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1 ALLEGATO 1 All Ente.... Via.., n. c.a.p.località... (.) DOMANDA DI AMMISSIONE AL SERVIZIO CIVILE REGIONALE Il/La sottoscritto/a: Cognome..... Nome CHIEDE di essere ammesso/a a prestare servizio civile presso codesto Ente, per il seguente progetto: A tal fine, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute negli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n 445 e consapevole delle conseguenze derivanti da dichiarazioni mendaci ai sensi dell articolo 76 del predetto D.P.R. n 445/2000, sotto la propria responsabilità DICHIARA DI essere nato/a: Prov.:. il.. Cod. Fisc.. e di essere residente a.. Prov.. in via. n cap. Telefono indirizzo . Stato civile... - essere cittadino/a.; - non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti ovvero per delitti riguardanti l appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici, o di criminalità organizzata; DICHIARA INOLTRE (cancellare la dizione che non interessa) - di essere (solo per coloro che non sono residenti in Toscana) domiciliato in Toscana per motivi di studio / motivi di lavoro; - di essere disponibile / di non essere disponibile, qualora in seguito alle selezioni effettuate risulti idoneo non selezionato ad essere assegnato al progetto di servizio civile prescelto anche in posti resi disponibili successivamente al termine delle procedure selettive, a seguito di rinuncia o impedimento da parte dei giovani già avviati al servizio; - di essere disponibile / di non essere disponibile, qualora in seguito alle selezioni effettuate risulti idoneo non selezionato, ad essere assegnato a qualsiasi altro progetto di servizio civile contenuto nel presente bando presentato da altro ente (con priorità per progetti di enti dello stesso ambito

2 Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: La Fondazione Opera Santa Rita è una fondazione privata Onlus che da oltre ottanta anni svolge sul territorio pratese attività educative a favore di minori con difficoltà personali, familiari e sociali, per assicurare loro una crescita armoniosa ed un inserimento adeguato nel contesto sociale. La Fondazione svolge anche un'attività sanitaria a favore di minori e di giovani disabili per favorirne la riabilitazione, il potenziamento delle capacità residue ed il loro inserimento nella società, sostenendo i familiari e facendosi carico della situazione complessiva. Lo stile con cui opera la Fondazione si basa sull'attenzione alla persona ed alla sua valorizzazione, al fine di uno sviluppo armonico ed in sintonia con le potenzialità soggettive. La Fondazione Santa Rita conta oggi oltre 22 servizi tra le province di Prato e Pistoia ed oltre 200 ospiti assistiti secondo i più moderni ed adeguati standard di qualità. I dipendenti della Fondazione sono circa 120. Le principali strutture e i servizi dell Opera Santa Rita sono: due centri diurni per minori con disagio sociale, tre strutture residenziali per minori con disagio sociale, una struttura residenziale per ragazze madri con figli piccoli, due strutture residenziali per maggiorenni studenti o lavoratori con disagio sociale, una struttura residenziale per persone con disagio psichico e sociale, un centro diurno per persone affette da autismo, una struttura residenziale per persone affette da autismo, un centro diurno per disabili e una struttura residenziale per disabili. Negli ultimi anni si sono aggiunte due strutture particolarmente innovative: il ristorante didattico Opera 22, dove i ragazzi ospiti della Fondazione possono avviare un percorso di formazione lavorativa nel contesto della ristorazione di alto livello, e il centro giovanile We Meet, nato, in collaborazione con Unicoop Firenze, all interno del Centro Commerciale Parco Prato, primo esperimento in Italia di centro educativo per i giovani all interno di un complesso commerciale ) Codice regionale: RT RT1S bis) Referente operativo responsabile del progetto: (Questa figura è compatibile con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15) - NOME E COGNOME:Nicoletta Ulivi - DATA DI NASCITA:24/11/ INDIRIZZO MAIL:n.ulivi@operasantarita.it - TELEFONO:

3 CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: WE MEET AL PARCO 4) Settore di intervento del progetto: Educazione alla pace e alla promozione dei diritti umani, nonchè educazione alla convivenza, al senso civico, al rispetto della legalità. Di cui al punto c) art.03 della legge regionale 35/2006. (AREA GEN.) 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Contesto Settoriale: Negli ultimi anni la Fondazione ha cercato di ampliare i propri settori di intervento e si interessa sia di interventi di recupero del disagio sia di interventi di prevenzione. Il tentativo intrapreso dalla Fondazione Opera Santa Rita è quello di agire attivamente sul territorio, soprattutto nei luoghi frequentati da minori a rischio. In questo contesto nasce l apertura del Centro We Meet, un centro giovanile multimediale all interno del centro commerciale Parco Prato (Unicoop). Il progressivo declino dei luoghi storici di aggregazione la famiglia, il circolo, la parrocchia, la piazza, ecc. - che fino a pochi decenni fa avevano dato forma alle reti di relazioni sociali nelle quali gli individui svolgevano la propria vita, ha lasciato alle proprie spalle una realtà sociale in grave difficoltà nello strutturare nuovi spazi che assolvessero quelle funzioni di integrazione sociale e di promozione di schemi cognitivi precedentemente assicurati dai luoghi di cui sopra. Parallelamente, questo processo è stato segnato dall'incalzare sempre più deciso di spazi sociali ove vaste masse di individui si incrociano senza stabilire relazioni e senza condividere quel sentimento di solidarietà che caratterizza invece i membri di un gruppo 1. Contesto Territoriale: Il contesto territoriale in cui si intende realizzare il progetto è il quartiere S. Giusto posto nella periferia di Prato, dove ha sede dal novembre 2009 il centro commerciale 1 Sono quelli che l'antropologo Marc Augé definisce non luoghi, ossia tutti quegli spazi strutturati in funzione della loro transitorietà e strumentalità: autostrade, aeroporti, stazioni e centri commerciali sono, per l'autore, chiari esempi empirici di questo concetto.è interessante osservare come i centri commerciali eletti da Augé e da buona parte della letteratura sociologica quasi a paradigma di ciò che si intende per luoghi non relazionali fossero stati originariamente pensati come spazi di aggregazione: era questa, infatti, la funzione che l'architetto viennese Victor Gruen aveva in mente quando progettò, nel lontano 1956, il suo Southdale Mall, il primo centro commerciale introverso, ossia coperto e con i negozi rivolti verso l'interno dello stesso e non più verso l'esterno, come era accaduto fino ad allora nei primi centri commerciali che erano stati realizzati. Malgrado il successo commerciale del centro ideato da Gruen, la speranza di quest'ultimo di vedervi sorgere al suo interno nuove relazioni sociali è andata completamente frustrata. Resta da chiedersi se il desiderio dell'architetto austriaco sia da accantonare definitivamente o se, invece, sia più opportuno elaborare nuove idee e sperimentazioni capaci di imprimere un cambiamento del modo in cui, fino ad oggi, abbiamo pensato i centri commerciali. La seconda ipotesi, alla luce anche di quanto osservato sopra circa la carenza di spazi di aggregazione, appare più allettante. Specialmente se si considera che ad essere investiti in modo più massiccio dalla suddetta carenza sono i soggetti più giovani. Non a caso, sono proprio questi ultimi i destinatari del progetto che si intende presentare in questa sede.

