7 Indicazioni per l insegnante 9 Contenuti dell Unità didattica

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1 I n d i c e 7 Indicazioni per l insegnante 9 Contenuti dell Unità didattica 11 Le sequenze di una storia 20 Prima e dopo 26 Prima, poi, infine 42 Storie con quattro scene 52 I tempi dell anno: le stagioni

2 Biblioteca di didattica La collana Biblioteca di didattica nasce dall idea di fornire un supporto meditato e calibrato in quanto sperimentato in situazioni di apprendimento agli insegnanti che ritengono che l apprendimento vada «costruendosi» nei bambini attraverso: l osservazione delle realtà che li circondano; l interazione con l ambiente e la cultura; la conoscenza e l uso di strumenti che ne permettano la spiegazione, la comprensione e la personale rielaborazione; l interazione comunicativa con i coetanei e con gli adulti in contesti diversi. Tutto questo con l obiettivo di far sì che il bambino diventi cittadino e soggetto di cultura. Ogni quaderno che la compone presenta un argomento significativo, uno snodo concettuale attraverso cui si costruiscono gli elementi primari, i fondamenti della conoscenza. Presenta una serie di indicazioni operative e metodologiche rivolte agli insegnanti (pp. 7-8) e, per facilitare la programmazione didattica, periodica e annuale, anche le abilità e i contenuti essenziali dell unità didattica (pp. 9-10). Il testo si articola in proposte, in attività, in esercitazioni (anche ludiche, motivanti, interessanti, comunque significative), che hanno lo scopo di rinsaldare intuizioni, di approfondire relazioni e rapporti, di costruire mattone su mattone (cioè concetto su concetto) il «sapere», cementato dal collante del metodo e dalla ricorsività dei percorsi che portano il bambino a impadronirsi anche di un «metodo» di studio, cioè di un personale progetto per apprendere l arte di imparare. Imparare a imparare, sempre e per tutta la vita, è la chiave di volta della realizzazione della personalità in una società in continua e rapida ricostruzione. Gli argomenti non sono costruiti per classi di età, ognuno nasce e si sviluppa in modo autonomo. Possono, quindi, essere inseriti nel progetto educativo, ogniqualvolta l insegnante ne ravvisi l esigenza e l opportunità. Ciò non vuol dire episodicità e frammentarismo: i concetti, costruiti e sviluppati a spirale (Bruner), a livelli diversi e da diversi punti di vista per favorire la promozione delle intelligenze (Gardner), si articolano per grandi aree cognitive (matematico-scientifica, linguistica e antropologica). Ogni area ha come riferimento un simbolo (per la maggior parte, animaletti simpatici ai bambini) che ne permette, volendo, la classificazione dentro i codici canonici delle discipline di studio. Rispetto ai libri di testo, che sono pensati per classi e riportano tutti gli argomenti di studio di un intero anno, i quaderni della Biblioteca di didattica potrebbero anche assumere una funzione sostitutiva ma offrono le soluzioni più produttive se utilizzati in funzione «complementare» rispetto ai testi stessi. Essi, infatti, presentano un concetto, una informazione, una procedura osservativa, un processo di ricerca in modo esauriente, organizzato per difficoltà crescenti e, qualora sia necessario, distribuiscono le attività su una serie successiva di quaderni. Possono trovare posto anche nel Piano della Offerta Formativa, come progetto di apprendimento tematico, come paradigma per l impostazione di una attività di ricerca, come indicazione metodologica per lo sviluppo di una attività metacognitiva (nel senso di consapevolezza della procedura) seguita per apprendere un concetto o approfondire un argomento di studio. Sarà possibile, per gli insegnanti, selezionare gli argomenti che ritengono più utili alla situazione della classe e organizzare la classe stessa in modo qualora sia utile o necessario da affrontare, contemporaneamente, argomenti diversi, creando scambi e situazioni produttive di piccolo gruppo. A mano a mano che la Biblioteca di didattica si potenzierà di nuovi quaderni sarà anche possibile affrontare lo stesso argomento a livelli diversi di complessità. Si viene, così, incontro alle necessità, che si fanno sempre più pressanti, di creare l integrazione fra diverse provenienze, culture e livelli di apprendimento degli alunni. Anche chi persegue l individualizzazione dell insegnamento, magari per la presenza di bambini con diverse potenzialità e abilità, trova, nei quaderni proposte e «schede» di lavoro, utili e opportune. La Biblioteca di didattica è uno strumento di lavoro che, contrariamente alle Guide per insegnanti (che danno indicazioni per far lavorare i bambini), parte dalle attività e dagli esercizi dei bambini per far riscoprire agli insegnanti il gusto di «fare scuola». Una proposta che permette di far leva sull interesse del bambino, sulla gioia della scoperta, sull utilità degli strumenti e delle tecniche, sul potenziamento delle motivazioni e della creatività, per riscoprire la «didattica» come un modo di inventare, vivere e imparare insieme per «creare» delle «persone» che si riconoscano elementi costituenti di una società fondata sulla collaborazione e sulla solidarietà. Clotilde Pontecorvo Università degli Studi di Roma «La Sapienza»

