Indicazioni per il turista sostenibile

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1 Direzione Generale per le Politiche per l Orientamento e la Formazione REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Indicazioni per il turista sostenibile Iniziativa Comunitaria Equal Progetto PINTA Proposta Integrata Natura Turismo Adattabilità

2 Indicazioni Per tutti 1. Per raggiungere un area marina protetta e per muoverti al suo interno, utilizza, quando possibile, il trasporto pubblico. 2. Se per raggiungere la spiaggia fai uso di macchina o moto, non uscire mai dalla strada e lascia il veicolo a debita distanza dalla spiaggia. 3. Per raggiungere la spiaggia (a piedi o in bicicletta) utilizza, ove ci sono, le apposite passerelle; fai attenzione a non passare sopra le dune e a non prelevare o danneggiare la vegetazione circostante. 4. Non lasciare rifiuti sulla spiaggia. Se non ci sono i cassonetti raccogli i tuoi rifiuti e depositali nel primo cassonetto che trovi rientrando. 5. Non gettare cicche di sigaretta sulla spiaggia o in mare. 6. Non danneggiare le rocce. 7. Non rilasciare in mare specie allevate in acquario che non siano native del luogo. 8. Se vuoi muoverti in mare, prediligi barche a remi o a vela. 9. Non prelevare sabbia, conchiglie o ciottoli dalla spiaggia. 10. Non prelevare frutti di mare ed altri animali dal loro ambiente naturale. 2

3 Per i diportisti 1. Non gettare rifiuti in mare, riponili in un contenitore e depositali negli appositi cassonetti al rientro in porto. 2. Dota l imbarcazione delle attrezzature necessarie alla raccolta delle acque di sentina e dei liquami organici e provvedi a svuotarle presso i porti turistici attrezzati. 3. Controlla regolarmente l efficienza del motore. 4. Getta l ancora solo presso gli appositi campi ormeggio; ove non ci fossero, verifica i fondali prima di attraccare. 5. Leggi e rispetta sempre indicazioni e segnaletica in mare (boe, segnalazioni di zonazione, etc.). 6. Rispetta tutte le norme sulla navigazione in particolare: allontanati/avvicinati alla costa senza produrre troppo rumore e onde, non superare i limiti di velocità previsti dalla legge. Per i subacquei 1. Osserva le bellezze del mare senza prelevare piante e/o animali. Lascia sul fondo del mare conchiglie, stelle marine, coralli, etc. 2. Non indugiare troppo nelle grotte marine ed evita di entrarvi se le hai già visitate. 3. Rispetta sempre le regole della aree marine protette evitando di immergerti nella zona A, munendoti di autorizzazione, ove previsto, ed evitando di immergerti liberamente dove sono consentite solo visite guidate subacquee. 4. Se pratichi la pesca sportiva, ricordati di consultare il regolamento dell area protetta per sapere dove e a quali condizioni puoi praticarla e comunque riduci al minimo il pescato, evitando di portar via quantità eccessive di pesce che potrebbe non essere consumato. 3

4 I potenziali effetti sull ambiente di alcuni comportamenti dell uomo Immissione di rifiuti nell ambiente È importante sapere che quando si abbandonano i rifiuti in mare o sulla spiaggia, ci rimarranno per lungo tempo, determinando una serie di effetti negativi come il deturpamento del paesaggio, il peggioramento della qualità dell acqua con conseguenze sull equilibrio ecosistemico e sulla salute dell uomo, il peggioramento delle condizioni igieniche, ed altro. Anche gli scarti alimentari, che sono rifiuti biodegradabili e quindi soggetti a processi di decomposizione e dissolvimento, possono impiegare dei mesi a degradarsi completamente. Per questi motivi, è importante non abbandonare mai i rifiuti che si producono. In tabella è indicato il tempo di degradazione di alcuni prodotti. 4 Tempo di degradazione dei rifiuti Bottiglia di plastica Mai completamente Polistirolo 1000 anni Bottiglia di vetro 1000 anni Accendino di plastica Da 100 a 1000 anni Lattina di alluminio 500 anni Prodotto in nylon Da 30 a 40 anni Cotton-fioc Da 20 a 30 anni Busta di plastica Da 10 a 20 anni Gomma da masticare 5 anni Mozzicone di sigaretta Da 1 a 5 anni Fiammifero 6 mesi Torsolo di mela Da 3 a 6 mesi Fazzoletto di carta 3 mesi Buccia di frutta 1 mese

5 L ancoraggio Le ancore trascinate sui fondali provocano la frantumazione delle rocce che ospitano le specie pioniere coralline, con effetti di depauperamento sulla flora e la fauna che le abitano, oltre che sulla morfologia e sull aspetto delle rocce stesse. Provocano inoltre danni alle praterie di Posidonia Oceanica, una pianta acquatica marina protetta a livello comunitario. La Posidonia svolge molteplici funzioni di fondamentale importanza per la vita dell ambiente marino. Rappresenta il polmone verde del Mediterraneo grazie alla capacità di ossigenare le acque, producendo in media 14 litri di ossigeno al giorno per metro quadro. Rappresenta l habitat e la zona di ripopolamento di moltissime specie di pesci, molluschi e crostacei. Infine è di fondamentale importanza la funzione di protezione che opera nei confronti dell erosione delle coste creando una vera e propria barriera capace di attenuare la forza delle onde. Il danneggiamento di rocce, scogli, grotte marine Le rocce in prossimità del litorale e gli scogli in generale, ricchi di flora e di fauna, rappresentano un ambiente fondamentale per l ecosistema di tutto il mare. È fondamentale stare attenti a non toccarli o colpirli per evitare di danneggiare o distruggere importanti forme di vita. Nelle grotte marine inoltre è importante ridurre al minimo le visite perché le bolle d aria dei respiratori danneggiano gli organismi marini che vivono sulle pareti e sulle volte. Inserimento di specie alloctone Un fattore che incide sulla riduzione o perdita di biodiversità* è l insediamento di specie marine di altri mari (specie alloctone) che possono essere introdotte dall uomo (per esempio riversando in mare specie allevate in acquario). *La biodiversità indica una misura della varietà di specie animali e vegetali sul nostro pianeta. La diversità della vita sulla terra è costituita dall insieme degli esseri viventi che popolano la Terra. 5

6 Il prelievo di specie animali e vegetali dal loro ambiente naturale Le conseguenze del prelievo di specie dal loro ambiente naturale possono essere particolarmente gravi; è importante quindi esserne consapevoli: depauperamento e possibile estinzione di particolari specie, con seguente riduzione della biodiversità, effetti sull equilibrio dell ecosistema marino, effetti su flora e fauna circostante, per esempio per le modalità particolarmente invasive utilizzate per il prelievo. 6 Un esempio è il dattero di mare. Si tratta di un mollusco bivalve che vive in gallerie scavate nelle rocce soprattutto calcaree, anche molto resistenti come graniti e marmi, sino alla profondità di una ventina di centimetri. È dotato di una conchiglia composta da due parti identiche fra loro, molto allungata e con le due estremità arrotondate. La forma allungata e il colore bruno castano ricordano il dattero, da cui il termine dattero di mare. Lo si trova nel bacino del Mediterraneo. I datteri di mare sono molluschi di notevole pregio gastronomico, considerati un piatto prelibato. La pesca dei datteri è però molto invasiva e distruttiva nei confronti degli ambienti e dei litorali rocciosi che li ospitano. Per prelevarli vengono utilizzati piccozze, scalpelli, martelli pneumatici e perfino piccole cariche esplosive che devastano coste, fondali e le specie che li abitano. Il prelievo e la commercializzazione dei datteri sono vietati nel nostro Paese da una legge del I fondali più minacciati dalla distruzione connessa alla pesca del dattero sono gli ambienti litoranei di falesia calcarea, che coincidono spesso con la localizzazione di numerosi parchi o riserve marine.

7 Turismo sostenibile nelle Aree Protette Un primo passo verso un turismo sostenibile è la sensibilizzazione e il coinvolgimento di coloro che fruiscono delle aree: i turisti. In qualsiasi territorio, ma a maggior ragione, in un area protetta, che attrae turisti interessati alle bellezze naturali, storiche e culturali che la contraddistinguono, un comportamento ambientalmente ed eticamente corretto da parte del turista diventa fondamentale. Questa piccola pubblicazione raccoglie alcune semplici regole di comportamento che consentono di fruire in modo consapevole e sostenibile di un area marina protetta. Le indicazioni comportamentali sono distinte a seconda del tipo di turismo praticato. Le buone pratiche illustrate riguardano la fruizione del mare e della spiaggia con la specifica attenzione agli aspetti ambientali. È quindi sottointeso il rispetto delle norme che regolano la fruizione di mare e spiagge per tutti gli altri aspetti (sicurezza, quiete pubblica, etc.). È inoltre buona norma acquisire informazioni specifiche sull area, compreso il regolamento, che può essere richiesto all Ente gestore o ai Centri visita. Zone con diverso grado di protezione La regolamentazione di un area marina protetta prevede zone con un diverso grado di tutela (A, B e C). zona A (riserva integrale): è interdetta a tutte le attività che possono arrecare danno o disturbo all ambiente. È sottoposta al più alto grado di protezione. zona B (riserva generale): in questa zona si coniuga l esigenza di protezione dei beni ambientali con le esigenze di fruizione. zona C (riserva parziale): rappresenta la fascia cuscinetto tra le zone di maggior pregio naturalistico e il confine dell area. Sono consentite e regolamentate tutte le attività di modesto impatto ambientale. 7

8 Ti ringrazieremo se inoltre vorrai segnalare la presenza in mare di materiali pericolosi (esempio materiali ingombranti o sostanze pericolose per l ambiente) recuperare i rifiuti non ingombranti che si possono trovare in acqua, sul fondale o in spiaggia (esempio buste di plastica, bottiglie, lattine, etc.) denunciare alle autorità competenti eventuali comportamenti illegali (esempio inquinamento delle acque e dei fondali) denunciare alle autorità competenti la pesca illegale (esempio attività di pesca praticata in una zona in cui non è permesso, utilizzo di attrezzature non consentite) intervenire per scoraggiare eventuali comportamenti scorretti da parte di altri turisti La partnership di Pinta S.r.l. unipersonale di proprietà della Fondazione WWF Italia La rete territoriale Provincia di Oristano Comune Villasimius Per ulteriori informazioni sul progetto PINTA visita il sito:

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