Biella, 31 marzo 2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Biella, 31 marzo 2011"

Transcript

1 Relatore Commercialista e revisore contabile Biella, 31 marzo

2 Perché? Le PMI che scelgono di partecipare ad una rete possono dar vita a collaborazioni tecnologiche e commerciali con aziende, per acquisire maggiore forza contrattuale, agevolazioni amministrative, finanziarie e per ricerca e sviluppo. Inoltre un importante vantaggio dell aggregazione è connesso alla necessità di accrescere la massa critica a fronte della globalizzazione dei mercati. Le reti di impresa oggi sono la principale modalità di riorganizzazione del sistema imprenditoriale e si sostanziano in forme di aggregazione che rappresentano una efficace strategia per lo sviluppo delle PMI; PMI 2

3 Motivazioni. 1) Difficoltà a livello organizzativo. 2) Necessità di ridurre i costi fissi. 3) Perdita di parte del capitale umano. 4) Necessità di ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi offerti. 5) Miglioramento competitivo con l uso piattaforme tecnologiche unificate. 3

4 Vantaggi. Accedere alla conoscenza altrui, a condizioni economicamente vantaggiose e con gamma di competenze differenziate molto estesa. Specializzarsi in competenze molto focalizzate, accettando (grazie alla rete) di dipendere da altri per alcune competenze critiche, in modo da ridurre l investimento, il rischio e il tempo che sono richiesti per produrre nuove conoscenze. Realizzare circuiti di condivisone protetti (tra impresa e centri di ricerca, tra fornitori e clienti o tra alleati che possiedono competenze diverse) nella sperimentazione del nuovo, che produce conoscenze originali. Estendere il bacino di applicazione delle conoscenze possedute, arrivando a mercati e applicazioni che vanno oltre le possibilità della piccola impresa, senza tuttavia perdere del tutto il controllo sul processo di riproduzione e propagazione. Aumentare i rendimenti delle conoscenze possedute da ciascuno, in modo da incentivare ulteriori investimenti nella loro produzione e propagazione, rendendo in questo modo sostenibile nel lungo periodo il processo di innovazione e di crescita della produttività. 4

5 Vantaggi. Maggiore efficienza. Lavorando in rete, infatti, si abbassa il costo della conoscenza impiegata e prodotta, grazie alle economie di scala che derivano dalla reciproca specializzazione e dall ampliamento dei bacini d uso. Maggiore flessibilità flessibilità. Diventa possibile rispondere in modo rapido, personalizzato e adattivo alla domanda, anche nelle nicchie o nelle piccole serie, perché l essere in rete con altri consente di disporre di capacità addizionali o differenziate, o di competenze e lavorazioni rapidamente integrabili nel proprio ciclo produttivo. Ciò permette di ridurre significamente il time to market, mantenendo comunque un controllo affidabile sui tempi di consegna e sulle qualità delle forniture. Maggiore creatività creatività. Lavorando in rete è più facile innovare potendo coltivare una propria differenza creatività che anche altri utilizzano (e pagano), e potendo avere accesso a un pool differenziato di idee, risorse, capacità produttive. 5

6 La creazione. IL METODO L analisi conoscitiva delle singole aziende che vogliono collaborare caratteristiche, l organizzazione interna, la specializzazione, etc..). La definizione delle aspettative di condivisione. La determinazione degli obiettivi individuali. Il delineamento di un sistema di valori condiviso. La realizzazione di un progetto di fattibilità che evidenzi il valore aggiunto della rete e i diversi apporti. (le 6

7 La creazione. LE FASI Decisione da parte di un gruppo di imprese di costruire una Rete. Conoscenza reciproca ed esperienze di collaborazione/partenariato. Definizione dei processi da integrare. Definizione degli obiettivi di ciascuna impresa della rete. Individuazione della forma giuridica più idonea e condivisa. Implementazione del modello organizzativo e piano di adeguamento di ciascuna azienda. Costituzione di un livello di coordinamento. Implementazione di un piano marketing condiviso. Implementazione di un piano economico finanziario di ciascuna azienda e della Rete e condivisione di alcune funzioni. Start up della Rete. 7

