SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA NAZIONALE

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: AMESCI Codice di accreditamento: NZ Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE I CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: Il Rischio sulla carta Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): B 04

2 Obiettivi del progetto: Il progetto qui presentato ha l obiettivo generale di migliorare la sicurezza del Comune di Villaricca attraverso il soddisfacimento dei seguenti obiettivi specifici: Obiettivo specifico n.1: mitigare il rischio territoriale, attraverso: - la rimodulazione della conoscenza dei rischi territoriali; - l aggiornamento delle procedure del piano; - il monitoraggio del territorio. Obiettivo specifico n.2: aumentare le conoscenze, attraverso: - l informazione della popolazione; - l informazione degli Istituti scolastici delle procedure del piano. Per mitigare il rischio territoriale bisogna operare per step successivi: innanzitutto occorre definire le zone a rischio, sfruttando gli studi già effettuati sul territorio; per il rischio sismico è necessario, poiché la durata del progetto non consente di entrare in un dettaglio scientifico rigoroso (che tra l altro, potrebbe anche essere controproducente), definire, rispetto ad un plausibile scenario di evento, le vie di fuga, le zone di attesa e le corrispondenti aree di ricovero, da ricercare in contesti per cui il rischio possa essere considerato nullo, renderle fruibili (pulizia, eliminazione situazioni emergenziali, etc.), e posizionare ai limiti delle zone un opportuna cartellonistica informativa di modo che la popolazione maturi anche, nei confronti della zona individuata, un rispetto maggiore (abbandono di rifiuti, piccoli incendi, etc.) Per il rischio idraulico, invece, la conoscenza delle carte di pericolosità idraulica dell Autorità di Bacino consente di tracciare sul territorio le aree di possibile inondazione ed individuare gli elementi a rischio ed i punti da cui poter effettuare il monitoraggio dei livelli idrici in sicurezza, punto di partenza per l elaborazione del modello di intervento relativo, corroborato dalla presenza sul territorio di cartelli esplicativi del rischio (ad es.: area inondabile, etc.); per il dissesto sotterraneo, invece, è innanzitutto, necessario effettuare una ricognizione dello stato di degrado della cavità sotterranee, mediante reportage fotografico e scheda delle evidenze emergenziali (ampiezza delle fessure, etc.) e cominciare a ragionare sui possibili effetti in superficie, con individuazione dei fabbricati a rischio. Le informazioni così raccolte devono essere esaminate, studiate ed analizzate e riportate sotto forma di procedure nel piano di emergenza (secondo step). Affinché le procedure di emergenza siano attivate quando necessario è importante monitorare il territorio in continuo, per i rischi che possono essere prevedibili; per questo si attiverà un monitoraggio bisettimanale dei 2 canali idrici del territorio, da incrementare nei periodi di massima piovosità e durante i fenomeni piovosi intensi. Per il dissesto sotterraneo, si seguirà l andamento degli indicatori di evento (ad es., l ampiezza delle fessure) mediante l aggiornamento settimanale delle schede di censimento (terzo step). Per aumentare le conoscenze, invece, si è pensato di realizzare degli eventi di manifestazione, opportunamente pubblicizzati (quotidiani locali, locandine) da ripetere nelle zone significative del paese a beneficio della cittadinanza tutta, ed in cui illustrare le attività messe in atto dal Comune per la sicurezza collettiva: le nuove procedure del piano e la segnaletica di supporto. Gli eventi verranno realizzati in numero di 5 in diverse zone della città, per meglio coprire il target di progetto. Contestualmente, per la popolazione scolastica si prevede la realizzazione di segnaletica informativa, specifica a seconda dei destinatari, in cui sono illustrate le aree di attesa competenti per il singolo Istituto e le modalità di raggiungimento della stessa. Il posizionamento della segnaletica può concludere una giornata di incontro plenaria in cui

3 vengono esposti agli alunni dell Istituto i problemi del territorio. Durante queste manifestazione, si provvederà a consegnare agli alunni materiale informativo sui rischi territoriali da acquisire presso altri Enti (Regione, Dipartimento di Protezione Civile). La risoluzione del progetto ed il raggiungimento degli obiettivi specifici può essere seguita mediante il controllo degli indicatori di progetto: Indicatore Cosa indica Valore Informazioni stabili E indicativo della pubblicità della conoscenza delle procedure del piano; indica il numero di 10 cartelloni informativi presenti nel territorio Monitoraggio E indicativo del grado di monitoraggio del sistema idrico locale; esprime il numero di 130 giorni dedicato a questa attività Monitoraggio cavità E indicativo del grado di monitoraggio del sottosuolo locale; esprime il numero di giorni 50 dedicato a questa attività Livello di informazione E indicativo del grado di informazione della popolazione in merito alle procedure del piano; è espresso dal numero di 5 manifestazioni che vengono realizzate a favore della popolazione Livello di indicazione E indicativo della pubblicità delle procedure previste dal piano presso gli Istituti scolastici; è espresso dal numero di Istituti coperti 48 % rispetto al numero totale Tabella 1 - Indicatori di progetto - descrizione della situazione di arrivo Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Nel dettaglio, le azioni e le attività previste per il raggiungimento dei singoli obiettivi specifici sono di seguito descritte: Obiettivo specifico n.1: Attualizzare lo strumento di pianificazione Azione A: Perfezionamento della conoscenza del rischio sismico Attività A.1: Preparazione o Riunioni tecniche operative o Recupero planimetria dell'abitato o Censimento delle informazioni utili o Definizione del possibile scenario di evento o Rappresentazione planimetrica dello scenario Attività A.2: Modello d'intervento o Individuazione delle responsabilità operative (funzioni di supporto) o Individuazione delle vie di fuga o Individuazione delle aree di attesa e di ricovero o Quantificazione delle risorse

4 o Ripristino della funzionalità delle aree o Approvazione delle procedure Attività A.3: Comunicatività o Individuazione punti dove posizionare le tabelle informative o Definizione dei contenuti o Ipotesi grafica o Realizzazione cartellonistica o Posizionamento Azione B: Perfezionamento della conoscenza del rischio idraulico Attività B.1: Preparazione o Riunioni tecniche operative o Richiesta materiale agli Enti competenti o Rappresentazione sul territorio delle fasce inondabili o Individuazione dei fabbricati in aree a rischio inondazione o Individuazione punti di osservazione (da cui effettuare il monitoraggio) Attività B.2: Definizione delle procedure o Individuazione delle responsabilità operative (funzioni di supporto) o Definizione dei livelli di allerta o Descrizione delle procedure conseguenti o Individuazione aree di attesa o Individuazione dei materiali e mezzi necessari o Ripristino della funzionalità delle aree o Approvazione delle procedure Attività B.3: Comunicazione o Individuazione punti dove posizionare le tabelle informative o Definizione dei contenuti o Ipotesi grafica o Realizzazione cartellonistica o Posizionamento Azione C: Valutazione del dissesto sotterraneo Attività C.1: Individuazione del dissesto o Preparazione schede per il censimento o Stampa schede o Primo sopralluogo ricognitivo o Compilazione schede Attività C.2: Modello d'intervento o Rappresentazione grafica del dissesto censito o Individuazione dei fabbricati a rischio o Definizione delle procedure di emergenza o Approvazione delle procedure Azione D: Monitoraggio Attività D.1: Controllo degli alvei

