PROGRAMMA TRIENNALE E ANNUALE DELLE ATTIVITà PROGRAMMA ANNUALE DICEMBRE 2010

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGRAMMA TRIENNALE E ANNUALE DELLE ATTIVITà PROGRAMMA ANNUALE DICEMBRE 2010"

Transcript

1 AGENZIA REGIONALE PREVENZIONE E AMBIENTE DELL EMILIA-ROMAGNA PROGRAMMA TRIENNALE E ANNUALE DELLE ATTIVITà PROGRAMMA ANNUALE 2011 DICEMBRE 2010

2

3 Indice INDICE Direzione Generale Servizio Affari istituzionali, Pianificazione e Comunicazione 2 Servizio Sviluppo Organizzativo Formazione Educazione 20 Ambientale Servizio Sistemi di Gestione Integrati: Sicurezza Qualità 26 Ecomanagement Servizio Sistemi Informativi 34 Direzione Tecnica 41 Direzione Amministrativa 87 Le Sezioni provinciali Sezione provinciale di Piacenza Priorità di programma in ambito provinciale 101 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali (pareri) Supporto tecnico agli Enti locali Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 113 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi/progetti provinciali, regionali, nazionali Monitoraggi ambientali locali e/o supporto/gestione osservatori territoriali Attività laboratoristica per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività dei Centri Tematici Regionali Attività di comunicazione e diffusione dati ambientali 123 Sezione provinciale di Parma Priorità di programma in ambito provinciale 126 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le Autorizzazioni Integrate Ambientali (A.I.A.) e controllo dei Rischi di Incidente Rilevante (R.I.R.) Supporto tecnico Enti locali 129 I

4 Indice 3. Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività di sportello per servizi obbligatori 133 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi, progetti provinciali, regionali, nazionali, UE Attività per monitoraggi ambientali locali e/o supporto/gestione 135 osservatori territoriali 8. Attività per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività di CTR e Laboratorio Tematico Attività di comunicazione e diffusione dati ambientali 138 Sezione provinciale di Reggio Emilia Priorità di programma in ambito provinciale 141 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali (pareri e 144 relazioni) 2. Supporto tecnico Enti locali Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 161 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi/progetti provinciali, regionali, nazionali Attività per monitoraggi ambientali locali e gestione osservatori Attività laboratoristica per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività dei Riferimenti Analitici Regionali (RAR) Attività di comunicazione/diffusione dati ambientali 173 Sezione provinciale di Modena Priorità di programma in ambito provinciale 176 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali Supporto tecnico Enti locali Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 187 Servizi non obbligatori/aggiuntivi 189 II

5 Indice 6. Attività su progetti provinciali, regionali, nazionali, UE Attività per monitoraggi ambientali locali Attività laboratoristica per supporto a studi/progetti e/o 191 monitoraggi ambientali locali 9. Centro Tematico Regionale (CTR) Inceneritori e Impianti di 191 Produzione Energia 10. Attività di comunicazione e di diffusione dati ambientali 192 Sezione provinciale di Bologna Priorità di programma in ambito provinciale 195 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali (pareri) Supporto tecnico Enti locali e Regione (PTCP, PSC, varianti 204 PRG, POC; PAE; RSA; VIA; EMAS; Bilanci/Contabilità ambientali) 3. Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 214 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi/progetti provinciali, regionali, nazionali, UE Attività per monitoraggi ambientali locali e/o supporto 221 osservatori territoriali 8. Attività laboratoristica per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività dei CTR Attività di comunicazione/diffusione dati ambientali 231 Sezione provinciale di Ferrara Priorità di programma in ambito provinciale 237 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali (pareri) Supporto tecnico Enti locali Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 244 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi/progetti provinciali, regionali, nazionali, UE Attività per monitoraggi ambientali locali e/o supporto/gestione 246 osservatori territoriali III

6 Indice 8. Attività laboratoristica per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività del Riferimento Analitico Regionale (RAR) Fitofarmaci Attività di comunicazione e diffusione dati ambientali 250 Sezione provinciale di Ravenna Priorità di programma in ambito provinciale 253 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali (pareri) Supporto tecnico Enti locali Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 268 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi/progetti provinciali, regionali, nazionali, UE Attività per monitoraggi ambientali locali e/o supporto/gestione 276 osservatori territoriali 8. Attività laboratoristica per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività dei RAR (Riferimenti Analitici Regionali) Attività di comunicazione/diffusione dati ambientali 284 Sezione provinciale di Forlì-Cesena Priorità di programma in ambito provinciale 286 Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali (pareri) Supporto tecnico Enti locali (PTCP, PSC, varianti PRG, POC; 290 RSA; VIA; EMAS; Bilanci/Contabilità ambientale) 3. Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 304 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi/progetti provinciali, regionali, nazionali, UE Attività per monitoraggi ambientali locali e/o supporto/gestione 307 osservatori territoriali 8. Attività laboratoristica per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività di comunicazione/diffusione dati ambientali 308 Sezione provinciale di Rimini Priorità di programma in ambito provinciale 310 IV

7 Indice Servizi obbligatori Supporto tecnico per le autorizzazioni ambientali (pareri) Supporto tecnico Enti locali (PTCP, PSC, varianti PRG, POC; 314 RSA; VIA; EMAS; Bilanci/Contabilità ambientale) 3. Controllo e vigilanza Reti regionali di monitoraggio ambientale Attività laboratoristica per servizi obbligatori 318 Servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività per studi/progetti provinciali, regionali, nazionali, UE Attività per monitoraggi ambientali locali e/o supporto/gestione 321 osservatori territoriali 8. Attività laboratoristica per servizi non obbligatori/aggiuntivi Attività del Centro Tematico Regionale (CTR) Turismo e 323 Ambiente 10. Attività di comunicazione/diffusione dati ambientali 323 Le Strutture tematiche Struttura Oceanografica Daphne Priorità di programma della Struttura Servizi di monitoraggio e di previsione Supporto tecnico alla Regione Emilia-Romagna ed agli Enti 331 locali 3. Attività di studio/progetti regionali, nazionali, UE Attività di comunicazione/diffusione dati ambientali 333 Servizio Idro-Meteo-Clima Priorità di programma di ARPA-SIMC Servizi di monitoraggio e previsione Supporto tecnico alla Regione Emilia-Romagna Attività per studi/progetti regionali, nazionali, UE, internazionali Attività di previsione idrometeo su specifica richiesta Attività di comunicazione/diffusione dati ambientali 366 V

8 Direzione Generale Direzione Generale Pag. 1 di 375

9 Servizio Affari istituzionali Servizio Affari istituzionali, Pianificazione e Comunicazione Area Affari istituzionali e legali L attività dell Area Affari istituzionali e legali si caratterizza per il costante presidio professionale di tematiche amministrative e giuridiche di interesse sia per la Direzione Generale sia per Sezioni provinciali e Strutture tematiche. A titolo esemplificativo, si segnala l attività dell Area nel fornire supporto ai Nodi di Arpa nell interpretazione della normativa sia amministrativa che ambientale, nella definizione degli atti mediante i quali Arpa instaura rapporti di collaborazione con altri Enti pubblici o soggetti privati (convenzioni, accordi di programma, etc.), la partecipazione alla predisposizione dei documenti istituzionali dell Agenzia (programma triennale e annuale delle attività, relazione annuale delle attività, etc.), il presidio dell attività deliberativa del Direttore Generale dell Agenzia. Per il 2011, inoltre, si possono individuare le seguenti attività che verranno realizzate, anche in collaborazione con altre strutture dell Ente. Servizi di coordinamento e supporto Attività di: Presidio attività deliberativa Oggetto: Controllo sulle proposte degli atti amministrativi di competenza del Direttore Generale, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni normative e regolamentari, l adeguata motivazione degli atti, il corretto iter dei pareri, la presenza degli allegati. Sotto un profilo procedimentale, oltre al Regolamento Arpa per il Decentramento amministrativo, documento di riferimento per tale attività sono le Indicazioni fornite dal Direttore Generale con la comunicazione del 16/10/08. L Area redige l ordine del giorno delle sedute deliberative inserendo le proposte per le quali si sia esaurita la fase istruttoria. Gli atti approvati nel corso delle sedute, archiviati e inseriti nell applicativo delibere, al fine di garantire il principio di trasparenza, sono pubblicati sul sito internet dell Agenzia. Obiettivi: Garantire la legittimità, la completezza di contenuto e l omogeneità di forma degli atti dell Organo di Vertice. Caratteristiche tecniche: Modifiche, integrazioni e correzioni delle proposte degli atti, numerazione progressiva, archiviazione cartacea ed inserimento nell applicativo, nonché pubblicazione sul sito internet dell Agenzia, previa verifica di eventuali profili di riservatezza degli atti. Tempi di realizzazione: Continuativa nel corso dell anno. Risorse interne necessarie: 2 mesi/uomo personale del comparto, 1 mese/uomo dirigente. Attività di: Presidio attività connesse a redazione Protocolli di Intesa e Convenzioni Oggetto: A norma dell art. 3, comma 5, della L.R. 44/95, Arpa può stipulare accordi e Convenzioni relativi a prestazioni aggiuntive ed altre attività fra quelle individuate dall art. 5, inerenti le proprie funzioni istituzionali, anche circoscritte per ambiti territoriali, funzionali e temporali. L Area provvede alla redazione di Protocolli di Intesa e Convenzioni con soggetti pubblici, quali Regione, Province, Comuni, Università, gli Enti di Ricerca, ISPRA, altre Arpa/Appa o con soggetti privati, sottoscritti dal Direttore Generale. Provvede inoltre al supporto ai Nodi della rete nella redazione delle stesse tipologie di atti a rilevanza su ambiti territoriali locali. Obiettivi: Garantire la legittimità, la completezza di contenuto e l omogeneità di forma degli atti convenzionali. Caratteristiche tecniche: Relazioni esterne con gli enti di riferimento, verifica delle disposizioni normative e regolamentari nell ambito della materia oggetto di accordi, redazione della proposta di delibera del Direttore Generale o supporto alla redazione delle Determinazioni dirigenziali di approvazione. Pag. 2 di 375

10 Servizio Affari istituzionali Tempi di realizzazione: Continuativa nel corso dell anno. Risorse interne necessarie: 2 mesi/uomo personale del comparto, 1 mese/uomo dirigente. Attività di: Ricognizione e presidio erogazione finanziamenti su contributo e convenzioni specifiche Oggetto: L Area provvede alla costante ricognizione delle proposte di finanziamento, sia su contributo sia su convenzione, da parte dei Nodi dell Agenzia rivolte agli enti istituzionali di riferimento, in particolare alla Regione, nonché al presidio dell effettiva erogazione da parte degli Enti stessi dei finanziamenti richiesti. L attività è volta anche alla predisposizione di documenti riepilogativi delle proposte e dei relativi finanziamenti a supporto al Direttore Generale nell ambito di incontri specifici con le Direzioni regionali di riferimento per Arpa. Obiettivi: Presidiare il flusso di finanziamenti da parte degli Enti ed in particolare da parte della Regione in relazione alle attività ed ai progetti la cui realizzazione è richiesta ad Arpa. Caratteristiche tecniche: Relazioni esterne con gli enti di riferimento, predisposizione documenti per confronto con gli enti stessi, redazione delle Deliberazioni del Direttore Generale per finanziamenti su contributo, predisposizione di convenzioni su scala regionale e delle relative deliberazioni di approvazione. Tempi di realizzazione: Continuativa nel corso dell anno. Risorse interne necessarie: 1 mese/uomo personale del comparto, 1 mese/uomo dirigente. Attività di: Supporto all interpretazione della normativa amministrativa e ambientale Oggetto: Per quanto concerne il diritto ambientale, formulazione di risposte a quesiti specifici formulati da Sezioni Provinciali/Strutture Tematiche e supporto alla Direzione Tecnica nell elaborazione di direttive, circolari ed atti di indirizzo finalizzati all implementazione di comportamenti operativi omogenei nelle strutture di Arpa. Relativamente alla normativa amministrativa, supporto ai nodi per l interpretazione e l applicazione giuridico-amministrativa di interesse per l Agenzia. Obiettivi: Concorrere a diffondere corrette prassi applicative delle disposizioni normative di riferimento per l Agenzia, contribuendo a garantire l omogeneizzazione tra i vari Nodi. Caratteristiche tecniche: Elaborazione di direttive e pareri interpretativi da diffondere, con modalità differenziate, alle Strutture dell Agenzia di volta in volta interessate. Tempi di realizzazione: Continuativa nel corso dell anno. Risorse interne necessarie: 12 mesi/uomo del comparto + 2 mesi/uomo personale dirigente. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: E previsto il coinvolgimento delle Direzioni Tecnica ed Amministrativa, oltre che dei CTR, con impegni da valutare caso per caso. Costi operativi: Per il 2011, nell ottica di riduzione dei costi operativi, non verrà attivata una collaborazione continuativa con un esperto di diritto ambientale. Si potranno tuttavia valutare apporti circoscritti ad approfondimenti specifici. Attività di: Gestione del contenzioso Oggetto: L Agenzia, per le dimensioni e l articolazione territoriale e funzionale, si trova ad intervenire in molteplici procedimenti giudiziari. In tali procedimenti è quasi sempre citata in giudizio da terzi e solo raramente si fa essa stessa promotrice di azioni legali. Obiettivi: L Area su questa materia oltre a seguire direttamente i contenziosi innanzi al TAR (quelli ambientali ma anche quelli che riguardano procedure amministrative come l acquisizione di beni e servizi) e quelli innanzi al Giudice civile (ad esempio opposizione a cartelle di pagamento), viene chiamata a confrontarsi con studi legali esterni per l esame di altre tipologie di procedimenti. In particolare l Area interviene nei procedimenti penali che vedono coinvolti operatori dell Agenzia, al fine di valutare le modalità più opportune per la tutela degli interessi dell Ente (eventuale costituzione di parte civile). La materia del contenzioso del lavoro è attribuita organizzativamente all Area Sviluppo Risorse umane e Relazioni sindacali, gli Affari legali sono coinvolti, anche attraverso l assunzione del patrocinio dell Ente, in cause afferenti situazioni particolari. Pag. 3 di 375

