PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE RES

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1 RETE ECOLOGICA ELEMENTI COSTITUTIVI PROGETTI DI SISTEMA NAZIONALI RETE ECOLOGICA SICILIANA LE GEOMETRIE OPERAZIONI PER LA REALIZZAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLA RES PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE RES METODOLOGIA ANALISI TERRITORIALE E FINANZIARIA DEI SISTEMI AD ALTA NATURALITÀ L INTEGRAZIONE TRA PIR RES E GLI ALTRI PROGRAMMI DI FINANZIAMENTO ATTUAZIONE DEL PIR 1

2 LA RETE ECOLOGICA La Rete Ecologica, quale infrastruttura naturale e ambientale che persegue il fine di interrelazionare ambiti territoriali dotati di un elevato valore naturalistico, è il luogo in cui meglio può esplicitarsi la strategia di coniugare la tutela e la conservazione delle risorse ambientali con uno sviluppo economico e sociale che utilizzi come esplicito vantaggio competitivo la qualità delle risorse stesse e rafforzi nel medio e lungo periodo l interesse delle comunità locali alla cura del territorio 2

3 LA RETE ECOLOGICA Obiettivo strategico costruire nuovi modelli di gestione che generino conservazione e qualità ma anche reddito e occupazione Obiettivi generali: Permettere l interconnessione degli habitat naturali; Favorire gli scambi tra le popolazioni e la diffusione delle specie; Determinare le condizioni per la conservazione della biodiversità; Integrare le azioni di conservazione della natura e della biodiversità Favorire la continuità ecologica del territorio; Strutturare il sistema naturale delle aree protette; Creare una rete di territori ad alta naturalità ed elevata qualità ambientale quali modelli di riferimento per la applicazione delle politiche di sostenibilità 3

4 LA RETE ECOLOGICA Obiettivi operativi: 1. Aree marginali con sottoutilizzo delle risorse 2. Ambiti con sovrautilizzo delle risorse 4

5 1. Aree marginali con sottoutilizzo delle risorse Recupero e restauro ambientale delle aree degradate e vulnerabili Conservazione e mantenimento degli habitat e delle specie in uno stato soddisfacente ai sensi della direttiva Habitat Interventi per la fruizione e manutenzione del paesaggio; Organizzazione e articolazione delle strutture territoriali di supporto agli usi sostenibili delle risorse naturali e culturali con il recupero dei sistemi agricoli a sostegno della qualità e differenziazione dell offerta dei beni e dei servizi; Valorizzazione delle attività locali basate su modelli di sviluppo compatibile, riuso dei materiali, recupero dei mestieri e delle tecnologie tradizionali e creazione di nuove attività che, nel valorizzare le specificità locali, siano in grado di rendere compatibile e utilizzare lo sviluppo tecnologico per la conservazione e la tutela dei valori naturali; Sviluppare fonti energetiche rinnovabili integrative; Adeguare la rete dei servizi e forme di mobilità integrata in funzione dei bacini di utenza potenziali e della pressione stagionale 5

6 2. Ambiti con sovrautilizzo delle risorse Recupero ambientale delle aree antropizzate, con l eliminazione dei fattori di degrado, attuando interventi di ripristino ambientale, recupero dei sistemi agricoli originari; Crescita delle capacità locali di intervento per il recupero ambientale e la gestione delle aree ripristinate con particolare riferimento alle zone costiere ed alle isole minori; regolazione delle modalità d uso delle risorse primarie, ricostituzione degli equilibri ambientali, rilocalizzazione o trasformazione delle attività incompatibili, razionalizzazione dell impiego delle risorse energetiche, sviluppo di tecnologie per la produzione di energia a basso impatto; sviluppo della ricettività diffusa; sostegno all agricoltura a basso impatto mediante il sostegno alle produzioni tipiche e biologiche certificate per la differenziazione dell offerta; formazione di competenze e capacità progettuali e gestionali per l offerta di servizi di tipo innovativo, legati alla riconversione delle attività agricole verso forme integrate di servizi per il territorio, di assistenza e didattico-museali e sostenendo la formazione e sensibilizzazione degli operatori locali; adeguamento e manutenzione dei servizi essenziali per il raggiungimento di adeguati livelli di qualità ambientale. 6

