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Virginio Mariani
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1 N /2012 REG.PROV.COLL. N /2011 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3475 del 2011, proposto da: Carmela Cerullo, rappresentata e difesa da se stessa, con domicilio in Napoli, presso Segreteria Tar Campania; contro Comune di Napoli in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocatura Municipale, domiciliata in Napoli, piazza Municipio palazzo san Giacomo ; per l'ottemperanza del giudicato sul decreto ingiuntivo n.8435/2009 emesso dal Tribunale di Napoli il 16/07/2009 Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Napoli ; Viste le memorie difensive; Visto l 'art. 114 cod. proc. amm.; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 9 ottobre 2012 il Cons. Anna

2 Pappalardo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO Parte ricorrente premette: - di avere ottenuto dal Tribunale di Napoli il decreto ingiuntivo nell interesse della società CE.MA.R. 86 a rl, con condanna del Comune di Napoli al pagamento, tra l altro, in favore dell odierno ricorrente quale procuratore antistatario, la somma di euro 950 comprensive di spese, IVA e CPA; - che il suddetto decreto è divenuto definitivo per non essere stata proposta impugnazione; ed in data è stata apposta la formula esecutiva, con rinotifica del titolo in forma esecutiva il ; - che a tutt oggi l Amministrazione non ha effettuato il pagamento del dovuto. Parte ricorrente chiede, quindi, al T.A.R. di disporre l esecuzione del decreto in epigrafe, nominando a tal fine un commissario ad acta che provveda al pagamento, a cura e spese dell Amministrazione intimata. Quest ultima si è costituita in giudizio ed ha eccepita di avere provveduto al riconoscimento del relativo debito fuori bilancio ed alla predisposizione dell atto di liquidazione. In occasione dell adunanza camerale del il ricorso è stato trattenuto in decisione. DIRITTO Osserva il Collegio che nel caso di specie ricorrono i presupposti necessari ai sensi degli artt 112 e 114 c.p.a. per l accoglimento del ricorso, in quanto il decreto in epigrafe, con condanna dell amministrazione resistente tra l altro al pagamento delle spese di lite ed attribuzione al procuratore, è esecutivo come da certificato di cancelleria in data del Tribunale di Napoli,

3 di mancata proposizione del gravame. Peraltro lo stesso Comune intimato ha dedotto di avere pagato la somma recata dallo stesso, relativamente alla sorta capitale, mentre per la parte recante condanna al pagamento delle spese di lite l amministrazione comunale ha solo dedotto di avere provveduto al riconoscimento del debito fuori bilancio, ed alla predisposizione dell atto di liquidazione, ma allo stato non risulta essere avvenuta l erogazione delle somme in favore della odierna ricorrente. L inerzia del Comune è illegittima in quanto in violazione dell obbligo dell autorità amministrativa di conformarsi al giudicato, né il Comune ha provato come sarebbe stato suo onere, l avvenuto adempimento (cfr. in tema di prova dell adempimento ex multis Cass. SS.UU. n /2001). Invero, risulta emesso atto di liquidazione n del ( previo riconoscimento del debito fuori bilancio con atto del che riguarda sia le spese relative all odierno decreto ingiuntivo per euro 810,00 complessivi, sia ulteriore somma per le competenze derivanti da altro DI n. 3177/2009 ), ma non è stato provato di avere dato seguito al pagamento delle somme ivi riconosciute. Peraltro la somma richiesta da parte ricorrente non può essere integralmente affermata spettante, in quanto va depurata di quanto indicato come spese dell atto di precetto. Invero in sede di giudizio di ottemperanza può riconoscersi l'obbligo di corresponsione alla parte ricorrente anche delle spese accessorie ma non di quelle relative all atto di precetto (T.A.R. Sicilia Catania, Sez. III Sent., 28/10/2009, n. 1798; T.A.R. Sardegna, 29/09/2003, n. 1094). Infatti, nel giudizio di ottemperanza le ulteriori somme richieste in relazione a spese diritti ed onorari successivi al decreto ingiuntivo sono dovute solo in relazione alla pubblicazione, all'esame ed alla notifica del medesimo, alle spese relative ad atti accessori, quali le spese di registrazione

4 qualora versate, di esame, di copia e di notificazione, in quanto hanno titolo nello stesso provvedimento giudiziale (T.A.R. Calabria Catanzaro, sez. I, 11 maggio 2010, n. 699; T.A.R. Lazio Latina, sez. I, 22 dicembre 2009, n. 1348; Tar Campania Napoli n. 9145/05 ; T.A.R. Campania Napoli n /03; C.d.S. sez. IV n. 2490/01; Consiglio Stato, sez. IV n. 175/87). Le spese, diritti ed onorari accessorie successive al decreto ingiuntivo azionato sono quindi dovute, nei limiti delle voci suindicate, ma in quanto funzionali all introduzione del giudizio di ottemperanza vengono liquidate, in modo omnicomprensivo, nell ambito delle spese di lite del presente giudizio di esecuzione del giudicato di cui in dispositivo. In particolare, va disatteso il conteggio di parte ricorrente ove include anche le spese di precetto, ma deve essere riconosciuto secondo quanto liquidato in decreto, l importo di euro 108,00 per spese, 410,00 per diritti e 190,00 per onorario, oltre spese generali, IVA e CPA. Conseguentemente va dichiarato l obbligo del Comune di Napoli di dare esecuzione al suindicato giudicato, nei limiti delle somme sopra indicate, non ancora soddisfatte. L amministrazione intimata darà esecuzione a detto obbligo entro giorni sessanta dalla notificazione ad istanza di parte o dalla comunicazione in via amministrativa della presente sentenza. In caso di inutile decorso del termine di cui sopra, si nomina sin d ora il Direttore della Ragioneria territoriale dello Stato di Napoli, con facoltà di delega ad un funzionario dell Ufficio, che entro sessanta giorni dalla scadenza del termine precedente darà corso al pagamento, compiendo tutti gli atti necessari, comprese le eventuali modifiche di bilancio, a carico e spese dell Amministrazione inadempiente. Le spese per l eventuale funzione commissariale andranno poste a carico del Comune intimato e vengono sin d ora liquidate nella somma complessiva di euro 300,00 (trecento/00). Il commissario ad acta potrà

5 esigere la suddetta somma all esito dello svolgimento della funzione commissariale, sulla base di adeguata documentazione fornita all ente debitore. Le spese del presente giudizio, secondo la regola della soccombenza, sono poste a carico dell inadempiente Comune e vanno liquidate nell importo indicato in dispositivo, cui deve aggiungersi il rimborso, in favore della parte che le ha anticipate, delle spese relative al contributo unificato, se ed in quanto effettivamente assolto. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Quarta) dichiara l obbligo del Comune di Napoli di dare esecuzione, nel termine e nei limiti di cui in motivazione, al decreto ingiuntivo in epigrafe; per il caso di ulteriore inottemperanza, nomina Commissario ad acta il Direttore della Ragioneria territoriale dello Stato di Napoli (con facoltà di delega ad un funzionario dell Ufficio), che provvederà, su istanza della parte interessata, nei sensi e nei termini di cui in motivazione; condanna il Comune di Napoli a rifondere al ricorrente le spese del presente giudizio, che liquida in complessivi. 250,00 (duecentocinquanta/00) oltre I.V.A., C.N.A.P. e rimborso spese generali, come per legge. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Napoli nella camera di consiglio del giorno 9 ottobre 2012 con l'intervento dei magistrati: Luigi Domenico Nappi, Presidente Anna Pappalardo, Consigliere, Estensore Fabrizio D'Alessandri, Primo Referendario L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

6 DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 26/10/2012 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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ha pronunciato la presente Pubblicato il 18/06/2018 N. 04027/2018 REG.PROV.COLL. N. 05882/2014 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione