il benessere animale negli allevamenti
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- Cipriano Napolitano
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1 Università degli Studi di Camerino Facoltà di Medicina Veterinaria 17 gennaio 2011 il benessere animale negli allevamenti Dr. Sante Petrocchi Direttore Servizio Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche A.S.U.R. MARCHE Area Vasta 3 di Macerata
2 la Sanità Veterinaria Pubblica Regione Marche Azienda Sanitaria Unica Regionale Area Vasta 3 di Macerata Dipartimento di Prevenzione 3 Servizi Veterinari: Sanità Animale Igiene degli Alimenti di Origine Animale Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche
3 missione dei Servizi Veterinari Pubblici tutela della salute animale sicurezza alimentare
4 Definizioni di Benessere animale: 1. Garantire agli animali di allevamento il rispetto delle 5 libertà (fame e sete paura e angoscia dolore e malattia esprimere comportamenti naturali disagio ambientale) 2. Mettere in atto tutte le azioni possibili per assicurare agli animali di allevamento le condizioni di vita migliori rispetto all ambiente in cui li facciamo vivere
5 fame, sete paura, angoscia 5 LIBERTA Dolore, malattia ambiente disagiato di esprimere il proprio comportamento naturale
6 PERCHÈ TUTTO QUESTO INTERESSE PER IL BENESSERE ANIMALE? Perchè è un concetto etico e cresce la sensibilità nei confronti delle condizioni di allevamento degli animali destinati alla produzione di alimenti per l uomo (uova da galline ovaiole allevate a terra...) Perchè il benessere animale è strettamente correlato al concetto di sicurezza alimentare non tanto perchè favorisce l aumento delle produzioni ma sopratutto perchè le produzioni sono di qualità migliore Perchè norme di legge, numerose ed articolate, ce lo impongono Decreto Legislativo 146/2001: protezione degli animali negli allevamenti (norma nazionale di riferimento generale norme a caduta) Reg. CE 882/2004: disciplina controlli su alimenti, mangimi e benessere animale (Regolamento Europeo facente parte del c.d. PACCHETTO IGIENE ) Perchè il rispetto delle norme sul benessere animale è condizione per l accesso alle misure di sostegno comunitarie a favore dell impresa zootecnica ( Reg. CE 1782/2003)
7 2 domande spontanee: cosa c entra il benessere animale con la sicurezza alimentare? benessere animale e maltrattamento animale sono la stessa cosa?
8 effetto del mancato benessere in allevamento: + stress / sicurezza alimentare Calo delle difese immunitarie >>> aumentano le patologie anche gravi Aumenta la % di mortalità Aumenta la competitività nei gruppi allevati (aggressioni e fenomeni di cannibalismo) Aumentano le fratture, le lesioni alle zampe e podali Si manifestano stereotipie Diminuiscono le produzioni e sono più scadenti = SICURA PERDITA ECONOMICA!!!
9 MANCANZA DI BENESSERE = STRESS Stress= influsso ambientale che sovraccarica i sistemi di controllo e regolazione dell organismo (lo stress cronico è il più pericoloso in zootecnia) STRESSORS S.N.C IPOTALAMO IPOFISI cortisolo epinefrina(adrenalina) GH. SURRENALI Aumento del metabolismo Cambiamento del comportamento Immunodepressione consumo di glucosio minor consumo di alimento aumento delle patologie Bertocchi IZSLER
10 Stress = >> ph >> ph = << qualità della carne ph 5.6 ph
11 Camerino, 14 Dicembre 2010 Presentazione della GUIDA TECNICO-NORMATIVA PER L OTTIMZZAZIONE DELL AZIENDA ZOOTECNICA BENESSERE PORTA BENESSERE AGLI ANIMALI -Migliori condizioni di vita -Migliori produzioni AGLI ALLEVATORI -Diminuzione spese sanitarie -Aumento delle rese -Migliore reddito -Migliore immagine ALLA SOCIETÀ -Salubrità degli alimenti di o.a. -Sicurezza alimentare -Migliore qualità
