DOSSIER Martedì, 14 luglio 2015

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1 DOSSIER Martedì, 14 luglio 2015

2 DOSSIER Martedì, 14 luglio luglio 14/07/2015 La Nuova Prima Pagina Ripartono vendite, ma chiudono imprese Aumentano le società di /07/2015 Gazzetta di Modena Pagina 14 «Un centro commerciale?» Le associazioni dicono no 2 11/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 5 CODELUPPI ALESSANDRA Moschea abusiva, Ascom incalza: «La giunta faccia delle /07/2015 La Nuova Prima Pagina Pagina 9 «Con la white list più facile individuare le imprese luglio 11/07/2015 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 5 CODELUPPI ALESSANDRA Moschea abusiva, Ascom incalza: «La giunta faccia delle /07/2015 La Nuova Prima Pagina Pagina 9 «Con la white list più facile individuare le imprese... 8

3 14 luglio 2015 La Nuova Prima Pagina La Nuova Prima Pagina Ripartono vendite, ma chiudono imprese Aumentano le società di capitale S egnali di risveglio della domanda interna, le vendite a prezzi correnti aumentano del 3 per cento nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2014 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'e mi l ia Roma gna. Questa indicazione emerge dall'indagine congiunturale sul commercio al dettaglio realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia Roma gna. Le tipologie del dettaglio E' più forte la ripresa per il dettaglio specializzato non alimentare (+4,2 per cento) e quindi per lo specializzato alimentare(+2,5 per cento), mentre con l'aumento della domanda i consumatori paiono allontanarsi da iper, super e grandi magazzini ( 1,0 per cento). La dimensione delle imprese Evidente è la relazione negativa rilevata tra l'a ndamento delle vendite e la dimensione aziendale. La ripresa è stata più ampia (+4,5 per cento) per la piccola distribuzione (da 1 a 5 addetti), ampia (+3,0 per cento) per quella media (da 6 a 19 addetti) e più contenuta (+1,0 per cento) per le imprese di maggiore dimensione (da 20 addetti in su). Il Registro delle imprese Più contenuta, prosegue la riduzione della base imprenditoriale. A fine trimestre erano attive imprese del dettaglio, lo 0,8 per cento in meno (395 unità) rispetto a un anno prima. La tendenza è negativa, ma sensibilmente più contenuta, a livello nazionale ( 0,1 per cento). Grazie anche a ll 'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, crescono rapidamente le società di capitale (+4,0 per cento) e si riducono le società di persone ( 217 unità), sulle quali gravano gli effetti della crisi e della restrizione del credito, cosi come sulle ditte individuali ( 343 unità). 1

4 13 luglio 2015 Pagina 14 Gazzetta di Modena «Un centro commerciale?» Le associazioni dicono no Gabrieli di Confesercenti: «La fase espansiva è finita, il Comune ne prenda atto» Forti perplessità da Lapam e Cna. Confcommercio: «Vediamo il progetto» di Serena Arbizzi Forti perplessità arrivano dal mondo delle associazioni di categoria dopo la notizia dell' esistenza di un progetto, già depositato in Comune, per la costruzione di un nuovo centro commerciale, senza superfici alimentari, in via dell' Industria, nell' area ricompresa tra il Borgogioioso e l' Autostrada. Tra le voci che si rincorrono sui soggetti interessati a costruire in quell' area, appare anche l' Ikea, da tempo interessata a Carpi e in particolare alla zona a ridosso dell' Autobrennero. «Forse qualcuno non ha ben chiaro cosa significa per il territorio la crisi che ha investito il commercio, per non parlare delle conseguenze del terremoto esordisce così Raul Gabrieli, presidente di Confesercenti Terre D' argine La fase espansiva della rete commerciale, e non ci stancheremo di ripeterlo, deve considerarsi esaurita. È già ampiamente pluralista e diversificata. E vale per il comune di Carpi come per l' intera provincia di Modena. Nessuno mette in dubbio prosegue Gabrieli che l' area interessata fa parte del Piano Operativo degli Investimento Commerciali, ma riteniamo sia giunto il momento anche e soprattutto alla luce della pesante flessione subita dai consumi negli ultimi sei anni, di iniziare a ragionare e riflettere sui piani urbanistici commerciali. L' area originariamente è stata destinata ad insediamenti commerciali non alimentari e tale deve rimanere in modo assoluto e senza deroghe di sorta, dato che diversi soggetti hanno mostrato il loro interesse. Dopo la deregulation del governo Monti si sta facendo passare il principio che si può aprire ovunque senza distinzione tra alimentari ed extra alimentari. Chiediamo pertanto all' amministrazione comunale che questa distinzione rimanga. Perché se da un lato non è lesiva della libertà di concorrenza, trova però un reale fondamento sul diverso impatto che le due tipologie di esercizi hanno, non solo sul contesto economico ma anche sull' urbanistica e sulla viabilità di Carpi e del suo territorio. E un pizzico di coraggio in più da parte dell' amministrazione rispetto le questioni inerenti gli insediamenti di tipo commerciale di sicuro non guasterebbe». Anche la Lapam fa sapere di provare un certo scetticismo nei confronti del nuovo insediamento commerciale. Più possibilista il presidente di Confcommercio, Tommaso Leone: «Indubbiamente nutriamo perplessità al riguardo. Però aspettiamo di vedere il progetto, prima di fasciarci la testa. Inoltre, può darsi che serva molto tempo prima che il centro commerciale venga realizzato». Fortemente perplessa invece è Barbara Bulgarelli, direttrice Cna. «Abbiamo più volte fatto opposizione anche al centro commerciale all' Appalto e ribadiamo il nostro punto di vista chiosa Bulgarelli il piccolo commercio ci rimette sempre in situazioni di questo tipo». 2