7 APE Appennino Parco d Europa Elevata dimensione territoriale :Regioni, Province, Comuni, aree naturali protette (parchi nazionali e regionali, riserve nazionali e regionali siti Natura 2000); Proiezione europea:raccordo fisico e sociale e culturale europa centrale e Mediterraneo; Elemento di connessioni ecologiche e funzionali:rotte migratorie avifauna,connessione trasversali, dorsali a mare 7

8 APE Appennino Parco d Europa Territorio Siciliano:Appennino siculo (sistema dei Peloritani),complesso dell Etna, aree assimilabili 8

9 ITACA la Rete delle isole minori Connessioni e sinergie: Fondi Strutturali, Leader Plus, PIT Isole Minori, Progetti Pilota Riserve Marine Obiettivi: Mantenimento e potenziamento dei servizi territoriali; Rete pubblica informatica per favorire l accesso ai sistemi di rete amministrativa, informativa, turistica; portualità e i sistemi di trasporto; servizi di approvvigionamento idrico,smaltimento delle acque reflue,gestione dei rifiuti; Sistema della qualità dell agricoltura e pesca artigianale 9

10 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Analisi delle criticità della realtà siciliana Punti di forza elevata estensione delle aree potenzialità di sviluppo di nuove attività e sistemi produttivi possibilità di attingere esperienze positive Opportunità disponibilità di risorse finanziarie aumento domanda turismo naturalistico e culturale aumento delle esigenze locali di servizi di qualità crescente attenzione del pubblico per le tematiche ambientali opportunità di attrarre investitori e di creare condizioni di mercato per maggiore efficienza di gestione Punti di debolezza scarsa connessione delle azioni di tutela con le azioni di promozione e valorizzazione assenza di adeguata normativa riguardante la gestione dei siti natura 2000 e di costruzione della rete ecologica europea Minacce permanenza di una scarsa capacità di programmazione, di decisione e di spesa della PA (ritardi nell erogazione dei finanziamenti) complessità del coordinamento delle competenze e delle responsabilità (ritardi di 10 attuazione)

11 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Struttura della rete aree centrali (core areas) coincidenti con aree già sottoposte o da sottoporre a tutela caratterizzati per l alto contenuto di naturalità. zone cuscinetto (buffer zones) rappresentano le zone contigue e le fasce di rispetto adiacenti alle aree centrali, costituiscono il nesso fra la società e la natura, ove è necessario attuare una politica di corretta gestione dei fattori abiotici e biotici e di quelli connessi con l attività antropica. corridoi di connessione (green ways/blue ways) strutture di paesaggio preposte al mantenimento e recupero delle connessioni tra ecosistemi e biotopi, finalizzati a supportare lo stato ottimale della conservazione delle specie e degli habitat presenti nelle aree ad alto valore naturalistico, favorendone la dispersione e garantendo lo svolgersi delle relazioni dinamiche. nodi (key areas) si caratterizzano come luoghi complessi di interrelazione, al cui interno si confrontano le zone, centrali e di filtro con i corridoi e i sistemi di servizi territoriali con essi connessi. Per le loro caratteristiche, i parchi e le riserve costituiscono i nodi della rete ecologica. 11

12 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA LA GEOMETRIA DELLA RES Sistemi integrati naturali prioritari di intervento Sistemi integrati ad alta naturalità Ambiti naturali di connessione dei sistemi integrati ad alta naturalità I corridoi ecologici Ambiti territoriali sovrautilizzati 12

