I SINTOMI PRINCIPALI NELLE CURE PALLIATIVE

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1 I SINTOMI PRINCIPALI NELLE CURE PALLIATIVE

2 OBIETTIVI DELL ASSISTENZA IN CURE PALLIATIVE Identificare i sintomi comuni associati all'assistenza di fine vita Descrivere la diversa posologia dei farmaci utili ad alleviare tali sintomi ed i rispettivi effetti collaterali Valutare la risposta del paziente Insegnare al paziente quanto concerne la terapia in atto Comunicare tutto questo in equipe

3 IL DOLORE

4 CLASSIFICAZIONE DEL DOLORE Dolore nocicettivo: dolore prodotto dagli stimoli che danneggiano o possono danneggiare i tessuti. Il dolore e prodotto dall'attivazione dei nocicettori. Somatico: (pelle, muscolo, osso): sensazione dolorosa acuta, localizzata, continua, pulsante o come pressione Viscerale: sensazione dolorosa mal localizzata, crampiforme, o urente, profonda, riferita anche ad aree distanti Dolore neuropatico: ogni dolore acuto o cronico che si suppone sia sostenuto da un processo somatosensoriale aberrante nel sistema nervoso periferico o centrale. sensazione dolorosa urente, parossistica, come scossa elettrica. Può essere associato a parestesia, allodinia, iperalgesia

5 VALUTAZIONE DEL DOLORE fallimento di un'adeguata valutazione del dolore porta spesso a scarso controllo della sintomatologia il dolore severo non controllato e un'emergenza medica Localizzazione Dove fa male? Si irradia da qualche parte? Severità Quanto e forte? Quanto la limita nella vita quotidiana? Fattori temporali C'e tutto il tempo o va e viene? Peggiora in alcuni particolari momenti del giorno o della notte? Fattori che alleviano/aggravano Cosa migliora il dolore? Risponde ai farmaci? Cosa lo peggiora? Qualità Che tipo di dolore e? A cosa assomiglia?

6 Scale per la valutazione del dolore Unidimensionali: forniscono informazioni riguardo l'intensità del dolore nelle ultime 24 ore

7 Scale per misurare intensità del dolore Scale analogiche (VAS) Scale verbali (VRS)

8 Scale per misurare intensità del dolore Scale numeriche (NRS)

9 Nel paziente con difficoltà a comunicare Nella valutazione del dolore con compromissione cognitiva: PAINAD

10 La Dispnea

11 Definizione Può essere definita sinteticamente come una sgradevole consapevolezza del proprio respiro, oppure la sofferenza causata dalla difficoltà a respirare, che riduce significativamente la qualità di vita del soggetto. La dispnea è un sintomo che spaventa il paziente che lo sperimenta e i famigliari o amici che assiste il paziente.

12 Cosa crea nel paziente? Ansia Panico Senso di soffocamento Paura di morire

13 Cause dovute al tumore Coinvolgimento parenchima primitivo o metastatico Ostruzione vie aeree da causa intrinseca ed estrinseca Sindrome mediastinica Versamento pleurico.

14 Legata indirettamente dal Cachessia tumore Anemia Embolia polmonare Polmonite

15 Dovuta a trattamenti Chirurgici Radioterapici Chemioterapici

16 Da patologie concomitanti Ansia Asma BPCO Pneumotorace Fibrosi polmonare

17 Misurazione della dispnea Si possono utilizzare delle scale verbali (per es. un po'; molto; moltissimo;) o scale numeriche da 0 (nessuna fatica a respirare) a 10(la fatica a respirare peggiore)

18 Interventi non farmacologici Spiegare al paziente e alla famiglia cosa sta succedendo. Mantenere un comportamento calmo e rassicurante. Insegnare ai pazienti dei semplici esercizi di rilassamento. Posizionare il paziente nel modo più confortevole possibile, limitando gli sforzi all indispensabile. Evitare che l aria della stanza in cui soggiorna il malato sia troppo secca o umida o troppo calda. I malati riferiscono di aver sollievo con l aria fresca in faccia, spesso chiedono di aprire la finestra, lo stesso risultato si può ottenere con un ventilatore. E utile mantenere umide le mucose del cavo orale, soprattutto se il paziente respira a bocca aperta o fa uso di ossigeno.

