Circolare n.11 2 agosto Gruppo di Lavoro CGLU sul Rafforzamento delle Capacità Istituzionali (CIB, Capacity and Institution Building)
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1 Circolare n.11 2 agosto 2012 C.I.C.U. Comitato Italiano Città Unite Sezione italiana della Organizzazione Mondiale Città e Governi Locali Uniti CGLU Via La Salle n Torino Tel Fax info@cittaunite.it Redazione Clementina Berro Gian Paolo Morello Gruppo di Lavoro CGLU sul Rafforzamento delle Capacità Istituzionali (CIB, Capacity and Institution Building) Rapporto del MEETING DI BERGEN, GIUGNO 2012 CIB è il Gruppo di Lavoro dell organizzazione mondiale Città e Governi Locali Uniti (CGLU) formato da professionisti ed esperti nominati dagli associati alla CGLU (Governi locali, Enti Locali e loro associazioni). I principali obiettivi del Gruppo di Lavoro CIB, volto ad arricchire il dibattito sulla cooperazione decentrata e a promuovere il dialogo e il coordinamento in questo settore, sono i seguenti: Facilitare il dialogo tra i professionisti dei governi locali e promuovere lo scambio di esperienze, di buone pratiche e di conoscenze, al fine di migliorare la qualità dei progetti e dei programmi di cooperazione internazionale condotti dalle Associazioni di Amministrazioni Locali (LGA) e dai singoli Governi Locali (LG); Contribuire, ove possibile, ad un miglior coordinamento e ad una migliore attuazione dei programmi e, altresì, a promuovere una collaborazione concreta tra i progetti di cooperazione internazionale dei membri di CIB; Favorire un maggiore sostegno bilaterale e multilaterale ai finanziatori dei progetti di Cooperazione Internazionale Municipale (MIC) e dei programmi di Rafforzamento delle Capacità Istituzionali (ACB); Fornire un opportuna consulenza professionale ai comitati politici di CGLU, così come a quelli destinati alla Cooperazione Decentrata e alla Diplomazia delle Città. Il Gruppo di Lavoro CIB, come annunciato nella precedente circolare n. 6, si è riunito a Bergen, in Norvegia, l 11 e il 12 giugno scorsi. Nel corso del meeting è stato affrontato e discusso il mandato e il programma dell attività del gruppo di lavoro dopo il Nel gruppo di lavoro CIB, che è presieduto dalla VNG dei Paesi Bassi, non è presente alcun italiano. CICU accompagna da tempo i lavori del gruppo al fine di promuoverne l interesse da parte degli Enti Locali e Regioni italiane, le quali dispongono certamente di una vasta esperienza e competenza in materia di cooperazione decentrata. Lo scambio con le esperienze degli Enti Locali degli altri paesi potrebbe sicuramente essere vantaggioso. Rapporto del meeting di Bergen 1. Scambio di informazioni e condivisione di conoscenze Il meeting tenutosi a Bergen è stata l occasione per presentare le attività di cooperazione internazionale realizzate dai partecipanti alla riunione. La tavola rotonda dei membri di CIB ha condotto alla condivisione delle informazioni di seguito elencate: Cités Unies France (CUF) sta partecipando attivamente alla gestione di progetti in 6 diversi paesi (Niger, Benin, Mali, Burkina Faso, Libano e Haiti) e, al contempo, è impegnata al coordinamento dei suoi associati in altri paesi. In questi 6 stati, CUF non ricopre una funzione direttiva, ma opera assieme alle ONG o ai centri di ricerca attivi sul campo. Il Consiglio Provinciale di Barcellona sta vivendo cambiamenti concernenti la sua attività internazionale a seguito dell insediamento di un nuovo governo. Tale organo attualmente detiene la presidenza del Comitato sul Decentramento e sull Autogoverno Locale di CGLU. In futuro il Consiglio Provinciale incrementerà la cooperazione con l'area del Mediterraneo, mentre la cooperazione in America Latina cambierà focus. Tuttavia, lo 0,7% del bilancio provinciale finora dedicato alle attività di cooperazione potrebbe essere significativamente ridotto. 1
2 L Associazione Norvegese delle Autorità Locali (KS), sulla base dei risultati conseguiti, ha posto l accento soprattutto sul programma MIC. Oltre a questo, KS sta attuando progetti di rafforzamento delle capacità, con le Associazioni di Governance Locale (LGA), in Moldavia e Bosnia, per stabilire la propria autorità e valorizzare le attività di lobbying con il governo centrale. L associazione norvegese dispone, inoltre, di partnership con i nuovi membri UE, con il Portogallo, la Spagna e con la Grecia, al fine di ridurre le disparità economiche. Valutazioni su alcuni programmi di cooperazione condotti dalle autorità locali norvegesi In occasione del meeting, è stato presentato e analizzato il Programma finanziato da Cities Alliance che intercorre tra le città di Mombasa e di Bergen. La metodologia della Strategia di Sviluppo della Città (CDS) di CGLU, alla quale il programma ricorre, è molto ambiziosa. Il coinvolgimento dei partner nel processo di pianificazione è stato al centro del programma. Uno dei punti importanti di valutazione è stata la differenza tra la percezione delle esigenze e priorità da parte della città e quelle espresse nel modello della Strategia di Sviluppo della Città. Un altro punto importante della valutazione sono state le difficoltà a realizzare un rapporto paritario ed orizzontale fra le due città. Strategia di Sviluppo della Città (CDS) della CGLU La CDS generalmente procede in maniera circolare, con attività sia ripetute sia continue. In questo modo, la strategia supporta in maniera crescente e continua l apprendimento e il rafforza-mento delle capacità istituzionale delle strutture locali di governo. Tale strategia consta di 3 principali fasi: - Valutazione dello sviluppo - Pianificazione della strategia - Implementazione Il programma fiammingo dell'associazione delle Città e dei Comuni Fiamminghi (VVSG) si concluderà nel Il nuovo programma prenderà avvio nel 2014 e sarà simile a quello in corso. Il programma ha attuazione in 17 paesi e coinvolge 39 enti locali. Il programma federale MIC si concluderà nel 2012 e ha ricevuto una valutazione molto positiva, effettuata da ACE Europe. Tuttavia, il futuro di questo programma è incerto a causa dei tagli di bilancio a livello del governo federale. L'Unione delle Città e dei Comuni della Vallonia (UVCW) attua congiuntamente all'associazione della Città e dei Comuni della regione di Bruxelles-(AVCB) l'altra parte del programma federale MIC. Questo ha un periodo di attuazione di 5 anni, con 45 partnership in 5 paesi dell Africa francofona e con un budget annuo di 2,5 milioni di euro. La conclusione emersa dalla recente valutazione è che il programma è accolto positivamente ed è considerato di successo in termini di quantità, ma il focus dovrebbe essere posto sulla qualità. Anche la prosecuzione di questo programma è ancora incerta, a causa dei tagli di bilancio. La città di Barcellona sta lavorando ad un nuovo Piano per la Cooperazione allo Sviluppo. Questo sarà costruito sui partenariati esistenti, ma presterà maggiore attenzione all'area del Mediterraneo e comprenderà nuove modalità, come la cooperazione triangolare (Medellin-Lima-Barcellona). La Federazione delle Municipalità Canadesi (FCM) sta integrando la dimensione internazionale nel lavoro di FCM e nella lobby nei confronti del governo. L Agenzia nazionale di cooperazione allo sviluppo, CIDA, ha sperimentato tagli di bilancio del 12% e una riduzione del personale del 20%. Il programma MPED è al suo secondo anno di esecuzione (totale di 5 anni) e sta avendo attuazione in 7 paesi, con 20 progetti che collegano i comuni in Canada ai progetti. Inoltre, CariLED, il programma per i paesi anglofoni dei Caraibi, è stato approvato (budget totale di 23 milioni di dollari). VNG International è stata la prima associazione di enti locali ad ottenere finanziamenti da destinare ad un progetto da svolgersi nel mondo arabo. Il nuovo programma per le Capacità del Governo Locale (LGCP) comprende 9 paesi, e i suoi programmi sono in fase di revisione da parte del Ministero. Un altro programma al centro del dibattito è stato il Programma di Cooperazione Internazionale Comunale (MIC), condotto dall Associazione Norvegese delle Autorità Locali (KS), lanciato venti anni fa. Il programma si concentra sul potenziamento delle capacità di gestione dei servizi ai cittadini, attraverso lo scambio di buone pratiche. L'obiettivo del precedente programma MIC era il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). Tuttavia, tale obiettivo si è rivelato troppo ambizioso per un programma di così piccola portata. L'obiettivo del programma attuale è di sostenere la devoluzione e la democrazia, ritenuti un modo efficiente di organizzare la società verso il raggiungimento degli OSM. Il programma triennale MIC si concentra su cinque stati africani (Tanzania, Kenya, Uganda, Zambia e Madagascar), un paese latino-americano (Guatemala) e due paesi europei (Serbia e Bosnia-Erzegovina). Esso copre 25 partenariati e ha un valore annuo di 1,2 milioni di euro. I temi centrali di tale programma sono il risultato di un lungo processo di consultazione tra il donor, l Associazione Norvegese delle Autorità Locali, e i partecipanti e partner del programma. I temi principali del programma vertono sulle questioni ambientali nel settore della pianificazione locale, sul miglioramento dei servizi locali, sul ruolo delle donne nel governo locale e sulla trasparenza. Alcuni partenariati sono emersi da legami storici, altri sono il risultato della partecipazione ad inviti a presentare proposte, oppure frutto della corrispondenza di interessi, possibilità e relazioni. L Associazione Norvegese delle Autorità Locali organizza scambi regionali attraverso conferenze. In Norvegia il programma non è a rischio, ma continuamente posto sotto esame, infatti, la sua forma e le sue dimensioni sono frequentemente oggetto di discussione. La società ACE Europe è stata incaricata della valutazione del programma federale. La valutazione dei programmi MIC e ACB è stata effettuata sulla base dei criteri di valutazione OCSE/DAC ed è stata considerata la qualità delle 14 partnership e della gestione del programma. Sono state utilizzate nuove tecniche di monitoraggio e valutazione, complementari al quadro logico: esito delle mappature e metodologia del Most Significant Change (MSC)), al fine di valutare con il target group il tipo di impatto generato dai progetti. 2
3 Il South African Local Government Association (SALGA) è impegnato da anni nella messa a punto di un piano strategico volto a canalizzare l esperienza di Governance Locale nella regione. L'obiettivo è quello di trasmettere quanto appreso e creare nuove partnership per i comuni sudafricani, al fine di migliorarne le pratiche. Il Städtetag Deutscher (DST) attualmente non riceve fondi per la cooperazione internazionale dal governo nazionale, ma a partire dal 2013 un programma tedesco sarà destinato alla cooperazione decentrata, facilitato da impegno globale. L associazione DST è anche coinvolta in un ampia rete tedesco- nordafricana dedicato allo sviluppo locale e alla democrazia, in cui partecipano 50 città tedesche. Il rappresentante del governo della Città di Buenos Aires sottolinea il fatto che ci sia registrato un migliorato livello di democrazia e stabilità economica in tutto il territorio latino-americano. Vinte le sfide sul piano locale, è giunto il momento di guardare oltre i propri confini, infatti, solo di recente è stata data ai Comuni la possibilità legale di lavorare con i Comuni all'estero. La città di Buenos Aires è coinvolta sia nella cooperazione Sud-Sud che in quella triangolare (con partner come la Banca Mondiale, Città del Messico, San Paolo, l'agenzia giapponese di cooperazione internazionale). 2. La U.E. e la Governance Locale La DG europea DEVCO ha commissionato ad esperti indipendenti la valutazione UE circa il sostegno decennale ai processi di decentramento ( ). La valutazione prende in considerazione due forme di sostegno: il sostegno diretto ai processi di decentramento e il sostegno al settore della cooperazione. Le principali conclusioni e raccomandazioni della valutazione sono di seguito elencate: Vi è un quadro politico esistente europeo, ma non una chiara visione di come il sostegno al decentramento possa essere incorporato nella più ampia politica di riforma del settore pubblico. Dovrebbe essere sviluppata una strategia con le linee guida operative su approcci specifici. C'è un grande potenziale per l UE nel sostenere il decentramento: data la lunga tradizione di cooperazione dell UE con i Governi Locali (LG) (principalmente europei), vi sono le condizioni per una politica più forte riguardante i paesi terzi. La valutazione sottolinea che esistono grandi differenze nei paesi coinvolti (in alcuni paesi il decentramento è alle fasi iniziali, mentre in altri ha raggiunto livelli più avanzati). L'UE non ha sufficiente comprensione della complessità dei diversi contesti nazionali. Ci dovrebbe essere una maggiore partecipazione dei ministeri di settore e delle Associazioni di Autorità Locali nei programmi. Inoltre, le delegazioni dell'ue dovrebbero aver maturato una più vasta esperienza nel settore della Governance Locale. I programmi erano più performanti quando si focalizzavano sulla riforma del settore pubblico, ma con una ridotta partecipazione dei cittadini. La sovvenzione alla Governance Locale ha ottenuto risultati positivi in particolare sul decentramento effettivo e sulla gestione dei servizi. Le strutture dedicate a questi progetti nelle sedi e delegazioni estere dell UE sono molto limitate. A Bruxelles dovrebbe esserci un unità dedicata specificatamente alle azioni di sostegno al decentramento. Inoltre, ci dovrebbe essere più condivisione sistematica dei risultati e la UE dovrebbe essere un più forte attore tra i donor del gruppo di lavoro sul Decentramento e la Governance locale. 3. Indicazioni per una nuova agenda strategica di CGLU sulla cooperazione La CGLU ha sviluppato un nuovo programma strategico in materia di cooperazione, di cui "l azione conoscitiva" è un elemento chiave. La strategia di CGLU, approvata nel novembre 2011, stabilisce che la cooperazione decentrata e l apprendimento-scambio tra le città assumano un maggiore rilievo nell'agenda dell organizzazione. Le funzioni principali di CGLU sono la rappresentanza, la ricerca, l informazione e la cooperazione decentrata. CGLU vuole definire Il ruolo del Segretariato Mondiale della CGLU deve concentrarsi sul coordinamento, la facilitazione, il sostegno all apprendimento e la messa a fuoco sugli approcci. Le città aderenti richiedono, per giustificare la loro adesione, di ottenere dalla CGLU servizi di informazione e di sostegno allo scambio di buone pratiche ed esperienze. Le città investono una quota consistente di tempo nell apprendimento, ma la produzione è in gran parte non documentata: la CGLU si auspica di aumentare la gestione della conoscenza sull'apprendimento. Gli aderenti a 3
4 Metropolis si sono dedicati allo scambio di informazioni e al miglioramento della loro gestione. Le città del Sud non sono ancora sempre incluse in questo programma di apprendimento. Il Segretariato Mondiale intende migliorare la disseminazione, attraverso la preparazione di materiali e la diffusione di informazione agli affiliati. Inoltre, la CGLU sta progettando incontri di formazione da città a città per favorire lo scambio tra i suoi aderenti. Molti associati alla CGLU realizzano attività di apprendimento/scambio in condizioni di parità, ad esempio nei Comitati di CGLU attraverso convegni tematici e attraverso il programma Sud-Sud (South mentoring). Anche il settore privato offre interventi nell ambito della conoscenza (ad esempio con il programma Smart Cities) e sta intensificando la collaborazione con CGLU. Il risultato più importante per CGLU è che l azione conoscitiva, action learning, si sviluppino delle politiche mirate. 4. Policy Paper CGLU sulla Cooperazione allo Sviluppo e sulla Governance Locale Una azione di consultazione ha prodotto una prima bozza di documento di progetto di politica e a una strategia di advocacy. L'Ufficio Esecutivo sarà incaricato di portare avanti il documento in vista della sua adozione in occasione del Consiglio Mondiale di Dakar. La Strategia di advocacy, invece, è più operativa e non ha bisogno di essere approvata dal Consiglio Mondiale. Il focus del lavoro è la cooperazione allo sviluppo condotta dai Governi Locali. Benché il campo di azione della cooperazione internazionale sia molto più ampio, il documento di strategia è rivolto a promuovere l'azione dei Governi Locali nella cooperazione allo sviluppo, attraverso la cooperazione decentrata. E 'importante che questo documento sia realistico sui punti di forza e di debolezza delle attività di cooperazione svolte finora. C'è più attenzione per il decentramento e c'è una tendenza crescente al rafforzamento della voce riguardante la cooperazione Sud-Sud. I gruppi di lobbying saranno tre: attori multilaterali, governi nazionali e le Associazioni di Autorità Locali. I partecipanti dovrebbero individuare, per ciascun target group, un insieme di attività di advocacy, al fine di elaborare un piano d'azione concreto. 5. Principali conclusioni e prospettive future Diversi membri di CIB stanno incontrando difficoltà nel reperimento di fondi per la prosecuzione dei loro sforzi nel settore della cooperazione internazionale, a causa della crisi economicofinanziaria o a causa di valutazioni negative dei loro programmi. Valutazioni di medio termine hanno recentemente avuto luogo e hanno riportato conclusioni molteplici circa il valore aggiunto e l'efficienza dei programmi. Il Segretariato CIB informerà i membri CIB sulle riunioni informative del Development Partners Working Group on Decentralisation and Local Governance (DeLoG). I membri di CIB si impegneranno nella raccolta di esempi di collaborazioni reciproche. Il gruppo di lavoro CIB investirà, in maniera strategica, nei rapporti con l'ocse e le Nazioni Unite, soprattutto nei dibattiti internazionali sull efficacia della cooperazione allo sviluppo e sugli obiettivi di sviluppo post Il Segretariato CIB proporrà un modo di sostenere la lobby, incrementando e rispettando gli sforzi del Segretariato Mondiale. Il Development Partners Working Group on Decentralisation and Local Governance (Delog) si propone di: I membri CIB dovrebbero trovare collegamenti tra i loro programmi MIC /ACB e i programmi di decentramento di donor come la UE: il Segretariato Mondiale stilerà un elenco di casi in cui i programmi MIC e quelli di decentramento si conciliano. I membri di CIB saranno informati della Comunicazione UE sulla Governance Locale nell ambito dello sviluppo, sulle attività di PLATFORMA e sul Development Partners Working Group on Decentralisation and Local Governance (DeLoG). La bozza del documento politico sul governo locale e sulla cooperazione allo sviluppo sarà inclusa nel set dei documenti per la consultazione elettronica da diffondere ai membri del Bureau Esecutivo CGLU. Le prossime tappe Condividere conoscenze e unire gli sforzi al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati nella dichiarazione di Parigi e ribaditi nell Agenda di Accra per l Azione nel settore dello Sviluppo della Governance Locale. Sviluppare quadri concettuali, visioni condivise e meccanismi di coordinamento operativi a sostegno delle strategie nazionali nell ambito della governance locale e del decentramento. Contribuire alle iniziative volte alla costruzione delle capacità in materia di Decentramento, Governance Locale e efficacia degli aiuti. 4
5 saranno la preparazione di una dichiarazione politica e del piano d'azione di advocacy, che saranno comunicati ai membri CIB nei prossimi mesi. Il futuro del Gruppo di Lavoro CIB Per il 2012, oltre a VNG International, FCM International, sia la città di Barcellona che Città Unite di Francia (Cités Unies de France) si sono impegnate a contribuire finanziariamente al Gruppo di lavoro CIB. I membri sono invitati a pensare ai prossimi contributi per il I membri di CIB dovrebbero accordarsi sul ruolo futuro del gruppo di lavoro. La domanda chiave di consultazione sarà: che tipo di piattaforma vogliamo avere e in che tipo di attività di advocacy vogliamo essere coinvolti? Per il resto del 2012, il Segretariato CIB si concentrerà su: 1. Miglioramento di alcune parti del sito e creazione di maggiori possibilità di scambio online per i membri; 2. Raccolta di casi rilevanti di cooperazione allo sviluppo realizzati dai governi locali; 3. Rivisitazione del concetto di coordinamento; 4. Finalizzazione del documento politico e sviluppo di uno studio su PLATFORMA sull efficacia e sullo sviluppo della cooperazione condotta dai Governi Locali; Il prossimo incontro di CIB si terrà nella prima metà del 2013 in Canada, su invito della Federazione Canadese delle Municipalità (FMC). Ulteriori informazioni in merito al Gruppo di lavoro CIB sono reperibili sul sito web CIB 5
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