RISCALDATORI ANTIDEFLAGRANTI

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1 RISCALDATORI ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento in Zone Potenzialmente Esplosive ATEX CARATTERISTICHE GENERALI Questi riscaldatori sono stati concepiti per operare con piena sicurezza in ambienti con atmosfere potenzialmente esplosive. Essi sono progettati e realizzati in conformità alle norme europee EN , EN , EN ed EN La certificazione è avvenuta inizialmente a cura del C.E.S.I. (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano) e, più recentemente, del C.E.C. (Consorzio Europeo di Certificazione). Le tappe più significative sono state: la 1 a certificazione, relativa ai riscaldatori su flangia, ottenuta nel 1985 dopo aver superato con successo le prove termiche, statiche e di esplosione richieste dalla normativa la certificazione dei riscaldatori su tappo (1998), relativa ai riscaldatori completi (e non più alla sola custodia contatti) l ottenimento di estensioni alle certificazioni originarie (anni ), volte a coprire più ampie condizioni e possibilità di impiego la certificazione dei prodotti aziendali per il riscaldamento diretto dei gas combustibili e non (2005) l ottenimento delle certificazioni per ambienti con presenza di polveri esplosive e con modo di protezione a sicurezza aumentata (2006) L ottenimento della certificazione russa di tipo GOST-R Ex-proof per tutti i riscaldatori antideflagranti prodotti da Masterwatt (2009) la certificazione di una nuova gamma di custodie, utilizzate nei riscaldatori su flangia, che consente di realizzare riscaldatori 28 di diametro, con potenze 5000 kw, temperatura ambiente da -60 C a +70 C e grado di protezione IP68 (2010). L ottenimento di un certificato di componente per riscaldatori singoli per ambienti con modo di protezione Exe (2010) Con l entrata in vigore della Direttiva ATEX 94/9/CE si sono modificate le modalità di progettazione, controllo della produzione e redazione della documentazione relative a questi prodotti. Grazie alla organizzazione aziendale già esistente questo passaggio non ha comportato particolari difficoltà. Infatti la Masterwatt è stata la prima azienda italiana a conseguire, nell ottobre del 2001, la notifica della qualità per la produzione di riscaldatori elettrici antideflagranti conformi alla direttiva ATEX. Dal 2001 ad oggi la gamma di prodotti antideflagranti è stata ampliata certificando diverse varianti costruttive e condizioni operative più severe. Ad oggi siamo in grado di fornire i seguenti prodotti conformi alla direttiva ATEX: riscaldatori su flangia e scambiatori di calore elettrici piastre riscaldanti e riscaldatori in fusione di alluminio o in fusione di bronzo riscaldatori su tappo filettato batterie riscaldanti e riscaldatori anticondensa riscaldatori singoli lisci ed alettati per ambienti Riscaldatori antideflagranti pag. 1/14

2 RISCALDATORI ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento in Zone Potenzialmente Esplosive Questi prodotti sono progettati dal nostro ufficio tecnico sulla base dei requisiti funzionali fissati dal cliente e di quelli imposti dalla normativa. Particolare attenzione viene in fase di progetto preliminare, alle caratteristiche fisiche, chimiche e termodinamiche del fluido e alle caratteristiche dell impianto in cui il riscaldatore dovrà operare. Infatti, una buona conoscenza dell impianto e del ruolo che il riscaldatore andrà a ricoprire è necessaria per definire in maniera adeguata i margini di sicurezza e le caratteristiche dei dispositivi di protezione. In tutti i casi viene effettuato un calcolo di verifica. sia garantito che il ripristino a seguito dell intervento non sia automatico. La tipologia di sonda termica da impiegare è determinata dal nostro ufficio tecnico. In aggiunta, l ingresso dei cavi di alimentazione deve essere eseguito con pressacavo connesso direttamente alla custodia senza l interposizione di altri elementi. La filettatura di accoppiamento dovrà essere tipo GK o NPT. I pressacavi conformi alla normativa ATEX possono essere forniti su richiesta. Figura 1: pulsante di ripristino esterno (opzionale) Applicazioni tipiche industriali in zone potenzialmente esplosive: Riscaldamento di stampi o basamenti con circuiti a circolazione di olio Separazione e filtrazione solventi e olio Preriscaldamento di oli combustibili Travaso a caldo di oli pesanti e nafta Alimentazione di acqua calda per vasche di pulitura e risciacquo Protezione antigelo e anticondensa Riscaldamento e rigenerazione a passaggio di Gas tecnici e di Processo Riscaldamento di Gas Combustibili (metano ed altri) Unità di riscaldo secondaria (di riserva) Riscaldamento per contatto di piccoli serbatoi Riscaldamento locali di stoccaggio materiali infiammabili Riscaldamento piattaforme offshore LIMITI DI UTILIZZO La certificazione del riscaldatore attestata dalla targa dati e dai documenti relativi impone dei limiti ben precisi all utilizzo del riscaldatore stesso. Se questi limiti non sono rispettati la validità della certificazione decade. Questo è il motivo per cui l utilizzatore deve avere piena conoscenza e comprensione dei limiti di utilizzo del riscaldatore. Egli deve leggere con attenzione la documentazione allegata alla fornitura (data sheet tecnico e manuale d istruzioni) e deve saper interpretare con esattezza le informazioni contenute nella targa dati. DISPOSITIVI DI SICUREZZA Le normative di sicurezza in vigore per gli impianti siti in zone con pericolo di esplosione impongono al progettista di prevedere dei dispositivi di sicurezza (misuratori di livello, sensori di temperatura, sistemi di monitoraggio della pressione o della portata). In aggiunta ai dispositivi di sicurezza dell impianto, tutti i riscaldatori certificati ATEX (ad esclusione di quelli certificati come componenti ), devono essere provvisti, all interno della custodia contatti elettrici, di uno o più sistemi di sicurezza termica a riarmo manuale. Essi sono responsabili, se si superano i limiti operativi nominali, di trasmettere un segnale di allarme con la conseguente richiesta di interrompere immediatamente l alimentazione del riscaldatore. Il pulsante di riarmo manuale obbliga l operatore a verificare le cause di intervento prima di ripristinare le condizioni di esercizio e riavviare il processo. Nel caso in cui il sistema di controllo si trovi distante dal riscaldatore, è possibile gestire in maniera remota l intervento delle sicurezze in sala comandi, purché Nella Tabella 1 (vedi pagina seguente) riportiamo una spiegazione sintetica delle sigle identificative che si trovano sulla targa dati dei nostri riscaldatori antideflagranti. Esse sono anche riprese, con l aggiunta di ulteriori informazioni tecniche, nella documentazione allegata alla fornitura. Riscaldatori antideflagranti pag. 2/14

