In inglese caregiver significa DONATORE DI CURA. Chi è il caregiver? E una persona responsabile che, in ambito domestico, si prende cura di un
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- Gianmarco Gasparini
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2 In inglese caregiver significa DONATORE DI CURA. Chi è il caregiver? E una persona responsabile che, in ambito domestico, si prende cura di un soggetto non autonomo o disabile. Talvolta il caregiver è estraneo al contesto familiare, più spesso si tratta di un parente o di una persona amica.
3 Principio È fondamentale puntare al massimo di autosufficienza in ciascun assistito, compatibilmente con le potenzialità fisiche e psichiche RESIDUE 3
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5 Allettamento (temporaneo o permanente). Persona incapace di alzarsi da sola e non in grado di modificare la propria posizione a letto
6 Rifacimento letto occupato MATERIALE OCCORRENTE -22 lenzuola intere -11 telo impermeabile, lungo indicativamente quanto dalle scapole alle ginocchia dell assistito -11 telo di cotone, di dimensioni tali da coprire almeno il telo cerato -11 federa -11 coperta -11 copriletto
7 COME FARE -togliete il cuscino ed aprite completamente il pannolone -girate il familiare su un lato -avvolgete il pannolone su sé stesso fino a sotto il corpo, facendo attenzione a che la parte più sporca rimanga all interno
8 sfilate i teli da sotto il materasso ed avvolgeteli fino a sotto il corpo dell allettato
9 -aprite il lenzuolo pulito, avvolgetelo su sé stesso fino alle dimensioni di circa metà letto e posatelo sul materasso -rimboccate gli angoli e tendetelo bene arrivando fino all assistito -se decidete di lasciare la cerata, potete svolgerla e rimboccarla sopra il lenzuolo pulito -ripetete la manovra precedente anche per il telo sovrastante alla cerata -rimboccatelo e tendetelo verso la schiena dell assistito
10 Caritas Venezia Comune di Venezia -stendete un pannolone e avvolgetelo su sé stesso fino a metà; sospingetelo all altezza dei glutei -girate l assistito dal lato opposto -sfilate la biancheria sporca e togliete, ad uno ad uno, il pannolone e poi ogni telo, eccetto quello che volete mantenere (ad esempio, la cerata) -svolgete ogni telo pulito e rimboccatelo, tendendolo il più possibile, a partire dal lenzuolo inferiore -aprite il pannolone ed allacciatelo
11 Comune di Venezia -Infine, disporre il lenzuolo sopra l allettato non è diverso da coprire un letto vuoto -rimboccare la biancheria facendo attenzione che non sia troppo stretta, soprattutto a livello dei piedi DIMOSTRAZIONE
12 Comune di Venezia PIAGHE DA DECUBITO Le piaghe da decubito (o lesioni da pressione) sono classificate in quattro stadi progressivamente sempre più gravi. Importante per il familiare è che il primo stadio non presenta già una ferita, ma appare come un rossore cutaneo persistente (visivamente, si trova sulla pelle un bollo rosso vivo che non scompare quando si esercita una pressione con un dito)
13 Caritas Venezia Comune di Venezia Colpiscono tipicamente le persone costrette a letto Sono dovute a: pressione del peso corporeo contro il materasso stiramento delle aree muscolari e sottocutanee da scivolamento attrito da contatto prolungato e sfregamento tra superficie cutanea e le lenzuola macerazione cutanea dovuta all umidità che staziona sulla cute (urine, sudore ma anche acqua di lavaggio non asciugata)
14 Caritas Venezia Comune di Venezia Le persone a rischio di lesione soffrono, in ordine prevalente, di: incapacità alla mobilizzazione autonoma incontinenza urinaria e fecale pelle disidratata peso superiore od inferiore al peso ideale stato nutrizionale insufficiente Inoltre, sono colpite più facilmente le donne degli uomini
15 PROMINENZE OSSEE Nell ambito dell ispezione della cute, occorre fare particolare attenzione alle prominenze ossee in relazione alle diverse posture assunte 15
16 PROMINENZE OSSEE Paziente in decubito supino 16
17 Paziente in decubito laterale 17
18 Paziente in decubito prono 18
19 Paziente seduto 19
20 La guarigione di lesioni già manifeste è un attivit attività complessa che dovrebbe essere guidata da un infermiere esperto; il familiare, invece, può essere in grado di attuare autonomamente molti interventi di prevenzione 20
21 Interventi di prevenzione ruotare frequentemente la postura a letto, da supino a laterale a semiseduto, variando così i punti di compressione alternare tra permanenza a letto e seduto in sedia favorire la mobilizzazione e la deambulazione degli assistiti stendere accuratamente le lenzuola ed allontanare tutti gli oggetti estranei che possono ledere la cute (briciole, forcine per capelli, ecc.) assicurare un accurata pulizia corporea, soprattutto in caso di incontinenza 21
22 Gli scopi della pulizia personale sono ottenere una sensazione di benessere e prevenire le infezioni cutanee e le lesioni da decubito
23 INDICAZIONI INIZIALI riscaldate l ambiente fino a C 22 C chiudete le finestre ed evitate correnti d aria assicuratevi che l acqua non sia né troppo fredda né troppo calda mettete a portata di mano tutto il materiale necessario per lavarsi, asciugarsi e vestirsi (es. sopra comodino o tavolo) per rendere più rapido il lavaggio ed evitare così di esporre inutilmente l assistito alla nudità se ancora parzialmente autosufficiente ponete una sedia davanti al lavandino affinché la persona possa lavarsi senza affaticarsi troppo
24 fate attenzione affinché il pavimento non sia reso sdrucciolevole da acqua, sapone od altro mettete dentro la vasca da bagno o sotto la doccia uno sgabello di materiale resistente all acqua (ad esempio una sedia da giardino in plastica) dove far accomodare il paziente ponete alcuni tappetini antiscivolo davanti ai lavandini, all uscita della vasca e dentro e fuori la doccia se vi allontanate, procurate un campanello per chiamare in caso di bisogno
25 Per evitare il rischio di trasmissione di infezioni : effettuare un accurato lavaggio delle mani prima e dopo le azioni di pulizia sull assistito ed usare guanti monouso il lavaggio può essere sostituito dalla soluzione idroalcolica (dimostrazione) non non indossare anelli, braccialetti ed orologi perché raccolgono lo sporco e possono lacerare facilmente i guanti e, per gli stessi motivi, è indicato mantenere le unghie corte e senza smalto.
26 BREVE DIMOSTRAZIONE 26
27 partire dalle aree corporee pulite e terminare con quelle sporche,, intese come quelle con maggior presenza di germi anche se prive di una evidente presenza di sporco Sequenza Igiene Completa 1. viso 2.mani 3.braccia, ascelle, torace 4.piedi, gambe 5.addome 6.regione intima
28 Azioni inumidire insaponare sciacquare asciugare CON DELICATEZZA dopo aver allontanato il sapone con il risciacquo, è importante asciugare bene la pelle
29 Attenzione alle pieghe cutanee (collo, addome, sotto i seni, genitali esterni, ecc.) perché le infezioni attecchiscono meglio dove c è residuo di sporco ed umidità. Ispezionare la pelle, controllando la presenza di lesioni, piccole emorragie o gonfiore.
30 è da preferire l utilizzo di materiale individuale,, assegnato solo all assistito (spazzole per capelli, bigodini, rasoi elettrici, ecc.). Questa regola è altresì indispensabile per manopole, asciugamani ed altro materiale che possa entrare in contatto diretto con la pelle (saponi solidi, rasoi, ecc.). DIMOSTRAZIONE MATERIALE
31 Materiale utile un sacchetto dove riporre la biancheria sporca ed un altro per i rifiuti (ad esempio, i pannoloni usati) biancheria da letto ed indumenti puliti una brocca dove riporre l acqua tiepida pulita ed una bacinella per raccogliere l acqua sporca; si suggerisce di acquistare contenitori in plastica, lavabili e pressoché infrangibili detergente liquido; sarebbe meglio non utilizzare saponette solide perché possono facilmente essere inquinate da sporco e germi pannoloni e materiali similari
32 asciugamani di cotone o salviette monouso spazzolino da denti e dentifricio personale; se necessari, alcuni contenitori e preparati per la pulizia di protesi dentarie forbici o tronchesine taglia-unghie sapone da barba e rasoi monouso shampoo ed asciugacapelli elettrico pettine e spazzola.
