Principi generali del bilancio d'esercizio delle compagnie assicurative e del bilancio consolidato dei gruppi assicurativi.

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1 Principi generali del bilancio d'esercizio delle compagnie assicurative e del bilancio consolidato dei gruppi assicurativi 21 gennaio 2012

2 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 1

3 Ciclo economico Introduzione Schematizzazione dell'attività assicurativa Assicurato/Contraente Agente* Stipula il contratto e versa il premio Incassa, trattiene la provvigione e versa il premio alla compagnia Compagnia Ciclo finanziario Investe le disponibilità liquide Sinistro/ Scadenza Perito Compagnia Valuta il danno (se necessario) e lo liquida Paga il danno/capitale maturato * o altro canale di vendita: broker, banca, promotore finanziario, ecc. 2

4 Introduzione Il contratto di assicurazione (art c.c.) L'assicuratore, dietro pagamento del premio, si obbliga a: rivalere l'assicurato di un danno prodotto da un sinistro tenere indenne l'assicurato, entro i limiti convenuti, da quanto questi debba pagare ad un terzo pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana. La definizione di contratto di assicurazione fornisce due linee guida nell'analisi del mondo assicurativo: la definizione dei soggetti del contratto di assicurazione la distinzione dei rami vita e rami danni. 3

5 Introduzione I soggetti del contratto di assicurazione Contraente. Beneficiario. Assicurato. Assicuratore. N.B. contraente, beneficiario e assicurato possono essere lo stesso soggetto o soggetti diversi. 4

6 Introduzione I rami danni Area dell'attività assicurativa nella quale la compagnia si impegna a mantenere l'assicurato indenne dalle conseguenze economiche di eventi esterni o di risarcimenti dovute a eventi da lui colposamente causati, nei limiti previsti dalle clausole contrattuali. Elementi caratterizzanti: natura tendenzialmente annuale o pluriennale, principio mutualistico, evento indeterminato nel 'se', 'quanto' e 'quando' (o almeno uno di questi fattori), funzione indennitaria. 5

7 Introduzione I rami vita Area dell'attività assicurativa mirata a coprire le conseguenze economiche di eventi legati alla vita dell'assicurato. La principale distinzione è tra il 'caso vita' (capitali a scadenza, rendite, contratti legati a indici o fondi comuni di investimento, ecc.) e il 'caso morte', anche se in molte polizze (miste) le due coperture sono unite. Elementi caratterizzanti del caso vita: natura poliennale, principio di capitalizzazione, presenza del rischio demografico e del rischio finanziario, funzione previdenziale. Presenza di prodotti 'finanziari' (unit linked e index linked). 6

8 Introduzione Inversione del ciclo economico e finanziario La compagnia di assicurazione incassa i premi prima di sostenere esborsi per risarcimenti (Ciclo finanziario invertito) La compagnia di assicurazione registra i ricavi caratteristici prima di aver registrato i costi (Ciclo economico invertito)...quindi La compagnia ha una grande massa di liquidità da investire, attività che però non è libera da vincoli essendo questo denaro a copertura dei suoi impegni verso gli assicurati / beneficiari. Per la compagnia i ricavi sono sostanzialmente di natura certa, mentre i costi tecnici sono principalmente stimati. Anche i costi non strettamente legati a prestazioni assicurative (come le spese generali e di amministrazione) devono essere precisamente stimati perché vanno caricati sui premi prima del loro sostenimento. Come conseguenze di queste peculiarità: Il bilancio delle compagnie è fortemente stimato, le voci tecniche dall'importo non oggettivamente definibile hanno un peso decisamente preponderante L'intervento normativo è molto articolato e specifico Vi è una forte necessità di controllo da parte di un'authority pubblica. 7

9 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 8

10 La normativa di riferimento I principi contabili Non esistono principi contabili statuiti dalle professioni per il settore assicurativo ma i principi contabili di riferimento sono stabiliti dalla normativa civilistica. La normativa civilistica specifica per le imprese di assicurazione è sempre da ritenersi subordinata ai principi generali di redazione del bilancio stabiliti dal Codice Civile (D.Lgs. 173/97, artt. 7 e 8 come da rimando del 'Codice Assicurazioni' D.Lgs. 209/2005). Regolamento ISVAP n. 22 emanato il 4 aprile 2008 il cui obiettivo è la razionalizzazione delle molteplici norme emanate in tema di bilancio d'esercizio e relazioni semestrali da ISVAP (es: schemi di bilancio allegati al D.Lgs. 173/97, Provv G, Provv /1997). 9

11 La normativa di riferimento Normativa civilistica In data 7 settembre 2005 con il D.Lgs. n. 209 è stato approvato il Codice delle Assicurazioni Private che prevede il riassetto normativo delle disposizioni in materia di assicurazioni private. Tale Codice è entrato in vigore a partire dal 1 gennaio Principali abrogazioni del D.Lgs. n.209: D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 174 D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 175 D.Lgs. 26 maggio 1997, n. 173, ad eccezione degli articoli 2, 4, 5, 14, 15, 16, commi da 1 a 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30, 31, commi 2, 3 e 4, 38, 40, 41, 42, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55 e 56 D.Lgs. 17 aprile 2001, n Il Regolamento ISVAP n. 22 emanato il 4 aprile 2008 stabilisce gli schemi obbligatori di stato patrimoniale e di conto economico per le compagnie di assicurazione e riassicurazione. Il bilancio (Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota integrativa) deve essere corredato dalla relazione degli amministratori sull'andamento della gestione. 10

12 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 11

13 Disposizioni di carattere generale Il Regolamento ISVAP n. 22 del 4 aprile 2008 interpreta ed integra le disposizioni previste dal D.Lgs. 209/2005 e sono strutturate come segue: Disposizioni di carattere generale Bilancio d'esercizio, relazione semestrale e piano dei conti Disposizioni attuative del decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 173 Revisione contabile Disposizioni transitorie e finali. 12

14 Disposizioni di carattere generale Il bilancio d'esercizio è un documento di sintesi dell'attività sociale e rappresenta il principale strumento informativo sull'azienda per gli azionisti, i creditori, i dipendenti, lo Stato e tutti gli altri portatori di interesse. Per questa ragione esso deve essere predisposto in modo da essere di concreta utilità per il maggior numero possibile di destinatari. A tal fine il bilancio deve essere redatto in base a postulati, criteri, procedure di contabilizzazione, valutazione e classificazione che permettano allo stesso di dare una periodica e attendibile conoscenza del risultato economico e della situazione patrimoniale dell'impresa. 13

15 Disposizioni di carattere generale Il Regolamento ISVAP n. 22/2008 reca le disposizioni e gli schemi per la redazione del bilancio di esercizio e della relazione semestrale delle imprese di assicurazione e riassicurazione che non utilizzano i principi contabili internazionali IAS/IFRS e che, pertanto, continuano ad essere disciplinate dal decreto legislativo 26 maggio 1997, n L'impresa redige: lo stato patrimoniale e il conto economico secondo gli schemi di cui all'allegato 1 del Regolamento; la nota integrativa al bilancio di esercizio e gli allegati di nota integrativa secondo gli schemi e le disposizioni di cui all'allegato 2 del Regolamento; il rendiconto finanziario, da allegare al bilancio di esercizio, in forma libera. Il bilancio d'esercizio è corredato di una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della società. Il bilancio d'esercizio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell'esercizio. 14

16 Disposizioni di carattere generale Nella redazione del bilancio sono osservate le disposizioni di cui all'art bis del Codice Civile. Le modalità di tenuta del sistema contabile devono consentire il raccordo con i conti di bilancio. Con proprio provvedimento l'isvap stabilisce il piano dei conti che le imprese devono adottare nella loro gestione. Per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico è indicato l'importo della voce corrispondente dell'esercizio precedente. Quando le voci dell'esercizio precedente non sono comparabili con quelle dell'esercizio di riferimento sono effettuati i necessari adattamenti. In ogni caso, la non comparabilità e l'eventuale adattamento o l'impossibilità dello stesso sono segnalati e commentati nella nota integrativa. Sono vietati compensi di partite. Il bilancio è redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro. È consentita la tenuta di una contabilità plurimonetaria. 15

17 Disposizioni di carattere generale Le attività e le passività dello stato patrimoniale sono classificate, rispettivamente, secondo il criterio della liquidità e della esigibilità. Più precisamente, le prime sono ordinate secondo il grado crescente di liquidità, mentre le seconde sono ordinate secondo il grado crescente di esigibilità. I valori delle attività sono esposti al netto dei valori di rettifica (fondi ammortamento, fondo rischi su crediti, etc.). I valori delle riserve tecniche, esposti nel passivo dello stato patrimoniale, sono esposti al netto delle cessioni in riassicurazione. 16

18 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 17

19 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La struttura dello stato patrimoniale Lo schema di stato patrimoniale è illustrato nell'allegato 1 del Regolamento ISVAP n. 22/2008. Sia le attività che le passività sono ordinate in macroclassi (lettera maiuscola), classi (numero romano), voci (numero arabo) e sottovoci (lettera minuscola). ATTIVO PASSIVO A. CREDITI VERSO SOCI PER CAPITALE SOCIALE A. PATRIMONIO NETTO SOTTOSCRITTO NON VERSATO B. ATTIVI IMMATERIALI B. PASSIVITA' SUBORDINATE C. INVESTIMENTI C. RISERVE TECNICHE D. INVESTIMENTI A BENEFICIO DI ASSICURATI DEI RAMI VITA I D. RISERVE TECNICHE ALLORCHE' IL RISCHIO QUALI NE SOPPORTANO IL RISCHIO E DERIVANTI DALLA DELL'INVESTIMENTO E' SOPPORTATO DAGLI ASSICURATI E GESTIONE DEI FONDI PENSIONE RISERVE DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE D bis. RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI E. FONDI PER RISCHI E ONERI E. CREDITI F. DEPOSITI RICEVUTI DA RIASSICURATORI F. ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO G. DEBITI E ALTRE PASSIVITA' G. RATEI E RISCONTI H. RATEI E RISCONTI 18

20 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La macro-struttura dell'attivo La struttura dell'attivo riguarda le grandi categorie di valori, a loro volta analizzate in classi e sottoclassi. La struttura base ha riguardo alla composizione dell'attivo in termini di attività immobilizzate e di attività disponibili e liquide: Attività immobilizzate: sono espressione di investimenti di risorse effettuate dalle imprese di assicurazione in vista dell'ottenimento di flussi di risultati o di servizi distribuiti su periodi pluriennali più o meno estesi. La loro utilità, quindi, è di durata pluriennale Attività disponibili: esprimono impieghi di risorse a breve, ossia impieghi che mostrano cicli di svolgimento di durata inferiore all'anno Attività liquide: sono costituite dai mezzi monetari a disposizione e servono all'impresa di assicurazione per far fronte gli sfasamenti temporali tra entrate e uscite. 19

21 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema dello stato patrimoniale attivo (1/2) ripo rto A. CREDITI VERSO SOCI PER CAPITALE SOCIALE SOTTOSCRITTO NON VERSATO 1 di cui capitale richiamato 2 B. ATTIVI IMMATERIALI 1. Provvigioni di acquisizione da ammortizzare a) rami vita 3 b) rami danni Altre spese di acquisizione 6 3. Costi di impianto e di ampliamento 7 4. Avviamento 8 5. Altri costi pluriennali 9 10 C. INVESTIMENTI I - Terreni e fabbricati 1. Immobili destinati all'esercizio dell'impresa Immobili ad uso di terzi Altri immobili Altri diritti reali Immobilizzazioni in corso e acconti II - Investimenti in imprese del gruppo ed in altre partecipate 1. Azioni e quote di imprese: a) controllanti 17 b) controllate 18 c) consociate 19 d) collegate 20 e) altre Obbligazioni emesse da imprese: a) controllanti 23 b) controllate 24 c) consociate 25 d) collegate 26 e) altre Finanziamenti ad imprese: a) controllanti 29 b) controllate 30 c) consociate 31 d) collegate 32 e) altre C. INVESTIMENTI (segue) III - Altri investimenti finanziari 1. Azioni e quote a) Azioni quotate 36 b) Azioni non quotate 37 c) Quote Quote di fondi comuni di investimento Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso a) quotati 41 b) non quotati 42 c) obbligazioni convertibili Finanziamenti a) prestiti con garanzia reale 45 b) prestiti su polizze 46 c) altri prestiti Quote in investimenti comuni Depositi presso enti creditizi Investimenti finanziari diversi IV - Depositi presso imprese cedenti D. INVESTIMENTI A BENEFICIO DI ASSICURATI DEI RAMI VITA I QUALI NE SOPPORTANO IL RISCHIO E DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE I - Investimenti relativi a prestazioni connesse con fondi di investimento e indici di mercato55 II - Investimenti derivanti dalla gestione dei fondi pensione D bis. RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI I - RAMI DANNI 1. Riserva premi Riserva sinistri Riserva per partecipazioni agli utili e ristorni Altre riserve tecniche II - RAMI VITA 1. Riserve matematiche Riserva premi delle assicurazioni complementari Riserva per somme da pagare Riserva per partecipazione agli utili e ristorni Altre riserve tecniche Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione da riportare da riportare 20

