MODULO Formazione sul Campo Assistenza Domiciliare Integrata

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1 SEZIONE FORMAZIONE E BIBLIOTECA MODULO Formazione sul Campo Assistenza Domiciliare Integrata All.2 P2-FORM MODULO PROGRAMMA FORMAZIONE SUL CAMPO Titolo: LA GESTIONE E LA SOSTITUZIONE DELLA PEG A DOMICILIO Luogo evento LEGNAGO Periodo di svolgimento: ANNO 2015 Data di inizio 28 aprile 2015 Data di fine 31/12/2015 Obiettivo formativo generale nazionale di Educazione Continua in Medicina N 18 Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e ) specifici di ciascuna professione, specializzazione e attività ultraspecialistica Obiettivo formativo regionale PSSR Tipologia Evento: Attività di training individualizzato Partecipazione a lavori di gruppo/studio, di miglioramento e Commissioni / Comitati Partecipazione a ricerche Audit Clinico e/o Assistenziale Numero di professionisti previsto per ogni ruolo - Professioni sanitarie e/o aree e/o: n. 25 discipline coinvolte(all.3 e 4 proc2form) Professioni: Infermieri, Medico medicina Generale e gastroenterologia Docenti/relatori/tutor: allegare curriculum n. 8 Infermieri operanti all interno dei servizi di assistenza domiciliare dell Azienda ULSS 21 esperti nella gestione della PEG a Dott. Mattioli Mauro medico medicina generale Motivazioni della rilevanza formativa del progetto La PEG è un presidio che viene posizionato sempre più frequentemente, e quindi spesso gli infermieri di assistenza domiciliare gestiscono questa tipologia di pazienti. La gestione della PEG prevede interventi di sostituzione a intervalli regolari e in alcuni casi è necessario intervenire tempestivamente in caso di rimozione accidentale del presidio. Il percorso che si propone è orientato a far acquisire agli infermieri del Servizio di Assistenza Domiciliare le necessarie per provvedere alla sostituzione o riposizionamento della PEG presso il del paziente evitando così accessi impropri presso le strutture ospedaliere. Rappresenta l ultimazione del percorso già effettuato da alcuni infermieri dell A.D.I. allo scopo di uniformare tali a tutto il personale. 1 Obiettivi di apprendimento 1 a. Acquisizione di tecniche professionali Al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di: - valutare la complessità del paziente portatore di PEG, per definire i criteri di gestione autonoma da parte dell infermiere 1

2 organizzative comportamentali altro - gestire la sostituzione a del presidio PEG in autonomia - educare i familiari/caregiver sul riconoscimento dei segni precoci di complicanza 1 b. Livello di acquisizione Base Retraining Sviluppo o Miglioramento Alta Complessità o Eccellenza 2. SETTING DI APPRENDIMENTO 2.A Contesto di attività Operativo (Es. Ospedaliero, Territoriale, etc) Extra-operativo (es: Gruppi di lavoro o di studio, Gruppi di Ricerca) 2.B Livello di attività Individuale Di gruppo Entrambi i precedenti 3. ATTIVITA 3.A Tipologia 3.B Tempo dedicato a ciascuna attività (ore) Osservativa Esercitativa Esecutiva-Operativa Elaborativa, di studio o di ricerca Altro 4 Livello di responsabilità organizzativa (Responsabile Scientifico/di Progetto e ) 4.a. Responsabile scientifico Zattarin Aldo 4.b. Responsabile di progetto Zanardi Oliviero 4.c. Rapporto tutor/discente Rapporto tutor-discente (esempio 1:1 ; 1: > 1) Non oltre 1:3 1:3 4.d. Verifica di apprendimento partecipanti in itinere Con questionario (almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato; a scelta quadrupla con una sola risposta esatta se si usano quesiti a scelta multipla Con esame orale (la partecipazione alla verifica deve essere documentata) Con esame pratico (esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche, presentazione di un 2

3 post hoc entrambe le precedenti elaborato- Project work; la partecipazione alla verifica deve essere documentata) Con prova scritta Relazione firmata dal responsabile Con questionario (almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato; a scelta quadrupla con una sola risposta esatta se si usano quesiti a scelta multipla Con esame orale (la partecipazione alla verifica deve essere documentata) Con esame pratico (esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche, presentazione di un elaborato- Project work; la partecipazione alla verifica deve essere documentata) Con prova scritta 5 Integrazione con altre metodologie formative 5.A Tipologia 5.B Tempo impegnato (ore) Residenziale A distanza Autoformazione NO 6 Valutazione e monitoraggio delle attività 6.a. Soggetto valutatore Autovalutazione Valutazione tra pari Valutazione da parte del (vedi indicatore 4.C) Valutazione da parte del responsabile del progetto/scientifico 6.b. Oggetto della valutazione (in relazione all obiettivo di apprendimento) Competenza, capacità, abilità acquisita Risultato operativo: report, relazione, studio, etc. 3

