COMITATO DI QUARTIERE ROMA 2
|
|
- Leonzio Borrelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Pomezia, 24 marzo 2014 A PREFETTURA DI ROMA protcivile.prefrm@pec.interno.it COMUNE DI POMEZIA protocollo@pec.comune.pomezia.rm.it Oggetto: Osservazioni prodotte sul testo delle informazioni alla popolazione relative al Piano di Emergenza Esterno della società Liquigas spa. Io sottoscritto Diego Casubolo, nato a Roma il 28 febbraio 1974 e residente a Pomezia, in Viale delle Arti, 7/C, nella qualità di Presidente del Comitato di Quartiere Roma 2 trasmetto le unite osservazioni riguardanti l argomento in oggetto. IL PRESIDENTE Diego Casubolo
2 PREMESSA Scopo del presente documento è di fornire alla Prefettura di Roma - Dipartimento Protezione Civile e al Comune di Pomezia, le osservazioni del Comitato di Quartiere Roma 2 al Piano di Emergenza Esterno dello stabilimento LIQUIGAS di Pomezia Località Santa Palomba. Le presenti osservazioni vengono redatte sulla base: del documento della Prefettura di Roma denominato Informazione alla Popolazione redatto ai sensi del decreto 24 luglio 2009 n. 139 e reso pubblico dal Comune di Pomezia in data 24 febbraio 2014 (di seguito documento); della Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori redatta dal gestore ai sensi del D. Lgs. 334/99 ottobre 2009 (di seguito scheda). Alla popolazione non è stata resa disponibile la seguente documentazione: il Piano di Emergenza Esterno, richiesto al Comune di Pomezia con lettera protocollata in data 24 gennaio 2014; la cartografia indicante le aree di danno, tantomeno la planimetria delle reti idriche, fognarie e del gasdotto. Questo Comitato ha appreso dal Comune di Pomezia, con lettera n in data 29 gennaio 2014 che l Elaborato Tecnico R.I.R., documento previsto dall articolo 4 del D.M. 9 maggio 2001, da redigere nell ambito degli strumenti urbanistici è, ad oggi, inesistente. Appare evidente che la documentazione messa a disposizione della popolazione è insufficiente per poter valutare compiutamente gli scenari di rischio, l effettiva esposizione della popolazione residente e l adeguatezza delle misure di sicurezza predisposte in caso di incidente.
3 Sulla base di quanto detto in premessa, con riserva di integrazione delle osservazioni dal momento che tutta la documentazione sarà messa a disposizione della popolazione rileviamo quanto segue. 1. TRASPARENZA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Si rileva la mancata comunicazione dell avvio del procedimento amministrativo finalizzato all approvazione del Piano di Emergenza Esterno, la mancata indicazione del Responsabile del procedimento e dell unità organizzativa dove poter effettuare accesso agli atti. Viene fornito un documento, genericamente intestato Prefettura di Roma e non sottoscritto da nessuno. 2. INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO Non risulta chiaro il quadro degli scenari di rischio ipotizzabili in quanto: alla sezione 5 della scheda viene detto che un rilascio accidentale di GPL può dar luogo, se innescato, a diversi fenomeni incidentali in funzione dello stato fisico in cui si trova, ossia: stato liquido Jet fire, Pool fire, Flash fire e esplosione ; stato gassoso: Flash fire e esplosione di nube. Sempre sulla scheda, nella Sezione 6 si parla del caso di esplosione di una nube di GPL in fase gassosa. Sul documento di informazione alla popolazione si parla invece di sole tre ipotesi (Jet fire, Flash fire e Pool fire). A fattor comune non viene fornita alcuna indicazione sul metodo seguito per l individuazione degli scenari di rischio ipotizzati, se non una mera elencazione di ipotesi. Non vi è riferimento alcuno al procedimento con il quale sono stati esclusi il Fire ball (esplosione fisica connessa al rapido cambiamento di fase di un gas liquefatto come conseguenza di una violenta depressurizzazione) o il rischio esplosione di un serbatoio di stoccaggio e comunque si ritiene opportuno che tali esclusioni vengano giustificate e espressamente indicate. Nessun riferimento viene fatto alla possibilità che si sviluppino nubi tossiche di gas o fumi e, come sopra, tale esclusione andrebbe, a nostro modo di vedere, indicata in forma esplicita e giustificata. 3. DATI STORICI SUGLI INCIDENTI Data la estrema complessità degli impianti, è difficile per il cittadino valutare correttamente il documento, mancando del tutto un analisi storica delle situazioni di incidente (rilevante o non) già avvenute o anche solo rischiate in passato. Si chiede che il documento venga implementato con l indicazione dei dati statistici sugli incidenti avvenuti negli ultimi 10 anni, o che l assenza di incidenti nel citato periodo sia espressamente indicata. 4. AZIONI PREVISTE PER LA MITIGAZIONE E LA RIDUZIONE DEGLI EFFETTI E DELLE CONSEGUENZE DI UN INCIDENTE Con riferimento al Piano di Emergenza Interno, rileviamo la mancanza della localizzazione dei sistemi di protezione passiva ed attiva interni allo stabilimento, ossia, muri e strutture di schermo; sistemi di contenimento; vie di fuga; percorsi di esodo; aree di raccolta.
4 Viene genericamente indicato il numero degli impiegati, ma non viene indicato il personale che sia presente nello stabilimento in base ai turni di servizio e soprattutto non è fatta distinzione alcuna tra ore diurne e notturne. In caso di emergenze, nessun riferimento viene dato sul flusso dei mezzi di soccorso, soprattutto in considerazione del già intenso traffico di veicoli pesanti che interessa Viale Cesare Fiorucci, allo stato attuale unico punto di ingresso verso gli stabilimenti. Altra lacuna è quella relativa alle zone di ammassamento dei citati mezzi e di eventuale organizzazione del primo soccorso di eventuali feriti/intossicati. Nessun riferimento viene fatto alle condizioni attuali in cui versano le strade che costeggiano gli stabilimenti, che a noi risultano al limite della praticabilità. 5. MEZZI DI SEGNALAZIONE INCIDENTI Nella sezione 6 del documento viene detto che la segnalazione di incidente avverrebbe tramite il suono di sirena azionata dall industria che indica contemporaneamente ai soccorritori ad alla cittadinanza il verificarsi di un incidente. Tale previsione è giudicata insufficiente ed assolutamente inefficace. Riteniamo, inoltre, insufficiente la previsione della sola auto della Polizia Locale dotata di megafono che gira fornendo informazioni e comunque non si fa riferimento all eventuale incidente notturno (è operativo un sistema di reperibilità del personale della Polizia Locale? è disponibile un auto della Polizia Locale di notte?). Quanto all'eventuale evacuazione della popolazione, dovrebbero essere già previsti ed indicati i centri di raccolta verso i quali dirigersi attraverso apposita segnaletica stradale permanente. 6. LA ZONA INDUSTRIALE DI SANTA PALOMBA Come si evince anche dal documento fornito, nella zona industriale di Santa Palomba oltre allo stabilimento Liquigas vi è il deposito carburanti ENI spa div. R&M (130 metri); stabilimento Procter & Gamble (900 metri) e stabilimento Chimec spa (1500 metri). A parere di questo Comitato il PEE dovrebbe essere elaborato in maniera organica tenendo conto anche della concentrazione di stabilimenti, del possibile effetto domino e di tutti gli scenari ipotizzabili.
5 CONCLUSIONI Questo Comitato chiede: 1. la sospensione dei termini per l approvazione del PEE in argomento. Tali termini dovranno poi riprendere dal momento in cui sia consentito il completo accesso agli atti alla cittadinanza con particolare riferimento al PEE (già richiesto al Comune di Pomezia) ed alla cartografia dove si evincano: le diverse distanze di danno ipotizzabili con riferimento alle relative soglie di ogni singolo scenario, con la verifica di eventuali sovrapposizioni delle aree interne allo stabilimento e agli stabilimenti limitrofi (Deposito ENI, etc.); la planimetria delle reti idriche, fognarie e del gasdotto. 2. che il documento della Prefettura di Roma denominato Informazione alla Popolazione redatto ai sensi del decreto 24 luglio 2009 n. 139 e reso pubblico dal Comune di Pomezia in data 24 febbraio 2014, sia integrato con: l indicazione del metodo scientifico seguito per individuare gli scenari di rischio, con esplicita elencazione degli scenari esclusi e delle motivazioni, con particolare riferimento al cd. Fire Ball, alle esplosioni dei serbatoi di stoccaggio, alla dispersione di sostanze gassose ed allo sprigionamento di fumi; cartografia indicante l organizzazione delle aree di primo soccorso e delle vie di esodo; una analisi storica delle situazioni di incidente. 3. che il Comune di Pomezia predisponga con la massima urgenza l Elaborato R.I.R. previsto nell ambito della pianificazione del territorio e che conseguentemente si proceda alla verifica della conformità agli strumenti urbanistici delle opere realizzate e/o di prevista realizzazione. Quanto sopra con particolare riferimento all area distinta al Catasto al foglio n.2 particelle 20, 235, 262, sito individuato dalla Società COGEA srl per un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili (biogas) in prossimità degli impianti ENI e Liquigas, senza che sia stata ancora interessata la popolazione residente come previsto dalla normativa vigente; 4. che vengano asfaltate le sedi stradali intorno agli impianti in questione attualmente al limite della praticabilità; 5. l adeguamento del ponticello di Viale Cesare Fiorucci in modo che consenta il transito, senza intralcio, dei mezzi in entrambi i sensi di marcia; 6. che vengano predisposte vie di fuga alternative a Via Cesare Fiorucci in quanto si ritiene tale arteria viaria insufficiente e inadeguata in caso di incidente; oltretutto perchè potrebbe divenire impraticabile in caso di sprigionamento di fumi o gas. A titolo esemplificativo, nella pagina che segue, è stato predisposto un progetto che prevede: 1) l adeguamento e l apertura di Via di Tor Maggiore che diverrebbe così via di fuga e di accesso mezzi in direzione via della Solfarata Pomezia; 2) l adeguamento e la riapertura di Via della Siderurgia e del relativo ponte che consentirebbe una via di fuga e di accesso mezzi, in alternativa, in direzione della stazione ferroviaria, o meglio, direttamente sulla Via Ardeatina.
6 PROPOSTA IMPLEMENTAZIONE VIE DI FUGA E DI ACCESSO MEZZI LEGENDA Viale Cesare Fiorucci (unica via di accesso/deflusso alla zona caratterizzata da R.I.R.) Via di Torre Maggiore (strada esistente - attualmente chiusa) Via della Siderurgia (unica possibilità di oltrepassare la ferrovia attualmente chiusa)
7 7. La predisposizione di idonea cartellonistica permanente che indichi le vie di fuga, le aree di ammassamento dei mezzi di soccorso e quelle individuate per il soccorso sanitario; 8. che i mezzi di informazione alla popolazione in caso di incidente vengano integrati con la previsione di una pagina internet di facile e immediato accesso e con apposite convenzioni con TV/Radio locali e che le relative frequenze vengano rese note alla popolazione; 9. che venga ripetuta e intensificata la frequenza della campagna di informazione alla popolazione in quanto, dall ultima (di cui comunque nessuno ricorda nulla!), sono trascorsi ormai sette anni e nel frattempo nella zona sono state realizzate nuove abitazioni con conseguente notevole incremento della popolazione residente; 10. che vengano previsti idonei corsi di formazione per l emergenza per il personale, docente e non, in servizio presso i plessi scolastici realizzati e realizzandi nella zona; 11. l organizzazione di periodiche esercitazioni per verificare l efficacia del Piano di Emergenza Esterno e la sua attuazione; 12. l implementazione dei mezzi di diffusione dell allarme e comunque la verifica della reale efficacia di quelli predisposti. Pomezia, 24 marzo 2014 IL PRESIDENTE Diego Casubolo
ADEMPIMENTI NORMATIVI PER STABILIMENTI SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i.
AGLI OBBLIGHI DELL ART. 8 D.LGS. 334/99 Data ultimo aggiornamento documento: 09/11/2012 1. Adempimenti per le aziende in art. 8 2. Sanzioni 3. Principali attività della Pubblica Amministrazione I Gestori
DettagliCENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169
CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliALLEGATO 15. Misure di autoprotezione della Popolazione ALL N 15 MISURE DI AUTOPROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE
PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 1 di 5 ALLEGATO 15 Misure di autoprotezione della Popolazione PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 2 di 5 Generalità Le azioni che le persone devono compiere, e quelle che devono evitare,
DettagliREGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE
REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliArea ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio
PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di Novara - S. Agabio Comune di Novara
DettagliAllegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento
Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO
DettagliDOCUMENTI DI ANALISI E APPROFONDIMENTO
SEZIONE II SCENARI DI RISCHIO DOC 2.1 LIVELLI DI ALLERTA MODELLO DI INTERVENTO, SCENARI DI RISCHIO E INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE Sommario Scenari di rischio...2 Metodologia utilizzata...2 Gli scenari
DettagliProcedure di prevenzione incendi relative ad attività a rischio di incidente rilevante. IL MINISTRO DELL INTERNO
DECRETO 19 marzo 2001 Procedure di prevenzione incendi relative ad attività a rischio di incidente rilevante. IL MINISTRO DELL INTERNO Visto il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, concernente «Attuazione
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
DettagliAllegato I. Parte A Obiettivi formativi
Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi
Dettaglisubappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliMarzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Bari
Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Bari 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte
DettagliMODELLO B: ISTANZA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VIA
MODELLO B: ISTANZA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VIA Alla Regione Marche P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali ANCONA (AN) P.E.C. regione.marche.valutazamb@emarche.it OGGETTO: Istanza di avvio
DettagliCon la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.
Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA
DettagliN. del APPROVAZIONE PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA CELLULARE E DELLE STAZIONI RADIOTELEVISIVE - ANNO 2013.
N. del OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA CELLULARE E DELLE STAZIONI RADIOTELEVISIVE - ANNO 2013. PROPOSTA DI DELIBERA Premesso: - che la Legge 28
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliIL DIRETTORE GENERALE
IL DIRETTORE GENERALE RICHIAMATO il Regolamento sui controlli interni, approvato con Delibera di Consiglio della Federazione dei Comuni del Camposampierese n.1 del 12.03.2013, adottato ai sensi del D.L.174/2012,
DettagliCHIARIMENTI IN SEDE DI OFFERTA SERVIZI PER TELEFONIA FISSA E TRASMISSIONE DATI
02 febbraio 2011 CHIARIMENTI IN SEDE DI OFFERTA SERVIZI PER TELEFONIA FISSA E TRASMISSIONE DATI ero Gara 702754 - Lotto CIG 0659407FDA Con la presente si forniscono le risposte alle richieste di chiarimento
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliDeliberazione 30 settembre 2011 - EEN 8/11
Deliberazione 30 settembre 2011 - EEN 8/11 Verifica di proposte di progetto e di programma di misura per progetti di efficienza energetica presentate ai sensi della deliberazione dell Autorità per l energia
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliDecreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013
Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013 A.G.C. 13 Turismo e Beni Culturali Settore 3 Beni Culturali Oggetto dell'atto: P.O. F.E.S.R. CAMPANIA 2007-2013. ASSE 1 - OBIETTIVO OPERATIVO 1.9 - ATTIVITA' "A".
Dettaglirendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille
rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille Come è noto, l articolo 63-bis del decreto legge indicato in oggetto ha riconosciuto al contribuente, per l anno finanziario 2009 la facoltà
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliInterventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali.
Circolare 10 febbraio 2016 n. 101 Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. (G.U. 18 febbraio 2016, n. 40) Emanata
DettagliMarzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Milano
Marzo - Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Milano 1 Introduzione Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche
DettagliPROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.
PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliPotenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI
Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO
DettagliOBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO
PROPOSTA PER PERCORSO FORMATIVO: Corso di formazione per operatori e preposti addetti alle pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano
DettagliPROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO:
PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 Conferenza dei Comuni 11 ottobre 2012 OGGETTO: Piano delle opere per il superamento della procedura di infrazione n. 2009/2034/CE e relativo piano economico
DettagliVERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE
COPIA Determinazione n. 147 del 11/03/2013 N. registro di area 17 VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE Assunta nel giorno 11/03/2013 da Laura Dordi Responsabile del Settore ECONOMICO
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliComune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata
Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata DETERMINAZIONE DEL CAPO SETTORE N 61 DEL 10.12.2009 OGGETTO: Proroga contratti di collaborazione coordinata e continuativa
DettagliATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali
Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di
DettagliLinee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI
ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
DettagliRegolamento Disciplina dell analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell impatto della regolamentazione (VIR)
Regolamento Disciplina dell analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e della verifica dell impatto della regolamentazione (VIR) [vedi allegato Relazione AIR Adozione del Regolamento Disciplina dell
DettagliCOMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro
COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro *********************** REGOLAMENTO COMUNALE PER L ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n 36 del 28/11/2014
DettagliPROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000
PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.
DettagliDeterminazione Dirigenziale n. 1444 del 18.9.2014. Centro di Responsabilità n. 11 Centro di Costo n. 172 Pratica n. 3281647 del 18.9.
Centro di Responsabilità n. 11 Centro di Costo n. 172 Pratica n. 3281647 del 18.9.2014 Oggetto: Affidamento allo Studio Legale Associato Corinaldesi Mischi dell incarico professionale di supporto al Responsabile
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliComune di Rieti Assessorato Protezione Civile
1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4
DettagliRISOLUZIONE N. 34/E. Roma 5 febbraio 2008
RISOLUZIONE N. 34/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 5 febbraio 2008 OGGETTO: IRAP Art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 446 del 1997 Esclusione dalla base imponibile dei contributi
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il
DettagliCOMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA
COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI PRESSO IL CENTRO CULTURALE COMUNALE sito in Via PONTE CAPO (Palazzo Ex Scuola Media) Approvato con deliberazione
Dettagli2 SERVIZI ALLA PERSONA SETTORE 2 RESPONSABILE COPIA
SETTORE UNITA IMPEGNO 2 SERVIZI ALLA PERSONA SETTORE 2 RESPONSABILE COPIA DETERMINAZIONE N. 102 DEL 11/08/2015 OGGETTO: CONTRIBUTI STRAORDINARI A FAVORE DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DI SIGNA PER A.S.2015-2016
DettagliUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale
Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia
DettagliTHEO-GIS-v.01. U.O. Rischi Industriali
U.O. Rischi Industriali THEO-GIS-v.01 Descrizione del programma Titolo: THEO-GIS-V.01: strumento GIS di supporto per la pianificazione urbanistica e valutazione di compatibilità territoriale per aziende
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
Dettagli730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento
730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento N. 30 05.07.2013 Liquidazione di srl e presentazione di Unico Categoria: Sottocategoria: Scadenze Nelle società di capitali la fase di è un procedimento
DettagliSERVIZIO SISTEMI INFORMATIVI
SERVIZIO SISTEMI INFORMATIVI Prot. n. Misure finalizzate al contenimento della spesa (art. 2 Commi 594-599 della Legge 244/2007 - Legge Finanziaria 2008) Relazione sulle misure per il contenimento delle
DettagliRISOLUZIONE N. 83/E. Roma, 22 novembre 2013
RISOLUZIONE N. 83/E Roma, 22 novembre 2013 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Registrazione contratti di locazione a seguito dell introduzione dell obbligo di allegazione dell Attestato di prestazione
DettagliPIANO DI RECUPERO. RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R.
COMUNE DI ROVIGO PROVINCIA DI ROVIGO PIANO DI RECUPERO E ubicazione: committente: RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R. 13/11
DettagliMinistero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE
Roma, 27 GEN. 2003 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE Prot. n 2740 DIVISIONE I Al Dirigente Superiore Direttore della Scuola del
DettagliSOSTE A PAGAMENTO NEL COMUNE DI SAN BONIFACIO.
MULTISERVIZI S.B. S.R.L. Sede legale: Piazza Costituzione, 4 37047 SAN BONIFACIO (VR) Sede amministrativa: Via Camporosolo, 119 37047 SAN BONIFACIO (VR) Iscritta al R. I. VR C.F. e n. iscrizione 03457850232
DettagliRISOLUZIONE N. 314/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 314/E Roma, 05 novembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte di enti locali. - Decreto del Presidente
DettagliApprovazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.
Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede
DettagliProvincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico
DEFINIZIONE DELLO SCENARIO Il dato fondamentale per la redazione di un piano di Emergenza, è la definizione dello scenario di riferimento. Per tale capitolo si fa riferimento ai risultati emersi dallo
DettagliAATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato
AATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Verbale della Deliberazione n. 49 dell 11 dicembre 2008 località Pignatte Comune
DettagliPIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE
INDICE Scopo...2 Generalità...2 Mansionario Reperibile...3 Principi generali...3 Mansioni...3 Procedura Attivazione...3 Procedura reperibile... 12 Schede Segnalazione Criticità... 17 Schede Danni Ente
DettagliSEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI
Sez 2/pag.1 SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI Le zone di pianificazione Per l individuazione delle zone cui deve essere estesa la pianificazione dell emergenza, si prendono in generale in considerazione i
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra
Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia
DettagliOsservazioni di eni s.p.a.
Consultazione pubblica del Dipartimento del Tesoro per l attuazione della direttiva 2013/34/EU del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, relativa ai bilanci d esercizio, ai bilanci consolidati
Dettagli- la donazione di organi e di tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto per la vita ;
PREMESSO che: - la donazione di organi e di tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto per la vita ; - il trapianto di organi rappresenta un
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO TERRITORIO ED AMBIENTE
Giornata di formazione LE SOSTANZE CHIMICHE: RISCHIO PER L AMBIENTE E LA SICUREZZA Ancona, 16 maggio 2003 Arch. Giuseppe Mariani: D. Lgs. 334/1999 Ruolo e funzioni della Regione Marche Premessa Le industrie
Dettagli1 PREMESSA...2 1.1 INTRODUZIONE... 2 1.2 CENNI SULL ITER DI APPROVAZIONE DELL INTERVENTO... 2 3 COMPLEMENTARIETÀ CON ALTRI PIANI E PROGETTI...
INDICE 1 PREMESSA...2 1.1 INTRODUZIONE... 2 1.2 CENNI SULL ITER DI APPROVAZIONE DELL INTERVENTO... 2 2 OBIETTIVI DELLA RELAZIONE...3 3 COMPLEMENTARIETÀ CON ALTRI PIANI E PROGETTI...3 4 CONCLUSIONI...4
DettagliC i r c o l a r e d e l 2 2 A g o s t o 2 0 1 3 P a g. 1 di 5
C i r c o l a r e d e l 2 2 A g o s t o 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 Circolare Numero 27/2013 Oggetto COMUNICAZIONE INTEGRATIVA ANNUALE ALL ARCHIVIO DEI RAPPORTI FINANZIARI. APPROFONDIMENTO SUL CASO DEI CONTI
DettagliRegolamento comunale per la disciplina dei controlli interni
Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli
DettagliINDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI
INDIRIZZI GENERALI E LINEE GUIDA DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE NOTA DI SINTESI 1. OBIETTIVI Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale è istituito dalla legge del 17 luglio
DettagliIl recepimento della Direttiva Alluvioni: Le attività di competenza del sistema di protezione civile
Il recepimento della Direttiva Alluvioni: Le attività di competenza del sistema di protezione civile Stefano Vergante Dipartimento Ambiente Settore Protezione Civile ed Emergenza IL QUADRO NORMATIVO Direttiva
DettagliProposta di deliberazione del Consiglio Comunale convocato per il giorno 18-12-2013
Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale convocato per il giorno 18-12-2013 ADEMPIMENTO DI cui all art 39 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 OGGETTO: ESAME CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI
DettagliConservazione elettronica della fatturapa
Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella
DettagliDISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE
Pagina 1 di 5 Documenti collegati comunicato stampa Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 13 aprile 2007 Delibera n. 88/07 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA
Dettagli1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA
RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNAZIONALI E DELL UNIONE EUROPEA
DettagliUNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016
Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione
Dettagliil PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:
REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione
DettagliOrdinanza 30 luglio 2004 Autorizzazione alla costruzione del Nuovo Parco Serbatoi presso il sito EUREX del Centro ENEA nel Comune di Saluggia (VC)
Ordinanza 30 luglio 2004 Autorizzazione alla costruzione del Nuovo Parco Serbatoi presso il sito EUREX del Centro ENEA nel Comune di Saluggia (VC) Il Commissario Delegato - Visto l art. 5 della Legge 24
DettagliGUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE E ALLA GESTIONE DELLA NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI (NIR) DEL CENTRO DI RACCOLTA
QUADERNO RAEE 5 GUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE E ALLA GESTIONE DELLA NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI (NIR) DEL CENTRO DI RACCOLTA Ai sensi dell Accordo di Programma tra ANCI e CdC RAEE del 28 marzo 2012, modificato
DettagliPROGETTO L.I.R.E.S. (LETTURA INTEGRATA RISULTATI ESITI SCOLASTICI) LETTURA INTEGRATA FRA RETI DI SCUOLE SULLA VALUTAZIONE
PROGETTO L.I.R.E.S. (LETTURA INTEGRATA RISULTATI ESITI SCOLASTICI) LETTURA INTEGRATA FRA RETI DI SCUOLE SULLA VALUTAZIONE L I.S.I.S.S. Maironi da Ponte ritiene importante dedicare una attenzione specifica
DettagliDECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012
DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti
DettagliPROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.
PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione
DettagliIl Ministro delle Attività Produttive
Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel
Dettagli