22 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema dello stato patrimoniale attivo (2/2) ripo rto E. CREDITI I - Crediti, derivanti da operazioni di assicurazione diretta, nei confronti di: 1. Assicurati a) per premi dell'esercizio 71 b) per premi degli es. precedenti Intermediari di assicurazione Compagnie conti correnti Assicurati e terzi per somme da recuperare II - Crediti, derivanti da operazioni di riassicurazione, nei confronti di: 1. - Imprese Compagnie collegate di assicurazione e riassicurazione Imprese Intermediari con di cui riassicurazione l'impresa di assicurazione III - Altri crediti F. ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO I - Attivi materiali e scorte: 1. Mobili, macchine d'ufficio e mezzi di trasporto interno Beni mobili iscritti in pubblici registri Impianti e attrezzature Scorte e beni diversi II - Disponibilità liquide 1. Depositi bancari e c/c postali Assegni e consistenza di cassa III - Azioni o quote proprie 91 IV - Altre attività 1. Conti transitori attivi di riassicurazione Attività diverse G. RATEI E RISCONTI 1. Per interessi Per canoni di locazione Altri ratei e risconti TOTALE ATTIVO

23 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio B.I. - Provvigioni di acquisizione da ammortizzare Il conto accoglie la parte residua da ammortizzare delle provvigioni di acquisizione liquidate anticipatamente al momento della sottoscrizione di contratti pluriennali, con riferimento all'intera durata degli stessi. Comprende altresì le sovrapprovvigioni e/o i rappels costituenti oneri ad utilità pluriennale, imputabili ai richiamati contratti, che vengono riconosciute esclusivamente al raggiungimento di obiettivi di produttività. Il D.Lgs n. 173/97 stabilisce che le provvigioni di acquisizione liquidate anticipatamente al momento della sottoscrizione del contratto possono essere imputate interamente all'esercizio ovvero essere ammortizzate entro il periodo massimo della durata dei contratti. Nei rami vita l'ammortamento deve essere effettuato nei limiti dei caricamenti presenti in tariffa. 22

24 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C. - Investimenti C.I Terreni e fabbricati - Le unità immobiliari utilizzate promiscuamente dall'impresa e da terzi sono attribuite pro quota alle singole categorie interessate secondo i rispettivi valori o corretti metodi di ripartizione. C.II Investimenti in imprese del gruppo ed in altre partecipate - L'inserimento nella classe Investimenti in imprese del gruppo ed in altre partecipate deriva esclusivamente dalla sussistenza della relazione di gruppo (controllanti, controllate, consociate) o partecipativa (collegate o altre partecipate), a prescindere dal carattere durevole o non durevole o da qualsiasi altro criterio di classificazione. L'attribuzione alle singole voci è effettuata sulla base della situazione che tali investimenti presentano a fine esercizio. E' data specifica evidenza dei titoli quotati e non quotati mediante appositi sottoconti. C.III Altri investimenti finanziari - Negli Altri investimenti finanziari sono compresi gli investimenti diversi da quelli di cui alla classe C.II. C.IV Depositi presso imprese cedenti - Comprende i depositi in contanti costituiti presso le imprese cedenti o presso terzi in relazione a rischi assunti in riassicurazione, a seguito di trattenuta effettuata dalle cedenti stesse sulla base delle condizioni contrattuali. Non è consentita la compensazione tra crediti e debiti di conto deposito nonché tra questi e crediti e debiti di conto corrente neppure nei riguardi del medesimo contraente.il conto evidenzia mediante appositi sottoconti i depositi presso ciascuna impresa cedente. Nel caso di rinvio all'esercizio successivo delle operazioni di accettazione e retrocessione avvenute nell'esercizio mediante l'utilizzo dei conti transitori di riassicurazione, occorre ugualmente iscrivere nella voce in oggetto le risultanze degli ultimi documenti pervenuti, non essendo ammesso il rinvio della contabilizzazione delle poste patrimoniali. 23

25 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio E.I. - Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta La voce comprende i crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta nei confronti di: Assicurati, Intermediari di assicurazione; Compagnie conti correnti; Assicurati e terzi per somme da recuperare. 24

26 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio E.I. - Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 1. Assicurati a. Per premi dell'esercizio b. Per premi degli esercizi precedenti Per i rami danni i conti accolgono i premi scaduti non ancora riscossi, purché effettivamente dovuti dagli assicurati e di sicura esigibilità. Per i rami vita i conti accolgono i premi scaduti non ancora riscossi, ritenuti esigibili in base ad una prudente valutazione. L' iscrizione di tali crediti, se riferiti a premi di annualità successive, è comunque consentita nel limite massimo di dodici mesi. Detti crediti sono esposti al netto dell'imposta a carico degli assicurati che diviene applicabile nella misura in cui sia riscosso o altrimenti soddisfatto il premio. L'iscrizione deve avvenire secondo il presumibile valore di realizzazione, tenendo conto delle esperienze acquisite negli esercizi precedenti e delle evidenze rilevate dagli strumenti gestionali (es serie storica degli incassi, ageing, ). 25

27 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio E.I. - Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 2. Intermediari di assicurazione Il conto accoglie i crediti verso: agenti (compresi quelli cessati dall'incarico), brokers ed altri intermediari di assicurazione, risultanti dai saldi di rendiconto derivanti da operazioni di assicurazione diretta agenti subentranti per rivalsa indennizzi corrisposti ad agenti cessati agenti per contributi alla Cassa pensione agenti professionisti ed alla Cassa previdenza agenti. 26

28 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio E.I. - Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 3. Compagnie conti correnti Il conto comprende, tra l'altro, i crediti risultanti dai saldi dei conti correnti per: rapporti di coassicurazione rapporti derivanti dalla partecipazione alla Convenzione di Indennizzo Diretto (CID) o alla CARD rapporti posti in essere con altre imprese di assicurazione per prestazioni di servizi. Tutti i crediti ed i debiti di conto corrente di pronta liquidità verso la stessa controparte sono compensati. Il risultato è iscritto tra i crediti o i debiti in relazione al segno. 27

29 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio E.I. - Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 4. Assicurati e terzi per somme da recuperare Il conto accoglie i recuperi da effettuarsi, sulla base delle condizioni contrattuali, nei confronti di assicurati o di terzi relativamente a sinistri per i quali sia stato effettuato il pagamento dell'indennizzo. Tali crediti si riferiscono principalmente alle franchigie ed alle rivalse. 28

30 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio E.II. - Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione Si distinguono i crediti vantati nei confronti di: Compagnie di assicurazione e riassicurazione; Intermediari di riassicurazione. 1. Compagnie di assicurazione e riassicurazione Il conto accoglie i crediti risultanti dai saldi dei conti correnti accesi nei confronti di imprese di assicurazione e riassicurazione I crediti e debiti di conto corrente di pronta liquidità verso la stessa controparte sono compensati. Il risultato è iscritto tra i crediti ed i debiti in relazione al segno. 2. Intermediari di riassicurazione Il conto accoglie i crediti nei confronti degli intermediari derivanti dal rapporto diretto con i medesimi. 29

31 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La macro-struttura del passivo Analogamente a quanto visto per la struttura dell'attivo, anche la struttura del passivo riguarda le grandi categorie di valori, a loro volta analizzate in classi e sottoclassi. Le voci del passivo che hanno maggiore importanza nello stato patrimoniale dell'impresa di assicurazione sono quelle riguardanti le riserve tecniche (macroclasse C. del passivo), distinte tra rami danni (C.I) e rami vita (C.II). 30

32 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema dello stato patrimoniale passivo e patrimonio netto (1/2) ripo rto A. PATRIMONIO NETTO I - Capitale sociale sottoscritto o fondo equivalente 101 II - Riserva da sovrapprezzo di emissione 102 III - Riserve di rivalutazione 103 IV - Riserva legale 104 E. FONDI PER RISCHI E ONERI 1. Fondi per trattamenti di quiescenza ed obblighi simili Fondi per imposte Altri accantonamenti V - Riserve statutarie 105 VI - Riserve per azioni proprie e della controllante 106 VII - Altre riserve 107 VIII - Utili (perdite) portati a nuovo 108 IX - Utile (perdita) dell'esercizio B. PASSIVITA' SUBORDINATE 111 C. RISERVE TECNICHE I II - RAMI DANNI 1. Riserva premi Riserva sinistri Riserva per partecipazione agli utili e ristorni Altre riserve tecniche Riserve di perequazione RAMI VITA 1. Riserve matematiche Riserva premi delle assicurazioni complementari Riserva per somme da pagare Riserva per partecipazione agli utili e ristorni Altre riserve tecniche D. RISERVE TECNICHE ALLORCHE' IL RISCHIO DELL'INVESTIMENTO E' SOPPORTATO DAGLI ASSICURATI E RISERVE DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE I - Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato 125 II - Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione F. DEPOSITI RICEVUTI DA RIASSICURATORI 132 G. DEBITI E ALTRE PASSIVITA' I - Debiti, derivanti da operazioni di assicurazione diretta, nei confronti di: 1. Intermediari di assicurazione Compagnie conti correnti Assicurati per depositi cauzionali e premi Fondi di garanzia a favore degli assicurati II - Debiti, derivanti da operazioni di riassicurazione, nei confronti di: 1. Compagnie di assicurazione e riassicurazione Intermediari di riassicurazione III - Prestiti obbligazionari 141 IV - Debiti verso banche e istituti finanziari 142 V - Debiti con garanzia reale 143 VI - Prestiti diversi e altri debiti finanziari 144 VII - Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 145 VIII - Altri debiti 1. Per imposte a carico degli assicurati Per oneri tributari diversi Verso enti assistenziali e previdenziali Debiti diversi IX - Altre passività 1. Conti transitori passivi di riassicurazione Provvigioni per premi in corso di riscossione Passività diverse da riportare da riportare 31

33 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema dello stato patrimoniale passivo e patrimonio netto (2/2) ripo rto H. RATEI E RISCONTI 1. Per interessi Per canoni di locazione Altri ratei e risconti TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

34 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema dello stato patrimoniale garanzie, impegni e conti d'ordine GARANZIE, IMPEGNI E ALTRI CONTI D'ORDINE I - Garanzie prestate 1. Fidejussioni Avalli Altre garanzie personali 163 II 4. Garanzie reali Garanzie ricevute 1. Fidejussioni Avalli Altre garanzie personali Garanzie reali 168 III - Garanzie prestate da terzi nell'interesse dell'impresa 169 IV - Impegni 170 V - Beni di terzi 171 VI - Attività di pertinenza dei fondi pensione gestiti in nome e per conto di terzi 172 VII - Titoli depositati presso terzi 173 VIII - Altri conti d'ordine

35 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche La macroclasse accoglie le riserve tecniche costituite in conformità agli articoli 36 e 37 (lavoro diretto) e 64 (lavoro indiretto) del D.Lgs. 209/2005 (Codice delle Assicurazioni). Le riserve tecniche si riferiscono distintamente ai rami danni e ai rami vita: Rami danni: 1 Riserva premi 2 Riserva sinistri 3 Riserva per partecipazione agli utili e ristorni 4 Altre riserve tecniche 5 Riserve di perequazione. Rami vita: 1 Riserve matematiche 2 Riserva premi delle assicurazioni complementari 3 Riserva per somme da pagare 4 Riserva per partecipazione agli utili e ristorni 5 Altre riserve tecniche. 34