11 Servizio Affari istituzionali Caratteristiche tecniche: Il servizio offerto è di duplice natura. Viene compiuta una valutazione preliminare sull opportunità di intraprendere un azione legale o di resistervi (potrebbero essere infatti individuati percorsi extragiudiziali più opportuni). Successivamente, assunta la decisione di stare in giudizio, l Area predispone le memorie e gli altri necessari atti processuali, discutendoli nelle sedi giurisdizionali. Tempi di realizzazione: Pur essendo un attività continuativa i tempi di impegno si possono individuare in 1 mese/uomo personale del comparto + 1 mese/uomo dirigente. Sono inoltre necessari contributi di altri Nodi (DA, DT, Sezioni Provinciali e Strutture Tematiche). Costi operativi: Eventuali costi operativi relativi a procedimenti giudiziari saranno imputati al budget del Nodo interessato, fermo restando il presidio professionale della vertenza. Attività di: Osservatorio Normativo Oggetto: Monitoraggio della normativa comunitaria, nazionale e regionale nelle materie di interesse dell Agenzia e puntuale diffusione agli operatori attraverso l inserimento dell informazione nell intranet aziendale. L attività è integrata dalla rubrica Legislazione News, pubblicata su Ecoscienza, che riporta approfondimenti legislativi o giurisprudenziali di particolare interesse ambientale. Il nuovo format della rivista comporta la necessità di aumentare il numero di pagine dedicate agli approfondimenti normativi. Obiettivi: Raccolta, distribuzione capillare, ricerca e supporto informativo agli operatori della rete in materia giuridico-ambientale. Caratteristiche tecniche: Inserimento sull intranet aziendale di titolo, data, sintesi del provvedimento, riferimento di pubblicazione del provvedimento, link da cui è possibile accedere ai testi completi delle norme oggetto di segnalazione. Tempi di realizzazione: Continuativa nel corso dell anno. Risorse interne necessarie: 1,5 mesi/uomo personale del comparto. Iniziative e progetti di innovazione per la rete Iniziativa/Progetto di: Monitoraggio nuova normativa in materia di rifiuti e sua applicazione nell Agenzia Oggetto e obiettivi: Negli ultimi giorni del 2010 è stato emanato il Dlgs n. 205/2010, che modifica in maniera sostanziale la Parte IV del Dlgs 152/2006 (cd. "Codice ambientale") in materia di gestione dei rifiuti. Il Dlgs 205/2010 oltre ad integrare nella disciplina nazionale i principi dalla nuova direttiva 2008/98/Ce provvede anche a coordinare la disciplina stabilita dal "Codice ambientale" con il "Sistri", il nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti che entrerà effettivamente in vigore il prossimo 1º giugno data nella quale saranno anche applicabili le nuove sanzioni in materia. In questo nuovo contesto normativo, peraltro tutt altro che sedimentato, si rende necessario individuare le ricadute operative sulle attività dell Agenzia, con particolare riferimento ai Servizi Territoriali titolari delle competenze di vigilanza ambientale. In tal senso, in collaborazione con la Direzione Tecnica, si renderà necessaria una capillare attività di informazione e consulenza ai Nodi interessati, anche attraverso la predisposizione di specifici pareri e note di approfondimento. E prevista anche l organizzazione di incontri seminariali di formazione da tenersi nel primo quadrimestre Tempi di realizzazione: Continuativa nel corso dell anno. Risorse interne necessarie: 1 mesi/uomo personale del comparto + 1 mese/uomo dirigente. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: DT e Servizio SOFE per le iniziative formative. Iniziativa/Progetto di: Supporto alla definizione di disposizioni comportamentali per gli operatori dei Servizi Territoriali Oggetto: Al fine di favorire la tutela degli operatori dell Ente ed assicurare una piena trasparenza e tracciabilità dell azione delle strutture dell Agenzia preposte ad attività di vigilanza e controllo, si ravvisa l opportunità di individuare specifiche norme comportamentali alle quali devono attenersi gli operatori dei Servizi Territoriali di Arpa nell esercizio delle proprie funzioni. Pag. 4 di 375

12 Servizio Affari istituzionali A tale scopo è stato attivato un gruppo di lavoro presso la Direzione Tecnica con il compito di elaborare il testo di una direttiva in materia da emanare ai vari Nodi. Caratteristiche tecniche: Supporto giuridico all elaborazione della Direttiva ed attività di illustrazione della stessa in seminari presso le varie Sezioni Provinciali. Tempi di realizzazione: I semestre Risorse interne necessarie: 1 mese/uomo personale dirigente. Iniziativa/Progetto di: Supporto giuridico all elaborazione di atti di indirizzo relativi all attività di controllo e di supporto tecnico nel settore dei campi elettromagnetici Oggetto: In materia di inquinamento elettrico e magnetico a bassa frequenza il complesso quadro normativo nazionale e regionale rende necessario definire le procedure da seguire nella gestione degli interventi in tale settore allo scopo di standardizzare le attività, attualmente diversificate, seguite dalle strutture dell Agenzia e costituire un utile strumento operativo, anche per favorire la collaborazione istituzionale con le pubbliche amministrazioni competenti. A tal fine (analogamente a quanto già avvenuto per le alte frequenze) sarà elaborata un atto di indirizzo a valenza interna corredata dei modelli degli atti e delle comunicazioni da utilizzare. In materia di transizione dal sistema televisivo analogico al sistema televisivo digitale terrestre la Regione Emilia-Romagna ha adottato la direttiva 978/2010 recependo la normativa nazionale. Questa direttiva prevede l intervento dell Agenzia durante il complesso iter di transizione al fine di valutare l eventuale rinnovo dell autorizzazione per le emittenti. Al fine di garantire una corretta attuazione delle disposizioni normative e un corretto presidio di questa transizione si rende necessario individuare in modo chiaro e puntuale la procedura da seguire predisponendo un manuale operativo. Caratteristiche tecniche: Partecipazione ad un gruppo di lavoro tecnico composto da rappresentati della Direzione tecnica, delle Sezioni provinciali, Responsabile CTR e rappresentanti Servizi Sistemi ambientali. Interpretazione della normativa di settore, individuazione delle procedure amministrative da applicare ai singoli casi, supporto alla predisposizione degli atti di indirizzo. Tempi di realizzazione: atto di indirizzo elf: primo semestre 2011; digitale terrestre: primo trimestre Risorse necessarie: atto di indirizzo elf: 1 mese uomo personale comparto; digitale terrestre: 1 mese uomo personale comparto. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi e/o Nodi operativi: Contributi multidisciplinari (in particolare DT, CTR ed SSA). Iniziativa/Progetto di: Supporto alla Regione Emilia-Romagna per l elaborazione del nuovo Accordo di Programma sulle attività di Arpa Oggetto: L Accordo di Programma, ai sensi dell art. 3 della L.R. 44/95, costituisce lo strumento attraverso cui la Regione, il Sistema delle Autonomie Locali, le AUSL e l Arpa definiscono il contesto operativo nel quale l Agenzia eroga le prestazioni attinenti il controllo ambientale e la prevenzione collettiva agli Enti di riferimento. Si tratta quindi di una sorta di contratto che definisce le condizioni relative ai livelli quali-quantitativi e finanziari in base ai quali Arpa assicura la propria attività a favore degli Enti sottoscrittori. Considerato che l Accordo ha di norma validità triennale e che il testo vigente è stato approvato con Decreto del Presidente della Regione del 2002, si rende urgente l aggiornamento del provvedimento. Caratteristiche tecniche: Partecipazione ad un gruppo di lavoro tecnico composto da rappresentati delle Amministrazioni interessate. Supporto alla predisposizione di uno schema di documento ed alla successiva definizione del documento finale. Monitoraggio del percorso istituzionale di approvazione dell Accordo. Tempi di realizzazione: febbraio ottobre Risorse necessarie: 1,5 mese uomo personale dirigente. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi e/o Nodi operativi: Contributi multidisciplinari (in particolare DA e DT ed altre Aree del Servizio AIPC). Pag. 5 di 375

13 Servizio Affari istituzionali Iniziativa/Progetto di: amministrativi Miglioramento funzionalità nuovo applicativo degli atti Oggetto: Dall 1/01/2010 si è introdotto in Arpa, in collaborazione con il Servizio Sistemi Informativi, un nuovo applicativo per gli atti amministrativi dell Agenzia (delibere del Direttore Generale e determinazioni dirigenziali di tutti i nodi di Arpa). Nel corso del 2011 si procederà all integrazione con gli applicativi di contabilità nonché alla migliore definizione delle funzionalità dell applicativo (in particolare quelle relative alle maschere di ricerca) alla luce dell esperienza acquisita nel primo anno di utilizzo. Caratteristiche tecniche: L Area continuerà a fornire un costante e capillare supporto ai soggetti interessati presso l intera rete dell Agenzia (in particolare i Referenti amministrativi ed i loro collaboratori) per il corretto utilizzo dell applicativo. Si provvederà inoltre a definire le modalità di integrazione con gli applicativi di contabilità nonché a mettere a punto le modifiche alle funzionalità dell applicativo necessarie per un più efficiente uso dello stesso. Tempi di realizzazione: I semestre Risorse necessarie: 1,5 mesi uomo personale del comparto. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi e/o Nodi operativi: Servizio Sistemi informativi, Area Bilancio e Controllo economico. Iniziativa/Progetto di: Aggiornamento applicativo di protocollo informatizzato e avvio conservazione sostitutiva dei documenti Oggetto: Nell ambito delle attività di supporto fornite dall Area alla gestione del protocollo informatizzato nell intera rete Arpa si prevede nel 2011 di aggiornare l applicativo e-grammata alla nuova versione 2011 al fine di introdurre miglioramenti e nuove funzionalità, con particolare riferimento alla gestione completa delle caselle di posta elettronica certificata collegate al sistema di protocollo sia per i messaggi in entrata sia per quelli in uscita. Il sistema di protocollo si integrerà pienamente nel sistema documentale Auriga avviato nel 2010 allo scopo di implementare l archivio documentale Arpa. In tale contesto si inserisce un nuovo modulo connesso alla conservazione sostitutiva dei documenti. Nel 2011 si prevede infatti come attività fondamentale e strategica l integrazione del sistema documentale Auriga con il sistema Parer (Polo Archivistico della Regione Emilia-Romagna) per la conservazione a norma di legge dei documenti. Caratteristiche tecniche: L Area continuerà a fornire un costante e capillare supporto ai soggetti interessati presso l intera rete dell Agenzia per il corretto utilizzo del protocollo informatizzato mentre con riferimento all aggiornamento dell applicativo si provvederà a giornate di formazione con gli addetti di protocollo di tutti i Nodi. Per quanto riguarda l attività di conservazione sostitutiva dei documenti si dovranno definire le modalità di integrazione, di riversamento, di accesso al sistema Parer nonché le modalità di conservazione. Si analizzeranno le diverse possibilità che il Parer, gestito dalla Regione Emilia- Romagna, offre ai soggetti pubblici che intendono aderire, stabilendo formalmente il protocollo di collaborazione tra i due enti. Tempi di realizzazione: Risorse necessarie: 1,5 mesi uomo personale del comparto. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi e/o Nodi operativi: Servizio Sistemi informativi e Servizio SOFE per le attività di formazione. Iniziativa/Progetto di: Progetto di razionalizzazione processi di supporto e definizione indicatori di monitoraggio Oggetto: Nell annualità sarà completata l ultima fase del Progetto di razionalizzazione dei processi di supporto, a raggiungimento dell obiettivo programmatico biennale. In programma la formulazione, a cura del Gruppo di lavoro istituito nell aprile 2010, di una proposta di composizione e dimensione ottimale delle unità organizzative addette ai processi di supporto; l individuazione dei criteri per la formulazione di un piano pluriennale di adeguamento delle unità organizzative interessate (attraverso turnover, sviluppo di sistemi di work-flow, accentramento di attività, accorpamento di strutture, ecc.); Pag. 6 di 375

14 Servizio Affari istituzionali la valutazione delle esigenze informatiche e logistiche per la riorganizzazione dei processi oggetto di analisi. Obiettivi: Fornire un contributo in chiave strategica e operativa al Piano di riposizionamento dell Agenzia relativamente alla riorganizzazione dei processi ausiliari, attraverso la riprogettazione degli stessi e l ottimizzazione di costi e produttività. Caratteristiche tecniche: Definizione proposte, condivisione con Gruppo di lavoro Organizzazione e restituzione alla committenza. Tempi di realizzazione: Risorse necessarie: 1 mese uomo personale del comparto. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi e/o Nodi operativi: DA, Servizio SOFE e Sezione provinciale di Reggio Emilia. AREA Pianificazione Strategica e Controllo Direzionale Le proposte per il 2011 sono focalizzate, in continuità con quanto già avviato per il triennio , all aggiornamento e sviluppo degli strumenti che alimentano le varie fasi del processo di Pianificazione e Controllo dell Agenzia, certificato nel SGQ (ISO9001:2008) dal settembre 2005, a fronte delle dinamiche organizzative di Arpa e dell implementazione di nuovi flussi produttivi e di reporting delle attività. Si proseguirà altresì nella ricognizione di aggiornati elementi di riferimento del quadro informativo per il controllo direzionale dell attività agenziale, anche attraverso il perfezionamento del percorso di definizione di indicatori direzionali che evidenzino in modo sistematico e facilmente fruibile le grandezze driver, interne/esterne, dell agire dell Agenzia. L Aggiornamento degli Indici di pressione territoriale, in prosecuzione dei risultati conseguiti nel 2010, risulterà anche per il 2011 ambito di rilievo cui si rivolgerà, l impegno di carattere progettuale dell Area, con momenti di verifica e condivisione delle risultanze e di approfondimenti di scala locale (intraprovinciale) della distribuzione di fattori driver della dimensione della domanda locale verso i nodi operativi dell Agenzia. L osservazione di alcune variabili a livello comunale può aiutare a trovare spiegazione di determinati fenomeni e mettere in evidenza relazioni altrimenti nascoste. Giunti con il progetto 2010 alla definizione del modello elaborativo ed alla sua taratura, nel 2011 potrebbe essere avviato un percorso di consolidamento orientato alla gestione del sistema piuttosto che alla sua evoluzione. Le conoscenze acquisite potranno inoltre essere esaminate, in seguito, anche in ottica di valutazioni di benchmarking con dati disponibili di altre strutture agenziali regionali. L Area assicura anche funzioni di supporto tecnico sia verso le altre Aree della Direzione Generale, sia dell intera rete, per la realizzazione o sistematizzazione di prodotti atti a migliorare le performance dell Agenzia nei rapporti esterni/interni. Tra queste, il presidio e coordinamento delle indagini di Customer Satisfaction, con impostazione metodologica ed elaborazione delle risultanze. Si procederà anche nel 2011 al miglioramento continuo delle specifiche procedurali, assicurando sempre maggior centralizzazione dei supporti tecnicoelaborativi. Si assicurerà un attività di approfondimento/ricalibrazione degli scenari del Piano di riposizionamento ; in particolare presidiando, su richiesta della Direzione, le eventuali fasi di confronto istituzionale con gli Enti di riferimento dell Agenzia. L Area sarà altresì impegnata nella diffusione presso i singoli nodi delle risultanze dell Indagine sul Benessere organizzativo in Arpa condotta nel 2010 e nel monitoraggio delle eventuali iniziative avviate dall Agenzia. L Area assicura inoltre la funzione di referente della formazione di Nodo, secondo SGQ ISO9001:2008 delle attività di formazione, garantendo il raccordo, attraverso l Area Formazione, dell intera rete Arpa in relazione alle domande ed offerte formative. Pag. 7 di 375

