Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
|
|
- Maria Guerra
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia IX LEGISLATURA - ATTI CONSILIARI - PROGETTI DI LEGGE E RELAZIONI PROPOSTA DI LEGGE N. 55 Presentata dai Consiglieri Blasoni, Camber, Ciriani, Panontin <<Istituzione della figura dell'operatore sociale e disciplina organica dell'operatore socio-sanitario e dell'operatore socio-sanitario specializzato>> Presentata il 19/02/2004
2 Signor Presidente, signori consiglieri, l accordo tra il Ministro per la sanità, il Ministro per la solidarietà sociale, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, intervenuto in sede di Conferenza Stato-Regioni il 22 febbraio 2001 (e pubblicato nelle Gazzetta Ufficiale del 19 aprile 2001, n. 91), ha ritenuto non più differibile l istituzione di una specifica figura denominata operatore socio-sanitario che svolga attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, nell ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario, ed a favorire il benessere e l autonomia dell utente. Inoltre, l accordo tra il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la disciplina della formazione complementare in assistenza sanitaria della figura professionale dell operatore socio-sanitario di cui all articolo 1, comma 8, del D.L. 12 novembre 2001, n. 402, convertito, con modificazioni, dalla L. 8 gennaio 2001, n.1 (e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 marzo 2003, n. 51), ha sancito la disciplina della formazione complementare in assistenza sanitaria dell operatore socio-sanitario (c.d. operatore socio-sanitario specializzato ) al fine di consentire allo stesso di collaborare con l infermiere o con l ostetrica e di svolgere alcune attività assistenziali in base all organizzazione dell unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del responsabile dell assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la supervisione della stessa. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia da anni opera per realizzare modalità di intervento assistenziale di base, integrate e complessive, che riconoscano la centralità della persona. Oggi vi è una forte rivisitazione dei ruoli e delle qualifiche che devono essere in linea con i bisogni di salute e di assistenza sociale del nostro territorio. Il processo di superamento della logica ospedaliera come unica risposta alla domanda di cura e di riabilitazione e l avvio di un sistema a rete con una molteplicità di risposte presenti nel territorio e nella comunità ci porta ad evidenziare la necessità di una unica figura socio-assistenziale che si possa qualificare all interno di un sistema a forte integrazione socio-sanitaria. I nuovi bisogni, le nuove povertà, i diversamente abili, il processo di invecchiamento stanno rimettendo in discussione l allocazione delle risorse, non solo quelle finanziarie ma anche quelle umane e professionali. L evoluzione della professione infermieristica è uno degli aspetti più evidenti di tale situazione. L esperienza della nostra Regione, con l avvio dei corsi sperimentali di formazione integrata della doppia qualifica ADEST-OTA e il loro inserimento direttamente nel sistema sanitario regionale e nelle realtà socio-assistenziali del territorio, ha evidenziato la possibilità di dare risposte crescenti ai bisogni delle persone in stato di disagio. Questa esperienza ha consentito altresì di determinare l equipollenza della qualifica di ADEST-OTA, conseguita a seguito della partecipazione dei corsi sperimentali di formazione integrata con la qualifica di operatore socio-sanitario. I
3 Peraltro, si ritiene necessario individuare un quadro normativo certo che riconosca la qualifica di operatore socio-sanitario e di operatore socio-sanitario specializzato, con un provvedimento legislativo. Questa proposta inoltre prevede la disciplina di una figura che potremmo dire iniziale, quella dell operatore sociale, che dal punto di vista ordinamentale si colloca prima dell operatore socio-sanitario ed il quale dovrebbe rappresentare il primo gradino di una eventuale carriera socio-sanitaria. Tale figura, pur meno specializzata, risulta essere a nostro parere di vitale importanza per lo svolgimento di tutta una serie di attività di tipo sociale che però non debbono mancare nelle nostre strutture. Ciò si rende necessario anche perché le precedenti figure ADEST-OTA sono sostanzialmente transitate, dopo un percorso formativo integrativo, in quelle dell operatore sociosanitario. Si deve tenere presente anche il nuovo sistema di inquadramento del personale, l apertura di nuove prospettive di carriera, gli aspetti di privatizzazione presenti sia nel comparto sanità che negli enti locali. Si va in pratica verso un sistema che fa della qualificazione l elemento cardine di valorizzazione delle nuove professioni. Bisogna consentire un approccio integrato dell intervento assistenziale alle persone in particolare nelle cinque aree ad alta integrazione sociale e sanitaria: la persona anziana, il disabile, l alcolista, il paziente psichiatrico, il minorenne in situazione di disagio. Venendo all esame della proposta si indicano qui di seguito i contenuti dell articolato: Art. 1, (Finalità e definizione delle figure e dei profili). Istituisce la figura dell operatore sociale, dell operatore socio-sanitario e di quello specializzato. Art. 2, (La formazione). Definisce la formazione dell operatore nelle sue tre figure, determinando la programmazione dei corsi, i metodi di attivazione e i soggetti abilitati, nonché il cofinanziamento. Art. 3, (Contesti operativi). Determina i contesti operativi delle tre nuove figure, lasciando la definizione ad un apposito regolamento. Art. 4, (Contesto relazionale). Determina i contesti relazionali delle nuove figure. Art. 5, (Attività e competenze). Le attività e le competenze vengono definite da apposito regolamento. Art. 6, (Requisiti di accesso). Pone i requisiti per l accesso ai corsi di formazione professionale. II
4 Art. 7, (Organizzazione didattica). Struttura i corsi di formazione per aree disciplinari e moduli didattici (base per l operatore sociale, di base, professionalizzante, facoltativo tematico per l operatore socio-sanitario e per l operatore socio-sanitario specializzato quello complementare). La Giunta può prevedere con regolamento le modifiche o l integrazione della struttura didattica sia in relazione all ampia possibilità di utilizzo che alla struttura in cui opera. Art. 8, (Materie di insegnamento). Le materie sono articolate in aree di disciplinari. Art. 9, (Tirocinio). Viene previsto un periodo di tirocinio guidato presso le strutture in cui operano le tre nuove figure. Art. 10, (Esame finale e rilascio dell attestato). Sono disciplinate le modalità di espletamento dell esame finale e del rilascio dell attestato, valido su tutto il territorio nazionale. Art. 11, (Titoli pregressi e progressioni di qualifica). La Giunta qualifica il credito formativo da attribuirsi ai titoli ed ai servizi pregressi e definisce i percorsi formativi per il passaggio da operatore sociale ad operatore sociosanitario. Art. 12, (Misure urgenti per l occupazione) Individua una serie di misure urgenti per l avviamento al lavoro di disoccupati ed in particolar modo di quelli provenienti dal mondo femminile Art. 13, (Convenzioni con istituti di formazione professionale statali) Consente di stipulare convenzioni con i suddetti istituti al fine di conseguire un percorso formativo per le nuove figure. Art. 14 (Norma finale) Prevede le modalità di approvazione dei regolamenti previsti dalla legge. Art. 15, (Norma finanziaria). Prevede le modalità di finanziamento della legge. In considerazione dell importanza della presente proposta di legge si auspica una rapida discussione ed approvazione da parte dell Aula. BLASONI CAMBER CIRIANI PANONTIN III
5 Atti consiliari IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 55 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia <<Istituzione della figura dell operatore sociale e disciplina organica dell operatore socio-sanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato>> Art. 1 (Finalità e definizione delle figure e dei profili) 1. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con la presente legge istituisce la figura dell operatore sociale nonché disciplina organicamente le figure dell operatore socio-sanitario e socio-sanitario specializzato. 2. Sono istituite le figure dell operatore sociale (OS), dell'operatore sociosanitario (OSS) e dell'operatore socio-sanitario specializzato (OSSS). 3. L operatore sociale è l operatore che, a seguito dell attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale di base, svolge attività di assistenza di base alla persona, di aiuto alla persona e prestazioni di carattere sociale. 4. L'operatore socio-sanitario è l'operatore che, a seguito dell'attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale di base, svolge attività indirizzata a: a) soddisfare i bisogni primari della persona, nell'ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario; b) favorire il benessere e l'autonomia dell'utente. 5. L operatore socio-sanitario specializzato, a seguito dell attestato di formazione professionale complementare in assistenza sanitaria conseguito dopo la formazione di cui al comma 4, svolge attività indirizzata a: a) svolgere alcune attività conformemente alle direttive del responsabile infermieristico o sotto la supervisione dello stesso; b) coadiuvare l infermiere e l ostetrica nell ambito dell assistenza sanitaria rispettivamente infermieristica e ostetrica. Art. 2 (La formazione) 1. La formazione dell operatore sociale, dell'operatore socio-sanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato è di competenza della Regione che provvede all'organizzazione dei corsi e delle relative attività didattico-formative, nel rispetto delle disposizioni della presente legge. 2. La Giunta regionale, sulla base del fabbisogno annualmente determinato, programma l'attivazione dei corsi.
6 Atti consiliari IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 55 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia <<Istituzione della figura dell operatore sociale e disciplina organica dell operatore socio-sanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato>> 3. I corsi per la formazione professionale di base sono attivati e gestiti dalle Aziende per i Servizi Sanitari, dalle Aziende Ospedaliere e dalle istituzioni pubbliche e private. 4. I corsi per la formazione professionale complementare per l operatore socio-sanitario specializzato sono attivati e gestiti dalle Aziende per i Servizi Sanitari e dalle Aziende Ospedaliere. 5. Le Aziende per i Servizi Sanitari, le Aziende Ospedaliere e le istituzioni scolastiche e gli enti di formazione pubblichi e privati attivano e gestiscono i corsi di cui al comma 2. Nel caso delle istituzioni private le medesime devono: a) possedere comprovata esperienza nel settore socio-assistenziale; b) rispondere ai requisiti minimi specificati secondo quanto previsto dalla vigente normativa statale e regionale; c) essere accreditate dalla Giunta regionale per quanto riguarda le precedenti lettere a) e b). 6. I corsi per la formazione professionale di base e complementare possono essere cofinanziati dalla Regione che annualmente determina i criteri ed i parametri di finanziamento. Art. 3 (Contesti operativi) 1. L'operatore sociale, l operatore socio-sanitario e l operatore sociosanitario specializzato svolgono le loro attività nelle organizzazioni e nei servizi pubblici e privati in tutti i servizi del settore sociale e sanitario, di tipo socioassistenziale e socio-sanitario, di tipo residenziale, semiresidenziale, in ambiente ospedaliero e al domicilio dell utente e negli ulteriori casi previsti da apposito regolamento della Giunta regionale. Art. 4 (Contesto relazionale) 1. L operatore sociale, l operatore socio-sanitario e l operatore sociosanitario specializzato svolgono la loro attività, in base al metodo di lavoro d equipe, con gli operatori professionali preposti all assistenza sociale, sanitaria ed educativa nel rispetto delle reciproche competenze e come meglio individuate all articolo 5. Art. 5 (Attività e competenze)
7 Atti consiliari Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 55 <<Istituzione della figura dell operatore sociale e disciplina organica dell operatore socio-sanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato>> 1. Le attività e le competenze dell operatore sociale e dell'operatore sociosanitario sono definite rispettivamente negli allegati A e B. Le prestazioni complementari dell operatore socio-sanitario specializzato sono definite nell allegato C. Art. 6 (Requisiti di accesso) 1. Per l'accesso ai corsi di formazione professionale di base per l operatore sociale e per l operatore socio-sanitario è richiesto il diploma di scuola dell'obbligo ed il compimento del diciassettesimo anno di età alla data di iscrizione al corso. 2. Per l'accesso ai corsi di formazione professionale complementare è richiesto il possesso dell attestato di operatore socio-sanitario. Art. 7 (Organizzazione didattica) 1. Il corso di formazione professionale di base per l acquisizione dell attestato di operatore sociale è strutturato in un modulo e per aree disciplinari secondo quanto previsto dall allegato D. Il corso di formazione non può essere comunque inferiore alle 300 ore. 2. Il corso di formazione professionale di base per l acquisizione dell attestato di operatore socio-sanitario è strutturato didatticamente per moduli e per aree disciplinari secondo quanto previsto dall allegato E, e comprende i seguenti moduli didattici: a) un modulo di base; b) un modulo professionalizzante; c) un modulo facoltativo tematico integrativo. 3. Il corso di formazione professionale di base di cui al comma 2 ha durata fino a diciotto mesi, per un numero di ore non inferiore a Il corso di formazione professionale complementare per l acquisizione dell attestato di operatore socio-sanitario specializzato e le relative articolazioni sono definite da apposita delibera della Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente. Il corso di formazione professionale complementare non può essere comunque inferiore alle 300 ore e deve prevedere un modulo tematico sanitario del profilo didattico specifico.
8 Atti consiliari IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 55 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia <<Istituzione della figura dell operatore sociale e disciplina organica dell operatore socio-sanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato>> 5. La Giunta regionale, attesa l'ampia possibilità di utilizzo dell'operatore sociale, dell operatore socio-sanitario, e dell operatore socio-sanitario specializzato, può prevedere, per un più congruo inserimento nei servizi, moduli didattici riferiti a tematiche specifiche sia mirate all'utenza (ospedalizzata, anziana, portatrice di handicap, psichiatrica, con dipendenze patologiche, ecc.) sia alla struttura di riferimento (residenza assistita, domicilio, casa di riposo, comunità, ecc.). Art. 8 (Materie di insegnamento) 1. Le materie di insegnamento, relative ai moduli didattici di cui all'articolo 7, sono articolate nelle seguenti aree disciplinari e di cui all allegato F : a) area socio-culturale, istituzionale e legislativa; b) area psicologica e sociale; c) area igienico-sanitaria; d) area tecnico-operativa; e) area assistenza sanitaria. Art. 9 (Tirocinio) 1. Tutti i corsi comprendono un tirocinio guidato presso le strutture ed i servizi nel cui ambito è prevista la figura dell'operatore sociale, dell operatore sociosanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato. Art. 10 (Esame finale e rilascio dell'attestato) 1. La frequenza ai corsi è obbligatoria e non possono essere ammessi alle prove di valutazione finale coloro che abbiano superato il tetto massimo di assenze indicato dalla Giunta regionale nel provvedimento istitutivo dei corsi, e comunque non superiore al dieci per cento delle ore complessive. 2. Al termine del corso gli allievi sono sottoposti ad una prova teorica e ad una prova pratica da parte di un'apposita commissione d'esame, la cui composizione è individuata dal provvedimento regionale di cui al comma 1.
9 Atti consiliari IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 55 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia <<Istituzione della figura dell operatore sociale e disciplina organica dell operatore socio-sanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato>> 3. In caso di assenze superiori al dieci per cento delle ore complessive, il corso si considera interrotto e la sua eventuale ripresa nel corso successivo avverrà secondo modalità stabilite dalla struttura didattica. 4. All'allievo che supera la prova è rilasciato dalla Giunta regionale un attestato di qualifica valido su tutto il territorio nazionale, ai sensi della normativa vigente. L operatore sociale espleta la propria attività presso le strutture residenziali a carattere sociale e nell ambito di servizi domiciliari previsti dalla vigente legislazione regionale e resi da soggetti pubblici e privati; a tal fine la disciplina normativa regionale vigente si adeguerà alla presente legge. Art. 11 (Titoli pregressi e progressioni di qualifica) 1. La Giunta regionale, nel contesto del proprio sistema della formazione, quantifica il credito formativo da attribuirsi a titoli e servizi pregressi, in relazione all'acquisizione dell'attestato di qualifica relativo alla figura professionale di operatore sociale e di operatore socio-sanitario, prevedendo misure compensative in tutti i casi in cui la formazione pregressa risulti insufficiente, per la parte sanitaria o per quella sociale, rispetto a quella prevista dalla presente legge. 2. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente definisce i percorsi formativi integrativi che consentano il passaggio da operatore sociale ad operatore socio-sanitario. Art. 12 (Misure urgenti per l occupazione) 1. L Amministrazione regionale è autorizzata a concedere, con delibera della Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, al fine di facilitare l accesso ai corsi di formazione di cui all articolo 7 a soggetti disoccupati di età compresa fra i quaranta e i cinquanta anni e con particolare attenzione alla disoccupazione femminile, attraverso finanziamenti per le seguenti misure indicate in forma esemplificativa e non esaustiva: a) contributi finalizzati a conciliare attività formativa e vita familiare; b) contributi a garanzia del sostentamento economico a soggetti privi di redditi adeguati durante l espletamento del percorso formativo e purché garantiti dall obbligo di frequenza; c) contributi per la concessione di vaucher previsti nell ambito dal Progetto Futura.
10 Atti consiliari IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE N. 55 Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia <<Istituzione della figura dell operatore sociale e disciplina organica dell operatore socio-sanitario e dell operatore socio-sanitario specializzato>> Art. 13 (Convenzioni con istituti di formazione professionale statali) 1. L Amministrazione regionale è autorizzata a stipulare apposite convenzioni con istituti pubblici statali di formazione professionale che abbiano sede in Friuli Venezia Giulia per l attivazione e/o lo sviluppo di percorsi formativi adeguati per le figure professionali di cui alla presente legge, comprensivi anche del tirocinio necessario, ed utili all immediato inserimento lavorativo, anche in forma integrata con le Aziende per i Servizi Sanitari e le Aziende Ospedaliere. Art. 14 (Norma finale) 1. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare che deve esprimersi entro sessanta giorni dal ricevimento della richiesta, approva i regolamenti di cui alla presente legge entro 180 giorni dall entrata in vigore della medesima. In caso di inutile decorso del termine, si prescinde dal parere. Art. 15 (Norma finanziaria) 1. Agli oneri derivanti dall applicazione della presente legge si provvede per l anno 2004 con una spesa di euro.. che faranno carico all UPB. e ai capitoli di nuova istituzione dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni e del bilancio per l anno 2004, con prelevamento, a copertura della spesa, di pari importo dal Fondo. che viene ridotto conseguentemente.
