CORSI DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI

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1 1 TESSI TEaching Sustainability across Slovenia and Italy CORSI DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI Il corso è rivolto agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado che si trovano all interno delle aree eleggibili del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia*. Il corso, suddiviso in quattro moduli, rappresenta un'introduzione al progetto TESSI, all interno del quale, nel corso degli anni scolastici dal 2012 al 2015, si sviluppano le seguenti attività: il proseguimento dell'utilizzo dei manuali didattici IUSES e la produzione di due nuovi manuali TESSI sulla gestione dell'acqua e dei rifiuti (scaricabili all indirizzo: la distribuzione di un KIT didattico, composto da un CD multimediale e da un kit per gli esperimenti, ai partecipanti al corso di formazione per insegnanti; l organizzazione di un concorso per ogni anno scolastico e la realizzazione di una mostra multimediale per le scuole; Per l'anno scolastico è stato pianificato il seguente corso suddivisi nei moduli specificati di seguito: Modulo 1: EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI Modulo 2: LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE Modulo 3: IL CICLO DELLE ACQUE Modulo 4: LA GESTIONE DEI RIFIUTI Il modulo 1 Efficienza energetica negli edifici è inteso come una presentazione esaustiva delle possibilità e delle tecnologie per il risparmio energetico in ambito residenziale, ponendo altresì il corretto focus sugli aspetti comportamentali. Il modulo 2 Le fonti di energia rinnovabile presenta, invece, le diverse possibilità di produzione di energia partendo da fonti rinnovabili. Il modulo 3 Il ciclo delle acque indaga sul ruolo della risorsa acqua nello sviluppo della vita e negli equilibri geopolitici mondiali, presentando le diseguaglianze a livello globale e quanto queste siano legate al concetto di giustizia sociale. Il modulo 4 La gestione dei rifiuti affronta invece il problema della produzione e conseguente gestione dei rifiuti, proponendo una serie di iniziative da poter attuare in aula in modo da sensibilizzare gli studenti sul tema. Lo scopo del corso è soprattutto quello di preparare gli insegnanti a sviluppare un audit e un piano di risparmio energetico all interno della propria scuola. Il programma didattico dei moduli presenta volutamente una visione molto ampia, che per ogni argomento inizia con una panoramica storica e si conclude con una serie di consigli pratici. Verranno approfonditi gli aspetti tecnici con l'aggiunta di alcuni "modelli di calcolo" per quantificare i risparmi che si possono ottenere con diversi comportamenti virtuosi da inserire nel piano per l'efficienza energetica. L obiettivo principale del corso di formazione TESSI è fornire un aggiornamento professionale agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado sui più recenti sviluppi in tema di efficienza energetica, fonti di energia rinnovabile e gestione sostenibile delle risorse e dei materiali di scarto. I partecipanti possono liberamente scegliere quanti e quali moduli frequentare. * Aree eleggibili: per l'italia (province di Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste, Treviso, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara e Ravenna); per la Slovenia (regioni di Goriška, Gorenjska, Obalno-kraška, Osrednjeslovenska in Notranjsko-kraška)

2 2 MODULO 1 EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI OTTOBRE ing. Fabio Morea: Edifici, impianti ed energia Il tema del consumo energetico degli edifici verrà presentato in un contesto didattico multidisciplinare. Saranno analizzate le funzioni svolte dall edificio (protezione, microclima interno, comfort termico, visivo e acustico, servizi idrici ed elettrici). La relazione seguirà lo sviluppo storico delle tecnologie, evidenziando i collegamenti con diverse discipline umanistiche e scientifiche coffee break ing. Fabio Morea: Il consumo energetico degli edifici Il consumo energetico degli edifici verrà analizzato in chiave tecnica, partendo dai componenti utilizzati per realizzare comfort ed erogare servizi (radiatori, termostati, serramenti, schermature solari, prese elettriche ) per poi risalire al sistema impiantistico che ne consente il funzionamento (caldaie, sistemi di distribuzione e accumulo dell energia, pannelli solari ). Saranno illustrate, infine, le infrastrutture energetiche a livello territoriale (reti di distribuzione di energia elettrica e combustibili) e le possibili innovazioni (teleriscaldamento, smart grid ) pausa pranzo ing. Fabio Morea: Azioni per l efficientamento energetico L obiettivo di questa sezione è illustrare le varie possibilità di aumentare l efficienza del sistema edificio-impianti, cioè di ottenere il comfort e i servizi desiderati con il minimo costo energetico ed economico. Particolare attenzione sarà rivolta all importanza dei comportamenti individuali nell uso dell energia (misurare regolarmente i consumi, spegnere ciò che non serve, regolare le temperature, acquistare prodotti efficienti ). ing. Fabio Morea: Sviluppare un piano per l efficienza energetica a scuola L obiettivo di questa sezione è fornire agli insegnanti elementi concreti per la realizzazione di un piano di risparmino energetico. Saranno analizzate diverse possibilità pratiche: dalla misura dei consumi alla valorizzazione dei comportamenti virtuosi (spegnere la luce, regolare le temperature, non esagerare con la ventilazione ). Saranno forniti in particolare dei semplici modelli per la stima dei risparmi conseguiti, in termini di emissioni di CO2 e di riduzione dei costi di combustibile ed energia elettrica.

3 3 MODULO 2 LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE OTTOBRE ing. Fabio Morea: Fonti energetiche rinnovabili L obiettivo di questa sezione è presentare le fonti energetiche rinnovabili (in particolare l energia solare, eolica, geotermica e la biomassa) e non rinnovabili. Verranno presentati i principali parametri necessari per il calcolo dei consumi energetici e delle emissioni di CO 2 e utilizzando fonti di dati disponibili gratuitamente on line, fornendo indicazioni per un successivo utilizzo didattico coffee break ing. Fabio Morea: Produrre energia elettrica da fonti rinnovabili Energia elettrica dal sole: la tecnologia fotovoltaica, dati di efficienza e metodi di calcolo dell energia prodotta. Modalità di installazione, normative e incentivi. Energia elettrica dal vento: la tecnologia eolica, dati di efficienza e metodi di calcolo dell energia prodotta. Modalità di installazione, normative e incentivi. Energia elettrica da altre fonti rinnovabili: cenni a idroelettrico e solare termodinamico pausa pranzo ing. Fabio Morea: Produrre calore da fonti rinnovabili Le pompe di calore: principi di funzionamento, dati per la fonte aerotermica e geotermica. Modalità di installazione, potenzialità di applicazione negli edifici esistenti. Calore dal sole: principi di funzionamento, dati per il calcolo del calore prodotto con un impianto solare. Modalità di installazione, potenzialità di applicazione negli edifici esistenti. Cenni alle tecnologie di Solar Cooling. ing. Fabio Morea: Fonti energetiche rinnovabili a scuola L obiettivo di questa sezione è fornire agli insegnanti elementi concreti per valutare il potenziale utilizzo delle fonti rinnovabili nella propria scuola. Diversi esempi di calcolo saranno illustrati in aula, utilizzando un semplice foglio di calcolo, che potrà essere utilizzato anche con gli studenti, per valutare i seguenti casi: solare termico per la palestra delle scuole fotovoltaico per i consumi elettrici sostituire la caldaia con una pompa di calore

4 4 MODULO 3 IL CICLE DELLE ACQUE NOVEMBRE prof. Francesco Dondi: Introduzione al tema dell acqua Questa sezione vuole introdurre i concetti e principi di Responsabilità, Precauzione e Sostenibilità per proseguire attraverso la descrizione delle risorse idriche totali, disponibili accessibili e rinnovabili, al fine di mettere a fuoco l attuale crisi idrica e le diseguaglianze a livello globale. Le sezione termina con la descrizione delle proprietà chimico-fisiche dell acqua che danno conto del ruolo dell acqua sulla terra, delle sue proprietà come solvente, e degli aspetti rilevanti al fine della comprensione degli impianti di potabilizzazione e depurazione coffee break prof. Michele Mistri: La biologia dell acqua Nella prima parte si descrive la vita nell acqua come premessa alla seconda parte per la descrizione della qualità dell acqua. Quest ultima parte è funzionale alla capacità di sviluppare una visione critica del processo di auto depurazione nelle acque, alla descrizione di esperienze guidate alla purificazione dell acqua, previste nell ambito degli esperimenti suggeriti pausa pranzo Ing. Stefano Alvisi: L ingegneria dell acqua Questa sezione viene articolata in una parte generale, volta alla spiegazione del ciclo urbano dell acqua, e una parte specifica volta alla descrizione delle reti acquedottistiche (comprensive della fase di potabilizzazione e distribuzione). Entrambe le parti risultano funzionali alla comprensione degli esperimenti da eseguire con il kit per gli esperimenti (es. mini-acquedotto). La sezione termina con la descrizione dell impianto fognario e dell impianto di depurazione, con l intento di sviluppare le azioni sul buon uso delle acque meteoriche. dott.ssa Luisa Pasti: Le buone prassi All interno di questa sezione viene dapprima descritto il concetto di acqua virtuale per il calcolo delle impronte d acqua di un prodotto, di un individuo e di una nazione, funzionali all uso degli strumenti di autovalutazione sul buon utilizzo delle risorse idriche naturali. Nella seconda parte vengono esposte le buone pratiche sul corretto uso delle acque potabili a livello individuale, famigliare e collettivo in modo da supportare la pianificazione da parte degli insegnanti dei progetti di buone pratiche.

5 5 MODULO 4 LA GESTIONE DEI RIFIUTI NOVEMBRE dott. Marco Francese: Introduzione ai concetti di classificazione e gestione dei rifiuti. In questa sezione si vuole innanzitutto esaminare il rapporto tra risorse naturali e rifiuti prodotti dall uomo, per seguire con una panoramica sul concetto di rifiuto dalla preistoria al tempo presente, anche con curiosità varie. Si passerà poi ad analizzare in che modo vengono classificati i rifiuti (dagli RSU ai Pericolosi), per accennare anche alle tipologie di altri rifiuti (acque e terreni). La sezione si conclude con una panoramica sulle differenze nella produzione, raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti in Europa e nel resto del mondo coffee break dott. Marco Francese: Il tema dei rifiuti nella didattica scolastica La seconda parte della mattinata inizia con una panoramica sul concetto delle R riferito ai rifiuti domestici ed alle buone pratiche trasferibili ai giovani in età scolare. Si prosegue con la descrizione di esperienze di sensibilizzazione ed educazione mirate ad analizzare i diversi tipi di rifiuti che si producono in un ambiente domestico e le modalità di separazione degli stessi attraverso la raccolta differenziata ed il loro destino. Nella restante parte della mattinata si affrontano i diversi modi con i quali viene trattato il tema dei rifiuti all interno dei curricola di studio delle scuole superiori di secondo grado, sulla base di esperienze proprie, per concludere con la presentazione del nuovo supporto dato dal manuale didattico sui rifiuti prodotto nell ambito del progetto pausa pranzo dott. Marco Francese: Le metodologie didattiche per l insegnamento del tema dei rifiuti L obiettivo di questa sezione è di condividere diversi approcci al tema dei rifiuti, sulla base delle diversità rappresentate dai partecipanti e sulla base dei diversi processi che investono i luoghi della scuola e le case degli studenti (differenziazione, riuso, riciclo, compostaggio, produzione di energia, stoccaggio, discarica, cittadini e società di servizi). Il tutto verrà fatto attraverso un mini processo partecipato, che di per sé sarà esemplificazione di una delle metodologie applicabili in ambito educativo. Sentendo tutti su tutto, condividendo diversi case study nel modo di insegnare il tema della gestione dei rifiuti, raggruppando priorità e tematiche simili, individuando criticità e bisogni, si raggiungerà un risultato comune. dott. Marco Francese: Le metodologie didattiche per l insegnamento del tema dei rifiuti L obiettivo di questa ultima sezione sarà quello di concludere il corto processo partecipativo, focalizzando sulle priorità individuate. Sempre in modo interattivo, su queste si aprirà un confronto sui temi da approfondire e sulle buone pratiche da applicare; ognuno, in modo interattivo e costruttivo, potrà completare quanto sentito e fatto durante la giornata, con contributi derivati da proprie esperienze non ancora condivise o da riflessioni sugli spunti emersi.

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