15 Servizio Affari istituzionali Servizi di coordinamento e supporto Attività di: Coordinamento e presidio processo di Pianificazione e Controllo direzionale Oggetto: Gestione delle varie fasi del processo al fine di garantire l efficace e tempestiva organizzazione e redazione dei documenti Programmatici (Preliminare e Proposte di programmi; Programma triennale e annuale delle attività). Predisposizione di format, supporti ed indicazioni di sistema per la strutturazione dei piani dei singoli nodi e di quelli di rete in capo alla Direzione Generale. Attività istruttorie di supporto alla D.G. per la strutturazione di quadri conoscitivi su elementi interni/esterni incidenti sulla individuazione, definizione, programmazione e realizzazione dei piani dell Agenzia. Impostazione di strumenti di sintesi per il monitoraggio dell attività, anche attraverso la definizione di un sistema di indicatori direzionali correlati agli obiettivi programmatici (e strategici) dell Agenzia, con riferimento al Programma triennale e collegati agli obiettivi individuali assegnati ai Direttori dei Nodi. Coordinamento e stesura della Relazione annuale di Consuntivo. Aggiornamenti delle procedure previste dal SGQ (IS09001:2008) inerenti il processo. Obiettivi: redazione format e supporti di riferimento per la programmazione delle attività; coordinamento ed elaborazione dati di sintesi istruttorie per linee programmatiche dell Ente; redazione documenti di Preliminare di programma; redazione Programma triennale e annuale delle attività; sintetica valutazione Consuntivo Obiettivi e ipotesi di riproposizione obiettivi per esercizio successivo; gestione fasi di definizione e declinazione obiettivi programmatici e strategici; supporto alla rendicontazione annuale dell operato della Direzione generale; redazione Relazione annuale di consuntivo; redazione materiali di sintesi per controllo direzionale; gestione strumenti di monitoraggio degli obiettivi programmatici e strategici. Caratteristiche tecniche: Documenti: Atti istruttori; Preliminare di programma; Programma triennale e annuale delle attività; Relazione di consuntivo della Direzione Generale; Relazione annuale delle attività dell Agenzia; Elaborati di controllo direzionale; Strumenti di sintesi per definizione/monitoraggio e consuntivazione obiettivi programmatici. Dati associati: Matrici, Tabelle; Grafici. Revisione Manuale, Procedure e I.O. (con i format di riferimento). Tempi di realizzazione: Gennaio Dicembre 11. Risorse interne necessarie: 10 mesi/uomo dell Area. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: La realizzazione dei documenti programmatici e di consuntivo e la gestione del processo di definizione e monitoraggio degli obiettivi prevedono una continua interazione con tutti i Nodi dell Agenzia. Costi operativi: Mantenimento Certificazione ISO 9001:2008 Processo P&C coperti da SGI:SQE Iniziative e progetti di innovazione Iniziativa / Progetto di: Sviluppo Customer Satisfaction e Indagine regionale Oggetto: Presidio metodologico e supporto operativo delle ricerche di Customer Satisfaction svolte su scala regionale e provinciale. Esecuzione anche di rilevazioni in presenza per clienti/utenti dell Agenzia a significatività regionale. Elaborazione complessiva dei dati e report a livello regionale per esigenze conoscitive direzionali, nonché locali con riferimento alle indagini di Nodo. Manutenzione/revisione delle procedure del SGQ relative alla CS, con coinvolgimento dei referenti di nodo, anche in riferimento alla programmata estensione dell indagine alla Rete Monitoraggio e Valutazione Qualità dell Aria. Presidio della formazione di rete ed eventuale conseguente taratura metodologica ed operativa delle modalità di conduzione delle ricerche. Manutenzione e aggiornamento del SW di supporto per le rilevazioni. Pag. 8 di 375

16 Servizio Affari istituzionali Allo scadere del contratto di assistenza (Aprile 2011) con la ditta fornitrice di (software per la gestione di questionari) e compatibilmente con le risorse economiche disponibili, saranno esplorate nuove possibilità sull adozione di un nuovo programma per la raccolta, memorizzazione, elaborazione dei questionari, compatibile con la complessità organizzativa di Arpa. Obiettivi: Gestione omogenea sul territorio regionale delle indagini di CS; Esecuzioni di attività di ricerca su scala regionale e locale, con circa 30 interviste in presenza; Realizzazione analisi e report a scala regionale e locale; Manutenzione delle procedure del SGQ; Sperimentazione e implementazione di nuovi sistemi e modalità di ricerca ed analisi per CS su Rete Regionale Monitoraggio e Valutazione Qualità dell Aria. Caratteristiche tecniche: Procedure per programmazione; adeguamento SW; Report e supporti grafici-tabellari per analisi. Tempi di realizzazione: Gennaio - Dicembre 11. Risorse necessarie: 3,5 mesi /uomo dell Area. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi e/o Nodi operativi: Impegno di alcuni mesi/uomo complessivi del personale dei Nodi operativi, per realizzazione indagini CS e gruppi di lavoro. Costi operativi: [Canone manutenzione/aggiornamento SW dedicato alle CSS a carico del SSI]. Iniziativa / Progetto di: Indici di pressione territoriale : presentazione processo di elaborazione e analisi dei determinanti la pressione ambientale Oggetto: Nel 2011 si presenteranno le risultanze del progetto, realizzato nel Tenendo conto delle valutazioni raccolte si procederà quindi alla stesura finale della relazione ed alla valutazione di fattibilità di percorsi di approfondimento delle analisi su scala intraprovinciale per alcuni indicatori driver, compatibilmente con la disponibilità di dati utili, nonché di confronti/analisi dei valori degli indici dei determinanti la pressione ambientale (indici di pressione territoriale), con i dati relativi agli impegni lavorativi sostenuti nelle diverse realtà territoriali. Ciò permetterebbe di ottenere un quadro ancora più definito della realtà regionale nelle sue diverse specificità comprensoriali, quale supporto conoscitivo per le strategie organizzative, di programmazione e rendicontazione dell attività svolta dalle strutture dell Agenzia. Obiettivi: Presentazione e condivisione del percorso d analisi e di elaborazione degli Indici Reportistica su attività/esiti progettuali Sviluppo applicazione dei processi elaborativi Analisi incrociate con dimensionamento impegni operativi c/o strutture agenziali Predisposizione di output strutturati. Caratteristiche tecniche: Relazione, Elaborati; Scenari d analisi. Divulgazione in rete di Report. Tempi di realizzazione: Aprile 11 - Aprile 12. Risorse necessarie: 2,5 mesi/uomo dell Area su Collaborazione con DT Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: La collaborazione coinvolgerà la Direzione tecnica; in seconda fase potranno essere interessati anche Nodi operativi con particolare riferimento ai CTR. Costi operativi: Possibili oneri di abbonamento a banche dati (da verificare), e supporti consulenziali specifici (3.000 su su 2012). Iniziativa / Progetto di: Quadro istruttorio per l identificazione delle prestazioni erogate dall Agenzia a favore dei diversi referenti Oggetto: L Assessore Regionale all Ambiente, in sede di Comitato di Indirizzo di Arpa, ha manifestato la volontà di procedere alla revisione e aggiornamento dell Accordo di programma RER- Province-AUSL-Arpa sull utilizzo delle strutture di Arpa (ovvero dei servizi erogati dall Agenzia). Se confermata da parte della Regione tale iniziativa, propedeutica per lo svolgimento dei lavori risulta un azione di coordinamento volta all identificazione dell offerta dell Agenzia verso gli Enti di riferimento: prestazioni erogate dall Agenzia a favore dei diversi referenti, livelli quantitativi e caratteristiche qualitative degli stessi. Pag. 9 di 375