13 COMUNI DELLA SICILIA 13

14 PARCHI E RISERVE 14

15 SIC E ZPS N.B. Sono in corso di individuazione le IBA: se ne rinvia la rappresentazione a un momento successivo. 15

16 SISTEMI AD ALTA NATURALITÀ Alcantara Sistema dunale relitto Erei e laghi 16

17 CORRIDOI ECOLOGICI 17

18 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Tipologia di intervento:tutela della Biodiversità Localizzazione Nodi della rete (Riserve, Parchi, SIC, ZPS) Obiettivi e finalità dell intervento Aumento delle conoscenze sulla quantità e qualità delle specie importanti al fine della tutela della biodiversità mediante la valutazione della distribuzione, consistenza e status generale della flora e della fauna caratterizzanti le aree di pregio ambientale della regione approfondendo quanto risulterà dalla Carta della natura nel senso della individuazione dei Siti di Importanza Regionale (SIR).Definizione di piani d azione per la conservazione della biodiversità (Biodiversity Action Plan). Tipologie di progetto possibili Individuazione degli habitat e delle specie endemiche Individuazione degli habitat e delle specie inseriti nella lista rossa della flora e della fauna Individuazione di specie minacciate, rare e di valenza regionale Pianificazione per la salvaguardia di cenosi significative. 18

19 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Tipologia di intervento: Recupero ambientale e naturalistico delle zone costiere e delle aree marine Localizzazione Nodi della rete Obiettivi e finalità dell intervento Riduzione del dissesto idrogeologico del territorio legato all erosione della costa, recupero ambientale e conservazione di habitat naturali costieri e marini, riduzione del fenomeno di sovrautilizzo della fascia costiera, interventi di tutela e valorizzazione dei cordoni dunali. Tipologia di progetto Interventi volti al recupero ambientale, manutenzione e conservazione delle aree costiere che prevedono: ripascimento della costa bonifica dei litorali da rifiuti e fonti di inquinamento ripristino ambientale delle foci dei fiumi creazione di aree di salvaguardia ( parchi urbani, fasce frangivento) tra le zone urbanizzate e la costa ripristino dello stato naturale dei cordoni dunali 19

20 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Tipologia di intervento:salvaguardia e creazione di corridoi ecologici Localizzazione corridoi come individuati dalla Carta della Natura Obiettivi e finalità dell intervento Interconnessione di vari ambiti naturalistici di pregio, utilizzando porzioni di territorio(bacini fluviali, aree poco antropizzate del territorio agrario-forestale, valli o crinali) da sottoporre ad interventi di risanamento ambientale e rinaturazione per assicurare la connessione e la connettività secondaria tra le aree di particolare pregio naturalistico, garantendo i flussi biotici Tipologia di progetto la riduzione del rischio idrogeologico e il risanamento idraulico-forestale la piantumazione di specie vegetali idonee anche a favorire migliori condizioni per la fauna selvatica e il riequilibrio degli ecosistemi forestali ed agroforestali di pregio l eliminazione di attività e strutture incompatibili la creazione di passaggi e zone di protezione per consentire il flusso della fauna selvatica azioni finalizzate alla valorizzazione del patrimonio mediante forme di fruizione sostenibile: recupero del patrimonio agrosilvopastorale, degli antichi opifici, sentieristica, piste ciclabili e ippovie. 20

21 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Tipologia di intervento:realizzazione di centri di visita, ecomusei, laboratori didattici e formativi, punti di informazione Localizzazione Nodi della rete Obiettivi e finalità dell intervento Realizzazione di una rete di strutture di servizio per favorire la fruizione e la conoscenza delle aree naturali protette della regione. Gli interventi dovranno privilegiare il recupero ed il riuso del patrimonio edilizio esistente sia pubblico che privato delle aree naturali protette. Tipologia di progetto interventi di recupero, ristrutturazione e manutenzione del patrimonio edilizio esistente di proprietà pubblica o da acquisire a patrimonio pubblico, finalizzati alla creazione di centri visita, ecomusei, musei tematici, acquari, laboratori didattici e formativi, punti informativi comprensivi di attrezzature, impianti, arredi ed allestimenti, servizi ed aree di pertinenza annessi e complementari. 21

22 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Tipologia di intervento: Recupero ambientale dei centri storici interessati da iniziative di ospitalità diffusa o di valorizzazione delle botteghe artigiane Localizzazione Centri storici dei comuni della RES Obiettivi e finalità dell intervento Favorire lo sviluppo e valorizzare le attività imprenditoriali in fase di insediamento, recuperare e promuovere il patrimonio storico dei centri urbani minori. Tipologia di progetto Interventi che prevedono azioni complementari alla nascita di iniziative di ospitalità diffusa e di recupero delle botteghe artigiane. Le azioni riguarderanno il decoro delle facciate, il recupero delle pavimentazioni e dei relativi sottoservizi, la creazione o il ripristino di aree a verde e la fornitura di elementi di arredo urbano. 22

23 LA RETE ECOLOGICA SICILIANA Tipologia di intervento: Ricettività ecosostenibile e ristorazione tipica Localizzazione territori dei comuni della RES Obiettivi e finalità dell intervento Incentivare la creazione di attività di accoglienza ecosostenibile, favorire l acquisizione di marchi di qualità, fornire attività di ricettività e ristorazione compatibile con i criteri del turismo sostenibile e dell ecoturismo Tipologia di progetto Adeguamento di strutture esistenti per la fornitura di servizi di ricettività Ecosostenibile. Le aziende dovranno fornire oltre ai servizi di accoglienza e ristorazione, anche la possibilità di svolgere un certo numero di attività ecologiche e/o ecostenibili (campi naturalistici, produzioni biologiche, ecc) Saranno privilegiati gli interventi che prevedono il recupero ed il riuso di immobili esistenti, di provenienza pubblica o privata, da finalizzare esclusivamente alle attività ammesse a finanziamento. 23

24 PIR Rete Ecologica Siciliana METODOLOGIA 24

25 POR 71 Misure Misure 1.11, 1.12, 1.13 PIR 36 Misure

26 S E T T O R E R E T E E C O L O G I C A 1.11 INFRASTRUTTURE 1.12 CONSERVAZIONE 1.13 REGIMI DI AIUTO Sistema informativo territoriale Carta della Natura Educazione ambientale Sistemi innovativi di gestione Conservazione Rafforzamento nodi della RES Creazione nuove imprese Miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese Altro (turismo,trasporti,pesca)

27 DIMENSIONAMENTO DEI TERRITORI DELLA RES ANALIZZATI 27

28 DATI POPOLAZIONE E SUPERFICIE RES POPOLAZIONE RESIDENTE COMUNI Censita al 21 ottobre 2001 Censita al 20 ottobre 1991 Densità per Kmq KMQ N. COMUNI 1 Alcantara ,60 658, Altopiano gessoso solfifero , , Ambito costiero , , Area metropolitana catanese ,49 325, Aree puntuali ,57 849,07 8 Boschi di Caltagirone, Niscemi e Biviere 6 di Gela ,79 890, Colline e pianura del trapanese , , Erei , , Etna , , Iblei , , Isole minori ,32 276, Madonie , , Monti di Altavilla ,01 708, Monti di Palermo , , Nebrodi , , Peloritani , Sicani , ,77 18 TOTALE RES , , TOTALE REGIONALE , ,

29 SISTEMA INTEGRATO AD ALTA NATURALITÀ MONTI SICANI

30 DATI POPOLAZIONE E SUPERFICIE SICANI POPOLAZIONE RESIDENTE N. COMUNI Censita al 21 ottobre 2001 Censita al 20 ottobre 1991 Densità per Kmq KMQ 1 Bisacquino ,4 64,74 2 Bivona ,7 88,57 3 Burgio ,8 42,21 4 Cammarata ,3 192,28 5 Campofiorito ,6 21,36 6 Castronovo di Sicilia ,1 199,94 7 Chiusa Sclafani ,5 57,43 8 Contessa Entellina ,6 135,96 9 Corleone ,7 229,24 10 Giuliana ,3 24,19 11 Lercara Friddi ,3 37,28 12 Palazzo Adriano ,6 129,08 13 Prizzi ,1 95,02 14 Sambuca di Sicilia ,2 95,92 15 San Giovanni Gemini ,6 26,3 16 Santo Stefano Quisquina ,9 85,93 17 Vicari ,9 85,71 18 Villafrati ,4 25,61 TOTALE ,

31 INQUADRAMENTO GENERALE Nel sistema integrato Monti Sicani ricadono 18 comuni delle province di Palermo e Agrigento. Nel territorio sono presenti: 4 Riserve Naturali, 13 Siti di Interesse Comunitario, 7 Zone di Protezione Speciale.

32 32

33 Sistema alta naturalità Monti Sicani Totali per asse (dati Monit) Comune Asse I Asse II Asse III Asse IV Asse V Asse VI totale Alessandria della Rocca 0, , ,46 Bisacquino , , ,65 0, ,51 Bivona , , ,19 Burgio , , , ,57 Calamonaci 0, , ,47 Caltabellotta , , , ,65 Cammarata , , ,44 Campofiorito , , ,87 Castronovo di Sicilia , , , ,06 Cattolica Eraclea 0, , , ,17 Chiusa Sclafani , , ,50 Cianciana , , , ,84 Contessa Entellina , , , ,24 Corleone , , ,54 Giuliana , , , ,55 Godrano , , ,41 Lercara Friddi 0, ,45 0, ,45 Lucca Sicula 0, , ,47 Montallegro ,59 0, ,59 Palazzo Adriano , , ,41 Prizzi , , ,12 Ribera , , , ,23 S. Angelo Muxaro , , , ,75 S. Biagio Platani , ,26 0, ,99 S. Giovanni Gemini , , , ,62 S. Stefano Quisquina , , ,12 Sambuca di Sicilia , , , ,04 Siculiana 0, , ,74 Vicari 0,00 0,00 0,00 Villafranca Sicula , , ,72 totale , , , ,83 0,00 0, ,72 numero interventi

34 Sistema alta naturalità Monti Sicani Totali per asse (PIT) Comune Asse I Asse II Asse III Asse IV totale AREA PIT , , , , ,00 Alessandria della Rocca , ,00 Bisacquino , , ,00 Bivona , ,00 Burgio , ,00 Calamonaci 0,00 Caltabellotta , ,28 Cammarata , , ,00 Campofiorito , ,00 Castronovo di Sicilia , , ,00 Cattolica Eraclea 0,00 Chiusa Sclafani , ,00 Cianciana , , ,00 Contessa Entellina , ,00 Corleone , ,00 Giuliana , ,00 Godrano , ,00 Lercara Friddi , ,00 Lucca Sicula , ,00 Montallegro , ,07 Palazzo Adriano , ,00 Prizzi , ,00 Ribera , ,00 S. Angelo Muxaro 0,00 S. Biagio Platani , ,00 S. Giovanni Gemini , ,00 S. Stefano Quisquina , , ,00 Sambuca di Sicilia , ,00 Siculiana , ,69 Vicari , , ,00 Villafranca Sicula , ,00 Provincia di Palermo , ,00 Prizzi e Castronovo di Sicilia: Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci , ,00 Comuni di Palazzo Adriano e di Chiusa Sclafani , ,00 TOTALE , , , , ,04 34

35 Sistema alta naturalità Monti Sicani Aree inquinate Sicani TIPOLOGIA Abbandono Area industriale esistente Discariche abusive Discariche controllate Discariche provvisorie Non specificata Totale NUMERO All interno del Sistema sono presenti 64 aree inquinate che riguardano 29 comuni su 30 (unica eccezione Godrano). Nonostante ciò, si rileva un solo intervento (PIT 8, Riduzione compromissione ambientale ) a valere sulla misura 1.15 del POR ricadente all interno del comune di Vicari. All interno del parco progetti non sono state rilevate proposte relative ad interventi di bonifica. Occorre pertanto una forte azione di riduzione dei fattori di degrado e compromissione ambientale. 35

36 CARATTERISTICHE DELLA RETE ECOLOGICA DELLE ISOLE MINORI PUNTI DI FORZA Il territorio delle Isole Minori è parte integrante del sistema Natura RISERVE NATURALI 3 RISERVE MARINE 19 SIC 10 ZPS DIVERSITÀ VEGETALE e DIVERSITÀ DI HABITAT di importanza regionale e comunitaria 36

37 Per le Isole Minori il finanziamento attivato dal POR è comunque solo una parte dei finanziamenti disponibili. LE AZIONI AVVIATE NELLE ISOLE MINORI COMPLESSIVAMENTE AMMONTANO A circa suddivisi in APQ Aeroporti circa PITIM circa circa APQ Porti circa 37

38 ALTRE RISORSE FINANZIARIE 38

39 LEADER + L iniziativa comunitaria di sviluppo rurale LEADER+ si propone di incoraggiare e aiutare gli operatori locali a riflettere sulle potenzialità del territorio in una prospettiva di lungo termine e di promuovere l attuazione di strategie originali di sviluppo sostenibile integrate e di elevata qualità. Ai sensi del bando G.U.R.S. n.45 - Parte I del 17/10/2003, riferito al finanziamento di tale iniziativa comunitaria, in relazione ai sistemi territoriali prioritari della R.E.S. (Sicani Iblei Peloritani) hanno presentato le proposte di Piani di sviluppo locale (P.S.L.) i seguenti Gruppi di Azione Locale (GAL): ELORO MONREALE SRL TERRE DEL GATTOPARDO FEUDI E CASTELLI EUROVALLI DI SICILIA TERRE DELL' ETNA DELL'ALCANTARA HYBLON TUKLES PLATANI QUISQUINA MINOA Di seguito si riportano gli importi finanziari presentati dai GAL di cui sopra (elaborazioni su fonti Assessorato Agricoltura e Foreste) 39

40 40

41 Sistemi di sviluppo locale fonte FORMEZ: Studio PRU_ De Matteis. Politecnico Torino) Censite 18 iniziative di programmazione: 5 Patti territoriali per l occupazione 2 Patti territoriali per l agricoltura 3 Gal Leader II 3 Prusst 5 Progetti integrati territoriali

42 PTO Alto Belice Corleonese 1700 kmq, 150 mila ab. 23 EE.LL Promozione filiera agricola-zootecnica; fruizione ecologica-ambientale

43 Patti territoriali per l agricoltura PTA Madonie: finanziamenti per 23 ml. Risorse pubbliche per 17,6 ml ; previsti interventi a favore di strutture ricettive. PTA VdT-ABC: finanziamenti per 53,9 ml Risorse pubbliche per 46,3 ml ; previsti interventi a favore della produzione agricolo-zootecnica (33,3 ml )

44 ATTUAZIONE DEL PIR RES 44

45 RISORSE POTENZIALMENTE DISPONIBILI 45

46 Totale risorse PIR RES ,07 Il totale è stato calcolato sulla base delle 20 misure (sulle 36 originariamente individuate) che, alla data di progettazione esecutiva (luglio 2004) disponevano di risorse residue in quota territorializzata 46

47 Sistema Monti Sicani 18 comuni abitanti Misure Sicani 1.04 b , , , , , , , , ,72 47

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