L impatto della legge finanziaria 2003 sui bilanci degli enti locali dell Emilia-Romagna: le conseguenze per le famiglie 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L impatto della legge finanziaria 2003 sui bilanci degli enti locali dell Emilia-Romagna: le conseguenze per le famiglie 1"

Transcript

1 L impatto della legge finanziaria 200 sui bilanci degli enti locali dell EmiliaRomagna: le conseguenze per le famiglie. Introduzione Il disegno di Legge Finanziaria 200, anche dopo le ultime modifiche, impone agli Enti Locali vincoli operativi stringenti all esercizio, che riducono l autonomia organizzativa e fiscale sancita dalle nuove norme costituzionali. Nella versione approvata dalla Camera, si pongono vincoli non tanto alla spesa quanto al disavanzo corrente degli enti locali, calcolato secondo particolari criteri, che deve essere non superiore al livello assoluto realizzato nel 200. Gli enti locali potrebbero in teoria rispettare tale vincolo sia con riduzioni di spese, sia con maggiori entrate proprie. L offerta di servizi ai cittadini può essere garantita nei livelli reali, sia attraverso un recupero di efficienza, sia attraverso l esercizio della propria autonomia impositiva e tariffaria. L idea che esistano spazi significativi per recuperi di efficienza a parità di servizi appaiono alquanto discutibili, per l eterogeneità delle condizioni degli enti locali. Di conseguenza le strade che in particolare i Comuni hanno per evitare di ridurre l offerta di servizi, prevalentemente di carattere sociale (asili nido, assistenza domiciliare, assistenza a non autosufficienti, ecc.), sono principalmente l aumento delle aliquote dell Ici o della partecipazione al costo dei servizi offerti. La prima via presenta tuttavia molti limiti, se si vuole fare salva la tassazione della casa di abitazione, mentre la seconda potrebbe avere effetti tali da compensare completamente i vantaggi della riduzione dell Irpef. Il condizionamento sull acquisto di beni e servizi renderà problematico il mantenimento dei servizi esistenti, nonostante gli Enti locali emiliani abbiano già operato un forte incremento di efficienza, sia col ricorso ad esternalizzazioni, sia con l uso sistematico delle convenzioni Consip. Nonostante ciò, questa voce di spesa dovrebbe crescere del % (preventivo 2002 rispetto a preventivo 200). E ovviamente l andamento generale delle spese 200 presenterà un tasso di crescita ben superiore a quello 200: basti pensare all aumento delle spese per personale conseguente al rinnovo contrattuale, che da solo determina un incremento delle spese correnti pari circa al 2% in media. Vi sono inoltre impegni contrattuali di spesa che determinano effetti di trascinamento (luce, gas, ecc.). Infine, vi è l aumento dei bisogni dovuto alle esigenze di adeguamento dei servizi già programmate, per far fronte a bisogni crescenti, indotti dai grandi mutamenti nella struttura della popolazione regionale. In EmiliaRomagna, infatti, vi è contemporaneamente, e in misura molto più elevata della media nazionale, sia un incremento della popolazione immigrata, sia un accentuato aumento della popolazione anziana. Tale crescita dei bisogni, non compensata dall adeguamento delle entrate per compartecipazione, si scarica sulle strutture esistenti. Il presente lavoro si propone di quantificare quale sarà l impatto della finanziaria 200 in EmiliaRomagna, prima a livello macro utilizzando i dati aggregati di bilancio preventivo 200 e 2002 dei 4 Comuni dell EmiliaRomagna, messi a punto congiuntamente dal Sistema Informativo sui bilanci tra Regione, Province, Comuni. Successivamente, si prenderanno in esame le conseguenze della manovra di equilibrio di bilancio sulle famiglie, utilizzando una elaborazione messa a punto dal Centro Analisi Politiche Pubbliche dell Università di Modena, effettuata su alcune famiglie tipo, individuate con l ausilio di apposite analisi sui servizi svolte dall AnciUpi regionale. A cura di Giuseppe Fiorani e Massimo Baldini, Capp, Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche, Università di Modena e Reggio Emilia.

2 2. L impatto della Legge finanziaria 200 a livello aggregato dei Comuni dell Emilia Romagna Per effettuare l esercizio di stima dell effetto della Finanziaria 200 con i dati disponibili, si devono esplicitare le ipotesi adottate. Anzitutto si adottano per la stima i dati di Preventivo 200 e 2002 dei 4 Comuni dell EmiliaRomagna, che costituiscono la gran parte della spesa pubblica a livello locale. Ciò comporta il limite di non considerare il bilancio di regione e province, in particolare le conseguenze sulla spesa sanitaria, e quindi di sottostimare l impatto complessivo. Esso però è un descrittore non lontano dall attuale volume finanziario della spesa pubblica locale dell Emilia Romagna. Il secondo e più forte limite di un esercizio su volumi medi di entrate e di spese dei comuni aggregati, consiste nel non poter prevedere gli effetti del mix dei parametri di bilancio dovuti alla dimensione dei comuni. A tali limiti si può peraltro ovviare con maggior tempo a disposizione. L utilità dell esercizio consiste invece di osservare i comuni nel loro insieme pur sapendo che non sono tutti uguali e di provare a immaginare concretamente gli effetti della finanziaria sui bilanci, le ripercussioni sulle risorse disponibili, l entità delle misure possibili e la loro diversa efficacia, l impatto infine per i cittadini amministrati. I dati, riportati nella tabella seguente, registravano un livello di entrate complessivo pari.78 mile (+5% rispetto al 200) e un livello di spese pari a.767 mile (+4,4% su 200), con un lieve avanzo che si ipotizza totalmente assorbito dalla gestione, in attesa di conoscere i dati consuntivi. L incremento del 45% rispetto al 200 è importante per calcolare a parità di prestazioni di quale sarebbe l incremento atteso del 200, che invece la legge finanziaria di fatto vuole bloccare.