8 Le collaborazioni La collaborazione tra imprese, molte volte, rappresenta un fenomeno economico privo di regolamentazione formale e per svolgere la loro funzione, tuttavia, queste relazioni devono essere stabili e affidabili, in modo che le imprese possano contare sul comportamento e sulle competenze degli altri, favorendo la reciproca specializzazione. Tra le forme di collaborazione riscontriamo: 1) COLLABORAZIONE ORIZZONTALE. 2) COLLABORAZIONE VERTICALE. 3) COLLABORAZIONE MISTA. 8

9 Le collaborazioni COLLABORAZIONE ORIZZONTALE Si instaura tra: imprese che svolgono la stessa attività, finalizzate a sfruttare, ad esempio, le economie di scala; imprese che svolgono attività diverse ma connesse, come tra fornitori per lo stesso gruppo di clienti o di prodotti complementari e interdipendenti che costituiscono un sottogruppo del prodotto finito 9

10 Le collaborazioni COLLABORAZIONE VERTICALE Con questa forma le imprese delegano ad un nodo centrale il ruolo gestionale, decisionale e di rappresentanza. In genere è la forma di aggregazione esistente tra aziende che appartengono a diversi stadi della catena del valore. Si caratterizza per una maggiore integrazione delle competenze interne ed esterne, le imprese mirano al miglioramento della qualità o al superamento delle barriere per lo sviluppo di nuovi prodotti o l accesso a nuovi mercati. 10

11 Le collaborazioni COLLABORAZIONE MISTA E una forma flessibile con la quale, a seconda delle condizioni di mercato, si vengono a creare nodi che assumono un ruolo centrale per tutto il sistema. Si possono così formare, ad esempio, accordi sulla dimensione verticale che però riguarda un processo di integrazione orizzontale. 11

12 Strumenti giuridici. Accordo quadro Scrittura privata di collaborazione Società Società consortili Associazioni temporanee di impresa A.T.I./A.T.S A.T.I./A.T.S. A.T.S. Contratto di rete 12

13 Strumenti giuridici. Accordo quadro. Si tratta di un accordo tra due o più soggetti con cui si instaura un rapporto di stabile collaborazione (partnership) per la realizzazione di determinate attività e il perseguimento di determinati obiettivi. Viene generalmente utilizzato nel mondo associativo per la realizzazione di progetti legati alla formazione e alla ricerca. 13

14 Strumenti giuridici. Scrittura privata di collaborazione. Si concretizza in un accordo tra due o più parti con cui si regola la propria partnership attraverso la redazione di un atto nella forma della scrittura privata. Viene utilizzata in forme semplici e poco strutturate di collaborazione caratterizzate da un numero molto limitato di imprese. 14

15 Strumenti giuridici. Forme Consortili. Con questo strumento si procede alla creazione di un organismo il consorzio che rappresenta un gruppo di imprese che si danno un organizzazione comune per coordinare determinate fasi della propria attività produttiva o di scambio. I consorzi possono nascere dalla volontà dei singoli consorziati (contratto consortile), da atto della pubblica autorità (consorzi obbligati) o dalla legge (consorzi coattivi). L art. 2615ter del Cod.Civ. prevede la facoltà di usare lo schema societario per il perseguimento dei fini consortili (società consortili). 15

16 Strumenti giuridici. Associazioni temporanee di imprese (A.T.I. A.T.S.). A.T.S.). Sono forme di aggregazione temporanee ed occasionali per cooperare alla realizzazione di opere pubbliche o di altre operazioni complesse. Si caratterizzano per un mandato con rappresentanza conferito ad una delle parti contraenti capogruppo dalle restanti partecipanti. Il rapporto di mandato non determina organizzazione e associazione degli operatori economici riuniti, ognuno dei quali conserva la propria autonomia ai fini della gestione, degli adempimenti fiscali e degli oneri sociali. Le A.T.I. quindi non hanno personalità giuridica e non sono soggetti rilevanti ai fini fiscali; la loro forma contrattuale però è prevista nel Codice dei Contratti, che le distingue in ATI Orizzontali (mandatario e mandanti eseguono il medesimo tipo di prestazione ex art. 37) e ATI Verticali (il mandatario esegue la parte principale della prestazione e i mandanti quella secondaria). Le A.T.S. sono una forma di A.T.I. costituita per il raggiungimento di un determinato scopo (es. l esecuzione di un determinato lavoro a seguito dell aggiudicazione di un bando di gara). 16

17 Strumenti giuridici. IL CONTRATTO DI RETE (Legge 9/4/2009 N.33) Il contratto di rete è stato introdotto e disciplinato dalla Legge 9 aprile 2009, n. 33 che ha convertito, con modificazioni, il D.L. febbraio 2009 n. 5, 5 recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi. Con il contratto di rete due o più imprese si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato. 17

