#guida culturale e commerciale

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1 #guida culturale e commerciale

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3 Santuario di Castelpetroso, Sascha Frank Messere CON IL PATROCINIO DELLA HANNO CONTRIBUITO ALLA REALIZZAZIONE DELLA GUIDA DEL MOLISE: Angelo Carracillo Federica D Alessio Francesco Sergi Guendalina Proia Simona Carracillo Gabriel Alejandro Lopez

4 Lago di San Vincenzo, Lorenzo Albanese IL MOLISE Il Molise ha come capoluogo Campobasso (cittadina di abitanti circa) e, cronologicamente, rappresenta la regione più giovane d Italia essendo diventata autonoma nel 1963 dopo il distacco dall Abruzzo. I centri principali sono Campobasso, Termoli, Isernia, Venafro, Bojano, Larino. Dal punto di vista naturalistico risulta essere una delle regioni più verdi d Italia con aree di notevole pregio ambientale. Gran parte del territorio è sottoposta a tutela grazie all istituzione di aree naturali protette quali oasi wwf, riserve naturali, parchi regionali e nazionali (come il Parco nazionale d Abruzzo, Lazio e Molise). Le grandi vette molisane dal Monte Miletto, facente parte del massiccio del Matese, all intera catena delle Mainarde e al Monte Meta il quale, con la parte ricadente nel comune di Pizzone, rappresenta la cima più elevata dell intera regione con ben m s.l.m., costituiscono l ambiente ideale per la fitta riproduzione di specie vegetali e animali varie e rare. Tale contesto si apre ad attività outdoor quali sport sciistici, escursionismo, alpinismo, nordic walking, green walking, bike, canyoning, arrampicata. Cospicue, sull intero territorio, risultano essere anche le testimonianze delle antiche civiltà e

5 Scapoli, Daniela Boffa delle genti che, sin dall epoca preistorica, hanno abitato questi luoghi. Siti di oltre anni. Rifugi, ripari e reperti litici neanderthaliani. Strutture insediative, fortificazioni, mura di cinta, santuari della gloriosa civiltà sannita; città, acquedotti e strutture rurali dell età romana. Torri, castelli, porte urbiche e strutture religiose del periodo longobardo e medievale. Di grande effetto emotivo è la presenza delle grandi vie della transumanza: i tratturi. Autostrade verdi che, aperte sull intero territorio molisano, hanno collegato, sin dalla protostoria, l Abruzzo e la Puglia per consentire ai pastori di spostarsi con greggi e mandrie verso le condizioni climatiche più favorevoli. Il Molise è una terra ricca anche di tradizioni millenarie che si perpetuano senza interruzione. Dai borghi di Scapoli provengono gli artigiani costruttori delle zampogne il cui suono è diffuso nel mondo grazie alle abilità dei suonatori di antiche melodie. Agnone vanta il più antico stabilimento al mondo per la fabbricazione delle campane effigiato dal 1924 con lo Stemma Pontificio. Isernia tramanda dal XIV secolo l arte raffinata del tombolo appresa in questi luoghi dalla regina Giovanna d Aragona. Il fascino misterioso e selvaggio che emana questa terra viene raccolto nei riti arcaici che, immutati nel tempo, si ripetono annualmente,

6 Isernia e Provincia Centro storico di Isernia, Pino Manocchio in un profondo coinvolgimento emotivo dello spettatore, per scandire i tempi del ciclo della vita, per celebrare le stagioni e per ingraziare le forze cosmiche. Gl Cierv a Castelnuovo a Volturno, il Diavolo di Tufara, i Misteri di Campobasso, le carresi del Basso Molise, la festa del grano di Jelsi, la Ndocciata di Agnone solo per citarne alcuni. ISERNIA E LA SUA PROVINCIA La città di Isernia, istituita provincia dal 1970, è la terza del Molise per popolazione con circa abitanti. L occupazione del territorio pentro inizia già nel paleolitico. La città vanta, infatti, uno dei più antichi insediamenti d Europa ad Isernia- La Pineta dove ritrovamenti faunistici e reperti litici datano il sito a circa anni. Importante centro di dominazione sannita già dal V secolo a. C. e, successivamente colonia romana, divenne capitale degli italici e rasa al suolo, alla fine della guerra sociale, per mano di Silla. Nel borgo antico importanti monumenti testimoniano questo glorioso passato: il tempio

