Linee guida per la valutazione dei docenti Anno scolastico 2015/16 a cura del Comitato di valutazione
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- Ilaria Barbieri
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1 3 CIRCOLO DIDATTICO STATALE DI MARANO DI NAPOLI GIANCARLO SIANI Via A. Labriola MARANO DI NAPOLI Telefax: Codice Fiscale: Codice Meccanografico: NAEE20600Q SITO WEB: giancarlosianimarano.gov.it Posta elettronica: naee20600q@istruzione.it PEC: naee20600@legalmail.it PROT. 1300/2016 DEL 02/05/2016 Linee guida per la valutazione dei docenti Anno scolastico 2015/16 a cura del Comitato di valutazione
2 Premessa La legge n. 107/2015 ha introdotto, nel sistema retributivo della scuola italiana una prima fase di valutazione delle attività dei docenti volta a valorizzarne la professionalità attraverso un bonus assegnato annualmente sulla base di specifici criteri definiti dal Comitato di valutazione eletto in ciascuna istituzione scolastica. Il Comitato di valutazione individua criteri per valutare, non solo la quantità dell insegnamento, ma principalmente la qualità e l impegno del docente. Lo stesso valuta il merito professionale ricorrendo al riscontro di tutte le evidenze comprovanti: competenza certificata e validata sul campo; capacità di relazione con alunni, genitori e colleghi; capacità di collaborazione, ricerca didattica e formativa. Il bonus non costituisce un beneficio permanente, ma viene erogato una tantum ; non sarà distribuito a pioggia, né in parti uguali tra i docenti meritevoli e non ha carattere aggiuntivo rispetto alla progressione per l anzianità di servizio. Per la definizione dei criteri di valutazione, il Comitato, ha tenuto conto di quanto indicato nelle tre aree menzionate nel comma 129 art. 1 Legge 107/2015: 1. qualità dell insegnamento e di contributo al miglioramento dell istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti 2. risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell innovazione didattica e metodologica, nonché alla collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche 3. responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. 1. Parametri di accesso alla premialità. 1.1 Prerequisiti per il riconoscimento del merito: a) mancanza di assenze saltuarie e frequenti, indipendentemente dalla motivazione dell assenza (limite di assenza del 15% dei giorni previsti dal calendario scolastico); b) nessuna sanzione disciplinare; c) presenza assidua alle attività collegiali; d) comportamenti e azioni corrette e coerenti al ruolo professionale rivestito. 2.1 Elementi di giudizio del D.S: a) presenza di segnalazioni positive da parte di genitori, anche attraverso la somministrazione di un questionario appositamente predisposto; b) presenza di segnalazioni positive da parte dei colleghi; c) autovalutazione dei docenti a mezzo questionario. 3.1 Distribuzione premialità: 25 % del totale dell organico complessivo (scuola primaria + scuola dell infanzia) pari a 25 docenti. Di questi: 60% primaria (15 docenti) 40 % infanzia (10 docenti)
3 3.1Criteri predisposti dal Comitato di valutazione secondo i dettami della Legge 107/2015 art. 11 comma 3: AREA 1 Qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti. INDICATORI DESCRITTORI DOCUMENTABILITÀ/ EVIDENZE SUB AREA 1.a Qualità dell'insegnamento Cura del lavoro: 1-Programmazione ed attuazione accurata delle attività didattiche 1.1 Rispetto delle fasi e dei tempi previsti, in riferimento al quadro della classe e della sezione, con particolare attenzione alle attività program mate per l accoglienza. 1.2 UdA disciplinari in linea con le decisioni condivise in sede di Consigli di Interclasse e Intersezione in base al curricolo della scuola Registro dell insegnante. Programmazioni didattiche. Assenza di criticità formalmente denunciate e rilevate dal DS o dai genitori degli alunni. 2- Documentazione didattica esemplificativa delle innovazioni praticate per il miglioramento nell ambito dei campi di esperienza e delle discipline. 2.1 Didattica laboratoriale 2.2 Cooperative learning 2.3 Uscite didattiche specifiche. Documentazione a cura del docente. Agenda della Programmazione. Registri dei Consigli di classe e di sezione. SUB AREA 1.b Apporto al miglioramento dell istituzione scolastica 1-Partecipazione attiva ad azioni di sistema inserite nel POF della scuola 1.1 Progetti europei 1.2 Marano Ragazzi Spot Festival 1.3 Progetti legati al territorio 1.4 Progetti interculturali... Documentazione a cura del docente e presenza agli atti della scuola delle attività progettuali effettuate.
4 2- Partecipazione attiva ai gruppi studio, alle commissioni, ai dipartimenti di lavoro (ore att. funzionali all insegnamento). 2.1 Collaborazione attiva all elaborazione del PTOF. 2.2 Partecipazione attiva all elaborazione del PDM. 2.3 Costruzione del curricolo di scuola. Incarico ed espletamento dell incarico su valutazione del DS. 3-Realizzazioni attività laboratoriali per l ampliamento dell offerta formativa, prevenzione della dispersione e dell abbandono scolastico. 3.1Proposta e realizzazione con esiti positivi di ampliamento dell offerta formativa rispondenti ai bisogni coerenti con il POF, adesione a progetti MIURregionali finalizzati a contrastare la dispersione o l abbandono scolastico. Manufatti e mostre. Fotografie e video. Organizzazione eventi. Visualizzazioni sul sito web della scuola. SUB AREA 1.c Miglioramento del successo formativo e scolastico 1- Programmazio - ne attività in coerenza con il curriculo verticale disciplinare e per campi di esperienza. 1.1Coerenza della prassi didattica individuale con le scelte programmatiche individuate dal Collegio, con uso di strumenti specifici. Attività programmate con i docenti delle classi ponte. (continuità) 2- Coinvolgimento degli alunni nella riflessione sul proprio rendimento (impostazione di una didattica meta cognitiva). 2.1 Attività di apprendimento per sostenere la motivazione degli alunni, la partecipazione attiva, lo sviluppo dell autostima e della motivazione. Attività documentate nel registro dell insegnante.
5 AREA 2 Risultati ottenuti docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche. SUB AREA 2.a INDICATORI DESCRITTORI DOCUMENTABILITÀ/ EVIDENZE 2- La classe e la sezione come comunità d apprendimento 2.1Uso di strumenti valutativi adeguati a rilevare lo sviluppo di competenze (rubriche di valutazione, prove autentiche ). 2.2 RAV 2.3 Esiti prove INVALSI. 2.4 Esiti degli studenti nelle classi di passaggio. 2.5Uso di metodologie alternative. del docente e progetti agli atti della scuola. Raccolta dati degli esiti degli alunni in entrata a confronto con gli esiti in itinere. Raccolta prove da comunicazione INVALSI. Raccolta dati da ordine di scuola successivo. 3Costruzione/utiliz zazione di ambienti di apprendimento. 3.1 Predisposizione flessibile degli spazi a seconda delle attività. Documentazione agli atti della scuola a cura del docente per l utilizzo degli spazi secondo criteri di maggiore funzionalità. SUB AREA 2.a Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni. 4 Esiti degli allievi in merito al potenziamento delle competenze disciplinari / campi di esperienza. 4.1 Rilevazione degli esiti delle prove per classi parallele e individuali, con la predisposizione di strumenti valutativi adeguati. Numero delle prove somministrate: disciplinari, interdisciplinari. 5 Contrattualità educativa tra docenti e genitori. 5.1 POF. 5.2 Regolamento di Istituto. 5.3Patto di corresponsabilità Preparazione materiali per la valutazione, griglie di valutazione, rubriche di valutazione
6 6 Cura delle relazioni. 6.1 Relazioni positive con: a- alunni b- Dirigente c- Genitori d- docenti e- soggetti del territorio 6.2 Verbalizzazione degli incontri: a- scuola-famiglia b- contenuto delle comunicazioni c- condivisione dei problemi Verbali degli incontri scuola-famiglia per la condivisione della vita scolastica degli alunni. 1- Uso di unità di apprendimento cooperative. 6.3 Accesso al sito della scuola. 1.1 Innovazione educativa veicolata dall integrazione di strumenti e metodi basati sull uso delle tecnologie dell informazione della comunicazione. 1.2 Cooperative learning. 1.3 Tutoring. del docente e presenza agli atti della scuola delle attività progettuali finalizzate all inclusione e all accoglienza.