3 Stato Pubbl. Entrate V Entrate 2002.a. su 200 Spese 2002 V.a..0 ICI.05,9% Personale 5 Add.IRPEF 0 Acquisto B/S Comp.IRPEF 5 Prestazioni Servizi 6 Trib.minori 58 Trasferimenti Altre Entrate 25 Int.Passivi 92 2 Titolo I.086 4,4% Ammortamenti 7 Trasf.Stato 64 Altre Spese Corr 64 Totale Spese.48 Fondo Svil. Inv. 22 Correnti Altri Trasf. 7 Quota capitale 0 Mutui 284 Altri Tasf. Reg Titolo II 49 2,6% (B) Totale spese 7 Proventi Serv. 6 2 Proventi beni 0 7 Int. E Utili 2 Altre Entrate 55 9 Titolo III 69,% Tit.I+II+III.604,5% Oneri Urb. 9 Avanzo 5 Saldo Finanziario Altro 9 (AB) 6 Saldo Patto Totale 79 Stabilità (A) Totale 5 Diff. Su Patto.78,% Stabilità 200 su 200,6% 8,%,9%,0% 6,8% 0,0% 7,9%,2%,4% % Fonte: Il bilancio preventivo aggregato anno 2002 di 4 Comuni dell EmiliaRomagna. Regione ER, AnciUpi regionale ER Nell effettuare l esercizio di stima degli effetti della legge finanziaria per il 200, si sono adottate le seguenti ipotesi, al fine di determinare l entità del disavanzo in assenza di qualsiasi intervento. Per quanto riguarda le entrate, il sistema dei trasferimenti (tenendo conto del taglio del 2% sui trasferimenti del 200 e dell incremento di economie sul Fondo Sviluppo Investimenti, usato per la redistribuzione) prevede di fatto le stesse risorse dell anno precedente, per la media dei comuni. Prosegue un processo di perequazione per gli enti sottodotati, che consente loro di adeguare le entrate (D.Lgs.244/997). Fino a quando la compartecipazione Irpef sarà limitata al tetto dei trasferimenti precedentemente assegnati dallo Stato, non possono essere considerati gli effetti inerziali di aumento del gettito dovuti alla crescita del PIL regionale. Dato lo stato di realizzazione dei Piani regolatori, l attività edilizia si prevede sostenuta. Di conseguenza gli Oneri di urbanizzazione si stima possano crescere del 4% rispetto al D altra parte, si è calcolata la riduzione della quota di tali oneri utilizzabile per la spesa corrente, in base al vincolo del 0% reinserito dalla finanziaria, rispetto ad un loro uso medio stimato del 50%.

4 A seguito della riduzione nazionale di 00 mile Fondo Sviluppo Investimenti, si è operata una riduzione del 0% di tale voce in EmiliaRomagna. Per quanto riguarda le spese correnti, si è calcolato l effetto dell incremento del,2% delle spese del personale dovute per i rinnovi contrattuali in corso, e l ipotesi di un incremento di tutte le altre spese correnti pari all inflazione programmata del,4%, ipotesi peraltro molto ottimistica. Anche se non dipende direttamente dalla finanziaria, è opportuno considerare l effetto dell incremento TARSU. Nonostante la deroga di un anno nel passaggio da tassa a tariffa, l adeguamento del corrispettivo per il costo di smaltimento dei rifiuti è praticamente inevitabile, sia per i comuni già passati a tariffa, sia per quelli in regime di tassa. Questi ultimi la maggioranza dovranno far fronte alle richieste di adeguamento dei costi da parte dei gestori del servizio, e contemporaneamente alla necessità di ridurre l onere per lo smaltimento a loro carico. Si ricorda infatti che il grado di copertura della tassa è in media, in regione, l 8085% del costo. Aumentare del 0% il grado di copertura può significare un aumento dello 0,5% delle entrate. Si ipotizza prudenzialmente un incremento delle entrate del 5%. Le condizioni di partenza del 200 sono riassunte nel seguente prospetto: % su % su Entrate 200 V.a. 200 Spese 200 V.a. 200 ICI.05 0,0% Personale.40,2% Add.IRPEF 0 Acquisto B/S 282,4% Comp.IRPEF 45 Prestazioni Servizi.426,4% Trib.minori 58 Trasferimenti 6,4% Altre Entrate 25 Int.Passivi 92 0,0% Titolo I ,0% Ammortamenti 7,4% Trasf.Stato 64 Altre Spese Corr 66,4% Fondo Svil. Inv. 22 Totale Spese Correnti.549,9% Altri Trasf. Stato 70 Quota capitale Mutui 284 Altri Tasf. Reg. 9 Titolo II 549 0,0% B Totale spese.8 Proventi Serv. Pubbl. 62 Proventi beni 0 Int. E Utili 72 Altre Entrate 55 Titolo III 969 0% Tit.I+II+III.604 0,0% Oneri Urb. 24 Avanzo % Altro 59 Saldo Finanziario (AB) 46 Totale 8 Saldo Patto Stabilità 55 A Totale Entrate.787 0,% Diff. Su Patto Stabilità Fonte: Nostra elaborazione sui dati del bilancio preventivo aggregato anno 2002 di 4 Comuni dell Emilia Romagna. Regione ER, AnciUpi regionale ER Il disavanzo finanziario risultante è di circa 46 mile, che rappresenta la manovra effettiva che gli Enti Locali dovranno impostare. Il vincolo ulteriore posto dalla Legge Finanziaria è che il disavanzo, calcolato in termini di patto di stabilità 2, non può superare il livello raggiunto nel 200. Si tenga presente che tale disavanzo era di 266 mile, e che quello tendenziale del Tale disavanzo, che è il vincolo chiave per ogni comune, è stato approssimato nel modo seguente: (Σ(T.I+T.III) + Oneri Urb. Comp.Irpef ) (Σspesa Corr. Int.Pass.). Esso viene effettuato sia sui movimenti di cassa che di competenza. Il mancato rispetto comporta conseguenze durissime per il 2004: blocco delle assunzioni di personale a qualsiasi titolo; blocco dei mutui per investimenti; diminuzione del 0% della spesa riconosciuta per beni e servizi.

5 assumendo che le assunzioni del nostro esercizio siano ragionevoli si attesta a 529 mile. La differenza del disavanzo 200 in termini di patto di stabilità, sul 200, è pari a 26 mlde. E una differenza che appare pressoché impossibile recuperare.. La possibile manovra sulle entrate Data l entità del disavanzo, le alternative per la sua riduzione sono le seguenti: a) riduzione dei servizi di welfare; b) aumento delle entrate tramite imposte proprie; c) aumento del contributo per i servizi alle famiglie (asili, case protette, ecc.); d) aumento dell efficienza. Per quanto attiene alle entrate di natura tributaria, la possibilità di manovrare i tributi comunali, esclusa l addizionale IRPEF, dipende sia dal sistema di preferenze locali, che dalle manovre già impostate nel Il maggior spazio di manovra è dato dall ICI, il cui gettito rappresenta il 29,% delle entrate correnti. Intervenire tramite questa imposta incide sull aliquota dell abitazione principale (la meno usata), in quanto l aliquota ordinaria per molti comuni presenta spazi di manovra ristretti. Infatti, come si nota nelle tabelle successive, 240 comuni, pari al 70,% dei comuni e al 70,9% della popolazione, hanno utilizzato un aliquota ordinaria compresa tra il 6 e il 7 per mille. L aliquota per l abitazione principale presenta invece ancora spazi di manovra: 97 comuni, pari al 5,8% dei comuni e al 68,8% della popolazione, hanno utilizzato un aliquota per abitazione principale compresa tra il 5 e il 5,9 per mille. Aliquota ordinaria Comuni Popolazione % Comuni % Popolazione 7,00 6, ,% 70,9% 5, ,5% 28,6% 4, ,% 0,5% Aliquota abit. princ. Comuni Popolazione % Comuni % Popolazione 7,00 6, ,% 6,% 5, ,8% 68,8% 4, ,% 4,8% Fonte: Regione ER, AnciUpi regionale ER Se i comuni utilizzassero al massimo le aliquote, il maggior gettito ICI ammonterebbe a circa 90 mile, più che sufficienti per fronteggiare il disavanzo tendenziale 200. Ma ciò significherebbe scaricare soprattutto sui proprietari di prima casa il costo del riaggiustamento, con effetti sociali prevedibili. L attuale situazione dell ICI a livello regionale è riassunta nella tabella seguente. ICI Abitazione principale Aliquota Ordinaria Aliquota media 0,0055 0,0062 Imponibile ICI GettitoICI Fonte: Regione ER, AnciUpi regionale ER L imposta comunale sulla pubblicità ed il diritto sulle pubbliche affissioni, il cui gettito rappresenta una modesta quota delle entrate correnti, è stata oggetto di significativi interventi da parte dello Stato. Il DPCM 6/2/220 ha disposto, dal 2002, un aumento delle tariffa base (dal

6 8,8% per i comuni di classe I al 7,5% per i comuni di classe V), mentre la Finanziaria 2002 ha esentato le superficie inferiori ai 5 mq. La normativa lascia ampi spazi di manovra, permettendo aumenti fino al 50% della tariffa base. Ma si deve tuttavia considerare gli aumenti già effettuati nel 2002, ed il fatto che l imposta è rivolta solo alle imprese. Analoghe argomentazioni possono valere per la Tosap. Il recupero del disavanzo solo dal lato delle entrate per i servizi di welfare richiederebbe di aumentare il contributo delle famiglie interessate in media del 520%, il che sarebbe insostenibile per gran parte di quei bilanci familiari. Si ipotizza pertanto che la manovra agisca congiuntamente su diversi strumenti di bilancio, e che il duplice obiettivo del pareggio, sottoposto al vincolo del disavanzo ammesso a livello del 200, venga perseguito mediamente con i seguenti interventi: a) aumento aliquota ordinaria ICI dello 0,00; b) Aumento dell aliquota abitazione principale dello 0,00; c) Aumento dei tributi minori del 0%; d) Aumento Altre entrate 5%; e) Aumento delle tariffe per servizi del 4%; f) Aumento dell efficienza dell 0,7% su acquisti beni e servizi e altre spese correnti (mancato recupero dell inflazione programmata).

7 Il bilancio aggregato 200 si configura come segue. % su % su Entrate 200 V.a. 200 Spese 200 V.a. 200 ICI.09,8% Personale.40,2% Add.IRPEF 0 Acquisto B/S 280 0,7% Comp.IRPEF 45 Prestazioni Servizi.46 0,7% Trib.minori 74 Trasferimenti 6,4% Altre Entrate 4 Int.Passivi 92 0,0% Titolo I 2.58,4% Ammortamenti 7,4% Trasf.Stato 64 Altre Spese Corr 65 0,7% Fondo Svil. Inv. 0 Totale Spese Correnti.56,5% Altri Trasf. Stato 70 Quota capitale Mutui 284 Altri Tasf. Reg. 9 Titolo II 57 2,2% B Totale spese.820 Proventi Serv. Pubbl. 66 Proventi beni 0 Int. E Utili 72 Altre Entrate 55 Titolo III 99 % Tit.I+II+III.688 2,% Oneri Urb. 74 Avanzo Altro 59 Saldo Finanziario (AB) 2 Totale Saldo Patto Stabilità 406 A Totale Entrate.822,0% Diff. Su Patto Stabilità Fonte:Nostra elaborazione su dati del bilancio preventivo aggregato anno 2002 di 4 Comuni dell Emilia Romagna. Regione ER, AnciUpi regionale ER Ipotizzando una manovra drastica del tipo descritto, il saldo finanziario è praticamente in pareggio, ma ciononostante il vincolo del deficit in termini di patto di stabilità a livello 200 è ampiamente sfondato. Naturalmente, dato il vettore delle variabili di intervento sulla struttura del bilancio, si possono simulare diverse combinazioni dei coefficienti, al fine di valutare la sostenibilità dell intervento. Ad esempio, si può ipotizzare di non intervenire sull aliquota dell abitazione principale ed aumentare il contributo alla copertura dei costi dei servizi alle persone. E difficile, per l entità del disavanzo tendenziale a parità di condizioni, che una manovra sia evitabile, anche rinunciando ad adeguare i servizi ad una popolazione crescente e con bisogni crescenti. Ciò potrebbe avvenire solo in modo indiretto attraverso interventi straordinari (ad esempio, con i proventi di alienazioni si potrebbero in parte estinguere mutui, riducendo la quota di spesa corrente). Ma anche ammesso che ciò sia fattibile in tempi rapidi e in modo da ottenere risultati significativi e non è il caso della maggioranza dei comuni emiliani si sposterebbe solo in avanti il costo dell aggiustamento. Anche per esplorare in quale direzione dosare gli interventi di riduzione del disavanzo tendenziale, ci si pone ora il problema di calcolare gli effetti della manovra di aggiustamento sulle famiglie dell EmiliaRomagna. 4. L impatto della legge finanziaria 200 sulle famiglie dell EmiliaRomagna Un elemento qualificante della legge finanziaria 200 è la riduzione dell IRPEF per le famiglie a basso reddito. Tale obiettivo, di per sé positivo e già impostato dai precedenti governi di centrosinistra, implica una riduzione di spesa pubblica, la quale per un quarto è intermediata a livello locale. Il blocco delle addizionali IRPEF e IRAP e di altri tributi locali serve a scaricare parte di questo impegno del governo centrale sugli enti locali. Non vi è spazio qui per la discussione se la limitazione dell autonomia locale sia legittima in termini costituzionali; e