3 RISCALDATORI ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento in Zone Potenzialmente Esplosive Tabella 1: classificazione dell area con pericolo di esplosione e marcatura del prodotto II 2 Indica una proprietà dell area in cui viene installata la macchina e la conseguente idoneità del riscaldatore a poter funzionare nella stessa. In particolare in un area di GRUPPO (II) vi è presenza di gas e/o polveri potenzialmente esplosive, le aree coinvolte sono le industrie di superficie. Le aree di GRUPPO I sono le miniere con presenza di gas grisou. 6 I riscaldatori Masterwatt sono idonei a lavorare in aree classificate di GRUPPO II Per spiegare cosa indica tale numero va definita la ZONA. Essa indica con un numero il grado di pericolosità in funzione di vari parametri: distanze, percentuali di gas presenti, ventilazione, ecc. Più è basso questo numero più alta è la pericolosità della zona. Le zone si dividono in (Gas) e (Polveri). Il numero 2 sulla targa del riscaldatore indica il numero di CATEGORIA dello stesso ovvero l idoneità a lavorare in una certa zona secondo la seguente tabella: CATEGORIA 1 CATEGORIA 2 CATEGORIA 3 IDONEO PER ZONA 0 IDONEO PER ZONA 1 IDONEO PER ZONA 2 In generale un riscaldatore idoneo alla zona più pericolosa (es. ZONA 0 CATEGORIA 1) può essere impiegato anche per le zone successive ossia meno pericolose. I riscaldatori Masterwatt essendo di CATEGORIA 2 sono installabili nelle zone di lavoro 1 e 2 GD Indica una proprietà dell area in cui viene installata la macchina e la conseguente idoneità del riscaldatore a poter funzionare nella stessa. In particolare è una sottoclassificazione del GRUPPO (II) in pratica se sul prodotto vi è la lettera (G) quest ultimo potrà essere utilizzato in zone con presenza di GAS potenzialmente esplosivi. La lettera (D) indica che potrà essere utilizzato in zone con presenza di POLVERI potenzialmente esplosive. Nel caso in cui vi siano le lettere (G-D) il riscaldatore potrà essere utilizzando in ambienti che prevedano contemporaneamente presenza di POLVERI e GAS potenzialmente esplosivi. I riscaldatori Masterwatt sono idonei a lavorare in presenza di GAS (G) e polveri (D) per le zone 1 e 2 EX de/td IIB IIC E il simbolo con il quale si identificano i prodotti in esecuzione antideflagrante. Tale Parola è sempre seguita da una o più lettere che indicano i diversi modi protezione. Esempio: Exd (protezione a prova di esplosione ); Exe (protezione a sicurezza aumentata ); ecc. Indica il modo di protezione dell apparecchio ossia come esso contrasta o previene gli effetti di una deflagrazione. Fra i vari modi esistenti per la protezione nei confronti dei gas esplosivi quello indicato con la lettera d si riferisce a custodie capaci di contenere l esplosione mediante una adeguata costruzione mentre quello indicato con la lettera e indica una esecuzione costruttiva particolarmente robusta. Per la protezione contro le polveri esplosive, l indicazione td indica anch essa l utilizzo di custodie a prova di esplosione Indica la tipologia di gas potenzialmente esplosivi all interno di una zona. I gas sono stati suddivisi in gruppi di pericolosità sulla base delle temperature di innesco e delle percentuali minime di volumi di innesco. Vi sono tre categorie IIA (es. Alcol metilico); IIB (es. Metano); IIC (es. Idrogeno). I gas della tipologia IIC sono i più pericolosi e pertanto un riscaldatore targato IIC dovrà essere realizzato per tenere conto di queste differenze. I riscaldatori IIC possono essere utilizzati anche per i gas IIB e IIA La Masterwatt è in grado di realizzare: -Riscaldatori su flangia, scambiatori di calore, e batterie IIB e IIC -Riscaldatori su tappo, piastre riscaldanti e riscaldatori anticondensa IIC T1 T6 IP65 IP68 Indica la classe di temperatura del riscaldatore ed è espressa in C secondo la tabella seguente: di eratura eratura C T1 < 450 T2 < 300 T3 < 200 T4 < 135 T5 < 100 T6 < 85 La Masterwatt è in grado di realizzare costruzioni: T1 T6 Grado di protezione custodia contatti: 1 cifra: protezione contro la penetrazione di corpi solidi 2 cifra: protezione contro le infiltrazioni di acqua Tale valore rappresenta la massima temperatura a cui possono arrivare, durante il normale funzionamento, le superfici della macchina esposte all atmosfera esplosiva. Riscaldatori antideflagranti pag. 3/14

4 RISCALDATORI SU FLANGIA ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Fluidi Statici in Zone Potenzialmente Esplosive RISCALDATORI SU FLANGIA I riscaldatori elettrici su flangia sono realizzati per soddisfare le molteplici esigenze di riscaldamento di sostanze liquide nel settore industriale e civile. Sono progettati per essere inseriti in tubazioni, vasche o serbatoi in pressione e sono immersi a diretto contatto del fluido. Questi prodotti sono progettati dal nostro ufficio tecnico tenendo in conto, oltre a quanto indicato nel paragrafo Caratteristiche Generali, le dimensioni massime del serbatoio dove verrà alloggiato il riscaldatore. L iterazione fra la definizione del progetto e la sua verifica analitica consentono di determinare: 1. la potenza specifica ed il numero di elementi riscaldanti 2. le caratteristiche della flangia 3. la massima temperatura di guaina e la definizione delle sicurezze termiche che ne risulta 4. i materiali costruttivi da utilizzarsi 5. le caratteristiche dimensionali del riscaldatore 6. i vincoli imposti dalla certificazione all utilizzo del riscaldatore. L esperienza costruttiva accumulata in tanti anni di presenza sul mercato nei settori più svariati, ci consente di suggerire al cliente i materiali e le soluzioni tecniche più adatte. Già in sede di offerta si fornisce un data sheet riassuntivo delle principali caratteristiche del riscaldatore ed, in particolare, si indica la classe di temperatura del riscaldatore in funzione della temperatura esercizio impianto e la distanza (R) della custodia contatti elettrici, scelta in maniera da limitare la temperatura all interno della custodia. Questo consente al cliente di verificare i principali dati elettrici e di interfaccia all impianto e, soprattutto, di controllare che i vincoli imposti dalla certificazione all utilizzo del riscaldatore siano coerenti con le caratteristiche dell impianto stesso. Figura 2: Schema tipico di un riscaldatore elettrico su flangia antideflagrante DATI TECNICI (vedi anche Figura 2) F L N P R D S Flangia di accoppiamento al serbatoio Lunghezza massima sottobattuta Tratto non riscaldante Altezza custodia contatti (le dimensioni dipendono dalla flangia) Distanza custodia contatti definita come da tabella sottostante Diametro/ingombro massimo fascio tubero Setto pieno distanziatore M1-3 Manicotti femmina per pressacavi (filettatura GK/ NPT) di temperatura riscaldatore su flangia in funzione della temperatura esercizio impianto Distanza Custodia Contatti R eratura ambiente: 60 C /+60 C OPPURE 60 C /+70 C 300 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T1 250 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T1 200 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T1 150 T6 (T5) T5 (T4) T4 T3 T3 T3 T2 100 T6 (T5) T5 (T4) T4 T3 T3 T3 0 T6 (T5) T5 (T4) T4 T3 50 C 70 C 100 C 150 C 200 C 250 C 300 C 350 C 400 C TEMPERATURA ESERCIZIO IMPIANTO Certificazione numero Classificazione e marcatura CEC 10 ATEX 023X II 2 GD Exde IIB/IIC Tx - Ex td A21 IP65/IP68 Ty Nota : con queste certificazioni viene certificato il riscaldatore nel suo complesso. Inoltre, nel caso di temperatura ambiente compresa fra 60 C e +70 C, la classe di temperatura del riscaldatore nei casi di temperatura esercizio impianti pari a 60 C e 70 C è, per distanze custodia contatti 150 mm, quella indicata fra parentesi. Riscaldatori antideflagranti pag. 4/14

5 PIASTRE RISCALDANTI ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Gas Tecnici in Zone Potenzialmente Esplosive PIASTRE RISCALDANTI Questa famiglia di riscaldatori è stata progettata per stabilizzare la pressione interna delle bombole contenenti gas tecnici. Il riscaldamento avviene per contatto, posizionando la bombola sulla parte superiore del riscaldatore, Il calore generato viene trasmesso alla bombola ed al gas ottenendo una pressione interna costante nonostante le basse temperature ambientali esterne. Oltre a questo vantaggio il riscaldatore ottimizza i consumi di gas, e consente di svuotare completamente le bombole, limitando al massimo i residui di gas all'interno, che non verrebbero utilizzati a causa di una pressione insufficiente. CERTIFICAZIONE APPARECCHIATURA: Riscaldatore certificato in conformità alle norme EN / EN / EN / EN oii 2GD Exde IIC T4 / Ex td A21 IP65/IP68 T135 C (Certificato CEC 10 ATEX 022X) eratura interna custodia contatti < 126 C Certificato valido per I / Zona 1 o 2 eratura ambiente: - 60 C + 70 C eratura di esercizio max 99 C DATI TECNICI Resistenza elettrica corazzata in fusione di alluminio Coibentazione lato inferiore piastra Custodia contatti elettrici in fusione di alluminio con grado di protezione IP65/IP68 Montaggio: orizzontale su superfici piane Peso di carico (max ammissibile): 100 Kg Riscaldatori antideflagranti pag. 5/14

6 RISCALDATORI ANTICONDENSA ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Prevenzione della Condensa Zone Potenzialmente Esplosive RISCALDATORI ANTICONDENSA ASSEMBLATI Figura 3: Schema tipico di un riscaldatore anticondensa ATEX Questo prodotto è stato esplicitamente concepito per il riscaldamento di piccoli ambienti in cui si desidera prevenire la formazione di condensa sulle parti e sui componenti presenti all interno del locale. I riscaldatori sono progettati per operare in aria statica e per questo sono caratterizzati da una potenza specifica molto ridotta (0.66 W/cm 2 ) in modo da limitare la temperatura superficiale degli elementi riscaldanti anche in presenza della sola convezione naturale. Proprio per questo motivo, questi prodotti non sono adatti a riscaldare grandi ambienti in quanto non si riesce ad assicurare che la temperatura dell aria sia uniforme in tutto l ambiente. Quando si desidera prevenire la condensa in ambienti di volume superiore a 6 8 m 3 è opportuno prevedere l utilizzo di veri e propri aerotermi (Batterie Antideflagranti vedi oltre) corredati di un ventilatore adeguato. Anche nel caso in cui gli ambienti da riscaldare abbiano una forma complessa o che ostacola la formazione di moti convettivi naturali è necessario optare per l utilizzo di Batterie Antideflagranti dotate di ventilatore per una adeguata convezione forzata dell aria. DATI TECNICI (vedi anche Figura 3) 1 Rete antiscottatura in acciaio zincato o inossidabile Termostato di regolazione temperatura di guaina 2 (interno custodia) 3 Elementi riscaldanti - potenza specifica 0,66 W/cm 2 4 Custodia contatti Connessioni filettate per pressacavi (2x½ GK 5 2 kw 1x½ GK+1x¾ GK nella versione da 3 kw) 6 Basamento per il fissaggio in acciaio inossidabile 7 Termostato di sicurezza (interno custodia) Tabella 2: Riscaldatori Anticondensa Standard caratteristiche elettriche e dimensionali Potenza Potenza Specifica L LT 500 W 0,66 W/cm mm 505 mm 1000 W 0,66 W/cm mm 755 mm 1500 W 0,66 W/cm mm 1005 mm 2000 W 0,66 W/cm mm 1255 mm 3000 W 0,71 W/cm mm 1655 mm Caratteristiche comuni a tutti i modelli RISCALDATORI ANTICONDENSA STANDARD Per facilitare il cliente nella scelta del prodotto, la Masterwatt definito una gamma di riscaldatori standard caratterizzati per diverse taglie di potenza. Essi sono presentati nella Tabella 2 sottostante. Per ordinarli è sufficiente indicare: la potenza elettrica richiesta il materiale della rete antiscottatura (acciaio o inox) la tensione di alimentazione (230 V/mono, 400 V/3 a stella o 230 V/3 a triangolo). realizzazione con 3 elementi riscaldanti in AISI316Ti Φ16 mm tensione di alimentazione: 230 V/mono, 400 V/3 a stella o 230 V/3 a triangolo (a scelta del cliente) esecuzione con rete di protezione in acciaio zincato o inossidabile (a scelta del cliente) grado di protezione IP della custodia: IP65/IP68 riscaldatore certificato in conformità alle norme EN / EN / EN / EN marcatura: II 2GD Exde IIC T4 / Ex td A21 IP65/IP68 T135 C (Certificato 10 ATEX 022X) validità per temperatura ambiente da -60 C a + 70 C massima temperatura in custodia: 126 C Riscaldatori antideflagranti pag. 6/14

7 RISCALDATORI ANTICONDENSA ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Prevenzione della Condensa Zone Potenzialmente Esplosive RISCALDATORI ANTICONDENSA SINGOLI In alcuni casi, i volumi in cui è necessario assicurare l assenza di condensa sono alquanto angusti e di forma così complessa da non consentire l utilizzo dei riscaldatori assemblati della pagina precedente. Questo avviene ad esempio all interno delle carcasse di motori elettrici antideflagranti. Pertanto solo il costruttore dell insieme in cui la resistenza anticondensa è inserita potrà definire il punto di equilibrio termico e la conseguente classe di temperatura dell insieme in cui la resistenza è inserita. La Masterwatt è comunque a disposizione del cliente per fornire supporto in questa importante attività. Al riguardo essa dispone di dati sperimentali, ottenuti in diverse campagne di test effettuati presso il proprio laboratorio, che riportano la differenza fra la temperatura ambiente e quella della guaina del riscaldatore in funzione della potenza specifica che caratterizza la resistenza (vedi, ad esempio, Figura 4). Figura 4: T fra temperatura ambiente e temperatura di guaina per riscaldatori in aria statica in funzione della potenza specifica Per contro, in questi casi, anche le necessità di potenza riscaldante sono molto ridotte in quanto il volume di aria interessato è molto limitato. Piuttosto si ha necessità di limitare al massimo la temperatura di superficie degli elementi riscaldanti senza dover ricorrere a sistemi di controllo dedicati in quanto ciò aggrava i costi e la complessità dell impianto. In questi casi la soluzione ideale è rappresentata dai riscaldatori corazzati singoli realizzati in esecuzione a sicurezza aumentata Exe. Si tratta di semplici resistenze corazzate, che possono essere fornite lisce o alettate a seconda delle esigenze di scambio termico e che sono caratterizzate da una potenza specifica molto bassa (di norma inferiore a 0.1 W/cm 2 ). In genere anche la potenza complessiva è molto limitata (qualche centinaio di watt al massimo). Grazie a questo accorgimento, esse possono stabilizzarsi ad una temperatura di lavoro piuttosto bassa: da 20 C a 60 C (circa) in termini di temperatura ambiente assicurata da 100 a 200 C (max.) in termini di temperatura di guaina Il valore effettivo della temperatura ambiente e della temperatura di guaina che si otterrà in una data applicazione dipenderà dall equilibrio termico del caso in oggetto. Infatti i valori raggiunti saranno quelli per cui la potenza riscaldante erogata dalla resistenza è pari a quella persa verso l esterno per le dispersioni termiche del sistema. T ( C) Potenza Specifica (W/cm²) NOTA: i valori di T nell intervallo W/cm 2 sono stati ottenuti interpolando i dati sperimentali Per questo motivo questa famiglia di riscaldatori, a differenza di tutti gli altri riscaldatori antideflagranti di produzione Masterwatt, non dispone di una certificazione ATEX di assieme ma soltanto di una certificazione di componente. È infatti responsabilità del costruttore dell impianto in cui la resistenza viene inserita, dimostrare all Ente Certificatore che esso, nel suo complesso, è conforme alle prescrizioni della Direttiva ATEX. Inoltre egli deve definire, sulla base di adeguate analisi o prove termiche, la classe di temperatura di pertinenza dell impianto che, a sua volta, dipende dal comportamento termico della resistenza nonché dalle condizioni di scambio termico che caratterizzano il funzionamento complessivo dell impianto stesso. Nel portare a termine questo compito, il costruttore dell impianto può fare affidamento: sulla costruzione a sicurezza aumentata della resistenza: o certificato n 10 ATEX 049 U o marcatura II 2G Exe IIC T sulla collaborazione della Masterwatt nella definizione della classe di temperatura dell impianto. Riscaldatori antideflagranti pag. 7/14

8 RISCALDATORI SU TAPPO FILETTATO ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Fluidi Statici in Zone Potenzialmente Esplosive RISCALDATORI SU TAPPO FILETTATO Questi riscaldatori hanno caratteristiche differenti rispetto ai riscaldatori su flangia. Essi sono molto più compatti e sono realizzati con potenze di norma inferiori rispetto ai riscaldatori su flangia. I stessi criteri di scelta e valutazione delle condizioni di esercizio sono comunque gli stessi dei riscaldatori su flangia e questo garantisce che anche questi possano essere utilizzato in sicurezza nelle zone classificate. Le loro caratteristiche li rendono applicabili per il riscaldamento diretto e indiretto di sostanze altamente infiammabili (solventi) o altamente esplosive (GPL). I riscaldatori su tappo sono costruibili Figura 5: Schema tipico di un riscaldatore elettrico su tappo antideflagrante impiegando supporti filettati (tappi) in ottone ed acciaio inox. Gli elementi vengono realizzati impiegando tubi elettrouniti o senza saldatura in acciaio inox AISI316Ti, AISI 316L senza saldatura ed Incoloy 800. La custodia contatti elettrici è in fusione di alluminio ed è avvitata sul tappo del riscaldatore. Ogni custodia, in accordo alle prescrizioni della normativa, è sottoposta a controllo in pressione prima di essere impiegata nel DATI TECNICI (vedi anche Figura 5) processo produttivo. Questo consente di evidenziare eventuali perdite e garantire la T Tappo filettato di accoppiamento (1 ½, 2, 2 ½) tenuta all esplosione del prodotto. La custodia contatti elettrici è stata L Lunghezza massima sottobattuta opportunamente studiata, in due N Tratto non riscaldante semigusci, per facilitare le operazioni di allacciamento elettrico del riscaldatore. C1-C2 Custodia contatti Essa consente di alloggiare al suo interno R Distanza custodia contatti definita come da tabella il sensore di temperatura di sicurezza e, in gran parte delle esecuzioni costruttive, S Sensore di sicurezza termica anche un secondo sensore di temperatura M1-2 Manicotti femmina per pressacavi (filettatura GK/ NPT) dedicato al controllo del processo. di temperatura riscaldatore su tappo in funzione della temperatura esercizio impianto Esecuzione ad alta dissipazione per correnti 14 A max Distanza Custodia Contatti R eratura ambiente 20 C /+ 40 C 300 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T2 250 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T2 200 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T2 150 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T2 100 T6 T5 T4 T3 T3 T3 T2 T2 T2 0 T6 T5 T4 T3 50 C 70 C 100 C 150 C 200 C 250 C 300 C 350 C TEMPERATURA ESERCIZIO IMPIANTO Certificazione numero Classificazione e marcatura CEC 10 ATEX 022X II 2 GD Exde IIC Ex td A21 IP65/IP C Riscaldatori antideflagranti pag. 8/14

9 RISCALDATORI SU TAPPO FILETTATO ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Fluidi Statici in Zone Potenzialmente Esplosive di temperatura riscaldatore su tappo in funzione della temperatura esercizio impianto Esecuzione ad alta dissipazione per correnti 56 A max eratura ambiente 20 C /+ 40 C Distanza Custodia Contatti R 300 T6 T5 T4 T3 T3 T2 T2 T2 T2 250 T6 T5 T4 T3 T3 T2 T2 T2 T2 200 T6 T5 T4 T3 T3 T2 T2 T2 T2 150 T6 T5 T4 T3 T3 T2 T2 T2 T2 100 T6 T5 T4 T3 T3 T2 T2 T2 T2 0 T6 T5 T4 T3 50 C 70 C 100 C 150 C 200 C 250 C 300 C 350 C TEMPERATURA ESERCIZIO IMPIANTO Certificazione numero Classificazione e marcatura CEC 10 ATEX 022X II 2 GD Exde IIC Ex td A21 IP65/IP C Esecuzione bassa dissipazione per correnti 14 A max eratura ambiente -20 C/ + 40 C Distanza Custodia Contatti 300 T5 T4 T3 T2 T2 250 T5 T4 T3 T2 T2 200 T5 T4 T3 T2 T2 150 T5 T4 T3 T2 T2 100 T5 T4 T3 T2 T2 0 T5 T4 T3 60 C 100 C 150 C 200 C 250 C TEMPERATURA ESERCIZIO IMPIANTO Certificazione n Classificazione e marcatura CEC 10 ATEX 022X II 2 GD Exde IIC Ex td A21 IP65/IP68 Esecuzione bassa dissipazione per correnti 14 A max eratura ambiente -60 C/ + 60 C oppure -60 C/ + 70 C Distanza Custodia Contatti 300 T5 T4 T3 T2 T2 250 T5 T4 T3 T2 T2 200 T5 T4 T3 T2 T2 150 T5 T4 T3 T2 T2 100 T5 T4 T3 T2 T2 0 T5/T4 T4/T3 T3 60 C 100 C 150 C 200 C 250 C TEMPERATURA ESERCIZIO IMPIANTO Certificazione n Classificazione e marcatura CEC 10 ATEX 022X II 2 GD Exde IIC Ex td A21 IP65/IP68 Nota : nel caso di temperatura ambiente compresa fra 60 C e +70 C, la classe di temperatura del riscaldatore nei casi di temperatura esercizio impianti pari a 60 C e 100 C è, per le esecuzioni con R=0, quella indicata a destra Riscaldatori antideflagranti pag. 9/14

10 BATTERIE RISCALDANTI ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Aria e Gas in Circolazione Forzata in Zone Potenzialmente Esplosive BATTERIE RISCALDANTI Figura 6: Schema tipico di una batteria elettrica antideflagrante Le batterie elettriche riscaldanti sono progettate per essere inserite in canali di ventilazione o tubazioni e sono attraversate direttamente dall aria o dal gas di processo. Gli elementi riscaldanti sono alettati per favorire lo scambio termico, ma se il fluido da riscaldare contiene particelle in sospensione, che potrebbero rimanere intrappolate fra le alette, si realizza la batteria con elementi lisci. Questi prodotti sono progettati dal nostro ufficio tecnico tenendo in conto, oltre a quanto indicato nel paragrafo Caratteristiche Generali, i requisiti funzionali fissati dal cliente. La progettazione si avvale di appositi software di verifica termodinamica delle prestazioni, grazie ai quali è possibile avere un analisi precisa delle condizioni di esercizio della batteria. L iterazione fra la definizione del progetto e la sua verifica analitica consentono di determinare: 1. la potenza specifica 2. il valore delle perdite di carico 3. la massima temperatura di guaina e la conseguente definizione delle sicurezze termiche 4. i materiali costruttivi da utilizzarsi 5. le caratteristiche dimensionali 6. il comportamento della batteria nelle condizioni di funzionamento previste 7. il rispetto dei vincoli imposti dalla certificazione da parte del progetto della batteria stessa. DATI TECNICI (vedi anche Figura 6) B x H BT HT P S C R Dimensioni canale di passaggio Larghezza complessiva Altezza complessiva Profondità Altezza scatola contatti elettrici Altezza cornice Distanza custodia contatti definita come da tabella nel certificato ATEX (vedi pagina 4 in questo catalogo) M1 Manicotti femmina per pressacavi potenza M2/M3 Manicotti femmina per pressacavi segnali Questo consente al cliente di verificare i principali dati elettrici e di interfaccia all impianto e, soprattutto, di controllare che i vincoli imposti dalla certificazione all utilizzo del riscaldatore siano coerenti con le caratteristiche dell impianto stesso. Un esempio di una batteria antideflagrante è mostrato nella fotografia sottostante. L esperienza costruttiva accumulata in tanti anni di presenza nei settori più svariati del mercato, ci consente di suggerire al cliente i materiali e le soluzioni tecniche più adatte all applicazione di interesse. Già in sede di offerta si fornisce un data sheet riassuntivo delle principali caratteristiche della batteria ed, in particolare, si indica la classe di temperatura del riscaldatore in funzione della temperatura esercizio impianto e la distanza (R) della custodia contatti elettrici, scelta in maniera da limitare la temperatura all interno della custodia. Riscaldatori antideflagranti pag. 10/14

11 SCAMBIATORI DI CALORE ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Fluidi in Convezione Forzata in Zone Potenzialmente Esplosive DATI RICHIESTI PER PROGETTARE UNO SCAMBIATORE DI CALORE ANTIDEFLAGRANTE Per progettare lo scambiatore di calore è necessario acquisire una serie di dati. La loro disponibilità è un prerequisito essenziale per una definizione corretta dell'apparecchiatura riscaldante. La Tabella 3 riporta qui di seguito i dati di progetto richiesti. Tabella 3: dati necessari per progettare uno scambiatore di calore elettrico antideflagrante Dati di progetto Note Dati Termodinamici Se il fluido non è comune, indicare le caratteristiche termodinamiche su almeno tre temperature Fluido Proprietà termodinamiche U.M. Densità Kg/m3 Conducibilità termica W/(m K) Viscosità cp Calore specifico J/(kg K) C. C. C maggiori informazioni sulle caratteristiche dei fluidi sono presenti nel dossier tecnico Informazioni Tecniche Utili Portata fluido Pressione di progetto Pressione di esercizio max Perdita di Carico max. ammissibile eratura di progetto eratura in Ingresso eratura in Uscita Tipo di riscaldamento (vedi spiegazione pagina precedente) Installazione Tipo di connessione al circuito Ingombri Masse da riscaldare Dati elettrici Potenza installata Tensione di alimentazione Tipo di collegamento Numero di stadi elettrici Protezione contatti elettrici IP 55/65 Controllo Potenza Sonda rilevazione temperatura fluido Sonda rilevazione temperatura guaina NOTA: Se variabile indicare min. e max espressa in kg/h Espressa in bar assoluti Espressa in bar assoluti Espressa in mm H 2 O Ricircolo Passaggio Verticale / Orizzontale All esterno / All interno Flangiato / filettato Indicare ingombri massimi fuori tutto Indicare le masse più significative dell impianto (materiali e peso) che sono riscaldate dal fluido al suo passaggio Espressa in kw Espressa in Volt Stella/ Triangolo/ Monofase On/Off SCR (Solid Control Relais) On/Off + SCR Indicare: numero e tipo Indicare: numero e tipo I dati in grassetto sono indispensabili per un corretto dimensionamento dello scambiatore di calore. Per i restanti, in assenza di indicazioni precise da parte del cliente, verranno adottati gli standard Masterwatt. Riscaldatori antideflagranti pag. 11/14

12 SCAMBIATORI DI CALORE ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Fluidi in Convezione Forzata in Zone Potenzialmente Esplosive Alcune informazioni aggiuntive devono essere specificate se si richiede la presenza di componenti opzionali (coibentazione o pressacavi) o se si richiede di progettare gli scambiatori osservando i requisiti di alcune specifiche normative. I dati elencati nella Tabella 3, in questi casi, devono essere integrati con quelli richiesti nella Tabella 4. Tabella 4: dati di progetto da fornire nel caso si richiedano accessori o certificazioni particolari dello scambiatore Accessori Note Coibentazione Pressacavi Standard Masterwatt in funzione della temperatura di esercizio Indicare: materiale e Φ esterno cavo alimentazione impiegato Certificazioni e calcoli apparecchiatura Apparecchi in pressione 97/23/CE (PED); ASME Codici di calcolo apparecchi in pressione VSR; AD2000; ASME VIII Div. 1 Apparecchi installati in zone con pericolo d esplosione Classificazione dell area pericolosa Zona di eratura massima ammissibile (es. T3) eratura ambiente (es. -10 C + 40 C) Un esempio di scambiatore di calore antideflagrante e dei relativi dati di progetto è mostrato nella Figura 7 Scambiatore di calore per acqua e glicole Dati di Progetto: Fluido Acqua e glicole Pressione di 21 bar progetto Dimensioni Φ 8 x2600 Potenza 100 kw Tensione 400 V/3ph eratura di 200 C esercizio Materiali: Mantello AISI 304 Elementi AISI 321 Riscaldanti Flangia AISI 304 Setti separatori AISI 304 Certificazione ATEX IIB T3 Figura 7 Riscaldatori antideflagranti pag. 12/14

13 RISCALDATORI SU FLANGIA E SU TAPPO ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Fluidi Statici in Zone Potenzialmente Esplosive DATI RICHIESTI PER PROGETTARE UN RISCALDATORE SU FLANGIA O SU TAPPO ANTIDEFLAGRANTI Tabella 5: dati necessari per progettare uno riscaldatore su flangia o su tappo antideflagrante Dati di progetto Note Dati Termodinamici Se il fluido non è comune, indicare le caratteristiche termodinamiche su almeno tre temperature Fluido Nota: maggiori informazioni sulle caratteristiche dei fluidi sono presenti nel dossier tecnico Informazioni Tecniche Utili Quantità fluido Volume e dimensioni serbatoio Coibentazione Pressione di progetto Pressione di esercizio max eratura di progetto eratura iniziale eratura finale o di primo avviamento impianto Installazione Tipo di connessione all impianto Ingombri Proprietà termodinamiche U.M. T1 ( C) T2 ( C) T3 ( C) Densità Kg/m3 Conducibilità termica W/(m K) Viscosità cp Calore specifico J/(kg K) Espressa in litri. Se variabile indicare min. e max Espresso in m 3 (volume) e mm (dimensioni) Specificare se il serbatoio è coibentato Espressa in bar assoluti Espressa in bar assoluti Indicare in quante ore al massimo il riscaldatore dovrà portare in temperatura il fluido. (Valutare BENE questo dato per non eccedere nella potenza finale del riscaldatore) Orizzontale / Verticale (attenzione a garantire, in questo caso che il livello minimo del fluido sia al di sopra del tratto neutro) All esterno / All interno indicare se la flangia è UNI o ANSI (riscaldatori su flangia) o la filettatura (riscaldatori su tappo) di accoppiamento all impianto Indicare ingombri massimi fuori tutto Dati elettrici Potenza installata Espressa in kw Tensione di alimentazione Espressa in Volt Tipo di collegamento Stella/ Triangolo/ Monofase Numero di stadi elettrici Protezione contatti elettrici IP 55/65 Pressacavi (se richiesti) Indicare: materiale e Φ esterno cavo alimentazione impiegato Controllo Potenza Sonda rilevazione temperatura fluido Sonda rilevazione temperatura guaina Certificazioni e Calcoli Codici di calcolo FLANGIA On/Off / SCR (Solid Control Relais) / On/Off + SCR Indicare:numero e tipo Indicare:numero e tipo VSR; AD2000; ASME VIII Certificazione ATEX NOTA: Classificazione dell area pericolosa Zona di eratura massima ammissibile (es. T3) eratura ambiente (es. -10 C + 40 C) I dati in grassetto sono indispensabili per un corretto dimensionamento del riscaldatore. Per i restanti, in assenza di indicazioni precise da parte del cliente, verranno adottati gli standard Masterwatt Riscaldatori antideflagranti pag. 13/14

14 BATTERIE ELETTRICHE ANTIDEFLAGRANTI Applicazione: Riscaldamento di Aria e Gas in Circolazione Forzata in Zone Potenzialmente Esplosive DATI NECESSARI PER UN CORRETTO DIMENSIONAMENTO DI UNA BATTERIA ELETTRICA Per progettare la batterie elettrica è necessario acquisire una serie di dati. La loro disponibilità è un pre-requisito essenziale per la definizione ottimale delle dimensioni e dei valori di potenza dell'apparecchiatura riscaldante. La Tabella 6 riporta qui di seguito i dati di progetto richiesti. Tabella 6: dati necessari per progettare una batteria elettrica Dati di progetto Note Dati Termodinamici Se il fluido non è aria e non è un gas comune, indicare le caratteristiche termodinamiche su almeno tre temperature Fluido maggiori informazioni sulle caratteristiche dei fluidi sono presenti nel dossier tecnico Informazioni Tecniche Utili Portata fluido Se variabile indicare min. e max espressa in m 3 /h Perdita di Carico max. ammissibile Espressa in mm H 2 O eratura di progetto eratura in Ingresso eratura in Uscita Tipo di batteria per canale / a cassetto Tipo di elementi riscaldanti lisci (per fluidi con polveri o particelle in sospensione) o alettati (in tutti gli altri casi) Dimensioni del canale o del cassetto Indicare le dimensioni della sezione del canale o del cassetto nonché gli ingombri massimi fuori tutto Masse da riscaldare Indicare le masse più significative dell impianto (materiali e peso) che sono riscaldate dal fluido al suo passaggio Dati elettrici Potenza installata Espressa in kw Tensione di alimentazione Espressa in Volt Tipo di collegamento Stella/ Triangolo/ Monofase Numero di stadi elettrici Protezione contatti elettrici IP 55/65 Controllo Potenza Sonda rilevazione temperatura fluido Sonda rilevazione temperatura guaina Accessori Coibentazione Pressacavi Certificazione ATEX On/Off SCR (Solid Control Relais) On/Off + SCR Indicare: numero e tipo Indicare: numero e tipo Standard Masterwatt in funzione della temperatura di esercizio Indicare: materiale e Φ esterno cavo alimentazione impiegato Apparecchi installati in zone con pericolo d esplosione ATEX Classificazione dell area pericolosa Zona di eratura massima ammissibile (es. T3) eratura ambiente (es. -10 C + 40 C) NOTA: I dati in grassetto sono indispensabili per un corretto dimensionamento del riscaldatore. Per i restanti, in assenza di indicazioni precise da parte del cliente, verranno adottati gli standard Masterwatt Riscaldatori antideflagranti pag. 14/14

DATI TECNICI (vedi anche Figura 1 e Figura 2)

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