7 Capracotta, Pino Manocchio di Giove di III secolo A.C., i resti delle mura ciclopiche, strutture di epoca romana, la cinta medievale con annesse torri, l enigmatica fontana fraterna di epoca medievale. ATTIVITA TURISTICHE E SPORTIVE A Nord di Isernia si mostra nel suo splendore la sub-regione dell Alto Molise terra di archeologia, civiltà transumante, bellezze naturali dove, al di là di due soli borghi, tutti i paesi sorgono ad una quota che supera gli 800 m s.l.m. con Capracotta il quale, con i suoi 1400 m è il comune più alto dell Italia centro-meridionale. In questa piccola e deliziosa località sono presenti impianti sciistici di sci alpino e sci da fondo e il Giardino della Flora Appenninica, altra eccezionalità appenninica. Gli amanti della natura trovano, nei numerosi e suggestivi percorsi e sentieri presenti nel territorio, itinerari per diverse escursioni tematiche. La Riserva Naturale Mab dell Unesco di Montedimezzo- Collemeluccio è, infatti, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dell Unesco con 18 itinerari nella natura più autentica. Caratteristiche del luogo, in particolar modo a Staffoli, sono le escursioni a cavallo. Anche dal punto di vista storico e archeologico l Alto Molise si presenta particolarmente ricco. Vanta numerosi siti e ritrovamenti archeologici testimoni di una remota origine insediativa che vede nell età

8 Ndocciata di Agnone, Lorenzo Albanese sannita il periodo storico meglio rappresentato grazie al ritrovamento, nel comune di Pietrabbondante, di un complesso teatro-tempio unico nel suo genere. Numerosi e vari sono gli itinerari culturali e turistici proposti, tra questi immancabile è la visita ad Agnone, città delle campane. La storica fonderia Marinelli, da dove proviene la campana del giubileo dell anno 2000, tramanda da secoli la tecnica fusoria e mostra ai numerosi visitatori non solo reperti rari ed antichi assieme ad una cospicua collezione di campane ma ne svela anche le modalità di realizzazione. Terra di storia, archeologia, civiltà transumante e bellezze naturali Ad Ovest di Isernia si apre, tra numerose sorgenti e una rigogliosa vegetazione, l Alta Valle del Volturno. Delimitata e protetta dall imponente catena delle Mainarde, con cime svettanti oltre i 2000 m imbiancate per la maggior parte dell anno, il territorio, che prende nome dalla suggestiva sorgente del fiume Volturno, ha una grande vocazione turistica. Le numerose attività legate allo sport outdoor quali scialpinismo, trekking, arrampicata, la particolare sensibilità rivolta all enogastronomia e la presenza di numerosi siti archeologici di interesse mondiale quali ad esempio i resti dell abbazia altomedievale di San Vincenzo al Volturno, a ragione possono far

9 Abbazzia di San Vincenzo, Lorenzo Albanese considerare questo territorio la perla del Molise. Parte del territorio, per l alta valenza naturalistica, è sotto la protezione del Parco Nazionale d Abruzzo, Lazio e Molise il quale, oltre a garantire la tutela del paesaggio e la salvaguardia del prezioso e vario patrimonio floristico e faunistico, si apre a proposte turistiche e didattiche attraverso l istituzione di musei naturalstici come quello di Castel San Vincenzo e Pizzone (dedicato all orso bruno marsicano) e enogastronomici (di recente apertura è a Pizzone l officina del gusto, luogo di cultura e diffusione del patrimonio enogastronomico locale). L area venafrana è conosciuta nel mondo, sin dall antichità, per l alta qualità dell olio prodotto. Di recente costituzione è il Parco regionale dell olivo, di natura agricola e archeologica, nasce con l intento di divulgare e tutelare l olivicoltura e l immenso patrimonio dell olivo venafrano, della cui specie si conservano esemplari secolari e il cui pregio, apprezzato in ogni parte del mondo, era elogiato già da Plinio. Il Parco promuove attraverso studi, convegni, visite guidate e laboratori anche le straordinarie testimonianze storiche della città: le mura sannitiche, il teatro, l anfiteatro, i resti di numerose costruzioni romane, il Castello con i cinquecenteschi rilievi dipinti dei cavalli di proprietà di Francesco Pandone.

