2.2 Il traffico ferroviario
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- Lazzaro Capone
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1 2.2 Il traffico ferroviario Alla stazione ferroviaria di fanno capo le linee ferroviarie con traffico passeggeri e merci dirette a Venezia, a Vicenza (linea per Verona,Milano), a Monselice (linea per Bologna), a Castelfranco Veneto (linea per Belluno e per Bassano-Trento). Per il solo traffico merci è poi attiva la linea di collegamento con l Interporto situato in zona industriale. L estensione lineare delle tratte ferroviarie risulta essere di circa Km, tenendo conto degli svincoli e dall area di manutenzione di Campo di Marte; in analogia a quanto effettuato per le infrastrutture stradali è stato aggiornato il seguente indicatore, facendo riferimento ai dati di popolazione dell anno considerato. L estensione lineare delle linee ferroviarie è rimasta costante e l aumento di popolazione non è tale da modificare l indicatore. Tipologia indicatore: P (D) Codice: AGF Descrizione: densità delle infrastrutture ferroviarie Unità di misura: km/abitante Anno Valore 0, ,00015 Tabella 21 Indicatore APAT della densità di infrastrutture ferroviarie Nelle tabelle 22 e 23 sono riportati i dati relativi al traffico medio giornaliero suddiviso tra passeggeri e merci per ciascuna delle linee elencate, forniti dalla società RFI che gestisce il traffico ferroviario. Dalle tabelle è possibile ricavare informazioni del trend di evoluzione del traffico su rotaia: una prima valutazione sembra verificare un aumento dei treni passeggeri sulle linee per Verona, Venezia e Bologna e (poco significativo) sulla linea per Castelfranco, mentre per i treni merci si osserva una diminuzione su tutte le linee ad eccezione di quella per Castelfranco Veneto. 29
2 LINEE FERROVIARIE Campo di Marte Castelfranco Monselice Interporto Venezia Vicenza Figura 9 - Linee ferroviarie nel territorio del Comune di Nelle figure 10 11, 12, 13, 14 sono riportati gli andamenti del traffico giornaliero medio per passeggeri e merci su base mensile per gli anni dal 2003 al 2008, per ciascuna delle tratte ferroviarie (V = treni passeggeri; M = treni merci). 30
3 N. treni Verona Venezia Bologna Castelfranco Interporto Viaggiatori Viaggiatori Viaggiatori Viaggiatori Viaggiatori Viaggiatori Viaggiatori Viaggiatori Tabella 22 - Traffico ferroviario passeggeri lungo le diverse linee Dato Medio Giornaliero su base annua (Fonte RFI-Direzione Compartimentale Movimento -Venezia) N. treni Verona Venezia Bologna Castelfranco Interporto Merci Merci Merci Merci Merci Merci Merci Merci Tabella 23 - Traffico ferroviario merci lungo le diverse linee Dato Medio Giornaliero su base annua (Fonte RFI- Direzione Compartimentale Movimento -Venezia) In concomitanza del raddoppio dei binari per la realizzazione della linea alta velocità, alta capacità lungo tratta Venezia sono stati realizzati anche dei tratti di barriere lungo il percorso Mestre. La società delle ferrovie risulta aver effettuato uno studio d impatto acustico e previsto alcuni intereventi di risanamento; la tempistica prevista per gli interventi indica come scadenza massima il
4 Linea - Verona N. mezzi giornalieri 120,0 110,0 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2003V 2003M 2004V 2004M 2005V 2005M 2006V 2006M 2007V 2007M 2008V 2008M Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Figura 10 - Numero giornaliero medio su base mensile di mezzi passeggeri e merci lungo la linea Verona (Fonte: RFI) Linea - Venezia N. mezzi giornalieri 200,0 190,0 180,0 170,0 160,0 150,0 140,0 130,0 120,0 110,0 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2003V 2003M 2004V 2004M 2005V 2005M 2006V 2006M 2007V 2007M 2008V 2008M Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Figura 11 - Numero giornaliero medio su base mensile di mezzi passeggeri e merci lungo la linea Venezia (Fonte: RFI) 32
5 Linea - Bologna 120,0 N. mezzi giornalieri 110,0 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 2003V 2003M 2004V 2004M 2005V 2005M 2006V 2006M 2007V 2007M 2008V 2008M 0,0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Figura 12 - Numero giornaliero medio su base mensile di mezzi passeggeri e merci lungo la linea Bologna (Fonte: RFI) Linea - Castelfranco N. mezzi giornalieri 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2003V 2003M 2004V 2004M 2005V 2005M 2006V 2006M 2007V 2007M 2008V 2008M Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Figura 13 - Numero giornaliero medio su base mensile di mezzi passeggeri e merci lungo la linea Castelfranco (Fonte: RFI) 33
6 Linea Interporto 60,0 50,0 N. mezzi giornalieri 40,0 30,0 20,0 2003M 2004M 2005M 2006M 2007M 2008M 10,0 0,0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Figura 14 - Numero giornaliero medio su base mensile di mezzi passeggeri e merci lungo la linea Interporto (Fonte: RFI) 2.3 Il rumore aeroportuale L aeroporto civile Gino Allegri risulta situato nella zona ovest-sud-ovest del territorio comunale. L aeroporto è sorto come aeroporto militare e successivamente è stato aperto al traffico commerciale, mantenendo comunque al suo interno le attività militari, in particolare quelle della 1 Aerobrigata dell Aeronautica Militare e della 53 G.Squadriglia Elicotteri dell Esercito Italiano, che successivamente si è trasferita in altra sede. L aeroporto è utilizzato anche per voli sanitari e di emergenza e ospita la base operativa di elisoccorso del 118; il servizio di elisoccorso è funzionante attualmente durante il solo periodo diurno. Non sono disponibili dati relativamente ai movimenti di aeromobili; dal rapporto provinciale sullo stato dell ambiente 2006 risulta stimabile il traffico aereo annuo in un intervallo 34
7 compreso tra e movimenti, intendendo come movimento una singola operazione che impegna la pista. La struttura risulta avere lo status di Aeroporto Civile Statale ed essere qualificato di III categoria aeroportuale, 7 classe. Dal regolamento, risulta essere autorizzato per voli turistici nazionali ed internazionali, voli di linea, charter, commerciali e cargo nazionali ed internazionali, per attività di aeroclub/scuola di volo e volo a vela, voli militari di elicotteri militari e velivoli leggeri, ed è dotato di due piste, la principale di lunghezza 1162 metri e la secondaria su fondo erboso per alianti lunga 617 metri. Le notizie sono state ricavate dal sito internet dell aeroporto. FIUME BACCHIGLIONE Figura 15 - Aerofotogrammetico del sito aeroportuale (Fonte: sito internet della Provincia di ; aggiornamento 2003) In tabella 24 sono riportati il numero di voli sanitari effettuati nei diversi anni; non si è in possesso invece di una quantificazione delle altre tipologie di voli effettuati. Anno N. voli effettuati Tabella 24 - Voli sanitari effettuati nell aeroporto Gino Allegri (Fonte: Aeroporto Civile di ; 35
8 La normativa sull inquinamento acustico prevede per il rumore aeroportuale da mezzi civili la misura del solo rumore aeroportuale con una specifica metodologia di misura e l applicazione di limiti specifici che prevede la suddivisione del territorio in 4 zone: zona A (Lva < 65 db(a), zona B (Lva < 75 db(a)), zona C (Lva > 75 db(a)); il resto del territorio (Lva <60 db(a)). A tutt oggi non vi sono documenti in merito. Le misure previste per la riduzione del disagio ambientale consistono in una serie di disposizioni sulle modalità di manovra durante le fasi volo e le manovre che si effettuano a terra. Il futuro della struttura aeroportuale civile continua ad essere oggetto di discussione. 2.4 La popolazione residente e le attività umane non produttive Nella tabella 25 vengono forniti i dati di popolazione aggregati per quartiere, nella tabella 26 i valori di densità di popolazione sempre riferiti ai singoli quartieri. Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5 Quartiere 6 Centro Nord Est Sud Est SudOvest Ovest Comune 2000 n % 13,04 18,30 18,46 22,48 13,68 14, n % 13,05 18,17 18,42 22,52 13,67 14, n % 13,07 18,10 18,46 22,50 13,62 14, n % 12,99 18,07 18,48 22,42 13,66 14, n % 12,92 18,05 18,56 22,39 13,59 14, n % 12,82 18,07 18,48 22,43 13,47 14, n % 12,81 18,07 18,35 22,51 13,43 14, n % 12,73 18,15 18,20 22,48 13,42 15, n % 12,56 18,20 18,07 22,60 13,48 15,07 Tabella 25 - Popolazione residente nel Comune di suddivisione per quartiere e totale nel Comune per anno (fonte:annuario statistico del Comune di [7]) 36
9 La concentrazione di persone e quindi delle attività a queste connesse è uno dei principali fattori che contribuiscono alla determinazione delle diverse situazioni di rumorosità. La densità di popolazione è anche uno degli indici utilizzati per la caratterizzazione delle fonti di pressione ed è stata utilizzata anche per determinare la classificazione acustica del Comune di. Figura 16 Quartieri del Comune di Utilizzando i dati della precedente tabella e considerando che il territorio del Comune di ha un estensione di 92,85 chilometri quadrati (con un estensione da nord-ovest a sud-ovest di 13,6 Km e da nord-est a sud-est di 11,8 Km) si riportano le densità di popolazione relative all intero territorio comunale e a ciascuno dei quartieri; le densità dei singoli quartieri sono riferite all estensione del quartiere stesso. 37
10 Residenti per Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 3 Quartiere 4 Quartiere 5 Quartiere 6 Kmq Centro Nord Est Sud Est Sud Ovest Ovest Comune 20/10/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ Tabella 26 - Densità di popolazione residente nel Comune di (fonte:annuario statistico del Comune di ) Una delle fonti di pressione più rilevanti, collegata alla popolazione residente, ma non solo, è costituita dalla presenza degli istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado. Uno dei contributi ormai accertati alla punta di traffico del mattino è da attribuirsi, infatti, agli spostamenti effettuati direttamente dagli studenti o dai genitori degli stessi per percorrere il tragitto casa- scuola; il ritorno viene invece diluito parzialmente a causa dei diversi orari di fine lezione. Il fenomeno riguarda principalmente gli iscritti dalle scuole della prima infanzia agli istituti di media superiore. Importante, anche se con caratteristiche diverse, è anche l esistenza a dell Università e delle attività ad esse collegate. 2.5 Le attività economiche, commerciali e il terziario non è caratterizzata da insediamenti industriali particolarmente rilevanti per quanto riguarda l impatto acustico. La presenza di una zona industriale ben definita (classificata in zona V e VI) contribuisce d altra parte a limitare l impatto sulla popolazione del rumore emesso dalle attività produttive, con alcune eccezioni, tra cui spiccano gli impianti di lavorazione di un acciaieria di seconda fusione, situati in zona V (prevalentemente industriale, con presenza di abitazioni) in prossimità di nuclei abitativi. è caratterizzata da una forte presenza di attività produttive commerciali e nel settore terziario (rispettivamente 40% e 37% delle unità locali censite). La struttura produttiva risultante dal Registro delle imprese in Comune di è ricavabile dai dati dell annuario statistico del Comune di è riportata nella tabella
11 E evidente la prevalenza delle attività commerciali e di servizio sulle attività industriali. Esse costituiscono innanzitutto un attrattore di traffico, sia dei lavoratori addetti che dei clienti, e quindi una causa indiretta di inquinamento da rumore negli ambienti esterni. Non bisogna poi trascurare l effetto del rumore immesso negli ambienti abitativi dagli impianti ad esse asserviti (riscaldamento, condizionamento e aerazione, ascensori,ecc.). In particolare le discoteche e i pubblici esercizi sono spesso causa di disturbo per le abitazioni circostanti, sia per gli impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione sonora (per i quali il rumore prodotto all interno deve rispettare limiti specifici, v. D.P.C.M. del 16 aprile 1999 n. 215) che per il rumore generato dagli avventori all interno e all esterno del locale, specie nelle ore notturne. Imprese operanti nel Comune di Settore di Attività Agricoltura (A) Pesca (B) Estrazione di minerali (C) Attività manifatturiere (D) Energia (E) Costruzioni (F) Commercio (G) Alberghi e Ristoranti (H) Trasporti (I) Intermediazioni Monetaria (L) Servizi Imprese (M) Pubblica Amministrazione e difesa (N) 1 Sanità e servizi sociali (O) Altri servizi pubblici (P) Servizi personali (Q) Imprese non classificate (R) Totale Tabella 27 - Unità produttive nel Comune di (fonte: annuario statistico del Comune di ) Att. Agr.(A+B) Industria C+D+E Costruz. F Comm. G+H Servizi Da I a P U.l. Non class Totale Tabella 28 - Densità di unità produttive nel territorio comunale, sul totale delle unità e suddivise per tipologia, per Kmq 39
12 Si è aggiornato il seguente indicatore specifico per le attività industriali: Tipologia indicatore: P Codice: AGF-2201 Descrizione: densità di unità locali Unità di misura: unità/kmq Anno Valore Tabella 29 Indicatore di Pressione: Densità di unità produttive locali 2.6 Le attività ricreative e sportive Anche per le attività ricreative e sportive bisogna considerare il rumore connesso, sia quello proprio delle attività stesse, intese come consesso di spettatori, sia quello del traffico indotto. A le attività sportive si concentrano nello Stadio Euganeo, nei Palasport di S. Lazzaro e dell Arcella, negli impianti sportivi di via Plebiscito. Per le attività ricreative bisogna considerare, accanto a quelle già viste nella categoria dei pubblici esercizi, quelle esercitate all interno di circoli privati, in grande crescita e sparsi su tutto il territorio comunale, che spesso prevedono tra le proprie attività anche l intrattenimento musicale. 2.7 Manifestazioni e attività temporanee La normativa vigente [1], [10], prevede che i sindaci possano concedere deroghe specifiche per le attività temporanee per le quali non sia possibile il rispetto dei limiti di zona. Tra queste vanno inserite le manifestazioni (spettacoli all aperto, fiere, raduni di vario tipo) e le attività cantieristiche, stradali e per edilizia. Il 17 luglio 2002 il Comune di ha approvato il Regolamento per la disciplina delle attività rumorose (D.C. n.93), successivamente modificato con delibera del Consiglio del 17 giugno 2003 (D.C. n.70), che prevede per i cantieri e per le manifestazioni l obbligo di un autorizzazione o, se rientranti in alcune categorie di una dichiarazione da parte del responsabile della manifestazione o del cantiere. 40
13 In tabella 30 vengono indicate per anno le quantità di autorizzazioni in deroga e di dichiarazioni autocertificative che sono state presentate o ricevute dagli uffici comunali (indicatore AGF22011). Sia per le manifestazioni che per i cantieri la concessione delle deroghe deve dunque prendere in considerazione le necessità della popolazione residente, nel primo caso soprattutto per quanto riguarda il riposo notturno, nel secondo per quanto riguarda l esposizione continuata a livelli che possono eccedere anche di molto i limiti di zona. Domande autorizzazioni cantieri Cantieri autorizzati Domande autorizzazioni manifestazioni Manifestazioni autorizzate Tabella 30 - Numero di richieste e autorizzazioni in deroga per cantieri e manifestazioni concesse (Fonte: Ufficio Ambiente Comune di ) Il protocollo adottato dal Comune per il rilascio dei pareri si basa sulla restrizione degli orari, sul mantenimento comunque di un limite massimo di rumore, indicato nel regolamento e misurato alla facciata delle abitazioni circostanti e non negli spazi esterni, l eventuale adozione di un criterio differenziale con limite di 5 db(a) anche per alcune delle ore del periodo notturno, l adozioni di accorgimenti per la limitazione della rumorosità. Per ogni sito sono previste limitazioni sul numero di giorni annui che possono essere oggetto di manifestazioni in deroga e sulla durata di ciascuna manifestazione. In Prato della Valle (lato S.Giustina) e all interno dello Stadio Euganeo non è previsto un numero massimo di giorni annui in cui possono svolgersi manifestazioni con autorizzazione in deroga ai limiti ai limiti di rumorosità previsti per legge. 41
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