Aggiornamento DOCUMENTO sulla VALUTAZIONE dei RISCHI per la SICUREZZA e la SALUTE dei lavoratori D.L. 09 Aprile 2008 n 81

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1 ISTITUZIONE SCOLASTICA ISTITUTO COMPRENSIVO VERDELLINO/ZINGONIA SCUOLA PRIMARIA di ZINGONIA Aggiornamento DOCUMENTO sulla VALUTAZIONE dei RISCHI per la SICUREZZA e la SALUTE dei lavoratori D.L. 09 Aprile 2008 n 81 Allegato 2 a.s. 2014/2015

2 INDICE GENERALE Introduzione La sicurezza nella scuola 0.1 La scuola come ambiente di lavoro 0.2 Le principali fonti di rischio nella scuola CAPITOLO 1 A Generalita A1 Datore di lavoro A2 Preposti A3 Organigramma A4 Identificazione addetti sicurezza CAPITOLO Schema numerico delle presenze 2.2 Numero alunni per classe 2.3 Ciclo lavorativo CAPITOLO Caratteristiche generali CAPITOLO 4 RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA SVOLTE IN AMBITI SPECIFICI 4.a Aule normali 4.b Aule speciali 4.c Biblioteca 4.d Aula informatica 4.e Aula arte 4.f Aula ceramica 4.g Aula musica 4.h Aula lingue 4.i Aula per alunni speciali 4.l Aula insegnanti 4.m Aree per attivita sportive (palestra e spazi esterni attrezzati) 4.n Servizi e spogliatoi 4.o Barriere architettoniche (strutturali e non) CAPITOLO 5 A- Coinvolgimento personale B- Professionalità e risorse impiegate C- Risultati della valutazione-programma di attuazione CAPITOLO Valutazione dei rischi CAPITOLO 7 Presidi sanitari per il pacchetto di medicazione CAPITOLO 8 Prevenzione malattie a trasmissione ematica CAPITOLO 9 Sottoscrizione documento

3 Introduzione La sicurezza nella scuola 0.1 LA SCUOLA COME AMBIENTE DI LAVORO La normativa sulla sicurezza dei posti di lavoro è regolata dal Testo Unico per la Sicurezza - D. Leg.vo 9 aprile 2008, n in cui vengono recepite anche le Direttive europee fatte proprie dall'ex D. Leg.vo 626/94. In esso tutti gli ambienti ove vengono svolte attività di lavoro e/o di istruzione, formazione ed altro sono soggetti al citato Decreto e indicano espressamente le misure riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante l orario d impiego; in attesa dei Decreti Attuativi si fa riferimento alla precedente normativa per taluni aspetti specifici che l'ambiente scolastico presenta rispetto a posti di lavoro ordinari; mentre gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, con aule e corridoi, palestre ed uffici, laboratori e spazi di studio e di attività comuni sono considerati a tutti gli effetti ambienti di lavoro e quindi sottoposti alla normativa indicata. Le norme sulla sicurezza sono state promulgate nel tentativo di rendere più sicuri gli ambienti di lavoro per la salvaguardia dell incolumità e della salute degli operatori. Nel mondo della scuola i lavoratori, cui si riferisce la citata normativa, sono il personale docente, non docente ed amministrativo e gli studenti, che sono equiparati alla figura del generico lavoratore. Le azioni che determinano le condizioni di attuazione di un piano di sicurezza nascono dalla stretta collaborazione fra la Dirigenza scolastica, il responsabile di prevenzione e sicurezza, la squadra tecnica e i lavoratori. La Dirigenza scolastica a sua volta deve essere il tramite con gli EE.LL. proprietari delle scuole, per tutti quelle comunicazioni riguardanti elementi di intervento, che sono di loro appannaggio. Un ambiente di lavoro risulta più sicuro quando tutte le figure, in esso presenti sono concordi nell applicare ed osservare gli adempimenti derivanti dall applicazione del Decreto citato. 0.2 LE PRINCIPALI FONTI DI RISCHIO NELLA SCUOLA La struttura scolastica, può presentare, per sua natura e conformazione, una serie di elementi di rischio che sono tanto inferiori quanto più recente è la realizzazione dell edificio. Un edificio scolastico, in quanto utilizzato da molti addetti richiede una manutenzione costante, la mancanza di operazioni di manutenzione può far sorgere di problemi legati alla sicurezza. Particolare cura va rivolta alla conformazione e dotazione degli spazi comuni, all interno dei quali non è possibile realizzare depositi di materiale a meno che non siano segnalati e circoscritti con barriere adeguate. Altro elemento di rischio è costituito dalle scale nei casi in cui non siano presenti il corrimano e le bande antisdrucciolo o le vetrate eventualmente presenti non siano protette. L illuminazione degli ambienti deve essere commisurata all uso cui sono destinati, ed anche l esposizione dei singoli addetti rispetto alle sorgenti di luce deve essere pensata per evitare danni alla vista. Particolare attenzione va posta alle caratteristiche del microclima presente negli ambienti di lavoro, va evitato il loro sovraffollamento e va garantito un costante ricambio dell aria per migliorare l aerazione e contenere il tasso di umidità relativa, che è bene non sia superiore al 60%. Molto importante è la promozione da parte dell'istituzione scolastica di attività finalizzate alla promozione ad all'approfondimento della cultura della sicurezza che non deve essere intesa al solo ambito scolastico ma deve fornire agli utenti sufficienti informazioni per poter utilizzare in sicurezza strutture ad ambienti posti anche al di fuori delle mura scolastiche. La sensibilizzazione verso i rischi legati agli ambienti di lavoro, ha portato al riconoscimento di alcuni fattori di rischio che fino a qualche tempo fa non erano considerati tali, per esempio il rischio di alcune patologie psicosociali legate alla specifica peculiarità del lavoro nella scuola, come ad esempio il Burnout, il bullismo ecc; proprio in quest'ottica sono state approntate in questa scuola delle azioni informative rivolte personale docente con conseguente sensibilizzazione verso questi aspetti, inoltre la scuola ha previsto nel percorso formativo degli studenti (inserito nel POF), l'insegnamento di tematiche di approfondimento atte ad instaurare in ciascuno un'attenzione adeguata verso le tematiche della sicurezza. Altro motivo di rischio per la salute è dato dalla disposizione delle postazioni di lavoro e studio e dalla loro dimensione.

