Capitolo 8. Equazioni di erenziali ordinarie. 8.1 Motivazioni
|
|
- Marcella Adriana Morelli
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo 8 Equazioni di erenziali ordinarie In questo capitolo ci occuperemo brevemente delle equazioni di erenziali ordinarie, concentrandoci su alcune tipologie notevoli che ricorrono nelle applicazioni. 8.1 Motivazioni Descriviamo brevemente due problemi che sono di motivazione per l introduzione del problema delle equazioni di erenziali : il primo problema è di natura fisica, mentre il secondo è di natura geometrica. 1. Supponiamo che un punto P di massa m si muova lungo una retta soggetto ad una forza F dipendente dalla sua posizione, dalla sua velocità ed eventualmente dal tempo. Se xt) indica la sua posizione a tempo t, un ragionamento simile a quello visto in precedenza relativo all interpretazione di ẋt) come velocità istantanea di P porta a considerare ẍt) come la sua accelerazione istantanea. Dunque la seconda legge di Newton a erma che il moto è governato dalla relazione mẍt) =F t, xt), ẋt)). Tale relazione rappresenta un equazione di erenziale ordinaria nell incognita xt). esempio, se P è s o g g e t t o a d u n a f o r z a e l a s t i c a F = kx, sihal equazione ẍ = essendo k la costante della molla. Essendo il moto completamente determinato dal fatto di conoscere posizione e velocità di P all istante iniziale t 0,lasuacomprensioneportaalproblema 8 >< mẍt) =F t,xt), ẋt)) xt 0 )=x 0 >: ẋt 0 )=v kx, Ad
2 8.2. FORMULAZIONE DEL PROBLEMA A.A detto problema di Cauchy relativo all equazione di erenziale mẍt) =F t,xt), ẋt)). 2. Supponiamo che C sia una famiglia di curve nel piano determinate dalla relazione 8.1) y = fx, c 1,c 2,...,c n ) dove x varia in un intervallo I R e c i 2 R per i =1,...,n. Per determinare una curva di C dobbiamo in generale assegnare n condizioni per bloccare le costanti c 1,c 2,...,c n. Ci domandiamo se esiste una qualche equazione a cui il generico elemento di C deve soddisfare. Derivando rispetto a x possiamo scrivere delle relazioni del tipo 8 y 0 x) =f 1 x, c 1,c 2,...,c n ) >< y 00 x) =f 2 x, c 1,c 2,...,c n ). >: y n) x) =f n x, c 1,c 2,...,c n ), dove f i indica la derivata i-esima rispetto a x. Supponiamodipoterricavarec 1,...,c n dalle relazioni precedenti in funzione delle quantità x, y 0 x),y 00 x),...,y n) x)). Sostituendo in 8.1) otteniamo che la generica curva di C soddisfa ad una relazione del tipo F x, yx),...,y n) x)) = 0 che coinvolge x, la funzione yx) e le sue derivate fino all ordine n. 8.2 Formulazione del problema In questa sezione formuleremo matematicamente il problema delle equazioni di erenziali ordinarie e faremo alcune osservazioni elementari introduttive. 1. Un equazione di erenziale ordinaria è una relazione del tipo F x, yx),y 0 x),...,y n) x)) = 0. Si dice che essa ha ordine n poiché la derivata massima che vi compare è quella n-esima. Grazie a quanto visto nella sezione precedente, ci aspettiamo che un equazione di questo tipo ammetta in generale infinite soluzioni dipendenti da n costanti. Per determinare una soluzione in particolare, occorre assegnare condizioni aggiuntive. Seguendo le considerazioni suggerite dall analisi del moto di un punto materiale, ricoprono particolare interesse le condizioni per cui la funzione e le sue derivate fino all ordine n 1 in un punto x 0 assumano 208
3 A.A FORMULAZIONE DEL PROBLEMA alcuni valori assegnati. Si giunge così al problema 8 F x, yx),y 0 x),...,y n) x)) = 0 >< yx 0 )=a 0 8.2) y 0 x 0 )=a 1... >: y n 1) x 0 )=a n 1 detto problema di Cauchy associato all equazione di erenziale. Esempio 8.1. Sono equazioni di erenziali ordinarie ad esempio e y 0 x) =x +arctanyx) z 00 t)+2z 0 t)+zt) =sint. La prima è un equazione del primo ordine nell incognita yx). Essendo chiaro che la variabile indipendente è x, siusaindicarel equazioneanchenellaforma y 0 = x +arctany. La seconda è un equazione del secondo ordine nell incognita zt) che si può scrivere nella forma z 00 +2z 0 + z =sint omettendo la dipendenza da t. Osservazione 8.2. Il problema della primitiva può essere visto come una particolare equazione di erenziale: infatti trovare la primitiva di f su un intervallo I equivale proprio a risolvere l equazione di erenziale y 0 x) =fx). Si vede in questo esempio come le soluzioni dell equazione siano infinite e dipendano e ettivamente da una costante arbitraria. Considerando equazioni del tipo y n) x) =fx), vediamo come le costanti arbitrarie possano essere e ettivamente n. 2. Lo studio teorico del problema di Cauchy 8.2) risulta particolarmente delicato: esempi espliciti mostrano che l esistenza di soluzioni e la loro unicità risultano fatti del tutto non scontati. Ci accontentermo di enunciare il seguente risultato fondamentale sotto ipotesi non ottimali. 209
4 8.2. FORMULAZIONE DEL PROBLEMA A.A Teorema 8.3. Siano J R un intervallo e f = fx, a 1,...,a n 1 ):J R R R! R una funzione derivabile separatamente rispetto alle sue variabili con derivate continue. Siano x 0 2 J e y 0,y 1,...,y n 1 2 R. Allora il problema di Cauchy 8 y n) x) =fx, yx),y 0 x),...,y n 1) x)) >< yx 0 )=y 0 8.3) y 0 x 0 )=y 1... >: y n 1) x 0 )=y n 1 ammette una ed una sola soluzione massimale) y : I! R dove x 0 2 I J. Tale soluzione è unica nel seguente senso: se ỹ : Ĩ! R è un altra soluzione, allora Ĩ I e 8x 2 Ĩ : ỹx) =yx). Osservazione 8.4. L equazione di erenziale y n) x) =fx, yx),y 0 x),...,y n 1) x)) si dice in forma normale. Come visto in precedenza, lo studio del moto di un punto materiale porta all equazione di erenziale del secondo ordine in forma normale ẍ = 1 F t, x, ẋ) m Osservazione 8.5. Vediamo una conseguenza analitica molto utile del teorema di esistenza ed unicità per problemi del tipo y 0 x) =fx, yx)) Supponiamo che c 2 R sia tale che yx 0 )=y 0 fx, c) =0 perognix 2 I. Allora si ha immediatamente che l equazione y 0 = fx, y) ammettelasoluzionecostante ỹx) =c. Tale soluzione in un certo senso banale) viene detta una soluzione stazionaria dell equazione. Ad esempio l equazione y 0 = x sin y 210