7 SUB AREA 2.b Utilizzo da parte del docente di didattiche e metodologie per migliorare la qualità della scuola e favorire l inclusione. 2- Costruzione di buone pratiche didattiche per l inclusione e l accoglienza. 2.1 Accoglienza ed inclusione alunni con BES (DSA, diversamente abili, stranieri). 2.2 Potenziamento delle abilità compensative degli alunni. 2.3 Peer to peer. 2.4 Uso delle TIC e delle TD. 2.5Costruzione / utilizzazione di ambienti di apprendimento innovativi ed efficaci per la costruzione di curriculi personalizzati. del docente e presenza agli atti della scuola delle attività progettuali finalizzate all inclusione e all accoglienza. 2.6 Utilizzo della didattica laboratoriale che impiega strumenti informatici. 2.7 CLIL 2.8 Flipped classroom. 2.9Uso di bacheca digitale. SUB AREA 2.c 1-Ricerca metodologica e didattica. 1.1 Banche dati di esperienze e procedure didattiche. del docente. Contributo del docente in relazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche 2- Documentazione e diffusione di buone pratiche. 2.1 Catalogazione di materiali prodotti. 2.2 Costruzione di mappe concettuali didattiche. 2.3 Metodiche di analisi dei fabbisogni formativi. 2.4 Partecipazione a gruppi di ricerca: a - interni b- esterni all istituto c- in rete coerenti con la professionalità docente del docente, elaborazione personale o di gruppo di metodologie innovative con predisposizione di materiale didattico da condividere. 2.5 Partecipazione a concorsi: a-europei b- nazionali c- territorio d- interculturali
8 SUB AREA 2.c Contributo del docente in relazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche. 3- Iniziative di ampliamento della offerta formativa. 3.1 Proposta e realizzazione con esiti positivi di iniziative di ampliamento dell offerta formativa rispondenti ai bisogni dell Istituto e coerenti con il POF / PTOF. del docente e su valutazione del DS. AREA 3 Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico. Formazione del personale. SUB AREA 3.a Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. INDICATORI DESCRITTORI DOCUMENTABILITA / EVIDENZE 1-Organizzazione della didattica. 2- Organizzazione della Scuola. 1.1Assunzione di compiti in qualità di: a- coordinatori di classe / sezione / interclasse b- referente /coordinatore/ tutor progetti 2.1Assunzione di compiti in qualità di: a- collaboratore DS b- responsabile di plesso c- funzione strumentale d- preposto alla sicurezza e- tutor neo-assunti f- componente nucleo di valutazione g- componenti PNSD h- responsabile laboratori /biblioteca / palestra / sito i-membro commissione: orario graduatorie inclusione BES qualità gruppo di miglioramento piattaforma e-learing Incarico Incarico 3- Organizzazione della formazione. Atti della scuola 3.1 Assunzione di compiti per la responsabilità per l attuazione del piano di formazione.
9 2. Ripartizione del fondo Il fondo per la valorizzazione della professionalità docente attribuito alla nostra scuola, per l anno scolastico 2015/16, risulta pari a (ipotesi) Il Comitato di valutazione ha stabilito di ripartirlo in percentuale in base al numero dei docenti dei due ordini di scuola ( infanzia e primaria), secondo il seguente schema: N. Docenti in servizio Percentuale sul totale Quota fondo Infanzia 45 40% 9600 Primaria 52 60% Totale %
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