12 Camerino, 14 Dicembre 2010 Presentazione della GUIDA TECNICO-NORMATIVA PER L OTTIMIZZAZIONE DELL AZIENDA ZOOTECNICA PERDITE ECONO- MICHE PER IL MANCATO RISPETTO DELLE NORME RIGUARDANTI IL BENESSERE ANIMALE PEGGIORAMENTO DELLO STATO DI SALUTE DEGLI ANIMALI > spese < ricavi PEGGIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL PRODOTTO < resa economica > spese < immagine > spese < ricavi SANZIONI
13 ma il concetto di benessere animale non è una novità per noi: D.P.R. 233 del 1988: norme minime per la protezione delle ovaiole... Decreto Legislativo 533 del 1992: norme minime per la protezione dei vitelli... Decreto Legislativo 534 del 1992: norme minime per la protezione dei suini... Decreto Legislativo 146 del 2001: protezione degli animali negli allevamenti norma di riferimento generale - Circolare 10 del Ministero della Salute del 2001: valutazione del benessere animale negli allevamenti check-list- Decreto Legislativo 53 del 2004: ancora sulla protezione dei suini Decreto Ministero della Salute del 20/4/2006: ancora le ovaiole Circolare Ministero della Salute del 25/7/2006:ancora i vitelli e molte altre normative a caduta
14 DECRETO LEGISLATIVO 146/2001 stabilisce le misure minime da osservare negli allevamenti per la protezione (benessere) degli animali. animale: qualsiasi animale, inclusi pesci, rettili e anfibi, allevato o custodito per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli, pellicce o per altri scopi agricoli; proprietario o custode ovvero detentore: qualsiasi persona fisica o giuridica che, anche temporaneamente, è responsabile o si occupa degli animali; non si applica agli animali: a) che vivono in ambiente selvatico; b) destinati a partecipare a gare, esposizioni, manifestazioni, attività culturali o sportive; c) da sperimentazione o da laboratorio; d) invertebrati. obblighi dei proprietari, dei custodi dei detentori degli animali: il proprietario o il custode ovvero il detentore deve adottare misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e che non vengano loro provocati dolore, sofferenze o lesioni inutili
15 senza dimenticare tutte le normative che disciplinano: la protezione degli animali durante i trasporti la protezione degli animali nella macellazione la detenzione degli animali esotici la sperimentazione animale ma è benessere o maltrattamento?
16 nelle norme di riferimento c è una evidente confusione di termini che si può tentare di chiarire ricorrendo alle definizioni di: 1. Benessere animale (D.Lgs 146/2001): Soddisfacimento delle 5 libertà Migliore interazione possibile fra animale e ambiente in cui vive 2. Maltrattamento: (L. 20 luglio 2004, n.189) "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate"
17 chi valuta il benessere animale nell allevamento? L allevatore e i suoi collaboratori aziendali in prima persona che devono: Favorire le migliori condizioni di vita degli animali Influenzare con i loro comportamenti le reazioni, la produttività e il benessere degli animali (N.B. Addetti alla gestione degli animali scarsi tendono ad usare la forza con il risultato di indurre negli animali la paura dell uomo e con l effetto di ridurne le produzioni) La valutazione ufficiale è competenza del Servizio Veterinario delle AA. SS. LL. (I.A.P.Z.) che effettua il sopralluogo e dà un giudizio favorevole, favorevole condizionato a delle prescrizioni o sfavorevole con sanzioni... Ogni controllo è inserito in un sistema informativo (S.I.V.A.) cui possono accedere con password anche altri enti e autorità di controllo. NOTA MOLTO BENE: L AZIONE DI CONTROLLO E SEMPRE UFFICIALE NON ESISTONO CONTROLLI CONFIDENZIALI TUTTO RESTA SCRITTO E DOCUMENTATO A GARANZIA DELLE PARTI IN CAUSA
18 perché la valutazione ufficiale è competenza del Medico Veterinario?