10 Castello Pandone di Venafro, Antonio Siano MANIFESTAZIONI ED EVENTI L intero Molise è una terra dove i riti sono stati tramandati da secoli senza sostanziali modifiche. Affondano le radici nel paganesimo e sono legate a messaggi propiziatori rivolti per lo più alla natura. Si ricorda tra tutti la pantomima de Gl Cierv di Castelnuovo al Volturno, frazione del comune di Rocchetta, realizzata l ultima domenica di carnevale. L animale furioso e irruento rappresenta lo spirito selvaggio della montagna. Altre festività sono legate ai prodotti agricoli tipici del territorio a prodotti artigianali, ad eventi storici e a ricorrenze patronali e di santi come avviene a Venafro per San Nicandro o ad Isernia per i Santi Cosma e Damiano. La tradizione e l innovazione musicale si ritrovano in due importanti eventi: Scapoli con il festival della zampogna durante il quale artisti, provenienti da ogni parte del mondo, interpretano con i diversi aerofoni a sacco tipici delle loro terre, ritmi e melodie. Monteroduni con l Eddie Lang, un festival jazz che, realizzato nello splendido scenario del castello Pignatelli, è dedicato al chitarrista Salvatore Massaro, in arte Eddie Lang, originario del piccolo borgo.

11 Uliveti a Venafro, Francesca Cerasuolo ENOGASTRONOMIA Il territorio della provincia di Isernia ha una cultura enogastronomica legata per lo più al mondo contadino, rurale e montano attraverso sapori antichi e semplici. Prodotti caseari sono tipici dell Alto Molise dove gustosi e genuini sono il caciocavallo, la scamorza, la stracciata, la treccia, la manteca ma di grande rilievo anche i prodotti del sottobosco come funghi e tartufi. Dall alta valle del Volturno, i sapori tradizionali sono relativi alla montagna con il tartufo bianco, i frutti di bosco le numerose specie vegetali spontanee e dalla pastorizia i formaggi per lo più di capra. Di recente apertura nel piccolo borgo di Pizzone l officina del gusto, presidio del Parco nazionale d Abruzzo, Lazio e Molise, nasce proprio con l intento di conservare, rivalutare e divulgare tale patrimonio enogastronomico dell intera regione Molise e dell Alta valle del Volturno in particolare. L area di Venafro va menzionata per l olio d oliva D.O.P. dalle caratteristiche qualitative apprezzate in tutto il mondo. L intero territorio della provincia di Isernia vede una vasta produzione di miele artigianale biologico e la produzione di varie specialità di salumi. Tra questi va doverosamente menzionata la signora di Conca casale. Un salume di ottima fattura e sapore realizzato nell antichità solo per i signori e che

12 Castelpetroso, Sascha Frank Messere oggi, grazie al presidio slow food ha continuato ad essere tramandato sapientemente di mano in mano. Per quanto riguarda i vini nel territorio sono prodotti i doc Molise (nelle sue tipologia chardonnay, falanghina, greco bianco, moscato, moscato passito, moscato spumante, pinot bianco, sauvignon, trebbiano, aglianico, cabernet sauvignon, rosso, sangiovese, tintilia), Pentro in riferimento ai sanniti che costituivano il ramo più importante e il Tintilia che nasce da un vitigno autoctono molisano. STORIA E SPIRITUALITA Numerosi su tutto il territorio sono i luoghi di culto dimostrazione di una intensa spiritualità. I più antichi edifici sono relativi a templi legati alle divinità sannite e pagane in genere e ricordiamo a titolo di esempio il complesso teatro-tempio di Pietrabbondante risalente ad un periodo compreso tra il II secolo a.c. e il 95 a. C., il tempietto di Ercole a Vastogirardi, il tempio di Giove ad Isernia. Della religione cristiana numerosi sono i resti di strutture del periodo medievale e tra tutti va menzionata la grandiosa abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno di VIII secolo in territorio di Castel San Vicenzo.

13 Santuario di Castelpetroso, Lorenzo Albanese Il grandioso complesso, che in epoca carolingia arrivò a contare circa 900 monaci, conserva ancora oggi numerosi ambienti legati al culto e alla vita quotidiana monastica: chiese, refettorio, cucine, lavatorium. Di particolare pregio è la cripta di Epifanio che conserva un ciclo di affreschi di IX secolo raffiguranti la vita di Cristo, l esaltazione di Maria, l elogio del martirio e scene dell Apocalisse di san Giovanni. Sempre in territorio di Castel san Vincenzo nasce il piccolo e antico eremo di San Michele incastonato nella parete verticale del monte omonimo il cui culto è particolarmente sentito in tutto il Molise. Costruzioni moderne ma degne di nota sono la cattedrale neoclassica di Isernia, il Santuario di Castelpetroso dedicato a Maria Santissima Addolorata il quale, realizzato nel 1975 appare in tutta la sua eleganza neogotica.

14 Campobasso e Provincia Campobasso, Pasquale Chimisso CAMPOBASSO E PROVINCIA Campobasso è il capoluogo di regione, e conta oltre abitanti. Dal ritrovamento di resti di mura sannite, nei pressi del Castello Monforte, si evince la remota origine della città che gravitava attorno agli importanti centri sanniti di Monte Vairano e Sepino. Una delle prime citazioni di Campobasso si ha in un documento del IX secolo contenuto nel Chronicon Sancte Sophie redatto quando principe di Benevento era Adelchi. Tuttavia è nel periodo normanno, governato dalla famiglia Molisio, che l abitato, al centro delle grandi strade di collegamento tra Sannio e Adriatico e Alto Molise e Puglia, assume una notevole importanza tanto da essere citata come civitas in una pergamena di XII secolo. Dal XIV secolo diviene feudo della famiglia Monforte la quale ne caratterizza lo sviluppo urbanistico e il cui personaggio più rappresentativo è, nel XV secolo, il Conte Nicola II conosciuto come Conte Cola al quale si deve l attuale aspetto dell imponente castello Monforte. Tra i monumenti più significativi va menzionata l antica chiesa di San Giorgio risalente all XI secolo ed eretta, probabilmente, su un antico tempio pagano. Qui sorge la tomba di Delicata Civerra, vissuta nel XVI secolo, la quale, appartenente alla confraternita dei Crociati, vide il suo amore per Fonzo, appartenente a quella dei Trinitari, ostacolato dalla antica rivalità delle due confraternite. L impedito amore tra i due giovani fece morire la giovane Delicata a

15 Misteri di Campobasso, Daniela Boffa soli venti anni e costringere l amato a farsi frate. Una sorta di Romeo e Giulietta ante litteram. Degne di menzione la chiesa di San Bartolomeo di XI secolo e la trecentesca chiesa di San Leonardo. Importanti anche i Palazzi tra i quali spiccano per eleganza quello appartenuto a Francesco Japoce, il Palazzo comunale e il Palazzo Magno. Nel centro storico di Campobasso si apre l importante Museo provinciale Sannitico con una cospicua collezione di oggetti provenienti da varie zone della regione e risalenti ad epoche diverse: dall età del bronzo all altomedieovo. ATTIVITÀ TURISTICHE E SPORTIVE Il territorio ricadente nella provincia di Campobasso si caratterizza per il suo paesaggio che, partendo dalle vette del massiccio del Matese, con oltre 2000 metri di altitudine, arriva, in direzione nord-est, al mare Adriatico. Lo scenario paesaggistico si mostra in tutta la sua bellezza tramite colline, laghi, sorgenti e fiumi, dei quali i più importanti sono il Trigno, il Biferno e il Fortore ed è caratterizzato da un armonica fusione con insediamenti di borghi, paesi, torri e castelli per lo più arroccati e di origine medievale. Il territorio fu abitato sin da epoche antichissime, come mostra il ritrovamento del villaggio di Campomarino, risalente alla fine dell età del bronzo. Cospicue ed evidenti sono anche le tracce dell epoca

16 Campitello Matese, Antonella Tortorelli sannitica tra le quali spiccano alcuni centri religiosi come Campochiaro, in località Civitella e San Giovanni in Galdo. Evidenti anche i resti di cinte murarie, le quali, costruite con grossi blocchi di pietra per la difesa dai legionari romani, sono visibili sul monte Saraceno a Cercemaggiore, sul colle della Civita, borgo antico di Boiano e sulle pendici del Monte Mutria, presso Sepino. L età romana è ben rappresentata dai resti della città di Saepinum. Sorta all incrocio di due importanti strade, il tratturo Pescasseroli-Candela attraversato dalle greggi transumanti nei loro spostamenti stagionali e il percorso viario che dal Matese arriva alla costa, rappresentava il luogo di scambio e mercato dei prodotti agricoli e pastorali. Di grande rilevanza storica è anche Larino, la quale, di origine preromana, venne nominata Larinum a significare il luogo ove l antico popolo dei Frentani aveva i Lari. Larinum venne dotata di foro, terme e anfiteatro e oggi è sede del museo civico dove sono esposti i reperti relativi alla città romana e altri recuperati dal territorio circostante relativi a diverse epoche storiche. Il territorio, grazie alla variegata geomorfologia che passa dai monti al mare, si apre a numerose attività outdoor. Dal Pianoro di Campitello Matese, in comune di San Massimo, si accede al comprensorio sciistico con oltre 40 km di piste e 7 impianti di risalita e, grazie alla morfologia del versante Nord di Monte Miletto (20150 m s.l.m.) il luogo offre tracciati e pendenze

17 Termoli, Laura Bonetti vari, adatti tanto a sciatori esperti quanto a principianti. I fiumi e i torrenti permettono numerose altre attività che vanno dalla canoa al rafting. Il territorio si mostra eccellente per mountain bike, escursioni e parapendio. Sulla costa, Termoli, città turistica, mostra ai numerosi visitatori non solo le sue bellezze naturalistiche con un mare trasparente e incontaminato, ma anche le sue bellezze artistiche e storiche nel Borgo vecchio con il castello Svevo. L origine dell edificio, realizzato in pietra calcarea e arenaria, è di XI secolo e si sostituisce ad una più antica torre longobarda. La denominazione svevo si deve a Federico II di Svevia il quale lo ristruttura e fortifica nel MANIFESTAZIONI ED EVENTI Numerose sono le manifestazione a carattere religioso che si svolgono durante tutto l arco dell anno nel territorio. La Sagra dei Misteri a Campobasso è una delle manifestazioni regionali di maggior rilievo. Con il termine Misteri si indicano le strutture ferree sulle quali sono esposti i misteri della Bibbia. La manifestazione coincide con il Corpus Domini e le rappresentazioni, su palchi fissi o mobili, sono veri quadri viventi. Numerose, infatti, le comparse che raffigurano angeli, demoni, momenti della vita della chiesa in immagini che suscitano nell osservatore emozioni di grande pathos. Molto sentita anche la festa di San Basso a Termo-

18 Carrese, Vittorio Croce li, il cui culto come patrono della città è venerato almeno dal XII secolo e le cui prime citazioni sono del XVI secolo. Sepino venera, secondo alcuni studiosi già dal VI secolo, Santa Cristina da Bolsena. Nel paese sono numerose le secolari tradizioni di culto legate alla santa e coprono l intero arco dell anno. A gennaio viene commemorato l arrivo delle spoglie della santa a Sepino e successivamente la traslazione di queste nella chiesa mentre a luglio se ne venera il martirio. Larino festeggia a maggio i suoi santi Pardo e Primiano con una carrese lunga oltre 3 chilometri realizzata con carri addobbati con fiori di carta e trainati da buoi. I carri iniziano il loro percorso dalla cattedrale di XIV secolo per arrivare al cimitero dove è custodita la statua di San Primiano. Appartenenti al ciclo rituale del rinnovo della vita con la rinascita primaverile sono le carresi del Basso Molise. Vere e proprie corse di carri trainate da buoi che nei paesi di Portocannone, Ururi e San Martino in Pensilis, prendono il via dopo una benedizione ad animali, carri, carrieri e cavalieri.

19 Campomarino, Matteo Marucci ENOGASTRONOMIA Caratteristica del Molise è la cultura contadina e rurale della tradizione gastronomica. Un piatto tipico del basso Molise, specialità di San Martino in Pensilis, è la rinomata Pampanella: carne di maiale cotta al forno condita con spezie e peperoncino rosso, sia dolce che piccante. La costa, invece, si caratteriza per piatti a base di pesce e tra questi spicca per gusto e prelibatezza il baccalà arraganato e il brodetto il quale ha come particolarità l utilizzo di una decina di tipi di pesce diverso: seppie, triglie, sogliole, palombo, rospo, pannocchie, scorfano, merluzzo, frutti di mare, ecc. che variano a seconda della stagione e ai quali si aggiunge del peperone fresco. Per quanto riguarda i vini, troviamo la Tintilia (vino autoctono). Nel 2007 per la prima volta, la DOC Pentro è stata prodotta ufficialmente. Il vino prodotto in queste zone (specialmente a Campomarino, detta non a caso la città del vino ) è di alta qualità, con un ottimo rapporto qualità prezzo.

20 Sepino, Matteo Marucci STORIA E SPIRITUALITÀ L intero territorio è costellato di scavi e ritrovamenti archeologici risalenti a diversi periodi ed età. Campomarino ha restituito i resti di un villaggio della fine del età del bronzo-inizio età del ferro caratterizzato da un muro e una fossato con relativa palizzata a difesa delle abitazioni e delle capanne. A sud del Biferno, nella costa e nell entroterra, si distingue la cultura sannita frentana testimoniata dalla presenza di numerosi ritrovamenti. Termoli, Larino, San Giuliano di Puglia e Guglionesi mostrano necropoli di età arcaica generalmente ad inumazione, dove spiccano i corredi realizzati con collane di ambra e pasta vitrea, bracciali di bronzo per le sepolture femminili, cuspidi di lancia e coltelli per le maschili, ceramica dipinta a motivi geometrici e, nelle tombe più importanti, bucchero. Cercemaggiore si inserisce, con la sua cinta muraria sannita, in un percorso difensivo formato da varie località tra cui Terravecchia di Sepino, Monte Vairano, Ferrazzano per il controllo delle vie di comunicazione. Risalenti al medesimo periodo alcune necropoli come quella di Gildone e santuari come quello di Campochiaro. Il successivo periodo romano è testimoniato, invece, in siti come Larino, antica Larinum della quale restano tracce del foro, dell anfiteatro e delle terme e Sepino, antica Saepinum, la quale conserva strade, mura, archi, porte, terme, foro e teatro.. Di particolare importanza è il ritrovamento di due

21 San Martino in Pensilis, Pasquale Chimisso necropoli a Campochiaro in località Vicenne e Morrione. Risalenti all altomedioevo sono caratterizzate, in numerosi casi, dall inumazione del cavaliere con il suo cavallo. Tale rituale pare risalire alla cultura dei cavalieri delle steppe asiatiche. Anche i corredi, costuituiti da oggetti ornamentali quali orecchini, collane, pettini e armi e oggetti ceramici si inseriscono nella cultura di tipo avarico. Numerosi, su tutto il territorio, resti di torri e castelli del medioevo nonché cappelle e chiese che denotano il forte sentimento spirituale, il quale, vivo almeno dal III secolo d. C. è ancora fortemente caratterizzante l intero Molise. Da menzionare, a mero titolo di esempio, la chiesa di Santa Maria della strada a Matrice. Nella struttura di stile romanico, realizzata nel 1148, i mastri scalpellini hanno esternato la loro bravura nel bellissimo portale decorato con simboli medievali.

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