19 Rantolo tracheale E presente in percentuale del 23% al 90% nei pazienti sono vicini alla morte, descrivibile con respiro stertoroso e rumoroso dato dalle secrezioni presenti nell ipofaringe trachea. Molto in dubbio che crea un fastidio al paziente perché per la maggioranza la persona è incosciente. Il coretto trattamento del rantolo è perciò rivolto soprattutto a ridurre la sofferenza dei famigliari o di chi sta accanto al paziente.

20 Varietà di rantolo Rantolo orofaringeo è causato da secrezioni tracheali alte; risponde bene alle terapie. Pseudo rantolo è causato da secrezioni delle basse vie aeree, refrattario al trattamento usuale.

21 Cause di rantolo E dovuto all incapacità di deglutizione della saliva e/o all impossibile espulsione delle secrezioni dell albero respiratorio in malati troppo deboli per tossire o in stato di incoscienza.

22 Scale di misurazione Scala di misurazione del rantolo che va da 0 al 3 (zero = non avvertibile; 1= udibile solo molto da vicino; 2= chiaramente udibile ai piedi del letto; 3= chiaramente udibile dalla porta della camera del malato).

23 Delirium Alterazioni acute della funzione cognitiva e del livello di vigilanza (viene definito come stato confusionale acuto). Disfunzione cerebrale globale con interessamento dell attenzione e della coscienza, del ciclo sonno veglia, del pensiero della memoria, della percezione).

24 Cause del delirio Neoplasie primitive del sistema nervoso Neoplasie secondarie del sistema nervoso Complicanze non metastatiche del cancro Encefalopatia metabolica da insufficienza epatica, renale, polmonare, Alterazioni elettrolitiche Alterazioni della glicemia Infezioni Alterazioni ematologiche Deficit nutrizionale Effetti collaterali di terapie farmacologiche ( es. ansiolitici, chemioterapici, FANS, anticonvulsivanti, oppioidi)

25 Sintomi del delirio Esordio in genere acuto e conclamato, con alterazione dello stato di coscienza e difficoltà di mantenere l attenzione. Disturbi cognitivi, dell orientamento, della memoria, del linguaggio. Disturbi della percezione, illusioni e allucinazioni specie visive Alterazione della scrittura

26 Diagnosi clinica Raccolta attenta dell anamnesi, oncologica e non, con particolare riferimento ad eventuali precedenti psichiatrici. Modalità di insorgenza del delirium. Revisione di tutta la terapia assunta del paziente prima del delirium. Esame obiettivo generale e neurologico. Valutazione specifica dello stato mentale e di coscienza. Monitoraggio nel tempo.

27 Intervento eziologico Idratazione per correggere squilibri elettrolitici Ipossia Infettivi

28 Intervento ambientale Ambiente tranquillo Supporti visivi e uditivi Illuminazione adeguata La presenza di un famigliare stretto è molto importante. E importane valutare e comprendere appena è possibile le paure del paziente, a tratti assai consapevole del suo stato mentale alterato, ed il bisogno di essere rassicurato.

29 Depressione Nelle fasi avanzate di malattia è estremamente frequente sintomi di tipo depressivo, quali tristezza, demoralizzazione, paura per il futuro, per alcune persone questi sintomi peggiorano e questo può portare a depressione.

30 Sintomi della depressione «Sentirsi giù» gran parte del giorno. Perdere interesse per le cose che piacciono. Non voler intorno altre persone Trovare più difficile prendere decisioni Avere la sensazione di essere inutili Avere la sensazione che non valga più la pena di vivere. Disturbi del sonno e dell appetito.

31 Ansia Riscontro dell ansia è frequente e le cause sono multifattoriali ed è spesso in relazioni con atri sintomi, per cui l identificazione è difficile, di conseguenza se uno accusa sintomi refrattari ad una adeguata terapia, occorre sempre ricercare una concomitante condizione di ansia.

32 Sintomi dell ansia Respiratori: dispnea oppressione toracica. Cardiovascolari: tachicardia dolori atipici al torace. Neuromuscolari: spasmi, tremori agitazione motoria parestesie acufeni. Digestivi: inappetenza nausea dolore addominale di origine non specifica. Neurovegetativi: sudorazione secchezza del cavo orale, turbe del sonno Dolori: soggettivamente più marcati Difficoltà di concentrazione, diminuzione dell attenzione Affettivi: Paura timori tensione anticipazione. Comportamentali: agitazione psichica o motoria incapacità di rilassamento.

33 Trattamento non farmacologico della depressione e ansia Sostegno «Psicologico» Terapia di rilassamento Massaggio Musicoterapia

34 Astenia E una riduzione globale delle prestazioni fisiche e mentali che interferiscono con lo svolgimento delle usuali attività quotidiane. E comune nei pazienti con neoplasia o altre malattie croniche, molto invalidanti.

35 Sintomi della astenia Debolezza generalizzata anche a riposo Inabilità a iniziare determinate attività Scarsa capacità di concentrazione

36 Cause fisiche Anemia Diabete Disidratazione Infezioni Neoplasie maligne Insufficienza renale, cardiaca, epatica,renale

37 Cause psichiche Anoressia Demenza Depressione e ansia Dolore Cronico

38 Cause esterne Effetti di farmaci e poli terapie

39 Nausea e Vomito

40 Definizione La nausea è una sgradevole sensazione di vomito imminente che, spesso si accompagna ad una serie di disturbi, quali sudorazione algida, aumento della salivazione, pallore cutaneo, alterazione del ritmo cardiaco. Il vomito è l atto forzato di espulsione del contenuto gastrico, cui possono associarsi i conati, che sono riflessi spasmodici, ritmici ed inefficaci

41 Cause di nausea e vomito Centrale (interessamento del SNC) Ostruzioni intestinali Disturbi della motilità Infezione, infiammazione Tossiche (es da farmaci)

42 Alcuni quesiti per una diagnosi differenziale E veramente vomito? Era presente anche nausea? Quale caratteristica: colore, odore, del materiale? Quale la frequenza? Quali i volumi? Il sintomo peggiora col movimento? Il paziente potrebbe non assumere farmaci essenziali? E stato esaminato il cavo orale?( mucositi, micosi del cavo orofaringe) E presente dolore colico? L alvo è pervio alle feci e/o ai gas?

43 Interventi non farmacologici Evitare o ridurre i fattori in grado di stimolare l insorgenza della nausea, garantendo un ambiente privo di stimoli fastidiosi (es. forti rumori, luce accecante, visite numerose, odori forti). Eventualmente tentare di distrarre il paziente con attività a lui gradite (es. musica, TV, tecniche di rilassamento). Assistere il paziente durante gli episodi di vomito; prestare particolare attenzione alla respirazione che dovrebbe essere profonda e regolare; far entrare aria fresca in camera; fornirgli l occorrente per risciacquare la bocca.

44 Interventi non farmacologici A dipendenza delle cause e della gravità dei sintomi il paziente può comunque continuare a bere e ad alimentarsi. Alcuni consigli in breve: - cibi graditi al paziente, dunque dieta secondo desiderio del paziente - alimenti preferibilmente freddi poiché hanno di solito un odore meno intenso - pasti piccoli presentati con cura, con la possibilità di qualche spuntino. - può essere utile assumere cibi asciutti che aiutino a riassorbire i succhi gastrici. Aiutare il paziente a verbalizzare quelle che sono le proprie sensazioni per trovare delle soluzioni a lui adeguate. Dovrebbe evitare inoltre di portare abiti stretti che esercitano pressione a livello addominale e/o torace.

45 Stipsi

46 Definizione La stipsi consiste nella diminuzione della frequenza della defecazione e/o una difficoltà fisica nello svuotamento del retto.

47 Cause della stipsi Ambientali Perdita della privacy Posizione scorretta Correlate indirettamente alla neoplasia Inattività fisica Debolezza fisica Ridotta alimentazione Disidratazione Correlate direttamente alla neoplasia Ostruzioni intestinali Ipercalcemia Disfunzione del sistema nervoso

48 Cause della stipsi Psichiatriche Depressione Confusione Delirium Altre cause Farmaci ( es. oppiacei, anticolinergici, antidepressivi). Patologie primarie del colon.

49 Trattamento non farmacologico Mantenere il più possibile una moderata attività fisica. L uso della toilette o della comoda piuttosto della padella e del pannolone.

50 Diarrea L evacuazione di feci con contenuto acquoso maggiore del 70% può essere considerata diarrea insieme con una frequenza di defecazione maggiore di due volte al giorno per almeno tre giorni consecutivi. E un sintomo che va trattato tempestivamente perché può determinare delle conseguenze gravi ( disidratazioni, squilibrio elettrolitico, perdita di albumina).

51 Cause della diarrea Infettive: batteriche, virale micotica. Tossiche: tossinfezioni alimentare, da farmaci. Alimentari: cibi irritanti. Varie: flogosi intestinali.

52 GRAZIE PER L ASCOLTO Equipe Casa Antica Fonte

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