3 Indicazioni per l insegnante I quaderni operativi della collana Biblioteca di didattica propongono un articolazione delle discipline strutturata per livelli. Ne consegue una strutturazione dei materiali modulata secondo un criterio di complessità (dai più semplici a quelli via via più complessi) e in relazione al criterio di ricorsività. Questo quaderno si presenta come un primo approccio alla struttura del tempo secondo la dimensione diacronica ed è pensato e organizzato per le bambine e i bambini al loro ingresso nella scuola primaria. I criteri adottati e la scelta dei materiali rispondono alla necessità di partire dal patrimonio culturale e dalle esperienze maturate dai bambini, procedendo nella direzione della problematizzazione e razionalizzazione dei contenuti, al fine di attivare operazioni e processi mentali e costruire in questo modo un pensiero dinamico e divergente. Lo strumento privilegiato per andare in questa direzione risulta essere l uso del linguaggio verbale come elemento fondamentale per esplicitare, seppure in modo spontaneo e intuitivo, il modo di procedere verso livelli sempre più complessi di concettualizzazione. Nei materiali proposti la conversazione collettiva in piccoli e grandi gruppi è, quindi, attività fondamentale, da sviluppare anche quando non viene direttamente proposta nelle schede. LE SEQUENZE DI UNA STORIA (SCHEDE 1-9): le attività di ascolto e comprensione delle schede da 1 a 3 rappresentano un momento di verifica per consentire all insegnante di osservare e cogliere il livello di competenza posseduto da ogni singolo alunno rispetto ad alcuni elementi della struttura di un racconto (inizio, fine, prima e dopo delle parti). In queste attività di ingresso sarà l insegnante a mediare la comprensione delle consegne e del testo leggendo a voce alta a tutta la scolaresca. Le schede da 4 a 9 propongono attività in cui sono presenti elementi di «disturbo» per la ricostruzione corretta di brevi storie; gli alunni devono, infatti, individuare nelle sequenze l elemento ripetuto (il doppione) o l elemento estraneo (l intruso). La proposta è molto graduale per permettere all insegnante di osservare le competenze e potenzialità di ogni singolo alunno riguardo a questa richiesta: si parte da pagina 14 in cui le vignette sono svincolate da una qualsiasi sequenzialità per inserire, poi, tale sequenzialità a pagina 15. L insegnante può sfruttare questi

4 materiali per verificare quali alunni spontaneamente colgono la diversità delle proposte in essi contenute e quali cominciano a concettualizzare che una «storia» è caratterizzata da un cambiamento di situazione dotato di un «verso». Seguono poi altre schede in cui le vignette sono precedute da un breve testo scritto; sarà compito dell insegnante leggere tali testi al fine di definire il contesto e migliorare, in tal modo, la comprensione delle sequenze e l individuazione degli elementi di «disturbo». È, altresì, auspicabile che, prima dell attività proposta dalla scheda, sia avviata una conversazione tra i bambini, per costruire significati condivisi sul piano delle conoscenze e migliorare l attenzione all attività stessa. PRIMA E DOPO (SCHEDE 10-15): i materiali proposti in questa sezione sono orientati a far riflettere le bambine e i bambini sugli aspetti diacronici del tempo. Le schede propongono brevi storie da ordinare secondo la coppia «prima-dopo»: si prevede anche l uso dei suindicati connettivi temporali attraverso la scrittura, come consolidamento progressivo della struttura diacronica del tempo e per un utilizzo sempre più consapevole degli stessi. Le schede 14 e 15 sono pensate come verifiche di questa sezione di lavoro. PRIMA, POI, INFINE (SCHEDE 16-31): nelle schede da 16 a 21, si amplia l uso dei connettivi temporali: la serie di sequenze a tre richiede, infatti, l uso di «infine». Pertanto, oltre a individuare la sequenza corretta in ordine di tempo, è previsto il consolidamento dei connettivi temporali finora sperimentati, attraverso l uso della parola scritta. Sono auspicabili, in questa fase, attività di conversazione, per far sì che la costruzione del linguaggio specifico avvenga in modo cooperativo. Il gruppo di schede da 22 a 31 è pensato per far entrare i bambini nella struttura delle storie, articolate in parte iniziale, parte centrale e parte finale. In molte situazioni, si utilizza la tecnica del cloze, facendo mancare di volta in volta una parte della storia e chiedendone la ricostruzione attraverso la scelta della vignetta corretta in gruppi di tre vignette. Le schede si riferiscono a esperienze note per i bambini, in modo che le parti mancanti siano facilmente intuibili. L esercizio scritto richiesto in alcune schede risponde alle funzioni già esplicitate. La scheda 31 è pensata come momento di verifica. STORIE CON QUATTRO SCENE (SCHEDE 32-41): si recupera, in questo gruppo di schede, il criterio della ricorsività, come evidenziato in precedenza. Le proposte, infatti, sono riferite ad attività già affrontate, ma sono rese più complesse da alcuni elementi modificati come la presenza di una scena in più nella sequenza delle storie. I TEMPI DELL ANNO: LE STAGIONI (SCHEDE 42-45): si tratta di schede inerenti alle stagioni. L aspetto ciclico è fondamentale nella concettualizzazione del tempo, poiché si intreccia costantemente con la dimensione lineare dello stesso. Peraltro, nell esperienza del bambino, il tempo ciclico è presente come il tempo «che ritorna» e viene vissuto soprattutto nella sua dimensione stagionale. Le attività proposte rappresentano solo il «lancio» delle future attività sulla ciclicità del tempo che saranno affrontate in modo specifico nel quaderno sul calendario. 8 StoriaImparo 1

5 Scheda CONTENUTI DELL UNITÀ DIDATTICA Abilità 1 Il gioco di Tarta-ruga Eseguire un gioco dell oca seguendo le istruzioni 2 La tartaruga Ascoltare il racconto di una storia 3 va al mercato Verifica d ingresso 4 La doppia da eliminare (1) Individuare fra 3 vignette la doppia (vignette svincolate) 5 La doppia da eliminare (2) Individuare fra 3 vignette la doppia (vignette sequenziali) 6 Storie di amicizia (1) Individuare la vignetta che non c entra in brevi storie 7 Storie di amicizia (2) Individuare la vignetta che non c entra in brevi storie 8 Piccole storie Individuare la vignetta che non c entra in brevi storie 9 Racconti dalla savana Individuare la vignetta che non c entra in brevi storie 10 Prima Ordinare due vignette secondo la sequenza prima/dopo 11 o dopo? Ordinare due vignette secondo la sequenza dopo/prima. 12 Alessandro e Amira Ordinare due vignette secondo la sequenza prima/dopo. Completare le sequenze scritte 13 Neve e pioggia Ordinare due vignette secondo la sequenza dopo/prima. Completare le sequenze scritte 14 Storie da indovinare (1) Riconoscere le coppie di vignette secondo la sequenza prima/dopo: verifiche 15 Storie da indovinare (2) Riconoscere le coppie di vignette secondo la sequenza prima/dopo: verifiche 16 La sequenza ordinata (1) Individuare la sequenza corretta di una storia con tre vignette. Completare con la verbalizzazione scritta 17 La sequenza ordinata (2) Individuare la sequenza corretta di una storia con tre vignette. Completare con la verbalizzazione scritta 18 La sequenza ordinata (3) Individuare la sequenza corretta di una storia con tre vignette. Completare con la verbalizzazione scritta 19 La sequenza ordinata (4) Individuare la sequenza corretta di una storia con tre vignette. Completare con la verbalizzazione scritta 20 La giornata di Fabio Collegare le vignette delle parti della giornata con i termini corrispondenti. Completare le sequenze scritte 21 La tua giornata Disegnare la sequenza della propria giornata. Completare le sequenze scritte 22 Come può finire la storia? (1) Completare una sequenza di 3 vignette scegliendo il finale 23 Come può finire la storia? (2) Completare una sequenza di 3 vignette scegliendo il finale 24 Come può cominciare la storia? (1) Completare una sequenza di 3 vignette scegliendo l inizio. Completare la sequenza scritta Completare una sequenza di 3 vignette scegliendo l inizio. Completare la sequenza scritta 25 Come può cominciare la storia? (2) 26 La parte centrale (1) Completare una sequenza di 3 vignette scegliendo la parte centrale. Completare la sequenza scritta 27 La parte centrale (2) Completare una sequenza di 3 vignette scegliendo la parte centrale. Completare la sequenza scritta 28 Una storia da completare (1) Completare una storia disegnando il finale 29 Una storia da completare (2) Completare una storia disegnando l inizio 30 Una storia da completare (3) Completare una storia disegnando la parte centrale 31 Storie da riordinare Riconoscere le vignette appartenenti alla stessa storia. Verifica. 32 La vignetta intrusa (1) Individuare la sequenza corretta di una storia, dato il distrattore 33 La vignetta intrusa (2) Individuare la sequenza corretta di una storia, dato il distrattore 34 La vignetta mancante (1) Completare una sequenza di 4 vignette scegliendo fra quelle date 35 La vignetta mancante (2) Completare una sequenza di 4 vignette scegliendo fra quelle date (continua) Indicazioni per l insegnante 9

