; - una leggera flessione dei turisti stranieri in primavera (dichiarata dal 20,9 degli operatori); - una diminuzione della domanda italiana nei mesi autunnali (secondo il 22,7 degli operatori). Turismo lacuale Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno Italiani Stranieri aumento stabilità diminuzione aumento stabilità diminuzione I trimestre 4,7 88,4 7,0 2,3 95,3 2,3 II trimestre 14,5 70,9 14,5 14,5 64,5 20,9 III trimestre 13,9 68,5 17,6 17,3 67,1 15,6 IV trimestre 10,9 66,4 22,7 9,4 79,7 10,9 200

203 Turismo lacuale - Occupazione camere confronto Umbria-Lombardia-Veneto 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Umbria 16,5 18,1 19,7 32,0 28,0 47,1 63,4 78,0 42,1 30,9 16,0 35,6 Lombardia 29,5 26,4 28,9 42,9 46,2 47,3 71,3 71,8 55,2 63,9 59,4 26,3 Veneto 43,3 42,2 28,0 57,6 57,6 61,8 67,6 75,9 53,0 47,3 42,9 36,4 Un discreto numero di operatori dell industria dell ospitalità locale si commercializzano sia tramite il Web che con l intermediazione (Tour Operato e agenzie di viaggi). Infatti, in merito alle modalità di organizzazione del pernottamento presso le strutture ricettive alberghiere e complementari del turismo lacuale umbro, si rileva: - un elevata quota di turisti che sceglie e contatta le strutture direttamente tramite Internet, lungo tutto il corso dell anno, estate (39,7) e autunno (48,4) in testa; - una discreta percentuale di turismo organizzato, specie nel corso della stagione estiva (26,1 della clientela del III trimestre); - un medio livello di fidelizzazione delle strutture, caratterizzato da una quota di clientela abituale compresa tra il 22 ed il 28,3. Turismo lacuale Modalità di organizzazione/prenotazione della vacanza turisti organizzati clientela abituale turisti Internet I trimestre 15,8 28,3 34,3 II trimestre 18,9 27,3 34,5 III trimestre 26,1 22,0 39,7 IV trimestre 19,3 25,0 48,4 8.4 Il turismo italiano Il prodotto lago conta il 18,5 delle presenze turistiche della regione nel 2007, suddivise quasi equamente tra italiani e stranieri. Le destinazioni lacuali dell Umbria attraggono turisti in cerca di una vacanza riposante, che non conoscono il territorio ma lo scelgono perchè consigliati da amici e parenti e lo preferiscono ad altre destinazioni lacuali in primis per le sue celebri bellezze naturalistiche. 201

204 I turisti italiani del prodotto lacuale sono prevalentemente: - emiliano-romagnoli (12,4), toscani (11), lombardi (11) e campani (10,3); - di età compresa tra i 31 ed i 50 anni (61,4) e anni (23,4); - impiegati (24,8), operai (18,6) e professionisti (12,4); - sposati con figli (64,1), senza figli (19,3) e single (14,5). Le motivazioni principali della vacanza sono il desiderio di vedere un posto mai visto (65,5) e le bellezze naturali del territorio umbro (32,4), unitamente alla necessità di soggiornare in un luogo ideale per riposarsi (29,7). Seguono, motivazioni di ordine pratico quali la possibilità di usufruire dell ospitalità di amici e parenti (13,1) e la vicinanza alla località di residenza (10,3). Il canale di influenza principale degli italiani è il passaparola (55,9), che si associa al reperimento di informazioni su Internet (21,4) e sulle guide turistiche (17,2). Il 15,2 dei vacanzieri italiani ha già trascorso almeno una vacanza nelle destinazioni umbre. Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Emilia Romagna 12,4 Toscana 11,0 Lombardia 11,0 Campania 10,3 Lazio 8,3 Piemonte 6,9 Veneto 6,2 Sicilia 6,2 Puglia 4,8 Calabria 4,8 Sardegna 2,8 Basilicata 2,8 Abruzzo 2,8 Molise 2,1 Marche 2,1 Liguria 2,1 Friuli Venezia Giulia 2,1 Trentino A.A. 1,4 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Femmina 93,8 Maschio 6,2 202

205 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Età fino a 20 anni 0,7 da 21 anni a 30 anni 11,7 da 31 a 40 anni 29,0 da 41 a 50 anni 32,4 da 51 a 60 anni 23,4 oltre 60 anni 2,8 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 73,8 Laurea 14,5 Scuola media inferiore 11,7 Professione Impiegato 24,8 Operaio 18,6 Professionista 12,4 Commerciante 8,3 Casalinga 8,3 Pensionato 6,9 Tecnico 6,2 Altro 4,8 Studente 2,8 Dirigente/funzionario 2,8 Consulente aziendale 2,8 Imprenditore 1,4 Stato sociale Sposato/a con figli 64,1 Sposato/a senza figli 19,3 Single 14,5 Vedovo/a 2,1 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Il desiderio di vedere un posto mai visto 65,5 Bellezze naturali 32,4 Posto ideale per riposarsi 29,7 203

206 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Ha i parenti/amici che lo ospitano 13,1 Per la vicinanza 10,3 Interessi enogastronomici 4,1 Motivi lavoro 4,1 Decisione altrui 4,1 Siamo clienti abituali di una particola struttura 2,8 Ricchezza patrimonio artistico monumentale 2,8 Abbiamo la casa in questa località 2,8 Per il desiderio di avventura 2,1 Per motivi religiosi 2,1 Assistere eventi culturali 0,7 Prezzi convenienti 0,7 Conoscere usi e costumi 0,7 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 55,9 Informazioni su Internet 21,4 Guide turistiche 17,2 C'era già stato/esperienza personale 15,2 Non ha scelto, hanno deciso altri 6,9 Consiglio dell'agenzia di viaggi 2,8 Eventi religiosi 2,1 Visita al portale 2,1 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 2,1 Pubblicità sulla stampa 1,4 Mostre, convegni, fiere 1,4 Libri, testi (non di turismo) 0,7 Pubblicità in TV 0,7 Offerte su Internet 0,7 Cataloghi, depliant di agenzie di viaggi 0,7 La quota di turismo organizzato è il 24,8 della domanda italiana, di questi l 86 acquista dai tour operator o dalle agenzie di viaggio pacchetti tutto compreso che generalmente prevedono la formula viaggio+alloggio (93,5). 204

207 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 24,8 No 75,2 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 86,1 Solo l'alloggio 13,9 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio + alloggio 93,5 Viaggio + altri servizi 3,2 Viaggio+alloggio+altri servizi 3,2 Scelgono le destinazioni lacuali umbre soprattutto le coppie (37,2) e le famiglie con bambini (24,8), seguite dai gruppi organizzati (18,6) e dagli amici (12,4). L auto è il mezzo di trasporto preferito dagli italiani (46,8), ma qualcuno arriva anche in camper (20,9) ed i tour organizzati utilizzano generalmente il pullman (18,7). La vacanza al lago si fa prevalentemente in albergo (31, di cui il 77,8 in hotel di categoria 3 stelle) e agriturismo (30,3), mentre il 20,7 dei turisti italiani va in campeggio ed il 15,2 nella seconda casa. Le principali attività svolte dai vacanzieri sono le escursioni (47,6), le visite a musei e mostre temporanee (18,6) e lo shopping (6,9). La permanenza media è compresa tra le 4 e le 5 notti, sebbene quasi la metà degli italiani trascorra appena un weekend lungo nelle destinazioni lacuali della regione. 205

208 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 4,1 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 37,2 Con più componenti della famiglia (con bambini) 24,8 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 2,1 Con amici 12,4 Con colleghi di lavoro 0,7 Con un gruppo organizzato 18,6 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 4,3 Auto 46,8 Auto propria / della famiglia 89,2 Auto amici/ parenti 6,2 Auto aziendale 4,6 Camper 20,9 Pullman tour organizzato 18,7 Moto 6,5 Treno 2,2 Autobus\pullman di linea 0,7 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 31,0 hotel 1 stella 2,2 hotel 2 stelle 2,2 hotel 3 stelle 77,8 hotel 4 stelle 17,8 Agriturismo 30,3 B&B 18,6 Campeggio 20,7 Villaggio turistico 1,4 Casa privata 15,2 Residenze di amici e parenti 1,4 Casa privata in affitto 0,7 206

209 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 1 notte 5,5 2-3 notti 48,3 4-6 notti 27, notti 15, notti 2,8 totale 100,0 media n.notti permanenza media totale 4,5 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Escursioni 47,6 Visita di musei e/o mostre 18,6 Ho fatto shopping 6,9 Monumenti e siti di interesse archeologico 2,1 Prodotti tipici locali 2,1 Eventi enogastronomici 1,4 Prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 1,4 Centri benessere 0,7 In una scala da 1 a 10, la soddisfazione del turista medio italiano in merito alla vacanza svolta nelle località lacuali umbre è pari a 8,6, ma vi sono dei singoli elementi per i quali il turista si dimostra particolarmente soddisfatto, esprimendosi con una valutazione superiore. Si tratta di fattori strettamente connessi con il target di consumatori al quale appartiene il turista lacuale italiano ovvero: - la qualità del mangiare e del bere (9,0); - la cortesia e ospitalità della gente (8,9); - le informazioni turistiche reperite sul territorio (8,8). Per contro, al pari di quanto emerso per i consumatori di altri prodotti turistici, secondo gli italiani che hanno soggiornato nelle destinazioni del turismo lacuale, bisognerebbe lavorare sul potenziamento dell offerta di intrattenimento e sul contenimento del traffico locale. 207

210 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 9,0 La cortesia/ ospitalità della gente 8,9 Informazioni turistiche 8,8 L organizzazione del territorio 8,4 Il costo dei trasporti locali 8,2 La pulizia del luogo 8,2 L offerta culturale 8,1 La pulizia dell alloggio 8,0 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 8,0 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,0 Il costo dell alloggio 8,0 Il costo della ristorazione 8,0 L offerta di intrattenimento 7,9 Il traffico 7,9 Offerta turistica nel complesso 8,6 Il vacanziere individuale spende mediamente 45,5 euro per il viaggio e 97 euro al giorno per l alloggio, mentre per le altre spese extra viaggio e alloggio la spesa media dei turisti lacuali italiani è di 40 euro al giorno ed il paniere di beni e servizi acquistati nel corso della vacanza è composto principalmente da: - acquisti di prodotti enogastronomici tipici (22,8), per una spesa media giornaliera di circa 10 euro a persona; - souvenir acquistati dal 23,4 dei turisti che spendono circa 20 euro a persona al giorno; - altro shopping (22,1), con una spesa di circa 12,5 euro al giorno. Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 45,45 Alloggio (media giornaliera) 97,05 208

211 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI:quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 57,2 da 31 a 60 20,0 da 61 a 90 8,3 da 91 a 120 5,5 da 121 a 150 6,2 oltre 150 2,8 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 39,89 Turismo lacuale TURISTI ITALIANI: spesa media giornaliera a persona (Euro) quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () euro Pubblici esercizi Ristoranti, pizzerie 19,1 22,1 Bar, caffé, pasticcerie 4,7 20,0 Agroalimentari Acquisti di prodotti enogastronomici tipici 10,16 22,8 Abbigliamento Acquisti di gioielleria, bigiotteria, orologeria e simili 12,0 0,7 Attività ricreative Attività sportive (impianti es. piscine, campi tennis, ecc.) 19,2 1,4 Visite guidate 1,7 0,7 Attività sportive noleggio attrezzature 2,1 1,4 Attività culturali 14,8 2,8 Trasporti pubblici Trasporti pubblici/taxi 5,6 2,8 Tabacchi editoria Editoria Tabacchi 3,3 6,9 Altre industrie manifatturiere Acquisti di prodotti artigianali tipici 1,9 2,1 Altro shopping 12,5 22,1 Souvenir 20,1 23,4 Altre spese 15,0 0,7 209

212 8.5 Il turismo straniero I turisti stranieri delle destinazioni lacuali scelgono l Umbria perché consigliati da amici e parenti o influenzati da Internet e dedicano la vacanza all esplorazione del territorio. Più di sei turisti su dieci organizzano la vacanza con l aiuto di un tour operator/agenzie e generalmente arrivano con pullman dei tour organizzati. Nel dettaglio, la gran parte dei turisti stranieri del prodotto lago sono: - residenti in prevalenza in Germania (25,5), Regno Unito (14,9) e Irlanda (10,6); - giovani (21-30 anni 23,4) e adulti (31-40 anni 29,8, anni 21,3, anni 25,5); - professionisti (25,5), tecnici (21,3), operai (19,1) e impiegati (17); - sposati (80,9) e single (14,9); - motivati dal desiderio di visitare un luogo sconosciuto (74,5), dalle bellezze naturalistiche del territorio (25,5) e dal desiderio di avventura (12,8); - influenzati nella scelta della vacanza dai racconti di amici, parenti e familiari (44,7), oppure dalle informazioni reperite su Internet (34) e dai consigli dell agenzia di viaggi (23,4). Turismo lacuale TURISTI STRANIERI:provenienza degli stranieri Germania 25,5 Regno Unito 14,9 Irlanda 10,6 Francia 8,5 Norvegia 6,4 Spagna 6,4 Olanda 4,3 Danimarca 4,3 Polonia 4,3 Finlandia 4,3 Usa 2,1 Svizzera 2,1 Romania 2,1 Austria 2,1 Svezia 2,1 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 10,6 Femmina 89,4 Età 210

213 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere da 21 anni a 30 anni 23,4 da 31 a 40 anni 29,8 da 41 a 50 anni 21,3 da 51 a 60 anni 25,5 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 78,7 Laurea 19,1 Licenza elementare 2,1 Professione Professionista 25,5 Tecnico 21,3 Operaio 19,1 Impiegato 17,0 Commerciante 6,4 Consulente aziendale 4,3 Studente 2,1 Imprenditore 2,1 Casalinga 2,1 Stato sociale Sposato/a con figli 42,6 Sposato/a senza figli 38,3 Single 14,9 Vedovo/a 4,3 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Il desiderio di vedere un posto mai visto 74,5 Bellezze naturali 25,5 Per il desiderio di avventura 12,8 Adatto per bambini piccoli 6,4 Ha i parenti/amici che lo ospitano 6,4 Interessi enogastronomici 6,4 Per motivi religiosi 4,3 Posto ideale per riposarsi 4,3 211

214 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Praticare particolare sport 4,3 Siamo clienti abituali di una particola struttura 4,3 Ricchezza patrimonio artistico monumentale 4,3 Decisione altrui 2,1 Per i divertimenti 2,1 Studio 2,1 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 44,7 Informazioni su Internet 34,0 Consiglio dell'agenzia di viaggi 23,4 Film/documentari 14,9 Guide turistiche 10,6 C'era già stato/esperienza personale 10,6 Offerte su Internet 6,4 Eventi religiosi 4,3 Non ha scelto, hanno deciso altri 2,1 Pubblicità in TV 2,1 Libri, testi (non di turismo) 2,1 Il 66 degli stranieri che arriva in Umbria per trascorrere una vacanza nelle sue destinazioni lacuali si è rivolto ad un tour operator o ad un agenzia per organizzare il viaggio e il soggiorno, scegliendo generalmente la formula del pacchetto tutto compreso (96,8) che prevede sia il viaggio che l alloggio (90). In merito al gruppo di vacanza, emerge una prevalenza di coppie (38,3), qualche famiglia (23,4) e gruppi di amici (10,6). Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 66,0 No 34,0 212

215 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 96,8 Solo l'alloggio 3,2 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio+alloggio 90,0 Alloggio+ altri servizi 3,3 Viaggio+alloggio+altri servizi 6,7 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 4,3 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 38,3 Con più componenti della famiglia (con bambini) 19,1 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 4,3 Con amici 10,6 Totale 76,6 Il 51,1 dei turisti stranieri arriva con pullman di tour organizzati, mentre il 40,4 utilizza l auto ed il 25,5 l aereo (volo di linea 91,7). Il pernottamento avviene in B&B (44,7), albergo (38,3 di cui l 88,9 nei 3 stelle) e agriturismo (31,9). La permanenza media è leggermente inferiore a quella degli italiani: gli stranieri rimangono mediamente tra le 3 e le 4 notti, anche se più della metà di loro trascorre solo un weekend nella regione (57,4). Le attività svolte nel corso della vacanza sono principalmente escursioni (42,6), visite di musei e mostre (10,6), attività sportive (6,4) e shopping (4,3). 213

216 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 25,5 Aereo con volo di linea 91,7 Aereo con volo charter 8,3 Auto 40,4 Auto propria / della famiglia 57,9 Auto amici/ parenti 26,3 Auto a noleggio 15,8 Pullman tour organizzato 51,1 Treno 2,1 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 38,3 hotel 1 stella 5,6 hotel 3 stelle 88,9 hotel 4 stelle 5,6 B&B 44,7 Agriturismo 31,9 Campeggio 4,3 Residenze di amici e parenti 4,3 Casa privata in affitto 2,1 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 1 notte 4,3 2-3 notti 57,4 4-6 notti 29, notti 6, notti 2,1 totale 100,0 media n.notti permanenza media totale 3,6 214

217 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Escursioni 42,6 Visita di musei e/o mostre 10,6 Attività sportive 6,4 Ho fatto shopping 4,3 Monumenti e siti di interesse archeologico 2,1 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,8 La cortesia/ ospitalità della gente 8,4 Informazioni turistiche 8,4 L offerta culturale 8,1 Il costo della ristorazione 8,0 L organizzazione del territorio 8,0 Il costo dell alloggio 8,0 La pulizia del luogo 8,0 La pulizia dell alloggio 7,9 L offerta di intrattenimento 7,9 Il costo dei trasporti locali 7,9 L accoglienza nelle strutture di alloggio 7,9 Il traffico 7,8 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,8 Offerta turistica nel complesso 8,5 Gli stranieri che villeggiano nelle destinazioni lacuali apprezzano del sistema ospitale umbro soprattutto la qualità dell offerta ristorativa (voto 8,8) e si dimostrano particolarmente soddisfatti delle informazioni turistiche ricevute sul territorio (8,4). Quest ultimo fattore è, al pari di quanto rilevato in riferimento alla domanda italiana, molto importante per il target di clientela del prodotto lago che, a- mante delle risorse naturalistico-ambientali, si dimostra particolarmente interessato all esplorazione del territorio in cui soggiorna. Il turista straniero che organizza da se la vacanza al lago spende mediamente per il viaggio circa 135 euro e per l alloggio 93 euro al giorno. Le altre spese pesano per circa 39 euro al giorno sul budget dei turisti internazionali, che frequentano ristoranti e pizzerie e acquistano principalmente souvenir e prodotti enogastronomici tipici. 215

