Metodologia di controllo. COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER ADULTI (IV edizione) Codice attività: Indice

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodologia di controllo. COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER ADULTI (IV edizione) Codice attività: 52.42.1. Indice"

Transcript

1 Metodologia di controllo COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER ADULTI (IV edizione) Codice attività: Indice 1. PREMESSA Caratteristiche economico - aziendali del settore Cenni normativi vendite straordinarie consuetudini commerciali ATTIVITÀ PREPARATORIA AL CONTROLLO Interrogazioni dell Anagrafe Tributaria Altre interrogazioni e ricerche preliminari all accesso Controllo delle informazioni relative al soggetto presenti in Internet METODOLOGIA DEL CONTROLLO Modalità dell accesso Controlli prioritari Controllo del volume d affari Tipologie di evasione Indizi di evasione Prospetto degli eventuali indizi di evasione Possibili approfondimenti dell indagine Quantificazione dei ricavi omessi Controllo di carico e scarico del magazzino Controllo del ricarico Indice di rotazione del magazzino Indice di produttività per addetto Altri controlli ed analisi Ulteriori elementi di valutazione Le indagini bancarie Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti Richiesta della copia dei conti agli istituti di credito e finanziari...21 CHECK LIST...22 Aggiornamento: Settembre 2001

2 1. PREMESSA Il settore in questione è individuato dal codice attività Commercio al dettaglio di confezioni per adulti, ed è caratterizzato dalla presenza di una pluralità di soggetti prevalentemente di piccole e medie dimensioni. Lo specifico ramo merceologico non presenta caratteristiche omogenee ma varia fortemente a seconda dei vari articoli di abbigliamento ed in base agli assetti dimensionali ed organizzativi adottati. La presente scheda si pone l obiettivo di approfondire in particolare il segmento di mercato che riguarda l abbigliamento uomo - donna, casual e boutique. 1.1 Caratteristiche economico - aziendali del settore La seguente classificazione degli esercizi commerciali tiene conto dei diversi canali di approvvigionamento, della logistica e della tipologia di cliente finale: negozi destinati ad una vendita di abbigliamento uomo/donna di fascia economica. In maggioranza sono imprese individuali, caratterizzate da una gestione di tipo tradizionale, in cui è il titolare che gestisce direttamente il negozio. La modalità di approvvigionamento di tale punto vendita è rappresentata principalmente dal canale ingrosso mentre la gamma di prodotti offerti spazia dalla biancheria intima per uomo, donna e, alla calzetteria, all abbigliamento esterno (prevalentemente camicie e maglieria) di fascia economica; imprese commerciali che si caratterizzano per l offerta di abbigliamento ed accessori di fascia qualitativa medio-alta, con punti vendita di dimensioni contenute. Gli acquisti vengono effettuati, prevalentemente, tramite intermediari o direttamente presso le aziende produttrici. Si tratta, infatti, di negozi appartenenti ad una rete distributiva selezionata dai produttori, connotati per l immagine di prestigio del punto di vendita e la garanzia di qualità elevata del prodotto offerto. E da tenere presente, inoltre, che in tali negozi può avvenire anche la vendita di calzature e di altri accessori indirizzata a chi ama completare il proprio abbigliamento utilizzando la stessa griffe sia per gli abiti che per le calzature. Appartengono a tale categoria le boutiques donna. Negli esercizi più esclusivi oltre all attività di vendita si rinviene anche l attività di confezionamento, in proprio o su commessa, di particolari accessori quali camicie e cravatte. In tal caso, si rimanda per le caratteristiche del settore e per i controlli alla specifica metodologia Commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie (cod. att ); grossi punti vendita che utilizzano il metodo della grande distribuzione. Si tratta prevalentemente di imprese commerciali costituite in forma societaria e caratterizzate da una gestione prettamente manageriale. Il cliente è solito servirsi autonomamente ricorrendo all aiuto dell addetto nei soli casi in cui lo ritiene necessario; tale modalità di vendita permette di diminuire in maniera considerevole i costi. La merce venduta generalmente è di qualità media e l ampio assortimento che ne deriva sia in termini di destinatari dell offerta (uomo/donna) che di categorie merceologiche offerte compresi gli accessori, è il richiamo prevalente per la clientela. Inoltre, in tali esercizi, l attività di vendita è affiancata da una serie di servizi al consumatore quali la presenza di un area parcheggio e di un laboratorio di sartoria per le eventuali modifiche da apportare all abito acquistato; punti vendita localizzati in centri commerciali al dettaglio o ipermercati. Si caratterizzano per la presenza delle spese per beni e servizi comuni nettamente superiori alla media nonché di aree di parcheggio Aggiornamento: Settembre

3 riservate alla clientela. Le logiche gestionali sono quelle tradizionali, sia dal punto di vista dell organizzazione interna che delle relazioni con gli altri operatori del settore, mentre restano ferme al metodo comunemente adottato le modalità di acquisto; infatti, accanto al ricorso ad imprese di commercio all ingrosso vi è l utilizzo di intermediari e, in misura minore, l acquisto diretto da produttori; negozi specializzati in abbigliamento sportivo. Tali esercizi commerciali, oltre all abbigliamento vero e proprio, curano la vendita anche delle relative calzature. Nel settore è presente la distribuzione effettuata in franchising che incoraggia le piccole imprese e ne favorisce la crescita economica utilizzando marchi che indirizzano le vendite verso una clientela medio-alta. Lo sviluppo di tale formula crea dei punti vendita molto qualificati in termine di immagine che offrono capi di abbigliamento di qualità elevata sia per uomo che per donna e completano l offerta merceologica, classica e casual con accessori di pelletteria e valigeria. Nel caso del franchising si è alla presenza di una pluralità di soggetti giuridici autonomi che svolgono la propria attività utilizzando marchi, know how tecnico-commerciali, assistenza e consulenza, agevolazioni nel riassortimento del magazzino da parte della casa madre alla quale vengono corrisposte royaltes o fees. Il rapporto casa madre-affiliati comporta una serie di controlli interni che dovrebbero assicurare, almeno in parte, l Amministrazione Finanziaria sulla veridicità degli acquisti e sull individuazione dei fornitori. 1.2 Cenni normativi vendite straordinarie consuetudini commerciali Nel settore del commercio al dettaglio delle confezioni per adulti, l effettuazione di vendite straordinarie e di liquidazione sono previste dal D.Lgs. del 31 maggio 1998, n. 114 e successive modifiche e integrazioni. A tal riguardo l art. 15 del citato D.Lgs. n. 114/98 fornisce distinzioni in merito alle vendite di liquidazione, alle vendite di fine stagione o saldi, e alle vendite promozionali: le prime sono quelle fatte da chi vuole vendere in breve tempo tutte le proprie merci o gran parte di esse in occasione di cessazione dell attività commerciale, cessione d azienda, trasferimento dell azienda in altro locale, trasformazione o rinnovo dei locali e possono essere realizzate in qualsiasi momento previa comunicazione al Comune; le seconde riguardano vendite di prodotti a carattere stagionale o di moda suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo; le promozionali sono invece vendite effettuate per periodi di tempo limitato. In particolare la Legge Regionale del Lazio del 25/05/2001, n. 12, art. 49, commi 1 e 2, prevede l obbligo di comunicare al Comune ove ha sede l esercizio commerciale almeno quindici giorni prima, la data di inizio della vendita promozionale e limitatamente alle merci del settore dell abbigliamento, delle calzature, del tessile, della pelletteria, della pellicceria e della biancheria, è vietato effettuare vendite promozionali nelle sei settimane precedenti i periodi delle vendite di fine stagione e nei periodi coincidenti con tali vendite e quelle di liquidazione. Si evidenzia che lo sconto o il ribasso effettuato deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che deve essere comunque esposto (art. 15, comma 5, D.Lgs. n. 114/98). Le modalità di svolgimento delle vendite straordinarie, i periodi e la durata delle vendite di liquidazione e delle vendite di fine stagione, vengono regolate da fonte normativa regionale (art. 15, comma 6, D.Lgs. n. 114/98). La disciplina della vendita straordinaria si estende anche alla vendita sottocosto la quale consiste nella Aggiornamento: Settembre

4 cessione al consumatore finale di un prodotto il cui prezzo alla cassa (effettivamente pagato) sia inferiore a quello risultante dalle fatture d acquisto, comprensivo di I.V.A. e tasse. La disciplina delle vendite sottocosto è contenuta nel D.P.R. 218/2001 (pubblicato sulla G.U. del , n. 134) entrata in vigore il 27 luglio Inoltre, è prevista per gli esercenti che svolgono l attività commerciale nei comuni ad economia prevalentemente turistica, nelle città d arte o nelle zone del territorio dei medesimi, la possibilità di determinare liberamente gli orari di apertura e di chiusura, derogando all obbligo di chiusura domenicale e festiva (art. 12, comma 1, D.Lgs. n. 114/98). Aggiornamento: Settembre

