SCHEDA ECUADOR - OVCI. Volontari richiesti: N 2

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1 CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI ECUADOR 2010 SCHEDA ECUADOR - OVCI Volontari richiesti: N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Esmeraldas. INTRODUZIONE DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: Volontari nel mondo - FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 35 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV in collaborazione con l Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all UNSC il progetto madre Caschi Bianchi che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico ) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell altro. Di seguito descriveremo il contesto politico ed economico del paese coinvolto nel progetto con particolare attenzione ai dati UNDP relativi all indice di sviluppo umano; al livello di istruzione e sistema istruzione del paese; alla speranza di vita alla nascita; al tipo di sistema sanitario e/o diffusione malattie; alla situazione economica soprattutto in relazione al sostentamento della popolazione; alla situazione di povertà; alla presenza di eventuali conflitti etnici o di natura politica e/o economica; una panoramica dell evoluzione politica del paese soprattutto se risulta essere collegata all emergere di un problema/conflitto. ECUADOR La cronica instabilità politica che caratterizza la vita istituzionale del Paese ostacola una chiara legittimazione del processo democratico che si sta faticosamente tentando di affermare. Dal 1996 si sono succeduti alla guida del Paese otto presidenti, destituiti da colpi di stato o da proteste popolari, determinando una continua destabilizzazione del potere politico con tutto ciò che ne consegue in termini di programmazione politico-economica e di attuazione di riforme strutturali di cui lo Stato necessita. Nell aprile del 2005 alla guida del Paese sale al potere Alfredo Palacio eletto dopo la destituzione di Lucio Gutiérrez. Il 30 settembre 2007 si sono tenute le elezioni per un'assemblea Costituente così come chiesto dagli elettori con il referendum del 15 aprile dello stesso anno. Tali elezioni, le più complesse nella storia del Paese visto l'enorme numero di liste (nazionali, provinciali e di emigrati), hanno sancito una larghissima vittoria per il partito del presidente Correa che si è garantito 80 dei 130 seggi in palio. L'Assemblea, i cui lavori iniziarono il 30 ottobre 2007, ha elaborato una nuova Carta Costituzionale che è stata approvata tramite referendum popolare nel settembre del La percentuale di popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà è aumentata a seguito della crisi economica verificatasi a fine anni 90 e rimane tuttora un dato preoccupante (45%). Secondo il rapporto UNDP 2009 basato sui dati del 2007, l indice di sviluppo umano nel Paese è pari a 0,806 collocando l Ecuador all 80 posto nella classifica mondiale, una posizione in meno rispetto al rapporto del 2008 basato sui dati del Le disuguaglianze sociali presenti nel Paese sono particolarmente evidenti in riferimento alle comunità indigene e afro-ecuadoriane che vivono in condizioni più disagiate rispetto al resto della popolazione e con maggiori difficoltà per l accesso ai servizi. Nel Paese sono presenti 11 diverse etnie indigene e la loro presenza è concentrata principalmente nelle zone rurali, dove 1

2 risulta esserci una maggiore percentuale di povertà rispetto ai centri urbani. Considerando le tre aree regionali che compongono l Ecuador (la Costa, la Sierra e la Regione Amazzonica) la Sierra registra i livelli di indigenza più elevati. Le difficoltà di vita nelle zone rurali hanno incentivato negli ultimi anni il fenomeno di migrazione verso le città comportando una concentrazione di popolazione nelle due principali città del Paese, Quito e Guayaquil, in cui si registrano difficoltà di adattamento della popolazione migrante a causa del difficile inserimento lavorativo e delle precarie condizioni di vita. La percentuale di popolazione sotto la soglia di povertà è pari a 38,3%. A livello occupazionale il tasso di disoccupazione nel Paese è del 7,3% ma a questo deve aggiungersi un tasso di sottoccupazione che è del 47%. L attuale contesto politico ed economico dell Ecuador risente della crisi economica che si è verificata alla fine degli anni 90 quale conseguenza di una sbagliata gestione economica dei Governi succedutisi alla guida del Paese e che si è aggravata a seguito dell emergenza ambientale provocata dal fenomeno de El Niño (fenomeno che si ripete ciclicamente), contraendo il PIL di oltre il 6%. Al fine di frenare gli effetti di una crisi economica così grave nel 2000 è stato introdotto il dollaro quale valuta legale nel Paese. La dollarizzazione se da un lato ha permesso all Ecuador in questi anni di contenere l inflazione e di tentare di stabilizzare l economia del Paese, dall altro lato ha comportato un inasprimento della politica fiscale ed una riduzione del livello di competitività dell economia ecuadoriana a danno delle esportazioni e della produzione locale. Inoltre non essendo state implementate politiche pubbliche in grado di sostenere processi di sviluppo nel Paese ed essendo stata drasticamente ridotta la spesa pubblica e gli investimenti in ambito sociale, la maggior parte della popolazione ha risentito negativamente degli effetti della dollarizzazione. L economia ecuadoriana continua ad essere fortemente dipendente dalle sue risorse petrolifere che rappresentano oltre la metà delle entrate finanziarie provenienti dalle esportazioni del Paese, dipendenza che comporta la vulnerabilità dell economia del Paese alle fluttuazioni del prezzo del petrolio sul mercato internazionale. Se negli ultimi anni il Paese ha potuto beneficiare del rincaro del prezzo del petrolio, questo trend positivo non è stato accompagnato da una più equa distribuzione delle ricchezze tra la popolazione, per cui risultano ancora molto forti le divisioni sociali ed i differenti livelli di povertà presenti nel Paese. Di seguito si riportano le esperienze maturate dalle singole organizzazioni che opereranno nel paese con il presente progetto e una breve presentazione dei rispettivi partner: OVCI in collaborazione con i partner locali Associazione Ecuadoriana NUESTRA FAMILIA, MIES (Ministero dell Inclusione Economica e Sociale) e INFA (Istituto per l Infanzia e la Famiglia); DESCRIZIONE DEL ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LA ONG: OVCI opera ad Esmeraldas, Ecuador, dal 1994 grazie all allora collaborazione con l Istituto di Educazione Speciale per bambini disabili Juan Pablo II su richiesta del Vescovo di Esmeraldas, Mons. Enrico Bartolucci. La collaborazione iniziale si concretizzava nell invio di volontari per organizzare le attività dei laboratori di formazione al lavoro dell Istituto. Nel gennaio 1997, si avvia il primo progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana Intervento a sostegno della formazione di docenti specializzati per l'integrazione scolastica e socio lavorativa di disabili, presso l'università Cattolica di Esmeraldas Ecuador, basato su l aggiornamento e la formazione di insegnanti specializzati e la sensibilizzazione della popolazione sul problema delle disabilità. Quest ultima attività, è stata rafforzata anche dall apertura ufficio OVCI in loco, diventato, di fatto, uno sportello di orientamento sociale per i disabili e per le loro famiglie. Tra il 2004 e il 2007 è stato attivato il progetto MAE: Attivazione di una rete di servizi socio riabilitativi nella Provincia di Esmeraldas, finalizzato al rafforzamento della rete interistituzionale a favore dei disabili. Per il quinquennio , l OVCI ha scelto di portare avanti azioni mirate all Impegno Riabilitazione su Base Comunitaria; all Impegno socio sanitario, attraverso la ristrutturazione dell area di neonatologia dell ospedale, la formazione del personale e la costruzione di una casa per l accoglienza dei disabili; e l Impegno alla riattivazione dell Officina Ortopedica di proprietà del Ministero di Inclusione Economica e Sociale - MIES. Per la realizzazione del seguente progetto i principali partner di OVCI sono l Associazione Ecuadoriana NUESTRA FAMILIA, il MIES e l INFA. L Associazione Nuestra Famiglia è riconosciuta come persona giuridica di diritto privato nel 99, di carattere benefico e senza fine di lucro, e gestisce in Esmeraldas il centro di riabilitazione per l età evolutiva Nuestra Familia che offre servizi di neurologia, fisioterapia, otorino e terapia del