Nuovo Modello di Sviluppo delle BCC/CRA

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1 Nuovo Modello di Sviluppo delle BCC/CRA Editoriale Futuro da scrivere. E questo il titolo del documento predisposto da Federcasse in preparazione del 14 Congresso Nazionale del Credito Cooperativo tenutosi a Roma dall 8 all 11 dicembre. L evoluzione intensa degli scenari e la velocità inusitata di cambiamento ci impongono l assunzione di comportamenti fino a ieri opportuni e che oggi, invece, sono divenuti indispensabili. Il futuro è tutto da scrivere. Il nostro futuro lo dobbiamo scrivere noi. Il che comporterà capacità di analisi, coraggio di visione e, soprattutto, determinazione nelle scelte. I temi strategici evidenziati nel documento e posti all attenzione delle Banche sono tanti e rilevanti al punto da meritare, singolarmente, una trattazione puntuale e puntigliosa. Prima di sviluppare riflessioni e di elaborare valutazioni sui temi in discussione, penso però che il primo nostro impegno dovrà essere indirizzato al recupero di quelli che sono i principi tradizionali delle Banche di Credito Cooperativo, in termini di ispirazione politica, religiosa, economica e sociale, per poi esplicarli in concrete linee comportamentali capaci di dare risposta alle esigenze sociali ed economiche di oggi. Ogni singola Banca del Movimento dovrebbe agire, nel perseguimento del proprio oggetto sociale, con azioni coerenti con i seguenti principi ed obiettivi: partecipazione democratica; trasparenza comportamentale; spinta aggregativa, intesa quale capacità di creare e di essere un sistema complesso di società autonome e indipendenti, che deve essere ulteriormente coltivata e rafforzata; costante allineamento degli obiettivi da perseguire; radicamento nel territorio; servizio al territorio; servizio alle famiglie, alla piccola e media impresa, alla parte sana dell immigrazione. Tutto questo processo dovrà essere accompagnato da una evoluzione culturale e manageriale perché la qualità del Credito Cooperativo è in funzione, soprattutto, della qualità delle persone. È una questione di cultura e di identità. Se chi non sa, impara, chi non è, difficilmente diventa. Dobbiamo, quindi, essere dentro i valori e la cultura delle BCC e non pensare che sia sufficiente applicare al Credito Cooperativo modelli esportati da altre banche. Giovanni Vianello Presidente del Consiglio d Amministrazione

2 DA VENEZIA A ROMA: IL CREDITO COOPERATIVO SCRIVE IL FUTURO di Antonio Biasioli Direttore Generale Ho partecipato ai due momenti di riflessione del Credito Cooperativo Veneto e Nazionale tenutesi rispettivamente a Venezia ed a Roma di recente. Quando andiamo in stampa con il nostro periodico ancora non sono usciti gli atti relativi. Cerco comunque di offrire ai nostri soci alcune sottolineature alle tante riflessioni sentite, apprezzate e fatte. Guardando alla nostra esperienza di Bancadria mi sento di affermare quanto torni ancora importante per tutti noi mantenere un identità che forse nel tempo si è sbiadita o appannata. Direi che mi sono fatto la convinzione che un po di umiltà a tutti non farebbe male e che tornare indietro, quasi all origine, aiuterebbe forse a trovare qualche risposta a molte domande. Concretamente significa appropriarci ancora e decisamente del nostro modello di banca del territorio, attenta alle famiglie ed alle piccole imprese, che impiega là dove raccoglie, che sta lontana dalle avventure dei facili guadagni e dei fuori zona, incoerenti con il nostro modello e troppo spesso apportatrici di elevati rischi, che pone la centralità del rapporto mutualistico come fattore competitivo, perché questo è e rimane il nostro core business, il nostro vero dna. Occorre poi riqualificare la capacità di gestire il credito, nelle strategie e nelle politiche di assunzione del rischio, così come nella gestione del relativo processo e nella capacità di valutare e prezzare il rischio creditizio, elevando la qualità professionale delle risorse. Un altro degli aspetti che ritengo di evidenziare e che è emerso con decisione è la natura della cooperativa di credito, legata strettamente al socio, che la costituisce e la conferma. Un nuovo rapporto con i soci va sicuramente ripensato alla luce di una reciprocità. Il socio è la Banca e non è possibile che tra i doveri del socio non venga rispettata l operatività con la cooperativa cui è iscritto. Questo snatura il rapporto, questo penalizza la Banca. Anche la Banca trovandosi favorita dal rapporto del socio migliora sicuramente il servizio e le convenienze al socio stesso. Si tratta, secondo la mia opinione, di un cambio di mentalità che oramai, come è stato da più parti detto, si ritiene necessario. Al centro della Bcc quindi i soci. E soci più consapevoli che operano in modo significativo, migliorano la cooperativa e rendono indirettamente un miglior servizio al territorio ed alla sua economia. Un socio consapevole di partecipare ad un iniziativa economica e sociale positiva per il territorio e per la comunità merita tutta l attenzione dei vertici della Banca.

3 Dove nascono i progetti in armonia con l ambiente AMBIENTE TERRITORIO Adria Piazza C.Grotto, Adria (Ro) Tel Fax BANCADRIA Adria Corso Mazzini, Adria (Ro) Tel Fax

4 VIA RUZZINA UN PREMIO NAZIONALE SEMPRE PIU APPREZZATO L ultima edizione del Premio di pittura Via Ruzzina è stato un successo di partecipanti e di richiamo per la città di Adria. Bancadria, come ha scelto di fare da alcuni anni, sponsorizza il primo premio che quest anno è stato assegnato al pittore friulano Nevio Canton con l opera: Le barche a fiume piccolo (nella foto sotto). La motivazione della giuria è stata: L opera si inserisce in un filone di ricerca che rispetta il rapporto tra l uomo ed il paesaggio. Il protagonismo delle cose semplici si accorda con una ricercata ingenuità dell insieme. A consegnare il Premio Bancadria il Consigliere, Luciano Fantinati, nella foto in alto, che a nome della Banca si è complimentato con l autore. Per la Banca si è trattato di una concreta manifestazione del suo progetto culturale teso sempre più a far emergere novità artistiche e momenti culturali significativi ed originali. Ci teniamo a questo Premio ed apprezziamo il lavoro della Pro Loco con in testa la Presidente Letizia Guerra perché oggi cresce d importanza, ha affermato il Presidente Giovanni Vianello.

5 IL GEMELLAGGIO ENTRA NEL VIVO Coinvolgimento sinergico con la scuola per offrire un occasione di lavoro ai giovani Lo scorso mese di settembre seconda visita, in terra di Puglia, alla Banca gemellata di Alberobello/Sammichele di Bari per definire le azioni concrete a fronte del Patto di gemellaggio. Con questo atto, i componenti del Consiglio di Amministrazione e la Direzione Generale, hanno inteso ricambiare la visita del luglio scorso in occasione della Fiera del Pane di Loreo, dove alcuni consiglieri della BCC di Alberobello si sono fatti accompagnatori di un gruppo di artigiani pugliesi che hanno proposto alla comunità locale i prodotti tipici della loro terra. Tra i risultati della visita merita particolare attenzione la ricerca di soluzioni a favore dei giovani, con uno scambio di opportunità di formazione e di studio in collaborazione con gli istituti alberghieri e professionali di agraria che sono presenti ed operano nei rispettivi territori di competenza. Siamo giunti, spiega il Presidente Giovanni Vianello, a concretizzare un azione rivolta alle nuove generazioni che oggi, sempre di più, incontrano grandi problemi per l inserimento nel mondo del lavoro e questo lo abbiamo realizzato in stretta sinergia con gli istituti scolastici. Abbiamo pensato al grande tema, quanto mai attuale, del ricambio generazionale che responsabilmente sentiamo vivo in entrambi i territori. E dentro questa problematica che si inserisce il nostro contributo al mondo della scuola, quale concreta e responsabile risposta alle intese raggiunte con il Patto; un contributo per essere vicini alle nuove generazioni. Al momento sono già stati definiti i contatti con le Direzioni ed a breve pensiamo di stipulare le convenzioni con gli istituti dando così concreto avvio al progetto già a partire dal prossimo anno scolastico. (particolari vetrate Santuario dedicato a San Padre Pio da Pietrelcina - San Giovanni Rotondo)

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7 NEL RICORDO DEL NOVEMBRE 1951 E una ricorrenza che ha conosciuto ampissima diffusione attraverso tutti i media nazionali, dalle televisioni, alla carta stampa, alla rete. Oggi come Bancadria non ci sentiamo di dimenticarla perché a quell epoca, come Casse Rurali (Santa Maria Assunta e Cattedrale), eravamo già presenti ad Adria e sul territorio deltizio, conoscendo la triste esperienza degli alluvionati. Si riporta da una pubblicazione, in occasione del 110 anniversario della fondazione della Santa Maria Assunta, una foto a documentazione di quell evento (vedi foto in alto). L alluvione fu una realtà molto triste che a ricordarla ancora viene una forte emozione. Come Banca abbiamo preferito non fare discorsi ma essere presenti silenziosamente in uno speciale monografico del quotidiano La Voce di Rovigo (riportato a destra). Come sempre vicini alla gente del Delta.

8 NOTIZIE FLASH f inetic IL PRIMO FINANZIAMENTO CHE PREMIA IL MERITO Sarà la filiale di Loreo a fare da apripista ad una stagione di ammodernamenti ed adeguamenti delle nostre filiali. Infatti con la ristrutturazione di un fabbricato acquistato nella zona dell attuale filiale, tra alcuni mesi, si potrà migliorare il servizio alla clientela, attraverso una filiale più moderna ed efficente. Dopo Loreo seguiranno Bottrighe, con una quanto mai necessaria ristrutturazione della attuale sede e Cavarzere, dove invece si è alla ricerca di un adeguato fabbricato che renda migliore la presenza di Bancadria, in una piazza assai importante. Rinnovata partecipazione all iniziativa de I lunedì della biblioteca di Adria che nell edizione appena terminata hanno affrontato i temi legati al 150 dell Unità d Italia. Bancadria ha ritenuto di essere così presente sul territorio nel ricordo di un momento storico legato alla nostra patria. f inetic family premia il merito Le parole dell economia, un iniziativa del quotidiano Il Gazzettino che la Banca ha voluto sostenere condividendone le finalità e gli scopi. In un periodo storico in cui l economia usa il suo linguaggio e l informazione non rende un servizio perché ai più risultano tanti termini sconosciuti, l iniziativa del quotidiano invece ha spiegato ai lettori quei termini avulsi ed incomprensibili, facendo un servizio d informazione molto apprezzato e pertanto condiviso.