36 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 1. Riserva Premi Il conto accoglie la riserva premi, costituita dalle due componenti riserva per frazioni di premi e riserva per rischi in corso nonché le riserve integrative della riserva per frazioni di premi, di cui all'art. 37, comma 4, del decreto e al titolo II, capo I, del Regolamento ISVAP n. 16 del 4 marzo In particolare le imprese che esercitano l'assicurazione delle cauzioni, della grandine, delle altre calamità naturali e dei danni derivanti dalla energia nucleare sono tenute ad integrare la riserva per frazioni di premi in relazione alla natura particolare dei rischi stessi. La costituzione della riserva per rischi in corso va effettuata per ramo ed è obbligatoria in presenza dei presupposti di cui al citato Regolamento ISVAP n.16 ex art. 9 e quindi nella misura in cui l'importo da accantonare superi quello della riserva per frazioni di premi e le rate di premio che saranno esigibili nell'esercizio successivo. 35

37 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 1. Riserva Premi Per frazioni di premi (pro-rata temporis) Criterio della ripartizione temporale del premio per anno di competenza. Calcolo analitico contratto per contratto sulla base dei premi lordi contabilizzati, al netto delle spese di acquisizione (provvigioni di acquisizione, altre spese dirette di acquisizione e, per i costi pluriennali, l'eventuale quota di ammortamento relativa all'esercizio). Non sono deducibili le provvigioni di incasso! In alternativa al pro-rata temporis, possibilità di calcolarla utilizzando il metodo forfettario (solo se il risultato è una riserva superiore e in un range del 2%). 36

38 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 1. Riserva Premi Riserva per rischi in corso La finalità è quella di non far gravare sugli esercizi successivi le eventuali conseguenze economiche negative dei contratti stipulati nell'esercizio Il principio generale della prudenza richiede infatti che non vengano rinviate agli esercizi futuri perdite già note al momento della redazione del bilancio In altri termini, gli esercizi futuri dovranno chiudere almeno in pareggio la gestione dei contratti stipulati entro il 31 dicembre dell'esercizio precedente La presenza della componente di riserva premi per rischi in corso è indicativa di un mancato equilibrio tecnico nel ramo. 37

39 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 1. Riserva Premi Riserva per rischi in corso Può essere calcolata con un criterio: 'analitico', considerando n. di contratti, frequenza, costo medio stimato dei sinistri (poco utilizzato) 'empirico', considerando il rapporto sinistri/premi di competenza della generazione corrente e depurando i premi emessi della percentuale di abbattimento della riserva premi (comunemente utilizzato). Metodo empirico: il costo dei sinistri futuri viene stimato applicando il loss ratio della generazione corrente alla somma della riserva per frazioni di premi con le rate a scadere (entrambe al netto dell'effetto provvigionale). La differenza tra tale valore e la prima componente della riserva premi, maggiorata delle rate a scadere, individua l'accantonamento necessario ovvero la sufficienza della riserva per frazioni di premi. 38

40 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Il conto accoglie la riserva per sinistri avvenuti e denunciati e la riserva per sinistri avvenuti, ma non ancora denunciati alla data di chiusura dell'esercizio, di cui all'art. 37, commi 5 e 6, del D.Lgs. 209/2005 e al titolo II, capo II, del Regolamento ISVAP n. 16 del 4 marzo 2008 (IBNR). Non possono essere dedotte le somme da recuperare nei confronti di assicurati e terzi per sinistri riservati (rivalse, franchigie, ecc.). 39

41 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri - Caratteristiche Stanziamento per sinistri avvenuti nell'esercizio o in quelli precedenti ma non ancora liquidati (sinistri aperti alla fine dell'esercizio), in base al previsto costo comprensivo delle spese di liquidazione e di gestione. Valutazione a costo ultimo, per tenere conto di tutti i futuri oneri prevedibili. Valutazione separata di ciascun sinistro (metodo dell'inventario) o valutazione mediante il criterio del costo medio applicato a gruppi di sinistri omogenei e numerosi, per la sola generazione corrente e ad esclusione dei rami credito e cauzione. Al metodo dell'inventario si deve affiancare (soprattutto per i rami RCA e RCG, c.d. long tail ) un'impostazione statistico-attuariale. Assimilabile ad un inventario negativo. 40

42 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Concetto di costo ultimo Il valore della riserva sinistri a costo ultimo deve essere il risultato di una valutazione tecnica complessa multifase: una prima fase che trova il suo completamento con la redazione delle stime di inventario delle singole pratiche ad opera degli uffici liquidativi (ovvero, per i sinistri della generazione corrente, con l'individuazione del costo medio) una seconda fase, affidata alle strutture direzionali della compagnia, caratterizzata dall'analisi e controllo dei dati inventariali, dall'analisi degli smontamenti e dall'impiego di metodologie statistico-attuariali per ottenere l'ammontare della riserva sinistri ragionevolmente più prossimo al costo ultimo una terza fase in cui l'impresa procede ad allocare il costo ultimo per generazione e a ripartirlo sui singoli sinistri (anche ai fini delle registrazioni sul relativo repertorio di legge). 41

43 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Definizione di sinistro Evento produttivo di un danno in capo all'assicurato o a terzi. Diretto o indiretto. Patrimoniale o non patrimoniale. Che fa insorgere l'obbligo alla controprestazione da parte dell'assicuratore. 42

44 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Sinistri denunciati La denuncia è l'atto mediante il quale il sinistro viene comunicato alla compagnia. Problematiche connesse: contabilizzazione copertura competenza (IBNR). 43

45 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Evoluzione dei sinistri denunciati Senza seguito. Liquidati totalmente (chiusi). Riservati. Liquidati parzialmente. Riaperti. 44

46 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Sinistri liquidati Esborso complessivo a fronte di danni definiti nell'ammontare e riferiti a sinistri denunciati nell'esercizio o in esercizi precedenti. Fattori da considerare: perizie spese di liquidazione tenuta della riserva sinistri (run-off). 45

47 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Sinistri senza seguito Sinistri chiusi senza pagamento da parte della compagnia. Problemi prescrizione del sinistro politiche di bilancio possibili riaperture. 46

48 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Sinistri riaperti Sinistri definiti in esercizi precedenti per: liquidazioni ritenute a chiusura sinistro passaggi a senza seguito che vengono nuovamente riaperti a seguito di successive richieste da parte del danneggiato. Problemi: politiche di bilancio pagamenti parziali. 47

49 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 2. Riserva Sinistri Riserva per sinistri tardivi Comunemente denominati IBNR incurred but not reported, sono i sinistri avvenuti nell'esercizio in chiusura ma non ancora denunciati. Il fenomeno dei sinistri tardivi richiede un accantonamento integrativo alla riserva sinistri (a copertura dei danni non ancora denunciati al momento della stesura del bilancio). Analisi del trend storico dell'incidenza dei sinistri tardivi sul totale dei sinistri denunciati. Analisi della variazioni eventualmente intervenute nei processi di ricevimento e gestione delle denunce. 48

50 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche I - RAMI DANNI 5. Riserve di Perequazione Il conto accoglie le riserve accantonate in virtù di disposizioni legislative o regolamentari allo scopo di perequare le fluttuazioni del tasso dei sinistri negli anni futuri o di coprire rischi particolari secondo le modalità di determinazione di cui all'art. 37,comma 7, del D.Lgs. 209/2005 e alle relative disposizioni attuative. 49

51 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio C Riserve tecniche II - RAMI VITA 1. Riserve Matematiche Riserve Matematiche: son legate alle polizze di capitalizzazione, in cui la natura pluriennale del rapporto comporta per le compagnie l'obbligo di rilevare l'impegno maturato verso gli assicurati cui deve dare adeguata copertura. Può esser altresì definita come la differenza tra il valore degli impegni dell'impresa verso gli assicurati ed il valore attuale degli impegni degli assicurati verso l'impresa assicuratrice. 50

52 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio D Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione Si distinguono le seguenti due categorie: riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento ed indici di mercato riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione. Tali riserve sono strettamente connesse agli investimenti di cui alla macroclasse D dell'attivo. 51

53 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La macro-struttura del conto economico Lo schema di conto economico è illustrato nell'allegato 1 del Regolamento ISVAP n. 22/2008. Il conto economico del bilancio delle imprese di assicurazione ha una struttura scalare, articolata al suo interno in tre sottosintesi, riferite rispettivamente a: Conto tecnico dei rami danni, i cui valori definiscono nel loro insieme la sintesi dei componenti positivi e negativi del risultato economico riguardanti le assicurazioni danni Conto tecnico dei rami vita, i cui valori definiscono nel loro insieme la sintesi dei componenti positivi e negativi del risultato economico riguardanti le assicurazioni vita Conto non tecnico, che ha la funzione di aggregare i risultati dei conti tecnici dei rami danni e dei rami vita e di integrare gli stessi con gli altri componenti positivi e negativi del risultato economico, non specificatamente attribuibili alle gestioni tecniche, per giungere alla determinazione dell'utile o della perdita d'esercizio. 52

54 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La macro-struttura del conto economico: il trasferimento della quota dell'utile degli investimenti nei rami danni e nei rami vita Nel ramo vita, gli utili degli investimenti vengono inseriti nel conto tecnico, considerando: il carattere fortemente finanziario cui è improntato il business dell'assicurazione vita la presenza nel conto tecnico della variazione delle riserve matematiche, che si incrementano anche per la parte di proventi da investimenti riconosciuti agli assicurati. In considerazione del fatto che non tutti i proventi finanziari potrebbero essere stati generati dagli investimenti a copertura delle riserve, la struttura del conto tecnico dei rami vita prevede che una quota dell'utile degli investimenti possa essere trasferita al conto non tecnico. I criteri per la determinazione della quota sono individuati attraverso il Regolamento n. 22 del 4 aprile 2008 da parte dell'isvap. Nel ramo danni, gli utili degli investimenti sono esclusi dal conto tecnico, considerando: il carattere funzionale che l'attività finanziaria dovrebbe avere nella gestione delle compagnie danni la limitata correlazione tra la variazione delle riserve sinistri, presenti nel conto tecnico danni, e i proventi da investimenti In considerazione del fatto che l'eventuale attualizzazione dei premi (insita nella determinazione della tariffa) viene considerata nel conto tecnico danni, la struttura dello stesso prevede che una quota dell'utile degli investimenti possa essere trasferita dal conto non tecnico al conto tecnico. I criteri per la determinazione della quota sono individuati con il Regolamento n. 22 del 4 aprile 2008 da parte dell'isvap. 53

55 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema del conto economico conto tecnico dei rami danni I. CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI 1. PREMI DI COMPETENZA, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE a) Premi lordi contabilizzati 1 b) (-) Premi ceduti in riassicurazione 2 c) Variazione dell'importo lordo della riserva premi 3 d) Variazione della riserva premi a carico dei riassicuratori (+) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA DAL CONTO NON TECNICO (VOCE III. 6) 6 3. ALTRI PROVENTI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE 7 4. ONERI RELATIVI AI SINISTRI, AL NETTO DEI RECUPERI E DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE a) Importi pagati aa) Importo lordo 8 bb) (-) quote a carico dei riassicuratori 9 10 b) Variazione dei recuperi al netto delle quote a carico dei riassicuratori aa) Importo lordo 11 bb) (-) quote a carico dei riassicuratori c) Variazione della riserva sinistri aa) Importo lordo 14 bb) (-) quote a carico dei riassicuratori VARIAZIONE DELLE ALTRE RISERVE TECNICHE, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE RISTORNI E PARTECIPAZIONI AGLI UTILI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE SPESE DI GESTIONE: a) Provvigioni di acquisizione 20 b) Altre spese di acquisizione 21 c) Variazione delle provvigioni e delle altre spese di acquisizione da ammortizzare 22 d) Provvigioni di incasso 23 e) Altre spese di amministrazione 24 f) (-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori ALTRI ONERI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE VARIAZIONE DELLE RISERVE DI PEREQUAZIONE RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI (Voce III. 1) 29 54

56 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema del conto economico conto tecnico dei rami vita e conto non tecnico (1/2) II. CONTO TECNICO DEI RAMI VITA 7. RISTORNI E PARTECIPAZIONI AGLI UTILI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE PREMI DELL'ESERCIZIO, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE: 8. SPESE DI GESTIONE: a) Premi lordi contabilizzati 30 a) Provvigioni di acquisizione 66 b) (-) premi ceduti in riassicurazione PROVENTI DA INVESTIMENTI: a) Proventi derivanti da azioni e quote 33 b) Proventi derivanti da altri investimenti: (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 34 ) aa) da terreni e fabbricati 35 bb) da altri investimenti (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 38 ) c) Riprese di rettifiche di valore sugli investimenti 39 d) Profitti sul realizzo di investimenti 40 (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 41 ) PROVENTI E PLUSVALENZE NON REALIZZATE RELATIVI A INVESTIMENTI A BENEFICIO DI ASSICURATI I QUALI NE SOPPORTANO IL RISCHIO E A INVESTIMENTI DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE 43 b) Altre spese di acquisizione 67 c) Variazione delle provvigioni e delle altre spese di acquisizione da ammortizzare 68 d) Provvigioni di incasso 69 e) Altre spese di amministrazione 70 f) (-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI: a) Oneri di gestione degli investimenti e interessi passivi 73 b) Rettifiche di valore sugli investimenti 74 c) Perdite sul realizzo di investimenti ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI E MINUSVALENZE NON REALIZZATE RELATIVI A INVESTIMENTI A BENEFICIO DI ASSICURATI I QUALI NE SOPPORTANO IL RISCHIO E A INVESTIMENTI DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE ALTRI ONERI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE ALTRI PROVENTI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE ONERI RELATIVI AI SINISTRI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE: a) Somme pagate 12.(-) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA AL CONTO NON TECNICO (voce III. 4) RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI VITA (Voce III. 2) 80 aa) Importo lordo 45 bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori b) Variazione della riserva per somme da pagare III. CONTO NON TECNICO aa) Importo lordo 48 bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI (voce I. 10) VARIAZIONE DELLE RISERVE MATEMATICHE E DELLE ALTRE RISERVE TECNICHE, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE a) Riserve matematiche: aa) Importo lordo 52 bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori b) Riserva premi delle assicurazioni complementari: aa) Importo lordo 55 bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori c) Altre riserve tecniche aa) Importo lordo 58 bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori d) Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti dalla gestione dei fondi pensione aa) Importo lordo RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI VITA (voce II. 13) PROVENTI DA INVESTIMENTI DEI RAMI DANNI: a) Proventi derivanti da azioni e quote 83 (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 84 ) b) Proventi derivanti da altri investimenti: aa) da terreni e fabbricati 85 bb) da altri investimenti (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 88 ) c) Riprese di rettifiche di valore sugli investimenti 89 d) Profitti sul realizzo di investimenti 90 (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 91 ) 92 bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori

57 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Lo schema del conto economico conto tecnico dei rami vita e conto non tecnico (2/2) 4. (+) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA DAL CONTO TECNICO DEI RAMI VITA (voce II. 12) ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI DEI RAMI DANNI: a) Oneri di gestione degli investimenti e interessi passivi 94 b) Rettifiche di valore sugli investimenti 95 c) Perdite sul realizzo di investimenti (-) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA AL CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI (voce I. 982) 7. ALTRI PROVENTI ALTRI ONERI RISULTATO DELLA ATTIVITA' ORDINARIA PROVENTI STRAORDINARI ONERI STRAORDINARI RISULTATO DELLA ATTIVITA' STRAORDINARIA RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO

58 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami danni 1.a. Premi lordi contabilizzati I premi lordi contabilizzati comprendono tutti gli importi maturati durante l'esercizio per i contratti di assicurazione, indipendentemente dal fatto che tali importi siano stati incassati o che si riferiscano interamente o parzialmente ad esercizi successivi; sono in ogni caso esclusi gli importi delle relative imposte e dei contributi riscossi per rivalsa. I premi debbono essere attribuiti all'esercizio, unitamente ai relativi accessori, con riguardo al momento di maturazione indipendentemente dalla rilevazione contabile del documento entro tale data. Possono essere portati in detrazione diretta dai premi medesimi soltanto gli annullamenti motivati da storni aventi natura tecnica di singoli titoli emessi nell'esercizio stesso, con esclusione pertanto degli annullamenti derivanti da valutazioni dell'impresa sulla esigibilità dei titoli alla chiusura dell'esercizio. 57

59 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami danni 1.a. Premi lordi contabilizzati Possono essere portati in detrazione dei premi: Annullamenti per storni tecnici di premi dell'esercizio sostituzioni di premio dell'esercizio o di esercizi precedenti. Devono essere inseriti negli altri oneri tecnici: storni tecnici di premi di esercizi precedenti svalutazioni per inesigibilità di premi dell'esercizio o di esercizi precedenti. 58

60 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami vita 1.a. Premi lordi contabilizzati I premi lordi contabilizzati comprendono tutti gli importi maturati durante l'esercizio per i contratti di assicurazione, indipendentemente dal fatto che tali importi siano stati incassati o che si riferiscano interamente o parzialmente ad esercizi successivi; sono in ogni caso esclusi gli importi delle relative imposte e dei contributi riscossi per rivalsa. i premi debbono essere attribuiti all'esercizio, unitamente ai relativi accessori, con riguardo al momento di maturazione, indipendentemente dalla rilevazione contabile del documento entro tale data. Non possono essere portati in detrazione gli annullamenti afferenti i premi degli esercizi precedenti. Non possono in ogni caso essere portati in detrazione diretta dai premi medesimi, per la prima annualità, gli annullamenti derivanti da valutazioni dell'impresa sulla esigibilità dei titoli alla chiusura dell'esercizio. 59

61 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami vita 1.a. Premi lordi contabilizzati Possono essere portati in detrazione dei premi: annullamenti di premi sostituzioni di premi di annualità successive scaduti in esercizi precedenti (non assistiti da tutela giuridica). Devono essere inseriti negli altri oneri tecnici: svalutazioni per inesigibilità per premi di prima annualità. 60

62 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami danni e vita Annullamenti di premi (storni) Le rettifiche di premi emessi che possono essere distinte principalmente in tre fattispecie: storni per riemissione storni tecnici storni per inesigibilità. 61

63 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami danni e vita Annullamenti di premi (storni) Storni per riemissione e storni tecnici dell'esercizio vengono portati a diretta deduzione dei premi emessi. Storni per inesigibilità e storni tecnici degli esercizi precedenti vengono inseriti all'interno della voce Altri oneri tecnici all'interno del conto tecnico dei rami danni e dei rami vita. 62

64 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami danni e vita Premi tardivi I premi tardivi sono premi emessi in un anno con data di inizio copertura assicurativa nell'anno precedente. Il fenomeno dei premi tardivi interessa: primi premi pervenuti in ritardo regolazioni premio. 63

65 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami danni e vita Regolazioni premio Le regolazioni premi si riferiscono a polizze che assicurano rischi di cui non si conosce ancora il valore preciso alla data di chiusura dell'esercizio (esempio: giacenze di magazzino, infortuni dipendenti, ). Alla stipula del contratto il cliente paga un premio stimato sulla base del previsto rischio coperto. Solo dopo che i clienti avranno comunicato i dati definitivi, sarà possibile emettere il regolamento premi. 64

66 Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio Conto tecnico dei rami danni e vita Provvigioni Costituiscono il compenso all' intermediario per la sua attività. Si distinguono in: provvigioni di acquisto provvigioni di incasso rappels. Le provvigioni di acquisto sono pagate all'acquisizione di un nuovo contratto. Le provvigioni di incasso sono pagate ad ogni incasso successivo all'acquisizione del contratto. I rappels vengono calcolati a fine anno, sulla base di obiettivi di performance che la compagnia definisce per la rete di vendita. 65

67 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 66

68 La nota integrativa Struttura Le regole di compilazione della nota integrativa sono illustrate nell'allegato 2 del Regolamento ISVAP n. 22/2008. La nota integrativa si compone delle seguenti parti: parte A - Criteri di valutazione parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico parte C - Altre informazioni. Ogni parte della nota è articolata in sezioni ciascuna delle quali illustra, mediante note di commento, prospetti e dettagli, singoli aspetti della gestione aziendale. Oltre a quanto espressamente previsto nelle singole sezioni, le imprese di assicurazione forniscono ogni altra informazione richiesta dalle disposizioni di legge vigenti e in particolare dagli articoli 2427 e 2447 septies del codice civile, nonché le informazioni complementari necessarie a fornire una rappresentazione veritiera e corretta. Il Regolamento ISVAP n. 22 prevede inoltre la compilazione di numerosi allegati (progressivamente numerati da 1 a 32), la cui finalità è quella di fornire informazioni di dettaglio non desumibili dagli schemi di bilancio, in particolar modo nel caso di bilanci di imprese di assicurazione che esercitano congiuntamente le assicurazioni nei rami danni e nei rami vita. Tra gli allegati di nota integrativa, i più rilevanti sono: Allegato 1 di nota integrativa: Stato patrimoniale - Gestione danni Allegato 2 di nota integrativa: Stato patrimoniale - Gestione vita Allegato 3 di nota integrativa: Prospetto relativo alla ripartizione del risultato di esercizio tra rami danni e rami vita. 67

69 La nota integrativa Contenuto delle singole sezioni parte A (1/2) Nella presente parte: sono illustrati i criteri applicati nella valutazione delle voci di bilancio, nelle rettifiche e nelle riprese di valore, nelle rivalutazioni nonché nella conversione dei valori non espressi originariamente in moneta avente corso legale nello Stato. Per ciò che concerne le riserve tecniche è fornita adeguata illustrazione dei criteri seguiti per la determinazione delle stesse, in particolare nei casi in cui sia consentito adottare metodi diversi per la valutazione delle medesime sono spiegati, nel caso di applicazione di una deroga che riguarda i criteri di valutazione, i motivi della deroga stessa e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico sono illustrati i criteri di capitalizzazione e di ammortamento delle provvigioni di acquisizione e sono motivate le modifiche eventualmente apportate ai criteri di ammortamento e ai coefficienti applicati nella valutazione degli attivi materiali e immateriali ad utilizzo durevole la cui utilizzazione è limitata nel tempo è motivato l'esercizio della facoltà di ammortizzare l'avviamento in un periodo di durata superiore a cinque anni è motivata per le partecipazioni in imprese controllate e collegate la differenza tra il maggior valore iscritto in bilancio determinato con il metodo di cui all'art. 16, commi 1 e 2, del decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 173, e quello derivante dalla valutazione effettuata ai sensi dell'art. 16, comma 5, del medesimo decreto o, se non vi sia l'obbligo di redigere il bilancio consolidato, quello corrispondente alla frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio dell'impresa partecipata. 68

70 La nota integrativa Contenuto delle singole sezioni parte A (2/2) è motivata la ragione dell'iscrizione nell'attivo della differenza tra il valore della partecipazione iscritta per la prima volta in base al metodo del patrimonio netto e il costo d'acquisto superiore al valore corrispondente del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio dell'impresa partecipata è esplicitata, per categorie omogenee di beni, qualora sia apprezzabile, la differenza rispetto ai costi correnti alla chiusura dell'esercizio del costo dei beni fungibili determinato con il metodo della media ponderata o con i metodi 'primo entrato, primo uscito' o 'ultimo entrato, primo uscito' sono riportate, per gli investimenti di cui alla classe D "Investimenti a beneficio degli assicurati dei rami vita i quali ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione", le informazioni richieste in relazione al valore corrente dall'art.16, comma 8, del decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 173, e dagli articoli ivi richiamati fermo restando quanto previsto dall'art. 15, comma 1, del decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 173, sono illustrati, in particolare: i criteri seguiti nella classificazione del portafoglio titoli nei comparti degli investimenti ad utilizzo durevole e ad utilizzo non durevole le motivazioni dell'assegnazione nel comparto ad utilizzo non durevole degli attivi di cui all'art. 15, comma 2, del predetto decreto sono riportati, per l'impresa che esercita congiuntamente le assicurazioni nei rami vita e danni, i criteri di ripartizione dei costi e dei ricavi comuni alle due gestioni e sono motivate le modifiche eventualmente apportate. In ogni caso, sono motivate le variazioni avvenute nell'esercizio, qualora significative. 69

71 La nota integrativa Contenuto delle singole sezioni parte B Con riferimento alla parte B della nota integrativa, l'impresa compila, ove richiesto, i prospetti allegati richiesti dal Regolamento ISVAP n. 22, nonché fornisce le ulteriori informazioni previste per le singole voci. Come evidenziato per le voci dello stato patrimoniale, anche per le voci di conto economico sono motivate le variazioni avvenute nell'esercizio, qualora significative. 70

