Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 1

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1 INDICE PREMESSA... 3 LINEAMENTI DI PIANIFICAZIONE... 5 NUMERI UTILI WEB 12 GLOSSARIO CAP. 1 - MODELLO D INTERVENTO IL MODELLO INTEGRATO DELLA REGIONE MOLISE CENTRO OPERATIVO MISTO C.O.M. COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO FASI DELL' EMERGENZA COMUNALE PRONTO INTERVENTO STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE DEL COMUNE SEQUENZA ATTIVITA D EMERGENZA CAP. 2 - IL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE SINDACO E VICE SINDACO COORDINAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RESPONSABILE DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE (COC) SALA OPERATIVA FUNZIONI DI SUPPORTO FUNZIONE 1 - TECNICO SCIENTIFICO - PIANIFICAZIONE FUNZIONE 2 - SANITA', ASSISTENZA SOCIALE E VOLONTARIATO FUNZIONE 3 - MATERIALIE MEZZI- SERVIZI ESSENZIALI- CENSIMENTO DANNI FUNZIONE 4 - STRUITURE OPERATIVE, VIABILITA E TELECOMUNICAZIONI - COORDINAMENTO FRAZIONI SEGRETERIA SALA OPERATIVA UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO SALA STAMPA ATTIVITA' IN PREALLARME ATTIVITA IN ALLARME ATTIVITA IN GESTIONE DELL EMERGENZA CAP. 3 - DESCRIZIONE DEL TERRITORIO DATI TERRITORIALI COROGRAFIA DEFINIZIONI DI RISCHIO, SCENARI ED INDICATORI DI EVENTO RISCHIO FRANE CARTA DEI DISSESTI RISCHIO IDRAULICO RISCHIO DA EVENTI METEO-IDROLOGICI ESTREMI CARTA DEL RISCHIO IDRAULICO PROCEDURE PER INTERVENTO IDROLOGICO-IDRAULICO ED EVENTI METEO E PER IL RISCHIO FRANA RISCHIO DA INCENDIO BOSCHIVO PROCEDURE PER INTERVENTO DI INCENDIO BOSCHIVO RISCHIO DA SISMA PROCEDURE PER EVENTO SISMICO RISCHIO IDROPOTABILE ALTRI RISCHI CAP. 4 - RISORSE E STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE RISORSE INTERNE RADIO RICETRASMITTENTI IN DOTAZIONE AL COMUNE ELENCO MEZZI E APPARECCHIATURE DI PROPRIETA COMUNALE RECAPITI DI FUNZIONARI COMUNALI RECAPITI DEGLI OPERAI COMUNALI RISORSE ESTERNE AREA TECNICO-SCIENTIFICA AREA SANITARIA AREA VOLONTARIATO AREA MATERIALI E MEZZI CAP. 5 - DATI SOCIALI POPOLAZIONE Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 1

2 5.1.1 INVALIDI e/o PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI ANZIANI CAP. 6 - VIABILITA E COLLEGAMENTI VIABILITA' PRINCIPALE DESCRIZIONE STRADE COLLEGAMENTI FERROVIARI COLLEGAMENTI AEREI CAP. 7 - AREE DI PROTEZIONE CIVILE AREA DI AMMASSAMENTO SOCCORSI AREA DI RACCOLTA AREA DI RICOVERO MAGAZZINO DI RACCOLTA MATERIALE PLANIMETRIA CON INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI PROTEZIONE CIVILE CAP. 8 - SCHEDE DI GESTIONE DELL EMERGENZA PARTE 1 DA COMPILARE IN "TEMPO DI PACE" FUNZIONE 1 - TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE FUNZIONE 2 - SETTORE SANITA, ASSISTENZA E VOLONTARIATO FUNZIONE 3 - SETTORE MATERIALI E MEZZI SERVIZI ESSENZIALI - CENSIMENTO DANNI FUNZIONE 4 - STRUTTURE OPERATIVE, VIABILITÀ E TELECOMUNICAZIONI PARTE 2 DA COMPILARE IN CASO DI EVENTO ACCADUTO FUNZIONE 1 - TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE FUNZIONE 2 - SETTORE SANITA, ASSISTENZA E VOLONTARIATO FUNZIONE 3 - SETTORE MATERIALI E MEZZI SERVIZI ESSENZIALI CENSIMENTO DANNI FUNZIONE 4 - STRUTTURE OPERATIVE E VIABILITA CAP. 9 - CONCLUSIONI VITALITA DEL PIANO CAP SCHEMI E MODULISTICA PER PROCEDURE DI SOMMA URGENZA ATTI GENERALI E MODULISTICA IN EMERGENZA ITER PROCEDURALE PER SOMMA URGENZA LE DELIBERE DI SOMMA URGENZA Approvazione perizia ed elenco prezzi per gli interventi urgenti Approvazione del verbale di somma urgenza e impegno di spesa di massima Lavori di somma urgenza effettuati a seguito eventi calamitosi del ; requisizione mezzi Occupazione temporanea di una porzione di terreno da adibire a piazzola di stoccaggio provvisorio di detriti e rifiuti Occupazione d urgenza di una porzione di terreno da adibire a insediamento temporaneo civile mediante tendopoli o modulopoli contratto di locazione provvisorio ordinanza di demolizione chiusura al traffico pedonale Ordinanza di occupazione temporanea d urgenza (art.71 legge n.2359) Ordinanza di requisizione Sgombero dei fabbricati Ordinanza di sgombero e messa in sicurezza di strada pubblica Ordinanza di sgombero e messa in sicurezza di strada pubblica Ordinanza per la regolamentazione della circolazione stradale Ordinanza cautelare di sospensione della produzione o vendita di alimento o bevande La requisizione di proprietà/uso in favore del comune Ordinanza contingibile ed urgente: ricorso a speciali forme di smaltimento rifiuti per motivi di tutela della salute pubblica e dell ambiente ex art. 13 D.L.vo n Ripristino delle condizioni di stabilità dei Locali SCHEDE DI CORRETTO COMPORTAMENTO INDIVIDUALE IN EMERGENZA Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 2

