Rifiuti domestici anche ingombranti; rifiuti giacenti sulle strade e le aree pubbliche; rifiuti vegetali provenienti da aree verdi.

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1 CITTA di DESENZANO del GARDA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE Tema 6: i rifiuti Pagina 1 di 6 La normativa e la situazione italiana. La principale normativa che regolamenta la gestione dei rifiuti in Italia è, oggi, rappresentata dal Decreto Legislativo 22/97, meglio conosciuto come Decreto Ronchi. Alla vecchia classificazione dei rifiuti in urbani, speciali e tossico-nocivi, si sostituisce la suddivisione dei rifiuti in urbani e speciali ; le due categorie comprendono a loro volta rifiuti pericolosi e non pericolosi. Le novità introdotte dal decreto Ronchi sono particolarmente innovative perché, oltre ad aver dato una nuova definizione di rifiuto, ha anche recepito i principi e le linee di intervento fissati dalle direttive della Comunità Europea sui rifiuti in genere (direttiva 91/156/CEE), sui rifiuti pericolosi (direttiva 91/698/CEE) e sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (direttiva 94/62/CE). Sostituendo la normativa precedente, basata principalmente sulla logica dello smaltimento, il Decreto Ronchi ha dettato le nuove regole concentrandosi maggiormente sulle operazioni di prevenzione, riduzione e recupero dei rifiuti con speciali criteri e tecnologie. La produzione complessiva di rifiuti in Lombardia è in costante aumento, così come risulta esserlo in generale in Italia e in Europa, e segue l andamento della crescita economica con la quale vengono spesso ricercate correlazioni. Viceversa, uno degli obiettivi espressi a livello europeo è proprio quello della diminuzione della produzione dei rifiuti senza compromettere lo sviluppo dell economia: a questo sono orientate le strategie di recupero di materiali e di energia e di diffusione delle certificazioni ambientali dei prodotti e dei siti produttivi. Le politiche comunitarie relative alla gestione dei rifiuti, oltre all adozione di misure volte alla diminuzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti, prevedono l incentivazione delle forme di recupero dei materiali e la promozione del mercato del recupero. Anche la produzione di energia dai rifiuti tramite la termoutilizzazione, o la produzione di combustibile da rifiuti (CDR) deve essere privilegiata rispetto allo smaltimento in discarica, considerata come fase residuale, anche se inevitabile, del ciclo di gestione dei rifiuti. Dai dati relativi alla gestione dei rifiuti urbani in Regione Lombardia, si evidenzia come il ricorso alla discarica quale sistema di smaltimento stia progressivamente diminuendo. Per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, il decreto Ronchi ha fissato l obiettivo del 25% da raggiungere su base comunale - entro il 2001, e del 35% da raggiungere entro il A tal proposito, possiamo osservare che, a livello nazionale, la situazione presenta notevoli diversità, come si ricava dai dati APAT per l anno Nelle regioni settentrionali la percentuale di raccolta è del 24,4%, con punte di eccellenza in Veneto e Lombardia, che differenziano, rispettivamente, il 39 e il 36 per cento dei rifiuti urbani. A questa situazione si contrappone quella delle regioni centro-meridionali: migliori i risultati delle zone centrali del Paese, ma comunque ancora lontani dal rispettare gli obiettivi fissati dal decreto Ronchi. La Provincia di Brescia, nel 2003, ha raggiunto il 32,02% di raccolta differenziata con alcune punte di eccellenza che superano il 35%, a cominciare dal Comune capoluogo (39,23%). RIFIUTI URBANI Rifiuti domestici anche ingombranti; rifiuti giacenti sulle strade e le aree pubbliche; rifiuti vegetali provenienti da aree verdi. RIFIUTI SPECIALI Rifiuti da lavorazione industriale; rifiuti derivanti da attività di recupero e smaltimento rifiuti, fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, polveri provenienti da impianti di abbattimento fumi; macchinari e apparecchiature deteriorate e obsolete; veicoli a motore e simili. % RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI PERICOLOSI Rifiuti che (come i medicinali scaduti e le pile esaurite) pur avendo origine civile, contengono un elevata dose di sostanze pericolose o inquinanti e devono, pertanto, essere smaltiti in modo diverso dai rifiuti urbani generici. RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI Scarti provenienti da: raffinazione del petrolio, processi chimici, industria metallurgica, oli esausti, solventi, impinati di trattamento dei rifiuti, ricerca medica e veterinaria Piemonte 17,2 21,6 24,6 Valle d'aosta 15,0 16,9 20,7 Lombardia 32,0 36,1 36,4 Trentino Alto Adige 23,3 23,5 27,7 Veneto 26,6 34,5 39,1 Friuli Venezia Giulia 18,4 21,5 24,1 Liguria 11,7 12,6 14,5 Emilia Romagna 21,7 24,7 26,3 Toscana 21,4 24,4 25,9 Umbria 6,9 12,7 15,6 Marche 9,7 11,9 14,9 Lazio 4,6 4,2 5,2 Abruzzo 6,1 8,9 9,9 Molise 2,3 2,8 3,1 Campania 1,8 6,1 7,3 Puglia 3,7 5,0 6,4 Basilicata 3,5 4,9 5,8 Calabria 1,1 3,2 7,0 Sicilia 1,9 3,3 4,3 Sardegna 1,7 2,1 2,8 Italia 14,4 17,4 19,1

2 CITTA di DESENZANO del GARDA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE Tema 6: i rifiuti Pagina 2 di 6 La produzione complessiva di rifiuti urbani nel Comune di è passata da tonnellate nel 1995 a più di nel Contemporaneamente è cresciuta anche la raccolta differenziata (RD), con un incremento di quasi il 50% in 10 anni, passando da tonnellate nel 1995 a tonnellate nel 1999, fino a raggiungere le nel A fronte di un aumento consistente della produzione complessiva di rifiuti, la quantità di quelli indifferenziati rimane pressoché costante dal 1995 al 2004, e la percentuale di incremento è assorbita dal contemporaneo incremento della frazione differenziata, questo significa che la differenziazione dei rifiuti è divenuta una consuetudine per la quasi totalità dei cittadini. La conferma di questa osservazione la si trova nei dati relativi alla produzione giornaliera di rifiuti per singolo abitante. La quantità di rifiuti indifferenziati prodotta pro capite in un giorno a è aumentata negli anni dal 1995 al 1999, da 1,25 kg a 1,34, per poi diminuire fino a 1,22 kg al giorno pro capite nel Contemporaneamente, la produzione giornaliera pro capite di rifiuti differenziati è aumentata notevolmente da 0,31 a 0,80 kg al giorno nel decennio DESENZANO produzione rifiuti (t) Anno Abitanti RSU+RSI RD RSU+RSI (kg) giorno/procapite RD (kg) giorno/procapite 1,25 0,31 Confronto Comune di e Provincia di Brescia - Produzione rifiuti annua (t) ,31 0,33 1,34 0,36 1,29 0,37 1,34 0,54 1,38 0,63 1,39 0,63 1,38 0,58 1,26 0,58 2,00 1,60 1,20 0,80 0,40 0,00 kg indiff/pro capite/giorno DESENZANO kg diff/pro capite/giorno DESENZANO 2003 kg indiff/pro capite/giorno PROVINCIA BS kg diff/pro capite/giorno PROVINCIA BS RSU+RSI RD ,22 0,80 % Raccolta differenziata ( ) - Produzione rifiuti procapite giornaliera (kg) 45% 40% 35% 30% 25% 15% 5% 0% ,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0, Comune di Provincia di Brescia RSU+RSI RD

3 CITTA di DESENZANO del GARDA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE Tema 6: i rifiuti Pagina 3 di 6 Entrando nello specifico della raccolta differenziata, possiamo vedere la suddivisione in frazioni del totale differenziato nel Comune di nel Le percentuali maggiori sono costituite da: carta e cartone con il 26,5%, verde e scarti vegetali con il 22,43% e vetro con il 15,61%. A seguire l organico (8,33%), altri metalli e leghe (7,97%) e il legno (7,66%). Negli ultimi cinque anni, dal 2000 al 2004, il totale dei rifiuti differenziati raccolti a è andato aumentando ogni anno, tranne nel 2003, anno in cui vi è stato un calo di quasi il 9% nel totale dei rifiuti differenziati raccolti; nell anno successivo, il 2004, si registra invece un aumento del 25% circa nel totale dei rifiuti per RD. I rapporti tra le diverse frazioni della raccolta differenziata nel Comune di hanno mantenuto nel tempo una certa continutà. La carta ed il cartone costituiscono dal 2000 al 2004 la quota maggiore dei rifiuti differenziati: rappresentano infatti il 26-28% ogni anno, ad eccezione del 2001 anno in cui la percentuale scende al 22%. Il verde e gli scarti vegetali, così come il vetro, registrano percentuali che oscillano di anno in anno tra il 16 e il 24%. La plastica viene differenziata in quantità basse: non supera mai il 4% e i materiali ferrosi passano dal 10-13% allo 0% nel 2000 e nel Frazioni raccolta differenziata 2004 kg % Carta e cartone ,50% Organico ,33% Verde e scarti vegetali ,43% Vetro ,61% Legno ,66% Plastica ,82% Stracci ed indumenti dismessi ,87% Beni durevoli ,88% Accumulatori per auto ,30% Oli, filtri e grassi minerali ,03% Oli e grassi vegetali ,03% Farmaci 985 0,01% Neon e lalmpade a scarica 845 0,01% Altri metalli o leghe ,97% Altro ,56% TOTALE ,00% La raccolta differenziata nel 2004 (% di frazione) Carta e cartone Organico Verde e scarti vegetali Vetro Legno Plastica Stracci ed indumenti dismessi Beni durevoli Accumulatori per auto Oli, filtri e grassi minerali Oli e grassi vegetali Farmaci Neon e lalmpade a scarica Altri metalli o leghe Altro

4 CITTA di DESENZANO del GARDA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE Tema 6: i rifiuti Pagina 4 di 6 RD kg % kg % kg % kg % kg % Carta e cartone % % % % % Verde e scarti vegetali % % % % % Vetro % % % % Materiali ferrosi 0 0% % % 0 0% Plastica % % % % % Altro % % % 0 0% % Totale % 18% Raccolta differenziata % % 24% 1% Raccolta differenziata % % Raccolta differenziata % % 4% 9% 18% 38% 22% 17% Raccolta differenziata % 2001 Raccolta differenziata % % 19% 22% 32% 26% 13% 4% 17% 28% 16% 22%

5 CITTA di DESENZANO del GARDA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE Tema 6: i rifiuti Pagina 5 di 6 Il Comune di, nell anno 2004, ha prodotto 7.490,76 tonnellate di rifiuti differenziati e ,73 tonnellate di rifiuti non differenziati. Dei rifiuti indifferenziati è disponibile, per il 2004, la scansione mensile della raccolta, riportata nello specchietto che segue. È evidente come anche il settore dei rifiuti risenta dell influenza del turismo: infatti nei mesi di maggior presenza turistica sul territorio desenzanese, ossia nei mesi primaverili ed estivi (da Aprile ad Agosto), si registra un aumento della quantità di rifiuti prodotti. L aumento da Marzo ad Aprile dei rifiuti indifferenziati prodotti è pari al 6,5% (da 894 tonnellate a poco più di 1000); il salto successivo, da Agosto a Settembre, registra una diminuzione di circa il 9,5% (i dati si ridimensionano: da 1.150,96 a 951,65 tonnellate di rifiuti prodotti). Rifiuti non differenziati (t) 2004 Gennaio 798,01 Febbraio 724,44 Marzo 894,07 Aprile 1.009,23 Maggio 1.022,21 Giugno 1.052,94 Luglio 1.121,05 Agosto 1.150,96 Settembre 951,65 Ottobre 917,66 Novembre 907,71 Dicembre 882,80 TOTALE ,73 Da un confronto tra e i Comuni limitrofi, in merito alla produzione di rifiuti differenziati e non, si nota come in tutte le realtà locali sia in costante aumento la quantità di rifiuti prodotti e come sia aumentata negli anni la diffusione della pratica della raccolta differenziata. Prendendo in esame le percentuali di raccolta differenziata a e nei comuni limitrofi, è evidente come il passaggio fondamentale da una mentalità indifferenziata ad una invece attenta alla separazione dei diversi tipi di rifiuti, avviene nel quinquiennio tra il 1995 e il In questi anni le percentuali di RD aumentano in tutti i Comuni: a si passa dal 18% nel 1995 al 31,39% nel 2000 ed a dall 11,3 al 26,52%. Ma i casi più rappresentativi del cambiamento di abitudini in fatto di raccolta dei rifiuti, sono quelli di Comuni come, e, in cui da una percentuale di RD fra il 3 e il 5% nel 1995, si arriva nel 2000 a percentuali fra il 30 e il 40%. I dati al 1995 evidenziano al presenza di alcune realtà locali con percentuali di RD notevolemnte inferiori alle medie provinciali: è questo il caso di Comuni come, e. Nel triennio dal 2000 al 2003 si nota, invece, come ed i Comuni limitrofi raggiungono, nella differenziazione dei rifiuti, percentuali che oscillano attorno al 30-35%, in linea con la quota provinciale (32,02%), con punte che raggiungono il 41,35% come nel caso di. 45% 30% 15% 0% % RD anno Rifiuti non differenziati (t) % 40% 30% % RD Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 0% Brescia

6 CITTA di DESENZANO del GARDA Agenda 21 Locale RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE Tema 6: i rifiuti Pagina 6 di 6 Osservando più da vicino i dati relativi alla produzione di rifiuti nell anno 2003, si vede come a e nei comuni limitrofi, nonostante le differenze per numero di abitanti e conseguente produzione di rifiuti indifferenziati, si è raggiunto un pari livello nella differenzazione dei rifiuti. Al 2003 tutti i comuni del circondario desenzanese (ad eccezione di ) registrano un aproduzione di RD superiore al 30%, spiccano con il 41,35% e con il 37,97%. Sempre in riferimento all anno 2003, è interessante osservare i dati relativi alla produzione giornaliera di Rifiuti Solidi Urbani pro capite. In media, nel Comune di e limitrofi, ogni singolo abitante produce 1,93 kg di RSU al giorno. Si scostano dalla media i soli Comuni di e, con rispettivamente 3,26 e 2,72 kg/giorno/pro capite, un dato interessante, considerato che la produzione della Città di Brescia è di 2 kg/giorno/pro capite. Non bisogna dimenticare che e, come in misura minore anche altri comuni, restituiscono con questi dati la conferma che la forte connotazione turistica di una realtà locale fa sentire la propria influenza anche nel settore della produzione e smaltimento dei rifiuti. % RACCOLTA DIFFERENZIATA 2003 ANNO 2003 Abitanti RSU+RSI (t) RD (t) RD % ,39% , ,52% meno del 30% 30-33% 33-36% oltre il 36% ,35% ,19% ,97% ,83% ,91% RSU pro capite kg/ab/giorno ,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Brescia RSU pro capite kg/ab/giorno 2003

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