72 La nota integrativa Contenuto delle singole sezioni parte C Con riferimento alla parte C della nota integrativa, l'impresa è tenuta a fornire le seguenti informazioni: indicazione, separatamente per i rami danni e per i rami vita, dell'ammontare di ciascun elemento patrimoniale di cui alle voci da A.I a A.IX dello Stato Patrimoniale Passivo e Patrimonio netto aggiornato sulla base della proposta di distribuzione degli utili risultanti dal bilancio o di altri elementi patrimoniali. La predetta situazione tiene altresì conto delle variazioni di patrimonio netto intervenute dopo la chiusura dell'esercizio indicazione dell'ammontare del margine di solvibilità richiesto e della quota di garanzia nonché del totale degli elementi costitutivi del margine disponibile, separatamente per i rami danni e per i rami vita indicazione, separatamente per i rami danni e per i rami vita, dell'ammontare delle riserve tecniche da coprire alla chiusura dell'esercizio nonché dell'importo delle attività destinate a copertura delle stesse informazioni relative all'esonero dall'obbligo di redazione del bilancio consolidato, ai sensi degli articoli 96 e 97 del decreto e dell'art. 21 del Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio

73 La nota integrativa Il margine di solvibilità Il Regolamento ISVAP n.19 del 14 marzo 2008 ha attuato le disposizioni previste dal D.Lgs. 209/2005 in materia di margine di solvibilità delle imprese di assicurazione con sede legale in Italia e delle sedi secondarie di imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato terzo. Il margine di solvibilità rappresenta uno strumento in grado di tutelare gli interessi degli assicurati, dato che mira a garantire la solvibilità dell'impresa ma è al tempo stesso anche uno strumento volto a garantire la parità di condizioni nei rapporti di concorrenza tra le imprese di assicurazione. Il margine di solvibilità ha il ruolo di una riserva complementare alle riserve tecniche, la cui funzione è quella di garantire la copertura degli impegni dell'impresa di assicurazione, ossia la sua solvibilità, in rapporto alla sinistrosità assunta a base della formazione dei premi. 72

74 La nota integrativa Il margine di solvibilità Il margine di solvibilità disponibile è rappresentato dal patrimonio netto dell'impresa al netto degli elementi immateriali, libero da qualsiasi impegno prevedibile, e comprende: il capitale sociale versato o, se si tratta di società di mutua assicurazione, il fondo di garanzia versato; le riserve legali e le riserve statutarie e facoltative, non destinate a copertura di specifici impegni o a rettifica di voci dell'attivo; gli utili dell'esercizio e degli esercizi precedenti portati a nuovo, al netto dei dividendi da pagare; le perdite dell'esercizio e degli esercizi precedenti portate a nuovo. Possono inoltre essere compresi nel margine di solvibilità disponibile: le azioni preferenziali cumulative e i prestiti subordinati sino a concorrenza del 50% del margine di solvibilità disponibile o, se inferiore, del margine di solvibilità richiesto, di cui il 25% al massimo comprendente prestiti subordinati a scadenza fissa o azioni preferenziali cumulative a durata determinata; i titoli a durata indeterminata e gli altri strumenti finanziari, sino a concorrenza del 50% del margine di solvibilità disponibile o, se inferiore, del margine di solvibilità richiesto. 73

75 La nota integrativa Il margine di solvibilità Il margine di solvibilità richiesto viene calcolato secondo quanto definito all'interno del Regolamento ISVAP n.19, distintamente per i rami vita e per i rami danni: per i rami vita, vale quanto descritto all'art.4 del Regolamento per i rami danni, il calcolo del margine di solvibilità richiesto è invece disciplinato dall'art.6 del Regolamento. La differenza tra l'ammontare del margine di solvibilità disponibile e l'ammontare del margine di solvibilità richiesto (eccedenza / (deficienza)) fornisce un indicatore sintetico rilevante per comprendere la capacità dell'impresa di essere solvibile. 74

76 La nota integrativa Gli attivi a copertura delle riserve tecniche Il principio della congruenza, secondo cui l'ammontare delle attività dell'impresa devono essere congrue rispetto alle relative passività, impone alle imprese di assicurazione di provvedere alla copertura delle proprie riserve tecniche con attività espresse nella stessa moneta in cui è espressa la garanzia assicurativa da coprire. Con il Regolamento n. 36 del 31 gennaio 2010 l'isvap ha previsto alcune novità in materia di investimenti e attivi a copertura delle riserve tecniche delle imprese di assicurazione: Investimenti tali attività sono ammesse alla copertura delle riserve tecniche per tutti i rami assicurativi nel limite massimo complessivo del 10%; Crediti e altri attivi I crediti sono valutati in modo prudente, tenendo conto del rischio di mancato realizzo. Gli attivi compresi nella categoria crediti, unitamente a quelli inclusi nella categoria altri attivi, ad eccezione delle spese di acquisizione da ammortizzare, coerentemente con i metodi di calcolo delle riserve matematiche, sono complessivamente ammessi nel limite massimo del 25% delle riserve tecniche del ramo vita da coprire. Negli altri rami assicurativi gli attivi compresi nella categoria crediti, ad eccezione dei crediti verso riassicuratori al netto delle partite debitorie ed unitamente a quelli inclusi nella categoria altri attivi, sono complessivamente ammessi nel limite massimo del 25% delle riserve tecniche da coprire. Depositi Tali attivi sono ammessi alla copertura delle riserve tecniche nel limite massimo del 15% per qualsiasi ramo assicurativo. Sono ammessi unicamente: i depositi bancari a vista; i depositi che prevedono prelevamenti soggetti a limiti di tempo inferiori o uguali a 15 giorni. Sono esclusi dalla copertura delle riserve tecniche i depositi in contante costituiti presso intermediari finanziari a fronte di operazioni su strumenti finanziari derivati. Le attività diverse da quelle riportate sopra o le cui caratteristiche non soddisfino i criteri di investimento e di valutazione del Regolamento in oggetto non sono considerate idonee alla copertura delle riserve tecniche, così come le quote in eccesso rispetto ai limiti massimi stabiliti. 75

77 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 76

78 La relazione sulla gestione Il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori contenente un'analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione dell'impresa e dell'andamento e del risultato della gestione nel suo complesso, nonché una descrizione dei principali rischi e incertezze cui l'impresa è esposta. La relazione sulla gestione deve in ogni caso riportare le seguenti informazioni (art. 94 del D.Lgs. 209/2005): l'evoluzione del portafoglio assicurativo l'andamento dei sinistri nei principali rami esercitati le forme riassicurative maggiormente significative adottate nei principali rami esercitati le attività di ricerca e di sviluppo e i nuovi prodotti immessi sul mercato le linee essenziali seguite nella politica degli investimenti gli obiettivi e le politiche di gestione del rischio finanziario e la politica di copertura per principali categorie di operazioni coperte e l'esposizione dell'impresa ai rischi di prezzo, di credito, di liquidità e di variazione dei flussi notizie in merito al contenzioso, se significativo 77

79 La relazione sulla gestione il numero e il valore nominale delle azioni o quote proprie, delle azioni o quote dell'impresa controllante detenute in portafoglio, di quelle acquistate e di quelle alienate nel corso dell'esercizio, le corrispondenti quote di capitale sottoscritto, dei corrispettivi ed i motivi degli acquisti e delle alienazioni i rapporti con le imprese del gruppo distinguendo fra imprese controllanti, controllate e consociate, nonché i rapporti con imprese collegate l'evoluzione prevedibile della gestione, con particolare riguardo allo sviluppo del portafoglio assicurativo, all'andamento dei sinistri e alle eventuali modifiche alle forme riassicurative adottate i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio. L'analisi fornita deve essere coerente con l'entità e la complessità degli affari dell'impresa e contiene, nella misura necessaria alla comprensione della situazione dell'impresa e dell'andamento e del risultato della sua gestione, gli indicatori di risultato finanziari e, se del caso, quelli non finanziari pertinenti all'attività specifica dell'impresa, comprese le informazioni attinenti all'ambiente e al personale. L'analisi contiene, ove opportuno, riferimenti agli importi riportati nel bilancio dell'impresa e chiarimenti aggiuntivi su di essi. 78

80 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 79

81 L'informativa di vigilanza La vigilanza ha per scopo la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione e la trasparenza e la correttezza dei comportamenti delle imprese, degli intermediari e degli altri operatori del settore assicurativo, avendo riguardo alla stabilità, all'efficienza, alla competitività ed al buon funzionamento del sistema assicurativo, alla tutela degli assicurati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative, all'informazione ed alla protezione dei consumatori. Secondo quanto previsto dall'art.6 del Regolamento ISVAP n. 22 del 4 aprile 2008, l'impresa fornisce le informazioni di vigilanza relative al bilancio di esercizio di cui all'allegato 3 del Regolamento, secondo quanto dettagliato nell'allegato 4 del medesimo, 'Istruzioni per la compilazione delle informazioni di vigilanza relative al bilancio di esercizio'. 80

82 L'informativa di vigilanza La modulistica di vigilanza relativa al bilancio d'esercizio Numero modulo DESCRIZIONE 1 Dettaglio dei terreni e fabbricati (voce C.I) Dettaglio delle obbligazioni emesse da imprese del gruppo e imprese partecipate (voce C.II.2), delle obbligazioni 2 emesse da altre imprese e degli altri titoli a reddito fisso (voce C.III.3) Dettaglio dei finanziamenti ad imprese del gruppo e ad altre partecipate (voce C.II.3) e ad imprese incluse nella 3 voce C.III.4 4 Dettaglio delle azioni e quote di imprese incluse tra gli altri investimenti finanziari (voce C.III.1) Dettaglio delle quote di fondi comuni di investimento (C.III.2) e delle quote in investimenti comuni (voce C.III.5) 5 Danni (1) Vita (1) Danni e Vita (1) Allegati 6 Dettaglio degli investimenti finanziari diversi (voce C.III.7) 7 Dettaglio dei crediti verso assicurati per premi (voce E.I.1) Dettaglio degli altri crediti (voce E.III), dei debiti diversi (voce G.VIII.4), delle attività e passività diverse (voci 8 F.IV.2 e G.IX.3) Dettaglio per anzianità dei crediti derivanti da operazioni di assicurazione e riassicurazione (voci E.I.2,3,4; E.II) 9 10 Rami danni - Dettaglio delle riserve tecniche 11 Rami vita - Dettaglio delle riserve tecniche All. 1 all'11 Rami vita - Dettaglio delle riserve tecniche del portafoglio diretto italiano 12 Rami danni - Piano delle cessioni in riassicurazione vigenti nell'esercizio 13 Rami danni - Cessioni in riassicurazione: sviluppo tecnico dei principali trattati 14 Rami vita - Piano delle cessioni in riassicurazione 15 Rami vita - Cessioni in riassicurazione: sviluppo tecnico dei principali trattati 16 Accettazioni e cessioni in riassicurazione - rapporti patrimoniali significativi 17 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 1 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 2 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 3 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 4 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 5 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 6 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 7 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 8 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 9 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 10 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 11 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 12 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 13 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 14 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 15 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 16 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 17 Conto tecnico dei rami danni - portafoglio italiano - ramo 18 All. 1 al 17 Sinistri del lavoro diretto italiano - ramo 10 R.C. Autoveicoli terrestri 18 Conto tecnico dei rami danni - Portafoglio italiano - Prospetto riepilogativo 19 Prospetto di calcolo della riserva di perequazione del ramo credito 20 Conto tecnico dei rami vita - portafoglio italiano - ramo I Conto tecnico dei rami vita - portafoglio italiano - ramo II Conto tecnico dei rami vita - portafoglio italiano - ramo III Conto tecnico dei rami vita - portafoglio italiano - ramo IV Conto tecnico dei rami vita - portafoglio italiano - ramo V Conto tecnico dei rami vita - portafoglio italiano - ramo VI 81