4 SCUOLA PRIMARIA di ZINGONIA Largo Cartesio, 1 CAPITOLO 1 DATI DIMENSIONALI Superficie territoriale 12369,28 Superficie coperta 2351,62 Superficie Lorda di Pavimento 4703,24 N piani 2 LOCALIZZAZIONE PLANIMETRIA FOTOGRAFIA Accessibilità e parcheggi Accesso da Via Oleandri e Corso Asia. Parcheggio davanti alla scuola lungo Via Oleandri A - GENERALITA DATI DI IDENTIFICAZIONE Denominazione della scuola Sede Istituto Comprensivo di Verdellino via Largo Cartesio, Verdellino/ Zingonia (Bg) Tel Fax 035/ Sito web segreteria@scuoleverdellino.it Ente Proprietario dell edificio Comune di Verdellino

5 A. 1. DATORE DI LAVORO Dirigente Scolastico Medico Competente Dott. prof. Mora G. Eugenio Dott.Cologni Luigi A. 2. PREPOSTI I preposti sono designati dal Datore di Lavoro ai sensi dell art. 1, comma 4 bis. Primo Collaboratore del D.S. Secondo Collaboratore del D.S. Responsabile del plesso Prof. Todaro Antonio Ins. Amendola Marco Ins. Bosco Emanuela A. 3. ORGANIGRAMMA Costituzione del servizio di prevenzione e protezione Attuazione dell art. 31 del D.L. 81/08, da parte del Datore di Lavoro, in ordine alla costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione e alla designazione del Responsabile della Sicurezza. Ogni soggetto è stato nominato con apposita lettera da parte del Datore di Lavoro. Definizione dell Organigramma: Organigramma relativo alla Sicurezza Plesso Scuola Primaria Zingonia Dirigente Scolastico Dott. Mora Eugenio RSPP Spoto Carmela Maria RLS Valentini Francesca Addetti al Primo Soccorso Rovaris Mario Guarriello Anna Addetti all Emergenza e Antincendio Ferraro Nunzio Bacis Pierina Rovaris Mario Agosti Barbara

6 A 4 - IDENTIFICAZIONE ADDETTI ALLA SICUREZZA R.S.P.P.- Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Spoto Carmela Maria Docente Sc. Secondaria di I grado Zingonia R.L.S.- Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Valentini Francesca A.T.A. Sc. Secondaria di I grado Zingonia A.S.P.P.- Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione e Responsabili di plesso per la Sicurezza Messina Giuseppe Docente Sc. Primaria Verdellino CAPITOLO Schema numerico delle presenze Addetti totali presso la Scuola Primaria relativo all anno 2013/ 14 (rilevazione del 5/12/2013). Dirigente Docenti Segreteria Educatori Collaboratori Allievi Il numero degli alunni, durante il corso dell anno, può variare in relazione al forte flusso migratorio del territorio. Occasionalmente sono presenti all interno dell edificio altre persone: esperti, genitori,.. rappresentanti. 2.2 Numero alunni per classe 1^ A 1^ B 2^ A 2^ B 3^ A 3^ B 4^ A 4^ B 5^ A 5^ B 5^ C Di cui pot tot

7 2.3. Ciclo Lavorativo La scuola è aperta, da lunedì a venerdì, dalle 07:30 alle ore per le attività scolastiche e per gli incontri degli organi collegiali; il sabato dalle ore 8.30 alle ore (dirigente e personale di segreteria, personale ATA per sistemazione uffici di segreteria). CAPITOLO Caratteristiche generali dell edificio scolastico. Per la descrizione della struttura e delle attività che si svolgono all interno del plesso scolastico si rimanda alla documentazione già esistente e depositata presso la segreteria dell Istituto Comprensivo. Nella documentazione Piano di Emergenza è riportata la planimetria completa della scuola, dalla quale si possono desumere le ubicazioni delle diverse aree, le strutture che ospitano laboratori ed in generale i diversi luoghi coperti o all aperto. Ai fini del procedimento adottato di Valutazione dei Rischi lavorativi la Scuola in esame è stata suddivisa nelle seguenti aree operative omogenee per rischio: 1. Area didattica normale si considerino le aule dove non sono presenti particolari attrezzature. 2. Area tecnica si considerino i laboratori scientifici, i locali tecnici, i luoghi attrezzati con macchine e apparecchiature, laboratori informatici, stanza fotocopiatrici o stampanti, ecc. 3. Area attività collettive si considerino le aule per attività particolari che comportino la presenza di più classi contemporaneamente, aula magna, la mensa, la biblioteca e simili. 4. Area attività sportive si considerino le palestre e gli spazi attrezzati esterni.

8 CAPITOLO 4 Rischi legati alle attività svolte in ambienti specifici La metodologia seguita nell analisi dei fattori di rischio ha tenuto conto del contenuto specifico del D. L 09 Aprile 2008 n 81 e successivi aggiornamenti. L analisi è stata effettuata utilizzando elenchi già esistenti adattati alle realtà scolastiche, elencando i fattori di rischio di competenza degli Istituti scolastici. I fattori di rischio sono contenuti, nell elenco seguente, in un ordinamento di tipologie organizzative e di lavoro più utile alle procedure di valutazione dei rischi. Ciascuno dei punti dell elenco sarà oggetto di una lista di controllo (check-list) che farà da guida alle persone incaricate della valutazione AULE NORMALI 4.2. AULE SPECIALI / LABORATORI 4.3. AULA MAGNA / AUDITORIO 4.4. UFFICI (DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE) 4.5. BIBLIOTECA 4.6. ATTIVITA SPORTIVE (PALESTRA E SPAZI ESTERNI ATTREZZATI) 4.7. SERVIZI E SPOGLIATOI 4.8. BARRIERE ARCHITETTONICHE 4.9. MENSA Rischi legati alle attività svolte in ambienti specifici L'atrio e gli spazi per le attività complementari sono opportunamente dimensionati, (D.M e successive modifiche). 4.1 AULE NORMALI In generale le aule per le attività didattiche normali hanno caratteristiche tecniche dimensionali conformi alla normativa. L'altezza netta dell'aula non è inferiore a 300 cm nel caso di soffitto piano e a 270 cm in caso di soffitto inclinato. Le dimensioni e la disposizione delle finestre è tale da garantire una sufficiente illuminazione e aerazione naturale. Le aule per le attività didattiche normali non sono ubicate in locali interrati o seminterrati. La disposizione dei banchi all'interno dell'aula non ostacola la via di fuga in caso di emergenza. La pavimentazione è realizzata con materiali facilmente lavabili. Le porte sono dimensionate in modo conforme alle norme di legge, tuttavia si aprono nel senso contrario all esodo. All'interno degli armadi eventualmente presenti non vengono conservati materiali infiammabili o altri materiali a rischio chimico, biologico o di qualsiasi natura non attinente all'attività didattica. L'aula è dotata di tutti gli impianti ed attrezzature necessarie per la normale sua fruizione (impianto elettrico, riscaldamento, illuminazione). L'impianto elettrico ha un numero sufficiente di punti luce, prese, interruttori da rendere agevole l'utilizzo di attrezzature elettriche. Se i docenti eseguono esperienze scientifiche in aule didattiche, non attrezzate ad uso laboratorio tali esperienze sono eseguite in sicurezza, secondo procedure di lavoro idonee al fine di minimizzare i possibili rischi per insegnanti e studenti, usando materiali, sostanze e preparati non pericolosi. Nelle classi 108, 109 e 23 sono state installate le lavagne interattive.

9 4.2 AULE SPECIALI / LABORATORI Il pavimento degli spazi di lavoro è adeguato alle condizioni d'uso (per resistenza, caratteristiche antisdrucciolo, etc.), è regolare, uniforme pulito e libero di sostanze sdrucciolevoli. Le porte dei locali di lavoro si aprono verso l'interno, sono libere da impedimenti all'apertura e di larghezza adeguata ed in numero sufficiente. La larghezza minima della porta nei locali ove si effettuano lavorazioni a rischio di incendio/esplosione è pari a 1.20 m (con tolleranza in meno del 5%). All interno del plesso di Zingonia esiste una scuola potenziata formata da due classi al piano terra. L illuminazione, il riscaldamento, e la superficie sono a norma di legge. Al primo piano del plesso di Zingonia esiste una aula adibita ad archivio. I faldoni che raccolgono il materiale cartaceo sono posti su scaffali idoneamente vincolati. L illuminazione, il riscaldamento e la superficie sono a norma di legge. L aula è chiusa e accessibile ai soli addetti. Un locale al primo piano è adibito ad aula di informatica. Il numero delle postazioni è di 12 computer e 5 stampanti. I cavi dei computer e dei monitor non sono chiusi dentro canaline. Il laboratorio è ben illuminato e riscaldato. L estintore più vicino si trova a circa 6 metri. La porta si apre verso l interno. 4.3 AUDITORIUM Collegato al corpo scuola esiste un auditorium di proprietà del comune per attività didattiche, spettacoli, assemblee, riunione di genitori. Il locale garantisce le condizioni di sicurezza stabilite dalle vigenti norme per la protezione civile e antincendio. L auditorio è ubicato in locale fuori terra e garantisce l accesso ai portatori di handicap. È dotato di due nuclei di servizi igienici e sono previsti i bagni accessibili ai portatori di handicap adeguatamente attrezzati. 4.4 UFFICI Gli uffici della scuola comprendono 4 locali: la segreteria, in cui sono presenti 3 postazioni computer e una fotocopiatrice; l ufficio del dirigente scolastico, in cui è presente una postazione computer e una stampante; l ufficio del direttore del servizio amministrativo, in cui è presente una postazione computer; la segretaria alunni, in cui sono presenti due computer e due stampanti. I locali sono ben illuminati e riscaldati. 4.5 BIBLIOTECA Esiste un locale adibito a biblioteca al primo piano. All interno del locale non c è un impianto di rivelazione automatica di incendio e l estintore più vicino si trova a circa 6 metri. Gli scaffali per libri sono disposti in modo da essere facilmente accessibili da parte degli allievi e per limitare l uso di scale mobili portatili. Il locale è dotato di illuminazione sia naturale che artificiale. Al piano terra un locale è adibito a Biblioteca Magistrale. All interno del locale non c è un impianto di rivelazione automatica di incendio e l estintore più vicino si trova a circa tre metri. Il locale è dotato di illuminazione sia naturale che artificiale. La biblioteca è accessibile ai soli lavoratori. I libri sono contenuti all interno di armadi con ante in vetro e vetri scorrevoli. All interno del locale sono presenti 3 postazioni computer e il locale funge anche da ufficio del vicario. Le porte di entrambe le biblioteche si aprono verso l interno.

10 4.6 ATTIVITA SPORTIVE (PALESTRA E SPAZI ESTERNI ATTREZZATI) Esiste una palestra e uno spazio esterno per l attività sportiva. La zona di servizi per gli allievi è costituita da spogliatoi, locali per servizi igienici e docce. Il numero di WC per gli studenti è di 2, più due docce, per lo spogliatoio maschile e di 2, più due docce, per lo spogliatoio femminile. Il locale che contiene i WC è illuminato e aerato direttamente. I bagni sono costituiti da box sollevati dal pavimento le cui pareti divisorie sono alte non meno di 2,10 m e non più di 2,30 m, con porte apribili verso l'interno e sono munite di chiusura dall'interno tale però che si possa aprire dall'esterno in caso di emergenza. L'accesso degli allievi alla palestra avviene tramite un corridoio che collega il corpo scuola alla palestra. È prevista una zona destinata a depositi per attrezzi e materiali vari necessari e per la manutenzione. Lo spazio per il gioco è opportunamente attrezzato e la pavimentazione è tale da ridurre al minimo i danni conseguenti alle cadute. Le sorgenti di illuminazione sono tali da consentire la installazione degli attrezzi senza compromettere gli indici di illuminazione previsti e sono adeguatamente protette contro gli urti. Le finestre sono in vetro antiurto. (D.M e successive modifiche). 4.7 SERVIZI E SPOGLIATOI I servizi igienici per gli alunni della scuola sono 12: sia al piano terra che al primo piano sono divisi per sesso e ognuno è costituito da due locali. Il primo locale è adibito a lavabo mentre nel secondo trovano posto tre WC. I servizi igienici per gli insegnanti sono 2: uno a piano terra e uno al primo piano; entrambi sono muniti di lavabo. Almeno un locale igienico (opportunamente attrezzato) per ogni piano è agibile al disabile in carrozzina. (art. 33.D.Lgs. 626/94; DM ). Il bagno per i disabili al piano terra è costituito da due locali di cui uno funge da infermeria. I locali per i servizi igienici sono illuminati e areati. Sono costituiti da box sollevati dal pavimento le cui pareti divisorie sono alte non meno di 2,10 m e non più di 2,30 m, con porte apribili verso l'interno e sono munite di chiusura dall'interno tale però che si possa aprire dall'esterno in caso di emergenza 4.8 BARRIERE ARCHITETTONICHE (strutturali e non) Caratteristiche esterne e interne. Nell'area esterna di accesso all'edificio scolastico tutti i dislivelli sono opportunamente superati da rampe o scivoli. I marciapiedi sono mantenuti liberi da ostacoli (biciclette in sosta, sacchi spazzatura, ecc.). Sono previste aree di sosta per veicoli per disabili. All'interno dell'edificio scolastico i dislivelli che possono creare intralcio alla fruizione del disabile in carrozzina sono superati per mezzo di ascensore di caratteristiche e dimensioni rispondenti a quanto indicato dal DM n MENSA Attiguo al corpo scuola, all interno del perimetro scolastico, trova posto la mensa, un edifico antisismico adibito alla refezione. Si servono del servizio mensa gli alunni della primaria di Verdellino e Zingonia e della secondaria di Zingonia.

11 CAPITOLO 5 A - Coinvolgimento del personale Nell individuazione e valutazione dei fattori di rischio, nell individuazione delle misure preventive e protettive, nell elaborazione delle procedure di sicurezza, nella stesura dei programmi di informazione e formazione, ci si è avvalsi del Responsabile del SPP e degli altri suoi collaboratori. Nella effettuazione della Valutazione si è tenuto conto dei commenti e delle osservazioni dei lavoratori. B - Professionalità e risorse impiegate La Valutazione dei rischi, l individuazione delle misure preventive e protettive e la programmazione sono state effettuate dalle seguenti figure professionali: D.S. prof. E. Mora, ins. E. Bosco (responsabile di plesso), prof.ssa C. M. Spoto (RSPP) e tutto il personale ATA. La compilazione delle liste di controllo è avvenuta con la collaborazione dei responsabili e/o addetti delle aree in esame. C - Risultati della valutazione - Programma di attuazione L individuazione e la quantificazione dei rischi ha permesso di definire gli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro con un programma di attuazione basato su priorità ben definite. Tali priorità di intervento verranno rispettate seguendo un programma di attuazione che associ scadenze più ravvicinate a quelle misure aventi rischio maggiore, secondo il seguente criterio e i seguenti tempi: C.1 Quantificazione dei rischi (stima dell entità dell esposizione e della gravità degli effetti) Livello di rischio Tipo di urgenza Data max di attuazione prevista La quantificazione del rischio deriva dalla possibilità di definire il rischio come prodotto della Probabilità (P) di accadimento per la gravità del Danno (D) atteso: R = P x D La definizione della scala di Probabilità fa riferimento principalmente all esistenza di una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l evento indesiderato, tenuto conto della frequenza e della durata delle operazioni/lavorazioni che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori:

12 Valore Livello probabilità Definizioni/Criteri 3 molto probabile Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata e il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori. Si sono già verificati danni per la stessa mancanza. Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore. 2 probabile La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico e diretto. E noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe sorpresa. 1 poco probabile La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi. Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi o addirittura nessun episodio. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità. Tale giudizio può essere misurato in modo indiretto attraverso il livello di sorpresa che l evento provocherebbe, secondo una interessante prassi interpretativa in uso nei paesi anglosassoni. La definizione della scala di gravità del Danno fa riferimento principalmente alla reversibilità o meno del danno: Valore Livello gravità danno Definizioni/Criteri 3 grave Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità totale o addirittura letale. Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti. 2 medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili. 1 lieve Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. L incidente con rischio di conseguenze mortali, anche se improbabile, va considerato come priorità nella programmazione delle misure di prevenzione. Definiti la Probabilità (P) e la gravità del Danno (D), il rischio (R) viene calcolato con la formula R = P x D e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno ed in ordinate la Probabilità del suo verificarsi. P D

13 In tale matrice i rischi maggiori occupano le caselle in alto a destra, quelli minori le posizioni in basso a destra, con tutta la serie di posizioni intermedie. La valutazione numerica e cromatica del livello di rischio permette di identificare la priorità degli interventi da effettuare, ad es.: R 6 Azioni correttive immediate 3 R 4 Azioni correttive da programmare con urgenza 1 R 2 Azioni correttive/migliorative da programmare nel breve-medio termine Pertanto viene stabilito il seguente programma d attuazione degli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro; tali interventi sono stati individuati durante la Valutazione dei rischi, in un ordine decrescente di livello di rischio e quindi di priorità. All interno di ogni livello di rischio essi sono stati suddivisi per tipologia di scheda della check list. I tempi indicati per la realizzazione sono commisurati all entità dei rischi e alla complessità della verifica. Il dettaglio dei tempi di attuazione previsti per i singoli interventi è rilevabile direttamente nell apposita colonna delle schede della check list. La realizzazione del programma d attuazione degli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del lavoro definito, con le priorità stabilite, sarà oggetto di verifiche periodiche. Le verifiche dell efficienza delle misure attuate e di realizzazione di quelle programmate saranno svolte con cadenza almeno annuale, in occasione della riunione del Servizio di Prevenzione e Protezione. L organizzazione delle suddette verifiche sarà curata dal Servizio di Prevenzione e Protezione. Il Servizio di Prevenzione e Protezione potrà avvalersi, se necessario, di supporti professionali specifici esterni. Criteri di revisione I Punti del presente documento sono singolarmente passibili di revisione. In linea generale le revisioni sono richieste: in occasione di modifiche significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori; all atto della scelta di nuove attrezzature di lavoro, sostanze o preparati chimici impiegati, sistemazione dei luoghi di lavoro, in relazione alla natura della attività.

14 CAPITOLO Valutazione dei rischi. Misure di prevenzione e protezione. Piano di attuazione Pericoli Le porte di tutte le aule sono apribili verso l interno La pavimentazione delle aule è realizzata in materiale antisdrucciolo, ma non facilmente pulibile in quanto soggetto a scalfitture Alcune aperture delle ante delle finestre sono difettose Alcune tapparelle sono difettose Le porte delle aule sono apribili verso l interno Il tetto degli spogliatoi adiacenti alla palestra è in eternit (amianto). AULE DIDATTICHE NORMALI Si richiede Si richiede All Ente al plesso Proprietario scolastico Modificare l apertura Quando è possibile lasciare le porte aperte E necessario controllare tutte le aperture e le tapparelle AULE DIDATTICHE SPECIALI Modificare l apertura delle porte PALESTRA Necessita sostituzione della copertura con materiale idoneo P D R= P x D Data Interv. Effettuati 30 luglio 2014 In caso di evacuazione la palestra non è dotata di nessun tipo di segnalatore acustico Mettere segnalazione acustica per emergenza Due uscite di sicurezza della palestra sono inagibili Nel locale i cavi dei computer non sono inseriti in canaline e corrono sul pavimento e lungo le pareti. I water sono appoggiati per terra La rubinetteria è vetusta La finestra del bagno dei portatori di handicap al primo piano non si chiude Sistemare porte di sicurezza per renderle di nuovo agibili AULA INFORMATICA Nascondere i cavi in apposite canaline SERVIZI e SPOGLIATOI Sostituire con water sospesi Sostituire la rubinetteria Sistemare chiusura 1 2 2

15 La recinzione lungo il perimetro della scuola presenta sbrecciature attraverso le quali è possibile accedere ATRII / DISIMPEGNI/RECINZIONI Le ringhiere non sono antiscavalco. La rete di recinzione sul lato nord della scuola va sostituita con ringhiera La struttura presenta alcune piccole lesioni. SOLAI E PARETI Un sopralluogo, da parte di esperti, per valutare la gravità delle lesioni. Una relazione con i risultati del sopralluogo Il piano superiore della scuola dispone di una sola scala di emergenza (lato est) Prevedere l aggiunta di una scala di emergenza (lato ovest) 3 2 6

16 CAPITOLO 7 Presidi Sanitari per il pacchetto di medicazione Ogni cassetta di Pronto Soccorso, tipo pensile da cucina, opportunamente segnalata e dotata di serratura deve contenere almeno: - n.1 confezione di sapone liquido; - n.1 confezione di guanti monouso in vinile o in lattice; - n.1 paio di forbici; - n.1 confezione di clorossidante elettrolitico al 5% (es. AMUCHINA al 10% pronto ferite); - n.1 confezione di acqua ossigenata F.U. 10 vol. da 100 g.; - n. 2 bende orlate da 5 cm.; - n.1 rotolo di cerotto premedicato alto 8 cm (es. ANSAMED); - n.1 confezione di cerotti premedicati di varie misure; - n.1 confezione di cotone idrofilo da 100 g.; - n.10 compresse di garze sterili 10x10 in buste singole; - n.1 confezione di rete elastica di misura media; - n. 2 lacci emostatici; - n.1 termometro; - n. 2 confezioni di ghiaccio pronto uso istantaneo; - n. 2 confezioni di ghiaccio pronto uso da conservare in ghiacciaia (es. COLDHOT- PACKS); - n. 2 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari.

17 CAPITOLO 8 Prevenzione delle malattie a trasmissione ematica Da affiggere all interno della cassetta di Pronto Soccorso Al fine di evitare la trasmissione di malattie attraverso liquidi organici infetti, in particolare sangue (epatite B - epatite C - AIDS ecc.), si danno le seguenti indicazioni: E necessario indossare guanti monouso ogni volta si preveda di venire in contatto con liquidi organici di altre persone (es. per medicazioni, igiene ambientale); Gli strumenti didattici taglienti (forbici, punteruoli, cacciaviti ecc.) devono essere o strettamente personali o, se imbrattati di sangue, opportunamente disinfettati; Il disinfettante da utilizzare per le superfici e/o i materiali imbrattati di sangue o altri liquidi organici è l ipoclorito di sodio al 5-6% di cloro attivo. In pratica si procede come indicato di seguito: indossare guanti monouso allontanare il liquido organico dalla superficie applicare una soluzione formata da: 1 l di acqua e 200 ml di ipoclorito di sodio al 5-6% di cloro attivo lasciare la soluzione per 20 sciacquare con acqua N.B.: è necessario controllare la composizione dell ipoclorito di sodio da utilizzare e verificare la concentrazione di cloro attivo sia al 5-6%

18 CAPITOLO 9 SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO Il presente Documento è composto da n.. pagine, ed è stato elaborato dal Datore di Lavoro in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e gli ASPP. Il Presente Documento è stato rielaborato ed aggiornato. L'attuazione delle disposizioni e delle misure di sicurezza avviene attraverso la gestione degli Allegati che si collegano ai capitoli del presente Documento. Il Datore di Lavoro/Dirigente Scolastico: Dott. prof. Mora G. Eugenio Firma Per presa visione Il Rappresentante dei Lavoratori: Valentini Francesca Il Medico competente: Dott Cologni Luigi Firma R.S.P.P. : Prof.ssa Spoto Carmela Maria Firma Verdellino, 22 settembre 2014

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