4 DESCRIZIONE DELLE FASI OPERATIVE DELLA FSC Attività di training individualizzato Fasi di lavoro AZIONI OBIETTIVI FORMATIVI A) Fase di ambientamento B) FASE DI LAVORO AFFIANCATO dal tutor C) FASE DI LAVORO AUTONOMO, in collaborazione con consulenza del tutor D) VALUTAZIONE FINALE Azione A1 Incontro collegiale per presentazione del progetto e della metodologia dei gruppi di lavoro Affiancamento al tutor per l acquisizione delle necessarie per la gestione della PEG a Azione C1 Gestione autonoma della PEG a Azione C2 Consulenza e monitoraggio e verifica della fase di gestione in autonomia della PEG a Azione D1 Verifica del percorso svolto gli elementi cognitivi indispensabili per una efficace partecipazione al progetto vari contesti vari contesti vari contesti vari contesti. COMPETENZE METODI Ruoli coinvolti Competenze di Lavoro in Responsabile progettazione piccolo progetto del percorso del gruppo Capogruppo gruppo di lavoro Partecipanti Capacità gestire la PEG a utilizzare e contestualizzare nell ambito clinico quanto prodotto dai lavori di gruppo gestire eventuali criticità. raccogliere ed elaborare i dati. valutare i risultati del processo di sperimentazione Training per Supporto tutoriale Partecipanti Tempo dedicato 2 10 Training Partecipanti 10 Supporto tutoriale Lavoro in piccolo gruppo Lavoro in piccolo gruppo Capogruppo responsabile progetto Capogruppo Ore di impegno per ruolo e crediti attribuiti RUOLI IMPEGNO COMPLESSIVO CREDITI ECM Responsabile progetto 4 4 Capogruppo 8 8 Partecipante Strumenti per la verifica delle ricadute formative dei partecipanti: Verifica sul campo della competenza acquisita con griglia di valutazione Indicatori per misurare l efficacia formativa del Progetto: - N PEG sostituite/infermiere 4

5 Curriculum tutor: Infermieri operanti all interno dei servizi di assistenza domiciliare dell Azienda ULSS 21 esperti nella gestione della PEG a CURRICULUM VITAE Dott. MAURO MATTIOLI Studente Interno della Clinica Medica III dell'università di Padova -sede di Verona- dal 1973 alla Laurea. Laurea in Medicina e Chirurgia presso la Università di Padova -Sede staccata di Verona- il 22/7/76 col il massimo dei voti e la lode con una tesi sperimentale pubblicata. Dopo la laurea collaborazione alle attività di ricerca del gruppo di studio sull'ipertensione arteriosa diretto dal Prof. A. Lechi (vedi Pubblicazioni allegate). Dal 2 al 13 Settembre 1973 partecipazione al Corso Superiore di Farmacologia N.A.T.O. A.S.I. "Advances in Prostaglandins, Tromboxanes and Endoperoxides Research", tenutosi ad Erice (TP). Medico Interno con compiti assistenziali presso la Clinica Medica dell'ospedale "Borgo Roma di Verona dal 1/12/73 al 31/12/80. Tirocinio pratico Ospedaliero in Cardiologia presso la Clinica Medica di Borgo Roma-Verona-. Titolare di rapporto di Convenzione per la Medicina di Base dal 23/4/1971 presso la U.S.L 28 -Legnago- della Regione Veneto. Specializzazione in Medicina Interna conseguita il 21/7/1981 presso l'università di Verona con il massimo dei voti e la lode con tesi sperimentale pubblicata. Medico legale presso l'i.n.p.s. di Verona con incarico provvisorio libero professionale a capitolato dal 1/2/71 al 14/9/80. Medico Frequentatore presso la Clinica Medica dell'ospedale Borgo Roma di Verona dal 23/4/1980 al 31/7/1985. Specializzazione in Cardiologia conseguita il 26/7/1985 presso l'università di Verona con il massimo dei voti e la lode. Dal 3/11/82 Membro delle Commissioni "medici di Base/medici ospedalieri e "per l'aggiornamento professionale dell'u.s.l.28 del veneto. Dal 1983 collaborazione con l'istituto di Farmacologia M.Negri di Milano quale Coordinatore Provinciale dei Progetti di Ricerca S.P.A.A (Studio sulla Pressione arteriosa nell'anziano Ambulatoriale ed I.S.A. (studio sull'efficacia del trattamento dell'ipertensione Sistolica dell'anziano). Medico frequentatore presso il Reparto di Cardiologia dell'o.c. di Legnago fino al 31/12/86. Animatore di formazione permanente della regione Veneto. Relatore al convegno Piaghe da decubito: nuovi approcci per un problema antico tenuto a Badia Polesine il Responsabile per l ASL 21 del progetto regionale REVAN -Audit su scompenso cardiaco patrocinato da SIMG e SVEMG ELENCO PUBLICAZIONI SCIENTIFICHE 1-ROSSI G.C MATTIOLI M.,CORGNATI A.,LECHI C.,et_al.:Effetto Šdell'indometacina sull'attivita reninica plasmatica in pazienti con ipertensione arteriosa. G.CLIN.MED.57,298, ROSSI GC.,PEDROLLI E,MATTIOLI M.,BONER A.:Considerazioni sõ sette casi di intossicazione da Amanita Phalloides a decorso favorevole FRACASTORO,3-4,242, LECHI A.,PICOTTI GB.,POMARI S.,COVI G.,DANTI G.,PEDROLLI E.,ZANNINI G.,MATTIOLI M.:Il Labetalolo nell'ipertensione arteriosa grave:valutazione clinica ed ormonale ATTI CONVEGNO INTERNAZIONALE SULL'IPERTENSIONEº NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE,VENEZIA 18-20/5/78 4-LECHI A.,COVI G.,DANTI G.,ZANNINI G.,POMARI S.,PEDROLLI E. MATTIOLI M.:Intravenous labetalol in the treatment of severe hypertension Ö SCIENTIFIÃ MEETING OF THE INTERNATIONAL SOCIETY OF HYPERTENSION PARIGI 12-14/6/ LECHI C.,D'ANDREA F.,COVI G.,HULPE M.,MATTIOLI M.,LECHI A.º L'escrezione urinaria di callicreina nei soggetti con intossicazione da piombo G.ITAL.MED.LAV. 1,61, ZANNINI G.,DANTI G.,MATTIOLI M., et_al.:effetto della somministrazione rapida intravenosa di un nuovo farmaco alfa e beta bloccante nell'ipertensione arteriosa grave. FRACASTORO 1-2,3, LECHI C,.MATTIOLI M.,MINUZ P.,ZANNINI G.,LECHI A.,ZATTI M. KidneY 15-Hydroxyprostaglandin dehydrogenase activity during the development of experimental hypertension in the rat BIOMEDICINE 31,37,1979 5

6 8-COVI G.,PEDROLLI E.,DALLA RIVA S.,DANTI G.,LECHI C.,MINUÚ P.,MATTIOLI M.,LECHI A.º Significato di alcune modificazioni indotte sui sistemi vasoattivi della renina e della kallicreina nella terapia con diuretici dell'ipertensione arteriosa G.CLIN.MED. 61,134, DANTI G.,POMARI S.,COVI G.,PEDROLLI E.,ZANNINI G.,MATTIOLI M.,LECHI A.º Osservazioni sulla terapia a lungo termine con labetalolo nell'ipertensione arteriosa di grado medio ed elevato CL. TERAP.93,169, COVI G.,POMARI S.,PEDROLLI E.,DANTI G.,MATTIOLI M.,MINUÚ P. LECHI A.º Il labetalolo nell'ipertensione arteriosa severaº possibili vantaggi della terapia iniziata per via infusiva L'IPERTENSIONE ARTERIOSA IN NEFROLOGIA MASSON ED PAG LECHI A.,PICOTTI GB.,COVI G.,POMARI S.,PEDROLLI E.,CESURA AM.,DANTI G. MATTIOLI M.º Intravenous labetalol in severe hypertension ARZNEIM.FORSCH/DRUG RES.31(1),524, MATTIOLI M. DELVA P.,LECHI C.,MINUÚ P.,LECHI A.,SCURO L.A.º Increased sodium-lithium counter-transport in red cells of patients with Bartter's syndrome J.ENDOCRINOL.INVEST. 7,61,1984 Š 13-AVANZINI F.,et_al.º SPAA:studio sulla pressione arteriosa in pazienti anziani ambulatoriali PRATICTIONER ED.IT. 75,74,1984 Dott. OLIVIERO ZANARDI Responsabile U.O.S. Cure Primarie AULSS 21 Regione Veneto Cure Primarie del Distretto 15/11/2007 a tutt oggi Direttore U.O.C. Cure Primarie AULSS 21 Regione Veneto Cure Primarie del Distretto 6