18 Il contratto di rete. FORMA E CONTENUTO (art.4 ter) ter) Il contratto deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, e deve indicare: a) la denominazione sociale delle imprese aderenti alla rete; b) l'indicazione delle attività comuni poste a base della rete; c) l'individuazione di un programma di rete; d) la durata del contratto e le relative ipotesi di recesso; e) l'organo comune incaricato di eseguire il programma di rete, i suoi poteri anche di rappresentanza e le modalità di partecipazione di ogni impresa all attività dell'organo. 18

19 Il contratto di rete. IL PROGRAMMA DI RETE (art.4 ter) ter) Il contratto di rete deve contenere: 1) l'enunciazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascuna impresa partecipante; 2) le modalità di realizzazione dello scopo comune da perseguirsi attraverso l'istituzione di un fondo patrimoniale comune, in relazione al quale sono stabiliti i criteri di valutazione dei conferimenti che ciascun contraente si obbliga ad eseguire per la sua costituzione e le relative modalità di gestione, ovvero mediante ricorso alla costituzione da parte di ciascun contraente di un patrimonio destinato all'affare, ai sensi dell'articolo 2447bis, primo comma, lettera a) del codice civile; 19

20 Il contratto di rete. CARATTERISTICHE PRINCIPALI La forma del contratto: contratto atto pubblico o scrittura privata autenticata, fondamentale quindi è ricorrere ad un notaio L oggetto del contratto: contratto è una obbligazione reciproca tra le imprese aderenti al contratto di rete ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali Lo scopo del contratto: contratto accrescere la competitività sul mercato e la reciproca capacità innovativa 20

21 Il contratto di rete. ELEMENTI ESSENZIALI L individuazione di un programma di rete (che contenga l enunciazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascuna impresa partecipante e le modalità di realizzazione dello scopo comune) L indicazione degli obiettivi strategici e delle attività comuni poste a base della rete, che dimostrino il miglioramento della capacità innovativa e della competitività sul mercato L individuazione dell dell organo comune incaricato di eseguire il contratto di rete, i suoi poteri anche di rappresentanza e le modalità di partecipazione di ogni impresa alla attività dell organo. Salvo che sia diversamente disposto nel contratto di rete, l organo agisce in rappresentanza delle imprese nei casi espressamente previsti dalla legge L istituzione di un fondo patrimoniale comune in relazione al quale sono stabiliti i criteri di valutazione dei conferimenti che ciascun contraente si obbliga ad eseguire per la sua costituzione e le relative modalità di gestione (si vedano artt e 2615 c.c.) L indicazione della durata del contratto, contratto delle modalità di adesione di altre imprese e delle relative ipotesi di recesso. 21

22 Il contratto di rete. PUBBLICITA PUBBLICITA (Art.4 quater) quater) Il legislatore ha previsto che il contratto di rete debba essere iscritto nel registro delle imprese ove hanno sede le parti contraenti. NORME CORRELATE (Art.4 quinquies) quinquies) Alle reti delle imprese si applicano le disposizioni dell'articolo 1, comma 368, lettera b), della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e successive modificazioni. (DISTRETTI PRODUTTIVI) 22

23 Il contratto di rete. AGEVOLAZIONI (Legge 122/2010). Per le imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete è prevista un agevolazione che consiste in un regime di sospensione di imposta di cui possono usufruire gli utili di esercizio accantonati ad apposita riserva e destinati alla realizzazione di investimenti previsti dal programma comune. (Art. 42 del D.L. 78/2010 convertito con modificazioni nella Legge 122/2010). 23

24 Il contratto di rete. AGEVOLAZIONI (Legge 122/2010). CONDIZIONI Detto beneficio spetta a condizione che: a) il programma comune di rete sia preventivamente asseverato asseverato da appositi organismi previsti con decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze ovvero, in via sussidiaria da organismi pubblici individuati con il medesimo decreto (art.42, comma quater); b) le somme accantonate siano destinate al fondo patrimoniale comune comune o al patrimonio destinato all affare per realizzare entro l esercizio successivo gli investimenti previsti dal programma di rete. 24

25 Il contratto di rete. AGEVOLAZIONI (Legge 122/2010). LIMITI In merito alla determinazione dell importo agevolabile viene stabilito che gli utili che non concorrono alla formazione del reddito non possono eccedere, in ogni caso, il limite di per ciascuna impresa, nonché per ciascun periodo d imposta in cui è consentito l accesso all agevolazione e fermo restando il limite stabilito dal comma 2- quinquies pari a 20 milioni di euro per l anno 2011 e 14 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e

26 Il contratto di rete. AGEVOLAZIONI (Legge 122/2010). PERDITA REQUISITI Il regime di sospensione di imposta cessa, e quindi gli utili accantonati concorrono alla formazione del reddito, nell esercizio in cui la riserva è utilizzata per scopi diversi dalla copertura di perdite di esercizio ovvero in cui viene meno l adesione al contratto di rete. 26

27 Il contratto di rete. ESEMPI 01Wiring Meccanica C.M.E. (Costruzioni Meccaniche Estensi) Estensi) Consorzio Imprese Subforniture Italia DICO SERVICE NETWORK : MECCANICA GENERALE DIGICONS INFORMATICA Distretto Nord Est Packaging ENERPRO : impiantistica GRUPPO CMS MECCANICA HIHI-MEC.IT : MECCANICA GENERALE I.Style : aziende di mobili concorrenti in Italia ma unite sui mercati esteri MEC IN BO MECNET METALMETAL-LINK 27

28 Il contratto di rete. NORMATIVA E PRASSI Normativa istitutiva: Art. 3, commi 4ter-4quinquies, D.L. 10/2/2009, N. 5 convertito con modificazioni nella Legge 9 aprile 2009, n. 33. Normativa correlata: Legge 23 dicembre 2005, n. 266, commi , Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2006 ) - (Distretti produttivi); Art.42, comma 2 quater, D.L. 78/2010 convertito con modificazioni nella Legge 122/2010 (Agevolazioni reti d impresa). Prassi: Circolare n. 4/E del 15 febbraio

29 Il contratto di rete. PUBBLICAZIONI AIP (a cura di) Associazione Italiana della produzione, Fare reti d impresa. Dai nodi distrettuali alle maglie lunghe: una nuova dimensione per competere, Il Sole 24Ore, Milano, AIP (a cura di) - Associazione Italiana della produzione, Reti d impresa oltre i distretti. Nuove forme di organizzazione produttiva, di coordinamento e di assetto giuridico, Il Sole 24 Ore, Milano, Cafaggi F., Il contratto di rete Commentario, Il Mulino, Cafaggi F. e Iamiceli P.,Reti di imprese tra crescita e innovazione organizzativa, Il Mulino, Bologna, Cafaggi F., Reti di imprese tra regolazione e norme sociali, Il Mulino, Izzo F., Ricciardi A., Relazioni di cooperazione e reti di imprese, Franco Angeli, Milano Ricciardi A., Le reti di imprese. Vantaggi competitivi e pianificazione strategica, Franco Angeli, Milano,

30 Il contratto di rete. LINKS

31 CONTRATTI DI RETE Quando l unione fa realmente la forza! 31

Allegato 1. Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Art.42.

Allegato 1. Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Art.42. Allegato 1 Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 Art.42. Reti di imprese 1. (soppresso dalla legge di conversione) 2. Alle imprese

Dettagli

Il contratto di Rete

Il contratto di Rete 18 settembre 2014 Numero 2 Il contratto di Rete Speciale Contratto di Rete Con l art. 3, comma 4 ter, D.L. 5/2009, convertito con modificazioni in L. 33/2009, e successive modifiche e integrazioni, è stato

Dettagli

Il Contratto di Rete e le Opportunità. Maria Cristina D Arienzo

Il Contratto di Rete e le Opportunità. Maria Cristina D Arienzo Il Contratto di Rete e le Opportunità Maria Cristina D Arienzo Cremona, 4 marzo 2014 Evoluzione normativa Legge 33/2009 Legge sviluppo Legge 122/2010 Legge 134/2012 Legge 221/2012 Legge 99/2013 conv. 99/2009

Dettagli

Workshop Regionale. Il contratto di rete. Aspetti civilistici e fiscali. Bologna, 3 aprile 2012

Workshop Regionale. Il contratto di rete. Aspetti civilistici e fiscali. Bologna, 3 aprile 2012 Workshop Regionale Il contratto di rete Aspetti civilistici e fiscali Bologna, 3 aprile 2012 Il contratto di rete: scopo Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente

Dettagli

ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE

ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE Tommaso Perfetti dottore di ricerca in economia aziendale dottore commercialista e revisore dei conti 8 febbraio 2013 Il concetto di aggregazione aziendale

Dettagli

IL CONTRATTO DI RETE - BREVI CENNI LA RETE DI IMPRESE: CARATTERISTICHE E OPPORTUNITA

IL CONTRATTO DI RETE - BREVI CENNI LA RETE DI IMPRESE: CARATTERISTICHE E OPPORTUNITA IL CONTRATTO DI RETE - BREVI CENNI LA RETE DI IMPRESE: CARATTERISTICHE E OPPORTUNITA 1 IL CONTRATTO DI RETE NORMATIVA E PRASSI Articolo 3, commi 4-ter e 4-quater D.L. 10 febbraio 2009 n. 5 (convertito

Dettagli

C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5

C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 Circolare Numero 32/2013 Oggetto Sommario La disciplina del contratto di rete alla luce delle recenti modifiche legislative e della circolare

Dettagli

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati 15 Febbraio 2013, ore 12:22 La circolare n. 5 di Assonime Consorzi per l internazionalizzazione: le regole per IVA e imposte dirette Il D.L. n. 83/2012 ha istituito la figura dei consorzi per l internazionalizzazione,

Dettagli

DEFINIZIONE (art. 3, c. 4ter, I parte, D.l. 5/2009, convertito in L. 33/2009 e modificato dalla L. 122/2010, di conversione del D.l. 78/2010).

DEFINIZIONE (art. 3, c. 4ter, I parte, D.l. 5/2009, convertito in L. 33/2009 e modificato dalla L. 122/2010, di conversione del D.l. 78/2010). DEFINIZIONE (art. 3, c. 4ter, I parte, D.l. 5/2009, convertito in L. 33/2009 e modificato dalla L. 122/2010, di conversione del D.l. 78/2010). Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Reti d impresa - Profili fiscali

Reti d impresa - Profili fiscali Reti d impresa - Profili fiscali Dott.ssa Stefania Saccone Udine 10 ottobre 2013 AGENDA Rete contratto vs Rete soggetto L agevolazione fiscale Gli investimenti Il distacco del personale nella rete Altri

Dettagli

Aggregazioni per una nuova competitività delle imprese

Aggregazioni per una nuova competitività delle imprese INSIEME E MEGLIO? Aggregazioni per una nuova competitività delle imprese Daniele Dondarini Responsabile CNA Servizi alla Comunità Emilia Romagna Angelo Cornacchione Presidenza CNA Servizi alla Comunità

Dettagli

Diritto commerciale l. Lezione del 4/12/2015

Diritto commerciale l. Lezione del 4/12/2015 Diritto commerciale l Lezione del 4/12/2015 Associazioni e fondazioni Altre forme di esercizio collettivo dell impresa - Consorzi con attività esterna - GEIE - Impresa coniugale - Contratto di rete - Associazioni

Dettagli

Le novità normative: finalmente la Rete soggetto

Le novità normative: finalmente la Rete soggetto Workshop RETI E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Le novità normative: finalmente la Rete soggetto Milano, 08 ottobre 2013 ore 15:00 18:30 c/o Provincia di Milano - Palazzo Isimbardi - Sala Nuova Legge

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

30/09/2009. Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia

30/09/2009. Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia 2 Caratteristiche: Stipula di un contratto formale in grado di fornire maggiore stabilità al rapporto collaborativo Mantenimento di

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Mini Master: Manager per i contratti di rete La gestione amministrativa, finanziaria e fiscale del contratto di rete

Mini Master: Manager per i contratti di rete La gestione amministrativa, finanziaria e fiscale del contratto di rete Mini Master: Manager per i contratti di rete La gestione amministrativa, finanziaria e fiscale del contratto di rete 18 dicembre 2013 Mario Fabio Polidoro Docente di Programmazione e Controllo Universitas

Dettagli

Chiarimenti in materia di rilascio di garanzie

Chiarimenti in materia di rilascio di garanzie Chiarimenti in materia di rilascio di garanzie L andamento del ciclo economico e le numerose norme che, a vario titolo, richiedono la presentazione di garanzie a supporto di obbligazioni assunte hanno

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI Approvato con Delibera del Consiglio Direttivo n. 15 del 21 Dicembre 2015 FORMAZIONE ELENCO DEI FORNITORI Art. 1 Istituzione e ambito di applicazione

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

LE RETI DI IMPRESA. Un nuovo modello di sviluppo economico. Con il contributo di

LE RETI DI IMPRESA. Un nuovo modello di sviluppo economico. Con il contributo di LE RETI DI IMPRESA Un nuovo modello di sviluppo economico Con il contributo di INDICE Cos è una rete di impresa 3 I vantaggi di aggregarsi 4 Il contratto di rete 5 La governance della rete 6 Il fondo patrimoniale

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti.

Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti. Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti. Signori Azionisti, l ultima autorizzazione all acquisto di azioni proprie, deliberata

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Centrali Uniche di Committenza

Centrali Uniche di Committenza Centrali Uniche di Committenza Si segnalano i primi rilevanti orientamenti adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione 1. Determinazione n. 3 del 25 febbraio 2015 Oggetto: rapporto tra stazione unica

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA ALLEGATO IV SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA Premesso che: La Regione Basilicata, con deliberazione della Giunta Regionale n. del, ha approvato il bando pubblico Progetti Integrati di Filiera, che disciplina

Dettagli

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Scheda Progetto. Nome dell Impresa (o del Progetto) Indirizzo Sede Legale. Indirizzo Sede Amministrativa. Nome del Referente. Telefono del Referente

Scheda Progetto. Nome dell Impresa (o del Progetto) Indirizzo Sede Legale. Indirizzo Sede Amministrativa. Nome del Referente. Telefono del Referente Scheda Progetto Nome dell Impresa (o del Progetto) Indirizzo Sede Legale Indirizzo Sede Amministrativa Nome del Referente Telefono del Referente 1 1. In quale fase si colloca la Tua Impresa? (inserisci

Dettagli

CHI SIAMO Lega Regionale Toscana Cooperative e Mutue Lega Nazionale Cooperative e Mutue Legacoop Toscana OBIETTIVI sistema economico democratico

CHI SIAMO Lega Regionale Toscana Cooperative e Mutue Lega Nazionale Cooperative e Mutue Legacoop Toscana OBIETTIVI sistema economico democratico Vademecum CHI SIAMO La Lega Regionale Toscana Cooperative e Mutue è un associazione di rappresentanza che cura gli interessi delle cooperative toscane da più di quarant anni. Costituita nel 1974, quale

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

FARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande

FARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande FARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande 1. Quali sono le caratteristiche distintive dell impresa cooperativa? L impresa cooperativa è un impresa costituita da almeno 3 soci e può avere la forma della

Dettagli

LE AGGREGAZIONI TRA IMPRESE: ASPETTI FISCALI

LE AGGREGAZIONI TRA IMPRESE: ASPETTI FISCALI LE AGGREGAZIONI TRA IMPRESE: ASPETTI FISCALI Francesca Miconi Università di Chieti - Pescara LE SOCIETÀ E LE CORPORATE JOINT VENTURE Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi

Dettagli

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali Regolamento per L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali ( approvato con delibera di C.C. n. 17 del 29/07/05) Sommario SOMMARIO... 2

Dettagli

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI DINO BOGAZZI Direttore Qualità e Organizzazione Consorzio Cooperative Costruzioni e Vicepresidente Settore Costruzioni AICQ 1. Premessa Il

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti

Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti Assemblea ordinaria di Fiera Milano SpA convocata in Rho (MI), presso l Auditorium del Centro Servizi del nuovo Quartiere Fieristico, Strada Statale del

Dettagli

Quale tipo di società scegliere per il proprio business

Quale tipo di società scegliere per il proprio business Quale tipo di società scegliere per il proprio business È possibile scegliere la forma giuridica più conveniente all interno di queste quattro categorie: 1) Impresa individuale 2) Società di persone 3)

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme indicate nei riferimenti normativi. Dispone

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme indicate nei riferimenti normativi. Dispone N. 185820 /2011 Modalità di applicazione del regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità - disposizioni di attuazione dell'articolo 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

INVESTMENT COMPACT. Novità per PMI innovative. Unindustria 28 aprile 2015 1

INVESTMENT COMPACT. Novità per PMI innovative. Unindustria 28 aprile 2015 1 INVESTMENT COMPACT Novità per PMI innovative Unindustria 28 aprile 2015 1 LEGGE 33/2015 Il DL 3/2015 convertito in Legge 33/2015 estende alle PMI innovative i benefici riconosciuti alle start up innovative