33 ABBIGLIAMENTO Facile indossabilità, trascurando abitudini Pigiama comodo Maglietta Camicia da notte corta potrebbe essere difficile persuadere un uomo ad indossare una camicia da notte piuttosto che un pigiama, allora, in alternativa, è opportuno convincerlo a tenere solo la giacca
34 ABBIGLIAMENTO Durante il giorno, per persone che si alzano dal letto, si consiglia l uso di una tuta da ginnastica; è meglio acquistarne una con giacca aperta (come una camicia) e pantaloni con elastico in vita, ma non sulle caviglie. Sono da evitare chiusure con bottoni soprattutto se l assistito ha poca destrezza manuale, sostituendole con cerniere o, magari, con chiusura a pressione con velcro GIACCA APERTA NO ELASTICI
35 ABBIGLIAMENTO chiudete la maglia, se è un modello con bottoni o cerniera sollevate il busto dell assistito con cuscini (o con il letto snodabile), fino a sederlo eretto, quasi perpendicolare al letto infilate una mano alla volta dal fondo dentro le maniche, raccogliendole sui polsi ponetevi ponetevi di fronte all assistito ed afferrategli le mani, poi svolgete le maniche sulle sue braccia; ripete queste prime due azioni con tutti i vestiti da indossare, iniziando da quello più a contatto con la pelle
36 ABBIGLIAMENTO Dimostrazione
37 Pulizia del viso: gli occhi devono essere detersi dall interno verso l esterno semplicemente con acqua. ciglia coperte di secrezioni: : appoggiare delle garze inumidite sopra gli occhi chiusi per diversi minuti, in modo da ammorbidirle prima di asportarle. occhi arrossati: : decongestionare con pezze di cotone imbevute di camomilla tiepida
38 I denti dovrebbero essere puliti ad ogni pasto o almeno una volta al giorno (meglio di sera) mediante spazzolino e dentifricio. In alternativa, per persone con problemi di deglutizione od altri casi in cui non è opportuno sciacquare i denti con molta acqua (ad esempio, individui in coma), l assistente può usare un dito (o manico di cucchiaio) avvolto da una garza inumidita di collutorio non disinfettante. protesi dentarie (filmato( filmato) lingua (patina biancastra)
39 Spesso le persone allettate hanno labbra disidratate e screpolate. In questo caso è utile frapporre una garza bagnata con acqua tra le labbra per pochi minuti per poi asportare meccanicamente lo strato di cellule morte e le secrezioni secche. Una volta asciugate accuratamente le labbra, per evitare che si ripresenti lo stesso inconveniente, è opportuno proteggerle con una crema idratante (ad esempio, stick labbra).
40 le orecchie,, il lavaggio deve avvenire con frequenza giornaliera, mediante acqua e sapone neutro. I bastoncini cotonati sono sconsigliati. Invece, in persone soggette ad accumulo di cerume, potete introdurre nell orecchio, periodicamente, una o due gocce di liquido emolliente (es. olio di mandorle o prodotti specifici); dopo averlo inserito nel dotto uditivo, lasciate sgocciolare quello in eccesso per gravità
41 il naso deve essere lavato con sapone neutro, senza l utilizzo di bastoncini cotonati. In presenza di secrezioni secche sotto le narici, è opportuno proteggere la pelle con creme emollienti, se invece sono liquide (come in caso di raffreddore) sono più efficaci creme protettive idrorepellenti
42 Capelli: si consiglia di pettinarli quotidianamente e lavarli se possibile almeno una volta alla settimana. Filmato con correttivi Barba: molte difficoltà possono essere superate con un rasoio elettrico
43 Pulizia di braccia e tronco Terminato il viso, il lavaggio generale prosegue con le mani, a partire dall estremità della dita fino ai polsi. Questa pulizia dovrebbe essere ripetuta dopo ciascun pasto e dopo ogni episodio di evacuazione
44 Unghie: non troppo corte o troppo lunghe
45 Pulizia dei piedi In presenza di indurimenti e/o ispessimenti della pelle, pediluvi di acqua e sale (o camomilla) e successivo allontanamento delle cellule desquamate con un asciugatura abbastanza energica
46 Pulizia dei genitali e della regione anale pulire la regione intima, ad ogni evacuazione con sapone neutro è molto importante pulire prima i genitali e successivamente, la zona anale modo unidirezionale, da davanti a dietro, in modo particolare nelle donne
47 negli uomini lavate anche il glande, spostando e riposizionando il prepuzio nelle donne, pulite accuratamente la zona vaginale, divaricando le grandi labbra
48 Utile per la pulizia dei genitali è posizionare una padella sotto il sedere (dimostrazione) e versare l acqua direttamente sopra la regione intima con una brocca
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50 Incontinenza: emissione involontaria di urina e/o feci in luoghi e tempi inappropriati
51 gli strumenti di contenimento, quali i pannoloni, non fanno guarire dall incontinenza, ma servono solo ad impedire il disagio dovuto alla perdita di urina
52 Padella e pappagallo: devono essere utilizzati da chi percepisce lo stimolo; non posizionateli per lungo tempo perché potrebbero favorire l insorgenza di lesioni da decubito Comoda: : sedia forata con sotto una vaschetta per la raccolta di feci ed urine
53 Alcuni strumenti di controllo della perdita involontaria di feci od urine pannolini: rettangolari o sagomati monouso da indossare sotto i normali indumenti intimi mutande impermeabili: assorbenti elastiche lavabili con inserto apposito per panni assorbenti di dimensioni maggiori dei precedenti pannolini a mutandine: detti anche pannoloni, simili a quelli indossati dai neonati mutande con raccogli-gocce gocce: solo per gli uomini, con una sorta di tasca da imbottire di ovatta, dove inserire il pene
54 Un altro modo di contenimento dell incontinenza urinaria grave nell uomo è la guaina,, chiamata anche condom,, che avvolge il pene e raccoglie l urina in una sacca apposita (da legare alla gamba od appendere al letto). Cambiata al massimo ogni venti ore, lasciando libero il pene per circa due o tre ore od anche di più se la cute è arrossata o irritata
55 CONDOM 55
56 Gestione del catetere vescicale Gestione del catetere vescicale precauzioni generali: deve essere eseguita un quotidiana igiene genito perineale controllando che il punto di introduzione sia privo di lesioni e verificando il drenaggio dell urina pazienti autosufficienti possono utilizzare sacche di raccolta da fissare alla coscia con appositi elastici si dovra controllare spesso che non vi siano incrostazioni attorno al catetere una corretta idratazione ed alimentazione consentono una buona diluizione delle urine che diminuisce il formarsi di sedimento, previene l ostruzione del catetere e riduce le infezioni urinarie FILMATO Dimostrazione tipologia sacche sterili e non (posizione bassa)
57 La tracheostomia è un foro (stoma), alla base del collo, che abbocca la laringe direttamente all ambiente esterno; in genere è stata effettuata per permettere il respiro e/o il drenaggio delle secrezioni in pazienti con gravi problemi respiratori o in coma
58 Attenzioni da tenere durante l assistenza asportate con garze pulite l espettorato fuoriuscito dal foro, ad ogni colpo di tosse sostituite spesso le garze di protezione attorno al foro e la biancheria sporcate da secrezioni respiratorie perché potrebbero irritare la cute oppure seccarsi rendendone difficile la rimozione pulite la pelle attorno allo stoma con detergenti non irritanti, o, meglio, solo con acqua, usando garze inumidite e facendo ben attenzione che non scendano delle gocce in trachea DIMOSTRAZIONE
59 Le stomie intestinali sono fori addominali dove è stata abboccata una porzione di intestino per permettere la fuoriuscita delle feci, in genere dopo l asportazione di forme tumorali vicini all ano
60 Attenzioni generali durante le manovre igieniche: sostituite la sacca di raccolta quotidianamente e quando il volume delle feci raccolte è consistente; ad ogni cambio è opportuno pulire la cute circostante allo stoma con acqua tiepida e poi asciugare bene con carta monouso resistente è assolutamente inopportuno utilizzare prodotti sgrassanti o solventi (ad esempio, etere) od anche saponi aggressivi per rimuovere lo sporco ed il materiale adesivo rimasto sulla pelle controllate periodicamente l aderenza delle sacche alla cute, in modo che le feci non fuoriescano accidentalmente
61 Ogni raggio dell'alba prenda per mano i tuoi sogni notturni, i più belli, e li conduca nella realtà. Antico augurio tibetano giovedì 21 luglio
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