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2 Proposta per la gestione dell informagiovani Premessa Contesto della proposta: tale proposta nasce dalla valutazione dell esigenza della realtà locale di Quistello, di dare nuova veste al Servizio Informagiovani già presente sul territorio, per rendere lo stesso punto di riferimento significativo per la popolazione giovane del paese. Lo stesso dovrà essere per quest ultima centro dedicato alla informazione ed alla promozione di iniziative ed opportunità rivolte al mondo giovanile. Obiettivi e descrizione dell attività: si progetteranno attività che consentano di acquisire informazioni e conoscenze, specie per quanto riguarda il mondo della scuola e del lavoro, con particolare riferimento ai momenti critici della carriera scolastica e della carriera professionale. Per perseguire tali obiettivi si utilizzerà la strategia della ricerca-azione, per cui saranno promosse attività che consentano ai giovani di programmare e attuare ricerche mirate riguardo al tema (costruzione di protocolli di intervista a insegnanti e agli studenti di differenti ordini scolastici; protocolli di intervista rivolte ad aziende del settore industriale, del terzo settore e del no profit; analisi dei bandi e concorsi - ambito scolastico e/o ambito lavorativo - a disposizione nel repertorio regionale, provinciale ed europeo). Successivamente si potrà documentare alla comunità dei giovani le informazioni e le conoscenze acquisite (elaborazione di pannelli di documentazione, coordinamento di incontri di dibattito con esperti di settore). In tal senso i partecipanti a tale attività saranno coinvolti in un processo di ricerca, documentazione e attuazione di piani di azione che consentirà di rendere visibili a tutta la comunità le conoscenze acquisite, e dunque, allo stesso tempo, di continuare ad implementarle offrendo spunti di discussione e riflessione. Sviluppi futuri: Tale proposta può avere sviluppi qualora siano i giovani stessi ad attivarsi andando a costruire uno spazio dedicato all interno dell Informagiovani. Si potrà inoltre costituire uno spazio di consulenza individuale e promozione di iniziative da promuovere dentro e fuori il Centro affinché siano i giovani, con l ausilio di coordinatori, ad assistere i coetanei, all insegna di una strategia del supporto tra pari. L organizzazione del servizio informagiovani può essere distinta in linee-guida relative ad aspetti metodologico/ progettuali, aspetti relativi ai passi da compiere per lo sviluppo strategico del Servizio, ed infine aspetti legati all organizzazione dei suoi spazi. Organizzazione metodologica e progettuale: La considerazione su come organizzare il Servizio parte dalla individuazione di quella che intende essere la mission descritta dall amministrazione committente: costituire un punto di riferimento fisso e attivo per i giovani cittadini di Quistello e non solo.