218 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Viaggio A/R 135,10 Alloggio (media giornaliera) 92,96 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 63,8 da 31 a 60 4,3 da 61 a 90 12,8 da 91 a ,8 da 121 a 150 2,1 oltre 150 4,3 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 38,82 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: spesa media giornaliera a persona (Euro) quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () euro Pubblici esercizi Ristoranti, pizzerie 12,6 17,0 Bar, caffé, pasticcerie 3,1 6,4 Agroalimentari Acquisti di prodotti enogastronomici tipici 36,81 8,5 Abbigliamento Acquisti di abbigliamento 30,6 4,3 Acquisti di calzature, accessori 60,0 2,1 Attività ricreative Attività sportive (impianti es. piscine, campi tennis, ecc.) 0,4 2,1 Visite guidate 2,4 2,1 Attività sportive noleggio attrezzature 7,4 6,4 Attività sportive (lezioni scuole guide alpine, altro) 27,6 6,4 Attività culturali 12,2 4,3 Attività ricreative (cinema, discoteca) 0,4 2,1 Spettacoli teatrali, concerti, folcloristici 1,1 2,1 216

219 Turismo lacuale TURISTI STRANIERI: spesa media giornaliera a persona (Euro) quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () Trasporti pubblici Trasporti pubblici/taxi 2,5 2,1 Parcheggi 1,1 2,1 Tabacchi editoria Editoria Tabacchi 5,4 6,4 Altre industrie manifatturiere Acquisti di prodotti artigianali tipici 40,0 4,3 Altro shopping 52,5 14,9 Souvenir 34,4 14,9 Igiene personale e salute 0,7 2,1 Altre spese 45,0 2,1 8.6 Una stima dell impatto economico del turismo In questo paragrafo viene sintetizzata la spesa complessiva dei turisti nella regione Umbria, evidenziando quella realizzata dagli italiani, dagli stranieri e da coloro che scelgono di soggiornare nelle seconde case rispetto a chi si avvale del sistema ricettivo imprenditoriale. La stima dei flussi turistici riconducibili al turismo lacuale delle seconde case rivela come appena l 11 delle presenze turistiche della regione sia imputabile a vacanzieri che non pernottano nelle strutture ricettive ufficiali: 16,6 delle presenze degli italiani (circa 112 mila presenze), mentre per gli stranieri la quota di presenze stimate in seconde case è appena il 4,3 (pari a poco più di 26 mila presenze). Turismo lacuale Presenze anno 2007 Italiani Stranieri Totale Presenze nelle strutture ricettive Stima delle presenze nelle seconde case Totale Complessivamente i turisti italiani che hanno soggiornato nei comuni lacuali della regione nell anno 2007 hanno speso 69,7 milioni di euro, dei quali il 79,6 (pari ad oltre 55,5 milioni di euro) nelle imprese del sistema della ristorazione e ricettività locale. Il restante 20,4 delle spese dei vacanzieri italiani del prodotto lago sono relativi a settori complementari rispetto al turismo, quali l industria manifatturiera (souvenir, artigianato tipico locale, ecc per una quota complessiva del 11,7), l agroalimentare (5,9), ecc. I vacanzieri stranieri hanno speso quasi 107,3 milioni di euro nel corso della vacanza svolta in 217

220 Umbria nell anno 2007, dei quali il 68 (pari a quasi 73 milioni di euro) per alloggio e ristorazione ed il restante 32 per acquisti di prodotti manifatturieri (19, pari a 20,4 mila euro) e agroalimentari (5,2), per attività ricreative e di intrattenimento (3,5), ecc. I turisti che alloggiano nelle strutture ricettive ufficiali dei comuni lacuali generano: - il 96,6 delle spese complessive; - pari a 171 milioni di euro, dei quali circa 67,4 milioni imputabili ai turisti italiani e 103,6 milioni a quelli internazionali. I turisti delle seconde case spendono nel complesso circa 6 milioni di euro, pari al 3,4 del totale delle spese dei turisti delle località lacuali della regione. Turismo lacuale: Impatto economico della spesa turistica sugli altri settori (totale) italiani stranieri Totale Strutture ricettive Ristoranti, pizzerie Bar, caffé, pasticcerie Totale Ramo H Altre industrie manifatturiere Agroalimentare Attività ricreative, culturali, intrattenimento Abbigliamento e calzature Trasporti Giornali, guide editoria TOTALE Turismo lacuale: Impatto economico della spesa turistica sugli altri settori (totale) italiani stranieri Totale Strutture ricettive 71,7 65,1 67,7 Ristoranti, pizzerie 6,5 2,6 4,1 Bar, caffé, pasticcerie 1,4 0,2 0,7 Totale Ramo H 79,6 68,0 72,6 Altre industrie manifatturiere 11,7 19,0 16,1 Agroalimentare 5,9 5,2 5,5 Attività ricreative, culturali, intrattenimento 1,1 3,5 2,5 Abbigliamento e calzature 0,1 3,0 1,9 Trasporti 1,2 0,9 1,0 Giornali, guide editoria 0,3 0,4 0,4 TOTALE 100,0 100,0 100,0 218

221 Capitolo 9 Il turismo del benessere 9.1 Introduzione Nell ambito dell industria italiana del benessere, il turismo del benessere e il sistema termale rivestono un ruolo rilevante, ma soggetto, negli ultimi anni, a un processo evolutivo importante. Il termalismo rappresenta, infatti, il comparto che storicamente ha corrisposto alla domanda di cura e benessere nel senso del recupero della forma fisica a seguito di patologie, ed è stato inevitabilmente influenzato dall assetto legislativo del sistema sanitario nazionale e dalla normativa specifica. A partire dagli anni 80, quando si è affermata questa forma di termalismo terapeutico, sono però intervenute diverse trasformazioni: da una parte si è ridotto l intervento statale a sostegno del settore, causando una sensibile contrazione della domanda; dall altra, si è sviluppata una parallela richiesta innovativa di servizi termali orientata, oltre che alle tradizionali attività terapeutiche, ad un concetto più ampio di benessere (fitness, estetica e relax), inteso in senso olistico, ricco di suggestioni che vanno oltre gli aspetti di cura e prevenzione. Le terme diventano quindi uno, ma non l unico, tra gli strumenti naturali per rimettersi in forma; aumenta il legame e l integrazione con altri prodotti turistici tra cui il turismo verde, il turismo sportivo, l enogastronomia. Nel caso dell Umbria, tale riflessione è particolarmente significativa perché, se da una parte inquadra l andamento del settore così come inteso dalle classificazioni ufficiali, dall altra impone una riflessione più ampia sulle potenzialità che possono essere sviluppate a partire proprio dal quel concetto di benessere olistico e servizi innovativi che sembrano rispondere meglio all evoluzione della domanda dei turisti. In una indagine realizzata nel sulla motivazione di vacanza e sull immagine dell Umbria come destinazione di benessere, si è analizzata l idea che del benessere hanno i turisti: in primo luogo rigenerarsi (vale per il 30), tornare in forma (26,5 ), piacersi (24), fare attività fisica (21,7), uno stile di vista (19), ritrovarsi (17,4); solo in pochissimi casi (8) benessere significa guarire. Queste diverse accezioni dell idea di benessere dimostrano quanto a questo contribuiscano più elementi soft che hard (cioè strutture e attrezzature). Sono proprio questi elementi immateriali che contribuiscono a rappresentare l Umbria, per il 4,5 degli intervistati, come il luogo del benessere ed a posizionarla al quarto posto nella graduatoria fra le regioni italiane che meglio identificano l idea di benessere, dopo Toscana, Sardegna e Sicilia. È ancora più evidente che in questa valutazione pesa il ruolo da protagonista che il territorio riveste nella ricerca di benessere: per rigenerarsi e tornare in forma la vera discriminante non è cosa si fa, ma dove. Per meglio definire l immagine dell Umbria come destinazione di benessere, l indagine è proseguita mediante rilevazione diretta presso target group sul territorio nazionale 4. L indagine ha sondato la forza che il binomio Umbria & benessere ha nell immaginario dei turisti potenziali e ha arricchito il 3 L indagine, basata su interviste telefoniche CATI, è stata realizzata su un campione di individui rappresentativo della popolazione italiana di età compresa fra 14 e 70 anni, stratificato per sesso, età, area geografica ed ampiezza demografica del comune di rilevazione. 4 Le interviste hanno avuto luogo a Roma e Milano, e hanno interessato 300 potenziali clienti. 219

222 concetto di benessere con indicazioni relative a sensazioni e elementi dello stare bene, la valutazione dei luoghi e degli strumenti di benessere in vacanza, l alimentazione, i compagni ideali della vacanza di benessere. L indagine ha evidenziato che le associazioni che sostanziano il binomio Umbria & benessere vengono ribadite: il 14 degli intervistati associa la regione a elementi che concorrono al benessere, quali la pace, la tranquillità, la serenità, il relax. Per il 12 l Umbria è un paesaggio da sogno fatto di cascate, verdi colline, il lago, i paesi medievali. Il risultato di questa indagine è rafforzato da quanto emerge dalla ricerca sul posizionamento effettuata nel 2007 dall Osservatorio Turistico Regionale. Nonostante, infatti, la motivazione di vacanza in Umbria più diffusa sia multi-interesse, i turisti che hanno fatto parte del panel di confronto hanno espresso come prevalente il desiderio di relax, di tranquillità e di serenità, che, coniugato con la possibilità di scoprire nuovi luoghi, fa della regione il luogo ideale per vivere una esperienza autentica di benessere fisico e spirituale. 5 L Umbria sembra quindi avere grandi potenzialità nel caratterizzarsi come la regione del benessere, ma il talento naturale e l immagine percepita da soli non sono sufficienti: è infatti necessario che queste risorse siano condivise e fatte oggetto di un percorso che porti alla costruzione di un prodotto turistico. L attrazione è infatti l Umbria nella sua interezza e questo rappresenta un punto di forza rispetto alle altre regioni che fino ad oggi è stato colto solo da alcune tipologie di imprese; dal punto di vista del mercato, affinché questo si tramuti in vantaggio competitivo, è però necessario che queste offerte, da spontanee e puntuali vengano percepite all esterno come una sola eccellenza. Serve cioè creare una rete in cui le imprese e i territori si riconoscano, che sia in grado di rappresentare verso l esterno la soddisfazione della domanda di benessere che si rivolge alla regione, attraverso una serie di parametri di qualità, in modo da garantire alle imprese il vantaggio competitivo di essere in Umbria, e ai clienti i servizi di benessere offerti. Parametri di qualità che vanno al di là del sistema tradizionale di vincoli (fatto di norme e certificazioni), ma investono un insieme di valori (dalla qualità della vita all immagine, ai risultati economici) che riguardano l intero sistema ospitale, e che dovranno diventare il principio ispiratore di tutti coloro (imprese, ma anche territori ) che vorranno partecipare alla rete del benessere in Umbria. 9.2 Lo scenario di offerta La crescente attenzione al settore del benessere o meglio che dir si voglia del wellness e, conseguentemente, dell appetibile business che vi ruota intorno, non può non aver determinato riflessi anche nel settore dell ospitalità provocando il diffondersi di strutture ricettive legate in particolar modo a tale comparto. Beauty-farm in primis, ma anche centri benessere, spa, agriturismi del benessere, residenze d epoca, strutture ricettive termali, sono innumerevoli le strutture nate ex novo nel settore e moltissime quelle che originariamente sorte per offrire servizi alberghieri tradizionali si sono adeguate alla crescente richiesta inserendosi così nel mercato del benessere 6 5 La ricerca, svolta nei primi mesi del 2007, è stata realizzata tramite l organizzazione di 12 focus group in 3 città italiane (Milano, Roma, Napoli) e 3 Paesi europei (Gran Bretagna, Olanda, Germania), confrontando l esperienza e il desiderio di vacanza di gruppi di turisti attuali e potenziali. 6 Una nota sicuramente curiosa è che se si cerca il termine inglese wellness ci si rende conto che non ha significato perché non esiste. Infatti wellness nasce come l insieme di due termini well being e fitness. Tale termine ha acquisito un indiscussa notorietà soprattutto nel settore sportivo grazie 220

223 Per affermarsi in tale contesto in continua evoluzione l imprenditore turistico ha proposto al cliente servizi sempre più innovativi ed originali; si sono andati in tal modo diffondendo modelli di simil beauty-farm, intendendo con tale espressione quei centri che ripropongono la gamma dell offerta dei trattamenti beauty-farm, ma secondo modalità diverse fornendo i servizi giornalmente o per qualche ora ( come le day farm o le day spa ) 7. I centri benessere, quindi si sono andati diffondendo in innumerevoli località del territorio nazionale, non solo legati alla presenza ed alla tradizione consolidata di stabilimenti termali, ma anche soprattutto presso strutture ricettive alberghiere di qualità, agriturismi ed anche villaggi turistici. In recenti ricerche è stato ampiamente dimostrato quanto siano in forte aumento, tra le tendenze attuali del comparto del benessere e termale, i week-end e gli short-break presso i centri benessere termali come anche presso i centri benessere non termali, unitamente all aumento di grandi centri wellness destinati ai residenti nei dintorni dei grandi agglomerati urbani a testimonianza di un attenzione sempre più particolare per la cura del proprio aspetto fisico e psichico e per forme di relax. Relativamente ai centri benessere non esiste ancora una normativa che li disciplini in maniera chiara e trasparente sebbene anche recentemente sia stato presentato una proposta di legge in Parlamento (Camera dei deputati n del dicembre 2006, Burchiellaro ed altri). Solo recentemente la regione Emilia Romagna con lr , n. 2 allo scopo di promuovere e tutelare la salute, il benessere e la migliore qualità della vita nonché la tutela della concorrenza, ha disciplinato l esercizio di pratiche ed attività bionaturali e l esercizio delle attività dei centri benessere Ai sensi della normativa sopracitata per centro benessere, in questa accezione non facente parte di una struttura ricettiva, si intende una o più unità operative, anche fisicamente distinte, ma funzionalmente connesse in un medesimo complesso aziendale, gestite da un unico soggetto giuridico ed in possesso di specifici requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi in cui vengono effettuati trattamenti estetici, nonché almeno una delle seguenti tipologie di attività o trattamenti: a) fitness e wellness; b) tecniche e pratiche bionaturali. Per trattamenti fitness e wellness, invece; si intendono le prestazioni ed i trattamenti in cui si u- tilizzano combinazioni di tecniche di attività motoria per la buona forma fisica della persona, praticate in terra o in acqua, anche tramite appositi attrezzi, individualmente o collettivamente, con tecniche finalizzate al raggiungimento ed al mantenimento del benessere, dell equilibrio, e dell armonia psicofisica della persona. Le SPA (acronimo che sottintende Salus per aquam) sono regolamentate a livello nazionale ai sensi della l , n. 323, Riordino del settore termale ; in particolare dall art. 2 sono accomunate alle terme. Relativamente alle strutture termali, anche quest ultime sono regolamentate dalla l. n. 323/2000, che vi ricomprende gli stabilimenti ancorché annessi ad alberghi come anche gli istituti termali o le case di cura. Relativamente alla disciplina delle beauty farm, è stato il legislatore regionale nell esercizio delle funzioni normative in materia di turismo ed industria alberghiera ex art. 117 Cost. a disciplinare la tipologia delle beauty farm. È comunque da sottolineare che molto spesso nelle definizioni commerciali o nei cataloghi dei all invenzione del nome da parte del presidente della Technogym, Nerio Alesandri, per definire il mercato verso il quale l impresa stessa si stava orientando. Oggi wellness è un marchio registrato Tecnhnogym con il quale si intende un nuovo stile di vita per il benessere psico-fisico orientato al miglioramento della qualità della vita attraverso l educazione ad una regolare attività fisica, un alimentazione equilibrata ed un approccio mentale positivo. Significa scegliere di vivere bene coniugando l antico adagio mens sana in corpore sano. 7 Vedi in tal senso L. Monte Beauty farm: la disciplina delle nuove forme di ricettività, in Dir. del turismo, n.4/2005, p. 393 e ss. 221

224 tour operator all interno della definizione beauty-farm sono ricompresi innumerevoli e variegate tipologie di servizi e strutture ricettive quali le beauty clinical hotels oppure le health clinics che sostanzialmente per le caratteristiche dei servizi offerti sono tutte riconducibili al modello originario. L Umbria è stata una tra le prime regioni che hanno disciplinato la tipologia ricettiva della beautyfarm, essenzialmente legata al turismo del benessere (lr. n.4 del 1993), definendo le residenze della salute - beauty farms come esercizi alberghieri dotati di particolari strutture di tipo specialistico proprie del soggiorno finalizzato a cicli di trattamenti terapeutici, dietetici ed estetici. La classificazione richiesta non può essere inferiore alle tre stelle ed è determinata con riferimento esclusivo alla struttura ed ai servizi di tipo ricettivo. Il periodo di soggiorno non può essere inferiore a sette giorni, previsione non rintracciabile in altre normative regionali. Tale disciplina è rimasta immutata anche nella nuova lr n. 18/2006, che ha ribadito per la beauty farm la stessa definizione e gli stessi requisiti caratterizzanti. Se passiamo ad analizzare il quadro dell offerta dell ospitalità alberghiera ed extralberghiera legata intimamente al comparto del benessere, nella regione Umbria 8, si nota la presenza di una sola vera e propria beauty-farm nel comprensorio dell Orvietano, ma negli ultimi tempi si è sempre di più assistito alla scelta da parte degli albergatori, e non solo, di garantire la presenza del comparto benessere come decisiva per caratterizzare l offerta relax alla clientela con servizi sempre più personalizzati e sofisticati. Sicuramente l offerta benessere per essere competitiva non si può semplicemente limitare alla messa a disposizione degli ospiti di una normale sauna o bagno turco, ma deve essere in grado di integrare il più possibile un elevato numero di trattamenti e servizi non tralasciando naturalmente, come in tutti i processi di erogazione dei servizi, il fattore umano e pertanto la professionalità degli operatori e l approccio alla clientela. A tal proposito, si deve sottolineare come nell analisi dell offerta dei servizi benessere all interno di strutture ricettive, non siano state prese in considerazione, le strutture che offrivano puramente e semplicemente piscina con servizio di idromassaggio. Nel comprensorio del Perugino balza in evidenza come le tipologie delle strutture legate al benessere siano strettamente alberghiere di categoria superiore, tra le quattro e le cinque stelle, e prevalentemente ubicate non nel territorio urbano, ma in un contesto legato alla campagna o alla collina sebbene non sia del tutto da escludere l offerta di servizi benessere anche all interno di alberghi del contesto cittadino. Nel comprensorio del Trasimeno, invece, accanto all offerta di servizi benessere all interno di strutture alberghiere, si assiste alla diffusione di tali servizi in strutture extralberghiere quali le country-house quasi a voler sottolineare che trascorrere una vacanza a contatto con la natura, vivere il proprio tempo libero in completo relax, è già benessere. Anche nel comprensorio dell Assisano si è in presenza di un offerta strettamente legata al comparto alberghiero, sebbene si garantiscano servizi benessere anche all interno di una residenza d epoca. Nel comprensorio del Tuderte, sebbene l offerta del wellness sia sempre ancorata alle strutture alberghiere, si nota la presenza anche di altre tipologie quali agritusrimo e residenze d epoca e soprattutto la presenza di un albergo legato ad uno stabilimento termale (Terme di San Faustino). Nel comprensorio dell Alta Valle del Tevere è presente una struttura alberghiera correlata ad uno stabilimento termale (Terme di Fontecchio) nella consapevolezza che il sistema termale, pur mantenendo le sue radici nella tradizione sanitaria curativa, assume una nuova funzione ed una nuova immagine. In questo senso, si cerca di offrire l abbinamento tra l offerta termale tradizionale e 8 I dati sono stati desunti dal sito e dalle Guide dell ospitalità edite dalla Regione Umbria 222