8 nemmeno per soffermarsi sull impatto in termini di responsabilizzazione, e quindi di efficacia del raggiungimento di obiettivi di risanamento duraturo. Poiché nei paragrafi precedenti si è mostrata, sia pure in modo approssimativo, l entità del disavanzo tendenziale da coprire per i Comuni dell EmiliaRomagna, si tenterà ora di calcolare quali potrebbero essere gli effetti di tale manovra sulle famiglie. Si è già detto quali sono le possibili opzioni: o maggiori tasse (Ici, Tarsu e tariffe) o minori servizi. Non è possibile su questo terreno avanzare valutazioni quantitative pienamente attendibili: sono troppe le variabili in gioco da cui possono dipendere gli esiti distributivi, anche se è evidente l obiettivo di lasciare le gatte da pelare agli enti decentrati. E possibile formulare qualche conclusione meno approssimativa ricorrendo all analisi di alcune figure tipo, che potrebbero, anche se in modo non del tutto preciso, corrispondere alla situazione di molte famiglie italiane. Consideriamo quindi quattro famiglie tipo: tre condividono la stessa composizione, padre madre e un figlio appena nato, mentre la quarta è costituita da un pensionato solo, che necessita di assistenza domiciliare. Tutte sono proprietarie della casa in cui risiedono, e ciò che le differenzia è soprattutto il reddito, come mostrato dalle prime righe della tabella che segue. I valori monetari dei redditi che si possono leggere in tabella sono le medie calcolate su tutte le famiglie italiane che condividono la medesima struttura sociodemografica. La prima famiglia ha un capofamiglia dipendente (operaio o impiegato) e un coniuge occupato, nella seconda la persona di riferimento è un dirigente, la terza è composta da una persona sola in pensione, e la quarta da un capofamiglia operaio con moglie casalinga. Tre famiglie su quattro, con l eccezione di quella del pensionato, hanno un bambino che frequenta l asilo nido. I primi due tipi rappresentano quindi famiglie con due entrate per redditi da lavoro dipendente, la prima di livello modesto e la seconda di livello più elevato; la condizione patrimoniale è correlata al reddito. Gli altri due tipi di famiglia sono caratterizzati da un solo reddito; nel caso della pensione, al reddito minore fa fronte una maggior ricchezza patrimoniale realizzata con il flusso di risparmi nel ciclo di vita. Le famiglie sono considerate tipiche dal punto di vista delle utenze dei servizi comunali: presentano infatti, in base ai componenti, una diversa composizione di utenti per i principali servizi erogati dai comuni; non si possono invece considerare rappresentative della distribuzione di tutte le famiglie della regione, soprattutto perché è ovviamente molto ridotta la quota di nuclei in cui è presente un bambino di età inferiore a tre anni. Con queste informazioni di partenza, ci si propone di capire quale sarà l effetto netto della legge finanziaria sulle famiglie emiliane, e quali gruppi sociali sopporteranno maggiormente il peso della manovra. Per ciascuna di queste famiglie si calcola l effetto della riforma IRPEF, e l effetto della manovra locale ipotizzata per contenere il disavanzo tendenziale, sia dal lato del contributo ai servizi di welfare locali che dal lato dell imposta ICI. Si è inoltre tenuto conto dell adeguamento della TARSU, che graverà nel 200 sulle famiglie in misura oscillante tra il 0% al 0%, per il passaggio da tassa a tariffa. Tale adeguamento non è direttamente frutto della finanziaria, ma per la sua rilevanza deve essere considerato. Non si è potuto invece, per mancanza di elementi conoscitivi, valutare l effetto del contenimento della spesa sanitaria. Descrizione Famiglia : Famiglia 2: Famiglia : Famiglia 4: professione capofamiglia dipendente Dirigente pensionato dipendente professione coniuge Occupato occupato assente casalinga reddito imp. marito reddito imp.moglie 9 75 assente 0 n. figli 0 rendita cat.ab. Princ Patrimonio mobiliare metri quad.abitazione Isee non serve 048 Fonte: Elaborazione CAPP su dati AnciUpi EmiliaRomagna

9 Per ogni tipo di famiglia si è determinata la situazione del reddito e delle imposte nel 2002, nonché il contributo al costo dei servizi comunali utilizzati dai componenti, in base alla fascia di reddito in termini di Isee. Si è adottata la scala Isee e il livello di tariffa mensile per il servizi Asili Nido e Assistenza Domiciliare di un comune rappresentativo della condizione media dei comuni emiliani. Analogamente, si è determinata la Tarsu per metro quadro di abitazione. In questo caso si è considerato che l impatto della tariffa, oltre ad incrementare il gettito delle casse erariali per l introduzione dell IVA, avrà un notevole impatto sulle famiglie ed in particolare sulle famiglie con un componente, che rappresentano il 5% del totale delle famiglie. Per queste, il passaggio da tassa a tariffa determinerà un incremento che va dal 5% al 45%, secondo il grado di copertura esistente in regime di tassa. I parametri adottati per il calcolo sono riportati nel prospetto seguente. Le tariffe mensili sono espresse in Euro. Parametri Parametri Aliquota ici I casa: 0,0055 0,006 Tariffa tarsu per metro q., fam. Tariffa mensile nido: 28 47,2 fam ,55 fam ,5 Tariffa mens. Ass.dom La tabella seguente riporta la condizione dei quattro tipi di famiglie nel 2002, applicando i parametri sopra riportati. Nel 2002: Famiglia Famiglia 2 Famiglia Famiglia 4 Irpef totale asilo nido Tarsu Ici ass. dom Totale Fonte: Elaborazione CAPP su dati AnciUpi EmiliaRomagna Si è quindi ipotizzato che, per effetto della manovra di riequilibrio del disavanzo tendenziale 200, stimata nei paragrafi precedenti, i parametri per le famiglie si modifichino come riportato nella tabella sui parametri. Si sono volutamente adottate ipotesi forti, al fine di verificare la sensibilità del modello utilizzato. Le ipotesi sono di un incremento aliquota ICI su abitazione principale dello 0,5 per mille; un aumento Tarsu del 0%; un aumento del contributo al costo dei servizi a domanda individuale del 5%. Rispetto al 2002, il saldo tra il beneficio IRPEF e l effetto della maggior pressione locale appare favorevole soprattutto per la famiglia di tipo (66 euro di minori imposte) e (242 Euro di minori imposte). Per la famiglia di tipo 4, la più disagiata, il guadagno è meno consistente, mentre la famiglia di tipo 2 subirà nel 200 una maggior pressione fiscale di circa 0 Euro. Nel 200: Famiglia Famiglia 2 Famiglia Famiglia 4 Irpef totale

10 asilo nido tarsu ici Ass. dom Totale Saldo Saldo solo irpef Saldo bilancio locale Saldo solo nido e ass Saldo tasse e tariffe locali Fonte: Elaborazione CAPP su dati AnciUpi EmiliaRomagna In sostanza, le famiglie con redditi modesti hanno un beneficio netto, particolarmente rilevante per i nuclei bireddito, mentre per quelle con redditi più elevati si prospetta un esborso netto. Malgrado l Irpef diminuisca per tutte le famiglie qui considerate, tuttavia il guadagno Irpef risulta per alcune significativamente ridimensionato dall incremento dei prelievi locali, ed in un caso il saldo muta di segno. Per la famiglia con un solo lavoratore dipendente a basso reddito, il guadagno risulta più che dimezzato, così come per quella del pensionato solo. Se consideriamo poi che per molte famiglie a reddito molto basso la riduzione dell Irpef potrebbe non essere di alcun beneficio, se già oggi non sono contribuenti netti, mentre esse potrebbero dover comunque pagare almeno alcuni dei maggiori oneri decisi a livello locale, pare ragionevole concludere che una quota significativa di famiglie potrebbe finire per pagare di più nel 200. Si è cercato di verificare queste congetture con i dati di distribuzione delle famiglie dell Italia settentrionale, in base al reddito, derivanti dall indagine Banca d Italia. In primo luogo si è trasformato il reddito in reddito disponibile equivalente. In secondo luogo si sono applicati i parametri di pressione fiscale dell esercizio precedente. Infine si è strutturata la distribuzione delle famiglie in decili di reddito. Ripetendo su tutte le famiglie del campione Banca d Italia sui bilanci delle famiglie italiane la stessa simulazione sopra svolta sulle famiglie tipo, tra le famiglie del primo decile circa il 90% finirebbe per pagare di più nel 200, una quota che scende al 59% nel secondo decile e al 6% nel terzo. Nel complesso, il saldo sarebbe negativo per circa una famiglia su quattro, soprattutto tra i gruppi che meno beneficiano della riduzione Irpef per il 200, ovvero i molto poveri ed i molto ricchi. Confronto : quota di famiglie che perdono, per decili di reddito disponibile equivalente 92% 2 59% 6% 4 6% 5 9% 6 5% 7 0% 8 0% 9 % 0 0% Totale 25%

Tasse e imposte fra Governo e Governi Sintesi dell analisi Cisl e Caf Cisl sulle dichiarazioni dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati

Tasse e imposte fra Governo e Governi Sintesi dell analisi Cisl e Caf Cisl sulle dichiarazioni dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco, Previdenza e Riforme Istituzionali Tasse e imposte fra Governo e Governi Sintesi dell analisi Cisl

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato

Dettagli

PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007

PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007 PRODUTTORI CONTRIBUENTI CONSUMATORI L INCIDENZA FISCALE DEGLI STRANIERI IN EMILIA-ROMAGNA NEL CORSO DEL 2007 a cura dell Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio (ottobre 2009) Premessa L apporto

Dettagli

ATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa

ATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa Regione dell Umbria Provincia di Perugia ATI Umbria 3 RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa INTRODUZIONE Lo scopo del presente documento

Dettagli

COMUNE DI ROVIGO. Presentazione

COMUNE DI ROVIGO. Presentazione Presentazione Rendiconto della Gestione 2007 1 IL RENDICONTO DELLA GESTIONE 2007 Come sono stati spesi i soldi dei cittadini di Rovigo nel 2007 1. La popolazione* nell ultimo triennio Abitanti al 31.12.2005

Dettagli

Il Sistema dei Finanziamenti

Il Sistema dei Finanziamenti Il Sistema dei Finanziamenti Dott.ssa Patrizia Ruffini - Contabilità e bilancio delle Pubbliche Amministrazionioni Pubbliche 1 FINANZIAMENTO DELLA GESTIONE Insieme di processi (operazioni di gestione esterna)

Dettagli

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

L impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Modena

L impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Modena L impatto distributivo dei tributi locali: un applicazione sul Comune di Indagine sulle condizioni economiche e sociali della famiglie della Provincia di Riforme anni 90: maggiore autonomia delle amministrazioni

Dettagli

C.O.VE.VA.R. PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E DOCUMENTI ALLEGATI IL REVISORE. Dr. Tino Candeli

C.O.VE.VA.R. PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E DOCUMENTI ALLEGATI IL REVISORE. Dr. Tino Candeli C.O.VE.VA.R. Consorzio Obbligatorio Comuni del Vercellese e della Valsesia per la gestione dei rifiuti urbani della Provincia di Vercelli PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015