3 PREMESSA II presente Piano di Protezione Civile del Comune di Montemitro è stato redatto da: Dott. Ing. Antonio Menna e Dott. Ing. Claudio Vitullo II Piano, è l'insieme coordinato delle misure da attuarsi in caso di eventi naturali, o connessi all'attività dell'uomo, che comporti rischi per la pubblica incolumità, e definisce i ruoli degli Organismi preposti alla Protezione Civile. Per eventuali azioni di soccorso, esso ha lo scopo di prevedere, prevenire e contrastare gli eventi calamitosi e tutelare la vita dei cittadini, dell'ambiente e dei beni ogni qual volta le situazioni non possano essere fronteggiate in via ordinaria. Esso mira a: fornire necessarie direttive alle strutture di Protezione Civile che dovessero essere chiamate ad intervenire sul territorio in caso di calamità; fornire al Sindaco, le notizie necessarie per informare la popolazione in materia di Protezione Civile, e sulle norme da seguire in situazioni di emergenza, in relazione anche, alla tipologia degli eventi, alle ipotesi di calamità ed all'individuazione delle aree di rischio contenute nel presente documento. II Piano Comunale, è stato redatto sulla base di un'attenta analisi dei territorio, e sono stati individuati i possibili rischi: frana, alluvione, sisma ed incendio boschivo; è stato quindi realizzato un piano d'intervento sulla base delle risorse pubbliche e private disponibili. Le teorie moderne sulla pianificazione coincidono con i principi espressi da Augusto oltre 2000 anni fa : di fronte a situazioni complesse ed estreme occorre rispondere con uno schema operativo semplice e flessibile. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 3

4 Le parole chiave del piano pertanto sono : - SEMPLICITÀ - FLESSIBILITÀ Questi criteri sono utilizzati nell' ambito dell organizzazione per la gestione dell emergenza in un moderno sistema di Protezione Civile. Lo strumento attraverso il quale si organizza la risposta è il PIANO DI EMERGENZA che si configura sempre più come un sistema complesso ed eterogeneo per l elevato numero di Enti ed Amministrazioni che vi concorrono. Il Piano dovrà quindi avere queste caratteristiche: Coordinamento ed indirizzo per tutte le fasi di risposta previste dal Piano Procedure semplici e non particolareggiate Individuazione delle singole responsabilità nel modello di intervento Flessibilità operativa nell' ambito dell' attuazione delle funzioni di supporto Sono stati predisposti sistemi e procedure di allarme e di emergenza. II Piano è così articolato: Parte prima: modello d'intervento. Parte seconda: il sistema comunale di protezione civile. Parte terza: descrizione del territorio e ipotesi di calamità. Parte quarta: risorse e strutture di protezione. Parte quinta: dati sociali. Parte sesta: viabilità e collegamenti. Parte settima: aree di protezione civile. Parte ottava: schede di gestione dell'emergenza. Allegati: modelli di messaggi per la popolazione e modulistica. II piano, rappresenta uno strumento dinamico, che andrà periodicamente aggiornato e revisionato per tenere conto, sia dell'esperienza acquisita nel corso di periodiche esercitazioni, sia per integrarlo con nuove informazioni circa le variazioni della realtà organizzativa e strutturale, che per adeguarlo a nuove esigenze di sicurezza ed allo sviluppo dei mezzi e della tecnica. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 4

5 LINEAMENTI DI PIANIFICAZIONE I lineamenti della pianificazione sono gli obiettivi che il C.O.C. ( struttura preposta alla gestione dell'emergenza) deve conseguire nell'ambito della direzione unitaria dei servizi di emergenza delegati. ( articolo 14 legge 225/92 ) coordinamento operativo comunale (C.O.C.) Il sindaco è autorità comunale di protezione civile (articolo 15 comma 3 legge 225/92 ). Al verificarsi dell'emergenza deve dunque assumere la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso in ambito comunale, adottando tutti i provvedimenti necessari e da comunicazione a: prefetto presidente della giunta regionale presidente della provincia Il sindaco per l'espletamento delle prove funzione deve avvalersi di un centro operativo comunale (COC). Di conseguenza al Sindaco in virtù di altre norme dell ordinamento (Legge 142/90; D.P.R. 175/88) sono imposti compiti di protezione civile nel proprio territorio come l informazione ai rischi della popolazione prima e dopo l evento e la gestione dell emergenza coordinata con l attività del prefetto qualora l evento non sia fronteggiabile per via ordinaria (art. 14 L. 225/92). Salvaguardia della popolazione Il sindaco quale autorità di protezione civile è ente esponenziale degli interessi della collettività che rappresenta. Di conseguenza ha il compito prioritario della salvaguardia della popolazione e della tutela del proprio territorio. Le misure di salvaguardia della popolazione per gli eventi prevedibili sono finalizzate all'allontanamento della popolazione della zona di pericolo è dato il loro convogliamento in aree di accoglienza; particolare riguardo deve essere dato le persone con ridotta autonomia (anziani, disabili, bambini). Per eventi che non possono essere preannunciati sarà di nuovo fondamentale importanza organizzare il primo soccorso sanitario entro poche ore dall'evento. Rapporti tra le istituzioni locali per la continuità amministrativa e supporto all'attività di emergenza Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 5