225 curativa a trattamenti di benessere e bellezza o a programmi relax come la cura del corpo e della mente. Nel comprensorio dell Eugubino-Alto Chiascio accanto all offerta di strutture alberghiere che promuovono pacchetti benessere si rileva l offerta di servizi benessere anche all interno di strutture agrituristiche. Nel comprensorio del Folignate-Nocera Umbra l offerta di servi benessere/wellness è prevalente all interno di strutture alberghiere, anche se è attiva una importante realtà collegata al termalismo: le Terme Francescane di Spello. In questo territorio si trovano anche le Terme del Centino di Nocera Umbra che non risultano utilizzate per fini turistici. Il comprensorio dello Spoletino è caratterizzato da un offerta di servizi benessere strettamente correlata al comparto alberghiero come lo stesso comprensorio della Valnerina-Cascia che presenta l offerta degli stessi servizi benessere anche all interno di una residenza d epoca e, in prospettiva, potrà contare sulla riattivazione del complesso termale di Triponzo, il cui progetto è in via di finanziamento. Per quanto riguarda, invece la provincia di Terni, oltre alla già menzionata beauty-farm-residenza della salute, ubicata nel comprensorio dell Orvietano, risaltano alcune differenze all interno dei comprensori di questa area. Mentre, infatti, il comprensorio dell Orvietano è connotato prevalentemente da servizi benessere che si possono godere all interno di strutture agrituristiche, il comprensorio del Ternano è particolarmente legato alla tradizionale ospitalità alberghiera ed alla presenza nel proprio territorio di due centri termali, le Terme dell Amerino nel comune di Acquasparta e le Terme di San Gemini, che tuttavia non sono attualmente sfruttati come offerta per il turismo termale. Analizzando le tipologia dei servizi benessere che si possono godere all interno delle strutture ricettive umbre, si può spaziare dai classici trattamenti termali, sauna, trattamenti di bellezza viso/corpo, aquagym, idromassaggio, trattamenti antistress, cromoterapia ai più originali doccia emozionale aromoterapica e cromoterapica, alla tisaneria con varie selezioni tra tè, tisane ed infusi, massaggi agli oli essenziali e zonali, ecc. Questo in sintesi il panorama ed il quadro dell offerta dell ospitalità umbra legata ai servizi benessere, sebbene il temine benessere inteso nella accezione sopradescritta possa risultare riduttivo ed anche limitativo se confrontato con l immagine e le motivazioni di viaggio che spingono i turisti a visitare la nostra regione e che sono pertanto attirati da luoghi che ispirano serenità, le cui tracce si trovano nei piccoli borghi e nelle chiese, nei colori, nella genuinità dei cibi e nella qualità della vita lontana dal caos, dal rumore e dallo stress dei grandi centri abitati e delle metropoli riassumibile nel desiderio di relax e di vivere il proprio tempo libero a contatto con la natura in un ambiente incontaminato, quasi a voler significare che tutta l offerta turistica regionale è essenzialmente ed in poche parole Benessere 9 9 Cfr il Documento triennale di indirizzo strategico deliberazione del Consiglio regionale 4 marzo 2008 n

226 224

227 9.3 Il turismo italiano Se il turismo benessere, inteso come fruizione dell offerta di servizi legati alle terme e al wellness presso le strutture ricettive, raggiunge una quota pari al 16 delle presenze turistiche dell Umbria 10, dal punto di vista delle motivazioni principali di vacanza, il prodotto è una nicchia di mercato che interessa appena l 1,7 dei turisti. Di questi il 28,9 sono italiani: - residenti in Emilia Romagna (28,2), Lombardia (26,3), Puglia (21) e Toscana (19,3); - adulti tra i 21 ed i 50 anni (95); - impiegati (44) e professionisti (31,5); - sposati (73,3) e single (26,8); - viaggiatori individuali (solo il 10,4 organizza il viaggio tramite un TO/agenzia). Influenzati dal passaparola (65), consultano anche le guide turistiche (21) ed il portale umbria2000 (17,8) e scelgono l Umbria non solo per i suoi centri benessere; infatti, l interesse per i molteplici prodotti turistici offerti dal territorio umbro si coglie sia nella fase ex-ante delle motivazioni di scelta della località che nelle attività svolte nel corso delle vacanza. Infatti, oltre alle risorse wellness, gli italiani sono motivati anche dalla ricchezza del patrimonio artistico (35,2) e naturalistico (26) ma anche dal desiderio di soggiornare in un posto ideale per riposarsi (33,4) e da interessi enogastronomici (26,7). In merito all organizzazione e svolgimento della vacanza, il turista italiano: - viaggia in famiglia (40,4), coppia (33,4) e con amici (26,3); - si sposta in auto ed il turista individuale spende per il viaggio mediamente poco meno di 50 euro; - pernotta in agriturismo (74) più che in albergo (26), spendendo mediamente 42 euro al giorno (turista individuale); - si trattiene circa 3 notti; - oltre alla frequentazione dei centri benessere, durante la vacanza degusta prodotti tipici locali (68,5), visita monumenti e siti di interesse archeologico (57,7), pratica attività sportive (36,7) e visita musei e/o mostre (26,7); - spende mediamente 46 euro al giorno per le spese extra viaggio e alloggio; - è particolarmente soddisfatto della qualità della ristorazione del sistema ospitale umbro (alla quale da un punteggio di 9,1 su un massimo di 10 punti), della pulizia del luogo (8,8) e dell accoglienza nelle strutture di alloggio in cui soggiorna (8,7). Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Emilia Romagna 28,2 Lombardia 26,3 Puglia 21,1 Toscana 19,3 Altre regioni 5,2 10 Pari a presenze registrate in oltre 200 esercizi ricettivi ( posti letto) che dichiarano un offerta di servizi riconducibili al turismo benessere. 225

228 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 36,7 Femmina 63,3 Età da 21 anni a 30 anni 31,9 da 31 a 40 anni 31,5 da 41 a 50 anni 31,5 oltre 60 anni 5,2 Titolo di studio Laurea 54,4 Diploma scuola media superiore 45,6 Professione Impiegato 44,0 Professionista 31,5 Imprenditore 10,4 Commerciante 8,9 Pensionato 5,2 Stato sociale Sposato/a con figli 42,7 Sposato/a senza figli 30,6 Single 26,8 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Cure, benessere, terme 100,0 Ricchezza patrimonio artistico 35,2 Posto ideale per riposarsi 33,4 Interessi enogastronomici 26,7 Bellezze naturali 26,0 Il desiderio di vedere un posto mai visto 21,1 Per partecipare ad eventi folkloristici e della cultura locale 21,1 226

229 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Destinazione esclusiva 21,1 Siamo clienti abituali 15,6 Prezzi convenienti 15,6 Per la vicinanza 10,4 Per praticare particolare sport 5,2 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consigli/racconti di amici/parenti 65,1 Guide turistiche 21,1 Visita al portale 17,8 Esperienza personale 14,1 Offerte su Internet 10,4 Informazioni su Internet 5,2 Consiglio dell agenzia di viaggi 5,2 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 10,4 No 89,6 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 33,4 Con più componenti della famiglia (con bambini) 31,5 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 8,9 Con amici 26,3 227

230 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 2-3 notti 84,4 4-6 notti 15,6 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 3,3 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri totale alberghi 26,0 hotel 3 stelle 60,0 hotel 4 stelle 40,0 Agriturismo 74,0 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Ho degustato i prodotti tipici locali 68,5 Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 57,7 Sono andato in centri benessere 49,0 Ho praticato attività sportive 36,7 Visita di musei e/o mostre 26,7 Ho acquistato i prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 14,1 Ho fatto shopping 10,4 Escursioni 10,4 Ho assistito a spettacoli musicali 5,2 Partecipazione ad eventi folkloristici 5,2 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 9,1 La pulizia del luogo 8,8 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,7 L offerta culturale 8,6 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 8,5 228

231 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La pulizia dell alloggio 8,4 Informazioni turistiche 8,3 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,2 Il traffico 8,0 Il costo dei trasporti locali 8,0 L organizzazione del territorio 7,8 Il costo dell alloggio 7,8 Il costo della ristorazione 7,7 L offerta di intrattenimento 7,6 Offerta turistica nel complesso 8,6 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 48,9 Alloggio (media giornaliera) 41,8 Turismo del benessere TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 35,2 da 31 a 60 49,2 da 91 a 120 5,2 da 121 a ,4 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 46, Il turismo straniero Gli stranieri che fanno vacanze benessere in Umbria e si distinguono principalmente per un turismo giovane, attento al rapporto qualità/prezzo, con molti single e curiosi nei confronti di molteplici aspetti del sistema ospitale locale, in primis le risorse culturali (musei e mostre, monumenti e siti di interesse archeologico). In particolare, i turisti stranieri del turismo wellness: 229

232 - sono francesi (71,8) e britannici (18,2); - sono adulti tra i 31 ed i 40 anni (72,3) e giovani 21-30enni (18,2); - sono imprenditori (33,6), impiegati (33,6) e studenti (13,6); - single (85,4) o sposati con figli (14,6); - scelgono l Umbria perché considerata destinazione ideale in cui riposare (43,2), sono altresì motivati dal desiderio di visitare un luogo sconosciuto (38,6), dagli interessi enogastronomici (38,2) e dai prezzi convenienti dell industria dell ospitalità locale (33,6); - influenzati nella scelta della vacanza dall esperienza personale (52,3), dalle informazioni reperite su Internet (38,2) e dagli articoli letti su periodici e quotidiani (33,6); - dividono le spese di viaggio con il marito/moglie, fidanzato/a o compagno/a (76,8); - arrivano in auto (51,8), aereo (38,2) o treno (33,6); - pernottano in albergo (43,7), in agriturismo (38,2) e presso le residenze di amici e parenti (18,2); - si trattengono circa 6 notti; - organizzano la vacanza senza l aiuto di intermediari (solo il 10 si affida a tour operator/agenzie di viaggio) e spendono mediamente 120 euro per il viaggio, 53 euro al giorno per l alloggio e 30 euro al giorno per le altre spese; - nel corso della vacanza, oltre ai centri benessere, frequentano mostre e/o musei (52,8), visitano monumenti e siti di interesse archeologico (52,8), assistono a spettacoli musicali (33,6) e fanno attività sportive (27,7); - del sistema ospitale umbro apprezzano soprattutto la qualità del mangiare e del bere (8,8) e l accoglienza riscontrata nelle strutture di alloggio (8,4). Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Francia 71,8 Regno Unito 18,2 Olanda 5,0 Grecia 5,0 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 47,7 Femmina 52,3 Età 230

233 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere da 21 anni a 30 anni 18,2 da 31 a 40 anni 72,3 da 51 a 60 anni 9,6 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 47,7 Laurea 47,2 Scuola media inferiore 5,0 Professione Imprenditore 33,6 Impiegato 33,6 Studente 13,6 Professionista 9,1 Tecnico 5,0 Casalinga 5,0 Stato sociale Single 85,4 Sposato/a con figli 14,6 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Cure, benessere e terme 100,0 Posto ideale per riposarsi 43,2 Il desiderio di vedere un posto mai visto 38,6 Interessi enogastronomici 38,2 Prezzi convenienti 33,6 Bellezze naturali 19,1 Ho i parenti/amici che lo ospitano 18,2 Ricchezza patrimonio artistico/monumentale 14,6 Per motivi religiosi 9,6 Per la vicinanza 5,0 Shopping 4,5 Praticare particolare sport 4,5 Per conoscere usi e costumi della popolazione locale 4,5 Assistere eventi culturali 4,5 Adatto per bambini piccoli 4,5 231

234 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Esperienza personale 52,3 Informazioni su Internet 38,2 Articoli su periodici/quotidiani 33,6 Guide turistiche 9,6 Consiglio agenzia di viaggi 5,0 Eventi religiosi 4,5 Consiglio/ racconti amici/parenti 4,5 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 10,0 No 90,0 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 76,8 Con più componenti della famiglia ( con bambini) 18,6 Con amici 4,5 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 38,2 Auto 51,8 Treno 33,6 Pullman tour organizzato 10,0 232

235 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 4-6 notti 56, notti 43,2 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 6,1 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri totale alberghi 43,7 hotel 2 stelle 11,5 hotel 3 stelle 11,5 hotel 4 stelle 77,0 Agriturismo 38,2 Residenze di amici e parenti 18,2 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di musei e/o mostre 52,8 Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 52,8 Ho assistito a spettacoli musicali 33,6 Sono andato in centri benessere 33,6 Ho praticato attività sportive 27,7 Escursioni 14,6 Ho fatto shopping 14,1 Ho degustato i prodotti tipici locali 9,6 Ho acquistato i prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 9,6 Partecipazione ad eventi enogastronomici 4,5 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,8 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,4 L offerta culturale 8,2 233

236 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La pulizia dell alloggio 8,2 La pulizia del luogo 7,9 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,7 L offerta di intrattenimento 7,6 La cortesia/l'ospitalità della gente 7,4 Il traffico 7,2 Informazioni turistiche 7,1 Il costo dell alloggio 7,0 Il costo della ristorazione 7,0 Il costo dei trasporti locali 7,0 L organizzazione del territorio 6,9 Offerta turistica nel complesso 8,3 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 120,85 Alloggio (media giornaliera) 52,63 Turismo del benessere TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 57,3 da 31 a 60 38,2 da 91 a 120 4,5 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 29,78 234

237 Capitolo 10 Il turismo nel verde 10.1 Introduzione L Umbria si configura come una tipica destinazione verde intendendo per turismo verde quelle diverse forme di turismo che ruotano intorno al binomio qualità del patrimonio ambientale e possibilità di vivere una vacanza attiva. La conformazione geomorfologica del territorio con grandi aree collinari e montane, il paesaggio agrario, la qualità degli ambienti naturali (un parco nazionale, 6 parchi naturali regionali e una rete diffusa di aree naturali protette regionali, la forte presenza di tipologie ricettive ambientate in campagna (agriturismo, country house, ecc.), gli investimenti in strutture e servizi che consentono forme specializzate di fruizione di questi ambienti (basti pensare alla rete di centri di didattica ambientale facenti capo al Centro Regionale per l Informazione, la Documentazione e l Educazione ambientale Cridea, e alla molteplicità di infrastrutture e servizi per la pratica di sport a contatto con la natura) sono tutti elementi di forza dell offerta umbra di turismo verde. Relax, autenticità, tipicità, sport sono, dunque, tutti elementi che possono essere diversamente calibrati per offrire una vasta gamma di linee di offerta per target estremamente differenti di clientela. In questo Rapporto, si è voluto analizzare in linea generale il settore per approfondire il focus su una particolare forma di turismo pienamente compresa dalla definizione di turismo verde: il turismo degli sport all aria aperta L andamento dell occupazione delle camere nelle strutture ricettive nel 2007 È ancora una volta l estate a trainare il mercato dell industria dell ospitalità locale: al pari di quanto osservato per il turismo culturale e lacuale, anche le strutture ricettive ubicate nelle destinazioni del turismo verde vantano picchi di occupazione delle camere nel corso dell estate (agosto 64,1 e luglio 55,2), stagione di punta anche per le due regioni competitor prese a confronto (Toscana e Marche). In particolare, le destinazioni umbre si distinguono dai diretti competitor del turismo verde per i livelli di occupazione delle camere più elevati: - nel corso della stagione primaverile, ovvero in aprile (Umbria 34,4, Toscana 32,9, Marche 30) e giugno (Umbria 39,7, Toscana 33,9, Marche 27,6); - nel mese di dicembre (Umbria 27,3, Toscana 27,6, Marche 24). 235

238 Turismo verde - Occupazione camere confronto Umbria-Toscana-Marche 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Umbria 21,3 21,1 25,0 34,4 32,6 39,7 55,2 64,1 43,1 25,2 19,4 27,3 Toscana 20,0 23,8 27,5 32,9 38,2 33,9 67,8 75,0 67,3 52,4 43,3 27,6 Marche 25,0 16,0 29,3 30,0 34,9 27,6 83,3 80,9 48,1 39,1 31,4 24,0 In merito al confronto 2007/2006 dell andamento della domanda italiana ed estera, emerge da parte degli operatori una percezione di: - stabilità per il I trimestre del 2007 rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, sia per gli italiani (secondo l 87,6 degli operatori) che per gli stranieri (92,9 degli operatori); - una flessione in primavera ed estate, sia per il mercato domestico che per quello internazionale; - un leggero aumento della sola domanda straniera nel corso del IV trimestre dell anno. Turismo verde Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno Italiani Stranieri aumento stabilità diminuzione aumento stabilità diminuzione I trimestre 6,5 87,6 5,9 4,1 92,9 2,9 II trimestre 9,4 67,4 23,2 13,3 69,0 17,7 III trimestre 12,5 66,9 20,6 17,9 61,2 20,9 IV trimestre 11,7 75,9 12,3 13,0 76,6 10,5 Buona la quota di clientela abituale nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere legate al turismo naturalistico (25-30) ma limitati gli accordi con l intermediazione: - la quota di turismo organizzato è appena l 8-14 della clientela, - mentre circa quattro turisti su dieci organizzano autonomamente la vacanza grazie all ausilio di Internet. 236