6 (continua) Scheda Abilità 36 Frasi da riordinare (1) Ricostruire la sequenza corretta delle frasi di una storia date 4 vignette in ordine 37 Frasi da riordinare (2) Ricostruire la sequenza corretta delle frasi di una storia date 4 vignette in ordine 38 Vignette da riordinare (1) Riconoscere la sequenza corretta di 4 vignette date le frasi della storia in ordine 39 Vignette da riordinare (2) Riconoscere la sequenza corretta di 4 vignette date le frasi della storia in ordine 40 La didascalia mancante (1) Individuare la didascalia mancante di una vignetta su 4 scegliendola tra quelle date 41 La didascalia mancante (2) Inventare la didascalia mancante di una vignetta su 4 42 È tempo di primavera Individuare gli elementi non pertinenti in un quadro stagionale (primavera) 43 È tempo d estate Individuare gli elementi non pertinenti in un quadro stagionale (estate) 44 È tempo d autunno Inserire in un quadro stagionale gli elementi pertinenti (autunno) 45 È tempo d inverno Inserire in un quadro stagionale gli elementi pertinenti (inverno) 10 StoriaImparo 1

7 Le sequenze di una storia 1 IL GIOCO DI TARTA-RUGA CIAO SONO TARTA-RUGA E DELLE STORIE NON HO PAURA! PRENDI UN DADO E UN SEGNALINO E SEGUI IL PERCORSO ADAGIO ADAGINO. 2007, F. Fabiani, StoriaImparo 1, Trento, Erickson 11

8 Le sequenze di una storia LA TARTARUGA... 2 Ascolta con attenzione la lettura dell insegnante. Al tempo delle tartarughe senza guscio, una tartaruga andò al mercato, comprò lattuga fresca e pomodori maturi. Quindi tornò a casa. Era una bella giornata di sole e lungo la strada sentì il profumo dei nasturzi in fiore. Si fermò, piano piano guardò, annusò, osservò. Camminava lenta perché a ogni passo c era qualcosa di nuovo da vedere. Così venne sera e poi notte. E vennero anche le stelle. E alla tartaruga piacquero così tanto che restò lì col naso all insù a mirarle e rimirarle, finché non si addormentò. Alla mattina quando si svegliò, fece colazione con l insalata e si incamminò di nuovo verso casa. Ma a metà strada c era un campo di girasoli. Che panorama meraviglioso! La tartaruga restò incantata e si mise a girare lentamente la testa come un girasole che segue il sole. E gira e rigira venne sera e poi notte. Ma quella volta le stelle non vennero. Al loro posto spuntarono nel cielo i nuvoloni neri. E piovve sull asciutto e anche sul bagnato. E la tartaruga si inzuppò così tanto che sembrava una tartaruga in brodo. Appena spuntò il sole che asciuga le cose del mondo, corse subito a casa a passi svelti, senza guardare né di qua né di là. E quando finalmente arrivò, prese il guscio robusto dove abitava, se lo mise sulle spalle e sorrise con la sua bocca sdentata. «Da oggi» disse, «andrò sempre in giro con la mia casa. Perché non mi piacciono i temporali matti, ma neppure le corse veloci dei conigli.» E da allora fa proprio così, perché la tartaruga vuole essere libera di andare lentamente dove le pare e piace. E. Nava, E da quel giorno, Firenze, Giunti, , F. Fabiani, StoriaImparo 1, Trento, Erickson

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