mercoledì 15 luglio, ore 21, Cortile Bonporti-Crispi del Conservatorio F.A. Bonporti.

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1 Concerto di Coro e Orchestra de La Via dei Concerti 2015 mercoledì 15 luglio, ore 21, Cortile Bonporti-Crispi del Conservatorio F.A. Bonporti. Sta per iniziare la quarta edizione de La Via dei Concerti: Festival musicale, giovanile, itinerante, interculturale. I concerti del Festival itinerante si terranno tra l 11 e il 24 luglio, a Piacenza, Berceto, Cremona, Trento, Tione, Verona e a Milano, in quest ultima città con tre appuntamenti: all interno del Duomo, sulle Terrazze del Duomo e a EXPO2015. Il concerto di Trento (mercoledì 15 luglio, ore 21, Cortile Bonporti-Crispi del Conservatorio F.A. Bonporti ) s inserisce fra gli appuntamenti della rassegna Contrada Larga musica sotto le stelle. A Tione l orchestra si esibirà Giovedì 16 luglio, ore nella Chiesa Arcipretale. Il Festival è organizzato dall Associazione di promozione sociale Le Vie, sotto la direzione artistica di Julián Lombana, dal Conservatorio di Musica F. A. Bonporti di Trento, diretto da Simonetta Bungaro, dal Festival Internazionale dei Giovani, presieduto da Carlo Devoti, che ospiterà il gruppo nel periodo d integrazione a Berceto, e, quest anno, dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, grazie alla quale il Festival s inserirà all interno dei concerti dell EXPO2015. Il Festival si avvale inoltre, in ogni sua tappa, del sostegno di realtà sensibili ai temi dell integrazione sociale e dell interculturalità. Alla direzione d orchestra, Julián Lombana, ideatore del progetto e suo responsabile artistico, docente di Esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio di Trento e direttore delle orchestre del Conservatorio, affiancato, nella concertazione e direzione, da Sergio Bernal, docente presso la Utah State University di Logan, negli USA. La direzione del coro è affidata a Cory Evans (Università di Logan USA), María Beatriz de Calle (Coro La Escala di Bogotà Colombia) e

2 Vitor Lima (Coro Viana Vocale di Viana do Castelo Portogallo). I professori preparatori, che guideranno la preparazione dei giovani strumentisti e coristi nelle prove a sezioni (5-12 luglio), saranno docenti del Conservatorio di Trento, del Conservatorio Superior di Vigo Spagna, dell Università di Logan USA, dalla Fundaciòn Batuta Colombia e dalla Universidad Central di Bogotà, sempre in Colombia e dal Conservatorio Bela Bartòk di Miskolc Ungheria. La Via dei Concerti si presenta come un piccolo modello di società integrata in cui ogni membro forma parte di un tutto attraverso il linguaggio universale della musica, un linguaggio di pace e di diretta comunicazione in tutto il mondo. L orchestra e il coro saranno composti da 95 giovani strumentisti e 95 coristi provenienti da 16 nazioni: Italia, Colombia, USA, Portogallo, Spagna, Messico, Bielorussia, Ungheria, Taiwan, Grecia, Turchia, Belgio, Germania, Sud Africa, Corea e Russia. Le prime tre edizioni (2011, 2012, 2014) hanno visto la collaborazione dell Orchestra Sinfonica del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento con le orchestre giovanili di importanti istituzioni internazionali, fra cui l Orquesta Sinfónica de la Fundaciòn Batuta-Bogotá, l Orquesta Sinfónica del Valle del Cauca, e giovani musicisti provenienti dalle Accademie musicali di Eskisehir (Turchia), di Barcellona e Vigo (Spagna), dall Istituto di Musica B. Bartòk dell Università ungherese di Miskolc, dall Universidad Tecnológica de Pereira e da altre istituzioni colombiane, nonché dalla rete messicana di orchestre e cori della Fundación Esperanza Azteca. In tutte le precedenti edizioni, grande e caloroso è stato il successo riscosso, con circa quindicimila presenze ad annata, in varie piazze storiche d Italia e, nel 2012, anche all estero, in sedi prestigiose come il Teatro Arsenal di Metz e la Sala Roja dei Teatros del Canal di Madrid. Per la sua quarta edizione, il Festival ha in cartellone tre percorsi concertistici, uno sacro e due profani, comprendenti musiche dei seguenti autori: J. Rutter, N. Rimskij Korsakov, F. Poulenc, M. Bruch, L. Bernstein, M. Theodorakis, M. De Falla, P. Mascagni, A. Marquez, C. Atilla, Z. Kodaly, H. Villa-Lobos, A. Kircher e E. Whitacre.