239 Turismo verde Modalità di organizzazione/prenotazione della vacanza turisti organizzati clientela abituale turisti Internet I trimestre 7,8 26,3 44,1 II trimestre 13,6 28,6 35,8 III trimestre 12,9 24,0 45,3 IV trimestre 8,9 31,6 48, Il turismo italiano Scelgono l Umbria per il suo patrimonio ambientale e fanno una vacanza attiva, di esplorazione del territorio. Prevalentemente turisti individuali, alloggiano in albergo e sono spinti da molteplici motivazioni. In particolare sono: - residenti in Lombardia (17,3), Campania (13,3), Lazio (10,6) ed Emilia Romagna (10,2); - sono adulti, di età compresa tra i 41 ed i 60 anni (57,2); - impiegati (25), operai (18,8) e pensionati (17,5); - sposati con figli (47,8), senza figli (23,1) e single (23,4); - scelgono l Umbria per le sue risorse naturalistico-ambientali (51,6) ma anche per la curiosità di vedere un posto sconosciuto (50,5). Alcuni arrivano per visitare amici e parenti (22,9) ed altri per motivi di lavoro o per un ritiro religioso; - sono influenzati nelle scelte dal passaparola di amici, parenti e familiari (54,3) ma anche dalle informazioni reperite su Internet (22,8) e dall esperienza personale (20). Turismo verde TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Lombardia 17,3 Campania 13,3 Lazio 10,6 Emilia Romagna 10,2 Toscana 8,6 Liguria 7,8 Puglia 7,4 Marche 7,3 Veneto 5,0 Abruzzo 2,7 Piemonte 2,5 Sardegna 2,4 Molise 1,9 Calabria 1,7 Sicilia 1,2 237

240 Turismo verde TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 31,6 Femmina 68,4 Età fino a 20 anni 2,9 da 21 anni a 30 anni 12,3 da 31 a 40 anni 16,9 da 41 a 50 anni 25,9 da 51 a 60 anni 31,3 oltre 60 anni 10,6 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 60,3 Scuola media inferiore 23,9 Laurea 15,8 Professione Impiegato 25,0 Operaio 18,8 Pensionato 17,5 Casalinga 9,6 Studente 5,4 Commerciante 5,4 Professionista 5,2 Consulente aziendale 4,6 Imprenditore 3,4 Tecnico 3,3 Dirigente/funzionario 1,8 Stato sociale Sposato/a con figli 47,8 Single 23,4 Sposato/a senza figli 23,1 Vedovo/a 5,6 238

241 Turismo verde TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Bellezze naturali 51,6 Il desiderio di vedere un posto mai visto 50,5 Ha i parenti/amici che lo ospitano 22,9 Motivi lavoro 13,5 Per motivi religiosi 12,0 Decisione altrui 6,9 Posto ideale per riposarsi 7,4 Per la vicinanza 6,3 Abbiamo la casa in questa località 3,7 Interessi enogastronomici 3,5 Posto ideale per praticare un particolare sport 3,7 Prezzi convenienti 3,1 Siamo clienti abituali di una particolare struttura ricettiva 2,9 Ricchezza patrimonio artistico e monumentale 1,6 Posto adatto ai bambini piccoli 0,6 Turismo verde TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 54,3 Informazioni su Internet 22,8 C'era già stato/esperienza personale 20,0 Eventi religiosi 9,7 Non ha scelto, hanno deciso altri 9,6 Mostre, convegni, fiere 5,1 Guide turistiche 4,3 Consiglio dell'agenzia di viaggi 2,9 Offerte su Internet 4,0 Consiglio di enti/uffici turistici presso cui si è recato 1,2 Libri, testi (non di turismo) 0,8 Pubblicità in TV 0,6 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 0,6 Il turismo verde in Umbria è per il mercato domestico formato quasi esclusivamente da turisti individuali (90,7), mentre un turista su dieci si serve di intermediari commerciali per organizzare la vacanza e per lo più acquista pacchetti tutto compreso (68,6). 239

242 Turismo verde TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 9,3 No 90,7 Turismo verde TURISTI ITALIANI: tipologia di pacchetto acquistato per la vacanza Un pacchetto tutto compreso 68,6 Solo l'alloggio 31,4 Turismo verde TURISTI ITALIANI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio+alloggio 12,5 Viaggio + altri servizi 50,0 Viaggio+ alloggio + altri servizi 37,5 Il gruppo di vacanza è composto in prevalenza da coppie (41,4), mentre meno numerose sono le famiglie con bambini (17,7) ed i single (13,1). Il turista verde di nazionalità italiana si muove in auto (63,9) e talvolta in camper (11,5) e moto (10,7), mentre il 9,2 arriva con un pullman dei tour organizzati. Turismo verde TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 13,1 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 41,4 Con più componenti della famiglia (con bambini) 17,7 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 6,5 Con amici 8,8 Con colleghi di lavoro 2,7 Con un gruppo organizzato 5,8 Altro 3,9 240

243 Turismo verde TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 63,9 Auto propria / della famiglia 95,4 Auto aziendale 3,7 Auto amici/ parenti 0,9 Camper 11,5 Moto 10,7 Pullman tour organizzato 9,2 Treno 2,9 Autobus\pullman di linea 1,7 Turismo verde TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 1 notte 4,5 2-3 notti 36,5 4-6 notti 39, notti 19, notti 0,6 totale 100,0 media n.notti permanenza media totale 4,4 Gli alberghi accolgono il 33,6 dei vacanzieri italiani del turismo verde, mentre tra le altre tipologie di alloggio vi sono gli agriturismi (16,8), i B&B (14,8), le residenze di amici e parenti (13,4), i campeggi (11,5) e le seconde case (10). La permanenza media è di 4,4 notti La vacanza a contatto con la natura si sposa con la scoperta di quanto di meglio ha da offrire il territorio, dalle risorse culturali alle produzioni tipiche, dalle infrastrutture e servizi dedicati allo sport, fino alle degustazioni enogastronomiche. In particolare le attività principali svolte dal turista verde italiano sono: - escursioni (70,5), - visite a monumenti e siti di interesse archeologico (27,4), - attività sportive (21,4), - degustazioni di prodotti tipici locali (18,1) - acquisti di prodotti tipici e dell artigianato locale (10,6). 241

244 Turismo verde TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri totale alberghi 33,6 hotel 1 stella 3,4 hotel 2 stelle 16,7 hotel 3 stelle 79,8 Agriturismo 16,8 B&B 14,8 Residenze di amici e parenti 13,4 Campeggio 11,5 Seconda casa 10,0 Casa privata in affitto 2,2 Turismo verde TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Escursioni 70,5 Visitato monumenti e siti di interesse archeologico 27,4 Attività sportive 21,4 Ho degustato prodotti tipici locali 18,1 Ho acquistato prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 10,6 Ho fatto shopping 5,8 Visita di musei e/o mostre 8,9 Convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 7,5 Partecipazione a eventi enogastronomici 5,8 Ho assistito a spettacoli musicali 0,6 Molto apprezzate la cortesia e ospitalità della gente (8,7) e la qualità della ristorazione (8,6), mentre, al contrario, dall analisi della soddisfazione dei vacanzieri italiani emerge la necessità di lavorare sul potenziamento dell offerta di intrattenimento (7,8) e sul contenimento dei costi dei trasporti (7,8). I turisti individuali italiani spendono mediamente 61,5 euro per il viaggio e circa 48 euro al giorno a persona per l alloggio. La spesa media per gli acquisti di beni e servizi extra viaggio e alloggio è di circa 35,5 euro al giorno, con un paniere di spesa composto in prevalenza da: - pasti consumati in ristoranti/pizzerie (23), per una spesa media giornaliera di 33 euro; - acquisti di prodotti enogastronomici tipici (20,7), per una spesa media di circa 18 euro al giorno; - acquisti di souvenir (14 dei turisti), per una spesa media giornaliera di circa 12 euro; - altro shopping (11) con una spesa media di 15 euro al giorno. 242

245 Turismo verde TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La cortesia/ ospitalità della gente 8,7 La qualità del mangiare e bere 8,6 Informazioni turistiche 8,3 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,2 La pulizia dell alloggio 8,0 L organizzazione del territorio 8,0 L offerta culturale 8,0 Il rispetto per l ambiente /urbanizzazione /inquinamento 8,0 Il costo dell alloggio 8,0 La pulizia del luogo 7,9 Il costo della ristorazione 7,9 Il traffico 7,9 L offerta di intrattenimento 7,8 Il costo dei trasporti locali 7,8 Offerta turistica nel complesso 8,7 Turismo verde TURISTI ITALIANI:spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Alloggio (media giornaliera) 61,52 Viaggio A/R 47,89 Turismo verde TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 59,2 da 31 a 60 24,7 da 61 a 90 9,7 da 91 a 120 2,2 da 121 a 150 1,7 oltre 150 2,5 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 35,53 243

246 Turismo verde TURISTI ITALIANI: spesa media giornaliera a persona (Euro) quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () euro Pubblici esercizi Ristoranti, pizzerie 33,00 23,0 Bar, caffé, pasticcerie 7,97 30,4 Agroalimentari Cibi e bevande acquistati in supermercati e negozi 0,63 0,8 Acquisti di prodotti enogastronomici tipici 18,19 20,7 Abbigliamento Acquisti di abbigliamento per la pratica di sport 70,00 0,6 Acquisti di abbigliamento 60,00 0,6 Acquisti di calzature, accessori 50,00 0,6 Attività ricreative Attività sportive (impianti es. piscine, campi tennis, ecc.) 7,89 2,3 Visite guidate 50,00 0,6 Attività culturali 6,87 1,7 Trasporti pubblici Trasporti pubblici/taxi 27,50 1,2 Parcheggi 4,90 8,5 Tabacchi editoria Editoria Tabacchi 15,05 3,9 Altre industrie manifatturiere Souvenir 11,82 14,0 Altro shopping 15,12 11,0 Acquisti di gioielleria, bigiotteria, orologeria e simili 4,17 1,2 Acquisti di prodotti artigianali tipici 3,13 0, Il turismo straniero Gli stranieri sono il 18,7 dei turisti verdi dell Umbria e provengono principalmente da Germania (13,5), Francia (12,4) e Spagna (10,1). La vacanza verde per gli stranieri è dedicata alla conoscenza del territorio, si alloggia in B&B e agriturismi e qualche volta in abitazioni di amici e parenti. Tre turisti su dieci organizzano viaggio e soggiorno con l aiuto di tour operator o agenzie di viaggi. L identikit del turista straniero tipo è: - età compresa tra i 21 ed i 30 anni (26,1) e tra i 41 ed i 60 anni (44); - professionista (20,8), tecnico (17,1), studente (16,1) e pensionato (13,4); - sposato senza figli (40), con figli (37,5) e single (22,5). 244

247 Turismo verde TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Germania 13,5 Francia 12,4 Spagna 10,1 Russia 8,0 Usa 7,4 Regno Unito 6,5 Svizzera 5,0 Irlanda 5,0 Olanda 3,0 Norvegia 3,0 Slovenia 3,0 Altri Paesi 23,0 Turismo verde TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Femmina 69,4 Maschio 30,6 Età fino a 20 anni 6,5 da 21 anni a 30 anni 26,1 da 31 a 40 anni 16,4 da 41 a 50 anni 20,6 da 51 a 60 anni 23,4 oltre 60 anni 7,0 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 63,1 Laurea 23,5 Scuola media inferiore 11,9 Licenza elementare 1,6 Professione Professionista 20,8 Tecnico 17,1 Studente 16,1 Pensionato 13,4 Casalinga 8,6 Impiegato 8,0 245

248 Turismo verde TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Imprenditore 6,9 Operaio 6,5 Commerciante 2,7 Stato sociale Sposato/a senza figli 40,0 Sposato/a con figli 37,5 Single 22,5 Il turista verde straniero che soggiorna in Umbria è motivato dal desiderio di vedere un posto mai visto prima (61,9), oltre che dalle bellezze naturalistiche del territorio (49) ed il 22 sceglie la regione dietro invito di amici e parenti. Il 59,6 dei turisti verdi internazionali è influenzato nella scelta della vacanza dai consigli di amici, parenti e familiari, mentre Internet influenza il 35,9 degli stranieri, l 11 decide sulla base delle passate esperienze personali e l 8 segue i consigli dell agenzia di viaggi. Turismo verde TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Il desiderio di vedere un posto mai visto 61,9 Bellezze naturali 49,1 Ha i parenti/amici che lo ospitano 22,1 Decisione altrui 7,6 Studio 5,0 Shopping 1,5 Posto ideale per riposarsi 1,5 Per il gusto dell'avventura 1,5 Interessi enogastronomici 1,5 Abbiamo la casa in questa località 1,5 Turismo verde TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 59,6 Informazioni su Internet 35,9 C'era già stato/esperienza personale 11,0 Consiglio dell'agenzia di viaggi 8,0 Guide turistiche 3,0 Offerte su Internet 1,5 246

249 Il 32 dei turisti stranieri organizza il viaggio con l ausilio di tour operator o agenzie di viaggio, scegliendo la formula del pacchetto tutto compreso che includa il viaggio e l alloggio (23,7) ma soprattutto il solo viaggio con servizi aggiuntivi (62,1). Turismo verde TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 32,0 No 68,0 Turismo verde TURISTI STRANIERI: servizi inclusi nel pacchetto per la vacanza Viaggio+alloggio 23,7 Viaggio + altri servizi 62,1 Alloggio + altri servizi 9,5 Viaggio+ alloggio + altri servizi 4,7 Il gruppo di vacanza è costituito in larga parte da coppie di coniugi, fidanzati e compagni (45,5) oppure da amici (34,3). I mezzi di trasporto più utilizzati dai vacanzieri stranieri sono l automobile (47) e l aereo (46,5). Turismo verde TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 3,0 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 45,5 Con più componenti della famiglia (con bambini) 6,1 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 2,5 Con amici 34,3 Con un gruppo organizzato 8,6 247

250 Turismo verde TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Aereo 46,5 Aereo con volo di linea 84,9 Aereo con volo charter 11,9 Aereo con volo speciale / low cost 3,3 Auto 47,0 Auto propria / della famiglia 68,9 Auto amici/ parenti 22,6 Auto a noleggio 5,3 Auto aziendale 3,2 Pullman tour organizzato 36,0 Treno 7,0 Il turista straniero, generalmente: - alloggia in strutture extralberghiere quali B&B (49,4) e agriturismi (25,9). Qualcuno gode dell ospitalità di amici e parenti (19) ed appena il 16,6 pernotta in albergo; - si trattiene 4-5 giorni; - nel corso della vacanza fa escursioni (95,4), visita monumenti e siti di interesse archeologico (25,4), fa shopping (19,6), partecipa a degustazioni di prodotti tipici locali (13,9) e pratica dello sport (9,1). Turismo verde TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 1 notte 5,0 2-3 notti 5,0 4-6 notti 31, notti 38, notti 20,1 totale 100,0 media n.notti permanenza media totale 4,4 248

251 Turismo verde TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri B&B 49,4 Agriturismo 25,9 Residenze di amici e parenti 19,0 Alberghi 16,6 Casa privata in affitto 8,0 Seconda casa 3,0 Campeggio 3,0 Turismo verde TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Escursioni 95,4 Visitato monumenti e siti di interesse archeologico 25,4 Ho fatto shopping 19,6 Ho degustato prodotti tipici locali 13,9 Attività sportive 9,1 Visita di musei e/o mostre 3,0 Partecipazione a eventi enogastronomici 1,5 Gli stranieri si dimostrano più soddisfatti in merito alla vacanza verde svolta nella regione, dando per l offerta turistica nel suo complesso una votazione pari a 9,1 (contro l 8,7 espresso dagli italiani). Trova conferma, in positivo, l elevata soddisfazione per l ospitalità della popolazione locale e per la qualità del mangiare e del bere e, in negativo, la criticità per il costo dei trasporti locali, per il traffico e per l offerta di intrattenimento. Turismo verde TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La cortesia/ ospitalità della gente 8,9 La qualità del mangiare e bere 8,9 Informazioni turistiche 8,5 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,5 La pulizia dell alloggio 8,2 L organizzazione del territorio 8,2 L offerta culturale 8,2 Il rispetto per l ambiente /urbanizzazione /inquinamento 8,2 249

252 Turismo verde TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Il costo dell alloggio 8,2 La pulizia del luogo 8,1 Il costo della ristorazione 8,2 Il traffico 8,1 L offerta di intrattenimento 8,1 Il costo dei trasporti locali 8,0 Offerta turistica nel complesso 9,1 Infine, in merito alle spese dei vacanzieri stranieri, si rileva per i turisti non organizzati una spesa media per il viaggio a/r pari a circa 216 euro ed un costo medio giornaliero per l alloggio pari a circa 67 euro. Le spese extra viaggio e alloggio sono mediamente pari a circa 35,5 euro giornalieri procapite ed in maggioranza dedicate ai pasti consumati in ristoranti e pizzerie e all acquisto di souvenir. Turismo verde TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 215,95 Alloggio (media giornaliera) 66,61 Turismo verde TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 66,1 da 31 a 60 31,4 da 61 a 90 0,0 da 91 a 120 2,5 da 121 a 150 0,0 oltre 150 0,0 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 35,53 250

