3. ASPETTI AMBIENTALI DELLA PIATTAFORMA CONTINENTALE.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "3. ASPETTI AMBIENTALI DELLA PIATTAFORMA CONTINENTALE."

Transcript

1 3. ASPETTI AMBIENTALI DELLA PIATTAFORMA CONTINENTALE. CONDIZIONI PER L IMPIEGO DI CAVE MARINE E PER IL RIPASCI- MENTO 3.1 Le caratteristiche ambientali della piattaforma continentale delle Regioni Partner La Regione Lazio LE AREE MARINE PROTETTE Nell ambito del progetto Studio d impatto ambientale per lo sfruttamento di depositi sabbiosi sommersi lungo la piattaforma continentale laziale ai fini di ripascimento (ICRAM 2002), è apparso di fondamentale importanza evidenziare gli usi legittimi del mare (aree marine protette, parchi nazionali, oasi blu, barriere artificiali, terminali offshore, cavi, condotte di scarico, oleodotti, aree di sversamento dei materiali portuali, poligoni militari) con particolare riferimento alle aree sensibili dal punto di vista naturalistico, al fine di programmare correttamente le attività di dragaggio e prevedere, eventualmente, misure adeguate per la mitigazione degli effetti (Pellegrini e al., 2002). L indagine condotta ha evidenziato la presenza, nel settore meridionale della piattaforma continentale laziale, di aree a significativa Valencia ambientale: area marina protetta Secche di Tor Paterno e le oasi blu di Gianola, Monte Orlando e di Scauri. Nell area sono state segnalate attività con una diretta ricaduta economica sulla popolazione residente quali la pratica della pesca e dell acquacoltura. A tutto ciò si aggiunge la presenza sia di strutture quali terminali off-shore (torri, piattaforme e oleodotti), cavi, condotte di scarico e poligoni militari (Istituto Idrografico della Marina, 1991a; 1991b), sia di zone destinate allo sversamento dei materiali portuali. In particolare, la presenza e la distribuzione delle aree di scarico dei materiali portuali è stata ricostruita sulla base dei dati forniti dal Ministero dell Ambiente. I dati relativi alle altre voci (terminali off-shore, cavi, condotte di scarico e poligoni militari) sono invece stati ottenuti dai portolani, consultati presso le locali Capitanerie di Porto e aggiornati a dicembre 2001 (Istituto Idrografico della Marina, 2001a; 2001b), e dalle carte nautiche (Istituto idrografico della Marina, 1986; 1987; 1988; 1993). Le informazioni ottenute dalle carte nautiche e dai portolani, nonché quelle reperite direttamente presso uffici pubblici e ministeri (capitanerie di porto, ministero dell ambiente, ecc.) e di seguito descritte sono state quindi utilizzate per la realizzazione della Carta dei Vincoli e degli Usi del Mare che riporta: la fascia compresa entro il limite delle tre miglia, le aree marine protette, i parchi nazionali, le oasi blu del WWF, i porti principali, cavi e condotte, i terminali off-shore, le zone di divieto di ancoraggio e pesca, le aree di sversamento dei materiali portuali e i poligoni militari. Nell area in studio sono presenti due aree marine protette (Secche di Tor Paterno e Isola di Ventotene e Santo Stefano), l area marina di competenza del Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano (Isola di Giannutri) e tre oasi blu (WWF). L area naturale marina protetta Secche di Tor Paterno è stata istituita con Decreto del Ministero dell Ambiente del 29 novembre 2000 (G.U. n.16 del 20/01/01). La sua gestione Pagina 122 di 206

2 è attualmente affidata a Roma Natura (Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma). Data la peculiarità ecologica dell area, essa comprende un unica zona di riserva generale, delimitata dai seguenti punti: a) N E b) N E c) N E d) N E L area naturale marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano è stata istituita con Decreto Ministeriale del 12 dicembre 1997 (G.U. n.47 del 20/02/1998), mentre con decreto ministeriale dell 11 maggio 1999 è stata istituita l omonima riserva terrestre. La riserva presenta una triplice zonazione, con un area di riserva integrale (zona A), un area di riserva o- rientata (zona B) e un area di riserva generale (zona C). Essa è delimitata dai seguenti punti: a) N E e) N E b) N E f) N E c) N E g) N E d) N E h) N E Le tre oasi blu (WWF) presenti nell area sono, infine, l oasi di Villa di Tiberio (C.D. 19/05/1995), di M.te Orlando (C.D. 04/02/1993) e di Gianola (C.D. 14/07/1992). Oasi blu di Villa di Tiberio: situata nei pressi di Sperlonga (LT), costituisce il settore a mare dell oasi Villa di Tiberio e si estende dal litorale per circa 11 ettari su fondi sabbiosi e rocciosi. Oasi blu di Monte Orlando: la zona di mare antistante il parco urbano di Monte Orlando costituisce l oasi blu di Monte Orlando. Essa si estende a mare per circa m2 ed è delimitata da tre boe di colore giallo, con miraglio ad X, sprovviste della segnalazione luminosa notturna, nelle seguenti posizioni: a) N E All interno dell oasi sono vietate, salvo alcune eccezioni, la pesca e la navigazione a distanze inferiori ai 100m b) N E dalla costa; la sosta alle imbarcazioni è invece consentita nei c) N E due corridoi posti rispettivamente all estremità ovest ed est dell oasi, per l osservazione marina in apnea o subacquea, previo accordo con l associazione concessionaria (WWF). L accesso e la sosta, nell intera area, sono consentite esclusivamente alle imbarcazioni del WWF. Oasi blu di Monte Gianola: l oasi si estende nell insenatura antistante il parco regionale suburbano di Gianola e Monti di Scauri; essa raggiunge i 4.5m di profondità massima, la costa è a scogliera con spiaggette a ciottoli e con fondali sabbiosi LES PRATERIE DI FANEROGAME Altro aspetto particolarmente importante per la caratterizzazione ambientale è la distribuzione delle fanerogame marine, in particolare della Posidonia oceanica, lungo la piattaforma continentale laziale. Pagina 123 di 206

3 Nel tratto di costa che si estende dal limite settentrionale del Lazio fino alla località di Civitavecchia, le informazioni raccolte descrivono, nel tratto di mare compreso tra la località di Graticciara ad ovest e la foce del fiume Fiora ad est, una prateria di Posidonia oceanica estremamente degradata. Fin dal limite superiore, intorno ai 15m di profondità, la prateria si presenta, infatti, intervallata da ampie zone di matte morta; questa situazione è presente fino alla profondità di 20m dove fasci sparsi o piccole macchie si rinvengono insieme a matte morta e ampi catini di sedimento fine. Oltre i 20m si trova soprattutto matte morta, spesso infangata e poco visibile. In tutta questa zona non si può parlare di prateria di Posidonia oceanica bensì di fasci isolati o semi-prateria (Ardizzone e Belluscio, 1996). La prateria di Posidonia sopra citata è interrotta in prossimità della foce del fiume Fiora; a sud di tale foce (Punta Morelle) il fondale è caratterizzato da substrato duro di natura organogena che si estende fino a circa 25m, intervallato da zone di sabbia. In questa zona, la Posidonia è presente a macchie intervallata ad ampie zone di matte morta. La Posidonia oceanica, interrotta nei pressi della foce dell Arrone, riprende più a sud con caratteristiche simili fino alla foce del Marta. In questa zona, dagli 11-13m di profondità fino ai 18m, sono evidenti sempre più ampie zone di matte morta, intervallate a rocce sparse. Oltre tale profondità si osservano ampie zone sabbiose e matte morta, con radi fasci di Posidonia. Un altra prateria di Posidonia si rinviene nella zona antistante il litorale di Marina di Tarquinia, delimitata a ponente dal fiume Marta e a levante dal fiume Mignone; questa si insedia, a partire dai 7m di profondità, sia su sabbia che su matte. Oltre i 10-12m il fondale presenta ampie zone rocciose con articolate formazioni organogene e Posidonia. Alla profondità di 18-20m il fondale è caratterizzato prevalentemente da matte morta e vari affioramenti rocciosi; sono presenti rade macchie e fasci isolati di Posidonia. Nel tratto di litorale che si estende tra il fiume Mignone e Civitavecchia, il fondale è di natura prevalentemente rocciosa con sacche di sabbia. La Posidonia oceanica è sempre presente con macchie più o meno grandi, sia nei catini di sabbia che sulla roccia (Ardizzone e Belluscio, 1996). In particolare, nella zona delimitata a nord dalla località Bagni di Sant Agostino e a sud da Torre Valdaliga, la fanerogama è presente con maggiori densità su sabbia rispetto a quella insediata su roccia. In prossimità dell approdo di Torre Valdaliga, la Posidonia oceanica è insediata su un substrato roccioso. Il limite superiore è situato attorno ai 2m di profondità e risulta fortemente influenzato dalla natura rocciosa del substrato; il limite inferiore si presenta anch esso molto irregolare ed è compreso tra 12 e 14m di profondità (ICRAM, 1995). Nel tratto di costa a sud di Civitavecchia fino Capo Linaro il fondale si presenta roccioso, con ampi canali di sabbia. Macchie di Posidonia, più o meno grandi, sono evidenti sia nei catini di sabbia che sulla roccia. La prateria che si estende dal molo di levante del porto di Civi- Pagina 124 di 206

4 tavecchia a Torre del Marangone si presenta in macchie sia su sabbia che su roccia. Il limite superiore coincide con la linea di costa, mentre quello inferiore raggiunge i 20m. Un altra prateria, che si estende tra 10 e 20m nella zona delle secche dinanzi Capo Linaro, è impiantata su roccia con l eccezione di piccole macchie su fondi mobili confinanti. Nella zona tra Santa Marinella e Santa Severa si osserva Posidonia su sabbia, prevalentemente in fasci isolati, matte morta e ampi cantini di sabbia. Nei pressi della località dei Grottini (S. Severa), il fondale è prevalentemente roccioso con alternanza di ampi canali e catini di sabbia. Fino a 7-8m di profondità sono presenti radi fasci di Posidonia su roccia e chiazze di matte morta. Più a largo diviene predominante la matte morta, con ampi catini di sabbia. Sono presenti piccole macchie sparse di Posidonia e basse formazioni rocciose. La fanerogama diventa sempre più rada con l aumentare della profondità. Proseguendo verso sud si trovano le secche di Macchia Tonda, formazioni rocciose di origine organogena che si sviluppano dai primi metri di profondità fino a raggiungere i 20m. Ad una profondità di 7-8m, sia sulla roccia che nei canali di sabbia, è presente Posidonia rada. Oltre i 10m si rinvengono, assieme alla roccia, ampi tratti di matte morta con radi fasci di Posidonia. La matte" morta risulta dominante alla profondità di circa 14m ed i fasci di Posidonia diventano sempre più radi con l aumentare della profondità. A nord di Ladispoli, macchie di Posidonia si trovano sulle secche di Torre Flavia. Queste formazioni appaiono articolate, con roccia bassa di origine organogena e canali di sabbia. Macchie di Posidonia, piccole e rade, sono presenti nei catini di sabbia che si intervallano alle formazioni rocciose. Nei fondali più meridionali la fanerogama risulta assente. L unica area in tutto il Lazio centrale dove è presente Posidonia è in prossimità delle secche di Tor Paterno. Tali secche, situate davanti la località di Torvaianica, sono costituite da alcune formazioni rocciose che si estendono fino a quattro miglia dalla costa. Sulle formazioni rocciose più costiere, ad una profondità di circa 10m, non si rinviene Posidonia, mentre su quelle più esterne, ad una profondità compresa tra 18 e 40m, si trovano alcune zone ricoperte dalla Pagina 125 di 206