3 Il programma sacro, dal titolo Suoni verso l alto. Confessioni religiose in musica, presenterà un suggestivo percorso fra musiche liturgiche, di varie confessioni religiose, e loro libere elaborazioni artistiche, con un organico che va dal coro maschile solo del repertorio monodico gregoriano all orchestra sinfonica e alle piene sonorità sinfonico-corali di autori del Novecento come Rutter e Bernstein. Il programma profano, intitolato Buona Speranza. Viaggio musicale dallo Stretto di Magellano al Bosforo, dalle steppe al Caribe ai grandi fiumi, è pensato come un vero e proprio viaggio sonoro, intercalato da brevi letture (da Jalal al-din Rumi, Odysseus Elytis, Claude Lévi Strauss), per i luoghi del mondo e del tempo: dall antica finis Terrae, con la monodia d amore del trovatore gallego-portoghese Martin Codax, alla foresta amazzonica evocata nel linguaggio sinfonico di Villa Lobos; dalle inflessioni orientali del compositore turco Can Atilla, con la sonorità del ney, o del greco Teodoràkis, col bouzuki (integrati all orchestra sinfonica della tradizione colta europea), all acceso colore spagnolo di de Falla o a quello slavo di Kodàly; dai ritmi caraibici a piena orchestra di Màrquez a quelli sudafricani di Hofmeyr per percussioni sole; dall omaggio a Verdi, sempre emozionante padrone di casa, fino allo sbrigliato coro misto, anche onomatopeico, di Withacre nell evocare di un altro grande italiano, Leonardo da Vinci, il sogno di volo. Fondamentale scopo dell iniziativa è realizzare di volta in volta, attraverso l esperienza di quell organismo compiuto e regolato che è l orchestra, un piccolo modello di società integrata e mostrare concretamente quale sia la forza di trasformazione che un modello d integrazione socio-culturale può sprigionare, nella consapevolezza che la vera solidarietà non può consistere in un semplice apporto materiale nei riguardi di soggetti sociali bisognosi o delle aree più svantaggiate nella mappa della distribuzione della ricchezza mondiale, ma si realizza pienamente come dichiarato anche tra i principi della Comunità Europea nella dimensione del rispetto della cultura altrui. L esperienza del Festival si pone dunque come concreta applicazione di tale principio: l estrazione sociale ed economica, le

4 differenti scuole di pensiero musicale, i diversi repertori confluiscono in un insieme umano e musicale che si esprime attraverso un linguaggio comune, nell accoglimento reciproco e nel reciproco rispetto della diversità. Essenziale in tal senso è il coinvolgimento nel Festival di soggetti come, nelle precedenti edizioni, la messicana Fundación Esperanza Azteca e la colombiana Fundación Batuta, la cui azione a un tempo artistica e sociale si esplica nella costituzione, su tutto il territorio nazionale, di una rete capillare di orchestre e cori in primo luogo destinata a ragazzi appartenenti a situazioni socio-economiche svantaggiate, spesso offrendo loro una prospettiva diversa di relazioni interpersonali rispetto al contesto sociale, talora degradato, di provenienza. Si accompagna a tale finalità un impostazione dell insegnamento diversa da quella tradizionale: invece di partire dalla dimensione individuale, l apprendimento dello strumento avviene collettivamente, proprio con il lavoro in orchestra, all interno della cui compagine si realizza in toto l esperienza musicale e umana del singolo. Un ulteriore finalità del progetto inerisce alla sua dimensione trans-nazionale. Ispirandosi, nel nome, all antica via della seta alla fondamentale funzione, che ebbe, nel mettere in contatto popolazioni lontanissime attraverso il rapporto fra le persone il Festival intende promuovere l incontro e l integrazione fra culture, proprio attraverso il contatto tra persona e persona e nel segno della musica. In una duplice dimensione: da un lato, fra i giovani musicisti partecipanti; dall altro, al livello del pubblico: contribuendo alla creazione, in esso, di una sensibilità interculturale. Pensando a un corpo sociale capace di dialogare nella diversità e suggerendo, dal terreno dell esercizio della musica, una porta aperta verso la realtà di un futuro che dal dialogo tra le diversità sappia creare un unico linguaggio artistico e umano, consonante e solidale. CONTATTI

5 DIREZIONE GENERALE Julián Lombana: Jania Sarno: UFFICIO COMUNICAZIONI Maria Giulia Lombana Mariño: Jennifer Gómez: Jania Sarno: