PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA Zona a servizi del III PEEP - 2 stralcio Area compresa tra Via Mattarella e Viale Dalla Chiesa
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- Agnese Di Marco
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1 COMUNE DI MODENA SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA Zona a servizi del III PEEP - 2 stralcio Area compresa tra Via Mattarella e Viale Dalla Chiesa Norme urbanistiche ed edilizie Modificate a seguito delle controdeduzioni Capo settore Arch. Marco Stancari Capo Servizio e Progettista Arch. Rossella Cadignani Aiuto progettista Francesco Davin Dicembre 2001
2 Art. 1 - campo di applicazione ed oggetto delle presenti norme Le norme dei presenti articoli si applicano all'interno delle aree comprese nel Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica denominato "Zona a servizi del III PEEP - 2 stralcio Area compresa tra via Mattarella e Viale Dalla Chiesa", identificato negli atti tecnici e grafici costituenti il P.P. medesimo. Art. 2 - Contenuti ed elaborati del Piano Particolareggiato Il Piano Particolareggiato contiene le indicazioni di dettaglio per l'attuazione ed è costituito dai seguenti elaborati, così come previsto dall'art.49 della L.R. 47 /78 e s.m. A. Schema di convenzione B. Stralcio dello strumento urbanistico vigente (Variante approvata con delibera G.P. n.406 del ) in scala 1:5000. C. Estratto catastale in scala 1:1000 con indicazione dei limiti di proprietà D. Stato di fatto (planimetrico ed altimetrico) della zona in scala 1:1000, con indicazione delle curve di livello, manufatti e rilievo del verde esistente. F. Documentazione fotografica. G. Planimetria di progetto in scala 1:1000 con l'individuazione delle superfici, delle relative destinazioni d'uso, di strade, percorsi pedonali/ciclabili, parcheggi, spazi verdi. H. Tipologie edilizie e relative destinazioni d'uso, sezioni e profili in scala 1:1000 e 1:500. I. Schema degli impianti tecnici : fognatura. I. Schema degli impianti tecnici : gas, acqua. J. Progetto di massima dell'illuminazione pubblica K. Norme urbanistiche ed edilizie, per la buona esecuzione del Piano. L. Relazione sul clima acustico. M. Relazione illustrativa e previsione della spesa occorrente per le sistemazioni generali. N. Relazione geologica ed analisi geotecnica del terreno. Art. 3 - Dimensionamento e parametri urbanistico edilizi L'area oggetto di P.P. è individuata alla tav.2.26 della versione strutturale del P.R.G. vigente ed è compresa nella zona elementare n. 11 della versione operativa, area 01. L'area è inserita all'interno della zona "III PEEP- 2 stralcio", come area per Servizi di Quartiere. Il progetto rispetta ampiamente il parametro di utilizzazione fondiaria di 0,5mq/mq di superficie utile. La superficie inserita nel perimetro del presente Piano di circa mq (stimati graficamente) comprende, oltre all'area a servizi vera e propria, anche parte della viabilità esistente, che sarà oggetto di riorganizzazione funzionale. Parte dell'intervento ricade all'interno della fascia di rispetto dei 150m del cavo Archirola, acqua pubblica inserita dalla Regione Emilia Romagna - con Delibera G.R del nell'elenco dei corsi d'acqua irrilevanti, ma oggetto di avvio di nuovo provvedimento di vincolo da parte della competente Soprintendenza. Dovrà pertanto essere verificato, prima della realizzazione degl'interventi, l'eventuale assoggettamento ad autorizzazione paesaggisitica. 2
3 Destinazioni, superfici utili ed altezze massime: 1. Centro diurno anziani/altre categorie SU mq altezza massima metri 8,00; 2. Asilo Nido SU mq. 600 (superficie utile minima) Altezza massima metri 8,00 superficie area cortiliva minima (esclusi pk) mq; 3. Scuola dell'infanzia (Materna) SU mq.850 (superficie utile minima) Altezza massima metri 8,00 superficie area cortiliva minima (esclusi pk) mq; 4. Palestra e scuola Elementare SU mq Altezza massima metri 11,00 superficie area cortiliva minima (esclusi pk) mq; 5. Parcheggio su tre livelli mq superficie coperta Altezza massima metri 8,50 Superfici commerciali (corrisponde al residuo della superficie del centro commerciale esistente, quindi già prevista, e può essere realizzata per intero o solo in parte all'interno dell'edificio per parcheggi) 400mq Dotazione di parcheggi (escluso il parcheggio su più livelli) : - Nido e scuola Materna - 6 posti auto ogni sezione - Scuola Elementare - 6 posti auto ogni aula - Centro diurno - 1,5 posti auto ogni 100mq di SU L'incremento delle superfici utili degli edifici per servizi pubblici (ad esclusione dell'edificio per parcheggi) può essere attuato fino al 30% della superficie prescritta, per esigenze funzionali, senza costituire variante al Piano, garantendo la superficie minima delle aree cortilive e se necessario l'adeguamento degli standard relativi ai parcheggi. Una parte della dotazione dei parcheggi di pertinenza potrà essere ricavata all'interno delle aree cortilive dei fabbricati, nel caso degli edifici scolastici queste dovranno essere separate dall'area di fruizione degli scolari. Art. 4 - Modalità di attuazione L'attuazione delle opere di urbanizzazione è subordinata all'approvazione del progetto esecutivo redatto in conformità al Piano Particolareggiato, potrà avvenire direttamente da parte dell'amministrazione comunale o in convenzione con i soggetti attuatori. Il parcheggio su più livelli e la parte commerciale saranno attuati con le specifiche previste dall'accordo di programma stipulato ai sensi dell'art.18 L.R.20/00, tra la Società Estense e il Comune di Modena in data Le modalità di attuazione dell'asilo nido potranno avvenire con successivi atti, in convenzione con soggetti anche privati. L'attuazione del Piano potrà avvenire per stralci successivi, con priorità per la realizzazione dell'asilo nido e del parcheggio multipiano. 3
4 Art. 5 - Parametri d'attuazione Le tavole di progetto, oltre a definire i caratteri distributivi e funzionali e dell'area, pongono elementi di prescrizione per l'attuazione del progetto stesso. In sede di approvazione dei singoli progetti edilizi, possono essere apportate modifiche alle indicazioni individuate negli elaborati del P.P., purché non vengano alterati i contenuti funzionali e volumetrici dell'impianto urbanistico. In fase attuativa, in relazione a comprovate ed intervenute necessità ed esigenze, sono consentite limitate e modeste variazioni degli ingombri planovolumetrici degli edifici, e delle indicazioni non strutturali del P.P., all'interno dei parametri previsti dall'art.3, senza che ciò costituisca variante al Piano medesimo. Nei progetti edilizi dei fabbricati per servizi pubblici dovranno essere particolarmente curati i requisiti acustici passivi degli edifici e il rispetto dei limiti d'immissione dovrà essere dimostrato in sede di abitabilità. Art. 6 - Prescrizioni urbanistiche Le aree non previste per l'edificazione sono vincolate a rete stradale, parcheggi, piste ciclabili, percorsi pedonali, piazze, verde e spazi di pertinenza degli edifici, come indicato nelle planimetrie del Piano. L'agibilità degli interventi edilizi è subordinata alla realizzazione delle opere di risanamento ambientale del Cavo Archirola previste dal Piano. L'area compresa tra il tracciato previsto per il Cavo Archirola e la Via Falcone è destinata alla realizzazione di verde pubblico con funzioni di mitigazione ambientale. I fabbricati scolastici dovranno essere mantenuti ad una distanza dalle strade di 30 m., anche allo scopo di mitigare gli impatti derivanti dal rumore prodotto dagli autoveicoli. La sistemazione delle aree a parcheggio non dovrà interferire con la zona a parco/piazza posta in modo centrale rispetto agli interventi edilizi. In sede di concessione edilizia dovrà essere prodotta una valutazione d'impatto acustico relativa ai sistemi di ventilazione meccanica, previsti per il parcheggio multipiano. Art. 7 - Prescrizioni particolari Eventuali prescrizioni e patti di tipo particolare possono essere previsti nelle convenzioni a scopo edificatorio dei fabbricati destinati a parcheggi di uso pubblico ed asilo nido, per regolare l'attuazione delle opere di urbanizzazione, la loro gestione e l'eventuale anticipazione, che si rendesse necessaria per il corretto funzionamento degli stralci funzionali. Art. 8 - Rapporto tra edifici, sedi stradali e sosta Le aree attigue agli edifici e l'insieme delle opere di urbanizzazione previste nell'impianto urbanistico, devono favorire in modo prioritario la circolazione e la sosta pedonale e ciclabile ed essere attrezzate in modo da aumentare la sicurezza di percorrenza, da parte dei pedoni e dei ciclisti, con l'osservanza delle norme previste dal Codice della Strada e di quelle relative all'abbattimento delle barriere architettoniche. Tutti i punti di attraversamento stradale dei percorsi, di accesso ai servizi, devono essere realizzati attraverso sistemi di segnalazione e garantire la diminuzione della velocità di 4
5 percorrenza da parte dei veicoli, attraverso l'introduzione di sistemi già utilizzati per le "zone a 30km/h". Le quote altimetriche degli edifici devono essere in relazione a quelle delle strade esistenti. Art. 9 - Requisiti tecnici e sistemi costruttivi I nuovi manufatti edilizi devono essere realizzati con le tecniche costruttive e le tecnologie ritenute le più idonee per garantire l'omogeneità funzionale ed estetica dell'intero complesso architettonico. Le opere di urbanizzazione primaria sono definite dal progetto specifico, che deve essere vistato dalle Aziende municipalizzate (META), nonché da eventuali altri enti interessati ad aspetti di competenza. Art Vincoli e caratteristiche degli spazi pubblici Al fine di garantire l'uniformità dei singoli interventi e l'omogeneità architettonica dell'intero impianto edilizio, le caratteristiche dei materiali, i colori, gli elementi di arredo ed illuminazione delle opere non realizzate direttamente dalla A.C. dovranno essere preventivamente concordati attraverso i competenti uffici dell'amministrazione. La progettazione esecutiva dei singoli edifici e degli spazi di uso collettivo, deve essere realizzata nel rispetto delle norme relative all'abbattimento delle barriere architettoniche ed improntata alla ricerca di soluzioni che ne favoriscano la fruibilità soprattutto da parte dei bambini, utenti principali dell'intervento. Nelle aree cortilive le superfici impermeabilizzate dovranno essere limitate al minimo indispensabile, le superfici pavimentate dovranno privilegiare tecniche e materiali che favoriscano il massimo drenaggio naturale delle acque meteoriche. La distribuzione delle alberature dovrà essere tale da favorire l'ombreggiamento dei percorsi senza interferire con i punti luce. La realizzazione delle recinzioni degli edifici scolastici è consentita per motivi di sicurezza, solamente attraverso la collocazione di rete metallica, associata dove necessario a siepe viva. Art. 11 Nome finali Per quanto non specificato nei precedenti articoli, nella relazione e negli elaborati grafici del Piano, si rimanda alla Norme di Attuazione del P.R.G. ed alla vigente legislazione urbanistica regionale e statale in materia. 5
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