17 Servizio Affari istituzionali Obiettivi: Ricognizione, verifica e aggiornamento della definizione e classificazione delle attività svolte dall Agenzia. Identificazione dei criteri di programmazione delle prestazioni erogate dall Agenzia. Standard qualitativi e quantitativi dei servizi erogati da Arpa. Verifica e definizione modalità di erogazione di prestazioni istituzionali obbligatorie, non obbligatorie ed aggiuntive (ovvero quelle direttamente svolte a favore di privati). Identificazione fonti e tipologie di finanziamento per classi di attività. Caratteristiche tecniche: Elaborazioni, documenti, mappature, tabelle. Tempi di realizzazione: Marzo 11 Aprile 12 Risorse necessarie: 3 mesi/uomo dell Area per il Collaborazioni di altre Aree/UO del Servizio: Area Affari istituzionali e legali. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi e/o Nodi operativi: Confronti con i referenti di Aree tecniche ed economiche dell Agenzia, su specificità e dettagli tecnico-economici. Iniziativa / Progetto di: Ricerca/sviluppo di strumenti di rete per la gestione dei documenti relativi ai processi di Pianificazione e Controllo direzionale Oggetto: La complessa gestione di attività di pianificazione e controllo in capo all Area rende necessaria l adozione di strumenti di rete che consentano l ottimizzazione delle procedure e la velocizzazione della produzione di output periodici e non. A tal fine si propone di avviare, in collaborazione con il Servizio Sistemi Informativi, una fase di ricerca ed impostazione di strumenti informativi. Il progetto potrà coinvolgere nel medio termine diversi ambiti di intervento, ma nel 2011 si intende affrontare gli strumenti attualmente a diversi stadi di avanzamento - di supporto alle seguenti tematiche: Gestione collaborativa in rete dei documenti di pianificazione La redazione a più mani di documenti istituzionali complessi, ad oggi realizzata tramite lo scambio via , richiede l adozione di un sistema che consente di monitorare gli aggiornamenti evitando il proliferare di diverse versioni del medesimo documento. E stata avviata alla fine del 2010 una fase di sperimentazione del sistema Auriga in collaborazione con il SSI. E ora necessario adottare un modus operandi comune, che richiede un periodo di configurazione, avviamento e adeguato addestramento degli operatori coinvolti. Gestione fasi di definizione e declinazione obiettivi programmatici e strategici E sempre più manifesta l esigenza di definire, articolare e monitorare obiettivi e risultati attesi da più punti di vista (il referente, l obiettivo, lo stato di avanzamento, l arco temporale, le scadenza) e l attuale adozione di tabelle statiche costituisce un limite a questa visione.di conseguenza si ritiene opportuno indagare la possibilità di adottare un sistema di gestione su misura, collegato dinamicamente ai dati di cui l amministrazione dispone tramite altre fonti (es. Sinapoli e Business Object). Obiettivi: Ottimizzare le procedure di pianificazione e controllo Integrare dati di cui l amministrazione dispone Accelerare i tempi di realizzazione Ampliare le possibilità di monitoraggio e controllo Ridurre il margine di errore nella condivisione di documenti Automatizzare elaborazioni manuali Caratteristiche tecniche: Documenti, schede, database, procedure in un architettura organica finalizzata alla pianificazione e al controllo. Tempi di realizzazione: Marzo 11-Giugno 12. Risorse necessarie: 3 mesi/uomo dell Area per anno 2011 Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: La collaborazione principale coinvolgerà il Servizio Sistemi Informativi, ma sarà coinvolta anche la DA in sue diverse Aree. Pag. 10 di 375

18 Servizio Affari istituzionali Iniziativa / Progetto di: Proposta percorso di realizzazione del Bilancio sociale in Arpa Oggetto: Analisi e ricerca su potenziale sviluppo di un percorso di applicazione in Arpa delle metodologie del Bilancio Sociale. Si esamineranno i più comuni modelli di Bilancio Sociale per la valutazione su una possibile adozione, anche in relazione alle tematiche di misurazione e comunicazione delle performance aziendali, prevista dal D.Lgs. 150/09. Si provvederà anche all analisi dei gap rispetto ai modelli di Bilancio sociale proposti al fine di identificare un progetto per l applicazione del modello individuato. Obiettivi: Ricognizione di modelli di Bilancio Sociale e riflessioni su loro possibile applicazione in Arpa. Presidio attività informativa e di valutazione (in CdD) sui possibili modelli di riferimento. Formulazione di proposte per un percorso di adozione e realizzazione del Bilancio Sociale. Caratteristiche tecniche: Report e supporti grafici-tabellari per analisi. Tempi di realizzazione: Febbraio Dicembre 11 Risorse necessarie: 1,5 mesi/uomo dell Area, 1 stage di 3 mesi c/o l Area di laureanda in Sociologia. Iniziativa / Progetto di: Indagine sul Benessere organizzativo: diffusione risultati e ricognizione/monitoraggio azioni promosse in riferimento ai temi evidenziati dalla ricerca Oggetto: Realizzata la ricerca nel 2010, nei primi tre mesi del 2011 sarà portata a termine la diffusione/ presentazione delle risultanze dell indagine oltreché su scala regionale anche a livello di singolo nodo dell Agenzia. In linea con l art. 14 del D.Lgs. 150/2009, si avvierà una ricognizione/monitoraggio delle eventuali azioni programmate/avviate dall Ente in relazione alle evidenze più significative risultanti dall Indagine, all interno di un matrice di lettura : fattori rilevati dall Indagine 2010, azioni avviate con potenziale riflesso sui temi evidenziati. Obiettivi: Migliorare il clima organizzativo attraverso la conoscenza/consapevolezza dei fattori influenti sul benessere degli individui e delle eventuali azioni avviate dall Agenzia con effetti attesi sui diversi ambiti. Caratteristiche tecniche: Redazioni Report di nodo e presentazioni al Comitato di Direzione, alle OO.SS., CPO e c/o i singoli Nodi. Mappatura e monitoraggio eventuali azioni avviate. Raccolta, analisi e condivisione di informazioni tramite la intranet aziendale. Tempi di realizzazione: Gennaio Dicembre 11. Risorse necessarie: 2,5 mesi/uomo/anno 2011 dell Area + rapporto con l Area Comunicazione. Iniziativa / Progetto di: Partecipazione al GdL sul Tema dei LETA in seno alle attività ISPRA- Sistema delle Agenzie Oggetto: Si presidia la tematica inerente la definizione dei Livelli essenziali di tutela ambientale (LETA), con fasi di identificazione e prima selezione di criteri sulla base dei quali impostare un percorso metodologico di caratterizzazione e dimensionamento. Si opererà all interno del GdL sul Tema dei LETA qualora avviato in seno alle attività del biennio di ISPRA-Sistema delle Agenzie. Obiettivi: Identificazione dei criteri di definizione dei servizi essenziali in capo alle Agenzie ambientali Definizione ambiti operativi delle attività essenziali Caratterizzazione quanti-qualitativa dei servizi essenziali erogati Elementi di parametrazione territoriale per un dimensionamento di massima dei LETA nel sistema agenziale. Caratteristiche tecniche:. Elaborati di sintesi, output grafici e tabellari Tempi di realizzazione: Marzo 11 Dicembre 12. Risorse necessarie: 2,5 mesi/uomo/anno 2011 dell Area, nell ambito del Gruppo di Lavoro che sarà definito dal Consiglio federale delle Agenzie. Pag. 11 di 375