5 fanerogama. Le indagini condotte dall Università La Sapienza di Roma per conto del Ministero della Marina Mercantile (1993) sui fondali della secca evidenziano nella parte più superficiale, fino alla profondità di 30m, la presenza di macchie di Posidonia intervallate a formazioni rocciose più o meno articolate e a chiazze di matte morta. E una prateria che appare quasi ovunque in regressione. Uno studio recente (Bataloni, 2000) eseguito sulla secca di Tor Paterno conferma la presenza di un mosaico di Posidonia oceanica su fondo duro e mobile e su matte, di fondi rocciosi con coralligeno, spesso infangato, e della biocenosi del coralligeno - facies a Paramunicea clavata. Nel tratto di costa compreso tra Torre Astura ed i laghi pontini è presente una prateria di Posidonia divisa in due parti da un ampia radura sabbiosa situata davanti la località di Lido di Foce Verde. Tra Torre Astura e Capo Portiere, la prateria di Posidonia su matte si presenta piuttosto compatta alla profondità di 15m, meno compatta per la presenza di ampie zone di erosione intorno ai 20m, e a chiazze fino a 32m di profondità. Da Capo Portiere fino al lago di Caprolace fino ai 16-18m di profondità, si trova una prateria di P. oceanica a macchie sparse e con maggiori densità fino a circa 30m. La fanerogama è assente tra la foce del lago Caprolace ed il promontorio del Circeo, dove invece è presente Cymodocea nodosa. Ardizzone e Belluscio (1996), Spada et al. (2001) e Diviacco et al. (2001) segnalano tra le Grottacce e Torre Astura piccole chiazze di Cymodocea nodosa, la cui presenza diviene più importante nella radura che separa i due tratti di prateria di Posidonia e davanti i laghi costieri, ad una profondità compresa tra 10 e 20m. Un altro prato di Cymodocea nodosa, caratterizzato da un notevole numero di radure sabbiose al suo interno, si estende dal lago di Caprolace fino al Circeo tra 7 e 14m di profondità. La definizione di prato in questo caso può essere impropria dato che si tratta in realtà di una serie di cespugli di Cymodocea. Nel tratto di litorale che va dal promontorio del Circeo fino a Terracina si insedia un estesa prateria di Posidonia oceanica su sabbia o in fasci isolati e matte morta, il cui margine inferiore è situato a circa 22-24m di profondità. La prateria mostra un area di maggior densità (più di 150 fasci/mq) nelle acque prospicienti il promontorio del Circeo, la foce del fiume Sisto e tra Terracina e Torre Canneto. Queste tre aree sono circondate da zone di Posidonia che presentano modesti valori di densità, equivalenti ad una condizione di semi-prateria. La mag- Pagina 126 di 206

6 gior parte dell area è occupata da una prateria molto rarefatta e con ampie zone di matte morta. Tra Terracina e la foce del lago Lungo è presente una prateria, prevalentemente su matte, caratterizzata da una zona centrale piuttosto estesa. Due propaggini più degradate si estendono sia verso ponente che levante, riducendosi in prossimità del lago Lungo (densità inferiori ai 50 fasci mq). In questa zona si osservano ampie zone di matte morta ed è netta la regressione verso terra del margine inferiore che si trova tra i 20 e 10m. Più a sud di lago Lungo la Posidonia oceanica risulta assente. Nel golfo di Gaeta non è presente Posidonia oceanica (Zurlini e Bedulli, 1983). Per quanto riguarda la fanerogama marina Cymodocea nodosa, Ardizzone e Belluscio (1996) e Diviacco et al. (2001) segnalano, tra Rio Torto e Torre Olevola, un prato insediato su una conca sabbiosa che in passato doveva ospitare un tratto di prateria di Posidonia. Tale zona, dai margini irregolari, possiede un limite superiore frammentato su sabbia, con chiazze sparse. In prossimità della località di Scauri si trova una ridotta area a Cymodocea situata lungo la batimetria dei 10m, costituita da radure sabbiose e con limiti irregolari. Numerose altre chiazze di questa fanerogama si rinvengono fino al fiume Garigliano; in particolare quella situata tra Torre Giano e Torre del Fico, più grande delle altre, che inizia ad una profondità di 12 m e che un tempo doveva far parte dell adiacente area di prateria. L isola di Ponza presenta una prateria di Posidonia che la circonda completamente, tranne la zona antistante Cala Chiaia di Luna. I fondali dell isola nei versanti orientale, occidentale e nord occidentale, si presentano piuttosto ripidi, con profondità elevate a breve distanza dalla costa: questo giustifica l estensione limitata delle praterie. Lungo il margine inferiore delle praterie, situato a circa 38-40m di profondità, si rinviene una fascia di matte morta. Ampie a- ree di matte morta si osservano nei pressi della località il Frontone. La Posidonia si insedia su roccia intorno agli scogli delle Formiche, intorno a Punta della Madonna, Punta bianca e anche lungo il versante nord occidentale dell isola. Nelle altre aree la fanerogama è presente su sabbia o matte. Anche l isola di Palmarola presenta una prateria che la circonda quasi totalmente. Le praterie più estese si rinvengono lungo il versante meridionale fino alla profondità di 32m. Altre zone ampie con Posidonia si osservano nei pressi di Monte tramontana e Punta Grottelle. Praterie su roccia si sviluppano lungo il versante sud occidentale (secca di Mezzogiorno) e nord occidentale dell isola (Punta Tramontana). Inoltre, sono presenti piccole praterie sia su sabbia o matte che su roccia lungo i fondali del versante orientale. L Isola di Zannone è quasi completamente circondata da una fascia di Posidonia; il suo limite inferiore è collocato intorno ai m di profondità e matte morta si rinviene fino a circa 40m. Entrambe le isole di Ventotene e S. Stefano hanno praterie di Posidonia di estensione ridotta, a causa dei fondali estremamente ripidi. A Ventotene, Posidonia è presente lungo tutto il versante sud occidentale insediata su roccia fino a circa 16m di profondità e su sabbia o matte fino a 36-37m. I fondali del versante settentrionale dell isola mostrano un ampia zona con Posidonia sia su sabbia o matte che su roccia. Posidonia prevalentemente su roccia si osserva lungo il versante meridionale. L isola di S. Stefano presenta praterie su roccia di ridotte estensioni. I margini inferiori delle praterie descritte in ambedue le isole possono raggiungere i 40-41m di profondità LA POPOLAZIONE ITTICA Le principali informazioni sul popolamento ittico demersale della piattaforma continentale laziale, tra 0 e 150 m di profondità, provengono essenzialmente dai dati raccolti durante campagne sperimentali di pesca a strascico, realizzate dal Dipartimento di Biologia Animale e dell Uomo dell Università di Roma La Sapienza. Tali campagne sono state svolte nell ambito di due progetti di ricerca, uno nazionale e l altro internazionale, denominati rispettivamente Gru.N.D. (Gruppo Nazionale Demersali) e MedITSIT (Mediterranean International Trawl Sur- Pagina 127 di 206

7 vey). Il primo, avviato nel 1985 prevede campagne di pesca sperimentali nella stagione autunnale, il secondo iniziato nel 1994 si svolge nella stagione primaverile. Sono state censite in tutto 13 specie di pesci cartilaginei, 89 di pesci ossei, 18 cefalopodi e 18 crostacei, per un totale di 138 specie. Dai dati a disposizione sul popolamento demersale della piattaforma laziale, il nasello (Merluccius merluccius) risulta la specie commerciale più abbondante a partire dai 50m di profondità, mentre la triglia di fango (Mullus barbatus) e il polpo (Octopus vulgaris) mostrano rendimenti maggiori tra i 10 e i 50m. La cattura del nasello, ed ancor più della triglia di fango, è concentrata sui giovanili ed è fortemente condizionata dall intensità del reclutamento16. Tra le altre specie maggiormente catturate vi è il fragolino (Pagellus erythtrinus) (rendimento massimo 2.8 kg/h), il potassolo (Micromesistius potassou), la musdea (Phycis blennoides), il moscardino bianco (Eledone cirrhosa) e il gambero rosa (Parapenaeus longirostris) (Ardizzone et al., 1998c). Il popolamento presente nella fascia più prossima alla costa è caratterizzato da concentrazioni elevate di giovanili di pesci tipici della piattaforma, in particolare la triglia di fango (M. barbatus) e il pagello (Pagellus acarne). La triglia di fango è la specie maggiormente caratterizzante la porzione interna della piattaforma e costituisce circa il 60% dell abbondanza totale. Altre specie caratteristiche di questo popolamento sono il fragolino Pagellus erythrinus, il sugherello bianco Trachurus mediterraneus, il nasello M. merluccius, la gallinella Trigla lucerna, la menola Spicara flexuosa, lo sparaglione Diplodus annularis e il calamaro Loligo vulgaris. Si tratta di specie che vivono su fondali sabbiosi misti a fango e detrito caratterizzati dalla presenza delle biocenosi delle Sabbie Fini Ben Calibrate (SFBC), dei fondi misti sabbioso-fangosi (SFBC e Fanghi Terrigeni Costieri - VTC) e del detritico costiero (DC) (Pérès e Picard, 1964). Il secondo gruppo, localizzato nel tratto di mare che va dai 50 ai 120m di profondità, è costituito da specie che prediligono fondi fangosi caratterizzati dalle biocenosi del VTC e del Detritico Infangato (DE); la specie più abbondante è il nasello insieme alla menola e al gambero rosa (Parapenaeus longirostris). Anche il cavillone Lepidotrigla cavillone e la seppia elegante Sepia elegans sono costituenti importanti di questo gruppo. Altre specie che contribuiscono in modo significativo in termini di abbondanza sono la suacia Arnoglossus laterna e il serrano bruno Serranus hepatus. Il terzo gruppo, infine, è costituito da specie che raggiungono concentrazioni significative sul margine della piattaforma, caratterizzato da sedimenti detritici infangati, colonizzati dal Pagina 128 di 206

