TRIBUNALE PER I MINORENNI DI SALERNO E DI POTENZA
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- Floriana Vecchio
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1 PIANI DI ZONA AMBITI SOCIALI PROVINCIA DI SALERNO TRIBUNALE PER I MINORENNI DI SALERNO E DI POTENZA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI SALERNO PROTOCOLLO OPERATIVO SERVIZIO AFFIDI E ADOZIONI TERRITORIALE (S.A.A.T.) T R A : T R I B U N A L E P E R I M I N O R E N N I D I S A L E R N O A Z I E N D A S A N I T A R I A L O C A L E S A L E R N O P I A N I D I Z O N A A M B I T I T E R R I T O R I A L I P R O V I N C I A D I S A L E R N O (VERSIONE SINTETICA)
2 SOGGETTI SOTTOSCRITTORI Tribunale per i Minorenni di Salerno Tribunale per i Minorenni di Potenza Piani di Zona AmbitI Territoriali Provinciali Azienda Sanitaria Locale Salerno 2
3 RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 4 maggio 1983 n. 184 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Convenzione dell Aja Protezione dei minori e cooperazione in materia di adozione internazionale ; Decreto del Presidente della Repubblica 1 Dicembre 1999 n. 492 Regolamento recante norme per la costituzione, l organizzazione ed il funzionamento della commissione per le adozioni internazionali a norma dell art. 7 commi 1e 2 della legge n. 476 ; Legge 8 Novembre 2000 n. 328 Legge quadro per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali ; Legge 28 Marzo 2001 n. 149 Modifiche alla legge 4 Maggio n. 184 recante - disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori, nonché il Titolo VIII del libro primo del Codice Civile; Linee Guida Regionali Adozione Nazionale ed Internazionale, D.G.R.C. n. 1666/2002 (BURC n. 29 del ); Linee di indirizzo per l affidamento familiare D.G.R.C. n. 644/2004 (BURC n. 26/2004); Linee guida per l Ente autorizzato allo svolgimento di procedure di adozioni di minori stranieri, redatte dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, Delibera n. 3/2005/SG; Legge, 19/10/2015 n. 173 G.U. 29/10/
4 OBIETTIVO Il presente Protocollo si prefigge l Obiettivo, attraverso il funzionamento efficace dell Equipe integrata Servizio Affidi e Adozioni Territoriale (S.A.A.T.) istituita presso ciascun Piano di Zona - Distretto Sociosanitario, di rendere disponibili e immediatamente spendibili al Tribunale per i Minorenni tutti gli elementi necessari per: - giungere alla più idonea valutazione della coppia; - un migliore abbinamento della coppia con il minore; - assicurare l unitarietà di intervento sociale e sociosanitario in tale materia. 4
5 OGGETTO DEL PROTOCOLLO - ART 1 Il Protocollo Operativo intende stabilire: La composizione, il funzionamento e l organizzazione dell istituendo S.A.A.T. Le modalità di rapporto ed integrazione tra i soggetti sottoscrittori. In particolare l equipe integrata, in ordine alle diverse fasi dell iter adottivo, si occuperà dell informazione, formazione e del sostegno e accompagnamento alla genitorialità adottiva. 5
6 FINALITÀ - ART. 2 Individuare, per quanto di competenza, un modello organizzativo dei servizi territoriali, per l adozione che assolva i compiti previsti dalla normativa tenendo presente le esigenze delle famiglie che richiedono di adottare un bambino; Assicurare unitarietà dell intervento su tutto il territorio dell Ambito Sociale tenendo conto delle dimensioni e caratteristiche dello stesso, nonché delle richieste dell utenza e dei conseguenti carichi di lavoro, rendendo l equipe adozioni stabile riferimento nel percorso adottivo e post-adottivo; Promuovere ed assicurare il ruolo dell adozione nell ottica della promozione dei diritti dell infanzia e dell accoglienza finalizzata a garantire al bambino adottato un ambiente familiare idoneo per la sua crescita e il suo sviluppo; 6
7 FINALITÀ - ART. 2 Assicurare un servizio di sostegno e di supporto a coloro che presentano disponibilità all adozione e alle coppie adottive nel periodo dell affidamento preadottivo e nel post-adozione; Attivare e promuovere una rete con le strutture e i servizi territoriali (sociali, educativi, specialistici) per conseguire il miglior inserimento del minore nel nuovo contesto e per offrire ai genitori e al bambino i necessari supporti per specifiche esigenze/difficoltà. Fornire criteri ed indicatori che facilitino una rilevazione organica della situazione e del contesto socio-ambientale delle adozioni e della operatività dei servizi al fine di produrre una documentazione puntuale ed obiettiva e costituire una banca dati utile a monitorare il fenomeno. 7
8 IMPEGNI DELLE PARTI - ART. 3 I soggetti sottoscrittori, secondo le rispettive responsabilità e competenze, si impegnano: - a perseguire le finalità indicate e precisate nell articolo 2; - ad assicurare l attività dell Equipe territoriale; - a svolgere ogni altra iniziativa utile e necessaria al raggiungimento delle finalità già richiamate; - ad impegnare risorse tecniche, umane ed economiche per il funzionamento del Servizio de quo, e l attuazione delle attività che sarà annualmente definito su accordo delle parti, unitamente al relativo Piano Economico, in base alla programmazione del Piano Sociale Regionale (P.S.R.) e del PAT. 8
9 COMPOSIZIONE DEL S.A.A.T. - ART. 4 IL S.A.A.T. è un servizio socio-sanitario integrato composto dalle figure professionali degli Ambiti Sociali e l ASL Salerno (N. 13 Distretti Sociosanitari) nello specifico da: 1 Coordinatore responsabile: (designato dall Ufficio di Piano dell Ambito e/o dall ASL Salerno - Distretto Sanitario); 1 Psicologo/psicoterapeuta (designato dall Ufficio di Piano dell Ambito e/o dall ASL Salerno - Distretto Sanitario); 1 Assistente Sociale (designato dall Ufficio di Piano dell Ambito e/o dall ASL Salerno-Distretto); 1 Neuropsichiatra (designato dall AS.L. Salerno - Distretto Sanitario). 9
10 COMPOSIZIONE DEL S.A.A.T. - ART. 4 - Le predette figure professionali sono designate dall Ufficio del Piano e dall ASL Salerno. Il S.A.A.T. è costituito da personale in servizio presso l Ufficio di Piano dell Ambito e le U.O Materno Infantili dell ASL Salerno già presente in dotazione organica, senza oneri aggiuntivi per l Azienda. - Le figure professionali di cui al presente articolo potranno variare, previo accordo tra le parti, senza per questo invalidare il presente Protocollo. Rientrando il lavoro di equipe nell orario di servizio dei dipendenti e/o consulenti sopra individuati, tutte le spese relative ai componenti stessi fanno capo agli Enti di appartenenza. 10
11 SEDE OPERATIVA ART 5 Per il S.A.A.T. sarà individuata una Sede Unica quale riferimento per l informativa e l orientamento degli utenti, per la collocazione della modulistica e degli archivi, per le iniziative di formazione, per il percorso di sostegno alle coppie durante l iter adottivo. La sede, ubicata presso locali pubblici dei Comuni dell Ambito o presso una Sede Distrettuale dell ASL Salerno, deve: - Assicurare un ambiente accogliente che favorisca la comunicazione e lo scambio interpersonale. - Offrire spazi e setting appropriati per colloqui individuali e per attività di gruppo. - Garantire la privacy nel rispetto della normativa vigente. La sede unica individuata per l attività del Servizio non preclude la possibilità/opportunità che l attività dell Equipe possa essere svolta presso il Servizio Sociale Professionale di ciascuno dei Comuni dell Ambito o presso le Sedi Distrettuali dell ASL Salerno, sempre nel rispetto delle caratteristiche sopra richiamate. 11
12 FASI DEL PERCOSRSO ADOTTIVO - ART 6 E SEGG. Le tappe del percorso, individuate nel presente protocollo operativo, nel rispetto della normativa vigente in materia, prevedono le seguenti fasi: I Fase pre-adozione II Fase il tempo dell attesa III Fase post-adozione Gli articoli successivi esplicitano l operatività delle singole fasi 12
13 AFFIDAMENTO FAMILIARE - ART. 13 L affidamento familiare è un intervento di aiuto e sostegno al minore ed alla sua famiglia e pertanto, non deve pregiudicare la continuità del rapporto educativo con la famiglia, ma anzi rendere possibile e sostenere il reinserimento una volta cessata la condizione di momentanea precarietà. Il S.A.A.T. svolge i seguenti compiti e funzioni: - organizza campagne di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle comunità locali per la diffusione della cultura dell affido; - individua e seleziona le coppie disponibili; - realizza l anagrafe degli affidatari; 13
14 AFFIDAMENTO FAMILIARE - ART organizza percorsi formativi, utili anche per favorire l eventuale affidamento familiare di minori stranieri non accompagnati; - cura l abbinamento affidatario/minore considerando i rispettivi contesti socio-culturali di appartenenza e avendo cura di valutare attentamente la temporaneità di difficoltà familiare dei minori e dandone comunicazione al Tribunale e Procura della Repubblica per i Minorenni; - predispone il progetto educativo individualizzato teso al recupero del nucleo familiare di origine del minore; - fornisce sostegno e supporto continuo alla famiglia d origine attivando le reti territoriali; - cura la condivisione delle informazioni e la messa in opera di canali comunicativi fra gli attori della rete. 14
15 ATTIVAZIONE DELL ITER DELL AFFIDAMENTO - ART. 14 Il Servizio Sociale territoriale attiva il S.A.A.T., formazione, trasferimento di informazioni utili e gli obiettivi programmati sul caso. Il S.A.A.T., nel processo di valutazione e individuazione delle potenziali famiglie affidatarie, previo confronto con il Servizio Sociale inviante, definisce l ipotesi di attivazione dell istituto dell Affido predisponendo un Progetto Individualizzato che vede coinvolti sia la famiglia d origine che la famiglia affidataria. 15
16 VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ ART 15 Rispetto alle modalità di verifica delle attività dell equipe, è costituito un Gruppo di Monitoraggio composto, oltre che dagli stessi operatori che fanno parte dell equipe dal: - Direttore della Struttura Complessa Coordinamento Socio- Sanitario dell Asl Salerno: - Responsabile dell Ufficio Socio-sanitario Distrettuale. - Coordinatore dell Ambito Territoriale. - Referente del Ambito/Piano di Zona. - Referente del Tribunale per i Minorenni indicato dal Presidente Il Gruppo di Monitoraggio si riunirà almeno ogni sei mesi per valutare l andamento degli interventi e le criticità riscontrate e relazioneranno su quanto emerso. 16
17 VALIDITÀ DELL ACCORDO - ART. 16 Il presente Protocollo è valido con decorrenza dalla data di stipula per anni 3, salvo necessità di modifiche condivise dalle parti. È da ritenersi tacitamente rinnovato, salvo disdetta che ognuna delle Parti firmatarie dovrà comunicare alle altre almeno un mese prima della scadenza, previa lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Letto, sottoscritto e confermato. Salerno, 20 Ottobre 2017 Tribunali per i Minorenni Piani di Zona Azienda Sanitaria Locale di Salerno e Potenza Ambiti Salerno F.TO PRESIDENTI F.TO LEGALI RAPPRESENTANTI F.TO DIRETTORE GENERALE 17
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