INFLUENZA- SINDROME INFLUENZALE- ALIMENTAZIONE

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1 INFLUENZA- SINDROME INFLUENZALE- ALIMENTAZIONE L influenza è una malattia virale che si diffonde soprattutto in autunno ed in inverno, quando cioè l'aria fredda diventa veicolo ideale per la trasmissione dei virus, favorita anche da "scambi respiratori" tra persone in ambienti chiusi poco aerati (pensiamo ai cinema, alle biblioteche, alle palestre, agli autobus, ai taxi, ai treni o agli aerei oltre che scuole ed uffici). Esiste, poi, la sindrome influenzale causata da una serie di agenti infettivi diversi, principalmente, ma non solo, di natura virale. Non sempre i virus che causano l'influenza sono gli stessi responsabili anche della sindrome influenzale, ed è per questo motivo che, a volte, il vaccino antinfluenzale sembra non funzionare. I Sintomi Influenza e sindrome influenzale sono clinicamente indistinguibili, hanno cioè gli stessi sintomi : Febbre (38 C) Brividi Mal di testa frontale o generalizzato Dolori muscolari diffusi prevalentemente nella zona lombare Raffreddore Tosse Mal di gola. Otre a questi segni, universalmente riconosciuti come i sintomi classici, sempre più frequentemente si riscontrano sintomi gastro-intestinali ( nausea, vomito, dolori addominali, diarrea) Alimentazione La suscettibilità di un individuo ad ammalare di influenza o sindrome influenzale oltre che alla maggior diffusione virale è da attribuire anche alla riduzione delle sue difese immunitarie, per questo più frequentemente ammalano i bambini e gli anziani. Quale può essere il ruolo e la funzione dell alimentazione? Da un lato rafforzare le difese immunitarie riducendo la probabilità di ammalare, dall altro potenziare l azione antibatterica e antivirale dell organismo. Questo si può raggiungere scegliendo correttamente gli alimenti ed associandoli in modo proficuo. In caso di INFLUENZA CON SINTOMI CLASSICI (febbre- brividi- dolori muscolari) i migliori presidi sono: - Tisana di limone e aglio (vedi preparazioni alimentari) da assumere ogni otto ore dalla comparsa dei sintomi per 3-4 giorni. L azione antibatterica e antivirale dell aglio si sommano a quelle della scorza del limone. Gli oli essenziali contenuti nella scorza del limone (limonane terpene ) svolgono un azione battericida sugli stafilococchi, sul gonococco, sul vibrione del colera, sono quindi fungicidi, antibiotici e sedativi del sistema nervoso.

2 - Minestrina all aglio (vedi preparazioni alimentari) l azione antibatterica e antivirale dell aglio è dovuta alle numerose sostanze in esso contenute. L Allicina è un potente antimicrobico ad azione su germi Gram positivi e Gram negativi (streptococchi, vibrioni del colera, bacilli di tifo, salmonella) nonché un potente antivirale nei riguardi del virus parainfluenzale tipo 3 e rhinovirus tipo 2. L apoene agisce come vasodilatatore arteriolare e capillare, aumenta la produzione di serotonina e soprattutto rafforza le difese immunitarie. In virtù del suo potere antibiotico naturale, l aglio può essere utilizzato per prevenire o curare le sindromi influenzali, le bronchiti, le forme infettive caratterizzate da febbre elevata, ecco perché questa preparazione risulta utilissima come primo pasto serale dalla comparsa dei sintomi. - Brodo di pollo (vedi preparazioni alimentari) Un rimedio la cui efficacia è stata anche confermata da uno studio apparso sull autorevole rivista specializzata Chest : nel brodo di pollo vi sono proteine che accelerano il rinforzo della membrana dei globuli bianchi e di altre cellule del sistema immunitario. La principale indicazione di questa preparazione è la sindrome influenzale febbrile. Il brodo rappresenta il terreno di coltura ideale per i germi. Il pollo viene messo a cuocere in acqua fredda con la cipolla (azione diuretica- antibiotica- antivirale), con l aglio (effetto antibiotico- e antivirale) con il sedano (antifermentativo), con la carota e con chiodi di garofano (antivirale a largo spettro). L insieme costituisce un potente antibatterico e antifebbrile soprattutto con l aggiunta finale di peperoncino (antipiretico - vasodilatatore) e vino rosso (antibiotico e regolatore della pressione arteriosa). - Vin brulé (vedi preparazioni alimentari) particolarmente utile nelle influenze quando si abbia in concomitanza una sindrome da raffreddamento. Il potere battericida e antivirale del vino si somma all azione antisettica, disinfettante e antiossidante del chiodo di garofano e all azione sterilizzante e antiputrefattiva intestinale della cannella. Questa soluzione svolge anche un importante effetto sonnifero che può essere sfruttato in queste situazioni in cui il livello di veglia è alterato. Il paziente affetto da sindrome influenzale, sia esso adulto o bambino, è spesso inappetente. In questo caso non va mai forzato a mangiare, la digestione è infatti un impegno soprattutto per un organismo che prova a reagire, è quindi preferibile farlo bere: spremute di arancia o di limone+pompelmo+arancia (se tollerate) oppure the. In caso di INFLUENZA CON SINTOMI GASTROINTESTINALI : NAUSEA E VOMITO In caso di vomito è consigliabile avvalersi di un alimentazione semplice, che non comporti un impegno digestivo, e soprattutto di piccola entità. E importante ricordare, però, che il digiuno soprattutto in casi di vomito ripetuto non va mai bene. E preferibile utilizzare per i primi due - tre giorni, sia a pranzo che a cena, un po di riso (condito con olio o olio e limone) ed eventualmente del prosciutto crudo o un piccolo panino al prosciutto.

3 Nei giorni successivi (3-4 ) va bene la carne ai ferri, la pasta condita con sugo di pomodoro o con verdure amare (radicchio o indivia belga) oppure con zucchine. Si inizia poi progressivamente a reintrodurre la frutta (preferendo ad esempio un pezzo di mela o pera a frutti più acidi quali arancia, pompelmo o mandarini). Verso il 5-6 giorno, se i sintomi sono migliorati, potranno essere reinseriti il pesce, le verdure ed in ultimo anche le minestre. La sete in questi pazienti è spesso molto intensa, anche se bere comporta sovente una riacutizzazione della nausea e del vomito. Si può in questi casi bere acqua a temperatura ambiente con l aggiunta di qualche goccia di limone, in piccolissimi sorsi distanziati tra loro. In caso di INFLUENZA CON SINTOMI GASTROINTESTINALI : DIARREA E DOLORI ADDOMINALI In caso di diarrea la regola principale è escludere le verdure e prediligere alimenti asciutti. Per i primi due giorni si potrà utilizzare, sia a pranzo che a cena, riso condito con olio e limone o riso olio e parmigiano + carne ai ferri o prosciutto crudo, in caso di minor appetenza si potrà optare per un panino al prosciutto crudo o con la bresaola + spremuta di arancia, bevuta durante il pasto. La perdita di liquidi, anche consistente in alcuni casi, può essere integrata con l assunzione di acqua e limone (la cui funzione è in questa circostanza astringente) o di the al limone non zuccherato. Nei giorni a seguire si potrà reintrodurre dapprima la frutta (½ banana o pera) e poi le verdure (iniziando da quelle non a foglie verdi). Nei bambini (specie di età inferiore a tre anni) anche 2-3 scariche diarroiche bastano a debilitarli, la perdita di sali in questi piccoli pazienti è un fenomeno rilevante e pericoloso. In questi casi si può dare un panino con mozzarella fusa (o altro formaggio purché scaldato) seguito a distanza di 2-3 ore da un panino con prosciutto crudo. In generale i pazienti affetti da sindrome influenzale, espressa con febbre piuttosto che con vomito o diarrea devono evitare l assunzione di dolci. Gli zuccheri contenuti nei dolci costituisco un terreno di coltura perfetto per i batteri, aumentano il senso di nausea e di vomito, il senso di gonfiore addominale, aggravano cioè una condizione organica già di per sé difficile. E bene ricordare che gli alimenti zuccherini sono energetici per l organismo tanto quanto per i batteri. Come si può cercare di evitare l INFLUENZA. Ci sono alcuni alimenti che possono aiutare a rafforzare le difese immunitarie dell organismo soprattutto se assunti nel periodo autunnale: - Agrumi La ricchezza in acido citrico (soprattutto il limone), zuccheri, acido ascorbico (vitamina C), vitamine del gruppo B e vitamina P li rende alimenti di ineguagliabile utilità nel rafforzare le difese immunitarie o nel sostenere il corpo umano nelle sindromi influenzali e da raffreddamento. La presenza di acido citrico impedisce, tra l altro, la replicazione locale dei batteri.

4 - Peperoncino la capsaicina, la vitamina C, le vitamine A, B2, E, K contenute in questa spezia gli forniscono un notevole potere antiossidante, antifermentativo, antinfiammatorio e disinfettante. La sua azione di velocizzazione di scambio a livello delle membrane cellulari, unita alla capacità decongestionante e vasodilatatrice, lo rende utile nelle sindromi influenzali come in tutte quelle condizioni in cui si richieda un sostegno del tono dell organismo e una maggiore resistenza alla fatica e allo stress. - Lenticchie sono legumi caratterizzati da un elevato contenuto di potassio, fosforo, calcio, zolfo e magnesio (per questo considerate un alimento ad azione sedativa sul sistema nervoso). Sono povere in iodio e ricche in ferro e svolgono un importante ruolo nel rafforzamento delle difese immunitarie grazie alla ricchezza in rame. Le lenticchie sono indicate nei soggetti che necessitino di un significativo apporto di ferro, sono perciò utilizzate in tutti i pazienti defedati o in convalescenza, nei bambini o adolescenti in piena crescita, nei soggetti che svolgono lavori manuali, negli anemici e negli sportivi. La crema di lenticchie così come pasta o riso e lenticchie (vedi preparazioni alimentari) sono soluzioni utili nella fase postinfluenzale. - Kiwi Per la ricchezza in vitamina C, ferro e rame questo frutto risulta particolarmente utile per potenziare le difese dell organismo nelle sindromi influenzali e nei raffreddamenti, contrastando l azione replicativi dei virus. E un potente antianemico e antinfettivo naturale. - Melograno Il contenuto in ferro, elettroliti e vitamine A e C fanno di questo frutto un prezioso aiuto, nel periodo invernale, contro le malattie da raffreddamento. Assunto fresco o sotto forma di succo, svolge anche un azione di sostegno energetico per l organismo. - Zucca Il colore arancione intenso suggerisce l elevata concentrazione in questo frutto di beta- carotene (precursore della vitamina A), che oltre ad essere un importante antiossidante potenzia il sistema immunitario, stimolando la produzione di linfociti T. Ecco perché la zucca proposta come crema (vedi preparazioni alimentari) risulta utilissima in tutte quelle condizioni in cui si ha una riduzione delle difese immunitarie. - Crucifere Comprendono cavolfiori, broccoletti, broccoli, cime di rapa, verza, cavolo cappuccio. La loro proprietà principale, e ormai ben nota, è quella anti-tumorale e anti-radicali liberi. Seppur con caratteristiche diverse tra loro, le crucifere, hanno una concentrazione in vitamina C (principalmente il cavolfiore) che li rende assai utili anche nelle sindromi da raffreddamento. Consigli di prevenzione generale : 1. Aumentare l assunzione di ferro alimentare (carne, verdure amare, lenticchie). Utilizzare la mela chiodata. Questa si prepara inserendo un comune chiodo di ferro, preventivamente pulito, nella mela. Si lascia nel frutto per 24 ore, si sfila e si mette in un altra mela. Si consuma la mela, da cui si è tolto il chiodo, la mattina a digiuno, per favorire l assorbimento di ferro. E importante consumare anche la parte scura, quella dove il chiodo attraversava la mela. Questa preparazione è priva di effetti collaterali, per cui se ne raccomanda l assunzione per tempi prolungati.

5 2. Evitare di saltare i pasti, l ipoglicemia che ne consegue indebolisce l organismo rendendolo incapace di reagire ad insulti esterni. 3. Utilizzare la tisana di limone e aglio regolarmente, una volta a settimana, soprattutto nei periodi di maggior rischio infettivo (autunno ed inverno).