6 Uno dei compiti prioritari del sindaco è quello di mantenere la continuità amministrativa del proprio comune (anagrafe, ufficio tecnico, ecc.) provvedendo, con immediatezza, ad assicurare collegamenti con la regione, e la prefettura, la provincia, la comunità montana. Ogni amministrazione inoltre, nell'ambito delle rispettive competenze previste dalla legge, dovrà supportare il sindaco nell'attività di emergenza. In pratica il COC dovrà assicurare collegamento e l'operatività con: presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento di protezione civile ministro degli interni, direzione generale della protezione civile dei servizi antincendi regione, presidente della giunta provincia, presidente della provincia, comitato provinciale della protezione civile Informazione alla popolazione E fondamentale che il cittadino residente nelle zone a rischio, conosca preventivamente: le caratteristiche essenziali di base del rischio che insiste sul proprio territorio le predisposizione del piano di emergenza nell'area in cui risiede come comportarsi prima, durante e dopo l'evento con quale mezzo ed in quale modo saranno diffuse informazioni ed allarme. Per quanto sopra l'amministrazione comunale provvederà ad istituire un apposito sportello informazioni Salvaguardia del sistema produttivo locale Questo intervento di protezione civile si può effettuare con il periodo immediatamente precedente manifestarsi dell'evento (eventi prevedibili), attuando piani di messa in sicurezza dei mezzi di produzione dei relativi prodotti stoccati, oppure immediatamente dopo che l'evento abbia provocato danni ( eventi imprevedibili) alle persone e alle cose; in questo caso si dovrà prevedere il ripristino dell'attività produttiva e commerciale nell'area colpita attuando interventi mirati per raggiungere tale obiettivo nel più breve tempo possibile. La concorrenza delle aziende produttive nel mercato nazionale e di internazionale non permette che la sospensione della produzione sia superiore ad alcune decine di giorni. Ripristino della viabilità e dei trasporti Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 6

7 Durante il periodo della prima emergenza si dovranno prevedere interventi per la riattazione dei trasporti terrestri e del trasporto delle materie prime di quelle strategiche. Sempre durante il periodo dell'emergenza è prevista la regolarizzazione dei flussi di traffico lungo le vie di fuga e l'accesso dei mezzi di soccorso nelle zone a rischio tramite anche la predisposizione di cancelli, ossia posti di blocco, per impedire l'accesso a persone non facenti parte dei soccorsi. Il piano di emergenza prevede per il settore viabilità e trasporti una singola funzione di supporto per il coordinamento di tutte le risorse e gli interventi necessari per rendere efficienti la rete di trasporto. Funzionalità delle telecomunicazioni La riattivazione delle telecomunicazioni sarà mediamente garantita per gestire il flusso delle informazioni del COC, degli uffici pubblici e fra i centri operativi dislocati nelle zone a rischio attraverso l'impiego di ogni mezzo O sistema di telecomunicazioni. Sarà garantito il funzionamento delle reti telefoniche errati o delle varie strutture operative di protezione civile per consentire collegamenti fra i vari centri operativi è allo stesso tempo per diramare comunicati. Il piano di emergenza prevede, per il settore telecomunicazioni, una singola funzione di supporto che garantisce il coordinamento di tutte le risorse e gli interventi necessari per rendere efficienti le telecomunicazioni e la trasmissione di testi, immagini e dati numerici. Funzionalità dei servizi essenziali La messa in sicurezza delle reti erogatrici di servizi essenziali sarà assicurata dagli enti competenti mediante l'utilizzo di proprio personale. Tale personale provvederà alla verifica del ripristino della funzionalità delle reti e delle linee e/o utenze modo in ogni caso coordinato. Il piano di emergenza prevede per tale settore una funzione di supporto al fine di garantire anche le massime condizioni di sicurezza. Censimento e salvaguardia dei beni culturali Nel confermare che il preminente scopo del piano di emergenza è quello di mettere in salvo la popolazione e garantire con ogni mezzo il mantenimento del livello di vita civile, messo in crisi da Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 7

8 una situazione di grandi disagi fisici e psicologici, e comunque da considerare fondamentale la salvaguardia dei beni culturali ubicati nelle zone a rischio. Si dovranno perciò organizzare specifici interventi per il censimento la tutela dei beni culturali, predisponendo specifiche squadre di tecnici per la messa in sicurezza dei reperti, o altri beni artistici, in aree sicure. Modulistica per il censimento dei danni a cose e persone La modulistica allegata al piano deve essere funzionale al ruolo di coordinamento ed indirizzo che il sindaco è chiamato a svolgere in caso di emergenza. La raccolta dei dati, previste del tale modulistica, viene suddivisa secondo le funzioni comunali previste per la costituzione di un centro operativo comunale. Con questa modulistica unificata è possibile razionalizzare la raccolta dei dati che risultano omogenei e di facile interpretazione. Relazione giornaliera dell'intervento La relazione deve essere compilato dal sindaco dovrà contenere la sintesi delle attività giornaliere si dovranno anche riassumere i dati dei giorni precedenti che si indicheranno anche, attraverso i mass media locali, e tutte le e di sezioni che la popolazione dovrà adottare. I giornalisti verranno costantemente aggiornati con una conferenza stampa quotidiana Durante la giornata si dovranno inoltre organizzare, per i giornalisti, supporti logistici per la realizzazione di servizi di informazione nelle zone di operazione. Struttura dinamica del piano Un eventuale mutamento dell'assetto urbanistico del territorio, la crescita delle associazioni del volontariato, il rinnovamento tecnologico delle strutture operative, nuove disposizioni amministrative e la variazione della situazione demografica delle aree a rischio, comportano un continuo aggiornamento del piano di emergenza sia per lo scenario dell'evento sia per le procedure. Un ruolo fondamentale rivestono quindi le esercitazioni, al fine di verificare sia la conoscenza del piano di emergenza da parte delle strutture operative e della popolazione sia la reale efficacia dello stesso. Essi devono l'essere svolte periodicamente a tutti livelli secondo le competenze attribuite alle singole strutture operative previste dal piano di emergenza; sarà quindi necessario ottimizzare Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 8

9 linguaggi e procedure e frodare il piano di emergenza comunale, redatto su uno specifico scenario di un evento atteso, in una determinata posizione del territorio. E per far assumere al piano stesso sempre più le caratteristiche di un documento vissuto e continuamente aggiornato, sarà fondamentale organizzare le esercitazioni secondo diverse tipologie: esercitazioni senza preavviso per le strutture operative previste nel piano esercitazioni congiunte tra alle strutture operative la popolazione interessata all'evento atteso ( la popolazione deve conoscere e provare attraverso le esercitazioni tutte le azioni da compiere in caso di calamità); esercitazione periodica del solo sistema di comando e controllo, anche queste senza preavviso, per una puntuale verifica della reperibilità dei singoli responsabili delle funzioni supporto e dell'efficienza dei collegamenti. Ad una esercitazione livello comunale devono partecipare tutte le strutture operanti nel territorio coordinate dal sindaco. La popolazione, qualora non coinvolto direttamente, deve essere informata dello svolgimento delle esercitazioni. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 9

10 NUMERI UTILI ENTI Prefettura di Campobasso (Uff. Protezione Civile) centralino 0874/4061 Dipartimento Protezione Civile 06/ Regione Molise Campobasso Assessorato alla Protezione Civile 0874/ Sezione Comuni Sismici Provincia di Campobasso Ufficio Tecnico 0874/69121 COMUNI VICINI MONTEFALCONE ACQUAVIVA SAN FELICE CASTELMAURO PALATA LARINO SERVIZI SANITARI Ospedale S. Timoteo Termoli 0875/7171 Ospedale Vietri Larino 0874/8271 Ospedale san Pio Vasto 0873/ 3081 Poliambulatorio Castelmauro 0874/ Ambulatorio A.S.L / OSPEDALE GENERALE PROV.LE A. 0874/4091 CARDARELLI Istituto Neuromed di Pozzilli (centralino) 0865/9291 AVIS Campobasso 0874/97440 Croce Rossa Italiana Campobasso 0874/91328 Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 10

11 VOLONTARIATO Misericordia Termoli 0875/ Croce Rossa Italiana Termoli 0875/81236 STRUTTURE OPERATIVE Stazione Carabinieri di Montefalcone nel Sannio 0874/ Comando Montefalcone nel Sannio Polizia Municipale di Montemitro Polizia stradale di TERMOLI Vigili del Fuoco di TERMOLI ( centralino ) Emergenza Incendio 115 Comunità Montana MONTE MAURO FAX SERVIZI ESSENZIALI ENEL (segnalazione guasti) Uffici Distribuzione gas Telecom 187 Acquedotto ERIM via A. De Petris,15 Campobasso 0874/4201 Centrale di riferimento di. Responsabile Tecnico di Zona.. ANAS 0874/91146 Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 11

12 WEB Per accedere rapidamente a dati riguardanti eventi sismici, inondazioni, frane e incendi, nonché informazioni sull'associazione Volontari Protezione Civile si possono consultare alcuni siti Internet. Nella gestione dell emergenza può essere molto utile disporre in tempo reale di una documentazione completa su un evento in corso è il sito del Dipartimento della Protezione Civile; fornisce indicazioni sulle normative, direttive, attività di previsione prevenzione, sulle norme di comportamento in emergenza e indica alcuni numeri utili è il sito ufficiale della Regione Molise in cui sono disponibili molte informazioni sullo stato dell'ambiente in Molise. 3. avi.gndci.pg.cnr.it/wwwavi/welcomeit.html questo sito censisce circa 5000 frane e 4000 inondazioni in Italia, comprende centinaia di cartine geografiche delle zone colpite sito gestito dal CNR in cui viene presentato il "Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche" nel sito del Corpo Forestale dello Stato viene spiegato come comportarsi nel caso di incendio in un bosco l'associazione Volontari Protezione Civile fornisce nel proprio sito numerose informazioni sulla propria attività e sul.nuovo progetto "Cristoforo Colombo" il sito del Servizio Sismico Nazionale fornisce moltissime informazioni su tutto ciò che riguarda i terremoti in Italia 8. il sito dell'osservatorio geofisico sperimentale di Trieste fornisce informazioni sugli eventi geofisici della Terra e ospita una mappa sismica d'italia il sito dell'agenzia per l'ambiente fornisce dati sul monitoraggio dell'ambiente sui territorio nazionale. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 12

13 10. il sito del Ministero della Sanità fornisce dati sulle strutture sul territorio nazionale, suddivise per categorie e/o per regioni. Inoltre ANSA Notizie ANSA per il MOLISE ASL ASL "Alto Molise" Associazioni Maestri del Lavoro Banche Banco di Napoli Camere di Commercio Camera di Commercio di Campobasso Camera di Commercio di Isernia Unione delle Camere di Commercio del Molise Cartografia Cartografia del Molise Comuni Comune di Agnone Comune di Campobasso Comune di Isernia Comune di Poggio Sannita Comune di Termoli Comune di Venafro Finanziaria Regionale per lo Sviluppo del Molise FINMOLISE Giurisprudenza Portale Giuridico "AmbienteDiritto.it" Lavoro Commissione Regionale per l'emersione del lavoro Irregolare ItaliaLavoro Ordini Professionali Collegio dei Geometri della Provincia di Campobasso Organizzazioni Imprenditoriali Associazione Industriali del Molise Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 13

14 Patto territoriale del Matese Prefetture Prefettura di Campobasso Province Provincia di Campobasso Provincia di Isernia Ricerca Progetto di Ricerca "BIONOVUM" in collaborazione con l'università Cattolica Scuole e Istituzioni Scolastiche IRSSAE Molise Turismo Culturale Centro di Sviluppo del Turismo Culturale in Molise Università Università del Molise Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 14

15 GLOSSARIO Aree di emergenza: aree destinate, in caso di emergenza, ad uso di protezione civile. In particolare le aree di attesa sono luoghi di prima accoglienza per la popolazione immediatamente dopo l'evento; le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse rappresentano i centri di raccolta di uomini e mezzi per il soccorso della popolazione; le aree di ricovero della popolazione sono i luoghi in cui saranno istallati i primi insediamenti abitativi o le strutture in cui si potrà alloggiare la popolazione colpita. Attivazioni in emergenza: rappresentano le immediate predisposizioni che dovranno essere attivate dai centri operativi. Attività addestrativa: la formazione degli operatori di protezione civile e della popolazione tramite corsi ed esercitazioni. Calamità: è un evento naturale o legato ad azioni umane, nel quale tutte le strutture fondamentali della società sono distrutte o inagibili su un ampio tratto del territorio. Catastrofe: è un evento, non importa di quale entità e con quali conseguenze sia sulle persone che sulle cose, provocato vuoi da cause naturali che da azioni umane, nel quale però le strutture fondamentali della società rimangono nella quasi totalità intatte, efficienti ed agibili. Centro Operativo: è in emergenza l'organo di coordinamento delle strutture di protezione civile sul territorio colpito, ed è costituito da un'area Strategia, nella quale afferiscono i soggetti preposti a prendere decisioni, e da una Sala Operativa, strutturata in funzioni di supporto. La DI.COMA.C. (Direzione Comando e Controllo) esercita, sul luogo dell'evento, il coordinamento nazionale; il C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) gestisce gli interventi a livello provinciale attraverso il coordinamento dei C.O.M. (Centro Operativo Misto) che operano sul territorio di più Comuni in supporto all'attività dei Sindaci; il C.O.C. (Centro Operativo Comunale), presieduto dal Sindaco, provvede alla direzione dei soccorsi e dell'assistenza della popolazione del comune. Centro Situazioni: è il centro nazionale che raccoglie e valuta informazioni e notizie relative a qualsiasi evento che possa determinare l'attivazione di strutture operative di protezione civile. In situazioni di emergenza si attiva come Sala Operativa a livello nazionale. Commissario delegato: è l'incaricato da parte del Consiglio dei Ministri per l'attuazione degli interventi di emergenza conseguenti alla dichiarazione dello stato di emergenza (eventi di tipo "c" - art. 2, L.225/92). Continuità amministrativa: il mantenimento delle attività amministrative fondamentali volto a garantire l'organizzazione sociale in situazioni di emergenza. Coordinamento operativo: è la direzione unitaria delle risposte operative a livello nazionale, provinciale e comunale. Evento atteso: rappresenta l'evento, in tutte le sue caratteristiche (intensità, durata ecc.), che la Comunità Scientifica si aspetta possa accadere in una certa porzione di territorio, entro un determinato periodo di tempo. Evento non prevedibile: l'avvicinarsi o il verificarsi di tali eventi non è preceduto da alcun fenomeno (indicatore di evento) che consenta la previsione. Evento prevedibile: un evento si definisce prevedibile quando è preceduto da fenomeni precursori. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 15

16 Evento: fenomeno di origine naturale o antropica in grado di arrecare danno alla popolazione, alle attività, alle strutture e infrastrutture, al territorio. Gli eventi, ai fini dell'attività di protezione civile, si distinguono in: a) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; b) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; c) calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari (art. 2, L.225/92). Fasi operative: è l'insieme delle azioni di protezione civile centrali e periferiche da intraprendere prima (per i rischi prevedibili), durante e dopo l'evento; le attivazioni delle fasi precedenti all'evento sono legate ai livelli di allerta (attenzione, preallarme, allarme). Funzioni di supporto: costituiscono l'organizzazione delle risposte, distinte per settori di attività e di intervento, che occorre dare alle diverse esigenze operative. Per ogni funzione di supporto si individua un responsabile che, relativamente al proprio settore, in situazione ordinaria provvede all'aggiornamento dei dati e delle procedure, in emergenza coordina gli interventi dalla Sala Operativa. Indicatore di evento: è l'insieme dei fenomeni precursori e dei dati di monitoraggio che permettono di prevedere il possibile verificarsi di un evento. Lineamenti della pianificazione individuano gli obiettivi da conseguire per dare una adeguata risposta di protezione civile ad una qualsiasi situazione di emergenza e le competenze dei soggetti che vi partecipano. Livelli di allerta: scandiscono i momenti che precedono il possibile verificarsi di un evento e sono legati alla valutazione di alcuni fenomeni precursori o, in alcuni casi, a valori soglia. Vengono stabiliti dalla Comunità Scientifica. Ad essi corrispondono delle fasi operative. Modello di intervento: consiste nell'assegnazione delle responsabilità nei vari livelli di comando e controllo per la gestione delle emergenze, nella realizzazione del costante scambio di informazioni nel sistema centrale e periferico di protezione civile, nell'utilizzazione delle risorse in maniera razionale. Rappresenta il coordinamento di tutti i centri operativi dislocati sul territorio. Modello integrato: è l'individuazione preventiva sul territorio dei centri operativi e delle aree di emergenza e la relativa rappresentazione su cartografia, e/o immagini fotografiche e/o da satellite. Per ogni centro operativo i dati relativi all'area amministrativa di pertinenza, alla sede, ai responsabili del centro e delle funzioni di supporto sono riportati in banche-dati. Modulistica: schede tecniche, su carta e su supporto informatico, finalizzate alla raccolta e all'organizzazione dei dati per le attività addestrative, di pianificazione e di gestione delle emergenze. Pianificazione d'emergenza: l'attività di pianificazione consiste nell'elaborazione coordinata delle procedure operative d'intervento da attuarsi nel caso si verifichi l'evento atteso contemplato in un apposito scenario. I piani di emergenza devono recepire i programmi di previsione e prevenzione. Potere di ordinanza: è il potere del Commissario delegato, in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza, di agire anche a mezzo di ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico. Procedure operative: è l'insieme delle attivazioni-azioni, organizzate in sequenza logica e temporale, che si effettuano nella gestione di un'emergenza. Sono stabilite nella pianificazione e sono distinte per tipologie di rischio. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 16

17 Programmazione: L'attività di programmazione è afferente alla fase di previsione dell'evento, intesa come conoscenza tecnico scientifica dei rischi che insistono sul territorio, nonché alla fase della prevenzione intesa come attività destinata alla mitigazione dei rischi stessi. Il risultato dell'attività di programmazione sono i programmi di previsione e prevenzione che costituiscono il presupposto per la pianificazione d'emergenza. Sala Operativa: è l'area del centro operativo, organizzata in funzioni di supporto, da cui partono tutte le operazioni di intervento, soccorso e assistenza nel territorio colpito dall'evento secondo quanto deciso nell'area Strategia. Salvaguardia: l'insieme delle misure volte a tutelare l'incolumità della popolazione, la continuità del sistema produttivo e la conservazione dei beni culturali. Scenario dell'evento atteso: è la valutazione preventiva del danno a persone e cose che si avrebbe al verificarsi dell'evento atteso. Sistema di comando e controllo: è il sistema per esercitare la direzione unitaria dei servizi di emergenza a livello nazionale, provinciale e comunale e si caratterizza con i seguenti centri operativi: DI.COMA.C., C.C.S., C.O.M. e C.O.C.. Soglia: è il valore del/i parametro/i monitorato/i al raggiungimento del quale scatta un livello di allerta. Stato di calamità: prevede il ristoro dei danni causati da qualsiasi tipo di evento, alle attività produttive e commerciali. Stato di emergenza: al verificarsi di eventi di tipo "c" (art. 2, L.225/92) il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza, determinandone durata ed estensione territoriale. Tale stato prevede la nomina di un Commissario delegato con potere di ordinanza. Strutture effimere: edifici presso i quali di regola si svolgono attività ordinarie (scuole, palestre ecc.), mentre in emergenza diventano sede di centri operativi. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 17

18 Cap. 1 MODELLO D INTERVENTO ASSOCIATO A: RISCHIO IDROGEOLOGICO ( FRANE,ESONDAZIONI,CROLLO DIGHE); RISCHIO SISMICO; RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO; WD OGNI ALTRO EVENTO CHE PER INTENSITA ED ESTENSIONE PUO ARRECARE GRAVI DANNI ALLA POPOLAZIONE ED AL TERRITORIO. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 18

19 Il modello di intervento, articolati nei livelli nazionali, regionale, provinciale e locale, consiste nell'assegnazione delle responsabilità e dei compiti di comando e controllo per la gestione delle emergenze. Tale modello definisce inoltre l'insieme delle procedure per la realizzazione del continuo scambio di informazioni che il sistema centrale e periferico di protezione civile, in modo da consentire l'utilizzazione razionale delle risorse, con il coordinamento di tutti i centri operativi dislocati sul territorio in relazione al tipo di evento. La catena di comando e controllo previsto dal modello di intervento si realizza su più livelli che, idealmente, dovrebbero attivarsi a secondo della natura dell'evento, sulla base della classificazione e riportata nell'art.2 della legge 24 febbraio 1992 numero 225 ovvero: a " eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dei singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria"; b" eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria" c "calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari" Al verificarsi di eventi di tipo c il presidente della giunta regionale può richiedere alla presidenza del consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi dell'articolo 5 della legge 225/92, con la conseguente adozione del relativo potere di ordinanza, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico. In questo caso la direzione operativa degli interventi può essere assunto direttamente dal dipartimento della protezione civile, in coordinamento con il prefetto e le strutture locali del vigile fuoco Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 19

20 1.1 IL MODELLO INTEGRATO DELLA REGIONE MOLISE L'esigenza di concentrare il personale e mezzi di soccorso per il loro coordinamento, la necessità di suddividere il territorio in aree omogenee secondo i prevalenti rischi, i sistemi di comunicazione viaria, la densità abitativa la dimensione territoriale sono la base di una buona ripartizione del territorio per rendere più efficace intervento di soccorso. La regione Molise assumendo il coordinamento del progetto di VIGILIPRO2, finalizzato alla realizzazione di una panificazione nazionale di emergenza e che vede partecipi prefetture province strutture operative di protezione civile, ha provveduto a dividere proprio territorio in 14 zone, cinque in provincia di Isernia e nove in quella di Campobasso, in ciascuna delle quali è stato individuato il comune che offre garanzie per svolgere il compito di coordinamento delle operazioni di soccorso, sulla base della sua posizione geografica, della sua importanza territoriale, per i suoi collegamenti e per la disponibilità di edifici pubblici da utilizzare quale sede delle strutture operative ovvero come centro operativo misto C.O.M. La direzione del C.O.M. e la nomina del responsabile sono ad opera del Prefetto. La responsabilità della gestione del COM non può considerarsi delegata a funzionario onorario o volontario, proprio per il ruolo di responsabilità oggettiva che ha il responsabile del C.O.M.. Il COM si avvale di: Sala operativa sala stampa centro telecomunicazioni sala riunione I COM operano in via ordinaria con personale di supporto messo disposizione dai comuni che, nelle fasi di allertamento e di allarme, potrà essere integrato in relazione alle necessità, da ulteriori funzionari appartenenti a enti/amministrazioni pubbliche o private I COM svolgono i seguenti compiti: Fornire tempestive informazioni all'ufficio protezione civile provinciale e, se attivato, al centro coordinamento soccorsi (CCS) dislocando sul territorio personale dei comuni e/o personale volontario, utilizzando anche le associazioni del volontariato di protezione civile presenti nel territorio con le quali possono essere stipulate apposite convenzioni. Fornire adeguate informazioni su modelli prestabiliti di procedure concordate. Adeguare e verificare anche con esercitazioni i moduli operativi con particolare riguardo sistemi di comunicazione ed alla pianificazione comunale di emergenza Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 20

21 Ricevere disposizioni dall'ufficio protezione civile provinciale coordinare le attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite da eventi calamitosi adottare tutti i provvedimenti, compresi quelli per fronteggiare le emergenze e necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi nell'ambito territoriale di competenza COM. Alla struttura decisionale del COM dovrà essere affiancata la struttura di supporto per funzioni I responsabili delle funzioni presso i COM dovranno fare esclusivo riferimento ai corrispondenti responsabili delle funzioni presso i CCS È competenza del sindaco capo COM disporre dei numeri di reperibilità telefonica del personale degli enti costituenti il COM. In particolare dovranno essere mensilmente trasmessi alla provincia quelli del responsabile del C.O.M.. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 21

22 1.2 CENTRO OPERATIVO MISTO C.O.M. COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO Il luogo che è sede del C.O.M. in emergenza, è un sito territorialmente sicuro, non esondabile e possibilmente sismico resistente, vicino alla ferrovia e all autostrada, con parcheggi sufficienti, coi servizi generali vicini e con una piazzola o un campo sportivo vicino per l atterraggio degli elicotteri. In via provvisoria è alloggiato in una scuola, che è sempre gradita per la presenza di più locali e diversi servizi igienici. Non appena scattata l emergenza, il Piano Comunale prevede la messa in opera dei servizi necessari a garantire il funzionamento del Centro, la cui struttura logistica è pianificata dalla funzione Servizi Essenziali, mentre l ulteriore aspetto logistico e amministrativo viene curato dalla funzione Comunale n.4 Supporto Amministrativo. Occorre verificare subito la cartografia stradale, al fine di chiarire dall inizio i problemi logistici e di distanza necessaria a sviluppare al meglio la strategia dei soccorsi. Insediare da subito tutte le componenti secondo il Decreto di nomina del Prefetto, chiedendo allo stesso (che è il primo interlocutore dal punto di vista organizzativo appena si mette in piedi la macchina dei soccorsi) la presenza di tutte le necessarie strutture operative. Accertarsi di tutto quanto può essere logisticamente rilevante per garantire una buona partenza delle attività di emergenza. Iniziare chiedendo alla Telecom l installazione di almeno 50 linee telefoniche entro 60 minuti. Le funzioni di supporto devono stare assieme al coordinatore e separate fisicamente dalle strutture operative (bastano due tavoli diversi). E importante aggiungere fra i servizi presenti anche quello dell assistenza tecnica e giuridica agli Enti Locali,necessario soprattutto se siamo di fronte ad un disastro che coinvolge molti comuni. Costituire da subito un servizio di segreteria efficiente, utilizzando magari il volontariato: occorrono almeno 3 fax e 4 PC, con due persone addette al protocollo, due alle fotocopie, due ai fax e due alla dattilografia, un aggancio Internet ed una Data Base giuridicoamministrativo con i relativi operatori. E necessario inoltre che venga istituito e funzioni stabilmente un perfetto sistema di risposta telefonica per chi chiede informazioni sul disastro e le sue conseguenze, nonché sull attività dei soccorritori. Necessitano quindi alcune linee telefoniche i cui numeri verranno affissi all esterno, a differenza di quasi tutti gli altri telefoni del C.O.M., che Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 22

23 almeno per i primi giorni assolutamente gli intasamenti. Utile l eventuale presenza di uno o più Numeri Verdi. Occorre senz altro un efficiente sistema di accoglienza per il pubblico in uno spazio attiguo ma non coincidente con la sala situazioni del C.O.M. stesso. Questa funzione, all interno all Assistenza alla popolazione, deve essere organizzata dal C.O.C. nelle immediate vicinanze. Va decisa fin dall inizio la modalità di raccolta di materiali e mezzi, con particolare riferimento alla capacità di spesa, alla delega alla firma, ai criteri da seguire per gli ordinativi di acquisto per forniture di beni e servizi e per la relativa rendicontazione. Utilizzare la relativa modulistica che il piano deve avere previsto. Se possibile, e soprattutto per le cose importanti, comunicare sempre per scritto e via fax. Mai per telefono sulle decisioni importanti. Aggiornare sempre e senza pause in tempo reale i dati sul fabbisogno di risorse sulla popolazione colpita: sfollati, evacuati, abitazioni lesionate, particolari casistiche mediche, ecc. ( non materiali e mezzi); Parlare subito con i sindaci e chiedere sempre la presenza fisica al C.O.M. di loro rappresentanti (rilascio buoni,autorizzazioni,certificazioni,ecc.); Organizzare riunioni serali quotidiane (almeno all inizio dell emergenza) con i sindaci lontano dal COM. Mai ricevere richieste dirette: dirottare tutto sui comuni (deve essere molto attiva in tal senso la Funzione Comunale n. 9 Assistenza alla Popolazione. La funzione mezzi e materiali riceverà comunicazione di richiesta o fabbisogno dai Sindaci, a seguito del filtro effettuato dal Comune sulle richieste private, e provvederà all invio necessario. Le provvidenze sotto forma di mezzi e materiali a stoccaggio, soprattutto quello dello Stato, arrivano tutte presso il CCS o in un altro sito lontano dal COM. Lì la funzione mezzi e materiali invierà l esercito, la G.d.F., il Volontariato, la XRI ad effettuare le operazioni di carico e di trasporto alle singole destinazioni. Durante la gestione di un emergenza territoriale, il sistema dei soccorsi non deve trascurare l importantissimo aspetto dell informazione pubblica,occupandosi della salvaguardia della popolazione, la quale deve essere messa in grado di conoscere almeno sommariamente, altre all evolversi oggettivo della situazione, anche le tecniche di intervento con le quali la macchina pubblica si sta movendo in favore dei cittadini. Ma è soprattutto grazie ad una corretta e tempestiva informazione che la struttura degli eventuali soccorsi può indirizzare anche i comportamenti singoli e collettivi della popolazione al fine di preservarne Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 23

