Rapporto di ricerca sulle politiche di bilancio nella Città di Vercelli:

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2 Associazione ires Lucia Morosini Rapporto di ricerca sulle politiche di bilancio nella Città di Vercelli: Comune di Vercelli ASL Aziende Pubbliche A cura di: Ilaria Accamo Giulio Mancini Francesco Montemurro Alice Tomasso - Settembre

3 INDICE Premessa. Pag Principali risultati... Pag Nota Metodologica... Pag. 8 Prima parte: 3. Le principali dinamiche di bilancio..... Pag I trasferimenti ai comuni Pag L analisi delle entrate e delle spese.... Pag Gli indicatori finanziari. Pag L analisi delle spese.. Pag L analisi delle tariffe dei servizi produttivi e delle principali imposte Pag Il sistema delle aziende partecipate.... Pag. 54 Seconda parte: 8. Le principali caratteristiche socio-demografiche della popolazione Pag Analisi sulla qualità della vita di Vercelli Pag. 65 2

4 Premessa I bilanci degli enti locali alla luce dei processi di decentramento, di riforma costituzionale e di autonomia finanziaria, interagiscono in modo sempre più diretto con la realtà economica e sociale del territorio e influiscono sempre di più sulle politiche di sviluppo locale. I Comuni sono impegnati a sviluppare e riorganizzare il sistema dei servizi e delle prestazioni che costituiscono il welfare locale, per garantire la piena attuazione dei diritti di cittadinanza e dare risposte adeguate e qualificate all insieme dei bisogni diversificati, che emergono dalle trasformazioni sociali. Gli enti locali sono sempre più chiamati ad un ruolo di promotori di sviluppo. Il decentramento ha assegnato loro funzioni fondamentali di programmazione e di attivazione di strumenti a sostegno della crescita economica: su infrastrutture, servizi alle imprese, servizi per il lavoro. Formazione, ambiente e assetto del territorio. Sono essi stessi soggetti di sviluppo e dell economia del territorio; la spesa di Comuni e Province determina flussi finanziari, attività economiche derivate dalle loro azioni, partecipa in modo determinante alla realizzazione e alla destinazione del P.I.L. regionale e territoriale. La maggiore autonomia finanziaria, da un lato, i vincoli derivanti dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti, dall altra, aumentano il grado di responsabilità delle Amministrazioni nell assumere scelte e definire priorità, rispetto al reperimento e alla destinazione delle risorse. Assume quindi rilevanza il confronto sulle politiche di bilancio di Comuni e Province, che va attuato con adeguata sistematicità, periodicità, completezza delle materie, praticando il metodo della concertazione, per realizzare un più alto livello di partecipazione al governo locale Un diffuso sistema di relazioni sindacali contribuisce al riconoscimento e alla valorizzazione del ruolo delle Autonomie e risponde anche all obiettivo di salvaguardare e allargare gli spazi di partecipazione. L Osservatorio sui bilanci degli enti locali in Piemonte è un progetto, avviato a fine 2003, finalizzato a fornire strumenti di conoscenza e di analisi utili a qualificare le sedi di confronto. Il progetto assunto dalla CGIL Piemonte, d intesa e in collaborazione con SPI CGIL e Camera del lavoro di Vercelli, si sviluppa attraverso il coinvolgimento delle strutture territoriali confederali e di categoria. L attività di rilevazione ed elaborazione dei dati è svolta dall IRES Lucia Morosini. 3

5 1. Principali risultati Le analisi svolte, seppure sulla base di dati e informazioni non complete, consentono di svolgere le seguenti considerazioni: 1) Nel periodo i rendiconti del Comune di Vercelli descrivono situazioni ed evoluzioni di flussi finanziari positive, sotto il profilo dei principali equilibri di bilancio. 2) Le entrate Nel la dinamica della pressione tributaria esercitata dal Comune di Vercelli sui cittadini registra una significativa espansione, tra le più forti in assoluto, se confrontata con i valori rilevati presso un gruppo di comuni aventi dimensioni demografiche simili. Nel 2003 il Comune di Vercelli mostrava livelli di pressione tributaria 1 tra i più bassi in assoluto (232 euro pro-capite). Nel 2008 il valore di questo indice risulta pari a 286,1 euro. Nell ultimo anno idoneo alla comparazione territoriale (2007), le entrate accertate da tributi calcolate per ogni cittadino (pressione tributaria), risultano essere in media con i valori degli altri comuni presi in esame, e di poco inferiori alla media dei comuni appartenenti alla stessa classe demografica. Nel il gettito della Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) aumenta del 40,2%, una dinamica collegata non solo ai lievi incrementi subiti dal prezzo della tassa, quanto piuttosto ad operazioni di recupero di evasione tributaria e conseguenti all attivazione di nuove procedure tecniche e amministrative. Va, tuttavia, osservato in base all esame dei dati di bilancio, che nel periodo (ultimo anno disponibile ai fini dello svolgimento di queste considerazioni), il gettito complessivo delle entrate da Tarsu (circa 7,6 milioni) risulta molto più elevato dei costi totali diretti sostenuti dall Amministrazione (6,3 milioni). Le entrate extratributarie e in particolare i proventi da servizi pubblici (tariffe) registrano un trend in significativa crescita tra il 2003 ed il In particolare nel quinquennio tali proventi crescono del 37,7%, passando da circa un milione e mezzo ad oltre due milioni di euro. Nonostante una probabile difformità, negli anni, dei criteri di rendicontazione e contabilizzazione, i dati di bilancio autorizzano a ipotizzare una significativa crescita del gettito delle tariffe sociali, collegata a processi di riordino dei servizi alla persona e socio-assistenziali e all aumento dei costi per l utenza.. Focalizzandoci sul biennio 2006/2007, occorre sottolineare il consistente aumento di tutte le voci di entrata ad esclusione delle strutture residenziali per anziani e delle piscine comunali. Si ricorda che tali voci di entrata sono strettamente legate al costo che il cittadino deve sostenere per usufruire di tali servizi. In definitiva, negli ultimi sei anni la cittadinanza amministrata ha subito una significativa accelerazione della pressione tributaria e tariffaria, i cui proventi finanziari sono stati destinati allo sviluppo dei servizi e per altri interventi. 1 Tale indice è dato data dal rapporto tra gli accertamenti dei tributi e la popolazione residente, al netto delle entrate da compartecipazione Irpef e di alcuni tributi, quali TARSU, TOSAP, ex ECA. L esclusione di tali voci di entrata dal calcolo della pressione tributaria si è resa necessaria per effettuare il confronto tra comuni, tenuto conto che le funzioni amministrative e le partite di bilancio collegate a queste tributi in numerosi casi sono state esternalizzate. 4