3 Rispetto a ciò pare opportuno, ancora prima di avanzare proposte, evidenziare come queste debbano necessariamente rispondere ad alcuni aspetti che possono essere identificati, basandosi sull esito di simili esperienze aggregative, come criticità, ovvero: 1) rendere visibile a tutta la comunità le finalità e le attività proposte dal Servizio informagiovani; 2) attivare la partecipazione di singoli e gruppi; 3) mantenere la partecipazione dei singoli e dei gruppi nel tempo; A fronte delle suddette criticità si propongono le seguenti strategie di attuazione: a) cittadinanza attiva: in una recente consultazione di ampiezza senza precedenti 1, è emerso come i giovani di tutta Europa desiderino essere maggiormente associati alla vita della collettività 2, palesando una volontà di partecipazione a più livelli da quello locale a quello internazionale. Il Servizio di informagiovani si pone fin dall inizio come punto di riferimento per concretizzare tale partecipazione in iniziative che partono dal basso, ovvero dai giovani stessi, alimentando così una cultura in cui i cittadini si fanno artefici della comunità in cui vivono in collaborazione con l Amministrazione, e non sono meri destinatari passivi delle decisioni di quest ultima. b) animazione: la partecipazione alla vita del Servizio Informagiovani è promossa e sostenuta tramite l animazione intesa come azione tesa a rendere attive le persone 3, dunque non direttiva e mirata alla promozione della cittadinanza attiva. c) lavoro di rete/locale: la visibilità, la partecipazione trasversale rispetto alla popolazione e la costanza di tale partecipazione saranno tanto maggiori quanto più il Servizio informagiovani saprà fare lavoro di rete, favorendo la costruzione di una rete entro ognuna delle fasce di popolazione identificate come destinatarie del progetto e tra ognuna di tali categorie ed altre realtà che possono fungere da risorsa. Obiettivo del Servizio Informagiovani è dunque instaurare progressivamente una relazione con ognuna di queste categorie, per poi fungere da elemento di mediazione e di facilitazione per la mutua interazione delle parti così definite. d) lavoro di rete/extra-locale: accanto alla rete locale si sviluppa una rete allargata costituita da agenzie di altre città e regioni che collaborano indirettamente ed a vario titolo nella attuazione del progetto, anche a livello di scambio di idee e buone prassi. Tale rete potrà anche estendersi ad altre realtà regionali, nazionali ed internazionali, in quest ultimo caso anche in relazione a specifici progetti. Tale aspetto amplia di molto l orizzonte di sviluppo raggiungibile, 1 Un nuovo impulso per la gioventù europea. Libro Bianco della Commissione Europea, COM n. (2001)-681 del Op. Cit, p Cadei, L. (2001) Prospettive di animazione in un orizzonte educativo, in Floris, F. (a cura di), L animazione socioculturale, Floris, F., (a cura di), Edizioni Gruppo Abele, Torino, p. 155.

4 permettendo un confronto che consenta un miglioramento e continuo aggiornamento dell offerta. e) socializzazione: le attività del Servizio informagiovani promuovono la socializzazione dei ragazzi, intesa come aiuto che un dato ambiente sociale e culturale offre per entrare in contatto con la memoria di tale società e la sua cultura, cioè con i modi di pensare, progettare, valutare 4. Ciò significa rendere più abitabile il proprio contesto sociale, e attrezzare i giovani a trovare una propria posizione in esso. f) supporto tra pari (peer-supporting): il Centro dovrà porsi come catalizzatore per l instaurarsi di rapporti tra pari improntati sulla solidarietà, la collaborazione, lo spirito di squadra, in modo da attivare una rete orizzontale che possa garantire un supporto tale da fungere da alternativa rispetto al ricorso a realtà istituzionali (rete verticale ) verso cui comunemente si ricorre in caso di disagio (Servizi Socio-Sanitari). g) Gestione degli aspetti interattivi non formale: il Servizio Informagiovani dovrà distinguersi nella suo offrire servizi dalle modalità comunemente utilizzate in ambiti affini, per cui i momenti di interazione saranno gestiti in maniera non frontale, in modo da favorire la comunicazione circolare e l esperienza diretta. Fasi attuative: Da un punto di vista della scansione temporale, quanto viene descritto sarà presentato alla comunità nella Fase Promozionale, durante la quale si individueranno strategie ad hoc per rendere visibile al territorio il tipo di servizio che si va costruendo, tale presentazione terrà conto delle diverse fasce d età e in virtù di queste si declineranno diversi modi per passare le informazioni. Successivamente si farà un inaugurazione del centro, che coinvolgerà la cittadinanza, ed in particolare i giovani e in questa sede si potrà concretamente offrire in visione la nuova identità del Servizio Informagiovani. Una volta inaugurato il Servizio Informagiovani si avvierà la Fase di Prima Attuazione, in cui contestualmente alle offerte, alle attività ed alle iniziative si avvieranno momenti di confronto e discussione per raccogliere ulteriori proposte/esigenze da parte dei fruitori stessi del Servizio Informagiovani. Infine, si avrà una Fase di Sviluppo nella quale le attività saranno messe a regime, e la struttura assumerà un assetto basato sulla flessibilità e sullo sviluppo continuo di metodologie/strategie/iniziative volte a radicarla sempre di più sul territorio. Per fare ciò si cercherà di 4 Floris, F., Pollo, M. (1995) Coordinate culturali per un animazione con gli adolescenti, in Berruti F., Gargano M. (a cura di), L animazione con i gruppi di adolescenti. Edizioni Gruppo Abele, Torino, p. 52.

5 generare un effetto a cascata, per cui ogni azione porta a futuri sviluppi ed ad una sempre maggiore competenza di autogestione da parte dei cittadini in esse coinvolti. Organizzazione degli spazi: Le linee guida considerate nell organizzazione spaziale del Servizio Informagiovani: a) progettazione partecipata degli spazi: al presente proposta, pur cercando di massimizzare lo spazio a disposizione, lascia ampi margini per la negoziazione con gli stessi fruitori del Centro, nonché con le realtà associative presenti sul territorio; b) accessibilità per tutti: il Servizio Informagiovani dovrà essere accessibile a chiunque, ma lo stesso è costruito per giovani del territorio, quindi la progettazione dello stesso considera utenza fino ai 32 anni. Iniziative ed attività svolte all interno del Servizio Informagiovani: Premessa E importante sottolineare come i servizi e le attività qui proposte siano un ventaglio di possibilità offerte agli utenti al momento della presentazione del Servizio Informagiovani, per cui possiamo anticipare che non vengano tutte realizzate. Come già anticipato in riferimento agli obiettivi, queste proposte potranno essere rimaneggiate in rapporto a ciò che emergerà durante la prima fase di contatto. Dal momento che la filosofia del lavoro di rete e dell animazione assegna ai soggetti destinatari il ruolo di protagonisti dell azione progettuale, compito degli animatori/educatori sarà di proporre in maniera non direttiva le diverse attività, che vanno oltre l erogazione di servizio, presentandole come possibilità negoziabili; sarà altresì importante saper cogliere anche l opportunità di attivare proposte ad hoc a fronte del palesarsi di particolari interessi, esigenze e richieste. L erogazione dei servizi e le proposte operative terranno sempre conto di una suddivisione in base alla fascia di età verso cui sono indirizzate, e in tal senso verranno adattate nei contenuti e nella conduzione. Organizzazione delle attività settimanali e mensili indicandone gli orari di riferimento: Premessa Di seguito è presentata la tabella che illustra l organizzazione delle attività rispetto alle tempistiche considerate. Come anticipato, dal momento che la filosofia del lavoro di rete e della cittadinanza attiva assegna ai soggetti destinatari il ruolo di protagonisti dell azione progettuale, le proposte delle diverse attività saranno negoziate nei tempi e negli aspetti organizzativi a partire dalle richieste, esigenze degli

6 stessi. In base a ciò, la tabella qui di seguito riportata è da considerare nei termini di linee guida che nell attuazione del primo contatto potranno essere rimaneggiate. Tabella 1: Organizzazione degli orari Giorno/ Settimanale Mensile Attività Lunedì Ricercaaggiornamen to; Apertura al pubblico Giovedì Ricercaaggiornamen to; Apertura al pubblico Sabato Ricercaaggiornamen to; Apertura al pubblico Venerdì Apertura al pubblico (si ipotizza un apertura serale mensile configurata come evento

7 straordinario, quindi legato ad iniziative particolari) Coinvolgimento di altre realtà (scuole, associazioni, ecc.) nell organizzazione del Servizio Informagiovani e/o nella sua gestione: Tabella 2: Coinvolgimento delle agenzie socio educative e formative del territorio Associazioni coinvolte Tipologia di collaborazione Il coinvolgimento in termini di partnership delle scuole, associazioni e progetti del Terzo Settore è elemento portante dell intero progetto qui proposto. La promozione di tale lavoro di rete si muove su due livelli: da un lato si tratta di mettere a disposizione spazi per le iniziative delle associazioni, in modo da sfruttare al massimo la struttura e promuovere sinergie che consentano di massimizzare le risorse presenti sul territorio. Dall altro si tratta di progettare e gestire le attività che il Servizio Informagiovani propone. Qui sopra la tabella riassuntiva delle collaborazioni che si intendono attivare. Professionalità presenti all interno della struttura: Professionalità coinvolte in struttura La struttura intende avvalersi di una equipe che contempli differenti professionalità, con la funzione di garantire una qualità dei servizi erogati. Rispetto a ciò risulta essere chiave la figura del Supervisore, che potrà garantire una continua riflessione operativa e metodologica a partire dalle attività svolte. Da notare come questo aspetto, solitamente trascurato in tale ambito, sia invece chiave in un ottica di formazione continua e di continuo miglioramento della qualità del servizio erogato. Gestore del Servizio Informagiovani è invece il Responsabile di Struttura, ad esso verrà affiancato il coordinatore di progetto, che può essere con lui intercambiabile. Questi ultimi avranno il compito di

8 fungere da catalizzatori delle attività del centro, per cui dovranno avere spiccate capacità formative ed animative, in modo da far crescere la capacità della cittadinanza di auto-organizzarsi. Per quanto riguarda i servizi propriamente educativi, che potranno essere proposti dal Servizio Informagiovani ci si avvarrà anche di Educatori. Infine, si intende avvalersi anche di volontari partecipanti a eventuali progetti strutturati Tabella 3: Professionalità Coinvolte Ruolo: Qualifica: Obiettivi: Supervisore (S) Laurea di tipo umanistico valutazione delle attività e consulenza rispetto alla gestione delle criticità poste dall equipe e formazione della stessa Responsabile di Struttura (RdS) Laurea di tipo umanistico gestione strategica della struttura in funzione degli obiettivi della mission Coordinatore (C) Laurea di tipo umanistico gestione delle attività relativamente agli aspetti di micro-progettazione, monitoraggio e verifica Educatore (Ed) Diploma di Educatore Prof. (o titolo equipollente) gestione delle attività educative in relazione agli obiettivi specifici stabiliti in coordinamento Operatore (Op) Volontario supporto alle attività Forme di gestione del Centro: Gestione dei progetti e delle risorse umane Ogni servizio/azione proposta dal Servizio Informagiovani viene visto come progetto da gestire in un ottica di continuo miglioramento dell efficacia e dell efficienza, sulla scorta delle più recenti indicazioni fornite dai sistemi di qualità. Perché questo sia possibile è necessario allo stesso modo investire nelle risorse umane in un ottica di continuo potenziamento delle competenze. Per fare ciò, la gestione si baserà sulle seguenti strategie: a) formazione continua dell equipe: si appronteranno periodiche occasioni formative per tutte le risorse umane lavoranti nel Servizio Informagiovani, in collaborazione con il Supervisore e con partner di organizzazioni che gestiscono Centri Giovanili, sempre al fine di scambio di buone prassi.

9 b) valutazione in itinere e post-hoc: gli incontri periodici di Supervisione consentiranno la valutazione sia in corso d opera che alla fine del progetto. Tale valutazione si potrà avvalere di indicatori quali: - numero di partecipanti alle attività/iniziative; - gradimento da parte degli utenti; - numero di contatti al sito web dedicato; - partecipazione ai Gruppi di Discussione; - produzione di materiale da parte dei partecipanti (documentazione, iniziative create durante lo svolgimento del progetto, ecc ); c) produzione di report mensili: questi verranno redatti dal Responsabile di Struttura ed eventualmente discussi in Supervisione. Tempi di realizzazione: L apertura del Servizio Informagiovani è attivabile dal venti gennaio 2008, con la presenza del Responsabile di Struttura e di un secondo operatore di riferimento con competenze in ambito socialerelazionale. La stessa apertura prevederà un breve periodo di raccolta testi-informazioni-dati che serviranno all équipe coinvolta per impostare al meglio la matrice organizzativa e renderla operativa in termini di efficacia ed efficienza. Sarà possibile iniziare l attività di sportello vera e propria in data 28 gennaio Quali le competenze degli operatori di Sinergo che si occuperanno della gestione del Servizio Informagiovani: Competenza di definizione del ruolo all interno della matrice organizzativa del Servizio; competenze di lettura e analisi della domanda espressa rispetto agli aspetti biografici portati dall utente; competenze di progettazione di intervento; competenze rispetto alla promozione e gestione del lavoro di rete CONTENUTI SPECIFICI La definizione del ruolo all interno della La matrice per progetti: obiettivi, ruoli, processi. La struttura organizzativa e gestionale: gli obiettivi di ruolo;

10 struttura organizzativa di riferimento La gestione delle attività con l utente: dalla presa in carico alla conclusione dell intervento La valutazione come strumento di gestione dei processi organizzativi Componenti di ruolo e competenze necessarie nella gestione dei rapporti con l utente/cliente come presupposto per la qualità del servizio. Analisi dei processi in corso, lettura dei segni degli interlocutori. Analisi dei bisogni e delle esigenze dell utente La relazione operatore-utente nelle situazioni critiche. Impostazione delle procedure di gestione della situazione: dalla presa in carico alla conclusione dell intervento Definizione e costruzione di un progetto di intervento La gestione della situazione nell ottica del lavoro di rete Gli strumenti di gestione I parametri di efficacia ed efficienza nei processi di erogazione del servizio Principi di metodologia per la definizione e costruzione di strumenti di valutazione dell efficacia dell intervento SUPERVISIONE: All interno di un ottica di miglioramento continuo nella qualità del servizio e di costante incremento dell efficienza dei processi organizzativi dello stesso, la definizione di un ruolo e l acquisizione e/o implementazione delle rispettive competenze, divengono processi indispensabili nel perseguimento degli obiettivi generali del servizio stesso. Tali processi innescati durante il percorso formativo, hanno necessità di essere mantenuti costantemente attivi e aderenti, in termini di efficacia ed efficienza, al piano operativo che si trasforma nel corso del tempo. Pertanto, l attività di supervisione diviene uno strumento con alto valore strategico in quanto in grado di coadiuvare e monitorare costantemente il ruolo nella sua azione, al fine di mantenere quest ultima in linea con gli obiettivi delegati.

11 Elementi Metodologici: L attività di supervisione si esplicherà in un rapporto gestito tramite incontri individuali o di gruppo, supporti telematici e/o telefonici. Tutti i ruoli coinvolti nella matrice che si propone possono interfacciarsi e comunicare tra loro in tempo reale: tale strumento consente di creare una rete di comunicazione volta a rendere costante la trasmissibilità delle buone prassi relative alla gestione dell erogazione del servizio e a consentire un immediata ricaduta sull operatività. OBIETTIVI Strategie SUPERVISIONE Incontri individuali; Rilevazione aspetti critici di Incontri di gruppo; gestione degli interventi effettuati Contatti telefonici sull utenza; e/o telematici per Analisi delle strategie e/o azioni di consulenza miglioramento individuate; relativamente alla Analisi degli errori di gestione nella gestione di relazione con l utenza. situazioni circoscritte

12 PROPOSTA DI PREVENTIVO: Il costo di gestione di servizio che si propone è stato calcolato su 42 settimane lavorative nell anno COSTO ATTIVITA Studio di Progetto 620 Valutazione scientifica Coordinamento Attivazione e gestione del Servizio Informagiovani Gestione organizzativa 2200 Costruzione di un modello di gestione ad hoc per il territorio che diventi di riferimento per chi lo abita 580 ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E GESTIONE DELLA RETE 600 IVA Da aggiungere (4% o 20%) TOTALE (IVA esclusa) 21820

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