5 2. ATTIVITÀ PREPARATORIA AL CONTROLLO 2.1 Interrogazioni dell Anagrafe Tributaria L attività di controllo dovrà essere preceduta dalla raccolta dei dati e delle informazioni riguardanti il soggetto da verificare. Al riguardo, una prima fonte di notizie può essere acquisita dal sistema informativo dell Anagrafe Tributaria, sia in ambiente tradizionale che web, dal quale possono essere tratte le seguenti informazioni: se trattasi di società: principali soci; notizie sui comportamenti dell organo amministrativo; redditi dichiarati dalla società e dai soci (categoria e importo); esistenza di partite I.V.A. anche cessate, intestate ai soci; elementi indicatori della capacità contributiva dei soci; bilancio civilistico e relativi indici contabili; se trattasi di persona fisica: esistenza di partite I.V.A. cessate; reddito complessivo dichiarato negli ultimi anni; reddito d impresa dichiarato negli ultimi anni; elementi indicatori di capacità contributiva; per tutte le tipologie di soggetti: data di inizio dell attività; luogo di conservazione delle scritture contabili; notizie sulle sedi legale ed amministrativa e/o punti vendita e/o eventuali depositi; posizione fiscale, con dati relativi alle ultime dichiarazioni; precedenti fiscali: controlli già effettuati a qualunque titolo, segnalazioni, ecc.; eventuali operazioni commerciali intercorse con operatori economici sammarinesi, comunitari ed extracomunitari. Presso gli uffici verranno, inoltre, reperiti gli altri elementi di accertamento. L acquisizione dei suddetti dati consente ai verificatori di: predisporre l accesso contemporaneo o in tempi ravvicinati nei diversi punti vendita e/o depositi; controllare l esistenza di rapporti commerciali con soci soggetti di imposta aventi analogo codice attività; dare una prima valutazione complessiva sulla credibilità dei redditi dichiarati dalla società o dall impresa rispetto al minimo vitale ; acquisire le prime informazioni, da completare con i dati rilevabili presso l azienda e da riscontrare anche mediante contraddittorio con la parte, sull evoluzione storica del fatturato e del reddito dichiarati nonché sui rapporti finanziari fra società e soci. Aggiornamento: Settembre

6 2.2 Altre interrogazioni e ricerche preliminari all accesso E opportuno riscontrare le informazioni acquisite dall interrogazione all A.T. con quelle desumibili dalla banca dati della Camera di Commercio, dell I.N.P.S. e dell I.N.A.I.L., relativamente a: tipologia delle attività esercitate dal soggetto; luoghi di esercizio dell attività e di eventuali depositi; generalità del/i rappresentante/i legale/i della società e dei soci; situazione giuridica del soggetto: normale attività, soggetto estinto, soggetto in liquidazione/fallito, ecc.; eventuale presenza di protesti a carico dell impresa, sia nella provincia di residenza che nel resto d Italia, per valutare lo stato di salute dell azienda e la prevedibile proficuità dell azione accertatrice; controlli a carico del soggetto; altri dati ed informazioni. Un altro sintomo sullo stato di salute dell esercizio può essere rappresentato dalla visibilità pubblicitaria del soggetto, in quanto il relativo onere normalmente risulta proporzionale alle aspettative di crescita dei ricavi. Nella fase preparatoria al controllo può risultare utile interrogare le inserzioni pubblicitarie presenti su Pagine Gialle e Pagine Utili, al fine di acquisire notizie relative all oggetto caratteristico dell attività, alla presenza di sedi decentrate e filiali, ecc.. Nell ambito dell attività preparatoria è opportuno effettuare un sopralluogo preliminare per conoscere le caratteristiche esterne e la dimensione dell esercizio, in particolare se è svolto in più locali, anche al fine di stabilire il momento, la modalità dell accesso e la composizione del nucleo di verificatori da impiegare. Da valutare l utilità di eseguire, con la massima discrezione, piantonamenti esterni anche intervallati nel tempo, per avere informazioni sull affluenza della clientela; in tal caso si procederà ad annotare i tempi di uscita dall esercizio commerciale degli acquirenti e, durante la fase di controllo della documentazione contabile reperita, si confronteranno tali valori con quanto riportato nel giornale di fondo del misuratore fiscale Controllo delle informazioni relative al soggetto presenti in Internet Al fine di raccogliere maggiori informazioni sul soggetto da sottoporre a controllo sarà utile verificare la sua presenza in Internet. Tale presenza potrà manifestarsi in vari modi: dalla semplice pagina con poche indicazioni, al sito completo di cataloghi, listini, informazioni tecniche, ecc.. Per effettuare la ricerca è sempre opportuno partire da un indirizzo specifico del soggetto (dominio) e ci si potrà avvalere dei cosiddetti motori di ricerca. Il dominio in genere si identifica con la denominazione del contribuente seguita dall estensione nazionale (.it) o estera, in caso di registrazione in altro Paese (ad esempio.com). I motori di ricerca contengono una finestra in cui è possibile digitare una o più parole per avviare una ricerca sulla rete; il verificatore potrà digitare il nome/denominazione del soggetto e cliccare su cerca, ottenendo una serie di collegamenti (link) e di pagine web contenenti la parola da lui cercata. Aggiornamento: Settembre

7 La presenza in Internet riguarda soprattutto aziende strutturate ed articolate nell offerta di servizi. La mancata individuazione di un dominio specifico non significa, necessariamente, che il contribuente è assente dalla rete, in quanto molte piccole aziende tendono a far ospitare le proprie pagine in apposite aree di siti di grandi dimensioni generalmente gestiti da Internet Provider, i fornitori di accesso alla rete, o società che specificamente curano tali servizi ideando, costruendo e mantenendo i siti per conto di terzi. In questo caso si potrà tentare l individuazione del soggetto mediante consultazione della banca dati della Registration Authority del CNR di Pisa, che ha la gestione centralizzata dei domini.it ; tale database è consultabile dal sito La ricerca sarà effettuata con le diverse modalità consentite (consigliabile quella per nome e testo libero): inserendo il nome/denominazione del soggetto da individuare, si potrà ottenere il nome del dominio corrispondente. Tra le informazioni consultabili vi sono quelle relative al soggetto che ha richiesto la registrazione del nome di dominio, all eventuale amministratore ed una breve descrizione dell attività. Si segnala, inoltre, che nel sito è presente una banca contenente, per i soggetti interrogati, alcune informazioni tratte dal registro imprese e l eventuale link con cui operare la connessione. E possibile accedere ad un motore di ricerca dei siti italiani con dominio, tramite il link di connessione Si ricorda che è diffusa la presenza di imprese che nei loro siti hanno predisposto e/o resi già operativi strumenti di pagamento on-line, e che dunque, tramite Internet, effettuano vendite, prestazioni o transazioni a pagamento. Aggiornamento: Settembre

8 3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO 3.1 Modalità dell accesso Tutte le operazioni di seguito descritte necessitano, per essere realmente efficaci ai fini delle indagini, di un elevato grado di riservatezza, determinante per acquisire ogni elemento o documento utile per la ricostruzione del reale giro d affari. Sono ipotizzabili diverse modalità di accesso in dipendenza delle differenti caratteristiche organizzative dell attività: esistenza di un unico punto vendita e assenza di depositi con diversa ubicazione; esistenza di un punto vendita in luogo diverso dalla sede legale della società, esistenza di un deposito in luogo diverso dal punto vendita o dalla sede legale; punto vendita di grandi dimensioni o con deposito adiacente. 3.2 Controlli prioritari Effettuate le formalità di rito, si procederà ad una serie di operazioni tra le quali le più importanti risultano essere: controllo della cassa per verificare se i valori rinvenuti (denaro, assegni, ricevute di carte di credito e bancomat) trovano riscontro con gli incassi complessivi e parziali registrati; individuazione delle ultime operazioni effettuate, ed in particolare l ultimo D.D.T., scontrino fiscale, ricevuta fiscale e fattura emessi; ricerca di eventuale documentazione extracontabile che possa assumere rilievo ai fini dell indagine (ad esempio: preventivi, agende, appunti, quietanze, corrispondenza, brogliacci, indirizzi, compresa quella relativa a liquidazioni, a saldi, ecc.); analisi della quantità e la composizione delle attrezzature informatiche presenti (ad esempio: Personal Computer, reti locali, particolari periferiche, ecc.). In piccoli esercizi la presenza di apparati informatici sopra dimensionati rispetto all attività va giustificata dal contribuente. Attenzione va posta sulla effettiva disponibilità, nella sede, di tutta l attrezzatura informatica presente in inventario: la mancanza di personal computer, soprattutto portatili e/o di particolari periferiche, quali lettori di memoria di massa o stampanti può essere indizio della esistenza in altri luoghi di archivi extracontabili o della gestione di contabilità parallela; acquisizione dei supporti magnetici (floppy-disk) rinvenuti al fine di procedere alla loro successiva lettura. Se nell azienda vi sono personal computer, l acquisizione e la lettura deve riguardare anche i dati presenti nell hard-disk dell elaboratore. Vanno esaminati i programmi presenti sui PC e, con l ausilio del personale preposto, vanno estrapolati, chiedendone la stampa, tutti i dati utili per il controllo: bilancio di verifica, inventario di magazzino, giacenze, listino prezzi, tariffari, ecc.. Qualora il contribuente non consenta l utilizzazione dei propri impianti tramite personale proprio, i funzionari che procedono all accesso, ai sensi dell art. 52, comma 9, del D.P.R. n. 633/72, hanno facoltà di provvedere con propri mezzi alla lettura ed all elaborazione dei supporti magnetici (dischetti, CD rom, ecc.) fuori dai locali. Aggiornamento: Settembre

9 Con la larga diffusione delle nuove tecnologie è sempre più frequente lo scambio di dati ed informazioni tramite posta elettronica ( ). Tali informazioni desunte dalla casella di posta elettronica dell azienda possono avere rilevanza ai fini del controllo. A questo proposito si fa presente che i messaggi già aperti, come per la normale corrispondenza commerciale, sono direttamente acquisibili mentre quelli non ancora letti sono da trattare secondo quanto previsto dall art. 52, comma 3 del D.P.R. n. 633/72 (si evidenzia che in molti programmi di gestione della posta elettronica i messaggi aperti sono contraddistinti da una icona raffigurante una busta aperta mentre quelli non ancora letti da un titolo in grassetto); controllo dell esistenza di un eventuale sito Internet non rilevato durante la fase preparatoria al controllo del contribuente, attraverso l esame della documentazione reperita; rilevazione di tutto il personale che opera effettivamente nell impresa, con indicazione dei dati anagrafici, delle mansioni svolte, della data di inizio dell attività, e del rapporto che intercorre con l azienda (dipendente, collaboratore, associato) al fine di raffrontare i dati acquisiti con quelli risultanti dai libri tenuti ai fine previdenziali e del lavoro, considerando l eventuale presenza di personale precario, a tempo determinato, in particolari periodi dell anno (es. festività natalizie); rilevazione dei prezzi di vendita risultanti dai cartellini esposti al pubblico. A tal riguardo si rammenta l obbligo espressamente previsto dall art. 14 del D.Lgs. n. 114/98 di indicare in modo chiaro e leggibile, mediante l apposizione di cartelli o con altre modalità idonee allo scopo, il prezzo di vendita al pubblico di tutti i beni esposti, ovunque allocati. La lettura delle informazioni contenute sul cartellino presente sull articolo può fornire al verificatore non solo il prezzo di vendita del bene ma anche quello di costo: l esercente spesso trascrive sul cartellino il costo del bene inserendolo in un codice alfanumerico, rispettando sempre la stessa collocazione spaziale (ad esempio per un costo di lire si leggerà , per un costo di lire si leggerà G, ecc.); i verificatori potranno individuare tali informazioni anche agendo in contraddittorio con la parte; inventariazione analitica (quantità, valore e fornitore) delle merci destinate alla vendita esistenti presso l esercizio (estendendo la ricerca anche ad eventuali altri locali a disposizione di cui si abbia conoscenza). I verificatori si assicureranno che tutte le movimentazioni di merce vengano segnalate, sino al termine delle operazioni di rilevazione giacenze. La tenuta informatizzata del magazzino semplifica le procedure d acquisto, segnalando all esercente le tipologie e le quantità di merce da ordinare. Nel caso in cui il soggetto verificato tenga una contabilità di magazzino automatizzata, sarà utile analizzarne il sistema di funzionamento, dal quale si potrebbero rilevare informazioni utili alla ricostruzione del volume d affari. In tal caso si provvederà a reperire il file relativo al magazzino, che potrà essere trasferito in S.A.Ve. seguendo le istruzioni disponibili nella relativa guida operativa, al capitolo import ed export dei dati. Il contribuente potrebbe aver adottato un sistema che prevede il collegamento automatico tra lo scarico della merce dal magazzino automatizzato (ad esempio passando il codice a barre del prodotto su un lettore ottico) e l emissione di un documento fiscale oppure un diverso sistema per cui lo scarico di una merce dal magazzino automatizzato non comporta l emissione automatica di un documento fiscale. La tenuta di un magazzino informatizzato non esclude la presenza di merci acquistate a nero nel database di gestione merce; Aggiornamento: Settembre

10 individuazione della modalità di vendita e di incasso (carte di credito, bancomat, assegni), spesso pubblicizzate con evidenza; acquisizione e controllo della documentazione contabile obbligatoria; rilevazione e controllo dei dati utilizzati e dichiarati dal contribuente ai fini dell applicazione degli Studi di Settore. I controlli da effettuare sono esplicitati nella circolare n. 185/E del ; richiesta e verbalizzazione delle dichiarazioni di parte circa: orari di apertura al pubblico e giorni di chiusura settimanale; individuazione delle merci più significative e dei relativi prezzi di vendita; eventuali prestazioni accessorie quali personalizzazioni, riparazioni, adattamento abiti ecc.; modalità di approvvigionamento della merce e fatture da ricevere (con individuazione dei fornitori); modalità di gestione della cassa al fine di appurare la frequenza e l entità dei prelievi da parte del titolare, la data, l importo e la causale dell ultimo prelevamento; misura e modalità di riconoscimento degli sconti praticati eventualmente su determinate categorie di merce. Altri elementi utili ad inquadrare le potenzialità reddituali dell impresa sono: superficie dell'azienda; beni strumentali e numero di automezzi impiegati; anno di inizio dell attività dell impresa, titolo di possesso dei locali utilizzati, eventuali ristrutturazioni effettuate negli ultimi anni; ubicazione territoriale (centro-periferia, zona commerciale, zona di richiamo turistico) e livello di concorrenza (presenza di altri esercizi similari nelle zone, dati sulle nuove iscrizioni o cancellazioni di ditte del settore operanti nel territorio comunale); capitale complessivamente investito. Le informazioni e gli elementi raccolti saranno particolarmente utili per lo svolgimento di controlli indiretti al fine di verificare l attendibilità delle risultanze contabili e la congruità del volume d affari dichiarato. 3.3 Controllo del volume d affari Il problema principale dell'attività di accertamento in questo specifico settore è costituito dalla facilità con cui gli operatori di dimensioni medio-piccole possono riuscire ad occultare i corrispettivi grazie al rapporto diretto che intercorre con il consumatore finale Tipologie di evasione Le principali metodologie di evasione adottate nel settore si realizzano attraverso l occultamento dei ricavi. In particolare si possono distinguere tre tipologie di comportamento strumentali al suddetto fine, che possono essere adottate anche congiuntamente: a) metodo della sottofatturazione che si basa sulla contabilizzazione di prezzi di vendita più bassi. Si realizza o attraverso la mancata emissione di una parte degli scontrini e ricevute fiscali, oppure emettendoli con un importo inferiore a quello dovuto. Mentre la mancata emissione può riguardare acquisti di scarso valore unitario l emissione di scontrini o di fatture di importo inferiore a quello dovuto può riguardare gli acquisti di maggiore entità. Aggiornamento: Settembre

11 Una ipotesi di sottofatturazione può riguardare l emissione dello scontrino limitatamente all importo corrisposto quale acconto al momento dell acquisto, al quale non fa seguito alcun altro documento al momento della consegna. Si evidenzia che un occultamento delle vendite produce una sproporzione eccessiva fra il fatturato teorico e quello dichiarato. La riduzione (sconti, saldi) praticata dall impresa, suscettibile in parte di giustificare tale sproporzione, deve poter essere avvalorata da documenti in possesso dell impresa (comunicazioni all Autorità Amministrativa competente, percentuale di sconto riportata sugli scontrini fiscali, ecc.). I verificatori, quindi, potranno rilevare una percentuale di ricarico inferiore a quella reale o una sopravvalutazione delle rimanenze finali (la parte potrebbe rimediare agli squilibri tra acquisti e vendite registrati gonfiando il magazzino al fine di evidenziare un risultato di esercizio credibile ). Tale tipologia di evasione consente: di non fare emergere tutto l utile effettivamente realizzato, facendo apparire un ricarico inferiore a quello reale; di evadere l I.V.A. sulle vendite, relativamente ai minori ricavi contabilizzati ( scontrinati ); b) metodo del magazzino gonfiato attribuendo alle merci invendute un valore superiore a quello effettivo; in sostanza si fa apparire tra le rimanenze finali anche parte delle merci vendute. Tale tecnica viene adottata quando nel corso dell esercizio non sono stati correttamente contabilizzati tutti i ricavi per vendite e quindi il risultato d esercizio configura un ricarico percentuale (rapporto tra utile operativo e costo del venduto) particolarmente basso, che può costituire pertanto un sintomo di evasione. Con la sopravvalutazione delle rimanenze finali si perseguono i seguenti risultati: non far emergere perdite civilistiche e fiscali (peraltro non veritiere) che potrebbero, rispettivamente, deteriorare i rapporti con le banche e insospettire il fisco; non ridurre la percentuale di ricarico risultante dalla contabilità rispetto a quella effettiva; non fare emergere tutto l utile effettivamente realizzato; evadere l I.V.A. sulle vendite; c) metodo degli acquisti e vendite in nero Questa modalità di evasione è favorita dall aumento della proliferazione di piccole imprese artigiane nel confezionamento che utilizzano il lavoro nero. Gli acquisti senza fattura, inoltre, possono essere facilitati dalle vendite al dettaglio effettuate dai produttori, sia all interno della fabbrica, sia in depositi. Tale tecnica consente: di non ridurre la percentuale di ricarico risultante dalla contabilità rispetto a quella effettiva; di non fare emergere tutto l utile effettivamente realizzato; di evadere l I.V.A. sulle vendite in nero. E da rilevare che le vendite straordinarie possono dar luogo a fenomeni di evasione: l impresa soggetta a controllo potrebbe aver omesso di contabilizzare una parte dei corrispettivi nei periodi ordinari e, per contro, aver incrementato artificiosamente le vendite relative ai periodi di saldo ed alle liquidazioni. Occorre considerare che non di rado le vendite operate nei periodi di liquidazione non riguardano articoli giacenti in magazzino, bensì merci acquistate appositamente nel periodo immediatamente precedente: è bene segnalare che sulla rete Internet sono molti i produttori/grossisti che offrono interi stock di produzione. Aggiornamento: Settembre

12 A riguardo si segnala che la normativa regionale di riferimento potrebbe vietare durante le vendite di liquidazione l introduzione nei locali aziendali di ulteriori merci oggetto di liquidazione Indizi di evasione Al fine di verificare l esistenza degli indizi di evasione e ricondurli alle tipologie prima individuate, si elencano alcuni fra i principali elementi indiziari con le relative fonti documentali sulle quali sono riscontrabili. a) Gli indizi di evasione attuata con il metodo della sottofatturazione possono essere trovati: dal controllo della cassa effettuato al momento dell accesso. Occorre confrontare il denaro e gli altri valori rilevati al momento dell accesso con gli scontrini emessi a partire dal giorno dell ultimo prelievo effettuato dal titolare. Una piccola differenza può essere giustificata da esigenze di funzionamento della cassa che richiedono una giacenza minima (per dare il resto, per esigenze improvvise, ecc.). Inoltre, ad ogni assegno rinvenuto o ricevuta di carta di credito dovrebbe corrispondere uno scontrino di pari importo; nelle copie commissioni dei clienti. In sede di accesso possono essere rintracciate copie di commissioni da cui emergano annotazioni di acconti ricevuti per i quali non risultano emessi i relativi documenti fiscali; nel registro dei corrispettivi. Dal registro dei corrispettivi è riscontrabile la presenza di importi particolarmente elevati negli ultimi giorni del periodo di liquidazione I.V.A. (mensile o trimestrale) e del mese di dicembre, sintomo di un evasione attuata con l emissione a posteriori di documenti fiscali, finalizzata a far apparire un ricarico minimo credibile e, nel contempo, un debito I.V.A., ancorché di importo modesto; nel giornale di fondo degli scontrini. È opportuno un attento esame, anche a campione, delle operazioni risultanti dal giornale di fondo del misuratore fiscale (cosiddetto registratore di cassa) al fine di appurare la presenza di anomalie nella emissione degli scontrini (concentrazione di scontrini emessi negli ultimi giorni del periodo di liquidazione I.V.A.). In caso di riscontro positivo è ipotizzabile l emissione di scontrini a posteriori ; dai conti cassa e banche. L esistenza di finanziamenti all impresa provenienti dai soci o dal titolare può rappresentare la spia di vendite in precedenza non contabilizzate. Particolarmente significativi sono la registrazione di finanziamenti del titolare nel conto cassa per evitare un saldo negativo della stessa; dal confronto del ricarico. Occorre confrontare il ricarico che emerge dalla contabilità con quello che scaturisce dal raffronto tra i prezzi di acquisto delle merci e i corrispondenti prezzi di vendita al pubblico, rilevati da cartellini apposti sugli articoli e dai valori indicati su fatture di vendita eventualmente emesse; dalle dichiarazioni e liquidazioni periodiche I.V.A. e dalle dichiarazioni I.V.A.. L esistenza di dichiarazioni periodiche con le liquidazioni I.V.A. e le dichiarazioni annuali I.V.A. chiuse costantemente con saldi a debito di importo molto ridotto o, addirittura, con I.V.A. a credito sono indizio di corrispettivi non contabilizzati. b) Gli indizi di evasione attuata con il metodo del magazzino gonfiato possono essere trovati: dall inventario fisico al momento dell accesso. È possibile riscontrare una consistenza (quantità e valore) effettiva inferiore a quella ricostruita contabilmente; minori giacenze di merci rinvenute sono la prova di una sopravvalutazione del magazzino; dai registri e dalle dichiarazioni I.V.A.. L esistenza di frequenti saldi a credito nelle liquidazioni periodiche I.V.A. e, conseguentemente, l esistenza di una o più dichiarazioni annuali I.V.A. chiuse a credito possono Aggiornamento: Settembre

13 rappresentare un indizio di corrispettivi di vendita non registrati a fronte di acquisti regolarmente contabilizzati; dal libro inventari, dal bilancio e dalle schede contabili. Una descrizione sommaria delle rimanenze finali ed uno scarso dettaglio nella loro classificazione rappresentano un indizio del tentativo di mascherare una sopravvalutazione del magazzino; dall indice di rotazione del magazzino. Se particolarmente basso, evidenzia un importo troppo elevato delle rimanenze finali in rapporto al costo del venduto, ed è un indizio della sopravvalutazione del magazzino attuata per occultare vendite non contabilizzate. c) Gli indizi di evasione attuata con il metodo degli acquisti e vendite in nero possono essere trovati: dall inventario fisico al momento dell accesso. È possibile riscontrare una consistenza (quantità e valore) effettiva superiore a quella ricostruita contabilmente: il rinvenimento di maggiori quantità di merci dimostra l esistenza di acquisti non contabilizzati; dal conto cassa e dagli estratti conto bancari. Rilevanti giacenze di cassa inutilizzate o consistenti prelievi bancari del titolare o dei soci, privi di una plausibile giustificazione, sono sintomatici di acquisti senza fatture. Non sempre, infatti, è possibile finanziare spese non documentabili o acquisti in nero con fondi extracontabili; ragioni contingenti possono costringere l impresa a ricorrere alle risorse finanziarie ufficiali ; dal conto prelevamenti del titolare. La mancata movimentazione conto Prelevamenti del titolare può costituire un indizio di evasione qualora il contribuente, che non abbia altri redditi oltre quelli provenienti dall attività commerciale, non sia in grado di indicare le fonti finanziarie disponibili alle quali attinge normalmente per fronteggiare le esigenze della vita quotidiana e per il mantenimento della famiglia; da archivi informatici. Al momento dell accesso, è possibile acquisire, da floppy disk o da file registrati sull hard disk di personal computer: elenchi di incassi, pagamenti, vendite, acquisti, nomi e consegne non risultanti dalla contabilità e quant altro sia sintomatico di una contabilità parallela in nero. Ciò rappresenta un indizio molto circostanziato di facile approfondimento e di notevole forza probatoria. Aggiornamento: Settembre

14 Prospetto degli eventuali indizi di evasione FONTI INDIZI TIPO EVASIONE Controllo di cassa al momento dell accesso consistenza di cassa superiore agli importi registrati Copie commissioni presenza di riferimenti ad acconti non scontrinati 1. Sottofatturazione 1. Sottofatturazione Registro dei corrispettivi maggiori volumi di vendite realizzate negli ultimi giorni dei periodi di liquidazione I.V.A. e del mese di dicembre Giornale di fondo scontrini emissione di scontrini concentrata negli ultimi giorni del periodo di liquidazione I.V.A. (mensile e trimestrale) Fatture emesse, prezzi esposti e listini interni Fatture di acquisto Registri I.V.A. e copie dichiarazioni degli ultimi 2 anni Conti Cassa e Banche Libro inventari, bilancio, schede contabili Inventario fisico al momento dell accesso percentuale di ricarico superiore a quella risultante dalla contabilità ridottissimi saldi a debito nelle liquidazioni periodiche I.V.A. e nelle dichiarazioni annuali frequenti saldi a credito nelle liquidazioni periodiche I.V.A. e nelle dichiarazioni annuali presenza di numerosi accrediti con causale diversa da incassi, quali: finanziamenti provenienti da soci o titolare giacenze di cassa consistenti ed inutilizzate; prestiti ai soci o al titolare, ovvero prelievi bancari a favore di questi indice di rotazione di magazzino basso; descrizione sommaria e classificazione poco analitica delle rimanenze minori merci rinvenute rispetto al magazzino ricostruito dalla contabilità maggiori merci rinvenute rispetto al magazzino ricostruito dalla contabilità Archivi informatici elenchi di incassi, pagamenti, nomi ed altro non riscontrabile in contabilità 1. Sottofatturazione 1. Sottofatturazione 1. Sottofatturazione 1. Sottofatturazione 2. Magazzino gonfiato 1. Sottofatturazione 3. Acquisti e vendite in nero 2. Magazzino gonfiato 2. Magazzino gonfiato 3. Acquisti e vendite in nero 3. Acquisti e vendite in nero Aggiornamento: Settembre

15 Possibili approfondimenti dell indagine Controllo incrociato nei confronti dei maggiori fornitori, per esaminare la documentazione relativa ai pagamenti effettuati dal dettagliante (fotocopie di assegni), alla ricerca di eventuali assegni emessi da clienti finali e girati dal dettagliante a favore del suo fornitore, senza far transitare l assegno in contabilità; controllo incrociato con società di gestione di carte di credito Quantificazione dei ricavi omessi a) Presenza di indizi di evasione del tipo sottofatturazione : per quanto riguarda le tecniche di indagine per far emergere questa tipologia di evasione, si rinvia al paragrafo 3.3.7, che illustra le problematiche relative alla determinazione delle percentuali di ricarico riscontrate in sede di accesso e le ipotesi in cui tali ricarichi possono essere applicati anche ad annualità precedenti. b) Presenza di indizi di evasione del tipo magazzino gonfiato : è possibile quantificare i maggiori ricavi applicando alla merce non rinvenuta in magazzino la percentuale di ricarico media praticata dall impresa o, se diversa, quella constatata in sede di verifica (spetterà ovviamente la deduzione del costo). c) Presenza di indizi di evasione del tipo acquisti e vendite in nero occorre distinguere i seguenti casi: 1. acquisti in nero relativi all anno dell accesso (maggior magazzino accertato rispetto a quello contabile). In tal caso sono contestabili soltanto violazioni ai fini I.V.A.; 2. acquisti in nero relativi ad anni precedenti quello dell accesso (risultanti da incongruenze fra quantità uscite ed entrate nelle scritture di magazzino, oppure da documentazione extracontabile). In tal caso sono contestabili maggiori ricavi applicando al valore degli acquisti non contabilizzati la percentuale di ricarico constatata in sede di verifica (riferimento paragrafo 3.3.7), mentre spetterà, ovviamente, la deduzione del costo; 3. vendite in nero risultanti da documentazione extracontabile o da incongruenze documentali e contabili. Si rilevano maggiori ricavi pari agli importi rilevati Controllo di carico e scarico del magazzino Il controllo del magazzino può essere fatto per intero o a campione. La scelta relativa non può essere predeterminata, ma adottata caso per caso in funzione della situazione concreta e del tempo a disposizione dei verificatori. Il controllo delle giacenze per campione deve essere effettuato scegliendo, in contraddittorio con la parte e verbalizzando le relative scelte, alcune categorie di merci che siano particolarmente rappresentative dell intero magazzino. In linea di massima è opportuno individuare le categorie in base al maggior concorso al fatturato. In definitiva i casi che si possono presentare sono: Magazzino fisico INFERIORE a quello contabile: è in genere determinato da annuale giro a rimanenze di parte degli acquisti ed è il risultato di aggiustamenti contabili effettuati alla fine dell esercizio. Accade che a fine anno il contribuente si accorga di aver omesso troppi ricavi e si trova a dover esporre perdite di esercizio oppure utili irrisori. Aggiornamento: Settembre

16 Magazzino fisico SUPERIORE a quello contabile: è rivelatore della presenza di merce, acquistata in nero o comunque per la quale non esiste documento di acquisto, che presumibilmente è destinata ad essere rivenduta in nero Controllo del ricarico Come è noto il ricarico è la maggiorazione che il commerciante applica al prezzo di acquisto per determinare il prezzo di vendita. Sulla base dei dati indicati nel conto economico o nella dichiarazione dei redditi (per le imprese in contabilità semplificata), la percentuale media di ricarico può essere così calcolata: % di ricarico = Ricavi - Costo del venduto Costo del venduto x 100 Costo del venduto = Giacenze iniziali + Acquisti - Rimanenze finali La principale difficoltà del controllo del ricarico risiede nella estrema diversità dei prodotti commercializzati dalle imprese del settore, a ciascuno dei quali spesso corrisponde una diversa maggiorazione di vendita, in base al pregio dell articolo, alla sua richiesta alla tendenza della moda, ecc.. Tale percentuale, inoltre non è stabile nel tempo ma diminuisce nei periodi in cui vengono effettuati saldi e vendite promozionali. I verificatori, nella fase di ricostruzione del volume d affari, dovranno tenere conto di queste circostanze nonché di qualsiasi altro elemento che esula dalla vendita di abbigliamento propriamente detto (vendita di altri prodotti, prestazioni accessorie, quali personalizzazioni e riparazioni). In tal caso sarà opportuno procedere, anche mediante contraddittorio con la parte, alla scomposizione dei ricavi a seconda della tipologia di merce da cui derivano. Ciò in quanto potrebbe corrispondervi una percentuale di ricarico diversa da quella applicata all abbigliamento. Negli esercizi di piccole dimensioni è forse possibile ricostruire analiticamente, articolo per articolo, le quantità vendute rilevandole dalle fatture di acquisto e tenendo conto delle variazioni inventariali, in aumento o in diminuzione, verificatesi nel tempo. Negli esercizi di maggiori dimensioni, però, tale operazione potrebbe rivelarsi troppo complessa anche con l ausilio di procedure informatiche. In tal caso il ricarico può essere calcolato con riferimento ad un campione significativo di articoli individuati, anche in contraddittorio con il contribuente, non tanto in base alla tipologia merceologica quanto piuttosto in base alla percentuale di ricarico praticata. Un metodo alternativo potrebbe essere quello di calcolare il ricarico sulle rimanenze di merce rilevate al momento dell accesso nel presupposto, generalmente accettato, che la composizione del magazzino sia sufficientemente rappresentativa, quanto a varietà degli articoli trattati e relative incidenze sul totale, dei consumi di merce dell esercizio. Il ricarico medio ponderato può essere calcolato come segue: n Σ i=1 (R i x p i ) Rmp = 100 Aggiornamento: Settembre

17 Rmp = ricarico medio ponderato n = numero degli articoli considerati R i = ricarico dell articolo considerato p i = incidenza o peso del costo del venduto dell articolo sul costo del venduto totale (o sul costo del venduto totale del campione se l indagine è di carattere campionario) Ad esempio, nel caso di un campione composto da 3 articoli a b c che presentano ciascuno un ricarico, rispettivamente, del 100%, 150%, 200% ed un incidenza sul costo del venduto totale (del campione) del 30%, 50% e 20%, il ricarico medio ponderato è uguale a: (Raxpa)+(Rbxpb)+(Rcxpc) (100%x30)+(150%x50)+(200%x20) = = 145% Quanto ai prezzi di vendita da utilizzare per il calcolo del ricarico, essi saranno rilevati dai cartellini applicati sugli articoli rinvenuti al momento dell accesso, oppure da listini interni ad uso dei commessi ovvero in contraddittorio con la parte. A tal riguardo si rammenta l obbligo espressamente previsto dall art.14 del D.Lgs. n. 114/98 di indicare in modo chiaro e leggibile, mediante l apposizione di cartelli o con altre modalità idonee allo scopo, il prezzo di vendita al pubblico di tutti i beni esposti, ovunque allocati. E possibile presumere che la percentuale di ricarico constatata per il periodo d imposta in corso alla data dell accesso sia stata applicata anche al costo della merce venduta nell annualità d imposta oggetto di verifica, se, dal confronto tra i due periodi, non emergono significative variazioni relativamente a: tipologia delle merci trattate, tipologia dei fornitori e condizioni d acquisto; valore complessivo degli acquisti e delle vendite; periodi di liquidazione o di vendita straordinaria di durata non molto diversa da quella riscontrata nell anno dell accesso; ubicazione e numero dei punti vendita; condizioni di concorrenza. Qualora si riscontrino le variazioni sopra menzionate, il ricarico constatato al momento dell accesso potrà essere esteso agli anni precedenti con le opportune rettifiche da determinare in contraddittorio con la parte. Tali riduzioni dovranno, comunque, trovare riscontro in elementi oggettivi e documentati dal contribuente, quali, ad esempio: prolungati periodi di vendite promozionali o consistenti quantitativi di vendite a stockisti, apertura di esercizi commerciali concorrenti nelle immediate vicinanze, una rilevante esposizione debitoria del contribuente, ecc.. Dai suddetti riscontri è necessario dare atto puntualmente nel processo verbale di constatazione, al fine di giustificare, per l accertamento degli imponibili relativi agli anni precedenti, l utilizzo di una percentuale di ricarico diversa da quella constatata all atto dell accesso. Le eventuali dichiarazioni rese dalla parte in ordine ad un peggioramento della situazione commerciale avvenuto negli ultimi anni avvaloreranno l applicazione del ricarico, come individuato dalla rilevazione dei Aggiornamento: Settembre

18 dati all accesso, agli altri anni oggetto di controllo, in quanto la ricostruzione del volume d affari dovrebbe risultare più favorevole al verificato Indice di rotazione del magazzino L indice di rotazione del magazzino, che consente di operare delle valutazioni sull attendibilità del volume delle vendite e degli acquisti, è dato dal rapporto fra la merce uscita dal magazzino in una certa unità di tempo e la giacenza media presente in esso nella stessa unità di tempo. In simboli, cioè, si ha: (Acq. + E.I. - R.F.) E.I. + R.F. 2 Acq. = acquisti E.I. = esistenze iniziali R.F. = rimanenze finali Il calcolo del tasso di rotazione può essere riferito ad intervalli di tempo di diversa lunghezza (mese, settimana, trimestre, ecc.) a seconda delle esigenze. Un indice pari ad 1 sta a significare che il magazzino viene rifornito mediamente una volta l anno. Un indice di rotazione delle scorte molto basso sta ad indicare un rinnovo del magazzino poco frequente e potrebbe nascondere acquisti e vendite in nero. Nel caso in cui l esercente dovesse effettuare delle operazioni di distruzione merce, al fine di vincere le presunzioni di cessione dei beni non rinvenuti in magazzino, di cui al D.P.R. n. 441/97 (vedasi anche la circolare n. 193/E del 23 luglio 1998), dovrà seguire un particolare iter amministrativo: inviare almeno 5 giorni prima dell inizio delle operazioni di distruzione una comunicazione scritta all Ufficio locale dell Agenzia delle Entrate o, in mancanza, all Ufficio delle imposte dirette ed all Ufficio I.V.A., e al Comando della Guardia di Finanza competenti territorialmente; specificare il luogo, la data e l ora in cui si procederà alle operazioni, le modalità di distruzione, la quantità, qualità e ammontare complessivo sulla base del prezzo di acquisto, dei beni da distruggere e l eventuale valore residuale. I verificatori dovranno pertanto chiedere l esibizione del verbale da cui devono risultare i predetti elementi, redatto o da dipendenti degli Uffici finanziari o da militari della Guardia di finanza o, in mancanza di questi, da notai che hanno presenziato alla distruzione. Se l ammontare del costo dei beni distrutti non sia superiore a lire dieci milioni, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio Indice di produttività per addetto Il numero di addetti all interno di un attività commerciale è, evidentemente, in stretta correlazione con la dimensione dell attività stessa. Potrebbe, dunque, essere utile calcolare l apporto di ciascun addetto in termini di ricavi: I = Ricavi al netto dell I.V.A. Aggiornamento: Settembre

19 numero addetti I = indice di produttività per addetto. Il risultato di detto rapporto dovrà essere coerente con l assunto logico secondo cui ad ogni addetto devono corrispondere ricavi che consentano un margine sufficiente a coprire almeno la rispettiva remunerazione. A tal fine, sarà utile determinare l intero costo aziendale per i dipendenti e la remunerazione corrisposta agli addetti. Ogni volta che ci si trova di fronte ad un costo per addetto sproporzionato rispetto al fatturato prodotto per l azienda sarà necessario indagare su eventuali vendite in nero Altri controlli ed analisi Il controllo incrociato (mediante questionario) con società di gestione di carte di credito consente di verificare se ai pagamenti effettuati corrispondono altrettanti ricavi contabilizzati. Premesso che l utilizzo di certe forme di pagamento (es.: carte di credito) rende più difficoltoso l occultamento dei ricavi, potrebbe risultare utile distinguere gli incassi per mezzo di pagamento, nei vari mesi. Tale analisi consente in primo luogo di verificare se i pagamenti effettuati con carte di credito trovano rispondenza negli scontrini emessi e, in secondo luogo, se il loro ammontare è proporzionale al totale degli introiti. Un confronto semplice si può effettuare rapportando il dato mensile emergente dalle contabili delle carte di credito con il dato mensile dei corrispettivi: se tale rapporto calcolato su base mensile varia nei singoli mesi in modo consistente, è opportuno concentrare il controllo su quei mesi in cui il valore è più elevato, ossia è maggiore l incidenza degli incassi con carta di credito sul totale dei corrispettivi mensili. Tale elaborazione non si presenta utile quando la percentuale di incassi con carta di credito è particolarmente bassa. Sarà valutata caso per caso l opportunità di un controllo incrociato nei confronti dei maggiori fornitori. Per le imprese che operano in franchising particolare attenzione sarà riservata all analisi dei costi, considerato che i controlli eseguiti dall affiliante sono tali da garantire, almeno in parte, la veridicità del fatturato attivo. Qualora siano stati dedotti importi rilevanti per pubblicità, promozione, rappresentanza occorre verificare se alcuni di essi siano stati rimborsati dalla casa madre. 3.4 Ulteriori elementi di valutazione Un ultima serie di elementi e di analisi può essere utilizzata per riscontrare l attendibilità della dichiarazione, ovvero la congruità minima di quanto accertato, attraverso due procedimenti. Si può, ad esempio, porre a confronto la redditività dichiarata con quella conseguibile da un impiego alternativo, privo di rischio, del capitale ricavabile dalla vendita dell esercizio cui va sommata la retribuzione figurativa dell imprenditore e degli eventuali soci direttamente impegnati nell azienda. Si può altresì raffrontare il reddito dichiarato con quello conseguibile dalla locazione dell azienda o anche soltanto dei locali di proprietà ove viene svolta l attività, sommato alla retribuzione figurativa del titolare. Aggiornamento: Settembre

20 Differenze contrarie ad ogni logica economica e perduranti nel tempo, dovrebbero rafforzare il giudizio di inattendibilità sostanziale delle risultanze contabili ovvero meglio convalidare la ricostruzione dei ricavi operata con gli elementi ed i controlli descritti nei precedenti paragrafi. E evidente, infatti, che le attività commerciali svolte in zone particolarmente vantaggiose (ad esempio all interno di un centro commerciale oppure nelle strade del centro di una città) potrebbero produrre redditi elevati anche in caso di affitto (dei locali e/o delle licenze); il reddito derivante dalla gestione diretta dovrebbe essere quindi proporzionato agli ipotetici canoni di locazione. Un altra circostanza sintomatica dello stato di salute dell attività commerciale è inoltre costituita dalla frequenza nel rifacimento degli arredi, dal loro pregio e dal loro costo. Si dovranno infine valutare le manifestazioni di capacità contributiva (possesso d auto, imbarcazioni, acquisti d immobili, etc.) particolarmente stridenti con l ammontare del reddito dichiarato. In tal caso, soprattutto qualora non sia stato possibile addivenire ad una soddisfacente ricostruzione del volume d affari, si potrà procedere sia pure ai soli fini dell imposizione diretta, all accertamento sintetico del reddito complessivo secondo la procedura di cui all art. 38, comma 4, del D.P.R. n. 600/73, nei confronti del titolare persona fisica ovvero dei soci. 3.5 Le indagini bancarie Gli accertamenti bancari costituiscono uno strumento molto incisivo per l esame della posizione fiscale del contribuente, in particolare delle persone fisiche, delle associazioni tra professionisti, delle società di persone e delle società di capitale a ristretta base azionaria. Il loro impiego deve quindi rispondere a principi di economicità e di prevedibile proficuità dell azione di controllo. L indagine bancaria è certamente consigliabile in presenza di gravi indizi di evasione, ovvero qualora permanga un significativo divario tra il volume d affari ed i redditi ricostruiti con la metodologia in precedenza descritta e quanto fondatamente attribuibile al contribuente sulla base delle condizioni di esercizio dell attività, della sua potenziale capacità reddituale, della consistenza del suo patrimonio ovvero di altri elementi di valutazione. Peraltro, la Legge 28 dicembre 1995, n. 549 consente di graduare l indagine in relazione sia all entità degli indizi di evasione riscontrati che alle esigenze di progressivo approfondimento del controllo eventualmente scaturite dall analisi degli elementi acquisiti nel corso della verifica. Sono quindi delineabili diversificati percorsi d indagine, che potranno essere seguiti anche in via alternativa Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti (artt. 32, 1 comma n. 6-bis del D.P.R. 600/73 e 51, 2 comma n. 6-bis del D.P.R. n. 633/72) In tal caso viene richiesta alla parte, previa autorizzazione del Direttore Regionale dell Agenzia delle Entrate, la dichiarazione della natura, del numero e degli estremi identificativi dei rapporti intrattenuti con aziende di credito, con l amministrazione postale, con società fiduciarie ed ogni altro intermediario finanziario. Aggiornamento: Settembre

Commercio al dettaglio articoli di cartoleria, di cancelleria e forniture per ufficio 52.47.3. Check List. N processo verbale

Commercio al dettaglio articoli di cartoleria, di cancelleria e forniture per ufficio 52.47.3. Check List. N processo verbale Check List Codice Ufficio N processo verbale Anno Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale Check List versione nuova Categoria Economica - COMMERCIO AL DETTAGLIO ARTICOLI DI CARTOLERIA,

Dettagli

Check List. N processo verbale. Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale. Check List versione nuova

Check List. N processo verbale. Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale. Check List versione nuova Check List Codice Ufficio N processo verbale Anno Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale Check List versione nuova Categoria Economica - INSTALLAZIONE DI IMPIANTI IDRAULICO SANITARI

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM05U ATTIVITÀ 52.42.1 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ATTIVITÀ 52.42.2 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI

STUDIO DI SETTORE UM05U ATTIVITÀ 52.42.1 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ATTIVITÀ 52.42.2 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI STUDIO DI SETTORE UM05U ATTIVITÀ 52.42.1 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER ADULTI ATTIVITÀ 52.42.2 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CONFEZIONI PER BAMBINI E NEONATI ATTIVITÀ 52.42.3 COMMERCIO AL DETTAGLIO

Dettagli

Check List. N processo verbale. Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale. Check List versione nuova

Check List. N processo verbale. Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale. Check List versione nuova Check List Codice Ufficio N processo verbale Anno Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale Check List versione nuova Categoria Economica - GESTIONE DI IMPIANTI SPORTIVI - Codice

Dettagli

Conservazione elettronica della fatturapa

Conservazione elettronica della fatturapa Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella

Dettagli

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione

Dettagli

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO

RISOLUZIONE N.80/E QUESITO RISOLUZIONE N.80/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 luglio 2012 OGGETTO: Interpello - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fatture di importo inferiore a 300,00 euro - Annotazione cumulativa anche

Dettagli

www.siglacenter.it Sigla Center Srl Via L. Giuntini, 40 50053 Empoli (FI) Tel. 0571 9988 Fax 0571 993366 e-mail:info@siglacenter.

www.siglacenter.it Sigla Center Srl Via L. Giuntini, 40 50053 Empoli (FI) Tel. 0571 9988 Fax 0571 993366 e-mail:info@siglacenter. 1/9 Il software per la gestione del tuo negozio 1. MODA++: IL SOFTWARE PER LA GESTIONE DEL TUO NEGOZIO... 3 2. LE PRINCIPALI FUNZIONALITÀ DI MODA++... 4 2.1 Gestione Anagrafica Articoli... 5 2.2 Gestione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA 1 INDICE Art. 1 Scopo del Regolamento Art. 2 Compiti e attribuzione delle funzioni Art. 3

Dettagli

e, p.c., Alla Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti COMUNICAZIONE DI SERVIZIO N. 38

e, p.c., Alla Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti COMUNICAZIONE DI SERVIZIO N. 38 Direzione Centrale Accertamento Settore Governo dell accertamento Ufficio Studi di settore Roma, 6 luglio 2009 Alle Direzioni Regionali Alle Direzioni Provinciali Agli Uffici locali Ai Centri di Assistenza

Dettagli

INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA

INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA Informativa dell iniziativa Carta Roma realizzata dall Amministrazione di Roma Capitale - Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Viale Manzoni,

Dettagli

Circolare informativa n.15 del 22 dicembre 2014 REGISTRI CONTABILI E INVENTARIO DI MAGAZZINO

Circolare informativa n.15 del 22 dicembre 2014 REGISTRI CONTABILI E INVENTARIO DI MAGAZZINO Circolare informativa n.15 del 22 dicembre 2014 REGISTRI CONTABILI E INVENTARIO DI MAGAZZINO Si ricorda che entro il 31.12.2014 i contribuenti che tengono la contabilità con sistemi meccanografici devono

Dettagli

ALIQUOTA IVA ORDINARIA AL

ALIQUOTA IVA ORDINARIA AL Numero circolare 7 Data 30/09/2011 Abstract: Rif.to normativo: ALIQUOTA IVA ORDINARIA AL 21% Decorrenza: dal 17.09.2011 Soggetti interessati: O Dal 17.09.2011, data di entrata in vigore della legge di

Dettagli

Roma,05 novembre 2009

Roma,05 novembre 2009 RISOLUZIONE N. 274/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,05 novembre 2009 OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 procedura di reso nella vendita per corrispondenza

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA ATTIVITÀ 52.73.0 RIPARAZIONE DI OROLOGI E GIOIELLI Settembre 2007 PREMESSA L evoluzione

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

Metodologia di controllo COMMERCIO AL DETTAGLIO ARTICOLI DI CARTOLERIA, DI CANCELLERIA E FORNITURE PER UFFICIO. Codice attività: 52.47.3.