83 L'informativa di vigilanza La modulistica di vigilanza relativa al bilancio d'esercizio 21 Conto tecnico dei rami vita - Portafoglio italiano - Prospetto riepilogativo Assicurazioni danni - Rendiconto dell'attività svolta dalla sede secondaria istituita in uno Stato membro 22 dell'unione Europea o aderente allo Spazio economico europeo Assicurazioni vita - Rendiconto tecnico dell'attività svolta dalla sede secondaria istituita in uno Stato membro 23 dell'unione Europea o aderente allo Spazio economico europeo Sede secondaria istituita in uno Stato membro dell'unione Europea o aderente allo Spazio economico europeo - 24 Formazione del risultato di esercizio 25 Assicurazioni danni - Rendiconto tecnico dell'attività svolta dalla sede italiana 26 Assicurazioni vita - Rendiconto tecnico dell'attività svolta dalla sede italiana 27 Conto economico - Portafoglio estero 28 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 1 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 2 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 3 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 4 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 5 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 6 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 7 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 8 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 9 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 11 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 14 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 15 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 16 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri - ramo 17 All. 1 al 28 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 1 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 2 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 3 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 4 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 5 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 6 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 7 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 8 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 9 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 11 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 14 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 15 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo 16 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi - ramo Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri del ramo 13 All. 1 al 29 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri tardivi del ramo 13 29A Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri dei rami 10 e 12 - NO CARD Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri dei rami 10 e 12 - CARD Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri dei rami 10 e 12 - FORFAIT GESTIONARIA Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri dei rami 10 e 12 - FORFAIT DEBITRICE Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri del ramo 10 - Sinistri CARD All. 1 al 29A avvenuti tra veicoli assicurati presso la medesima impresa 29B Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri dei rami 10 e 12 gestiti All. 1 al 29B Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Spese di liquidazione dei rami 10 e 12 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Sviluppo sinistri con danni misti e solo a persone dei All. 2 al 29B rami 10 e 12 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Distribuzione regionale dei sinistri pagati e riservati 30 dei rami 10 e 12 82

84 L'informativa di vigilanza La modulistica di vigilanza relativa al bilancio d'esercizio 31 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 1 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 2 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 3 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 4 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 5 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 6 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 7 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 8 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 9 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 10 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 11 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 12 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 13 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 14 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 15 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 16 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Analisi della riserva premi - ramo 17 31/A Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Calcolo della riserva premi del ramo 15 Cauzione 32 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Dati tecnici del ramo credito 33 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Dati tecnici del ramo cauzione 34 Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti individuali 34/A Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti individuali (polizze rivalutabili) Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti individuali (polizze a premio unico con idonea 34/B provvista di attivi) e relativo allegato Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti individuali (polizze a premio unico con specifica 34/C provvista di attivi) e relativo allegato 34/D Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti individuali (altre forme) 34/E Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti individuali (polizze espresse in valuta) Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti individuali (contratti assunti in regime di 34/F stabilimento) 35 Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti collettivi Assicurazioni vita - Portafoglio polizze dei rami I e V: contratti collettivi (contratti assunti in regime di stabilimento) 35/A 36 Assicurazioni vita - Provvigioni di acquisizione da ammortizzare alla chiusura dell'esercizio 37 Assicurazioni danni - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Distribuzione provinciale dei premi contabilizzati Assicurazioni danni - Attività svolta in regime di libertà di prestazione di servizi in Stati terzi - Dettaglio dei premi All. 1 al 37 del lavoro diretto per Stato Assicurazioni vita - Assicurazioni individuali - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Distribuzione regionale dei 38 premi contabilizzati Assicurazioni vita - Assicurazioni collettive - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Distribuzione regionale dei 39 premi contabilizzati 40 Assicurazioni vita - Portafoglio del lavoro diretto italiano - Distribuzione provinciale dei premi contabilizzati Assicurazioni vita - Attività svolta in regime di libertà di prestazione di servizi in Stati terzi - Dettaglio dei premi del All. 1 al 40 lavoro diretto per Stato Assicurazioni vita - Confronto tra le basi tecniche, diverse dal tasso di interesse, impiegate nel calcolo delle 41 riserve tecniche e i risultati dell'esperienza diretta Prospetto di calcolo per l'assegnazione di quote dell'utile degli investimenti Relazione tecnica dell'attuario incaricato rami vita di cui all'articolo 32, comma 3, del decreto e relative disposizioni attuative Relazione tecnica dell'attuario incaricato rami danni 10 e 12 prevista dal Regolamento del Ministero dello Sviluppo Economico di cui all'articolo 34 del decreto e relative disposizioni attuative Resoconto analitico dell'attuario revisore per la verifica della sufficienza delle riserve tecniche Modelli di rilevazione del contenzioso R.C. Auto (lettera Circolare del 26 ottobre 2007 e circolare ISVAP n. 458/2001) 83

85 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 84

86 I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Introduzione L'analisi del conto economico di una impresa di assicurazione è fondamentalmente mirata a valutarne la redditività. L'analisi della redditività implica necessariamente il riferimento al risultato economico dell'esercizio (o di periodo) e a risultati intermedi, quali: il risultato tecnico quale valore aggiunto ottenuto come differenza tra i ricavi della gestione industriale e i costi di intermediazione e di erogazione del processo di liquidazione sinistri Il risultato della gestione assicurativa, al netto di costi diretti ed indiretti Il risultato della gestione finanziaria Il risultato della gestione straordinaria Il risultato lordo imponibile. I risultati intermedi evidenziano il contributo al risultato finale delle differenti attività. 85

87 I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Riclassificazione del conto economico VOCI CONTO PREMI AL NETTO DELLA RIASSICURAZIONE tecnico - Premi danni 1. tecnico danni - Premi vita tecnico vita SINISTRI NETTI PAGATI 2. tecnico - Sinistri danni tecnico danni -Sinistri vita tecnico vita VARIAZIONE DELLE RISERVE TECNICHE tecnico -Riserve tecniche rami danni tecnico danni -Riserve tecniche rami vita 6 tecnico vita COSTI COMMERCIALI NETTI tecnico -Provvigioni e spese di acquisizione dei rami danni 7. a) + 7. c) + 7. d) - 7. f) tecnico danni -Provvigioni e spese di acquisizione dei rami vita 8. a) + 8. c) + 8. d) - 8. f) tecnico vita ALTRI PROVENTI ED ONERI TECNICI NETTI tecnico danni -Proventi rami danni tecnico danni -Proventi rami vita tecnico vita RISULTATO TECNICO (RT) SPESE GENERALI tecnico - Spese rami danni 7. b) + '7. e) tecnico danni - Spese rami vita 8. b) +8. e) tecnico vita RISULTATO GESTIONE ASSICURATIVA (RGA) PROVENTI PATRIMONIALI tecnico e non tecnico - Proventi Investimenti rami danni 3. non tecnico - Proventi Investimenti rami vita tecnico vita ONERI PATRIMONIALI tecnico e non tecnico - Oneri investimenti rami danni 5. non tecnico - Oneri investimenti rami vita tecnico vita RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA (RF) ALTRI PROVENTI ED ONERI non tecnico PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI non tecnico - Proventi 10. non tecnico - Oneri 11. non tecnico RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA (RGS) 12. non tecnico RISULTATO LORDO IMPOSTE 13. non tecnico Imposte sul reddito 14. non tecnico UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 15. non tecnico 86

88 I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Analisi della redditività rami vita Analisi di efficienza: Indice dei costi di acquisizione = Costi di acquisizione Premi di competenza x % Incidenza percentuale del costo di acquisizione sul valore della raccolta Indice delle spese generali = Spese generali Premi di competenza x % Incidenza percentuale delle spese generali sul valore della raccolta Analisi dello sviluppo e della tenuta della raccolta: Indice della nuova produzione = Capitali delle nuove sottoscrizioni Capitali assicurati complessivi x % Componente della nuova produzione sul totale Indice di tenuta del portafoglio Capitali usciti per rescissioni e riscatti = x % Capitali assicurati complessivi a inizio esercizio Indicatore della stabilità delle masse di portafoglio 87

89 I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Analisi della redditività rami danni Analisi di efficienza: Loss Ratio = Sinistri di competenza Premi di competenza x % Incidenza percentuale dei sinistri di competenza sui premi di competenza Expense Ratio = Costi commerciali + spese generali Premi di competenza x % Incidenza percentuale dei costi commerciali e di gestione di competenza sui premi di competenza Combined Ratio = Loss Ratio + Expense Ratio Premi di competenza x % Incidenza percentuale dei costi totali di competenza sui premi di competenza 88

90 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 89

91 Il bilancio consolidato - cenni Riferimenti normativi La normativa di riferimento per il bilancio consolidato delle imprese di assicurazione è rappresentata dal Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007, successivamente modificato dal Provvedimento ISVAP 2784 dell'8 marzo Il Regolamento ISVAP n. 7 si applica: a. alle imprese di assicurazione e di riassicurazione che hanno sede legale nel territorio della Repubblica, alle sedi secondarie di imprese aventi sede legale in uno Stato Terzo autorizzate ad esercitare nel territorio della Repubblica le assicurazioni nei rami vita o nei rami danni ovvero la riassicurazione, ed alle sedi secondarie di imprese aventi sede legale in uno Stato Membro autorizzate ad esercitare nel territorio della Repubblica la sola riassicurazione b. alle imprese di partecipazione assicurativa con sede legale in Italia, che detengono il controllo di una o più imprese di assicurazione o di riassicurazione ovunque costituite c. alle società di partecipazione finanziaria mista di cui all'art. 1, lettera v), del decreto legislativo 30 maggio 2005, n. 142 a capo di un conglomerato finanziario per il quale l'isvap è stato individuato come coordinatore ai sensi del medesimo decreto. 90

92 Il bilancio consolidato - cenni Riferimenti normativi Le imprese rientranti nell'ambito di applicazione del Regolamento ISVAP n. 7 redigono il proprio bilancio consolidato in conformità ai prospetti di bilancio (Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e prospetti da includere in Nota Integrativa) annessi al presente Regolamento. Nell'ambito della nota integrativa al bilancio consolidato, le imprese riportano i prospetti di seguito elencati, dandone adeguata rilevanza nei paragrafi di Nota Integrativa relativi all'area tematica cui i prospetti stessi si riferiscono: 'Stato Patrimoniale per settore di attività' 'Conto Economico per settore di attività' 'Area di consolidamento' 'Dettaglio delle partecipazioni non consolidate' 'Dettaglio degli attivi materiali e immateriali' 'Dettaglio delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori' 'Dettaglio delle attività finanziarie' 91

93 Il bilancio consolidato - cenni Riferimenti normativi 'Dettaglio delle attività e passività relative a contratti emessi da compagnie di assicurazione allorché il rischio dell'investimento è sopportato dalla clientela e derivanti dalla gestione dei fondi pensione' 'Dettaglio delle riserve tecniche' 'Dettaglio delle passività finanziarie' 'Dettaglio delle voci tecniche assicurative' 'Proventi e oneri finanziari e da investimenti' 'Dettaglio delle spese della gestione assicurativa' 'Dettaglio delle altre componenti del Conto Economico Complessivo' 'Dettaglio delle attività finanziarie riclassificate e degli effetti sul conto economico e sulla redditività complessiva' 'Dettaglio delle attività e passività finanziarie per livello' 'Dettaglio delle variazioni delle attività e delle passività finanziarie del livello 3'. 92

94 Il bilancio consolidato - cenni Riferimenti normativi Tali prospetti riguardano le principali informazioni da fornire in nota integrativa ma non ne esauriscono il contenuto; resta pertanto fermo l'obbligo di fornire il complesso delle informazioni richieste dagli IAS/IFRS, anche se non esplicitamente richiamate dal Regolamento ISVAP n. 7. E' consentito introdurre dettagli aggiuntivi di specifiche voci previste dai prospetti, purché ciò non pregiudichi la chiarezza e l'unitarietà degli stessi. In particolare, i prospetti di Stato Patrimoniale e Conto Economico per settori di attività devono essere completati con l'aggiunta di apposite colonne per ciascun settore di attività in cui il gruppo è impegnato in misura significativa. Le imprese di assicurazione redigono i prospetti di bilancio e di nota integrativa seguendo le Istruzioni per la compilazione allegate al Regolamento ISVAP n. 7. Tali istruzioni indicano, per ciascuna voce di bilancio, il riferimento agli IAS/IFRS attualmente in vigore. Detti riferimenti devono intendersi automaticamente aggiornati in virtù delle successive modifiche introdotte nell'ordinamento comunitario ai sensi del Regolamento 1606/