linguaggio, analisi precoce del movimento, terapia occupazionale e psicomotricità. OVCI è legata all associazione da accordi di partenariato, e insieme sono firmatari dell accordo decennale per la gestione dell Officina Ortopedica del MIES. Il Ministero dell Inclusione Economica e Sociale MIES è l organismo responsabile di formulare, dirigere e realizzare la politica statale in materia di protezione di minori, donne, giovani, anziani, persone disabili, indigeni e contadini. La Direzione Provinciale MIES, OVCI e la associazione Nuestra Familia hanno firmato (novembre 2009) un accordo decennale per l implementazione dell attività dell officina Ortopedica di proprietà del MIES. 2

3 Infine, l INFA Istituto per l Infanzia e la Famiglia, Ente di diritto pubblico dipendente dal MIES, con giurisdizione nazionale, dotato di personalità giuridica. La sua missione è quella di garantire i diritti di tutti i bambini, bambine e adolescenti ecuadoriani all esercizio pieno della loro cittadinanza in libertà e uguaglianza di opportunità. INFA, nel corso di questi anni, ha contribuito allo sviluppo delle attività di OVCI nel Paese attraverso il finanziamento di piccoli fondi a sostegno delle famiglie e la collaborazione alla promozione delle tematiche inerenti la disabilità. In continuità ai rapporti di collaborazione che OVCI ha con i suddetti partner, questi si sono resi disponibili ad accogliere volontari in servizio civile nelle attività di progetto. NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5 MESI DI PERMANENZA ALL ESTERO ED EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: I volontari in servizio civile permarranno all estero mediamente dieci (10) mesi. EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio si richiede: elevato spirito di adattabilità; flessibilità oraria; eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali, e di tutela della salute; comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; partecipazione a situazioni di vita comunitaria; rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell ambito dello stesso Paese di assegnazione; partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all estero; scrivere almeno tre (3) articoli sull esperienza di servizio e/o sull analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi; partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l estero, ed al rientro in Italia prima della conclusione dell anno di servizio.; Per ogni singola sede vengono richiesti: Nessuno PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati all estero sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio: Rischi di ordine pubblico ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità; Rischi sanitari ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali tifo, malaria, aids e/o tubercolosi; Rischi politici: ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; Le condizioni di rischio sono legate alle condizioni sociali e sanitarie precarie, in particolare malattie come Leishmaniosi (solo nella zona rurale non in Esmeraldas), Colera (epidemica), Tifoidea, Amebiasi e Tubercolosi, e ai principali problemi ambientali, quali le contaminazioni e distruzione dell'equilibrio 3

4 ambientale e l insufficiente e inadeguata infrastruttura sanitaria per l'erogazione dell'acqua potabile, l'eliminazione degli escrementi organici, smaltimento dei rifiuti. ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza, nell ambito di tutte le sedi di attuazione progettuale, si adottano i seguenti protocolli: comunicazione alle Rappresentanze Diplomatiche d Italia nel Paese d invio dei volontari/e, la loro residenza abituale e il tipo di progetto in cui saranno impegnati; l inserimento dei giovani in servizio civile nel Paese d invio è affidato agli operatori in loco e ai responsabili paese delle ONG coinvolte nel progetto ed avviene in modo graduale. l inserimento prevede l accompagnamento dei giovani volontari alla scoperta e alla conoscenza del contesto territoriale e ambientale, del partner locale, e del tipo di progetto nel quale saranno inseriti. Questa metodologia di inserimento ha anche lo scopo di prevenire eventuali rischi/shock dovuti all impatto culturale con conseguenti disagi dal punto di vista relazionale, di ordine pubblico, sanitario, interculturale, politico; In fase di formazione sia in Italia che all arrivo nel paese d invio ai giovani vengono fornite le informazioni necessarie per capire gli usi e i costumi locali, i modi di relazionarsi e comportarsi nei diversi contesti quotidiani in cui i giovani si ritroveranno a vivere dal contesto lavorativo a quello amicale/relazionale, religioso, politico e sociale; i pericoli legati alla microcriminalità; gli orari e le zone del paese dove i rischi sono più elevati. condivisione con i giovani volontari/e in SCV un vademecum in cui, paese per paese, vengono identificate le azioni da compiere, le persone da contattare in caso di necessità e/o pericoli. In particolar modo, si richiede ai volontari il rispetto delle seguenti indicazioni: ordine pubblico al fine di evitare fenomeni di microcriminalità diffusa sul territorio locale ogni spostamento locale del volontario/a è pianificato con gli operatori responsabili. Saranno evitati spostamenti durante ore serali e notturne; sanitario prima della partenza vengono eseguite le necessarie vaccinazioni prescritte e/o consigliate dall OMS. All arrivo nei paesi d invio vengono fornite informazioni necessarie sulle norme igienico/sanitarie da seguire. Nella maggior parte dei paesi sia attraverso le Ambasciate e/o i Consolati Italiani che le conoscenze delle controparti locali, vengono individuati medici e presidi sanitari a cui rivolgersi in caso di necessità. politico ai volontari è richiesto di tenere un atteggiamento di equidistanza tra le varie posizione politiche espresse nel paese d invio. Dal punto di vista sanitario le strutture sanitarie più vicine sono: il Centro de Salud Municipal, raggiungibile a piedi in 5 minuti; la Clinica Bolivar (Ospedale Privato) raggiungibile a piedi in 5 minuti a piedi e la Clinica Latino Americana raggiungibile a piedi in 10 minuti. PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all estero sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà totalmente altra e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; il disagio di ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità; il disagio di ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali malaria, aids e/o tubercolosi; il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; 4

5 il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni ostacolare o/e ridurre le attività previste dal progetto e/o le comunicazioni nazionali ed internazionali. Nessuno DESCRIZIONE SEDE PER SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: Esmeraldas: Esmeraldas è la città capoluogo con abitanti della omonima provincia della costa Nord dell Ecuador. La provincia di Esmeraldas ha un estensione di 15,237 Km2, dove vivono abitanti. La Provincia, è divisa politicamente in otto cantoni. Nonostante la potenziale ricchezza in termini di materie prime e risorse naturali (piantagioni di cacao, frutta tropicale, allevamento di gamberetti, raffinazione del petrolio) molti sono i problemi di cui soffre la provincia che è, ad oggi, una delle più povere di tutto il Paese. Nella zona di Esmeraldas la popolazione è in maggioranza nera (83%) con seri problemi di emarginazione dai processi produttivi e decisionali. Le cause di questo isolamento va ricercato nella cultura locale dominante che non concepisce stabilità nel lavoro, né una programmazione a lungo termine o la partecipazione attiva alla vita sociale e politica. Quasi non esiste il senso della famiglia. I matrimoni civili non arrivano ad essere un 20%. Per il resto si tratta di libere unioni che si compongono e si scompongono con molta facilità. La poligamia non è rara e frequenti sono i fenomeni di abbandono parziale (per dissesti familiari) o totale dei bambini, con conseguenti problemi affettivi e materiali che ne condizionano la crescita e il regolare sviluppo. L'alcolismo è una forma frequente di alienazione. Secondo i dati statistici presentati da INFA - Istituto per l Infanzia e la Famiglia, l 81% degli abitanti della Provincia vive in situazioni di povertà, ovvero vive con meno di 2 dollari al giorno. Difficile per la popolazione è l accesso ai servizi di base, dovuto alla loro carenza o all eccessiva onerosità. La tabella in basso bene illustra la grave situazione di Esmeraldas rispetto alla media nazionale: Provincia di Esmeraldas media nazionale Entrate pro capite 670 USD 4070 USD Crescita interna della popolazione 3.5% 1.9% Mortalità infantile < 1 anno 58 ogni 1000 bambini 22 ogni 1000 bambini Mortalità infantile < 5 anni 73 ogni 1000 bambini 25 ogni 1000 bambini Mortalità materna 150 ogni madri 117 ogni madri Ulteriore statistica prodotta da INFA sulla situazione dei bambini ad Esmeraldas, sottolinea come il 33.4% dei bambini esmeraldegni soffre di malnutrizione cronica, ed il 57% di malnutrizione complessiva. Inoltre, solo il 53% dei bambini esmeraldegni conclude la scuola di base, mentre ogni 10 bambini, 7 provengono da un nucleo famigliare povero. A 85 km a sud della città e a 375 km da Quito, la capitale del paese, nella Provincia di Esmeraldas si trova il cantone di Muisne che registra una popolazione di oltre i 25mila abitanti. Il capoluogo del cantone è l isola di Muisne, che si trova sulla sponda sinistra del fiume omonimo, a sud del Capo di San Francisco, e sul lato occidentale è bagnata dall oceano Pacifico. La città è separata per circa 300m dal continente dal fiume Muisne, dal lato opposto è situata la Nuova Muisne conosciuta come el Relleno. Con una superficie di 20 km 2 Muisne è completamente pianeggiante, il suolo è di natura arenosa e molto fertile. I prodotti principali sono mais, fagioli, cotone, piante oleaginose, agrumi, palma africana, riso ed una grande varietà di frutta. Molto sviluppata è anche l istallazione e l espansione della coltura intensiva di gamberi. Le terre del Cantone si prestano anche all allevamento, che è in maggioranza bovino. Lo sviluppo di Muisne, isola di 6,199 abitanti, è sempre stato legato alle sue risorse naturali e paesaggistiche (le sue spiagge), che attraggono anche turismo. I settori urbani non hanno avuto un ruolo dinamico per la sua economia anche se il tasso di crescita annuale della popolazione urbana è del 2%, superiore al ritmo di 5

6 crescita annuale della popolazione totale del cantone. L isola è il centro amministrativo del cantone, ma per inadeguatezza delle politiche locali e di infrastrutture non riesce a stimolare lo sviluppo socio-economico del cantone. Il tasso di povertà è altissimo pari all 82%, la denutrizione infantile è al 33,4% mentre la denutrizione cronica è del 57%. L istruzione primaria è del 53,6% ed il tasso di analfabetismo è del 14,8%. Nel territorio di Esmeraldas e si interviene nei settori Sanità e Grandi Malattie. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: Esmeraldas: Sanità e Grandi Malattie Nel territorio l esclusione, la povertà e la mancanza di accessibilità ai servizi di base fanno aumentare esponenzialmente il rischio di sviluppare forme di disabilità soprattutto nei neonati. Secondo i dati pubblicati dalla Direzione Provinciale di Salute di Esmeraldas, il 40% delle donne gravide partorisce nella sua abitazione senza nessun tipo di assistenza. Su 4040 parti seguiti dall ospedale (dati del 2007) il 53% dei bambini nasce prematuro e meno della metà delle donne seguite aveva beneficiato degli esami prenatali necessari. Le autorità locali sottolineano la mancanza di una cultura della disabilità e della prevenzione soprattutto nell ottica di una diagnosi precoce della disabilità così come la mancanza di attenzione per la cura nel periodo pre e post natale e l ignoranza rispetto alle forme di prevenzione di complicazioni e infermità nel periodo di gestazione e nei primi giorni di vita. L ultimo censimento effettuato nel 2001dal Consiglio Nazionale della Disabilità CONADIS- rileva che nel Cantone di Esmeraldas (escludendo, quindi, gli altri 7 cantoni della Provincia), ben persone residenti presentano forme più o meno accentuate di disabilità. Di queste il 10.91% cioè persone con disabilità sono bambini, bambine e adolescenti di età compresa fra gli 0 e i 19 anni. Questi dati sono basati sulla quantità di certificati di invalidità che il CONADIS attribuisce. Purtroppo molte persone, soprattutto nelle zone rurali non accedono a questa certificazione, come ha verficato OVCI durante l'attività di Riabilitazione su Base Comunitaria (RBC) che ha svolto sul territorio a partire dal In questo senso, si può ragionevolmente stimare che la popolazione disabile sia un numero maggiore, probabilmente (stando ai dati medi dell'oms) almeno persone. Nella tabella che segue sono indicate le realtà impegnate nel solo Cantone di Esmeraldas a favore delle persone disabili e la copertura dei serivizi: n. di disabili l anno Tipologia per età Scuola Speciale Statale 50 bambini e adolescenti Istituto di Ed. Speciale Juan Pablo II 200 bambini e adolescenti Servizio di Riabilitazione ospedale provinciale adulti Programma NAR per bambini ad alto rischio 150 bambini Centro Riabilitazione "Nuestra Familia" 200 bambini e adolescenti Programma di Riabilitazione su Base Comunitaria 112 bambini e adolescenti 97 adulti Officina Ortopedica 80 bambini, adolescenti e adulti CONADIS 100 bambini, adolescenti e adulti Ministerio de Inclusion Economica y Social - MIES 50 bambini, adolescenti e adulti Totale disabili attesi in 1 anno 989 Come risulta evidente dal confronto delle cifre, il gap tra persone con disabilità stimate e le persone trattate è molto forte, perciò si può concludere che manca nel cantone di Esmeraldas e nel resto del territorio una qualche forma di attenzione di tipo specializzato ai disabili. La mancanza d accessibilità a servizi per i disabili si spiega principalmente per i seguenti motivi: assenza del servizio, cattiva organizzazione dello stesso, assenza di un adeguato equipaggiamento tecnico o semplicemente per la mancanza di conoscenza dell esistenza del servizio stesso. Povertà, mancanza di servizi, esclusione sociale si fanno addirittura più gravi nel caso del bambini disabili. Mancano infatti programmi estesi di Riabilitazione con Base nella Comunità RBC (sono in attività sono in 4 degli 8 cantoni), in cui le comunità locali e familiari siano disposti a farsi protagonista sia dell individuazione del bisogno della persona disabile sia dell esaurimento della sua 6

7 domanda di riabilitazione, sostenendo l inclusione delle pcd (perone con disabilita) nei diversi ambiti della società. Il centro di riabilitazione per l età evolutiva Nuestra Familia offre servizi di neurologia, fisioterapia, otorino e terapia del linguaggio, analisi precoce del movimento, terapia occupazionale e psicomotricità e si propone come luogo di coordinamento e impulso delle attività di RBC e sensibilizzazione alla disabilità. Nel settore Sanità e Grandi Malattie si interviene nel territorio di Esmeraldas con i seguenti destinatari diretti e beneficiari. I Destinatari diretti sono 480 persone disabili del territorio, 90 operatori. Beneficiari indiretti sono le famiglie delle persone disabili coinvolte dal progetto e le loro comunità, e gli enti istituzionali e associazioni coinvolte nella rete di riferimento, pari a 240 mila persone. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: Esmeraldas: Costruire una rete di servizi a favore dei disabili sul territorio e migliorare i servizi educativi e sanitari esistenti a loro favore; Garantire assistenza a 350 persone con disabilità tramite il programma di Riabilitazione su Base Comunitaria; Fornire strumentazioni ortopediche a 130 persone con disabilità. DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1. Rafforzamento programmi di assistenza ai disabili esistenti: 1. Incontri tecnici e riunioni operative con i referenti degli attori statali e non-statali locali per concordare le nuove aree in cui implementare il programma RBC 2. N 5 incontri pubblici di informazione e divulgazione progettuale generale con i leader comunitari locali 3. Contattare tutte le istituzioni di salute, educazione, di carattere sociale e registrarne i criteri di accessibilità ai servizi e funzionamento 4. Monitorare il livello professionale delle risorse umane di queste istituzioni 5. Organizzare degli 3 con i rappresentanti delle istituzioni e distribuire un documento con il risultato del censimento dei servizi disponibili ai disabili 6. Standardizzare una procedura per l invio e contro-invio dei disabili 7. Valutare e re-orientare la rete di riferimento implementata 8. Realizzare 1 corso di formazione per 30 professionisti della salute (medici, infermieri, ostetriche, ecc) su assistenza al neonato a rischio, diagnosi precoce di disabilità e epilessia; 9. Realizzare 1 corso di formazione per 45 insegnanti su corretta gestione delle difficoltà di apprendimento; difficoltà di comportamento in classe; ruolo per lo sviluppo del bambino