5 o Individuazione territoriale dei tratti da sottoporre a controllo o Organizzazione delle squadre operative e dei turni o Effettuazione del controllo Attività D.2: Controllo del dissesto sotterraneo o Organizzazione delle squadre operative e dei turni o Effettuazione dei sopralluoghi o Aggiornamento schede di censimento Obiettivo specifico n.2: aumentare le conoscenze Azione E: Trasmissione delle procedure Attività E.1: Manifestazioni a favore della popolazione o Incontri di concertazione o Definizione degli argomenti da trattare o Scelta dei relatori o Scelta della/e sede/i e delle date o Preparazione materiale informativo o Pubblicità agli eventi o Effettuazioni manifestazioni ad accesso libero Azione F: Sensibilizzazione della popolazione scolastica Attività F.1: Informazione stabile o Contatto con gli Istituti scolastici o Riunioni informative o Definizione del contenuto dei pannelli (specifico per tipo di scuola) o Ipotesi grafica differenziata o Realizzazione del materiale o Organizzazione del calendario degli incontri o Recupero materiale informativo o Effettuazioni incontri o Consegna materiale o Fissaggio della segnaletica Il diagramma temporale delle attività (Diagramma di GANNT) è allegato al presente progetto. Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività A.1: Preparazione 1 responsabile tecnico tematico per le riunioni tecniche, per i rapporti istituzionali e per il recupero delle carte del territorio e di supporto per la definizione degli scenari di rischio e per il recupero delle carte del territorio; 2 Rappresentanti istituzionali per le riunioni; 1 esperto tecnico (ingegnere, geologo) per le riunioni e l elaborazione degli scenari di evento; 8 risorse operative per il censimento delle informazioni utili, suddivise in 4 squadre da 2 unità ciascuna; 1 esperto cartografo per la rappresentazione su planimetria dello scenario;

6 Attività A.2: Modello d'intervento 1 responsabile operativo (conoscitore delle procedure di protezione civile) per l individuazione dei responsabili di funzione, la definizione delle procedure ed il coordinamento delle attività; 9 Responsabili di funzione per la concertazione delle attività e delle funzioni; 1 tecnico esperto di pianificazione (geometra, ingegnere, architetto) per l individuazione sul territorio delle aree di supporto (vie di fuga, aree di ammassamento) e per la definizione delle procedure; 1 responsabile di funzione per il censimento di materiali e mezzi; 8 risorse operative (suddivise in 2 squadre da 4 unità ciascuna) per il ripristino della funzionalità delle aree; 2 operai specializzati per il trasporto del materiale raccolto e la messa in sicurezza delle aree. Organi Istituzionali per l iter di approvazione delle procedure. Attività A.3: Comunicazione 1 Responsabile tecnico per individuare i punti dove sistemare la segnaletica e di supporto per la definizione della contenutistica; 1 esperto di comunicazione di supporto per i contenuti della segnaletica; 1 tecnico grafico per l ipotesi grafica e la realizzazione; 4 risorse operative di supporto per il posizionamento dei segnali; 2 operai specializzati per il posizionamento dei segnali. Attività B.1: Preparazione 1 responsabile tecnico per le riunioni con gli Enti competenti e per la richiesta di materiale, per il coordinamento dei sopralluoghi e per la pianificazione dei punti di osservazione; 3 Rappresentanti di Enti ed Istituzioni per le riunioni e per il materiale di supporto; 1 cartografo per le rappresentazioni territoriali; 2 tecnici per i sopralluoghi 4 Risorse operative per i sopralluoghi tecnici, suddivise in 2 squadre da 2 unità. Attività B.2: Definizione delle procedure 1 responsabile operativo (conoscitore delle procedure di protezione civile) per l individuazione dei responsabili di funzione, la definizione delle procedure ed il coordinamento delle attività; 9 Responsabili di funzione per la concertazione delle attività e delle funzioni; 1 tecnico esperto di pianificazione (geometra, ingegnere, architetto) per l individuazione sul territorio delle aree di supporto (vie di fuga, aree di ammassamento) e per la definizione delle procedure; 1 responsabile di funzione per il censimento di materiali e mezzi; 8 risorse operative (suddivise in 2 squadre da 4 unità ciascuna) per il ripristino della funzionalità delle aree; 2 operai specializzati per il trasporto del materiale raccolto e la messa in sicurezza delle aree. Organi Istituzionali per l iter di approvazione delle procedure. Attività B.3: Comunicazione 1 Responsabile tecnico per individuare i punti dove sistemare la segnaletica e di supporto per la definizione della contenutistica;

7 1 esperto di comunicazione di supporto per i contenuti della segnaletica; 1 tecnico grafico per l ipotesi grafica e la realizzazione; 4 risorse operative di supporto per il posizionamento dei segnali; 2 operai specializzati per il posizionamento dei segnali. Attività C.1: Individuazione del dissesto 1 Responsabile tecnico per la preparazione delle schede per il censimento; 1 tipografo per la stampa; 2 tecnici esperti per il sopralluogo; 4 risorse operative di supporto per le attività di sopralluogo e per la compilazione delle schede di censimento. Attività C.2: Modello d'intervento 1 responsabile operativo (conoscitore delle procedure di protezione civile) per l individuazione dei responsabili di funzione, la definizione delle procedure ed il coordinamento delle attività; 1 cartografo per la rappresentazione del dissesto censito e l individuazione dei fabbricati a rischio; 8 risorse operative di supporto per l individuazione dei fabbricati a rischio; 1 tecnico esperto di pianificazione per definire le procedure di emergenza; Organi Istituzionali per l iter di approvazione delle procedure. Attività D.1: Controllo degli alvei 1 Responsabile tecnico per l individuazione dei tratti di fiume da sottoporre a sorveglianza; 1 responsabile organizzativo per l organizzazione delle squadre operative e le turnazioni; 8 risorse operative, suddivise in quattro squadre da 2 persone ciascuna, per il controllo sul territorio Attività D.2: Controllo del dissesto sotterraneo 1 responsabile organizzativo per l organizzazione delle squadre e del calendario; 2 tecnici esperti per il sopralluogo; 4 risorse operative semplici, suddivise in due squadre da 2 persone ciascuna, per le attività di sopralluogo e per la compilazione delle schede di censimento Attività E.1: Manifestazioni a favore della popolazione 1 Responsabile organizzativo per l effettuazione degli incontri, per la definizione del programma delle manifestazioni, per la scelta delle sedi e della date e di supporto per la definizione degli argomenti da trattare, la scelta dei relatori, la preparazione del materiale informativo e per l effettuazioni delle riunioni; 1 esperto di comunicazione per la definizione degli argomenti da trattare, per la pubblicità degli eventi, la preparazione del materiale e di concerto con il responsabile per la scelta dei relatori; 8 risorse operative di supporto durante le manifestazioni; 3 relatori per l effettuazione degli incontri; 1 moderatore per l effettuazione degli incontri. Attività F.1: Informazione stabile 1 Responsabile organizzativo per il primo contatto, le riunioni informative, l organizzazione del calendario degli incontri, il recupero di materiale informativo e l effettuazione degli incontri e di supporto per la definizione dei contenuti dei