11 Allegato A (in riferimento all'articolo 5, comma 1) Elenco delle principali attività e competenze previste per l'operatore sociale 1) Attività e competenze di rapporto con l utenza volta a favorire l autosufficienza nell operatività giornaliera: - aiuto nelle attività della persona su se stessa (alzarsi dal letto; pulizie personali; vestizione; assunzione dei pasti; corretta deambulazione; movimento di arti invalidi; uso di accorgimenti per una giusta posizione degli arti in condizione di riposo; uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare; mobilizzazione della persona costretta a letto); - aiuto per il governo dell alloggio e le attività domestiche (cura delle condizioni igieniche dell alloggio; riordino del letto e della stanza; cambio della biancheria e utilizzo del servizio di lavanderia; preparazione dei pasti e acquisti; eventuale fornitura dei pasti a domicilio e simili). 2) Attività e competenze di sostegno volta alla tutela igienico-sanitaria: - fornire prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione inserite in un programma globale di assistenza e in collaborazione con servizio sanitario (rilevamento della temperatura e del polso; frizioni e massaggi antidecubito; assistenza per la corretta esecuzione delle prestazioni farmacologiche; rilevazione di qualsiasi anormalità nelle condizioni dell utente, provvedendo a segnalarla al servizio sanitario competente). 3) Collaborazione nel settore del segretariato sociale e dell educazione sanitaria: - possedere conoscenze idonee a dare informazioni su diritti, pratiche e servizi e piccole commissioni; - possedere conoscenze idonee a dare informazioni sull educazione sanitaria; - concorre, rispetto agli operatori dello stesso profilo, alla realizzazione dei tirocini e alla loro valutazione; - accompagnamento dell utente per visite mediche, scuole, pratiche varie e altre necessità. 4) Interventi volti a favorire la vita di relazione anche in collaborazione con altri operatori: - comprendere i meccanismi di relazione necessari per il coinvolgimento di vicini e parenti; - comprendere i meccanismi di relazione necessari per l attivazione di rapporti con le strutture ricreative e culturali del territorio;
12 - comprendere i meccanismi necessari per la partecipazione agli interventi di socializzazione e/o recupero che impegnino l utente. Allegato B (in riferimento all'articolo 5, comma 1) Elenco delle principali attività previste per l'operatore socio-sanitario 1) Assistenza diretta e aiuto domestico alberghiero: - assiste la persona, in particolare non autosufficiente o allettata, nelle attività quotidiane e di igiene personale; - realizza attività semplici di supporto diagnostico e terapeutico; - collabora ad attività finalizzate al mantenimento delle capacità psicofisiche residue, alla rieducazione, alla riattivazione e al recupero funzionale; - realizza attività di animazione e socializzazione di singoli e gruppi; - coadiuva il personale sanitario e sociale nell'assistenza al malato anche terminale e morente; - aiuta la gestione dell'utente nel suo ambito di vita; - cura la pulizia e l'igiene ambientale. 2) Intervento igienico-sanitario e di carattere sociale: - osserva e collabora alla rilevazione dei bisogni e delle condizioni di rischio-danno dell'utente; - collabora all'attuazione degli interventi assistenziali; - valuta, per quanto di competenza, gli interventi più appropriati da proporre; - collabora all'attuazione di sistemi di verifica degli interventi; - riconosce e utilizza linguaggi e sistemi di comunicazione-relazione appropriati in relazione alle condizioni operative; - mette in atto relazioni-comunicazioni di aiuto con l'utente e la famiglia, per l'integrazione sociale e il mantenimento e recupero dell'identità personale. 3) Supporto gestionale, organizzativo e formativo: - utilizza strumenti informativi di uso comune per la registrazione di quanto rilevato durante il servizio;
13 - collabora alla verifica della qualità del servizio; - concorre, rispetto agli operatori dello stesso profilo, alla realizzazione dei tirocini e alla loro valutazione; - collabora alla definizione dei propri bisogni di formazione e frequenta corsi di aggiornamento; - collabora, anche nei servizi assistenziali non di ricovero, alla realizzazione di attività semplici. Competenze dell'operatore socio-sanitario Competenze tecniche In base alle proprie competenze e in collaborazione con altre figure professionali, sa attuare i piani di lavoro. È in grado di utilizzare metodologie di lavoro comuni (schede, protocolli, ecc...). È in grado di collaborare con l'utente e la sua famiglia: - nel governo della casa e dell'ambiente di vita, nell'igiene e cambio biancheria; - nella preparazione e/o aiuto all'assunzione dei pasti; - quando necessario, e a domicilio, per l'effettuazione degli acquisti; - nella sanificazione e sanitizzazione ambientale. È in grado di curare la pulizia e la manutenzione di arredi e attrezzature, nonché la conservazione degli stessi e il riordino del materiale dopo l'assunzione dei pasti. Sa curare il lavaggio, l'asciugatura e la preparazione del materiale da sterilizzare. Sa garantire la raccolta e lo stoccaggio corretto dei rifiuti, il trasporto del materiale biologico sanitario, e dei campioni per gli esami diagnostici, secondo protocolli stabiliti. Sa svolgere attività finalizzate all'igiene personale, al cambio della biancheria, all'espletamento delle funzioni fisiologiche, all'aiuto nella deambulazione, all'uso corretto di presidi, ausili e attrezzature, all'apprendimento e mantenimento di posture corrette. In sostituzione e appoggio dei familiari e su indicazione del personale preposto è in grado di: - aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso;
14 - aiutare nella preparazione alle prestazioni sanitarie; - osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi di allarme che l'utente può presentare (pallore, sudorazione, ecc...); - attuare interventi di primo soccorso; - effettuare piccole medicazioni o cambio delle stesse ed effettuare iniezioni intramuscolari; - controllare e assistere la somministrazione delle diete; - aiutare nelle attività di animazione e che favoriscono la socializzazione, il recupero e il mantenimento di capacità cognitive e manuali; - collaborare a educare al movimento e favorire movimenti di mobilizzazione semplici su singoli e gruppi; - provvedere al trasporto di utenti, anche allettati, in barella-carrozzella; - collaborare alla composizione della salma e provvedere al suo trasferimento; - utilizzare specifici protocolli per mantenere la sicurezza dell'utente, riducendo al massimo il rischio; - svolgere attività di informazione sui servizi del territorio e curare il disbrigo di pratiche burocratiche; - accompagnare l'utente per l'accesso ai servizi. Competenze relative alle conoscenze richieste Conosce le principali tipologie di utenti e le problematiche connesse. Conosce le diverse fasi di elaborazione dei progetti di intervento personalizzati. Riconosce per i vari ambiti, le dinamiche relazionali appropriate per rapportarsi all'utente sofferente, disorientato, agitato demente o handicappato mentale ecc... È in grado di riconoscere le situazioni ambientali e le condizioni dell'utente per le quali è necessario mettere in atto le differenti competenze tecniche. Conosce le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazione dei problemi generali e specifici relativi all'utente. Conosce le condizioni di rischio e le più comuni sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione.
15 Conosce i principali interventi semplici di educazione alla salute, rivolti agli utenti e ai loro famigliari. Conosce l'organizzazione dei servizi sociali e sanitari e quella delle reti informali. Competenze relazionali Sa lavorare in équipe. Si avvicina e si rapporta con l'utente e con la famiglia, comunicando in modo partecipativo in tutte le attività quotidiane di assistenza; sa rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo. È in grado di interagire, in collaborazione con il personale sanitario, con il malato morente. Sa coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori. Sa sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione a iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale. È in grado di partecipare all'accoglimento dell'utente per assicurare una puntuale informazione sul servizio e sulle risorse. È in grado di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità. Affiancandosi ai tirocinanti, sa trasmettere i propri contenuti operativi.
16 Allegato C (in riferimento all articolo 5, comma 1) Elenco delle principali attività e competenze previste per l'operatore sociosanitario specializzato con formazione complementare in assistenza sanitaria L'operatore socio-sanitario, che ha seguito con profitto il modulo di formazione complementare in assistenza sanitaria, oltre a svolgere le competenze professionali del proprio profilo, coadiuva l'infermiere o l'ostetrica/o e, in base all'organizzazione dell'unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione, è in grado di eseguire: - la somministrazione, per via naturale, della terapia prescritta, conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione; - la terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione infermieristica, conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione; - i bagni terapeutici, impacchi medicali e frizioni; - la rilevazione e l'annotazione di alcuni parametri vitali (frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e temperatura) del paziente; - la raccolta di escrezioni e secrezioni a scopo diagnostico; - le medicazioni semplici e bendaggi; - i clisteri; - la mobilizzazione dei pazienti non autosufficienti per la prevenzione di decubiti e alterazioni cutanee; - la respirazione artificiale, massaggio cardiaco esterno; - la cura e il lavaggio e preparazione del materiale per la sterilizzazione; - l'attuazione e il mantenimento dell'igiene della persona; - la pulizia, disinfezione e sterilizzazione delle apparecchiature, delle attrezzature sanitarie e dei dispositivi medici; - la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti differenziati; - il trasporto del materiale biologico ai fini diagnostici; - la somministrazione dei pasti e delle diete;
17 - la sorveglianza delle fleboclisi, conformemente alle direttive del responsabile dell'assistenza infermieristica od ostetrica o sotto la sua supervisione.
18 Allegato D (in riferimento all articolo 7, comma 1) Organizzazione didattica e obiettivi di modulo Organizzazione didattica Modulo Didattico Tipo di Formazione n. minimo di ore Modulo di base Motivazione-orientamento e conoscenze di base Teorica Tirocinio Obiettivi di modulo Modulo di base (200 ore di teoria, 100 di tirocinio.) - acquisire elementi di base utili per individuare i bisogni delle persone e le più comuni problematiche relazionali; - distinguere i sistemi organizzativi socio-assistenziali e la rete dei servizi; - conoscere i fondamenti dell'etica, i concetti generali che stanno alla base della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, nonché i principi che regolano il rapporto di dipendenza del lavoratore (doveri, responsabilità, diritti, ecc...); - conoscere i concetti di base dell'igiene e i criteri attraverso i quali mantenere la salubrità dell'ambiente.
19 Allegato E (in riferimento agli articoli 7, comma 2 e 3, e 8, comma 1) Organizzazione didattica, obiettivi di modulo e materie di insegnamento Organizzazione didattica Modulo Didattico Tipo di Formazione n. minimo di ore Modulo di base Teorica 200 Motivazione-orientamento e conoscenze di base Modulo professionalizzante Teorica Esercitazione/stage Tirocinio Modulo facoltativo tematico integrativo Tematiche professionali specifiche Teorica Esercitazione/stage Tirocinio Obiettivi di modulo Modulo di base (200 ore di teoria) - acquisire elementi di base utili per individuare i bisogni delle persone e le più comuni problematiche relazionali; - distinguere i sistemi organizzativi socio-assistenziali e la rete dei servizi; - conoscere i fondamenti dell'etica, i concetti generali che stanno alla base della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, nonché i principi che regolano il rapporto di dipendenza del lavoratore (doveri, responsabilità, diritti, ecc...); - conoscere i concetti di base dell'igiene e i criteri attraverso i quali mantenere la salubrità dell'ambiente. Modulo professionalizzante (250 ore di teoria, 100 di esercitazioni, 450 di tirocinio) - riconoscere e classificare i bisogni e interpretare le problematiche assistenziali derivanti in relazione alle principali caratteristiche del bambino, della persona anziana, della persona con problemi psichiatrici, con handicaps, ecc. o in situazioni di pericolo; - identificare tutti gli elementi necessari alla pianificazione dell'assistenza, collaborando con le figure professionali preposte;
20 - riconoscere le principali alterazioni delle funzioni vitali al fine di attivare altre competenze e/o utilizzare tecniche comuni di primo intervento; - applicare le conoscenze acquisite per: mantenimento di un ambiente terapeutico adeguato, cura della persona, mantenimento delle capacità residue, recupero funzionale; - conoscere e applicare le diverse metodologie operative presenti nelle sedi di tirocinio; - conoscere i principali aspetti psico-sociali dell'individuo e del gruppo al fine di sviluppare abilità comunicative adeguate alle diverse situazioni relazionali degli utenti e degli operatori nonché conoscere le caratteristiche, le finalità e le prestazioni di assistenza sociale allo scopo di concorrere, per quanto di competenza, al mantenimento dell'autonomia e dell'integrazione sociale dell'utente. Modulo facoltativo tematico integrativo: tematica professionale specifica (50 ore di teoria, 50 di esercitazione, 100 di tirocinio) - approfondire le competenze acquisite con speciale riferimento a una particolare tipologia di utenza o a uno specifico ambiente assistenziale.
21 Allegato F (in riferimento all articolo 8, comma 1) Principali materie di insegnamento Area socio-culturale, istituzionale e legislativa - elementi di legislazione nazionale e regionale a contenuto socio-assistenziale e previdenziale; - elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi; - elementi di etica e deontologia; - elementi di diritto del lavoro e il rapporto di dipendenza; - conoscenza delle carte dei diritti del cittadino. Area psicologica e sociale - elementi di psicologia e sociologia; - aspetti psico-relazionali e interventi assistenziali in rapporto alla specificità dell'utenza. Area igienico-sanitaria e area tecnico-operativa - elementi di igiene; - disposizioni generali in materia di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori; - igiene dell'ambiente e comfort alberghiero; - interventi assistenziali rivolti alla persona in rapporto a particolari situazioni di vita e tipologia di utenza; - metodologia del lavoro sociale e sanitario; - assistenza sociale. Area assistenza sanitaria - i moduli di formazione, teorica e pratica, devono essere strutturati in modo da garantire il raggiungimento delle competenze professionali per l'esercizio delle attività e dei compiti indicati nell'allegato C, che è parte integrante del presente atto; - i modulo si svolge nelle strutture di ricovero e cura e nei servizi sanitari;
22 - la direzione del modulo è affidata ad un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per le professioni sanitarie infermieristiche e per la professione sanitaria ostetrica.
L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre. mv - 2010-2011
L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre figure mv - 2010-2011 è l operatore che, al termine di specifica formazione professionale consegue un attestato di qualifica ed è abilitato
DettagliASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE
ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Catalogo delle Agenzie formative
DettagliLA FIGURA PROFESSIONALE DELL'OPERATORE SOCIO-SANITARIO Legge Regionale 16 agosto 2001, n. 20. B.U.R. n. 75/2001
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL'OPERATORE SOCIO-SANITARIO Legge Regionale 16 agosto 2001, n. 20. B.U.R. n. 75/2001 Art. 1 - Figura professionale e profilo. 1. e' individuata la figura professionale dell'operatore
DettagliOSS E OSS COMPLEMENTARE: Analisi dell'evoluzione del profilo professionale delle figure di supporto
OSS E OSS COMPLEMENTARE: Analisi dell'evoluzione del profilo professionale delle figure di supporto Tiziana De Donno TORINO 12 febbraio 2010 Tiziana De Donno Cisl 1 Nascita dell OSS: perché? Tiziana De
DettagliMattina: 10:00 14:00. Ore totali corso: 1000: di cui 550 d aula e 450 di stage. 2.100,00 euro (con possibilità di pagamento rateizzato)
Titolo: OSS - OPERATORE SOCIO SANITARIO Ente organizzatore: GLOBALFORM Area Tematica: Socio-Sanitaria Destinatari: Il corso è rivolto a DISOCCUPATI ed OCCUPATI con 17 anni compiuti, in possesso di diploma
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 138 del 22 10 2015 ALLEGATI
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 138 del 22 10 201 6173 ALLEGATI 617 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 138 del 22 10 201 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 138 del 22 10
Dettagli16 2001, 20 (BUR 75/2001) LA FIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO-SANITARIO
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO-SANITARIO Art. 1 - Figura professionale e profilo. 1. È individuata la figura professionale dell operatore socio-sanitario. 2. L operatore socio-sanitario è
DettagliINTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata
INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza
DettagliAllegato B DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROFILO PROFESSIONALE
Allegato B DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROFILO PROFESSIONALE L Operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria, oltre a svolgere tutte le attività tipiche dell Operatore Socio
DettagliFIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO-SANITARIO E ORDINAMENTO DIDATTICO DEI RELATIVI CORSI DI FORMAZIONE IL MINISTRO DELLA SANITA.
FIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO-SANITARIO E ORDINAMENTO DIDATTICO DEI RELATIVI CORSI DI FORMAZIONE IL MINISTRO DELLA SANITA di concerto con IL MINISTRO PER LA SOLIDARIETA SOCIALE VISTO il decreto
DettagliIl Corso di Preparazione Privato OSS da 1000 ore è rivolto a persone in possesso dei seguenti requisiti:
Destinatari. Il Corso di Preparazione Privato OSS da 1000 ore è rivolto a persone in possesso dei seguenti requisiti: tutti coloro che, rispetto all età, abbiano assolto l obbligo scolastico; inoccupati,
DettagliL Infermiere e l OSS: Valorizzazione delle Competenze per l integrazione Dott. Francesco Germini Dirigente Sanitario Area Infermieristica e Ostetrica
L Infermiere e l OSS: Valorizzazione delle Competenze per l integrazione Dott. Francesco Germini Dirigente Sanitario Area Infermieristica e Ostetrica ASL Taranto La figura dell OSS Nasce dall accordo sancito
DettagliLA FIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO- SANITARIO. Formazione ed Attività
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO- SANITARIO Formazione ed Attività MAPPA CONCETTUALE PROFILO PROFESSIONALE FORMAZIONE CONTESTI OPERATIVI CONTESTO RELAZIONALE ATTIVITÀ COMPETENZE ORGANIZZAZIONE
DettagliJOB DESCRIPTION. DSRI - Responsabile Infermieristica (P.O.)
Mod. JD SID DSRI Data 05/05/09 Pagina 1 di 6 DSRI - Responsabile Infermieristica (P.O.) Dipendenza gerarchica (Scopo della posizione) organizzative Posizione organizzativa Responsabile delle attività infermieristiche
DettagliServizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA SOCIO SANITARIO
Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA L OPERATORE SOCIO SANITARIO Per informazioni : Centro formazione sanitaria Corsi per Operatori Socio - Sanitari Via San Bortolo 85
DettagliArt. 4 Modifica dell articolo 8 della legge regionale 16 agosto 2001, n. 20
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE DEL VENETO - 13-8-2002 - N. 78 21 LEGGE REGIONALE 9 agosto 2002, n. 17 Modifiche alla legge regionale La figura professionale dell operatore socio-sanitario. Il Consiglio
DettagliALLEGATO A TESTO DELL'ACCORDO STATO-REGIONI DEL 22 FEBBRAIO 2001
ALLEGATO A TESTO DELL'ACCORDO STATO-REGIONI DEL 22 FEBBRAIO 2001 Accordo tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le regioni e province autonome di Trento e Bolzano, per la
DettagliCONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 22 febbraio 2001
CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 22 febbraio 2001 Repertorio Atti n. 1161 del 22 febbraio 2001 Oggetto: Accordo tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le Regioni e Province
Dettagliprocesso di sterilizzazione, competenza infermieristica competenza OSS L interrogativo della Responsabilità
processo di sterilizzazione, competenza infermieristica competenza OSS L interrogativo della Responsabilità 1 Le norme che costituiscono la professione infermieristica L.42/99 delle professioni sanitarie
DettagliISTITUZIONE E DISCIPLINA DELLA FIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO-SANITARIO.
Legge Regionale n.13 del 17/07/2002 (pubblicata nel BUR n. 33 del 31/07/2002) ISTITUZIONE E DISCIPLINA DELLA FIGURA PROFESSIONALE DELL OPERATORE SOCIO-SANITARIO. Il Consiglio regionale ha approvato. LA
DettagliOperatore socio-sanitario. Standard
Operatore socio-sanitario Standard Settore: Socio sanitario e pubblica amministrazione Indirizzo: Pova finale unificato o con criteri unificati: Sì Comparto: Attività di erogazione di servizi socioassistenziali
DettagliLEGGE REGIONALE 16 agosto 2001, n. 20 La figura professionale dell operatore socio-sanitario. e socio-sanitario, residenziali e semiresidenziali.
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE DEL VENETO - 21-8-2001 - N. 75 7 LEGGE REGIONALE 16 agosto 2001, n. 20 La figura professionale dell operatore socio-sanitario. Il Consiglio regionale ha approvato Il
DettagliCompetenze dell' O.S.S.
Competenze dell' O.S.S. Perché nasce l O.S.S. Con la professionalizzazione ed il percorso formativo universitario c è sta la necessità di una nuova figura sanitaria di supporto all Infermiere maggiormente
DettagliAssistenza Domiciliare Integrata Socio Assistenziale
Assistenza Domiciliare Integrata Socio Assistenziale CARTA DEI SERVIZI Pagina 1 di 11 Questa CARTA DEI SERVIZI è una guida,un impegno scritto nei confronti dei cittadini che vengono messi a conoscenza
DettagliCORSO OSS OPERATORE SOCIO SANITARIO
ELENIA Via Ungaretti, 84 62100 Macerata (Mc) Tel. 0733.33844 (r.a.) Fax 0733.33811 segreteriaoss@grupposinergie.com CORSO OSS OPERATORE SOCIO SANITARIO INFORMATIVA GENERALE & SCHEDA D ISCRIZIONE CORSO
DettagliAPPROFONDIMENTO COMMENTATO DEL PROFILO DELL OSS
APPROFONDIMENTO COMMENTATO DEL PROFILO DELL OSS PROVVEDIMENTO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI DEL 22 FEBBRAIO 2001 Accordo tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le Regioni
DettagliLa formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile
La formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile 1 Il panorama attuale Nelle strutture sanitarie esistono plurime figure professionali: Il coordinatore
DettagliOrdinamento didattico del corso di qualifica per Operatore socio sanitario. Programma del corso
Allegato n. 3 Ordinamento didattico del corso di qualifica per Operatore socio sanitario Programma del corso ATTIVITÀ FORMATIVA DURATA IN Modulo di Base 200 Modulo professionalizzante 350 Tirocinio/Stage
DettagliIl corso per Operatore Socio-Sanitario Sanitario (OSS) LA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI
Il corso per Operatore Socio-Sanitario Sanitario (OSS) LA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI Conoscere Le funzioni attribuite agli esperti quali componenti della Commissione per la valutazione finale del
DettagliCORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO
CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO I corsi riconosciuti dalla regione Lazio sono: Corso di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o
DettagliCorso di Qualifica Professionale Operatore Socio-Sanitario (O.S.S.) ELEMENTI DI IGIENE. Profilo professionale e competenze dell O.S.S.
Corso di Qualifica Professionale Operatore Socio-Sanitario (O.S.S.) ELEMENTI DI IGIENE Profilo professionale e competenze dell O.S.S. Dr. Mario Esposito Tecnico della Prevenzione Azienda Sanitaria Locale
DettagliDGR 1232 dd. 14.5.2004
DGR 1232 dd. 14.5.2004 VISTA la rilevazione del fabbisogno occupazionale e formativo di operatori sociali in Regione, promossa dalla Direzione Centrale della Salute e della Protezione Sociale, condotta
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi alla persona Processo Realizzazione di servizi indifferenziati per uso personale e famigliare
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata
DettagliPROFILO FORMATIVO ASA (Ausiliario Socio Assistenziale) Delibera 7693 del 24/07/2008 - Introduzione del Profilo e ambiti di attività.
PROFILO FORMATIVO ASA (Ausiliario Socio Assistenziale) Delibera 7693 del 24/07/2008 - Introduzione del Profilo e ambiti di attività. L Ausiliario Socio Assistenziale è un operatore di interesse socio-assistenziale
Dettaglinale incaricato dell effettuazione del controllo tutti i libri, i registri e i documenti e di fornire altresì i dati, le informazioni e i chiarimenti
20 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 181 suppl. del 19-12-2007 nale incaricato dell effettuazione del controllo tutti i libri, i registri e i documenti e di fornire altresì i dati, le informazioni
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-25. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-25 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: Durata: OPERATORE SOCIO SANITARIO 200 Descrizione della figura professionale: L Operatore socio-sanitario (OSS) è in grado
DettagliA V V I S O. Corso Genova, 70-16033 LAVAGNA (GE) c.f. 01041570993 Ente di Diritto Pubblico
SELEZIONE PUBBLICA MEDIANTE PROVA PRATICA ATTITUDINALE PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO A TEMPO PIENO INDETERMINATO DI OPERATORE SOCIO SANITARIO (Categoria B3 del C.C.N.L. Regioni -Autonomie Locali) A V
Dettagli1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliFIGURA PROFESSIONALE DI OPERATORE SOCIO-SANITARIO
Allegato A alla D.G.R. 28.09.2012, nr. 621 FIGURA PROFESSIONALE DI OPERATORE SOCIO-SANITARIO ARTICOLO 1 NOZIONE 1. Il profilo professionale dell operatore socio-sanitario è stato regolamentato a livello
DettagliLEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)
LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni
DettagliFinalità dell iniziativa
Avviso Pubblico PROV-BR 04/2012 AZIONE 3 Azioni di sostegno alla qualificazione professionale di persone diversamente abili POR Puglia 2007-2013 Asse II OCCUPABILITA Multiazione Formativa per inserimento-reinserimento
DettagliCorso di Formazione per Operatore Socio Sanitario (OSS) Durata: 1000 ore. Articolazione didattica del Corso
Corso di Formazione per Operatore Socio Sanitario (OSS) Durata: 1000 ore Articolazione didattica del Corso SOMMARIO Pag. A. Scenario 2 B. Obiettivi 2 C. Requisiti di ammissione 2 D. Materiale didattico
DettagliPiano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare
Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliCRITERI PER LA SELEZIONE AL CORSO DI Operatore Socio Sanitario di cui all avviso 12/2009
CRITERI PER LA SELEZIONE AL CORSO DI Operatore Socio Sanitario di cui all avviso 12/2009 Possono iscriversi al corso operatori già in servizio presso le strutture sanitarie ospedaliere private (nonché
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliINDICE INFORMAZIONI GENERALI
ASA-OSS INDICE INFORMAZIONI GENERALI pag. 2 CORSI ANNO FORMATIVO 2014/2015 pag. 5 Informagiovani - Comune di Brescia 1 INFORMAZIONI GENERALI Questa pubblicazione contiene un indirizzario degli enti che
DettagliEvOLuzIONE STORIcO-NORmATIvA DELLA figura PROfESSIONALE DELL OPERATORE SOcIO-SANITARIO Sommario: 1. PREmESSA operatore socio-sanitario sintesi
Capitolo Primo Evoluzione storico-normativa della figura professionale dell operatore socio-sanitario Sommario: 1. Premessa. - 2. L ausiliario socio-sanitario specializzato e l operatore tecnico addetto
DettagliAspetti normativi, deontologici e di responsabilità nel nuovo paradigma della professione infermieristica: dalla teoria alla prassi
Aspetti normativi, deontologici e di responsabilità nel nuovo paradigma della professione infermieristica: dalla teoria alla prassi Guido, i vorrei che tu e Lapo e io : ruolo, competenze e responsabilità
DettagliDecreto Dirigenziale n. 103 del 28/03/2014
Decreto Dirigenziale n. 103 del 28/03/2014 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 11 - Direzione Generale Istruzione, Formazione,Lavoro e Politiche
Dettagli- Visto l'art. 42, comma 2, lett. c) della L.R. del 12/05/2004, n.7 "Statuto della Regione Puglia".
