ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA 118

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1 Giovedì 20 Febbraio 2014 Misericordia nel Comune di Lari Corso di Formazione di livello Base e Avanzato ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZA SANITARIA 118 RELATORE Benedetto Deri, F.M.R.T. Misericordia nel Comune di Lari Vice Referente Regionale per la Formazione della zona Pisa Coordinatore Formazione Area Valdera Nord Cos è il 118? 1

2 Cos è il 118? E un numero unico nazionale, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, gratuito su tutto il territorio, sia da telefoni fissi che mobili. Il servizio è gestito da personale medico e infermieristico che attiva il servizio di emergenza-urgenza tramite le ambulanze convenzionate (con o senza sanitario a bordo), con l eventuale supporto di automedica o elisoccorso. E stato istituito con D.P.R. del 27 Marzo 1992 (Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza). Cos è il 118? Esso è l unico referente nazionale per le emergenze sanitarie di ogni tipo. La gestione e l organizzazione del servizio possono essere di competenza regionale (in forma di Azienda Sanitaria Regionale Autonoma), provinciale oppure deputati alle singole Aziende Sanitarie Locali. In Lombardia da Luglio 2012 è attivo il NUE, Numero unico di emergenza 112, un solo numero per le chiamate relative a 112, 113, 115 e

3 La storia del 118 Il primo nucleo 118 è nato a Bologna, il 1 Giugno 1990, in occasione dei Mondiali di calcio. Il nucleo fu costituito intorno ad uno dei gruppi di pubblica utilità che più si erano distinti per efficienza e organizzazione, Bologna Soccorso. In contemporanea il 118 venne attivato ad Udine, con copertura dell intera provincia, scelta come laboratorio dalla Regione FVG. La storia del 118 Bologna Soccorso era nata nel 1980, all indomani della Strage della Stazione di Bologna (2 Agosto), come Centrale Operativa Unica per il Soccorso ed il Trasporto. Il gruppo portava con sé la decennale esperienza del CePIS (Centrale di coordinamento Per Il Soccorso), un nucleo di ambulanze organizzato negli anni sessanta per coordinare il trasporto interospedaliero. L efficienza e la grande professionalità dimostrate in diversi interventi saliti agli albori della cronaca, e soprattutto la coordinazione degli stessi, permisero sempre un rapido ed efficiente soccorso, rendendo manifesta la necessità di adottare piani di intervento simili anche in altre città. 3

4 La storia del 118 I punti di forza di questa nuova organizzazione riguardavano principalmente il coordinamento delle varie Associazioni di Volontariato sanitario, il cui impiego veniva gestito ed ottimizzato da una Centrale unica che impediva sovrapposizioni di interventi e incomprensioni. La gestione delle emergenze fu affidata a personale infermieristico appositamente preparato (con competenze di telecomunicazioni e informatica), mentre la parte medica venne affidata ad un medico responsabile. Nel 1990 Bologna Soccorso era ancora un nucleo indipendente, ma già rispondeva al numero 118. A partire dal 1992 la centrale bolognese fu la prima totalmente informatizzata. Come si chiama il 118? Si può comporre il numero da qualsiasi telefono, fisso o cellulare. La telefonata è totalmente gratuita. Da telefono cellulare, essa viene inoltrata anche senza credito o con copertura di altro gestore. 4

5 Il 118 va chiamato in caso di Dolore improvviso al torace Incidente stradale Perdita di coscienza Avvelenamento Il 118 va chiamato in caso di ED IN TUTTI I CASI DI REALE EMERGENZA SANITARIA: incidenti in mare; gravi ustioni; folgorazioni; disastri e calamità naturali. 5

6 Il 118 va chiamato in caso di Questa è un ambulanza E va chiamata per un emergenza o un urgenza! Questo invece è un taxi Si può chiamare quando ci cola il naso, si hanno sintomi influenzali, ci si è schiacciati un dito, siamo ubriachi I compiti della C.O. 118 Ricevere tutte le chiamate di Emergenza - Urgenza Attivare i più vicini mezzi di soccorso e/o rianimazione in servizio, idonei per l intervento da effettuare Impartire disposizioni circa il tipo di evento da trattare attraverso una probabile diagnosi, assegnando il codice di intervento più appropriato Allertare e far intervenire, se necessario, altri sistemi di emergenza Definire l evento nella sua criticità 6

7 I codici di intervento Rosso Stato di emergenza che si attiva quando le funzioni vitali sono gravemente compromesse o assenti; l intervento non può essere assolutamente differito in quanto il paziente versa in grave pericolo di vita Giallo Stato di urgenza che si verifica quando le funzioni vitali sono alterate; sebbene il paziente non versi in imminente pericolo di vita, l intervento non è da differire Verde La criticità è bassa, le funzioni vitali non sono compromesse e il paziente non versa in pericolo di vita; occorre raggiungere il paziente senza rischiare la sicurezza dell equipaggio o del mezzo di soccorso Bianco Il paziente ha tutte le funzioni vitali nella norma, non esiste un rischio imminente, sebbene l evento rientri nelle competenze del Pronto Soccorso I codici di intervento Rosso Giallo SI dispositivi acustici SI dispositivi luminosi Verde Bianco O dispositivi acustici O dispositivi luminosi 7

8 I codici di rientro Sono codici che vengono assegnati dalla C.O. o dal medico intervenuto con il mezzo di soccorso al momento che è terminata la valutazione del pz. 0 - Servizio annullato o rifiutato 1 - Soggetto affetto da forma morbosa di grado lieve 2 - Soggetto affetto da forma morbosa grave 3 - Soggetto con compromissione delle funzioni vitali 4 - Paziente deceduto Identificazione dei luoghi K - CASA S - STRADA L - IMPIA TI LAVORATIVI Y - IMPIA TI SPORTIVI P - UFFICI ED ESERCIZI PUBBLICI Q - IMPIA TI SCOLASTICI Z - ALTRI LUOGHI 8

9 Identificazione delle patologie C1 - TRAUMATICA C2 - CARDIOCIRCOLATORIA C3 - RESPIRATORIA C4 - EUROLOGICA C5 - PSICHIATRICA C6 - EOPLASTICA C7 - I TOSSICAZIO E C8 - ALTRA PATOLOGIA C9 - PATOLOGIA O IDE TIFICATA C0 - ETILICA Comunicazioni telefoniche La C.O. telefona alla squadra di soccorso presso la sede comunicando tutti i dati necessari ed il codice di attivazione L autista della squadra di soccorso (o il centralinista) chiama la C.O. per comunicare l avvenuta partenza dalla sede L autista della squadra di soccorso comunica l arrivo sul luogo dell evento (obiettivo) Il Team Leader comunica la descrizione dell evento, il numero di eventuali feriti, le loro condizioni ed i parametri vitali L autista della squadra di soccorso comunica la partenza dal luogo dell evento e l inizio del tragitto per il P.S. Il Team Leader (o l autista) comunica l arrivo al P.S. e chiede il numero progressivo del servizio svolto L autista della squadra di soccorso comunica la partenza dal P.S., confermando l operatività del mezzo L autista della squadra di soccorso (o il centralinista) chiama la C.O. per comunicare l avvenuto rientro in sede 9

10 La Centrale Operativa 118 Il Triage telefonico ( intervista ) Perché l intervista? Per effettuare il Triage e creare il Dispatch OVVERO l attivazione dei processi atti ad individuare il target ( dove ), a valutare il tipo di richiesta ( quanto( quanto ) e la scelta dei sistemi d inviod dei soccorsi ( cosa( cosa ) 10

11 Aspetti fondamentali del Dispatch 1. Intervista telefonica 2. Istruzioni pre-arrivo 3. Scelta del mezzo di soccorso 4. Supporto informativo ai Soccorritori Obiettivi del Dispatcher Ottenere da chi chiama informazioni sufficienti per: - allocare al meglio le risorse disponibili; - dare a chi chiama istruzioni appropriate. 11

12 Che cosa comunicare al Dispatcher 1. Dati della vittima 2. Dati del chiamante 3. Sede dell evento 4. Tipo di evento ASSEG AZIO E DEL CODICE DI GRAVITA SECO DO LE PATOLOGIE RISCO TRATE Identificazione del luogo dell evento Localizzazione dell evento: Comune, località, via, num. civico, altri riferimenti Viabilità di accesso Tempi stimati di arrivo 12

13 Gravità presunta del paziente PAZIE TE O TRAUMATIZZATO E cosciente? Respira? SI SI NO NO Ha dolore (ad es. dolore toracico)? Da quanto tempo? Ha patologie pre-esistenti (cardiopatie, respiratorie, )? Gravità presunta del paziente EVE TO TRAUMATICO Qual è stata la dinamica dell evento e quali sono i mezzi coinvolti (scontro auto/auto, auto/pedone, camion/auto, scontro frontale, salto di corsia, caduta da quanti metri e tipo, ecc.)? Quanti sono i feriti? Dove sono? Sono visibili? Si muovono? Sono imprigionati? I pazienti sono coscienti? Sono in stato soporoso? Manifestano forte agitazione? Sono vigili e orientati nel tempo e nello spazio? 13

14 Gravità presunta del paziente EVE TO TRAUMATICO I pazienti respirano? Come? Si riscontrano emorragie evidenti (ferite, fratture esposte, ecc.)? Si può verificare un rischio secondario evolutivo (incendio, esplosione, intossicazione, ecc.)? Priorità di Triage I principali elementi di gravità sono: Dolore toracico Difficoltà di respirazione Alterazioni dello stato di coscienza Gravi emorragie 14

15 Contribuire a salvare una vita Una volta dato l allarme, è fondamentale rispondere alle domande che vengono poste dagli operatori. Ciò che può sembrare una perdita di tempo al telefono, è la base indispensabile per un corretto soccorso. Anche se il Supporto Medico Avanzato (ALS) è già partito e sta raggiungendo il luogo dell evento, la Centrale fornisce preziose istruzioni per soccorrere chi ha bisogno di aiuto. In attesa dell ALS Mantenersi vicino al telefono per continuare a collaborare con la Centrale Operativa che sta inviando i mezzi di soccorso. Mantenere la zona di arrivo dei mezzi di soccorso libera da auto, persone, etc.. Di notte, accendere le luci esterne dell abitazione e segnalare bene la zona dell evento; in caso di incidente stradale, mantenere accesi i dispositivi luminosi dell ambulanza. 15

16 Il contesto dell emergenza PERICOLO, PAURA, DISPERAZIO E, TERRORE, A GOSCIA, ECCITAZIO E, SA GUE, MORTE, DOLORE, SHOCK, ME OMAZIO I, SOFFERE ZA FISICA E PSICHICA, ECESSITÀ DI SUPPORTO EMOTIVO, PA ICO, CO FUSIO E, IMPOTE ZA, ALTE ASPETTATIVE, I ADEGUATEZZA, RABBIA, ABBA DO O, SCO FORTO, RISCHIO, I CERTEZZA, IMPREVEDIBILITÀ L intervista ASPETTI DELLA COMU ICAZIO E DURA TE L I TERVISTA Mantenere la calma ed il controllo durante la conversazione, altrimenti non si riuscirà a trasmettere le informazioni utili. Mantenere il contatto telefonico: si rimane in linea fino a che non vengano comunicate tutte le informazioni necessarie; un eventuale pausa, sebbene possa creare ansia o possa indurre a riagganciare, va sempre interpretata come necessaria all operatore per coordinare l invio dei soccorsi più appropriati. 16

17 L intervista ASPETTI DELLA COMU ICAZIO E DURA TE L I TERVISTA Utilizzare un atteggiamento rispettoso e cortese, senza mai diventare maleducati o insofferenti: gli operatori ci stanno dedicando tutta l attenzione possibile ed agiscono nel minor tempo possibile! Essere molto chiari, usare un linguaggio semplice, in modo che si capisca ogni singola parola, parlando con voce chiara e senza gridare. Recepire le istruzioni operative che vengono fornite dall operatore, prestando sempre attenzione alle domande che ci verranno fatte. L intervista ASPETTI DELLA COMU ICAZIO E DURA TE L I TERVISTA Se necessario, descrivere la situazione con dovizia di particolari, in modo da tentare di farla immaginare agli operatori, così da poter ricevere consigli più appropriati. Accertarsi di fornire il numero di cellulare del Team Leader, o -in alternativa- un eventuale telefono cordless o un cellulare con ricezione stabile per stare più vicino alla vittima. 17

18 L intervista ASPETTI DELLA COMU ICAZIO E DURA TE L I TERVISTA on assumere un atteggiamento ostile nei confronti di una eventuale repetitive persistence: il ripetere i nomi, le domande ed il motivo delle stesse è una tecnica utilizzata dall operatore per cercare di far mantenere la concentrazione, in quanto chi chiama spesso è sconvolto e quindi non riesce a dare risposte adeguate alle domande, oppure ciò che gli viene chiesto è troppo emozionante e quindi non riesce a concentrarsi PER INFORMAZIONI REFERENTI ZONALI PISA FORMAZIONE TOSCANA MISERICORDIE formazione.pisa@misericordie.org ADRIANA TRIDENTI c/o Misericordia di Cenaia adrianatridenti@inwind.it BENEDETTO DERI c/o Misericordia nel Comune di Lari benedetto.deri@misericordialari.org DARIO SILVESTRI c/o Misericordia di Lungomonte silvestridario@yahoo.it 18

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