Politiche pubbliche internazionali
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1 Politiche pubbliche internazionali La risoluzione dei conflitti e il terrorismo Andrea Fumarola afumarola@luiss.it Dipartimento di scienze politiche, LUISS Guido Carli Corso di Laurea magistrale in Relazioni Internazionali
2 Cooperazione internazionale e lotta al terrorismo Accresciuto livello di cooperazione dopo l 11 settembre 2001 Livello di cooperazione variabile a seconda degli ambiti relativi alla "guerra al terrorismo" Questione rilevante: Perché i livelli di cooperazione variano a seconda delle differenti sfere d azione?
3 Cosa intendiamo per "egemonia"? Non solo aspetti materiali, ovvero preponderanza nell esercizio del potere Rischi di free-riding o buck-passing: politiche specifiche devono essere comunque legittimate affinché la cooperazione possa esistere Il ruolo egemone da parte di uno Stato si basa sulla sua legittimità, ovvero sul riconoscimento di esso da parte della comunità internazionale Maggiore sarà il suo impegno per il bene della comunità (internazionale), maggiore sarà la sua legittimazione come attore egemone. Due elementi: perseguire obiettivi utili per la comunità + strategia coerente con i principi fondamentali della comunità internazionale
4 La cooperazione internazionale pre - 11 settembre Prima degli attacchi del 9/11 pochi Stati consideravano il terrorismo come una minaccia Cooperazione interstatale ostacolata da diversi fattori (cosa è, quali cause, quali soluzioni) Indirizzata spesso solo verso aspetti specifici dell attività terroristica Risultato: 12 trattati internazionali di portata ridotta e privo di un efficace sistema di implementazione
5 La cooperazione internazionale post - 11 settembre Riconosciuta pericolosità e minaccia non solo per i singoli Stati ma per la tenuta dell intero sistema internazionale Lotta al terrorismo come interesse condiviso Si inizia a concepire la necessità di un azione collettiva : Ø Risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 1368/2001; Ø Maggiore impegno attraverso i trattati internazionali; Ø Supporto alla guerra in Afghanistan; Ø Quadro normativo di perseguimento di reati come il finanziamento al terrorismo; Ø Rafforzamento dei controlli sui confini da parte degli Stati
6 Politiche internazionali in materia di terrorismo: caratteristiche Riaffermazione della sovranità nazionale in materia di terrorismo Obblighi verso la comunità internazionale (risoluzione SCR 1373/2001) Tuttavia riconosciuta necessità di rafforzare le funzioni degli Stati più deboli per soddisfare i loro obblighi a livello internazionale Cooperazione internazionale necessaria per affrontare la minaccia terroristica (azioni multilaterali, trattati internazionali e accordi bilaterali)
7 Il ruolo degli Stati Uniti Rifiuto di cedere (anche in parte) la propria sovranità a strutture di governance globale Azione scandita dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU e altre azioni multilaterali (Proliferation Security Initiative e il parziale re-orientamento della Financial Action Task Force) Non sono mancate azioni che hanno minato la creazione di un sistema concertato di cooperazione internazionale (guerra in Iraq, dottrina della preemptive war) Da qui si spiega diversi livelli di cooperazione internazionale nel caso della guerra in Afghanistan e della guerra in Iraq
8 Cooperazione e terrorismo: un bilancio L egemonia statunitense fondamentale nel produrre cooperazione interstatale contro la minaccia terroristica (in particolare Al Qaeda) La struttura internazionale per la lotta al terrorismo sta lentamente ampliando le proprie competenze L impegno degli Stati in questo ambito resta ad andamento variabile Tuttavia innegabile azioni unilaterali da parte statunitense (dilemma dell egemonia) Impegno e spirito di cooperazione restano decisivi per il raggiungimento degli obiettivi della collettività (comunità internazionale)
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