ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA TRANSIZIONE ENERGETICA NEGLI ENTI LOCALI. Avv. Alessandra Spalletti

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1 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA TRANSIZIONE ENERGETICA NEGLI ENTI Avv. Alessandra Spalletti

2 Quadro normativo di riferimento Europeo Nazionale Regionale Locale Transizione energetica negli Enti Locali Avv. Alessandra Spalletti 2

3 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA Articolo 194 del trattato sul funzionamento dell'unione europea (TFUE), TITOLO XXI, ENERGIA 1. Nel quadro dell'instaurazione o del funzionamento del mercato interno e tenendo conto dell'esigenza di preservare e migliorare l'ambiente, la politica dell'unione nel settore dell'energia è intesa, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, a: a) garantire il funzionamento del mercato dell'energia, b) garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico nell'unione, c) promuovere il risparmio energetico, l'efficienza energetica e lo sviluppo di energie nuove e rinnovabili, d) promuovere l'interconnessione delle reti energetiche. Avv. Alessandra Spalletti 3

4 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA 2. Fatte salve le altre disposizioni dei trattati, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, stabiliscono le misure necessarie per conseguire gli obiettivi di cui al paragrafo 1. Tali misure sono adottate previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni. Esse non incidono sul diritto di uno Stato membro di determinare le condizioni di utilizzo delle sue fonti energetiche, la scelta tra varie fonti energetiche e la struttura generale del suo approvvigionamento energetico, fatto salvo l'articolo 192, paragrafo 2, lettera c) (misure aventi una sensibile incidenza sulla scelta di uno Stato membro tra diverse fonti di energia e sulla struttura generale dell'approvvigionamento energetico del medesimo) 3. In deroga al paragrafo 2, il Consiglio, deliberando secondo una procedura legislativa speciale, all'unanimità e previa consultazione del Parlamento europeo, stabilisce le misure ivi contemplate se sono principalmente di natura fiscale. Avv. Alessandra Spalletti 4

5 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA Per la realizzazione degli obiettivi della politica energetica europea sono stati creati: strumenti di mercato (imposte, sovvenzioni e sistema di scambio di quote di emissione di CO2); sviluppo delle tecnologie energetiche (efficienza energetica - energie rinnovabili - tecnologie a basso contenuto di carbonio riduzione al riscaldamento del clima) strumenti finanziari comunitari Avv. Alessandra Spalletti 5

6 Rapporto Burtland commissione mondiale per l ambiente, 1987 Sviluppo sostenibile sviluppo che consente alle generazioni presenti di soddisfare i propri bisogni senza compromettere le capacità delle generazioni future Avv. Alessandra Spalletti 6

7 Il consumo di energia è in costante aumento nelle città e ad oggi, a livello europeo, tale consumo è responsabile di oltre il 50% delle emissioni di gas serra causate, direttamente o indirettamente, dall uso dell energia da parte dell uomo. Avv. Alessandra Spalletti 7

8 Direttive dalla Comunità Europea Pacchetto Clima-Energia Le Direttive che compongono il Pacchetto Clima-Energia sono: Direttiva Fonti Energetiche Rinnovabili (Direttiva 2009/28/EC); Direttiva Emission Trading (Direttiva 2009/29/EC); Direttiva sulla qualità dei carburanti (Direttiva 2009/30/EC); Direttiva Carbon Capture and Storage - CCS (Direttiva 2009/31/EC); Decisione Effort Sharing; (Decisione 2009/406/EC); Regolamento CO2 Auto (Regolamento 2009/443/EC) Direttiva Efficienza Energetica (Dir. 2012/27/EU). Avv. Alessandra Spalletti 8

9 L Unione Europea (UE) si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico. Avv. Alessandra Spalletti 9

10 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA Atti normativi volti a raggiungere entro il 2020 la riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica, del 20% dell intensità energetica tramite azioni di efficienza energetica e di incremento del 20% della copertura dei consumi finali di energia con fonti rinnovabili. Gli obiettivi del Pacchetto Clima-Energia sono inseriti anche nella prospettiva di più lungo termine indicata dalla Commissione Europea, la Roadmap2050 elaborata il 15 dicembre 2011 e la cui risoluzione è stata votata dal Parlamento Europeo il 14 marzo Tale documento pone quale obiettivo a lungo termine la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dall 80% al 95% entro il 2050 rispetto ai livelli del Avv. Alessandra Spalletti 10

11 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA Normativa nazionale: D. Lgs. 28/2011: Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE; Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 28/12/2012: Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 15/03/2012: Definizione e qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle regioni e delle provincie autonome (c.d. Burden Sharing). Avv. Alessandra Spalletti 11

12 Riparto di competenze tra Stato e Regioni: art. 117 della Costituzione La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: ( ) s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali Avv. Alessandra Spalletti 12

13 Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l'unione europea delle Regioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali... Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. Avv. Alessandra Spalletti 13

14 a funzione energia dei Comuni (manca una definizione esplicita nella normativa ma si deduce, in via indiretta, dalle disposizioni vigenti) Tuttavia l importanza del locale come strategia viene riscontrata sia nei documenti europei, laddove si legge: com è indispensabile che ogni livello di governo sia consapevole della necessità di attuare efficacemente la strategia sul campo, in modo da favorire una crescita intelligente, solidale e sostenibile, e che ciascuno faccia la sua parte introducendo i Avv. Alessandra Spalletti 14

15 Sia nei documenti nazionali (Strategia Energetica Nazionale - SEL): il raggiungimento degli obiettivi in materia di efficienza energetica ha come presupposto fondamentale l organica collaborazione e l azione coordinata di Stato e autonomie locali, sia per il carattere diffuso degli interventi, sia per la ripartizione delle funzioni. Avv. Alessandra Spalletti 15

16 ompetenze dei Comuni ai sensi dell Art. 118 della Costituzione: Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. Avv. Alessandra Spalletti 16

17 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA T.U.E.L. D.lgs. 267/2000 Art. 13 Funzioni 1. Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. 2. Il comune, per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme sia di decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con la provincia. Avv. Alessandra Spalletti 17

18 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA Art. 32 T.U.E.L. Unioni di comuni 1. L'unione di comuni è l'ente locale costituito da due o più comuni, di norma contermini, finalizzato all'esercizio associato di funzioni e servizi. Ove costituita in prevalenza da comuni montani, essa assume la denominazione di unione di comuni montani e può esercitare anche le specifiche competenze di tutela e di promozione della montagna attribuite in attuazione dell'articolo 44, secondo comma, della Costituzione e delle leggi in favore dei territori montani. Avv. Alessandra Spalletti 18

19 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA 2. Ogni comune può far parte di una sola unione di comuni. Le unioni di comuni possono stipulare apposite convenzioni tra loro o con singoli comuni. 3. Gli organi dell'unione, presidente, giunta e consiglio, sono formati, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, da amministratori in carica dei comuni associati e a essi non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni e indennità o emolumenti in qualsiasi forma percepiti. Il presidente è scelto tra i sindaci dei comuni associati e la giunta tra i componenti dell'esecutivo dei comuni associati. Il consiglio è composto da un numero di consiglieri definito nello statuto, eletti dai singoli consigli dei comuni associati tra i propri componenti, garantendo la rappresentanza delle minoranze e assicurando la rappresentanza di ogni comune. Avv. Alessandra Spalletti 19

20 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA 4. L'unione ha potestà statutaria e regolamentare e ad essa si applicano, in quanto compatibili e non derogati con le disposizioni della legge recante disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, i princìpi previsti per l'ordinamento dei comuni, con particolare riguardo allo status degli amministratori, all'ordinamento finanziario e contabile, al personale e all'organizzazione. Lo statuto dell'unione stabilisce le modalità di funzionamento degli organi e ne disciplina i rapporti. In fase di prima istituzione lo statuto dell'unione è approvato dai consigli dei comuni partecipanti e le successive modifiche sono approvate dal consiglio dell'unione. 5. All'unione sono conferite dai comuni partecipanti le risorse umane e strumentali necessarie all'esercizio delle funzioni loro attribuite. ( ) Avv. Alessandra Spalletti 20

21 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA LEGGE 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» (DDL Delrio) 85. Le province di cui ai commi da 51 a 53, quali enti con funzioni di area vasta, esercitano le seguenti funzioni fondamentali: a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza. N.B. dal 1º gennaio 2015 le città metropolitane subentrano alle province omonime Avv. Alessandra Spalletti 21

22 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA Attualmente siamo in attesa della riforma del titolo V della Costituzione. Tuttavia anche se la tematica dell energia passasse dalla legislazione concorrente a quella esclusiva dello Stato, comunque le Regioni manterrebbero su tale materia competenze indirette, infatti manterrebbero comunque il ruolo di ente territoriale demandato alla programmazione ed al controllo del territorio e dell ambiente. Inoltre le regioni comunque continuerebbero ad essere titolari degli obblighi derivanti dalla politica energetica comunitaria (burder sharing regionale) e dagli accordi Internazionali (Protocollo di Kyoto). Avv. Alessandra Spalletti 22

23 I governi regionali e locali hanno anche un importante ruolo nel promuovere la produzione di energia a livello locale, l utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile, la realizzazione di progetti sulle energie rinnovabili fornendo supporto finanziario alle iniziative locali. Avv. Alessandra Spalletti 23

24 ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA Il Patto dei Sindaci Stipulato al fine di riunire in una rete permanente le città che intendono avviare un insieme coordinato di iniziative per la lotta ai cambiamenti climatici. Obiettivo principale del Patto dei Sindaci è la riduzione di oltre il 20% delle emissioni di gas climalteranti entro il In particolare attraverso il patto dei sindaci i le città firmatarie del patto si sono impegnate sui temi riguardanti la mobilità sostenibile, la produzione di energia da fonte rinnovabile, la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati e la sensibilizzazione dei cittadini in tema di consumi energetici Avv. Alessandra Spalletti 24

25 I firmatari del Patto dei Sindaci devono approvare, entro un anno dall adesione, un Piano d Azione per l energia sostenibile (SEAP), contenente l insieme coordinato di azioni che intendono porre in atto. Avv. Alessandra Spalletti 25

26 La sottoscrizione del Patto dei Sindaci implica la partecipazione attiva alla Conferenza annuale UE dei Sindaci per un Energia Sostenibile in Europa; la diffusione del messaggio del Patto nelle sedi appropriate, la presentazione, su base biennale, di un Rapporto sull attuazione del SEAP ai fini di una valutazione, includendo in essa le attività di monitoraggio e verifica effettuate. Avv. Alessandra Spalletti 26

27 Il 4 maggio 2010 il sindaco Gianni Alemanno ha firmato a Bruxelles il Patto dei Sindaci delle città europee (Covenant of Mayors). L Amministrazione Capitolina ha concentrato il proprio ambito di intervento sulla produzione locale di energia, le energie rinnovabili integrate, i trasporti e la mobilità sostenibile, la riqualificazione edilizia e l efficienza energetica, l illuminazione pubblica e l attuazione di buone pratiche di risparmio energetico. Avv. Alessandra Spalletti 27

28 Inoltre tali interventi sono stati suddivisi in tre aree d intervento: 1. azioni sotto la diretta responsabilità di Roma Capitale, 2. azioni sotto la diretta responsabilità di società del Gruppo Roma Capitale e 3. azioni sotto la diretta responsabilità di soggetti privati (sia imprese che cittadini) Avv. Alessandra Spalletti 28

29 La transizione energetica negli enti locali: Roma Capitale L Assemblea Capitolina ha deliberato in data 07/03/2013 con Delibera n. 10 l approvazione del Piano d Azione per l Energia Sostenibile (PAES/SEAP), con l obiettivo di adottare gli interventi volti a ridurre le emissioni di gas climalteranti. Avv. Alessandra Spalletti 29

30 La progettazione delle azioni deve essere basata su un inventario delle emissioni che permetta di calcolare le emissioni del territorio comunale nell anno di riferimento (Baseline( Emission Inventory (BEI) che costituisce una fotografia della situazione energetica comunale rispetto all anno di riferimento adottato ossia il 2003) ) e di individuare gli obiettivi di riduzione. Avv. Alessandra Spalletti 30

31 Nel dettaglio con l adesione al Patto dei Sindaci e la presentazione del SEAP, la città di Roma si è impegnata, in particolare, a: - mettere in atto una serie di progetti sull energia rinnovabile e sull energia sostenibile nei contesti urbani; - intervenire sulla pianificazione territoriale e l organizzazione del sistema dei trasporti, sullo sviluppo urbano e con l introduzione nel regolamento edilizio di standard energetici e la regolazione dell uso dei sistemi ad energia rinnovabile negli edifici. Avv. Alessandra Spalletti 31

32 informare, formare e motivare i cittadini, i professionisti e gli altri stakeholder locali su come poter utilizzare l energia in maniera più intelligente. - informare periodicamente la Commissione europea sullo stato di avanzamento del Piano stesso. Avv. Alessandra Spalletti 32

33 Tra le principali azioni previste, si annoverano, in sintesi: - il settore edilizio - un sistema di mobilità - l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili,, che permettono di ridurre la dipendenza da fonti energetiche tradizionali non rinnovabili come i combustibili fossili e di attuare una politica di effettiva riduzione delle emissioni di gas serra Avv. Alessandra Spalletti 33

34 - una politica di acquisti verdi (Green Public Procurement); - la produzione di elettricità su base locale come fattore chiave della politica di diversificazione delle fonti e di sostenibilità ambientale Avv. Alessandra Spalletti 34

35 Grazie dell attenzione: - Avv. Alessandra Spalletti Largo Pannonia, Roma Tel. e Fax 06/ , cell. 329/ alessandra.spalletti@virgilio.it Avv. Alessandra Spalletti 35

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