5 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Moschea abusiva, Ascom incalza: «La giunta faccia delle verifiche» E la Digos aumenta i controlli antiterrorismo: più agenti specializzati. di ALESSANDRA CODELUPPI UN' ATTENZIONE più alta verso il mondo islamico e le possibili derive integraliste, anche nella nostra città. Un' attenzione fatta di controlli, accertamenti e monitoraggi sottotraccia da parte di un nuovo gruppo di agenti. E' la mossa che sta programmando la questura di Modena sullo scacchiere del contrasto al terrorismo islamico a partire dalle sue basi: la propaganda del suo credo estremista, l' allargamento dei suoi adepti e il loro arruolamento negli eserciti stranieri della Jihad. Sulla scia di quanto previsto da una direttiva ministeriale, anche a Modena si stanno potenziando non soltanto i controlli, ma anche le forze di polizia impegnate su questo fronte: dai prossimi mesi una decina di giovani agwnti, specializzati soprattutto nella gestione delle emergenze, diventeranno operativi. Anche a Modena i controlli della Digos, coordinata dal dirigente Valeria Cesarale, si sono molto intensificati. Due sono le direzioni a cui si rivolgono gli accertamenti. Da una parte c' è un' attività di investigazione 'carsica': un lavoro di intelligence mirato a cogliere se, nei luoghi frequentati dagli islamici, ci siano soggetti che svolgono un' attività giudicata troppo radicale e contigua al sostegno ai terroristi. In questo senso c' è molta attenzione a quanto viene pubblicato sul web e sui social network, come strumento di propaganda. Dall' altra c' è il presidio nei luoghi considerati sensibili della nostra città, in primis gli edifici religiosi, soprattutto il Duomo di Modena e la Sinagoga di piazza Mazzini, quest' ultima già presidiata dai militari presenti a Modena dall' agosto 2008, attraverso l' operazione "Strade sicure'. Si farà anche più vigilanza sul territorio, con particolare cura per i luoghi più affollati. E mentre aumentano i controlli della polizia, nel negozio al piano terra di via Alassio i membri dell' associazione islamica Tekwah continuano a ritrovarsi periodicamente per la preghiera, fatto che ha indotto il condominio, rappresentato dall' amministratrice Eva Vaccari, a inviare una lettera al Comune per chiedere di cambiare la destinazione d' uso da C2 (attività commerciale) a E7 (luogo di culto) o, in alternativa, ad adoperarsi perché il contratto di affitto sia rescisso perché l' uso reale non corrisponde a quanto previsto dalle carte. La polizia municipale aveva risposto che, in seguito ai controlli fatti, non c' erano irregolarità perché la frequeentazione era limitata. Ma questa risposta non ha soddisfatto il condominio, che l' ha giudicata troppo permissiva. Abbiamo interpellato le associazioni di categoria. Massimo Malpighi, vicepresidente dell' Ascom di modena, afferma: «A malincuore constato la mancanza di visione da parte di chi, avendo a disposizione un locale commerciale, sotto un Continua > 3