19 Servizio Affari istituzionali Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: La realizzazione richiede la collaborazione di Aree della DT e della DA ed un eventuale supporto del SSI. Costi operativi: Possibili oneri di trasferta. Iniziativa / Progetto di: Ricognizione e formulazione proposta per la declinazione delle performance delle strutture di Arpa in accordo con il D.Lgs.150/09 delibera CIVIT Oggetto: La delibera CIVIT in riferimento a quanto previsto dal D.Lgs. 150/09 in tema di definizione, misurazione e pubblicazione delle performance delle strutture degli Enti Pubblici, prevede che le singole amministrazioni provvedano all individuazione e misurazione delle proprie prestazioni/servizi secondo appropriati indicatori di performance. A tal fine, sulla base anche delle direttive regionali in materia, potrà essere condotta una ricognizione preliminare sulle principali variabili che, quanto meno in avvio di misurazione, possano risultare idonee ad esprimere gli indici di performance dei servizi erogati dall Agenzia con le sue diverse strutture. Caratteristiche tecniche: Elaborati di sintesi, output grafici e tabellari Tempi di realizzazione: Marzo Dicembre 11. Risorse necessarie: 2,5 mesi/uomo dell Area. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: La realizzazione richiede la collaborazione di altre Aree della DA e DT. AREA COMUNICAZIONE Servizi di coordinamento e supporto Attività di: Supporto e diffusione delle strategie e dei valori di Arpa Oggetto: Partecipazione e seguente produzione di comunicazione interna-esterna relativa alle elaborazioni del gruppo dirigente: Comitato di Direzione e Ufficio di Direzione. Nell ambito dello sviluppo dell evoluzione delle attività di comunicazione e ufficio stampa dell Agenzia, si darà continuità a quanto avviato dal 2008, vale a dire la diffusione tramite Intranet delle principali decisioni assunte, particolarmente di quelle soggette a verifica nell ambito del sistema di qualità. Il Regolamento per la conduzione e verbalizzazione degli organismi direzionali di Arpa è stato riveduto e perfezionato, ma la sua applicazione nel 2009 e nel 2010 non si è praticamente verificata. Nel 2011 dovrà essere richiamato e implementato, anche con l ausilio delle necessarie dotazioni di infrastrutture tecnologiche, quanto deliberato dal Comitato di Direzione, il che è condizione fondamentale per l attivazione di un efficace sistema di comunicazione organizzativa. La realizzazione del nuovo sito intranet Aggiornàti favorirà la condivisione comunicativa delle decisioni e dei documenti dell Agenzia. Supporto al Direttore, al management e in generale a tutta la rete interna riguardo a redazione ed editing di testi e slide, supporto per interviste e presenza sui media, coordinamento incontri con il personale e videoconferenze, ecc. Rientra in questo campo di attività anche il supporto comunicativo ai progetti di altre aree della Direzione generale (Customer satisfaction, benessere organizzativo, valutazione prestazioni, valutazione competenze, riorganizzazione, ecc.) che abbiano particolare rilevanza sul sistema relazionale interno ed esterno dell Agenzia. Obiettivi: favorire conoscenza e condivisione della mission e della vision dell ente, in particolare a supporto delle modifiche dettate dalla riorganizzazione diffondere in modo differenziato a pubblici interni ed esterni strategie e decisioni operative degli organismi di direzione dell Agenzia, promuovere e sostenere con attività di comunicazione organizzativa le scadenze istituzionali. Pag. 12 di 375

20 Servizio Affari istituzionali Caratteristiche tecniche: Resoconto e condivisione delle decisioni degli organismi dirigenti. Diffusione mirata via Intranet e Internet, supporto ad attività nei nodi e dell ufficio stampa, progettazione e organizzazione degli appuntamenti interni ed esterni. Tempi di realizzazione: Durante l intero anno. Risorse interne necessarie: circa 80 gg/uomo per il Dirigente area, oltre alla collaborazione redazionale degli altri componenti dell Ufficio stampa. Attività di: Gestione siti Arpaweb (web pubblico) e Aggiornàti-Arpanews (intranet) Oggetto: Sulla base dei risultati raggiunti con la realizzazione e l'espansione delle reti Internet e Intranet di Arpa, nel 2011 proseguirà l'offerta dei servizi di informazione e comunicazione all'interno e all'esterno dell'agenzia, coinvolgendo gli operatori dell Agenzia, con particolare riferimento alla rete dei referenti per la comunicazione. Un impegno particolare è richiesto per il completamento della riorganizzazione del sito Intranet Aggiornati. Obiettivi: Diffusione dei dati e delle informazioni ambientali all utenza esterna e interna, con la completa integrazione informatica dei siti Diffondere, socializzare, integrare le conoscenze presenti nella rete, Fornire servizi e utilità di supporto ai collaboratori Arpa, Migliorare il senso di appartenenza e il clima organizzativo e lavorativo, Analizzare gli accessi ai siti per migliorare l offerta all utenza, Favorire la differenziazione dei linguaggi nella redazione di testi in relazione ai pubblici di riferimento. Caratteristiche tecniche: Sito web Arpaweb ( e Aggiornàti (aggiornati.emr.it), aggiornamento quotidiano Tempi di realizzazione: Tutto l anno. Risorse interne necessarie: Arpaweb: 3 mesi; Aggiornati: 3 mesi; Totale 6 mesi/uomo. Collaborazioni di altre Direzioni/Servizi: Rete ref.comunicazione di nodo: 3 mesi. Altri collaboratori rete: 2 mesi. Totale 5 mesi/uomo. Costi operativi: Sviluppo e implementazione sw gestione (CMS) Euro. Attività di: Formazione/aggiornamento staff comunicazione nodi e redattori/amministratori siti web e intranet Oggetto: La politica di aggiornamento dei siti dell Agenzia ha da sempre puntato alla creazione di redazioni diffuse sul territorio e all affidamento di specifiche responsabilità relative all aggiornamento dei contenuti dei singoli siti tematici o territoriali. L obiettivo di questa scelta è duplice: da un lato evitare colli di bottiglia, dall altro permettere a chi detiene la paternità dell informazione di poterne controllare anche la divulgazione/pubblicazione. Tutto questo richiede una continua attività di formazione interna volta alla diffusione delle competenze relative all utilizzo del software di gestione per l aggiornamento dei siti web (CMS). L'attività di formazione/aggiornamento/addestramento per il 2011 sarà principalmente rivolta ai gestori dei contenuti e ai redattori in funzione della riorganizzazione della nuova Intranet e della conseguente modifica e integrazione del sistema di gestione CMS. Obiettivi: estendere la rete dei collaboratori (redattori, amministratori) per la gestione dei contenuti dei siti dell Agenzia migliorare l'autonomia delle Strutture di Arpa nella gestione e aggiornamento del sito web e dell'intranet; realizzare manuali e istruzioni relativi alle procedure di aggiornamento dei siti; favorire l'utilizzo di strumenti informatici adeguati per la redazione di pagine e contenuti web. ridefinire e articolare competenze, responsabilità e permessi in relazione alla pubblicazione dei contenuti del web e della intranet. Caratteristiche tecniche: Corsi da svolgere presso la Direzione generale o la sede dei collaboratori coinvolti, destinati ai gestori dei singoli temi o a più ampi pubblici, per l utilizzo più efficiente ed efficace dei siti Pag. 13 di 375

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 1 marzo 2000 Seduta pubblica Sessione I ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 32 Presidente Fulvio Cerofolini Consigliere

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016 AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1. PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

All. 03 alla Sez. 02 Rev. 01. Pag. 1 di7. Direzione

All. 03 alla Sez. 02 Rev. 01. Pag. 1 di7. Direzione Pag. 1 di7 Direzione La DIR è l Amministratore Unico. Nell'applicazione delle politiche aziendali il DIR agisce con criteri imprenditoriali e manageriali, partecipando attivamente alle decisioni del vertice,

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

Sistema di Gestione per la Qualità

Sistema di Gestione per la Qualità MQ 04 Sistema di Gestione per la N. Revisione e data Motivo della modifica Rev, 02 del 03.03.2008 Adeguamento dello scopo Redatto Verificato Approvato RD RD DS 4.0 SCOPO SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

Disciplinare del Controllo di gestione

Disciplinare del Controllo di gestione Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE E ANNUALE DELLE ATTIVITà PROGRAMMA ANNUALE DICEMBRE 2008

PROGRAMMA TRIENNALE E ANNUALE DELLE ATTIVITà PROGRAMMA ANNUALE DICEMBRE 2008 AGENZIA REGIONALE PREVENZIONE E AMBIENTE DELL EMILIA-ROMAGNA PROGRAMMA TRIENNALE E ANNUALE DELLE ATTIVITà PROGRAMMA ANNUALE 2009 DICEMBRE 2008 Indice INDICE Direzione Generale Servizio Affari istituzionali,

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila

Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Percorso elaborazione ed approvazione PTTI 2014-2016

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 Il Segretario Comunale - Dott. Ivano Rinaldi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE

Dettagli

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

Regolamento sull ordinamento e l organizzazione dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Lecce

Regolamento sull ordinamento e l organizzazione dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Lecce Regolamento sull ordinamento e l organizzazione dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Lecce (ai sensi dell art. 8 della legge 150/2000) Approvato con Delibera di Giunta n. 273 del 6

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 Via Mario Angeloni, 80/A 06124 Perugia Posta certificata aur@postacert.it Sito web: www.aur-umbria.it INDICE n. pagina Premessa 3 Parte I

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Fondazione Provinciale Bresciana per L Assistenza Minorile onlus PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Triennio 2014 2016 Indice Articolo 1. Articolo 2. Articolo 3. Articolo 4. Articolo 5. Articolo

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL

Dettagli

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

Prot. n. 24708 IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

Prot. n. 24708 IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. Prot. n. 24708 IL DIRETTORE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; VISTI in particolare gli articoli 6, comma 3, e 1, comma 1, del decreto

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance

Dettagli

Intranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete

Intranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete Il Personale.in informa Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare - erogare Servizi in rete La rete Intranet è uno straordinario mezzo tecnologico di comunicazione e informazione di cui la

Dettagli

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO

Dettagli

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA 1. Performance individuale del personale La performance individuale del lavoratore oggetto di misurazione e valutazione come ampiamente illustrato

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

MANUALE DI CONSERVAZIONE

MANUALE DI CONSERVAZIONE AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA DI SPILIMBERGO Azienda pubblica di servizi alla persona ex L.r. 19/2003 Viale Barbacane, 19-33097 Spilimbergo PN Tel. 0427 2134 Fax 0427 41268 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione

Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' art. 10 d. lgs. 33/2013 Sommario Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione... 1 1. Procedimento di elaborazione

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

PROVINCIA DI LECCE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012

PROVINCIA DI LECCE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012 PROVINCIA DI LECCE SERVIZIO INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2010-2012 INDICE 1. PREMESSA 2. STRUMENTI 3. INDIVIDUAZIONE DATI DA PUBBLICARE 4. INDIVIDUAZIONE

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. Direttore n. 1

ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. Direttore n. 1 ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE Direttore Ufficio di Staff Ufficio Affari Generali, Rapporti Istituzionali e Programmazione Interventi

Dettagli

vista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA

vista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA 1294 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 10 del 18-1-2007 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 dicembre 2006, n. 1899 Sperimentazione

Dettagli

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture

Dettagli

AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI

AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PREMESSA Con l approvazione del Decreto legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010 è stata varata

Dettagli

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Linee guida applicative del Sistema di misurazione e valutazione della Performance del Personale Civile delle aree funzionali della Difesa 1. Premessa In data 01/01/2016, è

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Gestire il Protocollo, i Flussi documentali, gli Atti Amministrativi ed i Relativi Archivi

Gestire il Protocollo, i Flussi documentali, gli Atti Amministrativi ed i Relativi Archivi Revisione n 04 Scopo Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Gestire le attività di ricezione, protocollazione,

Dettagli

La sede operativa è a Modena ed il bacino d utenza ricomprende, oltre all Emilia-Romagna, le regioni limitrofe (Veneto, Lombardia, Marche).

La sede operativa è a Modena ed il bacino d utenza ricomprende, oltre all Emilia-Romagna, le regioni limitrofe (Veneto, Lombardia, Marche). NUOVA TESI SRL è una società che opera dal 2001 nei seguenti campi: Agevolazioni per l Innovazione (contributi a fondo perduto, benefici fiscali, ecc.); Ricerca e Selezione (Autorizzazione Ministeriale

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELLA SICILIA LA CONFINDUSTRIA SICILIA

PROTOCOLLO D INTESA TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELLA SICILIA LA CONFINDUSTRIA SICILIA Direzione Regionale della Sicilia PROTOCOLLO D INTESA TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELLA SICILIA E LA CONFINDUSTRIA SICILIA Agenzia delle Entrate, nella persona del Direttore Regionale,

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

Strumenti di programmazione, monitoraggio e controllo. Il processo di budget

Strumenti di programmazione, monitoraggio e controllo. Il processo di budget Servizio Controllo di Gestione Strumenti di programmazione, monitoraggio e controllo Il processo di budget Il processo ho la scopo di garantire il raggiungimento dei risultati annuali previsti dalla Direzione

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli