FAC THE LAST RESORT. a cura di: Ing. Mauro Moroni

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1 FAC THE LAST RESORT a cura di: Ing. Mauro Moroni

2 FAC L ultima spiaggia Mentre il fotovoltaico si avvia verso la maturità, che corrisponde al traguardo della grid parity, il mercato vive una fase di transizione e rallentamento e l attenzione è posta principalmente sulle accettazioni definitive degli impianti allacciati tra la fine del 2012 e l inizio del Molti EPC hanno infatti realizzato impianti performanti mentre altri si trovano ancora oggi a dover fare i conti con opere non realizzate a regola d arte, materiali di scarsa qualità e problematiche di tipo amministrativo e legate all ottenimento degli incentivi. L esperienza accumulata da M&P, che ha ormai raggiunto i 700MW tra impianti verificati e progettati, permette di analizzare punto per punto le maggiori criticità riscontrate durante i controlli effettuati negli ultimi anni. GLI ASPETTI AMMINISTRATIVI Per quanto riguarda la parte amministrativa sono quattro gli aspetti più importanti da tenere in conto. Il primo riguarda la completezza della documentazione inviata durante la fase di richiesta dell incentivo. Il GSE infatti può effettuare controlli a campione sugli impianti durante l intera fase di esercizio e senza alcun preavviso per verificare la completezza e la veridicità della documentazione. Nel caso vengano riscontrate rilevanti violazioni il GSE può procedere a far decadere gli incentivi, nonché il recupero delle somme già erogate (art. 42 d.lgs. 28/2011). Il secondo aspetto da non sottovalutare è il corretto sviluppo dell iter autorizzativo, in particolare riguardo la fase esecutiva e di fine lavori. In fase esecutiva può accadere che eventuali varianti in corso d opera rispetto al progetto autorizzato non vengano né autorizzate né comunicate alle autorità competenti (ad esempio la potenza dell impianto, il numero e la tipologia dei moduli ecc). In alcuni casi è possibile regolarizzare tali varianti sottoponendole agli enti prima della trasmissione della data di fine lavori. In altri casi, soprattutto in presenza di varianti sostanziali abbinate a vincoli territoriali o dove è già stata affrontata una procedura di valutazione di impatto ambientale tale regolarizzazione può non avvenire.

3 In questi casi potrebbe essere richiesta una nuova valutazione dei progetti, che determinerebbe un allungamento dell iter autorizzativo che, oltre all incertezza dell esito, porterebbe un sicuro danno economico. Terzo aspetto da tenere in conto è il mancato o incompleto rispetto delle prescrizioni tecniche contenute nel titolo autorizzativo alla costruzione e alla gestione dell impianto. Durante le verifiche effettuate dalla nostra struttura abbiamo riscontrato che la disposizione più spesso disattesa riguarda la realizzazione delle opere di mitigazione dell impatto visivo, ossia la piantumazione e la successiva manutenzione di siepi e arbusti in numero e posizione tali da attenuare la visuale dell impianto soprattutto da punti di vista privilegiati, garantendo così un più armonico inserimento della struttura nel contesto paesaggistico. Nel caso di un accertamento da parte degli Enti Competenti il proprietario dell impianto, oltre a dover realizzare immediatamente le opere, viene sottoposto a sanzione amministrativa.

4 PROBLEMATICHE PROGETTUALI Una delle principali criticità dal punto di vista progettuale riguarda l errato dimensionamento delle strutture di sostegno dei moduli e del sistema di ancoraggio a terra o alle coperture. In questi casi il rischio di collasso diventa importante, soprattutto in caso di sovraccarichi dovuti a neve o vento. Se infatti i carichi considerati in fase di progetto sono inferiori a quelli previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008) anche eventi non eccezionali possono mettere in crisi la tenuta statica delle strutture (foto 1,2,3). Questo tipo di problematica è più comune negli impianti a terra, ma è riscontrabile anche negli impianti realizzati su tetto e su pensiline già esistenti, per i quali non viene eseguita un opportuna verifica di idoneità statica. Nel caso di errori di progettazione l assicurazione può non essere tenuta a risarcire gli eventuali danni. Foto 1: moduli strappati dalla struttura di sostegno dalle raffiche di vento Foto 2: impianto a terra collassato per il carico da neve Foto 3: impianto su pensilina collassato per il carico da neve

5 Per quanto riguarda le criticità del sistema elettrico le problematiche possono essere molteplici e vanno da un errata configurazione dei moduli ad un carente dimensionamento dei quadri elettrici, ad un installazione degli inverter non correttamente eseguita per distanze funzionali e temperature di funzionamento, al mancato rispetto delle condizioni di sicurezza prescritte dalla normativa. Per garantire la sicurezza elettrica dell impianto è sempre importante verificare la conformità e l idoneità di quei componenti che sono a protezione dei contatti, diretti e indiretti, e il coordinamento delle protezioni da sovraccarico e corto circuito, sia sul lato corrente alternata che sul lato corrente continua. Altre importanti componenti da verificare sono quelle che riguardano il sistema di monitoraggio da remoto (calibratura del sensore di irraggiamento) e l efficacia del sistema antintrusione e di video sorveglianza. Un controllo su questo tipo di problematiche è più che auspicabile, soprattutto in caso di impianti di grandi dimensioni.

6 Problematiche di tipo realizzativo Le criticità più diffuse dal punto di vista realizzativo, dovute a una realizzazione dei lavori non a regola d arte e ad una direzione lavori poco accurata, consistono nella cattiva posa in opera dei vari componenti dell impianto. I casi più frequenti sono legati all errata installazione degli elementi di ancoraggio dei moduli alle strutture (foto 4), alla sistemazione caotica dei cavi (foto 5), alla mancata installazione di una protezione meccanica per inverter o quadri di campo al fine di ridurre la radiazione solare diretta. Queste criticità possono causare rotture frequenti con notevoli riduzioni delle vite utili dei componenti utilizzati, oltre che perdite di garanzia derivanti dall errato montaggio dei moduli, caso che si presenta di frequente quando questi ultimi sono installati su copertura. Foto 4: cattivo ancoraggio modulo-struttura Foto 5: posa in opera dei cavi non a regola d arte

7 Nella maggior parte degli impianti a terra una delle principali criticità rilevate riguarda la mancata realizzazione di opere di regimazione delle acque meteoriche. Questo tipo di interventi è costituito in genere da trincee drenanti o canali a cielo aperto in terra o rivestiti, necessari specialmente nei casi in cui la morfologia della zona e la composizione litologica del terreno rendano l area sensibile a fenomeni di dilavamento e di erosione superficiale (foto 6). In presenza di piogge consistenti possono insorgere fenomeni di accumulo ed impaludamento dei locali tecnici nonché l instabilizzazione delle strutture, specie se infisse, dovuta all erosione superficiale o a movimenti franosi (foto 7). Foto 6: assenza di opere di regimazione e innesco di fenomeni di Erosione Foto 7: assenza di opere di regimazione e innesco di fenomeni franosi

8 PROBLEMATICHE DERIVATE DALL UTILIZZO DI MATERIALI DI SCARSA QUALITÀ Le principali criticità legate ai materiali sono tipiche del componente principale ovvero del modulo fotovoltaico. Quest ultimo infatti può presentare celle difettose, altrimenti chiamate hot spot (foto 8 e 9) che sono riscontrabili tramite analisi termografiche, oltre che il sempre più diffuso effetto bava di lumaca, riconoscibile anche a occhio nudo dalla presenza di una striatura superficiale (foto 10). Se la presenza di questi difetti viene accertata e se sono riscontrabili significativi cali di potenza dei moduli analizzati si possono far valere le garanzie di prodotto. Foto 8: hot spot Foto 9: malfunzionamento diodo by-pass Foto 10: effetto bava di lumaca

9 Altri materiali di scarsa qualità presenti nell impianto possono essere gli inverter, i trafo e soprattutto le strutture di sostegno, generalmente in acciaio zincato o alluminio. Su queste ultime strutture frequentemente si possono riscontrare corrosioni degli elementi metallici (foto 11) che possono verificarsi già dai primi mesi di esercizio. Questo tipo di fenomeno può andare ad inficiare la durata dell impianto nel tempo dal punto di vista della resistenza meccanica. Foto 11: corrosione di un elemento in acciaio

10 Conclusioni Le problematiche descritte nel presente articolo possono essere individuate e quindi contestate in sede di prove di accettazione definitiva dell impianto. Prima della sottoscrizione del (FAC) certificato di accettazione definitiva è quindi importante valutare le condizioni generali dell impianto, le quali comprendono anche la verifica dei requisiti contrattuali EPC. Rispetto a un normale collaudo queste verifiche devono essere molto più approfondite così come stabilito dalla norma CEI 82-25, e devono includere almeno: ispezione completa dell impianto (CEI EN 62446), prove strumentali sulle componenti elettriche sia sul lato AC che sul lato DC (CEI EN 62446), indagini termografiche sui moduli e sui quadri elettrici svolte da personale certificato (UNI EN 473), misura curva caratteristica del modulo o della stringa (CEI EN 60891), misura del Performance Ratio (CEI EN 61724), valutazioni dei sistemi di antintrusione e videosorveglianza (CEI 79-3), valutazione del rispetto delle principali normative vigenti in materia di sicurezza (d.lgs. 81/2008 e D.P.R. 554/99). Verifica dell accuratezza di misura dei sensori di irraggiamento presenti sul campo confrontati con piranometro di riferimento Inoltre, sulla base di quando precedentemente esposto, è necessaria anche una verifica approfondita della documentazione a corredo dell impianto: Titolo autorizzativo ed elaborati allegati Documentazione relativa alla connessione alla rete Elaborati As-Built Schede tecniche componenti principali Fascicolo dell opera Documentazione GSE Per questo possiamo dire che il FAC si configura come un Last resort ovvero come un ultima spiaggia per intervenire con le verifiche eseguite da un Advisor indipendente che certifichi lo stato dell impianto e delle relative componenti, al fine di limitare al massimo le sgradite sorprese che nel tempo potrebbero verificarsi.

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