disabile; 10. Realizzare 1 corso di formazione per 15 professionisti dell area socio-riabilitativa su ruolo dell assistente sociale nell inclusione della pcd nella società, trattamento multidisciplinare della spina bifida, trattamento multidisciplinare del bambino grave con disabilità multiple. Azione 2. Implementazione del programma RBC 1. Realizzare 1 corso di formazione per 2 nuovi responsabili RBC 2. Realizzare 1 corso di formazione continua per tutto il personale RBC (60 persone) 3. Censire le pcd di 4 nuove aree del programma RBC 4. Realizzare le visite, raccogliere i dati anamnestici e riferire le pcd che hanno bisogno di un livello di intervento diverso o specifico 5. Seguire regolarmente (con visite e interventi mirati) le pcd, in particolare i bambini, presi in carica dal programma e includere le pcd nuove 6. Organizzazione e implementazione della missione di un chirurgo ortopedico per la realizzazione di interventi sui bcd seguiti 7

8 7. Identificare, formare e monitorare le scuole che sostengono il processo di promozione dell integrazione dei bcd nelle scuole regolari 8. Organizzare attività mensili per la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle famiglie e delle comunità sul tema della disabilità 9. Analizzare mensilmente i dati relativi alle attività implementate attraverso la lettura delle relazioni presentate dai coordinatori e promotori RBC 10. Realizzare incontri mensili tra responsabili RBC e promotori 11. Realizzare incontri e visite mensili tra coordinatori del progetto e responsabili RBC per la supervisione e valutazione delle attività. Azione 3. Attivazione di un officina ortopedica 1. Formare il personale tecnico locale selezionato per l implementazione delle attività tecniche e di gestione dell officina 2. Avviare la produzione dell officina (adattamento e manutenzione di carrozzine, produzione di deambulatori, ferule, sedie e tavoli, ecc..) 3. Distribuzione delle attrezzature ortopediche a 130 disabili. Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività. - 1 responsabile amministrativo - 5 operatori sanitari coordinatori aree RBC - 60 persone inserite come promotori del programma RBC - 2 esperti per attività formativa - 3 insegnanti specializzate - 1 esperto formatore RBC - 2 tecnici ortopedici, - 1 assistente sociale - 8 figure riabilitative (fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, psicomotricisti) - 2 esperti per attività formative Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto 2 Volontari saranno inseriti nelle attività: - Supporto alla formazione dei nuovi responsabili RBC - Collaborazione nella realizzazione del corso di formazione continua per tutto il personale RBC (60 persone) - Affiancamento nel censimento delle pcd delle nuove aree del programma RBC - Collaborazione nella realizzazione delle prime visite, raccolta dei dati anamnestici - Collaborare nella presa in carico delle pcd (con visite e interventi mirati), in particolare i bambini, seguite dal programma RBC - Affiancamento nell organizzazione e implementazione della missione del chirurgo ortopedico per la realizzazione di interventi sui bcd seguiti - Collaborazione nella formazione, monitoraggio delle scuole che sostengono il processo di promozione dell integrazione dei bcd nelle scuole regolari - Supporto all organizzazione di attività per la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle famiglie e delle comunità sul tema della disabilità - Affiancamento nell analisi mensile dei dati relativi alle attività implementate - Supporto all organizzazione dei 3 incontri di formazione per il personale di salute, educazione e socio-riabilitativo delle istituzioni coinvolte nella rete di riferimento - Collaborazione nella gestione della base logistica. REQUISITI Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti: Generici: Esperienza nel mondo del volontariato; 8

9 Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi; Competenze informatiche di base e di Internet; Conoscenza dello spagnolo. Requisiti Specifici: Formazione in discipline socio-sanitarie e riabilitative; Buona conoscenza dello spagnolo. DOVE INVIARE LA CANDIDATURA ENTE CITTA INDIRIZZO TELEFONO SITO OVCI Ponte Lambro (CO) Via don Luigi Monza, 1,

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