253 Turismo verde TURISTI STRANIERI: spesa media giornaliera a persona (Euro) quota di turisti che effettua ogni singola voce di spesa () euro Pubblici esercizi Ristoranti, pizzerie 10,44 11,6 Bar, caffé, pasticcerie 4,07 7,0 Agroalimentari Acquisti di prodotti enogastronomici tipici 25,00 1,5 Attività ricreative Attività sportive (lezioni scuole guide alpine, altro) 10,00 1,5 Tabacchi editoria Editoria Tabacchi 7,55 6,5 Altre industrie manifatturiere Altro shopping 14,50 7,6 Souvenir 25,42 26, Una stima dell impatto economico del turismo Le presenze turistiche stimate del turismo verde in seconde case sono poco meno di 496 mila, pari al 23 delle presenze complessive della regione, di questi il 76 è formato da turisti italiani (377,8 mila presenze in seconde case) ed il restante 23 da stranieri (quasi 117,9 mila presenze). Turismo verde Presenze anno 2007 italiani stranieri Totale Presenze nelle strutture ricettive Stima delle presenze nelle seconde case Totale Le spese complessive dei turisti verdi italiani sono pari a 127,9 milioni di euro, dei quali: - il 72,8 per la ricettività e la ristorazione (93 milioni di euro); - il restante 27,2 per acquisti di prodotti agroalimentari (11,8 pari a 15 milioni di euro), manifatturieri (6,4 pari a 8,2 milioni di euro), ecc. Il turista italiano che ha soggiornato in strutture ricettive ha speso 117,2 milioni di euro, mentre quello che ha pernottato nelle seconde case circa 10,7 milioni di euro. Gli stranieri del turismo verde hanno speso in totale 53 milioni di euro, dei quali: - il 79,5 per alloggio e ristorazione, per un totale di 42 milioni di euro; 251

254 - ed il restante 20,5 per acquisti di beni e servizi manifatturieri (10,5, pari a quasi 5,6 milioni di euro), agroalimentari (5,6), ecc. Il turista verde straniero che ha soggiornato in esercizi ricettivi alberghieri ed extralberghieri ha speso complessivamente poco meno di 51,8 milioni di euro, mentre chi ha pernottato nelle seconde case della regione ha speso circa 1,2 milioni di euro. Turismo verde Impatto economico della spesa turistica sugli altri settori (totale) italiani stranieri Totale Strutture ricettive Ristoranti, pizzerie Bar, caffé, pasticcerie Totale Ramo H Agroalimentare Altre industrie manifatturiere Trasporti Abbigliamento e calzature Giornali, guide editoria Attività ricreative, culturali, intrattenimento TOTALE Turismo verde Impatto economico della spesa turistica sugli altri settori (totale) italiani stranieri Totale Strutture ricettive 56,4 77,2 62,5 Ristoranti, pizzerie 12,3 1,8 9,2 Bar, caffé, pasticcerie 4,2 0,4 3,1 Totale Ramo H 72,8 79,5 74,8 Agroalimentare 11,8 5,6 9,9 Altre industrie manifatturiere 6,4 10,5 7,6 Trasporti 4,9 3,5 4,5 Abbigliamento e calzature 1,9 0,0 1,3 Giornali, guide editoria 1,0 0,7 0,9 Attività ricreative, culturali, intrattenimento 1,2 0,2 0,9 TOTALE 100,0 100,0 100,0 252

255 10.6 il turismo sportivo all aria aperta Introduzione Fin dalla sua costituzione in forma sperimentale, alla vigilia del Giubileo, l Osservatorio Turistico Regionale ha effettuato una valutazione attenta delle potenzialità del turismo sportivo in Umbria. Pur essendo distinto in segmenti diversi fra loro (dal golf al deltaplano, al rafting passando per il ciclismo e il trekking), questo prodotto è, infatti, particolarmente coerente con l immagine dell Umbria, una regione che viene vissuta all aria aperta, immersi nella natura e nel verde. Una prima indagine svolta alcuni anni fa, concentrata principalmente sulla pratica di sport estremi in Umbria, aveva evidenziato l alta percentuale di soddisfazione per la vacanza nella nostra regione (93 dei turisti intervistati giudicava positivamente l esperienza in Umbria, specialmente per gli aspetti di bellezza naturale, relax, ospitalità, offerta di escursione e ampia gamma di attività sportive e offerta enogastronomica); erano emersi, però, alcuni elementi di criticità, riferiti alla mancanza di servizi dedicati allo sportivo: il 25,7 riteneva, ad esempio, insufficiente la possibilità di affittare attrezzature. Il bisogno di usufruire di servizi più specializzati e di qualità faceva quindi pensare a un turismo con un potenziale molto interessante, ma ancora sostanzialmente spontaneo e legato alle possibilità naturali della regione, che potrebbe quindi essere incrementato e fidelizzato apportando alle risorse naturali e paesaggistiche il valore aggiunto di servizi estremamente mirati e percorsi e itinerari dedicati. Per questo motivo, la Regione Umbria partecipa, dal 2005, ad un progetto interregionale di sviluppo di itinerari cicloturistici, di cui, per il prossimo triennio, è capofila. Il progetto, pensato per promuovere la costruzione di itinerari in bicicletta, offre ai cicloturisti la possibilità di scoprire su due ruote i luoghi più belli della regione, valorizzandone gli aspetti slow e andando a colpire un target di utenti assai promettente, che in altre regioni in Italia e in Europa è già trattato con molta attenzione. Nei primi mesi del 2008, è stata quindi pubblicata la prima guida regionale agli itinerari ciclistici su strada (L Umbria in bicicletta) che ha raccolto i principali percorsi del territorio, suddividendoli in facili, medi e difficili, e segnalandone chilometraggio, tipo di fondo e pendenza. La guida segnala, inoltre, le principali attrattive che il turista può visitare lungo il percorso. È in via di costituzione il primo Club di Prodotto dedicato al cicloturismo, in grado quindi di offrire quei servizi necessari a organizzare completamente una vacanza in bicicletta, con una particolare attenzione alle strutture che offrono assistenza e servizi specializzati. Nel corso del prossimo triennio, il progetto sarà ampliato al turismo a piedi: questo aspetto, particolarmente valorizzato anche nell ambito dello sviluppo di itinerari religiosi sul modello di Santiago di Compostela, testimonia l impegno regionale nella promozione di un turismo in cui la natura fa da cornice alle attività all aria aperta e in cui il turista può trovare offerte specializzate, servizi e accoglienza personalizzata Lo scenario dell offerta Le potenzialità determinate dalla capacità del sistema turistico umbro di sviluppare linee di offerta per il turismo sportivo all aria aperta sono direttamente proporzionali all affermarsi nella popolazione occidentale di modelli di vita che trovano nella pratica di attività sportive a contatto con la natura una motivazione prevalente o, in subordine, rilevante per la scelta del tipo di vacanza e della desti- 253

256 nazione. La gente non si accontenta di fare attività fisica solo durante l anno lavorativo, ma tende a ricercare e preferire località turistiche che consentono in ragione delle caratteristiche dell ambiente naturale e dell esistenza di infrastrutture naturali e/o artificiali e di servizi di facilitazione, di praticare tali attività a diversi livelli: da quello agonistico a quello meramente ricreativo. Nell analizzare il sistema di offerta dell Umbria per il turismo sportivo all aria aperta si è ritenuto, in primo luogo, di basarsi su una definizione del campo di osservazione che esclude il turismo sportivo passivo (viaggio per presenziare come spettatore ad eventi sportivi) e le forme di turismo sportivo attivo che necessitano in maniera preponderante di impianti sportivi (nuoto, calcio, tennis, ) per concentrarsi sulle attività che si caratterizzano, appunto, per essere praticate in ambienti naturali (fiumi, laghi, monti, ecc.), con una minima richiesta di strutture e impianti. Ulteriore elemento di discriminazione è stato individuato nell esclusione di tutto quanto rientri nel concetto di attività agonistica che, a nostro avviso, va inserita nel campo degli eventi (gare, raduni, ). Vengono, dunque, privilegiate le pratiche sportive svolte a livello amatoriale, di carattere ludico ricreativo, coniugate ad una riscoperta del rapporto natura corpo, in armonia con le motivazioni prevalenti che spingono all esperienza sportiva. Di conseguenza, il fenomeno preso in esame comprende le forme di turismo attivo che si concretano nella fruizione di un territorio da parte di un appassionato di una particolare pratica sportiva all aria aperta, nonché di un turista che, pur mosso da una diversa motivazione principale (svago, relax, ecc.), apprezza l opportunità di sperimentare durante il suo soggiorno una vasta gamma di sport in maniera sicura e adeguata alle proprie abilità e condizioni fisiche. La possibilità di poter svolgere una specifica attività sportiva a contatto con l ambiente naturale può, dunque, configurarsi o come motivazione centrale dell arrivo e del soggiorno del turista (vacanza sportiva) o come importate fattore secondario di attrattività che aumenta la competitività dell offerta di base di un certa territorio (sport in vacanza). Vanno, inoltre, considerate le potenzialità di sviluppare offerte originali rivolte a segmenti quali il turismo scolastico (sport in collegamento con proposte di educazione ambientale), ma anche al settore degli incentive (attività di team building basate su esperienze di sport estremi), in maniera da u- scire dallo scontato e aumentare il potenziale di diversificazione e destagionalizzazione. Un primo risultato del lavoro svolto è stato il censimento delle attività sportive all aria aperta che vengono proposte in Umbria che ha permesso di arrivare ad una loro suddivisione in gruppi omogenei. Va sottolineato come l elenco delle attività sportive a contatto con la natura deve, comunque, tener conto della continua introduzione di nuove specialità più o meno originali e/o estreme, che vanno a costituire nicchie di mercato interessanti, ma molto difficili da presidiare per la difficoltà di seguire le tante mode, in alcuni casi di breve durata. 254

257 Tab. 1 - Classificazione sport all aria aperta praticati in Umbria Categoria Sottocategorie Pratiche sportive Principali aree di fruizione Bike road bike cicloturismo itinerari secondari e poco frequentati dal traffico automobilistico nell intero territorio regionale mountain bike Aree di collina e di montagna trekking in bici Val Nerina free rider Monte Cucco downhill. Trekking Sport acquatici Avventura sport estremi Aria a piedi a cavallo su neve fiume lago Avventura Arrampicata Speleologia Torrentismo volo libero trekking escursionistico nordik walking orienteering equitazione da campagna passeggiate, trekking e viaggi a cavallo trekking su mulo/asino sci escursionistico sci da fondo sci alpinismo ciaspole (racchette da neve) eskimo canoa kayak rafting hydrospeed pesca sportiva canottaggio vela windsurf alpinismo arrampicata arrampicata sportiva (free climbing) speleologia carsica e urbana torrentismo canyoning survival tree climbing deltaplano parapendio Aree di collina e di montagna Val Nerina Monte Cucco Monti Martani Aree di collina e di montagna Val Nerina Monte Cucco Val Nerina (fiumi Corno e Nera) Tevere Lago Trasimeno Lago di Piediluco Val Nerina Massiccio Monte Cucco Ferentillo, Monte Pale Val Nerina Massiccio Monte Cucco Monte Subasio Diversi progetti integrati territoriali finanziati (Bando multimisura Docup Ob ) e in via di attuazione prevedono azioni e investimenti a favore dei turismi sportivi all aria aperta, in primo luogo trekking, cicloturismo ed equiturismo. Fra questi, a titolo esemplificativo, si segnalano: - "Nelle terre del Trasimeno", che ha come capofila la Comunità Montana-Associazione dei Comuni Trasimeno- Medio Tevere e che propone il prodotto d'area "Percorrere le terre del Trasimeno a piedi, in bicicletta e a cavallo". - il Progetto Integrato Territoriale " Alla scoperta dell Umbria antica, presentato dal G.A.L. Valle Umbra, che prevede la realizzazione di tre importanti infrastrutture: Percorso ciclabile sull Antica Flaminia; Ippovia Assisi-Loreto, il sentiero per trekking nelle Terre del Tartufo. Dunque, sono diverse le iniziative pubblico/private in corso che, se effettivamente realizzate e gestite, potranno contribuire ad assicurare la rete infrastrutturale specializzata per il trekking, l equiturismo ed il cicloturismo con ricadute positive per lo sviluppo di offerte mirate e di canali di 255

258 commercializzazione delle stesse; le maggiori criticità, da questo punto di vista, appaiono essere il coordinamento delle diverse iniziative e dei soggetti che ne curano la realizzazione, insieme alla gestione nel tempo di quanto attuato (ad esempio, manutenzione della rete sentieristica o ristampa di cartine e guide), alla sensibilizzazione degli operatori (non solo imprese turistiche) e alla diffusione delle informazioni ai segmenti di domanda potenzialmente interessati. Tab. 2 - Componenti sistema di offerta per il turismo degli sport all aria aperta attrattori generici attrattori specifici servizi di base servizi specifici promozione generalista promozione specifica reti fra imprese e soggetti pubblici e privati Componenti materiali - ambiente rurale - ambiente collinare - ambiente montano - fiumi e laghi - patrimonio paesaggistico e storico-artistico - enogastronomia - aree naturali protette - rete sentieristica - itinerari tematici (a piedi, in bici, a cavallo) - guide e mappe e altri prodotti editoriali - infrastrutture specifiche (pareti attrezzate per arrampicata, ferrate, ecc.) - strutture ricettive - strutture di ristorazione - aeroporti, rete ferroviaria, rete stradale - scuole e centri tecnici specializzati - strutture di noleggio attrezzature - esercizi commerciali specializzati nella vendita di materiali e attrezzature per i diversi sport - strutture di sosta e ospitalità specializzate - percorsi e laboratori didattici Componenti immateriali - Servizi ricettivi - Servizi ristorativi - Servizi di trasporto - segnaletica e manutenzione tecnica sentieri - servizi di guida e accompagnamento - corsi tecnici di apprendimento e perfezionamento - servizi di noleggio (bici, cavallo, canoa, ecc.) - servizi di assistenza tecnica (officine, servizi mascalcia, centri, ecc.) - servizi di organizzazione di pacchetti di offerta e di commercializzazione - servizi di navetta e trasporto bagagli - servizi di soccorso, assistenza medica e veterinaria - servizi di informazione e accoglienza specializzati - servizi di educazione ambientale - raduni, gare ed eventi a tema - presenza informazioni sulla possibilità di praticare attività sportive a contatto con la natura nel sito istituzionale e nei portali territoriali - presenza di materiale informativo nelle fiere generaliste - portali tematici - siti aziendali - fiere di settore - club di prodotto - network - consorzi 256

259 Un secondo obiettivo dell analisi è stato la verifica dell esistenza in Umbria e nei sui diversi comprensori turistici dei presupposti affinché un territorio possa essere considerato capace di proporre un prodotto specifico da promuovere e vendere in maniera consapevole ai target group di riferimento. L analisi di tali componenti a livello di comprensori turistici vede, in ragione delle specifiche caratteristiche geomorfologiche e della presenza di strutture e servizi ad hoc, il territorio umbro differenziato per aree di offerta diversamente vocate ad accogliere certi tipi di sport a contatto con la natura. In alcune di questi territori appaiono avviati processi che potrebbero portare alla formazione di quelli che potremo definire veri e propri distretti produttivi. Per tutti basti citare la Valnerina per gli sport collegati all ambiente montano o il Ternano per gli sport acquatici. Per valutare la vocazione dei diversi comprensori si è voluto, in primo luogo, verificare in quale maniera il sistema ricettivo, a livello regionale e locale, punti ad attrarre i turismi maggiormente sensibili alla pratica di sport all aria aperta proponendo servizi ad hoc, dimostrando con ciò una specifica attenzione verso chi intenda vivere esperienze di escursionismo, di equiturismo e di cicloturismo. Tale analisi, effettuata sulla base delle indicazioni riportate negli annuari regionali delle strutture ricettive 2008 (dati aggiornati al dicembre 2007), ha evidenziato come l informazione maggiormente presente nelle schede descrittive delle diverse strutture ricettive sia quella relativa alla possibilità di effettuare passeggiate e trekking a piedi, con il 44,6 degli agriturismi che la inseriscono. Segue a breve distanza la possibilità di noleggiare bici, che è stata interpretata come attenzione alla clientela che desideri godere della possibilità di utilizzare un mezzo di trasporto slow per penetrare il territorio ospitante. Anche se molto più contenuto quantitativamente, appare di assoluto rilievo il dato sulla possibilità di vivere un esperienza collegata alla disponibilità di cavalli per equitazione ed equitazione da campagna: ben 222 strutture si propongono infatti verso il target dell equiturismo. A livello di tipologie ricettive (vedi tabella 3), sono chiaramente gli agriturismi, seguiti da country house e case e appartamenti per vacanza che cercano maggiormente di caratterizzarsi rispetto agli appassionati di trekking a piedi, di cicloturismo (particolarmente, mountain bike) e di equiturismo, in maniera coerente con l immagine e le aspettative che sorgono da una proposta di soggiorno in ambiente rurale. Tab. 3 - Strutture ricettive che si propongono con servizi specifici per trekking, cicloturismo ed equiturismo Tipologia ricettiva Numero totale esercizi per tipologia Esercizi che offrono la possibilità di equiturismo Numero sul Esercizi che offrono la possibilità di trekking Esercizi che offrono la possibilità di nolo bici (cicloturismo) Numero sul tota- Numero sul esercizi totale esercizi le esercizi totale Agriturismi , , ,6 Country House , , ,5 Campeggi , ,6 0 0 Affittacamere , , ,5 Case e appartamenti , , ,4 per vacanza Bed & Breakfast , , ,0 Case per ferie ,4 1 7,7 Case religiose ,8 3 5,7 d ospitalità Kinderheim ,0 Ostelli della gioventù ,3 9 28, ,9 Rifugi escursionistici ,2 7 63,6 7 63,6 Centri soggiorno studi ,0 1 12,5 257

260 Tipologia ricettiva Numero totale esercizi per tipologia Esercizi che offrono la possibilità di equiturismo Esercizi che offrono la possibilità di nolo bici (cicloturismo) Esercizi che offrono la possibilità di trekking Esercizi ricettivi alberghieri ,9 20 3,9 n.d. n.d. albergo 4 stelle , ,5 n.d n.d albergo 3 stelle ,8 14 9,0 n.d. n.d. albergo 2 stelle ,6 3 1,8 n.d. n.d. villaggio albergo 3 stelle ,8 0 n.d. n.d. Residenze d epoca ,3 n.d. n.d. Totali Fonte: Regione Umbria Annuari strutture ricettive 2008 Graf. 1 - Strutture ricettive che offrono servizi per sport all'aria aperta (equiturismo, cicloturismo, trekking a piedi) per comprensorio Perugino Ternano Alta valle Tevere Amerino Assisano Foligante Eugubino Orvietano Spoletino Trasimeno Tuderte Valnerina equiturismo cicloturismo trekking a piedi Fonte: Regione Umbria Annuari strutture ricettive 2008 I risultati di questa prima fase di analisi diretta a definire l effettivo livello di vocazione dei diversi comprensori rispetto ai turismi da pratica di sport all aria aperta sono stati integrati con altre informazioni, quali la presenza di: - reti per la mobilità non motorizzata (a piedi, in bicicletta, a cavallo, ) a finalità turistico-ricreativa (greenway); - centri specializzati per la pratica di sport a contatto con la natura; - aree naturali protette. La loro esistenza risulta infatti di grande importanza sia come marchio di qualità territoriale che funge da attrattore di base sia in quanto aree di naturale polarizzazione dell offerta di pratiche sportive all aria aperta; - associazioni sportive e altre organizzazioni che consentono la fruizione delle diverse attività sportive assicurando l individuazione e segnalazione della rete sentieristica e di altre infrastrutture naturali o artificiali, l assistenza alla pratica, l insegnamento tecnico di base, la promozione e valorizzazione delle potenzialità dei territori di riferimento rispetto alle potenzialità di vivere esperienze di turismo sportivo a contatto con la natura: 258

261 Fig. 1 - Livello di vocazione ai turismi da sport all aria aperta dei comprensori turistici umbri Il risultato finale viene sintetizzato dalla Figura 1 e dalla tabella in allegato, Valutazione analitica del livello di vocazione complessivo rispetto agli sport all aria aperta dei comprensori turistici dell Umbria, che evidenzia come l Umbria nel suo complesso denoti una sostanziale capacità di proporre linee di offerta attinenti al turismo degli sport all aria aperta. Escursionismo a piedi e cicloturi- 259

262 smo risultano praticabili, in forme e modalità differenziate, in tutto il territorio regionale. Alcune aree, in particolare la Valnerina e l Eugubino Alto Chiascio, si presentano come territori di eccellenza per una gamma molto larga di sport. Si delineano anche delle specializzazioni: il comprensorio del Trasimeno appare particolarmente vocato per il cicloturismo, mentre nell Orvietano e nell Alta Valle del Tevere si punta sul trekking a piedi; l equiturismo è maggiormente presente nel Ternano e nell Alta Valle del Tevere.; la Valnerina appare la patria dell avventura e degli sport montani, insieme all Eugubino-gualdese. L Umbria, si propone, dunque, con un potenziale elevato rispetto a questa variegata gamma di turismi special interest, ma anche con alcuni aspetti problematici su cui intervenire per passare da una capacità di attrazione generica a politiche di prodotto e di commercializzazione strutturate: - realizzare le infrastrutture necessarie per attirare appassionati delle diverse pratiche sportive (sentieri, piste ciclabili, ippovie, centri e scuole, ecc.), ma soprattutto garantire la manutenzione e gestione nel tempo delle stesse; - garantire l accessibilità e fruibilità della sentieristica (segnaletica, manutenzione, informazione, classificazione per tematismo e per grado di difficoltà, portali tematici, ecc.) e di altre infrastrutture per la pratica degli sport all aria aperta; - garantire la sicurezza, coinvolgendo adeguatamente le strutture già operanti (protezione civile, soccorso alpino e speleologico, ecc.); - assicurare il massimo livello di professionalità degli operatori, soprattutto per quanto attiene l assistenza alla fruizione sportiva e l insegnamento tecnico di base. Di particolare importanza l inclusione della guida ambientale-escursionistica tra le professioni turistiche soggette ad accertamento dei requisiti professionali (lr n. 18 del 2006) e il superamento della valutazione degli stessi previo esame a favore di un percorso di formazione abilitante, ma anche la presenza di i- struttori/accompagnatori in possesso di certificazioni professionali rilasciate da Federazioni sportive e altre associazioni nazionali di rappresentanza. Aspetti di criticità sono riscontrabili per quanto riguarda la distinzione fra esercizio professionale di queste attività rispetto a quello assicurato nell ambito di associazioni secondo logiche di volontariato e di non profit, con necessità di salvaguardare i diversi valori in gioco in una logica di trasparenza e correttezza; - superare la dimensione artigianale delle proposte e la carenza di offerte integrate adeguatamente coperte a livello promozionale e di commercializzazione; - stimolare le imprese ricettive a specializzarsi verso i turismi dello sport all aria aperta. Questo risultato potrà essere raggiunto sia mediante l attivazione di strumenti di certificazione a partecipazione volontaria, gestiti in maniera trasparente e imparziale dall ente regionale, che assicurino l offerta da parte di imprese ricettive di servizi ad hoc per gli appassionati di questi sport, sia mediante la creazione da parte delle imprese turistiche e di altri operatori interessati di club di prodotto o di altri modelli organizzativi che assicurino la proposta di linee di offerta, la loro promozione e commercializzazione sotto un marchio unitario. In quest ambito, di particolare interesse per il suo valore di azione pilota, appare l azione che ha visto la Regione Umbria finanziare, come detto, nell ambito del Progetto interregionale cicloturismo, la realizzazione della guida L Umbria in bicicletta. Trenta itinerari per scoprire il Cuore Verde d Italia su due ruote e del portale tematico Bike in Umbria ( dedicato al cicloturismo nell ambito di una articolata strategia di promozione delle potenzialità che la nostra regione offre agli appassionati di road bike. A completamento di questa strategia è in corso di attivazione un elenco regionale delle strutture ricettive in grado di offrire un servizio specifico e di qualità ai cicloturisti. La partecipa- 260

263 zione a questa rete è di natura volontaria e prevede l impegno da parte degli operatori ad assicurare un certo numero di servizi obbligatori, integrati da altri facoltativi e a sottostare al controllo regionale sul rispetto di tale impegno. Questo strumento dovrebbe facilitare l avvio della creazione di club di prodotto o di altre forme di collaborazione fra operatori per la promozione e commercializzazione di prodotti special interest per il mondo degli appassionati di bicicletta; - stimolare l attenzione da parte delle agenzie di viaggio umbre attive nell incoming verso le potenzialità di offerte mirate a questi segmenti di mercato. Infatti, solo un sparuto numero di agenzie propone tour/soggiorni focalizzati sulle attività sportive a contatto con la natura. In alcuni casi, le offerte sono frutto di collaborazione fra agenzia e operatori specializzati (guide ambientali escursionistiche, associazioni sportive, maneggi e centri ippici). In ultima analisi la sfida è quella di riuscire a trasformare l attrattività di base dei diversi territori e l offerta dei singoli operatori locali in linee di prodotto progettate, costruite, promosse e vendute in maniera efficace ed efficiente Il turismo italiano Circa il 4 dei turisti dell Umbria praticano attività sportive nel corso della vacanza. Gli italiani sono il 76,9, prediligono il golf (50,8), il ciclismo (46,9) e l equitazione (31,6) e spesso associano la vacanza sportiva all esplorazione del territorio, del quale apprezzano particolarmente il patrimonio naturalistico. Infatti, i due prodotti, turismo verde e turismo sportivo, sono strettamente connessi e complementari tra di loro (almeno per quanto riguarda quella quota di turisti amanti della vacanza attiva ), sia per le località in cui vengono consumati, che per le motivazioni di vacanza che, ancora, per il target di domanda. Nel dettaglio, la domanda italiana di turismo sportivo nella regione è composta in prevalenza da: - toscani (44,4) e laziali (22,8); - adulti tra i 31 ed i 60 anni (31-40 anni 25,3, anni 21,2 e anni 45,2); - professionisti (52,6), consulenti aziendali (14,6) e imprenditori (11); - sposati con figli (65,4) e single (20,9). Oltre al desiderio di praticare dello sport, scelgono l Umbria per le bellezze naturali del suo territorio (59,3) e per la vicinanza alla località di residenza (45,2) e sono influenzati nella scelta della vacanza dal passaparola di amici e parenti (20,3) e dall esperienza personale (16,9). Quasi la metà (49,6) viaggia in compagnia del proprio coniuge o compagno ed il 20,8 con amici. Arrivano prevalentemente in treno (44), auto (22) e moto (19). La scelta dell alloggio ricade generalmente sulle strutture extralberghiere, agriturismo in testa (52), mentre un quarto dei vacanzieri pernotta in albergo. Vincente il sistema ricettivo, molto apprezzato dai turisti italiani, soprattutto per la pulizia. Tra gli altri fattori del sistema ospitale umbro che gli italiani apprezzano di più, emergono le attività ristorative e l ospitalità della popolazione. 261

264 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: attività sportive praticate sul totale vacanzieri Italiani Golf 50,8 Mountain bike/ciclismo 46,9 Equitazione 31,6 Tennis 13,4 Trekking 2,0 Turismo sportivo: provenienza dei vacanzieri Mountain Golf bike/ciclismo Equitazione Tennis Trekking Italiani 76,5 82,7 71,1 78,9 62,3 Stranieri 23,5 17,3 28,9 21,1 37,7 100,0 100,0 100,0 100,0 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Toscana 44,4 Lazio 22,8 Molise 8,3 Liguria 5,4 Sicilia 5,2 Veneto 4,5 Marche 2,7 Emilia Romagna 1,8 Abruzzo 1,8 Puglia 1,8 Lombardia 1,4 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 77,7 Femmina 22,3 Età da 21 anni a 30 anni 8,4 da 31 a 40 anni 25,3 da 41 a 50 anni 21,2 262

265 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere da 51 a 60 anni 45,2 Titolo di studio Diploma scuola media superiore 80,9 Laurea 19,1 Professione Professionista 52,6 Imprenditore 11,0 Consulente aziendale 14,6 Pensionato 6,6 Commerciante 4,7 Insegnante 3,4 Impiegato 2,0 Tecnico 2,0 Dirigente/funzionario 1,8 Altro 1,4 Stato sociale Single 20,9 Sposato/a con figli 65,4 Sposato/a senza figli 13,7 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Bellezze naturali 59,3 Praticare particolare sport 54,2 Per la vicinanza 45,2 Vedere un posto mai visto 13,7 Posto per riposarsi 9,8 Per i divertimenti 8,3 Assistere eventi sportivi 8,3 Ricchezza patrimonio artistico 6,3 Ha i parenti/amici che lo ospitano 5,0 Interessi enogastronomici 3,4 Studio 3,4 Abbiamo la casa in questa località 2,0 Per motivi religiosi 1,8 263

266 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 20,3 C'era già stato/esperienza personale 16,9 Informazioni su Internet 4,5 Articoli/ redazionali su periodici, quotidiani 2,0 Guide turistiche 1,8 Eventi religiosi 1,8 Non ha scelto, hanno deciso altri 1,4 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 13,5 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 49,6 Con più componenti della famiglia (con bambini) 14,6 Con più componenti della famiglia (senza con bambini) 1,4 Con amici 20,8 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Treno 44,0 Auto 22,1 Moto 19,1 Camper 11,3 Aereo 3,5 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Italiani totale alberghi 25,0 hotel 3 stelle 66,7 hotel 4 stelle 33,3 Agriturismo 52,0 Campeggio 10,9 264

267 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Residenze di amici e parenti 3,4 Seconda casa 5,5 Casa privata in affitto 3,2 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Attività sportive 100,0 Escursioni 24,3 Visita di musei e/o mostre 5,0 Visita a monumenti e siti di interesse archeologico 4,7 Ho fatto shopping 3,7 Acquisto di prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 3,7 Ho degustato i prodotti tipici locali 2,0 Spettacoli teatrali o cinematografici 1,4 Eventi enogastronomici 1,4 Turismo sportivo TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La pulizia dell alloggio 8,9 La pulizia del luogo 8,9 La qualità del mangiare e bere 8,9 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,9 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,8 L offerta culturale 8,6 Il costo della ristorazione 8,3 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 8,3 Informazioni turistiche 8,1 Il costo dell alloggio 8,0 Il costo dei trasporti locali 7,8 Il traffico 7,7 L offerta di intrattenimento 7,5 L organizzazione del territorio 7,4 Offerta turistica nel complesso 8,4 265

268 10.8 Il turismo straniero I turisti stranieri che praticano sport nel corso della vacanza sono il 23,1 del totale e, al pari di quanto osservato per gli italiani, si dedicano principalmente al golf (52), all equitazione (42,7) e al ciclismo (32,7). Sono prevalentemente tedeschi (52), adulti (31-40 anni 48 e anni 30), sposati (60) e single (40), professionisti (26), dirigenti, funzionari (26) e consulenti (18). Oltre al desiderio di praticare un particolare sport, sono motivati dalle bellezze naturistiche (37,9), dal bisogno di trascorrere una vacanza in pieno relax (36) e dall offerta enogastronomica locale (24) che è, al contempo, l elemento della vacanza per cui esprimono maggiore soddisfazione (9,4 su un massimo di 10). Molti i turisti abituali (40) e coloro che scelgono la vacanza sulla base dei consigli di amici e parenti (38). Viaggiano con la famiglia (44) e gli amici (36), si spostano prevalentemente in automobile (78) e alloggiano in albergo (52) o agriturismo (30). Oltre alle attività sportive, dedicano il soggiorno alle visite dei beni culturali della regione, prediligendo i monumenti e siti di interesse archeologico, ed alle escursioni. Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: attività sportive praticate sul totale sport Golf 52,1 Equitazione 42,7 Mountain bike/ciclismo 32,7 Tennis 11,9 Trekking 4,0 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: provenienza degli stranieri Germania 52,1 Norvegia 18,0 Spagna 7,9 Francia 6,0 Regno Unito 4,0 Belgio 4,0 Romania 4,0 Altri Paesi 4,0 266

269 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 70,1 Femmina 29,9 Età da 21 anni a 30 anni 17,9 da 31 a 40 anni 48,1 da 41 a 50 anni 30,0 oltre 60 anni 4,0 Titolo di studio Scuola media inferiore 7,9 Diploma scuola media superiore 88,1 Laurea 4,0 Professione Professionista 26,1 Dirigente/funzionario 26,1 Consulente aziendale 18,0 Impiegato 7,9 Tecnico 4,0 Operaio 4,0 Pensionato 10,0 Altro 4,0 Stato sociale Single 40,0 Sposato/a con figli 30,0 Sposato/a senza figli 30,0 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Praticare particolare sport 52,1 Bellezze naturali 37,9 Posto per riposarsi 36,0 Interessi enogastronomici 24,1 Ricchezza patrimonio artistico 18,0 Ha i parenti/amici che lo ospitano 14,0 267

270 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Assistere eventi culturali 6,0 Shopping 6,0 Vedere un posto mai visto 4,0 Abbiamo la casa in questa località 4,0 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri C'era già stato/esperienza personale 40,0 Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 38,0 Informazioni su Internet 22,0 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 7,9 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 7,9 Con più componenti della famiglia (con bambini) 18,0 Con più componenti della famiglia (senza con bambini) 26,1 Con amici 36,0 Con un gruppo organizzato 4,0 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 78,1 Auto propria / della famiglia 23,1 Auto aziendale 5,1 Auto amici/ parenti 71,8 Aereo: 21,9 Aereo con volo speciale / low cost 27,5 Aereo con volo di linea 54,4 Aereo con volo charter 18,1 Pullman tour organizzato 7,9 Treno 7,9 Autobus\Pullman di linea 6,0 268

271 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Alberghi 52,1 Agriturismo 30,0 Residenze di amici e parenti 10,0 B&B 7,9 Seconda casa 4,0 Casa privata in affitto 4,0 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Attività sportive 100,0 Visita a monumenti e siti di interesse archeologico 28,0 Escursioni 23,8 Visita di musei e/o mostre 6,0 Ho fatto shopping 4,0 Turismo sportivo TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 9,4 Informazioni turistiche 9,1 Il traffico 8,1 La cortesia/l'ospitalità della gente 8,0 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,0 L organizzazione del territorio 7,9 Il costo della ristorazione 7,9 L offerta culturale 7,6 La pulizia del luogo 7,6 La pulizia dell alloggio 7,5 Il costo dell alloggio 7,5 Il rispetto per l ambiente/urbanizzazione/inquinamento 7,4 Il costo dei trasporti locali 7,3 L offerta di intrattenimento 7,1 Offerta turistica nel complesso 8,1 269

272 Capitolo 11 Il turismo congressuale 11.1 Introduzione Il turismo congressuale rappresenta un segmento di forte interesse per il mercato italiano, non solo turistico. Da ormai 10 anni, l Osservatorio Congressuale Italiano (OCI) dell Università di Bologna analizza il settore congressuale dal lato della domanda, ed è di gran lunga la principale fonte di riferimento. L OCI ha evidenziato una crescita costante del segmento, che nel primo semestre del 2007 ha toccato +2,87 rispetto all anno precedente, e che ha fatto registrare anche l incremento della dimensione media degli eventi (+ 9,43) e della permanenza media degli ospiti (+16,67). Si tratta inoltre di una forma di turismo destagionalizzato, in grado quindi di incidere sull aumento complessivo dei numeri di visitatori in periodi dell anno in cui i turisti tradizionali si muovono poco; ed è un turismo che, pur essendo considerato ancora di nicchia, ha forti capacità di spesa. Un indagine svolta dall Osservatorio Turistico regionale negli anni scorsi 11 ha evidenziato alcune caratteristiche interessanti del profilo del congressista in Umbria: il 95 di questi, infatti, esprimono il desiderio di tornare in Umbria in vacanza. Questa potenziale fidelizzazione è favorita dall alto gradimento espresso dagli ospiti per l ambiente circostante, per gli elementi di attrattività quali il patrimonio culturale, la bellezza dei luoghi e l enogastronomia. Giudizio positivo anche sulle strutture e sulla qualità del personale; le criticità che emergono dalle valutazione dei congressisti si riferiscono ai trasporti, all accessibilità dei luoghi, agli orari e alla segnaletica. Come per altri segmenti di domanda, anche nel caso del turismo congressuale il connubio con il territorio si pone come elemento di forza che, per costituire un traino effettivo per le imprese, deve tradursi in azioni concrete a servizio del territorio e degli ospiti. Va in questa direzione la partecipazione della Regione Umbria al progetto interregionale sul turismo congressuale che ha lo scopo di creare un vero e proprio club di prodotto focalizzato sulla istituzione di un Convention Bureau Regionale che faccia da volano per il rilancio globale del territorio, sulla scia anche della positiva esperienza che è stata organizzata lo scorso anno in occasione del congresso mondiale IUGCC. Il progetto, che si basa sulla messa a sistema delle strutture pubbliche e private operanti sul territorio per promuoverle in forma unitaria, è in corso di realizzazione con il coordinamento di APT regionale Lo scenario di offerta La regione Umbria come destinazione congressuale Da un punto di vista strettamente turistico il settore congressuale è oltremodo interessante per la capacità che possiede di generare flussi turistici verso una determinata sede o località e quindi di ot- 11 Indagine diretta tramite questionario somministrato a circa 300 partecipanti a incontri di vario tipo (congressi, raduni, etc.) presso le sedi dove si sono svolte le manifestazioni. 270

273 tenere una presenza di non residenti per oltre 24 ore nel territorio. Da un punto di vista terminologico e definitorio il congresso è una tecnica di comunicazione avente i seguenti obiettivi: 1) creare e sviluppare scambi di informazioni e conoscenze interpersonali ed interculturali (ad e- sempio, convegni, tavole e simposi); 2) impartire una formazione (es. seminari, workshop, briefing, gruppi di lavoro); 3) decidere o gestire politiche comuni (ad esempio, assemblee generali, riunioni societarie, conferenze internazionali, corporate meeting). L evento congressuale si presenta come un mix di prodotti e servizi ed è il risultato di una serie di operazioni che richiedono capacità professionali sempre più elevate e specifiche. Tre sono in linea di massima i fattori di attrazione del mercato congressuale che lo rendono particolarmente appetibile anche per la regione Umbria: 1) il positivo tasso di crescita della domanda anche in presenza di fenomeni di instabilità del mercato turistico generale; 2) la buona capacità di spesa del congressista; 3) la stagionalità, che si pone come complementare alla tradizionale fruizione delle località turistiche (primavera/autunno con punte a maggio/giugno e ottobre/novembre). In Italia le città d arte insieme a capoluoghi e città minori sono le destinazioni preferite dai promotori di eventi congressuali ed hanno complessivamente rafforzato tale posizionamento con un incremento della produzione congressuale (+ 1,63) ( 12 ). Centri urbani minori e i capoluoghi presentano andamenti sostanzialmente stabili nel corso dell anno; mentre si può osservare che le città d arte registrano invece una flessione della specifica attività congressuale durante la primavera, flessione da attribuirsi probabilmente a fenomeni di saturazione dell offerta ricettiva di queste destinazioni, che in tale periodo sono meta di viaggi turistici culturali. La Regione Umbria pur essendo una delle regioni italiane più piccole raccoglie in sé tante ricchezze: architettoniche, artistiche, culturali, naturali e, non da ultimo, enogastronomiche. Situata in una posizione strategica rispetto alle grandi città del sud e del nord Italia, teoricamente rappresenta la meta ideale per chiunque voglia conciliare un appuntamento di lavoro con la scoperta di questa regione particolare. Infatti, sta diventando sempre più una tendenza praticata quella di preferire una sede congressuale di pregio situata in una località turistica piuttosto che in una grande metropoli, e i congressisti esprimono spesso il desiderio di ritornare in Umbria in vacanza, complici la bellezza dei luoghi d arte e i paesaggi. Il territorio umbro appare, per certi aspetti, quanto mai adatto ad ospitare ed attirare eventi e congressi; trattasi infatti di un territorio che può offrire ai congressisti, oltre alla ospitalità, la sua personalità e l atmosfera umana, culturale e sociale. I fattori che determinano o influenzano la scelta della località congressuale si possono distinguere in: Fattori essenziali: Accessibilità Infrastrutture congressuali Infrastrutture logistiche Fattori complementari: Livello dei prezzi; Immagine pubblica della regione nel contesto nazionale ed internazionale Attrattività turistica Esistenza di organismi di promozione congressuale Centralità geografica Disponibilità di personale specializzato in loco. 12 Fonte: Osservatorio Congressuale Italiano,

274 Punto fondamentale sono comunque i collegamenti diretti con aeroporti, stazioni ferroviarie ed autostrade. Altri elementi non meno influenti sono la qualità della ristorazione, le dotazioni tecnologiche (quali impianti di amplificazioni, registrazioni, proiezioni), la vicinanza dei servizi, la possibilità di effettuare programmi per accompagnatori, l ubicazione in una località turistica o in un ambiente di pregio. Possiamo distinguere tutte le componenti del "pacchetto" congresso in: - servizi di base, che hanno una immediata influenza sul livello qualitativo del congresso, come: sede, relatori, servizi linguistici, servizi tecnici, di registrazione documenti congressuali; - servizi di supporto, che arricchiscono il valore e l appeal della manifestazione nei confronti dei partecipanti come: trasporti, ricettività, banqueting, programma sociale e per accompagnatori. Graf.1- Consistenza strutture ricettive che offrono servizi congressuali nella regione Umbria (per comprensori) Perugino 41 Folignate Nocera Umbra 25 Ternano Assisano Tuderte Orvietano Eugubino Alta Valle del Tevere Trasimeno Valnerina Cascia Spoletino 8 Amerino Fonte: nostra elaborazione su guida Alberghi e Residenze D Epoca, APT, Come si può agevolmente notare il comprensorio di Perugia registra l addensamento maggiore di strutture seguito dal comprensorio folignate e confermando sostanzialmente quanto detto sopra. 272

275 Fig. 1 Addensamenti strutture congressuali ed agenzie di servizi per comprensori 273

276 Gli eventi aggregativi come strumenti di promozione turistica Al di là delle ricadute economiche che gli eventi aggregativi in generale producono, è importante evidenziare i vantaggi di natura squisitamente di immagine che ricadono sulle località che li ospitano; non rappresentano, infatti, soltanto straordinarie piattaforme d affari e poli d attrazione per chi offre e chi domanda beni o servizi, ma sono ormai in grado di influenzare in maniera significativa lo sviluppo dei centri urbani e delle Regioni nelle quali sono inseriti, contribuendo altresì ad incoraggiarne lo sviluppo economico e commerciale. È possibile così affermare che il microsistema evento è posto in relazione dinamica con il macrosistema socioeconomico, culturale, ambientale e turistico di un dato territorio con il quale instaura una serie di interdipendenze settoriali. Non si presenta, quindi, come un sistema chiuso né autosufficiente, ma raggiunge le finalità e gli obiettivi per i quali viene promosso solo se il macrosistema è efficiente ed affidabile: l offerta congressuale è quindi la variabile dell insieme di un dato sistema territoriale su cui ricadono i benefici di varia natura generati dalla domanda in un vero e proprio circolo virtuoso. Anche in Umbria va concepito e costruito un sistema del valore, fondato sulla qualità totale del macrosistema e non soltanto su quella della filiera congressuale, dal momento che la stessa attività turistica è condizionata a sua volta dal grado di valorizzazione e sviluppo delle risorse e delle attività umane del territorio. Gli investimenti effettuati ricadono con effetto moltiplicatore sia sulla località, sia sull area che le gravita intorno, conferendo valore aggiunto ai diversi settori ed alle attività economico-produttive e- sogene come agricoltura, costruzioni, servizi pubblici, commercio e così via; in altre parole, mettono a valore i beni non vendibili costituiti dal patrimonio culturale ed ambientale del territorio. Volendo sintetizzare l interrelazione esistente fra sistema turismo e sistema congresso, essa deve esprimere ed evidenziare l esistenza degli asset riportati in tabella 1: Tab. 1 Quadro sinottico degli asset 1) offerta ricettiva adeguata ed in sintonia con gli standard internazionali 2) tessuto commerciale dinamico, di qualità e ben radicato in tutti i comprensori; 6) servizi tecnici di supporto (tecnologie, allestimenti, comunicazione, ecc.); 7) sistema dei prodotti e dell offerta dei vari turismi delle località/territorio; 3) organizzazione turistica pubblica; 8) esistenza di organismi quali per es. Convention Bureau 4) offerta di beni e risorse motivanti del territorio (cultura, arte, tradizioni, ambiente, ecc.); 5) offerta di servizi, imprese, professioni turistiche in generale e congressuali specifiche; 9) offerta di strutture congressuali (centri fieristici, e- xpo, palazzi, sedi storiche, ecc.); 10) offerta di trasporto/accessibilità e mobilità interna. La regione Umbria è bene posizionata quanto al possesso di alcuni di questi asset (in particolare nn. 1,2,3,4,5,6) sugli altri invece si deve constatare che o mancano del tutto oppure vanno potenziati gli sforzi per adeguarli alle richieste del mercato e alla competizione fra destinazioni. 274

277 Le imprese professionali di congressi Graf. 2 - Consistenza numerica delle agenzie di servizi congressuali operanti in Umbria (dato per comprensori) Perugino Assisano Folignate Spoletino Orvietano Anche in questo caso si conferma la posizione di vertice del comprensorio perugino per quanto riguarda gli addensamenti di professionalità. Tale fattore è molto importante soprattutto in un ottica di qualità complessiva del pacchetto congresso. Infatti, il prodotto congressuale è labour intensive ; richiede un forte contributo umano sia in termini di progettazione ed organizzazione che di gestione/erogazione. Il settore congressuale e degli eventi può se adeguatamente implementato, presentare in questo senso opportunità lavorative interessanti sia per diplomati che laureati anche in riferimento alle lauree cosiddette deboli. Essendo espressione di un terziario complesso e maturo, estremamente segmentato e specializzato a livello di filiera, tale settore manifesta una domanda di addetti dai profili molto caratterizzati e tipizzati, in possesso di conoscenze, abilità e competenze molto specifiche, sia in ambito manageriale che operativo. La figura professionale dell organizzatore di eventi e congressi (PCO) ( 13 ) era già stata riconosciuta all'art. 11 della legge quadro sul turismo n. 217 del 1983 e definita nel comma 5, come colui che, per professione presta la propria opera nella organizzazione di iniziative, simposi o manifestazioni congressuali. Pertanto, non si considera tale qualsiasi soggetto che, nell espletamento di attività legate alla sua appartenenza ad associazioni, enti ed istituti, organizzi, occasionalmente e senza scopo di lucro, congressi, manifestazioni convegnistiche o affini. La regione Umbria con il recente regolamento regionale 9/8/2007, n. 12 ha, in attuazione degli artt. 80 e 108, comma 3, della lr. n. 18/2006, disciplinato i requisiti e le modalità di esercizio dell attività di organizzazione professionale di congressi, nonché i criteri e le modalità per la istituzione e la gestione dell elenco provinciale delle 13 Il meeting planner è, invece, colui che organizza congressi ed eventi all interno di grandi organizzazioni ed imprese multinazionali; è, quindi; un dipendente all interno di grandi aziende, multinazionali o grandi enti per conto dei quali organizza riunioni di forza vendita, consigli di amministrazione, assemblee generali, seminari, incentive. 275

278 imprese professionali di congressi, mantenendo ferma la volontà di tenere alta la qualità complessiva del prodotto congressi. Su incarico dell'organismo generatore di una riunione, l'organizzatore professionale di congressi adempie tutte le funzioni connesse alla preparazione e alla tenuta di una riunione. Questi organizzatori attualmente lavorano prevalentemente in forma di società di servizi, configurandosi sostanzialmente come imprenditori del terziario avanzato ( 14 ). Tale professione richiede notevoli capacità di interazione con gli altri soggetti, siano essi clienti/committenti (professori universitari, amministratori, medici, professionisti, politici, ecc.) sia con altri soggetti prestatori di servizi correlati al congresso stesso, come albergatori, banqueting manager, traduttori, interpreti, hostess, addetti alle pubbliche relazioni, giornalisti, ecc. Altri fornitori di servizi sono gli interpreti, i traduttori e gli assistenti congressuali (hostess e steward congressuali) tutte professionalità necessarie per l armonico ed ottimale svolgimento dei lavori congressuali, che rappresentano agli occhi dell utente finale, cioè del congressista, l organizzazione, ma anche il territorio nel suo insieme svolgendo anche un ruolo di interfaccia richiede competenza ed equilibrio. Per quanto riguarda poi fiere e mostre tecniche i supporti lavorativi sono altrettanto numerosi ed interessanti quali per esempio grafici pubblicitari, allestitori di stand (progettisti di allestimento e tecnici) oltre che i responsabili di uffici stampa e comunicazione importantissimi per le funzioni di rimbalzo e veicolazione delle notizie. Si può affermare che complessivamente il quadro delle professionalità tecniche sia in Umbria ben calibrato tranne che, apparentemente, per il comprensorio Ternano nel quale non figurano operanti agenzie specifiche, presenti comunque nell Orvietano L offerta delle sedi congressuali in Umbria Appare importante puntualizzare che per strutture congressuali non ci si riferisce unicamente a saloni adeguati e confortevoli per le sedute plenarie, ma anche a locali ausiliari atti a ricevere le sezioni di lavoro, le commissioni, i comitati, i gruppi di lavoro, spazi tecnici complementari per la distribuzione di documenti e materiali, per il servizio stampa e la riproduzione delle relazioni, per il segretariato e i responsabili dell organizzazione. Generalmente, per quanto concerne le strutture alberghiere, occorre tener presente che i congressi internazionali utilizzano quasi esclusivamente le strutture alberghiere di categoria mediasuperiore, mentre i convegni nazionali ricorrono anche ad alberghi della fascia medio inferiore. La "filiera" congressuale Il congresso è un prodotto composto da un complesso di beni e servizi, prodotti e/o erogati dai diversi partecipanti alla filiera; anzi le peculiari attività che contribuiscono alla formazione del prodotto congressuale sono talmente interrelate tra loro che costituiscono un vero e proprio sistema di offerta, cioè un sistema che offre un prodotto unico, composto da diverse parti realizzate tra soggetti indipendenti. Dunque, anche in Umbria si può preferire un albergo congressuale per: - la posizione in rapporto al centro urbano, ai principali nodi di comunicazione stradale, ferroviari, aeroportuali; 14 Nell'esecuzione delle loro mansioni, essi procedono in proprio, come mandatari principali dell'organismo promotore della riunione, alla prenotazione diretta dei servizi logistici (alloggio, ristorazione trasporto, escursioni, ecc.); in altri casi agendo in veste di intermediari fra i promotori e i fornitori; in questo caso concedono appalti di servizi a imprese specializzate di settore, come le agenzie di viaggi. 276

279 - la categoria; - la capacità ricettiva espressa in numero di camere e posti/letto - l'atmosfera (funzionale, moderno, d'epoca, ecc) - la gamma e la qualità dei servizi. La componente alberghiera nel settore congressuale è assolutamente essenziale: l'offerta ricettiva, soprattutto in Umbria, rappresenta non una semplice alternativa ad altre sedi come palazzi di congressi, o centri fieristici, ecc., ma in alcuni comprensori l'unica forma di offerta possibile. Gli stessi albergatori guardano con interesse crescente il mercato dei meeting che apre loro possibilità di crescita finanziaria ma anche di sviluppo professionale. Ma i duplici profili della clientela (congressuale e turistica) non sono identici; pertanto l'albergatore si trova ad operare con uno sforzo di adeguamento e di comprensione delle richieste della nuova clientela. Infatti, "i tratti differenziali tra il turista ed il congressista sono numerosi. Il primo non richiede un supporto tecnico ed organizzativo all'hotel, limitandosi a fruire dei servizi alberghieri (camera, piccola colazione, ecc.), generalmente di sera ed al mattino; mentre invece i congressisti nell'albergo sede del convegno, vivono e si spostano al ritmo degli orari e dei programmi imposti, inoltrando richieste, informazioni, servizi particolari ed usufruendo della struttura tutti insieme e negli stessi orari". Questo potrebbe creare un fastidio per la clientela abituale, da tenere presente al fine di evitare spiacevoli contestazioni. Da questo scaturisce che non si tratta certamente di un segmento verso il quale procedere con approssimazione ed improvvisazioni. Osserviamo la ripartizione effettuata nella tabella seguente. Tab. 2 - Sale congressuali ripartite per comprensori Comprensorio Sale Amerino 12 Assisano 15 Valnerina Cascia 8 Trasimeno 12 Alta Valle del Tevere 9 Folignate Nocera Umbra 28 Eugubino Alto Chiascio 0 Orvietano 14 Perugino 35 Spoletino 17 Ternano 15 Tuderte 43 Fonte: elaborazione su dati APT regionale 2008 e rete Internet. Il dato relativo al comprensorio tuderte, complessivamente molto interessante, è attribuibile anche all elevato numero di sale disponibili a questi usi in Palazzi comunali e alcune strutture di tipo religioso. 277

280 L offerta di servizi A livello nazionale, confermato anche in Umbria ( 15 ), il comparto alberghiero occupa un elevato peso nell offerta congressuale. Si nota generalmente una continuazione della tendenza degli alberghi cd. congressuali a spostarsi su segmenti di domanda più qualificati, a maggior valore aggiunto e con maggior richiesta di pernottamenti (incontri più grandi e soprattutto di maggior durata). Si può osservare che tutte le strutture dispongono di quelli che sono i servizi base per poter effettuare riunioni di lavoro, meeting, corsi di formazione; mentre le strutture che hanno scelto come parte integrante e spesso caratterizzante della loro attività il congressuale dispongono di un offerta di servizi più completa. Tab. 3 - Servizi offerti dagli alberghi per i congressi : Aria condizionata Linee telefoniche Impianto di proiezione Lavagne luminose Servizio di fotocopiatura Traduzione simultanea Passerella per sfilate Servizio di ristorante Area di parcheggio Guardaroba Microfono e amplificazione Impianto di registrazione Sala Stampa Ufficio di segreteria TV a circuito chiuso Servizio bar Servizio navetta Attrezzature sportive L indagine da noi effettuata ha riscontrato che in numerose strutture umbre il livello di innovazione tecnologica è costante ed adeguato; infatti, sono presenti soprattutto nel comprensorio perugino strutture che possiedono schermi mobili di dimensioni diverse, sale per video conferenza, connessione Internet con tecnologia wireless, videocamere e videoregistratore; cabina di regia, cabine per traduzione simultanea a raggi infrarossi, videoproiettore a cristalli liquidi, videoproiezione su schermo gigante motorizzato, adeguandosi gradualmente alle continue innovazioni tecnologiche. Le aziende offrono anche su richiesta tribune per conferenzieri, segnaletica interna, servizio casseforti e custodia valori. Le sale sono fondamentali per la perfetta riuscita degli eventi; i criteri di scelta cui operativamente si fa riferimento sono oltre alla capienza generale, ambientazione, arredo (informazione poco visibile dai siti); la buona acustica, l aerazione; l illuminazione e l oscurabilità. Gli spazi necessari per lo svolgimento di lavori congressuali sono: - sala plenaria; (rimuovere collegamento ) - spazi per la segreteria (tra cui vanno compresi alcuni uffici per il presidente del congresso; i relatori; il personale di segreteria); - sala stampa (corredata con lavagna luminosa, proiettore per diapositive, lavagna a fogli mobili, telefoni, fax, televisione, ecc.); - centro slides e sala poster; - spazi per la mostra tecnica; - salottini (lobby) per incontrarsi e discutere; 15 Fonte: nostra elaborazione da Osservatorio Congressuale Italiano, I semestre