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE COMINARDI, LOMBARDI, DI BATTISTA, TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, BALDASSARRE, BARONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE COMINARDI, LOMBARDI, DI BATTISTA, TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, BALDASSARRE, BARONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2832 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI COMINARDI, LOMBARDI, DI BATTISTA, TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, BALDASSARRE, BARONI Modifiche

Dettagli

Un supporto efficace al finanziamento della R & S. Carrara, 22 Ottobre 2009

Un supporto efficace al finanziamento della R & S. Carrara, 22 Ottobre 2009 Un supporto efficace al finanziamento della R & S Carrara, 22 Ottobre 2009 DRIVERS PER SUPERARE LA CRISI Sviluppo Tecnologico Finanziamenti Aggregazione Internazionalizzazione SVILUPPO TECNOLOGICO Aggregazione

Dettagli

L organo comune. La nomina dell organo comune non è un requisito essenziale ai fini della configurabilità del contratto di rete.

L organo comune. La nomina dell organo comune non è un requisito essenziale ai fini della configurabilità del contratto di rete. LEZIONE 2 L organo comune La nomina dell organo comune non è un requisito essenziale ai fini della configurabilità del contratto di rete. Infatti, nella rete di imprese l esecuzione del programma comune

Dettagli

Apprendistato di alta formazione e ricerca

Apprendistato di alta formazione e ricerca Apprendistato di alta formazione e ricerca Irene Crimaldi IMT Istituto Alti Studi Lucca Irene Crimaldi (IMT Lucca) Apprendistato di alta formazione e ricerca 24/01/2014 1 / 17 Finalità - Promuovere la

Dettagli

Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A.

Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A. Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A. (28 aprile 2009, I conv. 30 aprile 2009, II conv.) Relazione del Consiglio di Amministrazione ai sensi degli artt. 73 e 93 del Regolamento Consob 11971/99 e successive

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

AGGREGAZIONI DI IMPRESE

AGGREGAZIONI DI IMPRESE AGGREGAZIONI DI IMPRESE ACCORDI DI COLLABORAZIONE TRA IMPRESE PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBIETTIVO COMUNE ESEMPI: CONSORZI, FRANCHISING, GRUPPI AZIENDALI SONO FINALIZZATI A MANTENERE, RAFFORZARE O RIPRISTINARE

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

COOPERATIVE PRODUZIONE & LAVORO

COOPERATIVE PRODUZIONE & LAVORO COOPERATIVE PRODUZIONE & LAVORO SCOPO MUTUALISTICO: Principio: mutualità senza fini di speculazione privata Scopo: perseguire in forma mutualistica l'autogestione dell'impresa che ne è l'oggetto dando

Dettagli

ECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE

ECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE ECONOMIA DEI GRUPPI DELLE IMPRESE TURISTICHE Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia LE FORME AGGREGATIVE NELLE IMPRESE TURISTICHE 2 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Globalizzazione

Dettagli

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 Direzione Trasferimento di Conoscenza e Innovazione Dipartimento Centri e Reti

Dettagli

Corso di Economia e Gestione delle Imprese

Corso di Economia e Gestione delle Imprese Lezione 7 (rif. (rif. cap.. 6 Sciarelli) Corso di Economia e Gestione delle Imprese elena.cedrola@unimc.it a.a. 2009-2010 2010 Prof. Elena Cedrola http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Contenuti

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

CIRCOLARE N. 20/E INDICE

CIRCOLARE N. 20/E INDICE CIRCOLARE N. 20/E Roma, 18 giugno 2013 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Articolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e successive

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

Punti dell intervento

Punti dell intervento Punti dell intervento 1. Premessa definitoria 2. Cosa pensa un campione d aziende delle aggregazioni aziendali (ricerca nella Regione Marche) 3. Possibilità/limiti della cooperazione tra aziende 4. Vantaggi

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da

Dettagli

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190

Dettagli

Cos è un consorzio. Aspetti Generali

Cos è un consorzio. Aspetti Generali Cos è un consorzio Cos è un consorzio Aspetti Generali I consorzi stabili sono una particolare categoria di consorzi ex art. 2602 Codice Civile, ai quali si applica la disciplina generale dettata dallo

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ)

EFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ) EFFICIENZA ENERGETICA 2015 DOMANDE FREQUENTI (FAQ) Decreto ministeriale 24 aprile 2015 *********** 1. MODALITÀ DI ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI 1.1 Quali sono le modalità e i termini per la presentazione delle

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MOSCA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MOSCA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2158 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato MOSCA Agevolazioni fiscali e contributive per l assunzione di temporary manager da parte

Dettagli

PROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI

PROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI PROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI Parte 1 Disposizioni generali Art. 1 Definizioni Ai fini del presente Codice di Condotta

Dettagli

OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI

OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI OPEN INNOVATION E FINANZIAMENTI PER LE PMI Cosa si intende per Open Innovation Angela Rotellini, LIUC Università Cattaneo Lomazzo, 22 Aprile 2015 Agenda Definizione di Open Innovation I vantaggi dell Open

Dettagli

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE - - Vista l allegata relazione del Direttore del Settore Qualità Urbana,

Dettagli

Come cambia l antiriciclaggio

Come cambia l antiriciclaggio Come cambia l antiriciclaggio Chi sono i titolari effettivi? Chi è l esecutore e cosa deve essere inserito nell AUI Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Il titolare effettivo

Dettagli

Approfondimento 6.11 w - La nuova normativa relativa agli intermediari finanziari

Approfondimento 6.11 w - La nuova normativa relativa agli intermediari finanziari Approfondimento 6.11 w - La nuova normativa relativa agli intermediari finanziari INTERMEDIARI FINANZIARI ART. 106 TUB, CONFIDI, AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA, MEDIATORI CREDITIZI E OPERATORI PROFESSIONALI

Dettagli

Le Startup innovative e gli Incubatori d'impresa

Le Startup innovative e gli Incubatori d'impresa Le Startup innovative e gli Incubatori d'impresa Le Startup innovative e gli Incubatori d impresa Il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, convertito

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA COME ENTE DI AREA VASTA IN TEMA DI APPALTI DI LAVORI PUBBLICI, SERVIZI, FORNITURE E ASSISTENZA TECNICO - AMMINISTRATIVA

RUOLO DELLA PROVINCIA COME ENTE DI AREA VASTA IN TEMA DI APPALTI DI LAVORI PUBBLICI, SERVIZI, FORNITURE E ASSISTENZA TECNICO - AMMINISTRATIVA RUOLO DELLA PROVINCIA COME ENTE DI AREA VASTA IN TEMA DI APPALTI DI LAVORI PUBBLICI, SERVIZI, FORNITURE E ASSISTENZA TECNICO - AMMINISTRATIVA Servizio Lavoro, Formazione Professionale, Risorse Umane e

Dettagli

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP 1 RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP L articolo 7, comma 4, del d.l. n. 187/2010 ha sostituito il comma 5 dell articolo 3 stabilendo che, ai fini della

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI PROFESSIONISTI (R.T.P.)

RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI PROFESSIONISTI (R.T.P.) D.Lgs 163/2006 Codice dei contratti Art. 3 comma 20 Il termine raggruppamento temporaneo designa un insieme di imprenditori, o fornitori, o prestatori di servizi, costituito, anche mediante scrittura privata,

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Bando regionale Servizi innovativi e strategici per la crescita delle imprese giovanili innovative e creative DGR 9/2013. Bologna, 25 febbraio 2013

Bando regionale Servizi innovativi e strategici per la crescita delle imprese giovanili innovative e creative DGR 9/2013. Bologna, 25 febbraio 2013 Bando regionale Servizi innovativi e strategici per la crescita delle imprese giovanili innovative e creative DGR 9/2013 Bologna, 25 febbraio 2013 caratteristiche dei progetti Obiettivi: sostegno a giovani

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Gabriele Cappellini Milano, 18 ottobre 2011 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita patrimoniale

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FONDO PARTECIPATIVO

REGOLAMENTO DEL FONDO PARTECIPATIVO REGOLAMENTO DEL FONDO PARTECIPATIVO Articolo 1 (Ambito di applicazione) 1. Il presente regolamento (di seguito anche il Regolamento ) disciplina gli interventi partecipativi di Promocoop Trentina S.p.A.

Dettagli

CIRCOLARE N. 15/E. Roma, 14 aprile 2011

CIRCOLARE N. 15/E. Roma, 14 aprile 2011 CIRCOLARE N. 15/E Roma, 14 aprile 2011 Direzione Centrale Normativa Oggetto: Articolo 42, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 Reti di imprese

Dettagli