6 Al confronto con altri Comuni, a Vercelli l incremento di aliquote e tariffe non è stato accompagnato da un adeguata applicazione di agevolazioni sociali, orientata a potenziare, nell ambito delle politiche di entrata, la presenza di criteri di perequazione sociale e di protezione dal disagio economico e sociale. Con queste considerazioni ci si riferisce soprattutto: a) alla mancata introduzione di una soglia di esenzione nell applicazione dell Addizionale Irpef; b) alla parziale applicazione del Protocollo sottoscritto da ANCI Piemonte, Legautonomie, CGIL, CISL e UIL Piemonte con lo scopo di innalzare il limite ISEE per gli utenti dei servizi; c) alla non adeguata presenza di criteri di perequazione sociale nel sistema delle agevolazioni introdotte dalla Tarsu. In particolare, il Protocollo sottoscritto da Autonomie locali e Sindacati è stato applicato dal Comune di Vercelli nel 2009, limitatamente agli aiuti sociali agli utenti anziani, attraverso l innalzamento del limite per il diritto all esenzione: da ad euro. Va sottolineato che il limite di euro, attualmente in vigore relativamente alla maggior parte delle tariffe, è ormai anacronistico e assolutamente non idoneo a garantire la copertura dei fenomeni di disagio economico e sociale, fenomeni che nell ultimo biennio hanno conosciuto anche a Vercelli una rapida e significativa crescita. 3) Le spese La dinamica della spesa corrente è influenzata dai processi di esternalizzazione di servizi e interventi attivati dalle diverse Amministrazioni comunali. Per il Comune di Vercelli nel 2008 gli impegni di spesa corrente ammontano complessivamente a poco più di 43 milioni di euro, con un incremento percentuale rispetto al 2003 del 12,7%. Tale dinamica si pone in controtendenza al trend regionale (calcolato sul gruppo dei comuni con popolazione superiore ai abitanti), che invece mostra una diminuzione degli impegni pari in media al 4% (2003/2007). Va sottolineato che il trend positivo delle spese correnti (+4,9 milioni di euro nei sei anni considerati) registrato nel Comune di Vercelli, risulta più contenuto rispetto all incremento del gettito delle entrate correnti (+7,4 milioni). Tra le voci di spesa corrente, nel periodo considerato alcuni settori di intervento subiscono un ridimensionamento, che si esprime attraverso la riduzione dell incidenza % di tali spese sul totale della spesa corrente. In particolare, il peso % dell istruzione scende dal 8,3% rilevato nel 2003 al 4,5% del Aumenta lievemente l incidenza della spesa sociale (Funzione 10), il cui livello peraltro era già alto nel Infatti, proprio nel 2003 la quota percentuale di spesa sociale era pari al 18,7% mentre il valore medio rilevato tra i comuni appartenenti alla stessa classe demografica di Vercelli (30mila 50mila abitanti) si attestava al 13,3%, con un divario di oltre cinque punti percentuali a favore del capoluogo vercellese. Al confronto con le altre amministrazioni comunali, il consuntivo del Comune di Vercelli presenta nel 2007 la quota di risorse sociali più elevata, pari al 20,9%, un valore che diminuisce fino al 20,1% nel Tuttavia, nel i consuntivi del Comune di Vercelli mettono in mostra la dinamica di spesa sociale più contenuta in assoluto, pari all 1,4%, in termini di variazione dell incidenza della spesa sociale. A livello regionale (relativamente ai 44 Comuni con popolazione superiore ai abitanti), tale variazione si attesta al 4%. Tra i Comuni compresi tra 30mila e 50mila abitanti, la quota percentuale di spese sociali aumenta del 2,6%, cioè quasi il doppio rispetto al valore rilevato per Vercelli. Per quanto riguarda poi la classificazione economica delle spese, va rilevato che, rispetto al periodo , nel nei bilanci di Vercelli aumentano notevolmente le risorse destinate ai trasferimenti monetari (assistenza economica, contributi) ad associazioni e famiglie nonché ad altri enti. In conseguenza, in assenza del dato puntuale, si può ipotizzare, negli anni, un ridimensionamento della quota di risorse destinate all erogazione di servizi reali alla popolazione, a vantaggio della erogazione di trasferimenti monetari alle famiglie. 5

