LA CHIESA PARROCCHIALE DI SANT ANDREA APOSTOLO

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Viviana Bondi
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1 LA CHIESA PARROCCHIALE DI SANT ANDREA APOSTOLO Patrimonio mondiale della cristianità. L - castelnovesi degli ultimi due secoli passati. 8 IL SANTO PATRONO DI CASTELNUOVO LE ORIGINI DELLA CHIESA chiesa gotica di cui conserva tracce soprattutto nella struttura della torre campanaria. Pare infatti attualmente sono le navate laterali. LA PARROCCHIA fece parte della diocesi di Ver- mente della diocesi di Torino. gere un disegno della divina Provvidenza. I suoi santi hanno la vita della diocesi ma anche il centro del movimento della discreto tra lo Stato sabaudo e il papa beato Pio IX nella nomina dei vescovi dopo la presa di Roma (1870).

Pare infatti attualmente sono le navate laterali. LA PARROCCHIA fece parte della diocesi di Ver- mente della diocesi di Torino.

2 LA FACCIATA IL CAMPANILE - momenti della vita. LA STRUTTURA INTERNA tatore attento a raccogliersi di fronte alla presenza di Dio nel tabernacolo dello stupendo altare maggiore arricchito da marmi policromi. - Castelnuovo avesse una chiesa degna del paese. cappelle 9

presenza di Dio nel tabernacolo dello stupendo altare maggiore

3 10 L ABSIDE di S. Andrea e di suo illustra la prontezza dei primi apostoli a seguire il 1770 e il 1780 da Vittorio Amedeo Rapous molto in Piemonte per Casa Savoia. La tela è incorniciata da un prezioso lavoro di Ignazio passato della vita del nostro apostolo. Questo rappresenta la chiamata di Dio verso il sorretta da due angeli: premio per il vincitore e anche meta della chiamata di Dio per ogni uomo. Tra la tela e la corona si vedono due angioletti che sorreggono due legni posti ad X: imitazione del Signore Gesù. IL PRESBITERIO

Casa Savoia. La tela è incorniciata da un prezioso lavoro di Ignazio passato della vita del nostro apostolo.

4 LA CAPPELLA DELLA MADONNA DEL ROSARIO detto il Moncalvo (1568 circa 1625) e a una sua santo Rosario a san Domenico e a santa Caterina come strumento di predicazione del Vangelo e di istruzione biblica per contrastare il diffondersi delle sfondo ai 15 tondi dei misteri che illustrano le rela- - - la festa di Maria Ausiliatrice da celebrarsi il 24 mag- LA CAPPELLA DELL ADDOLORATA proporre la Madonna che partecipa alla missione redentrice di Gesù e diventa così modello per ogni persona che soffre. La santo castelnovese don Giuseppe Cafasso ( ) alla chiesa del suo paese. La Castelnuovo ne è testimone la Compagnia 11

Maria Ausiliatrice da celebrarsi il 24 mag- LA CAPPELLA DELL ADDOLORATA proporre la Madonna che partecipa alla missione redentrice di Gesù e diventa così

5 - Margherita (madre di don Bosco) e mamma Marianna (madre del canonico Giuseppe Allamano) ne facevano parte insieme a tantissime altre donne. La fidandosi a Maria. - e della gioia attraversando il crogiolo della sofferenza. 12

insieme a tantissime altre donne. La fidandosi a Maria.

6 LE STATUE DEGLI APOSTOLI PIETRO E PAOLO - Chiesa istituita e guidata da Gesù. I due apostoli rappresentano un forte ri- era limitata la sua libertà in Italia. Le due opere furono realizzate nel 1874 di ristrutturazione della chiesa. LE STATUE DELLE MARTIRI LUCIA E APOLLONIA GLI ALTARI DI SAN GIUSEPPE E DI DON CAFASSO 13

Le due opere furono realizzate nel 1874 di ristrutturazione della chiesa.

7 LE PITTURE DELLA NAVATA CENTRALE vanni. Queste opere sono state realizzate dal pittore torinese Paolo Emilio Morgari ( della Consolata. 14 I MEDAGLIONI DEL TRANSETTO S glioni mettono in risalto alcune caratteristiche della spiritualità castelnovese. in Piemonte e primo vescovo di Vercel- fondata sugli apostoli e continuata nei suoi successori. San Sebastiano ricorda che la fede in Gesù deve essere vissuta come valore - missionari che sono partiti dalla nostra terra.

14 I MEDAGLIONI DEL TRANSETTO S glioni mettono in risalto alcune caratteristiche della spiritualità castelnovese.

8 LE VETRATE COI SANTI E TESTIMONI DELLA FEDE alle loro opere o alla vita di Castelnuovo. Madonna del Rosario rappresenta san Giovanni Bosco ( ) con il beato Michele Rua ( cardinale salesiano Giovanni Cagliero ( ) e due ragazzi allievi delle opere di don Bosco: san Domenico Savio ( ) e il beato venerazione di don Bosco per la Madonna. da lui accompagnati al patibolo e che da lui furono aiutati a chiedere perdono a Dio e ai famigliari delle persone che avevano ucciso 15

Cagliero (1838-1926) e due ragazzi allievi delle opere di don Bosco: san Domenico Savio (1842 1857) e il beato venerazione di

9 ed il miracolo della moltiplicazione dei - - vetrata ci presenta san Do- chiesa ha percorso le tappe facendo la sua prima Confessione e ricevendo la prima Comunione e la Cresima. Per la testimonianza di persone che conobbero - abbastanza diffusa ai suoi tempi. Nel lato op- miracolo della moltiplicazione dei pani e vetrata che presenta il beato Giuseppe Allamano. Nipote - Comunione e venne cresimato. 16

Per la testimonianza di persone che conobbero - abbastanza diffusa ai suoi tempi.

10 IL FONTE BATTESIMALE impegno e vivere il vangelo. I CONFESSIONALI confessionali (sono del millesettecento e dei primi sacramento della Riconciliazione. I nostri santi facevano ritorno al loro paese. accompagnato dalla madre fece la sua prima confessione. LA SACRESTIA MINORE sacrestia minore arredata con i mobili del tardo millesettecento. Essa è rimasta più o meno come ai tempi dei nostri santi. Don ringraziamento. LA CAPPELLA DI SAN GIOVANNI BOSCO ora utilizzata durante la stagione fredda. Vi è stato collocato un bellissimo dipinto proveniente dalla Casa Paterna di Castelnuovo che era stata affidata ai Salesiani. 17

LA SACRESTIA MINORE sacrestia minore arredata con i mobili del tardo millesettecento. Essa è rimasta più o meno come ai tempi dei nostri santi.

11 18 DON BOSCO IN SANT'ANDREA DON BOSCO E I MOMENTI FONDAMENTALI DELLA SUA VITA SPIRITUALE VISSUTI IN SANT ANDREA N - - chiericale e della prima Messa Solenne. Castelnuovo beneficiò pure delle primizie - Ecco come racconta don Bosco la sua prima Confessione e la sua prima Comunione LA PRIMA CONFESSIONE «Mi ricordo che la mamma stessa mi preparò alla prima confessione, mi accompagnò in chiesa; cominciò a confessarsi ella stessa, mi raccomandò al confessore, dopo mi aiutò a fare il ringraziamento. Ella continuò a prestarmi tale assistenza fino a tanto che mi giudicò capace di fare degnamente da solo la confessione». LA PRIMA COMUNIONE tutto il piccolo catechismo, ma per lo più nessuno era ammesso alla comunione se non ai dodici anni. Io poi per la lontananza dalla chiesa, era sconosciuto al par- - Dio ti prepara un gran dono; ma procura di prepararti bene, di confessarti, di non tacer alcuna cosa in confessione. Confessa tutto, sii pentito di tutto, e prometti a Dio di farti più buono in avvenire. Tutto promisi; se poi -

confessione, mi accompagnò in chiesa; cominciò a confessarsi ella stessa, mi raccomandò al confessore, dopo mi aiutò a fare il ringraziamento.

12 DON BOSCO IN SANT ANDREA suoi figliuoli». «Quel mattino non mi lasciò parlare con nessuno, mi accompagnò alla sacra mensa e fece con me la preparazione ed il ringraziamen- O caro figlio, fu questo per te un gran giorno. Sono persuasa che Dio abbia veramente preso possesso del tuo cuore. Ora promettigli di fare quanto puoi per conservarti buono sino alla fine della vita. Per l avvenire va sovente a comunicarti, ma guardati bene dal fare dei sacrilegi. Di sempre tutto in confessione; sii sempre ubbidiente, va volentieri al catechismo ed alle prediche; ma per amor del Signore fuggi come la peste coloro che fanno cattivi discorsi. - volendo sempre fare i miei fanciulleschi riflessi a chi mi comandava o mi dava buoni consigli.» - LA VESTIZIONE CHIERICALE adatto per il paradiso e degno di una persona che si preparava a diventare sacerdote. Ecco il racconto di don Bosco. - scritto 19

Sono persuasa che Dio abbia veramente preso possesso del tuo cuore. Ora promettigli di fare quanto puoi per conservarti buono sino alla fine della vita.

13 DON BOSCO IN SANT'ANDREA perciocché era persuaso che dalla scelta dello stato ordinariamente Per l avvenire non prenderò mai più parte a pubblici spettacoli sulle fiere, sui mercati; né andrò a vedere balli o teatri. E per quanto mi sarà possibile non interverrò ai pranzi, che si sogliono dare in tali occasioni. 2. Non farò mai più i giuochi de bussolotti, di prestigiatore, di saltimbanco, di destrezza, di corda; non suonerò più il violino, non andrò più alla caccia. Queste cose le reputo tutte contrarie alla gravità ed allo spirito ecclesiastico. 3. Amerò e praticherò la ritiratezza, la temperanza nel mangiare e nel bere; e di riposo non prenderò se non le ore strettamente necessarie per la sanità. 4. Siccome pel passato ho servito al mondo con letture profane, così per l avvenire procurerò di servire a Dio dandomi alle letture di cose religiose. 5. Combatterò con tutte le mie forze ogni cosa, ogni lettura, pensiero, discorsi parole ed opere contrarie alla virtù della castità. All opposto praticherò tutte quelle cose anche piccolissime, che possano contribuire a conservare questa virtù. 6. Oltre alle pratiche ordinarie di pietà, non ometterò mai di fare ogni giorno un poco di meditazione ed un po di lettura spirituale. 7. Ogni giorno racconterò qualche esempio o qualche massima vantaggiosa alle anime altrui. 20

E per quanto mi sarà possibile non interverrò ai pranzi, che si sogliono dare in tali occasioni. 2.

14 DON BOSCO IN SANT ANDREA LA PRIMA MESSA SOLENNE coi primari del suo popolo». VICEPARROCO DI CASTELNUOVO Don Bosco racconta che spese le sue primizie sacerdotali come viceparroco di Castelnuovo: o di altro genere. Ma la mia delizia era fare catechismo ai fanciulli, trattenermi pure a farsi compagni ed amici. Uscendo dalla casa parrocchiale era sempre accompagnato 21

viceparroco di Castelnuovo: o di altro genere.

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