8 pannelli; 15 Rappresentanti degli Istituti scolastici per le riunioni, la definizione della contenutistica e di supporto durante gli incontri; 1 esperto di comunicazione per la definizione dei contenuti differenziati per tipologia di scuola e di supporto per il recupero del materiale; 2 esperti tematici per l effettuazione degli incontri; 1 esperto grafico per l ipotesi grafica differenziata; 4 risorse operative per l effettuazione degli incontri, per la consegna del materiale e di supporto per il fissaggio della segnaletica; 2 operai specializzati per il fissaggio della segnaletica. Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Attività A.1: Preparazione I volontari opereranno in supporto alle figure prima individuate sia durante le riunioni operative che per la rappresentazione degli scenari. Inoltre si preoccuperanno di censire le informazioni utili alla definizione dello scenario di rischio sotto il coordinamento del responsabile individuato. Attività A.2: Modello d'intervento I volontari verranno impiegati in supporto a tutte le attività tecniche (procedure di piano) e si attiveranno per rendere fruibili le arre destinate all ammassamento così come individuate nelle procedure. Attività A.3: Comunicatività Ai volontari verrà richiesto di collaborare alla pianificazione delle attività, alla realizzazione della cartellonistica e di operarsi, in collaborazione con il personale specializzato, per il suo posizionamento. Attività B.1: Preparazione I volontari opereranno in supporto alle figure prima individuate sia durante le riunioni operative che per l individuazione delle aree inondabili. Inoltre si preoccuperanno di censire i fabbricati insistenti in aree a rischio collaborando ai sopralluoghi tecnici sia per individuare gli elementi a rischio sia per definire i punti di osservazione da cui effettuare il monitoraggio del livello idrico. Attività B.2: Definizione delle procedure I volontari saranno di supporto ai tecnici per la messa a punto delle procedure d intervento e per il censimento dei materiali e mezzi necessari. Inoltre si attiveranno per rendere fruibili le arre destinate all ammassamento così come individuate nelle procedure. Attività B.3: Comunicazione Ai volontari verrà richiesto di collaborare alla pianificazione delle attività, alla realizzazione della cartellonistica e di operarsi, in collaborazione con il personale specializzato, per il suo posizionamento. Attività C.1: Individuazione del dissesto I volontari saranno d aiuto alla realizzazione della scheda di censimento e provvederanno alla sua compilazione durante i sopralluoghi in affiancamento al personale specializzato. Attività C.2: Modello d'intervento

9 I volontari supporteranno i tecnici sia nella rappresentazione grafica del dissesto, nell individuazione dei fabbricati a rischio, e nella definizione delle procedure di emergenza. Attività D.1: Controllo degli alvei I volontari saranno organizzati in squadre operative e, secondo il calendario che provvederanno ad organizzare di concerto con il responsabile, effettueranno il controllo del territorio nei punti critici rilevati in precedenza. Attività D.2: Controllo del dissesto sotterraneo I volontari saranno organizzati in squadre operative e secondo il calendario che provvederanno ad organizzare di concerto con il responsabile, effettueranno, in supporto ai tecnici, i sopralluoghi e provvederanno ad aggiornare le schede di censimento. Attività E.1: Manifestazioni a favore della popolazione I volontari saranno impegnati in sostegno all organizzazione delle riunioni nonché durante l effettuazione delle stesse e saranno di supporto attivo per la preparazione del materiale informativo e di controllo durante le manifestazioni. Attività F.1: Informazione stabile I volontari saranno impegnati in sostegno all organizzazione delle riunioni nonché durante l effettuazione delle stesse e saranno di supporto sia per la preparazione della cartellonistica, per il recupero del materiale informativo, sia durante gli incontri, per la consegna del materiale e per il fissaggio della segnaletica.

10 Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 8 Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 8 Numero posti con solo vitto: 0 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E titolo di maggior gradimento: diploma di scuola media superiore, preferibilmente di tipo tecnico; pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; buona conoscenza di una lingua straniera; spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo; capacità relazionali e dialogiche; studi universitari attinenti.

11 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti : NO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Durante l espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: competenze tecniche (specifiche dell esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): supporto alle relazioni sociali, organizzazione logistica, segreteria tecnica, ideazione e realizzazione grafica e testuale di volantini informativi, riconoscimento delle emergenze, procedure di emergenza e responsabilità in caso di evento sismico, competenze cartografiche, uso strumentazione professionale; competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving); competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all esterno, lavoro all interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse. Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale delle piccole e medie imprese, nell ambito di uno specifico accordo, relativo al presente progetto (in allegato)

12 FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci Modalità di attuazione: In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci. Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale. Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI AMESCI Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale. Nello specifico si utilizzerà: formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 25 ore complessive; formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 10 ore complessive; e-learning per 10 ore complessive. Contenuti della formazione: La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli: Presentazione del corso: il patto formativo, le parole chiave del Servizio Civile. Definizione di un identità di gruppo (i giovani in servizio civile, le idee sul servizio civile, le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali). Storia, caratteristiche specifiche e modalità operative dell Ente in cui opereranno i giovani

13 Evoluzione storica dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: affinità e differenze tra le due realtà (la legge 64/2001, i fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, continuità e discontinuità fra il vecchio servizio civile degli obiettori di coscienza ed il nuovo servizio civile volontario). Adempimento del dovere di difesa della Patria e sua attualizzazione alla luce della normativa. L educazione alla pace, i diritti umani e la pace nella Costituzione italiana, nella Carta Europea e negli ordinamenti delle Nazioni Unite Difesa civile non armata e nonviolenta, cenni storici di difesa popolare nonviolenta e forme attuali di realizzazione, istituzionali, di movimento e della società civile Elementi di protezione civile come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell ambiente e del territorio Solidarietà e forme di cittadinanza (principio costituzionale di solidarietà sociale e principi costituzionali dichiarati di libertà ed eguaglianza, concetto di cittadinanza e di promozione sociale, concetto di cittadinanza attiva, Stato e società nell ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone, rapporto con le istituzioni e le organizzazioni della società civile, principio di sussidiarietà e competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti coperti dal servizio civile, il Terzo Settore nell ambito del Welfare.) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato Normativa vigente e Carta di impegno etico del Servizio civile nazionale Diritti e doveri del volontario del servizio civile Lavoro per progetti (meta competenze e valorizzazione della crescita umana dei volontari). Durata: 45 ore

14 FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con formatori Amesci Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC L impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, blended. Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità mista di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a distanza all interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale impostazione costruttivista. Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della responsabilità del docente: la natura comunicativa dell allestimento didattico, garantita dall intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari, rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo. Il docente non si colloca più al centro dell azione di insegnamento, ma ai bordi del processo di apprendimento, in cui l attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella fase a distanza non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello relazionale. A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell e-learning, lungi dall essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all uso cognitivamente ed emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati sull espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la possibilità del fare significato assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento. L emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell attitudine alla costruzione condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della conoscenza. In questo senso parliamo di apprendimento significativo e di promozione della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.

15 La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20 in presenza e 55 in e-learning. Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà una prima parte del modulo all inizio della formazione specifica (prima dell inizio del corso e-learning), dedicandola alla contestualizzazione degli argomenti oggetto del corso rispetto al territorio e all ente in cui i volontari si troveranno ad operare. Successivamente, durante lo svolgimento del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni di approfondimento su tematiche specifiche. Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP, CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione. La piattaforma scelta per l erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l apprendimento, ma allo stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell idea di volontariato). Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera). Le attività svolte sulla piattaforma dall utente verranno regolarmente registrate, i dati di accesso (log) sono a disposizione dell utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online. Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più efficaci metodologie dell apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in maniera tale da promuovere l apprendimento rispettando i principi dell ergonomia cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità. Per Amesci, l idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l idea di metacompetenza, in quanto capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento. Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma. Scopo dell e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari.

16 Contenuti della formazione: Argomenti della formazione specifica: In aula: I rischi territoriali I Approfondimento: I rischi del Comune di Villaricca II Approfondimento: Lo stato dell arte: pianificazione, associazionismo Corso e-learning: La pianificazione del rischio: o La pericolosità o La vulnerabilità o L esposizione La normativa vigente: o La difesa del suolo (L. 183/89 e D.Lgs. 152/06) e la pianificazione di Bacino o La Protezione Civile Nazionale (L. 225/92) o La normativa sismica Il metodo Augustus e la gestione delle emergenze o La gestione dell emergenza a livello comunale o La logica delle funzioni di supporto o Lineamenti di pianificazione o Il modello di intervento Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente costruisce il proprio sapere, permette di acquisire un set di meta-competenze quali: capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet. Durata: 75 ore

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