6 Pagina 5 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Modena) condominio, lo ha affittato in questo modo. Se tutti cerchiamo di essere attenti è il suo monito cala anche il rischio di vedere degenerare alcune situazioni. Detto questo, mi auguro che il Comune faccia ulteriori verifiche, sperando che si trovi una soluzione con i residenti e anche nel rispetto di chi paga le tasse per mantenere la propria attività e lo fa lottanto quotidianamentte conttro la crisi. La sola polemica contro l' associazione da sola non serve, ma bisogna stare attenti a non creare precedenti in una città, come la nostra, dove certe situazioni sono sempre state gestite bene». Per Confesercenti «non spetta all' associazione, ma all' autorità competente, e quindi in questo caso al Comune, fare tuare le dovute e necessarie verifiche a riguardo, rispetto la destinazione d' uso del locale medesimo e al suo corretto e coerente utilizzo con quanto è previsto dalla normativa». CODELUPPI ALESSANDRA 4

7 Pagina 9 La Nuova Prima Pagina IN PREFETTURA Incontro con gli imprenditori. «Con la white list più facile individuare le imprese pulite» E' andata in scena ieri mattina in Prefettura l' incontro tra il prefetto Michele di Bari, assieme all' as sessore regionale all' Attivi tà produttive Palma Costi, e i rappresentanti delle associazioni di categoria Confesercenti, Lapam, Confcommercio, Cna e Rete imprese: si è parlato del funzionamento degli elenchi di aziende di fornitori di beni e servizi esenti da tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, ovvero le aziende nella white list. Nel corso del vertice, spiega una nota di viale Martiri, innanzi tutto «è stata riconosciuta l' importanza e l' ef ficacia delle innovazioni introdotte in materia antimafia con la istituzione di questo elenchi che rappresentano un evidente snellimento delle procedure e un cospicuo alleggerimento per le imprese e per le stazioni appaltanti». E Costi ha dato atto «del regime di collaborazione instaurato con la Pre fettura per il disbrigo delle pratiche relative alla ricostruzione successiva al terremoto che ha colpito la Regione nel maggio 2012, basato su sinergie che hanno consentito di stabilire relazioni utili e mettere in rete risorse e conoscenze per fronteggiare l' imponente carico di richieste "antimafia" legate agli interventi di ripristino del patrimonio immobiliare pubblico e privato». Ma soprattutto la riunione ha consentito di parlare di alcune problematiche e affrontare alcuni dubbi interpretativi, anche con riguardo alla coesistenza e alla relazione tra i settori produttivi normati dalla legge nazionale e quelli individuati dal presidente della Regione Emilia Romagna, quale commissario delegato alla ricostruzione e che hanno valore solo sui territori colpiti. Per le domande, dicono dall' uf ficio territoriale di governo, saranno «avanzati specifici quesiti al Viminale». 5

8 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Moschea abusiva, Ascom incalza: «La giunta faccia delle verifiche» E la Digos aumenta i controlli antiterrorismo: più agenti specializzati. di ALESSANDRA CODELUPPI UN' ATTENZIONE più alta verso il mondo islamico e le possibili derive integraliste, anche nella nostra città. Un' attenzione fatta di controlli, accertamenti e monitoraggi sottotraccia da parte di un nuovo gruppo di agenti. E' la mossa che sta programmando la questura di Modena sullo scacchiere del contrasto al terrorismo islamico a partire dalle sue basi: la propaganda del suo credo estremista, l' allargamento dei suoi adepti e il loro arruolamento negli eserciti stranieri della Jihad. Sulla scia di quanto previsto da una direttiva ministeriale, anche a Modena si stanno potenziando non soltanto i controlli, ma anche le forze di polizia impegnate su questo fronte: dai prossimi mesi una decina di giovani agwnti, specializzati soprattutto nella gestione delle emergenze, diventeranno operativi. Anche a Modena i controlli della Digos, coordinata dal dirigente Valeria Cesarale, si sono molto intensificati. Due sono le direzioni a cui si rivolgono gli accertamenti. Da una parte c' è un' attività di investigazione 'carsica': un lavoro di intelligence mirato a cogliere se, nei luoghi frequentati dagli islamici, ci siano soggetti che svolgono un' attività giudicata troppo radicale e contigua al sostegno ai terroristi. In questo senso c' è molta attenzione a quanto viene pubblicato sul web e sui social network, come strumento di propaganda. Dall' altra c' è il presidio nei luoghi considerati sensibili della nostra città, in primis gli edifici religiosi, soprattutto il Duomo di Modena e la Sinagoga di piazza Mazzini, quest' ultima già presidiata dai militari presenti a Modena dall' agosto 2008, attraverso l' operazione "Strade sicure'. Si farà anche più vigilanza sul territorio, con particolare cura per i luoghi più affollati. E mentre aumentano i controlli della polizia, nel negozio al piano terra di via Alassio i membri dell' associazione islamica Tekwah continuano a ritrovarsi periodicamente per la preghiera, fatto che ha indotto il condominio, rappresentato dall' amministratrice Eva Vaccari, a inviare una lettera al Comune per chiedere di cambiare la destinazione d' uso da C2 (attività commerciale) a E7 (luogo di culto) o, in alternativa, ad adoperarsi perché il contratto di affitto sia rescisso perché l' uso reale non corrisponde a quanto previsto dalle carte. La polizia municipale aveva risposto che, in seguito ai controlli fatti, non c' erano irregolarità perché la frequeentazione era limitata. Ma questa risposta non ha soddisfatto il condominio, che l' ha giudicata troppo permissiva. Abbiamo interpellato le associazioni di categoria. Massimo Malpighi, vicepresidente dell' Ascom di modena, afferma: «A malincuore constato la mancanza di visione da parte di chi, avendo a disposizione un locale commerciale, sotto un Continua > 6

9 Pagina 5 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Modena) condominio, lo ha affittato in questo modo. Se tutti cerchiamo di essere attenti è il suo monito cala anche il rischio di vedere degenerare alcune situazioni. Detto questo, mi auguro che il Comune faccia ulteriori verifiche, sperando che si trovi una soluzione con i residenti e anche nel rispetto di chi paga le tasse per mantenere la propria attività e lo fa lottanto quotidianamentte conttro la crisi. La sola polemica contro l' associazione da sola non serve, ma bisogna stare attenti a non creare precedenti in una città, come la nostra, dove certe situazioni sono sempre state gestite bene». Per Confesercenti «non spetta all' associazione, ma all' autorità competente, e quindi in questo caso al Comune, fare tuare le dovute e necessarie verifiche a riguardo, rispetto la destinazione d' uso del locale medesimo e al suo corretto e coerente utilizzo con quanto è previsto dalla normativa». CODELUPPI ALESSANDRA 7

10 Pagina 9 La Nuova Prima Pagina IN PREFETTURA Incontro con gli imprenditori. «Con la white list più facile individuare le imprese pulite» E' andata in scena ieri mattina in Prefettura l' incontro tra il prefetto Michele di Bari, assieme all' as sessore regionale all' Attivi tà produttive Palma Costi, e i rappresentanti delle associazioni di categoria Confesercenti, Lapam, Confcommercio, Cna e Rete imprese: si è parlato del funzionamento degli elenchi di aziende di fornitori di beni e servizi esenti da tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, ovvero le aziende nella white list. Nel corso del vertice, spiega una nota di viale Martiri, innanzi tutto «è stata riconosciuta l' importanza e l' ef ficacia delle innovazioni introdotte in materia antimafia con la istituzione di questo elenchi che rappresentano un evidente snellimento delle procedure e un cospicuo alleggerimento per le imprese e per le stazioni appaltanti». E Costi ha dato atto «del regime di collaborazione instaurato con la Pre fettura per il disbrigo delle pratiche relative alla ricostruzione successiva al terremoto che ha colpito la Regione nel maggio 2012, basato su sinergie che hanno consentito di stabilire relazioni utili e mettere in rete risorse e conoscenze per fronteggiare l' imponente carico di richieste "antimafia" legate agli interventi di ripristino del patrimonio immobiliare pubblico e privato». Ma soprattutto la riunione ha consentito di parlare di alcune problematiche e affrontare alcuni dubbi interpretativi, anche con riguardo alla coesistenza e alla relazione tra i settori produttivi normati dalla legge nazionale e quelli individuati dal presidente della Regione Emilia Romagna, quale commissario delegato alla ricostruzione e che hanno valore solo sui territori colpiti. Per le domande, dicono dall' uf ficio territoriale di governo, saranno «avanzati specifici quesiti al Viminale». 8