5 A.A EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI ammette infinite soluzioni stazionarie date da ỹ = k con k 2 Z. Invecel equazione y 0 =1+y 2 non ammette soluzioni stazionarie. Diciamo S l insieme delle soluzioni stazionarie dell equazione y 0 = fx, y). Sia y = yx) una soluzione non stazionaria dell equazione. Allora yx) non può mai assumere un valore stazionario, cioè non può mai intersecare un elemento di S: in caso contrario, se fosse yx 0 )=c per qualche x 0 nel dominio di y e c 2S,allorailproblemadi Cauchy y 0 x) =fx, yx)) yx 0 )=y 0 ammetterebbe due soluzioni diverse y 1 x) =yx) ey 2 x) =c. In particolare, se 0 è una soluzione stazionaria dell equazione, allora ogni altra soluzione è positiva o negativa sul suo intero dominio di definizione: si ha dunque un informazione a priori sul segno della soluzione. 3. Nel seguito ci occuperemo di alcuni tipi di equazioni di erenziali che ricorrono spesso nelle applicazioni alla fisica ed all ingegneria. 8.3 Equazioni a variabili separabili Si tratta di equazioni del tipo 8.4) y 0 = fy)gx) dove f,g sono funzioni derivabili definite su due intervalli I e J. IlproblemadiCauchy associato è y 0 = fy)gx) 8.5) yx 0 )=y 0 con x 0 2 J e y 0 2 I. Supponiamo che per il problema valga il risultato di esistenza ed unicità della soluzione. 1. Per risolvere l equazione 8.4), seguiamo un procedimento formale molto usato nelle applicazioni esso può giustificarsi pienamente anche da un punto di vista teorico, ma non ce ne occuperemo). 211
6 8.3. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI A.A Ponendo y 0 = dy/dx possiamo scrivere dy dx = fy)gx) dy fy) Integrando ambo i membri, arriviamo a = gx) dx. 8.6) Hy) =Gx)+c, dove H è u n a p r i m i t i v a d i 1 /f, G è una primitiva di g e c 2 R. Questarelazionedefinisce in forma implicita la soluzione y in funzione di x. Lacostantec si determina sostituendo la condizione iniziale: si ha Hy 0 )=Gx 0 )+c =) c = Hy 0 ) Gx 0 ). Il procedimento di risoluzione giustifica il nome di equazioni a variabili separabili: esse si risolvono tramite due integrazioni nelle variabili y e x separatamente. Osservazione 8.6. Sia S := {c 2 R : fc) =0} la famiglia delle soluzioni stazionarie dell equazione. Supponiamo che y : I! R non sia una soluzione stazionaria dell equazione: allora sappiamo che per ogni x 2 I fyx)) 6= 0. Ciò giustifica, nel procedimento visto sopra, la divisione per fy): a priori sappiamo che per le soluzioni non banali dell equazione, tale quantità non si annulla mai. 2. Vediamo alcuni esempi. Esempio 8.7. Risolviamo il seguente problema di Cauchy y 0 = e y y2) = 7. Si ha dy dx = ey da cui dy e y = dx e y = x + c. Tramite la condizione iniziale si ha c = e
7 A.A EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI Otteniamo dunque e y = x e 7 2 da cui e y = e 7 +2 x ed infine y = ln e 7 +2 x. Esempio 8.8. Risolviamo il seguente problema di Cauchy x 0 = x sin t x0) = 1. Qui l incognita è una funzione xt). Ponendo x 0 = dx/dt si ha dx x =sintdt da cui Z 1 Z x dx = equindi sin tdt ln x = cos t + c. Notiamo che zt) = 0 è soluzione stazionaria dell equazione. Dunque la nostra soluzione xt) haunsegnodefinitosulsuodominio: essendox0) = 1 > 0, abbiamo che xt) > 0 per ogni t appartenente al dominio di definizione. Possiamo dunque eliminare il modulo e scrivere ln x = cos t + c. Poiché x0) = 1 si ha ln 1 = 1+c da cui c =1. Otteniamodunque ln x =1 cos t da cui xt) =e 1 cos t. Esempio 8.9. Risolviamo il seguente problema di Cauchy y 0 = xy sin y y1) = 0. Notiamo che la funzione yx) = 0 è soluzione dell equazione di erenziale e soddisfa anche la condizione iniziale: per l unicità della soluzione del problema di Cauchy, abbiamo che yx) =0èlafunzionechestiamocercando. 213
8 8.4. EQUAZIONI LINEARI DEL PRIMO ORDINE A COEFFICIENTI A.A. CONTINUI Equazioni lineari del primo ordine a coe cienti continui Si tratta di equazioni del tipo 8.7) y 0 x)+ax)yx) =bx) dove a, b : I! R sono funzioni continue definite su un intervallo I. IlproblemadiCauchy associato è y 0 x)+ax)yx) =bx) 8.8) yx 0 )=y 0, con x 0 2 I e y 0 2 R. 1. Vediamo come risolvere il problema di Cauchy 8.8). Sia A una primitiva di a su I. Allora e Ax) [y 0 x)+ax)yx)] = e Ax) bx). Ma si ha per cui e Ax) [y 0 x)+ax)yx)] = e Ax) yx) 0 e Ax) yx) 0 = e Ax) bx). Integrando da x 0 a x si ottiene e Ax) yx) e Ax0) yx 0 )= da cui, tenendo conto che yx 0 )=y 0,siottiene yx) =e Ax) applee Ax 0) y 0 + Z x Z x x 0 e As) bs) ds, x 0 e As) bs) ds. Se supponiamo che Ax 0 )=0,cioèscegliamocomeA la primitiva di a che vale 0 in x 0, otteniamo la formula 8.9) yx) =e Ax) appley 0 + Z x x 0 e As) bs) ds. 2. Riassumendo, la formula risolutiva per il problema di Cauchy 8.8) è data da Z x yx) =e appley Ax) 0 + e As) bs) ds x 0 214
9 A.A EQUAZIONI LINEARI DEL SECONDO ORDINE dove A è l a p r i m i t i v a d i a su I che vale 0 in x 0,cioè Ax) = Z x x 0 as) ds. 3. Se poniamo y 0 = c nella formula 8.9), al variare di c 2 R otteniamo chiaramente tutte le soluzioni dell equazione di erenziale 8.7) in questo caso Ax) puòessereunaqualunque primitiva di ax)). 4. Vediamo un esempio. Esempio Consideriamo il problema di Cauchy y 0 +2y = e x Si ha ax) =2ebx) =e x.dunque y1) = 3. Si ottiene Dunque Ax) = Z x yx) =e 2x 1) apple ds =[2s] x 1 =2x 1). Z x 1 e 2s 1) e s ds. yx) =e 2x 1) apple3+ Z x =e 2x 1) apple 3+ e3x apple e e 3s 2 ds = e apple3+ 2x 1) 3s 2 3 e 3. x Equazioni lineari del secondo ordine a coe cienti costanti Sono le equazioni della forma 8.10) y 00 x)+ay 0 x)+byx) =fx) dove a, b 2 R e f : I! R è una funzione continua. La funzione fx) sidicetermine forzante dell equazione. L equazione 8.11) y 00 x)+ay 0 x)+byx) =0 215
10 8.5. EQUAZIONI LINEARI DEL SECONDO ORDINE A.A si dice l equazione omogenea associata alla precedente. Il problema di Cauchy associato è della forma 8 >< y 00 x)+ay 0 x)+byx) =fx) 8.12) yx 0 )=y 0 >: y 0 x 0 )=y 1, dove x 0 2 I, y 0,y 1 2 R. 1. Per risolvere le equazioni 8.10), facciamo la seguente osservazione fondamentale: se y 1 x) e y 2 x) sono soluzioni dell equazione, allora la di erenza vx) =y 1 x) y 2 x) èsoluzione dell equazione omogenea associata 8.11). Infatti si ha v 00 x)+av 0 x)+bvx) =y 1 x) y 2 x)) 00 + ay 1 x) y 2 x)) 0 + by 1 x) y 2 x)) =[y 00 1x)+ay 0 1x)+by 1 x)] [y 00 2x)+ay 0 2x)+by 2 x)] = fx) fx) =0. Dunque la generica soluzione dell equazione può esprimersi nella forma yx) =ỹx)+soluzionegenericadell omogeneaassociata), dove ỹx) èunasoluzioneparticolaredell equazione. Dunquelastrategia per risolvere il problema di Cauchy 8.12) per equazioni lineari del secondo ordine a coe cienti costanti è la seguente. 1. Determinare tutte le soluzioni dell equazione omogenea associata. 2. Determinare una soluzione particolare ỹ dell equazione di partenza. 3. Determinare le costanti generiche che compaiono utilizzando le condizioni iniziali. 2. Consideriamo l equazione omogenea y 00 x)+ay 0 x)+byx) =0. Per trovarne tutte le soluzioni, si considera il polinomio caratteristico esipongonodiversealternative. P z) =z 2 + az + b 1. Se P ammette due radici reali e distinte 1 e 2 caso a 2 4b>0), la soluzione generica dell equazione omogenea è della forma dove c 1,c 2 2 R. yx) =c 1 e 1x + c 2 e 2 x 216
11 A.A EQUAZIONI LINEARI DEL SECONDO ORDINE 2. Se P ammette una sola radice reale di molteplicità due caso a 2 4b =0), la soluzione generica dell equazione è della forma dove c 1,c 2 2 R. yx) =c 1 + c 2 x)e x 3. Se P ammette due radici complesse coniugate + i e i con, 2 R caso a 2 4b<0), la soluzione generica dell equazione è della forma dove c 1,c 2 2 R. Esempio Data l equazione yx) =e x c 1 cos x)+c 2 sin x)) y 00 4y =0, il polinomio caratteristico P z) =z 2 4ammettelesoluzioni 1 =2e 2 = 2. Dunque la generica soluzione è yx) =c 1 e 2x + c 2 e 2x. Esempio Data l equazione y 00 2y 0 + y =0, il polinomio caratteristico P z) =z 2 2z +1 ammette come soluzione doppia =1. Dunque la generica soluzione è Esempio Data l equazione yx) =c 1 + c 2 x)e x. y 00 + y 0 + y =0 il polinomio caratteristico P z) =z 2 + z +1 ammette come soluzioni 1 = 1 + i p 3 e = 1 i p 3.Dunquelagenericasoluzioneè 2 2 yx) =e 1 2 x "c 1 cos p! 3 2 x + c 2 sin p!# 3 2 x. 3. La determinazione di una soluzione particolare ỹ dell equazione 8.10) è in generale un problema di cile. Esso può semplificarsi se il termine forzante fx) èdellaforma 8.13) fx) =R k x)e x cos x) 217
12 8.5. EQUAZIONI LINEARI DEL SECONDO ORDINE A.A o 8.14) fx) =R k x)e x sin x) dove R k è un polinomio di grado k. Esempi di termini forzanti di questo tipo sono oppure fx) =x 2 e x, fx) =x, fx) =sin2x fx) =x 3 e 2x cos 3x. Per trovare una soluzione particolare, si considera il numero complesso esipongonoduealternative. z = + i 1. Se z = +i non è radice del polinomio caratteristico P z) dell equazioneomogenea associata, allora esiste una soluzione particolare della forma dove Q k e S k sono polinomi di grado k. e x [Q k x)cos x)+s k x)sin x)], 2. Se z = + i è radice del polinomio caratteristico P z) conmolteplicitàh, allora esiste una soluzione particolare dell equazione è della forma dove Q k e S k sono polinomi di grado k. x h e x [Q k x)cos x)+s k x)sin x)] IpolinomigenericiQ k e S k si determinano sostituendo direttamente nell equazione ed imponendo che essa sia verificata. Esempio Consideriamo l equazione y 00 2y =2e x. Il polinomio caratteristico è P z) =z 2 2cheammettecomeradiciz = ± p 2. Il termine forzante fx) =2e x è d e l l a f o r m a ) c o n l a s c e l t a k =0, =1e = 0. Dunque z =1, ed esso non è radice di P z). Dunque esiste una soluzione della forma ỹx) =ce x. Sostituendo nell equazione si ha che deve essere ce x 2ce x =2e x, da cui c = 2. Concludiamo che una soluzione particolare è ỹx) = 2e x. 218
13 A.A EQUAZIONI LINEARI DEL SECONDO ORDINE Esempio Consideriamo l equazione 8.15) y 00 +4y =2+sin2x. Il termine forzante fx) =2+sin2x è s o m m a d i d u e t e r m i n i f o r z a n t i f 1 x) =2 e f 2 x) =sin2x. Per trovare una soluzione particolare dell equazione, grazie alla sua linearità, basta trovare due soluzioni particolari relative a f 1 e f 2 esommarletraloro,cioèbastatrovareỹ 1 x) e ỹ 2 x) taliche 8.16) ỹ 00 1x)+4ỹ 1 x) =2 e 8.17) ỹ 00 2x)+4ỹ 2 x) =sin2x econsiderareỹx) =ỹ 1 x)+ỹ 2 x). Per quanto riguarda f 1 x) =2,essoèdeltipo8.13)con k = = =0. Siha z = 0, che non è radice del polinomio caratteristico P z) =z Dunque esiste una soluzione particolare ỹ 1 x) di8.16)dellaforma Sostituendo in 8.16) si ricava ỹ 1 x) =c. 4c =2=) c = 1 2 cioè ỹ 1 x) = 1 2.Perquantoriguardaf 2x) =sin2x, essoèdellaforma8.14)conk = =0 e =2. Dunque z =2i, cheèradicedimolteplicitàunodelpolinomiocaratteristico P z) =z Esistealloraunasoluzioneparticolareỹ 2 di 8.17) della forma Dunque ỹ 2 x) =x [c cos 2x + d sin 2x]. ỹ 0 2x) =c cos 2x + d sin 2x + x [ 2c sin 2x +2d cos 2x]. e ỹ2x) 00 = 4c sin 2x +4dcos 2x + x [ 4c cos 2x 4d sin 2x]. Sostituendo in 8.17) si ha da cui Si ha dunque 4c sin 2x +4d cos 2x =sin2x c = 1 4 e d =0. ỹ 2 x) = 1 x cos 2x. 4 In conclusione, una soluzione particolare dell equazione 8.15) è data da ỹx) = x cos 2x. 4
14 8.5. EQUAZIONI LINEARI DEL SECONDO ORDINE A.A Vediamo un esempio di risoluzione di un problema di Cauchy seguendo la strategia vista al punto 1. Consideriamo il problema 8 >< y 00 2y =2 y0) = 1 >: y 0 0) = 1. Il polinomio caratteristico è P z) =z 2 2e z 2 2=0=) z = ± p 2. Si hanno due radici reali distinte z 1 = p 2ez 2 = p 2. La soluzione generica dell equazione omogenea associata è data da c 1 e p 2x + c 2 e p 2x. Cerchiamo una soluzione particolare: il termine forzante fx) =2èdellaformaparticolare considerata al punto precedente con la scelta k = = =0. Dunque z =0,edessonon è r a d i c e d i P z). Dunque esiste una soluzione particolare ỹ della forma ỹx) =c. Sostituendo nell equazione si ha che deve essere 2c =2, cioè c = 1. Abbiamo dunque che la soluzione generica dell equazione completa è yx) = 1+c 1 e p 2x + c 2 e p 2x. Le costanti c 1,c 2 si determinano attraverso le condizioni iniziali. Poiché y 0 x) = p 2c 1 e p 2x p 2c2 e p 2x,otteniamoday0) = 1ey 0 0) = 1 1+c 1 + c 2 = 1 p p 2c1 2c2 =1 da cui La soluzione del problema è c 1 = 1 2 p 2 e c 2 = yx) = 1+ 1 h 2 p e p 2x p 2. e p i 2x. 220
15 A.A EQUAZIONI LINEARI DI ORDINE N 8.6 Equazioni di erenziali lineari di ordine n a coe - cienti costanti Si tratta di equazioni del tipo y n) x)+a 1 y n 1) x)+ + a n 1 y 0 x)+a n yx) =fx), dove a 1,...,a n 2 R e f : I! R è una funzione continua. Il problema di Cauchy associato è y 8>< n) x)+a 1 y n 1) x)+ + a n 1 y 0 x)+a n yx) =fx), yx 0 )=y 0 y 0 x 0 )=y 1... >: y n 1) x 0 )=y n 1 dove x 0 2 I, y 0,y 1,...,y n 1 2 R. 1. La risoluzione di equazioni di questo tipo è analoga a quanto già visto per le equazioni di ordine due. Sihachelegenericasoluzioneèdellaforma yx) =ỹx)+soluzionegenericadell omogeneaassociata), dove ỹx) èunasoluzioneparticolaredell equazione. Lasoluzionegenericadell omogenea associata dipende da n costanti che vengono determinate attraverso le condizioni iniziali del problema. 2. La generica soluzione dell omogenea associata si trova considerando il polinomio caratteristico P z) =z n + a 1 z n a n 1 z + a n. Esso ha in generale n radici: a di erenza che nel caso n = 2, tali soluzioni possono avere molteplicità h>2. Per scrivere la generica soluzione dell equazione omogenea, si procede come segue. 1. Si individuano tutte le radici di P z). 2. Se 2 R è una radice di P z) dimolteplicitàh, ad essa è associata una soluzione della forma c 0 + c 1 x + c 2 x c h 1 x h 1 )e x, dove c 0,c 1,...,c n 1 sono costanti generiche. 3. Se ±i è u n a c o p p i a d i r a d i c i c o m p l e s s e c o n i u g a t e d i P z) conmolteplicitàh, allora ad essa è associata una soluzione della forma e x d 0 + d 1 x + d 2 x d h 1 x h 1 )cos x) +f 0 + f 1 x + f 2 x f h 1 x h 1 )sin x), 221
16 8.6. EQUAZIONI LINEARI DI ORDINE N A.A dove d 0,d 1,...,d h 1,f 0,f 1,...,f h 1 sono costanti generiche. 4. La generica soluzione dell equazione omogenea è data dalla somma delle soluzioni dei punti a) e b), al variare di tutte le radici di P z). Esempio Consideriamo ad esempio l equazione Il polinomio caratteristico è che si può fattorizzare nel seguente modo y y y 00 8y 0 +4y =0. P z) =z 4 2z 3 +5z 2 8z +4 P z) =z 1) 2 z 2 +4). Dunque le radici di P z) sono =1conmolteplicità2,elacoppiadiradicicomplesse coniugate ±2i. Dunquelagenericasoluzionedell equazioneèdatada con c 0,c 1,d 0,f 0 2 R. yx) =c 0 + c 1 x)e x + d 0 cos 2x + f 0 sin 2x, 3. Come nel caso n =2,la determinazione di una soluzione particolare dell equazione diviene semplice se il termine forzante è del tipo o fx) =R k x)e x cos x) fx) =R k x)e x sin x) dove R k è un polinomio di grado k. In tal caso si considera il numero complesso z = + i esiprocedecomesegue. 1. Se z non è radice del polinomio caratteristico P z)dell equazioneomogeneaassociata, allora esiste una soluzione particolare della forma dove Q k e S k sono polinomi di grado k. e x [Q k x)cos x)+s k x)sin x)], 2. Se z è radice del polinomio caratteristico P z) di molteplicità h, allora esiste una soluzione particolare dell equazione della forma dove Q k e S k sono polinomi di grado k. x h e x [Q k x)cos x)+s k x)sin x)] 222
17 A.A EQUAZIONI LINEARI DI ORDINE N IpolinomigenericiQ k e S k si determinano sostituendo nell equazione ed imponendo che essa sia verificata. Esempio Consideriamo l equazione y y y 00 8y 0 +4y = e 2x edeterminiamoneunasoluzioneparticolare: siha z =2,edessononèradicedelpolinomio caratteristico P z), le cui radici sono, per quanto visto all esempio precedente, z =1e z = ±2i. Dunquel equazioneammetteunasoluzioneparticolaredellaformaỹx) =ce 2x. Sostituendo nell equazione si ha 16c 16c +20c 16c +4c)e 2x = e 2x da cui c =1/8. Dunque una soluzione particolare è data da ỹx) = 1 8 e2x. La soluzione generale dell equazione è data dunque da yx) = 1 8 e2x +c 0 + c 1 x)e x + d 0 cos 2x + f 0 sin 2x, dove c 0,c 1,d 0,f 0 sono generiche costanti. Esercizi 1. Dimostrare che il problema di Cauchy y 0 x) =yx)+fx) y0) = 0 dove fx) = 0 se x 6= 0 1 se x =0. non ammette soluzioni. 2. Dimostrare che il problema di Cauchy y 0 x) = p yx) ammette infinite soluzioni. y0) = Trovare una soluzione del problema x 0 = x + y y 0 = x y con le condizione iniziale x0) = 1 e y0) = 0. Suggerimento: derivando la prima equazione si ottiene x 00 = x 0 + y 0, per cui si può sostituire nella seconda...) 223
18 8.6. EQUAZIONI LINEARI DI ORDINE N A.A Trovare la funzione zt) :R! C che risolve il problema z 0 t) =izt) z0) = 1 5. Risolvere il sistema x 0 = 2xy y 0 = x 2 y 2 con le condizioni iniziali x0) = 1 e y0) = 0. Suggerimento: scrivi zt) = xt) + iyt) e trova l equazione corrispondente per z.) 224
Equazioni differenziali
Equazioni differenziali Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 1 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Equazioni differenziali Analisi Matematica 1 1 / 30 Formulazione del problema In generale
DettagliEquazioni differenziali
4 Equazioni differenziali Determinare le primitive di una funzione f(x) significa risolvere y (x) = f(x) dove l incognita è la funzione y(x). Questa equazione è un semplice esempio di equazione differenziale.
Dettagli19 Marzo Equazioni differenziali.
19 Marzo 2019 Equazioni differenziali. Definizione 1. Si chiama equazione differenziale una relazione che coinvolge una o più derivate di una funzione incognita y(x), la funzione stessa, funzioni di x
DettagliSoluzioni. 152 Roberto Tauraso - Analisi Risolvere il problema di Cauchy. { y (x) + 2y(x) = 3e 2x y(0) = 1
5 Roberto Tauraso - Analisi Soluzioni. Risolvere il problema di Cauchy y (x) + y(x) = 3e x y() = R. Troviamo la soluzione generale in I = R. Una primitiva di a(x) = è A(x) = a(x) dx = dx = x e il fattore
DettagliEquazioni differenziali
Capitolo 2 Equazioni differenziali I modelli matematici per lo studio di una popolazione isolata sono equazioni differenziali. Premettiamo dunque allo studio dei modelli di popolazioni isolate una breve
DettagliPer determinare una soluzione particolare descriveremo un metodo che vale solo nel caso in cui la funzione f(x) abbia una forma particolare:
42 Roberto Tauraso - Analisi 2 Ora imponiamo condizione richiesta: ( lim c e 4x + c 2 + c 3 e 2x cos(2x) + c 4 e 2x sin(2x) ) = 3. x + Il limite esiste se e solo c 3 = c 4 = perché le funzioni e 2x cos(2x)
DettagliEquazioni differenziali Corso di Laurea in Scienze Biologiche Istituzioni di Matematiche A.A. 2007-2008. Dott.ssa G. Bellomonte
Equazioni differenziali Corso di Laurea in Scienze Biologiche Istituzioni di Matematiche A.A. 2007-2008 Dott.ssa G. Bellomonte Indice 1 Introduzione 2 2 Equazioni differenziali lineari del primo ordine
Dettagli1 Equazioni Differenziali
Equazioni Differenziali Un equazione differenziale è un equazione che esprime un legame tra una variabile indipendente x (o t, quando ci riferiamo al tempo) una variabile dipendente y o incognita che sta
DettagliEquazioni differenziali
1 Equazioni differenziali Definizioni introduttive Una equazione differenziale è una uguaglianza che contiene come incognita una funzione f x, insieme con le sue derivate rispetto alla variabile indipendente
DettagliAnalisi Matematica A e B Soluzioni prova scritta parziale n. 4
Analisi Matematica A e B Soluzioni prova scritta parziale n. Corso di laurea in Fisica, 08-09 7 aprile 09. Determinare le soluzioni u(x) dell equazione differenziale u + u u = sin x + ex + e x. Soluzione.
DettagliESERCIZI SULLE EQUAZIONI DIFFERENZIALI
ESERCII SULLE EQUAIONI DIFFERENIALI PRIMA PARTE VALENTINA CASARINO Esercizi per il corso di Fondamenti di Analisi Matematica 2, (Ingegneria Gestionale, dell Innovazione del Prodotto, Meccanica e Meccatronica,
DettagliAnalisi Vettoriale - A.A Foglio di Esercizi n Esercizio. y [17] + y [15] = 0. z + z = 0
Analisi Vettoriale - A.A. 23-24 Foglio di Esercizi n. 5 Determinare l integrale generale di 1. Esercizio y [17] + y [15] = Posto y [15] = z l equazione proposta diventa Il cui integrale generale é z +
DettagliEquazioni differenziali
Equazioni differenziali Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 2 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Equazioni differenziali Analisi Matematica 2 1 / 42 Equazioni differenziali Un equazione
DettagliLe equazioni funzionali sono equazioni in cui l incognita è una funzione.
EQUAZIONI DIF F ERENZIALII Le equazioni funzionali sono equazioni in cui l incognita è una funzione. ESEMPIO. Trovare una funzione f : R! R tale che f(x) = f (x) per ogni x R. Come subito si vede, ogni
DettagliEquazioni differenziali
4 Equazioni differenziali Determinare le primitive di una funzione f(x) significa risolvere y (x) = f(x) dove l incognita è la funzione y(x). Questa equazione è un semplice esempio di equazione differenziale.
Dettagli6.3 Equazioni lineari del secondo ordine
si supponga di conoscerne una soluzione ψ(x). Si verifichi che con la sostituzione y(x) = ψ(x) + 1, l equazione diventa lineare nell incognita v(x) v(x). Utilizzando questo metodo, si risolva l equazione
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti 1. Determinare la soluzione dell equazione differenziale (x 2 + 1)y + y 2 =. y + x tan y = 2. Risolvere il problema di Cauchy y() = 1 2 π. 3. Risolvere il problema
DettagliEquazioni differenziali. f(x, u, u,...,u (n) )=0,
Lezione Equazioni differenziali Un equazione differenziale è una relazione del tipo f(x, u, u,...,u (n) )=, che tiene conto del valori di una funzione (incognita) u e delle sue derivate fino ad un certo
DettagliAnalisi e Modelli Matematici
Analisi e Modelli Matematici Marzo - Aprile 04 Lezione 3 Equazioni differenziali del primo ordine Una equazione differenziale del primo ordine si scrive nella forma: F (x, y, y )=0 oppure, isolando la
DettagliEquazioni differenziali Problema di Cauchy
Equazioni differenziali Problema di Cauch Primo esempio - Risolvere l equazione '( ) = g( ) con g( ) :[ a, b] R continua Teor. fondamentale del calcolo integrale ( ) = + g ( t )dt Primo esempio - Osserviamo
DettagliIntroduzione alle equazioni differenziali attraverso esempi. 20 Novembre 2018
Introduzione alle equazioni differenziali attraverso esempi 20 Novembre 2018 Indice: Equazioni separabili. Esistenza e unicità locale della soluzione di un Problemi di Cauchy. Equazioni differenziali lineari
DettagliMatematica II. Risolvere o integrare una e.d. significa trovarne tutte le soluzione, che costituiscono il cosidetto integrale generale.
Definizione Si dice equazione differenziale di ordine n nella funzione incognita y = y (x) una relazione fra y, le sue derivate y,..., y (n), e la variabila indipendente x Risolvere o integrare una e.d.
DettagliLE EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL PRIMO ORDINE
LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL PRIMO ORDINE 1. EQUAZIONI DIFFERENZIALI LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL PRIMO ORDINE ESEMPIO Della funzione y = f(x) si sa che y' 2x = 1. Che cosa si può dire della funzione
DettagliEquazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti
Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti 0.1 Introduzione Una equazione differenziale del secondo ordine è una relazione del tipo F (t, y(t), y (t), y (t)) = 0 (1) Definizione
Dettagli7. Equazioni differenziali
18 Sezione 7. Equazioni differenziali 7. Equazioni differenziali [versione: 25/5/2012] Richiamo delle nozioni fondamentali In un equazione differenziale l incognita da determinare è una funzione (e non
DettagliAlcuni esercizi sulle equazioni di erenziali
Alcuni esercizi sulle equazioni di erenziali Calcolo dell integrale generale Per ciascuna delle seguenti equazioni di erenziali calcolare l insieme di tutte le possibili soluzioni. SUGGERIMENTO: Ricordatevi
DettagliEquazioni separabili. Un esempio importante
Equazioni separabili. Un esempio importante Esempio La soluzione generale dell equazione y = αy, α R (1) è data da y(x) = Ke αx, K R (2) C è un unica soluzione costante: y = 0: cioè y(x) = 0 per ogni x.
DettagliEquazioni differenziali. Elisabetta Colombo
Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 2018-2019, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html Eq. diff. 1 2 Un equazione differenziale e un equazione che
DettagliAnalisi Matematica B Soluzioni prova scritta parziale n. 4
Analisi Matematica B Soluzioni prova scritta parziale n. 4 Corso di laurea in Fisica, 017-018 4 maggio 018 1. Risolvere il problema di Cauchy { u u sin x = sin(x), u(0) = 1. Svolgimento. Si tratta di una
DettagliRaccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 3 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata, Matematica
DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Università degli Studi di Trento Via Sommarive - Povo (TRENTO) Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 3 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata,
Dettagliy + P(x) y + Q(x) y = 0 y(x) = c 1y 1(x) + c 2 y 2(x).
Proposizione 4. Se y 1(x) e y (x) sono soluzioni linearmente indipendenti di y + P(x) y + Q(x) y = 0 ogni altra soluzione della stessa equazione si scrive nella forma per una scelta opportuna delle costanti
DettagliCalcolo integrale. Regole di integrazione
Calcolo integrale Linearità dell integrale Integrazione per parti Integrazione per sostituzione Integrazione di funzioni razionali 2 2006 Politecnico di Torino Proprietà Siano e funzioni integrabili su
DettagliCorso di Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli
Università di Trento - Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria per l Ambiente e il Territorio - 8/9 Corso di Analisi Matematica - professore Alberto Valli foglio di esercizi - dicembre 8 Integrali
DettagliEquazioni differenziali ordinarie
Equazioni differenziali ordinarie Un equazione differenziale ordinaria di ordine n è una relazione tra: 1. una variabile indipendente x R, 2. una funzione incognita y = y(x) a valori reali 3. le derivate
Dettaglia) Il denominatore dev essere diverso da zero. Studiamo il trinomio x 2 5x + 6. Si ha: x 1,2 = 5 ± se x ], 2[ ]3, + [;
ESERCIZIO - Data la funzione f (x) + x2 2x x 2 5x + 6, si chiede di: a) calcolare il dominio di f ; (2 punti) b) studiare la positività e le intersezioni con gli assi; (3 punti) c) stabilire se f ha asintoti
DettagliEsercitazioni di Matematica
Università degli Studi di Udine Anno Accademico 009/00 Facoltà di Agraria Corsi di Laurea in VIT e STAL Esercitazioni di Matematica novembre 009 Trovare le soluzioni della seguente disequazione: x + +
DettagliEquazioni differenziali
Equazioni differenziali Generalità sulle equazioni differenziali ordinarie del primo ordine Si chiama equazione differenziale ordinaria[ ] del primo ordine un equazione nella quale compare y = y e la sua
DettagliANALISI 1 1 VENTICINQUESIMA LEZIONE Equazioni differenziali Equazioni lineari del primo ordine
ANALISI 1 1 VENTICINQUESIMA LEZIONE Equazioni differenziali Equazioni lineari del primo ordine 1 prof. Claudio Saccon, Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it
DettagliMatematica con elementi di Informatica
Equazioni differenziali Matematica con elementi di Informatica Tiziano Vargiolu Dipartimento di Matematica vargiolu@math.unipd.it Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. () Equazioni
DettagliSistemi di equazioni differenziali
Capitolo 5 Sistemi di equazioni differenziali Molti problemi sono governati non da una singola equazione differenziale, ma da un sistema di più equazioni. Ad esempio questo succede se si vuole descrivere
DettagliAnalisi Matematica 1 Quarantesima lezione [1cm] Equazioni differenziali 5 maggio lineari2010 del primo1 ordine / 10
Analisi Matematica 1 Quarantesima lezione Equazioni differenziali lineari del primo ordine prof. Claudio Saccon Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it
DettagliEquazioni differenziali
Equazioni differenziali In un equazione differenziale l incognita da trovare è una funzione, di cui è data, dall equazione, una relazione con le sue derivate (fino ad un certo ordine) e la variabile libera:
DettagliRisolvere i problemi di Cauchy o trovare l integrale generale delle seguenti equazioni differenziali del II ordine lineari a coefficienti costanti:
Risolvere i problemi di Cauchy o trovare l integrale generale delle seguenti equazioni differenziali del II ordine lineari a coefficienti costanti: 1. y 5y + 6y = 0 y(0) = 0 y (0) = 1 2. y 6y + 9y = 0
DettagliTEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I
TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I Corso di laurea quadriennale) in Fisica a.a. 003/04 Prova scritta del 3 aprile 003 ] Siano a, c parametri reali. Studiare l esistenza e, in caso affermativo, calcolare
DettagliSulle equazioni differenziali ordinarie a variabili separabili
Sulle equazioni differenziali ordinarie a variabili separabili Paolo Bonicatto - Luca Lussardi 9 aprile 2008 Indice Introduzione 2 Metodo classico 2 3 Forme differenziali lineari 4 4 Formalizzazione del
DettagliLEZIONI DI ANALISI MATEMATICA I. Equazioni Differenziali Ordinarie. Sergio Lancelotti
LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA I Equazioni Differenziali Ordinarie Sergio Lancelotti Anno Accademico 2006-2007 2 Equazioni differenziali ordinarie 1 Equazioni differenziali ordinarie di ordine n.................
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI / ESERCIZI SVOLTI
ANALISI MATEMATICA I - A.A. 011/01 EQUAZIONI DIFFERENZIALI / ESERCIZI SVOLTI L asterisco contrassegna gli esercizi più difficili. Determinare l integrale generale dell equazione differenziale y = e x y
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI
EQUAZIONI DIFFERENZIALI 1 Primo ordine - variabili separabili Sia dato il problema di Cauchy seguente: { y = a(x)b(y) Si proceda come segue y(x 0 ) = y 0 (1) Si calcolino le radici dell equazione b(y)
DettagliMatematica e Statistica
Matematica e Statistica Prova d Esame (26/07/2010) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 2009/10 1 Matematica e Statistica Prova d Esame di MATEMATICA (26/07/2010) Università di Verona
DettagliTeoria Es. 1 Es. 2 Totale Analisi e Geometria 1 Seconda Prova. Compito F. 14 Gennaio Cognome: Nome: Matricola:
Teoria Es. 1 Es. Totale Analisi e Geometria 1 Seconda Prova. Compito F. 14 Gennaio 019. Docente: Numero di iscrizione all appello: Cognome: Nome: Matricola: Istruzioni: Tutte le risposte devono essere
DettagliCognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1
Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1 [1]. (***) Definizione di derivata di una funzione in un punto. Sia A R N ; sia a A; sia f : A R M ; sia f differenziabile in a; allora la derivata di f in a è...
DettagliAnalisi Matematica III modulo Soluzioni della prova scritta preliminare n. 2
Analisi Matematica III modulo Soluzioni della prova scritta preliminare n. Corso di laurea in Matematica, a.a. 003-004 17 dicembre 003 1. Si consideri la funzione f : R R definita da f(x, y) = x 4 y arctan
DettagliEquazioni differenziali II. Elisabetta Colombo
Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 2011-2012, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html Eq. diff.ii Eq. diff.ii 1 2 I differenziali Esercizio Quali
DettagliEquazioni differenziali del 2 ordine Prof. Ettore Limoli. Sommario. Equazione differenziale omogenea a coefficienti costanti
Equazioni differenziali del 2 ordine Prof. Ettore Limoli Sommario Equazione differenziale omogenea a coefficienti costanti... 1 Equazione omogenea di esempio... 2 Equazione differenziale non omogenea a
DettagliAM2: Tracce delle lezioni- X Settimana
AM: Tracce delle lezioni- X Settimana EQUAZIONI DIFFERENZIALI ORDINARIE Equazioni differenziali lineari del I ordine Date le funzioni a(x), b(x) continue in (a, b) determinare, se esistono, le funzioni
DettagliModulo di Matematica, Corsi di Laurea in VIT e STAL - Raccolta degli Esami A.A
Modulo di Matematica, Corsi di Laurea in VIT e STL - Raccolta degli Esami.. - Facoltà di graria Corsi di Laurea in VIT e STL Modulo di Matematica Esame del //.. / Scritto Teoria Esercizi Voto Istruzioni:
DettagliIntegrali inde niti. F 2 (x) = x5 3x 2
Integrali inde niti Abbiamo sinora studiato come ottenere la funzione derivata di una data funzione. Vogliamo ora chiederci, data una funzione f, come ottenerne una funzione, che derivata dia f. Esempio
DettagliEquazioni differenziali II. Elisabetta Colombo
Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 2014-2015, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html Eq. diff.ii Eq. diff.ii 1 2 I differenziali I Esercizio Quali
DettagliMatematica e Statistica (A-E, F-O, P-Z)
Matematica e Statistica (A-E, F-O, P-Z) Prova d esame (08/07/20) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 200/ Matematica e Statistica (A-E, F-O, P-Z) Prova di MATEMATICA (A-E, F-O, P-Z) (08/07/20)
DettagliEquazioni Differenziali (4)
Equazioni Differenziali (4) Esercizio 1 Risolvere il problema di Cauchy y = e y x + y x, y(1) = 1. Esercizio 2 Risolvere il problema di Cauchy y = 2y 1 x 2 + 1 x, y(0) = 0. Esercizio 3 Risolvere il problema
DettagliModulo di Matematica
Università degli Studi di Udine Anno Accademico 05/06 Corso di Laurea in Biotecnologie Modulo di Matematica Esame del 0/0/06 N.B.: scrivere nome, cognome e numero di matricola su ogni foglio consegnato.
DettagliAppunti di Matematica 5 - Derivate - Derivate. Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di.
Derivate Definizione di derivata di f(x) in x D o f Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di. Consideriamo il rapporto (detto rapporto incrementale ) È evidente che il rapporto
DettagliLE EQUAZIONI DIFFERENZIALI. che, insieme alle loro derivate, soddisfano un equazione differenziale.
LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI I problemi incontrati fin ora nel corso di studi di matematica erano tutti di tipo numerico, cioè la loro risoluzione ha sempre portato alla determinazione di uno o più numeri
DettagliSoluzioni degli esercizi
Equazioni differenziali Soluzioni degli esercizi Premessa: in tutti gli esercizi x denota la variabile indipendente, y la funzione (di x) incognita dell equazione differenziale. Un equazione differenziale
DettagliAnalisi Vettoriale - A.A Foglio di Esercizi n. 4 Soluzioni
Analisi Vettoriale - A.A. 2003-2004 Foglio di Esercizi n. 4 Soluzioni. Esercizio Assegnata l equazione differenziale y = y sin(y) disegnare, in modo qualitativo, i grafici delle soluzioni. Si tratta di
DettagliEquazioni differenziali del secondo ordine a coefficienti costanti Un equazioni differenziale del secondo ordine a coefficienti costanti è del tipo
9 Lezione Equazioni differenziali del secondo ordine a coefficienti costanti Def. (C) Un equazioni differenziale del secondo ordine a coefficienti costanti è del tipo u + au + bu = f(t), dove a e b sono
DettagliEquazioni differenziali a variabili separabili e lineari del primo ordine. Esercizi.
Equazioni differenziali a variabili separabili e lineari del primo ordine. Esercizi. Mauro Saita Versione provvisoria. Dicembre 204 Per commenti o segnalazioni di errori scrivere, per favore, a: maurosaita@tiscalinet.it
DettagliCorso di Laurea in Ingegneria Informatica Prova di Analisi Matematica 1
Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Prova di Analisi Matematica 1 9 Gennaio 2018 Scrivere subito nome e cognome e matricola sul foglio risposte e preparare il libretto sul banco per il controllo.
DettagliArgomento 8 Integrali indefiniti
8. Integrale indefinito Argomento 8 Integrali indefiniti Definizione 8. Assegnata la funzione f definita nell intervallo I, diciamo che una funzione F con F : I R è una primitiva di f in I se i) F è derivabile
DettagliEsercizio Determinare l integrale generale delle seguenti equazioni differenziali lineari del primo ordine: (i) y = 3y cos(x);
134 Capitolo 4. Equazioni differenziali ordinarie del problema di Cauchy (4.28) bisogna risolvere il sistema lineare (nelle incognite c 1,..., c n )) c 1 y 1 (x 0 ) +... + c n y n (x 0 ) = y 0, c 1 y 1
DettagliLE EQUAZIONI DIFFERENZIALI del PRIMO e del SECONDO ORDINE
LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI del PRIMO e del SECONDO ORDINE EQUAZIONI DIFFERENZIALI LE EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL PRIMO ORDINE ESEMPIO Della funzione y = f(x) si sa che y' 2x = 1. Che cosa si può dire della
Dettagliappunti per il corso di Analisi Matematica I corso di laurea in Ingegneria Gestionale, a.a autore: Giovanni Alberti
appunti per il corso di Analisi Matematica I corso di laurea in Ingegneria Gestionale, a.a. 2013-14 autore: Giovanni Alberti Equazioni differenziali [versione: 22-12-2013] Richiamo delle nozioni fondamentali
DettagliRaffaele D. Facendola
Analisi 2 Argomenti Curve in Parametrizzazione e sostegno Parametrizzazioni equivalenti Lunghezza di una curva Parametro arco Campi vettoriali Definizione Linea di flusso Gradiente Operatore di Laplace
Dettagli9.2 Il problema di Cauchy per le equazioni differenziali del primo ordine
9.2 Il problema di Cauchy per le equazioni differenziali del primo ordine 349 y = f(y, x), (9.23) allora la sostituzione z = y conduce all equazione del primo ordine z = f(z, x) nell incognita z = z(x).
DettagliPrima prova in Itinere Ist. Mat. 1, Prima parte, Tema ALFA COGNOME: NOME: MATR.:
Prima prova in Itinere Ist. Mat. 1, Prima parte, Tema ALFA 1) L applicazione lineare f : R 3 R 2 data da f(x, y, z) = (3x + 2y + z, kx + 2y + kz) è suriettiva A: sempre; B: mai; C: per k 1 D: per k 2;
DettagliPolitecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 1 Terzo Appello 8 Settembre 2014
Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria Terzo Appello 8 Settembre 24 Cognome: Nome: Matricola: Compito A Es.: 9 punti Es.2: 8 punti Es.3: 8 punti Es.4: 8 punti Totale. Sia F la
DettagliAnalisi Matematica II - INGEGNERIA Gestionale - B 20 luglio 2017 Cognome: Nome: Matricola:
Analisi Matematica II - INGEGNERIA Gestionale - B luglio 7 Cognome: Nome: Matricola: IMPORTANTE: Giustificare tutte le affermazioni e riportare i calcoli essenziali Esercizio [8 punti] Data la matrice
Dettagliappunti per il corso di Analisi Matematica I corso di laurea in Ingegneria Gestionale, a.a autore: Giovanni Alberti
appunti per il corso di Analisi Matematica I corso di laurea in Ingegneria Gestionale, a.a. 2014-15 autore: Giovanni Alberti Equazioni differenziali [versione: 2 gennaio 2015] Richiamo delle nozioni fondamentali
DettagliFunzioni implicite - Esercizi svolti
Funzioni implicite - Esercizi svolti Esercizio. È data la funzione di due variabili F (x, y) = y(e y + x) log x. Verificare che esiste un intorno I in R del punto di ascissa x 0 = sul quale è definita
DettagliMatematica e Statistica
Matematica e Statistica Prova d Esame (04/0/00) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 009/0 Matematica e Statistica Prova d Esame di MATEMATICA (04/0/00) Università di Verona - Laurea in
DettagliCorrezione del quarto compitino di Analisi 1 e 2 A.A. 2014/2015
Correzione del quarto compitino di Analisi e A.A. 04/05 Luca Ghidelli, Giovanni Paolini, Leonardo Tolomeo 4 maggio 05 Esercizio Testo. Risolvere il seguente problema di Cauchy: y = 3x e 8y y( ) = 0. Prima
DettagliMatematica e Statistica (A-E, F-O, P-Z)
Matematica e Statistica (A-E, F-O, P-Z) Prova d esame (3/09/011) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 010/11 1 Matematica e Statistica (A-E, F-O, P-Z) Prova di MATEMATICA (A-E, F-O, P-Z)
DettagliEquazioni differenziali. Elisabetta Colombo
Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 2011-2012, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html Inversa Eq. diff. 1 Un equazione differenziale e un equazione
DettagliAddendum equazioni differenziali
é Dispense per Matematica - AA 2015-2016 Addendum equazioni differenziali Decio Levi, Valentino Lacquaniti levi@roma3.infn.it Corso di Laurea in Ottica ed Optometria Dipartimento di Scienze 1 Soluzione
DettagliMatematica e Statistica
Matematica e Statistica Prova d Esame (0/09/200) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 2009/0 Matematica e Statistica Prova d Esame di MATEMATICA (0/09/200) Università di Verona - Laurea
DettagliESERCIZI SVOLTI SUL CALCOLO INTEGRALE
ESERCIZI SVOLTI SUL CALCOLO INTEGRALE * Tratti dagli appunti delle lezioni del corso di Matematica Generale Dipartimento di Economia - Università degli Studi di Foggia Prof. Luca Grilli Dott. Michele Bisceglia
DettagliSoluzioni del compito di Istituzioni di Matematiche/Matematica per Chimica F45 e F5X (10/2/11)
Soluzioni del compito di Istituzioni di Matematiche/Matematica per Chimica F5 e F5X (//). La funzione f(x) = x 3x x + (a) èdefinita purché l argomento della radice sia non negativo cioè perx 3x : quindi
DettagliUniversità Carlo Cattaneo Ingegneria gestionale Analisi matematica a.a. 2016/2017 EQUAZIONI DIFFERENZIALI 2
Università Carlo Cattaneo Ingegneria gestionale Analisi matematica a.a. 2016/2017 EQUAZIONI DIFFERENZIALI 2 ESERCIZI CON SOLUZIONE 1. Risolvere il seguente problema di Cauchy: 1 2 1 2 L equazione differenziale
DettagliAnalisi Vettoriale A.A Soluzioni del foglio 5. y = y 2, dy y 2 = x
Analisi Vettoriale A.A. 2006-2007 - Soluzioni del foglio 5 5. Esercizio Assegnato il problema di Cauchy y = y 2, y(0) = k determinare per ogni k la soluzione y(x), determinare il suo insieme di esistenza,
DettagliAnalisi Matematica 1 Quarantacinquesima lezione [1cm] Equazioni differenziali 18 maggio 2010 lineari di ordine 1 / 16 n
Analisi Matematica 1 Quarantacinquesima lezione Equazioni differenziali lineari di ordine n prof. Claudio Saccon Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it
Dettagli4.5 Equazioni differenziali lineari del secondo ordine non omogenee 159
4.5 Equazioni differenziali lineari del secondo ordine non omogenee 159 Una volta stabilito che per ogni funzione continua f l equazione (4.23) è risolubile, ci interessa determinarne l integrale generale.
DettagliIdentità ed equazioni
Matematica e-learning - Identità ed equazioni Prof. erasmo@galois.it A.A. 2009/2010 1 Generalità sulle equazioni Si consideri un uguaglianza tra due espressioni algebriche A = B Se si sostituiscono al
DettagliEsame di Complementi di Matematica (STC) e Parziale di Matematica II (SMat). 3 Maggio Soluzioni
Esame di Complementi di Matematica (STC) e Parziale di Matematica II (SMat). 3 Maggio 2006. Soluzioni In questo documento sono contenuti gli svolgimenti del tema d esame del 05/06/2006. Alcuni esercizi
Dettagliy = cos x y = (y ) 2 + c : giustifichino le due affermazioni. y = y y = y 2 y = y(1 y) y = xy Applicazioni Equazioni delle cinetica chimica:
Corso di laurea in Chimica Industriale Matematica II A.A. 2015/2016 Argomenti delle lezioni Giovedí 3 marzo - 2 ore. Richiami sulle equazioni e sui metodi utilizzati nel risolverle. Equazioni differenziali.
DettagliANALISI MATEMATICA T-2 (C.d.L. Ing. per l ambiente e il territorio) A.A Prof. G.Cupini
ANALISI MATEMATICA T-2 (C.d.L. Ing. per l ambiente e il territorio) A.A.2009-2010 - Prof. G.Cupini Equazioni differenziali ordinarie del primo ordine (lineari, a variabili separabili, di Bernoulli) ed
DettagliAnalisi Matematica 2. Michele Campiti. Prove scritte di. Ingegneria Industriale a.a
Michele Campiti Prove scritte di Analisi Matematica 2 Ingegneria Industriale a.a. 20 202 Grafico della funzione f(x, y) := sin(2x 2 y) cos(x 2y 2 ) in [ π/2, π/2] 2 Raccolta delle tracce di Analisi Matematica
DettagliEquazioni differenziali Appunti ridotti all essenziale a cura di C.Zanco (Il contenuto di questi appunti fa parte del programma d esame)
Equazioni differenziali Appunti ridotti all essenziale a cura di C.Zanco (Il contenuto di questi appunti fa parte del programma d esame) Questi appunti sono esclusivamente strumentali e illustrano le tecniche
DettagliPrecorso di Matematica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTA DI ARCHITETTURA Precorso di Matematica Anna Scaramuzza Anno Accademico 2005-2006 4-10 Ottobre 2005 INDICE 1. ALGEBRA................................. 3 1.1 Equazioni
DettagliPrima prova in itinere di Analisi Matematica 2 Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano. A.A. 2017/2018. Prof. M. Bramanti.
Prima prova in itinere di Analisi Matematica Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano Es. Punti A.A. 07/08. Prof. M. Bramanti Tema n 4 5 6 Tot. Cognome e nome (in stampatello) codice persona (o n
Dettagli