7 Sempre sul versante delle spese correnti, l Amministrazione comunale ha conseguito un risultato importante in termini di riduzione della quota percentuale di risorse destinate all amministrazione generale: dal 26,8% del 2003 al 25% circa del ) I servizi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti Attraverso la rilevazione diretta di dati e informazioni presso gli enti competenti, e la realizzazione di focus group, ai quali hanno partecipato i responsabili della programmazione sociale del Comune di Vercelli e della ASL 11, è stato possibile costituire un quadro conoscitivo sulle caratteristiche dell intervento sociosanitario nei confronti degli anziani. Il modello delle cure domiciliari si è diffuso nel territorio piemontese e nella provincia di Vercelli in modo non uniforme. La collaborazione istituzionale tra ASL (Distretto di Vercelli) e Comune di Vercelli non ha ancora raggiunto risultati soddisfacenti, per quanto riguarda la programmazione degli interventi socio-sanitari e la compartecipazione ai costi. Per quanto riguarda l ADI l Assistenza Domiciliare Integrata - i servizi erogati si rilevano spesso quali interventi di assistenza domiciliare infermieristica piuttosto che di assistenza domiciliare integrata sociosanitaria. In base alle interviste effettuate si ha che nel 2008, il numero complessivo degli utenti che hanno usufruito di interventi di assistenza socio-sanitaria integrata è pari a 7. Ulteriori persone anziane sono assistite con interventi ADI lungoassistenza (ASL) collegati con il Servizio di Assistenza Domiciliare erogato dal Comune di Vercelli. La domanda sociale esaminata nel territorio del Distretto di Vercelli presenta caratteristiche significative. Nel 2008 sono stati sottoposti a Unità di Valutazione Geriatria (UVG) 819 anziani ultra65enni, di cui 619 donne e 200 uomini; gli anziani sottoposti a Unità di Valutazione Geriatria (UVG) sono 591 (di cui 229 donne e 362 uomini) (fonte: ASL 11). Attualmente risultano riconosciuti come invalidi civili/disabili 2901 anziani, di cui donne e uomini. Gli anziani inseriti in un Piano di Assistenza individuale sono 962. La complessità delle procedure, il collegamento non perfetto tra enti e medici di base (chiamati ad attivare l Adi) e le difficoltà che si manifestano, talvolta, nella collaborazione tra ASL ed enti gestori dei servizi socio-assistenziali, non hanno facilitato l attivazione del progetto integrato socio-sanitario nei confronti degli anziani non autosufficienti. Spesso, quando viene attivato, l intervento socio-sanitario si configura come Adi Lungoassistenza (ASL); ad esso si accompagnano, spesso con modalità non codificate e definite in tempi successivi all attivazione dell Adi, i servizi di assistenza domiciliare gestiti dagli Enti gestori. Si rileva, inoltre, la non adeguata presenza delle strutture semiresidenziali (centri diurni, letti di sollievo) e residenziali a breve termine (in particolare dimissioni protette), che dovrebbero garantire l attivazione di un circuito virtuoso di servizi e interventi, finalizzati al mantenimento nel proprio domicilio delle persone non autosufficienti. 5) Le Aziende Partecipate Il trend dei bilanci di esercizio rilevato negli ultimi quattro anni mostra complessivamente, relativamente alle principali Aziende partecipate (Gruppo Atena, Azienda Farmaceutica Municipalizzata (AFM) e Agenzia Provinciale per l'energia del Vercellese e della Valsesia (APEVV) del Comune di Vercelli una diminuzione significativa dell utile di esercizio. In particolare, l utile del Gruppo Atena (consolidato) si riduce dai 656mila euro del 2005 a 142mila euro nel L utile di APEVV per il 2008 è pari a 394 euro. Infine, il bilancio 2008 dell AFM registra un disavanzo di circa 213mila euro 6

8 6) La qualità della vita a Vercelli Nel dossier annuale realizzato dal Sole24Ore Vercelli occupa il 61 posto, penultima tra le province piemontesi (prima solo di Alessandria), a seguito della perdita, in un anno, di 23 posizioni. La ricerca ha cercato di offrire un quadro sintetico, ma significativo della qualità della vita a Vercelli. Secondo l indagine annuale sui consumi, svolta da Findomestic, nel 2008 i vercellesi hanno avuto un reddito medio disponibile 5% circa superiore alla media piemontese, pari a euro. Questo è il secondo reddito più alto tra le province piemontesi ed è quello che ha conosciuto la variazione percentuale positiva maggiore rispetto all anno precedente: +5,6%. Findomestic stima per il 2009 un reddito medio disponibile pari a euro, risultato di una crescita più contenuta (+ 2,9%), ma sempre superiore alle altre province. L indagine citata offre interessanti dati sui consumi, dall analisi dei quali emerge che, nel corso del 2008, è diminuita la spesa per beni durevoli delle famiglie vercellesi più della media regionale: -2,7% di spesa per elettrodomestici bianchi e piccoli, -10,3% per elettrodomestici bruni, -1,1% per mobili, -23,3% per auto nuove. Per quanto riguarda le caratteristiche ambientali del territorio, è possibile notare una crescita netta del verde urbano, che in 5 anni è raddoppiato, ma che ricopre poco più dell 1% circa del territorio di Vercelli. Questa percentuale è molto più bassa della media nazionale. Seppur in maniera minore, è aumentata anche l estensione delle aree pedonali e delle piste ciclabili. Un altro indicatore sul benessere/malessere di una comunità è dato dalla propensione al suicidio. La provincia di Vercelli ha un tasso di suicidi e tentativi superiore alla media regionale e superiore, spesso alle altre province. 7

9 2. Nota metodologica L esame dei bilanci dei Comuni può costituire un utile strumento di analisi e di supporto all elaborazione di linee politico-sindacali. A patto che tale esame sia finalizzato all individuazione delle effettive politiche di bilancio che agiscono alla base dei flussi finanziari, di entrata e di spesa; un obiettivo che può essere conseguito attraverso lo smontaggio e la ricomposizione di aggregati contabili contenuti nei rigidi schemi di bilancio comunale. Solo in tal modo è possibile valutare, Comune per Comune, gli effetti delle recenti scelte legislative adottate in materia di finanza locale e delle politiche locali, effetti spesso occultati dai grandi contenitori di voci di spesa e di entrata presenti negli schemi del bilancio di previsione e nel rendiconto. L analisi delle entrate di bilancio del Comune costituisce un operazione prioritaria per valutare le capacità di gestione ordinaria e straordinaria. Questa voce di bilancio può essere distinta in due grandi categorie: le entrate correnti, che comprendono le risorse utilizzate dal Comune per la copertura delle spese di ordinaria amministrazione; le entrate in conto capitale provenienti dalle risorse provenienti da canali diversi dall imposizione fiscale, dalle scelte in materia di tariffe e dai trasferimenti correnti, cioè entrate di carattere straordinario, quali derivanti da alienazione di beni patrimoniali, da trasferimenti in conto capitale destinati a finanziare investimenti, e altri incassi di capitale. Le entrate sono ordinate in: Titoli (fonte di provenienza) Categorie (tipologia) Risorse (oggetto) La risorse è l unità elementare delle entrate. I primi tre titoli del bilancio costituiscono le entrate correnti: Titolo I, entrate tributarie (imposte, tasse e tributi speciali) Titolo II, trasferimenti correnti (da Stato, Regioni, Organismi comunitari ed Internazionali e da altri enti del settore pubblico); Titolo III, entrate extra-tributarie (proventi di servizi pubblici, multe, utili e dividenti di aziende speciali e partecipate, ecc.). Gli ultimi tre titoli costituiscono le entrate in conto capitale: Titolo IV, Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti (entrate derivanti da vendita di beni patrimoniali, oneri di urbanizzazione, trasformazioni di aree, trasferimenti di capitale. Si tratta di entrate destinate al finanziamento degli investimenti e, per una parte degli oneri di urbanizzazione, anche ad alcune voci di spesa corrente); Titolo V, Entrate derivanti da accensioni di prestiti (entrate da mutui, prestiti e da emissioni di prestiti obbligazionari); Titolo VI, Entrate da servizi per conto terzi. 8

10 Per la parte Entrate, il bilancio prevede le seguenti fasi: stanziamento; accertamento: (in questa fase, sulla base di idonea documentazione, il Comune verifica la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individua il debitore, quantifica la somma da incassare e fissa la relativa scadenza); riscossione: (coincide con il materiale introito, da parte del tesoriere del Comune, o altri incaricati, delle somme dovute all Ente); versamento; Gli studi in materia generalmente indagano soprattutto la composizione delle entrate correnti, in ragione di due ordini di motivi: La capacità di un Comune di calibrare le politiche di spesa dipende dall autonoma di entrata: maggiore è la capacità di incassare entrate proprie (costituite da entrate tributarie ed extra-tributarie), più ampia è la libertà di spesa; L adozione di politiche di spesa è influenzata in modo significativo dalla presenza, nei bilanci comunali, di elevate percentuali di trasferimenti (da Stato e Regione). Sotto questo profilo, il rispetto degli equilibri di bilancio, indicato nel bilancio di previsione, si pone come funzione diretta della composizione delle entrate correnti. Struttura del bilancio - Entrate Entrate correnti TITOLO I: ENTRATE TRIBUTARIE Categoria 1: Imposte Categoria 2: Tasse Categoria 3: Tributi speciali ed altre entrate proprie TITOLO II: ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI Categoria 1: Contributi e Trasferimenti correnti dallo Stato Categoria 2: Contributi e Trasferimenti correnti dalla Regione Categoria 3: Contributi e Trasferimenti correnti dalla Regione per funzioni delegate Categoria 4: Contributi e Trasferimenti correnti da parte di organismi comunitari e internazionali Categoria 5: Contributi e Trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico TITOLO III: ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE Categoria 1: Proventi dei servizi pubblici Categoria 2: Proventi dei beni dell'ente Categoria 3: Interessi su anticipazioni di crediti Categoria 4: Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società Categoria 5: Proventi diversi 9

11 Entrate in conto capitale TITOLO IV: ENTRATE DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CREDITI Categoria 1: Alienazione di beni patrimoniali Categoria 2: Trasferimenti di capitale dallo Stato Categoria 3: Trasferimenti di capitale dalla Regione Categoria 4: Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico Categoria 5: Trasferimenti di capitale da altri soggetti Categoria 6: Riscossione di crediti TITOLO V: ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI Categoria 1: Anticipazioni di cassa Categoria 2: Finanziamenti a breve termine Categoria 3: Assunzione di mutui e prestiti Categoria 4: Emissione di prestiti obbligazionari TITOLO VI: ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO TERZI Nel corso dell analisi in diversi casi le voci di bilancio e gli indici delle entrate tributarie (Titolo I) sono state normalizzate rispetto alla voce Compartecipazione Irpef, poiché, per come è stata disciplinata dalle norme nazionali la ripartizione a livello comunale, tale voce di entrata risulta collegata strettamente al calcolo dei trasferimenti erariali (che costituiscono invece il Titolo II di bilancio). Tale operazione, effettuata nell ambito degli studi più avanzati in materia di politiche di bilancio degli enti locali, produce effetti importanti in termini di calcolo dell aggregato tributi, in conseguenza, sulle variazioni annuali registrate da tali voci di entrate. Inoltre, l analisi delle entrate tributarie in diversi casi è stata normalizzata rispetto alle voci Tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu) Tassa sull occupazione degli spazi ed aree pubbliche (Tosap). Ciò allo scopo di effettuare un confronto omogeneo tra i Comuni considerati. In numerosi Comuni, infatti, le procedure relative a Tosap e Tarsu sono state esternalizzate e dunque il gettito relativo non compare più nelle voci di entrata del bilancio. Inoltre, relativamente ai rifiuti solidi urbani, in diversi Comuni si è verificata la trasformazione della Tassa in Tariffa Tia 2 ; nel caso della Tosap, invece, occorre ricordare che in diversi casi i Comuni hanno scelto, in base alla normativa vigente, di applicare la Cosap (Canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche) in alternativa alla Tassa, con la conseguenza di contabilizzare tali voci di entrata nel quadro delle entrate extra-tributarie (tariffe e proventi di servizi) (Titolo III) piuttosto che nelle entrate tributarie 3. Le Spese si suddividono in: Titoli, sulla base dei principali aggregati economici; ciascun Titolo in Funzioni, in base ai vari tipi di attività e compiti assegnati all ente; Servizi, in base agli uffici che gestiscono complessi omogenei di attività; Interventi, in relazione alla natura economica dei fattori; produttivi nell ambito di ciascun servizio. Per la parte delle Spese, l Intervento è l unità elementare di bilancio. 2 Il Decreto Ronchi (d.lgs.22/97, art.49) e il suo regolamento attuativo (d.p.r. 158/99) hanno previsto l'introduzione progressiva della T.I.A. "tariffa di igiene ambientale" al posto della TARSU, la "tassa rifiuti solidi urbani". 3 Si tratta di una facoltà definita con chiarezza dall'art. 63 del D. Lgs. n. 446/97 che parla, appunto, di possibilità di istituire un canone in sostituzione dell applicazione della Tosap. 10

12 Le spese correnti costituiscono il Titolo I del bilancio di spesa. Sono le spese destinate alla produzione ed al funzionamento dei vari servizi prestati dal Comune, nonché alla redistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi. Le spese in conto capitale costituiscono il Titolo II e individuano tutte le spese che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale dell'ente. In sostanza sono le spese relative agli investimenti sia diretti che indiretti, ai conferimenti di capitali e alle operazioni relative alla concessione di crediti. Oggetto di tali spese, non dirette al normale svolgimento dell'attività dell'ente, sono beni immobili, beni mobili durevoli destinati alla produzione di reddito, conferimenti di capitali. Le spese finali sono il risultato del la sommatoria dei primi due titoli del bilancio di spesa (spese correnti e spese in conto capitale), e rappresentano le somme necessarie all'amministrazione per perseguire i propri scopi o fini istituzionali. Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e ricomprendono tutte le erogazioni attinenti il rimborso in linea capitale di prestiti comunque assunti, dalle anticipazioni di tesoreria ai mutui-; Il Titolo 4 - "spese per servizi per conto di terzi" sostituiscono le preesistenti partite di giro. Il bilancio prevede le seguenti fasi: stanziamento; prenotazione; impegno: in questa fase, a seguito di obbligazione giuridicamente perfezionata, viene determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione del debito, costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio; liquidazione e pagamento: in questa fase, sulla base dei documenti e dei titoli idonei a comprovare il diritto acquisito dal creditore, si determina la somma certa e liquida da pagare nei limiti dell ammontare dell impegno assunto. Per quanto riguarda le spese, sono state prese in esame la classificazione funzionale ed economica. 11

13 Classificazione funzionale TITOLO I: SPESE CORRENTI Funzione 1: Funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo Funzione 2: Funzioni relative alla giustizia Funzione 3: Funzioni di polizia locale Funzione 4: Funzioni di istruzione pubblica Funzione 5: Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali Funzione 6: Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzione 7: Funzioni nel campo turistico Funzione 8: Funzioni nel campo della viabilita' e dei trasporti Funzione 9: Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzione 10: Funzioni nel settore sociale Funzione 11: Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzione 12: Funzioni relative a servizi produttivi TOTALE SPESE TITOLO II: SPESE IN CONTO CAPITALE Funzione 1: Funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo Funzione 2: Funzioni relative alla giustizia Funzione 3: Funzioni di polizia locale Funzione 4: Funzioni di istruzione pubblica Funzione 5: Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali Funzione 6: Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzione 7: Funzioni nel campo turistico Funzione 8: Funzioni nel campo della viabilita' e dei trasporti Funzione 9: Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzione 10: Funzioni nel settore sociale Funzione 11: Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzione 12: Funzioni relative a servizi produttivi TITOLO III: SPESE PER RIMBORSO PRESTITI Intervento 1: Rimborso per anticipazioni di cassa Intervento 2: Rimborso di finanziamenti a breve termine Intervento 3: Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti Intervento 4: Rimborso di prestiti obbligazionari Intervento 5: Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali TITOLO IV: SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI 12

14 Classificazione economica Classificazione economica della spesa corrente o Personale o Acquisto di beni di consumo e o di materie prime o Prestazioni di servizi o Utilizzo di beni di terzi o Trasferimenti o Interessi passivi e oneri finanziari diversi o Imposte e tasse o Oneri straordinari della gestione corrente o Ammortamenti di esercizio o Fondo svalutazione crediti o Fondo di riserva Classificazione economica della spesa in conto capitale o Acquisizione di beni immobili o Espropri e servitù onerose o Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia o Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia o Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche o Incarichi professionali esterni o Trasferimenti di capitale o Partecipazioni azionarie o Conferimenti di capitale o Concessioni di crediti e anticipazioni 13

15 3. Le principali dinamiche di bilancio Le entrate Le due tabelle che seguono differiscono tra loro per la presenza o meno della compartecipazione IRPEF all interno del Titolo I. Come già detto, infatti, considerare o meno tale voce di bilancio (che in sostanza deve essere considerata quale trasferimento erariale) nei tributi, può far emergere tendenze diverse nell evoluzione temporale dell aggregato di imposte e tasse. Analizzando il caso in cui la compartecipazione Irpef resta inclusa nelle valutazioni, si rileva infatti una diminuzione del Titolo I (in accertamenti), cioè della voce di bilancio strettamente collegata ai tributi: -11% nel 2008 rispetto al 2003 ed addirittura 15,6% nel periodo La lettura della tabella che esclude dal computo la compartecipazione Irpef, introduce, invece, uno scenario completamente opposto: le entrate tributarie crescono del +28% negli anni Questa evoluzione trova maggiore riscontro nella reale dinamica della pressione tributaria sostenuta dal cittadino negli ultimi 6 anni. Il gettito delle entrate tributarie cresce dai 16, 9 milioni del 2003 ai 21,6 rilevati nel consuntivo Gli accertamenti per entrate-extratributarie crescono da 5,6 a 7,9 milioni. Aumentano, inoltre, le entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti (Titolo II), quale compensazione, a partire dal 2007, della netta riduzione della compartecipazione IRPEF nel Titolo I. Si tratta, in sostanza, di un aumento figurativo, collegato ai criteri di contabilizzazione delle scritture di bilancio previsti dalla normativa vigente. Dal 2004 al 2008 il totale generale delle entrate sale da poco meno di 51 milioni di euro ad oltre 65 milioni. Il dato del 2003 viene influenzato da una voce di entrata straordinaria (28 milioni di delle entrate derivanti da alienazione, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti), e quindi non considerato nella valutazione della dinamica generale delle entrate. Tab. 1 - La dinamica delle entrate Accertamenti 2003/2008 (migliaia di ) Titolo I - Entrate Tributarie Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti Titolo III - Totale Entrate Extratributarie TOTALE ENTRATE CORRENTI Titolo IV Entrate derivanti da alienazione, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V - Entrate derivanti da accensione di prestiti Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi TOTALE ENTRATE IN CONTO CAPITALE TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE

16 Tab. 2 La dinamiche delle entrate tributarie al netto della Compartecipazione IRPEF - Accertamenti 2003/2008 (migliaia di ) Titolo I - Entrate Tributarie (al netto della Compartecipazione IRPEF) Grafico 1 Andamento delle entrate proprie (Titolo I + Titolo III) Fonte: Elaborazione su consuntivi comunali Tributarie (Compartecipazione IRPEF Esclusa) Extratributarie Tributarie La spesa L analisi della dinamica di spesa, classificata per funzioni, permette di apprezzare le tendenze manifestate dai diversi settori d intervento, acquisendo in questo modo informazioni sulle principali politiche di bilancio attivate dal Comune di Vercelli. La spesa corrente (impegni) rilevata negli ultimi sei anni, mostra per il comune di Vercelli un incremento del 12,7%, concentrato principalmente tra il 2006 ed il 2008; complessivamente, in valori assoluti, nei sei anni considerati gli impegni finanziaria aumentano da 38,3 a 43,2 milioni. La dinamica della spesa corrente è influenzata dai processi di esternalizzazione di servizi e interventi attivati e realizzati dall Amministrazione comunale di Vercelli. La spesa per gli investimenti, sottoposta negli anni recenti alla progressiva introduzione di vincoli e limiti sempre più severi, da parte dei diversi Patti di stabilità, mostra un andamento fortemente negativo, con un decremento di quasi il 35% rilevato nell arco dei sei anni. Prendendo però come riferimento il 2004, anziché il 2003, questa tendenza sembra invertire rotta, con un + 80%. 15

17 Tab. 3 - Dinamica della spesa corrente e in conto capitale (impegni di spesa) Spesa corrente Spesa in conto capitale Spesa corrente pro-capite (euro) Confronto tra spese correnti ed entrate correnti Il trend positivo delle spese correnti (+4,9 milioni di euro nei sei anni considerati) risulta più contenuto rispetto all incremento del gettito delle entrate correnti (+7,4 milioni). In particolare, la dinamica dei due aggregati finanziari di bilancio registra forti espansioni nell ultimo triennio: infatti, nel la spesa corrente conosce un aumento di circa 4,8 milioni mentre l aumento delle entrate correnti è pari a 7,9 milioni di euro (un incremento in valori assoluti più elevato di quello rilevato complessivamente nei sei anni). Anche attraverso l aumento delle entrate correnti l Amministrazione comunale ha incrementato la quota di investimenti, che nel sono quasi raddoppiati, passando da 9 a 17,7 milioni di euro. Grafico 2 Vercelli: Andamento dei principali aggregati di bilancio nel Spese in conto capitale Spese correnti Entrate correnti Entrate in conto capitale Fonte: Elaborazione su consuntivi comunali 16

18 Le entrate proprie nel dettaglio Esaminando nel dettaglio l andamento delle principali voci di entrata nel , occorre sottolineare la crescita significativa dei principali tributi, ad esclusione dell Ici (sulla cui dinamica pesano gli effetti dell abrogazione dell aliquota sull abitazione principale), che nel 2008 mostra una flessione di circa il 7% rispetto al ll gettito della Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) nei 6 anni aumenta del 40,2%, un aumento collegato non solo agli incrementi subiti dal prezzo della tassa, quanto piuttosto ad operazioni di recupero di evasione tributaria e conseguenti all attivazione di nuove procedure tecniche e amministrative. Tab. 4 Vercelli TARSU Tariffa al metro quadrato per Utenza Domestica 2004/ Euro al Mq 1,48 1,48 1,48 1,50 1,50 Va tuttavia, osservato, in base ai dati di bilancio esaminati, che nel periodo (ultimo anno disponibile ai fini dello svolgimento di queste considerazioni), il gettito delle entrate da Tarsu è aumentato da a ; nello stesso periodo i costi totali diretti per l amministrazione crescono da a , con un incremento del 5,5%. Tab. 5 Entrate e spese, indicatori relativi al servizio Nettezza Urbana Nettezza Urbana Var.% 2003/2007 Addetti ,91% Costo totale diretto ,77% Costo per unità addetta ,98% Frequenza media settimanale di raccolta 3 3 0,00% Q.li di rifiuti smaltiti ,80% Costo per Q.le di rifiuti smaltito 22,04 22,50 2,09% Nettezza Urbana Var.% 2003/2007 Entrate da TARSU ,7% Costo totale diretto ,5% Differenza: Fonte: Elaborazione su consuntivi comunali 17

19 La forte crescita del gettito riguarda in modo particolare anche l addizionale Irpef (presente in bilancio solamente a partire dal 2005), che in 3 anni risulta triplicare gli accertamenti, e la tassa per l occupazione del suolo pubblico (+27% nel ) considerati. Tab. 6 Aliquote dell addizionale comunale all Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) Anno 2003/2008 ALIQUOTA ADDIZIONALE IRPEF Var. 2003/2007 VERCELLI - - 0,1 0,1 0,3 0,3-0 ASTI 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0 0 BIELLA 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0 0 COLLEGNO 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0 0 NICHELINO 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0 0 RIVOLI 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0 0 SETTIMO TORINESE 0,5 0,5 0,5 0,5 0,8 0,8 0,3 0 VERBANIA - - 0,1 0,1 0,3 0,3-0 Var. 2007/ Abitanti 0,3 0,3 0,3 0,3 0,4 0,4 0,1 0,2 PIEMONTE 0,4 0,4 0,3 0,3 0,4 0,5 0,1 0,1 Fonte: Elaborazione su dati del Ministero dell Eeconomia e delle Finanze Tabella 7 - Principali imposte e tributi: l andamento del gettito Var. 2003/2008 I.C.I ,5% Addizionale Comunale sul consumo di energia elettrica ,4% Addizionale Irpef ,9%* Imposta comunale sulla pubblicità (al netto delle insegne) Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) Tassa per l'occupazione degli spazi ed aree pubbliche ( TOSAP) ,4% ,7% ,4% Fonte: Elaborazione su consuntivi comunali 18

20 Grafico 3 Andamento delle entrate nel dettaglio nel I.C.I. TARSU Add. IRPEF TOSAP Fonte: Elaborazione su consuntivi comunali Grafico 4 - Variazione delle entrate tributarie pro capite nel quinquennio rispetto al valore pro-capite ,0% Variazione % Entrate Tributarie pro capite 2003/2007 COLLEGNO 30,0% VERCELLI SETTIMO TORINESE Abitanti Abitanti 20,0% ASTI NICHELINO Oltre Abitanti RIVOLI PIEMONTE BIELLA 10,0% Abitanti 0,0% ,0% VERBANIA -20,0% Entrate Tributare (pro-capite) Fonte: Elaborazione su consuntivi comunali 19

21 Incrociando la dinamica (2003/2007) delle entrate tributarie 4 con il valore pro capite delle stesse entrate tributarie nell anno 2007, possiamo suddividere in 2 macroaree aree i comuni oggetto di comparazione: quelli che a fronte di un basso incremento (oppure decremento) delle entrate tributarie rilevato nel periodo considerato mantengono una bassa imposizione fiscale (Verbania) e quelli che alla luce di un aumento delle entrate tributarie pro capite, raggiungono nel 2007 una soglia elevata di imposizione fiscale (Biella). In questo scenario Vercelli si inserisce tra i comuni caratterizzati da un forte trend espansivo dei tributi, pur mantenendo una pressione tributaria non molto elevata, pari di circa 300 euro pro capite. L equilibrio di parte corrente: il grado di copertura delle spese correnti attraverso le entrate proprie Nonostante la significativa crescita del gettito dei principali tributi, rilevata nel periodo (Grafico 3), occorre sottolineare come il grado di copertura delle spese correnti attraverso le entrate proprie rilevato per il Comune di Vercelli, si attesti nel 2008 su un valore relativamente basso, attorno al 70% (Tabella. Al confronto con gli altri Comuni (effettuato per il periodo ) tale percentuale, che in sostanza misura la capacità di finanziare le spese correnti attraverso il prelievo fiscale e l applicazione di tariffe, risulta sempre inferiore, fatta eccezione per il Comune di Asti (65,2%). In prospettiva dell abrogazione dei trasferimenti correnti, che deriverà dall applicazione delle norme sul Federalismo fiscale (legge n.42 del 5 maggio 2009), questo dato può destare preoccupazioni. In generale, come si vedrà nel paragrafo successivo, nell equilibrio di parte corrente gioca un ruolo significativo la quota di trasferimenti regionali: questa, soprattutto nella componente ordinaria, risulta tra le più alte in assoluto a livello regionale (calcolata pro-capite e al confronto con i Comuni appartenenti alla stessa dimensione demografica di Vercelli), e caratterizzata inoltre da una crescita apprezzabile nel periodo temporale considerato. Tab. 8 Grado di copertura delle spese correnti attraverso le entrate proprie e rapporto tra entrate correnti e spese correnti Classi demografiche e singoli comuni ( Entrate Tributarie + Entrate Extratributarie ) / Spese Correnti Entrate Correnti / Spese Correnti Vercelli 79,2% 88,0% 86,7% 84,3% 70,3% 69,8% 101,4% 102,9% 102,2% 99,9% 102,6% 107,1% Asti 80,9% 77,7% 85,2% 78,5% 65,2% - 110,2% 107,7% 113,7% 106,8% 109,5% - Biella 91,4% 95,3% 92,9% 96,0% 82,9% - 112,2% 117,4% 110,3% 115,5% 119,2% - Collegno 97,8% 97,0% 102,6% 103,2% 77,2% - 105,4% 103,3% 110,6% 109,8% 110,5% - Nichelino 92,2% 93,0% 91,5% 88,8% 76,3% - 106,8% 102,7% 102,3% 102,2% 108,1% - Settimo Torinese 96,6% 98,0% 99,7% 97,3% 82,0% - 104,2% 102,4% 103,4% 106,0% 103,8% - Rivoli 101,1% 95,9% 97,5% 93,0% 79,4% - 118,6% 108,7% 112,9% 109,4% 111,5% - Verbania 87,7% 93,0% 92,1% 94,2% 76,8% - 109,3% 108,5% 106,6% 110,3% 110,5% Abitanti 97,4% 96,4% 92,3% 92,8% 77,7% - 108,5% 106,3% 102,9% 102,9% 103,6% Abitanti 92,8% 93,7% 94,2% 95,0% 79,7% - 106,8% 105,0% 104,9% 105,9% 104,7% Abitanti 92,8% 94,3% 95,8% 95,5% 79,6% - 107,0% 105,8% 106,3% 107,4% 108,9% - Oltre Abitanti 75,0% 80,4% 79,8% 78,2% 70,0% - 104,2% 102,6% 100,7% 99,3% 101,2% - PIEMONTE 80,7% 85,0% 84,7% 83,5% 73,0% - 105,1% 103,6% 102,2% 101,5% 103,0% - Fonte: elaborazione su certificati di conto comunale 4 Al netto della compartecipazione Irpef e delle entrate da Tarsu e Tosap 20

22 La dinamica delle entrate extra-tributarie Tab. 9 - Entrate Extratributarie: Proventi derivanti dalla gestione di servizi di utilità Sociale Categoria 1 - Proventi dei Servizi Pubblici di cui: Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori Proventi servizi di prevenzione e riabilitazione Strutture residenziali e di ricovero per anziani Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona Scuola materna Istruzione elementare Istruzione media Assistenza scolastica, trasporto, refezione, altri servizi Biblioteche, musei e pinacoteche Teatri, attivita' culturali e servizi diversi nel settore culturale Piscine comunali L analisi delle principali voci che compongono la categoria 1 (proventi dei servizi pubblici) delle entrate Extratributarie, mostra, per il comune di Vercelli, un trend in crescita tra il 2003 ed il Nel quinquennio, infatti, tali proventi crescono del 37,7%, passando da circa un milione e mezzo ad oltre due milioni di euro. Da notare una probabile difformità, negli anni, dei criteri di rendicontazione e contabilizzazione. Focalizzandoci sul biennio 2006/2007, occorre sottolineare il cospicuo aumento di tutte le voci di entrata ad esclusione delle strutture residenziali per anziani e delle piscine comunali. Si ricorda che tali voci di entrata sono strettamente legate al costo che il cittadino deve sostenere per usufruire di tali servizi. Tab Asilo nido Tariffa, riduzioni ed agevolazioni per fascia Isee FASCIA ISEE RIDUZIONE TARIFFA TARIFFA Fino a 5.000,00-93,88% 27,25 Da 5.000,01 a ,00 La tariffa è calcolata in modo proporzionale. Il calcolo Proporzionale proporzionale parte da una riduzione dell 80% rispetto alla tariffa massima. da 89,09 a 445,36 Oltre ,00 e non residenti Massima (corrispondente al 50% del costo totale effettivo) 445,45 PASTO Tariffa unica 1,42 21

23 Per ciò che riguarda il servizio di Asilo Nido, il comune di Vercelli, a partire da una tariffa massima di 445,45 euro al mese, prevede agevolazioni a scaglioni di reddito. Per gli utenti che dichiarano un ISEE al di sotto dei 5000 Euro, ad esempio, la tariffa si abbassa a 27 euro al mese. Per la fascia ISEE compresa tra 5000 e euro, la tariffa, a partire da una base di 89,09 euro e un tetto di 445,36 euro, viene stabilita in misura proporzionale al reddito stesso. I non residenti e gli utenti che dichiarano un ISEE oltre i Euro non beneficiano di agevolazioni. Va sottolineato che, anche nel casi di applicazione della tariffa massima, questa copre solamente per il 50% il costo effettivo totale del servizio. 22

24 4. I trasferimenti ai Comuni Nel quinquennio i trasferimenti erariali sono diminuiti del 12,5% per il comune di Vercelli, pari ad oltre 1 milione di euro. Tab Contributi Statali Totali Erogati ai Comuni Totale generale contributi (migliaia di euro) Totale generale contributi - pro-capite (euro) 2007 Var. 2003/ Var. 2003/2007 Var. 2006/2007 Vercelli ,6% ,8% 1,5% Asti ,7% ,4% -2,3% Biella ,7% ,8% 1,7% Collegno ,3% 172-5,0% 3,6% Nichelino ,1% ,3% -4,8% Settimo Torinese ,9% 159-2,5% 1,0% Rivoli ,5% ,7% -1,4% Verbania ,4% ,5% -1,2% ab ,5% ,6% -2,0% ab ,8% ,9% -1,8% ab ,8% ,2% -0,5% Oltre ab ,5% 285-7,4% -3,1% PIEMONTE ,0% 227-9,0% -2,5% Fonte: Elaborazione su dati del Ministero dell Interno Occorre valutare distintamente l andamento dei trasferimenti erariali nel Apparentemente questi aumentano di oltre 17 punti percentuali rispetto al 2007, tuttavia è necessario sottolineare come quasi 3 milioni di euro vengono motivati come trasferimenti compensativi dovuti al mancato gettito ICI per l anno 2008 (ART. 1, C. 1, D.L. 93/08). Con questa chiave di lettura, i trasferimenti erariali (compensazione ICI esclusa) continuano a diminuire rispetto agli anni precedenti. Tab. 12 Vercelli - Contributi Statali Totali Erogati Totale generale contributi (migliaia di euro) Totale generale contributi - pro-capite (euro) di cui: Trasferimenti Compensativi minori introiti ICI abitazione principale 2008 Var. 2007/ Var. 2007/ Vercelli ,20% 196,40 17,20% Fonte: Elaborazione su dati di bilancio forniti dal Comune di Vercelli Nel , quasi in modo speculare, i trasferimenti ordinari dalla Regione e dalla Regione per funzioni delegate mostrano un aumento di oltre il 20%, tendenza in linea con tutti gli altri comuni considerati. Anche nel 2008 i trasferimenti correnti della Regione continuano a crescere (+8,1%). 23

25 Tab Contributi e trasferimenti correnti regionali erogati ai Comuni Contributi e trasferimenti correnti dalla regione (migliaia di euro) Contributi e trasferimenti correnti dalla regione - pro-capite (euro) 2007 Var. 2003/ Var. 2003/2007 Vercelli ,60% 92 26,70% Asti ,30% ,60% Biella ,40% 47 26,80% Collegno ,20% ,60% Nichelino ,70% 31 22,90% Settimo Torinese 877 1,80% 17 3,20% Rivoli ,50% 24 1,30% Verbania ,70% 46-14,80% Abitanti 2701,4 14,45% 12 11,70% Abitanti 8749,5 28,96% 28 25,90% Abitanti 17700,3 10,74% 33 10,30% Oltre Abitanti 94739,3-55,91% 73-56,30% Escluso Torino ,64% 77 26,30% PIEMONTE ,5-48,38% 52-49,00% Escluso Torino 58677,3 22,04% 40 20,20% Fonte: Elaborazione su dati del Ministero dell Interno Tab. 14 Vercelli - Contributi e trasferimenti correnti regionali erogati Contributi e trasferimenti correnti dalla regione (migliaia di euro) Contributi e trasferimenti correnti dalla regione - procapite (euro) 2008 Var. 2007/ Var. 2007/2008 Vercelli ,1% 99,3 8,1% Fonte: Elaborazione su dati di bilancio forniti dal Comune di Vercelli 24

26 Tab Contributi e trasferimenti correnti regionali per funzioni delegate erogati ai Comuni 2003/2007 Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione per funzioni delegate (migliaia di euro) Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione per funzioni delegate- pro-capite (euro) 2007 Var. 2003/ Var. 2003/2007 Vercelli ,40% 6 23,50% Asti Biella ,30% 43 87,30% Collegno Nichelino Settimo Torinese 0-100,00% 0-100,00% Rivoli Verbania 18-95,40% 1-95,40% Abitanti ,50% 7 64,40% Abitanti ,70% 10 9,00% Abitanti ,20% 8 17,70% Oltre Abitanti ,40% 4 5,40% PIEMONTE ,20% 6 14,80% Fonte: Elaborazione su dati del Ministero dell Interno Tab Contributi e trasferimenti correnti regionali per funzioni delegate erogati ai Comuni 2008 Contributi e trasferimenti correnti dalla regione per funzioni delegate (migliaia di euro) Contributi e trasferimenti correnti dalla regione per funzioni delegate- pro-capite (euro) 2008 Var. 2007/ Var. 2007/2008 Vercelli 319 4,7% 6,8 4,7% Fonte: Elaborazione su dati di bilancio forniti dal Comune di Vercelli Anche i contributi della regione per funzioni delegate, seppur dell ordine di soli 300mila euro, mostrano un trend positivo per il comune di Vercelli nei 6 anni presi in considerazione. 25

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