19 Un animale d allevamento è in uno stato di benessere quando è in armonia con l ambiente che lo circonda quindi una bovina di razza marchigiana tenuta al pascolo in montagna vive in uno stato di presumibile benessere, lo stesso non si potrebbe dire se quella bovina fosse una frisona ad alta produzione di latte la valutazione del benessere richiede quindi competenze di etologia, fisiologia, patologia e sanità animale professionalità Veterinaria È una valutazione oggettiva o soggettiva? il ruolo del Veterinario è quello di operare una sostenibile sintesi tra la norma e il caso specifico
20 Come si svolge la valutazione ufficiale del benessere animale in allevamento? (P.N.B.A. P.R.B.A.) Esistono norme specifiche solo per: Suini Vitelli < 6 mesi destinati a particolari produzioni Galline ovaiole Si applica la normativa generale per: Bovini e bufalini Equidi Ovi- caprini Avicoli da carne (broilers) Conigli Selvaggina ripopolamento Esotici Animali da pelliccia Pesci d acqua dolce e di mare
21 Cosa si valuta? L igiene delle strutture e delle attrezzature La cura degli animali L igiene dei mangimi La corretta gestione dei farmaci veterinari L igiene del trasporto La preparazione del personale
22 la check list Coordinate dell azienda Personale: numero, corsi di formazione Controllo degli animali: frequenza controllo,adeguata illuminazione, locali di isolamento, cure veterinarie Tenuta dei registri: farmaci, c/s, identificazione, piano di autocontrollo o di buone pratiche di allevamento Libertà di movimento: spazi, locali, attacchi, recinti = gli animali devono coricarsi, giacere in decubito e alzarsi senza difficoltà e senza causarsi sofferenze e lesioni Edifici e locali di stabulazione: materiali, attrezzature, impianti conformi alla normativa (impianti elettrici?), riparo adeguato se mantenuti all aperto, circolazione aria, polvere, temperatura, umidità, concentrazioni di gas, pulizia, rimozione escrementi e foraggi, pavimenti non sdrucciolevoli ed adeguati, locale recinto infermeria, locali separati per deposito e preparazione alimenti, periodi luce/riposo Attrezzature automatiche/meccaniche: ispezione giornaliera, misure in caso di guasto, allarmi Alimentazione: adeguata, accesso contemporaneo, disponibilità acqua (>>> suini + 7 giorni), trattamenti terapeutici prescritti da veterinario Mutilazioni: vietate se non altrimenti giustificate da interventi o prescrizioni veterinarie Procedure di allevamento: tali da non provocare sofferenze e lesioni, pulizia regolare fabbricati e attrezzature, azioni preventive ed interventi contro mosche, roditori e parassiti
23 Punti critici in generale AMBIENTE: t, umidità, polverosità, luce, sostanze tossiche, SPAZI DISPONIBILI, pavimenti, strutture, attrezzature ANIMALI: contenzione, interventi sanitari, movimentazione, mungitura, trasporto, castrazione, decornazione, taglio dei denti e della coda, debeccaggio ALIMENTAZIONE: qualità e quantità, spazi mangiatoie, modalità somministrazione, acqua (suini)
24 Punti critici allevamenti bovini Pavimentazione Numerosità gruppi (box da 3 mq/capo) Spazio per capo Igiene e pulizia Vitelli < 6 mesi Boccaglio Box isolamento/infermeria Pascolo (controllo quotidiano ripari) effetti negativi Stereotipie Lesioni, ferite, lesioni podali, Caduta difese immunitarie Paura Calo produzioni
25 Punti critici allevamenti suinicoli Clima Luce Pavimenti Lettiera Gruppi (omogenei, stabili) Spazi disponibili Ripari Alimentazione effetti negativi >> Mortalità Aggressioni e cannibalismo Caduta difese immunitarie Paura Calo produzioni
26 Punti critici allevamenti avicoli Clima Luce Spazi disponibili Gruppi Pavimentazione Posatoi Nidi Debeccaggio Effetti negativi Aggressività Cannibalismo Fratture ossee Lesioni alle zampe Mortalità
27 Punti critici allevamenti cunicoli Forma e dimensione gabbie e nidi Pavimentazione Gruppi Clima Luce Effetti negativi <<Mortalità Stereotipie Lesioni podali Diminuzione difese immunitarie Calo produzioni
28 il criterio per la scelta degli allevamenti da sottoporre a controllo Controlli annuali a rotazione sul 15% degli allevamenti ( obbligo normativo) Criterio della valutazione del rischio per posizionare le aziende da sottoporre a controllo Criterio della casualità per le aziende posizionate da sottoporre a controllo Si valuta sulla traccia di una check list ministeriale per uniformare gli interventi quanto più possibile (oggettivazione della valutazione)
29 parametri per la valutazione del rischio 1. Condizioni generali dell azienda 2. Tipo di produzione aziendale 3. Numero di animali presenti 4. Numero di addetti 5. Sistema di autocontrollo b.p.a. 6. Dati storici irregolarità pregresse valutazione: per ogni parametro si esprime una classe di valutazione da 0 a 10: da 0 a 20 = RISCHIO ALTO: >>> frequenza dei controlli da 21 a 40 = RISCHIO MEDIO: frequenza controlli standard da 41 a 60 = RISCHIO BASSO: può <<< la frequenza dei controlli
30 la valutazione finale dell allevamento Categoria di non conformità Personale Ispezione/controllo animali Registrazione dati Libertà movimento Edifici e locali di stabulazione Impianti/ attrezz.re automatiche o meccaniche Alimentazione, somministrazione di liquidi/altre sostanze Mutilazioni Procedure di allevamento CONFORME Rispetto della normativa vigente sul benessere animale NON CONFORME Richiesta di rimediare alle non conformità senza ritardo. Nessuna sanzione amministrativa o penale immediata NON CONFORME Richiesta di rimediare alle non conformità entro un termine di xxxx giorni/settimane/mesi Nessuna sanzione amministrativa o penale immediata NON CONFORME Sanzione amministrativa o penale immediata Altri provvedimenti restrittivi
31 se il controllo veterinario dà un risultato di non conformità o si rilevano infrazioni +/- gravi al benessere animale... che succede? Se l infrazione è sanabile in un tempo breve e non pregiudica lo stato di benessere, il Veterinario Ufficiale che ha eseguito il controllo può emettere una PRESCRIZIONE SCRITTA controfirmata dalle parti e comunque annotata in archivio (S.I.V.A. - cartaceo) che impegna l impresa zootecnica a sanare l irregolarità in un tempo commisurato all entità della stessa, trascorso il quale si effettua una verifica che può chiudere la pratica (della quale resterà sempre traccia sullo storico az.le)
32 se l infrazione non è sanabile e pregiudica lo stato di benessere si applicano le SANZIONI di cui all art. 7 - D.Lgs 146/2001 Salvo che il fatto non costituisca reato, il proprietario il custode o il detentore che violino le disposizioni stabilite dal Decreto 146/2001 (e successive modifiche ed integrazioni) sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1549,37 a 9246,22 In caso di violazione reiterata la sanzione è raddoppiata della metà e viene disposta la sospensione dell esercizio dell allevamento da 1 a 3 mesi, con l obbligo di salvaguardare comunque il benessere degli animali.
33 ... senza dimenticare il codice penale L art 727 del C.P.P. sul maltrattamento degli animali; L art. 638 del C.P.P. sull uccisione o maltrattamento degli animali altrui; L art. 672 del C.P.P. sull omessa custodia o malgoverno degli animali; Tutte le norme vigenti in materia di anagrafe degli animali Una serie infinita di sentenze che costituiscono una specifica giurisprudenza
34 cosa c è che non va... ciclo della luce (suini broilers) pavimenti e lettiere (suini) spazi disponibili (suini vitelli) libertà di movimento (suini vitelli) gruppi omogenei (suini - volatili) pulizia igiene (bovini e ovini da latte) gestione del farmaco veterinario (tutti) isolamento (bovini e ovini da latte) documentazione (tutti) ripari al pascolo (bovini equini ovini)
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54 Ricapitolando: Il mancato benessere è causa di stress per gli animali Lo stress comporta un sensibile calo delle difese immunitarie L animale si ammala più facilmente Le produzioni animali diminuiscono e sono di qualità peggiore Risultato = minore sicurezza alimentare
55 Ma per l animale d allevamento qual è lo stress più forte? sicuramente il trasporto
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