281 - presidio di pronto soccorso. Le aziende ricettive umbre possiedono tutte un coordinatore logistico o responsabile interno che rappresenta il punto di riferimento per tutta la trattativa e lo svolgimento effettivo dell evento al quale sono affidati spesso compiti anche di promozione e commercializzazione Alcune considerazioni Come "acquisire" il mercato delle manifestazioni congressuali e degli eventi internazionali? Occorrono strumenti operativi e di marketing perché la concorrenza tra territori è molto forte e non si può improvvisare. L'importanza che i congressi internazionali rivestono per il turismo nazionale ma anche regionale si basa sui seguenti punti fondamentali tra cui: a trattasi di un segmento turistico qualificato che generalmente sceglie di alloggiare in strutture ricettive medio-alte; b) il periodo di soggiorno dei congressisti internazionali è più elevato rispetto alla permanenza media dei turisti in generale ed è di norma più lungo della durata del congresso, includendo brevi periodi di soggiorno a fini turistici in prossimità delle date congressuali (pre e post congress tour) (rimuovere collegamento); c) contribuisce ad elevare il tasso di occupazione in mesi non propriamente di alta stagione turistica, come per esempio novembre ma anche febbraio. I Convention Bureau o uffici di promozione congressi sono strutture operative aventi lo scopo di promuovere ed attirare congressi verso una determinata località (città o nazione). Occorrono strutture dinamiche imparziali, che "vendano" l'insieme dell'offerta congressuale relativa ad una data località valorizzando il più possibile le risorse turistiche ambientali ed artistiche con compiti spiccati di promozione e marketing per l'acquisizione del mercato dei congressi internazionali in primo luogo e, parallelamente, di coordinamento dell'offerta dei servizi. Da tempo si osserva che laddove tali organismi sono operanti si riscontra: - compattezza d'immagine; - coordinamento a livello nazionale delle iniziative turistiche locali; - effetto di "calmieramento" dei prezzi/congressi; - spinta delle autorità pubbliche ad investire in interventi strutturali, infrastrutturali e promozionali; - positiva sensibilizzazione da parte della città ospitante nei confronti dell'evento o manifestazione organizzata o da organizzare. Quindi l'attività di un Convention Bureau è volta a: a) individuare i bacini di domanda nazionale ed estera; b) coordinare e razionalizzare l'offerta; c) incrementare l'acquisizione di manifestazioni non solo congressuali, ma anche di fiere, eventi culturali di forte richiamo ed incentives; d) sensibilizzare enti pubblici; e) promuovere di corsi di formazione ed aggiornamento; f) predisporre piani promozionali. È evidente che la regione Umbria raccoglierà i migliori risultati se: - risponderà pienamente ai criteri di scelta degli organizzatori di eventi aggregativi; 279

282 - porrà in essere strategie di marketing turistico globale; - integrerà la propria immagine congressuale nella più ampia immagine turistica generale. Si avrà successo solo se si opererà in completa sinergia tra operatori privati e pubblici, in un ottimale coordinamento delle attività Il turismo italiano L analisi della domanda di questo prodotto comprende e confronta tutte le motivazioni business e non solo il turismo congressuale in senso stretto, considerato che spesso si verifica una sovrapposizione tra il business traveller ed il convegnista. Il segmento business presente nelle strutture ricettive (turismo d affari/congressuale) varia dal 15,3 del terzo trimestre al 28,7 del primo trimestre del Questa tipologia di clientela riguarda prevalentemente il mercato domestico (82,7), è un turismo di professionisti e commercianti che viaggiano da soli, arrivano in automobile, pernottano in hotel, ma il soggiorno spesso si prolunga fino a tre-quattro giorni e comprende anche attività extra lavorative. In particolare i business men italiani sono: - residenti in Toscana (20,4), Emilia Romagna (16,8), Lombardia (16,5) e Puglia (13); - adulti di età compresa tra i 31 ed i 50 anni (31-40 anni 29,8, anni 45,3); - professionisti (31,7) e commercianti (20,9); - arrivano per partecipare a riunioni di lavoro (41,9), oppure per attività di consulenza, docenza o simili (20,2); - viaggiano da soli (57,1) e più raramente portano con se moglie/marito, compagno/a, fidanzato/a (16,7) oppure viaggiano con i colleghi di lavoro (15,9); - si spostano in automobile (84,1); - rimangono in media 3 notti; - pernottano in albergo (73,1), di categoria 3 stelle (53,7) o 4 stelle (35,4); - uniscono il soggiorno lavorativo alla scoperta del territorio ed, in particolare, a visite di monumenti e siti di interesse archeologico (24,2), escursioni (23,9), musei e/o mostre (15,5); - sono particolarmente soddisfatti della qualità della ristorazione e della cortesia/ospitalità delle persone incontrate nel corso del soggiorno (8,5). Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Toscana 20,4 Emilia Romagna 16,8 Lombardia 16,5 Puglia 13,1 Lazio 9,6 Campania 8,2 Abruzzo 5,5 Veneto 4,7 Piemonte 2,3 280

283 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: regione di provenienza Liguria 1,6 Marche 1,4 Totale 100 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 47,3 Femmina 52,7 Età da 21 anni a 30 anni 2,3 da 31 a 40 anni 29,8 da 41 a 50 anni 45,3 da 51 a 60 anni 17,1 oltre 60 anni 5,4 Titolo di studio Laurea 51,3 Diploma scuola media superiore 37,5 Scuola media inferiore 11,3 Professione Professionista 31,7 Commerciante 20,9 Imprenditore 15,2 Impiegato 10,6 Consulente aziendale 9,2 Pensionato 6,9 Operaio 5,5 Stato sociale Single 40,8 Sposato/a con figli 36,6 Sposato/a senza figli 18,8 Vedovo/a 3,8 281

284 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Motivi lavoro 100,0 Bellezze naturali 17,8 Il desiderio di vedere un posto mai visto 14,9 Ha i parenti/amici che lo ospitano 2,3 Ricchezza patrimonio artistico 1,8 Posto ideale per riposarsi 1,2 Per la vicinanza 0,7 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: motivazione principale (Lavoro) sul totale vacanzieri motivazione lavoro Partecipare a riunioni d affari o di lavoro 41,9 Svolgere attività di consulenza, docenza o simili 20,2 Partecipare a fiere, rassegne,esposizioni 14,1 Svolgere attività commerciale,tecnica o rappresentanza 7,2 Partecipare a congressi, convegni, conferenze, seminari 5,4 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Non ha scelto, hanno deciso altri 25,3 Mostre, convegni, fiere 24,6 Visita al portale 22,0 Consiglio, racconti di amici, parenti, familiari 11,4 C'era già stato/esperienza personale 10,0 Informazioni su Internet 1,3 Altro 5,3 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 4,3 No 95,7 282

285 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 57,1 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 16,7 Con più componenti della famiglia (senza bambini) 2,7 Con amici 3,3 Con colleghi di lavoro 15,9 Altro 4,3 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 84,1 Auto propria / della famiglia 75,2 Auto aziendale 24,8 Autobus\ pullman di linea 6,7 Pullman tour organizzato 4,3 Moto 3,8 Aereo 1,2 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: numero notti trascorse 1 notte 17,8 2-3 notti 54,8 4-6 notti 19, notti 7,6 totale 100,0 media n.notti permanenza media totale 3,1 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri totale alberghi 73,1 hotel 1 stella 2,1 hotel 2 stelle 8,7 hotel 3 stelle 53,7 283

286 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri hotel 4 stelle 35,4 Agriturismo 14,8 B&B 4,4 Seconda casa 3,4 Residenze di amici e parenti 2,7 Casa privata in affitto 1,6 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 24,2 Escursioni 23,9 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 23,6 Visita di musei e/o mostre 15,5 Ho degustato i prodotti tipici locali 12,8 Ho acquistato i prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 3,8 Partecipazione a eventi enogastronomici 3,1 Ho praticato attività sportive 1,6 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) La qualità del mangiare e bere 8,5 La cortesia/ospitalità della gente 8,5 Informazioni turistiche 8,2 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,2 Il rispetto per l ambiente /urbanizzazione /inquinamento 8,0 La pulizia dell alloggio 8,0 L offerta culturale 7,9 La pulizia del luogo 7,9 Il costo dell alloggio 7,8 Il traffico 7,6 L organizzazione del territorio 7,6 Il costo dei trasporti locali 7,6 Il costo della ristorazione 7,5 L offerta di intrattenimento 7,4 Offerta turistica nel complesso 8,0 284

287 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 66,8 Alloggio (media giornaliera) 65,0 Turismo d'affari/congressuale TURISTI ITALIANI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 59,4 da 31 a 60 28,1 da 61 a 90 1,6 da 91 a 120 4,3 da 121 a 150 6,7 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 32, Il turismo straniero La quota di turisti stranieri che soggiornano per motivi di lavoro in Umbria è minoritaria rispetto a quella italiana: sono il 17,3 dei turisti che viaggiano per affari. La domanda internazionale si connota per la prevalenza di turisti europei che arrivano in aereo ma si spostano anche in macchina. In particolare, il turista business straniero è in prevalenza: - adulto, di età compresa tra i 41 ed i 50 anni (79,3) e qualcuno più giovane (21-30 anni 20,7); - professionista (58,7), imprenditore (20,7) e dirigente/funzionario (20,7); - single (71,7) o sposato con figli (20,7); - soggiorna in albergo, di categoria 3 stelle (79,3) e 5 stelle (20,7) - si trattiene mediamente 2,5 notti; - arriva in automobile (79,3) e/o in aereo (20,7). I turisti individuali sono il 79,3, viaggiano prevalentemente da soli (51) o con i colleghi di lavoro (20,7), spendendo mediamente 123 euro per il viaggio, 61,5 euro al giorno per l alloggio. Per le altre spese il budget dei turisti è mediamente pari a circa 45 euro per ogni giorni di permanenza. Gli uomini d affari stranieri sono influenzati nella scelta della destinazione dalla possibilità di partecipare a fiere, rassegne o esposizioni (71,7), ma alcuni dichiarano anche un discreto interesse per le numerose attrattività del territorio umbro ed, in particolare, per le sue risorse culturali. 285

288 Infatti: - tra le motivazioni di vacanza, emerge la ricchezza del patrimonio artistico-monumentale (20,7) e gli eventi culturali (20,7); - tra le attività svolte durante il soggiorno, vi sono le visite di musei e/o mostre (28,3) e di monumenti e siti di interesse archeologico (20,7). Nel complesso, la soddisfazione in merito all accoglienza del territorio è elevata, proprio per quanto riguarda quei fattori per i quali gli stranieri sono particolarmente interessati, ovvero per la qualità e quantità delle informazioni turistiche reperite sul territorio (8,8) e per l offerta culturale delle destinazioni (8,4). Ottima anche la valutazione dell accoglienza riscontrata nelle strutture di alloggio (8,8) e quella della pulizia del luogo (8,4). Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: identikit del vacanziere Sesso Maschio 71,7 Femmina 28,3 Età da 21 anni a 30 anni 20,7 da 41 a 50 anni 79,3 Titolo di studio Laurea 100,0 Professione Professionista 58,7 Imprenditore 20,7 Dirigente/funzionario 20,7 Stato sociale Single 71,7 Sposato/a con figli 20,7 Sposato/a senza figli 7,6 286

289 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Motivi lavoro 100,0 Il desiderio di vedere un posto mai visto 28,3 Ricchezza patrimonio artistico/monumentale 20,7 Destinazione esclusiva 20,7 Per assistere eventi culturali 20,7 Studio 20,7 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: motivazione principale della vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Partecipare a fiere, rassegne, esposizioni 71,7 Partecipare a riunioni d affari o di lavoro 28,3 Il desiderio di vedere un posto mai visto 28,3 Ricchezza patrimonio artistico/monumentale 20,7 Destinazione esclusiva 20,7 Per assistere eventi culturali 20,7 Studio 20,7 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: canali di influenza sulla scelta della vacanza possibile più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Non ha scelto, hanno deciso altri 20,7 Mostre, convegni, fiere 20,7 Informazioni su Internet 20,7 Film/documentari 20,7 Attrazioni, eventi culturali 20,7 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: vacanzieri che si sono serviti di Tour operator/agenzie per organizzare il viaggio e il soggiorno Si 20,7 No 79,3 287

290 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: il gruppo di vacanza (persone con le quali si condividono le spese) Da solo/a 51,0 Con moglie/ marito, fidanzata/ fidanzato, compagna/ compagno 7,6 Con colleghi di lavoro 20,7 Con un gruppo organizzato 20,7 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: mezzi di trasporto utilizzati possibile più rispose, calcolata sul totale vacanzieri Auto 79,3 Aereo 20,7 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: numero notti trascorse 1 notte 51,0 4-6 notti 49,0 totale 100,0 media n. notti permanenza media totale 2,5 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: tipologia di alloggio utilizzata per la vacanza possibili più risposte, calcolata sul totale vacanzieri Totale alberghi 100,0 hotel 3 stelle 79,3 hotel 5 stelle 20,7 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: attività svolte possibili più risposte; calcolata sul totale vacanzieri Visita di monumenti e siti di interesse archeologico 20,7 Visita di musei e/o mostre 28,3 Ho acquistato i prodotti tipici e/o dell'artigianato locale 20,7 Partecipazione a convegni e/o congressi o fiere e manifestazioni espositive 20,7 Ho praticato attività sportive 20,7 Ho assistito a spettacoli sportivi 7,6 288

291 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: giudizio medio sulla vacanza (dove 1 è il minimo e 10 il massimo) Informazioni turistiche 8,8 L accoglienza nelle strutture di alloggio 8,8 L offerta culturale 8,4 La pulizia del luogo 8,4 Il rispetto per l ambiente /urbanizzazione /inquinamento 8,4 La qualità del mangiare e bere 8,2 La cortesia/ospitalità della gente 8,2 La pulizia dell alloggio 8,0 L offerta di intrattenimento 8,0 Il traffico 8,0 L organizzazione del territorio 7,6 Il costo della ristorazione 7,6 Il costo dei trasporti locali 7,5 Il costo dell alloggio 7,2 Offerta turistica nel complesso 8,0 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: spesa sostenuta per il viaggio e l'alloggio dai vacanzieri che non hanno utilizzato pacchetti Spesa media a persona in euro Viaggio A/R 123,2 Alloggio (media giornaliera) 61,5 Turismo d'affari/congressuale TURISTI STRANIERI: quota di turisti per classe di spesa (escluso viaggio e alloggio) da 0 a 30 71,7 da 61 a 90 7,6 da 121 a ,7 Spesa media (escluso viaggio e alloggio) Spesa media giornaliera 45,3 289

292 Nota metodologica: l andamento dell occupazione delle camere nelle strutture ricettive L analisi congiunturale è stata condotta attraverso rilevazione diretta ad un campione di oltre operatori del ricettivo delle regione Umbria ogni trimestre per un totale annuo di 2099 interviste, condotte con l ausilio di questionari chiusi e domande dirette sull andamento di ciascuna stagione. Le interviste, seguendo la distribuzione delle imprese turistiche ricettive attive nella regione, sono state così ripartite e ponderate (v.): Distribuzione per provincia I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre Perugia 80,8 80,5 80,0 76,9 Terni 19,2 19,5 20,0 23,1 100,0 100,0 100 Nel rispetto della presenza delle singole tipologie di impresa turistica ricettiva sul territorio regionale, si è provveduto a ripartire e ponderare le interviste anche secondo la seguente distribuzione per tipologia (v.): Distribuzione per tipologia I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre Hotel 33,6 38,3 19,0 26,7 1 stella 9,0 11,8 14,8 14,9 2 stelle 25,3 32,1 29,2 29,4 3 stelle 48,9 44,3 42,2 42,5 4 stelle e 5 stelle 16,9 11,8 13,7 10,2 Agriturismo/country house 37,9 29,4 33,2 47,0 Villaggi e campeggi 0,8 2,9 1,4 2,0 B&B e affittacamere 25,5 20,8 43,1 18,8 Altre strutture extralberghiere 2,3 8,7 3,3 5,5 100,0 100,0 100,0 Il turismo italiano e straniero L indagine field a mezzo questionario direttamente somministrato si è rivolta a 1000 turisti presenti nella regione Umbria suddivisi tra italiani e stranieri. Le domande miravano a rilevare le caratteristiche strutturali del turista (età, provenienza, sesso, titolo di studio e professione), i comportamenti turistici (tipologia di alloggio, organizzazione della vacanza, canali di influenza, attività svolte, soddisfazione e valutazione della vacanza svolta) e l importo della spesa individuale, per oltre 20 voci di spesa direttamente turistica (viaggio, alloggio e pacchetto turistico) e indirettamente turistica (trasporti, pubblici, taxi; parcheggi; ristoranti, pizzerie; bar, caffè, pasticcerie; cibi e bevande in supermercati; abbigliamento; calzature e accessori; gioielleria, bigiotteria; altro shopping; sigarette, giornali, guide; ingressi musei, mostre; cinema, discoteche; spettacoli teatrali, concerti; eventi sportivi; igiene personale e salute; altre spese). La rilevazione è avvenuta presso i punti di maggiore interesse turistico delle singole località. La rilevazione è avvenuta in due diversi periodi: tra luglio e agosto dell anno 2007 e tra marzo e aprile del 2008, coerentemente con la stagionalità dei prodotti. 16 Imprese in attività e che hanno collaborato rispondendo al questionario, sul totale di quelle contattate. 290

293 - ALLEGATI OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO ALLEGATI

294 ALLEGATI PARTE I TABELLE STATISTICHE relative ai capitoli 1. La domanda turistica in Umbria nel L offerta ricettiva in Umbria nel La domanda e l offerta turistica nelle diverse aree territoriali della Regione Servizio Turismo 2

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