4 Parco Prato all interno del quale è collocato il centro WE MEET. Rispetto ad altri quartieri della città di Prato San Giusto si caratterizza per essere il più popolato e il più giovane, il quartiere vede inoltre la presenza di un popoloso insediamento di case popolari 2. Oggi, al di là del valore formale e documentale del quartiere, è auspicabile un recupero sia urbanistico (ricomposizione delle aree a verde e degli spazi collettivi) che sociale: rispetto agli altri quartieri cittadini, emerge l esigenza di socialità, di aggregazione specie per le nuove generazioni. Il complesso contesto sociale, in particolare quello giovanile, presenta complesse e difficili problematiche: spesso emergono problematiche molto vicine alla devianza vera e propria, evidente segno dell esistenza di sacche di marginalità e povertà accentuata che talvolta richiedono anche l intervento delle forze dell ordine. All interno del quartiere di S.Giusto, raggiungibile a piedi da centro commerciale, si trova il più grande polo scolastico della Provincia di prato composto da 3 Istituti superiori ed un Istituto comprensivo per una popolazione di circa 3000 studenti. Il centro giovani WE MEET: Lo spazio giovani WE MEET si presenta ricco di proposte grazie alla strumentazione multimediale di ultima generazione e alle numerose iniziative e informazioni culturali, sociali e ludiche interamente dedicate ai giovani. Uno spazio reale, non solo virtuale, di incontro che si affaccia sulla piazza centrale del centro commerciale Parco Prato. La sfida che ha tentato di cogliere con la sua attivazione è stata quella di creare partecipazione, con la valorizzazione della singola persona e del suo protagonismo, poter riconoscere che i giovani sono già portatori di competenze, punti di vista, desideri e saperi da mettere in gioco per affrontare problemi e sfide che li attraversano e che attraversano la società. In altri termini si trovano nella condizione di dare e non in quella di fruitori passivi che possono soltanto ricevere. Occorre attivare la loro capacità di essere ricercatori cioè di saper leggere il contesto in cui vivono e cercare percorsi per rispondere a problematiche e bisogni. Allargare la funzione informativa e di proposta ad un sostegno alla partecipazione dei giovani per accompagnarli all esercizio di una cittadinanza attiva. I nuovi mezzi di comunicazione (social network, chat, blog ecc,) costituiscono una risorsa importante ma la loro fruizione tra i giovani non è omogenea (digital divide). E quindi opportuno non tralasciare i linguaggi che fondano la loro ricchezza nell incontro e nella relazione diretta, creando non solo forum virtuali ma occasioni di confronto reali. I dati del centro WE MEET All interno del centro giovani WE MEET è alta l attenzione su alcune tendenze in ambito giovanile, ciò significa porre in atto strategie di prevenzione, soprattutto 2 E forse opportuno ricordare che il quartiere costituisce un importante documento (a scala nazionale) dell urbanistica degli anni 50/ 60 grazie alla presenza di architetti di elevato spessore professionale e culturale. Il quartiere S. Giusto - progettato tra il 1957 e il 1960 da un gruppo di architetti coordinato da L. Quaroni e del quale fanno parte E. Detti, M. Boschetti, A.de Carlo - è un documento storico delle teorie urbanistiche di Quaroni, del valore sociale che attribuiva al ruolo dell architetto/ urbanista: la città ideale di Quaroni nasce dall integrazione fra urbs (la dimensione fisica) e civitas (la dimensione sociale, umane).

5 all interno di uno spazio che riconosce i giovani solo come possibili clienti da attrarre. Di fronte all evidenza dei fallimenti povertà, emarginazione, crisi ambientale, eccdi un modello di sviluppo fondato esclusivamente sull economia e sulla crescita illimitata, è in corso da più parti una profonda riflessione a partire dalla domanda cruciale se e come sia possibile cambiare. La sfida è l elaborazione di proposte ed esperienze all interno di quello che si propone come la cattedrale di un certo tipo di economia consumistica, ma anche luogo di passeggio e di incontro con tutti, per riscoprire percorsi che riguardino in primo luogo l esplorazione di stili di vita alternativi e collettivamente sostenibili. Al fine di conoscere meglio il mondo giovanile che frequenta il parco prato durante il primo anno di attività è stato somministrato un questionario ai ragazzi sulle loro abitudini nei consumi e nel tempo libero. Di seguito esponiamo i principali risultati: la distribuzione dell età degli utenti del centro WE MEET si concentra nelle fascia 12/16 anni con una prevalenza di ragazzi rispetto alle ragazze (57% maschi, 43% femmine) la maggior parte dei ragazzi frequenta la scuola, il 5% lavora e l 8% non fa niente, appartiene cioè alla categoria dei neet, acronimo che sta per not in employment, education or training. Per quanto riguarda i luoghi di ritrovo il dato rilevante, che emerge da questa indagine, è che i ragazzi si ritrovano in luoghi di aggregazione non formali come la piazza, i giardini ed i bar. Tutti luoghi caratterizzati dall assenza di figure adulte di riferimento.

6 Sui criteri di spesa dei ragazzi (come spenderesti 10 ) emergono numerose tipologie di esigenze che vanno dal divertimento a piccole necessità quotidiane (abbigliamento, cibo etc). il 6% dei ragazzi preferisce risparmiare i soldi che ha a disposizione. Alla domanda Cosa manca a Prato? i ragazzi indicano in primo luogo spazi per il divertimento (discoteca, parco divertimento etc) ed in generale luoghi di aggregazione (luoghi di ritrovo, spazi verdi etc). Per quanto riguarda l uso di internet, la maggior parte dei ragazzi (72%) fa utilizzo di e social network. Il 7% usa internet per film e musica, il 6% per giocare a videogame. Pochi ragazzi usano la rete per reperire informazioni (solo il 2%). Su questo punto si può lavorare per educare i ragazzi ad un

7 utilizzo di internet che possa trasformarsi da strumento di puro intrattenimento a risorsa da sfruttare in vari settori (formazione, scuola, pianificazione del tempo libero). In questo ultimo grafico sono raccolti i desideri dei ragazzi rispetto al lavoro, come si vede le idee non sono affatto chiare in questo campo dove prevalgono i non so, non risponde ed altro. Sono confermati i luoghi comuni rispetto alla carriera del calciatore, del mondo dello spettacolo e della moda. Per quanto riguarda gli altri lavori le indicazioni emerse corrispondono solo in pochi casi agli indirizzi di studi effettivamente intrapresi. Tipologia di utenti del centro WE MEET: Il target degli utenti del centro WE MEET, (circa 420 iscritti) come si è visto anche dai grafici, sono ragazzi dai 12 ai 20 anni che frequentano il Parco Prato e che in maniera diversificata partecipano alle attività proposte. Tra i frequentatori, strutturati per gruppi amicali, è possibile individuare un nucleo di assidui con i quali è possibile, ad oggi, sviluppare microprogettualità. Esistono poi frequentatori dei corsi che partecipano alle singole attività. Infine esistono una serie di utenti che utilizzano il centro solo per la mezz ora giornaliera concessa per la navigazione gratuita. Riteniamo che si debba puntare all inclusione prestando particolare attenzione a coloro che dispongono di minori opportunità per svilupparle ed esprimerle. Spesso

8 nei progetti finiscono per essere coinvolti coloro che si autocandidano o chi ha maggiori capacità di altri. Occorre quindi sviluppare un attenzione esplicita, costante e trasversale ai processi di coinvolgimento per evitare il rischio che a partecipare alle attività siano sempre i soliti noti. Nell ottica di cercare di coinvolgere nei progetti i giovani più svantaggiati, un attenzione particolare meritano i luoghi dove si esplica l aggregazione libera e informale tra coetanei (discoteche, bar, centri commerciali, centri sociali, strade e piazze, ecc). Questi sono contesti più accessibili rispetto a quelli di aggregazione formalizzata e costituiscono perciò un terreno privilegiato di intervento per progettare e realizzare strategie di inclusione. 6) Obiettivi del progetto: Obiettivo generale rispetto al progetto: Il presente progetto parte innanzitutto dalla consapevolezza della necessità di promuovere relazioni personali significative tra i giovani mediante un'azione da articolare su più versanti strettamente connessi tra loro: in primo luogo, mediante l'offerta di attività di carattere culturale, artistico e ricreativo; in secondo luogo, stabilendo legami con gli altri centri frequentati dai giovani la scuola, il circolo, la parrocchia, ecc. al fine di favorire l'inserimento del nostro punto di aggregazione nel contesto territoriale in cui è situato il centro commerciale. Il nome del Centro Giovanile infatti è proprio We Meet, dall inglese noi ci incontriamo, proprio perché vuole essere in primo luogo un punto di incontro. E necessaria quindi una strategia educativa intenzionale, competente e vigile di costruzione di tale capacità valorizzando i luoghi concreti della socialità giovanile. Lavorare in questi contesti si caratterizza spesso per un elevata complessità ma anche per le numerose opportunità e potenzialità che ne possono scaturire. Da un punto di vista preventivo si possono osservare disagi emergenti e costruire proposte microprogettuali che diano risposte nuove a quelle che sono disponibili. Questo tipo di processo si sviluppa tanto nell interazione fra i giovani che in quella fra giovani e adulti ( non solo come singoli ma anche nei loro ruoli sociali, professionali e istituzionali). Ciò significa, per questi ultimi, intendere i progetti con i giovani come un opportunità di mettere in discussione le proprie rappresentazioni e il proprio sistema di riferimento. Occorre inoltre fare rete fra soggetti, servizi e saperi, contribuire a promuovere la cooperazione tra istituzioni e servizi, che lavorano nello stesso spazio e territorio, con modalità spesso settoriali e separate, è una scelta vincente in ambito sociale. Crea sinergie nuove, facilita il percorso verso un integrazione in cui tutti gli attori in campo sono coinvolti, attraverso un dialogo non formale che aiuta a rendere più completi e trasversali la definizione dei problemi e le ipotesi di risoluzione. Gli attori coinvolti sono portatori di saperi, competenze, analisi e prospettive che rendono la costruzione di una strategia comune di intervento un processo assai impegnativo. Occorre una funzione di accompagnamento delle attività attraverso un consistente lavoro di back office e l impiego di figure in possesso di competenze specifiche per gestire le diversità e le difficoltà di comunicazione che risultano implicate in ogni processo di costruzione

9 condivisa. Obiettivi specifici del progetto: Gli obiettivi specifici dell azione progettuale, da raggiungere grazie all impiego dei giovani in servizio civile, sono: - Favorire l aggregazione giovanile. - Favorire la creatività e la capacità espressiva dei giovani. - Permettere anche ai ragazzi che non ne hanno la possibilità privatamente di familiarizzare con la navigazione web e le nuove tecnologie. - Creare uno spazio educativo che esuli dal contesto scolastico. - Creare un punto d incontro tra varie realtà che si occupano di educazione e attività ricreative per ragazzi. - Sensibilizzare le nuove generazioni, attraverso attività mirate, su diversi temi: il consumo critico, l eco-sostenibilità, la cittadinanza attiva. - Far esprimere ai giovani punti di vista, desideri e saperi riguardo il parco Prato e il modo di vivere lo spazio We Meet - Entrare in relazione, attraverso le diverse figure professionali coinvolte (psicologi, educatori, operatori di strada) con i giovani che frequentano il centro commerciale - Dar voce a persone escluse dai processi decisionali - Raccontare la realtà in cui i ragazzi si incontrano - Attivare un processo di empowerment fra i partecipanti alle attività del progetto - Presentare agli adulti come i giovani vedono la realtà in cui si muovono: le risorse presenti ed i problemi percepiti - Attivare un processo di conoscenza e collaborazione fra i diversi attori presenti o che frequentano lo spazio - Promuovere lo sviluppo di un clima capace di sostenere il protagonismo dei giovani e l esercizio di una cittadinanza attiva - Valorizzare le risorse presenti e contribuire a che iniziative e progetti non si giustappongono o entrino in competizione

10 Obiettivi rispetto ai giovani in servizio civile regionale: Si intende offrire ai giovani in servizio civile un percorso di impegno e di formazione che permetta di: Alimentare nei giovani, attraverso l impegno del servizio civile, il senso di appartenenza alla vita sociale e civile ed ai suoi problemi complessi, sia a livello cittadino che nazionale e globale. Fornire una forte esperienza di servizio che, adeguatamente seguita in termini di formazione, verifica e ri-progettazione, possa positivamente influenzare lo stile nei rapporti interpersonali, dia spunti sulla scelta professionale e orienti i giovani ai valori della solidarietà e dell accoglienza. Promuovere, organizzare e partecipare a momenti di incontro, sensibilizzazione, riflessione e diffusione delle tematiche legate al mondo giovanile e alla cittadinanza attiva, anche nell ottica della promozione del Servizio Civile come strumento di lotta all esclusione sociale. Far acquisire abilità e competenze rispetto all ambito socioassistenziale e facilitare la comprensione della metodologia di lavoro nel settore sociale (lavoro in equipe, lavoro di rete ). Mettere insieme categorie o gruppi sociali che difficilmente dialogherebbero tra loro Potenziare la rete di collaborazione tra soggetti pubblici e privati che lavorano nelle zona Rafforzare le reti sociali tra le persone promuovendo il senso di appartenenza al territorio e la cultura del riconoscimento reciproco fra le diverse generazioni e culture Contribuire a creare le condizioni per rendere possibile la continuità del progetto 7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Le risorse umane che verranno impiegate nelle attività del progetto sono: - Un coordinatore del Centro We Meet (dipendente Fondazione Opera Santa Rita) - L operatore di Progetto del Servizio Civile Regionale (dipendente Fondazione Opera Santa Rita) - Un esperto in tecniche multimediali (dipendente Fondazione Opera Santa Rita)

11 - 6 volontari del Servizio Civile Nazionale - Un amministrativo per la gestione economico finanziaria (dipendente Fondazione Opera Santa Rita) - Un addetto alle attività di promozione e sensibilizzazione del SCR 7.2 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. Il ruolo dei volontari nell ambito del progetto sarà quello di affiancare gli operatori del centro WE MEET al fine di creare un nuovo percorso di attività al suo interno, sperimentando tecniche innovative e lavorando. In particolare i volontari dovranno affiancare gli operatori del centro nelle seguenti attività: Programmazione e calendarizzazione delle attività del Centro. Entrare in contatto con i ragazzi che frequentano il Centro We Meet Supportare lo staff del centro nell organizzazione di eventi che permettano di attirare l attenzione e la curiosità dei visitatori Fornire ascolto, sostegno e presa in carico di alcune situazioni di disagio. Informare le persone ed in particolare i giovani, sui servizi, le risorse e le opportunità presenti e realizzare interventi formativi su alcune tematiche (droghe, comportamenti a rischio tra i ragazzi, rapporto tra adulti e adolescenti, multiculturalità) Innescare riflessioni, confronto ed esperienze sui temi legalità/illegalità, sui termini correlati salute-danno-rischio-piacere, sui valori compatibili e sui modelli di vita insostenibili, frutto di aspirazioni esagerate e improbabili Promuovere un processo di rafforzamento della cittadinanza attiva nello spazio, sostenendo la popolazione nell'elaborazione di microprogetti in risposta ai propri bisogni e aspirazioni e nella sperimentazione di forme di peer education tra i giovani. Quotidianamente i volontari in servizio civile affiancheranno lo staff nell animazione delle attività del centro We Meet. Le attività previste sono varie e divise in aree di azione: 1) Area tecnologia e multimedia - Web radio e redazione web: creazione di una web-radio condotta dai ragazzi che frequentano il centro We Meet e di una vera e propria redazione web che si occupi di aggiornare un apposito blog con tutte le informazioni su We Meet ma anche commenti su fatti di cronaca locale e attualità. - Spazio Internet Libero: possibilità di mezz ora di navigazione internet gratuita al giorno, con l obiettivo di fornire la possibilità di navigazione anche a quei ragazzi che privatamente non dispongono di una connessione. Si tratta di navigazione protetta per tutti, con particolare attenzione per i minorenni che usufruiscono di questo servizio.

12 - Corsi di montaggio audio e video. - Concorsi a tema: concorsi a premi che stimolino la creatività nell uso delle nuove tecnologie (concorsi di creazione di video, concorsi di montaggio audio e video). - Tornei di giochi consolle: si tratta dei videogiochi più di moda del momento. Il richiamo dell iniziativa sta nella possibilità di usare gli schermi del centro; non solo giocare ma anche fermarsi col gruppetto a veder giocare uno dei propri amici. L obiettivo è fornire un momento di svago trasformando questa attività da mero divertimento non socializzante a attività comune, grazie all intervento e al monitoraggio degli animatori. 2) Area Legalità e Cittadinanza Attiva - Percorsi di educazione alla legalità attraverso la promozione dei campi di lavoro realizzati nei terreni confiscati alla mafia. - Visione di film e documentari sulle vittime della mafia con dibattito. - Giochi interattivi sul tema della cittadinanza, della convivenza civile e del perseguimento della giustizia sociale. - Lettura di brani inerenti ai temi della legalità e della cittadinanza attiva. 3) Area creatività e cultura - Workshop laboratori manuali: dal recupero di abiti vintage alla creazione di manufatti con l obiettivo di stimolare la creatività rilasciando anche delle piccole competenze grazie all intervento di esperti. - Concorso di fotografia: un concorso rivolto agli aspiranti fotografi. - Prestito libri in strada: una volta alla settimana in un giorno fisso, di pomeriggio, al centro We Meet sarà ospitato il prestito dei libri in strada per andare a trovare possibili lettori anche in luoghi al di fuori delle biblioteche. Il prestito è gratuito e registrato all interno del circuito bibliotecario pratese. I titoli saranno scelti in un catalogo che alterna i titoli di maggiore richiamo per il pubblico giovanile con alcuni grandi classici della narrativa che possono avere anche un impatto educativo. - Sportello musica: consulenza per giovani aspiranti musicisti e band giovanili con tutte le informazioni su sale prova e sale di registrazione a Prato, concorsi, contest, ma anche bacheca d incontro tra giovani

13 che vogliono creare una band. 4) Area giochi di società e sport - Educazione al Fair Play: a differenza della proposta precedente qui si vuole dare l occasione di giocare a sport più comuni (calcetto, pallavolo, basket, street soccer) unendo alla proposta una giornata dedicata al Fair Play. Ovvero giocando ai vari sport, con l arbitraggio di operatori competenti, dare la possibilità di fare un attività senza assilli competitivi all insegna del divertimento e dell educazione motoria. - Giochi Insieme: laboratorio di giochi con modalità di coinvolgimento più socializzanti e che è possibile anche associare a dei messaggi educativi. Di seguito alcuni esempi: Caccia al tesoro sul commercio equo e solidale, Caccia al tesoro fotografica (nel parco commerciale) con l obiettivo di cominciare a far conoscere giocando la topografia del parco, Grande gioco contro gli sprechi e sul consumo sostenibile. - Giochi di ruolo: sono giochi che non possono essere portati avanti da soli. L idea è quella di creare un apposito spazio durante la settimana in cui gli appassionati di questi giochi o ragazzi semplicemente curiosi di sperimentare questo tipo di interazione possano giocare anche grazie al coordinamento di un animatore. 5) Area Feste,Eventi ed Incontri - Angolo Memoria: ciclo di incontro dove i ragazzi incontrano persone che raccontano la città di Prato di un tempo (il boom economico, la storia del tessile negli anni d oro, ricordi della guerra) - Incontri con autori di best-seller per i giovanissimi. - Incontri con personaggi dello sport su temi di educazione allo sport. - Incontri con personaggi dello spettacolo sul tema del rapporto col mondo dell immagine e con l idea di successo ad ogni costo. - Contest musicali: gare tra band musicali giovanili con giuria e premiazione finale. - Feste a tema: feste tematiche da organizzare in vari momenti dell anno, ad esempio festa di carnevale, festa di Halloween, festa delle stagioni, festa in stile e con musiche anni 80 etc. 6) Area Sostegno - Sostegno scolastico: una volta a settimana aiuto per i compiti per ragazzi delle scuole medie inferiori e primi anni delle scuole medie

14 superiori. - Sostegno alla ricerca di lavoro: su richiesta, aiuto a stilare curriculum vitae e domande di lavoro. 8) Numero dei volontari da impiegare nel progetto (min. 2, max. 10): 6 9) Numero posti senza vitto: 6 10) Numero posti con vitto: 0 11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 4, massimo 6) : 6 13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Si richiede la disponibilità a prestare servizio il sabato e talvolta la domenica pomeriggio (nei giorni di apertura domenicale del Centro Commerciale). Si richiede inoltre la disponibilità al trasferimento temporaneo della sede in caso di: - eventi di formazione e sensibilizzazione regionali o nazionali; - spostamento sul territorio per la realizzazione del progetto medesimo. - partecipazione, con il resto dell equipe educativa, ai momenti di coordinamento, di verifica e di ri-progettazione delle singole attività. - attività di promozione esterna delle attività del Centro WE MEET. Infine si richiede ai volontari la sottoscrizione di un impegnativa nella quale si dichiara di non divulgare informazioni personali degli utenti.

15 14) Sede/i di attuazione del progetto: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo N. vol. per sede 1 Centro Giovani We Meet Prato c/o Hall Parco Prato Unicoop Firenze, Via delle Pleiadi 11/13, Prato 6

16 15) Nominativo operatore di progetto (almeno uno per sede): - NOME E COGNOME:Nicoletta Ulivi - DATA DI NASCITA:24/11/ INDIRIZZO MAIL:n.ulivi@operasantarita.it - TELEFONO: CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) (Se si individuano più operatori di progetto indicare i dati sopra richiesti per ciascun operatore) 16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Per pubblicizzare le attività del Servizio Civile Regionale verranno usati sia i media tradizionali locali, contattati attraverso conferenze stampa non solo all avvio del servizio ma anche in fasi successive, sia mezzi più familiari ai ragazzi. Verrà dedicato spazio al Servizio Civile Regionale sulla fanpage di Facebook del centro WE MEET e sul suo sito. Verrà realizzato un video che coinvolgerà i volontari stessi (che saranno interpreti del video) e sarà mandato in onda su Tv Prato, su internet e sugli schermi del Parco Commerciale Parco Prato. 17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: La valutazione avverrà in itinere tramite tre questionari: un questionario distribuito all inizio del percorso di servizio civile, uno distribuito a metà percorso e uno al termine dell esperienza. Lo staff si riunirà con cadenza quindicinale con i ragazzi in servizio civile per incontri di revisione delle attività portate avanti e per vagliare nuove idee e proposte che gli operatori e i volontari raccoglieranno anche tra i ragazzi utenti del centro. Verranno inoltre realizzati colloqui individuali con l operatore di progetto. 18) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: nessuno 19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Il progetto prevede l impiego di risorse finanziarie aggiuntive destinate: 1. alla copertura della quota-parte che il personale dipendente dedica al progetto; in particolare: l operatore di progetto per 4 ore settimanali per un totale di euro 4.160, il tecnico del centro We Meet per 3 ore settimanali per un totale di euro 3.120, un amministrativo per 52 ore totali (un ora a settimana) per un totale di euro alle attività di formazione (generale e specifica): 82 ore complessive di formazione per 25 euro l ora per un totale di euro alle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: ideazione e stampa materiale promozionale, aggiornamenti siti web, attività di promozione delle attività (3 ore a settimana, 140 ore complessive) per un totale di euro più euro 500 per i materiali.

17 In totale le risorse finanziare aggiuntive ammontano a euro ) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Tutte le risorse tecniche e strumentali che la Fondazione Opera Santa Rita mette a disposizione del progetto sono quelle già presenti all interno del Centro WE MEET, ed in particolare: - 10 postazioni internet - un set fotografico - una postazione per montaggio video - un mixer per registrazione audio - un videoproiettore - software multimediali Per quanto riguarda il materiale di consumo necessario nel progetto di servizio civile, verranno messi a disposizione dei ragazzi in servizio civile: - dispense didattiche - cancelleria - materiale per i laboratori - possibilità di consultare bibliografia sull animazione con e per adolescenti CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 21) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le competenze che i volontari potranno acquisire riguardano: Il servizio civile dall obiezione di coscienza all impegno civile. Apprendimento valori legati alla partecipazione alla vita sociale; Approfondimento di tematiche legate alla convivenza civile, al senso civico e all educazione alla legalità; Conoscenza delle strutture della Fondazione Opera Santa Rita Onlus, delle altre realtà del terzo settore che operano in sinergia con essa, e dei principali riferimenti istituzionali del territorio (Comune, Provincia, Regione, Asl, Società della Salute). Apprendimento delle metodologie di relazione educativa, attraverso tecniche innovative quali la peer education, l action learning etc, in un ottica di prevenzione al disagio giovanile. Competenze tecniche nell uso di strumentazione multimediale e apprendimento di metodologie innovative di educazione tramite l utilizzo di questi strumenti. Le competenze acquisite saranno certificate e riconosciute dalla Fondazione Opera Santa Rita.

18 Formazione generale dei volontari 22) Sede di realizzazione: Presso la sede di attuazione del progetto, Centro We Meet, Parco Prato e presso la sede della Fondazione Opera Santa Rita Onlus, Piazza San Rocco 3. 23) Modalità di attuazione: La formazione è attuata in proprio, presso l ente, con formatori dell ente. 24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per la formazione dei giovani in servizio civile si prevede una modalità formativa attraverso vari sistemi formativi quali la formazione in aula, le attivazioni di gruppo, etc. I contenuti formativi saranno erogati attraverso: Formazione in aula con ausilio di slide e dispense formative Giochi di gruppo ed incontri di gruppo. Formazione sul campo. Simulate. Visite guidate. Elaborazioni delle esperienze. Questionari di monitoraggio (3 questionari: ex ante, in itinere, ex post). Incontri individuali con il tutor. Organizzazione di eventi di condivisione di altre esperienze simili a livello locale - regionale - nazionale. 25) Contenuti della formazione: Materia trattata L identità del gruppo in formazione Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Il dovere di difesa della Patria La difesa civile non armata e nonviolenta La protezione civile La solidarietà e le forme di cittadinanza Tempistica Modalità 3 ore di tecniche non 3 ore formali 2 ore di lezione frontale 3 ore 1 ora di tecniche non formali 2 ore di lezione 2 ore frontale 2 ora di lezione frontale 3 ore 1 ora di tecniche non formali 3 ore di lezione 3 ore frontale 2 ore di lezione 3 ore frontale

19 Favorire l educazione alla pace, alla cittadinanza attiva, alla solidarietà, alla responsabilità ambientale Conoscere il sistema del Servizio Civile Regionale La normativa vigente e la Carta di impegno etico 3 ore 3 ore 3 ore 1 ora di tecniche non formali 1ora di lezione frontale 2 ore di tecniche non formali 3 ore di lezione frontale 3 ore di lezione frontale Diritti e doveri del volontario del servizio civile Conoscere la specificità dell Ente (Fondazione Opera Santa Rita Onlus) Il lavoro per progetti Servizio civile regionale, associazionismo e volontariato nella Regione Toscana Totale ore di formazione 3 ore 5 ore 3 ore 4 ore 41 2 ore di lezione frontale 1 ora di tecniche non formali 5 ore di formazione a distanza 2 ora di lezione frontale 1 ora di tecniche non formali 4 ore di formazione a distanza 22 ore di lezione frontale, 10 ore di tecniche non formali, 9 ore di formazione a distanza Al termine dei moduli formativi verranno proposti alcuni strumenti per verificare il gradimento e l interesse dei giovani rispetto a tutte le tematiche presentate, in modo da programmare il restante percorso formativo. 26) Durata: Il progetto prevede un percorso formativo generale di 41 ore totali. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 27) Sede di realizzazione: Presso la sede di attuazione del progetto, Centro We Meet, Parco Prato e presso la sede della Fondazione Opera Santa Rita, Piazza San Rocco 3. 28) Modalità di attuazione: La formazione è attuata in proprio, presso l ente, con formatori dell ente

20 29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per la formazione dei giovani in servizio civile si prevede una modalità formativa mista attraverso vari sistemi formativi quali la formazione in aula, le attivazioni di gruppo, etc. I contenuti formativi saranno erogati attraverso: Formazione in aula con ausilio di slide e dispense formative Giochi di gruppo e incontri di gruppo. Formazione sul campo. Simulate. Visite guidate. Elaborazioni delle esperienze. Questionari di monitoraggio. Incontri individuali con il tutor : Organizzazione di eventi di condivisione di altre esperienze simili a livello locale - regionale - nazionale. 30) Contenuti della formazione: MODULO FORMATIVO FORMATORE ORE MODALITA Presentazione della Fondazione Opera Santa Rita Onlus Tutor, Presidente della Fondazione, Responsabili aree Fondazione Santa Rita Onlus 4 accompagnamento guidato; dinamiche non formali; Presentazione del centro We Meet Tutor, Staff Centro 2 accompagnamento guidato; inserimento nell equipe Tutor, Staff Centro 2 dinamiche non formali; - Regole e stili di comportamento nel Centro We Meet Tutor, Staff Centro 2 lezioni frontali; - Definizione del ruolo e delle responsabilità richieste al volontario come da progetto Tutor, Staff Centro 2 lezioni frontali;

21 dinamiche non formali; - conoscenza degli strumenti base per svolgere i compiti previsti dal progetto in particolare hardware e software; Tutor, Staff Centro 4 lezioni frontali; dinamiche non formali; Progetti individualizzati per svolgimento attività Centro We Meet Tutor, Staff Centro 4 Lezione frontale Dinamiche non formali la progettazione sociale Responsabile progettazione Fondazione Opera Santa Rita Onlus 2 Lezione Frontale Lavoro di gruppo Il disagio sociale nell adolescenza Operatori Fondazione Opera Santa Rita Onlus 4 Lezione frontale Dinamiche non formali - Gli altri attori del territorio che operano in rete insieme alla struttura (servizi, associazioni, cooperazione sociale) Tutor, Staff Centro 2 Lezione Frontale - progetti di integrazione interetnica e lavoro di strada Operatori Fondazione Opera Santa Rita Onlus 2 Lezione Frontale

22 - gestione delle dinamiche di gruppo e metodologie di lavoro in equipe; Tutor, Staff Centro 2 Lezione Frontale Dinamiche non formali Metodi e tecniche di ascolto attivo Operatori Fondazione Opera Santa Rita Onlus 9 Totale ore 41 Lezione frontale Dinamiche non formali 31) Durata: Il progetto prevede un percorso formativo specifico di 41 ore Altri elementi della formazione 32) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Al fine di monitorare e valutare il piano di formazione complessivo verranno adoperate le seguenti modalità: Tracciare l'attività degli studenti durante la formazione sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo attraverso la somministrazione di questionari di valutazione e un focus group finale; Realizzare statistiche degli argomenti di più largo interesse; Tenere memoria dei lavori di gruppo attraverso l archiviazione elettronica dei principali elaborati prodotti durante la formazione. Creazione di un archivio elettronico con tutti i materiali del percorso formativo effettivamente utilizzati, scaricabili dal sito internet della Fondazione Opera Santa Rita: Data Il Responsabile legale dell ente

23 Note esplicative per la redazione dei progetti di servizio civile regionale in Toscana. L elaborato progettuale va redatto in maniera chiara, seguendo in modo puntuale la numerazione e la successione delle voci riportate nella scheda. Ente 1. Indicare l'ente proponente il progetto. In caso di co-progettazione, indicare prima l ente proponente il progetto e poi gli altri enti intervenuti nella co-progettazione, specificando per questi ultimi il codice di iscrizione all albo. 2. Indicare il codice regionale dell ente. 2bis Indicare il referente operativo responsabile del progetto (questa figura è compatibile con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15). Caratteristiche del progetto 3. Indicare il titolo del progetto (es: Città solidale, Giochiamo insieme ). 4. Indicare il Settore di intervento del progetto, che deve essere ricompresso in uno di quelli previsti dalla L.R. 35/06. E vietata la redazione di progetti per più settori. 5. Definire il contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto descrivendo la situazione di partenza (situazione data) sulla quale il progetto è destinato ad incidere, mediante pochi e sintetici indicatori. Il contesto è rappresentato dalla ristretta area territoriale di riferimento del progetto e dal settore di intervento dello stesso. E opportuno, quindi, evitare di riportare indicatori a livello nazionale ed internazionale o politiche generali di settore. Gli indicatori devono rappresentare in modo chiaro la realtà territoriale entro la quale è calato il progetto, con particolare riferimento al settore nel quale si vuole intervenire. In presenza di attività difficilmente misurabili attraverso indicatori numerici è possibile quantificare il numero degli interventi che si intendono realizzare nell arco di tempo di durata del progetto, proponendone una accurata descrizione. Gli indicatori sono scelti dall ente proponente il progetto. (Es.I Assistenza anziani in un comune: popolazione complessiva del comune, popolazione del comune con età superiore ai 65 anni, altri enti che già si occupano degli anziani nell ambito territoriale prescelto; Es II Salvaguardia ambientale e prevenzione antincendio dei boschi: ettari di bosco dell area territoriale di intervento, ettari di bosco che il progetto intende sottoporre a sorveglianza; frequenza degli incendi ed ettari di bosco distrutti negli ultimi 5 anni, altri enti che operano nello stesso campo; Es. III Salvaguardia beni artistici e storici: bacini archeologici, monumenti storici o artistici presenti nell area, breve descrizione del loro valore artistico, storico o archeologico. Riferimenti ad eventuali lavori analoghi svolti negli anni precedenti sui beni in argomento presenti sul territorio e ad altri enti operanti nel settore nell ambito territoriale interessato dal progetto). 6. Descrizione degli obiettivi generali e specifici del progetto, tenendo presente la realtà descritta al precedente punto 5) ed utilizzando possibilmente gli stessi indicatori in modo da rendere comparabili i dati e le diverse situazioni all inizio e alla fine del progetto. Si tratta di individuare il target del progetto e di indicare in modo chiaro cosa si vuole raggiungere (situazione di arrivo) con la realizzazione dello stesso.

24 7. Individuare tutte le risorse umane sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo necessarie all espletamento delle attività previste per il raggiungimento delle attività previste dal progetto, specificando in particolare se si tratta di volontari (senza considerare i volontari del servizio civile) e in quale numero, ovvero di dipendenti a qualunque titolo dell ente. Infine necessita individuare il ruolo dei volontari e le specifiche attività che questi ultimi dovranno svolgere nell ambito del progetto. Si precisa che le predette attività rappresentano una parte di quelle descritte in precedenza per il raggiungimento degli obiettivi fissati. 8. Indicare il numero dei volontari richiesti per la realizzazione del progetto che non può essere inferiore alle 2 unità e non superiore a 10 unità, tenendo presente i precedenti punti 5), 6) e 7), in quanto la congruità del numero dei volontari richiesti è rapportata al contesto entro il quale si colloca il progetto, agli obiettivi fissati, alle azioni previste per la loro realizzazione. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l indicazione di almeno un volontario per sede, deve essere effettuata per ogni singola sede. E opportuno controllare che il numero dei volontari inserito nel box 8), coincida con la somma di quelli inseriti alle voci 14) e 15) della scheda progetto e con la somma dei box 09) e 10). 9. Indicare il numero dei volontari richiesti che non usufruiscono della fornitura di vitto. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l indicazione deve essere effettuata per ogni singola sede. 10. Indicare il numero dei volontari richiesti che usufruiscono della fornitura del vitto e le modalità di fruizione di detto servizio, con riferimento alle attività previste per la realizzazione del progetto e all orario giornaliero. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l indicazione deve essere effettuata per ogni singola sede. 11. Indicare il numero di ore di servizio settimanale dei volontari che non può essere inferiore alle 25 ore medie o superiore a 30 ore settimanali, da calcolarsi in rapporto all intera durata del progetto. 12. Specificare se il progetto si articola su 4, 5 o 6 giorni di servizio a settimana. Si ricorda che in nessun caso è possibile articolare un progetto su un numero di giorni inferiore a Indicare eventuali condizioni e disponibilità richieste per l'espletamento del servizio (es: pernottamento, disponibilità a missioni o trasferimenti, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi ). Caratteristiche organizzative 14. Premesso che ogni riga rappresenta una sede di attuazione del progetto, indicare per ogni sede interessata: la sede di attuazione di progetto dell ente presso il quale si realizza il progetto come risulta indicata in fase di accreditamento; il comune di ubicazione delle sedi di progetto; l indirizzo (via/piazza e numero civico) delle sedi di progetto; il numero dei volontari richiesti per le singole sedi; 15. Indicare il cognome, nome, data di nascita, indirizzo mail, telefono degli Operatori Locali di Progetto operanti sulle singole sedi. Allegare inoltre alla scheda di progetto i curricula degli operatori di progetto. 16. Indicare le eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale, con particolare riferimento alla proposta di SCR prevista dal progetto in cui sono impiegati i giovani, in modo da collegare il progetto stesso alla comunità locale 17. Elaborare un piano di rilevazione interno, completo di strumenti e metodologie, incentrato sulla valutazione periodica dei risultati del progetto (cosa funziona e cosa non funziona nel progetto). 18. Vanno indicati eventuali requisiti, oltre quelli previsti dalla legge regionale n. 35 del 2006, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alla realizzazione del progetto; in tal caso, l assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto. L introduzione dei requisiti aggiuntivi (es: particolari titoli di studio e/o professionali, particolari

25 abilità, possesso di patente auto, uso computer, lingue straniere ) deve essere adeguatamente motivata, esplicitandone le ragioni in relazione alle attività previste dal progetto. In nessun caso potrà prevedersi, tra i requisiti, la residenza in un determinato comune. E consigliabile individuare requisiti facilmente verificabili attraverso certificazioni, come ad esempio i titoli di studio. 19. Indicare l ammontare delle eventuali risorse finanziarie aggiuntive che l ente intende destinare in modo specifico alla realizzazione del progetto. Si tratta di risorse finanziarie non riconducibili a quelle necessarie per l espletamento delle normali attività dell ente (spese postali, di segreteria, le quote di ammortamento delle macchine d ufficio e le spese del personale non dedicato in modo specifico alla realizzazione del progetto) e a quelle impegnate dall ente per far fronte agli obblighi imposti dall accreditamento, ivi compresi quelli per il personale. Non possono inoltre essere valutati i costi sostenuti per la formazione generale dei volontari. In particolare, i costi evidenziati dovranno trovare riscontro in quanto indicato alla voce 20 (risorse tecniche e strumentali necessarie per la realizzazione del progetto) e nelle voci relative alla formazione specifica. 20. Elencare le risorse tecniche e strumentali necessarie alla realizzazione del progetto, evidenziandone la adeguatezza rispetto agli obiettivi. E necessario porre particolare attenzione alla compilazione della presenta voce, atteso che la sua omissione è motivo di non accoglimento del progetto. Si ricorda che essa è strettamente collegata agli obiettivi fissati alla voce 6 e alle azioni previste alla voce 7 della scheda. Caratteristiche delle conoscenze acquisibili 21. Specificare le competenze utili alla crescita professionale dei volontari acquisibili con la partecipazione alla realizzazione del progetto. Le predette competenze devono essere attinenti al progetto, certificate e riconosciute. Qualora l ente che certifica o riconosce le competenze acquisite sia terzo rispetto a quello proponente il progetto, occorre e produrre copia degli appositi accordi, la cui stipula deve avvenire prima della presentazione del progetto. Pertanto, qualora i predetti accordi all atto della presentazione del progetto non siano stati ancora perfezionati è opportuno non indicare nulla, attesa l irrilevanza ai fini del progetto degli accordi in itinere e delle semplici promesse. Formazione generale dei volontari 22. Indicare la sede di realizzazione della formazione, la quale può essere anche diversa da quella di realizzazione del progetto. 23. Specificare le modalità con cui la formazione è effettuata, specificando se la formazione viene svolta direttamente dall ente o da enti diversi dall ente titolare del progetto, ma effettuata nell ambito provinciale della sede di attuazione del progetto. 24. Indicare le metodologie alla base del percorso formativo individuato per i volontari e le tecniche che si prevede di impiegare per attuarlo facendo riferimento alle Linee guida per la formazione generale dei volontari. 25. Specificare i contenuti della formazione generale dei volontari facendo riferimento alle caratteristiche e all ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell obiezione di coscienza, ad aspetti di educazione civica, protezione civile, legislazione e cultura del servizio civile nazionale e regionale quali la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionali con mezzi non violenti, ai diritti umani e alle diverse forme di partecipazione attiva alla vita della società civile. 26. Indicare la durata della formazione generale che complessivamente non può essere inferiore alle 30 ore e non può essere espressa con un indicatore diverso dalle ore (es. giorni, settimane, mesi). E attribuito un punteggio ulteriore per un numero di ore di formazione superiore alle 30. La formazione dei volontari è obbligatoria per cui l assenza della stessa o anche una durata inferiore al minimo stabilito comporta la reiezione del progetto.

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