24 l incolumità di fronte ai disastri e alle loro conseguenze anche indotte. All interno della funzione n.4 deve quindi trovare spazio l addetto stampa, che dovrà occuparsi della formazione della sala stampa e dei rapporti con i giornalisti. Il Responsabile dell Ufficio Stampa per l emergenza avrà cura di organizzare, la strutturazione dell eventuale sala stampa, indicata preventivamente in sede di pianificazione all interno delle elaborazioni della Funzione comunale n.4. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 24

25 1.3 FASI DELL' EMERGENZA COMUNALE L'elemento che mette in moto le attività d'intervento della struttura di Protezione Civile è l'avviso, che perviene alla Polizia Municipale ed in seguito smistato all'ufficio Tecnico, contenente informazioni su una particolare fenomenologia in corso potenzialmente pericolosa per la salute pubblica, per l'ambiente ed i beni. Gli avvisi possono essere di tipi: 1) avvisi che servono a prendere la decisione di entrare in preallarme: condizioni meteorologiche avverse, condizioni di pericolosità per gli incendi boschivi. Questi avvisi servono a mettere in allerta la struttura di protezione civile in quanto indicano che ci sono delle probabilità perché un certo tipo di evento si verifichi; 2) avvisi contenenti segnalazioni sul fatto che un dato evento si è verificato o si sta verificando; tali segnalazioni possono provenire dalla Polizia municipale, dalle squadre di operai, o da un qualsiasi cittadino. PREALLARME Lo stato di preallarme riguarda i rischi prevedibili (rischio idrogeologico, rischio neve,rischio incendi) e scatta quando particolari condizioni atmosferiche inducono a ipotizzare che l'evento potrebbe accadere. La decisione di entrare in questa fase è affidata al Responsabile di Protezione Civile che consultandosi con il Coordinamento Comunale di Protezione Civile valuta la gravità dell'informazione contenuta nell'avviso e la possibilità che l'evento possa volgere al peggio anche sulla base di precedenti storici o esperienze recenti. ALLARME L'allarme dovrebbe sempre essere preceduto dalla fase di preallarme, quindi tutto l'apparato della Protezione Civile dovrebbe essere già allertato. Ma non sono da escludere casi in cui, o per tipologia del fenomeno (come ad esempio il o sismico) o per cause varie ipotizzabili sia possibile prevedere una fase che consenta di predispone preventivamente gli interventi adeguati. Tenendo presente che non esistono parametri fissi per proseguire con esattezza nella procedura, in caso di peggioramento o persistenza della situazione che ha portato alla dichiarazione dello stato di preallarme, basandosi sulla conoscenza storica del territorio il Responsabile di Protezione Civile decide di passare nella fase di allarme. Secondo la portata dell'evento, del numero di persone Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 25

26 coinvolte e dell'estensione del territorio colpito, devono essere immediatamente informati: Prefettura Dipartimento di Protezione Civile Provincia e Regione Vigili del Fuoco Carabinieri e Polizia di Stato Guardia di Finanza Corpo Forestale dello Stato Comunità Montana U.S.L. ENEL Telecom Erim Italmetano Ecotop Comuni vicini GESTIONE DELL EMERGENZA Si passa alla fase di gestione dell'emergenza non appena arrivano i dati della prima ricognizione che ha individuato la popolazione e le strutture coinvolte. In questa fase si è impegnati in un duplice compito: assicurare le condizioni di vita alla popolazione colpita e fare il punto dei danni subiti. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 26

27 1.4 PRONTO INTERVENTO Al fine di fronteggiare emergenze che possono verificarsi al di fuori del normale orario di ufficio è istituito il Sevizio di Pronto Intervento che si articola in squadre formate da un geometra e tre operai, funzionante 24 ore su 24. Tipologia degli eventi e competenze del Pronto Intervento - Ai fini dell'attività del Pronto Intervento gli eventi si distinguono in: 1) eventi fronteggiabili con le forze ed i mezzi propri del Pronto Intervento o che questo ha la facoltà di attivare 2) eventi non fronteggiabili autonomamente da parte del Pronto Intervento per i quali è necessario mobilitare l'intera struttura comunale di Protezione Civile. Attivazione del Pronto Intervento - [vedi schema allegato ] Il Pronto Intervento viene attivato da una segnalazione su un evento in corso o un particolare problema verificatosi all'interno del territorio comunale. Il tecnico di turno organizza una squadra di operai e adotta una serie di provvedimenti per contenere o eliminare il danno, anche chiamando, se necessario, ditte esterne al Comune. Se la situazione richiede competenze particolari o si tratta di un evento di grande intensità ed estensione, il Pronto Intervento informa il Responsabile di Protezione Civile. Potenziamento del Pronto Intervento Per rendere efficace l'azione del Pronto Intervento è necessario potenziare quantitativamente e qualitativamente questa struttura, aumentando il numero di tecnici ed operai reperibili, ed inserendo personale con maggiori poteri decisionali. Attualmente il pronto intervento, attivabile 24 ore su 24, è di fatto composto da un geometra e da tre operai che vengono allertati dalla segnalazione dei Vigili Urbani inviata al tecnico di turno. Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 27

28 1.5 STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE DEL COMUNE COORDINAMENTO COMUNALE DI SALA OPERATIVA sede: Municipio PROTEZIONE CIVILE Funzioni di supporto - F.1 Tecnico scientifica Pianificazione ( ) SINDACO - F.2 Sanità, Assistenza Sociale e Volontariato ASSESSORI - F.3 Materiali e Mezzi Servizi essenziali C.O.C. - F.4 Strutture Operative e Viabilità Coordinamento delle frazioni Telecomunicazioni RESPONSABILE PIANO DI PROTEZIONE CIVILE SEGRETERIA SALA OPERATIVA UFF. RELAZIONI CON IL PUBBLICO SEDE:Municipio/Edificio Polif/le SALA STAMPA SEDE: Municipio/Edificio Polif/le Comune di Montemitro Piano di Protezione Civile 28

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.

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