REGOLAMENTO REGIONALE 29 marzo 2005, n. 14 "Figura professionale Operatore Socio-sanitario". IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE - Visto l'art. 121 della Costituzione, così come modificato dalla legge
DettagliIl documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.
Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento
Dettaglid iniziativa dei senatori BORNACIN, GUSTAVINO, PINOTTI, RIZZI, SACCOMANNO e COSTA
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2437 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BORNACIN, GUSTAVINO, PINOTTI, RIZZI, SACCOMANNO e COSTA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 NOVEMBRE 2010 Disposizioni
DettagliCAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.
CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico
Dettagli********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;
Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, FUCCI, BERNARDO, BIANCONI, CIRACÌ, COR- SARO, FABRIZIO DI STEFANO, MAROTTA, SALTAMARTINI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2614 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, FUCCI, BERNARDO, BIANCONI, CIRACÌ, COR- SARO, FABRIZIO DI STEFANO, MAROTTA, SALTAMARTINI
DettagliGESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI COMUNALI DI SERVIZI SOCIALI SERVIZIO SOCIALE
GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI COMUNALI DI SERVIZI SOCIALI Comune di Comune di Comune di Comune di Chiaravalle Centrale Torre di Ruggiero Gagliato Argusto Sede Comune Capofila: 88064 Chiaravalle Centrale,
DettagliOGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI
OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI I L C O N S I G L I O C O M U N A L E PREMESSO che l assistenza domiciliare
DettagliDeliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità
Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,
DettagliComune di Monchio delle Corti
Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio
DettagliLegge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)
Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia
DettagliPERCHÉ PARLARE DI... RUOLO
INDICE Autori Prefazione alla quinta edizione XI XIII Parte I Area socio-culturale istituzionale e legislativa 1 Capitolo 1 Operatore socio-sanitario: il ruolo 1 PERCHÉ PARLARE DI... RUOLO 1 CONOSCENZE
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia
ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO
DettagliFACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1
SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferisce il seguente corso di diploma universitario: a) corso di diploma universitario triennale in Servizio sociale ART.
DettagliPremessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria
PAGINA 1 DI 5 ALLEGATO A Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria e prestazioni sanitarie a rilevanza sociale della Società della Salute Zona Pisana Premessa La Società della Salute Zona
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliLEGGE REGIONALE 20 NOVEMBRE 2003, N. 34. NORME IN FAVORE DEI SOGGETTI STOMIZZATI DELLA REGIONE VENETO.
LEGGE REGIONALE 20 NOVEMBRE 2003, N. 34. NORME IN FAVORE DEI SOGGETTI STOMIZZATI DELLA REGIONE VENETO. (BUR n. 111/2003) Art. 1 - Finalità 1. La presente legge disciplina le tipologie e le modalità di
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3263 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GREGORI, FASSINA, FRATOIANNI, MELILLA, PAGLIA, PALAZ- ZOTTO, PLACIDO, SANNICANDRO, ZARATTI,
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA Disegno di legge 2152 XVI Legislatura. Norme in materia di regolamentazione della figura di operatore sanitario naturopata
SENATO DELLA REPUBBLICA Disegno di legge 2152 XVI Legislatura Norme in materia di regolamentazione della figura di operatore sanitario naturopata Firmatari: Bianco, Vizzini, D alia, Pinzger, Contini, Finocchiaro,
Dettagli5516 25/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537
5516 25/06/2014 Identificativo Atto n. 537 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DEGLI AVVISI PER LA FRUIZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DEI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE
DettagliL.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52
L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliREGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I
REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato
DettagliSEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1
SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre
DettagliCOMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA
COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola
DettagliCorso per OPERATORE SOCIO SANITARIO (O.S.S.)" 400 ore. Operatore Socio Sanitario 400 ore
Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO (O.S.S.)" 400 ore Titolo Destinatari Obiettivi e Finalità Operatore Socio Sanitario 400 ore Il corso è rivolto a tutti gli interessati all ottenimento della qualifica
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliSocio Sanitario. L Operatore. in VENETO. fp.venezia@veneto.cgil.it. www.fpcgilvenezia.it. /fpcgilvenezia2
L Operatore Socio Sanitario in VENETO fp.venezia@veneto.cgil.it www.fpcgilvenezia.it /fpcgilvenezia2 CGIL Funzione Pubblica Metropolitana di Venezia L'Operatore Socio Sanitario in Veneto piccola guida
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale
PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza
Dettagli(omissis) Tale deliberazione è quindi posta ai voti per alzata di mano ed approvata all unanimità dei 35 Consiglieri presenti nel seguente testo:
Deliberazione C.R. del 19 gennaio 1988, n. 693-532 Educatori professionali. Attivazione corsi di riqualificazione. Integrazione della deliberazione del Consiglio Regionale n. 392-2437 del 20 febbraio 1987.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliCOMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con delibera della Giunta Comunale n. 51 del 25/05/2002 INDICE Art. 1 - oggetto pag. 2 Art. 2 - finalità
DettagliRILEVAZIONE SETTIMANALE TIROCINIO A.S.A.
RILEVAZIONE SETTIMANALE A.S.A. SCHEDA DI RILEVAZIONE SETTIMANALE ATTIVITA' DI STAGE C.F.P. ID Progetto Nominativo corsista Azienda ospitante Reparto Periodo dal al Denom. AUSILARIO/A SOCIO-ASSISTENZIALE
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1645-A Relazione orale Relatore Di Girolamo TESTO PROPOSTO DALLA 12ª COMMISSIONE PERMANENTE (IGIENE E SANITÀ) Comunicato alla Presidenza il 19 maggio 2004 PER
Dettagli