95 Il bilancio consolidato - cenni Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007 modificato dal Provv. ISVAP 2784 dell'8 marzo Schema di stato patrimoniale attivo 1 ATTIVITÀ IMMATERIALI 1.1 Avviamento 1.2 Altre attività immateriali 2 ATTIVITÀ MATERIALI 2.1 Immobili 2.2 Altre attività materiali 3 RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI 4 INVESTIMENTI 4.1 Investimenti immobiliari 4.2 Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 4.3 Investimenti posseduti sino alla scadenza 4.4 Finanziamenti e crediti 4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.6 Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 5 CREDITI DIVERSI 5.1 Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 5.2 Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione 5.3 Altri crediti 6 ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO 6.1 Attività non correnti o di un gruppo in dismissione possedute per la vendita 6.2 Costi di acquisizione differiti 6.3 Attività fiscali differite 6.4 Attività fiscali correnti 6.5 Altre attività 7 DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI TOTALE ATTIVITÀ Totale Anno n Totale Anno n-1 94

96 Il bilancio consolidato - cenni Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007 modificato dal Provv. ISVAP 2784 dell'8 marzo Schema di stato patrimoniale passivo 1 PATRIMONIO NETTO 1.1 Capitale 1.2 Altri strumenti patrimoniali 1.3 Riserve di capitale 1.4 Riserve di utili e altre riserve patrimoniali 1.5 (Azioni proprie) 1.6 Riserva per differenze di cambio nette 1.7 Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita 1.8 Altri utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio 1.9 Utile (perdita) dell'esercizio 2 ACCANTONAMENTI 3 RISERVE TECNICHE 4 PASSIVITÀ FINANZIARIE 4.1 Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 4.2 Altre passività finanziarie 5 DEBITI 5.1 Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 5.2 Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione 5.3 Altri debiti 6 ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO 6.1 Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita 6.2 Passività fiscali differite 6.3 Passività fiscali correnti 6.4 Altre passività TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ Totale Anno n Totale Anno n-1 95

97 Il bilancio consolidato - cenni Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007 modificato dal Provv. ISVAP 2784 dell'8 marzo Schema di conto economico 1.1 Premi netti Premi lordi di competenza Premi ceduti in riassicurazione di competenza 1.2 Commissioni attive 1.3 Proventi e oneri derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico 1.4 Proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 1.5 Proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari Interessi attivi Altri proventi Utili realizzati Utili da valutazione 1.6 Altri ricavi 1 TOTALE RICAVI E PROVENTI 2.1 Oneri netti relativi ai sinistri Importi pagati e variazione delle riserve tecniche Quote a carico dei riassicuratori 2.2 Commissioni passive 2.3 Oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 2.4 Oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari Interessi passivi Altri oneri Perdite realizzate Perdite da valutazione 2.5 Spese di gestione Provvigioni e altre spese di acquisizione Spese di gestione degli investimenti Altre spese di amministrazione 2.6 Altri costi 2 TOTALE COSTI E ONERI UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE 3 Imposte UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE 4 UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE UTILE (PERDITA) Totale Anno n Totale Anno n-1 96

98 Il bilancio consolidato - cenni Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007 modificato dal Provv. ISVAP 2784 dell'8 marzo Schema di conto economico complessivo 97

99 Il bilancio consolidato - cenni Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007 modificato dal Provv. ISVAP 2784 dell'8 marzo 2010 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Capitale Altri strumenti patrimoniali Riserve di capitale Riserve di utili e altre riserve patrimoniali (Azioni proprie) Riserva per differenze di cambio nette Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita Utili o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario Altri utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio Utile (perdita) dell'esercizio Totale Utili o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una gestione estera Riserva derivante da variazioni nel patrimonio netto delle partecipate Riserva di rivalutazione di attività immateriali Riserva di rivalutazione di attività materiali Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in dismissione posseduti per la vendita Altre riserve Esistenza al (n-1) Modifica dei saldi di chiusura Imputazioni Trasferimenti a Conto Economico Altri trasferimenti Esistenza al (n) 98

100 Il bilancio consolidato - cenni Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007 modificato dal Provv. ISVAP 2784 dell'8 marzo Schema di rendiconto finanziario (metodo diretto) Liquidità netta generata/assorbita da: Premi netti incassati Sinistri e somme netti pagati Commissioni nette incassate Interessi attivi incassati Interessi passivi pagati Proventi e oneri finanziari e da investimenti incassati Provvigioni di acquisizione e di incasso e altre spese di acquisizione pagate Altre spese di gestione pagate Altri elementi Imposte pagate Liquidità netta generata/assorbita da elementi monetari attinenti all'attività di investimento e finanziaria Passività da contratti finanziari Altri strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA Anno n Anno n-1 Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti immobiliari Liquidità netta generata/assorbita dalle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture Liquidità netta generata/assorbita dai finanziamenti e dai crediti Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti posseduti sino alla scadenza Liquidità netta generata/assorbita dalle attività finanziarie disponibili per la vendita Liquidità netta generata/assorbita dalle attività materiali e immateriali Altri flussi di liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Liquidità netta generata/assorbita dagli strumenti di capitale Liquidità netta generata/assorbita dalle azioni proprie Distribuzione dei dividendi Liquidità netta generata/assorbita dalle passività subordinate e dagli strumenti finanziari partecipativi Liquidità netta generata/assorbita da passività finanziarie diverse TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Effetto delle differenze di cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 99

101 Il bilancio consolidato - cenni Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007 modificato dal Provv. ISVAP 2784 dell'8 marzo Schema di rendiconto finanziario (metodo indiretto) Utile (perdita) dell'esercizio prima delle imposte Variazione di elementi non monetari Variazione della riserva premi danni Variazione della riserva sinistri e delle altre riserve tecniche danni Variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve tecniche vita Variazione dei costi di acquisizione differiti Variazione degli accantonamenti Proventi e oneri non monetari derivanti da strumenti finanziari, investimenti immobiliari e partecipazioni Altre Variazioni Variazione crediti e debiti generati dall'attività operativa Variazione dei crediti e debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta e di riassicurazione Variazione di altri crediti e debiti Imposte pagate Liquidità netta generata/assorbita da elementi monetari attinenti all'attività di investimento e finanziaria Passività da contratti finanziari Altri strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA Anno n Anno n-1 Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti immobiliari Liquidità netta generata/assorbita dalle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture Liquidità netta generata/assorbita dai finanziamenti e dai crediti Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti posseduti sino alla scadenza Liquidità netta generata/assorbita dalle attività finanziarie disponibili per la vendita Liquidità netta generata/assorbita dalle attività materiali e immateriali Altri flussi di liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Liquidità netta generata/assorbita dagli strumenti di capitale Liquidità netta generata/assorbita dalle azioni proprie Distribuzione dei dividendi Liquidità netta generata/assorbita dalle passività subordinate e dagli strumenti finanziari partecipativi Liquidità netta generata/assorbita da passività finanziarie diverse TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Effetto delle differenze di cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 100

102 Agenda Introduzione La normativa di riferimento Disposizioni di carattere generale Schemi e contenuto delle principali voci di bilancio La nota integrativa La relazione sulla gestione L informativa di vigilanza I principali indicatori economico-gestionali desumibili dal bilancio Il bilancio consolidato cenni IFRS4 cenni 101

103 Principali aspetti applicativi degli IAS/IFRS nei bilanci delle assicurazioni Rischio assicurativo Riferimenti IFRS (il principio contabile). Difficoltà di misurazione. Liability Adequacy Test (LAT) Riferimenti IFRS (il principio contabile). Modalità di effettuazione. LAT Danni. LAT Vita. Shadow accounting Riferimenti IFRS (il principio contabile). Esempio di calcolo della Shadow accounting. 102

104 Principali aspetti applicativi degli IAS/IFRS nei bilanci delle assicurazioni Investment contracts Riferimenti IFRS (il principio contabile). Modalità di calcolo DAC e DIR secondo lo IAS 18. Contabilizzazione degli investment contracts secondo gli schemi ISVAP. Esempio di contabilizzazione dei margini di un prodotto unit linked. 103

105 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (1) Un contratto in base al quale una delle parti (l'assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l'assicurato) concordando di risarcire l'assicurato nel caso in cui lo stesso subisca danni conseguenti ad uno specifico evento futuro incerto (l'evento assicurato) L'IFRS 4, appendice A, definisce un contratto assicurativo come segue: Insurance contract: a contract under which one party (the insurer) accepts significant insurance risk from another party (the policyholder) by agreeing to compensate the policyholder if a specified uncertain future event (the insured event) adversely affects the policyholder 104

106 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (2) Il rischio assicurativo (pre-existing risk) presuppone che almeno uno dei seguenti punti sia aleatorio alla data di stipula della polizza: il manifestarsi dell'evento il momento in cui l'evento si verificherà l'impatto economico per l'assicuratore. Il rischio assicurativo è diverso dal rischio finanziario: senza il rischio assicurativo, il contratto non è un contratto assicurativo Il rischio finanziario si presenta quando un'impresa assume o trasferisce ad altra parte: rischio di cambio rischio di tasso di interesse... inoltre rischio di mercato rischio di credito rischio di variazione prezzo/indice di titoli o merci I contratti per cui l'assicuratore garantisce il pagamento di una somma senza la necessità che un evento avverso colpisca l'assicurato o altri beneficiari, non contengono rischio assicurativo Il rischio di spesa non è un rischio assicurativo perché un inatteso aumento di spesa non è un fatto avverso che accade alla controparte Il rischio di mantenimento del portafoglio (decadenze, riscatti, ) non è un rischio assicurativo perché il pagamento non è contingente ad un evento futuro avverso che accade alla controparte 105

107 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (3) Significatività del rischio assicurativo Il rischio assicurativo è significativo se e solo se il verificarsi dell'evento assicurato potrebbe condurre l'assicuratore a pagare significativi benefici addizionali in qualsiasi scenario, escludendo gli scenari privi di sostanza commerciale Probabilità dell'evento Ampiezza degli effetti Assenza di un limite esplicito Applicazione di un concetto di additional benefits Additional benefits: sono definiti come gli importi che eccedono quelli che si pagherebbero nel caso in cui l'evento assicurato non si verificasse, al netto delle penalità di riscatto, costi di servizi futuri, possibili recuperi riassicurativi La significatività del rischio assicurativo non deve essere rilevata dall'assicuratore sul portafoglio o parte di esso ma contratto per contratto (è tuttavia possibile operare per aggregati significativi, ad esempio per tariffa, per prodotto o per garanzia) 106

108 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (4) Interesse assicurabile La definizione prevede che la prestazione sia dovuta nel caso in cui uno specifico evento incerto abbia degli effetti negativi sull'assicurato o altro beneficiario. L'inclusione di un concetto di insurable interest esclude fattispecie quali le scommesse. 107

109 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (5) Variazioni del rischio assicurativo Contratti non classificati assicurativi dall'inizio Possono essere riclassificati se una variazione significativa nel valore attuale dei flussi di cassa dell'assicuratore diventa ragionevolmente possibile Una volta classificati come assicurativi Non possono più essere riclassificati Una parte significativa dei contratti che legalmente sono ritenuti assicurativi non soddisfano la presente definizione di contratto assicurativo; così ad essi non si applicheranno i principi contabili relativi ai contratti assicurativi bensì gli IAS regolanti le specifiche fattispecie (contratti d'investimento, contratti di servizio) 108

110 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (6) Classificazione dei contratti: approccio decisionale Sì Il contratto contiene un rischio assicurativo significativo? No Il contratto contiene/crea attività e passività finanziarie? No Sì Presenta caratteristiche di contratto assicurativo Presenta caratteristiche di contratto d'investimento Contratto di servizio IAS 18 Il contratto deve/può essere separato (unbundling)? Sì Componente assicurativa Componente di deposito No Esistono caratteristiche di discretionary participation? Sì No Contratto assicurativo IFRS4 Contratto d'investimento IAS 39 IAS 32 Contratto d'investimento con discretionary participation IFRS4 IAS

111 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (7) Classificazione dei contratti Contratti finanziari IAS 32/39 Contratti in essere Contratti di servizio IAS 18 Contratti assicurativi Principi contabili Locali + IFRS 4 Continua ad essere proibita la compensazione delle attività di riassicurazione con la relative passività. E' vietata la modifica, da parte di una Compagnia, delle basi di valutazione delle proprie passività a seguito dell'acquisizione di un'altra società. 110

112 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (8) Ipotesi di classificazione dei contratti danni Contratti danni IFRS 4 quindi Principi contabili Locali Contratti danni IAS 39 IAS 18 Buona parte dei contratti emessi da una compagnia relativamente a prodotti dei rami danni (sia property che responsabilità civile), possono considerarsi rispondenti alla definizione di contratto assicurativo definito dall'ifrs 4, in quanto prevedono il trasferimento all'assicuratore di un significativo rischio assicurativo. Rientrando nell'ambito dell'ifrs 4, per tali contratti si continuerà ad utilizzare i principi contabili locali. 111

113 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (9) Ipotesi di classificazione dei contratti vita Il mix di rischio finanziario-assicurativo influisce sulla classificazione e sulla contabilizzazione dei contratti. Assicurazioni temporanee Permanent Health Insurance (Invalidità) Rendite differite Assicurazioni miste Forme previdenziali Contratti di investimento Prodotti di copertura Prodotti di risparmio/investimento Contratti assicurativi Contratti finanziari 112

114 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (10) Classificazione dei contratti: Esempi di contratti non assicurativi Prodotti d'investimento aventi forma legale di contratto assicurativo ma senza esposizione per l'assicuratore ad un significativo rischio assicurativo. Contratti con forma legale di assicurazione, ma che trasferiscono tutto il rischio assicurativo rilevante all'assicurato tramite meccanismi che modificano i pagamenti successivi da parte dell'assicurato in caso di sinistro. Autoassicurazione. Alcuni strumenti derivati (weather derivatives, catastrophe bonds). Giochi d'azzardo. 113

115 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (11) Classificazione dei contratti: Esempi di contratti non assicurativi (da linee guida ordine degli attuari) Polizze unit linked (a meno che il capitale caso morte sia potenzialmente superiore in modo significativo al valore corrente delle quote). Contratti di pura capitalizzazione (a meno che non prevedano un'opzione di rendita vitalizia garantita fin dall'origine del contratto). Contratti a premio unico (o premi unici ricorrenti) a tasso di interesse tecnico nullo, di tipo caso morte vita intera e mista ( a meno che il capitale in caso di morte non sia significativamente superiore all'ammontare pagabile in caso di riscatto). Polizze index linked (a meno che in caso di premorienza sia prevista la restituzione del premio pagato e la differenza tra questo e il controvalore della struttura finanziaria sottostante sia significativa)

116 Difficoltà di misurazione (1) Il principio non definisce invece in maniera esplicita cosa si intenda per rischio assicurativo significativo; questo può portare gli operatori del mercato ad adottare ipotesi diverse nella classificazione dei propri contratti, con effetti negativi sulla comparabilità dei bilanci. 115

117 Difficoltà di misurazione (2) L'orientamento comune del mercato assicurativo italiano è il seguente: rischio < 5%: non significativo rischio > 10%: significativo. La classificazione dei contratti con rischio assicurativo compreso tra il 5% e il 10% non è omogenea. 116

118 Liability Adequacy Test (LAT)

119 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (1) Al fine di verificare l'adeguatezza delle passività assicurative, l'ifrs 4 ( 15) richiede ad un assicuratore di effettuare un liability adequacy test (LAT). Il 'LAT' deve essere effettuato: ad ogni 'Reporting date' a livello di un portafoglio di contratti soggetti a rischi simili (trattati come un unico portafoglio) su tutti i contratti che rientrano nell'ambito di applicazione dell'ifrs 4, e cioè, nella Fase I, su tutti i contratti in portafoglio, ad esclusione dei contratti d'investimento senza DPF e dei contratti di servizio. 118

120 Modalità di effettuazione (1) Secondo l'ifrs 4 il liability adequacy test deve avere i seguenti requisiti minimi: considerare le stime correnti di tutti i cash flow contrattuali e quelli ad essi collegati (come i cash flow dei costi di liquidazione e anche quelli risultanti da embedded options e garanzie) se il test evidenzia la non sufficienza della passività già iscritta in bilancio, l'intera carenza va rilevata a Conto Economico. Se i Principi Contabili locali prevedono già l'effettuazione di un test che soddisfi tali requisiti minimi, allora l'ifrs 4 non richiede di effettuare ulteriori attività, consentendo quindi di continuare ad utilizzare il modello esistente. 119

121 Modalità di effettuazione (2) Se i principi contabili in uso non prevedono un test che risponde ai requisiti minimi previsti dall'ifrs 4, allora l'assicuratore deve: determinare il valore contabile delle passività assicurative, al netto di qualsiasi tipologia di DAC (deferred acquisition cost) e di qualsiasi attivo immateriale collegato, come quelli acquisiti in caso di fusione (business combination) o trasferimento di portafoglio (gli asset riassicurativi collegati non vanno considerati perché contabilizzati separatamente) stabilire se il valore così determinato è inferiore al valore contabile che sarebbe richiesto se le passività assicurative rientrassero nell'ambito di applicazione dello IAS 37 (Accantonamenti, passività e attività potenziali); se tale valore risulta inferiore, l'assicuratore deve rilevare l'intera differenza a Conto Economico (mediante riduzione del valore contabile dei relativi DAC e attivi immateriali oppure mediante aumento del valore contabile delle insurance liabilities pertinenti). 120

122 LAT Danni (1) L'IFRS 4 però non specifica in modo puntuale le modalità applicative per l'effettuazione del test in oggetto, ed in particolare: per quanto concerne le modalità applicative si ritiene che nel comparto dei rami danni, il calcolo della riserva per rischi in corso nel rispetto della normativa locale sia sufficiente a garantire il rispetto dei requisiti previsti dall'ifrs 4, per cui non è necessario effettuare ulteriori valutazioni aggiuntive; bisognerà dare disclosure in nota delle modalità di effettuazione del test e del perché questo soddisfa i requisiti minimi previsti dall'ifrs

123 LAT Vita (1) Anche per quanto concerne i rami vita, l'ifrs 4 non specifica in modo puntuale le modalità applicative per l'effettuazione del test in oggetto. I principi contabili locali prevedono l'effettuazione di un test di congruità delle riserve secondo le disposizioni dell'art. 46, comma 1 del Reg. ISVAP 21/2008. Tale test viene effettuato: avendo come riferimento un orizzonte temporale di 5 anni tenendo conto dei redditi relativi agli attivi presenti nel portafoglio delle singole gestioni separate (non attualizzati) prevedendo la possibilità di effettuare compensazioni tra gestioni separate. La Società dovrà predisporre, ad ogni data di reporting, un test di 'congruità' secondo le modalità definite dallo IAS

124 Esempi di calcolo del LAT Vita (1) Due possibili ipotesi di calcolo del LAT: ipotesi A) soluzione economicamente corretta, ma che non appare essere perfettamente in linea con i dettami dello IAS 37: capitalizzare le passività al maggiore tra il minimo garantito e il tasso di rendimento della gestione (per la quota da retrocedere agli assicurati) ed attualizzare la passività così determinata al tasso di mercato. Il risultato così ottenuto andrebbe confrontato con la riserva calcolata secondo i principi local + la shadow liability ipotesi B) soluzione più aderente allo IAS 37, anche se non ottimale dal punto di vista economico: capitalizzare le passività al maggiore tra minimo garantito e tasso di mercato (per la quota da retrocedere agli assicurati) ed attualizzare la passività al tasso di mercato. Il risultato così ottenuto andrebbe confrontato con la riserva calcolata secondo i principi local + la shadow liability. 123

125 Shadow accounting

126 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (1) Secondo l'ifrs 4 ( 30) all'assicuratore è consentito, ma non richiesto, modificare i propri principi contabili onde ottenere che una plusvalenza o minusvalenza, rilevata ma non realizzata, su un'attività influenzi le misurazioni di una parte o della totalità (a) delle sue passività assicurative, (b) dei relativi costi di acquisizione differiti e (c) delle relative attività immateriali allo stesso modo di una plusvalenza o minusvalenza realizzata. La relativa rettifica delle passività assicurative (o dei costi di acquisizione differiti oppure delle attività immateriali) deve essere rilevata nel patrimonio netto se, e solo se, le plusvalenze o minusvalenze non realizzate sono rilevate direttamente nel patrimonio netto. Questa prassi è nota anche come «contabilità ombra» (Shadow accounting). 125

127 Modalità di calcolo (1) L'orientamento comune del mercato assicurativo italiano è stato quello di calcolare la shadow liability sulle plusvalenze/minusvalenze nette da valutazione. Tuttavia le modalità di calcolo di tale liability adottate dalle compagnie di assicurazione non sono uniformi. Calcolo: applicazione della % di retrocessione alla differenza tra: valore di carico nella gestione separata alla data di bilancio e valore di mercato alla stessa data (ipotesi A) costo ammortizzato degli strumenti finanziari alla data di bilancio e valore di mercato alla stessa data (ipotesi B). 126

128 Modalità di calcolo (2) Ipotesi di calcolo nel caso di Minusvalenze nette: non esiste un approccio univoco sul mercato. Tre possibili approcci: Iscrizione di una shadow 'attiva' pari alla quota parte di minusvalenze che se fossero realizzate alla data di bilancio sarebbero retrocedibili agli assicurati, senza scendere sotto il tasso di rendimento minimo garantito (ipotesi A) Iscrizione di una shadow 'attiva' pari alla quota parte di minusvalenze che se fossero realizzate in un periodo di tempo limitato (es: 3 anni) sarebbero retrocedibili agli assicurati, senza scendere sotto il tasso di rendimento minimo garantito (ipotesi B) Iscrizione di una shadow 'attiva' solo se la compagnia è in grado di dimostrare che le minusvalenze non verranno mai realizzate in quanto attivi e passivi sono temporalmente correlati e pertanto non vi sarà necessità di vendere in minusvalenza i titoli ma vi è capacità di mantenerli fino alla naturale scadenza (ipotesi C). 127

129 Investment contracts

130 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (1) Classificazione Tutti i contratti emessi da un assicuratore, ma che non rientrano nella definizione di contratto assicurativo come definito dallo IFRS 4, vengono definiti investment contracts e contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 39, o contratti di servizio e valutati secondo lo IAS 18, a meno che non contengano una discretionary partecipation feature, nel qual caso ricadono nell'ambito di applicazione dello IFRS 4. Alcuni contratti, sia assicurativi che finanziari, contengono una componente di futura partecipazione agli utili 'discrezionale' (DPF). L'IFRS definisce tale componente come il diritto contrattuale di un investitore o di un assicurato a ricevere, in aggiunta alle prestazioni minime garantite, pagamenti aggiuntivi: che rappresentino una porzione significativa del totale dei pagamenti del contratto principale 129

131 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (2) il cui ammontare o la data di pagamento siano discrezionali per l'assicuratore che siano contrattualmente basati su: le performance di un contratto determinato o di un insieme di contratti i redditi da investimenti, realizzati e non, su uno specifico insieme di attivi detenuti dall'assicuratore profitti/perdite della compagnia. Gli investment contracts con DPF, pur essendo contabilizzati secondo quanto previsto dallo IFRS 4, dovranno essere comunque classificati come investment contracts ai quali si applica lo IAS 32 per quanto riguarda le disclosures. 130

132 Riferimenti IFRS (il principio contabile) (3) Valutazione Alcuni 'investment contract' includono l'emissione di uno o più strumenti finanziari e l'erogazione di servizi di 'investment management'. Ad esempio un prodotto unit-linked può essere scomposto in: uno strumento finanziario, da valutare secondo lo IAS 39 un servizio di 'investment management', da valutare secondo lo IAS 18. I costi e ricavi connessi all'emissione di strumenti finanziari vengono iscritti a CE al momento di emissione dello strumento, secondo le previsioni dello IAS 39. La componente strumento finanziario del prodotto unit-linked è valutata al 'current unit value' (cioè al fair value del portafoglio di strumenti finanziari sottostanti diviso per il numero delle quote esistenti). Qualora non fosse possibile scomporre un 'investment contract' nelle due componenti, l'intero contratto deve essere valutato secondo lo IAS

133 Modalità di calcolo DAC e DIR secondo lo IAS 18 (1) Investment contracts: componente di servizio di 'investment management' (IAS 18) Ricavi (es: caricamenti, management fees) Secondo lo IAS 18 i ricavi collegati alla fornitura di un servizio sono riconosciuti a conto economico in relazione allo stato di erogazione del servizio. 132

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