8 crinoide Leptometra phalangium (biocenosi del Detritico del Largo - facies a Leptometra phalangium), il cosiddetto feniccio. Questa specie è distribuita tra 120 e 180m di profondità, dove raggiunge elevati valori in termini di biomassa e abbondanza numerica. E stato osservato che in corrispondenza della facies a Leptometra phalangium vivono ben 82 specie demersali. Le specie tipiche di questo raggruppamento sono il nasello M. merluccius, il merluzzetto Trisopterus minutus capelanus, il pesce trombetta Macroramphosus scolopax e l argentina Argenthina sphyraena tra i pesci, Illex coindetii e P. longirostris rispettivamente tra i cefalopodi e i crostacei. In generale i valori più bassi di biodiversità sono stati osservati, sulla piattaforma, nel popolamento più costiero: ciò è dovuto alla presenza di ampie aree di nursery di M. barbatus e P. acarne, tra la fine dell estate e l inizio dell autunno. La diversità biologica tende ad aumentare con l incremento della profondità: infatti, nella porzione più profonda della piattaforma è presente un raggruppamento maggiormente diversificato e composto sia da specie tipiche della piattaforma sia da specie euribate (ad esempio P. longirostris, Macropipus depurator, L. cavillone, etc.). Diversi studi, tra Capo Circeo e Terracina (Ardizzone, 1982; Ardizzone e Pelusi, 1983; ECOMAR, 1981), sono stati condotti sulla pesca a strascico entro le tre miglia dalla costa, zona in cui è vietata (legge 963 del , art. 111), per caratterizzare il popolamento demersale presente e valutare i danni ad esso arrecati da questa attività illegale. La pesca a strascico entro le tre miglia risulta particolarmente dannosa poiché viene condotta a livelli di sovrasfruttamento degli stocks costieri, colpisce gli stadi giovanili di molte specie (Ardizzone, 1982), e altera, spesso irreversibilmente, biocenosi bentoniche, quali la prateria di Posidonia, di notevolissima importanza nell equilibrio biologico della fascia costiera (Ardizzone e Migliuolo, 1982). L area considerata, ad 1 miglio dalla costa, tra 8m e 12m di profondità, risulta caratterizzata dalla presenza di specie variabili stagionalmente in funzione di migrazioni genetiche; la triglia di fango è presente allo stadio giovanile (spesso per il 100%) nel periodo estivo-autunnale; cefalopodi quali il calamaro (L. vulgaris), la seppia (S. officinalis) e il polpo (O. vulgaris) sono presenti principalmente dalla fine dell inverno alla tarda primavera; il Pagina 129 di 206

9 rombo Bothus podas è invece presente tutto l anno. A due miglia dalla costa, all interno della prateria di Posidonia oceanica tra 12 e 25m di profondità, la composizione delle catture è u- sualmente monotona e dominata dal polpo (fino a 12.5 Kg/ora). L interesse dei pescatori in quest area è comunque legato alla possibilità di cattura di specie pregiate quali la marmora, l orata, il pagro, diverse specie di saraghi (Diplodus sargus, D. vulgaris, D. puntazzo), l aragosta (Palinurus elephas) e altre specie un tempo assai abbondanti ed ormai occasionali a causa dell intenso sfruttamento e delle modificazioni delle biocenosi di fondo. A tre miglia, su un fondale di 50 m, le catture risultano più eterogenee: le specie regolarmente presenti sono la triglia di fango, la razza (Raja asterias), il fragolino (P. erythrynus), il moscardino rosso e il moscardino bianco (Eledone moscata e E. cirrhosa), il calamaro (L. vulgaris) e il nasello (M. merluccius). La frazione giovanile è considerevole per gran parte delle specie La Regione Toscana LE AREE MARINE PROTETTE Sulla piattaforma continentale Toscana insistono tre aree marine di particolare singolarità e sensibilità ambientale, motivo per cui di cui sono aree marine protette di prossima istituzione (isole dell Arcipelago Toscano, Secche della Meloria, Monti dell'uccellina-foce dell'ombrone-formiche di Grosseto-Talamone). Aree naturali protette in Toscana (anno 2000) (Fonte: Sistema Informativo Territoriale Regione Toscana) L'Arcipelago Toscano è già parco nazionale, istituito con L. 305, DD.MM / , comprendente una parte a terra di ha (tutte e sette le isole dell'arcipelago Toscano: Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri, Gorgona) ed una parte a Pagina 130 di 206

10 mare di ha, costituita dalle aree marine attorno alle isole minori. In Italia, dopo l'istituzione di alcune riserve, l'arcipelago toscano è il più grande Parco Marino d'europa. Il Parco è caratterizzato da una grande varietà di habitat popolati da svariate forme di vita ed è proprio la varietà delle coste e dei fondali a garantire questa elevata diversità biologica. Pianosa registra la prateria di Posidonia più importante del Tirreno settentrionale, con un'ampia fascia che circonda l isola colonizzata da densi fasci di foglie. Gorgona, Capraia, Montecristo, Giglio e Giannutri vedono invece la prateria ridotta ad una zona costiera, vista la pendenza di fondali rocciosi che sprofondano velocemente nel blu e la scarsa quantità di baie con basso fondale. Anche all Elba è possibile osservare normalmente questa pianta e le praterie sono più o meno in buono stato in dipendenza di localizzazioni specifiche e quindi di ambienti più o meno favorevoli. Fra le aree marine protette prossime ad istituzione quella più a Nord è situata intorno alle Secche della Meloria, area di bassi fondali situata circa 6 km ad ovest del porto di Livorno. Le secche si estendono per circa 40 km ben oltre le delimitazioni rappresentate da tre fanali luminosi esistenti. La Meloria, oltre ad essere una località ove i subacquei livornesi hanno da sempre effettuato immersioni, è un luogo storico che conserva importanti testimonianze del passato. Quest'area, infatti, ha visto svolgersi la battaglia del 1284 tra genovesi e pisani ed altri e- venti di mare che hanno segnato la storia della navigazione di questo settore del Mar Tirreno. L'estremità nord delle Secche della Meloria è rappresentata dalla Testa di Tramontana, fondale interessante per i subacquei che vi trovano un ambiente di Coralligeno, ricco di anfratti, che si leva dai 24 metri del fondale di fango e sabbia, fino ad un sommo di circa 9 metri. A ponente, il ciglio esterno determina una lunga formazione coralligena che abbraccia le Secche e si presenta come un ambiente suggestivo, ricco di vita e carico di colori. Tutta l'area è caratterizzata dalla presenza della Posidonia oceanica, il cui sviluppo è favorito dalla scarsa profondità dei fondali e dal ricco sedimento. Nel lato sud-ovest vi sono ampi banchi di Coralligeno dominati dalla gorgonia bianca e dalla Posidonia. In tutta l'area, inoltre, è attivo un processo di espansione delle alghe Caulerpa racemosa e Caulerpa prolifera che risultano aver ampliato la loro distribuzione, colonizzando aree più profonde, che raggiungono anche i 40 metri. Il comprensorio dell area marina protetta dei Monti dell'uccellina e Formiche di Grosseto interessa una linea di costa di circa 15 km, che comprende i Monti dell'uccellina, la Palude della Trappola con la foce dell'ombrone ed il Promontorio di Talamone. Il territorio che si affaccia sul Golfo di Talamone è costituito dalla verde e ben coltivata pianura della bonifica, che si estende fino all'abitato di Fonteblanda. La regione costiera tra Talamone e la foce dell'ombrone presenta un andamento piuttosto pianeggiante e questo fattore si riflette sulla struttura dei fondali marini che degradano dolcemente fino alla batimetrica dei 50 metri. Il tratto del litorale può essere sommariamente diviso in due zone. Quella a nord, tra Cala di Forno e l'ombrone, è di natura sabbiosa ed è caratterizzata dalla batimetrica dei 10 metri che dista 1-2 km dalla linea di riva. La porzione a sud è, invece, caratterizzata da una morfologia rocciosa, tanto che la batimetrica dei 10 metri si trova a pochi metri dalla costa. Le Formiche di Grosseto si trovano a circa una ventina di chilometri dalla terra ferma; sono piccoli isolotti che si ergono bruscamente da un fondale di circa 100 metri. La piattaforma continentale toscana comprende inoltre una buona parte del Santuario per i mammiferi marini, che è un'area marina protetta internazionale creata ai sensi di un Accordo internazionale tra Francia, Italia e Principato di Monaco per tutelare un vasto tratto di mare costituito da zone marittime situate nelle acque interne e nei mari territoriali della Repubblica francese, della Repubblica italiana e del Principato di Monaco, nonché dalle zone di alto mare adiacenti. Per la sua vasta estensione ( Kmq), per la vincolistica e per l'iter istitutivo, risulta atipica rispetto alle altre aree marine protette italiane. Pagina 131 di 206

11 LE PRATERIE DI FANEROGAME Per quanto riguarda la caratterizzazione ambientale della piattaforma continentale toscana, si può far riferimento alla Carta Bionomica dei Mari Toscani del 1995 (ENEA, 1995). La carta, compilata sulla base di informazioni ottenute tra il 1985 e il 1993, copre un vasto tratto dell Alto Tirreno e del Mar Ligure orientale di notevole interesse ambientale, segnalando in totale 26 unità di popolamento. A causa della scala scelta (1: ) queste ultime corrispondono solo in parte alle biocenosi tipo della tradizione bionomica mediterranea di Pérès e Picard (1964), in altri casi corrispondono a facies o altri raggruppamenti di più biocenosi-tipo analoghe. In considerazione poi dell estrema ricchezza floro-faunistica della zona, la carta riporta un numero ridotto (51) di specie cospicue, dove per specie cospicue si intendono specie dominanti in termini di abbondanza e/o biomassa, oppure specie vistose e di grossa taglia, o comunque specie la cui abbondanza apparisse per qualche motivo significativa dal punto di vista bionomico. La tendenza dinamica dei popolamenti (legata a situazioni di instabilità dovuta a cause morfologiche, idrodinamiche, sedimentologiche, ecc..) è presunta sulla base della presenza di facies caratteristiche, dell abbondanza di specie particolari, della struttura quantitativa dei popolamenti, della loro fisionomia generale. In merito alla presenza di Posidonia oceanica, nei mari toscani sono state identificate e mappate 16 praterie principali della fanerogama marina (Cinelli F., Università di Pisa): Pagina 132 di 206

12 - 5 sono localizzate lungo la costa continentale (Livorno, Baratti, Golfo di Follonica, Talamone, Ansedonia), - 2 sulle secche di Meloria e Vada, - 9 attorno alle isole dell'arcipelago Toscano (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Scoglio d'africa, Giglio, Giannutri, Formiche di Grosseto). Zone più ristrette colonizzate dalla pianta sono presenti lungo le coste del Promontorio dell'argentario. Le praterie più estese sono quelle situate sulle secche di Meloria. La prateria, estesa dai primi metri di profondità fino alla batimetrica dei 30 metri, è sottoposta a diverse fonti di disturbo, sia di origine antropica (vicinanza del porto di Livorno, impatto delle reti a strascico, ancoraggi), che naturale (erosione per azione delle correnti di fondo), che ne alterano la fisionomia in modo più o meno consistente nelle diverse zone. Importanti praterie sono inoltre a Vada e a Scoglio d'africa, nel Golfo di Follonica e attorno a Pianosa. Le condizioni ecologiche delle praterie sono da considerarsi mediamente buone, in particolare nelle aree insulari. Le praterie maggiormente disturbate da cause antropiche sono quelle situate davanti all'area urbana di Livorno, tra Castiglioncello e Cecina e nel Golfo di Follonica. In queste ultime due aree sono stati riscontrati evidenti segni di regressione soprattutto in prossimità del limite superiore. Sulle Secche di Meloria e Vada si hanno situazioni disturbate, anche gravemente, nelle porzioni più vicine a terra, mentre le praterie sono da considerare in buono stato di salute per la maggior parte della loro estensione LA POPOLAZIONE ITTICA La definizione delle condizioni ottimali di sfruttamento delle risorse ittiche si può ricondurre a specifici modelli matematici che analizzano le rese di pesca (in determinati anni, o aree) ottenute a diversi livelli di sfruttamento della popolazione. Una variante del classico modello di Sliaefer applicato al bacino ligure tirrenico fornisce i risultati per due delle specie più rappresentative, la triglia (nella zona costiera) e il nasello (più al largo). Per il nasello, l'intensità di pesca nella Toscana meridionale è prossima al massimo sostenibile, mentre nella Toscana settentrionale la situazione appare di sottosfruttamento. Il contrario accade nel caso della triglia che risulta fortemente sovrasfruttata nella Toscana settentrionale. Tali risultati sono anche coerenti con la consistenza e la struttura del naviglio da pesca che vede nella marineria di Viareggio una dominanza delle imbarcazioni di piccole dimensioni che non potendo allontanarsi molto dalla costa inducono un sovrasfruttamento delle specie costiere (es. triglia) ed un sottosfruttamento di quelle del largo (es. nasello). Per formulare modelli descrittivi o predittivi dell'evoluzione delle popolazioni ittiche è Pagina 133 di 206

13 necessario parametrizzare nel dettaglio le loro caratteristiche eco-biologiche in quanto queste possono essere molto dissimili non solo nell'ambito dei diversi gruppi sistematici (teleostei, elasmobranchi, molluschi, crostacei) ma soprattutto in conseguenza dei livelli della rete trofica, delle strategie ecologiche, dei livelli di specializzazione o di resilienza ecc. Almeno per le specie principali è quindi necessario raccogliere sufficienti dati statistici per poter stimare una vasta serie di indicatori necessari a definire la specie sul piano popolazionistico. I più comuni di questi sono la definizione della distribuzione di taglia e d'età, le correlazioni morfometriche, la stima dei parametri relativi al modello di crescita, l'analisi del fenomeno riproduttivo e della fecondità, la valutazione degli indici di mortalità sia naturale sia dovuta alla pesca, la posizione trofica nell'ecosistema, la densità e biomassa degli stock, la loro distribuzione spaziale (ad es. l'areale dei tre più importanti crostacei commerciali, lo scampo, il gambero rosa e la pannocchia, è riportato in figura). Per numerose specie, soprattutto demersali, questi indici sono analizzati da decenni e vengono trasmessi regolarmente agli Organismi Ministeriali, a quelli dell'ue e a quelli della FAO che, su differenti livelli di scala geografica, sono incaricati di formulare su basi scientifiche le indicazioni gestionali. La zonazione delle aree di pesca risponde a due tipi di esigenze: da una parte è necessaria per evitare la conflittualità tra i diversi tipi di mestiere (ad esempio la pesca o strascico è o- stacolata dalla presenza di tremagli o palangari in mare, che possono a loro volta essere danneggiati da questa), ed inoltre le specie presenti lungo la costa o quelle del largo hanno tempi biologici ed esigenze gestionali anche molto differenti. L'area di mare più vicina alla costa è zona di nursery, ovvero zona di concentrazione degli avannotti di numerose specie pregiate quali paraghi, triglie, sogliole, e quindi già nel 1965, con la Legge n 963, è stata interdetta alla pesca a strascico che potrebbe causare l'eliminazione di gran parte degli individui appena nati. Nel 2000, tra Livorno e Piombino, sono state inoltre posizionate 80 strutture sommerse di dissuasione, che oltre alla funzione di ostacolo alla pesca illegale possono avere un effetto positivo sull'ambiente favorendo l'incremento della complessità trofica. Anche nelle zone del largo si hanno però importanti zone di nursery per altre specie: in figura sono illustrate quelle del nasello e del gattuccio nella Toscana settentrionale, localizzate sulla batimetrica dei 200 m intorno e a nord dell'isola di Gorgona La Regione Liguria LE AREE MARINE PROTETTE Il sistema di aree protette della Regione Liguria individua diverse emergenze di elevato valore ambientale sulla piattaforma continentale, che consistono in due aree marine di reperimento (Isola di Gallinara e Isola Bergeggi) e due aree marine protette antistanti Portofino e le Cinque Terre. Sono altre quattro le nuove aree marine protette liguri la cui istituzione è già prevista per legge. Oltre a Bergeggi e Gallinara, di interesse nazionale, due nuove aree marine protette di interesse regionale sorgeranno a Portovenere e a Capo Mortola, ampliando l'estensione delle preesistenti aree terrestri. Ovviamente la costa è interessata anche dall area marina protetta internazionale del Santuario dei Mammiferi Marini o dei Cetacei. In ambito marino non si ritrovano invece siti di importanza comunitaria (SIC) o zone di protezione speciale (ZPS). Pagina 134 di 206

14 Mappa delle aree protette della Liguria. In rosso sono indicate le aree marine (fonte: Gallinara e Bergeggi quindi fanno parte dell'articolato sistema di parchi e aree protette regionali e sono state dichiarate riserve naturali. La Riserva Naturale Regionale dell'isola Gallinara si estende su di una superficie di 11 ha. Per il notevole pregio biologico e archeologico dei fondali, ancora in parte integri, è prevista l'istituzione di una riserva marina. Sul lato nord-occidentale dell'isola, dove si trova il piccolo porticciolo, il fondale a partire da 8 m di profondità è prevalentemente costituito da una vasta piana sabbiosa, parzialmente coperta da un mosaico di matte morta e di aiuole di Posidonia oceanica, che collega l'isola alla terraferma. Attorno ai m di profondità si trovano larghe chiazze di Posidonia oceanica in discrete condizioni vegetative, anche se la densità dei fasci non raggiunge valori elevati e qua e là si osservano segni lasciati da ancore. Tra i 15 e i 17 m il fondale è costituito da matte morta, sulla quale si sviluppano popolamenti algali fotofili (Padina pavonica, Acetabularia acetabulum, Dictyopteris membranacea, Dasycladus vermicularis). Sul lato nordorientale, tra 10 e 17 m il fondo è costituito da resti di matte morta di Posidonia oceanica abbondantemente ricoperti di sedimento, colonizzati da un popolamento algale (Acetabularia acetabulum, Dictyopteris membranacea, Cystoseira spinosa, Penicillus capitatus). Nella parte più settentrionale di questo lato si sviluppa, attorno a 12 m di profondità, un minuscolo prato di Cymodocea nodosa. Sul lato sudorientale, infine, una matte di Posidonia oceanica, solo parzialmente vitale, occupa una fascia abbastanza ristretta della parte orientale della baia compresa tra il corpo centrale dell'isola e P. Falconara. I fondali marini prospicienti l'area protetta regionale della falesia di Punta delle Grotte e dell'isola di Bergeggi presentano un notevole interesse, sia dal punto di vista geologico, sia da quello biologico. L'isola di Bergeggi, situata a circa 250 metri dalla costa, ha una forma subtriangolare. Il canale che la separa dalla terraferma è poco profondo, circa metri e il suo fondale è generalmente sabbioso, con numerosi affioramenti rocciosi. Le profondità maggiori si raggiungono in corrispondenza della costa orientale, con paretine e salti rocciosi. Pagina 135 di 206

15 Anche se le dimensioni più ridotte dell'isola e le profondità leggermente minori sono responsabili di una minore varietà ed eterogeneità dei fondali, rispetto a quelli della Gallinara, le due isole presentano nel complesso fisionomie simili, a cui corrispondono popolamenti in buona parte analoghi. Attorno all Isola, i gradienti batimetrici e le diverse esposizioni del substrato, uniti alla natura geologica di quest ultimo, favoriscono l instaurarsi di numerose associazioni biologiche, notevolmente differenti ma a breve distanza tra loro. La ricchezza di grotte ed anfratti favorisce lo sviluppo di associazioni algali sciafile e di numerose biocenosi di fondo duro e mobile, tra cui spiccano il Coralligeno, le Grotte Semioscure, le Grotte Oscure e la Prateria di Posidonia oceanica. Per quanto riguarda la fauna marina, le zone più interessanti attorno all Isola sembrano essere le punte aperte verso il largo, dove i substrati rocciosi raggiungono profondità maggiori. Comunque anche nelle zone rivolte verso terra, dove generalmente la falesia termina a pochi metri di profondità, si possono trovare particolari enclaves, come piccole cavità o pareti rocciose riparate ed in ombra, nelle quali si sviluppano popolamenti ad elevata ricchezza specifica a- nimale. Vale infine la pena di segnalare la presenza di una specie di origine tropicale, Oculina patagonica (Antozoi Sclerattiniari), segnalata in Italia solamente a Bergeggi ed Albisola. La vicinanza di questi due siti con il porto di Savona può spiegare tale presenza con il trasporto operato da qualche nave. L Isola di Bergeggi, già sottoposta, per la parte emersa, insieme alla falesia antistante, a vincolo di Riserva Naturale Regionale è stata individuata (insieme all Isola di Gallinara) tra le aree di reperimento per l'istituzione di parchi e riserve marine art. n.36 Legge n.394/1991. I fondali Noli, sempre compresi nel territorio di Bergheggi, sono anche Sito di Importanza Comunitaria (SIC): il sito, distinto in quattro subsiti, è caratterizzato da praterie di Posidonia oceanica e da tratti rocciosi con formazioni a Coralligeno. Il subito più meridionale, antistante Noli, comprende una prateria di P. oceanica di circa 40 ha, che nella sua parte settentrionale, al confine con Spotorno, si allarga e si avvicina a riva. Gli altri tre subsiti comprendono una prateria di posidonia che si estende tra Spotorno e Bergeggi, con una superficie di 80 ha. I fondali marini prospicienti la falesia calcarea di Bergeggi e l isola omonima presentano un notevole interesse naturalistico. La Grotta Marina di Bergeggi costituisce un ambiente notevolmente diversificato e ricco di popolamenti biologici e di specie. L'Area Marina Protetta di Portofino è stata istituita dal Ministero dell'ambiente ai sensi del decreto 6 giugno 1998, successivamente sostituito integralmente con il decreto del 26 aprile Il tratto di mare che circonda il Promontorio di Portofino è un'area di grande interesse per la conservazione della biodiversità del Mediterraneo. La sua morfologia accidentata e il rapido susseguirsi di diversi livelli di profondità, l'eterogeneità della natura del fondo, in cui si alternano ripide pareti rocciose e tratti sabbiosi, piccole grotte e massi di varie dimensioni, le diverse condizioni di illuminazione ed esposizione alle correnti determinano una grande ricchezza di microambienti in cui vivono numerosissime specie animali e vegetali di interesse scientifico ed economico. Per la presenza di una falesia molto accentuata, la prateria di Posidonia oceanica può svilupparsi quasi esclusivamente all'interno delle baie e lungo i lati del Promontorio (da Porto Pidocchio verso Camogli e tra Punta Cervara e Punta Pedale verso Santa Margherita) dove il pendio dei fondali è più dolce e, comunque, non raggiunge mai estensioni rilevanti. Quella presente su lato orientale è stata anche seria- Pagina 136 di 206

16 mente compromessa dall'attività di discarica di materiale terroso nella zona del Covo di Nord- Est, e benché la discarica sia inattiva da tempo, i guasti arrecati non sembrano recuperabili in tempi brevi. Rade praterie di Cymodocea nodosa sono presenti intorno ai m di profondità nel tratto di mare verso Santa Margherita Ligure. Le biocenosi tipiche del versante meridionale del Promontorio sono il precoralligeno in cui è spesso presente la gorgonia Eunicella singularis e dominato da zoantari (Parazoanthus axinellae), madreporari solitari (Leptopsammia pruvoti, Balanophyllia italica) e coloniali (Cladocora caespitosa) ed il coralligeno con le diverse facies caratterizzate, a seconda delle condizioni locali, da diverse specie di gorgonacei (Paramuricea clavata, Eunicella cavolinii e Corallium rubrum). Lungo il versante meridionale del Promontorio di Portofino, in migliaia di anni, l'attività degli organismi biocostruttori ha formato, lungo le falesie tra i 20 e i 50 m di profondità, concrezioni di notevole spessore che costituiscono uno dei paesaggi sottomarini più spettacolari del Mediterraneo. Insieme alle alghe rosse sciafile (Mesophyllum lichenoides e Lithophyllum e- xpansum, Peyssonelia squamaria) che costituiscono lo strato basale di questi fondali, si sviluppa una ricca comunità animale dominata ancora da organismi che producono concrezioni calcaree, quali i briozoi (Sertella septentrionalis, Pentapora fascialis, Smittina cervicornis, Rhynchozoon pseudodigitatum, Myriapora truncata) ed i madreporari (Leptopsammia pruvoti, Madracis pharensis, Hoplangia durotrix). Il coralligeno di Portofino è anche caratterizzato da un ricco popolamento di spugne (Phorbas tenacior, Oscarella lobularis, Petrosia ficiformis, Chondrosia reniformis, Agelas oroides, Acanthella acuta, Axinella verrucosa, Axinella damicornis, Aplysina cavernicola, Dictyonella incisa, Dysidea fragilis), cnidari (Parazoanthus axinellae, Gerardia savaglia, Cerianthus membranaceus) e ascidie (Halocynthia papillosa). Lo strato elevato è costituito da grandi spugne (Spongia agaricina, S. officinalis, Cacospongia scalaris, Ircinia foetida) alcune anche d'interesse economico, dal corallo rosso (facies a Corallium rubrum) e dalle gorgonie (Eunicella cavolinii, Paramuricea clavata). La facies a Paramuricea clavata rappresenta uno degli ambienti più spettacolari del Promontorio e, probabilmente, di tutto il Mediterraneo occidentale. Lungo il versante meridionale questa gorgonia raggiunge, tra i 30 ed i 50 m di profondità dimensioni notevoli (anche oltre un metro d'altezza) e densità di popolazione di oltre 20 colonie/m2. Il corallo rosso è presente in Liguria in maniera consistente solo in questo tratto di costa. A Portofino, tra i 20 e i 45 metri di profondità, le colonie trovano condizioni ideali per lo sviluppo e raggiungono densità elevatissime (oltre colonie/m2) anche se le dimensioni rimangono ridotte. Il tratto di mare compreso nell Area Marina Protetta delle Cinque Terre va dalla zona di Punta Mesco, a Monterosso, a quella di Capo Montenegro, a Riomaggiore, ed è particolarmente ricco di specie animali e vegetali. Le pareti rocciose, come pure le numerose secche e gli scogli isolati, sono popolate da innumerevoli gorgonie, come la policroma Leptogorgia sarmentosa e la bianca Eunicella verrucosa, una specie rara nel Mediterraneo ma piuttosto comune in queste acque. Le ripide pareti rocciose di Punta Mesco e Capo Montenegro sono le più ricche di vita e ospitano specie rare come, oltre la già citata Eunicella verrucosa, la rarissima Gerardia savaglia, o Corallo nero; al Mesco, cosa inconsueta per il resto del Pagina 137 di 206

17 Mediterraneo, già a 15/20 metri di profondità si possono osservare magnifici ventagli di Paramuricea clavata, la Gorgonia rossa. E proprio queste due aree, che rappresentano le zone di mare di maggior pregio e varietà, sono sottoposte a maggior tutela (zona A e zona B). Va sottolineato inoltre che queste acque sono comprese nel Santuario dei Cetacei, un'area protetta internazionale dove questi animali sono particolarmente presenti. Anche i fondali delle Cinque Terre sono considerati fra i più vari e ricchi di fauna marina della Liguria. In una superficie di fondale relativamente ridotta come quella delle Cinque Terre, condividono lo spazio vitale numerosissime specie, alcune poco frequenti in altre località del Mediterraneo, ciascuna delle quali rappresentata da un notevole numero d'individui. La relativa torbidezza di queste acque, riducendo l'illuminazione dei fondali, consente inoltre d'osservare a pochi metri di profondità diverse specie "sciafile", amanti cioè della penombra, che solitamente vivono a profondità più impegnative, come la Paramuricea clavata, la più bella gorgonia del Mediterraneo. Il fondale costiero roccioso, caratterizzante la quasi totalità dell'area protetta, se si e- scludono le spiagge di Monterosso e Corniglia, agevola l'insediamento di numerose specie algali. Alle varie profondità si osserva infatti una grande presenza di questi organismi che, grazie alla loro capacità di produrre nutrimento a partire dall'energia solare, realizzano il primo anello della catena alimentare. La Posidonia è piuttosto diffusa sui fondali sabbiosi delle Cinque Terre: a parte diverse macchie di varie dimensioni sparse qua e là, a Monterosso è presente una vera e propria prateria che si estende, a partire da una profondità di 5-8 metri sino a 20-25, da Punta Mesco alla spiaggia della Fegina. Nella zona di Corniglia è invece presente la Cimodocea che qui forma una piccola prateria LE PRATERIE DI FANEROGAME Per quanto riguarda la costa sommersa, la Liguria è caratterizzata da una notevole varietà ambientale concentrata in una ristrettissima piattaforma continentale: la fascia delle acque costiere è infatti molto esigua e l'estensione dei fondali compresi all'interno della batimetrica dei 50 metri è di soli 481 chilometri quadrati, superficie occupata da fondali rocciosi, fondali detritici fangosi e sabbiosi, praterie di fanerogame marine. La Regione Liguria è dotata di una cartografia preliminare dei principali popolamenti marini costieri, con particolare riferimento alle praterie di Posidonia oceanica. Questa è in fase di realizzazione definitiva a scala 1:10.000, e riporta una mappatura di dettaglio di questi insediamenti marini. Se ne riporta a fianco una tavola come esempio. Attualmente è disponibile la cartografia delle Fanerogame marine dell'enea del 1995, ad oggi ancora l'unica, importante fonte su scala regionale di informazioni riguardo alla comunità biologica, costituita da 44 tavole in scala 1: che coprono l intero arco ligure e che contengono i seguenti due tipi di informazione: tipo di prateria ed estensione Pagina 138 di 206

18 della zona in ettari. Il livello informativo differenziato graficamente tra i due tipi di praterie (Cymodocea e Posidonia) è stato creato per la redazione della Carta della vocazione alla maricoltura. L analisi delle tavole ha consentito di riscontrare lungo le coste della Liguria, trascurando le numerose formazioni minori, circa una cinquantina di praterie di Posidonia oceanica. La loro estensione è estremamente disuguale, e va da un minimo di pochi ettari ad un massimo di circa 760 ha (prateria del Golfo Paradiso, tra Genova-Quarto e Sori). Si tratta nel complesso di meno di 4800 ettari di praterie, pari a circa il % dei fondali liguri compresi tra la superficie e 35 m di profondità. Di questi 4800 ha, 3500 ha si trovano nella Riviera di Ponente, mentre i rimanenti 1300 ha si trovano nella Riviera di Levante (da notare che la sola prateria del Golfo Paradiso occupa 760 ha). Il rapporto tra la superficie di prateria nel Ponente e quella nel Levante è dunque di quasi 3 a 1. Volendo dettagliare per Provincia, si osserva quanto segue: la Provincia di Imperia possiede complessivamente oltre 2400 ha di praterie, pari a quasi il 51% di quelle presenti nell'intera Liguria. La Provincia di Savona possiede in totale 1000 ha, cioè il 22 % circa della Liguria. La Provincia di Genova possiede poco meno di 1200 ha di praterie, corrispondenti al 25 % della Liguria. Infine, la Provincia della Spezia possiede soltanto un centinaio di ettari, pari soltanto al 2 % della Liguria. Risultano dunque evidenti differenze notevoli nell'estensione delle praterie di Posidonia oceanica in Liguria, benché esse siano comprese nell'ambito di un arco costiero relativamente breve e apparentemente omogeneo dal punto di vista ambientale. Queste differenze possono essere analizzate più agevolmente se le praterie vengono raggruppate in classi di taglia. In questo modo si ottengono i risultati presentati nella seguente tabella: PROV. Praterie molto grandi (>200 ha) Praterie grandi ( ha) Praterie medie ( ha) Praterie piccole (10-20 ha) Praterie molto piccole (<10 ha) Imperia Savona Genova La Spezia (fonte: ENEA, Atlante delle Fanerogame marine, 1995) Trascurando l'incidenza delle praterie molto piccole (che come s'è detto non sono adeguatamente valutate), il dato di maggior interesse che scaturisce da questa analisi è che il Ponente Ligure (ed in particolar modo la Provincia di Imperia) è caratterizzato da praterie molto grandi, mentre nel Levante sono più importanti le praterie medie e, soprattutto, piccole. Tra le cause di questa differenza di distribuzione, quella antropica può senz'altro essere evocata almeno in parte nel caso della Provincia di Genova, che è caratterizzata da una maggioranza di praterie piccole, pur dimostrando di poter ospitare praterie molto grandi (Golfo Paradiso); Genova è la Provincia che soffre indubbiamente del maggior carico antropico. Tale causa non spiega però il fatto che la Provincia della Spezia, relativamente poco antropizzata, abbia anch'essa praterie prevalentemente di taglia piccola, come e più della maggiormente antropizzata provincia di Savona. E' probabile che la differenza di taglia tra le praterie delle 4 Province abbia principalmente causa naturale, e sia in particolare legata alla differenza nei morfotipi costieri. Riassumendo i dati per Provincia, si rileva quanto segue. Nella Provincia di Imperia, le praterie di P. oceanica si estendono per 49 km (su 61 km complessivi) il che significa che l'80 % della costa è bordato da praterie. La Provincia di Savona ha 42 km (su 81 km) con praterie, e- quivalenti al 52%. Per la Provincia di Genova, le cifre sono rispettivamente 36 km (su 107 km) e 34%. Infine, le coste della Provincia della Spezia sono bordate da praterie di Posidonia oceanica solo per un totale di 9 km (su 81 km), pari all'11%. Anche in questo caso, le vistose differenze nelle 4 Province sembrano essere in relazione maggiormente con cause naturali, anche se si osservano importanti indizi di riduzione della lunghezza delle praterie di Posidonia oceanica Pagina 139 di 206

19 nel savonese e nel ponente di Genova, cioè nelle due zone più antropizzate della Liguria. A conclusioni diverse può invece portare l'analisi della profondità cui si trova il limite inferiore delle varie praterie. In Liguria, la profondità media del limite inferiore è risultata pari a soli 23 m, benché P. oceanica possa vivere anche a profondità di m ed oltre (Boudouresque e Bianconi, 1986). Anche in questo caso, però, vi sono importanti differenze a seconda della Province: per Imperia, tale valore è 28 m; per Savona, 21 m; per Genova, 22 m; per La Spezia, infine, 24 m. Distribuzione delle fanerogame nel tratto P. Spiaggia-P.Palma (SP) (fonte: ENEA, Atlante delle Fanerogame marine, 1995) Si può osservare che, in media, il limite inferiore si trova a quote minori rispetto alla media ligure nelle Province di Savona e Genova, quelle cioè gravate da un maggior carico urbano ed industriale, e a quote maggiori rispetto alla media ligure nelle Province di Imperia e La Spezia, relativamente meno aggredite dall'impatto antropico. Collegato a quanto sopra è inoltre la grande estensione dei prati di Cymodocea nodosa sui fondali liguri. In Liguria, tale specie "secondaria" risulta occupare circa 2300 ha, cioè quasi la metà della superficie coperta da P. oceanica. Nella Provincia di Imperia C. nodosa occupa un po' meno di 660 ha. La Provincia di Savona e la Provincia di Genova possiedono entrambe circa 800 ha. La Provincia della Spezia, infine, solo 60 ha. Per quanto riguarda invece lo sviluppo costiero, i prati di Cymodocea nodosa bordano 114 km di litorale (pari a circa il 35% della costa ligure), dei quali 31 km (51%) ricadono nella Provincia di Imperia, 51 km (63 %) nella Provincia di Savona, 26 km (24%) nella Provincia di Genova, e 7 km (8%) nella Provincia della Spezia. L'abbondanza di Cymodocea nodosa in Liguria potrebbe forse essere anch'essa in relazione ad una situazione di degrado ambientale generalizzato (ENEA, 1955). La Carta delle Biocenosi Marine è un altro strumento utile alla caratterizzazione ed alla pianificazione ambientale, realizzato nell ambito di un protocollo d Intesa tra la Regione Liguria, che ha fornito i dati territoriali, e l ICRAM, Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologia Applicata al Mare, che nel 1999 ha avviato un progetto pilota per la realizzazione di una cartografia bionomica dell ambiente marino costiero della Liguria. Un progetto in corso riguarda la Carta delle principali Biocenosi Costiere 1: in fase di redazione, che rappresenterà una sintesi della precedenti carte delle Biocenosi Marine e Pagina 140 di 206

20 delle Fanerogame. Cartografie di dettaglio disponibili sono le seguenti: - Carta biocenotica dei fondi antistanti : Comune di Alassio, fondali compresi tra Comune di Andora e Cogoleto, Isola di Bergeggi, Isola Gallinara, Comune di Quiliano, Comune di Spotorno, Città di Imperia, - Golfo del Tigullio. - Mappatura Fanerogame nei fondali tra Voltri e Capo Noli - Carta sedimentologica Il Dipartimento de l Hérault L estrazione di sedimenti sommersi ha un impatto sulle comunità viventi che va preso in considerazione. Per ciò, è necessario da un lato, conoscere l ambiente nel quale ci si propone di intervenire e dall altro valutare gli impatti che un estrazione potrebbe apportare a questo ambiente LE AREE MARINE PROTETTE Nel dipartimento de l Hérault la zona al largo del capo d Agde, con una superficie di ha e che si estende fino a 1.5 miglia della costa, è stata proposta come sito d importanza comunitaria, integrerebbe quindi la rete Natura 2000 e potrebbe diventare una zona speciale di conservazione. Questi fondali sono caratterizzati da praterie di posidonia, fondi rocciosi vulcanici, aree a matte morta, fondi sabbiosi. Fonte: La riserva marina di Cerbère-Banyuls creata nel 1974 copre una superficie marina di 650 ha e la sua lunghezza lineare in senso parallelo alla costa è di circa sette chilometri. I principali ecosistemi e biocenosi (ambiente marino e terrestre) corrispondono agli ambienti di costa rocciosa, prateria, coralligeno e secche rocciose. Pagina 141 di 206

21 Fonte: Il parco naturale regionale della Camargue, creato nel 1970, si sviluppa nella parte o- rientale del dipartimento del Hérault (il cui limite è situato a 4 30 'E). Il parco si estende verso mare fino a tre miglia e copre una superficie marina globale di ha. La zona marina litorale presenta dei fondali mobili, sabbiosi e sabbioso-fangosi poco profondi. L isobata dei -10 m si allontana da 700 a 2500 metri della riva. Il litorale della Camargue è una zona ad alta produttività biologica grazie alla sua posizione prossima alla foce del Rodano. Il fenomeno dell upwelling (risalita di sostanze nutritive dai fondali marini grazie a correnti ascensionali) generato da venti di terra favorisce lo sviluppo di specie planctoniche (come le larve di crostacei e di molluschi) e il reclutamento di pesci. I popolamenti che caratterizzano le biocenosi bentoniche delle sabbie fini ben calibrate infralitorali sulla fascia costiera sono costituiti da individui filtratori. Generalmente, i popolamenti dei sedimenti superficiali sono rappresentati dalla presenza di molluschi bivalvi (valore elevato di biomassa) e di policheti (alta densità di individui). Più di 130 specie di molluschi sono state registrate (Venus gallina, Mactra corallina, Donax sp... etc.). Le telline (Donax sp.) sono presenti con una popolazione molto importante che popola le zone sabbiose poco profonde della punta dello Espiguette al grande Rodano; queste sono oggetto di un intensa pesca professionale e sportiva. Un popolamento naturale di ostriche piatte (Ostrea edulis) esisteva anche nel golfo di Beauduc, ma ha subito un forte impoverimento dovuto in particolare alla pesca a strascico. Ricci di mare commestibili (Paracentrotus lividus) e non commestibili (Arbacia lixula) sono presenti nelle dighe, come pure polpi (Octopus vulgaris) e seppie (Sepia officinalis), ma in quantità scarsa. Anche alcuni molluschi (Mytilus sp.) si sviluppano nelle dighe, ma le onde violente e le forti correnti non permettono uno sviluppo costante e stabile. La fauna ittica è ben rappresentata ad eccezione dei pesci di roccia (cernia, scorfano...) che non dispongono di sufficiente habitat. Tutta la zona costiera, in particolare il golfo di Beauduc, è nota per essere molto ricca in fauna marina, in particolare in pesci eurialini. Questi pesci generalmente passano una fase del loro ciclo di accrescimento negli stagni. Pagina 142 di 206

22 Tuttavia, mancano i dati per quantificare gli stock. I pesci più i pescati sono la spigola (Dicentrarchus labrax), la sogliola (solea vulgaris), il rombo gigante (Rhombus maximus), la platessa (Platichthys flessus), lo sgombro (Scomber scombrus), il muggine (Mugil sp.), l'aterina (Atherina hepsetus) e l'orata (Sparus aurata). La zona marina costituisce anche un habitat ed una zona di predazione per l avifauna acquatica. Fonte: Lo Schéma Directeur d Aménagement et de Gestion des Eaux du bassin Rhône- Méditerranée-Corse (SDAGE-RMC, 1996) sostiene la tematica relativa alla protezione e la gestione degli ambienti litorali; un atlante di bacino, stato dei luoghi realizzato in occasione dell'elaborazione del SDAGE, presenta una carta relativa a questa tematica con la sua leggenda (carta "ambienti - protezione e gestione - territorio litorale mediterraneo", atlante di bacino RMC, 1995). Pagina 143 di 206

23 Carta «Milieux Protection et gestion territoire littoral méditerranéen», Fonte : Atlas de bassin RMC, 1995, (Agence de l Eau RMC et DIREN du bassin RMC pour le compte du Comité de Bassin) Carta «Milieux Protection et gestion territoire littoral méditerranéen», Fonte: Atlas de bassin RMC, 1995, (Agence de l Eau RMC et DIREN du bassin RMC pour le compte du Comité de Bassin) Pagina 144 di 206

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 18_SML

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 18_SML a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) -Zoagli 0701001018 * Punta Punta Chiappe 29,6 * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione Liguria

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 03_SAN

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 03_SAN a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) 0700800803 Capo Sant Ampelio Capo Verde 31,2 * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione Liguria

Dettagli

2.3 Risorse ittiche marine

2.3 Risorse ittiche marine 2.3 Risorse ittiche marine La politica per la pesca dell Unione Europea richiede di assicurare uno sfruttamento delle risorse acquatiche viventi realizzato in modo tale da garantire condizioni di sostenibilità

Dettagli

Fondali oceanici. Fosse: profonde fino a 11.000m. Dove il fondale si consuma (subduzione)

Fondali oceanici. Fosse: profonde fino a 11.000m. Dove il fondale si consuma (subduzione) Piattaforma continentale Scarpata continentale Dorsali oceaniche Fondali oceanici Fosse oceaniche Fosse: profonde fino a 11.000m. Dove il fondale si consuma (subduzione) Piana abissale -6000m Piattaforma

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

IMPLEMENTAZIONE SIC MARINI ITALIANI: REGIONE TOSCANA. Dott. Fabrizio Serena

IMPLEMENTAZIONE SIC MARINI ITALIANI: REGIONE TOSCANA. Dott. Fabrizio Serena IMPLEMENTAZIONE SIC MARINI ITALIANI: REGIONE TOSCANA Dott. Fabrizio Serena 1 Situazione attuale La Toscana non ha attualmente dei SIC marini, se si escludono le aree lagunari, nonostante che gli habitat

Dettagli

Art. 1 (Istituzione del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri )

Art. 1 (Istituzione del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri ) Legge regionale 21 aprile 2008, n. 9 Istituzione del Parco Marino Regionale Riviera dei Cedri. (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione del Parco

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE AZIONE A1

PROGETTO PRELIMINARE AZIONE A1 PROGETTO PRELIMINARE AZIONE A1 LIFE+ POSEIDONE MISURE URGENTI DI CONSERVAZIONE DELLE PRATERIE DI POSIDONIA DEL LAZIO SETTENTRIONALE Studio Preliminare Ambientale Dicembre 2011 INDICE 1 INTRODUZIONE 2 2

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

OFFERTA SPECIALE. Partenza da Palermo : It inerario 1. Golfo di Mondello:

OFFERTA SPECIALE. Partenza da Palermo : It inerario 1. Golfo di Mondello: Partenza da Palermo : It inerario 1 Golfo di Mondello: OFFERTA SPECIALE La Spiaggia Mondello di Palermo è situata tra il monte Pellegrino e l'imponente Monte Gallo, affacciata su un piccolo golfo nei pressi

Dettagli

WebGIS Costa Toscana: stato di avanzamento e sviluppi futuri

WebGIS Costa Toscana: stato di avanzamento e sviluppi futuri Provincia di LIVORNO Unità di Servizio 2.1 Difesa e Protezione del Territorio Unità Organizzativa Risorse marine e Georisorse WebGIS Costa : stato di avanzamento e sviluppi futuri Enrica Mori* Giovanni

Dettagli

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA UNITA N 10 I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA Quali sono i fattori che influenzano il clima? Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima. Molto importante

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

Purtroppo l'ente Parco del Gargano e le Amministrazioni, se pur a conoscenza della nostra iniziativa, si sono totalmente disinteressate.

Purtroppo l'ente Parco del Gargano e le Amministrazioni, se pur a conoscenza della nostra iniziativa, si sono totalmente disinteressate. Isole Tremiti li, 02.10.2013 Comunicato Stampa Borsa di Studio MARE TREMITI 2013 > (LABORATORIO DEL MARE MARLINTREMITI) Grazie alle borse di studio messe a disposizione dal MARLINTREMITI, 4 studenti selezionati

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe seconda della scuola primaria...3

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata a nord degli abitati di Porotto e Cassana, nel Comune di Ferrara, confina a nord

Dettagli

Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6

Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6 Premessa La presente Relazione è redatta in applicazione del DPR 357/97 art. 5, comma 6 Il Piano di Tavagnacco ridetermina le aree del Comune relazionando la situazione locale alle dinamiche ambientali

Dettagli

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo La Francia fisica PONTE DI TRANSITO In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it Pagina 1 di 5 geografico ma anche economico e politico. Per

Dettagli

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) Classificazione sulla base degli elementi di qualità fisico chimica: LTLeco 100 80 Percentuale 60 40 20 0 2008 2009 2010

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali

Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Macroambito G Il territorio dei Parchi Nazionali Il macro ambito coincide a Nord, per tutta la sua lunghezza, con l alto corso del Fiume Chienti dalla sorgente fino alla località Caccamo, in Comune di

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

La Puglia. e i suoi paesaggi

La Puglia. e i suoi paesaggi La Puglia e i suoi paesaggi La carta fisica La puglia confina a nord e a est con il mar Adriatico a sud con mar Ionio e Basilicata e a ovest con Molise e Campania La parte amministrativa Il capoluogo di

Dettagli

Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO

Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO Bianca Francesca Berardi Classe 1^ Liceo Esposizione di Geostoria a.s. 2012-2013 AL CENTRO DEL MEDITERRANEO LA POSIZIONE E IL MARE La POSIZIONE al centro del Mediterraneo e la forma peninsulare rendono

Dettagli

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana.

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana. ACTION 2: Banca dati e implementazione del GIS, Definizione delle caratteristiche dei siti potenziali per l applicazione del metodo di RA degli acquiferi con particolare attenzione alla metodologia di

Dettagli

Comune di Favignana località Torretta Cavallo

Comune di Favignana località Torretta Cavallo REGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA Il Dirigente dell U.O.B n. 3 Dr.ssa Geol. Daniela Alario Comune di Favignana località Torretta

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

Il prezzo del gasolio a febbraio 2011 ha raggiunto livelli simili a quelli della primavera 2008, anno in cui il sostenuto aumento del prezzo dei

Il prezzo del gasolio a febbraio 2011 ha raggiunto livelli simili a quelli della primavera 2008, anno in cui il sostenuto aumento del prezzo dei Introduzione Nei primi mesi del 2011, l incremento del costo del gasolio sui livelli del 2008 ha compromesso la profittabilità del settore peschereccio, ponendo gli operatori in una situazione di incertezza

Dettagli

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali OGGETTO: PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE ''LAGHETTO IN LOC. SEMBLERA MONTEROTONDO SCALO'' AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 6 OTTOBRE 1997 N. 29 E SS.MM.II. - APPROVAZIONE DELLA

Dettagli

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA 5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Comprensorio PIAGGE SAN SALVATORE si estende a Sud del centro urbano della Città, lungo

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E D INTERNAZIONALI DIREZIONE GENERLAE DELLEA PESCA MARITTIMA E DELL ACQUACOLTURA Roma, 22 novembre 2011 Al

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

Il nome. Posizione e confini. Matteo Taricco

Il nome. Posizione e confini. Matteo Taricco Matteo Taricco Il nome La Liguria deriva il proprio nome dai Liguri, che 2000 anni fa furono i primi abitanti non solo dell attuale regione, ma di un vastissimo territorio compreso fra il Rodano e l Arno.

Dettagli

AREE MARINE PROTETTE

AREE MARINE PROTETTE AREE MARINE PROTETTE AREE MARINE PROTETTE ISTITUITE, DI PROSSIMA ISTITUZIONE E DI RIFERIMENTO, IN ITALIA FINALITÀ ISTITUZIONE DI RISERVE E PARCHI MARINI conservazione, tutela e ripristino degli ecosistemi

Dettagli

BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015

BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 BASILICATA SVOLTA DA : ALICE, SIMONE E FRANCESCO CLASSE 5 B SCUOLA PRIMARIA S. GIUSEPPE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 SUPERFICIE POPOLAZIONE DENSITA CAPOLUOGO PROVINCIA 9 992 kmq 59 055 59 abitanti per kmq

Dettagli

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino. Legge regionale 21 aprile 2008, n. 11 Istituzione del Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini. (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione) 1.

Dettagli

Informazioni generali: - Sardegna -

Informazioni generali: - Sardegna - Informazioni generali: - Sardegna - LE ORIGINI DEL NOME: Il nome deriva dall antico popolo che la abitava: i Sardi. Colonizzata dai Fenici, poi dai Greci, fu da questi ultimi chiamata Ienusa, perché nella

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Cos è la biodiversità? Il termine biodiversità è stato coniato nel 1988 dall'entomologo americano Edward

Dettagli

PIANO DI TUTELA DELL AMBIENTE MARINO E COSTIERO

PIANO DI TUTELA DELL AMBIENTE MARINO E COSTIERO PIANO DI TUTELA DELL AMBIENTE MARINO E COSTIERO AMBITO COSTIERO 08 Unità fisiografiche del Centa, Centa Sud e Maremola ART. 41 LEGGE REGIONALE N 20/2006 Relazione sulla qualità delle acque costiere (RA)-

Dettagli

Atlante delle specie faunistiche indicatrici di qualità ambientale nel territorio della Provincia di Milano

Atlante delle specie faunistiche indicatrici di qualità ambientale nel territorio della Provincia di Milano UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE Atlante delle specie faunistiche indicatrici di qualità ambientale nel territorio della Provincia di Milano A cura di: Dott. Alberto Meriggi

Dettagli

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e.

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e. Biodiversità in rete. Studio di fattibilità della Rete Ecologica locale tra Adda e Lambro passando per il Monte Barro. Con il contributo di Il progetto nel suo contesto. Il presente progetto è stato presentato

Dettagli

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando 1 Le correnti e le maree Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze Prof. Neri Rolando Le correnti marine Le correnti marine sono spostamenti orizzontali di ingenti masse di acqua che seguono direzioni

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI

CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI PREMESSA Come illustrato dalla figura, le scuole secondarie superiori del I Municipio accolgono studenti residenti in altri municipi in numero multiplo dei residenti.

Dettagli

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita. RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAMOSCIO E MUFLONE s.v. 2012/2013

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita. RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAMOSCIO E MUFLONE s.v. 2012/2013 COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAMOSCIO E MUFLONE s.v. 2012/2013 - RELAZIONE TECNICA - A cura di Omar Giordano Giorgio Ficetto Tecnici faunistici C.A. CN2 PREMESSA

Dettagli

Decreto interministeriale 6 agosto 1993. Modificazioni alle misure di tutela della riserva marina "Isole Egadi"

Decreto interministeriale 6 agosto 1993. Modificazioni alle misure di tutela della riserva marina Isole Egadi Decreto interministeriale 6 agosto 1993 Modificazioni alle misure di tutela della riserva marina "Isole Egadi" (G.U. della Repubblica Italiana n. 199 del 25 agosto 1993) Il Ministro dell'ambiente di concerto

Dettagli

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi:

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Energia Energia Premessa Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Richiesta di energia primaria Consumi energetici per

Dettagli

Torrente Marano_ stazione Marano 03 (75 m.s.l.m.)

Torrente Marano_ stazione Marano 03 (75 m.s.l.m.) Torrente Marano_ stazione Marano 3 (75 m.s.l.m.) Il Torrente Marano presenta, in questo tratto, caratteristiche ancora iporitrali. La velocità di corrente è moderata ed il fondale è costituito in prevalenza

Dettagli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO

Dettagli

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO 2007-2013 ALLEGATO D RIDEFINIZIONE ZONE SVANTAGGIATE La zonizzazione delle

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

COMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE

COMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - VINCA - AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE D.P.R.

Dettagli

ocom.it Dove scorre l energia, scorre la vita. La rete di Terna e la biodiversità. www.terna.it Armonia e consapevolezza dell ambiente.

ocom.it Dove scorre l energia, scorre la vita. La rete di Terna e la biodiversità. www.terna.it Armonia e consapevolezza dell ambiente. Dove scorre l energia, scorre la vita. ocom.it La rete di Terna e la biodiversità. www.terna.it Armonia e consapevolezza dell ambiente. Le linee ad alta tensione possono talvolta accogliere la biodiversità:

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4314 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore CALLEGARO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 3 NOVEMBRE 1999 Disposizioni per

Dettagli

Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione di edifici strategici e monumentali

Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione di edifici strategici e monumentali INGV - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti Dipartimento di Ingegneria Strutturale Politecnico di Milano Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione

Dettagli

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 Pagina 1 di 5 COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 No Comments E stato presentato questa mattina al Ministero dell Istruzione il rapporto INVALSI 2014. Complessivamente sono

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

SCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi)

SCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi) SCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi) Lo studio della struttura spaziale (pattern) e del dominio spaziale (scala) dei fenomeni costituisce un

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Sito test di Punta Righini

Sito test di Punta Righini Sito test di Punta Righini Il sito Test di Punta Righini è stato autorizzato con regolare concessione demaniale lo scorso 22 Marzo. In precedenza le attività di test erano state condotte in un area contigua,

Dettagli

Il Presidente del C.E.A. Dott. Stefano Lavra. Spett.le DIRETTORE DIDATTICO E PER CONOSCENZA DEL RESPONSABILE DEI PROGETTI E LABORATORI DIDATTICI

Il Presidente del C.E.A. Dott. Stefano Lavra. Spett.le DIRETTORE DIDATTICO E PER CONOSCENZA DEL RESPONSABILE DEI PROGETTI E LABORATORI DIDATTICI Spett.le DIRETTORE DIDATTICO E PER CONOSCENZA DEL RESPONSABILE DEI PROGETTI E LABORATORI DIDATTICI CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE V.le Bue Marino n 1 Tel. 3460366858 E- mail : ceacalagonone@tiscali.it www.ceafocamonaca.it

Dettagli

OPPORTUNITÀ D INVESTIMENTO:

OPPORTUNITÀ D INVESTIMENTO: OPPORTUNITÀ D INVESTIMENTO: 1. BAIA ZAVALA, isola di Hvar La baia Zavala è situata nel golfo di Stari Grad, una delle baie più belle e protette dell isola di Hvar. Nel piano regolatore l area della baia

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,

Dettagli

P.TA A MARE VIA DI VIACCIA

P.TA A MARE VIA DI VIACCIA COMUNE DI PISA Ufficio Speciale del Piano REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDA-NORMA PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE SOGGETTE A PIANO ATTUATIVO scheda n.23.1 P.TA A MARE VIA DI VIACCIA D.M.1444/68: ZONA OMOGENEA

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali VISTO il D.P.R. 2 ottobre 1968, n. 1639, recante il Regolamento per l'esecuzione della legge 14 luglio 1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima ; VISTO il Decreto del Ministero delle

Dettagli

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM05U ATTIVITÀ 52.42.1 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ATTIVITÀ 52.42.2 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI

STUDIO DI SETTORE UM05U ATTIVITÀ 52.42.1 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ATTIVITÀ 52.42.2 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI STUDIO DI SETTORE UM05U ATTIVITÀ 52.42.1 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER ADULTI ATTIVITÀ 52.42.2 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER BAMBINI E NEONATI ATTIVITÀ 52.42.3 COMMERCIO AL DETTAGLIO

Dettagli

Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento

Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento A. Camin I. Castellani G. Rampanelli Rimini 5-8/11/2008 L Anagrafe dei siti contaminati Il 15/12/1999, sul Supplemento Ordinario

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2

Dettagli

L Italia delle fonti rinnovabili

L Italia delle fonti rinnovabili L Italia delle fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili in Italia Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, pubblica periodicamente dati e statistiche sulle fonti rinnovabili utilizzate in Italia. L uscita

Dettagli

---------------------------- Lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

---------------------------- Lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; L Assessore DECRETO N. 4 DEL 15 MAGGIO 2007 ---------------------------- Oggetto: Definizione e delimitazione territoriale dei distretti di pesca. VISTO VISTE CONSIDERATO Lo statuto Speciale per la Sardegna

Dettagli

Tavoli tematici. Contributo. Nome Cognome Ente/organizzazione di appartenenza UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Telefono E_mail www.unipa.

Tavoli tematici. Contributo. Nome Cognome Ente/organizzazione di appartenenza UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Telefono E_mail www.unipa. VERSO LA STRATEGIA REGIONALE DELL INNOVAZIONE 2014-2020 Tavoli tematici Contributo 1 1. Dati proponente contributo Nome Cognome Ente/organizzazione di appartenenza UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Telefono

Dettagli

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA 6.0 I Sistemi Deposizionali Costieri Sergio G. Longhitano Dipartimento di

Dettagli

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione

Dettagli

«Il riclassamento delle Unità Immobiliari di Roma»

«Il riclassamento delle Unità Immobiliari di Roma» «Il riclassamento delle Unità Immobiliari di Roma» Arch. Daniela Proietti Consigliere Ordine Architetti Pianificatori e Paesaggisti di Roma e Provincia Indice degli argomenti: 1) ACCERTAMENTO CATASTALE

Dettagli

R.03 PORTO DI MARINA DI CARRARA AUTORITA' PORTUALE DI MARINA DI CARRARA

R.03 PORTO DI MARINA DI CARRARA AUTORITA' PORTUALE DI MARINA DI CARRARA Autorità Portuale AUTORITA' PORTUALE DI PORTO DI LAVORI DI STABILIZZAZIONE AL PIEDE DEI CONOIDI DI TESTATA C.U.P. D86J13000160001 PROGETTISTA E COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE: GRUPPO DI PROGETTAZIONE

Dettagli

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le

L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le L obiettivo di questa breve analisi è quello di offrire un panorama sullo stato dell arte dei servizi erogati per conto dell Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze nel corso dell anno 2009. Si è dunque

Dettagli

COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA

COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA Presentazione a cura Stefania Galera di Veritas S.p.A. 11/12/2015 CHIOGGIA BANCHINA DI PUNTA POLI 02/2014 2 NORMATIVA

Dettagli

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013 PROVINCIA DI COSENZA SERVIZIO CACCIA E PESCA... PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013 PARTE QUARTA : FAUNISTICA (Art. 25, comma 2, R.R. del 04/08/2008 n. 3 e ss.mm.ii.) Arch. Anna Aiello, Dott.

Dettagli

ANALISI DEL MUTUATARIO

ANALISI DEL MUTUATARIO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano

Dettagli

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI LOVERE VIA DIONIGI CASTELLI, 2 - LOVERE Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Le programmazioni didattiche sono state stese in base

Dettagli

Lamezia Terme La Fascia Costiera

Lamezia Terme La Fascia Costiera Lamezia Terme La Fascia Costiera STATO DI FATTO Il litorale del Comune di Lamezia include il territorio costiero che si estende, in forma pressoché rettilinea e piana, con andamento Nord Sud per circa

Dettagli

La Rete Ecologica del Veneto

La Rete Ecologica del Veneto La Rete Ecologica del Veneto Convegno Le reti ecologiche nella pianificazione territoriale: il contributo del progetto Life+TEN c/o aula grande - Fondazione Bruno Kessler (FBK) via S. Croce, 77 Trento

Dettagli

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO

COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Università degli Studi di Napoli Parthenope COMUNE DI MOLFETTA NUOVO PORTO COMMERCIALE - MONITORAGGIO TRASPORTO SOLIDO CON IMPIEGO DI SONDA MULTIPARAMETRICA E CORRENTOMETRO Relazione Preliminare n.2/2013

Dettagli

GEOGRAFIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (dalle Indicazioni Nazionali) AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA

GEOGRAFIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (dalle Indicazioni Nazionali) AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA GEOGRAFIA CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA AL TERMINE DELLA

Dettagli

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Commissario Delegato per l Emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque in Sicilia PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Sistema WEB-GIS

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE DI IMPERIA ALLA POLIZIA PROVINCIALE DI IMPERIA Prot.n. 251/06

Dettagli

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI.

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. SCUOLA 21 classe 2^ OPA STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. Tra i maggiori detentori di risorse minerarie figurano i quattro più vasti paesi del mondo: Russia

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal

Dettagli