Dettagli

L IRPEF del 2007 Alcuni esercizi

L IRPEF del 2007 Alcuni esercizi Esercizi L IRPEF del 2007 Alcuni esercizi Capitolo III, Lezione 1 Le aliquote e le detrazioni dell Irpef Capitolo III, Lezione 1 SCALA DELLE ALIQUOTE redditi 2007 Scaglioni Al.legalelegale EURO (%) 0-15.000

Dettagli

IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA

IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Capitolo IV. IL FINANZIAMENTO DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO IN ITALIA Rapporti tra Stato e - Regioni - Enti locali (Comuni, Province,

Dettagli

Rapporto sulle entrate Giugno 2013

Rapporto sulle entrate Giugno 2013 Roma, 05/08/2013 Rapporto sulle entrate Giugno 2013 Le entrate tributarie e contributive nel primo semestre 2013 mostrano nel complesso una crescita del 2,2 per cento (+6.767 milioni di euro) rispetto

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI

RELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI RELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO ANNO 2012 Aosta, ottobre 2012 IL DIRIGENTE DELL AREA FINANZIARIA - D.ssa Valeria Zardo - PREMESSE L ordinamento finanziario e contabile degli

Dettagli

2. Esercizi di contabilità finanziaria

2. Esercizi di contabilità finanziaria 2. Esercizi di contabilità finanziaria di Carmela Barbera e Silvia Rota La lettura del bilancio preventivo 1. Il caso del Comune di Avalonia Viene fornito un estratto semplificato del bilancio di previsione

Dettagli

GESTIONE FINANZIARIA

GESTIONE FINANZIARIA GESTIONE FINANZIARIA SCELTE QUALIFICANTI Considerato che il bilancio di un Ente locale deve garantire equilibrio tra il rigore dei numeri e i bisogni dei cittadini, tra la necessità del raggiungimento

Dettagli

COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno

COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno PATTO DI STABILITA COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno SETTORE RISORSE UMANE ECONOMICHE E STRUMENTALI PATTO DI STABILITA INTERNO ENTI LOCALI Legge n 244 del 24/12/2007 Legge Finanziaria

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO

Dettagli

Finanziaria 2008. www.governo.it. Consiglio dei Ministri del 28.09.2007 FISCO. Ministero dell Economia e delle Finanze.

Finanziaria 2008. www.governo.it. Consiglio dei Ministri del 28.09.2007 FISCO. Ministero dell Economia e delle Finanze. Consiglio dei Ministri del 28.09.2007 FISCO Fisco semplice per i piccoli imprenditori Addio libri contabili, Iva e Irap. Per le piccole imprese solo un forfait. Un milione di imprenditori minimi e marginali,

Dettagli

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione

La consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.

Dettagli

30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI

30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI 30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI Esercizio 1 - IRPEF Il signor X, che vive solo e non ha figli, ha percepito, nel corso del 2008, i seguenti redditi: - Redditi da lavoro dipendente

Dettagli

Circolare N.62 del 10 Aprile 2013

Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 Circolare N.62 del 10 Aprile 2013 IMU e IRPEF, obblighi dichiarativi e figli a carico Gentile cliente con la presente intendiamo informarla su alcuni aspetti in materia di IMU e IRPEF, con particolare

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Come varia la manovra dopo le modifiche parlamentari al Disegno di Legge di Stabilità

Come varia la manovra dopo le modifiche parlamentari al Disegno di Legge di Stabilità Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco, Previdenza, Formazione Sindacale Come varia la manovra dopo le modifiche parlamentari al Disegno

Dettagli

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE: Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Dettagli

Relazione del Tesoriere al Bilancio di Previsione 2015

Relazione del Tesoriere al Bilancio di Previsione 2015 Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Caltagirone Codice fiscale 04547150872 Partita iva 04547150872 Viale Autonomia 27-95041 Caltagirone Relazione del Tesoriere al Bilancio di

Dettagli

Comune di Desenzano del Garda Bilancio di previsione 2010/2012

Comune di Desenzano del Garda Bilancio di previsione 2010/2012 Comune di Desenzano del Garda Bilancio di previsione 2010/2012 1 Il quadro finanziario dei Comuni si inserisce in un contesto di finanza pubblica particolarmente indebolito dalla crisi economica che ha

Dettagli

OGGETTO: Il nuovo Isee

OGGETTO: Il nuovo Isee Informativa per la clientela di studio del 04.12.2013 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Il nuovo Isee Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE fondo pensione aperto aviva Fondo Pensione Istituito in Forma di Patrimonio Separato da AVIVA S.p.A. (Art. 12 del Decreto Legislativo 5 Dicembre 2005, n. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

L IMPATTO DELLA MANOVRA SULLE FAMIGLIE STRANIERE. Costano quasi mezza mensilità

L IMPATTO DELLA MANOVRA SULLE FAMIGLIE STRANIERE. Costano quasi mezza mensilità L IMPATTO DELLA MANOVRA SULLE FAMIGLIE STRANIERE Costano quasi mezza mensilità Nel 2011 sono state realizzate 3 manovre fiscali: a Luglio (DL 98/2011), a Ferragosto (DL 138/2011) e a Dicembre (DL 201/2011).

Dettagli

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione

FATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1

Dettagli

Analisi dell ipotesi di introduzione di una deduzione fissa per i figli a carico

Analisi dell ipotesi di introduzione di una deduzione fissa per i figli a carico Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco e Previdenza Nota a cura di Paola Serra e Lorenzo Lusignoli Politica fiscale per la famiglia Analisi dell ipotesi di introduzione di una deduzione

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Aviva Top Pension Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione Forme pensionistiche complementari individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita (art. 13 del

Dettagli

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI

VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

Dettagli

Come funziona il Patto di

Come funziona il Patto di Come funziona il Patto di Stabilità per i Comuni SOMMARIO 1. Il Patto di Stabilità esterno (Italia Vs Europa) 2. Il Patto di Stabilità interno (Stato Vs Autonomie Locali) 2.1. Come si calcola il saldo

Dettagli

Le risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere

Le risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere Il bilancio delle risorse in Piemonte: recuperare il federalismo fiscale per tornare a crescere Non consiste tanto la prudenza della economia nel sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie,

Dettagli

Rapporto sulle entrate Aprile 2014

Rapporto sulle entrate Aprile 2014 Rapporto sulle entrate Aprile 2014 Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-aprile 2014 mostrano, nel complesso, una contrazione pari a circa 232 milioni di euro (-0,1 per cento) rispetto