Metodologia di controllo COMMERCIO AL DETTAGLIO ARTICOLI DI CARTOLERIA, DI CANCELLERIA E FORNITURE PER UFFICIO. Codice attività: 52.47.3. Metodologia di controllo COMMERCIO AL DETTAGLIO ARTICOLI DI CARTOLERIA, DI CANCELLERIA E FORNITURE PER UFFICIO Codice attività: 52.47.3 Indice 1. PREMESSA...2 1.1 Caratteristiche economico - aziendali

Dettagli

RISOLUZIONE N. 110/E

RISOLUZIONE N. 110/E RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.

Dettagli

SOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti:

SOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: CIRCOLARE N. 05 DEL 02/02/2016 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: MAXI-AMMORTAMENTI PER I BENI STRUMENTALI NUOVI ACQUISTATI NEL PERIODO 15.10.2015-31.12.2016 PAG. 2 IN SINTESI:

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione del taglia e colore www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione iniziale... 5 Gestione delle varianti... 6 Raggruppamento delle varianti... 8 Gestire le varianti

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

Roma, 2 dicembre 2003. Premessa

Roma, 2 dicembre 2003. Premessa CIRCOLARE N. 55/E Direzione Centrale Gestione Tributi Roma, 2 dicembre 2003 OGGETTO: Estensione del Servizio di prenotazione degli appuntamenti presso tutti gli uffici locali dell Agenzia delle Entrate.

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Informativa per la clientela

Informativa per la clientela Informativa per la clientela Informativa n. 27 del 20 luglio 2011 DL 13.5.2011 n. 70 convertito nella L. 12.7.2011 n. 106 (c.d. decreto sviluppo ) - Novità in materia di IVA INDICE 1 Premessa... 2 2 Esclusioni

Dettagli

Check List. Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale

Check List. Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale Check List Codice Ufficio N processo verbale Anno Da compilare manualmente dopo l acquisizione del Processo Verbale Categoria Economica - RIPARAZIONI MECCANICHE ED ELETTRICHE DI AUTOVEICOLI - Codice Attività:

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli e visualizzazione

Dettagli

Cassa e banche: quadro di riferimento

Cassa e banche: quadro di riferimento Cassa e banche: quadro di riferimento Art. 2426 c.c. n. 8. : valutazione al valore presumibile di realizzazione dei crediti Principi contabili CNDCeR: 14 Disponibilità liquide 26 Operazioni in valuta estera

Dettagli

Oggetto: Avvertenze per la redazione dei documenti DOCFA e PREGEO e per l uso del del conto nazionale.

Oggetto: Avvertenze per la redazione dei documenti DOCFA e PREGEO e per l uso del del conto nazionale. Ufficio provinciale Modena Modena, 18 Marzo 2008 Prot. n 2549 Allegati 1 Rif. nota del Prot. n Agli Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Modena LORO SEDI Oggetto: Avvertenze per la redazione

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

VenereBeautySPA Ver. 3.5. Gestione Parrucchieri e Centro Estetico

VenereBeautySPA Ver. 3.5. Gestione Parrucchieri e Centro Estetico VenereBeautySPA Ver. 3.5 Gestione Parrucchieri e Centro Estetico Gestione completa per il tuo salone Gestione clienti e servizi Tel./Fax. 095 7164280 Cell. 329 2741068 Email: info@il-software.it - Web:

Dettagli

INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2

INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2 INDIRIZZO ECONOMICO GIURIDICO CLASSE A017 - n. 2 l) Le riserve di capitale: a) costituiscono autofinanziamento per l impresa b) derivano da sottovalutazione di elementi dell attivo c) costituiscono una

Dettagli

ARCHIVIAZIONE E. Obblighi & Opportunità. 8 Gennaio 2010

ARCHIVIAZIONE E. Obblighi & Opportunità. 8 Gennaio 2010 ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA Obblighi & Opportunità 8 Gennaio 2010 Conservazione di documenti dal 2000 al 2006 2 MEMORIZZAZIONE, ARCHIVIAZIONE, CONSERVAZIONE 3 COSA SERVE 4 DOCUMENTO INFORMATICO

Dettagli

L attività istruttoria. Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe.

L attività istruttoria. Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe. L attività istruttoria Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe. Zizzo 1 oggetto della lezione l attività istruttoria la liquidazione delle

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

Imposta di bollo sui documenti informatici

Imposta di bollo sui documenti informatici Conferenza organizzata dall Associazione ICT Dott.Com Imposta di bollo sui documenti informatici Direzione Regionale del Piemonte a cura di Sandra Migliaccio Ufficio Fiscalità Generale 1 21 novembre 2014

Dettagli

SVILUPPIAMO SOLUZIONI. MySales

SVILUPPIAMO SOLUZIONI. MySales SVILUPPIAMO SOLUZIONI MySales mysolution per il retail Fai volare il tuo business con MySales Semplice, veloce, preciso. MySales INFORMATIZZA LA TUA ATTIVITÀ MySales gestisce la tua attività di vendita

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA)

GUIDA DI APPROFONDIMENTO L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA) WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA) A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO INTRODUZIONE... 3 I REQUISITI... 3 I SOGGETTI PASSIVI.....4 LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei

Dettagli

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - 71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

Informativa per la clientela

Informativa per la clientela Informativa per la clientela Informativa n. 13 del 19 novembre 2012 Acquisti di carburante per autotrazione mediante carte elettroniche - Esonero dalla tenuta della scheda carburante - Chiarimenti dell

Dettagli

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono:

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono: Fattura elettronica: caratteristiche e vantaggi La legge per tutti.it Stefano Veltri Il recente decreto sviluppo ha modificato la disciplina sulla fattura elettronica, allo scopo di favorirne la diffusione.

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

Il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale Albez edutainment production Il sistema informativo aziendale III classe ITC 1 Alla fine di questo modulo sarai in grado di: conoscere funzioni, obiettivi e struttura del sistema informativo aziendale;

Dettagli

Gli studi di settore secondo la Legge Finanziaria 2005: le schede di sintesi

Gli studi di settore secondo la Legge Finanziaria 2005: le schede di sintesi Pag. 488 n. 6/2005 12/02/2005 Gli studi di settore secondo la Legge Finanziaria 2005: le schede di sintesi di Rosita Donzì La Legge 30/11/2004 n. 311, art. 1, commi da 408 a 411 (in n. 2/2005, pag. 166),

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Introduzione Questa guida illustra tutte le funzioni e le procedure da eseguire per gestire correttamente un ciclo di produzione

Dettagli

Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso

Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso Art. 1 Finalità e risorse La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura

Dettagli

Regimi IVA Speciali MULTI. Gestione Beni Usati

Regimi IVA Speciali MULTI. Gestione Beni Usati Gestione Beni Usati Introduzione e Impostazioni Il regime speciale per i rivenditori di Beni Usati, di oggetti d arte, di antiquariato e da collezione, introdotto dalla legislazione italiana con il D.L.

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

ATTUALMENTE SONO 5 I REGIMI CONTABILI VIGENTI, OGNUNO DEI QUALI SI DISTINGUE PER OBBLIGHI CHE NE DERIVANO E PER I SOGGETTI CHE POSSONO ADERIRVI.

ATTUALMENTE SONO 5 I REGIMI CONTABILI VIGENTI, OGNUNO DEI QUALI SI DISTINGUE PER OBBLIGHI CHE NE DERIVANO E PER I SOGGETTI CHE POSSONO ADERIRVI. REGIMI CONTABILI ATTUALMENTE SONO 5 I REGIMI CONTABILI VIGENTI, OGNUNO DEI QUALI SI DISTINGUE PER OBBLIGHI CHE NE DERIVANO E PER I SOGGETTI CHE POSSONO ADERIRVI. 1 REGIME ORDINARIO 2 REGIME SEMPLIFICATO

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Rag. Renzo Del Rosso. OGGETTO: Modalità di accesso al 730 precompilato. Massa e Cozzile, li 01 aprile 2014. Circolare n 10

Rag. Renzo Del Rosso. OGGETTO: Modalità di accesso al 730 precompilato. Massa e Cozzile, li 01 aprile 2014. Circolare n 10 Massa e Cozzile, li 01 aprile 2014 Circolare n 10 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Modalità di accesso al 730 precompilato Gentile Cliente, con Provvedimento del 23 febbraio 2015 l Agenzia delle Entrate

Dettagli

Guida Informativa. LAVORI DI FINE ANNO ebridge Linea Azienda. Chiusura e riapertura esercizio di magazzino, fatturazione, ordini e agenti.

Guida Informativa. LAVORI DI FINE ANNO ebridge Linea Azienda. Chiusura e riapertura esercizio di magazzino, fatturazione, ordini e agenti. Guida Informativa LAVORI DI FINE ANNO ebridge Linea Azienda Chiusura e riapertura esercizio di magazzino, fatturazione, ordini e agenti. ebridge Azienda Lavori di Fine Anno Sommario PREMESSA 3 FASI PRELIMINARI.

Dettagli

Con l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione dell articolo 109, comma 9, lettera b), del Tuir, è stato esposto il seguente

Con l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione dell articolo 109, comma 9, lettera b), del Tuir, è stato esposto il seguente RISOLUZIONE N. 192/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Disciplina fiscale applicabile al contratto di associazione in partecipazione

Dettagli

GESTIONE DEI BENI USATI

GESTIONE DEI BENI USATI GESTIONE DEI BENI USATI Di seguito vengono elencate le modalità per gestire l acquisto e la cessione dei beni usati OPERAZIONI PRELIMINARI Per gestire l acquisto e la cessione di beni usati è necessario:

Dettagli

IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE

IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE IL BILANCIO EUROPEO LO STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) CREDITI V/S SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI C) ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO B) FONDI PER RISCHI

Dettagli

Regime IVA Moss. Premessa normativa

Regime IVA Moss. Premessa normativa Nota Salvatempo Contabilità 13.0 15 GENNAIO 2014 Regime IVA Moss Premessa normativa La Direttiva 12 febbraio 2008, n. 2008/8/CE, art. 5 prevede che dal 1 gennaio 2015 i servizi elettronici, di telecomunicazione

Dettagli

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari

Dettagli

RISOLUZIONE N. 248/E

RISOLUZIONE N. 248/E RISOLUZIONE N. 248/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 giugno 2008 OGGETTO: Interpello -ART.11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Prova del valore normale nei trasferimenti immobiliari soggetti

Dettagli

RISOLUZIONE N. 160/E

RISOLUZIONE N. 160/E RISOLUZIONE N. 160/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 aprile 2008 Oggetto: Interpello Art.11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Riscossione dei compensi dovuti per attività di lavoro autonomo

Dettagli

Mon Ami 3000 Ratei e Risconti Calcolo automatico di ratei e risconti

Mon Ami 3000 Ratei e Risconti Calcolo automatico di ratei e risconti Prerequisiti Mon Ami 3000 Ratei e Risconti Calcolo automatico di ratei e risconti L opzione Ratei e risconti estende le funzioni contabili già presenti nel modulo di base e può essere attivata solo con

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16.2.1998 con provvedimento n. 20 ART. 1 Oggetto del

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma SOMMARIO VERSIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CD...1 MODALITA DI AGGIORNAMENTO...2 AVVERTENZE...2 INTERVENTI EFFETTUATI CON L UPD 09_2013 DI LINEA AZIENDA...2 COLLEGAMENTO AL CONTENITORE UNICO PER LA GESTIONE

Dettagli

Circolare N. 155 del 26 Novembre 2014

Circolare N. 155 del 26 Novembre 2014 Circolare N. 155 del 26 Novembre 2014 Operatori dell e-commerce - partite dal 1 ottobre le registrazioni al mini sportello unico Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con il Provvedimento

Dettagli

RISOLUZIONE N. 117/E

RISOLUZIONE N. 117/E RISOLUZIONE N. 117/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 novembre 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Opere ultrannuali Costi relativi ai SAL liquidati in via provvisoria al subappaltatore Articoli 93

Dettagli

Dott. Rag. MORATELLI Pietro

Dott. Rag. MORATELLI Pietro Spett.li clienti Loro sedi Bolzano, 17/10/2013 OGGETTO: Invio Spesometro 2012 A pag. 6 Comunicazioni Importanti per i Clienti della Società INFOSERVICE DATI SRL L art. 21 del D.L. n. 78/2010 (poi modificato

Dettagli

CONTABILITÀ. Gestione Agenzia Viaggio. Release 5.20 Manuale Operativo

CONTABILITÀ. Gestione Agenzia Viaggio. Release 5.20 Manuale Operativo Release 5.20 Manuale Operativo CONTABILITÀ Gestione Agenzia Viaggio Il modulo Agenzie Viaggio consente di gestire la contabilità specifica per le agenzie di viaggio: in questo manuale verranno descritte

Dettagli

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata

Dettagli

RISOLUZIONE N. 200/E

RISOLUZIONE N. 200/E RISOLUZIONE N. 200/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 02 agosto 2007 Oggetto: Istanza d interpello Art. 11, legge 27.07.2000, n. 212. Con l interpello specificato in oggetto, concernente

Dettagli

Metodologia di controllo COMMERCIO AMBULANTE A POSTEGGIO FISSO DI CALZATURE E PELLETTERIE

Metodologia di controllo COMMERCIO AMBULANTE A POSTEGGIO FISSO DI CALZATURE E PELLETTERIE Metodologia di controllo COMMERCIO AMBULANTE A POSTEGGIO FISSO DI CALZATURE E PELLETTERIE Codice attività ATECOFIN 1993: 52.62.4 - Commercio al dettaglio ambulante a posteggio fisso di calzature e pelletterie

Dettagli

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione

Dettagli

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015

137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015 Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015 Con la risoluzione 81/E del 25 settembre 2015, l Amministrazione Finanziaria ha fornito

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI INGEGNERIA GESTIONALE. I quozienti di bilancio

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI INGEGNERIA GESTIONALE. I quozienti di bilancio I quozienti di bilancio I quozienti di bilancio servono a valutare l andamento della redditività e dell economicità dell attività aziendale. I quozienti si possono comparare nel tempo e gli indici utili

Dettagli

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,

Dettagli

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Belluno 28 gennaio 2014 www.feinar.it PEC: Posta Elettronica Certificata Che cos'è e come funziona la PEC 3 PEC: Posta Elettronica

Dettagli

! 2. CONCLUSIONE DEL CONTRATTO E ACCETTAZIONE DELLE CONDIZIONI GE- NERALI DI VENDITA

! 2. CONCLUSIONE DEL CONTRATTO E ACCETTAZIONE DELLE CONDIZIONI GE- NERALI DI VENDITA Contenuti 1. INFORMAZIONI GENERALI Condizioni Generali di vendita 2. CONCLUSIONE DEL CONTRATTO E ACCETTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI VENDITA 3. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 4. OBBLIGHI DEL CLIENTE 5. DEFINIZIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015

RISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015 RISOLUZIONE N. 98/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015 OGGETTO: Consulenza giuridica Fatturazione delle prestazioni rese dai medici di medicina generale operanti in regime di convenzione con

Dettagli

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

ESERCITAZIONE SUL CONTO CORRENTE DI CORRISPONDENZA PASSIVO

ESERCITAZIONE SUL CONTO CORRENTE DI CORRISPONDENZA PASSIVO ESERCITAZIONE SUL CONTO CORRENTE DI CORRISPONDENZA PASSIVO Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Corso di Laurea in Economia Aziendale, a.a. 2015-2016 Traccia Il 20 novembre 2015 viene aperto

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 4 SCRITTURE DI RETTIFICA SU ACQUISTI e B) SCRITTURE RELATIVE AL REGOLAMENTO DEI DEBITI 6 dicembre 2007 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 3)

Dettagli

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione

Dettagli

Commissione di Massimo Scoperto e Commissione di Mancato Utilizzo: cosa sono e come funzionano.

Commissione di Massimo Scoperto e Commissione di Mancato Utilizzo: cosa sono e come funzionano. Cod. 01TALAL3801L8M (ed. 12.08) - Agema www.intesasanpaolo.com Informazioni sui saldi debitori, sulla di Massimo Scoperto trimestrale e sulla di Cod. 73TALAL3801L8M (ed. 12.08) - Agema www.bancadelladriatico.it

Dettagli

Aspetti procedurali della rottamazione dei beni di impresa

Aspetti procedurali della rottamazione dei beni di impresa FABIO BETTONI LAURA LOCATELLI SIMONA COLOMBI Circolare n. 18 del 06 giugno 2011 Aspetti procedurali della rottamazione dei beni di impresa Nel corso dell'attività d'impresa può rendersi necessario procedere

Dettagli

La gestione finanziaria dell impresa

La gestione finanziaria dell impresa La gestione finanziaria dell impresa di Emanuele Perucci Traccia di economia aziendale Il candidato, dopo aver illustrato il problema della scelta delle fonti di finanziamento in relazione al fabbisogno

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

B-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche

B-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche B-B WASTEMAN Le aziende che hanno a che fare con la produzione, il trattamento, lo stoccaggio, lo smaltimento di rifiuti, devono poter contare su una gestione accurata che permetta loro da un lato, di

Dettagli

OGGETTO: Movimentazioni bancarie non giustificate

OGGETTO: Movimentazioni bancarie non giustificate Informativa per la clientela di studio N. 83 del 13.07.2011 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Movimentazioni bancarie non giustificate Gentile cliente, con la stesura del presente documento informativo

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario Inserimento semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli

Dettagli