Dettagli

SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B. Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. C.F. e P.I. 02683380402 * * * * *

SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B. Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. C.F. e P.I. 02683380402 * * * * * SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. Iscritta al Registro Imprese al N.02683380402 C.F. e P.I. 02683380402 * * * * * RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

IL COSTO DELLA GESTIONE ASSOCIATA Un analisi dell efficienza del sistema Comuni+Unione

IL COSTO DELLA GESTIONE ASSOCIATA Un analisi dell efficienza del sistema Comuni+Unione IL COSTO DELLA GESTIONE ASSOCIATA Un analisi dell efficienza del sistema Comuni+Unione ( a cura di Nara Berti) Le presenti note hanno lo scopo di verificare l efficienza dei servizi associati rispetto

Dettagli

Comune di Vicenza. Bilancio di previsione 2016

Comune di Vicenza. Bilancio di previsione 2016 Comune di Vicenza Bilancio di previsione 2016 Bilancio di previsione entro dicembre Quest anno la giunta si è posta l obiettivo di predisporre il bilancio di previsione anticipando fortemente i tempi per

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria

Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria Il caso Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria di Silvia Tommaso - Università della Calabria Nella scelta delle fonti di finanziamento, necessarie alla copertura del fabbisogno

Dettagli

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori 18 settembre 2014 A Bologna nel 2012 quasi 296.000 contribuenti

Dettagli

Capitolo 21. Risparmio e formazione di capitale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke

Capitolo 21. Risparmio e formazione di capitale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Capitolo 21 Risparmio e formazione di capitale In questa lezione Risparmio individuale: risparmio e ricchezza moventi del risparmio (tasso di interesse, ciclo di vita, precauzionale, profili consumo) Risparmio

Dettagli

La regolazione tariffaria degli investimenti nei servizi pubblici Esperienze a confronto e prospettive per i servizi idrici. Roma, 14 dicembre 2011

La regolazione tariffaria degli investimenti nei servizi pubblici Esperienze a confronto e prospettive per i servizi idrici. Roma, 14 dicembre 2011 La regolazione tariffaria degli investimenti nei servizi pubblici Esperienze a confronto e prospettive per i servizi idrici Roma, 14 dicembre 2011 La finanziabilità dei Piani nel servizio idrico Ovvero,

Dettagli

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni

Dettagli

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Il calcolo dell IRPEF 2003: verifica della clausola di salvaguardia

Il calcolo dell IRPEF 2003: verifica della clausola di salvaguardia Il calcolo dell IRPEF 2003: verifica della clausola di salvaguardia PREMESSA A partire dal 2003 è stato avviato il primo modulo della riforma fiscale diretto a modificare il sistema di tassazione del reddito

Dettagli

FONDO PENSIONE APERTO AVIVA

FONDO PENSIONE APERTO AVIVA FONDO PENSIONE APERTO AVIVA FONDO PENSIONE ISTITUITO IN FORMA DI PATRIMONIO SEPARATO DA AVIVA S.P.A. (ART. 12 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005, N. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

87083 Amministrazione e controllo. Fondata sulle informazioni tratte dalla contabilità

87083 Amministrazione e controllo. Fondata sulle informazioni tratte dalla contabilità 87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche Analisi Analisi di bilancio Fondata sulle informazioni tratte dalla contabilità finanziaria Analisi del bilancio preventivo Analisi del conto del

Dettagli

Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo

Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Napoli ha l obiettivo di sintetizzare le

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il

Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento

Dettagli

CIRCOLARE A) IVA E IMPOSTE INDIRETTE SULLA LOCAZIONE

CIRCOLARE A) IVA E IMPOSTE INDIRETTE SULLA LOCAZIONE CIRCOLARE Padova, 1^ ottobre 2007 SPETT.LI CLIENTI LORO SEDI Oggetto: Locazione di immobili e altre problematiche fiscali. Con la presente Vi informiamo che è stata pubblicata la Legge 448/2006, che ha

Dettagli

Art. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione

Art. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione Regolamento di applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente per le prestazioni sociali agevolate. Approvato con deliberazione di C.C. n. 50 del 30.11.2007 Art. 1 Premessa Il presente

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2014 Pubblicato in data 02 febbraio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

MARCO BERRY MAGIC FOR CHILDREN onlus Sede legale in Torino, C.so Duca degli Abruzzi 6 Codice Fiscale 97747030019 NOTA INTEGRATIVA SUL BILANCIO CHIUSO

MARCO BERRY MAGIC FOR CHILDREN onlus Sede legale in Torino, C.so Duca degli Abruzzi 6 Codice Fiscale 97747030019 NOTA INTEGRATIVA SUL BILANCIO CHIUSO MARCO BERRY MAGIC FOR CHILDREN onlus Sede legale in Torino, C.so Duca degli Abruzzi 6 Codice Fiscale 97747030019 NOTA INTEGRATIVA SUL BILANCIO CHIUSO AL 31/12/2012 Signori associati, il presente documento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di

Dettagli

L IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO PROBLEMI PRINCIPALI. 1) Scelta della base imponibile. 2) Scelta dell unità impositiva: l individuo o la famiglia?

L IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO PROBLEMI PRINCIPALI. 1) Scelta della base imponibile. 2) Scelta dell unità impositiva: l individuo o la famiglia? L IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO PROBLEMI PRINCIPALI 1) Scelta della base imponibile quale definizione di reddito? imponibile monetario o reale? reddito effettivo o normale? 2) Scelta dell unità impositiva:

Dettagli

LE PROPOSTE PER UN PERCORSO DI RIFORMA CONDIVISO TRA LE PARTI SOCIALI

LE PROPOSTE PER UN PERCORSO DI RIFORMA CONDIVISO TRA LE PARTI SOCIALI LE PROPOSTE PER UN PERCORSO DI RIFORMA CONDIVISO TRA LE PARTI SOCIALI 1. RIDURRE IL CARICO FISCALE - Aumento della detrazione da lavoro dipendente e contestuale aggiustamento lineare della decrescenza

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

COMUNE di MALGRATE REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE

COMUNE di MALGRATE REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE COMUNE di MALGRATE Via Agudio, 10 23864 Malgrate (Lc) Tel. 0341 202000 Fax 0341 202360 E-Mail info@comune.malgrate.lc.it Web: www.comune.malgrate.lc.it REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE

Dettagli

Dinamica indebitamento

Dinamica indebitamento 2.7 DINAMICA E COSTO DELL INDEBITAMENTO, STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La tabella sottostante riporta l indebitamento globale del Comune, suddiviso per soggetto finanziatore e tipologia di contratto, con

Dettagli

SCIENZA DELLE FINANZE Compito del 9 gennaio 2012. Domanda numero 1 Rispondere sinteticamente (6-7 righe) alle seguenti domande:

SCIENZA DELLE FINANZE Compito del 9 gennaio 2012. Domanda numero 1 Rispondere sinteticamente (6-7 righe) alle seguenti domande: a) Che differenza c è tra moral hazard ed averse selection? Perché sono concetti rilevanti per l economia del benessere? b) Definire le nozioni di indebitamento netto, risparmio pubblico e avanzo primario.

Dettagli

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 la nostra attività è stata

Dettagli

Comune di Vicenza. Bilancio di previsione 2015

Comune di Vicenza. Bilancio di previsione 2015 Comune di Vicenza Bilancio di previsione 2015 IL BILANCIO DI PREVISIONE 2015 ANALISI DI CONTESTO ED INDICATORI DI CONFRONTO Il contesto di riferimento Tagli ai trasferimenti (addizionali rispetto all anno

Dettagli

IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015

IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 PREMESSA IL FONDO PENSIONE E ARTICOLATO NELLA GESTIONE ORDINARIA E NELLA GESTIONE INTEGRATIVA CARATTERIZZATE DA NORME DIVERSE PER QUANTO

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Investimenti lordi = 2.000 Investimenti netti = 800

Investimenti lordi = 2.000 Investimenti netti = 800 Macroeconomia, Esercitazione 1. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 PIL/1 Si consideri un sistema economico che produce solo pane. Questo è costituito da tre imprese: una agricola,

Dettagli

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata? Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.

Dettagli

Il prospetto degli interessi passivi in Unico SC 2012

Il prospetto degli interessi passivi in Unico SC 2012 Focus di pratica professionale di Francesco Facchini Il prospetto degli interessi passivi in Unico SC 2012 Nel modello Unico Società di Capitali 2012 devono essere indicati i dati relativi al calcolo degli

Dettagli

NOTE AL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE PARTE ENTRATA

NOTE AL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE PARTE ENTRATA NOTE AL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE PARTE ENTRATA Nella prima colonna del prospetto, articolati per titoli e categorie, sono riportati i dati finanziari derivanti dal conto del bilancio, ossia gli accertamenti

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011 STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Redditi, consumi e risparmi delle a confronto con le Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle in Italia nel 2008 Agosto 2011 1 CONSIDERAZIONI E

Dettagli

Allegato parte integrante Allegato A

Allegato parte integrante Allegato A Allegato parte integrante Allegato A DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELL ARTICOLO 1 DELLA LEGGE PROVINCIALE 16 MAGGIO 2012 N. 9 CONCERNENTE LA CONCESSIONE DI INTERVENTI A SOSTEGNO DEL POTERE DI ACQUISTO DEI NUCLEI

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

Le principali evidenze empiriche

Le principali evidenze empiriche SINTESI Questo documento analizza e compara il costo di cittadinanza tra le 14 aree metropolitane individuate nel nostro paese. L obiettivo preliminare della ricerca è stato quello di dare una definizione

Dettagli

Inflazione. L indice dei prezzi al consumo ci consente quindi di introdurre anche il concetto di inflazione:

Inflazione. L indice dei prezzi al consumo ci consente quindi di introdurre anche il concetto di inflazione: Il potere di acquisto cambia nel tempo. Un euro oggi ha un potere di acquisto diverso da quello che aveva 5 anni fa e diverso da quello che avrà fra 20 anni. Come possiamo misurare queste variazioni? L

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Nel 2015 minori vantaggi fiscali IRAP per le imprese del Sud, 1.192 euro contro 1.245

Nel 2015 minori vantaggi fiscali IRAP per le imprese del Sud, 1.192 euro contro 1.245 Roma, 12 maggio 2015 LAVORO, SVIMEZ: NEGLI ANNI 2011-2015 RISPARMI IMPRESE PER NEOASSUNTO 10.954 EURO AL NORD, 10.407 AL SUD Sgravi contributivi per le aziende italiane finanziati con 3,5 miliardi di fondi

Dettagli

Rapporto sulle entrate Dicembre 2014

Rapporto sulle entrate Dicembre 2014 Rapporto sulle entrate Dicembre 2014 Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-dicembre 2014 mostrano, nel complesso, una diminuzione di 1.471 milioni di euro (-0,2 per cento) rispetto all

Dettagli

L ANNO SCORSO LE IMPOSTE PATRIMONIALI CI SONO COSTATE 41,5 MILIARDI DI EURO

L ANNO SCORSO LE IMPOSTE PATRIMONIALI CI SONO COSTATE 41,5 MILIARDI DI EURO L ANNO SCORSO LE IMPOSTE PATRIMONIALI CI SONO COSTATE 41,5 MILIARDI DI EURO Bortolussi: Con l introduzione della Tasi, nel 2014 ritorneremo a pagare quanto versato nel 2012: attorno ai 44 miliardi ====================================================

Dettagli

Articolo 1 Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati

Articolo 1 Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Dipartimento Democrazia Economica, Economia Sociale, Fisco, Previdenza e Riforme Istituzionali Decreto legge 24 aprile 2014, n 66 - Misure urgenti per la competitività

Dettagli

A cura dell Ufficio del Controllo di Gestione

A cura dell Ufficio del Controllo di Gestione Giovani idee in. Porto Partecipo al Bilancio Com è strutturato il bilancio del Comune A cura dell Ufficio Che cos è il bilancio del Comune? Il bilancio è un insieme di documenti necessari per l organizzazione

Dettagli

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 L elemento caratterizzante di questo bilancio di previsione 2014 è rappresentato indubbiamente dal rinnovo dell

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli